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INFORMATIVA SULLA SICUREZZA Centro Ricerche Frascati Normative per ospiti e personale dipendente

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INFORMATIVA SULLA SICUREZZACentro Ricerche Frascati

Normative per ospiti e personale dipendente

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a cura del SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE del Centro Ricerche Frascati

STEFANO BOTTI

Manager della Sicurezza (Corso Universitario di Perfezionamento LUMSA / IIMS, anno accademico 2003-2004), geometra abilitato all’esercizio della libera professione, esperto in Sicurezza del Lavoro e Prevenzione Incendi, attuale Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) dell’Unità Produttiva ENEA - Centro Ricerche Frascati.

PAOLO MARIOTTI

Ingegnere Meccanico (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, anno accademico 1995), esperienze sulla simulazione di incendi in galleria e su prove collettori presso il laboratorio solare dell’ENEA C.R. Trisaia, attuale Addetto del Servizio Prevenzione e Protezione (ASPP) dell’Unità Produttiva ENEA - Centro Ricerche Frascati.

MAURO ZAMPONI

Architetto (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”), esperto in sicurezza nei cantieri nonché coordinatore per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori, attuale Addetto al Servizio prevenzione e Protezione (ASPP) dell’Unità Produttiva ENEA - Centro Ricerche Frascati.

e-mail: [email protected]

Pubblicazione destinata ad uso interno - Revisione 11

Edizione 1 - Novembre 2017

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3Informativa sulla sicurezza per ospiti e personale dipendente del C.R. ENEA Frascati

INDICE

1. SCOPO 5

2. APPLICABILITÀ 5

3. IL SISTEMA DELLA SICUREZZA DEL C.R. FRASCATI 63.1 Gli strumenti della prevenzione 7

4. RISCHI PER LA SICUREZZA DEI LAVORATORI DEL C.R. FRASCATI 94.1 Il Documento di Valutazione dei Rischi 94.2 Irischispecifici 94.3 La sicurezza antincendio 104.4 La Squadra Emergenza (tel. 5001) 104.5 Il Primo Soccorso (tel. 5000) 10

5. LA PROTEZIONE DELLA PERSONA 115.1 Il comportamento 115.2 L’abbigliamento da lavoro 115.3 Il posto di lavoro 125.4 I mezzi di lavoro 125.5 La movimentazione dei carichi 135.6 L’elettricità 145.7 L’incendio 145.8 Il rumore 145.9 Le sostanze ed i preparati pericolosi 155.10 I videoterminali 155.11 I gas, i fumi, le polveri ed i vapori nocivi 165.12 Le radiazioni ionizzanti 175.13 I dispositivi di protezione individuale (DPI) 17

6. PRINCIPALI NORME DI PREVENZIONE PRESSO IL C.R. FRASCATI 186.1 Comportamenti generali di sicurezza nei laboratori 186.2 Comportamenti da seguire in caso di emergenza 19

6.2.1 Definizioni 19

6.2.2 Classificazionedelleemergenze 19

6.2.3 Segnalazione delle emergenze 20

6.2.4 Comportamento in caso di emergenza 206.3 Comportamenti da seguire in caso di incendio 216.4 Comportamenti da seguire in caso di infortunio 226.5 Limitazioni di accesso per il personale esterno 22

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7. INFORMAZIONI PER L’EMERGENZA 277.1 Uso del telefono interno 277.2 Le strutture di intervento prossime al Centro 277.3 Segnaletica di sicurezza 277.4 Abbinamentoedificiepuntidiraduno 307.5 Planimetria del centro e punti di raduno 31

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1. SCOPO

2. APPLICABILITÀ

Questo opuscolo è stato elaborato con lo scopo di dare delle informazioni di base al personale dipendente ed ai visitatori sui comportamenti da tenere all’interno del Centro Ricerche di Frascati, per la propria ed altrui sicurezza.

Oltre ad alcune informazioni relative all’Igiene e alla Sicurezza degli Ambienti di Lavoro, vengono fornite indicazioni sulle principali norme di prevenzione e sui comportamenti da tenere durante le attività lavorative.

Il presente documento viene inoltre consegnato alle Ditte Esterne, quale informativa generale per i lavoratori così come previsto dal d.lgs.n.81/08 art.26 comma 1, lett.b). Infatti rispetto a quanto previsto dal d.lgs. n.626/94 art.7, modificato ed integrato dalla legge 123/2007 art. 3 e dal d.lgs. 81/2008 art. 26, per i contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione, si prevede che il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi all'interno della propria azienda o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell'ambito dell'intero ciclo produttivo dell'azienda medesima:

a) verifichi, con le modalità previste dal d.lgs.n.81/08 all'art.6 co.8 lettera g), l'idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da affidare in appalto o mediante contratto d'opera o di somministrazione;

b) fornisca, agli stessi soggetti, dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.

Quanto riportato nel presente documento è applicabile all’Unità Produttiva del C.R. Frascati, via Enrico Fermi, n. 45 - 00044 Frascati (Roma).

Quanto riportato nei successivi paragrafi è rivolto a tutte le persone che, a vario titolo, operano all’interno del Centro nelle aree interessate dagli interventi oggetto dell’appalto.

Eventuali procedure di sicurezza indicate nel presente documento, devono essere portate a conoscenza del personale dipendente della ditta appaltatrice mediante i mezzi divulgativi più idonei alla specificità del caso.

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3. IL SISTEMA DELLA SICUREZZA DEL C.R. FRASCATI

Al fine di attuare quanto previsto in materia di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, il D.Lgs. n. 81/2008 prevede l’adozione e l’attuazione di un sistema aziendale in grado di garantire un continuo ed efficace controllo sui fattori di rischio.

Nell’ambito del sistema “sicurezza” sono previste alcune figure operative di riferimento, che possono essere descritte brevemente come segue:

- il Datore di Lavoro: è il responsabile, anche penale, della sicurezza, e deve provvedere al corretto adempimento degli obblighi in materia di igiene e sicurezza degli ambienti di lavoro; a tal fine ha il potere di destinare le risorse economiche necessarie per l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione. In applicazione della Disposizione Commissariale n. 309/2015 i datori di lavoro del C.R. Frascati sono:

• Ing. Aldo Pizzuto, Responsabile del Dipartimento Fusione e Tecnologie per la Sicurezza Nucleare (FSN) - C.R. Frascati - tel. 5664;

• Ing. Gian Piero Celata, Responsabile del Dipartimento Tecnologie Energetiche (DTE) - C.R. Casaccia - tel. 3905;

• Dr. Roberto Morabito, Responsabile del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali (SSPT) - C.R. Casaccia - tel. 4933;

• Ing. Marco G. M. Citterio, Responsabile Direzione Infrastrutture e Servizi (ISER) - C.R. Casaccia - tel. 3703;

• Dr.ssa Elena Fantuzzi, Responsabile Istituto di Radioprotezione (IRP) - C.R. Bologna Montecuccolino - Sede di lavoro BO-Martiri Monte Sole - tel. 3275;

• Ing. Roberto Moneta, Responsabile Unità Tecnica Efficienza Energetica - C.R. Casaccia - tel. 4834.

