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Centro Studi C.N.I. - 23 dicembre 2014

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 23 dicembre 2014

Pagina I

LEGGE DI STABILITÀ

Legge di stabilità 2015: tutte le misureItalia Oggi 23/12/14 P. 22 Valerio Stroppa 1

REGIME DEI MINIMI

Nuovo forfait, tentazioni deboliItalia Oggi 23/12/14 P. 30 Andrea Bongi 7

LEGGE DI STABILITÀ

Professionisti e freelance. Così il colpo di tasse e InpsCorriere Della Sera 23/12/14 P. 5 Dario Di Vico 9

ACCIAIO

Ilva, verso un'Aia meno onerosaSole 24 Ore 23/12/14 P. 11 Matteo Meneghello 11

LEGGE DI STABILITÀ

Manovra al traguardo con coda sulle manceCorriere Della Sera 23/12/14 P. 6 Mario Sensini 13

Spunta la grande sanatoria per favorire giochi e FiscoCorriere Della Sera 23/12/14 P. 6 Sergio Rizzo 14

Gutgeld: nessuna «stangata» agli autonomiCorriere Della Sera 23/12/14 P. 9 Yoram Gutgeld 16

La Stabilità diventa leggeItalia Oggi 23/12/14 P. 1-22 Cristina Bartelli 17

EUROPA

I veri numeri del Piano JunckerSole 24 Ore 23/12/14 P. 24 Franco Debenedetti 24

INNOVAZIONE E RICERCA

Il successo dei ricercatori italiani (ancora costretti a espatriare)Corriere Della Sera 23/12/14 P. 29 Leonard Berberi 25

SPENDING REVIEW

Le partecipate sono 11mila ma 1.500 non sono attiveSole 24 Ore 23/12/14 P. 5 Laura Serafini 27

DERIVATI DI STATO

Corsa dei derivati di Stato: toccano 160 miliardi. E con troppe garanzieCorriere Della Sera 23/12/14 P. 35 Milena Gabanelli 29

IVA E SPLYT PAYMENT

P.a., split payment da gennaioItalia Oggi 23/12/14 P. 24 Franco Ricca 30

FORMAZIONE CONTINUA

Cambia la formazione continuaItalia Oggi 23/12/14 P. 39 31

INCOMPATIBILITÀ

I giudici non estendono la disciplina prevista sulle incompatibilitàGuida Al Diritto 03/01/14 P. 86 Anna Corrado 33

ANAC

Onorevole, agli OrdiniEspresso 25/12/14 P. 44 Emiliano Fittipaldi 37

JOBS ACT

Nella giungla dei SUSSIDIEspresso 25/12/14 P. 114 38

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

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Pagina II

AVVOCATI

I giovani avvocati contro i minimiCorriere Della Sera 23/12/14 P. 9 Fabio Savelli 43

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H)@'áSl3ePïs< zi 6)P7e

crediti p.a.e cartelle

Nuovi minimi

;;OfeESSlOrllstl c:onlpe.nsai"e i C;re.Cilti co(Tirrler-

.ali vu t ,.ti vu.rso la p.a. ('Jn. le son •re isr'r?tte!" LE !_> i o

Dal 1° gennaio 2015 nuovo regime forfetarioper le piccole partita Iva, con soglia di ricavimassimi variabile (dai 15.000 euro dei pro-fessionisti ai 40.000 euro dei commercianti)e imposta sostitutiva al 15%. Abrogati il vec-chio regime dei minimi ex dl n. 98/2011 e ilregime delle nuove attività produttive ex leggen. 388/2000: chi già applica tali regimi, però,potrà portarli fino a scadenza

A!rnenL-l il Il!cliF "o fr-cale sui ierldi ! nentiC as_q e (i .arlcr ri ner : C :s,c dci I, fcssic r rsti Íí.a;

di previdenza 2 C)a1 _6`%, e per ito ( Ed pcrsion. ( jall'11,: '4,e fondi s: 2l);/, ;. F' ev sto un creuito a'!n.poSAa pc gli

pensione !rIt! il cai ln tii ' oli che !n .1ZiclnO operenfra aruttrlrali

Elevato da 2.065 a 30.000 euro annui l'impastoErogazioni " massimo sul quale spetta la detrazione fiscale

Onlus del 26% per le erogazioni liberali in denaro afavore delle OnlusDal 201`_? ai„l,entil _i-riLî `Y 3 I 1 í'% I 'per la rivtialL! one oel ttt tta t en_o d tirle

Rivalutazione rapporto. al fine di arn:on zzare il Ilveilo diTfr lpearzioni con quello previsto pìe: il risultato

mater=,_ Pif;E ztione 'ullclerrlepen re risticl,ecornplement-iri

Stop nel 2015 agli incentivi per l'acquisto diEcoincentivi veicoli ecologici stabiliti dal dl n. 83/2012. Le

auto agevolazioni resteranno in vigore solo fino al31 dicembre 2014

Anche per il 2,015 I_ -i,,) o dei canone vieneCanone Rai confermato :1 113,-50 c, ro stesso nlpor`_o

ci <:I 2 {)14`

Detrazioniin salvo

Rivalutazionequote e terreni

Stop al taglio automatico delle detrazioni Irpefper 3 miliardi di euro nel 2015 (previsto dallalegge di stabilità 2014). Alleggerito il taglioper gli anni futuri: nel 2016 il risparmio che larevisione delle tax expenditures dovrà assicu-rare passa da 7 a 4 miliardi di euro, mentre dal2017 da 10 a 7 miliardi

Riaporti i ternlini per uture il cos :o ii:;c<.,le dizlcq3Ilsto Cil tOr'C! I C p3!"tCCI;7S71O1î1 dctcrl'.!tl ilapcrson+ fsictlc, s condo le c c rl = lita cl-1» ssato (pOSs( : ssu= (.,-:i k)( nì t?e[-"aio -'C t5.I.nzi, c p«o rr cn':o i.el rm,,o s1a sost"_ivaf_r tro i C3 !ugno 2(3_ eti). Aliquotc. conTC'"11CIca 2"r n 45%,

Previsto l'aumento dell'aliquota IVA ridotta(10%) di due punti percentuali a decorrere dal1° gennaio 2016 e di un ulteriore punto per-centuale (vale a dire fino al 13%) a decorrere

di salvaguardiadal 1° gennaio 2017. L'iva ordinaria del 22%

Ivapasserà invece al 24% nel 2016, al 25% nel2017 e al 25,5% nel 2018. L'aumento potràessere evitato da altri provvedimenti legislativiche assicurino maggiori entrate o minori usciteper un corrispondente importo

Legge di stabilità Pagina 1

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günir Lo 2015 0 cos lori: o: püllur rdrPellet legno e .e _franno ai p car I va al 222 (e orn

piïl nl f?`,%.}

Stanziati 90 milioni di euro per la restituzione

' delle imposte versate dai contribuenti colpitiRimSibor

borsi1990sisma

dal sisma del 13 e 16 dicembre 1990, che hainteressato le province di Catania, Ragusa eSiracusa

EIiEElinata l'esenzione dal 1bollo pe; auto e notoAuto storiche c It,«vcntcrr al _'ag olazior,c nlat Ic. <. solo

iecor : 'IZ0 anni cali Iì-naInCoiaZiCrIe

Anche ai libri in formato elettronico sarà appliIva e book

Stop aumentoTasi

cabile I Iva ridotta con aliquota al 4%

Anche per il 2015 vuungono rese applicahili dp - "Le dei coir1ur1i Ie Stesle Ii(iuote Tisi ,,g erper il 2(,14

Dal 1° gennaio 2015 la deduzione forfetariaFrontalieri riconosciuta ai lavoratori frontalieri sale da

6.700 a 7.500 euro annui

CE.-il 2015 viene fissal.i um-r l r ric'riig.l Irpel- (il

Caatrpioue h. i 0iJ e uro per ! reCEdE*..I Ci1 pensione e cl.i iclvCtrod'Italia podo~1.i in Crfro dallc pcrsono fisichc residcnti

, "ampluns. ,_i'Ita Ía

Polizze vita

L'esenzione ai fini Irpef per i capitali percepitia partire dal 1° gennaio 2015 in caso di mortedell'assicurato si applicherà solo alle polizzesulla vita aventi la clausola di copertura del ri-schio demografico (sarà quindi sempre tassatoil contenuto finanziario della polizza)

Ritenutaristrutturazierpi

p_ are della, tenuta che banche e Po:-:.c devu-

n ' opr f rr, s,.i oonif r- 'o: r .enti ï:,l pCSti oai

coiltribr,ienti pur beneficiare c .Ile detroziui i per

s:ru` ::ra7ron: c 'igli.allfrra7i C`,n^ígùtÍca

Per stimolare la compliance fiscale l ' AgenziaAdempimento delle entrate metterà a disposizione dei con-

volontario tribuente (e della Gdf) le informazioni in suo

Ravvedimentooperose

Rientrodei cervelli

Buoni pasto

possesso riferibili allo stesso contribuente

Potenstrc: I'I stltuto d,ol ra'vvedln-in To Gp( Cr5Ci,c!--e sa a posslrr le ar Che dopo la con .c;l a (Je-1

lovc ci. Fatte della Guardi,. di fin2nz :

-s.eso T;ilo .-7 ,)01 / Ia Ille5ira er_i u la quo!o

Clocenti e rlcecato'ri cine dvo°ano aafl'estera

poùélllr:o ridit.ic' in l a.la e' rUirC. le! [io :0=CECI

fiscali previsdal (il n. 78/2)I0

Dal 10 luglio 2015 la quota dei buoni pasto nonsottoposta a tassazione sale dagli attuali 5,29euro a 7 euro al giorno. I ticket dovranno esserepredisposti in formato elettronico

1-;ituito unfoni:o pes.ro il r'l nf. teror el Irwoïo.

con una d0`allonc d: ,% i?ìIl ardi i Curo pe;ca isru o degli anni 20 1 , e 20 16 e t i 2 n!iliardi

Ammortizzatori anni li a deco,ree nel 20177 per ;inanziare e;li

sociali nn ri z tc sociai_ 0nC,u7i quelli in OcrC;ga),i SC'rVzi pCï il Ir,vof-o politic.he attive. non nc iliorci irio dei apporti di I ,.vcoro e dellcittiv;tà i spet-

tva, coill'lo'iï1s1 icorltrwi_f a trltClC c CSCenii

Legge di stabilità Pagina 2

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Gli sgravi contributivi vigenti in materia di mo-bilità vengono estesi anche ai datori di lavoro

Piccola che abbiano assunto entro il 31 dicembremobilità 2012 lavoratori licenziati a causa della crisi da

imprese con meno di 16 dipendenti e iscrittinelle liste di mobilità

politichesociali

Deduzioneliap costo(lei lavoro

AI rvallo ?i1G ril inni d.! e„,o ai ni,! per inc-ei aen-ta`e il Fonrjn E..L!a.aale per le polit:cla(-! socaiE

c.< C't°E} 28i20,001

DaÍ ^015 L)er ia irn' ,, ese rliventa irrtegr_almentedcc:ucihi!c í:3.llIrEir, il costo sostenuto per i lra-

atc,i ui; cn. _ nti as . nti a Ji"po !ndotern inato. per i soggetti che non henna dipe.!,de.!ïti.. hmvisto uni Credito c.'irnpest_. pari aldc lllrap dovuta

Modificata la disciplina del credito di impostaa favore delle imprese che investono in attività

Credito di ricerca e sviluppo. Fino al 2019 l'aliquotad'imposta R&S dell 'agevolazione scende dal 50% al 25%, ma

l'importo massimo per impresa aumenta da2,5 milioni a 5 milioni di euro

Patent box

Arriva lirl rcgin ic opzionale agcvolat-_ consi

stCntC tlí'lla ric ,ass.az!onü rlcl ` t " t_c'i rcdçilti

.I ivanti uail'r. il z.z< z!o !e .di E-n a chi v .i .:. tti,

noE che delle p!us,valeEaz de,hr riti dalia Ioro

-essiùrIC.. ;e. il d(-. l Viene

reinves.it0

Sgravi contributivi fino a 8.060 euro annui perSgravi i datori di lavoro che effettuano assunzioni a

contributivi tempo indeterminato nel corso del 2015. IIassunzioni beneficio potrà essere fruito per una durata

massima di 36 mesi

Atuavc `ìî; ili- 3 nluC;Eilc-d dil art_colo 1-37 ,,clluii:Singapore Viene es+:'USra dal ì !sua c:lei paesi

Disciplina Cfc 2 i1sC,=ilit_5 prEVlÍer;i. ta cric fanno scaInare lac'isciplina (AC per I a tas. azionc ceile soc:ietacontrollate estere

Reversecharge

xplit payment

Aumentano i casi di applicazione del mecca-nismo di inversione contabile a fini Iva, esten-dendo tale sistema anche ad ulteriori ambitidel settore edile, del settore energetico e delsettore della grande distribuzione

Partlra (IA 1 t;@nn ìl0 2015 io spl!t ptiy'lllent:

pei le o;)eraz!eni e1ge`Uate nei contenti ci

e?it. pui?hL,_ tal fr rfiÌ-,re sara crDgat(D il sci;o

rï,pcr c> u ,! c, rri l}cltn t.-3i r tta dcll'i.i,3 indi-

c-ata Inf ttuic7l ?e sarà 3cquis;-,a

d<ai l'eario)

Arrivano 30 milioni di euro perla concessione diCredito un credito d'imposta in favore delle micro, pic-

d'imposta cole e medie imprese che assumono personaleexport pmi esperto nel campo del commercio internaziona-

le. Bonus pari al 35% dei costi sostenuti

Legge di stabilità Pagina 3

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Taglio creditiai'irra,posta

Wi-fi hotele bed

and breakfast

Nuova

Iv ' fVd -C dLi+ì ; ïE1 d!!-!Vi.) UCI Ac!.f 1! QCLIILE (.IlFÏI

poj" LEd irl Vigorc. S t,f:LE'I in 1.1r crlcrc elcic ru?rlt¡ tx}rr, i c;r-ll 1 irrlrx o cr k: r-lccisc

SIJCaI l!'a.ntE ¢_ +(ì'Y.I. 2 1 g,ìscllo r' spI n" vlE'<<;tÌ

p ç,l"iS. .1,1,lEllen "O l: ,._ J art Iatì; .Sj i,3. ÜJ(.

n_aativ Il li . en ditoriall;41 n-vc5 írne.r-lurl allp r

;ne pÏ! ,IJIIc-I;ait3 IOeal i-.atE:° ii n ?2`Lì='111 rla -rP area(,°l p Cll5l ol,.l f (;( `8Ï ; di ta¡i(2se,rnacie p!-Ibbliche eprivate; _)¡ opere deli il3gegno

dI`;itaii; f) IÏNeStlnll:n'7 irllprese prCidotil ellitorì .ll.

Regole a' t!_!ative da stabilire con dpern

Concesso un credito di imposta per la digitaliz-zazione degli esercizi ricettivi per spese relativea impianti wi-fi con velocità di connessione pariad almeno 1 Megabit/ s in download

S.ìIc a 5 nli!i.; di c±i clvo l';rni :,ït n'a ss1nl0dei ú ;il d1 r:. 09 '2013

J. S. hatir:i! che lIa introdotto r1Sabatini neccanisnlc ! I e,ltiv nte Per ie pr li cll2 vo-

gliono citct'a_! IC. illvv_ ;rr nti per' l' cqu ste cil

I l ccll rlarl, ÉElì -.;;rrri t.- b>3 r l; .-tr Ernentr li

Gruppitemporaneidi imprese

Dieci milioni di euro in più per il Fondo destinatoal sostegno delle aziende che si uniscono inassociazione temporanea di imprese (Ati) oraggruppamento temporaneo di imprese (Rti)nei settori della manifattura sostenibile e arti-gianato digitale

Nuove risorse per finanziare il Piano str°aor-nflri-s per la prornüzEOne ciel rnaoc ì'! ItahV,

Made in Italy rl troc;otto dai di n. 13S/ 014. Sterzati 130mi:ioni di curo il 2015. 50 nlil:orii per il 2016e 40 ,rili ¡,er i. F'_C)1,

Stanziati 250 milioni di euro annui a partireAutotrasporto dal 2015 per finanziare interventi in favore del

settore dell'autotrasporto

L'accesso ad Fonda m garanzia pe Eho _ °o ;liGaranzie di fi1nanz0!,1ea;ti costruiti da Pane ro o Confini

fffianziame€rti Viene teso anche ,1 le imprese tino a 4951`'risi€r cap ' Ili nclf ti (e non l u solo alle inni). L.c Pirata

Giochi

cella carar:zi ! puo vaÏLare da 15 a 60 mesi

Raffica di misure in materia di giochi pubblici.Prevista una tassazione anticipata per 500milioni di euro a carico dei concessionari diVlt e New slot. Anticipata al 2015 la gara perl'affidamento del gioco del lotto (gettito attesodi 350 milioni di curo annui ). Introdotta unaprocedura di regolarizzazione volontaria, daportare avanti con l'Agenzia delle dogane e deimonopoli , per tutti quei soggetti che alla datadel 30 ottobre 2014 offrivano scommesse convincite in denaro in Italia senza essere collegatial totalizzatore nazionale

Nasce ii Fondo —La buona scuola—, con dotazio-ne di un miliardo di euro per l'anno 2015 e di

Scuola 3 miliardi di euro annui a decorrere dall'anno2016, per misure di potenziamento del sistemadell'istruzionePii flessil_,il:t i per le assunz:o:ii di ricërcatorida parte delle università. Gli atenei che hanno

Università almeno ii 30'ro di pro'essoÏ ore n,lri dovrannoassumere almeno un ricercatore a tempo de-ceminato per ciaser;n ordinario

1.1 a 1;u1_ 1 ,LG .,ri

Legge di stabilità Pagina 4

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Riscossioneenti locali

Prorogato al 30 giugno 2015 il termine entrocui la società Equitalia potrà continuare a ri-scuotere le entrate dei comuni

Pcr il tricnnio 2t) t: 21)17. le quota riccr,osciotriLotta evasione Li ieoriif i,ipcrl-i 0 00)0 e c i riiuírieall i-Hicc i

coniurri Lcrìi:rasto, ll'cvcsioui i7calei ,afa a: 55`%u . r1. pgio sonrnlc r;15C05sc

Stabilizzata dal 2015 della disciplina dei 5 permilli-5 per mille Irpef, con le attuali modalità di funzionamento e tet-

to massimo fissato a 500 milioni di er ro annui

Per la: r_forrn,-, Ilei terzo e ciel servizioDelega ci rileur f.c s c , iIvano50 riiioni,ai í,rcOO'r

terzo settore l'anno 205, X40 mi !CTo d3 cero per il 2016 e

Enti noncommerciali

100 m liorli air ui ri C COi`f rL C ; 2617

Con effetto già sul 2014, la quota dei dividendipercepiti esente da tassazione scende dal 95%al 22,26%. A compensazione dei maggior pre-lievo relativo al 2014, viene previsto un creditod'imposta di pari importo da fruire in tre anniinnalzatola 516.16a 1.000 curo il limite entro ilquale le associazIrr ni pe-,s:Ore r fte tuare :nça.t,si

