Centro Studi C.N.I. - 6 giugno 2012 · La lettura ono un lettore di libri esoterici e gialli, ma mi...

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Centro Studi C.N.I. - 6 giugno 2012

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Centro Studi C.N.I. - 6 giugno 2012

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 6 giugno 2012

Pagina I

CONGRESSO NAZIONALE INGEGNERI

Una vita fra le costruzioniItalia Oggi 06/06/12 P. 19 Federico Unnia 1

SOCIETÀ TRA PROFESSIONISTI

Professionisti, società vincolateItalia Oggi 06/06/12 P. 1-35 Ignazio Marino,Benedetta Pacelli

3

APPALTI PUBBLICI

Appalti, proroga di 6 mesi per i vecchi certificatiSole 24 Ore 06/06/12 P. 10 Mauro Salerno 5

PACCHETTO EDILIZIA

Decreto sviluppo e pacchetto edilizia braccio di ferro con la RagioneriaMessaggero 06/06/12 P. 3 Umberto Mancini 6

TERREMOTO IN EMILIA

«Chi lavora lo fa a suo rischio»Corriere Della Sera 06/06/12 P. 18 7

ENERGIA RINNOVABILI

Rinnovabili, la nostalgia del «liberi tutti»Corriere Della Sera 06/06/12 P. 27 Stefano Agnoli 8

Rinnovabili, l'Ue chiede modificheStampa 06/06/12 P. 28 Luigi Grassia 9

ENERGIA

Progetto per fare dell'Italia l'hub del gasSole 24 Ore 06/06/12 P. 42 10

Richiamo Ue sulle rinnovabiliSole 24 Ore 06/06/12 P. 42 Federico Rendina 11

EDILIZIA

L'edilizia a caccia della ripresaSole 24 Ore 06/06/12 P. 44 Giorgio Santilli 12

COMPENSAZIONI FISCALI

«Le compensazioni? Inefficaci»Sole 24 Ore 06/06/12 P. 39 Vera Viola 13

TIROCINIO

Avvocati, il tirocinio (retroattivo) a 18 mesi diventa una prassiItalia Oggi 06/06/12 P. 35 Gabriele Ventura 14

SOA

Proroga di sei mesi per riemettere i certificati SoaItalia Oggi 06/06/12 P. 27 Andrea Mascolini 15

COMMERCIALISTI

Elezioni, fare squadra al CndcecItalia Oggi 06/06/12 P. 37 Vittorio Marotta 16

SOCIETÀ AVVOCATI

Per le grandi law firm il fatturato torna a crescereSole 24 Ore 06/06/12 P. 24 Marco Bellinazzo 18

GEOMETRI

Cassa geometri,in pensione più tardiSole 24 Ore 06/06/12 P. 24 19

La carriera e le passioni di grrnan do Zamnbrano , presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri

Una vita fra le costruzioniDa giovane ho fatto l'esperienza del terremoto in Irp niaServe rara rete fra i proti -,innrsli che si occupano del tr° E Brio

DI FEDERICO UNNIA

a pochi mesi è alla guida del Consiglio nazionale degli ingegneri,organismo che raggruppa 106 ordini locali con oltre 230 milaiscritti. E lo fa non perdendo di vista il pragmatismo tipico degliuomini del Sud che si sono fatti da soli, affrontando mille difficoltà.

Armando Zambrano, classe 1952, dal 1977 iscritto all'albo degli ingegneri,la gavetta l'ha fatta sul campo, nello studio del padre e, soprattutto, nelleimmediate ore successive al tremendo terremoto che nel 1976 distrusseampie zone dell'Irpinia. «Ricordo ancora quelle settimane, in cui andavaricostruito non solo un intero territorio, ma si dovevano fare sopralluoghi,verifiche e pianificare la ricostruzione», racconta.

L'ingegneria non lo lasciava indifferente già da piccolo. «Mi piacevafin da allora costruire ogni cosa, cercare di fabbricare oggetti e ripro-

durre in scala strumenti e palazzi che vedevo», ricorda. Compiutigli studi con la lode nel 1976 presso l'Università Federico II aNapoli, dal 1977 è libero professionista. Si dedica soprattuttoalla progettazione e direzione lavori, collaudi e sicurezza diopere pubbliche e private, all'urbanistica.

Fin da giovanissimo ha lavorato nella ricostruzione postterremoto dell'Irpinia, misurandosi «con questioni e compe-tenze che allora non avevano quella disciplina normativacosì precisa e stringente come quella attuale», ammette.

L'attività professionale è proseguita poi nello studioche ha a Salerno, nel quale da qualche anno collaboraattivamente anche una delle sue tre figlie, in at-tesa di un'altra che sta completando gli studiuniversitari. «La professione è molto cambiatanegli anni, pur conservando un forte fascino chele deriva dal doversi attivare ogni giorno per cer-care la clientela migliore, capirne e soddisfarnele necessità e, se permette, farsi anche pagare ilgiusto compenso», dice Zambrano. Questioni cheora deve affrontare mettendo in secondo piano lasua visione locale per abbracciare l'interesse diun'intera categoria.

Congresso nazionale ingegneri Pagina 1

«Abbiamo avanti a noi tre st i legrandi sfide, che riguardano gliingegneri indipendentementedalla latitudine in cui operano.Creare una rete di relazione conaltre categorie professionali che,come la nostra, sono centrali nelgoverno del territorio. Accrescerela formazione dei nostri associati,necessaria per stare al passo con itempi. In questo dobbiamo rilan-ciare la nostra scuola di formazio-ne e farne un centro d'eccellenzadi pensiero e know how. Infine,essere più attivi e propositivi nelprocesso di legiferazione e disci-plina dei settori di cui ci occupia-

mo. Spesso le nostre competenze e sensibilità su temi anche tecnici

Mi piacel'eleganzadegli abiti diErmenegildoZegna

non sono adeguatamente valorizzate e tenute in considerazione ».Pur se spesso è in viaggio lungo l'Italia intera, appena può torna a

Salerno dove vive e dove è centrata la sua attività professionale. «Sonoun grande utilizzatore dell'Alta Velocità. Credo sia un mezzo modernoe perfetto per coniugare comfort di viaggio e produttività professio-nale». Nel poco tempo libero si divide tra la passione per il calcio, chepratica ancora oggi, la motocicletta, che usa regolarmente (una Bmw

1150 RT), e il tifo juventino. «La maggioranza del nuovoconsiglio è di fede bianconera. E questo ci rende

ancora più uniti», dice scherzandoci su.Lettore di libri esoterici e gialli, ama Il vinoanche la guida degli aerei seppure Amo i vini corposinon sia ancora in possesso del come il Nero d'Avolapatentino di guida per velivoligrandi. Tra le sue passioni an-

che la fantascienza, le collezionidi modellini d'auto, di quadri anti-

chi e oggetti di misurazione del 700.«Un periodo nel quale furono compiuti

grandi progressi che oggi, a distanzadi quattro secoli, ancora ci aiutano nelle

nostre attività di progettazione», concludeZambrano.

Ripn xaio ° riservata-

L'autoMi pia> l' ? diA3, sportiva e confortevole al tempo stesso

Le cravatteFra tutte preferisco

quelle di Sanseverino

La letturaono un lettore di libri

esoterici e gialli, ma miha affascinato lo, robot

di Isaac Asimov

Congresso nazionale ingegneri Pagina 2

.co - x a ' i1ì, ® per le St : anche i soci ' capitale non potramio partecipare a più ' mia società,

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La disciplina sulle società tra professionisti prende forma. Il mi-nistero della giustizia, secondo quanto risulta a Italia Oggi, infatti,ha chiarito al suo interno una serie di nodi e si avvia a completarela stesura del provvedimento atteso ufficialmente per il 1° luglio. Isoci di capitali (comunque di minoranza) e i professionisti avrannoun ruolo per lo più paritetico nelle future Stp. Al professionista maanche ai soci di capitale (contrariamente alle prime indiscrezioni)sarà vietato di partecipare a più società e tale incompatibilità sidetermina anche nel caso della società multidisciplinare.

