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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

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Pagina I

CONCORRENZA

Concorrenza. La sfida di Pugliese. «Siamo ostaggio delle lobby»Corriere Della Sera -Corriereconomia

30/11/15 P. 4 Roberta Scagliarini 1

OPERE PUBBLICHE

I costi del non fare 640, miliardi buttati viaCorriere Della Sera -Corriereconomia

30/11/15 P. 14 Elena Comelli 3

INTERNET DELLE COSE

Ma la vera rivoluzione è l'Internet delle FabbricheCorriere Della Sera -Corriereconomia

30/11/15 P. 20 Edoardo Segantini 5

COSTRUZIONI

"Costruzioni e Servizi: fusione in nome del mercato"Repubblica Affari Finanza 30/11/15 P. 8 6

Legacoop, una fusione salverà il mattone rossoRepubblica Affari Finanza 30/11/15 P. 1 Enrico Miele 8

LIBERALIZZAZIONI

Mercato. Italia un po' più aperta. Il voto in pagella? Sette (scarso)Corriere Della Sera -Corriereconomia

30/11/15 P. 2 Alessandra Puato 11

UE

A Monaco e L'Aia 200 esaminatori di brevetto europeoSole 24 Ore 30/11/15 P. 12 Enrico Netti 14

ANAS

Vittorio Armani il moralizzatore. "Farò dell'Anas un'azienda normale"Repubblica Affari Finanza 30/11/15 P. 6 Eugenio Occorsio 15

AUTOSTRADE

Autostrade, incrocio pericoloso in A31Repubblica Affari Finanza 30/11/15 P. 19 Paolo Possamai 18

ENERGIA E TRASPORTI

Per l'Italia in Iran focus su energia e trasportiSole 24 Ore 30/11/15 P. 19 Micaela Cappellini 20

ENERGIA

Audit energetico per le impreseSole 24 Ore 30/11/15 P. 35 Silvio Rezzonico,Maria Chiara Voci

21

Enel Green Power "riscopre " l'Europa e punta sul super eolicoRepubblica Affari Finanza 30/11/15 P. 18 Luca Pagni 24

EFFICIENZA ENERGETICA

Efficienza energetica, il bonus funziona, all'appello mancano industrie ed entiRepubblica Affari Finanza 30/11/15 P. 40 Valerio Gualerzi 26

CERTIFICAZIONE ENERGETICA

Quell'attestato vale un tesoro. "Così la task force riesce a vigilare"Repubblica Affari Finanza 30/11/15 P. 41 28

AMBIENTE

Ecoreati, prevenire si deveItalia Oggi Sette 30/11/15 P. I Roberto Miliacca 30

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Pagina II

"Svolta possibile, ecco il piano per emissioni zero a partire dal 2050"Repubblica 30/11/15 P. 5 Antonio Cianciullo 31

TASSAZIONE IMMOBILIARE

Frenare la tassazione immobiliare è una scelta che muta l'economiaSole 24 Ore - L'espertoRisponde

30/11/15 P. 2 Giorgio SpazianiTesta

32

PMI

Europa, strategia in tre mosse per lanciare le piccole impreseRepubblica Affari Finanza 30/11/15 P. 36 33

Assicuri i crediti, una formula su misura per le PmiRepubblica Affari Finanza 30/11/15 P. 48 34

MERCATO DEL LAVORO

Tre step per uno stage vincenteItalia Oggi Sette 30/11/15 P. 45 Daniele Cirioli 35

Accenture punta sull'ItItalia Oggi Sette 30/11/15 P. 48 38

Quaranta ricercatori dal Cnr a FincantieriItalia Oggi Sette 30/11/15 P. 48 39

CESE

Ordini, arriva l'attestato europeoCorriere Della Sera -Corriereconomia

30/11/15 P. 23 40

LUXLEAKS

Ue, LuxLeaks scuote l'EuroparlamentoCorriere Della Sera -Corriereconomia

30/11/15 P. 23 Ivo Caizzi 41

SICUREZZA

Impianti e computer: le aziende rafforzano i team della sicurezzaSole 24 Ore 30/11/15 P. 11 Alberto Magnani 42

MEDIAZIONE

Mediazione obbligatoria «inevitabile»Sole 24 Ore 30/11/15 P. 33 Marco Marinaro 43

P.A.

Accesso alla p.a. semplificatoItalia Oggi Sette 30/11/15 P. 13 Cinzia De Stefanis 44

STABILITÀ

"Legge di stabilità espansiva stimola investimenti e lavoro "Repubblica Affari Finanza 30/11/15 P. 37 46

SERVIZI PER LE AZIENDE

Piattaforma Web per adempimenti fiscali, contabili e amministrativiRepubblica Affari Finanza 30/11/15 P. 26 48

START UP

Microsoft, missione startup Italia. "Evitiamo che vadano all'estero"Repubblica Affari Finanza 30/11/15 P. 28 Iaura Kiss 49

SCIENZA

Missione su Marte con l'acqua prodotta a TorinoRepubblica Affari Finanza 30/11/15 P. 51 Gabriele Guccione 50

BUROCRAZIA

Internet veloce, burocrazia lentaStampa 30/11/15 P. 15 Massimo Russo 51

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Pagina III

AVVOCATI

Riforme & Proteste. «Noi avvocati, sempre nel mirino»Corriere Della Sera -Corriereconomia

30/11/15 P. 23 Isidoro Trovato 53

Gianni-Origoni, Macchi, Cintioli, gli studi legali italiani vanno all'esteroRepubblica Affari Finanza 30/11/15 P. 30 Luigi Dell'Olio 55

COMMERCIALISTI

Commercialisti più consulenza per fermare il declinoRepubblica Affari Finanza 30/11/15 P. 29 Catia Barone 57

VALUTATORI IMMOBILIARI

Valutatori immobiliari alla prova della direttiva UeRepubblica Affari Finanza 30/11/15 P. 30 Patrizia Capua 59

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Grande d istri buzione Parla l'amministratore delegato di Conad

SI

-jei PuglieseLa sfida d

0 ostaggio delle lobby»Raccolte più di 70mila firme per liberalizzare i farmaci di fascia C«II Parlamento ci ascolti. Risparmi fino a 900 milioni all'anno»DI ROBERTA SCAGLIARINI

C

i sono già più di 70mila firme in calcealla petizione per laliberalizzazione dei

farmaci di fascia C presen-tata da Conad e dall'associa-zione delle parafarmacie.«Le abbiamo raccolte siaonline sia nei punti di ven-dita racconta il ceo di Co-nad, Francesco Pugliese

ducendo la battaglia insie-me alle altre 3.700 parafar-macie nazionali. Riteniamosia necessario portare ele-menti di modernità e svi-luppo in questo Paesesottolinea Pugliese è ilmeno aperto della Ue, se siescludono energia e teleco-municazioni. Si sa che le li-beralizzazioni portano con-correnza, efficienza e ri-sparmi, invece ci scontria-

c'è molta sensibilità su que-sto tema. La nostra sfida èfar entrare le nuove regolenel disegno di legge sullaconcorrenza in discussionein questi giorni in Parla-mento. C'è anche il parerefavorevole del presidentedell'Antitrust, Giuseppe Pi-truzzella.

Parliamo di 3.800 farma-ci non considerati essenzialio salvavita, quali, ad esem-pio, antidolorifici, antin-fiammatori, ansiolitici, anti-depressivi, anticonceziona-li, che si acquistano solo conla prescrizione del medicoma il cui costo è a carico delcittadino. Da soli valgono2.937 milioni di euro, 1'11%della spesa farmaceuticanazionale. La liberalizzazio-ne porterebbe a una compe-tizione sui prezzi, così come

«Vogliarmo entri neldisegno di leggesulla concorrenzain discussione»

è accaduto per i farmaci dabanco, con un beneficio peri cittadini stimato tra i 500 ei 900 milioni di euro all'an-no.

«Conad ha in funzione100 parafarmacie su tutto ilterritorio nazionale, che svi-luppano un fatturato di 50milioni di euro, ma sta con-

mo con un monopolio delladispensazione professiona-le di questi farmaci. Così sinega a tante famiglie la pos-sibilità di risparmiare moltecentinaia di milioni di euroall'anno, cifra che sarebbeun'importante boccata diossigeno. Il Paese è ostaggiodi lobby che cercano di assi-curare la propria sopravvi-venza anziché sostenere losviluppo dell'economia, farnascere nuova imprendito-rialità, creare nuova occu-pazione e garantire ai citta-dini servizi e convenienza».

L'impegno per le libera-lizzazioni di Conad è comin-ciato 20 anni fa con la batta-glia perle pompe di benzinanei supermercati. «Oggi ab-

biamo 34 distributori dicarburante con livelli di effi-cienza superiori alla media

ricorda il ceo . Mentrela pompa media eroga 1,5milioni di litri l'anno, le no-stre ne erogano 10 milioni epermettono al consumatoreun risparmio di 8-10 cente-simi al litro».

Conad è il secondo grup-po nazionale della grande

distribuzione, dopo le Co-op, con ricavi che nel 2014sono stati di 11,7 miliardi. Èuna delle poche catene chesono riuscite in questi anniad approfittare della crisiper allargare il proprio peri-metro di rete facendo acqui-sizioni di punti vendita(Lombardini, Billa, Carre-four).

Quest'anno il gruppo cre-scerà del 5% (e dell'1% pari-tà di rete) mentre il mercatochiuderà in pareggio. «Iconsumi dopo 14 settimanedi ripresa sono tornati a ca-lare spiega il Pugliese

. Era in atto una timida ri-

presa ma gli attentati diFrancia e prima ancora gliannunci dell'Oms sulla car-ne hanno riportato in nega-tivo l'indice di fiducia equello dei consumi. Dopogli eventi di Parigi molticonsumatori evitano i gran-di spazi degli iper e dei su-per e preferiscono recarsinei negozi di prossimità».

Lo scorso anno l'insegnache raggruppa 8 cooperati-ve di dettaglianti ha siglatoun'alleanza con la Finiper diMarco Brunelli che sembradestinata a rafforzarsi. «Staandando bene confermail manager , stiamo con-solidando la partnership.

Nel settore extralimentareci scambiamo know how,nell'alimentare è probabileche il prossimo anno an-nunceremo dell e novità, ab-biamo grandi affinità».

Il protocollo dell'alleanzaannunciata lo scorso anno epartita quest'anno ha unadurata quinquennale rinno-vabile e va dallo sviluppodella logistica ai nuovi pro-dotti, fino ai settori a più al-to tasso di innovazione (ga-stronomia, pescheria, affet-tati) e a strategie di marchiocoordinate. Il capitolo piùimportante è la negoziazio-ne in comune degli acquisticon una massa aggregata dioltre 14 miliardi.

La catena dei dettagliantinel 2014 ha avviato un pia-no triennale di sviluppo cheprevede investimenti per950 milioni di euro con unacrescita non solo sul merca-to di riferimento, quello ali-mentare e retail, ma ancheper linee esterne. Il piano,che stima un continuo in-cremento dei ricavi fino al2017 a una media annua del+3,9%, sta andando «comeprevisto».

a)rscagliai

Concorrenza Pagina 1

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LA CLASSIFICAQuote di mercato di super e ipermercati

19/ 2,9/ 2/

12,8% 2,8% 1,9/

11,8/ 2,7/ 1,3/

10,8/ 2,6% 1,2/

8,5/ 2,6/ 1,2/

7,2% 2,6% 0,8/

3,6/ Sono esclusi i discount Fonte: Nielsen

Concorrenza Pagina 2

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Studi Le perdite in 15 anni per i mancati progetti strategici

640 ardi buttativiaIn ritardo l'85% delle opere prioritarie e costi raddoppiatiGuardoni (Agici): ora priorità assoluta alla banda larga

DI ELENA COMELLI

Italia butta via oltre 40miliardi l'anno, più diuna finanziaria, per icolli di bottiglia causati

dalle carenze infrastrutturali delPaese. Oltre 640 miliardi da qui al2030, il 2,1% del Pil nei prossimi 15anni, è il costo della mancata rea-lizzazione dei progetti strategiciper le telecomunicazioni e la logi-stica, l'energia e l'ambiente, la via-bilità e le ferrovie.

«Sono ottimista:per la prima voltada 15 anni c'è uncambio di passo»

!via questo potrebbe essere unanno di svolta, secondo AndreaGilardoni, professore della Bocco-ni e presidente dell'Osservatoriosui Costi del Non fare di Agici, checalcola da una decina d'anni le ri-cadute del gap infrastrutturalesull'economia del Paese. Gilardoniè ottimista, malgrado i costi or-rendi che presenterà domani aMilano e che il Corriere Economia

ha poi to consultare. , Per la pri-ma v cita negli ultimi 15 anni sipercepisce un cambio di passo aipiani alti del ministero delle Infra-strutture», commenta. Oltre alpasso, sono cambiate anche le fac-ce. Dopo l'uscita di Ettore Incalza,finito agli arresti domiciliari nel-l'ambito dell'inchiesta sulle gran-di opere, è stato chiamato il pro-fessore napoletano Ennio Cascet-ta a coordinare l'indirizzo strate-gico e lo sviluppo delleinfrastrutture. Le conseguenze sivedono. Le priorità del ministeroguidato dal Graziano Delrio si so-no ristrette da oltre 400 a unatrentina, spiega Gilardoni. Unbuon inizio per realizzarle davve-ro, queste priorità sempre rimaste

sulla carta. «Il processo di rifoca-lizzazione e razionalizzazione del-le priorità infrastrutturali in corsotraspare anche dai diversi piani disviluppo pubblicati, su porti e lo-gistica, banda ultralarga, rifiuti»,precisa Stefano Clerici, direttorescientifico dell'osservatorio.

Nella riforma del codice degliappalti, ormai alle ultime battuteprima della presentazione in con-siglio dei ministri, si parla final-mente di analisi costi-benefici, unsistema razionale per l'analisi deiprogetti già indicato come priori-tario da una legge mai applicata.Tutti questi segnali, insieme alleprospettive di allentamento delPatto di Stabilità, che dovrebbeconsentire delle eccezioni ai Co-muni virtuosi per poter usare isoldi che hanno in cassa, fannopensare a una possibile accelera-zione dei progetti più urgenti.

Priorità - olut », per lo stu-dio, rata come negli anni scorsi larealizzazione di un rete completaa banda ultralarga, per connetteretutta la popolazione italiana conInternet ad alta velocità. I costidella mancanza di questa infra-struttura sono altissimi: 389 mi-liardi da qui al 2030, contro i 152miliardi per i buchi nei trasporti enella logistica e i 99 miliardi per lecarenze nell'energia e nell'am-biente. «La banda ultralarga nonè un'infrastruttura come le altre,perché ha delle ricadute trasver-sali su tutti i settori, dalla produt-tività dell'industria alla mobilitàsostenibile», rileva Clerici. Ma an-che sulle prospettive di realizza-zione di questa infrastrutturastrategica, che cambierebbe com-pletamente il futuro sviluppo delPaese, Gilardoni è moderatamen-te ottimista: «La comparsa sullascena di Enel, che parla di unaspesa di 6-7 miliardi per allacciaretutti, anziché di 20, cambia com-pletamente la situazione», sostie-ne. Mentre aspettiamo, però, siaggravano i limiti del sistema. «Il

blocco del cantiere della Metro Cdi Roma, la crisi idrica a Messina, idissesti idrogeologici in Liguria,in Campania e in Calabria e il crol-lo dei ponti in Sicilia sono alcuniesempi dei danni causati dalla pa-ralisi», ricorda Clerici.

t delle opere prioritarie èin ritardo, con tempi e costi in me-dia più che raddoppiati. Opposi-zioni locali e richieste di compen-sazioni esorbitanti funestano qua-si tutti i cantieri. «In particolareper le opere più grandi, quelle su-periori al miliardo, tempi e costisono spesso fuori controllo», fanotare Gilardoni. All'origine deiritardi ci sono problemi di coper-

L'appuntamentoI der_iiuo v orl<shop annuale,in cui sarG pi-esentata i'ulti-

ina edizione deEl'()sser atoriosui «Costi Gel non fare si ter-r2 doimani, i dicerribre, dalle 9,a Palazzo Turati.a (vlilaro, invia P;9eravlgll 9,1 B.

Opere Pubbliche Pagina 3

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tura finanziaria: si parte con i sol-di peri primi 3 kilometri e poi ci siferma, perché mancano quelli pergli altri 60. «Per evitare i ritardi eper usare al meglio le risorse fi-nanziarie, ci vogliono linee-guidachiare per progettare con qualità,analizzando in anticipo i principa-li fattori di rischio, ma soprattuttoc'è bisogno di sviluppare un ra-ting sociale, che possa incidere su-gli orientamenti della pubblicaamministrazione e sulle scelte dimolti investitori, sempre più inte-ressati al ritorno sociale e ambien-tale dei progetti», ammonisce Gi-lardoni. I limiti della progettualitànazionale sono tali, che spessomancano iniziative di qualità perintercettare i fondi disponibili. Unlimite particolarmente grave difronte alle possibilità aperte dalPiano Juncker. Agici propone dilanciare un'iniziativa per identifi-care 100 progetti per il futuro delPaese, finanziata da un fondo da50 milioni di euro, che può arriva-re a 150 milioni con i cofinanzia-menti privati. Per inventare oggil'Italia di domani.

,a)elencomelli

UN PAESE SEMPRE IN RITARDOFabbisogni infrastrutturali e Costi dei Non Faredal 2015 al 2030. Dati in migliaia di euro

389.300.000

33.900.000

33.300.000

2.600.000

Costiper la mancatarealizzazione

delle infrastrutture

ílíardi di euro640

Fonte : Osservatorio i Costi dei Non Fare

oltre il 2%del Pii

//////111111// §/ Incrementi dei tempie dei costi delle grandi opere

Opere in lineacon i tempio in anticipo 15% in ritardo

Opere

© RIPRODUZ IONE RISFWATA

Opere che non Opere chehanno subito hanno subitoincrementi incrementidi costo 33% di costo

yrQ wr ía eíl // % %

Fonte ciaboradoneOsservatorioi Costi dei Non Faresu dati Silos 2014

Opere Pubbliche Pagina 4

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Ma la vera . rivoluzioneè flntemet delle Fabbriche

evoluzione tecnologicache estende Internet almondo degli oggetti, con-

nettendoli alla Rete, avrà un im-patto sul sistema industriale: In-ternet delle Cose comincia nellefabbriche. E alle fabbriche, alleimprese che producono, può rida-re centralità. Purché, beninteso,sappiano cavalcare questa ondasenza farsene travolgere.

Come? Cambiando mentalità,diventando più simili alle impresehigh-tech. Ma perché questo acca-da, secondo le principali società diconsulenza, le industrie devonoaffrontare tre passaggi. Il primo èaccelerare la transizione dai pro-dotti ai servizi.

Già oggi i tergicristalli delle au-tomobili, collegati al web, dannoinformazioni in tempo reale sullecondizioni del tempo; così come leracchette da tennis, dotate di sen-sori, dicono al tennista che il suorovescio non va; e gli oggetti di de-sign possono garantire della loroautenticità attraverso codici in-corporati nelle etichette.

Il secondo passaggio è più deli-cato: consiste nello svilupparepiattaforme software, sulle quali i

servizi e le applicazioni possanoessere costruiti. Il concetto di«piattaforma» è molto comune ininformatica: basta pensare ai si-stemi operativi per gli smartpho-ne, come iOs per Apple e Androidper Google, che supportano unamiriade di app. Ma per l'industriaè una novità. Il caso più interes-sante è l'automobile.

Facciamo un paragone con ilmondo dei computer. Ibm, datempo, ha scorporato le fabbrichee non produce più hardware: loacquista dai contractor cinesi e siconcentra su software e consulen-

Tre passaggiper non perdereil treno. Anzi,l'automobile

za. Idem Apple, che affida il «la-voro sporco» a Foxconn. Oggi, conmaggior o minor clamore, Applee Google stanno sperimentandole loro auto senza pilota e altre ri-voluzioni. Se dovessero assumereil ruolo guida dell'innovazione aquattro ruote, pilotando anche In-ternet delle auto, i produttori tra-dizionali rischierebbero di diven-tare i contractor della situazione.

E un ragionamento limite, ov-vio. Questo molto probabilmentenon accadrà perché i produttoritradizionali - chi più, chi areno --hanno saputo reagire alla novità e

si danno da fare per mantenere laleadership nell'evoluzione dellaspecie auto. Su questo fronte, tra iPaesi europei, quello che sembraaver capito prima i termini dellasfida è la Germania, principalePaese manifatturiero del VecchioContinente, in eterna rivalità conl'Italia, le cui attività industrialirappresentano il 22% del prodottolordo contro il 12% negli Stati Uni-ti. Nel 2011 il governo tedesco halanciato «Industrie 4.0», un'ini-ziativa per promuovere la fabbri-ca digitale. Importante, certo.

Quello che però ancora mancain Germania, come in Italia

è un salto culturale: per costruireuna piattaforma bisogna collabo-rare con i concorrenti, senza perquesto smettere di competere conloro. E il terzo passaggio, forse ilpiù difficile.

#SegantiniEG RIPRODUZIONE RISERVATA

Internet delle Cose Pagina 5

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s.'oni e Servizi: fusione in nome del mercatoIL PRESIDENTE L[JSEI'I'I. "NONPOSSIAMO RESTARENELLALOGICADEL CONSUMO DI SUOLO.ILMERGERTRALA CCC E LA CNSCIAPRIRA LA STRADA VERSO LEGRANDI GARE INTERNAZIONALIDI FACILtZYMANAGEMENT'"

Bo o8 zae cc operative che ci sono ada-

{ Lgf tte 'alla boìla' obiliarene sona state travolte. In quei casi ab-biamo regi,, u ät o in ia sconfitta. Ora l'o-biettivo è crea re mi i so nde polo, inte-grando costrizioni e ervui, per aggre-dire i mercati esteri ,, Salito da oltre unanno alla guida di Legacoop, MauroLusetti ha dovuto da subito fare i conticol crollo del "mattone". li tonfo, so-prtttuttoftungulav aEmilia,èstatofra-boro,o, Per questo, dopo il tlefatilt diCoopco ioni,ivertlcidel'associa-zione preparano la svolta. <,Dobbia-mo investire su innovazione e cono-scenzetecniche. tinpnsëiamo imma-ginareunanuovä,taginnehi,iisolosul consumo del suolo, sarebbe anti-storico».

Avete fatto il possibile per tenerein piedi mai, Coop Costruzioni,Coopsette, via alla fine sono crolla-te.Cosanonha .. nato?

«In questa crisi l'edilizia italiana si ècontratta del 30%, era impensabileche non venissimo toccati anche noi,ma ci sono casi come Cmc e Criab chemantengono inalterata la loro poten-zialità, divcrsïficando sulle infrastrut-ture e andando all'estero fino al 60%del giro d'anuri' .

Nelle coop fallite, però , ae inve-stito n-iilloni prima di al caro bandie-ra. bianca. Era troppo tardi per sal-varie?

«Ccrl senno dipoi si potrebbe arriva-re a questa conclusione, ma quandosei di fronte a un socio lavoratore, chedeve decidere per se stesti latici; aprendere altre strade, Erano' tre dove-re provarci e in alcuni rasi siamo riu-sciti a ,,;u anse pezzi imp srtanti».

Avete deciso di ,,astenere solo chista ul le proprie gambe?

'ton é cosl, perché in clti - tï nttoani)i abbiamo fatto sforzi finanziarienormi. Per salvare l'oce t€piazione ab-biamo diminuito la redditi\ ítà. Se ab-biamomenorisorse à perché le abbia-mo ìn\ cstitc e ora dotihiarrto ut lizzar-le lri mai tierapiìifirralfzzata».

Per anni si è discusso di fusionimal realizzate, perdo?

«Le fusioni tra coop in crisi, senza

a di strategia, non sarebberoe, Ilproblema à div°ersificarele at-e abbandonare l'illusione dei fa-uadagni sul mercato immobilia-

re.ïá dainostrierrorichedobbiamori-partire. Si pensi alle tre coop dellagrande distribu `one,Adriatira.s-en-seeNordestchenonhanno cerro puo-blemi ma hanno deciso di unir i, dan-do vita nel loro ramo alla più grandecoop d'Europa. Questa è la strada».

Con quale obiettiivo?«Per fare export bisra stinge-

re una certa dimensione Enostro mtort,tto domestico noii ii' l)n'3l'Italia rasa i €iropa e America, Q e tto1"atibt i rro già rauntoin divseúliere. t titfriicola, lattiero-casearia, car-ni, insaccati e ristorazione».

Ora tocca al fittone'"?«Dobbiamo lavorare sti grandi poli

in grado di aggredire i mercati intema-ionali. La dimensione degli appalti

pubblici ` essi sul mercato si è ri-dotta e spesso c'è una connotazionemistatra opere edili e gestione di servi-zi. Molto presto penseremo a un'inte-grazione tra le nostre di € e grandi real-tà: il Consorzio cooperative costruzio-

ni (Ccc) eli Consorzio Nazionale 5ertri_zi (Cns), che si occupa di yersizi irite-grati e facilitymanagement».

Lei ha appena presentato a Bariuno studio Swg Nuova Econo-mia. basata su «sha-ring e condivisione di be-ni e servizi . Vi preparwte a cambiarpelle?

«Ragionare su nuovi paradigmi dimercato per noi significa rimettere alcentro i valori cool)eratfvi come ele-mento distintivo. Sono il nostro Dna,nonun elemento di marketing. Quan-do li abbiamo smarriti, abbiamo per-so anche la sfida coi privati».

C'è chi sostiene che con CoopAl-3,0 proviate a ins h la

gruppo Eelunga

biarnehrti desia società. Le nostre im-prese dovranno fare i conti anche conquesto». (e. )

i lE`Ce, Sltâ dr ess t'rÉ. in srntonia cor

«Sarebbe tragico dal punto di vistastrategico. Noi vinciamo se ci distin-guiamo , non se rincorriamo Caprottisul suo terreno. Coop Alleanza con la,uacapacità co€rrpetitìvapot!ft sa dup-pare nuoviseivizi peri soci, come pa-rtfarihracle,carlrtuarittea, €<te azasa-rrït aria».

la mad coop sarà ílprirn o azioni-stadi U con una quota sopra al

. Fra uro degli obiettivi?«N , 1a seriiplrticazione dell'assetto

di Uiii,"r "l e solo unaconseguenza».Nel mondo Legacoop ci sono figu-

re che restano alla guida di aziendeper ol tre tre ii t'ami. Cambierete?

Al limite dei mandali è legato alla

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IL FATTURATO DI LEGAGOOPIn miíioni di curo

83,962

ativei.

L'universodelle cooperativerosse sta affrontandoil capitolo piìaduro della suaristrutturazione,quello legatoal riassetto delsettori colpiti dallaboilalmmobiliare

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S . `isioneie rosso

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era una volta il mattone "amarchio coop'. Colossi

dell'edilizia, soprattutto di stampoemiliano, che prima dellacrisisem-

immortali, capaci di strap-~ j l zaiconcorrenliagsJ altiintutt'l-

tatla. Emantenereilquasìmonopo-lio delle commesse nei territori di ri-

i, i imf : if d., . (,, 'io . Bologna, passando per Modena, graziea una lrut,.ij,_u ci; iurx o", anche finanziaria, che hit fatto la for-tuna del c'.t,ula'aa-tmi in molle stagioni. Poi lo shock: l'impattocon la ,-,f r i ,ari i co'Lut tot i ,-stLitoviulentissirno, Paralisi del setto-rereciden ale,n.>.venclutoçilleStelleüfatturaticrolaril?ercentina-la dimitioni. Da vanti aiprimisc icchioliï, diventati all'improvvisocrepe, il movimento coop ha messo mano al port,iìo ilio, prwan-doa alcare,nonsenzac_ io,isuoibigdeII'e(ìtlir.ia.

segue a pagina

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Legacoop, caccia al "mattone rosso"basta salvataggi, il modello è Granarolo

AGROINDUSTRIA E GRANDEDISTRIBUZIONE SI SONOI14TERNAZIOPe1ALIZZAï E EHANNO SUPERATO LA CRISI.LE COSTRUZIONI SONORIMASTEAI.LE LOGICHE DELSECOLO SCORSO, FALLIMENTIE LICENZIAMENTI TRA LEPOLEMICHE

Farico Miele

Segreeda1kt primaCife erano riusciti ad rucu-

mulare, quasi in silenzio,debiti miliardari in base alloschema classico: 'Costruire perresistere'". Fantasticando nelfrattempo di fusioni, che le gelo-sie di campanile hanno frenatoe il crollo del mercato ha riman-dato. Ma non è bastato: dal 2010al 2014 la produzione dellecc,up edili è scesa in picchiata diolire 2,1 miliardi (quasi il 3% deigiro d'affari Legacoop, a fine2014vicino agli 83 miliardi di eu-ro). Ora si è aperto il capitolopiù doloroso: gli addii dai nomialtisonanp. Aziende decotte, in-capaci di cambiarpelle, chehan-no costretto anche Legacoop achiuderei rubinetti dei finanzia-menti, spaatncando un attimodopo le porte a liquidazioni se-riali.Neilë ultime setdimanehan-no alzato bandiera bianca stori-che aziende "rosse" come Coop-sette e Coop Costruzioni: 395 mi-lioni di fatturato in due e quasi900 operai a spasso.