Società ç' I" a ;amenti in contanti. Stop all'invio dei mo-sportive dullo EAS per c'; ssocr.ziorii s>cnt'e riel rca,istro

dilettantistiche Corii. Bonusfisceli e contributivi aile sonori'e di

Camere

l c,Il pro 'Ilu ,,etto coli ;_r;i L iL3anicia:ori di ct" c:orrrores_a tra 14 c 19 "nni

Anche le _:ssopge.ttate ll sist=-eli commercio n,a: cli tesoreria: unica

Rivista la csisaplina c.or:cerrlen.e le misure c'ipatto fes ,il ili*. clel oatlc, ret>ianalizzatc, verticaie C`í.i

di stabilita orizzonale, ai tinë cli ade,n:arla ai nicol vincoliregioni inl; sti aile ret,ioni. basati si:l cc,nseguirnonto

del pare ;io cii üilarït:io

Regioni, comuni, universita e autorità portualidovranno predisporre entro tre mesi un piano di

Riduzione razionalizzazione delle società partecipate che ge-partecipate stiscono servizi pubblici locali. L'obiettivo primario è

eliminare le micro-aziende e i "doppioni". II piano do-vrà essere posto in essere entro la fine del 2015

personale

province

In arriva la rnC D!I! ,ä per il i.; er5o, ale delleprwiince e per il 301/,', di quello r ie città l.etrapo-lirar; . Efiiro il 1° aç.rilc 2015! r:i7fscun _r-ire pctrár clibc ,lrc uri r. u?ionc supc _, r.: lc p úisporrc

iistu .,. p,_,rsonril!_ da ri"i,..,_ ?ncrc Gii c ,ul erisaranno rias;í,rk,iti Jradualrlicrl:c presssc;:,lrri crititerritoriali. Parti a cal 2o17 <il .o,i_::cca f eito indispon!L,íl;tà%>_ di durata luie inale. con riduzionedello stìl,encáie Ilei 20!. Ev,:nt:_ali cesz.c ni delr3opoit0 ai ia.voro saranno a late apartire dal2(119), ptE"di;ä C¿ !lC;er'rali ?n'2_ con is!ndaCat!

l.ztrtuire un tOndO PC!, li rcc,1.hCrn di ctricicr,zade! slt-ten-O slu-oa"IO e il potC' 'zlarnen'o v'el

Fondo giustizia< l.a,tiv! serv z! ronche per il r rplet lm n.o cel

Notifiche

processo r',_fna1íco. 5Iw7iaJ Jl., niiLonr dl eu-'eperiß1015,20n,ì!vin!porl'arino20116e 20r,ilic'lii di ei o a ni:ll! - cf:cof re da-il 2 617

Introdotto l'obbligo dì sostenere ï costi dellenotificazioni richieste agli ufficiali giudiziari(spese di spedizione e indennità di trasferta)nelle cause e attività conciliative in sede noncontenziosa davanti al giudice di pace di valoreinferiore a 1.033 euro. Si tratta per esempio deisolleciti per recupero crediti posti in essere dal-le aziende di servizi (telefonia, utenze, etc.)

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Messo a regime il credito d'imposta Irpef per

Bonus 80 curo " i lavoratori dipendenti introdotto dal governoRenzi con il dl n. 66/2014 (e originariamenteprevisto per il solo anno 2014)

Bonus fiscaliper ia casa

Prc)rrr';ate. :l 2015 le detrazioni per oliintcrvc.nti di rlst uttu .z_c,nc c i.:lizia e di qualiflcaziorl c, nër rtlca; rr antF n _n lo e li Rii

Co_1 ef i-, . a,_anclr il hoi us rnobili

Per ogni figlio nato o adottato nel periodo 1°gen-naio 2015 - 31 dicembre 2017 viene previstoun assegno di importo annuo pari a 960 euro,

Bonus bebè : erogato mensilmente. Beneficio accessibile sel'Isee dei nucleo familiare non supera i 25.000euro annui. Bonus raddoppiato per famiglie conalmeno quattro figli

Iritrodotta a possib;lit . pcr i dipendenti c,cl sot-Tfr in busta torc pïivato. --li ottcsnc--.w, nu?nsiliYic;nt Iina part.:

paga üeltf, naatura..o. L. s.perii aer,t,.izione ig..laré r<ìil pe-iocI.o 1" n-ar, 0 20- =-ì - 30 pi.,-9no 201.8

Stanziati 250 milioni di euroall'anno in più a de-Social card correre dal 2015 perii potenziamento della car-

ta acquisti, disciplinata dal di n. 112/2008

Acquistifaattiglle

numerose

Stop mutui

Asili

S'ranziat 45 n--ilioni di curo per csntrib.f re nel

201e alle spese r_iel e famiglie cor, aic uno

quattro tigli e un Isce non superiore a 8.5100

eU?"O Htìf14II

Nuova sospensione del rimborso della quotacapitale delle rate dei mutui dal 2015 al 2017.Mef e Abi dovranno stipulare la convenzioneettuativa entro il 1° aprile 2015

r:vano 100 curo pc il lancio cclpiano pur lo svil!4 po G ci =1sIe ma el f o°!ale raeise rVvl socio ciUCaathyl per la pr rr a inìfanzía. Altri5 rnilbni alinier,trxai,no il Foncio per le pohtíche

ra.AG<a I• tituito r_i;:al d n. 221,-3í20015

Stanziati 50 milioni di euro annui a partire dalLudopatia 2015 per il contrasto alla dipendenza dal gioco

d'azzardo

Lavoro disabili

Star:ziati 400 milioni cii euro nel 2015 e 250?îTillon; arEnUi dal 2i)16) l;,te!'`.iGf°I". a so stCf{no^iic pur sonc. af# ttc da sclc. osi I a'c aic ernia

trnfiCa

La dotazione del Fondo per il diritto al lavorodei disabili disciplinato dalla legge n. 68/1999viene incrementata di 20 milioni di euro annuia decorrere dal 2015

A-rvta un mali Jr)ci in f+'I_Ie anni I,or la +cvaEpatite C l'ei ile C. Il nuo u sr pt 4arf aco -arati

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Dal 1° gennaio 2019 su tutto il territorio na-Auto inquinanti zionale sarà vietata la circolazione di veicoli a

motore di categoria "euro 0"

Legge di stabilità Pagina 6

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11 5'C1)1Il regime dei minimi ridisegnato presta il an.co a interpretazioni disinvolte

Nuovo forfait, tentazioni debo liIva i etr i ile. E la sostitutiva ê tripla rispetto a oggi

DI ANDREA BANGI

eterminazione delreddito su base for-fettaria a prescinderedai costi e dalle spese

effettivamente sostenute. In-detraibilità assoluta dell'Ivaassolta sugli acquisti che, invirtù della citata forfettiz-zazione dei costi, non potrànemmeno essere recuperatacome componente negativadel reddito. Imposta sosti-tutiva con un'aliquota fissadel 15%, pari esattamente altriplo di quella prevista nelregime fiscale di vantaggio dicui al decreto legge n. 98 del2011. Impossibilità di chiude-re un esercizio in pareggio oin perdita fiscale, sempre pereffetto della suddetta deter-minazione del reddito su baseforfettaria. Rischio di utilizzidistorti da parte dei contri-buenti.

Sono queste, in estremasintesi, le caratteristicheprincipali del nuovo regimeforfettario introdotto nel no-stro ordinamento dalla leggedi Stabilità 2015.

Un regime che, per comeè stato costruito dal legisla-tore, presta dunque il fiancoanche ad interpretazioni di-sinvolte da parte dei soggettiche aderiranno allo stesso apartire dal prossimo 1° gen-naio 2015.

Per comprendere meglio laportata di queste ultime af-fermazioni facciamo qualcheesempio concreto.

Supponiamo che un con-tribuente decida di iniziareun'attività d'impresa nel cor-so del 2015 sapendo già cheil volume dei suoi ricavi saràtale da farlo fuoriuscire dalregime forfettario dall'annosuccessivo. Supponiamo inol-tre che il nostro neo impren-ditore abbia un coefficientedi redditività ben superiorea quello determinato su basepercentuale dal nuovo regimeagevolato.

Non essendo stata previstauna clausola di salvaguardiacome quella esistente nel regi-me dei minimi che prevedevala fuoriuscita immediata, incorso d'anno, quando i volumidi ricavi superavano di oltre

il 50% il limite dei 30 milaeuro, il nuovo regime forfet-tario verrà utilizzato anchein situazioni come quelladell'esempio sopra descritto.

Il neoimprenditore usu-fruirà appieno dei favori delnuovo regime - riduzione aun terzo del reddito per lestart-up compreso - per il pri-mo anno di attività passandopoi, senza particolari conse-guenze, in regime ordinarionell'anno successivo.

Altro utilizzo distorto delnuovo regime potrebbe esse-re quello di un contribuentegià in attività che decide diabbandonare il metodo ordi-nario al solo fine di «ripuli-re» alcune anomalie presentinella sua gestione contabile.Tipico il caso del magazzinogonfiato che per effetto delpassaggio al regime forfetta-rio viene di fatto sterilizzatoed azzerato.

Anche lo stesso concetto diforfettizzazione del redditoporta con sé una stortura dibase rappresentata dallo scar-so, se non addirittura assen-te, interesse del contribuente

alla certificazione dei propriacquisti. Non potendo deriva-re dagli stessi alcuna utilità,né in termini di imposta sulvalore aggiunta né in terminidi base imponibile per le im-poste dirette ed i contributiprevidenziali, il contribuen-te forfettario potrà tornare aessere «sensibile» agli scontiproposti dai fornitori in cam-bio dell'occultamento delladocumentazione relativa agliacquisti effettuati.

Si tratta di situazioni allequali il regime dei minimi exdl 98/2011 faceva fronte conspecifiche misure ad hoc cheimpedivano utilizzi troppospregiudicati dello stesso.

Una delle regole base eraquella di far sì che, pur nonavendo obblighi contabili,il contribuente minimo eracomunque interessato allacertificazione delle spese so-stenute che concorrevano alladeterminazione della baseimponibile sulla quale si de-terminava il carico fiscale econtributivo.

La rilevanza delle spese fa-ceva sì che in tale regime non

si potevano ipotizzare opera-zioni di restyling contabilecome quella relativa alla ri-pulitura del magazzino sopraipotizzata.

L'altra regola di base eraquella già ricordata della fuo-riuscita in corso d'anno - contutte le conseguenze del casosoprattutto in ambito Iva -nell'ipotesi di superamentodi oltre il 50% del limite deiricavi pari alla fatidica sogliadei 45 mila euro.

Oggi il nuovo regime forfet-tario, già ribattezzato nuovoregime dei minimi, si prestainvece ad utilizzi disinvoltiche potrebbero snaturarne,anche di molto, le reali fina-lità dallo stesso perseguiteche coincidono essenzial-mente nella semplificazionedegli adempimenti dei con-tribuenti.

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Regime dei minimi Pagina 7

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Riscossioneenti locali

Prorogato al 30 giugno 2015 il termine entrocui la società Equitalia potrà continuare a ri-scuotere le entrate dei comuni

Per il t nennio 2 15 2t 1 ciwWt i rü )r osciutSLotta evasione a uoro.In l per !ai cowp011 teuip ä :ior e I aciunE; ci

con7un ont:oe,to ll'cvasiur e fiscale o. ri al ,5.5Xdelle ni ig lori sonni+-' riscosse

Stabilizzata dal 2015 della disciplina dei r permil le5 per mille Irpef, con le attuali modalità di funzionamento e tet-

to massimo fissato a 500 milioni di euro annui

Pur Irì riforma dei terzo .,Cttc e e duci son vizio

Delega colle i-7 t_ aernvino 50 inUon1 rii curo peEterzo settore l'anno 201.55. 114 ('; inni ori.i zii culo l.;e i1 2011

Enti noncommerciali

19+? milioni iriui o ci ,?ïn ori dai 1017

Con effetto già sui 2014 , la quota uei dividendipercepiti esente da tassazione scende dal 95%al 22,26 %. A compensazione del maggior pre-lievo relativo al 2014, viene previsto un creditod'imposta di pari importo da fruire in tre anniInnalza,n ca51(I dOe 000,-!w,,) illiinitoeniroìiquale sso£ aloni 1 o l lo c c aua cass

Societa pa g-_ Elen'_i Iil 30'IG iI*I S'-op d l invio del

sportive i ello FA' „er ss.ociaS1 rii s.-Ce ni r ,.s ro

dilcttantistlchv aeri:. B or u£, fi r i_1 c c+rr, _nriut_vi alle 5 ;E-idre ciLena to che mntoono re.(-) i nTrattc cennicalciatori cii ci -i cc riprusri t,; 14 c 19 anni

Camere Anche le Cciaa saranno assoggettate al siste-di commercio ma di tesoreria unica

Rivista la o:sc:plil e coricerrieante le :misere diPatto flessiti:liti del patto cgionalizraitn, verticele ce

di stabilità nrizzoiitale. al Inc eli ocegua:r la ii nuovi vincoliregicaai i[ripouS alle ragioni. ,r?sati sci consci ,uirr,errio

dei pareggio e i i i) i:a i c i o

Messo a regime il credito d'imposta Irpef per

Bonus 80 euroi lavoratori dipendenti introdotto dal governoRenzi con il dl n. 66/2014 (e originariamenteprevisto per il solo anno 2014)

Bonus fiscaliper la casa

Prorogate a tE_r,to il 20,5 le razicw iter glin cnic ti di 15311 r u,iraZ_r?nc cd I?ia c; r, ^c;all

f1Uazionn energe°JOa, nlantc:nenc..o le a' tr.l,31i Illi-i

_incl.c il boruS mobili

Per ogni figlio nato o adottato nel periodo 1°gen-naio 2015 - 31 dicembre 2017 viene previstoun assegno di importo annuo pari a 960 euro,

Bonus bebè erogato mensilmente. Beneficio accessibile sel'Isee del nucleo familiare non supera i 25.000euro annui. Bonus raddoppiato per famiglie conalmeno quattro figli

Intrc,dlot_t, la posssihllitt .l3eri di¡icr:dentl del sët-Tfr in busta torc privato. ci ottcncre rneneii,r,crtc unl- par-

paga dc! Tfrn atur'ata. La spcril;1icntazionc rig ,Earscrri iitai iodo 1° n arzo 201-1 - 30 iugno 'd}' 8

Stanziati 250 milioni di euro all'anno in più a de-Social card correre dal 2015 per il potenziamento della car-

ta acquisti, disciplinata dal dl n. 112/2008

Regioni, comuni, universitá e autorità portualidovranno predisporre entro tre mesi un piano di

Riduzione razionalizzazione delle società partecipate che ge-partecipate stiscono servizi pubblici locali. L'obiettivo primario è

personaleprovince

Fondo giustìzia

Notifiche

Acquistifamiglie

numerose

Stop mutui

Asili

eliminare le micro-aziende e i "doppioni ". I I piano do-vrà essere posto in essere entro la fine del 2015

In ardo ri riuhüt=i pur i, 50°ik; (Je t,c°.,ona e celleprovince e por il 30% dl c,ì elio do e citta nEE"roprrIane í m il 1 aprile A,)-'5 cIasrun ente potràcllbol iruna 1r' Izlrnnc _E,pc iu e (e pr _ ispo rc.

le l1`,.e ,_lei ,,e son,-:e da Glisa-anno n,-Jss,9rbtl graclcErjlnie.nt - presso alti: o:n.tii 1<i1Cl;'iOri 1. :3 tiléi dal 271i COIIo(-d"YlCnt:O ilit i<_;rx,nL ilità>. _1 _ICi°a a f,lcnr ale, con I.duzio;ie

c'cilo stlpcndi .3 ,11 2001, EVCn1i 11 .._.,<azron; del

ol>>pol o di !ovo-() sr ir o a,v lat a, pa ,rc dol',%oiS, previa Con_ìër':aZ10?'ie C£irl i si1-,Ci,3ca?i

e sistema g ì_L ra'rio u il po noir ri unto deirc fintivi seiv/I, noncl-le loY il c:ort, .,otE3nü31Tto ciel

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rop;-- r! 2015, 901-i1 oriipe° cìr- o2016e1'0

n,ilìoni úi curo annui ú decorrere :re! 201 7

Introdotto l'obbligo di sostenere i costi dellenotificazioni richieste agli ufficiali giudiziari(spese di spedizione e indennità di trasferta)nelle cause e attività conciliative in sede noncontenziosa davanti al giudice di pace di valoreinferiore a 1.033 giuro . Si tratta per esempio deisolleciti per recupero crediti posti in essere dal-le aziende di servizi (telefonia, utenze, etc.)

,Li 45 rni io i ai curo pur (-,o 1.11 :: 1 ? :2015 alle spese delle famiglie con a irr,eno

raltrri tigli E J r I e lon .;_a(,eriorc a 0, 77oc.lro annui

Nuova sospensione del rimborso della quoti.capitale delle rate dei mutui dal 2015 al 2017.Mef e Abi dovranno stipulare la convenzioneattuativa entro il 1° aprile 2015

Arrivano 100 Iriilioni di curo per il rilancio delpiano pc:r lo sviic!pl!o do. s::-5t.ca nri t.:n'itorialc dcisoro I/I snc ic nc tlvi ic la pnr ia r`an" r Altri

milioni a nlcnt .,ra-anC i i úndo p .r lo poll;lcricdclla famiglia istr.ciio dai dl n. 22 3!2.Ot)6

Stanziati 50 milioni di euro annui a partire dailLudopatia 2015 per il contrasto alla dipendenza dal gioco

d'azzardo

Sia

Lavoro disabili

Epatite C

St3nzi2ti 400 milioni di eur°o nel 2015 e 250r1,liorii onori ,-dil 2016 íntcrv '.rti o Le`gnod elle persone affette da .sclerosi laterale amio-

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La dotazione del Fondo per il diritto al lavorodei disabili disciplinato dalla legge n. 68/1999viene incrementata di 20 milioni di euro annuia decorrere dal 2015

Ar'i'vd ur [rl!i dr£ar.'l in due rìi'll poi l rt.irodell'e, alite C. il rullavo s,Jo'rfa3rrnaite ,mn'ti''partito <,ar gratE_iLo per i niolat

Dal 1° gennaio 2019 su tutto il territorio na-Auto inquinanti zionale sarà vietata la circolazione di veicoli a

mntnre ili nate, nria "eurn n"

Regime dei minimi Pagina 8

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Professionisti e freelanceCosì il colpo cli tasse e InpsPer i nuovi lavori delle partite Iva aumentano contributi e prelievo

di Dario Di Vico

Il governo presieduto daMatteo Renzi sostiene di averridotto, tramite la legge di Sta-bilità, di 8oo milioni il monte-tassazione delle partite Iva. Maè davvero così e il taglio inte-ressa entrambi i segmenti dellavoro autonomo, quello tradi-zionale e quello di nuova gene-razione? Spulciando le tabelleallegate al provvedimento siviene a scoprire abbastanzaagevolmente che 520 milioni(degli 8oo) serviranno a inter-venire sui minimi contributividi artigiani e commercianti,misura più che legittima e sen-sata ma che non ha niente a chevedere con il portafoglio diprofessionisti e freelance. Il re-sto delle risorse serve a coprireil cambio del regime dei mini-mi (per Irpef e Iva) con una pla-tea allargata e che vede primeg-giare in benefici ancora unavolta commercianti assieme aristoratori. Per uscire dalle tec-nicalità converrà però usare leparole che in tempi non so-spetti - e non troppo distantida oggi - aveva pronunciato aBallarò il sottosegretario al-l'Economia, Emilio Zanetti. «Ilcambiamento del regime deiminimi rappresenta un passoin avanti enorme per artigiani ecommercianti e un passo in-dietro per freelance, liberi pro-fessionisti e agenti di commer-cio». Più chiaro di così si muo-re.