Marino-Pacchi a pag. 35

Società tra professionisti Pagina 3

In, drrdeCear-ct rl regol(zrraerrfo, i"/te, per<), kiscrcz scoperto il nOd<) della c<anlribuzr.'one ¡ t l l ®avírxle

e leso al socio di capitaleCome i professionista , non tr ® t.cr°teci t° più i Lf na società

DI IGNAZIO TVLARINO

E BENEDETTA PACELLI

a disciplina sulle Societàtra professionisti prendeforma. Il ministero dellagiustizia, secondo quanto

risulta a Italia Oggi, infatti, hachiarito al suo interno una seriedi nodi e si avvia a completare lastesura del provvedimento atte-so ufficialmente per il primo lu-glio. Accogliendo probabilmentele richieste degli ordini, i soci dicapitali (comunque di minoran-za) e i professionisti avranno un

paritetico nellefuture Stp. Piùindigesta invecesarà la previsio-ne dell'iscrizio-ne delle Stp (aifini del controllodeontologico)presso l'ordineconsiderato pre-valente nellostatuto. Nessunaprevisione inveceè prevista al mo-mento sul fronteprevidenziale. Il socio profes-sionista a quale gestione dovràversare? Da un provvedimentoad un altro, è pressoché ulti-mato ed è ora all'attenzione deimagistrati del Consiglio di sta-to anche il decreto ministerialeche dovrà contenere i parametriper i compensi nelle liquidazio-ni giudiziali, così come fervonoi lavori sul dpr di riforma veroe proprio, atteso per il prossimo13 agosto.

li fronte societario. Fra lenorme destinate a contraddi-

stinguere il futuro delle Stp cisono quelle sulle incompatibili-tà. Al professionista ma anche aisoci di capitale (contrariamentealle prime indiscrezioni) infat-ti è vietato di partecipare a piùsocietà e tale incompatibilità sidetermina anche nel caso dellasocietà multidisciplinare. C'èpoi il nodo dell'iscrizione dellaStp. Uno dei punti più contro-versi della discussione, infatti, èstato fino ad ora proprio quellodella sua iscrizione, se in so-stanza cioè questa debba essereiscritta in una sezione speciale

dell'albo appositamente dedi-cata oppure no. L'ufficio legi-slativo di via Arenula sembraorientato a un doppio regime:gli albi professionali dovrannoprevedere una sezione ad hocper le Stp ma anche che que-sta dovrà essere iscritta pressol'albo o il registro dell'ordineo collegio professionale rela-tivo all'attività individuatacome prevalente nello statutoo nell'atto costitutivo. In baseallo schema di regolamentoattuativo, poi, l'iscrizione dellasocietà sarà obbligatoria anche

al Registro delle imprese e an-cora non saranno solo i soci pro-fessionisti a rispettare il codicedeontologico del proprio ordinedi appartenenza ma anche lestesse Stp. Se la violazione de-ontologia commessa dal singolosocio professionista è ricollega-bile a direttive impartite dallasocietà, la responsabilità disci-plinare del socio concorre conquella della società.

Il fronte previdenziale.Del tutto indefinito è, però, loscenario della contribuzione

previdenziale. Poi-ché il professionista(ancorché collocatoin una Stp) per eser-citare deve essereiscritto ad un ordi-ne regolamentato inautomatico dovrebbecontinuare a versarealla propria cassa diprevidenza di catego-ria. Ma non sono po-chi i presidenti deglienti di previdenza chesi sono mostrati pre-

d' occupati (l'argomento,per esempio, ha tenuto bancodurante la giornata nazionaledella previdenza del 10 e dell'11maggio a Milano) dal mancatochiarimento nel dpr. E dalleeventuali conseguenze. Vistoche, in assenza di riferimentinormativi, potrebbe essere lagestione separata dell'Inps arivendicare, in sostituzione de-gli enti privatizzati e privati, icontributi previdenziali (anchepiù salati, il 27% che nel 2018diventerà il 33°10, rispetto aquelli delle casse, i110/13%)

-©Kipro uzioneriservata

Società tra professionisti Pagina 4

Consìgtio deiministri,Varato ilDlchescongiuraiIbloccodellegrandiopere

Appalti, proroga di 6 mesiper i vecchi certificatiMauro Salerno

Alla fine la «bomba certi-ficati lavori» è stata disinne-scata. Ma non conuna soluzio-ne immediata del problemache agita i sonni di migliaia dicostruttori: piuttosto con unanuova proroga che rinvia di al-tri 180 giorni il regime transi-torio previsto dal regolamen-to appalti (il Dpr, 207/2010),dopo i sei mesi in più già con-cessi a fine dicembre.

Il problema, ricordiamolo,riguarda l'obbligo delle impre-se di rintracciare, presso la Pa,i documenti relativi ai vecchiappalti per poter ottenere ilvia libera alle gare pubblicheche prevedono lavori, dagli im-pianti al restauro, inclusi nellecosiddette «categorie varia-te» (Ogu, 0s2, 0s7, 0s8, 0s12,Os18, 0s21). Il termine per met-tersi in regola, sarebbe scadu-to il prossimo 8 giugno. Il ri-schio, denunciato dalle impre-se, riguardava la possibilità diacquisire nuovi lavori, ma an-che che qualche stazione ap-paltante, per tutelarsi, potessedecidere addirittura di ferma-re i cantieri assegnati sulla ba-se della qualificazione nellevecchie categorie.

La soluzione uscita da unConsiglio dei Ministri lampo,convocato ieri sera per appro-vare intuttafrettaunprovvedi-mento d'urgenza capace discongiurare il rìschìo di bloccodel mercato, è stata quella dirinviare la questione di altri seimesi. In questo lasso di tempo,il ministero delle Infrastruttu-re, sentita l'Autorità di vigilan-za, dovrà mettere a punto un

provvedimento con modalitàsemplificate per la riemissionedei certificati lavori da partedelle stazioni appaltanti.

Una strategia-proroga e de-creto - che va incontro alla so-luzione caldeggiata dalle im-prese di costruzione alle presecon la difficoltà di trovare i do-cumenti relativi a circa 25milacertificati lavori per vecchicantieri, spesso risalenti a piùdi dieci anni fa. Resta, invece,irrisolto il nodo della categoria

SPORTELLO «BL TUO MUTUO»DOMANI CON IL SOLE 24OREQuattro pagine dedicate almutuo casa.Come individuare la soluzionepiù conveniente: leprocedure,i documenti e leagevolazioni fiscali

Ogu, campo di attività delle im-prese specializzate nel settoredegli impianti che vedono cosìsfumare l'ipotesi di un allegge-rimentoimmediato deirequisi-ti di qualificazione previsti dalnuovo regolamento, molto piùseveri di quelli attuali.

Del resto, non è detto cheper arrivare auna soluzione de-finitiva le imprese debbanodavvero attendere sei mesi.Tra le ipotesi c'è anche quellache il decreto approvato ieriserva solo come provvedimen-tó ponte, in attesa di un emen-damento capace-di mettereuna toppa definitiva alla que-stione in sede di conversioneparlamentàre del decreto Infra-strutture, con la «cura Passe-ra» per il rilancio del settore,che potrebbe essere esaminatodal Governo già venerdì.

11 decreto approvato dal Go-verno rinvia di un anno anchel'entrata in vigore della garan-zia globale dì esecuzione sullegrandi opere, dopo che ban-che e assicurazioni avevanofatto sapere di non essere ingrado di assicurare l'emissio-ne del cosiddetto performan-ce bond. L'obiettivo, questavolta, è scongiurare il bloccodelle maxi-gare. Il performan-ce bond sarebbe infatti diven-tato obbligatorio per gli appal-ti integrati superiori a 75 milio-ni e per tutte le opere affidate ageneral contractor. Le stazio-ni appaltanti avrebbero poiavuto la facoltà di richiedere lagaranzia anche sulle opere ol-tre Zoo milioni. L'appuntamen-to slitta all'8 giugno 2013.