Il mattone in questi animi hacosì persa il treno, restando an-cc, rato all'edilizia vecchio stam-po. Perite le eccezioni: la "mo-sca bianca" dei movimento ri-mane la coop ravennate Cmc,specializzata in grandi infra-strutture, come tunnel e auto-strade, Glie, macina profitti evin-ce appalti nel mondo, Nel 2014raggiunge 1,1 miliardi di fattura-to (il suo record) e il portafoglioordini vale il triplo. Perde posi-

a regge, la modeneseCmb, in attivo nonostante i rica-

vi si fermino a 499 milioni(pre-crisi erano 640 milioni). Ilresto è una valle dilacrïme, Nel-la sola I ù n filia Romagna, epicen-troLegaaceiup. l'edilizia conta ol-tre 6 mila opr raiin cassa integra-zione, coi i. decine di aziende al-le prese con fallimenti e tribuna-li. I marchi str risi sono caduticome birilli, Il primo crac, che fatremare il palazzo, nel 2014 èdelgigante Cesi dilmola, saltatosu una "mina" da 464,8 milionidi debiti. Il commissario impie-ga un anno per conteggiare ilpassivo reale e mettere in fila2mila creditori (tra cui consulen-ti ed ex manager, rimasti a boc-ca asciutta, che pretendonopar-celle milionarie), Decine gli az-zardi finanziari della Cesi. Basticitare due centri commerciali,l'ultimo business su cui si lanciala coop prima di entrare in tribu-nale: Parma Retail e Soratte Ou-tlet di Sant'Oreste (Roma) in unsolo anno, il 2013, produconoun buco da 308 milioni, tra per-dite e debiti.

La mappa dei default percor-re l'inferii %%,la Ernia. Finisce inconcordato preventivo nel pri-mi mesi 2015 la Cooperati v a diCostruzioni, una delle pii po-tenti della provincia modenese.Resta a ga Ila Unieco, che per ri-pulire il filaooslo digerisce indue anni un "rosso" da 145 mi-lioni. I dissesti passano da Mo-dena eReggio, dove il"credoim-mobiliarista" è quasi intramon-tabile, basato su infinite contrat-tazioni con gli enti locali per ot-tenere cubature più alte neipia-nï di espansione edilizia. Pro-grammi che in molti casi la crisispazza via, mettendo in ginoc-chiele aziende. Non senzariper-cussioni giudiziarie. Nel bolo-gnese, ad esempio, in primave-ra tiene banco lo stop alla "c ola-ta" di cemento dildice: progettoda ce i irinaia di alloggi stralciatoprima del via da un sindacodell'hinterland, Isabella ContidelPd. Saltatoil banco,! costrut-tori chiedonorisarcimentiimilo-

nari e sul caso nasce un'inchie-sta, che indaga imprenditori evertici bolognesi di Legacoopper presunte pressioni per nonbloccatela newtown

Questo autunno segna il pun-to di non ritorno. Il bimestre ot-tobre-novembre è uno dei piùnegri, Arrivano in serielaliquida-zii'ne della reggiana Coopsette(f,itntrat' 239milionij edellabo-lognese Coop costruzioni (156milioni). A Reggici Enmilra, il luqui-datore, impotente difronte aundebito da 8l8 milioni, chiede su-bito la cassa per 540 dipendenti,ma la città vive un trauma, nonsenza fibrillazioni nel Pd locale.A partire da soci e pensionatiche alla `°loro" coop hanno pre-stato milioni che non rivedran-no più.

L'eco del crac del gruppo, pre-sieduto da Fabrizio Davolï, rim-balza in tutto il Paese, dove ri-schianola paralisi decine di can-tieri, come il nuovo grattacielodella Regione Piemonte (anchequi c'è un'inchiesta sull'affida-mento dei lavori). Il caso che ri-schia eli fare scuola, in n egativo,è la Coop Costruzioni (li Bolo-gna, allnssata da terreni eimmo-fatturato.1 ricavi delle coop so-ciali dal 2011 a oggi sono salitidell'I1,6%, così come resistonole aziende di servizi (+2,3%) e lemacchine automatiche Sacri.Idemla e distribuzione, inquesto mornen c n la più ricca (epotente) della lega "rossa". Do-po decenni di litigi, le tre coopdei "carrelli" -Adriatica, Esten-se e Nordest - daranno vita aCoop Alleanza 3.0, big da citi-quemiliardi di ricavi e 2.2mila di-pendenti. La ciliegina è Unipol,il cui controllo è blindato dallecoop, che dopo aver inglobatoFondiaria Sai è11 secondo grup-po assicurativo delmercato.

Operazioni che i costruttoriammirano solo da lontano. I ca-

si vincenti, spiegano nei corri-doi, hanno un tratto in comune:«Oggi inglobano attività e mer-cati che non presidiavano pri-ma della crisi». Granarolo veri-de il suo "made in Italy" in Cinae metà Sudarnerica . Loop Adria-fica, assieme a frutta a verdura,offre assicurazioni , carburantee assistenza sanitaria.

Ora toccherebbe ai costrutto-ri. Il dubbio è come ripartire: «Ilmodello Cmc - spiega un suo di-rigente - fatto di commesse mi-lionarie all' estero einvestimentiin tecnologia è impossibile dapercorrere senza avere spallelarghe» , Tra le macerie prodottein questi armi, nel caos di badcompany e "calvatun", qualco-sa però, si è mosso. li gruppo Si-crea è una Spia , controllata al100% dalle coop , stie un po' allavolta sta raccogliendo l'ereditàcrei costruttori falliti, a partiredalla Muratori Regglolo e laC LWC di Modena. Nata ccimenewco per rilevarci "rami' sanidelle ex coop , si è trasformata inunaholding di controllo con unfatturato da 88 milioni (+18%nel 2014) e quest'anno, forse,raddoppia . Mossa cime ha per-messo anche di salvare partedei posti di lavoro. Per adesso èun esperimento su media scala.Resta da capire se, e quanto,ver-rá esteso , Col paradosso che ilcompito dì rilanciare il mattonecoop, almeno in questa fase,venga affidato a una Spa„

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A lato,CarloZini(i)presidentedella Cmbedella Ancpl, Ilsettorecostruzì oni dlLegacoop.Massirr►oMatteucci (2),presidentedeilaCrtlc,Ilgrandeconsorzlodelsettoreappaltie operepuübi iche

Qui sotto, un cantiere edile.la crisi del settore

piegato diverse realcoopeative dl mediagrandezza. Nel le altre foto,l'ingreseo dl unsupermercato:. .. el'internodi unostabilimenioGr b

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Anticipazioni L'Indice delle Liberalizzazioni IbI 2015. Scendono i valori per elettricità e gas naturale

alfa po' più apertaIl voto in pagella? Sette (scarso)Punteggio di 67 su 100 ma resta dietro a 12 Paesi europei, Polonia compresaCrescono cinque settori su dieci, compresa la televisione. La Francia è fermaDI ALESSANDRA PUATO zati dall'Indice Ibi 2015. Rispetto all'anno scor-

so, i voti crescono nella metà dei casi.ull'apertura al mercato l'Italia allunga il Salgono infatti in cinque: le Telecomunica Le dateSpasso, ma confrontata con gli altri Paesi zioni (da 87 a 96), dove si registra una riduzionedell'Unione europea (a 28 membri) resta delle quote di mercato dell'ex monopolista: le

indice delle liberalizzaa metà classifica con un voto di 67 su 100. Assicurazioni (da 60 a 65), perla maggiore faci-

È un punto in più rispetto all'anno precedente lità del cliente a cambiare compagnia (anche via zioni 2015, che CorriereEconomia presenta in ante(66), piccola crescita che ci pone alla pari con la web); il Trasporto ferroviario (da 43 a 53) perprima, è il rapporto annualeRepubblica Ceca e la Romania. Ma davanti sono l'evoluzione positiva della concorrenza sull'Altasull'apertura al mercato, chem 12 con in testa il Regno Unito (95), i Paesi Bas- velocità; il Trasporto aereo per la definizioneibl pubblica dal 2007. Avreb-si (79), la Spagna e la Svezia (77) e poi l'Irlanda, dell'annosa vicenda Alitalia con l'ingresso delbe dovuto essere presentato'Austria, la Germania, persino la Polonia. In socio Etihad; e la Televisione (da 75 a 79). Sonoa Bruxelles , al Parlamentocompenso il mercato è più aperto di Danimarca in discesa, invece - sempre su dati 2014 - i vo

il 3 dicembre, mae Francia, ferme a 66. ti ai Carburanti per autotrazione (in picchiata europeol'iniziativa è stata cancellataLa pagella è nell'Indice da 57 a 40), il Mercato elettri

l'allarme terrorismo. Ladelle liberalizzazioni 2 315 co (da 81 a 79) e del gas nato perpresentazione è ora in calendell'Istituto Bruno Leoni rale (da 60 a 58) e i due setto-

(Ibl), che per la prima volta ri che non registrano le ulti- dario per il 27 gennaio acopre tutta l'Europa. Per ogni me riforme, cioè Mercato del Bruxelles e il 17 febbraio asettore gli indicatori conside- lavoro (da 72 a 70) e Poste (da Washington, nella sede del

partner Cato institute: «Larati sono diversi. Per i Servizi - 59 a 58). Un valore, quest'ultipostali, per esempio, sono mo, poco significativo. «Se la speranza è che il documento'evoluzione delle normative, privatizzazione parziale di serva agli Usa per fare il puna facilità d'accesso e la quota quest'anno (il 40% di Poste è to sulla transizione al merca

pubblica delle società. I dati ato quotato in Borsa il 27 ot to dell'Ue», dice il direttoredi quest'Indice sono riferiti al tobre, ridr.) fosse proiettata, a generale, Alberto Mingardi. I2014 e non comprendono, bocce ferme, nello scenario numeri dell'indice sono rap-dunque, né la parziale priva- dell'anno scorso, il voto di Po- portati a 100, valore riferitotizzazione di Poste né il Jobs e salirebbe a 64 - dice Car al Paese più liberalizzato.Act, i due eventi rilevanti di lo Stagnaro, il ricercatore di

©RSAROMiOIONE RISERVATAquest'armo. Per l'anno prossi Ibl che coordina il Rapportomo, quindi, è lecito aspettarsi -. Vedremo gli effetti deiun passo avanti dell'Italia nel- cambiar-enti l'anno prossi-'Indice Ibl anche Per via del- mo».

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lla Legge annuale stilla con-correnza che, per la primavolta e dopo le numerose sol-lecitazioni dell'Antitrust, è stata quest'anno av-viata. La Commissione Industria del Senato do-vrebbe votarla la prossima settimana e il varodefinitivo è atteso a fine gennaio, emendamentipermetter do.

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, i sono : ' i più indietro di noi nell'Indice- commer Alberto Mingardi, direttore gene-rale dell'Istituto Bruno Leoni -, ma vengonoda una tale chiusura del mercato che sono pre-miati dal grande progresso, penso alla Polonia(voto 69, come la Germania, ndr). Il governo ita-liano ora ha avviato la Legge annuale sulla con-correnza, la parziale privatizzazione di Poste, ildecreto per quotare le Ferrovie. Ma non si capi-sce bene che cosa pensi sul ruolo dello Stato edel mercato». Di certo, a fianco delle aperturecon le privatizzazioni, va registrata la presenzapiù marcata della pubblica Cassa depositi e pre-stiti, il cui ultimo intervento, deciso la settimanascorsa, è quello di garante d'emergenza nel rim-borso alle banche che partecipano con il fondodi risoluzione al salvataggio di Cari Ferrara, Ban-ca Marche, Banca Etruria e CariChieti.

Ma vediamo i dieci settori economici analiz-

Con queste premesse, ilsettore più aperto al mercato, in Italia, restano leTelecomunicazioni, segue l'Elettricità che ora èa pari merito con la Tv In coda, i Carburanti,«dove l'anno scorso c'è stato l'ennesimo incre-mento delle accise», nota Stagnaro. Ora, con laLegge sulla concorrenza-pur ammorbiditari-spetto alla versione iniziale, anche se ancoranon è detta l'ultima parola - ci può essere unimpatto positivo sugli Indici dei prossimi anniper diversi settori: oltre alle Poste, anche le Assi-curazioni dove il contrasto alle frodi può attrar-re concorrenti; le Tv e le telecomunicazioni, conla prevista semplificazione della procedura dimigrazione da un operatore all'altro e gli attesiinterventi sull'equo recesso dalla pay tv; e l'Elet-tricità «dove si aspetta per il 2018 il superamen-to di ogni forma di regolamentazione dei prezzial dettaglio», nota Stagnaro. L'allargamento del-l'Indice a 28 Paesi (l'anno scorso erano 17) è vi-sto come un passo verso la politica economicacomune. «L'Ue è nata per diventare un mercatounico - dice Serena Sileoni, vicedirettore gene-rale di Ibl -.Confrontare l'apertura dei settoripiù sensibili alla regolamentazione permette divedere se l'obiettivo è raggiunto».

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La quotazione avrà effetto, ll R it h iù ffU tegno n o a p o er a:ma c'è ancora poca trasparenzaN ell'anno della quotazione in Borsa del 40% di Poste Italiane i

Servizi postali, paradossalmente, nell'indice ibl 2015 relativoall'Italia retrocedono. Il punteggio scende infatti da159 dell'annoscorso a 58, ancora sotto la sufficienza. Si spiega con il fatto che idati considerati da ibl sono quelli del 2014: se la privatizzazioneparziale di Poste fosse stata condotta a termine l'anno scorso,con lo stesso quadro d'insieme, il voto a Poste salirebbe a 64,calcola l'istituto. Restano però alcune considerazioni che nonconsentono alla valutazione di salire. Il mercato dei servizi postaliin Italia - dove Poste, ricordiamo, ha sempre una quota diAlitalia - è ritenuto ancora troppo intrecciato nei diversibusiness: postale, finanziario, assicurativo. «Resta il problema dei

possibili sussidi incrociati e laconcorrenza poco trasparentedel BancoPosta alle banche»,dice Massimiliano Trovato diIbl. In Europa il Paese piùaperto è il Regno Unito, dove iPost Office sono divisi dallaprivatizzata Royal Mail.

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«L'assicurato è più dinamico eha più strumenti per scegliere- commenta Carlo Stagnaro,il curatore dell'indice Ibl -.L'offerta su Internet lo spinge acambiare compagnia.Malgrado le concentrazionilocali, c'è più concorrenza».

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Vantaggi dall'Alta Velocità,freni sui convogli regionali

Solla liberalizzazione del Trasporto ferroviario il voto all'Italia diIbl resta insufficiente, ma sale a 53 guadagnando dieci punti

dall'anno scorso . La quotazione in Borsa di Fs, attesa l'annoprossimo e avviata formalmente con decreto del presidente deiConsiglio il 23 novembre , farà prevedibilmente salire l'indicesopra la sufficienza . Intanto però ci si misura con un settore cheha aumentato la concorrenza sull'Alta Velocità in Italia , più che inaltri Paesi ( in Francia il voto di ibl è 26 , quasi un terzo ), ma scontaancora una scarsa competitività sul trasporto regionale deipasseggeri e una forte dipendenza dai corrispettivi dello Stato.Inoltre è stata finalmente istituita anche in Italia l'Autorità deiTrasporti , partita proprio nel 2014 , ma «il suo potere

sanzionatorio è statocircoscritto», nota lbl.Uno dei nodi è semprel'indipendenza della rete, oraregolata però nei criteri tariffaridalla stessa Authority. InEuropa i Paesi conl'insufficienza sono 18 però, evince sempre la Svezia.

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i comparatori fanno la differenza

Aspettando la legge sulla concorrenza, nella speranza che

14 porti vantaggi ai consumatori e sciolga il mistero sullascatola nera, le assicurazioni mostrano in Italia più dinamismo.L'Indice delle liberalizzazioni ibl è salito da 60 a 65, che è menodella Francia (68), ma è più della Germania (60). Al vertice dellaclassifica c'è il Regno Unito, premiato anche per lo sviluppo deicomparatori, i motori di ricerca che consentono di confrontare leproposte delle compagnie. L'Italia è quinta in Europa e, anche qui,si sottolinea la spinta della comparazione, che sommataall'ingresso di operatori stranieri e al successo delle compagnieonline sta allargando gradualmente il mercato, nonostantefusioni come quella fra Generali e Ina, avvenuta nel 2013.

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La nuova Alitalia tira la volataLa Germani resta in coda

Come per i treni, anche per il trasporto aereo si avverte unamaggiore apertura alla concorrenza in Italia, per cessione di

quote da parte del monopolista . In questo caso è l'Alitalia nel cuiazionariato è entrata Etihad al 49%. L`anno scorso l'ex compagniadi bandiera ha aperto diverse fasce di decollo e atterraggio sullaLinate - Fiumicino alla rivale EasyJet , inoltre è stata sorpassata daRyanair, operatore low cost, per numero di passeggeri trasportati,dice la relazione i bl firmata da Andrea Giuricin. il voto sale dunqueda 65 a 74 . «Si è chiusa una fase molto lunga di interventopubblico forte - nota Carlo Stagnaro, curatore dell'indice -.Alitalia , benché in modo rocambolesco, è stata restituita almercato». Nel resto d 'Europa i gruppi tradizionali si concentrano,

le low cost continuano acrescere. «Ma Germania eFrancia rimangono ostili allaconcorrenza perla difesa dellacompagnia incumbent adiscapito dei consumatori»,scrive Giuricin. Hanno i votipeggiori d'Europa, 36 e 41. ConCipro e Malta (37).

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Paradosso, vince l'UngheriaE qui ci sono 1.100 operatori

Ecurioso il settore televisivo , perché «il grado di liberalizzazionenon coincide con la libertà d'espressione», nota Massimiliano

Trovato , il ricercatore di Ibl che lo segue . Accade così che,nell'indice , i Paesi dai mercati più aperti appaiano quelli dell 'Est: intesta l 'Ungheria , che batte tutti con voto 100, poi Romania (98),Bulgaria ed Estonia ( 96). È il paradosso della «tv bulgara ». Qui lapresenza dell'operatore pubblico è limitata e c'è competizione; inUngheria « la concorrenza tra piattaforme tecnologiche è vivacecon ampia penetrazione del cavo e significative presenze deisatellite , del digitale terrestre e dell'lptv» . Tenuto conto che alsecondo posto c'è l'Inghilterra ( 92), l'Italia in questo quadro saledi quattro punti , a 79, con 1 .100 operatori attivi . La parziale

parziali e pesa l'incognita dellacommistione col web.

dice Trovato -. la litigiositàdegli operatori si è ridotta».Anche sulla banda ultralarga,dove però Ibl si augura che gliinvestimenti pubblici vadanosolo sulle aree non di mercato,(le cosiddette C e D), dove ladomanda è insufficiente, senzaostacolare la concorrenza.

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LA CLASSIFICA DEI SETTOR!

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privatizzazione di Rai Way puòavere un peso, ma soprattuttoemergono una minoreconcentrazione pubblicitaria e ilcompletamento dellatransizione Rai al digitale. Ma idati sulle paytv sono ancora

cellulari battono tutti,il ritardo è la banda ultralarga

Nelle telecomunicazioni c'è l'altro grande balzo in avantidell'Italia , che si somma a quelli del trasporto ferroviario e

aereo . L'indice lbl 2015 (sempre su dati 2014) assegna al comparto96, il punteggio maggiore di tutti i settori , in crescita di nove puntidall'anno scorso . «Ha imboccato con più convinzione la via deimercato - scrive Massimiliano Trovato, che ha curato quest'analisi-. Si è superata ogni forma di controllo dei prezzi al dettaglio, c'èun'attenzione maggiore a investimenti e innovazione ». li giudiziovale per tutta l'Europa (dove gli unici sotto la sufficienza sono Cipro,Ungheria, Lituania e Slovacchia ), in particolare per l'Italia, moltoforte sulla telefonia mobile . «Mala situazione è migliorata anche sulfisso con misure più incisive per regolamentare l'accesso alla rete -

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A Monaco e L'Aia200 esaminatoridi brevetto europeoEnrico Netti

Tra Monaco di Baviera eL'Aia sono circa 200 i posti diesaminatori offerti a ingegnerie scienziati dall'European pa-tent office (Epo) nel corso delprossimo anno. L'Epo è l'orga-nizzazione che ha il compito diesaminare e concedere i bre-vetti europei ed è inoltre com-petente per l'esame delle op-posizioni legali. Il suo staff è dioltre 7mila persone e il budgetè di circa due miliardi l'anno.

Le figure cercate sono quel-le degli esaminatori che do-vranno verificare e valutare ledomande di brevetto ricevutedall'Epo. Le aree di specializ-zazione richieste spaziano dal-la fisica applicata alla chimicaindustriale, la meccanica, ladiagnostica e latecnologiame-dica, le telecomunicazioni,termodinamica, l'ingegneriameccanica, nell'ambito deicomputer, l'area degli algorit-mi e dei sistemi audio-video.

Un'attività complessa, rigo-rosa e interdisciplinare perchél'esaminatore oltre al propriobagaglio di competenze tecni-co-scientifiche deve possede-re unavisione analitica eunba-gaglio di conoscenze sul dirit-to dellaproprietà intellettuale.

Le candidature possono es-sere presentate, entro il15 gen-naio 2016 per la sede di Mona-co di Baviera ed entro il29 gen-naio per L'Aia, da tutti i cittadi-ni degli Stati membri dell'Epo.Tra i requisiti, oltre ai titoli distudio richiesti per ogni singo-la posizione, c'è l'ottima cono-scenza di una delle lingue uffi-ciali dell'organizzazione (in-glese, francese e tedesco) e lacapacità di comprendere le al-tre due. Non è necessaria un

precedente esperienza nel set-tore industriale ma viene con-siderato un importante plus.

Il pacchetto retributivo de-gli esaminatori è di sicuro inte-resse: il salario iniziale nettopuò oscillare dai 5.150 ai quasi7300 euro al mese. A questoimporto si aggiunge un riccopacchetto di bonus e benefit infunzione delle diverse situa-zioni personali. Sono previste,per esempio, delle agevolazio-ni per il trasferimento da un al-tro Paese oltre a diverse inden-nità per la famiglia comel'istruzione dei figli, l'assisten-za sanitaria e altre forme diwelfare. P. anche previsto unprogramma di formazionedella durata di due anni per inuovi assunti con un percorsoin aula e accanto a un tutor.

L'Epo offre inoltre un limita-to numero di stage, della dura-tatra i tre e i sei mesi, per laure-ati in ingegneria, scienze, ma-terie giuridiche, relazioni in-ternazionali, economia ecomunicazione. Gli stagistihanno l'opportunità di affian-care i loro tutor nell'attività diriclassificazione delle doman-de di brevetto ricevendo unaformazione in materia breve t-tuale e nelle altre aree dellaproprietà intellettuale. Insorn-maunprimo approccio allavo-ro di esaminatore.

Altri stage, aperti anche aineolaureati, sono previsti per igiudici nazionali delle com-missioni di ricorso.

Tutte le posizioni disponi-bili e tutte le altre informazioniall'indirizzo: www.epo.org/about-us/jobs/vacancies/examiners.html

enrico.netti@a itsole24ore.com©RIMODOZ]ONE RSERVATA

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Vittorioil moralizzatore`Farò dell'Anasun'azienda no

SULLA SPALLE DEL NUOVOPRESIDENTE LA RIFORMA DELCARROZZONE PUBBLICO PERECCELLENZA ILDOPPIOFRONTE DELLA "RIPULITURA"DALLA CORRUZIONE E DELMIGLIORAMENTO DELL'EFFICIENZA CHE PASSAPERL'USCITA DALLA PUBBLICAAMMINISTRAZIONE

in[Acutarsiu

Romaall'ufficio del presidente

D dell'Anas sono spariti iquadri d'autore e i tappeti persia-ni che lo rendevano una specie direggia mediorientale e un incuna-bolo di potere da mettere sogge-zione nella lunga era di PietroCiucci.Ilnuovo occupante Ciian-niVittorioArnnani, cita assottntadallo scorso maggio le fltnzionl dipresidente e amministratore dele-g,+t i, nelle pa reti disadorne ha ap-peso solo una cartina , quella ov-viiutrdnte bella rete stradaleAria ,-,, «25mila chilometri di stra-de, 1300 gallerie, I. imila viadotti,la maggiore d'Europa» , puntuallz-

ci. Il messaggio di sobrie-è partenon secondaria del nuo-

vo corso e dell'imponente opera-zione-pulizia necessaria in quel-lo che era considerato, non a tor-to, il carrozzone pubblico per an-tonomasia . «Qui si tratta - spiegaArnrani - di fare due operazionicontemporaneamente : restituireef1•icienaa all'azienda, ocala dalla burocrazia e dalla di-pendenza dalla politica, e ripulir-la dalle sacche di malaffare». Madopo il clamoroso scandalo dicorruzione del 23 ottobre (quellodella "dama nera" Antonella Ac-croglianò che chiama ava le tangen-ti "ciliegie", r€rlr), dobbiamoaspettarci altre i cc:nde analo-ghe? «Non lo so, ed è giusto per-

ché le indagini della m gi5tratttrasono coperte dal segreto i tt cu-rio. Ma di anomalie io ne ho cegr)u1ate diverse. Come ho scrittoi i € ma mail ai seimila dipen lei i €i.dobbiamo insieme dimostrareche l'Anas non è l'azienda dellacorruzione né quella dei viadotticrollati o delle gallerie con cemen-to depotenziato».

Armani, 49 anni, romano, lau-reato alla Sapienza in ingegneriaelettronicanel 1993, mmassterin bu-siness al Mit di Boston e prece-denti esperienze manageriali inTelecom Italia, McKinsey («cin-queanni di,m ola tltrrissimaingi-ro per l'Europa-) e infine da am-ministratoredele oinTemaRe-te Italia, la società che gestisce i65mila chilometri di rete eli u-

, ancora oggi è costretto;' a,.re «una parte molto imo Ï idella sua giornata con i magiti, «sia i sostituti della Prot- ttra ciRoma e degli altri ca¡roluoffri siail team di Cantone, . L'opera dellamagistratura, puntualizza, è asso-lutamente essenziale . Prendia-mo le intercettazioni ambientali:sono l'unico modo per avere un ri-scontro oggettivo . Vede, qui den-tro circolano mille voci, io ricevodecine di segnalazioni anonime,las.essa Accroglianò eraunapro-fessic:rriata della materia: ma co-me faccio a distinguere le bietolefatte circolare aci arte per colpirequaletaioda gttdllebesates :ufat-ti? I'ifni( i e i ,iq)j3oit , clic figaqui è formiclal)fl e, rl ci n agis ttati edella Guardia di Finanza Ripuli-re l'azienda ò un elemento chiaveper dare una svoï ta».