La legge di Stabilità intervie-ne, infatti, non solo sui contri-buti previdenziali Iva ma anchesul reddito (Irpef) delle partiteIva togliendo per i nuovi il for-fettone a 30 mila euro con tas-sazione 5% e introducendo unsistema più complesso (sem-plificazione dove sei?) che nellasostanza abbassa i minimi a 15mila euro e quindi riduce dra-sticamente la platea di chi ne

potrà beneficiare. Secondo An-na Soru, presidente di Acta,questa misura aumenterà viavia il gettito fiscale delle partiteIva del terziario avanzato e «co-sì i freelance prima sono statiesclusi dall'ampliamento delletutele del Jobs act perché nondipendenti, poi sono rimastifuori dal bonus degli 8o euro eora saranno tassati più di pri-ma». Quando si è trattato di de-cidere in questa direzione ilParlamento ha cassato emen-damenti e proposte di vario ti-po tutte pro-freelance. Lo stes-so sottosegretario Zanetti ave-va firmato per mantenere il re-gime del forfettone a 30 milaeuro mentre altri emendamen-ti chiedevano addirittura diportarlo a 45 mila euro.

Al di là della pura contabilitàcosa distingue le due visioni,quella adottata alla fine dal go-verno e quella propugnata da-gli altri? L'impressione è cheMatteo Renzi e i suoi non cre-dano minimamente che il ter-ziario italiano si possa irrobu-stire (anche) dando la possibi-lità alle partite Iva professionalidi crescere o quantomeno nonpenalizzando quelle che rie-scono a farlo. Ed è singolareche ciò avvenga quando invecesi cancella l'articolo i8 proprioperché ha rappresentato stori-camente un vincolo a crescereper le piccole imprese sotto i 15dipendenti. È uno strabismoincomprensibile.

Al governo non piace che siusi il termine «stangata» mal'aumento della contribuzionealla gestione separata Inps checos'è? E vero che non è statoquesto governo a deciderel'inasprimento delle aliquotema avrebbero potuto tranquil-lamente bloccare quanto deci-so dalle legge Fornero. Ancheperché si prepara una nuovabeffa.

L'innalzamento dei contri-buti fino al fatidico 33% serve- come scritto nel provvedi-mento adottato dal governoMonti - a finanziare il varodell'Aspi, una sensatissima mi-sura di flexsecurity di cui peròle partite Iva non possono gio-varsi! Si perpetua quindi unatradizione della politica italia-na che ha usato l'aumento pro-gressivo dei contributi alla ge-stione separata Inps di profes-sionisti e freelance come unasorta di Bancomat da utilizzareogni volta che c'era da coprirequalche nuova posta di bilan-cio. E successo ai tempi del go-verno Prodi con l'abolizionedel cosiddetto scalone, con ilgoverno Berlusconi quando bi-sognava compensare gli sgraviall'apprendistato, e si ripropo-ne ai giorni nostri. Nel frattem-po però la società è cambiata, illavoro autonomo diventa mag-gioranza in molte professioni eci vorrebbe discontinuità an-che in sede legislativa.

© RIPRODUZIONE DDERVA'A

Legge di stabilità Pagina 9

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Le partite IvaII peso del lavoro professionale in Italia

Fonte: Flahorazione Acta su dati stat

L'andamento degli occupati negli ultimi 10 anni

I nodiCirca 520milionisu 800destinatiai minimi diristoratorie artigiani

La leggedi Stabilità non

ha bloccato

l'aumentodei contributi

alla gestione

separata Inps

previsti dal

governo Monti.

Dal 1' gennaio

2015 l'aliquota

passerà dal

27,72% al

29,72% fino

al 33,72% nel

2018 con una

progressione

di un punto

l'anno

Perleattivitàprofessionali,scientifiche,tecniche,sanitarie,d'istruzione,servizifinanziari eassicurativiil regime«dei minimi»è abbassatoa 15 mila euro(il limite finoraera 30 mila)con un'aliquotadel 15%,dieci puntipercentualiin più rispettoa quellaadottatafinora: 5%

Corriere della Sera

Legge di stabilità Pagina 10

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Rush finale a Palazzo Chigi per definire il decreto di domani: novità in vista sul fronte del risanamento ambientale

u va, verso uil valore globale delle prescrizioni potrebbe ridursi da 1,8 a un miliardo di curo

Matteo Meneghello

Tutto èpronto, o quasi, per ilvaro della nuova stagione del-l'acciaio pubblico italiano. Lanavetta tra gli uffici tecnici diPalazzo Chigi, ministero dellaGiustizia e ministero dello Svi-luppo economico sta lavorandointensamente, in queste ore, pergiungere entro mercoledì alladefinizione di uno schema ingrado di dare una soluzioneequilibrata, sia sul piano giuri-dico che economico, alla matas-sa ingarbugliata del sito side-rurgico tarantino. I punti di in-certezza e le incognite, però, so-no taliper cuinonsi esclude unoslittamento del decreto, nono-stante ieri il sottosegretario alLavoro, Teresa Bellanova, ab-

Perla nomina a supercommissario dellostabilimento spunta il nomedi Roberto Renon, attualemanaging director

1 mLo scenario è in continuaevoluzione e le complessitàsono tali che non si puòescludere uno slittamento delprovvedimento

ameno onerosabia confermato che «nel Cdmandrà il decreto Ilva».

Per la nomina a supercom-missario di Ilva, nel frattempo,sembrano uscire di scena i nomidell'ex amministratore delega-to di Luxottica Andrea Guerra(oggi consigliere strategico delpremier Matteo Renzi) e dell'at-tuale commissario straordina-rio di Lucchini, Piero Nardi.Prende consistenza invece,l'ipotesi relativa a Roberto Re-non, nominato a settembre dalcommissario Piero Gnudi comemanaging director nell'ambitodella riorganizzazione delle«prime linee» del gruppo. Re-non, già dirigente in Enel, po-trebbe, come «interno», fornirequelle garanzie tecniche neces-sarie a sostenere il futuro pianoindustriale di rilancio di Ilva.

Lo scenario è in continua evo-luzione. Lo schema allo studiodal Governo prevederebbe l'ac-cesso del gruppo alla proceduradi amministrazione straordina-ria, secondo le regole di una leg-ge Marzano modificata ad hoc.

Le modifiche, in particolare, ri-guarderebbero la possibilità digarantire maggiore tutela pergrandi e piccoli fornitori.

Secondo le prime indiscre-zioni mancano invece, a frontedei correttivi allo studio per latutela dei fornitori e delle par-ziali garanzie accordate con lebanche attraverso la prededu-cibilità (limitata comunque aduna somma di 250 milioni),analoghe tutele per la famigliaRiva. Nonostante ripetuti ten-tativi di confronto non ci sa-rebbe stato più alcun contatto,secondo quanto confermanofonti vicine alla proprietà, conPalazzo Chigi.

Una volta ottenuto l'accessoalla Marzano (l'ammissibilitàdovrebbe essere fuori discussio-ne, vista l'evoluzione negativadella cassa aziendale) sarannonominati tre commissari. Due diquesti resteranno inllvacomeli-quidatori, uno diventeràl'ammi-nistratore delegato della newcoal ioo% pubblica - a meno chenelle ultime ore non torni a pren-dere quota l'ipotesi di una corda-ta pubblico-privata con ArcelorMittal e Marcegaglia, o a questoo su altri livelli della catena dicontrollo -, mediante il conferi-mento degli asset dell'Ilva in Fintecna, e sarà chiamato a gestirel'Aia e a lavorare per trovare unfuturo compratore. L'obiettivodel Governo è raggiungere tuttigli obiettivi industriali e ambien-tali nell'arco di ventiquattro me-si, allo scopo di rimettere sul

mercato il gruppo, valorizzan-dolo attraverso una cessione almigliore offerente. Restano dasciogliere alcuni nodi relativi al-l'attività di liquidazione: il Go-vernopotrebbe studiare un affit-to triennale (oneroso) con Fin-tecna, oppure potrebbe preve-dere il mantenimento di alcuniasset all'interno dell'ex Ilva, perpermettere il pagamento deicreditori. Sul fronte ambientaleil decreto dovrebbe prevedereun ridimensionamento degliobiettivi dell'Aia. Secondo le in-discrezioni delle ultime ore ilva-lore degli oneri ambientali do-vrebbe ridursi da i,8 a i miliardi(questo comporterebbe, contutta probabilità, il venire menodegli obblighi relativi alle coper-ture dei parchi minerari).

Il decreto prevederebbe, poi,anche la riduzione degli impe-gni Aia relativi alla centraleelettrica Tirreno power di Va-do Ligure. In questo caso, inparticolare, è prevista la divi-sione in due step (prima una fa-se intermedia, poi una fase fina-le) degli obiettivi di qualità del-l'aria prefissati.

© RIPRDDOZIONE RISERVALA

Acciaio Pagina 11

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Gli interventi per Taranto

Dal risanamento dell'Ilva al rilancio del porto, fino alla valorizzazione del patrimonio culturale

Fondi sequestrati a Adrianoed Emiliano Riva e destinatial rinnovamento ambientatedetto stabilimento Itva -

Fondi previsti per la bonificadette aree esterne all'Ilva

Fondi previsti per lo sviluppoe il rilancio dette città (porto,Arsenale detta Marina Militare,Museo archeologico)

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Acciaio Pagina 12

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Manovra al tra ardo con coda sulle manceVia libera definil.ivo alla Camera. Azzollini (Ncd): era il governo a volere le micro elargizioni

Le novità

Tra le novitàintrodotte dallalegge diStabilità c'è

quella che

riguarda la

liquidazione:

dal 1° marzo

2015 al 30

giugno 2018

arriva la

sperimentazio-

ne del Tfr in

busta paga,

sottoposta

a tassazione

ordinaria

Stop aimaxi-aumentidelle tassesulla casa. Pertutto il 2015sarà prorogatoil tetto perl'aliquota Tasidel 2,5 permille, che saleal 3,3 per milleper finanziarele detrazioni

Il bonus

di 80 euro

diventa

strutturale

per tutti i

lavoratori

dipendenti

con reddito

inferiore a

26.000 euro

ROMA Tra le proteste dei depu-tati del M5S, più volte espulsiper aver tentato di occupare ibanchi del governo, l'Aula del-la Camera ha approvato ierisera la legge di Stabilità con302 voti favorevoli, 1o8 voticontrari e un astenuto. La ma-novra del 2015 è diventata leg-ge. Ieri sono stati respinti tuttigli emendamenti, e messi invotazione gli ordini del gior-no, senza che il governo rite-nesse di dover porre la que-stione di fiducia anche a Mon-tecitorio.

Il varo della manovra haavuto però una coda polemi-ca. Dal presidente della Com-missione Bilancio del Senato,Antonio Azzollini, Ncd, è arri-vata una durissima replica allecritiche del presidente delConsiglio, Matteo Renzi, sulle«marchette» inserite in Sena-to nella legge di bilancio.

Se c'erano misure clientela-ri, ha detto Azzollini, sono sta-te quelle presentate dal gover-no, che ha gestito male i tempie i contenuti del maxi-emen-damento. «E stato il governo apresentare già in Commissio-ne ben 90 emendamenti, alcu-ni dei quali contenenti normemicrosettoriali, e non solo.

Una per tutte la previsionedell'assunzione di un dirigen-te, poi precipitosamente riti-rata nel testo finale» va giù du-ro Azzollini, un veterano dellaCommissione Bilancio del Se-nato, finito a sua volta nel mi-rino per un finanziamento alporto di Molfetta, dove è natoe di cui è stato sindaco. Il veroproblema, secondo Azzollini èstato però il mancato recupe-ro nel maxi-emendamento, sucui il governo ha posto la fidu-cia, di tutte le proposte già ap-provate dalla Commissionecol parere favorevole del go-verno e del relatore, «un even-to senza precedenti e non po-sitivo nella storia parlamenta-re. Era consuetudine che il go-verno, nel porre la fiducia,rispettasse le proposte appro-vate dalla Commissione».

Dall'Istat, intanto, è arrivatauna fotografia aggiornata del-la galassia delle partecipatepubbliche, di cui la Legge dibilancio prevede la razionaliz-zazione. Sono oltre 11 mila,con un milione di dipendenti,ma ce ne sono tra queste ben1.896 che non hanno neancheun addetto.

11.024

977.792

7.785

1.896

F, .e: i, a1

4,3% ------- -- -- 21:1%

U HfCU

Mario Sensini

Società pubbliche, un milione di dipendenti

Perle casse

previdenziali,

il prelievo sale

dal 20 al 26%,

ma per le quote

reinvestite

c'è un credito

d'imposta

del 6%

II bloccodellacontrattazioneper i dipendenti

pubblici vieneprorogato fino

al 31 dicembre2015

Legge di stabilità Pagina 13

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Spania la grande sanatoriaper favorire giochi e FiscoLegalizzate 7 mila sale. Giudici in pensione per le concessioni

di Sergio Rizzo

Incalzato dai grillini al Sena-to, Matteo Renzi tuonò: «Ades-so basta con le marchette inParlamento!». Sentendosi rin-facciare sulla «Stampa» da unodel suo partito, il presidentedella commissione Bilanciodella Camera Francesco Boccia:«Veramente il primo a fare lemarchette è stato il governo. AlSenato ha presentato novantaemendamenti...». Alcuni delquali con nome e cognome.

Per esempio, quello sui gio-chi messo a punto dagli ufficidelle Finanze, che ha un desti-natario preciso: la Sisal, societàconcessionaria presieduta dal-l'ex ministro delle Finanze edex commissario dell'AlitaliaAugusto Fantozzi, controllatadalla holding lussemburgheseGaming invest. L'obiettivo èrianimare il Superenalotto, or-mai da tempo in caduta vertica-le. La ragione è che si vincetroppo poco in rapporto con al-tri giochi d'azzardo. Per metter-ci una pezza non resta che con-sentire di aumentare la percen-tuale di vincita con, testuale,«l'adozione di ogni misura uti-le di sostegno della offerta digioco». Interventi che però po-trebbero anche avere ripercus-sioni sul gettito erariale: in unsenso positivo, ma come purenel senso opposto. Che fare, al-lora? Siccome nessuno ha lapalla di vetro, ecco che nel-l'emendamento salta fuori unainnovazione formidabile, tenu-to conto dell'inflessibilità concui i guardiani dei nostri contidispensano il prezioso bollino.Qui, infatti, il problema dellacopertura non solo non vienepreso in considerazione, ma siprecisa che considerati «obiet-tivi e ineliminabili margini dialeatorietà» delle scelte che sa-ranno fatte, «i provvedimentiadottati ai sensi del presentecomma non comportano re-sponsabilità erariale quanto ai

loro effetti finanziari». Un ca-polavoro.

In quell'emendamento, inrealtà, c'è anche una specie disanatoria per le migliaia di ne-gozi di scommesse privi diconcessione statale ai qualiverrebbe offerta «una opportu-nità di redenzione nella dire-zione del circuito ufficiale e le-gale di raccolta di scommes-se». In che modo? Pagando unacerta somma entro la fine digennaio 2015 come tassa di in-gresso nel sistema alla luce delsole. La questione ha almenouna decina d'anni e non è maistata risolta: nasce da una seriedi ricorsi presentati a Bruxellesda soggetti che si ritenevanodiscriminati, e per questo han-no ritenuto di poter operareanche senza aver ottenuto (maneppure chiesto) la previstaautorizzazione. Parliamo di unfenomeno che negli anni haraggiunto proporzioni enormi,se si pensa che il volume dellescommesse raccolte da costoroè dell'ordine di 2 miliardi emezzo l'anno contro i 3,7 mi-liardi dei negozi regolari: sem-plicemente astronomica l'eva-sione fiscale connessa a questosistema parallelo. La relazionetecnica quantifica lo stima incirca 7 mila punti, a fronte dei7.400 legali, distribuiti sull'in-tero territorio nazionale. An-che se «dagli accertamenticondotti dalla guardia di Fi-nanza emerge che la rete deglioperatori non autorizzati èprincipalmente localizzata nel-le grandi aree urbane e nellezone meridionali, dove la rac-colta media è di gran lunga piùalta». Accertamenti che peral-tro hanno innescato una formadi intimidazione senza prece-denti nei confronti dei dirigen-ti dell'Agenzia dei Monopoli edei finanzieri incaricati deicontrolli e del recupero delleimposte non pagate presso

questi negozi non autorizzati,che si sono visti recapitare al-meno i6o cause e atti di diffidaindividuali.

Tutto questo avviene sullosfondo di un passaggio crucia-le. E quello del rinnovo delleconcessioni in scadenza sia peri giochi numerici cosiddetti «aquota fissa» che per il lotto. Equi gli emendamenti del gover-no contengono un'altra sorpre-sa. Non per la durata delle con-cessioni, fissata in nove anni,né per la base d'asta stabilita in700 milioni di curo, e neppureper il livello degli aggi o per glialtri obblighi imposti agli even-tuali partecipanti. Ma per lacomposizione della commis-sione di gara: che dovrà essere«composta di cinque membridi cui almeno il presidente e

Le misurePer il Superenalotto,«ogni misura utiledi sostegno dell'offertadi gioco», dice la legge

due componenti scelti tra per-sone di alta qualificazione pro-fessionale (e i due rimanenti?,ndr), inclusi magistrati o avvo-cati dello Stato in pensione».Ricordiamo male o il governoaveva deciso di vietare l'affida-mento di incarichi pubblici aipensionati statali? Verissimo.Salvo poi concedere, com'è sta-ta concessa, una deroga per icomponenti delle commissio-ni. La ragione? Che si fa fatica aconvincere i dipendenti pub-blici a farne parte, causa la mo-destia dei compensi. Allora,porte aperte ai pensionati...