- il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione: è una persona di fiducia del Datore di Lavoro, da lui ufficialmente designata. Ove ritenuto necessario, a supporto del Responsabile, vengono designati degli addetti al servizio. Il responsabile agisce come consulente del Datore di Lavoro al fine di una corretta attuazione degli obblighi di sicurezza di cui, comunque, il Datore di Lavoro mantiene la responsabilità. Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) del C.R. Frascati è Stefano Botti (tel. 5165), mentre gli Addetti al Servizio Prevenzione e Protezione (ASPP) sono Paolo Mariotti (tel. 5194), Mauro Zamponi (tel. 5563) e Antonella Morgia (tel. 5003).

- il Medico Competente/Autorizzato: è un professionista specializzato in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori, o comunque in possesso di titoli equivalenti, nominato dal Datore di Lavoro per adempiere agli obblighi di sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a rischi specifici. Il Medico Autorizzato (MA) risulta responsabile della sorveglianza medica dei lavoratori esposti a radiazioni ionizzanti in accordo con quanto stabilito dal d.lgs. n. 230/95. Il Medico Competente/Autorizzato del C.R. Frascati è la Dr.ssa Giuliana Di Cicco (tel. 5218).

- l’Esperto Qualificato: è una persona che possiede le cognizioni e l'addestramento necessari sia per effettuare misurazioni, esami, verifiche o valutazioni di carattere fisico, tecnico o radiotossicologico, sia per assicurare il corretto funzionamento dei dispositivi di protezione, fornire tutte le altre indicazioni necessarie e formulare provvedimenti atti a garantire la sorveglianza fisica della protezione dei lavoratori e della popolazione. La sua qualificazione è riconosciuta secondo le procedure stabilite dal d.lgs. n. 230/95. Gli Esperti Qualificati del C.R. Frascati sono il Dr. Sandro Sandri (tel. 5475), il Dr. Claudio Poggi (tel. 5485) e la Dr.ssa Guardati Emanuela (tel. 5116), che si avvalgono dell’Unità di Radioprotezione IRP-FUAC di Frascati.

- i Rappresentanti dei Lavoratori: al fine di considerare i lavoratori non più destinatari “passivi” delle azioni di tutela, ma soggetti “attivi e propositivi” nell’ambito di un sistema globale di sicurezza, il Decreto 81/08 prevede la figura del Rappresentante dei Lavoratori (RLS). Si tratta di uno o più

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dipendenti eletti e designati dai lavoratori dell’azienda, secondo le modalità demandate dalla legge alla contrattazione collettiva.

Essi esplicano funzione di tutela dei diritti alla sicurezza dei lavoratori e, con il loro contributo, promuovono il miglioramento delle condizioni di lavoro; allo scopo ricevono una formazione specifica e dispongono di tempo e mezzi necessari per lo svolgimento dei propri compiti.

I Rappresentanti dei Lavoratori oltre ad avere accesso, nel rispetto delle procedure concordate con il Datore di Lavoro, ai posti ed ai luoghi di lavoro nonché ad ogni documentazione relativa alla sicurezza dei lavoratori (registro infortuni, documenti sulla valutazione dei rischi, etc.), assolvono a quanto di seguito indicato:

- partecipano alle riunioni periodiche sulla sicurezza, nel corso delle quali si esamina il documento sulla valutazione dei rischi, l'individuazione e la programmazione delle misure di prevenzione;

- ricevono le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza; - sono consultati preventivamente in ordine a qualsiasi programma, valutazione, nomina o

designazione, che abbia attinenza diretta con la sicurezza;- fanno proposte in tema di prevenzione; - formulano le proprie osservazioni durante le ispezioni interne o effettuate dagli Organi di

vigilanza;- possono far ricorso alle Autorità competenti qualora ritengano che le misure di prevenzione ed i

mezzi impiegati per attuarle non siano idonei a garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori.

I Rappresentanti dei Lavoratori eletti nel C.R. Frascati sono Giuliano Giacomi (tel. 5744), Roberto Pedicini (tel. 5301) e Domenico Michele (tel. 5689).

- gli Addetti all’Emergenza: si tratta di personale debitamente formato ed addestrato per fronteggiare situazioni di emergenza, come attuare tempestivamente i primi interventi antincendio in attesa dei Vigili del Fuoco o, nel caso si debba abbandonare l'ambiente di lavoro, dirigere ed organizzare una efficace e corretta evacuazione. Gli addetti nel C.R. Frascati costituiscono la Squadra di Emergenza del Centro, il cui Responsabile è Vito Iacovino (tel. 5109).

- i Lavoratori: sono il cardine di una corretta attuazione di quanto previsto dal d.lgs.81/08 in materia di Igiene e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro. Non più considerati come elementi passivi, rappresentano un insieme di "soggetti" che formano l'infrastruttura, una molteplicità di "attori" che partecipano al continuo miglioramento delle condizioni di lavoro e con la loro professionalità contribuiscono alla realizzazione di quanto richiesto dalla normativa in tema di “sicurezza” nello svolgimento delle attività lavorative.

3.1 Gli strumenti della prevenzioneIn accordo con quanto richiesto dal d.lgs.81/08, l’efficacia e l’efficienza del Sistema Sicurezza del C.R. Frascati è assicurato dall’adozione degli strumenti operativi previsti dalla normativa applicabile, e precisamente: il Collegio di Sicurezza, la Valutazione dei rischi, la Riunione Periodica di Sicurezza e l’Informazione e la Formazione del personale.

- La Valutazione dei Rischi: tra i principali obblighi del Datore di lavoro, assume un’importanza fondamentale il processo di valutazione dei rischi, che include la verifica della loro esistenza, la stima della loro diffusione, e la loro gravità nell’ambito delle differenti attività lavorative. E’ da tale valutazione che discendono tutte le misure di prevenzione e protezione, incluse sia la fornitura dei dispositivi di protezione individuale, sia le azioni di Informazione e Formazione del personale necessarie ad una maggiore efficacia del sistema sicurezza. Le informazioni acquisite e le misure individuate devono essere riportate in uno specifico documento, in cui risulti indicata anche la programmazione delle azioni individuate per la tutela della salute dei lavoratori.

- La Riunione Periodica di Sicurezza: il Datore di Lavoro convoca, almeno una volta l'anno, una

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riunione a cui partecipano il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, il Medico Competente/Autorizzato, i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, l'Esperto Qualificato e il Responsabile del servizio sicurezza e salvaguardia (security). Lo scopo della riunione è quello di analizzare il "Sistema Sicurezza" del C.R. Frascati, incluse le misure di prevenzione previste, i relativi tempi di attuazione delle azioni correttive, la situazione di utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuali e la definizione dei piani di formazione ed informazione per il personale. Al termine della riunione viene redatto un verbale di cui i partecipanti condividono e accettano i contenuti.