Ni n di sola cronaca giudizia-ria vip, e questa fase dell 'Anas. «linostro obiettivo ò portare l ' azien-da al di fuori del perimetro dellapubblica aminiiiiistrazione. Nonè una questione di bandiera,trtt'altro. P, intanto un modo per

slegarla dai giochi politici, e vistocelio che ci dicevamo prima leicapirà quant'è importante. OggilAnaä è un'azienda Glie Ave colcal) pelloinmarro,tost etLrachie-dete sempre allapu di icaifondi, eogni volta che mi avvio nei corri-doi della burocrazia mi ritrovocan un curriculum in mano». L'A-nas è diventata società per azioninel 2002, ma la riforma ò larga-mente incompiuta. «Non c 'è biso-gno di arrivare alla privatizzazio-ne. Lo - aro non è per forza uri cat-tiwr azionista. Bisogna però tra-sformarla in un 'azienda norma-le, corate Er€ el. Snam lastessaTer-na.lnscrita in unamissione stata-le ma dotata di autonomia finan-ziaria, passando dal modello dicontributo in conto capitale a un

ifi funzionale modello di remu-irerazione , basata Scii mercato eimpostata sul rigore cute il merca-torichiede . Finanzia€a da proprieobbligazioni , con l'aut lutarrziamento completato da t€n nuovosistema di tariffe pagate da chiusa le strade a fronte di una ridu-zione delle tasse da parte delloStato : ad esempio una tariffa sulcarburante cirrpensatadaunari-duzione delle accuse , oppure una"vigneti t,,ati,tlt" c me in Au-stria e Svizzera, tana spec ie di tas-sa di circolazione a fronte di uncalo del ballo. L'autonomia è l'u-nico modello che permette unaprogrammazione lucida e preci-sa».

Oggi la ge stazione di una stra-da è quanto ali più co ntorto, com-plicato e spesso assordo si possaimmaginare . Laiveisiratedeitito-lo V, se possibile 1-a pasticciatoancora di più le cose , «Una stradadovrebbe essere per definizionedritta e omogenea», spiegaAmra-rii. «Invece visto che attraversapiù provincie e più regioni acca-de che un tratto sia a quatto cor-sie e quello dopo a due perclhá i fi-nanziamenti sono Stati assegnatinegli annidivoltaintuul€, u .rase'ai dec/derntn delpol uvopn tortoc peguoancoradell'areageogra-fica di appartenenza del greppodi pere. Insomma, una s t rada òun manuale Cencelli al suo peg-gio, con tutti i paradossi, le scortu-

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re e le diseconomie . Se arriva aCagliari da Villasnnrus, lr'gia <u rosa dignitosa salti: i -, , daa quattrocorsieclleperùa icer-to prtnto qualche ditoni !;'o pri-ma dell' aeropor€o, doge,,ecundologica dovrebbe arrivar e, si "in-frange" in una rotonda e poi ri-prende sotto forma di un viottoli-no stretto».

Conversando con Armarsi, lasënnaziorie prevalente nel) anzia-no cnnnfÿta economico è la aczr-presa- dopo decenni di denunce,

tentativi di riforma, si stasempre ll: strade else sono usateperla propagand a po itica localee aziende appaltatrici che fannole furbe e vincono le gare con ri-bassi tanche del 10 ,, p tnttializ-zaAmnani, salvo i,r:"c3i1,crsi,ampia-mente con le revisioni in corsod'opera. « Ques t'ultima piaga èsurreale . !C ;rupp i p remi,a ti all'ee-ro, ben sar€tturati, ineccepibilidalpuun€rr di via,, dilla sirrnrezzadel lavoratun, vengono sp ia/ tida «or iet c fantasma ria parteri-pano alle gare solo per crearsi de-gli arset da tar mere quando poifu liäcono» , lasuffecia,:iformade-gli appalti, in via di regolamenta-zione, dovrebbe smantellare que-sto sistema, «se non altro preve-dendo valutazioni preliminarisulla qualità delle imprese chepartecipano alle gare perché vipossano partecipare solo azien-de qualitiéate e serie».

L'opera di moralizzazione diArmasi piva dalle vie esterne eda quelle interne. Anche a que-st'uÍiiinu propor i Lo molte innova-zioni appaiono così elementar-mente loriclie che viene da chic-dersi (inanella domanda égià im-plicita la risposta) perché non sia-no state fatte prima. «In aziendaabbiamo 190 dirigenti ' troppi,molti bravi ma altri nomitiati per-

chéché c'eiali politico di turno da ac-cu.nterttare. Ora ne ho ruotati"2:i, 1F'r altri 20 abbiamo agevolatoil prepensionamento. Per tutti ,Cl ,triprrrso me. ho istituito i tornel-li tll'ir€ ;teso, R, altri ,-, , ele-mentare, iioiniposto il badge peri visitatori, cu€f Ire o il fogliettoolio deve firmare ii driger€ te quan-do vanno via . Aluimenu veniva-no senza alcun controllo per in-contrare Tizio main realtà sgatta-iolavano da Caio che era quelloche volevano vedere . Basta con icorridoi invasi da sconosciuti elobbisti di ogni sor i a -. Scusi, Ar-mani, ma a questo prurito non te-me perla sua incc'ltunita < Beh,minacce personali per fortunanonne ho ricevute, certo che lari-voluzione deve essere totale .. Tor-niamo t cn attirino aì caso della "da--ma nera ". quota signora, per laquale proprio in questi giorni hocompletato il licenziamento, erastata cast a bile. e prore, dapiaz-zarsi a capo della direaione con-trollo ammitri ,aativo : una unitàdel tutto inutile, priva di compe-tenze specifiche , creata solo infunzione di passare le carte, dareloro un ordine e una priorità, ro-ba che in un ' azienda che attribui-sce 2 miliardi e mezzo di appaltil'anno sembra un invito alla cor-ruzione. Ora ho scioltola direzio-ne, riattril.,uitu aldine competen-ze e abolito mitre. Stianno poi tra-sferendol i-ttnt € clle materialmen-te scrutina le oli i erte €€ e r le gare inun ufficio rii (?, alla Si,tadoneTermini, bluidito e al riparodall'assediolohbú ico_ 1? le prati-che non dovranno pi t seguire uniter "personalizzato ' jpico delleburocrazia k iana: c urne= inqualsiasi azienda, dese bai€areun sistema operativo gestionéileper verificarne i passaggi che do-vranno avvenire in via automati-ca e trasparente».

O manul+;°lzlone stm:ordir ;)r':: pi io plurïen°; .VA A3 SALERI10-R. G. IA p,

E46/E66 ORTE - MESTRE

S& 106 "JONICA"

A19 "PALERMO - GA Z";;.

S~TELESINA' 65â

âS 18 ADRIiiTI'=:', 591 `;ACCESSIBILITA MALPENSA ¡; 383

SS 9 iIIA EIa11L1A 374 €

GRADI ROMA i ' .349"DELLE SERRE CALABRE" ÍI 349

2015219, ` milioni dï stiro`1.755

1.671

72,,. !" J''r

Ponte sullo Strettonon una priorità

ma neanche un'ideada escludere

Oltrealla moralizzazione Inchiave anficorruz onee alla

riorganizzazione delle procedureper rendere l'azienda meno

burocratica o più funzionale,Amman ) ha dl fronte a sé una

terza sfida : rilanclare I lavori permettere In sesto la rete Anas.

«Nell'ultimo decennio c 'è statauna carenza di Investimenti e lo

condizioni di manutenzione sonomoltomlgllorabllig , conferma

Arma nI . In questa ch lavo valetto Il potenzia ntodegll

Investimenti contonuti nel pianoquinquennale presentatomercoled i scorso (vedere

grafico). E tenendo presenteanche questa priorità , l'Anassi

avvlaa due Importanti passaggi:II completante dopo

trent 'anni di lavori, polemiche eritardi dellavera » autostrada

Salerno-Reggio Calabria Insostituzione della vecchia

cia" risalente al 1974, Incalendario entro Il 2016, e la

riapertura voluta dal premlerdeldossier-Ponte sullo Stretto.

Armanl su questo è prudente manon ultimativo: *È normale -

spiega - che si parli del Pontecome conseguenza e

continuazione della reteautostradale dopo Il

completamento dellaSalerno-Reggio , ma non ë una

priorità . Se una nuovavalutazione dovrà arrivare, saràsolo dopo un attento esame dei

costi benefici". Più deciso ë Ilpresidente dell'Anas sull'Ipotesi

pedaggi : «Non è coi che sirisolvono I problemldell 'azienda

perché con I pedaggi non siripaga Il costo dell'opera.Si Introdurrebbe soltanto

un Inutile aggravio a caricodella popolazione".

A favore di quest ' ultima,Intanto, è stata la ric lata

un'operazione pulizia stavoltanon dentro gli uffici, ma perle

strade . L'Anas si arma dlramazza e muovo contro la

spazzatura , omaggiodi automobilisti Incivili.

Lo fa In alleanza conl'Associazione Nazionale

dei Comuni Italiani . L'accordoè semplice: Anas raccoglie

e i Comuni smaltiscono,ognuno paga la sua parte.

O E NMGWA7A

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vIttœloAnnani,presldente e addeEi'Anas, wistoda [Dariush

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Autostrade, incrocio pericoloso inA3 1AUI`OBRENNERO ESERENISSIMAVED OLECONCESSIONI PROROGATESOLO SE 1 TRENTINI DIRANNOSÌ E I VENETI MEI TERANNC7SOLDI PER REALIZZAREL'INUTILE TRENTO-ROVIGO.CHE SERVE SOLO AEtTIÁREPI- S.4-^: Il INDENNIZZI. 11lI EBBIDEGLI SPAGNOLI DI ABERTIS

:ldalo po ai

Veneziaartita autostradale doppia

P ndt nome dr Bisagliae Rumor. Per i lettori nolr dotati dìcapelli bianchi odi st:.tdi ,toi=ici, do-vremo far presente che parliamo ditre protagonisti assr.ïluti de11 a }tutiti-ca i _uli anatraanni'Ctt e anrri'80 del-lo scoa,o secolo E per paradossaleehe possa apparr,, risalu appuntoai ti e big dens 'c ti stitaiíi una vicen-da che roin , olt;e il colosso spagno-It, delle autostade AI>eitis e dueconce,,ioni che : algos o attorno a3 miliatr[L di etrr 1. I raattaasi diAuto-strada A4 Bresc d :n a (alias Se-reni.ssiaitat)edi ii_tc,stradaU2Mo-dcrra l reiiilëro (: ool3rennero).Sulia lrrial<a sta tr,attrat.do Abertis,sttllat ;ec.onïla ,x•r nulla al mondoïntend,rtta ntnllaice Ia pce,a gli entipirllh ti.i orali trentini, alttiaesirii,ve , rr i che ile co np'tllLano i t:.ase-li 1i n cl lta c reazirtne.

Ab rtis ha iir, trr'sounatrattaiivaine,r ar;tra, aise€tan 'agostoscd m

, te , : tava lino aal c: I di cernbre, per rimWt,idinginroa-

no a Banca li, ..'°1'1, Asttildi(14%), ntiglirai,at,aecltt Yac: paopiietaridiSïi€Indete>;ri r i1 3"r,l,e

loriztat l' in te ro grir ppo i,'Wi ntiliacr-di di curo. h 1a. il valore tlitiende dauna coradi ione: che la coi; cessionesiavim a, o meglio •+ia da\'rcro nnrro-vttLa ala enti fino al 1J'':'h. 1>áre urtacondizione ovvi a. rira n o n lu è alat-topetchè la co ic ,siOite è scadutada un p alo d'aulni.

Fsaüaraïentt r Ile stesso nata èAdrterlire€anero altra rri?nit ra cl'(Iío(genecata cla pedat,gi genc_n,i e amrilQrta.tateir,! t tlll lrai nel taan.osose-culo i}as::- Seitilti5iina nono-stante lcpc,atïtezzedim'ariecontrol-laite l,tra cui Infraee:,rri) assicura3040 míliotii di utili netti l'arino,A.ital3ieluiero ne farlette.alniente LIdoppio; la pr}rarr lia un tnaipi,iecperati\ o iordo che iitcidr ,ul 35%dei ricavi, la seconda supera ii 51%ampiamente. Numeri che spiega-

nocomeniauslidl_ré5eduetr_ atissime attc i,Fi slaitn da sempre epiù Che naai cggi t aui;i in:eressi poll-ticïedilt€iU t € €nves it::ri.

Torrúatïto a Piccoli, R mor eBina . ]L'iatl e . :rii. i ali d ei I uro cogno-

mi derha l'appellativo con cui èstala bi.ttezzata nrezi,:t secolo faT"arltn,tr,;tla ,t:ii 1'retrto-t7icen-

r k e,vigo; e}etta appunto PiRuBi.Autostrada inutile nel troncoNord, perché dal 197 6 .ennlna adnilia, aipïedidell'_1_ripianodiAsia-go.Mancxtl'ultiniOtrtrtto ,ortoallemontagne, per col legare la A.;1 alla

A22 a Sud di Trer_t o. Imlaa ix,n è me-noinutile,adrrilvero, il trtrttcimen-di+onale di A:I? , che rs stato inaugu-rato in pomp t n v.,pla ite,l maggiocorso . Le taiuc, in trarrsiia sono

merce rairïssirn a i c:arnion pïtre. Ilpunto non coat,iste nel significatle nell' ..rtilitïi de11'islrasti ftturá,

p:iuaitlt agli oc-che iriuna sc,aa dichi di , : ' iano sarebbeneigradinï p :. . ,,: :na nellanatu-radelcoritrai . tdiconcessione. L'o-pera doveva essere esef;_tita, per-ché prevista nel co€tt,atta dï con-cessione e senza tale opera la con-cessione sarM>be dee rt]' ,

Lo sa pure t" . zian Je!te d'one .° a - . ,. . ,, t6

zLnasursd'a:,: n :l!frastytitture Ila dovuto abbozzaperc ié Ira pre,ti,sime, ï:onpleso cn-meil "ec?ncederttG"- c re sarreltlveloStato - è la pattedebdileiieiriguar-didel "conce,sirr-naìrac]r" - aï,aSa lesncietlt atrtdt,a:i-da1i. I pat,saggiau-i i r t.t,'ï cn`n°pi._raaieicor_i on-tidltant:<d :nd^ssiouaiïe; :

atta SC7c-

coni x-rt1}eesat-rebbeca,t€etta apagaremici indennizzi.I7enaricheovvia-mente non ha, epertanto non ac-

Nei gralld lin pagina,

lastruuuraazionaria

dl A4Holdinge l'andamento

economicodella società

che entro li 31dicembreprossimodovrebbedetiatire ll

passaggio aglispagnoli di

AibertIsdel51,4% del suo

capitale, tra cui1127%chefapoaInto"$ Io

ceniianeppt'rea evidentzar-â, nauta raie ne(une,etnplo ulteriore:in project Iiriancing Mestre-urte,site vi:e tina decina di millr:rdi :liinve,ti-nen_ tr e cui l'Anas dovreb-be l.arte(:il.are conferendo la su-perstrada Cesena-Orte).

Lo E',tato ara convenuto con Sere-niti,iil"ra tini; determinata duratadella conce c cine, spalto cherea-laz i Lina sei le ell irim'tntrnter7 mi-rati: ira questi vi era il tronco Suddi A31 e, soprattutto , prevede cheil contratto sia prorogato dal 2013fnio al 20226 solo se sarà costruitoil erat to N t rdinoallaA22 nt-i pres-,Idi lrertto.

L'ideanonèdelo Stato italiano-g(, , i ani di qualsiasi colare ILairtio

in, ggiiato un braccio di ferir, corturopea, affinché sia con-

il1C:+1.E e- : roroga, l'Ue predilige lavia s emplice, ossia che una conces-sione in , cadeuzavada in ;atti, tranineloeraocase- oichèla u':irteee-ane originaria rimonta a priniaidi-L ' e tltrt:tainvigoredelle- Direttivec,trlt,Lnitarie in materia di concor-rt• ti„t ,uuon •t Male - amme t te tanaderoga. ila ap punto da Bru aeles èarrivato il conteggio miliametrico.

tinimenta per la co uarziçined \31 Norct, el'ammorta meritodcï: due miliardi previ r . utile unaproroga di 13 anni, lino al X26.

II progetto per la A31 Nord con-;t, non esiste, perché dai

tempi di Picco'€, Ptrindr° ^ Bisagli etti loca J trertt r ,; ,:ngonou,7 : 11•. 'e,ìGa radi;:

i iLa íÂ-t( le,r

p r " .c'rc le p . Fe dellaProvincia;lum:l'rt,a d€ ïrerita.Ilai-cçato che l'opera e i€3tltìle e deva-stante daal I,trnto di Osta anibïenta-le. iv4" ptti rierle irt , laestiotle il te-matll ..ì ,,L'rcnncao,cniitre.n.inieg ..,: ( rn€ itt'.:ec.e engcnt1)assai.P, i re e, ,ieLa, d,tie di á utoLretrr€e-rr:. - ;adutadadtre, e;;jrittilo-cancnedetengonrr i i, ',, ciel capita-le non voglinno atüatx, chevada ingara. Vantrïatone i i:};itaa di dello 5ta-touncrediu:, polticautt pesan-te: ognì anno A'12 unacinqua€ttin : di niilioni tli ettco iwerú-nanziare il ti€nnel Icrc4ìviarie:l diba-sr:dei I3cer necn.Grandenllera dav-vero st ategica so scala ettrerpea. EI' Stat' di clttr:,ole:li ha ner_es,itlt aäsoluta. Non Iter caä', ilwtque, il go-veriw &rizi s a definendo tul per-

del t:.ltt' i€tedit' coli Arno-Brennero e cOri la cugina 1riul-s;iu-liana _atitovie !clne s.a: co,trnendola terza cot';; a, strl}a1A4Venezlai-1 r7e-äte).rlllri scaden,,2.Iedueconces,,io-nil)ntre})litŸ'fi P>m'rL, assegnate 9nhouse", ossia a due società i n t e r a -

i proprietá Itup. ; : xl. Epio-+'Irédinalul i l ' ' ' - ! lir tr, po-—e ,e\iitat.-rl . ea. f iteè

, i teildon e s;ii el L loca -aate,in. e I'-1itl

i gara, ittía:ti, il ri,citi:tdi I>,=dere ,; cnnce, ione. ,arébbee1c m at is stnio_ I1 percorso "in h't; senoti è per,lto iit di,cesa, in prinl-,i?ercltègl eittïpiii>h ir: dom:artri€.t Li-quidare i soci privati a moneta so-nante. NA caso di 2;u tocie, laRegio-ne Fritrli. G cnezìa r ft oia dovrà liqui-dare azio , i, ti _,e>ri te lrrtesa, Genera-R, Unicredit. 1-scc allianz, PrltilA.-dria,In cisehed -rgortodiretta-me3. 1`:!"11:€E_n ilii t i pritl°

1{?% ::ulirena r i; ,itrlt_zinneu, in le an 4?2, i: c i socl da h-ï;iaidare Iresane., il ,> t' sono Serse-ras,it.*ïra it a ccill rroni (gruppot'ltiat;)n t e,ra al tm,l, liti, I Iso}>ola-r ,ltlirail; t.assadelIrentitro.

S i! voli dul n, .,o ait.t , : •ono,allora vari tasselli apparen :i entediscotrscs,i tra loco. IlI;enzipfltrr-vlhe piìl facilmeite i,s?ac,r.rrttrelaiormtila"úlirou,e' a,iSOCi}tultl):ici di :1?W', sc> fossero tar:tltgarhati da nan rimettersi pertraver-so al piogetta di Serenissima per ltiA31 Nord. L°incastro consentireb-be pure la proroga per Serenissi-ma. L il governo potrettbc: finanzia-re iI trtïnel ferroviario de.I Brenne-i u, e.c,n turitando gli enti lcic:ali. di or-goglose e riottose Re;ltini a statu-tospecialecc >:n, TrentinpAltoAdi-ge e Friuli Ver. ria Giulia. Delrio,ncaidimen:, .-, i:creltbecontenïio-si in sec'c _,;aú,a con gli eventualiconcessionari dec.aad._rti.

Con g rr,_o q uadro, capolavorodri;al€4i })il_ l ÏFli,ilii, fanno i conti

i nl'€ t i i Ahertis con l'ti ,ï,u-t 1-za dell'ad,is;o- Med'abaancat. 1t;c-cheriabuttï e i1 ctior4t,lte 1'ostarcca-lo,chiudend' 1'afTaie ron Paaatcalri-tesa , .Astddt e "l'ara€cchi crlto la fi-netjell`atl,to. Ine,tate 9ltetticva battuto le rliairi l t.,. , ùd' nte-resse presentate da ,.^ F2ì,gruppo 'lutti, tila i st,mc - ì dï bilan-cio spingono ,ciana dubl)io per lacernc.lusin€ie dell'acc'rdo=

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i %i ,,A /i%;,i'%'4 %

Con la ripresa risalgono inumeri dì bilancio di A4 Holding, AutoBrennero eIAutovie Venete evidenziano le ragioni di tanto inte-

re ce, da parte di privati investitori e dei protagonisti del-la politica a Nordest. PerAutoBrennero nel 2014 ï ricavi(,LI netto del canone) valevano 298,7 milioni, il margineoi)Crati ) lordo 152,4 e il risultato netto 72,7 milioni; imedesimi parametri perA4Holding consistevano in 561milioni, poi in 205,6 e infine in 33 milioni i profitti netti. l1bilancio diAutovie contiene un indicatore supplemento-re, poiché è staio i hiruco l 30 giugno scorso. incorporagli effetti di un iraifie:u che è tornato a crescere, e con es-

T/ i)/ %,¿!s r i

ParyLD R9aría Morerlo ( 1),ad dl A4 Hol dlíngche raontrrara la A4 Serenssirrra. WalterP (2) ad della A22 Autobrennero.Fmmhmo Re m (3)ceodlAbertlschedovrebbe entrare in A4 Holding rilevando legEiotedi Ln: < a Sa npaoloedl,iitri soci rninaari

delle concessionarieso incavi dapedaggio . ilvalore della produzione diAuto-vie consiste in 206,9 milioni , il margine operativo lordoin93, 1 e l'utile netto è salito a 35;7milïoni (+69% sul pre-cedente conto economico, per effetto di incrementi tarlifari e di crescita del traffici; "'eico lare). Con questi nume-riecongliinvestimenti infi.istrtittura iconnessifaicon-ti pure il ministro Graziano Deirïo : la sua firma è attesasul protocollo tra Stato e azionisti pubblici di AutoBren-nero e Autovie, atto preliminare indispensabile per l'as-segnazione delle due concessioni 'inliouse". (p, ,~

GRUPPO A4 HOLDINGDati di bilancio in milioni dl giuro

I TATO'O LORDO OPEnrwTIVtI h1ETTO iiiriE IrNPÛS"sE CrE iERíil

ll`:. CONSULT1 .. FRASTRUTTURE

T..3TALEENTIPUBBLICI3

SOC. AUTCSTRADE^SERE_PJISSIMA

8,3732%

Et1UI IERr- 8,5433%

UNIONE® fI I}UCIARIA

4,8871%

IL AFRCì SULLE AUTOSTRADE ITALIANEIn miliardi di velco11/Km

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Oggi i tavoli tra la Sace e le banche iraniane per facilitare il business dopo l'Implementation day

Per l'Italia in Iran focus su energia e trasportiMicaela Cappellini

«L'interess e delle imprese ita-lianeperl'Iran è indecisa crescita.Da noi stanno venendo molteaziende medio-grandi a prendereinformazioni. Sono soprattuttoimprese che si occupano dimate-rie prime alimentari, di trasporti edella gestione dei rifiuti, un pro-blema particolarmente sentito inIran». L'avvocato Francesco Pao-lo Bello, dello studio Polis di Bari,oggi è a Teheran, in compagnia dialtri tre grandi studi legali di casanostra, per l'ultimo giorno dellamissione italiana in Iran guidatadal viceministro allo Sviluppoeconomico, Carlo Calenda, e or-ganizzata conla collaborazione diIce, Confindustria, Abi e Union-camere. «Questo Paese può dav-verotornare aessere uno deimag-giori partner commerciali del-l'Italia- spiegal'avvocato-manonbisogna dimenticare che le san-zioni internazionali oggi sono an-corainvigore e questo fatto impo-ne conoscenza delle normative ecautele nell'individuazione del-l'interlocutore locale».

Tratuttele difficoltà del fare af-fariinIran, il tema dell'operativitàfinanziaria è forse quello priorita-rio. Ecco perché sul tavolo dellaSace - che partecipa alla missionecon il suo presidente, GiovanniCastellaneta, il quale in passato èstato ambasciatore a Teheran -oggi ci saranno importanti accor-di con banche iranian e, che facili-teranno la ripresa dell'interscam-bio tra l'Italiael'Iranunavoltachel'Implementation day avrà di-spiegato i propri effetti.

Ieri per le imprese italiane aTeheran è stato il giorno del Busi-ness forum, con quattro tavoli set-toriali dedicati rispettivamenteall'automotive, alla meccanica,all'ambiente e alle apparecchiatu-re medicali e biomedicali. Sta-mattina invece sarà la volta dellasessione tecni ca dedicata ai mate-riali da costruzione. In tutto, saba-to sono partite dall'Italia oltre 18oaziende, per un totale di oltre 360partecipanti contando anche leistituzioni, le associazioni indu-striali e di categoria (una ventina)e le banche (12 in tutto).

Sul futuro delle relazioni eco-nomiche tra Italia e Iran non po-tranno non avere un impatto gli

attentati di Parigi. E inparte l'han-no già avuto: lo scorso 14 novem-bre, all'indomani della stragefrancese, il presidente iranianoRohani è stato costretto ad annul-lare la sua visita a Roma (e poi an-che aParigi).Malamarciaper ilri-torno di Teheran nel consesso in-ternazionale per il momento pro-cede: atteso per febbraio,l'Implementation Day darà il viapiù concreto al progressivo

Ieri il Business forumdedicato a meccanica,automotive,ambiente e rinnovabilie apparecchi medicali

L'export italiano verso l'IranPrima dell'entrata in vigoredelle sanzioni, nel 2010,l'interscambio bilaterale fral'Italia e l'Iran avevaraggiunto quota 7 miliardi dieuro

Gli abitanti dell'IranGli iraniani sonomediamente molto giovani:l'età mediana è di soli 27 annie nella fascia che va dai 15 ai24 anni è compreso circa il20% della popolazione. Il73,7% degli abitanti siconcentra nelle città, il cherende questi potenzialiconsumatori più facili daraggiungere

smantellamento delle sanzioni al-l'Iran, che dovrà essere completa-to nell'arco di dieci anni.

Raggiunto il traguardo dell'Im-plementation day, per le impreseitaliane si apriranno opportunitàrilevanti: l'exportitalianonelpae-se, che nel 2014 si è attestato a 1,1miliardi di euro, secondo l'ufficiostudi di Sace potrà crescere diquasi 3 miliardi di euro nel perio-do 2015-2018.I settori che offriran-no maggiori opportunità sonol'oil & gas, l'automotive, i traspor-ti, il real estate e più in generale leattività legate alle costruzioni.

Dal settore dell'energia e dalletlc provengono la maggior partedei clienti - al momento, esclusi-vamente grandi aziende - che siri-volgono a The Story Group, so-

La quota di mercatodell'ItaliaIl nostro Paese è il nonofornitore dell'Iran e al 10°posto tra i clienti di Teheran,con una quota di mercatodello 0,8%

cietà di relazioni pubbliche cheha firmato una collaborazionecon una società iraniana specia-lizzata in media relations e che aMilano ha appena aperto l'IranDesk: «Aiutiamo le aziende ita-liane a sviluppare il loro brand inIran - spiega Alberto Guglielmo-ne, responsabile dello Strategicbusiness development di TheStory Group, che partecipa allamissione in rappresentanza diAssorel, l'associazione italianadel settore - a Teheran i canali dicomunicazione s ono meno diret-ti e spesso occorrono approva-zioni e benestare da parte delleautorità politiche competenti».

Riguadagnare le quote di mer-cato perse in Iran però non saràfacile, considerando che concor-renti quali Cina, India, Russia eBrasile hanno subito molti menovincoli negli ultimi anni guada-gnandosi una posizione impor-tante all'interno del Paese.