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Appalti pubblici Pagina 5

Decreto sviluppo e pacchetto ediliziabraccio di ferro con la Ragioneria

di UMBERTO MANCINI

ROMA - E' un vero braccio diferro. Da una parte la Ragione-ria generale dello Stato, dall'al-tra il ministero dello Sviluppo edelle Infrastrutture. In mezzo idecreti sullo sviluppo che sareb-bero dovuti finire sul tavolo delConsiglio dei ministri già oggi,ma che, proprio a causa delledivergenze d'opinioni, tantoper usare un eufemismo, sonoslittati a venerdì. E questo per-ché, al di là delle misure, daiprojectbond con lo stesso tratta-mento fiscale di Bot allo scontosulle ristrutturazioni delle case,la bussola su cui è orientata laRagioneria è una sola: il rigore.E ogni intervento che sfugge aquesta impostazione è guardatocon sospetto e, in molti casi,cassato. Del resto tenere la barradritta, in una fase complessacome questa, è un punto fermodell a tecnostruttura del l'Econo-mia. A maggiore ragione in tem-pi di crisi e di spending review.

Per rimettere in moto la cre-scita, come sbandierato in milleoccasioni, qualche strappo allaregola bisognerà pur preveder-lo. Se è vero che il pacchettosviluppo è quasi a costo zero(Fondo perla crescita, srl sempli-ce, sconto per chi assume perso-nale qualificato, minibond, tra-sparenza), quello suinfrastruttu-re ed edilizia avrà un impatto dicirca 300 milioni di curo a regi-me. A fronte però, dicono alministero che lo ha proposto, diuna ricaduta in termini occupa-zionali e sul Pil. Un esempio?L'aumento dal 36 al 50% delle

detrazioni per le ristrutturazio-ni può risollevare un intero com-parto (installatori, pittori, picco-le e medie imprese) ora comple-tamente fermo. Stesso discorsoper la neutralità dell'Iva per lenuove costruzioni oltre i 5 anni.L'Ance stima una ricaduta dicirca 900 milioni in nuovi inve-stimenti, con un incremento deilivelli occupazionali di 14 milaunità. Cifre forzate? Si vedrà.Di certo senza impegnare risor-se pubbliche non sarà agevoledare sprint al Paese. O almeno èquesto che si sostiene a livellointernazionale, dal G-7 ai verti-ci della Commissione europeaalla Bce.

Passerae Fortunato

Anche l'equiparazione deiproject bond, strumenti finan-ziari che dovrebbero garantirela realizzazione delle infrastrut-ture, ai titoli di Stato, è vista conqualche sospetto. I tecnici dellaRagioneria si chiedono infattise possano fare concorrenza aiBtp e nicchiano. Probabilmen-te, ribattano al ministero, i bondconsentirebbero ai grandi inve-stitori, i Fondi sovrani ad esem-pio, di diversificare e tornare inItalia. Ma la polemica continua.Aver fatto saltare il tetto dellecompensazioni Iva a 700 milaeuro, proposto dal ministero, haconsentito risparmi per lo Statodi oltre un miliardo di maggior

Tensionicon il ministerosulle misureper la crescita

indebitamento netto nel 2012.Ma le imprese per far fronte airitardati pagamenti si dovrannoindebitare con le banche a costipiù elevati. Lo stralcio poi nonha tenuto conto del fatto chequei soldi sarebbero potuti rien-

trare sotto formadi una riduzionedel fabbisogno fu-turo perl'abbatti-mento dei debitifiscali delle im-prese. Il proble-ma, si ribatte, stanel fatto che i de-bititributari alpa-ri dei debiti com-merciali non rien-trano contabil-

mente nel debito pubblico, cosìogni forma di compensazione ècontabilizzata dalla Ragioneriacome una perdita secca di getti-to. Insomma, trovare la sintoniaè difficile. Il duello continua.

OQ RIPRODUZIONE RISERVATA

Pacchetto edilizia Pagina 6

Terremoto Una trentina di indagati. Il Quirinale devolve quanto speso per il ricevimento del 2 giugno: 200 mila euro

Chi lavora lo fa a suo rischio».cume aziende fa

DAL NOSTRO INVIATO

CARPI (Modena) - Il docu-mento dice: «Ciascun dipen-dente che ritiene opportunocontinuare a lavorare libera laproprietà da qualsiasi responsa-bilità penale e civile». E datato4 giugno ed è finito ieri matti-na nelle mani di Antonio Mat-tioli, responsabile per le Politi-che industriali della Cgil EmiliaRomagna. «Si chiede ai lavora-tori - spiega lui - di firmareuna liberatoria per poter torna-re a lavorare. Il concetto è: sesuccede qualcosa sono affarituoi. Non ci sono aggettivi pergiudicare un atteggiamento delgenere. Chi fa cose del genere

0 -tre la 'l7er,-,ito ' ,-t, Morte altre due doperò senza documenti, di com-portamenti simili per altre 5-6aziende, fra la provincia di Mo-dena e di Reggio Emilia. Nonsembra un caso isolato».

«Io ho sempre detto che biso-gna ripartire subito, ma in sicu-rezza» è stata la reazione delpresidente di ConfindustriaGiorgio Squinzi, che si è detto«preoccupato» e che ha ribadi-to: «La prima considerazionedeve essere la sicurezza». Il se-gretario generale della Cgil Su-sanna Camusso parla di «appro-fondimenti in corso» e diceche «la notizia mi ha stupito,quando siamo stati lì non èemerso nulla in questo senso».E l'azienda si difende: «Non era

e Una delle liberatorie, diffusa dalia Cgil (Ansa)

lo sappia: noi gli faremo laguerra».

In questo caso la «guerra» ècontro la Forme Physique diCarpi, azienda del settore mo-da-abbigliamento che conta 13dipendenti. Non la sola «nemi-ca», secondo Mattioli, che so-stiene di avere «segnalazioni,

comuniI cEcco i 107 comu , ei

un ricatto , siamo stati fraintesi,nessuno ha firmato e tutti sonoentrati a lavorare» prova a spie-gare la titolare, Paola Zerbini,che a Skytg24 dice poi «Mi so-no espressa male, chiedo scu-sa». Dalla sua parte anche tuttii lavoratori, giura chi è dispo-sto a parlare di questa faccen-

da. Sandro Poli è uno di loro eoffre un comunicato dei dipen-denti nel quale si dice che «so-lo in un primo momento»l'azienda aveva proposto un do-cumento per rendere «edotti ilavoratori» e che «già dal matti-no successivo l'ipotesi era stataritirata». Lo studio di consulen-za del lavoro della ditta aggiun-ge che «era stata offerta la pos-sibilità di lavorare nei contai-ner ma loro hanno chiesto di la-vorare all'interno». Insomma,un pasticcio. Finito già ieri mat-tina sul tavolo del procuratoredi Modena Vito Zincani che sista occupando (assieme al suoaggiunto Lucia Musti) anche diun'indagine sulle presunte tri-vellazioni legate al vecchio pro-getto (ora bloccato) sul me-ga-deposito di gas a Rivara, aSan Felice sul Panaro. La procu-ra di Ferrara, invece, ha indaga-to un'altra decina di personeper i morti sotto i capannoninel sisma del 20 maggio portan-

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do così a una trentina gli inqui-siti.

Ieri è stato anche il giornodelle nuove vittime. Liviana La-tini, 65 anni, di Cavezzo (Mode-na) ha lottato per una settima-na contro un «trauma daschiacciamento». Era rimastasepolta dalle macerie (l'unica)per molte ore e salvarla, quelgiorno, sembrò un miracolo.Nemmeno Sandra Gherardi, fe-rita gravemente alla testa, cel'ha fatta. Lei aveva 46 anni e vi-veva a Cento (Ferrara). Il nume-ro dei morti sale così a 26.

Anche a loro due pensava ie-ri il presidente Giorgio Napoli-tano mentre dal Quirinale arri-vava l'annuncio che quello del2 giugno è stato «un ricevimen-to sobrio» costato meno di 200mila euro, la stessa cifra che èstata devoluta dal Colle alle po-polazioni colpite dal terremotocon tagli al bilancio interno.