- L’Informazione e la Formazione: il diritto del lavoratore all'informazione dei rischi a cui risulta eventualmente esposto, pone a carico del Datore di Lavoro l'obbligo di predisporre degli opuscoli informativi per aggiornare i lavoratori sulle misure adottate per prevenire e ridurre tali rischi. Il Datore di Lavoro deve inoltre predisporre adeguati corsi di Formazione ed Addestramento per consentire ai dipendenti di svolgere in sicurezza le attività lavorative e le mansioni ad essi assegnate. Una corretta informazione e formazione, è l’unico modo che può consentire al lavoratore di agire da soggetto attivo nella tutela della propria e altrui salute e sicurezza.

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4. RISCHI PER LA SICUREZZA DEI LAVORATORI DEL C.R. FRASCATI

4.1 Il Documento di Valutazione dei RischiLa "valutazione del rischio", così come prevista dal d.lgs. 81/2008 è intesa come l’insieme di tutte quelle operazioni, conoscitive ed operative, che devono essere attuate per giungere ad una “Stima Reale” del Rischio di esposizione ai fattori di pericolo per la sicurezza e la salute del personale, in relazione sia alle caratteristiche degli ambienti di lavoro frequentati, sia allo svolgimento delle attività lavorative.

La valutazione del Rischio è pertanto una operazione complessa che richiede necessariamente, per ogni ambiente o posto di lavoro considerato, una serie di azioni, successive e conseguenti tra loro, che dovranno prevedere:

• identificazione delle sorgenti di rischio presenti negli ambienti di lavoro;• identificazione delle sorgenti di rischio presenti nel ciclo lavorativo;• individuazione dei conseguenti potenziali rischi di esposizione in relazione allo svolgimento delle

lavorazioni;• stima dell’entità dei rischi di esposizione connessi con le situazioni di interesse individuate a

livello preventivo.Tale processo di valutazione può portare, per ogni ambiente o posto di lavoro considerato, ai seguenti risultati:

1. assenza di rischio di esposizione;2. presenza di esposizione controllata entro i limiti di accettabilità previsti dalla normativa;3. presenza di un rischio di esposizione.Nel primo caso non sussistono problemi connessi con lo svolgimento delle lavorazioni; nel secondo caso la situazione deve essere mantenuta sotto controllo periodico; nel terzo caso si dovranno attuare i necessari interventi di prevenzione e protezione.

Affinché ciò sia possibile, occorre tuttavia operare in modo tale da tenere nella dovuta considerazione la reale interazione AMBIENTE UOMO RISCHI.

A tal fine, nel documento di valutazione dei rischi, viene riportata un’attenta e puntuale valutazione nella scelta delle attrezzature, degli impianti e delle sostanze impiegate con lo scopo di minimizzare i rischi presenti nel Centro.

4.2 IrischispecificiIl livello di sicurezza degli impianti e delle strutture del C.R. Frascati risultano conformi agli standard di legge, e l’organizzazione gestionale è tale da garantire costantemente elevati livelli di sicurezza. L’analisi degli eventi infortunistici classificati negli ultimi tre anni e denunciati all’INAIL è risultato essere inferiore alla media nazionale.

Per quanto attiene ai rischi specifici, vanno segnalate in particolare le attività con rischi da radiazioni ionizzanti, svolte nei seguenti impianti:

• FRASCATI TOKAMAK UPGRADE (Ed. 84, 85, 87)• GENERATORE DI NEUTRONI (Ed. 17)• ACCELERATORI DI ELETTRONI (Ed. 30)• BUNKER SORGENTI (prossimità Ed. 89)La permanenza e le attività lavorative, in alcune porzioni degli edifici sopra indicati, sono regolate da norme interne e/o da manuali di operazione specifici.

Il personale che, a qualsiasi titolo, vi accede, deve attenersi scrupolosamente ai suddetti documenti e rispettare comunque le istruzioni operative del Responsabile della gestione dell'Impianto.

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Al di fuori dei predetti impianti, esistono nel Centro laboratori di ricerca con rischi specifici legati alla particolare attività condotta; in questi ambienti il personale (sia dipendente che non dipendente) potrà accedere e svolgere mansioni ed attività solo dopo aver acquisito le necessarie informazioni da parte del responsabile delle attività (es. Referente di Laboratorio, Preposto, Responsabile del Laboratorio, Responsabile di Contratto, Direttore dei Lavori, etc.).

In tutti gli impianti e/o laboratori precedentemente descritti, risultano disponibili piani di emergenza specifici, che si integrano adeguatamente nel piano generale di emergenza del C.R. Frascati.

4.3 La sicurezza antincendioLa rete di rilevazione degli allarmi incendi dell’intero Centro (inclusi altri allarmi di importanza rilevante per la sicurezza del personale quali ad esempio allarmi da zone con rischi da radiazioni ionizzanti, da rivelatori chimici, etc.) è concentrata in un Quadro di Allarme Generale, controllato 24 ore su 24 dalla Squadra di Emergenza, ubicato presso la Sala Operativa posta nell’Edificio 1 (Portineria).

In ogni edificio ed infrastruttura del C.R. Frascati è presente sia un sistema di rilevazioni incendi, sia un adeguato numero di estintori che, per tipo, caratteristiche ed ubicazione, consentono un primo efficace intervento.

Gli impianti e gli edifici con rischi specifici precedentemente descritti, sono generalmente dotati di adeguati sistemi di spegnimento di tipo fisso, conformi alle prescrizioni contenute nella vigente normativa tecnica e legislativa.

L’attivazione degli allarmi avviene sia automaticamente che manualmente tramite gli appositi segnalatori a pulsante, che possono essere azionati da parte di chiunque rilevi la presenza di anomalie o di un principio d'incendio.

Tutte le attrezzature finalizzate alla sicurezza antincendio sono oggetto di regolari controlli e interventi di manutenzione, in conformità a quanto previsto dalla normativa tecnica e dalle indicazioni del costruttore.

4.4 La Squadra Emergenza (tel. 5001)Nel Centro è presente ed opera una Squadra di Emergenza Antincendio, in grado di far fronte al primo intervento in attesa dei Vigili del Fuoco.

Il personale della Squadra di Emergenza Antincendio è presente 24 ore su 24 in tutti i giorni dell’anno ed è allocato nell’Edificio 1 (Portineria).

4.5 Il Primo Soccorso (tel. 5000)Presso l’edificio F35 è ubicato il Servizio di Medicina del Lavoro di Centro, con annesso Pronto Soccorso, normalmente presidiato nei giorni lavorativi dalle 07:00 alle 20:00.

In tali periodi è assicurata la presenza del Medico Competente Autorizzato e/o di un infermiere professionale, nonché di un’autoambulanza dotata di attrezzatura di soccorso convenzionale.

Il Servizio di Medicina del Lavoro svolge anche le attività relative alla sorveglianza sanitaria del personale, prevista dalla vigente legislazione in materia di tutela della salute dei lavoratori.

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5. LA PROTEZIONE DELLA PERSONA

5.1 Il comportamentoIl contegno corretto e la condotta prudente di ogni lavoratore costituiscono una importantissima difesa contro gli infortuni. In mancanza di questa consapevolezza, esiste il rischio concreto che le leggi, le norme, le disposizioni aziendali per la sicurezza e le stesse misure tecniche di prevenzione perdano di efficacia. Mantenere un contegno corretto è fondamentale non solo per la nostra incolumità ma anche per quella di chi lavora con noi, così come la nostra sicurezza dipende anche dal comportamento degli altri.