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Quanto incassalo Stato dai giochiDati in mlioni dl curo 2013 2014 Differenza

4.333' .185 1.48 4'201.2101.200

70

201-47.848,

39 32

Slot e Lotto Lotterie Giochi Bingo Gioco a basevideolotterie numerici a ippica

totalizzatore

le principali voci delle entrate erariali dei giochi Fonte: stime Agiproriews su dati Monopoli d'Arco

1miliardoè il gettito 2015

atteso da

concessioni

e Lotto: anche

la Ile chiede

chiarimenti

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Gutgel :nessuna«stangata»agli autonomi

aro Direttore,Dario Di Vico hadefinito sulle colonnedel vostro giornale il

provvedimento sulla fiscalitàdelle partite Iva contenutonella legge di Stabilità «unastangata che contrasta con loslogan governativodell'abbassamento dellapressione fiscale».Siccome la legge di Stabilitàcontiene non una stangata,ma una riduzione di tassedi circa 8oo milioni perlepartite Iva, credo possa essereutile spiegare meglio questointervento correggendoun evidente deficit dicomunicazione.Il nuovo sistema,il cosiddetto regime deiminimi, è un'operazione disemplificazione e di sostegnoalle partite Iva di redditosotto 15 mila giuro annui.Prevede una riduzione ditasse e di contributi socialiappunto di 8oo milioni digiuro a favore di quasi 8oomila partite Iva, che inoltrenon dovranno più tenerei libri contabili risparmiandoi relativi costiamministrativi.Il precedente sistemaescludeva quasi del tuttogli artigiani e commercianti,si applicava al massimoper 5 anni, e solo per giovanisotto 35 anni che non hannolavorato in precedenza.Questo governosi è impegnato condeterminazione a ridurre letasse sul lavoro a partire dairedditi bassi. Il nuovo fiscoper le partite Iva segue questoprincipio: si estende a tutti, aprescindere dell'età e del tipodi attività, e non ha limiti ditempo. Chiarisco infine checomunque nessuno pagheràpiù tasse; chi gode del regimeattuale potrà mantenerlo se loriterrà più conveniente.

Yoram GutgeldConsigliere economico

e di Bilancio dei governo0 RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Stabi l ità diverta lemmeOggi il voto de/ì[1i6VO della Camera. Bomba a orologeria sull'Iva: si rischianoaumenti fino al 3,5%. Rinviati tagli e disrnissioni. Rivalutazionipizi onerose

Una bomba a orologeria fiscale nel-la legge di Stabilità 2015. L'Ivaaumenterà di tre punti percentualiin tre anni, per quanto riguardal'aliquota del 10%, e di tre punti emezzo in tre anni per quella ordina-ria del 22%, se non si troverannoprovvedimenti normativi che assi-curino, integralmente o in parte, glistessi effetti positivi sui saldi difinanza, pubblica attraverso il con-seguimento di maggiori entrateovvero di risparmi di spesa: vale adire 10 miliardi in due anni (2016 e2017). La clausola di salvaguardiafa capolino nella legge che, con l'ar-ticolo unico composto di 735 commifrutto del maxiemendamento appro-vato dal senato, sarà oggi definiti-vamente varata dalla camera deideputati ed entrerà in vigore il 1°gennaio prossimo. Tra le altre novi-tà di carattere fiscale, il raddoppiodelle aliquote perle rivalutazioni diterreni e partecipazioni e l'allarga-mento del ravvedimento operoso edel reverse charge.

servizi da pao. 22

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LEGGE DISTA ILITA/Appr°oraLe le disposizzioní sulla clausola dì salvaguardia

Bomba ad orologeria sull 'IvaAumento in tre ann i fino a 3 , 5 per l aliquota al 22%

DI CRISTINA BARTELLI

na bomba a orologe-ria fiscale nella leg-ge di stabilità 2015.L'Iva aumenterà di

tre punti percentuali in treanni, per quanto riguardal'aliquota del 10%, e di trepunti e mezzo in tre anni perquella ordinaria del 22% senon si troveranno «provvedi-menti normativi che assicuri-no, integralmente o in parte,gli stessi effetti positivi suisaldi di finanza pubblica at-traverso il conseguimento dimaggiori entrate ovvero dirisparmi di spesa median-te interventi di razionaliz-zazione e di revisione dellaspesa pubblica», come indicail comma 719. Un'operazio-ne del valore complessivo di53 mld di euro. La clausoladi salvaguardia fa capolinodalla legge che, con l'articolounico composto di 735 commifrutto del maxiemendamen-to approvato dal senato, saràoggi definitivamente varatadalla camera dei deputati edentrerà in vigore il 1° gen-naio prossimo. C'è dunque ilrischio che dal 2016 e fino al2018 il prezzo finale di granparte dei prodotti acquistatisia composto per quasi unquarto dall'Iva. Ciò accadràanche nel caso in cui entro il

15 gennaio 2016 il ministerodell'economia non riuscirà aridurre agevolazioni e detra-zioni in modo tale da conse-guire un risparmio per l'era-rio di 3,272 miliardi nel 2016e di 6,272 miliardi nel 2017.Per evitare la scure Iva, in-fatti, le due misure, spendingreview e riordino delle agevo-lazioni/detrazioni dovrannoessere attuate entrambe. Seal 1 ° gennaio 2016 l'obiettivonon sarà centrato scatterà laclausola di salvaguardia congli aumenti dell'imposizioneindiretta spalmata su tuttii contribuenti, esattamentecome previsto dalla legge distabilità 2014 (147/2013) i cui

contenuti sono semplicementetraslati e aggiornati alle nuo-ve scadenze nel testo oggi alvaro di Montecitorio. La leggedi stabilità mette poi una pez-za sterilizzando un'altra clau-sola di salvaguardia, introdot-ta dal decreto legge 66/2014,e cioè l'aumento delle accisesui prodotti energetici, elettri-ci, alcol e sigarette. Vengonoinfatti accantonati, alla lucedel monitoraggio delle mag-giori entrate Iva conseguential pagamento dei debiti dellap.a., risorse pari a 495,7 mindi euro. Tali introiti sono statidestinati in compensazione delminor gettito Iva per il 2014relativamente al pagamento

dei debiti della p.a., 240 min dieuro di entrate a fronte di unastima di 650 min di euro. Re-stando infine sempre in temadi aumenti legati all'Iva, nonpoche polemiche ha suscitatol'aumento dell'aliquota dal 10al 22% per il pellet di legno.Un ritocco che scalderà lecasse dello stato con 96 mindi euro di maggior gettito sti-mato. Mentre più generosa èla previsione per l'Iva appli-cata alle strutture ricettiveunità di diporto. Per tutto il2015 potranno usufruire diuna aliquota Iva agevolata al10% al posto di quella ordina-ria del 22%.

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: Compensazionecrediti p.a.e cartelle

Anche nel 2015 sarà po sibiie per le impresee i professionisti compensare i crediti commer-ciali vantati verso la p.a. con le somme iscrittea ruolo

Dal 1° gennaio 2015 nuovo regime forfetarioper le piccole partita Iva, con soglia di ricavimassimi variabile (dai 15.000 euro dei pro-fessionisti ai 40.000 euro dei commercianti)

Nuovi minimi e imposta sostitutiva al 15%. Abrogati il vec-chio regime dei minimi ex di n. 98/2011 e ilregime delle nuove attività produttive ex leggen. 388/2000: chi già applica tali regimi, però,potrà portarli fino a scadenza

Aumenta il prelievo fiscale sui rendimentiCasse finanziari per le Casse del professionisti (dal

di previdenza 20% al 26%) e peri fondi pensione (dall'11,5%e fondi al 20%). Previsto un credito d'imposta per gli

pensione investimenti in titoli che finanziano opereinfrastrutturali

Elevato da 2.065 a 30.000 euro annui l'importoErogazioni massimo sul quale spetta la detrazione fiscale

Onlus dei 26% per le erogazioni liberali in denaro afavore delle Onlus

Dal 2015 aumenta dall'11% al 17% l'aliquotaper la rivalutazione dei trattamento di fine

Rivalutazione rapporto, ai fine di armonizzare il livello diTfr imposizione con quello previsto per il risultato

maturato di gestione delle forme pensionistiche

Stop nel 2015 agli incentivi per l'acquisto diEcoincentivi veicoli ecologici stabiliti dal dl n. 83/2012. Le

auto agevolazioni resteranno in vigore solo fino al31 dicembre 2014

Anche per il 2015 l'importo dei canone vieneCanone Rai confermato a 113,50 euro (stesso importo

Detrazioniin salvo

Rivalutazionequote e terreni

del 2014)

Stop al taglio automatico delle detrazioni Irpefper 3 miliardi di euro nel 2015 (previsto dallalegge di stabilità 2014). Alleggerito il taglioper gli anni futuri: nel 2016 il risparmio che larevisione delle tax expenditures dovrà assicu-rare passa da 7 a 4 miliardi di euro, mentre dal2017 da 10 a 7 miliardi

Riaperti i termini per rivalutare il costofiscale diacquisto di terreni e partecipazioni detenuti dapersone fisiche, secondo le stesse modalità deipassato (possesso dei beni 1° gennaio 2015,perizia e pagamento dell'imposta sostitutivaentro il 30 giugno 2015). Aliquote confermateal 2% e 4%

Previsto l'aumento dell'aliquota IVA ridotta(10%) di due punti percentuali a decorrere dal1° gennaio 2016 e di un ulteriore punto per-centuale (vale a dire fino al 13%) a decorreredal 1° gennaio 2017. L'iva ordinaria del 22%passerà invece al 24% nel 2016, al 25% nel2017 e al 25,5% nel 2018. L'aumento potràessere evitato da altri provvedimenti legislativiche assicurino maggiori entrate o minori usciteper un corrispondente importo

complemen'eri

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Dal 1° geiüi+io 2015 le cessivhi wi pellet diPeilet legno si ve dranno applicare I'Iva al -2% (e non

Rimborsi sismaSicilia 1990

più al 10%)Stanziati 90 milioni di euro per la restituzionedelle imposte versate dai contribuenti colpitidal sisma del 13 e 16 dicembre 1990, che hainteressato le province di Catania, Ragusa eSiracusa

Eliminata l'esenzione dal bollo per auto e motoAuto storiche . ultraventennali. L'agevolazione maturerà solo

decorsi 30 anni dall'immatricolazione

Iva e-book

Stop aumentoTasi

Anche ai libri in formato elettronico sarà appli-cabile l'Iva ridotta con aliquota al 4%

Anche per il 2015 vengono rese applicabili daparte dei comuni le stesse aliquote Tasi vigentiper il 2014

Dal 1° gennaio 2015 la deduzione forfetariaFrontalieri riconosciuta ai lavoratori frontalieri sale da

6.700 a 7.500 euro annui

Dal 2015 viene fissata una franchigia Irpef diCampione 6.700 euro per ì redditi di pensione e di lavoro

d'Italia prodotti in euro dalle persone fisiche residentia Campione d'Italia

Polizze vita

L'esenzione ai fini Irpef per i capitali percepitia partire dal 1° gennaio 2015 in caso di mortedell'assicurato si applicherà solo alle polizzesulla vita aventi la clausola di copertura del ri-schio demografico (sarà quindi sempre tassatoil contenuto finanziario della polizza)

Ritenutatstrutturazionf

uai i ,etir iu 2U ib seH u di 4 :il l -li-

quota della ritenuta che banche e Po e devo-no operare sui bonifici "parlanti" disposti dai

Per stimolare la compliance fiscale l'Agenziaristrutturazioni e riqualificazione energeticacontribuenti per beneficiare delle detrazioni per

Adempimento delle entrate metterà a disposizione del con-volontario tribuente (e della Gdf) le informazioni in suo

possesso riferibili allo stesso contribuente

Potenziato l'istituto dei ravvedimento operoso,che sarà possibile anche dopo la consegna deipvc dn parte della Guardia di firiinz'a

Timo al 2Uii la TniesTrd9 entro la quaicRientro doc-Miti e ricercatori che lavorano all'estero

del cervelli potranno rientrare in Italia e fruire dei beneficifiscali previsti dal di n. 78/2010

Buoni pasto

Dal 1° luglio 2015 la quota dei buoni pasto nonsottoposta a tassazione sale dagli attuali 5,29curo a 7 curo al giorno. I ticket dovranno esserepredisposti in formato elettronico

istituito un fondo presso il ministero dei lavoro,con una dotazione di 2,2 miliardi di euro perciascuno degli anni 2015 e 2016 e di 2 miliardi

Ammortizzatori annui a decorrere dal 2017, per finanziare glisociali ammortizzatori sociali (inclusi quelli in deroga),

i servizi per il lavoro e politiche attive, nonché ilriordino dei rapporti dì lavoro edeli'attività ispet-tiva, compresi i contratti a tutele crescenti

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Gli sgravi contributivi vigenti in materia di mo-bilità vengono estesi anche ai datori di lavoro

Piccola che abbiano assunto entro il 31 dicembremobilità 2012 lavoratori licenziati a causa della crisi da

imprese con meno di 16 dipendenti e iscrittinelle liste di mobilità

DeduzioneIraq costodei lavoro

Arrivano 300 milioni di eu ro ann ui per incremen-tare il Fondo nazionale per le politiche sociali

: legge n . 328/2(190)

Dal 2015 per le impr_ - e diventa integralmentededucibile dall'lrap il costo sostenuto per i la-

Sgravi contributivi fino a 8.060 curo annui perSgravi i datori di lavoro che effettuano assunzioni a

contributivi tempo indeterminato nel corso del 2015. IIassunzioni beneficio potrà essere fruito per una durata

massima di 36 mesi

Attraverso una modifica all'articolo 167 del Tuir,Singapore viene esclusa dalla lista dei paesi

Disciplina Cfc a fiscalità privilegiata che fanno scattare la

Reversecharge

voratori dipendenti assunti a tempo indetermi-nato. Per i soggetti che non hanno dipendentiè previsto un credito d'imposta pari al 10%dell'Iraq dovuta

Modificata la disciplina del credito di impostaa favore delle imprese che investono in attività

Credito di ricerca e sviluppo. Fino al 2019 l'aliquotad'imposta R&S dell'agevolazione scende dal 50% al 25%, ma

l'importo massimo per impresa aumenta da2,5 milioni a 5 milioni di euro

Arriva un regime opzionale agevolato consi-stente nella detassazíone del 50% dei redditi

Patent boxderivanti dall'utilizzazione di marchi e brevetti,nonché delle plusvalenze derivanti dalla forocessione se il 90% del corrispettivo vienereinvestito

Split payment

Creditod'impostaexport pmi

disciplina Cfc per la tassazione delle societàcontrollate estere

Aumentano i casi di applicazione del mecca-nismo di inversione contabile a fini Iva, esten-dendo tale sistema anche ad ulteriori ambitidel settore edile, del settore energetico e delsettore della grande distribuzione

Partirà dal 1° gennaio 2015 lo split payment:per le operazioni effettuate nei confronti dienti pubblici, al fornitore sarà erogato il soloimporto del corrispettivo, al netto dell'Iva indi-cata in fattura (che sarà acquisita direttamentedall'erario)

Arrivano 30 milioni di euro perla concessione diun credito d'imposta in favore delle micro, pic-cole e medie imprese che assumono personaleesperto nel campo del commercio internaziona-le. Bonus pari al 35% dei costi sostenuti

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Taglio creditid'imposta

Wi-11 hotele bed

and breakfast

Nuova tosatura in arrivo per alcuni ci( ici d'im-posta già in vigore. Si tratta in particolare deiseguenti bonus fiscali: 1) rimborso delle accisesui carburanti dei taxi; 2) gasolio e gpl impiegatiper riscaldamento in aree svantaggiate; 3) nuoveiniziative imprenditoriali; 4) investimenti in campa-gne pubblicitarie localizzate in determinate areedei paese; 5) acquisto software da parte di far-macie pubbliche e private; 6) opere dell'ingegnodigitali; 7) investimenti imprese prodotti editoriali.Regole attuative da stabilire con dpcm

Concesso un credito di imposta per la digitaliz-zazione degli esercizi ricettivi per spese relativea impianti wi-fi con velocità di connessione pariad almeno 1 Megabit/s in download

Sale a 5 miliardi di curo l'importo massimodei finanziamenti previsti dal di n. 69/2013

Nuova (c.d. "nuova Sabatini), che ha introdotto unSabatini meccanismo incentivante per le pmì che vo-

gliono effettuare investimenti per l'acquisto dimacchinari, impianti e beni strumentali

Dieci milioni di curo in più per il Fondo destinatoal sostegno delle aziende che si uniscono in

Gruppitemporaneidi imprese

associazione temporanea di imprese (Ati) oraggruppamento temporaneo di imprese (Rti)nei settori della manifattura sostenibile e arti-gianato digitale

Nuove risorse per finanziare il Piano straor-dinario per la promozione dei made in Italy,

Made in ltaly : introdotto dal di n. 133/2014. Stanziati 130milioni di curo il 2015, 50 milioni per il 2016e 40 milioni per il 2017

Stanziati 250 milioni di euro annui a partir-Autotrasporto dal 2015 per finanziare interventi in favore dei

settore dell'autotrasporto

L'accesso al Fondo dì garanzia per portafogliGaranzie di finanziamenti costruiti da banche o Confidi

finanziamenti viene esteso anche alle imprese fino a 499"miti cap" dipendenti (e non più solo alle pmi). La durata

Giochi

Scuola

della garanzia può variare da 18 a 60 mesi

Raffica di misure in materia di giochi pubblici.Prevista una tassazione anticipata per 500milioni di euro a carico dei concessionari diVit e New slot. Anticipata al 2015 la gara perl'affidamento dei gioco del lotto (gettito attesodi 350 milioni di euro annui). Introdotta unaprocedura di regolarizzazione volontaria, daportare avanti con l'Agenzia delle dogane e deimonopoli, per tutti quei soggetti che alla datadei 30 ottobre 2014 offrivano scommesse convincite in denaro in Italia senza essere collegatial totalizzatore nazionale r"

Nasce il Fondo La buona scuola", con aotaziune di un miliardo di euro per l'anno 2015 e di3 miliardi di euro annui a decorrere dall'anno2016. per misure di potenziamento dei sistemadell'istruzionePiù flessibilità per le assunzioni di ricercatorida parte delle università. Gli atenei che hanno

Università almeno il 30% di professori ordinari dovrannoassumere almeno un ricercatore a tempo de-terminato per ciascun ordinario

Continua a pagina :

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segue da pagina zb

Riscossioneenti locali

otta evasionecomuni

5 per mille

Delegaerzo settore

Enti noncommerciali

Societàsportive

dilettantistiche

Cameredi commercio

pattodl stabilità

regioni

Prorogato al 30 giugno 2015 il termine entrocui la società Equitalia potrà continuare a ri-scuotere le entrate dei comuni