Giusi Fasano

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Terremoto in Emilia Pagina 7

di STEFANO AGNOM

Arrivano le «critiche» Ue aidecreti sulle rinnovabili del

governo ed è subito una corsa achiedere la loro revisione.Premessa : le norme che oggiapprodano alla Conferenzaunificata Stato -Regioni taglianoin maniera significativa gliincentivi alle rinnovabilielettriche come il solare (cherimangono pur sempre superioria quelli della Germania) etrasferiscono le risorse cherestano alle rinnovabili termichee all'efficienza , nella speranzadi sostenere l'industria italiana.La sollevazione «contro» è statagenerale. Non solo le aziendedell'Anie-Gifi. Ma anche : i Verdi,Legambiente , Cgil, Pd, Idv, Ugl,fino al Pdl. Rara eccezione iRadicali : «E evidente - hannodetto - che l'Ue è ormai unmegafono delle lobby dellerinnovabili elettriche,fotovoltaico ed eolico in primis,che, dopo essersi lautamentearricchite in Italia grazie alsistema di incentivazione piùredditizio al mondo, nonintendono vedere ridotti i loroprofitti». Lo schieramento ineffetti è ampio . Simile a quellotrasversale che nel 2010 fecepassare il decreto «salva Alcoa»,che aprì la strada a 3,5 miliardil'anno di incentivi corrisposti apiè di lista, che finiremo dipagare tra vent 'anni. Si diceoggi che il sistema dei «registri»previsto nei decreti - che poneun tetto agli incentivi e un po'd'ordine tra chi li chiede - sia«burocratico ». Si potrà fare dimeglio . Ma chiariamoci: si vuoleeliminare la burocrazia o si staprovando a tornare al «liberitutti» a spese del contribuentecome ai tempi del «salvaAlcoa»?

`ástefanoagnoliA RIPRODUZIONE RISERVATA

Energia rinnovabili Pagina 8

INTERVENTO SULLA RIFORMA DEGLI INCENTIVI . I VERDI : «È UNA NETTA BOCCIATURA, TUTTO DA RIFARE»

ovabili, l'Ue chiede modificheIl governo: «Solo

tre correzioniai nostri decretisui finanziamenti»

LUIGI GRASSIA

Il governo italiano ha prontala riforma degli incentivi alleenergie rinnovabili e la Com-missione europea approva idecreti, ma «suggerisce» al-cune «possibili modifiche»: ein particolare invita l'Italia ariflettere sulle «barriere nontariffarie e le procedure am-ministrative che troppo spes-

so incidono sulla competitivitàdelle iniziative in questo setto-re». Per esempio, a Bruxellesnon piacciono granché i registriche «potrebbero aumentarel'onere burocratico per gli ope-ratori di mercato e diminuire lasicurezza degli investitori sulfatto che i progetti si qualifichi-no per il sostegno finanziario».

Le «congratulazioni» ma an-che i «suggerimenti» di Bruxel-les sono contenuti in una letteradi «natura tecnica» che il com-missario all'Energia GuenterOettinger ha inviato all'Italia«nell'ambito della cooperazionetra le autorità».

A Roma a livello governativosi minimizzano le critiche eu-

ropee, mentre dal Parlamento

arrivano alcune reazioni viva-

ci. «Non è un bocciatura - com-menta il ministro dell'Ambien-te Corrado Clini - ma un'indi-cazione in merito alle regole af-finché non rappresentino unalimitazione per il mercato». Alministero aggiungono che«vengono suggerite alcunepossibili modifiche tecniche ri-guardanti tre soli punti specifi-ci sul totale di 100 pagine di cuisono composti i due decreti mi-nisteriali», inoltre le propostedell'Ue sono giudicate dal go-verno italiano «in linea con lemodifiche che i ministeri inte-ressati, in sede di ConferenzaUnificata, stanno valutando diapportare ai decreti».

Dura invece la reazione dei

senatori del Pd Francesco Fer-rante e Roberto Della Seta, se-condo i quali quella europea è«una netta bocciatura che nonpuò che indurre il governo a ri-vedere drasticamente l'impian-to del decreto, a partire dalmeccanismo dei registri».

Anche secondo il presidentedei Verdi, Angelo Bonelli, «quel-la che arriva da Bruxelles è unanetta bocciatura del governoMonti che nel campo delle ener-gie rinnovabili sta facendo peg-gio di quello Berlusconi». Se-condo il presidente di Legam-biente, Vittorio Cogliati Dezza,l'invito dell'Ue è «un chiaro av-vertimento a non sacrificare lefonti rinnovabili e i meccanismiche le incentivano».

Energia rinnovabili Pagina 9

Otto grandi gestori

Progettoper faredell'Italial'hub del gas

ROMA

Italia poderoso, e lucro-so, hub europeo del semprepiù imperante gas metano? So-lo il destino, elanostraprover-biale capacità di non coglierele grandi occasioni, ce lo po-tràimpedire. Mentre il Gover-no tenta tra immancabilipole-miche di riattivare le estrazio-ni di petrolio e gas dai giaci-menti nazionali e di facilitarela costruzione di nuove infra-strutture metanifere (traspor-to e rigassificatori) a spianar-ci la strada, non tanto perchélo meritiamo ma perché sia-mo baciati dalla nostra collo-cazione geografica e dalla"mappa" delle convenienzeeuropee, è l'associazione Ent-soG, che associa 8 gestori (tracui la nostra Snam rete Gas)delle reti metanifere che sisnodano nel cosiddetto corri-doio Nord-Sud, attraversan-do Germania, Francia, Svizze-ra e appunto l'Italia.

Nel suo nuovo piano decen-nale di investimenti EntsoGsottolinea che il ruolo del "cor-ridoio" sarà sempre più im-portante: perché cala la pro-duzione continentale, perchéla crisi del nucleare valorizze-rà il gas e perché a corrobora-re il fabbisogno energeticodell'Europa sarà appunto ilpotenziamento delle - infra-

strutture, anche con un siste-ma di inversione dei flussi.

Non sono solo auspici. Ilprogetto è preoperativo. Ri-guarda 4 punti di intercon-nessione (Passo Gries,'Oltin-gue, Wallbach ed Eynatten)ed è diviso in due fasi: al 2015saranno invertiti i flussi deigasdotti italiani permetten-doci di esportare fino a 5 mi-lioni di metri cubi al giorno,che saliranno a 40 milioni nel2017. Si adegueranno i gasdot-ti Transitgas e Tenp che col-legano il nostro paese aNord, e l'aumento della capa-cità dei punti d'ingresso nelSud Italiaper 8 miliardi dime-tri cubi l'anno al 2017,a cui sidovrebbe aggiungere il nuo-vo gasdotto Galsi dall'Alge-ria via Sardegna.

F.Re.0 RIPRODUZIONE RISERVATA

Energia Pagina 10

Energia., Secondo Bruxelles l'eccesso di adempimenti rischia di rendere impraticabile il quinto conto energií

Richiamo Ue sulle rinnovabiliProduttori indipendenti penalizzati per l'accesso ai finanziamentiFederico RendinaROMA

rw Prima ilrebus delle compati-bìlità economiche. Poi la batta-glia degli interessi contrapposti(i consumatori che pagano i so-vrappiùinbollettae fanno appel-lo ai costi già esorbitanti dellano-stra energia, le industrie delleenergie rinnovabili che rivendi-cano un sostegno agli investi-menti con il loro volano su inno-vazione e sviluppo). E orale criti-che della Commissione Ue: ap-prezzabili gli sforzi italiani perdefinire un sistema di incentivicorrettamente bilanciato, mal'eccesso di adempimenti buro-cratici rischia di rendere imprati-cabil.elabozza del "quinto contoenergia" per i nuovi incentivi alsolare fotovoltaico che propriooggi dovrebbe andare al con-fronto (più volte rinviato) della

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SUGGERIMENTILa Commissione chiedeanche una differenziazionenella riduzione delle tariffeelettriche in baseall'efficienza dette tecnologie...........................................................................

conferenza Stato-Regioni.Non si tratta di un procedi-

mento formale, visto che il Quin-to conto energia è ancora in itine-re e comunque la CommissioneUe non ha competenza direttasulle modalità di incentivazio-ne, ma diuna "segnalazione" cri-tica. Che il ministero dello Svi-luppo italiano ha subito accolto,va detto, con spirito di collabora-zione.Inparticolaresullaprinci-pale falla denunciata da Bruxel-les: il meccanismo di iscrizioneevalidazione dei nuoviregistri agraduatoria degliimpianti. Regi-stri che rischiano di rendere«molto difficile se non impossi-bile, periproduttoriindipenden-ti accedere al finanziamento deiprogetti» insistono gli uominidel commissario Ue per l'Ener-gia, GunterOettinger, dando co-sì vigore alle critiche rivolte allabozza dalle associazioni impren-ditoriali del settore, che lamenta-vano non solo una strettatropposevera ai cordoni della borsa,ma anche un eccesso (l'ennesi-mo) di burocrazia..