® RIPRO D 1210N E RLE RVATA

I

Le aziende italiane in missioneAccanto a l governo e alleassociazioni di settore, da ierisono in missione in Iran oltre180 aziende italiane, cheappartengono ai cinquesettori individuati comeprioritari: ambiente,energia e rinnovabili,meccanica, apparecchiaturee attrezzature medicali,materiali edili eautomotive

Energia e Trasporti Pagina 20

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L'obbligo riguarda le grandi aziende e tutte le Pmi «energivore» iscritte alla Cassa conguaglio per il settore elettrico

Audit energetico per le impreseEntro il 5 dicembre obbligo di diagnosi sui siti produttivi con invio via web all'Enea

PAGINA A CL] RADI

Silvio Rezzonico

Maria Chiara Voci

La scadenza riguarda tuttele grandi aziende e le Pmi a for-te consumo di energia, che ri-cevono agevolazioni per il set-tore elettrico. Un bacino sti-mato in oltre 7mila imprese,che entro il prossimo 5 dicem-bre - per effetto della direttivaeuropea 2012l27/Ue, recepitadall'Italia con il decreto legi-slativo 102/2014 - dovrannosottoporre ipropri stabilimen-ti a una diagnosi energetica ap-profondita e inviare la docu-mentazione, al massimo entromartedì 22 dicembre, all'Enea.Pena: sanzioni elevate.

Le aziende coinvolteSono soggette all'obbligo in-nanzitutto le grandi imprese ditutti i settori, cioè quelle che oc-cupano almeno 25opersone op-pure che, pur con un numero didipendenti inferiore a tale so-glia, presentano un fatturatoannuo superiore ai 5o milioni dicuro e un totale di bilancio an-nuo superiore a 43 milioni dieuro. Inoltre, devono effettua-re l'audit le imprese - anchePmi - a forte consumo di ener-gia e iscritte nell'elenco annua-le istituito presso la Cassa con-guaglio per il settore elettrico,ai sensi del decreto ministeria-le 5 aprile 2013.

Sono esonerate dalla diagno-si le imprese che giàhanno adot-tato un sistema di gestione vo-lontaria, conforme Emas o allenorme Iso 5ooolo Enlso i4oo1, acondizione però che questo in-cluda un audit energetico rea-lizzato, in conformità il decretolegislativo 102/2014. L'obbligonon si applica, infine, alle ammi-nistrazioni pubbliche.

Se la norma riguarda all'in-

circa 7mila aziende, secondo lestime dell'Enea, molti di più so-no in realtà i siti produttivi chedovranno essere esaminati.Come viene chiarito dall'alle-gato 2 al decreto, le impresemultisito devono effettuare ladiagnosi su un numero di stabi-limenti proporzionati e suffi-cientemente rappresentatividella propria attività.

«L'obiettivo - spiega Dome-nico Santino, ingegnere e re-sponsabile del settore Efficien-za energetica nelle attività pro-duttive dell'Enea- è di dotare lerealtà produttive del nostro Pa-ese di uno strumento utile e so-prattutto completo, per capirecome ottimizzare i flussi, elimi-nare gli sprechi e diminuire i co-sti di gestione. Per questo, da ciòche ci è parso di osservare inquesti mesi, l'adempimento

L'articolo 8 del decretolegislativo 102/2014 stabiliscel'obbligo per le grandi imprese e leaziende a forte consumo dienergia, di eseguire entro il 5dicembre 2015, e successivamenteogni quattro anni, una diagnosienergetica nei propri siti produttivilocalizzati sul territorio nazionale.Quest' obbligo non si applica allegrandi imprese che hanno adottatosistemi di gestione conformi Emase alle norme Iso 50001 o En Iso14001, a condizione che ilsistemadi gestione includa un auditenergetico.

viene vissuto più come un'op-portunità che l'ennesimo aggra-vio di burocrazia». Terminatala prima tornata di adempimen-ti obbligatori, partiranno neiprossimi mesi specifici pro-grammi, cofinanziati dal mini-stero dello Sviluppo Economi-co e predisposti dalle Regioni,per permettere anche alle so-cietà più piccole emeno struttu-rate di ottenere incentivi allosvolgimento di audit energetici.

I tempiLa direttiva fissa al5 dicembre iltermine per la diagnosi obbliga-toria. Tuttavia, in un documen-to di ottobre 2015, redatto dalMise per fornire chiarimenti inmerito all'applicazione dell'ar-ticolo 8 del Dlgs 102!2014, vienespecificato che ci sarà comun-que tempo fino a martedì 22 di-cembre per inviare all'Enea tut-ta la documentazione, tramitemail o la piattaforma predispo-sta ad hoc. La diagnosi dovrà es-sere ripetuta ogni 4 anni.

I documenti, inviati all'Enea,saranno innanzitutto raccolti inuna ban ca dati organica. Inizie-rà dunque una fase di controllo,con lo scopo sia di individuaregli inadempienti e di verificarela reale completezza e corri-spondenza delle diagnosi effet-tuate. Le sanzioni prevedonodue importi differenti a secon-da dell'infrazione: da 4 a 4omilaeuro per chi non ha rispettato lanormativa e non ha effettuato ladiagnosi nei tempi stabiliti e da2a 2omila euro per chi ha tra-smesso documenti incompleti.Il pagamento della sanzionenon cancella gli obblighi a cari-co dell'impresa: l'audit va co-munque completato entro seimesi dalla data di elevazionedella multa.

0 RIPP.ODO7DONE RISERVATA

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I contenuti necessari

Nel documentoanalisí dei costi*e dei* macchinari

Non è una semplice analisi

dei consumi energetici dell'edi-

ficio, paragonabile aun attestato

di prestazione o Ape, il docu-

mento in vigore per mappare

l'efficienza di una casa a benefi-

cio di chi la deve comprare o af-

fittare. La diagnosi energetica,

prescritta dall'articolo 8 del de-

creto legislativo 102/2014, è un

esame completo di un'impresa,

che passasottolalente diingran-

dimento non solalo stato di salu-

te degli stabilimenti fisici in cui è

collocata l'attività produttiva

dell'azienda (in qualsiasi settore

sia impegnata), ma anche, ad

esempio,l'efficienzadeimacchi-

nari utilizzati o l'ottimizzazione

dei flussi logistici e di organizza-

zione del lavoro.

A svolgere questa analisi, pos-sono essere attualmente orga-nizzazioni e figure professionalinon certificate, che dimostrinoesperienza in materia, anche in-terne all'organico della impresache viene verificata. Tuttavia, laregola staper cambiare: dalr9lu-glio del 2016, infatti, l'audit potràessere effettuato solo più da au-ditor energetici qualificati o daEsco (Energy Service Com-pany) certificate secondo lanor-maUni Cei11352 e daEge (espertiin gestione dell'energia) che sia-no abilitati secondo la normaUni Cei 11339. La certificazionedeve essere rilasciata da un ente,abilitato daAccredia.

Sotto l'aspetto pratico, la dia-gnosi deve rispettare le normetecniche Uni Cci En 16247, partida 1 a 4, e l'Allegato 2 del Dlgs102/2014. Per effettuare corret-tamente il check, è necessarioinnanzitutto un sopralluogo ne-gli stabilimenti. L'analisi, inol-tre, deve riguardare i contrattidi fornitura energetica e deiconsumi in bolletta oltre allaprogettazione degli interventi

di riqualificazione energetica,comprensivi di analisi econo-mico-finanziaria.

Come prescritto dal decreto102, le diagnosi devono contene-re alcuni aspetti obbligatori. Inparticolare, devono partire daidati operativi relativi al consu-mo di energia aggiornati, misu-rati e tracciabili e (per l'energiaelettrica) sui profili di carico;comprendere un esame detta-gliato del profilo di consumoenergetico di edifici o di gruppidi edifici, di attività o impianti in-

Nella fase inizialee fino al 19 luglio 2016possono essere incaricatianche soggetti espertima privi di certificazione..........................................................................

dustriali, compreso il trasporto;dovepossibile, basarsisull'anali-si del costo del ciclo divita, inve-ce che su semplici periodi di am-mortamento, per tener conto deirisparmi a lungo termine, dei va-loriresiduali degliinve stimentii alungo termine e dei tassi di scon-to; essere proporzionati e suffi-cientemente rappresentativi,per tracciare un quadro fedeledellaprestazione energeticaglo-bale e di individuare in modo af-fidabile le opportunità dimiglio-ramento più significative.

Lo strumento può rivelarsivincente per le imprese, apartiredalle Pmi, che risparmiando suiconsumi, possono ridurre inmo-do significativo le spese.

C) RIPRODUZIONE RISERVATA

ESCLUSIVA PER GLI ABBONATI

Il decreto legislativo 102/2014

www.eddìzìaeterrítorìo .ìlso[e24ore.com

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IL nuovo adempimento

Le aziende coinvolteDevonoeffettuare la diagnosienergetica tutte le. grandiimprese, di qualsiasi settore.non una forza lavoro di alrr_eno250 persone 01 n alternativa.cori uri fatturato annuo superioreai50milior idreuroeuntotaledí bilancio annuo s.rperiore a 43mihon i dl varo. Devono svolgerefood it anici;' le i m prese di tutti is.enori --comprese le Piiti - aforte rons;rn•o t! energia.isrrittenell'elencoan nuale dellatassarunguaghoper il settore elettrico

Ammende fino a 4Omifla auraSpetterà all'Enea effettuare icori', rolli per individuare chi hadisatteso la norma, oppure chiha inviato documentiincompleti. Lesanrorii,gestite dal Mise prevedonoimporti differenti asecondadeDadimensione dell'impresae dell'infrazione riscontrata:da 4 a 40rnila europerchi nonha rispettato la normativa enon ha effettuato la diagnosinei tempi stahihti, e da 2 a20rttila giuro per chi ha inviatodocumenti incompleti

Certificazione con esoneroSorto esentate dah'ohhligo didiagnosi energetica le impreseche già hanno adottato urisistema di gestione volontaria,conforme Emaso alle normeIso,C 001 o En !so 140tß].. Masolo a condizione che ilsistema d i gestione includo unaudit energeriro realizzato. inconformità con quantoprescritto dal decretolegislativo 10 2; 2014.L'ohhhgo noni si applica,irib e, Mi antrniristraziorripuhhliche.

I contenutiLa dia gnosi energetica (o"audit energetici?") e urtostrumento dt analisienergetica. chepreodeinesame non solo la qualitàedilizia e il consumo dei Siproduttivi. ma anche deimacchinari impiegati nellaprodriziortee nei flussi diorganizzazione logistica e ciellavoro. A', traverso l'auditi sipuò capire coree l'aziendaconsuma l'energia richiesta edove bisogna intervenire permigliorarne l'utilizza

Due scadenzeLa diagnosi deve essere svoltaentro sabato; dirernbre 2015.conte prescrivo Gialla Direttivaeuropea.ìisarà,roniunque,tempo finoa martert 22dicembre, come ha chiaritotiMiseinundccumentcinterpretativo, per in via reall'Enea la documentatone.,tran i ite ma ilo la _riattaformalrrecd postaadhoc.Una voltaeffettuata la diagnosi, questadovrà ínoltr e essere ripetuta ogni4anni,airartiredalladatadiconclusi inedell'analLi

Partenza senza certificazioneLa diagrfosi può essereeffettrata da auditore nei"getict qualificati, da Esco

r0!rIj ;r7ïiV) i? da

Ege (esperti ingestionedell'energia).AttuaImenteperò non è richiesta unaspecifica certificazione. Lasituazione camhierà dal 10luglio 2016' da questa data,occorrerà per queste figureottenere una certificazione asvolgere l'audit da parte di rinorganismo abilitatoda Accred io

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Enel Green Power"riscopre 111 'Europae punta sul super eolico

LA SOCIETÁ.DELLERINNOVABILI PERLAPRIMA VOLTA IN GERMANIAPER LO SVILUPPO DELGEOTERMICO. i- GT 7 ARDAAL BUSINESS DEL .A.SOSTITUZIONE DELLEVECCHIE TURBINE SIANEI PAESI DEL NORD EUROPASIA IN ITALIA

P

Milano

E'1 proprio il caso di scriver-

lo: il vento fa il suo giro esi ripresenta dove tutto ha avu-to inizio. A una decina di annidi distanza dai primi investi-menti "mirati"" nel settore dellerinnovabili e dopo essere diven-tato uno dei primi gruppi nelmondo nel settore, Enel GreenPower torna ad avere l'Europacome uno dei suoi obiettivi prin-cipali per la crescita nei prossi-mi anni. Magarinon a breve, co-me rivelano i numeri del suopiano industriale appena pre-sentato a Londra, visto che il54% degli investimenti al 2019sarà rivolto al SudAmerica e sol-tanto l' 11% nel Vecchio Conti-nente, Ma le percentuali potreb-berci essere invertite nel prossi-mi anni. Anche grazie all'ingres-

.ati dai quali finoraEnel Green Power si era tenutaalla larga, Coane la Germania,paese in cui il gruppo italianonon aveva mai messo piede,ma che ora offre opportunitàeconomicamente interessantiper gli incentivi dedicati allageotermia. E come il settore eoli-co, dove è pronto per esplodereil business del "repowering",

dal momento che gli impiantipiù vecchi in Europa hanno or-mai venti anni di anzianità e iprogressi tecnologici li hannomessi fuori mercato.

E' una delle novità emersenel confronto con l mercato fi-nanziario nella City londinese.L'ultimo per Enel Green Powercome società quotata in Borsa,visto che proprio due settimanefa il consiglio di amministrazio-ne di Enel ha deciso di ripren-dersi le "minorities" della suacontrollata e di deli tarla.'Un'o-perazione, in rcair,, pia indu-striale che finarv,iat la. PerchéseèverocheEnelin que,torna .do recupera per il quo bilancioil30% dei dividendi che, al mo-mento, finiscono agli azionistidi minoranza, è altre manto veroche la divisione dedicata allerinnovabili aumenter t il ' uope-rimetro di attività. Per esempio,allargando la sua competenzasul settore delle batterie e dei si-stemi di accumulo,

Ma non è solo questo. La di-visione dedicata alle energie"verdi" diventerà centrale intutta la strategia del gruppo.Come dimostra il fatto che -sempre al 2019 il 49% dellacrescita prevista nella redditivi-tà di Enel arriverà dal settoredelle rinnovabili. Lo stesso va-le pergli investimenti: le rinno-vabili siprendono il 53% detto-tale, che diventa addiritturaV85% per la nuova generazio-ne elettrica,

«Si tratta di una scelta legataa quanto accadrà nel settoredell'energia nei prossimi anni»,spkt;ga Francesco Venturini, adeli i i iel Ureen Power destinatoa rimanere a capo della divisio-

ne anche dopo l'incorporazio-ne nella controllata Enel, «Co-munque finisca la conferenzadi Parigi sul clima, gli investi-menti nelle rinnovabili non so-lo non si fermeranno ma sonodestinati a crescere. Perché letecnologie sono economica-mente vantaggiose, nella stra-grande maggioranza dei casi,anche senza incentivazione daparte dei governi per sostener-ne lo sviluppo. Ma garantisco-no anche diversificazione nellefonti di generazione, riduzionedeli' esposizione alla volatilitàdei prezzi dei combustibili e,punto assai importante con l'at-tuale scenario geopolitica, indi-pendenza energetica»,

Lo dimostra il nuovo sistemadelle aste che ha presopiede an-che in Europa e che porteràEnel Green Power a parteciparealle gare in corso, come sta peravvenire in Italia e in Spagna. Eche conferma la strategia deigruppo di uscire dai mercati"maturi" se si trova un acquiren-te, come è avvenuto di recenteper il Portogallo (operazioneche ha permesso di ridurre il de-bito della "casa madre" per 900milioni di curo). Per ime airenel settori a maggiore sviluppo.

Spiega ancora Venturi«Nell'eolico, dove il progressotecnologico ù statu superiore alfotovoltaicoper il quale si è avu-to principalmente un calo deiprezzi dei panneiiia fronte diunminore miglioramento dell' eff -cenza, le nuove turbine permet-tono diprodurrela stessa quan-tità di energia con un solo im-pianto mentre prima ne serviva-

no almeno una ventina e a uncosto più basso . l parchi più vec-chi andranno, a breve, total-mente sostituiti . E questo avver-rà nei paesi dei Nord Europa,ma anche in Italia, viro che an-cheda noiiprimiimpiaiitirisal-gono alla metà degli anni No-vanta»,

Dcl tutto inedito per EnelGreen Power ù l'ingresso nelsettore in Germania. La chiuso-ra degli impianti nucleari e laprossima riduzione di quelli acarbone, sta cambiando radi-calmente il mix energetico delpaese . Oltre a poter vantare ilpiù grande parco fotovoltaicod'Europa, il governo tedescosta accelerando il passaggio al-la green economy. E ha decisodi incentivare la produzione dienergia geotermica, settoreche vede Egp come leadermondiale. Il gruppo italianoha da poco rilevato una picco-la società del s e^ttore in Germa-nia, grazie alla quale ora potràpartecipare alle prossime con-cessioni, e le più promettentivengono individuate in Bavie-ra.

Ma ci sono altri paesi in cuiEnel Green Power potrebbeespandersi nei prossimi anni.Peresem $o laRussia, anche selo sviluppo delle rinnovabili ù

tat o rinvv iato in seguito alle diffi-.culto causate dall ' embargo. Ola Grecia, uno dei mercati piùprot ne l t enti e che, nonostantele difcclta macroeconomiche,vede il governo puntuale paga-tore, Un segnale di come larivo-lozione delle rinnovabili sia ineffetti inarrestabile.

m »SYNATm

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GREEN POWER IN BORSA

1,492GenF°1á 'Aíi€_ f. Nov.

ENEL RINNOVABIU, Gli OBIETTIVI AL 2019Ripaltizïalle %

I

EUROPA

NORD AMERICA

AMERICA LATINA

PESTO DEI MONDO

1

m

lrfA Itmestimentl loiali

EUROPA F/j, 14

NORD AMERR A 11

19M

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7,7GW

AMERICA LATINA ///////////////////////////////%i111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111////%%/ 47RESTO DEL MCIDi1 28

Nella foto a destra,E'amrnlnistraúsrerfelet;atodl Enel

Green Power, FrancescoVmtuId. Qui sopra, gli obbi ettivi

dell"Enelsulle energie rin€rcvabilíal20:Igsottoil profilo

della capacitàag0untivaedeplì ìnvestìrrenti effettuati

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Efficienza energetica, il bonus funzionaall'appello mancano industrie ed enti

SECONDO L'ENEA L'ITALIAHA GIÉ1, RAGGIUNTO IL 20%DELL' OBIETTIVO FISSATOPERIL 2020. EPPURE SIPOTREBBE FARE MOLTODI PIÙ N ON PENSANDO SOLOALLE R1STRIJTI1JRAZION1DELL'EDILIZIA RESIDENZIALEPROMOSSAATTRAVERSOGLI SGRAVI FISCALI

Valerio Gualerzi

Remaue miliardi di euro dspar-

D miatì sulle importazionidigas e petrolio i,ell'arco iempo-rate che va dal 2007 al 2013. Unminor consumo energetico quan-tificabile in 7,5 milioni di Mteptonnellate di petrolio equivalentiche hapermesso di evitare l'emis-sione in atmosfera di 10 milioniditonnellate di anidride carboni-ca.Lame'sa in

ia1iana Ifa dato sinoragrandiri,i€1i,€1; t' t c(,itc11 )qhannocertifica il quarto 1Lpportosrill'Efficierlr_a Lneri etfcu" pre-sentato dt ll'Isr.ea nel giugno scor-so, il Paese ha l.,r'i raggiuntoi120%dell'obietticci fiato per il 2020dal Piano d'Anone ner I'ECficien-zaLnergeticare lattunel2014.

Eppure si potrebbe fare moltodl pitt. Rarti pensare che la rivo-luzioiieliai iarciato,iiioraquasieSelrr,ivaiIiente tiu serra f 11

ha, quella de_le ri,Ltit€iirrtAunidell'ec flizlare,ic.eri.riale promos-sa attraverso gli sgravi fir,callpre-visti dagli ecoborit,. Stando allecifre fornite rl rli'Enea, dal 2007al 2013 oltre 2 riilioni di famigliehanno investito infatti 22 miliar-di di curo per riqualificare ener-geticamente le proprie abitazio-ni, contribuendo tra l'altro acm are un indotto di 40 mila occu-pati in media l'anno che grazieall'obbligo di iaitt raiione e alla

conseguente emersione del som-so ha in buona parte colma-

oancate entrate dovute alledetrazioni.

Anche sea stato fatto, all'appello mveceancorafnlar[;a parte ilpoten-ziale contributo di Lina pili mas-sicciamessain efficienza dei siste-ma industriale , dell'edilizia pub-blica e dei sistemi logli€it i niellagrande distribuzione t tigarrízYa-ta. Un obiettivo che pub una conta-re però sulla spinta dell'arrivo ascadenza dipini lrt limentiadottati die orsinumi fa. Il de-creto legislati-vo 102 del 4lu-glio 2014, in at-tuazione delladirettiva2012127 dell'U-nione Euro-pea, stabilisceinfatti un qua-dro di misureper la promozione e il migliora-mento dell 'efficienza energeticaalfine di conseguire l'otiettiv ona-zionale di risparmio energetico eprevede l 'obbligo dell'effettuazio-ne di una diagnosi energetica en-tro ll 5 dicembre 2015 - e succes-

ognl 4 anni - per legrandi imprese e per quelle a for-te e' in,nino di energia nei loro sitiproduitïvi italiani.

A poche settimane da questascadenza le aziende dee,i ,,ontmesse in regola risultano essere.166 e le prime quattro (divise percateti rie) che hanno trasmessoall'Enea le diagnosi energetichedi-Il ì(q)iiil npianti si tlepre-miate lu scorie 12 nove nibre aRo-ma. [ riconoscinienti sono andatiaa. Pasta ßerri€o Slra (prima dia-gnosi in asse)1tito); Pam Panora-ma ''~pai (prima diagnosi fra lei randi imprese multi sito); Tessi-

tura Mottola Srl (prima diagnosifra le imprese energivore ); Ac_iil-le Pinto Spa (prima diag nos t tra le,grandi imprese.).

A essere esentate dall'obbligosono le società che hanno giàadottato tiri sistema di gestioneconformo all'Errias (Sistema co-munitari(a di ecogestione e au-dit) o alla norma ISO 50001:2011(Sistema di Gestione dell'Ener-gïa) oppure alla norma ISO14001 .2004, purché al suo inter-no siaincluso un audit energeti-co realizzato secondo i requisitiprevisti.

Eseguire la diagnosi è però so-lo il primo passo, perché una vol-ta svolto questo passaggio leaziende saranno tenute a dareprogressiva attuazione, in tempiragionevoli, a tali interventi dl effi-cienza indi\iiliiati dalle diagnosistr „e o iri alternativa a adottare$1 ,ic.r.ti di ge<,€ioiie conformi allanorma ISCO :,D 0J01.201 I.

Per rendere più facilmenteraggiungibili gli obiettivi, il de-creto prevede nuovi schemi dicertificazione e accreditamentoper l'effettuazione della diagno-si energetica . Infatti, a partiredal 19luglio 2016, ques te potran-no essere eseguite da soitr;tOt'icertificati da organismi accredi-tati da Accredia, l'Ente italianodì accreditamento , o da un Entenazionale di accreditamento dluno Stato membro.

Sin qui gli obl;'lighi della nuovanormativa apprcn'atalo scorso an-no,ma tali \ involi, dovrebbero suo-nere quasi su pcrflui aa leggere i tan-ti v inr,iggi che le imprese potreb-bero trarre da una~ore atten-

zione all'efficienza energetica.«L'industria in Italia - ricorda

Marco Chiesa dell'Energy & Stra-tegy G ioup del Politecnico di Mi-lano in una recente inter 'icta a

alenergia - consur..; circa130 IIIt all'anno di ,:ät- ., !t , ' ecirca 2cì0-270TI hdic ; r-mici, circa la metà di qur s°i con-suini (il 51 % per gli eleiarici e il54%per i termici) è imputabile al-le piccole e medie imprese. E inproporzione queste aziende sonoanche quelle che pagano l'ener-giapiticara, rispettoalresidenzia-le e ai grandi energivori. Nell'E-nergy Efficiency Report del 2013avevamo individuato diversi in-terventi che coinvolgono le tecno-logie più mature con il migliorrapporto costi-benefici. Tra que-sti c'è il miglioramento del aste-mi di generazione e distribuzionedell'aria compressa; il riiigliara-

t dei sistemi di refrigerazio-ne; gli inverter; i sistemi di gestio-ne automatizzata dell'energia; i si-stemi di combustione efficiente; idiversi sistemi di cogenerazioiie.Queste tecnologie possono tareal 2020 per le piccole e medie im-prese un risparmio elettrico di'1,8 3 T'tVh e un risparmio termicodii in-a 6 TWh» .

1 compi e le modalità di inter-vento ,urto talmente vasti che ilgnippo di ricerca del Politecnicodi Milano c sceso anche nel detta-gli dei ppo,,iblli vantaggi settoreper seit.re . abbiamo consi-derati diversi - ,piega ancoraChiesa - alimentare , metallur-gia, legno, carta, chimica., petrol-chimica, produzione di vetro emateriali per l'edilizia e meccani-

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ca. L'incidenza della bolletta suifatturato varia da un circa 1,5%del settore della meciaanica, finoad arrivare al 14% delle cartiere.Per l'alimenta-re ò del 2 ,3%, per lametallurgia siamo al 10%, peril le-gno siamo al 4%, la chimica e pe-trolchimica èil3%, per vetro e ce-mentilîi 5i iino al 9-19%, Consi-derar!du il ì>o.eitziale di cui abbia-mo jdrla«›, pdrtremmo avere ri-duzioiii della bolletta che vannodal 3,3% del settore della chimi-ca, al 13% del settore dellamecca-nica, nel quale si possono fare imigliori intetvelitì in termini dirapporto costì-i)t1 eiid. Questo sitraduce in un ii:igiiuramento del-la competitività, misurata in ter-mini di margine Ebitda, che vadal 2% per il settore chimico al16% per l'industria del vetro».

Opportunità e vantaggi che leimprese però spesso sottovaluta-

no o addirittura ignorano. Ed òper questo che gli obblighi di dia-gnosi e le nuove figure professio-nali introdotte dal recepimentodella Direttiva europea risultanoinvece fondamentali, «Le impre-se li ortatë a fare interventi - con-ferina Chiesa - sono quelle cheal lo rdJ interno hanno ruoli o strut-t i rd• (ledlicati a questi teni i. Emol-to ililE)ortante dt;nqtte tiiifrnirierela cortsape,,,Iezza dei corts1dn-ii elo - i t et ir n,inzitrtit,s con I auditenergetico che mostra dove sipuò in tenvnire e quanto si può ri-sparmiare, L'audit consente diavere inI'ùfnuwom accurate peraiávità Si progettazione dettaglia-te. Ad ogg i i! ono poi soluzioniche noi aiilìiiirno clAamato dinrwrffl, itatittl:;f'rtre", f'ie danno lapossib tità dt inonitorare e correg-gere i consti.mi in real time»,

m th

t9itEEE~i+Etti FATá7I6i.tEDai 2007 al 2013 ca€tra2 milioni dtam;01e hanno €nvest€ta 22mi3lerdi di cum per r€quMf€vareerta eYicarce teleproprteebPiaaáosrl,canhibirer da trat'aftm 8ar»F+rvun indotto di4îkYtÌ la t^.CUpat7 i n Meda annograaia anc€'Ie ali'otabliV.tì difiatturpzione -e °^ -inseguenteem@riioni ... '..9tlmmer5a

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i,7M,,'il , i , ' ,. % ,,„i

Quell'attestatovale un tesoro"Cì lk fosa tasornesceavi l.