Un secondo elemento utile per prevenire gli infortuni è l’attenzione. La capacità di mantenere viva la vigilanza ed il controllo delle proprie azioni, nonché di quelle delle persone che ci circondano, può garantire la nostra incolumità in molte situazioni.

Tuttavia il comportamento corretto e l’attenzione possono non essere sufficienti a salvaguardare la nostra e l’altrui incolumità. Molte situazioni di rischio, infatti, possono non essere note e molti incidenti possono verificarsi senza segnali premonitori.

Per tale ragione occorre osservare una serie di regole e di norme che sono il prodotto dell’esperienza e delle conoscenze maturate in ambito aziendale; tra queste, quelle di carattere generale, che riguardano più direttamente il comportamento dei lavoratori, possono essere così brevemente riassunte:

• attenersi alle disposizioni ricevute in materia di prevenzione e sicurezza;• non usare macchine ed impianti senza autorizzazione e non eseguire operazioni e manovre non

di propria competenza o di cui non si è a perfetta conoscenza;• usare con cura i dispositivi di sicurezza e gli altri mezzi di protezione previsti;• segnalare alle figure preposte le anomalie dei dispositivi e dei mezzi di sicurezza e protezione,

nonché le condizioni di pericolo di cui si viene a conoscenza;• non rimuovere o modificare i dispositivi e gli altri mezzi di sicurezza e protezione senza apposita

autorizzazione;• operare in stretto collegamento ed intesa quando l’attività lavorativa richiede l’intervento di più

persone;• segnalare e riferire al più presto, ed alle figure preposte, eventuali infortuni subiti o di cui si è

venuti a conoscenza;• rispettare i divieti e gli avvertimenti evidenziati dalla segnaletica esposta;• non occupare i percorsi di emergenza con materiali ed oggetti;• non chiudere o impedire la libera apertura delle porte di emergenza;• non danneggiare i cartelli di segnalazione dei percorsi di fuga;• sottoporsi ai controlli sanitari previsti.

5.2 L’abbigliamento da lavoroAnche un abbigliamento non adeguato alle attività lavorative da svolgere può risultare una fonte di rischio. Pertanto, al fine di evitare il verificarsi di incidenti, occorre:

• non usare nel luogo di lavoro indumenti personali o abbigliamento che, in relazione alla natura delle operazioni o alle caratteristiche delle attrezzature o dell’impianto, costituiscano pericolo per l’incolumità personale;

• evitare indumenti che presentano parti svolazzanti o comunque tali da offrire facile presa ad organi in movimento;

• non usare, quando ciò può risultare pericoloso, anelli, bracciali, collane e simili;• non pulire gli indumenti usando sostanze infiammabili o nocive, oppure impiegando aria

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compressa;• non fare uso di sandali, ciabatte, zoccoletti, calzature con tacchi alti in ambienti le cui vie di

transito o i materiali presenti possono costituire un pericolo per gli arti inferiori.

5.3 Il posto di lavoroOgni lavoratore deve “curare” il proprio posto di lavoro per non arrecare danni alla propria persona e/o ad altre persone nelle immediate vicinanze. Allo scopo è buona norma fare riferimento a semplici regole di comportamento, che possono essere così sintetizzate:

• mantenere il tavolo di lavoro libero da materiale non necessario, e che potrebbe costituire una potenziale fonte di pericolo;

• mantenere i cassetti delle scrivanie chiusi per evitare urti ed inciampi;• il pavimento non deve essere ingombrato da materiali non attinenti al lavoro da svolgere o da

scarti di lavorazioni;• i materiali e le attrezzature necessarie devono essere riposti in modo stabile e razionale;• deve essere evitato lo spargimento di sostanze grasse e oleose, qualora ciò dovesse verificarsi

occorre provvedere a pulire immediatamente il pavimento utilizzando sostanze assorbenti;• verificare il buono stato dei collegamenti elettrici e delle apparecchiature (in caso di anomalie

richiedere l’intervento tecnico);• posizionare le apparecchiature e raccogliere i cavi elettrici e di trasmissione in modo che non

provochino intralci;• verificare il buono stato di ancoraggio e la stabilità degli scaffali, evitando di sovraccaricarli con

pesi eccessivi.

5.4 I mezzi di lavoroAnche i mezzi utilizzati durante il lavoro assumono una particolare importanza nel complesso delle azioni finalizzate alla prevenzione ed alla sicurezza delle attività. Al riguardo vengono di seguito riportate alcune semplici indicazioni per un corretto utilizzo di utensili, macchine ed attrezzature.

Gli utensili a mano• Gli utensili devono essere utilizzati solo per l’uso cui sono destinati e nel modo più idoneo; • occorre, quindi, evitare l’uso di pinze o chiavi in sostituzione di martelli, cacciaviti in luogo di

scalpelli, etc.. Non devono, inoltre, essere introdotti tubi nei manici delle chiavi per aumentarne il braccio di leva ed effettuare maggior forza, né usare chiavi con apertura maggiore del dado da serrare, etc.;

• gli utensili deteriorati o in cattive condizioni devono essere sostituiti. I martelli, le lime ed altri utensili simili non devono essere usati se i manici sono deteriorati, spezzati o malfermi;

• nel caso di lavoro su scale o in luoghi sopraelevati, gli utensili, durante il loro utilizzo, devono essere tenuti entro apposite guaine o assicurati in modo da impedirne la caduta;

• al termine del lavoro è opportuno sistemare gli utensili e gli attrezzi ordinatamente nei contenitori o nei luoghi prestabiliti.

Le scale portatili• Le scale utilizzate devono essere in buone condizioni ed avere gli appositi dispositivi

antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei montanti;• nel loro impiego devono essere appoggiate con entrambi i montanti ad elementi solidi e fissi, e

devono essere disposte ad una distanza orizzontale tra il piano verticale di appoggio e la loro base pari a circa un quarto dell’altezza del piano servito;

• la lunghezza della scala deve essere tale che i montanti sporgano di almeno un metro oltre il piano di accesso;

• è vietato effettuare spostamenti, anche minimi, delle scale quando su di esse si trovano delle

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persone. Nei lavori su impianti elettrici o nelle immediate vicinanze è vietato l’impiego di scale metalliche;

• prima di salire su scale doppie, occorre assicurarsi che i tiranti o le catenelle siano in tensione. Queste scale non devono essere utilizzate come scale semplici.