Per il triennio 2015-2017, la quota riconosciutaai comuni per la compartecipazione all'azione dicontrasto all'evasione fiscale sarà pari al 55%delle maggiori somme riscosseStabilizzata dal 2015 della disciplina del 5 per milleI rpef, con le attuali modalità di funzionamento e tet-to massimo fissato a 500 milioni di euro annui

Per la riforma dei terzo settore e dei serviziocivile universale arrivano 50 milioni di euro perl'anno 2015, 140 milioni di euro per il 2016 e190 milioni annui a decorrere dal 2017

Con effetto già sul 2014, la quota dei dividendipercepiti esente da tassazione scende dal 95%al 22,26%. A compensazione del maggior pre-lievo relativo al 2014, viene previsto un creditod'imposta di pari importo da fruire in tre anniInnalzato da 516,46 al .000 euro il limite entro ilquale le associazioni possono effettuare incassie pagamenti in contanti. Stop all'invio del mo-dello EAS per le associazioni iscritte nel registroConi. Bonus fiscali e contributivi alle squadre diLega Pro che mettono sotto contratto giovanicalciatori di età compresa tra 14 e 19 anni

Anche le Cciaa saranno assoggettate al siste-ma di tesoreria unica

Rivista la disciplina concernente le misure diflessibilità del patto regionalizzato, verticale edorizzontale, al fine di adeguarla ai nuovi vincoliimposti alle regioni, basati sul conseguimentodel r--r,) di bilancio

Regioni, comuni, università e autorità portuüiidovranno predisporre entro tre mesi un piano di

Riduzione razionalizzazione delle società partecipate che ge-partecipate stiscono servizi pubblici locali. L'obiettivo primario è

Personaleprovince

eliminare le micro-aziende e i "doppioni". Il piano do-vrà essere posto in essere entro la fine del 2015

In arrivo la mobilità per il 50% dei personale delleprovince e per il 30% di quello delle città metropo-litane. Entro il 1° aprile 2015 ciascun ente potràdeliberare una riduzione superiore (e predisporrele liste dei personale da mantenere). Gli esuberisaranno rìassorbìti gradualmente presso altri entiterritoriali. Partirà dal 2017 «il collocamento indisponibilità», di durata biennale, con riduzionedello stipendio dei 20%x. Eventuali cessazioni dei

3

rapporto di lavoro saranno avviate a partire dal2019, prc. concertazione con i sindacati

istiLuitu Usi iunuu pi 11 r... u ci,, ,idel sistema giudiziario e il potenzi-!mento deirelativi servizi, nonché perii completamento deiprocesso telematico. Stanziati 50 milioni di eu-ro per il 2015,90 milioni per l'anno 2016 e 120 1milioni di euro annui a decorrere dal 2017Introdotto l'obbligo di sostenere i costi delle

Fondo giustizia

Notifiche

le aziende di servizi (telefonia, utenze, etc.)solleciti per recupero crediti posti in essere dal-

notificazioni richieste agli ufficiali giudiziari(spese di spedizione e indennità di trasferta)nelle cause e attività conciliative in sede noncontenziosa davanti al giudice di pace di valoreinferiore a 1.033 euro. Si tratta per esempio dei

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I veri numeri del Piano JunckerLa proposta della Commissione e più fragile di quel che sembra

di Franco Debenedetti

ra di 300 miliardi il piano perfinanziare investimenti neipaesi dell'Europa quando l'al-lora candidato presidente

della Commissione europea, JeanCl aule Juncker, l'aveva presentato alParlamento di Strasburgo, guada-gnandosi la perentoria indicazione alConsiglio d'Europa di nominarlo. Èdiventato di 315 un mese fa quando laCommissione l'ha presentato. Po-trebbe crescere ancora se i singoliStati investissero anche loro nellostrumento. «The sky's the limit»: maquanto solide sono le fondamenta diquesto grattacielo finanziario?

1315 miliardi di curo sono ilrisulta-to della moltiplicazione di21per15,21essendo i miliardi di dotazione delfondo, 15 il numero di miliardi di ri-sparmio privato che la Bei si propo-ne di raccogliere per ogni miliardoche essa investe. La credibilità delpiano sta tutta nella credibilità diquesti due numeri.

Incominciamo dai 21:5 miliardivengono dalle riserve della Bei, i re-stanti 16 dall'European Fund for Stra-tegie Investment (EFSI), creato appo-sta dall'Unione europea. Che ci haconferito 8 miliardi di soldifreschi e 8presi a prestito sul mercato con ga-ranzia dell'Ue. Ma di questi 8 a essereveramente freschi sono soltanto 2,presi direttamente dal bilancio del-l'Ue; gli altri 6 sono spostati da altriprogrammieuropei (3,3 dalla Connec-tingEuropeFacility, 2,7 dalla2007Ho-rizon Facility). La leva quindi è dop-pia, di 1:2 sui soldi della Ue, di 1:15 sultotale che la Bei è chiamata a gestire.

Ma sono soldi nuovi? No per i6 pre-si da altri programmi europei, cheerano stati stanziati per fare investi-menti collimanti con quelli del PianoJuncker, e che potrebbero essere fi-nanziati con lo stesso meccanismo:essivanno moltiplicatiper 2 (leva del-laCommissione) e ancoraper15 (levadella Bei). Totale 18o: dalevare al "va-

lore aggiunto" del piano Juncker, chequindi è di 135, non di 315 miliardi.

Inoltre a essere precisibisognereb-be sottrarre anche i5 miliardi che pro-vengono dalle riserve della Bei. Se po-tevano essere utilizzate senza mette-re a repentaglio la triplaAAA, perchénon è stato fatto prima?

La Bei, ilpiù grande prestatore mul-tilaterale del mondo, ha un ratingAAA. Perché non lo perda, i fondi del-l'EFSI sono junior rispetto agli altri.Cioè chi compera ibond di uno degliinvestimenti che la Bei proporrà inPublic Private Partnership sanno che,se ci saranno perdite, le prime saran-no assorbite da EFSI.

E adesso il 15: è realistico aspettarsidi raccogliere danaro fresco con unaleva di 15?

Dipende dal cash flow atteso: le au-tostrade ne generano in misura abba-stanza costante e prevedibile (salvosorprese, come per ora sulla BreBe-Mi, dove la Bei ha investito Zoo milio-ni, la CDP 760, contro 655 dei privativeri: ben aldisotto di 15 volte!), un po'meno le ferrovie.IlpianoJuncker siri-vela dunque in sostanza come un al-tro finanziamento di infrastrutture ditrasporti?

Ci saranno abbastanza progetti fi-

nanziabili con questo strumento?Attualmente la Bei ha in corso pocopiù di 8o progetti in Public PrivatePartnership in Europa, per un totaledi circa 15 miliardi, di cui in Italia p o-che diecine dimilioni (probabilmen-te la citata BreBeMi). Bisognerà tro-vare altri progetti che abbiano le ca-ratteristiche adatte: non lo sarà di si-curo la messa in sicurezza dellescuole, un tema giustamente moltocaro al presidente del Consiglio,Matteo Renzi, perché le scuole nonproducono cash, quindi neppurecash flow. In ogni caso non c'è da at-tendersi che i soldi arrivino rapida-mente: la Bei è tradizionalmentemolto attenta, e quindi anche non af-frettatanell'avviare progetti. Mante-nere la AAA ha i suoi costi.

Il presidente Jean Claude Junckerha invitato i governi a investire diret-tamente in EFSI, promettendo che laCommissione avrebbe esaminatocon occhio benevolo ibilanci dei Pae-si che l'avessero fatto. La frase è statadecrittata nel senso che la somma in-vestita in EFSI non sarebbe entratanel debito ai fini di Maastricht, ed èstatavista come imprimo passo versol'introduzione della golden rule gene-ralizzata alla totalità degli investi-menti: alimentando in alcuni la spe-ranza di abbattere il fortino, in altri ladeterminazione a difenderlo. Certoche la prospettiva di aumentare il de-bito di 1o miliardi e di averne 15o daspendere in infrastrutture sarebbeestremamente allettante. Ma il pro-blema è quali sarebbero i progetti chepresentino un cash flow che li sosten-ga e un profilo di rischio dagiustifica-re una leva di 15 volte?

Quello che è certo è che quei soldinon potranno essere usati per "risol-vere altre potenziali situazioni comequella di Taranto" di cui ha parlato ilpresidente Renzi: per quello non c'èche la vecchia, cara, buona Cassa de-positi e prestiti, se necessario «ren-dendola adatta». Altro che Bei!

O RI PRO UZIONE RISERVATA

EUROPA Pagina 24

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Il successo dei ricercatori italiani(ancora costretti a espatriare)Aumentano quelli che ottengono fondi europei: 18 su 28 sono donne

di Leonard Berberi

Fosse per loro, in Italia ci tor-nerebbero subito. «Anche do-mani». Ma messe da parte leragioni del cuore, tocca fare iconti con la realtà. E la rispostaè soltanto una: «Se le cose noncambiano, restiamo dove sia-mo».

Basta sentire alcuni dei ri-cercatori italiani all'estero, fre-schi vincitori di una borsa da1,5 milioni di euro (per cinqueanni) del Consiglio europeodella ricerca. Oltre tremila pro-getti, 328 quelli selezionati eun fondo complessivo di 485milioni di euro. La Germaniabatte tutti. Seguono RegnoUnito, Francia e Olanda. L'Italiaè nona.

Quello che colpisce è il rap-porto tra chi decide di utilizza-re i fondi in Italia e quelli che liportano altrove. Se i vincitoriconnazionali sono 28, qui nerestano dieci. Gli altri se nevanno. In Germania su 68 par-tono in 21, in Francia su 36 emi-grano in cinque. L'unica notapositiva sono le ricercatrici ita-liane. Se nel 2013 quelle vinci-trici erano quasi quanto i con-nazionali uomini (8 contro 9),quest'anno li hanno sorpassati(18 a io).

Una di queste è Silvia Vigno-lini. Trentatré anni, ha studiatoFisica dello stato solido a Firen-ze e dopo un dottorato si è inte-ressata a come manipolare iltrasporto della luce. Lavora dacinque anni all'Università diCambridge, nel Regno Unito, eal dipartimento di Fisica si con-centra sulla propagazione dellaluce nei materiali naturali. Unambito che può portare, tra lealtre cose, «alla creazione dicoloranti naturali, senza più ri-correre ai pigmenti tossici».

«In Italia tornerei anche do-mani - dice Vignolini -, manon ci sono le condizioni». 1

problemi? Almeno due. Il pri-mo: i soldi. «Negli atenei euro-pei, ma non in quelli del nostroPaese, se ti presenti con 1,5 mi-lioni di euro di fondi l'universi-tà ne aggiunge altri». 11 secon-do: l'approccio accademico.«In Italia non c'è possibilità dicarriera, non hai sufficiente li-bertà nella ricerca scientifica equando la fai sembra che ti sti-ano quasi facendo un favore».

Un elemento, quest'ultimo,

che condivide anche MichelaDi Virgilio. Trentanove anni, laricercatrice si è laureata a Bolo-gna in Biotecnologie farmaceu-tiche e dopo un periodo all'Isti-tuto nazionale dei tumori si ètrasferita negli Usa da dove èriuscita a prendere anche undottorato all'Università degliStudi di Milano in «Scienze ge-netiche e biomolecolari».

Di Virgilio studia i meccani-smi di riparazione del Dna

quando viene danneggiato. Edopo averlo fatto alla Rockefel-ler University di New York datre mesi è al Max DelbruckCenter for Molecular Medicinedi Berlino. Il ritorno in Europaè dettato da ragioni «senti-mentali»: «Volevo stare più vi-cina alla mia famiglia», raccon-ta. Ma l'Italia, destinazione na-turale, è stata scartata perchésarebbe stato d'ostacolo al suolavoro. «Nel nostro Paese ci so-

;tno delle isole di ricerca feno-menali, ma in generale c'è unsistema che non è molto com-petitivo e gli atenei sono pocointernazionalizzati», dice lei.Per non parlare delle strutture(«A Berlino ho ben due uffici»?e dello staff: entro pochi mesidovrà arrivare a gestire settepersone. Le prime due sono

state già selezionate. «Ho rice-vuto 17o candidature e ho indi-viduato 15 aspiranti». Conognuno di questi c'è stataun'ora di colloquio su Skype ela «rosa» si è ridotta a cinque.«Li ho fatti venire qui con ilmio budget lavorativo, e alla fi-ne ne ho presi due». Uno di lo-ro è italiano, ma più della na-zionalità - assicura - «ha pe-sato il curriculum».

Stefania Milan, 35 anni, hasempre la valigia pronta, ma ununico obiettivo: tornare in Ita-lia. Il suo campo d'interesse so-no i «big data», quelli che -tanto per intenderci - hannofatto vincere due volte le elezio-ni americane a Barack Obama.Il suo progetto ha base all'Uni-versità di Tilburg, in Olanda.«Mi interessa capire comecambia la partecipazione dellepersone alla cosa pubblica conle nuove tecnologie».

Un'idea che però vorrebbesviluppare qui. Per questo si èmessa in contatto con un ate-neo italiano. «Ma l'unica cosache riescono a offrirmi sonocinque anni da ricercatrice pre-caria. Passato quel tempo do-vrei ricominciare tutto dacca-po. Sarebbe un gran peccatoperché alla fine io mi sono for-mata qui anche con i soldi de-gli italiani e sento che qualcosabisogna restituire alla colletti-vità. Ma non a queste condizio-ni».

#leonard_berberi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Innovazione e ricerca Pagina 25

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datiI progetti che hanno vinto La mobilità dei vincitoriquest'anno nuanti restano nel Paese di origine quanti «emigrano»

U

Olari !

31

Israele

I

Regno Unito 3

43,6%

27

Stati I

6

Belgio 3

16 4

Spagna 3 Portogallo 5

18

19

In ItaliaDistribuzione, per genere,dei ricercatori selezionati

17

10

Fonte: Furopear research council d'Arco

COS'6

I I voltiDa sinistra:Stefania Milan,35 anni, ora inOlanda dovestudia i bigdata el'effetto sulledemocrazie;Michela DiVirgilio, 39 anni,lavora a Berlinodove cercadi capire comesi ripara il Dnaquando vienedanneggiato;Silvia Vignolini,33 anni,studia lapropagazionedella lucenei materialinaturali

L'Europeanresearchcouncil è ilcentro europeodella ricerca

Il bandoannuale«Startinggrants» è unodei più grandifinanziamentieuropei allaricerca

Quest'anno ifondi stanziatoper i progettivincitori sonodi 485 milioni

10

Innovazione e ricerca Pagina 26

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Le società controllate dagli enti locali sono 7.726

Le partecipate sono limilama 1.500 non sono attiveLaura Serafini

ROMA

m - L'Istat si cimenta in un ar-

duo calcolo che sinora aveva

trovato solo risposte vaghe,

nonostante esso sia al centro

di una della maggiori poten-

ziali operazioni di spending

review pubblica. L'Istituto di

statistica ha pubblicato ieri un

rapporto in cuitenta una quan-

tificazione meticolosa del nu-

mero di società apartecipazio-

ne pubblica, sia statale che a li-

vello locale. La fotografia,

scattata sui dati 2012, inquadra

11.024 società con un totale di

addetti che sfiora il milione di

persone, per la precisione

977.792. Il lavoro dell'istituto

scaturisce dall'incrocio dei

dati di sei fonti: Consob, regi-

stro delle imprese delle Came-

re di Commercio, bilanci civi-

listici e consolidati delle socie-

tà di capitali, labanca datiCon-

soc del dipartimento della

Funzione pubblica, le dichia-

razioni delle partecipazioni

pubbliche al ministero del Te-

soro, le dichiarazioni delle

partecipazioni detenute dagli

enti locali alla Corte dei conti.

Eperlaprimavoltafissaunnu-

mero laddove prima c'era

piuttosto stime: 7.726 le parte-

cipate degli enti locali che ri-

sultano nella banca dati del

Tesoro, dato sul quale il com-

missario Carlo Cottarelli ave-

vaimpostato lasuapropostadi

spending review che avrebbe

dovuto portare al taglio di

7mila municipalizzate su 8 mi-

la nell'arco di 4 anni, con un ri-

sparmio die miliardi. Anche seCottarelli riteneva, ora si sco-pre a ragione, più veritiera lastima della presidenza delConsiglio, che calcolava inlomila l'universo delle parte-cipate a matrice pubblica.

L'indagine Istat raccontache le realtà di maggiore di-mensione (con più di 250 ad-detti) sono società per azioni,occupano circa78omila addet-ti e sono realtà presenti soprat-tutto nel settore trasporto emagazzinaggio (116) e nel set-

I dipendenti sfioranoil milione. I125,6%è a totalecontrollo pubblico,il29,1%è controllato conquote entro i150 percento...........................................................................

tore dell'acqua (quindi in so-stanza municipalizzate). Il68,7% dellellmilarealtàcensi-te da Istat è controllata da unsolo socio pubblico; quelle pe-rò controllate al loo% sono il25,6 per cento; quelle control-late con quote entro il 5o% rap-presentano il 29,1%; quelle incui la quota pubblica è inferio-re al 20Á sono il 25,6 per cento.

Il dato che colpisce di più è ilnumero delle partecipate cherisultano non considerabilitrale imprese attive. Le realtà atti-ve sono complessivamente7.685. E le altre 3.339 partecipa-te cosa sono? L'indagine rivelache 1.454 unità sono imprese

non attive (dunque con zeroaddetti) ma che nel corso del2012 hanno comunque presen-tato unbilancio o una dichiara-zione dei redditi (e tra questece ne potrebbero essere alcu-ne in fase di liquidazione). Al-tre 994 unità sono unità agri-cole o no profit, con un totale di16.579 addetti e per le qualil'Istat ha potuto ottenere infor-mazioni attraverso i censi-menti 2011. Le restanti 891 uni-tà, con 9.963 addetti, sono defi-nite dal rapporto «non classifi-cabili, che saranno oggetto diulteriori analisi».

L'indagine si sofferma inol-tre sui settori di attività econo-mica dove è presente il maggior numero di partecipate: èquello delle attività professio-nali, scientifiche e tecniche,con il 13,4 per cento delle im-prese e il 2,8% degli addetti. Se-gue nella classifica il settoredel trattamento dell'acqua(conl'11,9°Ao dell e società) epoile attività amministrative eservizi di supporto (con il10,9% delle società).

Nel 23,8% dei casi la sededelle imprese partecipate è si-tuata nel Centro (53,4% degliaddetti), con una dimensionemedia di 278 addetti per im-presa, la gran parte è localizza-ta nel Lazio . La ripartizioneterritoriale con il maggior nu-mero di partecipate è il Nord-ovest: 27,7% di imprese parte-cipate, 21,1% di addettie una di-mensione media di 94 addettiper impresa.