LA LEGGE HA INTRODOTTOIL COSIDDETTO ACE MA FIALASCIATO AMPI MARGINIDI DISCREZIONALITA. NON TUTTELE REGIONI SI SONOATIRE ZATEACCREDIALAVORAPERLA TU TELADEI CONSUMATORI

Ronza+, poil'impresa.L'ob-

F bllgo di illagriosi energetica cheil decreto legislaiívo del Ih.glito 2014im-pone ora all'industria é gia in vigoreda qualche anno nel campo dell'edili-ziaresädenziale: pervendere un appar-tamento, nuovo o già abitato che sia- e ancor prima, anche solo per met-tere un cartello 'vender" sulla vetrinadi un'agenzia immobiliare - il pro-prietario deve possedere l'appositacertificazione, La le gge cita ha intradotto il cosiddetto Ice (Attestato dicertificazione ener,netica) ha lasciatoperò ampi margini di discrezionalitàsu come organizzare questo servizio eil risultato, almeno in un primo mo-mento, è stato di grande confusione:non tutteleRegioni, ad esempio,han-no imposto ai ccriiii(-atori l'obbligo dìiscriversi presso tino specifìo.) regi-stro pubblico, con il rrstrliu(o Glie piùpersone sono finite nelle grinfie del soli t i tùrbetti priivi dell'apposito accredi-tamento presso Accredia, l'Ente uni-co nazionale di accreditamento.Un'inchiesta realizzata dal mensile Al-troconsumo ha potuto svelare quindidi attestati otre ratti a ;prezzi stracciati,addirittura per ic!olono, senzaneppu-re un sopraslirrigti della casso de11'appartamento interessato. Con valuta-zioni che in sei casi su dodici al mo-mento di una verifica pilo approfondi-ta si sono ri a caio gonfiate.

Unavfcenda paco edificante che ri-corda una volta di più l'itrt}>or tar!za diunente comeAccredra. ««La nostra atti-vità- sottolinea il presidente Giusep-pe Rossi - consiste nel vigilare sullacompetenza, l'imparzialità e l'in dîpetn-denza degli organismi e dei láboritooriche accreditiamo, incariic ati eli rilascia-re certificazioni di conformftti su pro-

dotti, servizi e ;irnfessionisti . Il nostrolavoro va a vai i(aggìo di consumatc_.,imprese e pubbii, ,i -1 nuninistrazione.Anzitutto perché l'n ccreditamento elacertificazioac anulauualittsicurezza del i,rt;t;t;'ti, l,ertanticon_ _ tare st ei pie t .ii pi >c7t,ttt3 ce i .: ificato proprio perché oííre ÿrfete ga-ranzie : basti pensare che i laboratorida noi accreditati lo scorso anno han-no analizzato circa 5 milioni di prodot-ti, di cui 3,5 in ambito alimentare»,

Viste le scadenze stringenti odi attualità il tema energetico, ma Ac-cre dia vigila sugli organismi ele singo-le figure professionali che rilascianomarchi di diversissimo tipo, che ri-guardano le caratteristiche di clien-ti alargo consumo come vino e panni-giano a strumenti e componenti mec-caniche. Un impegno di sorveglianzache si traduce in un bilancio di 17 mi-lioni di curo, 1800 accreditamenti e ol-tre 13 mila ore di verifica annuali susoggetti accreditati grazie ad una for-za lavoro di 80 dipendenti nelle tre se-di di Roma, Milano e Torino.

"Task force" a cui vanno

poi altri 400 ispettori esterni circa.—Diamo la garanzia che ogni soggettoapplica gli standard internazionali»,spiega ancora Rossi.

Un lavoro sterminato, se si pensacha lo scorso anno sono state certifica-te oltre 87mila aziende e 141 mila sitiproduttivi peri sistemi di gestione qua-lità, ambiente, salute e sicurezza sul la-voro, energia, sicurezza alimentare edelle informazioni. A questi numerivanno poi aggiunti oltre 100 mila pro-dotti e servizi e più di 145 mila profes-sionisti. Tutto lascia però srlT prorreche nel mesi avenire questos turz,_a po-trebbe diventare ancora pili massic-cio, «Una ricerca realizzata insieme alCensis sulle certificazioni nelle filiereagroallmentari - ricorda il presiden-

ii r, , dc: atr~ejRossiIllustra E'asvolta da;4c:credia

te diAccredia - di-mostra che le ini-prese che certifica-no i loro prodottivedono aumentarenegli anni export eCatturato . Nello spe-cifico negli anni del-la crisi le impresecertificate nell'a-groalimentare han-no incrementato laquota di tatti atode,úria(a all'exportdel 9's, passandodal 27% dei 2007 al36% del 2014.

Eia dimostrazio-ne che la certifica-zlone costituisceper le imprese un

investimento piuttosto che iin rosi o ela garanzia di maggiore competiti,'itista nel fatto che, secondo l'84l delleimprese interpellate la certificazioneposseduta ha permesso di migliorarela reputazione e di valorizzare i prodot-ti. inoltre per I'BU % delle imprese con-utlt:ite,, la certificazione ha consentito

di ,iurnentare la sicurezza e i controllistil prodotto, mentre per 62 % haper-aneti,r, ili relazionarsi meglio con iclienti e iter il 58% di incrementare ilfastttrato».

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'I'ri, ru ciò vale per ciba che viene pro-dotto e certificato in Italia, ma ci sipuò fidare di quanto arriva dall'este-ro? Anche dietro la spinta di Accre-dia gli enti di accreditamento nazio-nali di tutto il mondo si stanno sfor-zando in questa fase di rafforzare lacollaborazione e omogenizzare i lo-ro comportamenti e le loro vAtitazio-ni. Le riunioni annuali delle associa-zioni internazionali di accredir imen-io, la laf e latlac, si sono svolte pochigiorni fa a Milano e Accredia p Idi ri-vendicare di aver ottenuto la nonninadi Emanuele Riva, il suo direttore delDipartimento di Certificazione eIspezione, a vicepresidente unico dilaf, carica che l'Italia non aveva mairicoper to prima.

Atro sriccessoin campo intemazio-nale riiiortaru dal nostro ente é infineil pro uco`Io di intesa st atu recente-mente con l'alitori ir oi ioiopi rlpeliEmirati Arabi Uniti per ar crdr, u e gliorLL'niurri che certificheranno i pru-dotrí italiani conformi alle regi.-.)Io Ha-lal, ovvero ai precetti fissati dalla rcil-Iioneis' mira. Accordo che dovrebbelai ilitaru ulteriormente la penetrazio-ne dei West ri produttori in un mercatoche nel 2014 tra ili reo registrare scambicommerciali con l'l tallaper 5,9 miliar-di di curo. (v.guaL)

r'ív _l' i„ 4'ç i,,'' tr/$<.li', i i-..','L6' 1i %

Gas serra, da i a Parigi la Conferenza Onu

ISO 14001 PER álOrganizzazianï con sis

COSTRUZIONI

ALTRI SERVIZI SOCIALI

TRASPORTI

PRODOTTI IN METALL

ENERGIA

COMMERCIO

ALTRI SERVIZI

ELETTRONICA

RICICLAGGIO

INDUSTRIE ALIMENTAR

La Cop 21, Ia Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamenticlimatici che s i apre oggi a Parigi , ri porta al centro del l'attenzionel'importanza di ridurre i gas serra. Nella speranza che Il vertice siconcluda con il raggiungimento di un accordo Internazionalevincolante per Il taglio delle emissioni di C02, occorre poteressere poi in grado di certificare l'effettiva attuazione delle misuredi riduzione dell'anidride carbonica ri lasciata In atmosfera da partedi Impianti e aziende del singoli Stati . Tra le funzioni assegnate adAccredia c 'è anche questa : lento ha tra gli altri Infatti anche IIcompito di svolgere verifiche degi Inventari di gas ad effetto serraai sensi della norma U NI EN 150 14064-1 e dl eseguire verifichedel le emissioni dei gas ad effetto serra nell'ambito EmissionTrad Ing Se heme previsto dall' applicazione dei Protocollo di Kyoto.

ildi h^st°^ne ambient^'^ cert!;

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Lu I. 68/15 impone alle aciende sistemi ili gestione atnbientale salva -responsabilità

Ecoreati, prevenire si deveDI ROBERTO MILIACCA

f'Vhi inquina paga. Sembrerebbe un prin-cipio di civiltà giuridica scontato, eppu-

re ci sono voluti ben 20 anni per affermareche i crimini contro l 'ambiente non sono piùcontravvenzioni, ma delitti. Alcuni dati, percapire di cosa stiamo parlando: nel solo 2014sono stati 29.293 gli ecoreati accertati per ungiro d'affari pari a 22 miliardi di euro. Sonoaltresì aumentate le infrazioni nel settore deirifiuti (+26%) e del cemento (+4,3) alimentatedal fenomeno della corruzione Il 2015 verràricordato come un vero e proprio spartiacque,cioè come l'anno in cui è stata approvata lalegge che introduce nel codice penale uno spe-cifico titolo dedicato ai delitti contro l'ambien-te, che punisce chi vuole fare profitti a dannodella salute collettiva e degli ecosistemi. Conl'entrata in vigore della legge 6812015, appro-vata a fine maggio, nel codicepenale italianosono stati introdotti cinque nuovi reati control'ambiente (disastro e inquinamento ambien-tale, traffico e abbandono materiale ad altaradioattività, impedimento dei controlli, omes-sa bonifica), alcuni dei quali considerati diparticolare gravità, con la previsione dell'ina-sprimento della lotta alle ecomafie. A distanzadi sei mesi dall 'entrata in vigore, Affari Legaliha voluto fare un punto, sentendo alcuni degliavvocati specializzati che stanno affiancandole aziende per spiegare loro che, esattamentecome già oggi avviene con la 231, anche con lalegge 68 viene prevista un'attività di ricogni-zione dei rischi ambientali potenziali che, sesvolta, può ridimensionare la responsabilitàdell'impresa. Molti studi hanno già iniziato alavorare su questo filone, seppure con qualchedubbio dovuto alla prima fase applicativa.

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Il direttore

ANTONIO CIANCIULLO

PARIGI. «Questa conferenza era par-tita come una grande sfida e oggi laposta in gioco è ancora più alta. Do-po gli attacchi terroristici del 13 no-

vembre, è ancora più urgente daresicurezza in due direzioni: garanti-re la stabilità del clima e dimostrareche attorno al buon governo delle ri-sorse naturali si può trovare un ac-cordo tra 7 miliardi di persone. Avermantenuto l'impegno al negoziatodi Parigi è stato un primo segnale

forte». Achim Steiner, direttoredell'Unep, il programma per l'am-

biente delle Nazioni Unite, guardacon fiducia al lavoro in cui sono im-pegnati i delegati arrivati al sum-mit che deciderà il futuro climatico

del pianeta.Secondo i climatologi bisognereb-be essere più rapidi: la concentra-zione di C02 in atmosfera conti-nua ad aumentare mentre dal1992, cioè dalla firma della con-venzione per la difesa dell'atmo-sfera, a oggi non è stato ancoratrovato un accordo che impegnitutti.«Sì, abbiamo accumulato un ritar-

do grave, ma è anche vero che negliultimi tempi qualcosa è cambiato.Mai nella storia di questa lunga trat-tativa per la difesa del cima era suc-cesso che tanti paesi scendessero di-rettamente in campo prendendo im-pegni concreti per ridurre i gas ser-ra. Oggi 181 paesi, responsabili di ol-tre il 90% delle emissioni, hannomesso nero su bianco una lista diobiettivi perla protezione dell'atmo-sfera. E' un salto di disponibilità chefino a pochi anni fa sembrava impos-sibile».

Un salto insufficiente. Mettendoassieme tutti i tagli previsti, esupponendo che diventino effet-tivamente operativi , si arrivereb-be a metà dell'obiettivo conside-

dell'Agenzia Onu per l'a inte: " I Paesipossono attivare un meccanismo dicontrollo per a'vare a uno scenariocarbon neutral. Il pianeta si può salvare"

4 41 n IN

, )vo1ta possíbí'ke-á11 i idi Rj

Cuuu il a o

^MISSKJI i Lei u

Ct tict li ur--- v---- -v-% rt* irr-1 dal 2050"rato necessario per arrestare il ri-scaldamento climatico al di sottodei due gradi di aumento rispet-to all'era pre industriale.«Partire con metà dell'obiettivo

in tasca non è un vantaggio trascu-rabile. Naturalmente si tratta ora diottenere l'altra metà, ma i segnaliin questa direzione ci sono e sononetti. La scommessa è costruire unmeccanismo di revisione dei targetche permetta di arrivare a uno sce-nario carbon neutral, cioè a emissio-ni zero, nella seconda metà del seco-lo».

Una carbon tax, già adottata davari Paesi e da varie regioni, da-rebbe una bella spinta al proces-so.«Sull'idea di inserire il costo del

disinquinamento all'interno delprezzo dei prodotti ad alto tenore dicarbonio c'è oggi consenso ancheall'interno della Banca mondiale edel Fondo monetario internaziona-le. Ma il tema non è all'ordine delgiorno a Parigi. Forse lo sarà tra 5 an-ni, nel momento in cui il processoche delineerà in questi giorni diven-terà operativo».

Qual è l 'alternativa alla carbontax?«Ci sono vari sistemi per dare un

prezzo all'anidride carbonica pro-dotta bruciando combustibili fossi-li. L'Europa ad esempio ha messoun tetto alle emissioni e ha creatoun mercato di compravendita dellequote di emissione che penalizzachi non innova. Inoltre i grandi capi-tali che fluttuano da un paese all'al-tro e da un'attività all'altra stannodedicando un'attenzione sempremaggiore alle fonti rinnovabili per-ché permettono investimenti sicuri

e redditizi. Se i 500 miliardi di dolla-ri di incentivi ai combustibili fossilivenissero spostati in direzionegreen questo processo diventereb-be più veloce».

Intanto però i danni da caos cli-matico continuano ad aumenta-re.«E vero: il numero di catastrofi

naturali è triplicato negli ultimi 30anni, Secondo il rapporto dell'Uni-sdr, l'Ufficio delle Nazioni Unite perla riduzione dei disastri, hanno ucci-so 600 mila persone in 20 anni, unamedia di 30 mila all'anno. E altri 4,1miliardi di persone sono rimasti feri-ti, o hanno perso la casa e sono staticostretti a spostarsi: parliamo di unnumero che equivale a più di metàdella popolazione mondiale».

Ritiene che la conferenza di Pari-gi si concluderà con un accordovincolante che metta in sicurez-za l'atmosfera?«Ho fiducia sul prevalere della ra-

gione. Non abbiamo alternative. Inassenza di una capacità di governan-ce globale dell'atmosfera i disastricontinueranno ad aumentare e lapressione crescente dei profughi fa-rà salire le tensioni e aumenterà leprobabilità di conflitto».

3 RICftO[JULONE NIíHNATA

Siamo in ntarc j, maqualcosa è cambiato. Maicose tanti paesi avevanopreso impegni concreti perridurre i gac rra

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L'analisi . Il «peso» del Fisco _

Frenare la tassazione immobiliaree una scelta che aiuta l'economiadi Giorgio Spaziani Testa

a legge di Stabilità per il 2016può rappresentare perla pro-prietà immobiliare un signi-

ficativo cambio di rotta rispetto al-le politiche fiscali che hanno inte-ressato il comparto negli ultimiquattro anni. Nel 2015, la proprietàimmobiliare si è trovata, per ilquarto anno consecutivo, a subireun livello di imposizione tributariainsostenibile, con un gettito di Imue Tasi pari a circa 25 miliardi di cu-ro. Fino al 2011, il gettito dell'Ici erastato di poco più di 9 miliardi di eu-

ro. Le imposte locali sugli immobilisi sono, pertanto, quasi triplicate.Oltre alle imposte di natura patri-moniale, la proprietà immobiliarepaga ogni anno almeno 20 miliardicirca in altri tributi. Il risultato èche l'Italia ha ormai un livello di

tassazione sugli immobili più chedoppio rispetto alla media deiPae-si europei.

Il Governo si è reso conto di que-sta situazione e ad esso va dato attodi aver mantenuto il punto - elimi-nando la Tasi sull'abitazione prin-cipale, oltre che prorogando laver-sione rafforzata delle detrazioniper interventi di ristrutturazioneedilizia, risparmio energetico e ac-quisto mobili - sulla scelta di dareun segnale di fiducia a un settore ingrave crisi. E ciò, anche contrastan-do ripetute pressioni in senso con-trario da parte dell'Ue e dell'Ocse.

Il Parlamento, daparte sua, non èstato sinora da meno. Il Senato haapportato alcune modifiche al te-sto dell'Esecutivo chepotranno da-re ulteriore slancio alla manovra.Su tutte, la riduzione del 25% dellatassazione Imu-Tasi per una partedegli immobili concessi in locazio-ne: quelli «locati a canone concor-dato di cui alla legge 9 dicembre1998; numero 431».

Il testo della norma approvatapermette di considerare interessa-te a questo sgravio tre tipologie dicontratti di locazione: i contrattiagevolati, della durata di 3 anni più 2di rinnovo; i contratti per studentiuniversitari, di durata da 6 mesi a 3anni; i contratti transitori (di dura-ta dai a 18 mesi), se stipulati nei Co-muni nei quali il canone deve esse-re stabilito dalle parti applicando

gliAccorditerritoriali (aree metro-

politane diRoma, Milano, Venezia,Genova, Bologna, Firenze, Napoli,Torino, Bari, Palermo, Catania; Co-muni confinanti con tali aree; altriComuni capoluogo di provincia)

La norma - che è un importantesegnale per l'affitto, nonostante ifunzionari del ministero dell'Eco-nomia abbiano imposto un'atte-nuazione della misura propostatrasversalmente da maggioranzae opposizione (limite Imu-Tasi al4 per mille) - dispone che l'impo-sta, determinata applicando l'ali-quota stabilita dal Comune, «è ri-dotta al 75 per cento». La conse-guenza è che la riduzione di unquarto dell'Imu e della Tasi si ap-plicherà nel 2016 all'imposta do-vuta sullabase delle aliquote stabi-lite per il 2015 dai singoli Comuni.Ciò, perché lo stesso disegno dilegge vieta alle amministrazionilocali, per il prossimo anno, di mo-dificare inaumento le aliquote sta-bilite per quest'anno.

La decisione di eliminare la tas-sazione sulla "prima casa" rischiadi perdere parte del suo effetto po-sitivo per la scelta di escludere al-cune abitazioni da tale esenzione,oltretutto gravandole con un'im-posizione che può arrivare addirit-tura al 6,8 per mille. Se l'obiettivo èquello di esentare l'abitazione diresidenza, non vi è ragione di ope-rare distinzioni. In ogni caso, lostesso criterio utilizzato è discuti-bile. Le abitazioni escluse dal-l'esenzione, infatti, sono quelle in-quadrate nelle categorie catastaliA/i, A/8 e A/9: immobili impro-priamente definiti "di lusso", es-sendo diversissimi fra di loro pereffetto dell'impostazione stessadel nostro Catasto, e non per caso......................................................................................

LOCAZIONI CALMIERATEPositiva anche l'ideadi sgravare de[25%chi scegliedi affittarea canone concordato

ctistrloumti sul territorio nazionalein modo del tutto disomogeneo.

Il disegno di legge di stabilitàprevede, poi, la possibilità di appli-care la maggiorazione dello o,8 permille da parte dei Comuni che nel2015 (con delibera approvata entroilio settembre) l'abbiano utilizzataper gli immobili che nel 2o16 saran-no ancora soggetti a Imu e Tasi.

Dopo l'allarme lanciato da Con-fedilizia, è stata scongiurata l'ori-ginaria previsione di un utilizzogeneralizzato di tale maggiora-zione, che avrebbe portato fino a2miliardi di imposte in più. Si trat-ta, comunque, di una scelta nonopportuna, posto che nel 2015 lamaggiorazione aveva, per legge,lo scopo di finanziare detrazioniper la prima casa (anche se spessoquest'obbligo non è stato rispet-tato), mentre per il 2016 sembrerebbe essere incondizionata.

Altrettanto inopportuna è la"sa-natoria" concessa ai Comuni chehanno deliberato le aliquote fuori

- termine, sulla quale è essenziale unripensamento.

Nel complesso, l'inversione dirotta nella fiscalità.immobiliare vaapprezzata e sostenuta, anche sedimolto di più vi sarebbe bisogno.Soprattutto, bisognerà lavorareper un intervento di detassazionesu un altro settore importante del-l'affitto, quello degli immobili nonabitativi, ad esempio estendendoanche alle locazioni commercialil'applicazione della cedolare sec-ca. Ad imporlo non sono solo ra''gioni di equità, ma anche l'esigen-za di non rassegnarsi al mare di sa-racinesche abbassate che affliggo-no le nostre città.

Presidente Confedilizia

Tassazione Immobiliare Pagina 32

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Europa, strategia in tre mosseper lanciare le piccole imprese

IL PIANO DEL COMAUSSARIOELZBIET"A BIENKClWSKA:CREARE PI(;i C}PPC)RTUNITP.PER GLI ATTORI DEL SISTEMA,INCORAGGIARE CONVIGOREL'INNOVAZIONEE RENDEREIL MERCATO PliJ AMPIOE GaMOGENECï NELLE REGOLE

MilanoL l Eutrop a punta con forza

sullelpi(:r nleimpreseei professionisti. Lo ha ribaditola commissaria Ue per l'indu-stria, il mercato interno e lePmi., Elzbieta Bienkowska.«La Commissione ha decisodi dare un niton o impulsoall'economia basato su tre li-nee guida», ha annunciatoBienkowska intervenendo al-la Settimana europea delle pie-cole e medie imprese, che si ètenuta in Lussemburgo dal 16al 22 novembre.

Creare più opportunità perúnprenditori, professionisti econsuma tori; incoraggiare for-temente 1 innuvazione; rende-re il mercato più ampio, e omo-geneo nelle regole. Sono le trearee di intervento (e nel con-tempoitrefattoritrainanti) del-la strategia di Bruxelles per lacrescita. «In particolare voglia-mo lavo-rare sulle regole - hasottolineato Rienkowska - ser-ve una nuova cultura delle re-gole, defloro rispetto e della lo-ro semplificazione». E unanuo-va cultura delle regole signifi-ca, prima di ti in o, pari oppnrtu-nità per ogni attore, senza f tvo-

Lai commtssarlaß owskaèlnter ent ta

allaSettimanaeuropea delle

pikc ol e e

medieImprese, ln

Lussemburgodal 16 al22

novembre

ritismi o penalizzazioni dettatidalle dimensioni aziendali.

La scelta di Bruxelles nascedal numeri. «Sono le piccoleaziende e i professionisti a crea-re occupazione», ha tenuto aprecisare Bienkowska. Nel2014 l'Europa delle micro, pie-cole e medie imprese ( i)e delle professioni ha creatoun milione di nuovi posti di la-voro. E, soprattutto nella nuo-va imprenditorialità, sono lemicro imprese a svolgere laparte del leone.

In occasione della Settima-na in Lussemburgo, a renderedisponibile la radiografiadell'Europa delle imprese (e inparticolare del ruolo rivestitoda mPmi nel tessuta produttivocontinentale) è stato Eurostat,l'istituto di statistica dell'Ue.

Il nostro Paese si piazza alvertice europeo per numerodi imprese complessivo, nu-mero (e posti di lavoro) dellemicro Imprese. Una diffusio-ne dello spirito imprenditoria-le che riceve di continuo con-ferme qualitative ai verticidell'Europa, la Lombardiaha ricevuto il premio "Regio-ne imprenditoriale 2016" dalComitato europeo delle regio-ni, che ha appena lanciato laprossima edizione del ricono-scimento.

Su 22,347 milioni di Impreseattive ne l'Unione a28 Stati a fi-ne 2012, anno a cuì sifermano idati a disposizione di Eurostat,l'Italia da sola ne conta 3,825milioni. Seguono nell'ordine,molto distanziate, Francia(2,882 milioni), Spagna (2,385milioni) Germania (2,190 milio-ni) e Regno Unito (1,784 milio-ni). Nell'occupazione, invece,l'Italia è quarta dietro a Germa-nia, Regno Unito, Francia e pre-cede la Spagna. Al vertice dellaclassifica la Germania, con26,4 milioni di addetti nelle im-

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prese non finanziarie, seguitada Regno Unito (17,785 milio-ni), Francia (15,496 milioni),Italia (14,715 milioni) e Spagna(10,923 milioni).

Il nostro Paese è senza rivaliper numero di micro imprese-ne conta oltre 3,6 milioni, da-vanti a Francia (2,73 milioni) eSpagna (2,25 milioni). Nellagraduatoria che fotografa laqs irta di micro imprese sul tota-le delle imprese non finanzia-rie iiazionalil'Italiia cede lo scet-tro alta Grecia (che primeggiacon il 96,7% ) ed è sesta con il94, %3. Più lontani il Regno Uni-to N3,9%) e la Germania

,3%). Pernumero di occupa-ti nelle micro imprese, ilnostroPaese torno, in i r ,1 n, con 6,8 mi-lioni di addetti , se cito da Ger-mania (: G milioni ), Francia (4,5milioni), Spagna (4,4 milioni) eRegno Unito (3,1 milioni).

Interessanti sono an c leiti forniti da Eurostat sulle nuo-ve imprese : 2,315 milioni con3,5 milioni di occupati . LaFran-cia è il membro della Ue cheha dato vita a più iniziative im-prenditoriali (308mii a li , davan-ti all'Italia (275mila nuove im-prese con354milaoccupatï. com-plessivi), alla Spagna (248mila),a l Regno Unito (242mila) e allaGermania (238mila), tallonatadalla Polonia. La maggior partedelle nuove imprese europee(70,8%) non ha dipendenti; finoa quattro dipendenti sono il31%; da cinque a nove l'8,3% eda dieci in Su il 14,3%.

La Francia ha la maggiorequota di imprese neonate sen-za dipendenti (92,3%) con l'Ita-lia al 76,1 e il 53,2% degli ad-detti totali . Le nuove impresetra uno e quattro dipendentivedono primeggiare il RegnoUnito (80,5%), con l'Italia al22,1% e il 27,2% degli addetti.Traeinque e nove addetti rima-ne in testa il Regno Unito (5%)con l 'Italia ali' 1,2% e il 6,4% deidipendenti . E tra le impreseneonate con oltre dieci dipen-denti va In testa la Croazia(2,6%) mentre l'Italia si fermaallo 0,7% con il 13,1% degli oc-cupati.

KMr.SMhY

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LE INSOLVENZE BANCARIESEMBRANO IN CALOLA POLIZZA MODULACONSENTE DI COSTRUIREUNACOPEPERSONALIZZATA IN BASEALLE ESIGENZEDELLA SINGOLA IMPRESA

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Alivello l;iolrtle il reportrile-va una contrazione delle insol-venze nell'ordine del 3% rispet-to álle stime del primo seme-stre. Nt:l Eurozona il livello re-sta ct,rl;trLque superiore del75% rispetta al periodo pre-cri-si. Oltre a1 l4 Grec1a, ancora inpiena cr;si, anche inI"anciad at-teso un dato in crescita nell'an-no in corso (nella misura dei 4,2,contro il +9% di Atene).

Per l'Italia si attende un mo-desto miglioramento perfi 2016,in linea ~,»ì la media dell'Euro-zona, nt , ntre le cosevannogli, ne -: gr :, Irlanda e Be -gio. t :,7do al di lá dei Paesi

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che adattano lamoneta tfarica, lacrescita de:le in-.,Jlr enze t attesanelre in Sti i tue-

ticolare, quest'ul-timo sconta ilcrollo dei prezzipetroliferi, unodei conilïatti piùiniportarrii dellasua economia.Gli ti si at-tendono una sta-

gr ttzie tdl'atteso rik n delle qt;o-t;tzicrnf del:' ïro nero.

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icitltare, la crescente globa-tziotie spinge a rafforzare

t di prodotti verso le pic-cute e medie imprese. La stessaAtradius si muove in questa dire-zione con la po?`zza Modula,che consente di c,, ruire unacopertura pert-, n-.; in ba-se alle esigenze du.= iagolaazienda, La fì.i_nmùa ModulaSrnart, inpartic<Jl,3re, punta sul-la velocizzazialne dcíic• te. €rrpi.sti-clieintuttele iasi 1.;e-ti1íredelcontratt<? as icttrati •o f ,graziF=.anche all t.tilizzu u pt;tttatiormaonIPrei,dttttrla dttotazintle nrpi-da .t,trtr:rrrtt:ricedipti-cin . - o t`la ligttidr aionedell ydennizzo dopo cluaftromes: tlsl .., adenzadellapaitnafattura noti pagat-<t lí aa scaden-za ñ95attl pe.€ gtll' Stlt 1 ' ' í zlanella plani talinne fi€rtnz ,€ia.La po.i za r ïent pr pnsta ai set-tu .i älirnenzare, chimico , tessilee meccanico, per transazionicommerciali in It ":: Europa ePaesiOcse. (Ldo.)