Semplificare. Perché - spiegala Commissione nella segnala-zione - «l'obbligo di registrare iprogetti con capacità superioreai 12 kW per il fotovoltaico e ai5o kW per altriprogetti ditecno-logie di produzione di elettrici-tà rinnovabile potrebbe funzio-nare come un deterrente capa-ce di paralizzare proprio il seg-mento dimercato dipiccola sca-la che la riforma mira a rendereprioritario».

La Commissione chiede an-che una differenziazione nella ri-duzione delle tariffe elettriche aseconda della maturità e. quindidell'efficienza complessiva del-le diverse tecnologie. Il richia-mo diBruxelles sollecitapoi «pe-riodi di transizione più lunghi diquelli attualmente previsti» perpoter «accompagnare l'adatta-mento del mercato ai nuovi siste-mi di incentivi e proteggere gliinvestimenti esistenti», ancheperché «le procedure d'attuazio-ne dei nuovi meccanismi d'astanon sono ancora state definite».

Bruxelles ricorda infine cherestano ancora da adottare «i si-stemi di sostegno per le fontirinnovabili nel settore del ri-scaldamento e raffreddamen-to». Oltre alla «necessità diun'adozione tempestiva» di'queste misure nella segnalazio-ne di chiede «chiarezza» sullaprosecuzione del sostegno aiprogetti di efficienza energeti-ca con la pronta «definizionedegli obiettivi per il 2020 del si-stema di certificati bianchi».

Prendono coraggio le associa-zioni degli imprenditori delleenergie verdi. Modifiche subito,per evitare «la bancarottadell'in-dustria fotovoltaica» esorta Va-lerio Natalizia, presidente di Gi-fi-Anie. E a favore della posizio-ne Ue si dichiarano molti espo-nenti del Pd (Ermete Realacci,Francesco Ferrante, RobertoDella Seta) ma anche l'ex sotto-segretario al Ministro dello Svi-luppo con delega all'Energia Ste-fano Saglia (Pdl). Mai nodisipo-trebbero sciogliere già nelleprossime ore.I suggerimenti del-la Ue - garantiscono i collabora-tori del ministro dello SviluppoCorrado Passera - sono «in li-nea con le modifiche che stava-mo giàpredisponendo».

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Gli incentivi alte fonti pulite

Costi totali per le incentivazioni alle fonti Costi totali perle incentivazioni alle fontirinnovabili. Anno 2010:3,4 miliardi di euro, rinnovabili. Anno 2011 : 5,7 miliardi di euro,di cui 2 ,8 miliardi in A3 di cui 4,8 miliardi in A3

Certificati verdi47%

6%

Cip 6 (rinnovabili) J Fotovoltaico Cip 6 (rinnovabili)

Tariffa fissa Certificati verdionnicomprensiva 37%

24% 9% ... _

Fotovoltaico

49%

Energia Pagina 11

E! í r o. Il ministro Passera: «Il Governo si impegna ,á portare avanti scelte cruciali per sviluppo e occupazione»m'io

L'edilizia ripresaLe proposte: agevolazioni per il credito e dismissione del patrimonio pubblico

Giorgio Santini

MILANO

Non solo «decreto svilup-po», che pure resta il centro delleattese e delle speranze dell'inte-ro settore edile e immobiliare,con la sua promessa di incentivifiscali rafforzati al 5o% per le ri-strutturazioni abitative e di un«piano città» da due miliardi peri progetti di rigenerazione urba-na. In attesa che il Consiglio deiministriapprovi il provve dimen-to fortemente voluto da CorradoPassera, venerdì prossimo, allaFiera di Milano tiene b anco il rap-portobanche-imprese elapropo-stadi Paolo Savona di un cambiodipasso della politicaper il rilan-cio delle costruzioni L'economi-stahaproposto ieri unpiano stra-ordinario di vendita delpatrimo-nio immobiliare da 300 miliardiper passare «da una politica dispesa a una politica di portafo-glio», abbattere il debito, steriliz-zare l'Imu prima casa e avviareoperazioni di riqualificazioneche rimettano il settore al centrodello sviluppo. «La vendita delpatrimonio pubblico - ha dettoSavona- è una politica corretta diriduzione della presenza pubbli-ca e un grande gesto di equità eciviltà». Un modo per respinge-re «l'eresia della patrimoniale».Savonaha anche proposto l'equi-parazione degli investimenti inabitazioni con quelli intitoli, pari-ficando la tassazione tra attività

finanziarie e reali. Questo signifi-ca «eliminazione della tassa ditrasferimento degli immobili traprivati» e riduzione per un bien-nio dell'va sulla vendita di nuo-ve case. Savona haproposto, infi-ne, per sbloccare l'offerta di credi-to alle famiglie un fondo digaran-ziasuimutuicasa,utilizzando an-che i Confidi esistenti

In mattinata, alla se ssione inau-gurale dell'Eire, sulla necessità divendere il patrimonio pubblicoaveva insistito il vicepresidente

SSE U_7-- ---L'economista Paolo Savona:gli investimenti in abitazionisiano equiparati , dal puntodi vista fiscale , con quelliin asset finanziari...........................................................................

della Camera e responsabile Pdlper l'urbanistica, Maurizio Lupi.«Apprezziamo il decreto svilup-po, ma in quella sede bisogna af-frontare anche il nodo della ven-dita del patrimonio pubblico. Unnodo che il Pdl porrà esplicita-mente». Lupi ha anche rispostoalle sollecitazioni che arrivava-no, soprattutto da Assoimmobi-liare, sulla nuova legge urbanisti-ca. «Propongo unpatto -ha dettoLupi - alle forze politiche che so-stengono questo Governoperva-rare unaccordo suuna nuova leg-

ge per il territorio da approvarenella prossima legislatura». Çer-care, in sostanza, alcuni puntiqualificanti e condivisi su cuico-struire una campagna elettoraleconvergente tra le forze politi-che che ci stanno. Nella sessioneinaugurale si è anche cercato diguardare alle urgenze dibreve pe-riodo. Anzitutto, il messaggio adAssoimmobiliare di Corrado Pas-sera, che ha ricordato ilpiano.cit-tà e le altre misure in preparazio-ne: «Il Governo darà corso a tuttigliimpegni amministrativiolegi-slativi assunti o di prossima defi-nizione: nonpossiamo,per alcunmotivo, ritardare l'attuazioneconcreta di scelte che, come nelcaso specifico, incidono.forte-mente su Pil e occupazione».Quasiunapromessadelmin strodi uscire vincitore dalla battagliain corso nel Governo sui decretiper lo sviluppo.