Le macchine e gli impianti

• Le macchine e gli impianti non devono essere utilizzati senza autorizzazione;• prima di iniziare il lavoro, è buona regola controllare che le protezioni e gli schermi previsti siano

integri ed in posizione corretta, e che i dispositivi di sicurezza siano funzionanti. Qualora siano presenti impianti di aspirazione o ventilazione, è necessario controllarne il funzionamento;

• le protezioni e i dispositivi di sicurezza delle macchine e degli impianti non devono essere rimossi, se non per necessità di lavoro e previa autorizzazione del personale preposto, che dovrà comunque indicare in tali casi le misure sostitutive da adottare. Le protezioni e i dispositivi di sicurezza devono essere ripristinati non appena siano cessate le ragioni che hanno resa necessaria la loro temporanea rimozione;

• è vietato pulire, oliare o ingrassare a mano gli organi e gli elementi in movimento di macchine ed impianti, a meno che ciò non venga richiesto da particolari esigenze tecniche; in questi casi occorre utilizzare mezzi idonei ad evitare ogni pericolo;

• è vietato compiere su organi in movimento qualsiasi operazione di riparazione o registrazione. Qualora sia necessario eseguire tali operazioni durante il moto, si devono adottare adeguate cautele;

• i trucioli non devono mai essere rimossi con le mani, ma solo mediante appositi attrezzi.

5.5 La movimentazione dei carichiPer movimentazione dei carichi si intendono le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico, comprese le azioni di sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico. Tali azioni possono essere svolte in maniera manuale o con mezzi motorizzati; al riguardo vengono di seguito riportate alcune brevi regole pratiche.

Movimentazione manuale

• Evitare sollevamento di carichi flettendo il tronco;• durante il trasporto a braccio fare uso, quando è possibile, di mezzi ausiliari adatti al tipo ed al

peso del carico;• trattenere il carico ben bilanciato in modo sicuro nei punti di più facile presa;• non trasportare carichi con mani unte di oli o di grasso;• non tirare ma spingere i carrelli a mano non muniti di timone di traino;• segnalare i carichi di rilevante lunghezza, e mantenere l’estremità anteriore in posizione elevata;• non depositare carichi in vicinanza di scale, impianti antincendio, mezzi di pronto soccorso e

luoghi di passaggio.Con mezzi motorizzati

• Non impiegare mezzi di sollevamento e trasporto senza essere in possesso di una formazione specifica;

• rispettare i limiti di portata. Curare l’imbracatura e l’aggancio dei carichi usando mezzi idonei per evitare sia la caduta che il loro spostamento;

• evitare il passaggio di carichi sospesi sopra i luoghi per i quali l’eventuale caduta del carico può costituire pericolo, ove ciò non sia possibile preannunciare la manovra con le apposite segnalazioni, in modo da consentire, ove possibile, l’allontanamento delle persone eventualmente presenti;

• regolare la velocità del mezzo secondo le caratteristiche del percorso, la natura del carico trasportato e le possibilità di arresto del mezzo stesso.

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5.6 L’elettricitàL’elettricità, anche se a bassa tensione, rappresenta un rischio gravissimo noto a tutti. Occorre, quindi, la massima prudenza per prevenire ogni possibilità di contatto accidentale con gli elementi in tensione. A tal fine è necessario seguire le avvertenze di seguito riportate:

• Non effettuare allacciamenti elettrici con mezzi di fortuna, ed in particolare inserendo le estremità di conduttori nudi negli alveoli delle prese;

• disinserire le spine dalle prese impugnandone l’involucro esterno, e non tirando il cavo elettrico;• evitare attorcigliamenti dei cavi;• avere la massima cura del rivestimento isolante dei conduttori e degli apparecchi elettrici,

controllandone spesso l’integrità;• segnalare ogni eventuale danneggiamento di apparecchi ed impianti elettrici, con particolare

riferimento all’integrità dei conduttori di messa a terra;• non aprire gli armadi ed i contenitori delle apparecchiature, né effettuarvi interventi se non si è

debitamente addestrati ed autorizzati;• porre attenzione alla presenza di linee elettriche aeree, sia in caso di avvicinamento che di lavori

nelle loro prossimità.

5.7 L’incendioNei reparti e nelle lavorazioni ove esistono pericoli di incendio per la presenza e l’impiego di sostanze infiammabili (es. liquidi, polveri, gas, vapori, etc.) è vietato:

• fumare;• usare apparecchi a fiamma libera (es. cannelli per saldatura) e manipolare materiali incandescenti,

a meno che non siano adottate idonee misure di sicurezza stabilite dal personale preposto;• effettuare allacciamenti elettrici di fortuna che potrebbero dar luogo a surriscaldamento e

scintille.In particolare, come regole generali di comportamento, occorre:

• rispettare sempre i divieti di fumare riportati sui cartelli eventualmente presenti negli ambienti di lavoro, anche se le condizioni di rischio non risultano immediatamente evidenti;

• deporre negli appositi contenitori i mozziconi di sigarette, cerini, etc. Prima di svuotare accettarsi che non vi siano mozziconi accesi;

• non avvicinare alle fonti di calore i materiali infiammabili;• quando si effettuano lavori che possono innescare incendi (es. saldature), munirsi dei mezzi

necessari per eventuali interventi di emergenza (es. estintori, sabbia, coperte ignifughe, etc.);• evitare di depositare materiali davanti agli estintori portatili ed alle bocchette antincendio;• non fare uso di acqua per lo spegnimento di incendi quando le materie con le quali può venire

a contatto possono reagire aumentando notevolmente la temperatura o sviluppando gas infiammabili o nocivi;

• non usare acqua o altre sostanze conduttrici in prossimità di conduttori elettrici, macchine ed apparecchi elettrici sotto tensione.

5.8 Il rumoreIl rumore è uno dei fattori di rischio lavorativo più diffusi. L’esposizione prolungata a rumore può causare considerevoli danni alla salute; tra di essi, la diminuzione dell’udito (ipoacusia da rumore), è l’effetto più conosciuto e meglio studiato dell’esposizione dell’organismo umano a rumore. L’ipoacusia da rumore è un danno permanente e si aggrava nel tempo al prolungarsi dell’esposizione alla fonte di rischio.

Nei casi più gravi si può instaurare una vera e propria sordità, con effetti consistenti nella vita

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quotidiana; tuttavia, al riguardo, sono stati dimostrati anche effetti su altri apparati, quali ad esempio effetti extra uditivi su apparato digerente, respiratorio, cardiovascolare e nervoso. Il rumore agisce come fattore di stress, aumentando la stanchezza e diminuendo la concentrazione e l’attenzione, incrementando la probabilità del verificarsi di infortuni sul lavoro.

A seconda del livello di rumore cui i lavoratori sono esposti (Livello di Esposizione, LEX8h), devono essere adottati particolari provvedimenti.

5.9 Le sostanze ed i preparati pericolosiI prodotti chimici possono presentare rischi di diversa natura, quali incendio, esplosione, irritazione, causticazione, ustioni, intossicazione etc.. Nel loro impiego devono essere osservate, quindi, alcune precauzioni fondamentali, che possono essere così brevemente riassunte:

• tenere aperti recipienti che contengono prodotti pericolosi solo per il tempo strettamente necessario al loro uso;

• non utilizzare o travasare prodotti pericolosi in contenitori non previsti allo scopo o privi di indicazioni sul contenuto e dei relativi contrassegni;

• osservare, durante l’impiego di prodotti chimici pericolosi, le indicazioni riportate sulle apposite etichette;

• attenersi scrupolosamente alle indicazioni riportate nelle “Procedure di Sicurezza” del C.R. Frascati per quanto concerne l’utilizzo e l’acquisto di prodotti chimici.