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Da due yratznucc lìYì' , ratz• su coynE,> scc, ,> CY' z r -•c, e s7o CY'f,l1 Tso1, duc, li con, i su E.t zynt,lzE,l ,r•e un t.ir•ocírito

Tre step per uno stage vincenteConoscenze, competenze e comportamenti e ti

Pagine a curaDI DANIELE CIRIOLI

erchi lavoro? Lo sta-ge può essere il passogiusto per comincia-re. Permette di far-

si conoscere dal mondo dellavoro (le aziende) e di fareconoscenza diretta del mondodel lavoro. Ma come bisognamuoversi? Dove si può trovarelo stage che fa per sé? E comebisogna comportarsi in azien-da una volta superato il testd'accesso allo stage? I fattorivincenti sono tre: sapere, sa-per fare e saper essere. A sug-gerirlo sono due pubblicazionidell'Isfol: il manuale del tiroci-nante (in Italia) e il manualedello stage in Europa.

Primo: chiarirsi le idee.La prima cosa da fare è chia-rirsi le idee: intendi trovare iltirocinio, probabilmente hai lecarte in regola per candidarti,ma non sai da dove comincia-re. Ecco perché una delle pri-me cose da fare è chiarirsi leidee: su se stessi e sul propriobagaglio di competenze, sullapropria storia formativa edeventualmente professionale.Partendo dagli studi fatti, daipropri interessi e aspettativebisogna proiettarsi nel futuro:che cosa voglio ottenere daltirocinio? Ho un settore d'inte-resse privilegiato'? Qual è l'areao la funzione aziendale in cuipotrei o vorrei inserì nn?

Secondo : cercare l'offer-ta. Con le idee più chiare suldove, come e perché si può pas-sare alla fase successiva: tro-varsi lo stage che fa per sé. Perintraprendere un'esperienzadi tirocinio è possibile sia au-toproporsi, inviando a una opiù aziende la propria auto-candidatura, oppure si può ri-spondere ad annunci specifici.Non è superfluo «spargere lavoce» fra parenti e amici: noto-riamente, infatti, questi sono icanali più efficaci a trovare un

primo contatto di lavoro. Nel-la ricerca autonoma, la cosamigliore è individuare e con-

tattare direttamente l'aziendao gruppo di aziende che sem-brano fare al caso proprio. Coninternet, peraltro, è oggi moltopiù facile documentarsi, ricer-care le informazioni. Cercandosu web e stampa specializzatainfatti si possono facilmenterecuperare indicazioni, consi-gli, annunci di tirocini pressoenti, istituzioni, aziende. Lamaggior parte dei siti offre in-formazioni per cercare lavoro,ma al loro interno si possonotrovare anche annunci di sta-ge. Un suggerimento per unaricerca mirata sul web: utiliz-za parole chiave come tirocini,stage, orientamento al lavoro,tirocinio extracurricolare (ocurriculare), tirocini formati-vi e di orientamento, tirocinid'inserimento/reinserimentoal lavoro, tirocini estivi, centridi orientamento al lavoro ecc.Per chi voglia seguire le viepiù tradizionali, può informar-si presso università, sportellidi orientamento, centri perl'impiego, sportelli Informa-giovani del proprio comune diresidenza.

Terzo : sapersi muoverein azienda . Una volta tro-vato il tirocinio, effettuatol'eventuale test d'ingresso esuperata la selezione si puòtirare un sospiro di sollievo,anche se il più non è stato an-cora fatto. Essere stati sceltiper uno stage è senza dubbioun buon risultato: ma si è vin-ta solo una battaglia e occorreben altro per portare a casa lavittoria di un posto di lavorostabile definitivo. L'esperien-za comincia in genere con lasottoscrizione del Progetto for-mativo nel quale sono indicatele attività che andranno svoltee le competenze sviluppate nelcorso del tirocinio. Il Progettodefinisce inoltre due risultati:a) che cosa farai all'internodell'azienda (attività da svol-gere); b) che cosa impareraia fare nel corso del tirocinio(competenze attese). È eviden-te che le due cose sono stretta-mente connesse: tutto ciò ches'imparerà a fare, lo s'impare-rà facendolo (sul campo).

Ma il Progetto manca di unacosa essenziale: non dice nientedi come comportarsi in azienda,

quali atteggiamenti assumere,i comportamenti da tenere equelli invece evitare. E unagrande mancanza, perché sitratta di aspetti su cui si giocaparecchio l'eventuale confermain un posto di lavoro fisso. Per-ciò sono aspetti da considerarecon grande attenzione, potendoaddirittura risultare vincentidal momento che il lavoro nonè semplicemente un insieme dimansioni da svolgere, ma an-che e soprattutto una rete direlazioni, rapporti e scambi.Schematizzando, il successodipenderà essenzialmente datre fattori:

1) sapere (l'insieme delle co-noscenze necessarie per lo svol-

gimento del proprio lavoro);2) saper fare (l'insieme delle

competenze professionali ne-cessarie in relazione al ruoloche si ricopre);

3) saper essere (l'insiemedei comportamenti che ci siaspetta da chi opera in un de-terminato ruolo e in una de-terminata realtà aziendale).

Le mosse giuste. L'ulti-ma espressione (saper es-sere) esprime la capacità diassumere comportamenti,modi di fare, atteggiamen-ti che siano coerenti tantocon il proprio ruolo, quantocon la cultura dell'azien-da, dell'organizzazione, coni suoi valori e la sua im-magine, con le sue regolescritte e anche con quelle nonscritte. Ogni organizzazione ècostituita da un patrimonio distoria, valori, idee e conoscenzeche orientano il modo di com-portarsi delle persone che nefanno parte. «Saper essere»,allora, significa sapersi inte-grare nel contesto sociale e or-ganizzativo di cui si è entrati afar parte, non solo mediante ilrispetto delle più ovvie e gene-rali regole di comportamento o

dei regolamenti aziendali, maanche e soprattutto attraversomodi di porsi e di comportarsi

che esprimano la comprensio-ne e la condivisione della filo-sofia aziendale. L'esperienzalo dice: non si è apprezzati se,pur facendo un buon lavoro, siassumono atteggiamenti ina-deguati o contrari alla culturae ai valori dell'azienda. Saperstare in azienda, dunque, è unacondizione fondamentale perla buona riuscita di un tiroci-nio. Ovviamente ogni aziendaha la sua specifica identità, lasua storia e la sua cultura. Icomportamenti attesi, quindi,variano e non possono esserecatalogati in regole ferree. Main principi sì, e sono stati rias-sunti nella tabella in pagina.

La prima cosa da fare è«studiare» bene l'organizza-zione (azienda) prima ancoradi entrare a farne parte, rac-cogliendo il maggior numerodi informazioni possibile. Percapire, l'espediente è osserva-re gli altri, i colleghi: il modoin cui si relazionano tra diloro; il modo in cui si relazio-nano con i capi; il modo in cuivengono gestite le situazioniconflittuali all'interno delgruppo di lavoro; il modo incui vengono gestiti i rapporticon i clienti e/o i partner; gliorari «effettivi» di lavoro; iltipo di abbigliamento. Tuttociò, però, non significa ap-piattirsi in comportamentipuramente imitativi e «sper-sonalizzati»: per entrare insintonia col proprio ambien-te di lavoro, infatti, non ènecessario rinunciare al pro-prio stile e al proprio modo diessere.

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Dall'estero una marcia in piùna marcia in più èquella di andare oltre-frontiera. Uno stage inEuropa, infatti, è uno

snodo decisivo nel percorso dicrescita personale e professio-nale: i confini di conoscenza siallargano e con essi l'inventivae la capacità di fare. Attenzio-ne, però. Non bastano la vogliadi partire, la determinazione,la motivazione, che sono co-munque aspetti basilari chenon devono mancare: per pia-nificare seriamente uno stageall'estero, occorre prima di tut-to verificarne l'effettiva fattibi-lità, individuando gli eventualiproblemi e ostacoli che possonofar saltare i piani. Due doman-de sono insostituibili: sono ingrado di sostenere le spese ne-cessarie`? Le conoscenze lingui-stiche sono adeguate a questotipo di esperienza?

Chi pensa di fare un'espe-rienza all'estero è probabil-mente animato dal legittimoentusiasmo di immaginare divivere una nuova, importanteavventura umana e professio-nale. In effet- ti, è propriocosì che accade

nella

maggior parte dei casi a chi fauno stage in Europa; a volte,però, l'impatto con la nuovarealtà può essere più duro delprevisto e l'entusiasmo inizia-le può lasciar spazio alla delu-sione e alla voglia di tornare acasa. Perciò, prevenire questepossibili difficoltà aiuta a evi-tare brutte sorprese: prima diiniziare la ricerca dello stage,è essenziale cercare di capirese si è pronti, se si ha la «testagiusta» per questa esperienza.Serve riflettere su se stessi, sulproprio carattere, sul propriomodo di essere e sulle proprieesigenze, in modo da riusciread «anticipare» i problemi chesi potrebbero presentare unavolta che si è giunti all'este-ro. È un esercizio di naturapsicologica che può svolger-si rispondendo a domandecome queste: «Ho la capacità(e la voglia) di ambientarmi

in un paese diverso dal mioper lingua, abitudini, stile divita, cultura, clima ecc.? Hola capacità di inserirmi in uncontesto lavorativo del tuttonuovo e sconosciuto? Saròin grado di organizzarmi lavita da solo, senza il soste-gno e l'assistenza di familiari,parenti e amici?». Servirà atestare e misurare la capa-cità di gestione di una più omeno elevata quota di stress

che inevitabilmente è legataa queste situazioni, in cui cisi trova improvvisamente arinunciare, simultaneamen-te, alle proprie abitudini, alproprio ambiente, alle como-dità «di casa» e alle personecare. Uno stage all'estero è unesame di maturità: se affron-tato con lo spirito giusto, allafine servirà a fare di se stessiuna persona più matura, piùsolida, più sicura.

Che cosa mettere in valigiaLa burocrazia non conosce confi-

ni. Chi ha partecipato alla selezioneper uno stage all 'estero , ha superatoi primi step ed è stato convocato perun colloquio (o per un Assessment),si trova a fare i conti con i documentida portarsi dietro.

Ecco l 'elenco di quelli da non di-menticare e che, eventualmente,andranno aggiunti a quelli espressa-mente richiesti nella convocazione altest di stage:

• passaporto o carta d'identità va-lida per l 'espatrio, in corso di vali-dità;

• alcune foto tessera;• l'European skills passport o Pas-

saporto europeo delle competenze (ilquale contiene : copie del proprio

Europass CV, sia in inglese che nellalingua del paese ospitante ; eventualicertificazioni linguistiche ; fotocopiedi attestati (anche di stage svolti inItalia), certificati e titoli di studio,legalmente tradotti ; l'Europass Mo-bility (per chi abbia già fatto unostage o un'esperienza di mobilitàall'estero);

• eventuali lettere di presentazio-ne o di referenza;

• un eventuale book che raccoglie ituoi lavori , soprattutto per le profes-sioni artistiche , creative o tecniche,come per esempio architetto, desi-gner, stilista , fotografo ecc.;

• eventuali pubblicazioni , se signi-ficative;

• la Tessera europea di assicurazio-

ne malattie (Team) e%o una polizzasanitaria (se richiesta dal paese didestinazione);

• la patente di guida in corso di va-lidità, se disponibile;

• eventuali garanzie bancarie, avolte necessarie per il contrattod'affitto, se si è accettato di fareuno stage gratuito o beneficiariosoltanto di alcuni benefit (trasporti,mensa aziendale ecc.);

• eventuale certificato di buonacondotta, prodotto anche in autocer-tificazione , legalmente tradotto, serichiesto dalle autorità competentidel paese di destinazione;

• bancomat , carte di credito o ri-caricabili , valide all'estero , con i re-lativi codici.

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Per ogni azienda è fondamentale potersi fidare delle proprie rior

Affidabilitàse. Un responsabile che affidi un compito a un sera collal.)orator(:deve essere certa che quel compito verrà svolto in modo adeguato

e Sensoed entro i tempi previsti.

di res ponsabilitàDimostra d essere serio, affidabile, respoE sabile nell'affrcntare il lavoro: Verrai stimato in qualsiasi azienda

In azienda è sicuramente apprezzato il ragazzo che non ha Asognodi assistenza continma. ma che sia in ra

Autonomiado di lavorare in autono-

mia e in l)reve tempo, entrando velocenn crc nelle dlnan-ijche, neie rapidita

processi e nei ritmi di lavoro aziendali.nell'apprendere

Dimostrati sveglio, che non serve spiegarti C: ripeterli pii_r volte

le stesse cose: Verrai stinlato in qualsiasi azienda

1 uri atteggi anlerltc) c enesalmernte apprezzatoin un tirocinante. Anche se sei •°i'L ltimo arrivata" nonper questo devi avere paura di dire la tua. di esprimere,le tue idee, di fornire il tuo contributo originale, insomma di parte-

Propositivltdclp ,re attlvarnente alla vita on!!'azienda.

Dirnostrati interessato. senza paura di idre o commettere delleingenuità perché potresti anche suggerire idee nuove o fornirespunti interessas'iti: verro stimato in qualsiasi azienda

intraprendenza e spirito d'iniziativa sono dualità gradite di un

giovane tirocinante, ma e fondamentale non essere presuntuosi

o arroganti. I nlaestrir o i `primi della classe" non fanno molta

Umiltà strada in azienda. Un tirocinante che assurda pose e modi damanager suscita ilasita o irritazione. alai approvazione o stima.

Dimostrati maturo, ascoltando con attenzione prima di par-lare: verrai stimato in qualsiasi azienda

È una i.)uona dote sia quella mentale sia quella lavorativa. La prima

è la capacita di aprirsi a punti di vista differenti e di modificare

schemi di comportamento consolidati; la seconda è la cap citaFlessìbWtä

di adeguarsi a modi e tempi di lavoro deii'a .iendali.Dimostrati abile nell'adattarti a posizioni e r tmi di lavorodiversi dai tuoi: verrai stimato in qualsiasi azienda

E essenzale che il tirocinante. ovvero un giovane che è appe-na entrato nel mondo dei lavoro, si dimostri molto motivatoe affronti II percorso formativo con entusiasmo, impegno evoglia di fare. anche ai di là delle mansioni che gli verngo

Motivazione rio affidate. Fare domande ai tutor e ai colleghi (nei modi ee curiositä nei tempi giusti': ti aiuterà a crescere e ti farà apprezzare.

Dimostrati intelligentemente curioso di saperne di più sulnuovo lavoro, sui prodotti. attività, processi ci lavoro: verraistimato in qualsiasi azienda

MA SOPRATTUTTO : " No perditempo!"In ogni azienda è essenziale raggiungere determinati obiettivi entro tempi prefissati.II tempo e una delle risorse più preziose e perciò e molto importante sapersi auto-gestirsi, organizzando il proprio lavoro i n modo tale da raggiungere i risultati attesirispettando le scadenze previste

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La, società lancia la campagna di recruiting in ambito tecnologico

Accenture punta sull'ltPrevisti 2. inserimenti, tra s tï

Pagina a curaDI LAURA RoTA

ccenture lancia unacampagna di assunzio-ni in ambito tecnologi-co: sono 2.400 i profili

ricercati in Italia, a offrire unatestimonianza ancor più con-creta della rilevanza e dellastrategicità dell'acqui-sizione di competenzetecnico-scientifiche nelnostro paese. L'aziendaha avviato un'impor-tante campagna di re-cruiting, che prevede diinserire 1.800 tra profilisenior e junior dipen-denti e 600 stagisti. Laricerca di personale ri-guarda figure professionali condiversi livelli di competenza,selezionate tra neolaureati eprofessionisti esperti, preva-lentemente con competenzeall'interno delle aree digital estrategy, technology e manage-ment consulting. Altri settori diinteresse, business & technolo-gy integration, infrastrutture,solution architetture, It ope-rations, software engineering,

analytics, security, industrysolutions & services, businessprocess specialization. La mag-gior parte dei neoassunti verràdestinata alle sedi di Milano eRoma, anche se non mancanoricerche per Torino, Verona,Cagliari e Napoli. I titoli distudio più richiesti sono le lau-ree in ingegneria informatica,

meccanica, delle telecomunica-zioni, gestionale e elettronica,in informatica, economia, sta-tistica, matematica e fisica. Iprofili maggiormente ricercatisono data scientist, digital con-sultant, It strategist, networksecurity e cloud, digital marke-ting ed e-commerce. Il succes-so di Accenture dipende dallesue persone e per il networkè fondamentale condividere

e diffondere una cultura chefavorisca la collaborazione, illavoro di squadra e la crescitaindividuale.

Con questa campagnal'azienda si pone l'obiettivodi raggiungere un tasso diassunzioni femminili del 35 -40%. Accenture è stata, infat-ti, uno dei protagonisti della

terza edizione

di Nuvola Rosa,il progetto diMicrosoft Italiaconcluso lo scor-so 18 novembreper aiutare legiovani donnea intraprende-re percorsi tec-nico-scientifici

utili ad accedere al mondo dellavoro, che nel 2015 ha for-mato quasi 2000 ragazze perpermettere loro di cogliere leopportunità del digitale. «Seguardiamo a tutta Accenture»,commenta Francesca Patella-ni, responsabile human capi-tal & diversity e geographicservices di Accenture ICEG,«oggi abbiamo una presenzafemminile del 30% sul totale

della popolazione. Il nostroobiettivo di crescita è unagrande sfida, perché ci i.~ivol-giamo a un mercato che vedeancora una carenza di profilifemminili con competenze inmaterie STEM. Il progettoNuvola Rosa ha permesso atante giovani di avvicinarsi amaterie tecnico-scientifiche eci auguriamo che un numerosempre maggiore di ragazzeorienti il proprio percorso distudi in questa direzione. Perun'azienda, oggi, attrarre ta-lenti al femminile significavolersi innovare e continuarea essere competitiva sul mer-cato, perché la presenza delledonne nel business è determi-nante per leggere, interpreta-re e trasformare in successoi segnali di cambiamento. InAccenture agevoliamo i per-corsi professionali promuo-vendo iniziative nel work-lifebalance, come lo smart wor-king, che abbiamo già attivatodal 2009». Gli interessati pos-sono candidarsi al sito www.professioni. accenture.it, dovesono riportate tutte le posizio-ni aperte.

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quaranta ricercatoridal Cnr a Fincantieri

Il presidente del Consiglio nazionale delle ricercheLuigi Nicolais e l'a.d . di Fincantieri Giuseppe Bonohanno sottoscritto una convenzione che amplia la part-nership strategica nell'ambito delle attività di ricer-ca, innovazione tecnologica e formazione nel settoredella cantieristica navale. In particolare , nel prossimotriennio il Cnr supporterà Fincantieri nello sviluppo diprogetti di ricerca e innovazione con fondi stanziati dalministero delle infrastrutture e dei trasporti . A tal fineil Cnr, oltre a coinvolgere 100 ricercatori già presenti,formerà un team di 40 giovani ricercatori da assume-re a progettoper un trien-nio. Tutti in-tegrerannola strutturatecnico-pro-gettuale diFincantieri,permettendole di rafforzare la posizione nei compartidove eccelle e di veicolare sulle navi del futuro il tra-sferimento tecnologico dei risultati raggiunti mediantela ricerca svolta congiuntamente . «Inseriremo», spiegaPaolo Annunziato , direttore generale del Cnr, «ricerca-tori , in possesso di laurea tecnico -scientifica e di dot-

torato di ricerca e tecnologilaureati con esperienza. L'in-novazione consiste nel fattoche queste figure cresceran-no all'interno di progetti diFincantieri e, alla scadenzadel contratto , saranno ottimicandidati per essere assuntiin uno dei più importanti

complessi cantieristici del mondo. Questi profili la-voreranno nella cantieristica , occupandosi di nuovimateriali , elettronica e sistemi di controllo di navi didiverse tipologie . Inoltre, è previsto anche lo studiodelle maree e della biologia marina ». La collaborazio-ne vedrà impegnati Fincantieri e Cnr, con la marinamilitare , nello sviluppo di una nave oceanografica perle necessità della ricerca marina nazionale . All'iniziodel 2016 è prevista la pubblicazione dei bandi sul sitowww cnr.it, concorsi e opportunità.

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Ordini, arrival'attestatoeuropeo

í Europa riconosce il valoresociale ed economico delle

libere professioni. t quanto siricava dalla proposta di parereapprovata in commissione dalComitato economico e socialeeuropeo.

Le professioni intellettualisono riconosciute «come ele-menti di traino per favorire lacrescita economica nella zonaeuro» sostengono al Cese, rac-comandando alla Commissioneeuropea di perseguire e inten-sificare le azioni di valorizza-zione e sostegno del compartodel lavoro intellettuale. Il testosarà approvato dall'assembleaplenaria nella seduta del 9 e10 dicembre , grazie ad unemendamento presentato dal-la consigliera del Cese , MarinaCalderone, nominata in rap-presentanza del (Cup) Comita-to unitario delle professioni.

«Il mondo ordinistico, equello italiano in particolare,ha finalmente quella rappre-sentanza europeo che primanon esisteva - commentaCalderone -. t il primo passoper una nuova stagione di dia-logo con l 'Europa, che va nellascia di quanto contenuto nelPiano di azione sul ruolo e fu-turo delle libere professioninella società civile europea del2020».

I. rRO.

© RIVRODWIONE RISER4'A A

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a cura di Ivo Caizzii ca izz iOco rri e re. i t

scuotel'EuroparlamentoII tax ruling al centro delle polemiche

iventa sempre piùcriticato il comporta-mento degli eurode-

putati popolari (Ppe) e so-cialisti (Sd), che compongo-no la coalizione di maggioranza nell'Europarlamento,in relazione allo scandaloLuxLeaks sui favoritismi fi-scali a multinazionali, ban-che e società. Stavolta nelmirino delle opposizioni so-no finite le decisioni di nonprorogare la commissionespeciale Taxe sull'argomen-to, che era nata dopo il «no»di Ppe e Sd alla proposta diuna vera commissione d'in-chiesta, e di non citare nelrapporto finale i principaliresponsabili politici: dalpresidente lussemburghesedella Commissione europe'Jean Claude Juncker (Ppe),che per circa un ventennio èstato premier e ministrodelle Finanze quando il suoGranducato si sviluppò come paradiso fiscale con rigido segreto bancario, fino alpresidente dell'EurogruppoJeroen Dijsselbloem (Sd),ministro delle Finanze del-l'Olanda, che concede accordi riservati simili a quellidi Lussemburgo o Irlanda(detti tax ruling) per con-sentire alle multinazionalidi ridurre le imposte a voltefino ad appena l'1 o il 211/..

Il presidente degli euro-deputati verdi, il belga Phi-lippe Lamberts, ha accusatoil presidente dell'Europarla-mento, il socialdemocratico

tedesco Martin Schulz, e ilcapogruppo di Sd GianniPittella. di aver evitato che leindagini della Taxe su Lux-Leaks potessero proseguiree di aver preferito il via auna nuova commissione conmeno poteri.

«Schulz ha manovratocori le regole proceduraliper impedire il prolunga-mento della commissione

ii presidenteJeroen Dijsselbloem

speciale - ha dichiaratoLambert -. La protezione deiresponsabili politici coinvol-ti nello scandalo, come Junc-ker e Dijsselbloem, è sem-brata la principale priorità.Il tutto pregiudicando la lotta contro l'elusione fiscale».

Gli eurodeputati delM5S, che avevano chiesto lacommissione d'inchiesta suLuxLeaks, hanno indirizza-to le critiche soprattuttocontro le coperture del Ppe

a favore di Juncker. «Un an-no fa avevamo chiesto le di-missioni di Junclzer per le ri-velazioni di LuxLeaks - hacomunicato l'eurodeputatopentastellato Marco Zanni -.Oggi, dopo un anno di lavo-ro della commissione spe-ciale sui tax ruling, la no-stra richiesta non cambia. Ilpresidente della Commissione si deve dimettere. L'expremier del Lussemburgocontinua a negare ogni suocoinvolgimento diretto. Mala verità - che tutti conosco-no, anche a seguito delle re-centi rivelazioni del settima-nale tedesco Spiegel - è chela sua responsabilità politi-ca è innegabile. Questacommissione speciale ha la-vorato e agito con poca tra-sparenza. E stato possibilevisionare pochi documentie, tra questi, i più importantiavevano parti secretate.L'Europa di cosa ha paura?Della verità?».

Nel rapporto finale dellacommissione Taxe, che èstata presieduta dal france-se Alain Lamassoure (Ppe),viene ribadito che i governidevono legiferare per impedire alle multinazionali dicontinuare a eludere i nor-mali livelli di tassazione. Sichiede anche la fine dellasegretezza sui favoritismi liscali e la protezione dei u'hi-stleblower, quando rendo-no note le grandi evasionidelle tasse. Perfino il gior-nalista francese EdouardPerrin della tv France 2, chenel 2012 rivelò i tax rulingdel Lussemburgo ben primadell'inchiesta intemazionale LuxLeaks (del 2014). èstato messo sotto processodalle autorità giudiziarie delGranducato.

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Luxleaks Pagina 41

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Impianti e computer:le aziende rafforzanoi team della sicurezza

enti privati, esperti di software e big data:quasi 1.300 posizioni aperte in tutta EuropaACURADI

Alberto Magnani

Si cercano specialisti in sicu-rezza. Fisica e digitale: dalla sor-veglianza allo sviluppo disoftvva-re, dagli impianti didifesaelettro-ni.ca alla protezione dei dati sen-sibili per la privacy di persone eaziende. Il Sole 24 Ore ha rilevatooltre 1.200 posizioni aperte suscala italianaeinternazionale, se-condo la doppia offerta di societàdi vigilanza-tecnologie e multi-nazionali dell'Ict attive nel cir-cuito cybersecurity.

11 gruppo Sicuritalia, tra ileaderdel mercato con ricavi da 300 mi-lioni e 7mila dipendenti, sta cer-cando 500 risorse per le sue divi-sioni di vigilanza privata, servizifiduciari, engineeringsecuritysy-stems e intelligence. Previste as-sunzioni a tutta linea: dall'area distaff alle guardie giurate, dai tecni-ci alle figure commerciali. ServiziSicurezza Italia, specializzata insicurezza non armata, sta offren-do 3lposizioni divise tra20 opera-tori, 4 commerciali, 3 tecnici e 2 ri-sorse «da formare» alla gestionedegli impianti tecnologici.

L'identikit è simile a quello del-le 15 figure cercate da Elettronica,uno tra i principali player europeinell'Ew (difesa elettronica). Tragli ultimi annunci si parla di mi-crowave designer (ingegneri elet-troni ci specializzati inmicroondeed alta frequenza), ingegneri diproduzione e sistemisti. 1 criteri diselezione? Elevati, se si considerache master e Phd sono un «titolopreferenziale» per i colloqui.Chiude il cerchio delle italiane ilgruppo Sipro, a caccia di due com-

merciali, un tecnico-commercia-le e un responsabile ufficio garecon laurea in giurisprudenza e re-sponsabilità di coordinamento suun ufficio di quattro dipendenti.

Se si parla di cybersecurity, ladomandavira su figure conrobu-ste basi in ingegneria informati-ca, Big Data e i linguaggi di pro-grammazione. FireEye, uno deibig più accreditati nel settore, stacercando oltre 300 figure per lesue unità tra Nord America, Eu-ropa e Asia. Solo per l'Europa,hub come Monaco di Baviera(Germania) e Cork (Irlanda) sispartiscono la selezione di altiprofili come il s ecurity analyst o ilthreat assessment manager: ri-spettivamente, un analista dipunti di forza ed ebolezzadi un si-stemainformatico privato (secu-rity analist) e un consulente per irapporti con la clientela.