© RI PROO UZI0NE RISERVATA

Spending review Pagina 27

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La galassia delle società

Il confronto tra partecipate attive e non attive con l'indicazione del numero degli addetti

Impreseattive

951.249

Imprese non attiveche hanno presentatoil bilancio o Unico

0

Spending review Pagina 28

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Corsa dei derivati di Stato:toccano 160 miliardiE con troppe garanzie

di Milena Gabanelll

A fine 2011, imperava lospread: cadeva Berlusconi arri-vava Monti a «salvare» il Paeseed Elsa Fornero imponeva conqualche lacrima la nota riformapensionistica che ha creato gliesodati.

In questo bailamme, è pas-sato quasi inosservato il paga-mento pronta cassa di oltre 2miliardi di euro che lo Stato hafatto alla banca americanaMorgan Stanley. Soldi del con-tribuente italiano, che sonoserviti a chiudere anticipata-mente un derivato stipulato an-ni prima dal ministero del Te-soro nella speranza di rispar-miare. Era una scommessa, chepurtroppo è andata male.

Ad accorgersene, pare stra-no, sono stati i giornali stranie-ri. Passa qualche mese e a mar-zo 2012 finalmente l'onorevoleIdv Antonio Borghesi fa partireun'interrogazione parlamenta-re. Il Tesoro risponde a mezzabocca, manda avanti il sottose-gretario all'Istruzione, ma fi-nalmente - dopo anni di ri-chieste - si viene a saperequanti derivati lo Stato ha inpancia: 16o miliardi di giuro.Cioè un numero pari a circal'8% di tutto il nostro debitopubblico.

Il Parlamento torna a dormi-re un altro po' e siamo al 2013.Un'indagine riservata dellaCorte dei conti sui derivati fini-sce nelle mani di qualche gior-nalista: stavolta viene a gallache su tutta quella montagnadi derivati lo Stato ci sta per-dendo, e le cifre sono grosse. IlTesoro tace. Il ministro Sacco-manni minimizza. Anzi, su ini-

ziativa del direttore Maria Can-nata, il ministero dell'Econo-mia e delle Finanze rilancia: unprogetto da realizzare tramitela legge di Stabilità per l'anno2014 dice che, oltre ai derivatinuovi, lo Stato potrà fornire ga-ranzie sui derivati già stipulati,«anche» per cassa. Sospettia-mo che «anche» per le banche

miliardi di euro la somma chelo Stato italiano ha corrispostoalla banca d'affari Morgan Stanleya seguito della chiusura anticipatadi un derivato stipulato dal Tesoro

34

voglia dire : «Sicuramente». Persemplificare , se la scommessa(il derivato) sta andando maleper - diciamo - 1 miliardo digiuro , la banca può chiedere al-lo Stato di congelare su un con-to una bella fetta di questasomma a garanzia dei suoi im-pegni. Prima non succedeva: laparola del governo era suffi-ciente . Ma ora le banche non sifidano più dello Stato e chiedo-no contante in garanzia. Guar-da caso , altri Paesi ritenuti po-co affidabili , come Irlanda ePortogallo , proprio su pressio-ne delle banche , avevano pocoprima varato la stessa norma.

Nel complesso , c'è chi diceche lo Stato dovrebbe sborsarefino a 8 miliardi di garanzie esuccede un finimondo. La Di-rezione II del ministero del-l'Economia e delle Finanzevuole tirare dritto , ma le criti-che sono pesanti e bipartisan ela misura non passa.

Tutto tace per un altro po',ma nella legge di Stabilità 2015ecco che rifà capolino la normasulla garanzia pro-banche. Ri-comincia il balletto parlamen-tare: arriva una nuova interpel-lanza- questa volta di DanielePesco, M5S - il Tesoro mini-mizza ed a parlare lo scorso 5dicembre arriva Massimo Cas-sano , sottosegretario di Statoper il Lavoro e le politiche so-ciali. Insomma, pare che deiderivati ne parlino tutti , trannequelli del ministero dell'Eco-nomia e delle Finanze . Stavolta,per bocca del sottosegretarioCassano esce qualche numeroin più: «Le operazioni in deri-vati hanno generato un esbor-

1

miliardi di euro ammonta il rischioperdite nel 2013 sui prodottiderivati stipulati negli anniscorsi dallo Stato italiano

so netto nel 2013 di poco supe-riore ai 3 miliardi (...) il valoredi mercato, aggiornato al se-condo trimestre 2014, è negati-vo per 34,428 miliardi di euro».Traduzione: solo nel 2013 ab-biamo già pagato 3 miliardi dieuro sui derivati e si rischiano34 miliardi di perdite totali.

Saccomanni disse di staretranquilli, perché rischiare diperdere, non vuole dire perder-li per davvero. Sarà stato anchevero, ma se ora su quelle perdi-te potenziali bisogna dare li-quidità in garanzia, il discorsocambia. I soldi escono per dav-vero, così la banca può staretranquilla. Qualcuno chiedeuna nuova Commissione d'in-dagine (la terza in dieci anni?).Forse sarebbe più opportunauna Commissione d'inchiestabicamerale, dove i componentihanno gli stessi poteri dell'au-torità giudiziaria bicamerale,magari come quella sui rifiutitossici. D'altronde, in fatto ditossicità, non siamo lontani.

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Derivati di stato Pagina 29

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FISCO/!llur-cia indietro ira arso chi rnarac(It(1 autorizzazione da Parte clell`Eur-opa

P.a., split payment da gennaioForniture con versamen to va a carico del destinatario

DI FRANco RICCA

al 1° gennaio, forni-ture alla pubblicaamministrazione conversamento dell'Iva a

carico del destinatario. Il mec-canismo dello «split payment»sarà infatti subito operativo,senza che si debba attenderela necessaria autorizzazionedell'Ue a derogare alle rego-le della direttiva Iva. Se poila deroga non dovesse essereautorizzata, si tornerà indie-tro. Questo per effetto delleultime modifiche al testo del-la legge di stabilità 2015, neltesto finale scaturito dal ma-xiemendamento governativoapprovato la settimana scorsadal senato e oggi al via liberadefinitivo dalla camera.

Il nuovo metodo di pa-gamento dell 'Iva. La leggeintroduce nella normativadell'Iva, contenuta nel dpr n.633/72, l'articolo 17-ter, il qua-le dispone che per le cessionidi beni e per le prestazioni diservizi effettuate nei confrontidello stato e dei suoi organi,anche dotati di personalitàgiuridica, degli enti pubbliciterritoriali e dei loro consorzi,delle camere di commercio, de-gli istituti universitari, delleaziende sanitarie locali, deglienti ospedalieri, degli entipubblici di ricovero e curaaventi prevalente caratterescientifico, degli enti pubblicidi assistenza e beneficenza edi quelli di previdenza, per iquali i suddetti cessionari ocommittenti non sono debi-tori d'imposta ai sensi delledisposizioni in materia di Iva,l'imposta è in ogni caso versa-ta dagli stessi cessionari/com-mittenti, secondo modalità etermini da fissare con decretodel ministro dell'economia.Queste disposizioni non siapplicano alle prestazioni pro-fessionali, o più esattamenteai «compensi per prestazionidi servizi assoggettati a rite-nute alla fonte a titolo di im-posta sul reddito». In pratica,quando l'ente pubblico ricevela fattura, effettuerà due di-stinti pagamenti:

- uno al fornitore, per l'im-porto imponibile (e le altreeventuali somme dovute a

titolo diverso dall'Iva)- l'altro all'erario, per l'im-

porto dell'Iva.Il fornitore, da parte sua,

continuerà comunque a in-dicare normalmente nellafattura l'aliquota e l'ammon-tare dell'Iva dovuta sull'ope-razione, ma specificherà cheil relativo pagamento dovràessere effettuato all'erariodirettamente dal cessionario/committente; per esempio,potrà riportare nella fattural'indicazione «l'Iva esposta inquesta fattura deve essereversata all'erario dal destina-tario ai sensi dell'art. 17-ter,dpr n. 633/72».

La decorrenza . Secondo ildisegno di legge originario, l'ef-ficacia delle nuove disposizioniera subordinata al rilascio, daparte del Consiglio, della ne-cessaria autorizzazione di de-roga ai sensi dell'art. 395 delladirettiva Iva. Sennonché, pro-babilmente per un problemadi tempi causato dall'esigenzadi attivare, nell'eventualità diun rifiuto dell'autorizzazione,la clausola di salvaguardiadelle entrate (aumento delle

accise sui carburanti) entro il30 giugno 2015, il governo hadeciso di giocare d'anticipo,prevedendo che, nelle more delrilascio della misura di derogada parte del Consiglio, le di-sposizioni trovano comunqueapplicazione per le operazioniper le quali l'Iva è esigibile apartire dal 1° gennaio 2015.

Va da sé che qualora l'Uedovesse rifiutare di autorizza-re questo inedito meccanismospeciale di riscossione dell'Iva,oggetto di studio da partedella Commissione europea,si dovrebbe tornare indietro,con tutte le connesse proble-matiche. Adesso, per tutti glioperatori (imprese, consulenti,software house), si apre unacorsa contro il tempo, essendonecessario apportare i dovutiadattamenti alle proceduredi fatturazione e contabili-tà in modo da applicare lenuove regole fra dieci giorni.Il ministero dell'economia,da parte sua, dovrà stabilirele modalità di versamento,probabilmente una versionespeciale del modello F24 entipubblici, e i relativi termini.

In proposito, la legge prevedeche, in caso di omissione o ri-

tardato versamento, i cessio-nari o committenti sarannosoggetti alle sanzioni dell'art.13 del dlgs n. 471/97; le som-me dovute saranno riscossedall'agenzia delle entrate me-diante l'atto di recupero di cuiall'art. 1, comma 421, legge n.311/2004.

Fuori dallo «split pay-ment» le operazioni sogget-te a inversione contabile.Le disposizioni dell'art. 17-ter non si applicheranno alleoperazioni per le quali l'entecessionario/committente è de-bitore dell'Iva ai sensi dellanormativa sull'imposta, ossiain tutti i casi in cui (i) l'enteacquista il bene o il servizio inqualità di soggetto passivo e(ii) l'operazione è sottoposta alparticolare regime dell'inver-sione contabile (es. subappalti,acquisti intracomunitari ecc.):in tali casi, dunque, l'ente con-tinuerà ad assolvere l'impostamediante l'integrazione e regi-strazione in contabilità dellafattura del fornitore.

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Iva e Splyt Payment Pagina 30

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Il rrr.rovo re ?olaïrlerrto crl j)rovcrto dal _%rrsr, •lio rrcx ,ioraczle e11trer°(7 irr vigore 1'1/1/2015

Cambia formazione confintiaAmpia scelta di eventi e beneficio di 9 debiti nel biennio

mpia scelta degli even-ti formativi e il beneficiodi 9 debiti nel biennio.

►Sono solo alcune dellenovità previste dal nuovo rego-lamento sulla Formazione con-tinua obbligatoria che entreràin vigore dal 1° gennaio 2015.Il periodo di valutazione dellaFco mantiene la durata bienna-le, coincidente con l'anno civile eogni consulente del lavoro deveconseguire nel biennio almeno50 crediti, di cui almeno 6 nellematerie di Ordinamento pro-fessionale e Codice deontologi-co. La maturazione per ciascunanno dovrà essere di 16 crediti.La scelta degli eventi formati-vi è rimessa all'autonomia delconsulente del lavoro, che potràpartecipare ad eventi organiz-zati dai consigli provinciali, o daAssociazioni di iscritti agli Albied altri soggetti che dovrannoottenere espressa autorizza-zione del Consiglio nazionale.È stata introdotta, inoltre, lapossibilità di beneficiare di undebito formativo, nella misuramassima di 9 crediti nel biennio.Tale debito dovrà essere recupe-rato entro il 30 giugno dell'annosuccessivo alla fine del biennio.

gramma formativo inerentiall'area giuridica-economicasono indicate nell'art. 2 delregolamento. I consigli provin-ciali degli ordini dovranno, perquanto possibile, organizzarei corsi di formazione in modotale da offrire agli iscritti tuttele opportunità formative nellesuddette aree tematiche.

Il periodo formativo di va-lutazione rimane invariatorispetto al precedente regola-mento ed è di durata biennalecoincidente con l'anno civile. Icrediti da conseguire nel bien-nio ammontano a n. 50 di cui 6nelle materie ordinamentali edeontologiche. Fermo restandol'ammontare minimo predetto,per ciascun anno civile il Con-sulente deve conseguire almeno16 crediti. È inoltre prevista lapossibilità di beneficiare di undebito formativo corrisponden-te a n. 9 crediti. Questi ultimidovranno essere recuperati neiprimi sei mesi del biennio suc-cessivo.

I consulenti del lavoro scelgo-no liberamente lo svolgimentodelle attività formative di cuiall'art. 5 nonché gli eventi indi-cati nell'art. 4, del regolamen-to, purché inerenti alle materiegiuridiche-economiche. Questiultimi possono essere organiz-zati da:

a) Consiglio nazionale dell'Or-dine e dalle sue fondazioni;

b) consigli provincialidell'Ordine anche in collabo-razione o in convenzione con

c) da associazioni di iscrittiagli albi e da soggetti terzi, iquali dovranno essere auto-rizzati dal Consiglio nazionaledell'Ordine previo parere vinco-lante del Ministero del lavoro edelle politiche sociali.

Sono ritenuti altresì idoneialla finalità formativa gli even-ti organizzati da altri ordinidell'area giuridica-economicapurché attinenti alle materieindicate nell'art. 2 del regola-mento e che garantiscano ilraggiungimento degli obiettiviformativi previsti dallo stesso.

Obbligo formativo

Il consulente del lavoro iscrit-to all'albo è obbligato a svolgerela formazione continua discipli-nata dal regolamento indipen-dentemente dalle modalità disvolgimento dell'attività pro-fessionale.

Materie e programmaformativo

Le materie oggetto del pro-

Modalità di conseguirei crediti

I crediti formativi si conse-guono con la partecipazioneagli eventi formativi indicatinell'art. 4 e con lo svolgimentodelle attività formative previ-ste dall'art. 5 del regolamento.Il valore del credito è commi-surato all'ora; a ogni ora dipartecipazione a un evento èattribuito un credito. Gli eventisono infrazionabili salvo diver-sa disposizione del Consiglioprovinciale. Inoltre, fermo re-stando il rispetto dei requisitidella piattaforma informaticaindicati nella determina alle-gata al regolamento, i creditipossono essere conseguiti nellamodalità e-learning.

Sospensionee riproporzionamentodell'obbligo formativo

altri soggetti (tale ipotesi puòessere utilizzata anche pereventuali eventi in itinere giàprogrammati da soggetti terzie già autorizzati dagli stessiconsigli Provinciali);

Negli specifici casi indicatinell'art. 10 del regolamento,quali ad esempio: malattia, in-fortunio, maternità, adozioneecc., sui ichiesta dell'interessato,

Formazione continua Pagina 31

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il Consiglio provinciale dell'Or-dine sospende e riproporzionai crediti da conseguire tenendoconto della documentazione pro-dotta dal Consulente del Lavorounitamente alla dichiarazioneda presentarsi entro il mese difebbraio successivo al terminedel biennio.

Per i consulenti neoiscrittil'obbligo decorre dal mese suc-cessivo all'iscrizione all'albo e irelativi crediti sono ripropor-zionati.

Adempimenti degli iscrittie verifiche dei consigliprovinciali dell'Ordine

Il Consulente del Lavoro,entro il mese di febbraio suc-cessivo alla scadenza del bien-nio formativo deve presentareal Consiglio provinciale al cuialbo è iscritto una dichiarazio-ne che attesti la formazioneprofessionale svolta. La stes-sa deve contenere l'elenca-zione delle attività formativesvolte e dei crediti formativiconseguiti mediante la parte-cipazione agli eventi. I consigliprovinciali degli ordini entro isei mesi successivi alla data dipresentazione della sopraddet-ta dichiarazione accerterannola veridicità delle stesse at-traverso verifiche a campione.I consulenti del lavoro durantetale periodo sono tenuti a con-servare la documentazionecomprovante la formazionesvolta e dichiarata al Consigliodell'Ordine.

Sanzioni

Il mancato conseguimentodei crediti formativi previsti

dal regolamento costituisceillecito disciplinare. Di con-seguenza, fermo restandoquanto disposto nel meritodalla legge n. 12/1979 e dalregolamento sulle procedu-re disciplinari, il consulentedel lavoro inadempiente saràsoggetto alle sanzioni previstedal titolo V della predetta leg-ge 12/1979.

Coordinamentotra consigli provincialie Consiglio nazionale

I consigli provinciali, entro il30 aprile di ciascun anno, tra-smettono al Consiglio nazio-nale un resoconto relativo aglieventi formativi organizzatinell'anno precedente.

Entro il 30 settembre dell'an-no successivo alla scadenza delbiennio i consigli provincialiinviano al Consiglio nazionaleun'informativa con l'indicazio-ne del numero e/o delle percen-tuali degli iscritti in regola congli obblighi formativi.

Il regolamento entra in vigo-re il 1° gennaio 2015.

Pagina a curaDELL'UFFICIO STAMPA

DEL CONSIGLIO NAZIONALE

DELL'ORDINE

DEI CONSULENTI DEL LAVORO

Formazione continua Pagina 32

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@ G iurisprudenza

Consiglio di Stato - Sezione 111Sentenza 30 ottobre-12 novembre 2014no 5583

IL CCIAMENTo

Anna Corrado

o- sussiste incompatibili-_à, alla luce della disciplina

:tata dal E s 39J2oi3,` :arico di , _ _-2medico

A ttura c -i i di una° carica di t 2 i-

n, di un Comune cc bA

ne superiore a 15 mila abitarquanto la detta inco patibil---. èprevista, ai sensi d 1 :`.L :odecreto, solo conc,.-=-hi di direttore gy __. , i.iiet-

ini'st-4-+i.vo c. " .atv.-e sa-

_rtanto , __ __o stata dettatauna disciplina -- 'ciale riferita soloa tali figure di vertice , deve inten-dersi che il legislatore ha e itesosottrarre il re,, - ite pei - - i-nitari- c_ie t . -- funzioi e diri-

ge -io generale delleincor ° itibilità previste per i diri-genti delle amministrazioni pub-bliche.

Questo il principino di dirittoaffermato dal Ce- s' - o ili Statoche, con la sei t - --- 5583dello scorso j' i i bre 2014,

ha accolto l'a- - - - °oposto daun dirigente - rr. ® ico napoleta-no, in riforma della precedentepronuncia del Tar Campania,quindi procedendo a interpreta-re in maniera più "restrittiva"l'applicazione della disciplina intema di incompatibilità degli in-carichi nelle pubbliche ammini-strazioni.