5.10 I videoterminaliPer attrezzature munite di videoterminali, si intendono tutte quelle attrezzature e/o dispositivi corredati da uno schermo (o monitor) alfanumerico, a prescindere dal tipo di visualizzazione utilizzato.

Tutti gli studi in materia di videoterminali hanno escluso la presenza di rischi specifici collegati alle attrezzature, mentre individuano dei semplici accorgimenti da adottare al fine di evitare all’operatore disturbi collaterali dovuti ad un non corretto utilizzo delle attrezzature stesse. Poiché per postazione da videoterminale si intende l’insieme di piano di lavoro, tastiera, sedile di lavoro, schermo, spazio disponibile ed illuminazione dell’ambiente, i suddetti accorgimenti vengono di seguito raggruppati in funzione degli argomenti di maggiore rilievo.

Illuminazione

• Posizionare gli schermi correttamente rispetto alle fonti di luce naturale, affinché non ci siano riflessi e abbagliamenti sugli schermi;

• regolare le tende al fine di evitare un’illuminazione troppo intensa;• le fonti di luce artificiale devono essere posizionate lateralmente, e con un angolo di rifrazione di

circa 45°;• le luci da tavolo o anche le altre luci per posto singolo non sono raccomandabili, in quanto

forniscono in genere una distribuzione non uniforme della luce. In ogni caso, se utilizzate, devono essere schermate e posizionate in modo da non provocare riflessi sul video; al riguardo, per ridurre al massimo i riflessi, utilizzare anche il dispositivo che permette di orientare ed inclinare il monitor del computer.

Luminosità e contrasto del monitor

• Richiedere l’intervento di un tecnico se l’immagine del monitor presenta sfarfallamenti o non è stabile;

• regolare il monitor evitando eccessiva luminosità e mantenendo il giusto contrasto tra le scritte e lo sfondo.

Il posto di lavoro

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• Per installare postazioni con videoterminali utilizzare scrivanie o tavoli con un’altezza, tra il piano ed il pavimento, di circa 72 cm.;

• posizionare il video e la tastiera in posizione corretta rispetto al corpo (corpo, tastiera e video devono risultare sulla stessa linea);

• posizionare la tastiera sul tavolo di lavoro in modo che risulti uno spazio di circa 5-10 cm per appoggiare le mani tra la tastiera ed il bordo del tavolo;

• il monitor deve essere posizionato ad una distanza compresa tra 40 e 60 cm dal viso;• regolare l’altezza del monitor in modo che risulti leggermente più basso dell’altezza degli occhi;• posizionare i documenti in modo tale da ridurre i movimenti fastidiosi della testa e degli occhi

(tastiera, documento e video devono risultare vicini tra loro e, circa, alla stessa distanza dagli occhi).

La posizione del corpo

• Utilizzare solamente poltrone idonee, che hanno il sedile e lo schienale regolabile e presentano cinque piedi di appoggio;

• regolare l’altezza delle poltrone in modo da avere le gambe appoggiate a terra, o sul poggiapiedi, con un angolo di circa 90°;

• se nella posizione corretta non si arriva ad appoggiare i piedi a terra, richiedere la fornitura di pedane regolabili;

• regolare lo schienale della poltrona con un angolo compreso tra 90° e 110°. Misure comportamentali

• Effettuare le pause o i cambiamenti di attività per almeno 15 minuti ogni 2 ore di lavoro, come previsto dalla legislazione applicabile;

• nelle pause o nei cambiamenti di attività, non bisogna compiere azioni che richiedano l’impegno della vista, delle mani e degli avambracci, o che impongono di mantenere la posizione a sedere;

• qualche volta distogliere lo sguardo dagli oggetti vicini e rivolgerlo verso oggetti lontani (es. fuori dalla finestra), cercando di distinguere bene i dettagli delle immagini osservate;

• cambiare posizione (da eretta a seduta) almeno ogni ora, in modo da evitare disturbi alla colonna vertebrale.

5.11 I gas, i fumi, le polveri ed i vapori nociviL’eventuale presenza negli ambienti di lavoro di gas, fumi e/o polveri di vario tipo costituisce certamente una fonte di pericolo per il personale. Per ridurre gli effetti che tali fonti di pericolo potrebbero determinare sulla salute, oltre ad attenersi scrupolosamente alle procedure operative di lavoro specifiche per l’ambiente considerato, sarebbe opportuno applicare le regole generali di seguito indicate:

• alla presenza di gas, fumi, polveri, vapori nocivi etc., occorre controllare che gli impianti di aspirazione o ventilazione eventualmente presenti siano correttamente funzionanti e, ove previsto, utilizzare i mezzi personali di protezione;

• le bocchette mobili di captazione eventualmente predisposte su macchine, impianti e/o attrezzature devono essere collocate il più vicino possibile alle sorgenti di emissione;

• durante il lavoro occorre evitare di porsi in corrispondenza della direzione del flusso di gas, fumi, polveri e/o vapori generato dagli impianti di aspirazione;

• occorre evitare ogni inutile diffusione di elementi inquinanti, utilizzando ad esempio contenitori idonei alle operazioni di travaso di prodotti chimici, che dovranno essere chiusi appena possibile.

5.12 Le radiazioni ionizzantiIl rischio da radiazioni ionizzanti è presente in prossimità degli impianti richiamati al paragrafo 4.2 di questo opuscolo e in vicinanza di sorgenti radioattive e/o di macchine radiogene minori.

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In tutti i casi richiamati sono delimitate zone sorvegliate e, se necessario, zone controllate, entrambe segnalate in modo esplicito e con specifici segnali di avvertimento come quello qui riportato.

Nelle zone sorvegliate o controllate può accedere esclusivamente personale autorizzato in modo specifico, che solitamente è classificato come esposto a radiazioni ionizzanti ai sensi della legge vigente.

Queste persone sono addestrate ad affrontare i rischi specifici e sono dotate di strumenti di controllo e DPI opportuni.

Tutti gli altri individui, lavoratori e non, devono rimanere all’esterno delle zone classificate a rischio da radiazioni ionizzanti e non devono interferire con l’attività svolta in tali zone dal personale autorizzato.

5.13 I dispositivi di protezione individuale (DPI)Per dispositivo di protezione individuale (DPI) s’intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore, allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. Questi dispositivi devono essere utilizzati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di organizzazione di lavoro. I DPI devono avere caratteristiche costruttive e funzionali tali da soddisfare i requisiti richiesti dalla normativa applicabile, e devono risultare:

• adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio maggiore;• adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro;• tenere conto delle esigenze ergonomiche e di salute dei lavoratori;• poter essere adattati all’utilizzatore secondo le proprie necessità.