Cisco Systems, il gigante cali-forniano dell'Ict, sta selezionando

UN'EMAIL PER SEGNALARELE OFFERTE DI LAVORO

! e irnpre.,e che •.;ot;iionoseonaiare ie otterte di lavoroe i posn C1i ponii;ilipo, , onoinviareuna e-mai[alÌ'ìEîdil312o:lcsvnr+secrtrriereia ilsrrfe2 nre.cQrea

256 figure che ruotano intorno all evarie funzioni della sua sezionesecurity. Ingegneri hardware esoftware, manager del prodotti edesperti sulla sicurezza delle piat-taforme open-source (a contribu-zione libera degli utenti). Gli an-nunci riguardano anche l'Italia,dove però si parla di risorse permanagement e affari legali.

Di impostazione del tutto digi-tale,incompenso, sono le ricerchedi due società in crescita comeAvgeAvast: entrambe consedeinRepubblica Ceca e specializzatein software anti-virus. Avg sta se-lezionando 93 risorse con back-ground tecnico per le sue sedi in-ternazionali. Si va dal più classicowe b devel op er al web al fro nt-enddeveloper: lo sviluppatore dellayout di un sito, la "vetrina" che sipresenta agli utenti quando acce-dono aun sito. Avast dà la caccia a17 tal enti per lasuasolasede diPra-ga, con l'opportunità di ingressocome informationsecuritvmana-ger e security analyst.

Se la formazione è ancora piùspecialistica, sipuòtentarelacan-didatura a Computer NetworkDefence: una società britannicache offre servizidiintelligence di-gitale e cerca 6o risorse dainseri-re in organico come ruoli comesecurity architect (l'architettodella sicurezza informatica di unsito) e vari profili per la protezio-ne dei dati.

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Sicurezza Pagina 42

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Secondo il Tribunale di Firenze le parti non possono, senza giustificato motivo, disinteressarsi della conciliazione

Mediazione obbligatoria «inevitabile»Marco Marinaro

Se le parti compaiono da-vanti al mediatore limitandosia manifestare la loro intenzio-ne di non dare seguito alla me-diazione obbligatoria, senzaquindi fornire ulteriore e piùspecifica indicazione degliim-pedimenti all'effettivo svol-gersi del procedimento, il giu-dice deve sanzionare tale in-giustificata volontà di sottrar-si ad essa dichiarando laimprocedibilità sia della do-manda proposta con il decretoingiuntivo sia di quella ricon-venzionale proposta nel giudi-zio di opposizione.

Perviene a queste conclu-sionilasentenza conla quale lasezione imprese delTribunaledi Firenze (estensore Scionti)de] 15 ottobre 2015 ha risolto lacontroversia tra una banca eduna società relativa ad un con-to corrente ed un conto antici-pi export (con contestazioni

Obiettivo del primo incontroè verificare la presenzadi impedimenti e non accertarela volontà dei contendentidi avviare la procedura

per applicazione di tassi supe-riori al tasso soglia di usura econ illegittima capitalizzazio-ne e applicazione di commis-sioni di massimo scoperto).

Il giudice fiorentino, dopoaver concesso la provvisoriaesecutorietà del decreto op-posto, disponeva che le partiesperissero ilprocedimento dimediazione obbligatorio exle-ge (rientrando la lite nella ma-teria dei contratti bancari) cononere di impulso a carico diparte opposta. Alla successivaudienza il Tribunale rilevavadal verbale di mediazione cheal primo incontro le parti ave-vano dato atto che «allo statonon sussistono i presuppostiper poter dare avvio al proce-dimento dimediazione» senzafornire idonea, specifica e mo-tivata giustificazione al man-cato avvio di un effettivo ten-tativo di mediazione.

Il giudicante ribadisce infat-ti che l'effettivo esperimentodel procedimento di media-zione «non è rimesso allameradiscrezionalità delle parti»,per cui le stesse non sono libe-re, una volta depositata la do-manda di avvio della procedu-ra e fissato il primo incontrodinanzi al mediatore, di «ma-

nifestare il proprio disinteres-se nel procedere al tentativo».

Lanorma inbase alla quale ilmediatore, durante il primoincontro, deve invitare le partie iloro avvocati «ad esprimer-si sullapossibilità di iniziare laprocedura di mediazione»,deve difatti essere interpreta-ta nel senso di «attribuire almediatore il compito diverifi-care l'eventuale sussistenzadiconcreti impedimenti all'ef-fettivo esperimento della pro-cedura e non già quello di ac-certare lavolontàdelle parti inordine all'opportunità di dareinizio alla stessa». Diversa-mente la mediazione più cheobbligatoria sarebbe facolta-tiva e «rimessa al mero arbi-trio delle parti con sostanzialeinterpretatio abrogans delcomplessivo dettato normati-vo e assoluta dispersione del-la sua finalità esplicitamentedeflattiva».

Se da un lato dunque restaaperta la vexata quaestio cir-ca l'improcedibilità del de-creto ingiuntivo da dichiarasinell'ambito del giudizio diop-posizione allo stesso, dall'al-tro si allarga il fronte dei giu-dici che mirano a rafforzare ilruolo del mediatore nella fas eintroduttiva della mediazio-ne - non senza qualche preoc-cupazione sulla individua-zione dei confini delle suefunzioni - al fine di scoraggia-re comportamenti opportu-nistici delle parti.

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Mediazione Pagina 43

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Entro dicerrlbre I IJZ"IYZ"III t;ZttCZtlll2l C' le IZ'IIrJl°C'se ottC'I"I°CZnIZt) j IC C'1LtZtCx digitale

Accesso alla p.a . semplificatoPin nn íco per tasse, CO tl c®rr tl' prevídenza, fisco

Pagina a curaDI CINZIA DE STEFANIS

n solo Pin per tasse,conto corrente onli-ne e fisco. Parliamodi Spid, la password

che permetterà a cittadini eimprese di accedere ai servizionline della pubblica ammi-nistrazione. Entro dicembrei primi cittadini e le impreseavranno gratis una identitàdigitale unica, con cui acce-dere a molti servizi online(il pagamento delle tasse co-munali, l'Inps e così via). Perl'uso dell'identità Spid non èobbligatorio l'uso di alcun let-tore di carte, ma potrà essereutilizzata in diverse modali-tà (es. Pc, smartphone, tablet,etc.). Il cittadino e l'impresasaranno liberi di scegliere lasoluzione che offre il mercatoe cambiarla quando vorran-no. È con la determinazionen. 44 del 2015 dell'Agenziaper l'Italia digitale che sonostati emanati i quattro rego-lamenti previsti dall'articolo4, commi 2,3 e 4, del Dpcm 24ottobre 2014. Il regolamentoche norma le modalità diaccreditamento è entrato invigore il 15 settembre 2015,data dalla quale i soggetti in-teressati possono presentaredomanda di accreditamentoall'Agenzia. L'Agid, dal 15settembre, ha 180 giorni ditempo massimo, quindi mar-zo 2016, per analizzare le ri-chieste che arriveranno. Spidè la nuova «infrastruttura pa-ese» che permetterà a cittadi-ni e imprese di accedere conun'unica identità digitale aiservizi online della p.a. e deiprivati che aderiranno. Dopol'iscrizione al registro Spiddel primo soggetto accredi-tato, le p.a. avranno 24 mesidi tempo per abbandonare gliattuali sistemi d'identifica-zione degli utenti dei servizionline e consentire l'accessotramite Spid. Tre saranno iservizi di sicurezza in baseai servizi alla tipologia di ser-vizi a cui si vorrà accedere.

Agenzia delle entrate, Inail,Inps, regione Piemonte, FriuliVenezia e Giulia, Emilia Ro-magna, Liguria, Toscana eMarche permetteranno giàl'accesso ai propri servizitramite Spid.

Richiesta Spid . Per ri-chiedere lo Spid si dovrà con-tattare un identity providerdi quelli accreditati pressol'Agenzia. Diverse le modali-tà per contattarli. Di perso-na, presso uno sportello fisico.Con una procedura via webcam, in cui mostreranno i do-cumenti in video a un addet-to. Con l'invio di un modulodi richiesta online (allegandoi documenti).

Domanda accreditamen-to. La domanda di accredi-tamento redatta in linguaitaliana, è predisposta informato elettronico, sotto-scritta con firma digitale ofirma elettronica qualificatadal legale rappresentante delrichiedente, ed è inviata allacasella di posta elettronicacertificata dell'agenzia. Ladomanda di accreditamentosi considera accolta qualoranon venga comunicato al ri-chiedente il provvedimentodi diniego entro centottantagiorni dalla data di presenta-zione della stessa. L'Agenziaavrà la facoltà di svolgereverifiche presso le strutturededicate allo svolgimento del-le attività di gestore di iden-tità. Il gestore dell'identitàdigitale accreditato, ottenutal'iscrizione nell'apposito regi-stro. potrà qualificarsi come

tale nei rapporti commercialie con le pubbliche ammini-strazioni.

Protezione . Spid pro-tegge i dati personali piùdi una smart-card. Con lecarte elettroniche i datipersonali utili a verificarel'identità in rete sarannotutti disponibili al serviteprovider. Con Spid, sebbenel'utente sarà sempre auten-ticato con assoluta certezza,saranno forniti al serviteprovider, previa autorizza-zione dell'utente, solo i datistrettamente necessari perla specifica transazione. Peresempio, per i servizi che ne-cessitano solo di verificarela maggiore età del soggettoo di conoscere un indirizzoemail, l'identity providerfornirà al service providersolo le informazioni stretta-mente necessarie.

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SpId

Uso ident$tadlgltale

Rilascio$dentïtAdïgïtall

Via libera allo Spiri. pin unico dal conto corrente al fisco e allasanità. LAgid, dal 15 setten ibre, ha 180 giorni di tempo mas-sin io, quindi marzo 2016, per analizzare le richieste che arri-veranno. Ma l'obiettivo è quello di chiudere entro dicembre

Entro dicembre i primi cittadini e le imprese avranno gratisuna identità digitale un cë , con cui accedere a molti servizi:il conto corrente oriline. il pagamento delle tasse comunali,l'iraps e c.osi via

Per l'uso dell'identità Spid non è obbligatorio l'uso di alcunlettore di carte ma potrà essere utilizzata in diverse modalità(es, pc, srartphone, tablet ecc.;

Le identità digitali sono rilasciate, <a domanda dell'interessato,dal gestore dell'identità digitale, previa verifica dell'identità delsoggetto richiedente e mediarite consegna in n-iodalità sicuradelle credenziali ci accesso. Nell'ambito della propria struttu-ra organizzativa, i gestori celie identità digitali individuano ilresponsabile delle attività eli verifica dell'identità dei soggettoredente.La verifica dell'identità del soggetto richiedente e la richiestadi adesione avvengono in uno dei seguenti anodi:

ideritific.aziorae dei sog„etto ncliiedente che sottoscrive ilmodulo ci adesione allo Spid, tramite esibizione a vista di unvalido documento d'identità e, nel caso di persone giuridiche,della procura attestante i poteri di rappresentanza;identificazione, informatica tramite documenti digitali diidentità, valici ai sensi di legge, che prevedono il ricono-scirnentc) a vista del richiedente all'atto dell'attivazione, fracui la tessera sanitaria--carta nazionale dei servizi o cartea essa conformi:identificazione informatica tramite altra identica digitaleSpiri di livello di sicurezza pari o superiore a quella oggettodella richiesta;acquisizione del modulo di adesione allo Spiri sottoscrittocon firma elettronica qualificata o con firma digitale:identificazione iriforn-fatica fornita da sistemi inforn iaticipreesistenti all'introduzione dello Spid che risultino averadottato, < seguito di apposita istruttoria dell'agenzia, regoledi identificazione informatica caratterizzate da vari livelli disicurezza

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VOLA IL BRAND DELL'INDIA Var % 2015-111CINA

INDIA

AUSTRALIA

STATI UNITI +65

CANADA +60

REGNO UNITO +54

GERMANIA +34

FRANCIA +32

GIAPPONE -33

Tra li 2013 e li201,15 soìtanto Ilbrand l aècresciLitoplùdlquello ItallacheInvece perde Inun periodo piùlungo. dal 2010la crescitamaggiore adella Cina

INDIA

ffALIA

tl:: c

AUSTRALIA

GIAPPON

FRANCIA

STATI UNITI

CANADA

GERMANIA

CINA

E Var. % 2015213

Legge di stabilità espansiva931stimola investimenti e lavoroIL SEGRETARIO GENERALE CNASERGIO SILVESTRINI "BICCHIEREMEZZO PIENO, NON SI TOCCANOGLI IMPRENDITORI. POSITIVEANCHEALCUNEMISUREF1', ALICHE PERO NON SONO II° (;it:L)ODI RIDURRE IN MODO RILE r'At+TTELA PRESSIONE, PNECESSARIAUNA SERIE DI AGGIUSTAMENTI"

MilanoT A manoc ra ideale non esiste.

AIa a perlomeno, quest'anno, lai Stabl i tà non mette le mani nel-

le in partico lare, non sono mai morti pe-ricolo pregiríd zi ideologici . Li trovia-mounpo' ov unque, anche in Pa diven-to, anche nella hur)craz°a, Invece lep°r-coleinipre ,e coStiltaiscoiioutipdti`in:-no indiscutibile del nastri) Paese. Sonoquattro milioni e'2GOinüa, producono il45 per cento del valore ds , ;iunto, dorinolatar°o a 11 milioni e .iUl;r)iìla persone,claa il 90 percento coi:n) corinat.o,ta-I).ls — Sergio Silvestrinl Segretario Gìene-rále della Cna, b cot. t--t nlcnle soldi slattoalì'itïdoniailidel pac a4,io iil?a Camerad' lla Legge di r i.: i, doprr il r' la liboradel Senato. Ma e , xùito sire II ruolostele Pali sia parei :el sottovalutato.

A proposito di piccole imprese, sap-piamo 1 ii t1 i che hanno subita la crisipiù delle Anche perché trovanomaggiore difficoltà a internazionaliz-zarsi. EIntempidigo. ne...

«Vero . Hanno sut)i to la crisi in manie-ra più acuta ma or i s € a nnil recuperandoterreno . Prendiamo il lavoro . Le piccole

n Italia„verso tutt e le imprese e le picco-ai prenditori. Non 6 poco.

impresecontinuar o a creare occclparìo-ne. línostro Osservatorio c'ei lavoro, chemonitora mensilm en ic oltre 20mila im-prese con 120rnilL+ iI?¡relydenti, ci direche nei pillai dieci ntesi di clitest'ailriol'occt.ipaz€cs.ie l'elle piccole imprese,crescitlLacíël ,re per enti). E non ,)no af-ârtt'o tn;irep,íl ate di ir ir tc alliipertriracieimr rratl. I I;ia rerer te tìcen a il liro studi della nostra Confederazione ri:ela c Ite c',ut e ìrllprese e,p c3rtatrtci italia-nesiidccrilaiinomenodi50 cEperiden-ti con íb :o a un quinto dell'exportnazior, i -

Torniamo alla Legge di Stabilità.Lei direbbe che il bicchiere r m eir rípieno?

«Seníaltro.LáLeggeit Stal)il , i:manovrafirlalmenteeq)antiita,. ,iyí:le, speriamo, ni)n rrllidano più di tantole con egt,eríze dell'attacco terrotì,tlCoal gtoi7e elell`F:Urc)p a. 1 eser.rp it), ci sod cii -latio alc,ínc sigrùlic rti,'c tispc)Stc a ri-

cliiesle;, clic a\ e arno a ancato da lungotempo, per lavoiire gli lIi r.stintentì pri-vati, in retromarcia da wi'ni, e l'occapa-àone, E per cel car e di allen€tire l at tenLi-co nodo Scorsoio al collo delle ini prese:la tassazione (1,i pi irìafo»,

A quali provvedimenti s11rIferisceiniparticolare?

«A tutti quelli che s ostengonelln. L'uitrotiu',_'ií)ne del costdc

S€lpee sittmor:a €íieltll).T.ci pttprlsi;a íì`úgecol)or:lcs, le a.gt oiazìclr i per l;Iì iiiter-veiriidiFi,tl".ittlíFBLií)nf edll: iaf tiïlutali-il ';i ,ione er)el},e€ica. ivla.anrl?r'? al!en€a-

m(Ito del Patto c.i sta:) Iltá ?: ' no degli, i: æt°,a dea

-lamallL"i-

tenzione di scuole e, fñà. Condividia-mo, inoltre, le disp ,;:; :, e' n materia dìlavoro che, rorl la ,: ,aoga dell'esoneroarr, trìl)utlvo, pc sc,r.oinceiitiv IeimI rese a ci edle oc cíipa ione st€l;iiler>,

E stilla politica fiscale?«La Legge di ` taI):lità p_ e rede misure

úriportaríri, l'lne-remento della trarirhi-l:ìa Ii-w;), la rc;vi5ior_e del re'01rie ti)rtcta-r.o ileicÚi.tribuea'Itillliruitii,la €ld€íziCtle

ëll"aliciuota Ires. Ma. questi, si il l)cul odolente, non sono ilii.ure irl grado cli ri-(itirre in ma.niera slgniticatíuttla pressio-ne fiscale. Nel nostro Paese il totaltaxra-te, il carico fiscale e contributivo nim-plessivo sugli utili delle imprese, slipe-ai162 per cento. Il recordnegati',. o úi Euro-pa- Per cisiamarlo con il suo noi ne: uncsl)rolítto.».

ALI negli ultlmi died anni, secondola Banca Mondiale, la pressionefl&calesugli. áitill è. m nuita

«Si, qualcosa si è mos4o, max a ridottadrasticarnr:ntr_, non di qr.aicl)e punti)peri i°nt€iale. Pi)rtrnhpo, sì i° per Sa l'orra-sionecel`aLegr;edi5t.abr.itäperco e_

Stabilità Pagina 46

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la delega fiscale compiendo un signi-cailw ciasso in a%an€i nel'a, cl--^-one

giusta. Uri Paese ec;trilibra! r non :)uÔÉraittarr it" •ial: acra fiscalt.iea r r A-I(,. C l.trri t.•, ;ivi leiripe5cgli utilt cl.e ve:igr:.rrp l ive&tifi nëll ail,i. Né puìicotiti.ruare a imporre allepic-cïsle irtilirese il ,ia;,aimento di imposte suredditi iv;u itic usatf. 0 dc Ia I"asi auidresui rilrtrÏi ,.teri,ili r le' e.€ nnr€ aaialfiti aspese prrilAie al di fuori dei ,eni`o ca-inttnale. (i delll€iltr sugli iniinoblli siru-nietitt:L, i€osrirntnä 1 (-arätirrr3tii. i labora-ori, i negozi. Riesce a spiegarmi in Cl Se

coca sr)no diversi due capannoni i Ïl eiti-i„ Nolo che uno ospita unain(ltr. uria tri a-

uiicra e 1°altro una serra? Eppureog,;: (1€ rell a s erra non paga nulla. A räifft-retiza rlell'indtsiria».

Ora la Ioige di Stabilltá passa aCamera. Quali sono le vostre pt^opco-ste?

,La Cna ùiiede senz'aleo di elimina-re la Ta.si sugli immobili invcridu ti, di in-trodurretaipienader#tÏ-iliilitá Ïlatl reddi-ter d'iriipresa dell'lrtiu sugli :ri*.iobilisti;ltnr 1t ú„ (li t]i rii íi 13t 'r'atare alla l a-siirlfiutisi`ialtitiirillropiio Aia al Ciove,r-no, al quale ricotioseiatiu> il mrrito eliprt)vvrdPneiitiutI,I,irirnad }usullasvoro, r'Iaiedl;üno anche i: :::;esvenirecon LlccisiÏ>rie su una serie di -. rumentiche drenano liquidità preziose per leAni con misure che potrebbero essereossigenoper le nostre iniprese».

Quali sono?AL re; erse cl?ar;;e, lo split payment;

l'atttnr rtti della -iteit.ta d'acconto suihrinil'iri pur gli ecoborit:s. li risultato diilueSrr virir(rr"e. rIe til srilnnia€io i`laistre€tcÏ creditizia elìe perdura eii reiitog,áe,rr_i elle la PtIl)5jíUcIcr+:itir,uaa egareaiicc,rao ,;pequida. e utia i ,€ttura, cÏ3 € ne anitiictt(.,€esrirni,tiwEer,idellY :c sr€ iuiia, rnodi larcliitr(lere tar.tissirne picaileim-FriSe.` eIi atteü(lere i4Ïtiitt'ateOl7ri

lo scandalo Iol s,sar err, dei terrori-sino, dçi ralicritarnento dell'economiamondi a i l e , . (q.mar.)

"Le plí cole imprese hannoc ontinuatoa creare occupazione(+3% nel primi dieci mesidell`anno)ea esportare", dice li segretario

neraleCna ioSllvestrini

Stabilità Pagina 47

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Servizi per le Aziende Pagina 48

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Microsoft, missione startup Italia`Evitiamo che vadano a]l'estero"

PRESENTATAAROMA,ALLA PRESENZA DEI, CEO NADELLA,LINI TIVA DI SOSTEGNOFINANZIARIO E TECNOLOGICO PERUN NETWORKDI PICCOLEAZIENDEINNOVATIVE DEL NOSTRO PAESE,«UN PATRIMONIO DI CREATIVITÀCHE DEVE TROVARE IN PATRIALE FONTI DI SOSTENTAMENTO"

iauraKiss

RomaS oste., io all'inntovazionee all'imprendi -

toi ditit giova.iiile- questn il mes,,ig ,;t,lanciato di ''1 tit,iae 13,=çnd; d ^fl_:i",1 e e;.e il programmti organiv_ito da Alicrosofi 1, ..lia a Roma, <tL."illnucaziune „ tin rapprow!,:iri n' ale clie petrnette di c eclen e leopporttini-

-zT- de` rirnblerni,, aiferma Carlo Purlnlistratoru cielegeto cli MÏCnYI-

L'ünI?eg odl Adiccosoltinlaltresicr::icenca sul sostegni) cu giovani innove€.,•:step ina rE u inü=bile pettiltu ciate :a oai); -:tilt itfa del ,>aesN do e, trai 1 _i:tro, la dispi,riil:_iit adi entrtre c pilt ilt deciïl aaente lr ferio, rr'sspetto al testo dell i :: , l;

L'o'" ''a o riel gt, ,: , ppo .titieiir;ï:to dd-I!t{Itlli'.ï(1lU(liiE,i i°l.ei7ElP'ÇOSi4íeiiia,

d f e il dialogo fr a<pi )n,.)nisti e. ari-

ti e :: i , anï imprenditori pfii promettenti..«AlnostrU evento (a cui ha pi-rsenzittto ancheSalvo Narlella, Ceo del grupnn, rid€) hannopanteciliato : persone, ingra-ipante+giova-ni studenti e start upper, che insirtne ai30.(ilgiche cihanno segulto in streamíii g rom-pongono la forza innovatrice del ne, u pae-sei>° L'azienda sta rerealizzando un ne i 1 o , ;, do-ve le st. possano`- iefici ueaLnitrct snggettipri=•,'t° r-, ut,l,lirï l)r : za-relapropr<.c°, ,cr -c€riioti€ani:;I cLr: ':tp-re della di0sione "il. ..,do}ac€ experience and

;elisiit" di uftlta:i_a, a spiegale co-`{iii i yu esto ne[E:,°orl che ;i bas€i sttl-

lantit ap :ttafonma{ rowll:il}lanciata€ptn-prio duriitte future Decoded.: «Ahhiaan:; co-minciato con BizSpark a cttc tre anni fa 4i e ag-

satyaNadolla, ,F.eáiMicrosoft;afïancaun"í ncubatore"

giunta YouthSpark in collaborazione con laFondazione CMplo: sono duepi- orme de-dicato ,a le gitn ani s€arhrp einteramentegesti-te (la Microsoft. Pia si aggitutge 4uro tlup,una pa nersliïp coti diversi attuir aricuraFondaz:one (;.a€iplo, ltt-it alrÙ e t ui l:eatiper accompagnare le átaituli dunante " l'uid-mç mi:;lio», e -ïtando che einiigr:no ali esteroin cerca di lïii arrziament: iai tpa:, : antia>,

A Futttre Decoded sono -l , ..velatemolte c:ízw r: .siorya diretti-n;sii : ld giovani

MICROSOFr IN BORSA

Come 1; ideatori di Melï.a, lainachr ° vreintveritatal'apico:tu-

ad una i!ca. ione software b, apie si pub conoscere

ln statu cii sal.ite dell'annliir-mte in cui vivono.:'idea di hase è fotinlte uria serie diinfri -n: a:trir €rati dlf'iciltiicii.c tti sura'>:li, come ilaeso dell'arnia, il n:.i€nero delle api 1e_i <-,:e, le ten1f,eraure €nitrrne ed e•'. :

itit;a di pioggia r€dttta. -í'€ii1 il-ai -ton lt orare lo sít t o di salute cie.g:f

.::no Cioè Uii siäteinrt rii. controllo:, .íogia dell'ape)>,spïegaAudreaRo4aitr,

ingegnere+e _>; ieir:liro dei team diMelixa.Il si-,tenia : h isa ,tnunhardware, c.hecotnprende

i acchetto di sensori :it grado di contare leia, dei eri soci di temperitrira e

;isensore dipiog;gia, il tut to collegato viaGlise c i:-eless ìil servergestitn it}Il'azre.,d,i. I t€ttn :i

,ma è alimentato da dtie pcarnnul:i futÜe'ol-gttindimclipeitdeiite.dtdla rtitc elettrica°ocaso,i 'ieseal , °:; tidi BabyC:, )drake

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"I i.l :Ic, ltna 1 ,1 ':te

rlir'att Eal't'1'Ni l lezinEe rii i iniie i P:rfi€ aai 17fmette di aà)iiaae dei giocatta:i o dexice co-nianda`iili da e S.;ai-tl'; Nlt.ttaici, corne una pista

lc macr lnitii ie o va i rüb[at.líeart'.tir tt _héiri-vece una start-ti,> nata dall'esperien°r-,a di unteamdi ventenniche liannopartecilr)u)>all'ui-tbna edizione della r_ornpetizione tetnologfçaaglobale Microsoft Irnagine Cupe -he hannosviluppato l'app:icazionedeimedicïdt :tiiuiR€ifl,tele,lìtr~: . ì ii'ei, .-zio in gra'o di . . : rearittniecardiachetraa.rti-te l'analrsl dç t:_u e di segrta_.:.ty anomalieimpreviste, ai 'lzrando i dati generati da:d'in-ter,Mone tra due de.v áee, come uno sniartpho-ne e un dispositivo indossable. L'app . stataresa possiliiledallate cnologiaAlict osoft Lkancl,in grado di rilevare i dati hiome uiti del l' i€: un] teinterilx, icale, e ai aenr ii r'oud liicnosoftiUci-reingrado eh ge stieel'enonrne quantftá dì dati.

Dollari al Nasdaq5452

Ceri.'):, Mar. ',Ip- Lr,7 Nov.

Start Up Pagina 49

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U, %v. A5 1ìu

'sinesum

. nFac:uaprodottaa on*noNEL CENTRO RICERCHEDELLA SMAT SI STAAIETTENDOAPUNTO1."1.32{} 3)ESTTNATAAl COSMONAUTI CHEPARTIRANNOALLA SCOPERTADEL PIANETAROSSO

GabrïeleGuccIone

Torino

El'azienda che producel'acqua per gli astro-

nauti della stazione spazialeinternazionale e che sta met-tendo a punto 1'1320 destina-ta ai cosmonauti che parti-ranno in missione per Marte.E Fano he l'azienda a cui si ri-olgono i grandi chef pluri-

stellati giapponesi per i lorotour all'estero, quando han-no bisogno per le loro ricettedi ricreare in laboratorio lastessa acqua che avrebbero adisposizione in Giappone.Smat, la Società metropolita-na delle acque di Torino, ètutto questo. grandi commes-se internazionali, rese possi-bili grazie all'innovazioneprodotta nel proprio centroricerche, ma anche la gestio-ne (si fa per dire) ordinariadel servizio idrico per due mi-lioni di abitanti di Torino e dialtri 232 (su 315) comu-ni-a-lioniutf dell'area metro-politana torinese.

m, t é la migliore socie-

Nella fotoguisopraPaoloRomanoamm. del.diSmat

ttì pubblica diestione

dell'acqua esi-tente in Italia

-econdo l'Au-ttiority» , dichia-rail sindaco pri-mo azionista,Piero Passino.Nel 2014 il bi-lancio della so-cietà ha regi-strato un valo-re della produ-zione di 309 mi-lioni (con rica-vi da venditeper 287,5) e unutile dï42,7 mi-lioni di cui

l'80% destinato a riservaSmat ha in previsione un

piano di investimenti da 1,6miliardi fino al 2033, «che sipre 'edc porterà una ricadu-ta occupazionale di 45milapo sti di lavoro equivalenti in18 anni,:, afferma l'ammini-stratore delegato Paolo Ro-mano. E per finanziare unaparte del piano la società ri-correrà all'emissione di "idro-bond" per circe 300 milionidi epuro di cui uni par te saràdestinata ai cittadini, mentreil resto degli investimenti sa-rà coperto dagli ammorta-menti. Punto centrale del pia-no saranno tre opere, che val-gono complessivamente 500milioni: l'arquedoitn dellaValle Orco a ,cr iiic dcllezo-ne di Ivrea e d e l t:rinavese,duetubazion!nel capoluogo,il collettore mediano ¡'er laraccolta delle acque inquina-te diprima pioggia, il raddop-pio devi collettore intercomu-nale dell'area metropolitanatorinese, e infine potenzia-mento delle vasche di lagu-naggio e dell'impianto di po-tabilizzazione del Po.