L'altro tema, il rapporto con ilcredito, ha visto una volontà di,procedere con la logica degliaet.cordi sulle due sponde, quellädelle banche e quella delle imprese,IldirettoregeneraledellAb tGio-vanni Sabbatini, ha firmato con ilpresidente di Assoimmobiliaré,Aldo Mazzocco, un protocolloche prevede anche lo Studio dinuovi metodi di valutazione daparte delle banche dei progetti. di.=..valorizzazioiie immobilisre.,

Anche Paolo Buzzetti, presi-dente dell'Ance, è tornato sul te

má delcredito eharicordato, conSabbatini, la commissione mistaAbi-Ance che dovrebbe risolve-re le specificità del settore edilenegli áccordi p er i pagamenti alleimprese dei creditivantati con laPa. «Noi - ha detto Buzzetti - congli stati avanzamento lavori (Sal)abbiamo già una certificazionedelnostro credito e possiamo for-se quindi accorciare la procedu-re per il riconoscimento di que-sto credito da parte delle ban-che». Pieno sostegno dell'Ance,ovviamente, alpiano cittàe alraf-forzamento dei crediti fiscali sul-

, le riqualificazioni abitative.Sul mercato lombardo, lo stu-

dio presentato dal Cresme evi-denzia come la domanda conti-nui a essere forte - soprattuttop er la spinta demografica e immi-gratoria-macon sempre maggio-re difficoltàsi incontri conl'offer-tayll direttore del Cresme, Loren-zo Bellicini, ha spiegato ancheche emerge sempre più forte il fe-nomeno della diversificazioneterritoriale: la crisi è più forte inprovincia che nei capoluoghi.No-tali ottimismo del presidente diAnce Lombardia, Luigi Colom-bo,che in una situazione di gran-dé difficoltà è convinto ci siano le`possibilità per ripartire «entrotnpaio di anni». Meno ottimista-il presidente di Assimpredil,.ClaudioDeAlbertis: «Temo chela crisi sia appena iniziata».

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Edilizia Pagina 12

Il decreto in arrivo. Da Napoli proteste contro [eco ntraddizi o ni della norma

«Le compensazioni? Inefficaci»Vera ViolaNAPOLI

In attesa che si compia l'iterper l'approvazione definitivadei decreti sblocca pagamentidelle pubbliche amministrazio-ni, da Napoli parte una nuovacrociata (dopo quella per l'inclu-sione delle regioni con deficit sa-nitario) per segnalare quelle chesono considerate grandi critici-tà della norma all'esame del Par-lamento. In prima fila imprendi-tori del settore sanitario, dellari-storazione, fornitori dibeni e ser-vizi allapubblica amministrazio-ne, appoggiati dall'Unione indu-striali di Napoli. Gli imprendito-...........................................................................

DUBBI,Secondo gli imprenditorila compensazionedei debiti iscrittia ruolo non deveessere preclusa al Sudri partenopei, forti di un'espe-rienza ormai lunga nell'utilizzodi strumenti per il recupero deicrediti sanitari (la Campania hamaturato debiti per 9,6 milioni),hanno individuato una serie diincongruità della norma che - aloro parere - potrebbero vanifi-carne gli effetti. «Il rischio - diceCeleste Condorelli, con delegadella Confindustria napoletanaper la semplificazione e a capodi una clinica convenzionata trale più accreditate della regione -è che il salva imprese fallisca».

Le principali obiezioni riguar-dano lo strumento dellacompen-sazione dei crediti con i debitiverso il fisco. «La compensazio-ne - precisa Condorelli - è am-messa solo per chi è tanto inritar-do nel pagamento delle tasse daaver già ricevuto un'iscrizione aruolo. Ci domandiamo, allorachi ha regolarmente pagato letasse è penalizzato?». SalvatoreEsposito, direttore amministrati-vo dellaEp, azienda di ristorazio-ne per mense di ospedali ed altrienti, con 75o dipendenti, 64 mi-lioni di fatturato e 4o di creditiverso la Pa sottolinea: «Ben ven-

ga la compensazione dei debitiiscritti aruolo, maperchè limita-re l'intervento ai soli casi "gra-vi"? Perchè escludere chi si è fat-to in quattro anche a costo di in-debitarsiper onorare ipropriim-pegni con il fisco?». In questi ca-si, in verità, è possibile accedereaun altro strumento: la cessionedel credito. Ma anche su questofronte, gli imprenditori parteno-pei individuano una serie di in-congruenze. «Le banche chehanno aderito attraverso l'Abi al-lo sblocco dei pagamenti si sonoimpegnate a fronte della certifi-cazione dei crediti ad anticiparele somme - aggiunge CelesteCondorelli-, ma a quale prezzo?Sappiamo che saranno fissatitas-si di interesse in base al meritodi credito dell'azienda creditri-ce. Ma la banca finanzia lo Statoche peraltro si impegna a rila-sciare garanzie. Gli interessi èbene che vengano defmitiprimae che siano più bassi».

Infine, si teme che il sistemadella certificazione e conse-guente cessione dei crediti di-venti la norma e che finisca disostituire le normali procedure.«Temiano - conclude GiovanniSannino a capo di un'altra im-presa di ristorazione collettivacon i6 milioni di fatturato e uncredito verso la Pa pari all'8o%del giro d'affari - che alla fine ipagamenti in 9o giorni venganosostituiti da una prassi lunga al-meno i8 mesi».

CRI PRODUZIO NE RISERVATA

Compensazioni fiscali Pagina 13

Avvocati, i tirocinio (retr tt,iv )a 18 mesi diventa nna prassi

Si allarga il fronte del nuovo tirocinio retroattivo per gliavvocati . Dopo Firenze e Rimini, infatti , anche l'ordine fo-rense di Roma ha deliberato contro il parere del ministerodella giustizia confermando che la norma sulla durata dei18 mesi dei periodo di pratica (art. 9, comma 6 dl n. 112012)si applica anche ai praticanti iscritti prima del 1 ° gennaio2012. Mentre Venezia, che aveva optato per la retroattivitàdella normativa, al momento ha deciso di non confermaree di restare alla finestra . Insomma, i Consigli dell 'ordineforense stanno andando in ordine sparso e, a meno cheil ministero della giustizia non decida di dare una nuovadeterminazione in merito, farà fede il bando per gli esa-mi 2012/2013 che sarà emanato a luglio . Per il momento,però, i praticanti di tutti gli ordini professionali che hannoiniziato il tirocinio prima del 24 gennaio scorso sono colfiato sospeso . E, qualora chi ha già ricevuto il certificatodi compiuta pratica dovesse vederlo revocato o non do-vesse rientrare nei requisiti per gli esami , si annuncia unmassiccio ricorso al Tar. Al Consiglio ritiene », si legge nelverbale della delibera dell 'Ordine di Roma, «di confermare,salvo diversa disposizione di legge, la propria precedentedelibera che ha stabilito di applicare le norme sulla duratadei diciotto mesi del periodo di pratica anche ai praticantiiscritti precedentemente al l° gennaio 2012, poiché l'ipotesicontraria determinerebbe una evidente disparità di tratta-mento in violazione dei principi costituzionali ». Prima diRoma ci aveva già pensato Firenze. «I rischi, per gli iscritti»,afferma il presidente , Sergio Paparo , «sono che le commis-sioni d'esame , qualora sollecitate , possano pretendere disindacare sul rilascio del certificato di compiuta pratica. Oancora che in sede di bando venga indicato tra i requisitiil rilascio del certificato all'esito dei 24 mesi di pratica.In questo caso i singoli potrebbero impugnare il bando esarebbe il caos». Non sta rilasciando certificati di compiutapratica l 'Ordine di Venezia. «Stiamo temporeggiando in at-tesa di ulteriori chiarimenti da parte del ministero », spiegail presidente , Daniele Grasso , «abbiamo informato dellenostre scelte i praticanti , dato che rilasciare certificati inquesto momento potrebbe avere un effetto pregiudizievolesul risultato che otterranno al concorso . Ci confronteremonei prossimi giorni con gli altri ordini del Veneto».