Il Datore di Lavoro deve fornire ai lavoratori DPI conformi ai requisiti previsti dalla normativa tecnica e legislativa applicabile, mentre i lavoratori hanno l’obbligo di:

• fare uso costante dei dispositivi di protezione individuale a loro consegnati (elmetti, cinture di sicurezza, guanti occhiali, scarpe, grembiuli, cuffie antirumore, inserti auricolari, maschere, etc.);

• usare correttamente i DPI in modo da ottenere il massimo vantaggio per la protezione contro i rischi presenti nell’ambiente di lavoro;

• assicurare una buona conservazione dei DPI a loro assegnati, notificando al Datore di Lavoro qualsiasi difetto o inconveniente da loro rilevato.

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6. PRINCIPALI NORME DI PREVENZIONE PRESSO IL C.R. FRASCATI

Le molteplici e differenti attività di ricerca svolte nel Centro Ricerche di Frascati richiedono l’utilizzo di numerose apparecchiature, impianti e sostanze che, se non utilizzati nel rispetto di quanto previsto dalla normativa applicabile in materia di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, potrebbero risultare fonte di pericoli per il personale presente nel Centro.

Al fine di fornire un utile supporto per una efficace ed efficiente attuazione dei meccanismi della sicurezza attivati presso il C.R. Frascati, è presente il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione S. Botti (tel. 5165) e gli Addetti al Servizio Prevenzione e Protezione P. Mariotti (tel. 5194), M. Zamponi (tel. 5563) e A. Morgia (tel. 5003), fax 5444, indirizzo e mail: [email protected], che dovrà essere interpellato in merito a qualsiasi tematica attinente alla prevenzione e protezione dai rischi in qualunque ambiente di lavoro.

I dipendenti di imprese esterne che operano all'interno del Centro devono accedere soltanto in ambienti pertinenti alle loro attività, in quanto previste dal piano di lavoro che regola l'appalto; eventuali eccezioni possono essere concesse solo se autorizzate dal Direttore dei Lavori o dal Responsabile di Contratto competente.

Il personale non dipendente (ospiti, borsisti, laureandi, tirocinanti, etc.) potrà accedere agli ambienti di pertinenza nel rispetto delle procedure operative e di sicurezza, sia generali che specifiche, illustrate dal Responsabile delle attività di competenza.

Per una corretta informativa sui meccanismi della sicurezza di Centro, vengono di seguito descritte le principali procedure e/o norme di sicurezza a cui dovrà scrupolosamente attenersi sia il personale del C.R. Frascati che il personale non dipendente.

6.1 Comportamenti generali di sicurezza nei laboratoriPer garantire uno standard di sicurezza nello svolgimento delle attività lavorative all'interno dei laboratori, tutto il personale (dipendenti e non dipendenti) deve, oltre ad attenersi alle specifiche procedure operative e di sicurezza del laboratorio frequentato, conformarsi ad alcune semplici regole comportamentali di seguito brevemente riassunte:

• non accedere nei laboratori, specialmente in quelli caratterizzati dalla presenza di particolari pericoli indicati dalla relativa segnaletica, senza una specifica autorizzazione del Responsabile dell'attività;

• attenersi alle procedure di sicurezza in vigore nel laboratorio frequentato, e comunque alle istruzioni impartite dagli incaricati o dal Responsabile delle attività;

• rispettare strettamente le disposizioni relative a sistemi e mezzi di protezione, sia collettiva che individuale, da utilizzare durante lo svolgimento di specifiche attività;

• utilizzare in modo appropriato e corretto le apparecchiature, le macchine, le sostanze e i dispositivi di protezione (collettiva e individuale) messi a disposizione, conservandoli con la massima cura ed evitando di manometterli o rimuoverli;

• astenersi dall'effettuare azioni o manovre per le quali non si è stati espressamente addestrati e autorizzati dal Responsabile dell'attività, e che potrebbero compromettere la propria e altrui sicurezza;

• collaborare a mantenere in ordine ed efficienza il proprio ambiente di lavoro, segnalando immediatamente al Responsabile dell'attività qualunque malfunzionamento dei presidi protezionistici o situazioni di pericolo di cui si viene a conoscenza, e adoperandosi, se rientra tra le proprie conoscenze, per eliminarli o ridurli;

• non introdurre apparecchiature, oggetti e sostanze estranee all'attività lavorativa e comunque non autorizzate dall'Ente;

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19Informativa sulla sicurezza per ospiti e personale dipendente del C.R. ENEA Frascati

• mantenere pulito il proprio posto di lavoro e rispettare le norme igieniche elementari; • non portare i propri indumenti protettivi al di fuori del Centro se si lavora in ambienti contaminati

da sostanze chimiche, radiazioni, etc. (es. portarli a lavare nella propria abitazione);• non fumare, non assumere cibi e bevande all'interno di laboratori, in special modo dove si fa uso

di sostanze o preparati pericolosi;• non usare pipette a bocca in laboratori chimici o biologici, o comunque dove si fa uso di sostanze

o preparati pericolosi;• indossare sempre i dispositivi di protezione individuali in dotazione (es. guanti, maschere,

indumenti protettivi, etc.) negli ambienti in cui è previsto il loro utilizzo;• acquisire, prima della scelta, l’approvvigionamento e/o l'utilizzo di qualunque preparato o

sostanza, la relativa "Scheda di Sicurezza", per avere sia le necessarie informazioni per la sua manipolazione, stoccaggio e smaltimento, sia le indicazioni di sicurezza fornite dalle “Frasi di Rischio" e dai "Consigli di Prudenza";

• etichettare correttamente i contenitori di sostanze e preparati pericolosi in modo che il loro riconoscimento sia inequivocabile anche a distanza di tempo;

• utilizzare apposite cappe aspiranti sia per la manipolazione di sostanze chimiche pericolose che di agenti biologici;

• tenere in laboratorio sostanze e/o preparati nelle quantità strettamente necessarie all'attività in svolgimento; eventuali scorte devono essere conservate in appositi armadi, valutandone attentamente le caratteristiche di compatibilità e reattività;

• non lasciare mai apparecchiature e/o impianti in funzione, così come reazioni chimiche senza controllo, a meno che non siano corredati di opportuni sistemi di sicurezza;

• smaltire eventuali rifiuti chimici e/o biologici prodotti in laboratorio usando appositi contenitori, che potranno essere forniti dagli addetti al contratto di smaltimento rifiuti; in ogni caso è vietato scaricarli in fogna o nei normali cassettoni di raccolta;

• lavorare sempre insieme ad altre persone quando si è chiamati a svolgere operazioni pericolose e/o complesse, specialmente se al di fuori del normale orario di lavoro;

• lasciare sempre sgombre da materiali e apparecchiature le vie di esodo; • prendere conoscenza delle vie di esodo da seguire per eventuali emergenze, al fine di raggiungere

il punto di raccolta prestabilito nel minor tempo possibile.

6.2 Comportamenti da seguire in caso di emergenza

6.2.1DefinizioniUna situazione d’emergenza può essere determinata da numerose cause, quali ad esempio un principio d’incendio, uno scoppio, un’esplosione, un crollo, un’alluvione, una nube tossica, un attentato terroristico, etc. Pertanto si definisce emergenza ogni scostamento dalle normali condizioni operative, tale da determinare situazioni di potenziale danno agli uomini ed alle cose.