Scienza Pagina 50

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Internet veloce, burocrazia lentar posare 10 chilometri d í fìbra servono 23 permessi: impossibile rispettare gli impegni per copertura della banda

I11tr lalgapertuttalapopolazione. Easorpresa ,7 ? .'a.. r;r ..,.: IIA . Nord

MASSIMO RUSSO

ostoL'Italia nellaclassifica Ibidi I-Com che

misuralo sviluppo

dellabanda larga è

al quartulti-mo postoin Europa

percentoLa Calabria,secondo le

stime è laregione italia-na più cabla-

ta, con il 64%delle case e

quasi la metàdei comuni

raggiunti

atriSono i metri

dopo cuiscatta in

mediala necessitàdi chiedereuna nuova

autorizzazio-ne per proce-

dere nei lavori

Sì perché, nonostante il pia-

La banda ultralarga in Italiacammina all'esasperante len-tezza di 23 permessi ogni 10chilometri di fibra ottica po-sata. Vale a dire un'autorizza-zione ogni 432 metri di cavo.

no che prevede fondi struttu-rali (2,1 miliardi), finanzia-menti del governo (circa cin-que), investimenti privati (al-tri cinque), c'è da fare i conticon la burocrazia, che mette ibastoni tra le ruote ai lavori.Il che aiuta a spiegare comemai l'Italia sia al 25esimo po-sto nell'Europa a 28 dell'indi-ce I-Com sulla banda larga,avanti solo a Bulgaria, Greciae Romania.

La missione impossibileA questo ritmo - anche am-messo che gli operatori acce-lerino - è impossibile rispetta-re gli impegni di Europa 2020,ovvero la copertura con colle-gamenti maggiori ai 30 mega-bit per tutta la popolazione esuperiori ai 100 per almeno lametà dei cittadini. Una foto-grafia poco lusinghiera, cheriserva molte sorprese: tra leregioni più virtuose - grazie alpiano Euro Sud e ai bandi In-fratel - per una volta troviamoil Mezzogiorno, con Calabriae Campania che negli ultimimesi sono cresciute in modosignificativo. Al contrario,languono sia il Nordest, conVeneto, Friuli e Trentino, siail Nord Ovest con Piemonte eVal d'Aosta. In tutte questeregioni il numero di case rag-giunte dal servizio è inferiorealla media nazionale.

Procedure complesseLa tecnica utilizzata per la po-sa di questi cavi si chiama mi-nitrincea. L'impatto sullastrada è contenuto: un bucodel diametro di una decina dicentimetri, profondo circa 40.

La mappa delle regioniLombardia

4,7 38,-9-1 F-Valled'Aosta

1,4

13

Piemonte

2,3 36,3

Liguria

4,3 42,6

Trentino Friuli VeneziaAlto Adige Giulia

0,9 19 , 6 F 3,2 29,6

- Veneto

5,2 22,7EmiliaRomagna Marche

8,8 4,2 20,8

39,8 _ Abruzzo1,6 15,4

Umbria

6,5 22,7Toscana

12,5 33 Lazio4,8 57,9

Sardegna Campania

1,6 18 , 3 29,3 61,3

Basilicata

Numero di comunicoperti (in%)

Case raggiuntedalla banda larga(in %)

2,3 20,9

Sicilia

4,4 35,2:S 'rl?nt,:j'Ai

Nel giro di qualche ora si scava,si posano le canalette con la fi-bra e si chiude tutto, ripristi-nando il manto danneggiato.Un sistema molto diverso dailavori tradizionali. Per questomotivo due anni fa, con il cosid-detto regolamento scavi, si èsemplificata radicalmente laprocedura. Ma, poiché non cisono sanzioni, i comuni non ap-plicano il regolamento e do-mandano agli operatori la stes-sa documentazione necessariaper la posa dei tubi di gas e fo-gnature. Sommate Anas, variuffici comunali, Arpa, Asl, enti

provinciali, privati, e arrivate a23 permessi. Con un'aggravan-te. Per tutelarsi da possibilidanni, le amministrazioni chie-dono agli operatori fidejussioniche possono arrivare fino a 4milioni di euro per 10 chilome-tri. Garanzie che - una voltasvolti i lavori - non vengonosbloccate, trasformandosi cosìin pesanti fardelli finanziari.

Ai verticiDina Ravera

presidentedell'associa-

zioneAsstel

Molise

3,7 21,9

Puglia

4,7

26,3

- Calabria

47,9 64,3

Burocrazia Pagina 51

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La situazione è a macchia dileopardo. Nella stessa regione,la Puglia, ci sono comuni comeParabita, in provincia di Lecce,che hanno concesso subito leautorizzazioni e hanno messo adisposizione degli operatori letubature già esistenti per la po-sa. Altri, come San Severo, inprovincia di Foggia, dove l'iterburocratico è stato sfiancante.Lo stesso si può dire per le re-gioni. In Calabria in due mesi èstato stilato un accordo di pro-gramma, e i lavori in nove mesisono stati completati. In Pu-glia, invece, sei mesi di discus-sioni non sono stati nemmenosufficienti per arrivare a un'in-tesa. Tutto ciò si traduce in co-sti - alla fine i ritardi possonopesare sui lavori per il 50 percento del valore totale dell'ope-ra - e nell'impossibilità per im-prese e famiglie di disporre diun servizio essenziale. Oggi laCalabria, secondo le stime I-Com, è la regione italiana piùcablata, con i164% delle case equasi la metà dei comuni rag-giunto dalla banda ultralarga.Al contrario la Puglia è al 26%delle abitazioni e al 4,7 dei co-muni. Gli obiettivi 2020 resta-no lontani.

«Bisogno di semplicit໫Abbiamo un gran bisogno disemplicità», spiega Dina Ra-vera, presidente di Asstel, l'as-sociazione di categoria di Con-findustria che rappresenta glioperatori. «Significa da unaparte favorire con una serie disemplificazioni normative leopere d'infrastrutturazione,dall'altra far sapere a cittadinie imprese quali vantaggi e be-nefici potranno trarre dallenuove reti. Occorre fugare ilrischio che la burocratizzazio-ne soffochi lo sviluppo, e intro-durre nel sistema strumentifacili e convincenti per accele-rare e incoraggiare la "conver-sione al digitale" di cittadini eimprese».

Quel ritardoche pesasulla crescita

TORINO

Solo un terzo delle abitazioniin Italia è raggiunto dallabanda ultralarga. Considera-to che si stima che ogni diecipunti di aumento delle con-nessioni il prodotto lordocresca dell'1 per cento, si ca-pisce quanto la crescita del-l'offerta di connessioni velocisia importante. Secondo i da-ti dell'osservatorio del Poli-tecnico di Milano, a metà del2015 era cablato il 32% delleabitazioni, una percentualeche sale di qualche punto, al37%, se invece si prendono inconsiderazione le stime di I-Com. I numeri, come si vededalla cartina, salgono in modosignificativo in Calabria(64,3%) e in Campania, chegiunge al 61% soprattutto conil risultato di Napoli e di Ca-serta. Significativo anche ildato del Lazio (57,9%), dovutoalla presenza di Roma. Qui fi-niscono le buone notizie.Lombardia, Liguria ed Emiliasono leggermente sopra lamedia, mentre impressiona-no in negativo i risultati diPiemonte (36,3%) e del Nor-dest. È cablata una casa su 5sulla dorsale adriatica dalleMarche in giù, una percen-tuale che sale appena un po' inPuglia, e arriva a una su quat-tro. Va un po' meglio sul mobi-le. La popolazione coperta dalservizio 4G a oggi è di circal'84%, ma i costi di connessio-ne per le famiglie restano alti,mentre i pacchetti dati limita-ti scoraggiano un uso intensi-vo del servizio. [M. Rus.[

Gli obiettivi europeiSecondo l'Agenda

digitale europea entroil 2020 tutta la popola-zione deve essere col-legata alla banda ul-tralarga. il 100% aduna connessione conuna velocità di almeno30 Megabit al secon-do, il 50% a una veloci-tà da 100 Megabit alsecondo.

La fibra fino a casaTra i modi più effi-

caci per portare la ban-da ultralarga agli uten-ti è il ricorso ai cavi di fi-bra ottica da portarefi-no a casa o quantome-no all'edificio (Ftth oFttb). Una rete del ge-nere sarà sviluppataanche da una societàcreata ad hoc dal l'Enel.

Il ruolo del rameAnche il rame può

adattarsi alla rete su-perveloce. La tecnolo-gia Fttc utilizza la fibrafino all'armadiettostradale. Gli ultimi 3-400 metri che manca-no all'abitazione ven-gono coperti con lavecchia rete in rame.

lavoroTecnici diTelecom

Italiaal lavoro

In Italiail piano

della bandalarga

prevedefondi

strutturali(2,1

miliardi),finanzia-

menti delgoverno

(circacinque),

investimentiprivati (altricinque) mac'è da fare

i conti con laburocrazia

Burocrazia Pagina 52

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Diritto La presidente dell'0ua: colpitele fasce deboli

«Noi avvorati,sempre nelCasiello: basta con gli attacchi. Penalizzati igiovani. Ora serve un patto tra le generazioni

DI ISIDORO TROVATO

1201,5 è stato un annodavvero denso per l'av-vocatura italiana: pie-no di polemiche, dibat-

titi e recriminazioni. Perquesto la IX Conferenza na-zionale dell'avvocatura,svoltasi a Torino qualchegiorno fa, ha rappresentatol'occasione ideale per unconfronto a tutto campo suitemi più cari alla categoria.

Primo fra tutti quello del-l'arretrato e della lentezzadella macchina giudiziariaitaliana. «Il costante riferi-mento dei media alla lunghezza dei processi e all'ar-retrato - osserva MirellaCasiello, presidente dell'Or-ganismo unitario dell'avvo-catura - i richiami nei rap-porti internazionali, così co-me gli ammonimenti del-l'Unione europea, hannoprodotto una legislazione

farraginosa e di emergenzache non ha sortito risultaticoncreti, anche perché moltiprovvedimenti sono statifatti senza interpellare gliavvocati che quotidiana-mente frequentano le auledei tribunali, senza tenerconto dell'effetto dominoche la modifica di ogni nor-ma produce nel quadrocomplessivo. Non si posso-rio affidare le riforme a chida anni non sta in prima li-nea».

L'avvocatura però si senteancora nel mirino di politicae Antitrust e non solo perquestioni giuridiche. «Sel'Antitrust (e con essa unaparte importante degli opi-nion leader economici ita-liani) crede che gli avvocatisiano ancora il problemadello sviluppo di questo Paese - afferma il presidentedell'0ua- allora è eviden-te che tutte le riforme che sisono abbattute sulla categoria, a danno dei più giovani,dalle lenzuolate di Bersaniin poi, sono state inutili efallimentari. E che anchequesto disegno di legge sul-la concorrenza, ora all'esa-me del Senato, farà la stessafine, colpire le fasce più deboli della categoria, a favoredella grande impresa. La-sciando inalterati i privilegidi altre profc- ;ioni >.

Eill'ingo:5v normativosull'avvoe ra ha però con-tribuito anche la legge sullariforma forense che ha in -

trodotto temi molto conte-stati: su tutti quello cheesclude dall'iscrizione al-l'Albo gli avvocati che nondichiarano un reddito minimo durante l'anno. «L'avvocato vuole coniugare, conpari dignità dei magistrati,il proprio ruolo costituzio-nale e la propria centralitànel sistema-giustizia -continua Casiello - anchefuori dal processo, concor-rendo alla funzione giuri-sdizionale. Ma la giurisdi-zione forense non può esse-re appannaggio solo dei piùabbienti. E necessario cheanche le fasce dei cittadiniin difficoltà possano goderedi tutela rapida e di qualitàattraverso gli strumenti al-ternativi alla giurisdizione,garantendo loro il patroci-nio a spese dello Stato, co-me da emendamento depo-sitato su iniziativa del-l' Oua».

Sul tavolo ci sono moltequestioni su cui l'avvocaturaè molto sensibile. Servirebbero gli «Stati generali»della categoria. «La confe-renza giunge in un momen-to difficile anche per tantiaspetti - ammette Casiello

- per il nuovo regolamentosulle specializzazioni, per ilnodo non sciolto delle ele-zioni dei Consigli degli Or-dini, per il regolamento suiCassazionisti e le ombre delregolamento sulla forma-zione continua, ma soprat-tutto per la grave crisi cheha colpito l'avvocatura, specie i più giovani e le donne.Per questa ragione l'Oua ri-tiene che sia necessario unpatto tra generazioni chefaccia leva sulla capacità difare rete, anche attraverso lesocietà tra professionisti,nel solco tracciato dalle mo-zioni congressuali, in mododa ridurre il gap di genere edi reddito, ipotizzando unamoderna riorganizzazionedegli studi professionali eun più facile accesso e utilizzo dei fondi europei (peresempio per l'avvio dell'atti-vità professionale) e insi-stendo anche sulla funzionedi sostegno attivo della cas-sa forense».

J RIPRODUZIONE RISERVATA

Avvocati Pagina 53

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Giamñ-Oiigonì, Macchi, Cintioligli studi legali italiani vanno all'estero

BONELLIEREDE AVEVA GIA CREATOBASI IN ALTRI PAESI. L'ESIGENZANASCE DALLA NECESSITA DI FARSIC;C)Ní }SC:I RE DAI GRANDIIti14'ES1I"I`Glii INTE RNAZ ONALI

g iìell'0lict

1Ÿf ano

1 i campanello d' allarme c` suui i a-to quando Mergermarket ha

pubblicato la classifica relativa allef ïonï e acquisizioni nei primi novemesi dell'anno . Il primato italianotra i consirlcnti legali è andato a Fre-shfiields, elle ha seguito solo ottodeal, ma tutti di grande valore, perun ammorica . re di 20,2 miliardi didollari. 1) , a gli altri s,,i,,t ai l'assisten-za prestata per il d

,;r:1 italici e

Wind.Perglistut ii', i: ili,alesituadadominare nelle ope ,;.inerii relativeal mercato domestico si tratta di urisegnale chia ro: in un iiieic >: io lieve-de sempie piu spesso le azende itti-liane icgi iisite da grup=ivi esteri, i per-sonal brurid dei soci di riferimerito,così come ia loro capacità di conser-vare e rinsaldare le relazioni perso-nali con i dirigenti delle grandi azien-de, contano poco.

Piuttosto è importante possedereun brand importante a livello di stil-dio, che sia riconosciuto a livello iii-ternazionale . Ed importante accre-ditarsi presso le multinazionali enme strutture professionali multidi-sciplnari, in grado di seguirle cal 5aci in tutti i mercati e le tipologie diup s ssioni,

In questa direzione si stanno muo-vendo soprattutto gli studi più gran-di, a cominciare da Gianni , Origoni,Grippo, Cappelli & Partners , secon-do nella classifica di Mergermarket,avendo seguito operazioni per unammontare di 18 ,4 miliardi di euro,tra cui l'acquisto di Wdlyd Duty Freeda parte di Dufrv, Già alla nascita del-lo studio, nel 1998, accanto a Roma e.1l iuno si eut optato per una sede aNew Puri_ \egí.i anni si sono aggiun-te presenzein tuttiiprincipalimerca-ti, da Abu Dhabi a Bruxelles, daHong Kong a Londra (che conta 14professionisti ), oltre ai desk con fo-cus si, India, Cina, Corea , Turchia eRussia. "Le aziende ma.iormenteç,iient,ate ai inereati stlnCr an-che quelle destinate a ricoprire un

ruolo sempre più strategico neïil' eco-nomia italiana", riflette Rosario Zac-cà, co-managing partner dello stu-dio. "La nostra presenza internazio-nali ci consente di st -:4uire questicampioni i n tutti i mercatipiiiimpor-tanti deli;lobo, e, allo stesso tempo,di assrsicif gli iiltestitoristranieriat-tratti dalle uppe-i timita di investimen-to offerte da l nostro Paese".

Macchi di t :ellere l ia appena costi-tititouna fiiui:`r'c/ It"rt 'ilüj parti wrf?ipautorizzar. ,i (il stirare nel Regno Uni-to - con sede a Londra (Mayfair)-, of-frendo consulenza sia per questionidi diritto italiano che inglese "Lon-dra è seri _pi e p iìl il fulcro di gran par-tedell ' atti\ità di banche, fondi ed im-prese multinazionali in Europa e lanostra presenza è w i tal e per lei cresci-ta dello studio", -liet i l managingpartner ClaudïoVisco. lac ' studio van-Lava già rapporti consolidati su Lon-dra, avendo seguito la vendita dellajoint-venture asiatica proprietariadel catalogo discografico della Emi aWarner Music . N ella caitale inglese èda teme o presente ,anche BonelliEre-de, che digli uffici äul Tamigi seguesoprattiiftr i It! operazioni intemazio-naá ifeutre la presenza a Bruxellesas sue e r iiì c+ ,-o soprani i r i o p er segui-re la clientela interessata dall'evolu-zione del diritto comiuiitario.

Cintioli &Associati ha invece op-tato perl 'aperturadiunasede aBru-xelles, con l'obiettivo di intercettarem,;ndati sopuattutto neisettuu nti-trost, anibiente, trasporti, appalti egare pubbliche, c arnie spiega il fon-datore Fabio Cintioli: "Con questasede sabbiamo posto le premesseperaccoinpatn.are te impreseitalla-ne pubbliche epriiafe, guardandoanche alla Coirir issione Ue e allecorti europee" .

Altri studi, inl ece, hanno optatoper accordi di rassuc.ìa ,ione in esdíisi-va con studi locali. t une NurtzianteMagrone, ch(' lì j due intese di questotipo a Istanbul (cori B+B) e Tirana(t; cti i Shuke Law), con l'obiettivo di se-guire te aziende del n i istro Paese im-pegrtai c sui due mercati.

lniciative simili si stanno diffon-dendo , a ímenoper quel che riguardai grandi studi, a costo di investimentiimportanti . Fondamentali per strut-ture professionali che in patria si tro-vano a fare i conti con una crescentecompetizione (anche da parte di ope-ratori stranieri ) e con la ilel;nlerzadella congiuntura, ma che risritianudi non essere ripagati se non si andràoltre la presenza-vetrina , riuscendo aintercettare i mandati dei grandiplayer dell'economia.

Avvocati Pagina 55

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CHI VIKE Al GIOCO DELL'M ,A'Valo; i in milioni di .;Ilari Usa, 14-III° trimestre 20'5

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mmercialistipiù consulenzaper fermareil declino

ACCOMPAGNARE LE IMPRESECHE PLINTA.NOALL'ESTEROPOTREBBE DIVENTAREL'ANCORA DI SALVEZZADIUNAPROFESSIONE IN CRISI,MA INPOCHI O GLISTRUMENTI PER FARLO. ECCOCOSA EMERGE DA UNARICERCADI SWG PER CONTOIDI WOLTERSKLUWER

CattaBarone

RomaI1 futuro dei commercialisti è

appesualfiliadelíacons€ùen-zainteriiazionale. Specializzarsi eaccorrrt,agtutre le imprese chepuntano all'estero potrebbe di-ventare l'ancora di salvezza diuna professione in crisi. Ma in po-chi hanno davvero gli strumentigiusti per farlo. E' quanto emergeda una ricerca condotta da Swgperconto di WoltersKluwer,

Lo studio rivela che sul fronteinternazionale i commercialistisanno di essere impreparati ehanno bisogno di competenzespecifiche in materia (ncrrrnati\ ainternazionale). Le rhpo,te delquestionario sono emble€nati-che. "Noi siamo consulenti, nefacciamo tanta e iin po' sii t€tto.A volte dobbiamo anche esserepsicologi, entrando negli un'ari difarcii ,lia". Insomma, il conimer-cialis:a "tuttofare" è la figura do-minante. Il 71 % dei professionistilavora in studi medio-piccoli (an-che con meno di tre addetti), deiquali il 52% non ha profili speciali-stici. Il problema è che questo sì-stemanon è più efficace.

á-In tui contesto così coni l)1e.s úil professionista ha bisogno dicompetenze e strumentì specificiper seguire le imprese che vogto-no crescere», spiega Andrea Sal-maso, IanagingDirector ,kr(-a I i-sso Lavoro e Aziende di WultersIiIuwer Italia. «Uno di questi è sen-za. dubbio l'apertura ai mercatiesteri - sottolinea Salmaso - e icommercialisti, se fermati a dove-re, possono fare d differenza».Mali campo è tt€tt'altr o che facile,come racconta il commercialistaAleRsio Gnm. bino, eco di IBS Italiasrl e for€nder di Exportiamo.it.

Lultc) spesso tii sbagliano le stra-tegie d'in,resso, awdte si cercanorisultai in tcri)pii rapidi o non sihanno le utile s)ifficientementelarghe per su})portare il carico fi-nanriario e organizzativo di unprocesso di incemazion z o-ne».Ecco perché laspecializzazio-ne, oggi, è vitale: «I commerrlali-sii rappresentano un punto di riîe-cimento per gli imprenditori, 'N i aper assecondare le dinamiche dicambiamento è necessario che se-guano un ' adeguata formazione»,sostiene Pier Andrea Chevallard,direttore Promos.

Il presidente del C orv ieto Na-zionale dei cmmmerciziJrsti, (rerar-do Longobar di. caca;i ï ta però chesi sta avvia ddo un progetto rrate-gico per l'intera zionalizzazionedegli studi liro fes,ionali «Abbia-mo fatto, dir reca nte, una missione

r-, gli Emirati Arabitlniti,crv';. <(!ve-o nerria1ì-,tl t' i lei,, , ..riti : ne htüino in-contrato ( ;t.,ienti istituzioni lo-c€tli rap,p)resentanze diplomati-r iae iu,iliane, organismi finanziarie del mondo professionale locale.Perché l'obiettivo del progetto èqualificare il ruolo del commercia-lista anche come consulente glo-bale d' impresa».

L arichiesta di maggiore specia-lizzazione rispecchia una profes-sione in profonda crisi, che nonattrae piùineolaureiti .In cinqueanni il numero degli iscritti all'al-ho dei praticanti è l)a,sato da

:26.441 a 16,553, con 9,888 perso-ne in meno (-37,4%). «L'appealdella professione sui giovaul stacalando. b- ragir)ni sono sit imente daricercarenella crisi eco-nomica e nel tatto cote laproes-sfone del commercialista, o ,s ì co-me quella dell'avvocato, seppurprestigio)-,e, nnngAranti,cono[)iùla sicurezza economica clte sein-bhavano elirire irt p issat0 , com-menta Lon`,obardi, cine a ïun-ge. «Temo che i giovani i sianoresicontocl,e faieilcrrmmerc iali-sta è un lasuro dlffticìle, di granderischio e responsabilità, che ri-chiede molto studio e molta spe-cializzazione».

La professione va, i',incon-tra a una quotidiano complesso:«Dove c'è un'impresa c'è almenoun commercialista, ama ripetereil presidente dell'Ordine di Tori-no, AldoMilanese. Purtroppo, pe-rò, negli ultimi anni gli adempi-rrrenti fiscali, amministrativi e so-cietari delle impresesi sono molti-plicati, rendendo copi la vita diffi-elle a noi commercialisti», sottoli-nea Longobardi. Secondo un re-cente rapporto della Banca Mon-diale, nel -1014, infatti, le impreseitaliane hanno dovuto dedicare269 ore aglia(leiipitirer)titril)iitrr-ri, ben al disopra della media eu-ropea di 173 ore ali anno, l'MMa iliu-turo è ancora meno roseo per icommercialisti se pensiamo alladichiarazione dei redditi onlineprecompiiata (che i contribuentipossono accettare o modificare).Al paradosso per i commerciali-sti, diventati intermediari del fi-sco a costo zero - spiega Domeni-co Pesca, presidente dell'Unioneitaliana commercialisti - è chenon saranno soltanto costretti ala-

vorare in condizioni di emergen-za, ma potranno anche sedersisanziuiiaù in caso di omes, ,o, erra-to, otardivoinvio dellacortirrrrica-zione. Conuna " -- responsabi-lltàperilvisto di conformità».

«Il settore delle professioni or-dinistiche non rappresenta più limondo privilegiato di una volta -sottolinea Pesca - negli ultimi an-ni, infitti, solo il 35 per cento deil,iufession)sti è r€ ttseito alavorareuh modo continttatro) . La granParte ha vissuto a cinghioDal 2008 al 2013 il 66,4 per cento&i professionisti ha lavorato inmodo discontinuo.

Una situazione drammatica:«Nel 2012 , il reddito medio an-nuale è stato inferiore a 15 milacuro per il 44,6 per cento degliiscritti agli albi pi orete s, i onall, ov-viamente coti marcate differen-ze tra le singole categorie. Tra igiovani commercialisti (fino a35anni di età e con meno di tre an-ni di attività) più della metà nonè arrivato a 10 mila curo. Inoltre,sei su dieci sono stati costretti adaspettare più di sessanta giorniprima di emettere la fattura e ri-cevere il saldo».

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La c risi infinitai redd iti continuanoa scendereI dottori c ercial ti e gliesperti contabili guadagnanosempre meno . La mediadell'andamento del redditiprofessionali continua , Infatti,a scendere . Il rapporto 2015,redatto dalla Fondazionenazionaledelcommerciai istl,ha certificato per II secondoanno consecutivo un calo deiredditi professionali nomoalI(-1,3% nel 2013) e per Il sestoanno consecutivo unadiminuzione dei redditiprofessionali reali, ovveromisurati al nettodell'Inflazione (-3,2%nel 2013), che «con ogniprobabilità - si legge nelreport - ë proseguita anchenei 2014came mostranodai primi dati raccoltiti . (e ba.)

Retddito Irpet reale, in migliaia d i euro,P redditn pmfes,ienale medio reale

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Gerardo Longobardi ¡1,,

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I PR(FISSIUNIS'II INTERNIil) ES"IIUIINI ALLA BANCADO\'F',ANNO ESSERECOMPETENTI E',INDIPENDENTI DAL13ROCESSO DI DECISIONE DELï ;REDITO IN MODO DA POTERr ` EUNASTIMAOGGETTIVAE IMPARZIALEDEL BENE REALE

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Qui sopra,SilviaCappelli„vicepresldentedi A.s.Sovib

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i r.iro l rlrt tl.+i:r r f'irïente,secondogli FtilJr rt Èaft r,arsia socle-t't ,pec.irtür;atc chelavorano concenttr.r;ia di lrrnfesstr,riisti stíl te-r-ritntiQ. ;.} .rrr harle cli un ordine non sr t €fit ,f hi( ,,irr , te - snttrli-nea Cappelli - , è necessaria una di ytre;te tre ce-tiitr rzìor,i: re.,ries, Iso °ccreditata 17O24u. Intt riti,, a.ui t r t vn:,lu di lavoro l u i rr,at o diAbi,l°assocïazïonedetlebarlc l.ti- it r:tarte,Assovit> e ord i ii ¡rrritCssio-nali, emanerà il 14 dicembre le ïictee guida sulla m(it f(,r-ma di autoregodamentazlone del mercato.

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Valutatori Immobiliari Pagina 59