Gabriele Ventur-

Tirocinio Pagina 14

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Proroga di sei mesi per riemettere i certificati SoaProroga di sei mesi per riemettere i certifi-cati Soa per la qualificazione delle impresedi costruzioni nelle categorie dei lavori va-riate dal Regolamento del Codice dei con-tratti pubblici; sarà il ministero delle infra-strutture, sentita l'Autorità per la vigilanzasui contratti pubblici, a dettare le regole perla remissione dei certificati; slitta invece diun anno l'entrata in vigore della disciplinasulla garanzia globale di esecuzione, il c.d.performance bond. Lo prevede lo schema didecreto legge approvato ieri dal consiglio deiministri. In buona sostanza, il ministero del-le infrastrutture ha diramato uno solo dei17 articoli di cui si componeva la bozza didecreto-legge sulle infrastrutture che, a que-sto punto, dovrebbe essere portato al Consi-glio dei ministri di venerdì. Ma la situazioneappare incerta anche perché non è chiaro sele restanti norme siano state semplicementerinviate a venerdì per ulteriori approfondi-menti, ovvero se siano state riconosciuteprive dei requisiti di necessità e di urgenza(con la conseguenza che verrebbero inserite

in un disegno di legge governativo). Rimanecomunque il fatto che la parte più interes-sante dell'intervento sul settore delle infra-strutture e dell'edilizia viene messa in standby, e si tratta di disposizioni importanti comequella sui project tondi, sugli incentivi per leristrutturazioni edilizie, sull'Imu, sulle tarif-fe per i servizi di ingegneria e architetturae sul piano nazionale per le città. Rimanequindi, per ora, l'intervento urgente sui cer-tificati lavori per le imprese di costruzioni,interventi motivato dall'urgenza di evitarequello che da più parti, con risoluzioni par-lamentari e interventi dell'Autorità per lavigilanza sui contratti pubblici, era conside-rato come un vero proprio rischio di bloccodegli appalti di lavori pubblici a partire davenerdì 8 giugno 2012. È infatti venerdì iltermine ultimo entro il quale si sarebbe do-vuto procedere alla riemissione dei certifi-cati Soa (Società organismi di attestazione)sulla base delle modifiche concernenti le ca-tegorie variate dal regolamento del Codicedei contratti pubblici (si tratta delle regole

per la qualificazione nelle categorie OG11,OS 7,8,12,18, 21 e 2) con la conseguente de-cadenza delle precedenti categorie variate.Si stima che la vicenda possa interessare25 mila certificati soltanto in minima mi-sura adeguati. Da qui la scelta del governodi intervenire subito con una proroga di seimesi che, dando più tempo per riemettere icertificati, eviti il blocco degli appalti relativialle categorie variate. Sarà poi un decretodel ministero delle infrastrutture a fissarele «modalità semplificate» per la remissionedei certificati. Prevista anche la proroga diun anno dell'entrata in vigore della discipli-na sul cosiddetto «performance bond» (ga-ranzia globale di esecuzione) che si applicaagli appalti integrati di valore superiore a75 milioni e agli affidamenti a contraentigenerali: Su questa norma il governo si èdeterminato alla proroga stante «la difficoltàdel settore delle banche e delle assicurazionidi mettere a punto il sistema delle garanzierichieste».

Andrea Mascolini

Soa Pagina 15

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ezioni, fare s CndcecPresenta ta ufficialmente lista un itaria dei ragion ieri

DI VITTORIO ROTTA

rocede la marcia di av-vicinamento alle ele-zioni per il rinnovo delConsiglio nazionale dei

dottori commercialisti e degliesperti contabili, con la pre-sentazione della Lista UnitariaRagionieri, che sarà guidata daRaffaele Marcello. Una squadrache vede coinvolte sia figure giàesperte nella politica della cate-goria, sia personalità alla primaesperienza . «Ma soprattutto sitratta di una squadra che nascedal territorio e che potrà con-tare sull'appoggio di un coordi-namento nazionale di garanziache avrà un ruolo fondamenta-le nei prossimi mesi», spiega ilpresidente Unagraco - UnioneNazionale Commercialisti edEsperti Contabili.

Domanda. Presidente Mar-cello, la squadra che comporràla lista unitaria è stata presen-tata presso la Cassa nazionaledi previdenza dei ragionieri.Probabilmente l'innovazioneprincipale è il coordinamentodi garanzia...

Risposta . In occasionedell'incontro presso la Cnprabbiamo presentato la lista aicolleghi e i candidati si sono av-vicendati illustrando il proprioprofilo ed offrendo spunti sullapredisposizione di un program-ma che resta a disposizionedella categoria per la defini-tiva redazione. Riteniamo chei contributi dei colleghi sianofondamentali nella stesura delprogramma, e siamo aperti aqualsiasi apporto. Il fenomenoinnovativo che abbiamo volu-to introdurre prevede l'affian-camento dei candidati con ungruppo di colleghi, una speciedi parlamentino di categoria,che possa rappresentare, inquesti mesi di campagna elet-torale, una sorta di garanziaper verificare che si possa pro-cedere nel percorso di condivi-

sione della nostra azione con iterritori. Ritengo che questo co-ordinamento debba essere per-manente, e che quindi succes-sivamente possa costituire untrait d'union tra il territorio, ilConsiglio nazionale e i diversiconsiglieri che lo compongono.Al momento hanno aderito ottopersonalità, ma credo che daqui alla fine della campagnaelettorale potrà arricchirsi diulteriori contributi. Ovviamen-te tutto ciò avverrà nel rispettodelle indicazioni del territorio,dal quale vorremmo un apportosempre più consistente.

D. Quale sarà quindi il ruolodi questo «parlamentino»?

R. Quello del coordinamen-to nazionale sarà un percorsodi affiancamento costante, cherimarrà anche a campagnaelettorale conclusa. Credo chequesto organo possa costituirela spina dorsale per la categoria,costruendo la necessaria cernie-ra tra le esigenze del territorioe le istanze che devono arrivareal Consiglio nazionale. Uno deipunti di debolezza che vienefatto rilevare più spesso dellaprima esperienza del Cndcecè la poca vicinanza alla base:l'obiettivo è quello di colmarequesta distanza attraverso unapresenza costante sul territorioda parte dei consiglieri ma an-che dialogando attraverso que-sto speciale coordinamento.

D. Secondo quali direttrici èavvenuta la composizione dellalista?

R. Abbiamo ascoltato e tenutoconto di quelle che sono le indi-cazioni del territorio: abbiamoformato la lista prevedendorappresentanze per il Nord Ita-lia, per il Centro e per il Sud piùovviamente una figura rappre-sentatrice dell'intero territorionazionale nella figura del candi-dato vicepresidente. Il percorsodi formazione e di realizzazionedel progetto è iniziato con l'in-dividuazione di una leadership,per poi spostarsi sulla composi-zione della squadra. Adesso cioccuperemo della realizzazio-

ne di un programma, che saràsempre e comunque in progress,e infine a un apparentamento.Ritengo che abbiamo tenuto fedealle progettualità che ci erava-mo imposti dall 'inizio, cercan-do di mantenere inalterato unrapporto equilibrato del 50% traconsiglieri uscenti e forze nuo-ve. Così è stato , siamo riusciti amantenere fede all 'impostazioneiniziale.

D. Su cosa punta quindi lalista?

R. Ricevute, come detto, leindicazioni dai territori,abbiamo ritenuto op-portuno puntare suun forte amalgamatra i candidati, per-ché riteniamo che ungradimento inter-personale sia sicu-ramente importantenella formazione diuna squadra. A pre-scindere da qualsiasialterazione geopoliti-ca che potrebbe essercida oggi fino alla finedella campagnaelettorale,

i/ rr ° .Srclc}rrt l: rrr rr ze ;(r /a'af/(zele A'7(rrr;e/lo

manterremo fede a questa no-stra progettualità. Per quantoci riguarda , non sono previstiribaltoni . In lista compaionopersonalità giovani, sia dalpunto di vista anagrafico checome esperienza . Volti nuovima con grandi competenze. Dal29 maggio è ordine anche il sitointernet http://www.listaunita-riaragionieri.com/, operativo econsultabile. E uno strumentoattuale e dalla grande efficacia,non solo ai fini elettorali, ma so-prattutto per avere un rapportodiretto con la categoria. Per que-

sto motivo, all'internoabbiamo previsto la

predisposizione diuna newsletterche sarà inviataperiodicamente achi ne farà richie-sta e soprattuttouno spazio atti-vo, che abbiamodefinito «TavolaRotonda», nelquale sarà pos-

sibile confrontarsisui temi di maggioreattualità per la cate-

goria. Un'intera-

Commercialisti Pagina 16

zione quotidiana e costante coni colleghi è fondamentale.