ENT I LOCAL I

La r-_

4 ocrssuale pr--- -ie ilVi: ® 1

. ` ', 1tri:uua aí t ! -_ 19a-no, da p_ e ua uia 111edi-co di una Asl nap( b s , con in-

carico quinquennale L direttoredellaUnità oDei°a ° iva complessa diChirurgia d` _ e pronto soc-corso chirurgico, del provvedi-

mento con cui gli era i .testatal'ii - patibilità dell -- ap-

1-operto quale dir-° -- sa-ni - o con la carica di (comunale di comune con pc -ola-zione su -' iore a r mila abitanti,e citi z® , -` '4_""E ..:colo 12, co -

a 4, ;--. - ) T 39/2013.Il giuc._ G., e' _ bare ha re-

spinto il ricorso , -_tenendo chenell'ambìto delle Aziende sanita-rie anche i dirigenti medici, oltreal direttore generale , direttorea inistrativo e direttore sani-tai ° ), sono assoggettati al pre-

--Ygi e di incompatibilità .La - utenza, come anticipato, èstato riformata dal giudice di ap-pello il quale ha, invece , ritenutonon consentito estendere l'ambi-

io della detta disciplina alla fat°-tispecie in esa eo

- ® ; L,.uno, prima ancorale argomentazione

due giudici che rilevano un di-verso modo di interpretare la di-sciplina in tema dì ìncompatìbìlìtà,soffermarsi brevemente sul qua-dro normativo e st ratio di que-sta disi )lina c"° 2 costituisceun - . - ite strt ?rito per pre-venire '~ corruzione nella pubblica

inistrazionemÉ noto ' e il decre` i g` g.':ivo=--- e<r ° -_ -,izioni i .ia di

ih,à digi-he

—ra®®o__® e r rL _i enti pri-v - - i controllo pi - _ plico>> è statoadottato nelPesercizio della delegacontenuta nei co -.

, 0 3 e della

legge 190/2012 ( -zione "), con l'obietí ` a `ï v liree contrastare la cor zion -- --- cheprevenire i con °tti di int ere 1 i-lativ ente alla m , i ia cii a.tr Ju-zione di incaricg -- tziaii e diincarichi di respon, uiià ammìnì-

Incompatibilità Pagina 33

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_Rtrativa di v - -.ce nelle pubblichea inist- -_- i e negli enti di di-

-rivato _. :toposti a controllo

z_ via e

mlichc am ni-o l°e ci-

! c ' )e-lo-tenzc dl ammíní

ne; ,2) gli ° ic , c-.v0

e del--i t ... ».

,lc. a delegt0/2,w.?

' tra le

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tzwa.c --si-

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inis - :ivie gli iris ich :ri-

-- conferiti -, o

- ìto» per ïuture no i-

21 2,013 nel-.a.-Ioni ln esso

c -'t_ ra forsd enta-2 traicori:(- tidi«in-> e 1r bilità8e

degli IIpri a

la

nentc , 's. r.pora.n, , a sv` _ere

gli inc - 'cvisti dal C m -- - teper color .he hann t0C .2r inate condanne ovv- o che

- - ó - to ricoperto dcter lnatl

r- -itre deve intendersi per< --_ `" llità» l'obbligo per ilsogV - `i viene assegnatatinII"att di scegliere, a penadi deca entro il tcrrriine pe-reni ttirrdici giorni, tra la

e l'assunzione e loa di compìti e ce

co l. .

strazio- - che a II

: [la

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plici 7ior_ 2 r® 1cnorme menzíonate.

In base ' icola =, comma 4,«Gli - -arichi di rig€ _ -.- -- _ -- ni

C. g - ° , nelle

-1i01li ®s•) Striit, i

ron la carica c c ie°ixnta o del cr uala-r2$ dì un r --I pa-

4 - ° j• 300 abi-

e ••,

regione do--le che h ci

L'articoli - ®quindi dispoi

_ si nella stessaistr ione loca-incarica».

.0 39/2,01,3

ite ilregi e delle inc_ x trainc fichi di direzione r - fl.zien-dc sanitarie locali e caricrie di

COITInni .ts ripali C' r ¡ i-

rizzc. 'r

ni statadendo che «Gli _t-te _ generaleII dii T -) e

re a i nellea. ` _ndc sanitarie locali di una re-gione - -o incc ibilia ( ... ) b)con

a

n-_

conr- ® .) di una -o-comune con popola-

°v 0053 abitanti-p 1-;v°1 tra c0-

.m popola-' ìonc>>.

c _ne pai la fiináalc che viene n cvi-

d conten eo in r_ stio-n , , ssai lad 2 di %- ° 'genti 2rni'IIquale _ . sta dal decreto 39/2013,sia il !c - /: - , - (i - .- -- - diriorciin0che$ all n

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c ricerne la profes-sione - - - - i, l'articolo 15 del I}l-gs 5o2/1992 prevede che «All'atto

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Incompatibilità Pagina 34

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Incompatibilità Pagina 35

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ruzione nelle pubbliche axstrazfoni, dare conto ch° d(argor a- - - -Apa,

pa_ r° - _e te -1a ritenuto di211e inca pa-

t_- )revist- per la dirigenzapu anche a tale fi r,- — sa-ni1 Inoltre , appare r°'da $ 0,0 in questa sed, , chede'__ m-4ra n® 58/2n13 d(. - Ci-vft, qtv,,_`e Autorità no cenale ti-co zione con cui a prov-veduto a chiarire, la pre-venzione della cor 2`r l'ambì-to --)plicativo della (_- -- - del

'.elle inco pat`_

g Ub« dal di-

ta '1. 2 ici delle aziende t - arie.- nando, in primo )j a

pr( 7_ ia del Ta , v _. vatoch i a `ci a `® c- hanno

-ìdo che «se èverD che -- t -atore, nelPenucle-are i crit :. m ivi della delega,ha rise a- ® na specifica discipli-na per il á sanitario conside-rando ente , solo la dirf-- nza á c --?vero il di--

o delle -.(ospedaliere, no

che altri d0sano w,-ow,-str-str-

i-

rsi chersìw,rt i pos-

i compiti di tipo

g icC)-professiona-le, r(° _ t - di natura anum-nístr- -- e &--jtionale (arflcolo 15`del DI— 502/1992) e ch(motivo, non debbanc ctati dive nte da - cdella c_r°°mínìstra7

p

er tale

con!nti

) e di presidio e, in ger - ale,di strutture complesse , nonché,ove sia cc-unque ricc- asciutauna s-n q,:-va auf— ( — e-

stfonale e nfs ---_ _, _--iche ai

dirigenti di struttura,, ®-uzplicee De-ve, pertanto, ritenersi che, peridentità di ratio e competenze, taaáfi re - pur nella peculi ietà ddis - lina del personale med' DC- 21: 7,zata dallgatt7 .rzioneiorr--al- iella qualifica -- îialea ti partenenti - quanto

. i nella previsione genera-1 a osiddetta dirigenza inter

La aut

t2--

Sff

to r ®:1-; di natura a ini-strL.. o ä _ale, siano, comun-que, sou_ette al mno diapplicazione dellr c , _i_ ines e»® (così, Tar NaV, sentenza 19 settembre 2

49E--`

4 n.

.do il proposto ricorsoil- T- - o- 2o ha rite: o cor-retta l'apl i deg, -

recata dal 1)delP,-_---u-.ini, L

zio..-- d':aco -jl'articolo 12,, _ccompc -nte, o%Pesl'inope

9/2o13 da parte

'-°lnosciuto esplet en-

1h

lac __c_- cdir i ízzo pcon popr

-ne intimata,za, nei con-dlla situa-

di cui ala 4, lettera b),__ r°ossa con

-39/2013

scelta tra.

`Unità

Zen' ' (

1®0oo abita

suddetto incarico crisoluzione del rela'Liv

° ina

ae

alere aiza dal'

-, laU`Loa

Per a finto concerne la richia-.i a della Civit, quale au-

toritàticor zione, nm58 del 15 I-_, i- )13 adottata in

m 1 al ricevimento di numerosiordine all 'ìnterpretazìo-

[l'applicazione delle disposi-zioni del Dlgs 39/2,013 alla diri-genza del settore sanitario, la

Cor-r-issione, super d_ il dubbio'r `-itivo ricor°,1,e - r ria cir-C— va per cui il ` - ,_:ore harise --—Ito al settore wz_ i_ ) unaspecifica disciplina co - — - °ando,espressamente , solo la _ _ .zarappresentata dal verti- delleaziend - s w ovvero il diretto-i Tenera il direttore a ini-

-v ) e il direttore sanitario del-- sanitarie locali , ha rite-nut ie te caus L` i inconferibilite di roco p, --'- i on po,, --- noessere applfcdLesoggetti. Nella râ ' s avengono , quindi, L- i arico nit 1e possorv- € - re svolti

é d- medici e cc _ _ pub a

re:i, in vista ,r-

-i-`1, il regime (` le in-co pa,

La Coreauto , nella sr

r ha così rite-anza anticipando

le conclusioni cui e pers uto il

genti di disp

c-I ®D o- T- - -icur r.tenei ca po a zione deila...,disciplina in esa i >

Incompatibilità Pagina 36

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Onorevole, agli OrdiniAvvocati, medici e

infermieri controCantone . Che vuole

eliminare i doppiincarichi.

Ma senatori Pd,Ncd e Fi si alleano

per fermarloDI EMILIANO FITTIPALDI

S

to avendo più problemi dallelobby degli Ordini professiona-li che non dal Mose o l'Expo, èuna cosa pazzesca». RaffaeleCantone di fondo è un ottimista,

e proprio non se l'aspettava. Che tangen-tisti e criminali gli facessero la guerral'aveva dato per scontato, ma che puremedici e infermieri si mettessero di tra-verso era un'eventualità che non avevaconsiderato. Né poteva immaginare cheuna sua delibera anti-corruzione venisseimpugnata al Tar dall'ordine degli avvo-cati, poco propensi a piegare la categoriaa maggior trasparenza. Senza parlaredegli onorevoli, che dovrebbero darel'esempio in questi tempi bui: esponenti

del Pdl e del Ncd stanno provando addi-rittura a cambiare lo status giuridico degliOrdini, in modo da aggirare le decisionidell'Anac (l'Autorità nazionale anticor-ruzione guidata dal magistrato) che loscorso 25 ottobre ha sancito che tutti gliOrdini devono applicare le norme impo-ste dal decreto Severino. Che impedisco-no, per il principio dell'incompatibilitàtra incarichi dirigenziali e «lo svolgimen-to di incarichi pubblici elettivi», che de-putati e senatori possano guidare le varieassociazioni di categoria. Una norma dibuon senso, che serve a evitare possibiliconflitti tra l'interesse pubblico e quellodelle lobby.

Nonostante leggi già varate, invece,ognuno fa ancora come gli pare. Mentregli attacchi alla delibera dell'Anac si in-tensificano. «Sono circondato», ripete aisuoi Cantone. Se gli avvocati, come hascoperto "l'Espresso", hanno addiritturafatto ricorso al Tar per evitare che l'asso-ciazione possa essere costretta dal 1 gen-naio 2015 a trasformarsi in una casa divetro (non sia mai!), in Parlamento espo-nenti del Pdl e del Ncd - d'accordo, pare,con onorevoli democrat - hanno presen-tato alcuni emendamenti che consenti-rebbero agli Ordini di evitare i controllidell'Anac e di salvare un po' di poltrone.

I forzistiAndrea Mandelli e Luigi D'Am-

brosio Lettieri hanno firmato un emenda-mento ad hoc senza porsi nemmeno laquestione dell'opportunità: essendo presi-dente e vicepresidente dell'Ordine dei far-macisti italiani, sarebbero i primi a benefi-ciare della loro proposta. Secondo loro lefederazioni che presiedono dovrebberoessere qualificate come «enti pubblici noneconomici a carattere associativo, soggettiesclusivamente alla vigilanza del ministrocompetente».

Emendamento simile è stato presentatoanche da Maurizio Sacconi e Andrea Au-gello dell'Ncd, il partito di Alfano che so-stiene il governo. Ma di certo la modificanon dispiacerebbe nemmeno ai senatoridemocratici Amedeo Bianco e AnnalisaSilvestro, rispettivamente numero unodella federazione degli infermieri e dell'Or-dine dei medici. «La banda del Bostik», lichiamano i maligni: incollati alle loro sedie,non hanno mollato gli incarichi nonostan-te la delibera di Cantone sia chiarissima. Iquattro non possono restare con un piedein due scarpe.

Gli emendamenti sono solo l'ultimo attodi un braccio di ferro che va avanti da unanno. Per evitare di rispettare gli obblighidella legge Severino (oltre ai doppi incari-chi, i piani triennali anticorruzione preve-dono che i dirigenti degli Ordini mettanoori fine anche gli stipendi, eventuali consu-lenze, persino la loro situazione patrimo-niale), il Comitato unitario che riuniscegran parte degli Ordini (il Cup) a fine 2013chiese un parere pro-veritate al professorPiero Alberto Capotosti, che contestò l'ap-plicabilità delle leggi anticorruzioni, essen-do gli Ordini «enti pubblici associativi».

Un'ipotesi criticata dal ministero dellaSalute e bocciata da Cantone due mesi fa.Gli Ordini, ha sancito definitivamentel'autorità, sono da considerare semplici"enti non economici", per questo soggettialla Severino in tutto e per tutto. «Dal 1°gennaio 2015 faremo partire i controlli. Senon saranno rispettate le norme, ci sarannosanzioni disciplinari», spiegano dall'Anac.Sempre che la banda del Bostik non riescaprima a cambiare la legge. E salvare capre,cavoli e poltrone. n

RAFFAELE CANTONE, PRESIDENTE DELL'ANAC

Anac Pagina 37

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Nella giungla dei

Il governo vuole riformare il sistemadella cassa integrazione. Ma non

sarà facile . Perché gli abusi hannodato vita a varie storture.

Che ora fanno comodo a tanti

osi fan tutti. Niente di ille-gale, per carità. Tutto inpunta di norma, come nellastoria di Gennaro, assuntocon la qualifica di operaionel 1989 in uno stabilimen-to di Airola, Benevento, che

era della Pirelli e ora è della Tra Adler, dovesi fanno componenti in fibra di carbonioper l'auto. Una fabbrica passata attraversomille traversie. «Tra una cassa integrazionee un sussidio, dal 1992 a oggi ho lavorato7-8 anni», racconta a "l'Espresso" l'opera-io campano, che per riservatezza preferiscenon divulgare il suo cognome. Adessoprende circa mille curo al mese di mobilità(anche grazie agli assegni familiari, avendodue figli). Quando la crisi morde - e quelladi oggi ha i denti di un insaziabile coccodril-lo - la dipendenza dagli ammortizzatorisociali, spesso usati in modo distorto, si ri-vela sempre più naturale. Diventando gior-no dopo giorno un peso insopportabile perle casse dello Stato.

La loro riforma è uno degli snodi vitali delJobs Act voluto dal premier Matteo Renzi e,in parte, sarà oggetto di uno dei decreti in

DI MAURIZIO MAGGI E GLORIA RIVA

agenda per il Consiglio dei ministri di mar-tedì 22 dicembre. «La precedenza sarà dataal contratto a tutele crescenti e all'estensioneai collaboratori dell'indennità di disoccupa-zione. Mentre delle modifiche alla cassa in-tegrazione straordinaria se ne parlerà agennaio», spiega Stefano Sacchi, il professo-re della Statale di Milano che, per conto delministero del Lavoro, sta elaborando le ri-forme degli ammortizzatori sociali.

La cassa integrazione ordinaria, cheinterviene nei momenti di difficoltà tem-poranea delle aziende, e che più o menoha funzionato, non si tocca. Il resto, dallacassa integrazione straordinaria alla mo-bilità, alla fine dell'intervento governati-vo dovrebbe uscirne stravolto. E dovreb-be sparire la cassa in deroga, che in tanticonsiderano un mostro (vedi intervista aTito Boeri a pagina 117).

Tra il 2009 e il 2013, secondo la Cgiadi Mestre, per gli ammortizzatori socialisi sono spesi quasi 59 miliardi. Il 72 percento provenienti dai contributi versatida lavoratori e imprese, il resto dalloStato attraverso la fiscalità. All'acceleratadei costi ha contribuito la cassa in deroga

(che costa 1,5 miliardi l'anno), introdottasei anni fa dal governo Berlusconi peraiutare i dipendenti delle piccole impreseescluse dai benefici della cassa "normale"e che, del resto, non pagano i contributia carico delle grandi manifatture.

«L'uso della cassa integrazione comeanticamera della pensione è divenutopalese due anni fa, ai tempi della riformaFornero: ci siamo resi conto dell'esercitodi persone che, facendo due conti, attra-verso cassa ordinaria, straordinaria e

Numero medio annuo di beneficiaridi prestazioni di disoccupazione nei settorinon agricoli (in migliaia di persone)

Indennità di disoccupazione*

Indennità di mobilità

763

180

923

2008 2009 2010 2011 2012 2013

* Comprende l'indennità di disoccupazionee, a partire dal 2013, la Aspi e la Mini Aspi.

Fonte: Elaborazioni su dati Inps e Ministero del Lavoro

Jobs act Pagina 38

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LA VINYLS DI PORTO MARGHERA, A VENEZIA. PER GLI ULTIMI 105 LAVORATORI, DOPO ANNI DI CASSA INTEGRAZIONE, A INIZIO DICEMBRE È ARRIVATA LA MOBILITÀ

mobilità, si avvicina alla pensione senzalavorare, o facendolo per pochi giorni almese, per periodi che vanno dai tre agliundici anni, nei casi più gravi», raccontaAntonietta Mundo, capo del serviziostatistico dell'Inps fino a un anno fa.

GIOVANISSIMI PENSIONATIAll'Inps, sull'argomento, le bocche di

solito sono cucite. Ma Antonietta Mun-do, oggi in pensione, può parlare senzapeli sulla lingua. Ne ha viste passaretante, troppe, di pratiche" eccezionali" ditutela. Come quella dei quasi 20 mila"prosecutori volontari", per lo più don-ne, usciti dal mondo del lavoro nel passa-to dopo appena 15 anni d'impiego, cheversando altri cinque anni di contributi sisono ritrovati giovanissimi a incassare lapensione. Nel mirino dell'ex dirigenteInps c'è pure la "mobilità lunga", quellache supera il massimo fissato dalle norme

in 36 mesi, e che invece «può durare finoa 7 anni per le aziende delle zone depres-se. Gli ultimi a beneficiarne andranno inpensione nel 2018, e tra di loro ci sonoparecchi dipendenti della vecchia Alita-lia». Che di fatto ha chiuso i battenti nel2008 e che proprio in una zona depressanon è. Però ha goduto di particolare ri-guardi, diventando un simbolo dell'ita-lianissima stortura. Per non dover fissaremisure ad hoc per gli addetti dell'ex com-pagnia di bandiera, venne varato unfondo speciale. Con il risultato di renderepraticabile per 13 mila lavoratori delsettore (compresi quelli di Air France,British Airways, Aeroflot e tante altre)un'integrazione per 7 anni, pari all' 80 percento della paga ricevuta nell'ultimo an-no. E senza il tetto stabilito dalla legge incirca 1.100 euro.