D. E per quanto concernel'apparentamento?

R.Abbiamo aperto una fine-stra di dialogo con la lista che fariferimento a Claudio Siciliotti,e siamo disponibili a qualsiasitipo di confronto. In questo mo-mento continuiamo il percorsodi vicinanza con la lista del pre-sidente del Consiglio nazionaledei dottori commercialisti e degliesperti contabili.

D. Quale sarà il programmadella lista unitaria?

R. C'è sicuramente una piat-taforma di idee sulla quale lavo-rare, che metteremo in pubblicaconsultazione tra qualche giorno,ma non vogliamo che questa siavincolante, altrimenti sarebbecome tradire lo spirito di reda-zione di un programma comune.Di fronte all'acuirsi della crisi,Stato e Paese hanno bisogno diun anello di congiunzione tecni-ca, sociale e politica che fungada collante per attenuare le fri-zioni e le esasperazioni che oggistanno crescendo in modo preoc-cupante ed esponenziale. Serveuna radicale riforma dello Statoe del pubblico impiego, oltre cheuna revisione dei trattamentipensionistici più elevati e chepresentano una notevole spro-porzione tra contributi versatie trattamenti erogati. Come delresto necessità una rivisitazionedell'intero impianto normativodell'antiriciclaggio tesa a libe-rare i professionisti dai rischisanzionatori che incombono. Lanostra azione si comporrà sudue direttrici differenti, interneed esterne alla categoria. Perquanto riguarda il primo ambito,puntiamo ad un miglioramentodei rapporti tra Ordini territo-riali e Consiglio nazionale, a unpotenziamento della strutturadel Consiglio e alla realizzazionedi rapporti più fluidi tra questoe la presidenza, evitando che cipossano essere degli scollamentitra questi due organi.

D. Quali invece le progettua-lità per l 'azione esterna?

R. Sicuramente il titolo pro-fessionale è un punto di grandeimportanza. Non possiamo inol-tre sottacere il problema dellaprevidenza che ci riguarda inmaniera precisa. Puntiamo a mi-gliorare i rapporti con il mondoesterno, con la pubblica ammini-strazione, ed in particolare conl'amministrazione finanziaria,oltre che con il sistema impren-ditoriale. L'obiettivo è quello dicreare rapporti consolidati e chesiano permanenti: vogliamo par-lare attraverso le istituzioni conorganismi che siano preposti aun lavoro duraturo. E vogliamoche ciò si faccia prima dell'ap-provazione delle leggi, non dopo.Ma tutte queste sono idee sullequali sarà necessario lavorare econfrontarsi. Noi ci siamo e an-dremo avanti senza esitazioni.

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INTERVISTA ` Eduardo Leite Ba ker & McKenzie.....................................................................................................................................................................................................................................

Per le grandi law firmil fatturato torna a crescereMarco BellinazzoMILANO

Come sta cambiando ilmercato dellelawfirm interna-zionali? Quali strategie sonostate adottate per fronteggiarela crisi che ha colpito, dalla fi-ne del 2008, in rapida succes-sione la finanza e l'economia?È prevedibile anche per i gran-di studi legali una concentra-zione deiplayers globali, comeper le Big Four (Deloitte, Er-nst&Young, PricewaterhouseCoopers e Kpmg), che gover-nano il settore della revisionedei conti? A provare a rispon-dere a queste domande e a for-nire qualche indicazione utileper orientarsi nel panoramadell`industria legale" è Eduar-do Leite, dal 2010 Chairman diBaker & McKenzie, primo stu-dio per fatturato a livello mon-diale secondo «American-Lawyer Magazine», a Milanoper celebrare i 5o anni di pre-senza in Italia della law firmfondata a Chicago nel 1949.

Dunque, come definirebbel'attuale situazione del mer-cato legale internazionale?

Positiva. Con una premessaIl rallentamento dell'economiaha determinato una contrazio-ne delle operazioni finanziariepiù redditizie per gli avvocatid'affari, da quelle di merger andacquisition a quelle legate alpri-vate equity. La conseguenza èstata un calo generalizzato, frail2oo8 e il2oo9, dei fatturati de-gli studi fino al 4o per cento.Questo ha innescato un vorticeche ha visto collassare solo ne-gli Usa decine di studi legali avocazione domestica. La primareazione delle law firm interna-zionali, a New York come aLondra, è stata quella di abbat-tere i costi, apportando signifi-cativi tagli agli staff. Ma questaprima reazione istintiva nonera sufficiente, evidentemente.

Qual è stata la mossa suc-cessiva?

Posso parlare, soprattutto,di quella che è stata la nostraesperienza. Baker & McKen-zie ha scelto di investire in sedialternative a quelle tradiziona-li, vale a dire Londra, NewYork, Tokyo e Francoforte.Quindi abbiamo potenziato lanostra presenza in realtà comeil Brasile, la Cina, il Sudafrica enelle più dinamiche piazzeasiatiche. Inoltre, abbiamo in-centivato le specializzazioni inmaterie meno esposte ai ventidella crisi, da quelle fiscali aquelle regolatorie connesseper esempio alle normative an-titrust o a quelle ambientali.

Tutto ciò con quali risultati?Oggi le grandi law firm pos-

sono vantare fatturati in cresci-ta del 4-5 per cento. Noi abbia-mo registrato nel 2011 un au-mento dei ricavi di circa l'8 percento. Accanto a queste misu-re interne, si è poi innescato unprocesso di consolidamento.Fusioni e integrazioni impor-tanti sono state realizzate negliultimi due, tre anni, non solofra strutture di matrice anglo-sassone, tra gli Stati Uniti e laGran Bretagna, ma anchein tut-ta l'area del Pacifico, dall'Au-stralia alla Cina. In molti casiunirsi è stato indispensabile.

In altri casi però si sono mes-se solo insieme le debolezze.

Infatti, non penso che solochi è "grande" si salva. Lariusci-ta dei processi di integrazionedipende da numerosi fattori, apartire dalla capacità del ma-nagment di armonizzare le cul-ture professionali e di non ipo-tecare con debiti eccessivi laredditività dell'investimento.Ci sono numerosi esempi di in-tegrazioni fallimentari, comequella di Dewey & Leboeuf.Per questo credo che adifferen-za del mercato dei revisori, inquello legale fra qualche annoresteranno una ventina diplayer globali. Non di più, però.

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Alla guida . Eduardo Leite

La battagliadi Guantcunnmo

onsolo advisorper1' operazionidiM&A,

Drivate eauitv ocollocazioni multimilionarie.Gli avvocati di Baker &McKenzie, insieme ai colleghidi altre law firm hanno decisoqualche ánnofa di assistere idetenuti di Guantanamo Bay(Cuba)per contestare il lorostatus di "combattenti nemici".Sfidando una parte consistentedell'opinione pubblica Usa,hanno ingaggiato un braccio diferro con il ministero dellaGiustizia a stelle e strisce,costringendolo nel 2009 adabolire la questa definizionecheprivava i detenuti diGuantanamo dei dirittiprevisti dalla legge perqualsiasi altro detenuto,compresi i diritti a difendersi inun'aula di giustizia ordinaria ea essere assistiti-da regolariavvocati. Da allora, le personeincarcerate nell'isola cubanasono sottoposte alle "leggi diguerra internazionali"e agliatti del Congresso.

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Società avvocati Pagina 18

PREVIDENZA

Cassa geometri,in pensione più tardiLa Cassa di previdenza e deigeometri (Cipag) hadeliberato le misure pergarantire la sostenibilità neiprossimi 5o anni. Previsto unaumento graduale, apartiredal 2014 dell'età pensionabile;dal 2019 serviranno 7o anniper chiedere lapensioneretributiva mentre per lavecchiaia ne serviranno 67.Sospeso l'adeguamento Istatnel2o13 e 2o]4per chi ha unapensione superiore a 1.500euro lordi mensili; oltre i35mila euro annui, il blocco siprotrarrà fino al 2019. LaCipag consentirà l'iscrizionea nuove professionalità affiniche ancora non hanno unente previdenziale diriferimento.

Geometri Pagina 19