Se, poniamo, l'ultimo stipendio di un

dipendente di una compagnia aerea èstato di 5 mila euro, nei 7 anni di mobili-tà lunga può arrivare a 4 mila euro almese. L'esperta statistica dell'Inps sotto-linea un altro aspetto patologico nell'ap-proccio alla cassa integrazione straordi-naria, quella che dovrebbe scendere incampo quando i problemi sono struttu-rali: «Si va diffondendo il "metodo Fiat".Intanto, la si richiede. Poi, se del caso, lasi usa, spesso proprio come tappa d'avvi-cinamento alla pensione».

Il ricorso alla cassa, alla Fiat, è stato ab-bondante.Anche in casi in cui l'ipotesi di unareale ripartenza produttiva era una chimera.Come a Termini Imerese, dove l'ultima vet-tura è uscita dalla linea di montaggio nel2011.Idipendenti sono in cassa integrazionesino a fine anno, in attesa di un salvatore che(forse) darà loro un lavoro o un'altra razionedi cassa. Se il salvatore evapora - è succes- ►

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LA MINIERA CARBOSULCIS DI MONTE SINNI.NELLA FOTO PICCOLA A DESTRA: TITO BOERI

so anche con l'italo-brasiliana Grifa, mentreora il governo tratta con la torinese Metec - sipasserà alla mobilità.

In Italia ci sono quasi 4 milioni e mezzodi disoccupati e lavoratori beneficiari di unsostegno al reddito, suddivisibili in tremacro-categorie. Nella prima ci sono quel-li che l'impiego l'hanno perso e ricevonosussidi ma non sono più legati all'aziendain cui prestavano la propria opera: erano351 mila nel 2008, a fine 2103 la crisi eco-nomica li ha quasi triplicati (923 mila). Laseconda categoria è quella degli "ammor-tizzati", coloro che mantengono un rap-porto diretto con l'impresa e godono dellacassa integrazione: nel 2008 erano 85 mila,ora viaggiano intorno a quota 300 mila.Infine, c'è la famiglia numericamente piùgrossa - 3,4 milioni, secondo l'ultimo rap-porto Istat - che è anche quella che alzameno la voce, perché è meno rappresentatae soprattutto meno garantita. E compostada chi ha esaurito tutte le munizioni, dopoessere passato da cassa ordinaria, straordi-naria e mobilità, e pure dai lavoratori auto-nomi e parasubordinati a spasso.

QUEL RECORD ITALIANO«L'Italia ha il record di durata dell'utilizzo

degli ammortizzatori sociali ma intanto hatagliato del 30 per cento la spesa per le poli-tiche di attivazione al lavoro, mentre altri,

Prima gli aiutipoi il nullaVenezia non si è ancora ripresa dall'addiodell'industria chimica. Se n'è andata nel2009 ma i dipendenti hanno tagliato ilcordone ombelicale con quelle aziendefantasma da pochi giorni: «A PortoMarghera la Vinyls aveva 270 dipendenti elo scorso 7 dicembre è scattata lamobilità, nella quale sono precipitati i 105che non hanno trovato un altro impiego»,dice Massimo Meneghetti della Cisl, chepunta il dito sul valzer di presunti cavalieribianchi pronti a salvare l'azienda epuntualmente spariti nel nulla. Ai 310della veneta Montefibre è andata anchepeggio. Mentre erano in cassa hanno fattocorsi di formazione per essere riassunti dauna società del porto, che tuttavia, nelfrattempo, è entrata in crisi. E così, dopo

tipo Francia o Germania, nello stesso perio-do li hanno aumentati sensibilmente», so-stiene Romano Benini, consulente del mini-stero del Lavoro e docente di politichedell'occupazione. «In tutta Europa, il primodestinatario di politiche attive al lavoro è ildisoccupato. Invece noi abbiamo sempreavuto scarsa considerazione per i servizi per

sei anni di ammortizzatori sociali, ancheper loro è scattata la mobilità. Uncompratore è invece arrivato alla Acc diMel, Belluno, azienda di compressori perfrigoriferi. Lo ha trovato il commissariostraordinario Maurizio Castro, si chiamaWanbao, un gruppo cinese che si èimpegnato a far rientrare in azienda i 455addetti, di cui 300 subito.>Qui la cassaordinaria è cominciata nel 2005, poi tra il2006 e il 2012 è toccato allastraordinaria, con 50 addetti che avevanoscelto di starci "fissi": ne avevanoapprofittato soprattutto le donne,prendendo circa 750 euro al mese, piùqualcosa per i figli a carico. Senza queivolontari, avremmo fatto più rotazione tuttiquanti», ricorda Nadia De Bastiani, dellaFiom interna, aggiungendo che dal 2012 èstato fatto anche ricorso alla mobilitàlunga. Nove anni di travagli conclusi conuna ripartenza sotto nuovo padrone.

l'impiego. Nel 2012 - ultimi dati disponibili- abbiamo speso circa 24 miliardi per tutti itipi di sussidi (casse integrazioni, indennitàdi mobilità e disoccupazione, prepensiona-menti), contro gli 11,3 miliardi del 2008. Peraiutare disoccupati e inoccupati a formarsi ericollocarsi, abbiamo invece investito 5,6miliardi, meno dei 6,1 miliardi del 2008».

Anche i 900 ex dipendenti della Ocean,che fino a dieci anni fa era la più grandeazienda della Bassa Bresciana e facevaelettrodomestici, avevano tanto speratonell'avvento di un salvatore. L'hannoatteso per 12 anni, dal 2001 al 2013,aggrappati all'ennessima proroga dellacassa integrazione. Alla fine solo dieci diloro sono rientrati nel progetto direindustrializzazione (che inizialmentedoveva assumerne 266). Adessoqualcuno ha cambiato mestiere, tantisono andati in pensione, ma ci sonoancora 430 addetti non ricollocati e inmobilità. Sulle loro spalle non pesa solol'incertezza del futuro, ma anche leremore degli imprenditori locali adaccoglierli nelle loro aziende perché,dicono gli industriali, dopo così tanti annidi lontantanza dalla fabbrica potrebberoaver perso l'abitudine al lavoro.«La sequela di cassa integrazione e

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«I punti deboli su cui intervenire sono tre: la scarsacopertura dei sussidi di disoccupazione per chi hacarriere discontinue; l'assenza di copertura per queiparasubordinati di fatto alle dipendenze di unaazienda; l'utilizzo distorto della cassa integrazione esoprattutto gli abusi di quel mostro che è la cassa inderoga». L'economista Tito Boeri, docente dellaBocconi e animatore dei sito Lavoce.info, è criticosul sistema italiano degli ammortizzatori sociali.Professore , è così deteriore la cassa in deroga?t stata creata per ragioni meramente politiche, perandare incontro alle piccole aziende che nonversano i contributi per le casse. Mentre quelleordinaria e straordinaria sono alimentate daiversamente di lavoratori e imprese, quella in derogaricade sulla fiscalità generale. Aziende e dipendentinon sono interessati a farne buon uso, tanto non lapagano. Così è diventata un pozzo senza fondo».Quali saranno , secondo lei, le mosse del governo?«Credo che Renzi avesse in mente un'idea che

La recessione non aiuta le politiche at-tive, però meglio si può fare. Benini cital'esempio di W2W, un programma coor-dinato Stato-Regioni, gestito dall'agenziagovernativa Italia Lavoro. Nel 2010 aveva"preso in carico" 78 mila disoccupati: dueanni dopo, il 54 per cento risultava effet-tivamente impiegato. Numerini, che tutta-

mobilità alle Case di Cura Riunite di Bari,che sono state pure in amministrazionestraordinaria, è durata vent'anni. Ora tuttigli strumenti disponibili sono finiti.Quando la crisi è cominciata i dipendentierano 3 mila e per lunghi periodi cen'erano mille a casa», è la ricostruzione diPietro Boccuzzi, della Cisl di Bari. Unastoria presa ad esempio da Pietro (chino,economista e parlamentare di SceltaCivica, che nel portarla all'attenzione delSenato si chiese retoricamente «qualemalato potesse affidarsi alle competenzeprofessionali maturate in 18 anni dicassa integrazione». Sarebbero invecepronti a dimostrare quanta esperienzaancora possiedono gli 800 dipendentidella De Tomaso , azienda automobilisticadi Grugliasco, Torino, che produsse anchela mitica Pantera, quand'era del fondatoreAlejandro. Qui le tute blu hannocominciato ad andare in cassa nel 2008.

condivido, tenere in vita soltanto la cassa ordinaria,che ha funzionato bene, riducendo l'orario di lavoroper salvaguardare posti di lavoro. La straordinaria,invece, non è strumento per crisi temporanee.Tenere congelato un dipendente che non ha seriepossibilità di venire reintegrato non fa cheprolungarne l'agonia, impedisce all'impresa diristrutturare seriamente e alla fine è molto costosaper la collettività. Quella in deroga va certamenteabolita, perché la sua concessione è discrezionale».Che cosa intende?«Nel darla, entrano calcoli di convenienza politica,legati all'importanza dell'azienda, all'impattoelettorale. Così governo e sindacati scelgono diessere generosi con qualcuno e lasciar fuori altri».Lei è stato uno degli ideatori del contratto a tutelecrescenti . Farà parte del pacchetto del Jobs Act?«Mi risulta che rischiamo di vederlo partire con unasoglia di tutela molto alta, che fa sparire il concettodi tutela progressiva».

LA DENUNCIA DELL'EXDIRIGENTE INPS: NEGLI

ANNI LE PRATICHE"ECCEZIONALI" SONODIVENTATE LA NORMA

via fanno capire l'utilità di un'Agenzianazionale del lavoro (un obiettivo del JobsAct), perché se le Regioni seguitano adandare ciascuna per conto proprio, nessu-na politica attiva può funzionare.

LA PREGO NON MI ASSUMAI Centri pubblici per l'impiego sono

spesso inefficienti. D'altronde, ogni ad-

Prima a singhiozzo, poi a zero ore, fino alfallimento della società, nel 2012.Nonostante le ventilate manifestazionid'interesse, nessuno s'è fatto avanti perrilevare la società, che nel 2009 era stataacquisita da Gianmario Rossignolo. L'exmanager di Fiat e Telecom è finito nei guaicon la legge per truffa ai danni delloStato. A fine 2014 scatta la mobilità, dauno a tre anni a seconda dell'età. E addioDe Tomaso. Un altro vistoso caso diaccanimento terapeutico o abuso diammortizzatori sociali è la Carbosulcis,miniera sarda oggi avviata alla chiusuradopo un lungo calvario. «Finalmente si èstabilito che la miniera non può esserecompetitiva e la si chiuderà, dopo averlamessa in sicurezza, con l'accordodell'Unione europea che, nel 2012, avevaavviato una procedura d'infrazione per i405 milioni di euro di contributi pubblicidal 2001 al 2010», dice l'amministratore

Ma una tutela iniziale , diciamo di seimesi, non è un'opzione "di sinistra"?«No, affatto. Scoraggerebbe le assunzionia tempo indeterminato, facendo preferirei contratti a tempo determinato. La sceltadi sinistra è introdurre la compensazionedel lavoratore anche in caso dilicenziamento economico legittimo».

detto dovrebbe "curare" in media 116disoccupati (ma 211 in Veneto e 220 inLombardia), mentre in Inghilterra ilrapporto è a 30. Un sistema che, sosten-gono le agenzie private di collocamento,non può funzionare, anche a causadell'atteggiamento dei disoccupati stes-si. «Da Venezia a Torino abbiamo ►

unico Luigi Zucca. Carbosulcis è balzataagli onori delle cronache recenti ancheper "merito" del suo ex dipendente CarloCani, detto anche Charlie Dogs il jazzista,per la sua infinita passione per la musica.Assunto nel 1980 e andato in pensionenel 2006, Charlie ha raccontato di nonaver mai praticamente lavorato. «Io e ilcarbone non abbiamo legato. Andavo daimedici, chiedevo cure, capivano, miaccontentavano», ha dichiarato, ridendo,a "La Nuova Sardegna". In realtà, precisaZucca, Cani era un abituale assenteistama ha lavorato più di quanto dica. E cometutti, in quella miniera, si è fatto dieci annidi cassa integrazione filata tra il 1993 e il2002. Commenta un esperto di questionidi lavoro: «La verità è che a noi italiani,tutto sommato, uno come Charlie iljazzista ispira simpatia. In Germania lodisprezzerebbero e una "carriera" comela sua sarebbe stata impossibile».

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contattato decine di operai in cassa in-tegrazione e alle dipendenze di aziendeprossime alla chiusura. Uno su tre hascelto di non accettare l'offerta di lavo-ro, ritenendo più sicuro e confortevolestare in cassa anziché rimettersi all'ope-ra. Ci dicono: "Mi richiami fra qualchemese"», spiega Giorgio Veronelli, diret-tore della Gch Consulting. Pure il colos-so Adecco fatica assai a convincere icassintegrati a lavorare: «Capita tutti igiorni. Cerchiamo di spiegare a chi nonha un impiego che restare a casa in cassaper anni è un boomerang, più passa iltempo e meno sono appetibili», dice ilnumero uno italiano Federico Vione, chepropone un sistema simile a quello sviz-zero, dove il sostegno al reddito vienetolto a chi rifiuta più di due proposte dilavoro. Effettivamente, una soluzionedel genere dovrebbe far parte del JobsAct anche se certezze non ce ne sono.

La cassa integrazione, insomma, èun insostituibile aiuto, specie in fasidrammatiche come quelle attuali, marischia di trasformarsi in una prigione.Ed è anche una sorta di droga - diceun dirigente di Confindustria che vuolrestare anonimo - sia per l'azienda cheper il lavoratore: «Forse è davveroarrivato il momento di essere coerenti.In tante assemblee delle associazioniimprenditoriali, per esempio, ho sen-tito tuonare contro la cassa in deroga.Cancelliamola, dicono gli imprendi-tori. Poi però, quando si conclude latrafila di cassa e mobilità, di fronteall'alternativa se licenziare i dipen-denti o farvi ricorso, la cassa in derogafiniscono per chiederla». n

I LAVORATORI INCASSA SPESSORIFIUTANOLE OFFERTEDI LAVORO.MA A VOLTE COSÌFINISCONOPER FARSIMALE DA SOLI

Riccardo Gallo

La Fiat d'Olandadelocalizzi a Torino

ORA CHE HA TRASLOCATO IN OLANDA e nonpaga più in Italia le tasse sui profitti,politicamente e moralmente è giusto chela Fiat continui a beneficiare della cassaintegrazione? Questa domanda ricor-rente secondo me è sbagliata, sia nellapremessa che nel quesito. Ma solo per-ché le cose stanno anche peggio. Nellapremessa: la Fiat negli ultimi anni non èche abbia pagato chissà che tasse, perchédi profitti in Italia ne ha fatti ben pochi.Nei bilanci dal 2009 al 2013, primadella fusione con Chrysler, si vede infat-ti che il risultato complessivo del gruppoprima delle imposte è ammontato a 5,62miliardi, le imposte sul reddito sonostate pari a 1,37 miliardi, ogni societàdel gruppo ne ha pagate un po' nel pro-prio Paese di residenza (Brasile, Polonia,ecc.), con una tassazione media alla finedel 24 per cento. Al fisco italiano, invece,Fiat Spa negli ultimi due esercizi non hapagato quasi per nulla imposte sul red-dito (appena 35 milioni) perché ha chiu-so con un imponibile sotto zero, e FiatGroup Automobiles SpA negli ultimicinque anni ha cumulato addirittura uncredito tributario di 56 milioni per recu-peri d'imposta Ires.Ma è lo stesso quesito iniziale a esseresbagliato: quest'ultima società magarinon coinciderà con l'intero settore auto

Fiat, ma per l'acquisto di materiali eservizi spende incredibilmente tuttoquello che introita dalla vendita deiprodotti. Non c'è valore aggiunto. Lealternative sono due: o è l'effetto di unapolitica di trasferimento di prezzi all'in-terno del gruppo che privilegia la forma-zione di margini nelle consociate estere,o misura una de-industrializzazione to-tale dell'impresa italiana.La normativa, in verità, non riserva lacassa integrazione a società residenti inItalia, tanto che da sempre ne beneficia-no anche imprese straniere. Piuttosto,c'è da chiedersi quanta Cig utilizzi ilgruppo Fiat, quanti contributi abbiaversato in passato per poter accedere aquesto ammortizzatore sociale, se ilsaldo sia negativo ed eventualmentequanto pesi sulla finanza pubblica. Tut-ti questi dati però ce l'hanno solo Fiat eInps, mica li pubblicano. Si sa solo che:nel 2012 Fiat fece ricorso a 32 milioni diore di Cig; nel 2014 a Mirafiori è statorinnovato l'accordo (il 25 settembre); aCassino continua; a Pomigliano 1.950addetti usufruiscono dei contratti disolidarietà; a Melfi fino a inizio dicem-bre il ricorso era massiccio ma, graziealla produzione del modello Renegadedella Chrysler e ora della nuova 500X,è crollato e ora si spera di dover lavo-

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. t++ .f . -

rare anche a Natale. Conclu-sione, non abbiamo nemme-no la libertà di decidere laconcessione o meno dellacassa integrazione, dobbiamosolo sperare che il nuovogruppo - quotato a Wall Stre-et e con sede legale a Amster-dam e fiscale a Londra - vogliaalmeno decidere di ... deloca-lizzare in Italia , Paese (ci siaugura ) in via di sviluppo.

@riccardogallo

L'INGRESSO DELL'EX FABBRICA FIATDI TERMINI IMERESE

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0 n caso

i giovani avvocati contro ï 'di Fabio Savelli

Quattromila euro entro novanta giorni. Paghi o sei fuori dall'albo. Insostanza - pur avendo superato le «forche caudine» dell'esame di Stato -perdi lo «status» di avvocato. In questi giorni migliaia di giovani professionistidel foro hanno ricevuto una lettera della Cassa forense, l'ente previdenziale dicategoria. Contiene una serie di istruzioni che hanno ii sapore di unultimatum, a seguito dell'emanazione del regolamento attuativo della legge247 del 2012 (governo Monti). L'articolo i prescrive a ciascun legale l'obbligo diregistrazione alla Cassa a partire dal giorno d'iscrizione all'albo degli avvocati,imponendo il versamento dei «contributi minimi». Finora un'ampia fascia diprofessionisti in erba ha alimentato una sorta di evasione contributiva, perchél'obbligo di iscrizione alla Cassa era previsto solo per chi superava i io.3oo euroall'anno. A rischio ci sarebbero io mila giovani professionisti. Davanti a séhanno due scelte: perdere lo status oppure rimetterci di tasca propria.

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