6.2.2ClassificazionedelleemergenzeNel C.R. Frascati gli stati di emergenza risultano classificati in TRE CATEGORIE, a gravità crescente, e precisamente:

Emergenze minori (tipo 1)

Sono le emergenze provocate da un evento incidentale relativo e circoscritto ad un singolo luogo di lavoro (stanza, ufficio, laboratorio, ecc.), che non prevedono il coinvolgimento dell’intero edificio, impianto o un’area più vasta. Queste emergenze sono controllabili dalla persona che per prima le individua, o dalle persone che sono presenti sul luogo.

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Informativa sulla sicurezza per ospiti e personale dipendente del C.R. ENEA Frascati

Emergenze di media gravità (tipo 2)

Sono le emergenze provocate da un evento incidentale relativo ad un luogo di lavoro (stanza, ufficio, laboratorio, impianto, ecc.), ma che interessa e coinvolge completamente o significativamente un edificio, un impianto o l’intera area circostante. Queste emergenze sono controllabili soltanto dalla Squadra di Emergenza, senza ricorso agli Enti di soccorso esterno, e coinvolgono direttamente il personale presente sul luogo dell’evento.

Emergenze di alta gravità (tipo 3)

Sono le emergenze provocate da un evento incidentale relativo ad uno o più luoghi di lavoro, ma che coinvolge completamente più di un edificio, impianti e/o l’intera area del Centro. Queste emergenze sono controllabili solamente mediante intervento della Squadra di Emergenza con il coinvolgimento degli Enti di soccorso esterni, quali ad esempio i Vigili del Fuoco, Protezione Civile, ecc..

6.2.3 Segnalazione delle emergenzeAlla segnalazione di "ALLARME" tutte le persone, presenti a qualsiasi titolo nel Centro, devono riunirsi presso le previste "zone di raduno" ubicate dappresso agli edifici, laboratori e/o impianti (vedere Pianta del Centro con punti di raccolta per emergenza); il personale incaricato presente nelle varie zone di raduno fornirà tutte le informazioni relative alla gestione dell’emergenza.

La segnalazione delle emergenze prevista per il C.R. Frascati risulta essere la seguente:

Inizio Emergenza di tipo 1

Per l’emergenza di Tipo 1 non è prevista nessuna segnalazione.

Inizio Emergenza di tipo 2

3 suoni di 10 secondi ciascuno, intervallati da pause di 5 secondi.

Inizio Emergenza di tipo 3

10 suoni di 5 secondi ciascuno, intervallati da pause di 5 secondi

Fine Emergenza

un suono continuo di 60 secondi

Alla segnalazione di FINE EMERGENZA, tutto il personale potrà riprendere le normali attività lavorative.

6.2.4 Comportamento in caso di emergenzaL’organizzazione di emergenza esistente presso il Centro di Frascati è in grado di fronteggiare e controllare eventuali accadimenti incidentali che possono comportare rischi non solo per le persone presenti presso l’Impianto in cui si è verificato l’accadimento incidentale, ma anche per le persone presenti all’interno del Centro, a qualsiasi titolo.

Le imprese esterne prima di accedere nel Centro debbono consegnare al Responsabile della Squadra di Emergenza, tramite il Direttore dei lavori o il Responsabile di contratto, l’elenco nominativo dei lavoratori, indicando formalmente quale di questi è designato come Responsabile Esterno per le Emergenze.

Il Responsabile Esterno per le Emergenze, oltre ad impegnarsi ad operare conformemente a quanto previsto dalle procedure di Centro, assume il ruolo di "Referente" della Squadra di emergenza ed ha il compito di istruire il personale della propria ditta esterna circa le procedure da seguire in caso di emergenza.

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21Informativa sulla sicurezza per ospiti e personale dipendente del C.R. ENEA Frascati

Affinché gli interventi di emergenza possano essere attuati in maniera corretta ed efficiente, in caso di un evento incidentale tutto il personale del Centro (dipendenti e non dipendenti) dovrà tenere il seguente comportamento:

• non farsi prendere dal panico;• riflettere sul comportamento da tenere e sulle disposizioni da attuare;• avvertire la Squadra di Emergenza tel. 5001, essendo precisi nel dare notizie e indicazioni sulla

tipologia ed entità apparente dell’evento incidentale, sul luogo e sul numero delle persone coinvolte;

• non diffondere allarmismi generalizzati;• non prendere iniziative estemporanee di intervento, se non si è in grado di effettuare un primo

intervento di soccorso;• se si è in grado di effettuare un primo intervento di soccorso, non rimanere inattivi, in attesa

dell'intervento della Squadra di Emergenza o del Presidio di Primo Soccorso;• usare il telefono solo e unicamente ai fini dell'emergenza;• non usare automezzi privati o di servizio per spostamenti non espressamente autorizzati;• nel caso di danni alle persone, il personale delle ditte esterne, nonché gli ospiti che dovessero

essere presenti, deve darne immediatamente avviso al Servizio di Medicina del Lavoro (tel. 5000);• il personale avvertito dell’emergenza deve abbandonare il luogo di lavoro ponendo in sicurezza,

per quanto consentito dalla propria incolumità, le attrezzature e gli impianti di sua competenza (ad esempio sezionamento delle alimentazioni elettriche, chiusura delle adduzioni di gas e/o di aria compressa, etc.) e raggiungere rapidamente il Punto di raccolta per l’emergenza relativo al proprio ambiente di lavoro.

6.3 Comportamenti da seguire in caso di incendioQualora dovesse manifestarsi un principio di incendio, è necessario attenersi alle seguenti regole fondamentali:

• mantenere la calma;• informare immediatamente la Squadra d’Emergenza (tel. 5001 - 5162 - 5358), che

provvederà a valutare la metodologia di intervento in funzione della specificità del caso;

• utilizzare un estintore (se addestrati all’uso e nel caso di incendio di modeste dimensioni) per soffocare le fiamme, indirizzando il getto estinguente alla base delle lingue di fuoco;

• non usare acqua e sostante estinguenti conduttrici in prossimità di impianti o apparecchiature in tensione;

• lasciare senza indugio il proprio posto di lavoro (se ritenuto necessario), curando di disattivare tutte le attrezzature in uso al momento (fermando i macchinari, sconnettendo l’energia elettrica ed interrompendo l’alimentazione di eventuali combustibili), e chiudendo le porte dell’ambiente frequentato;

• abbandonare lo stabile senza indugi, ordinatamente e con calma, non creare allarmismo o confusione, non spingere, non gridare, non correre;

• non portare al seguito nessun oggetto ingombrante quali bastoni, borse o pacchi voluminosi;• utilizzare unicamente le scale: è vietato utilizzare gli ascensori o montacarichi;• non tornare indietro per nessun motivo;• non ostruire il passaggio lungo i corridoi e le varie uscite dello stabile;• dirigersi presso i punti di raccolta prestabiliti, per procedere ad un rilevamento delle presenze,

e ricevere eventuali istruzioni;

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Informativa sulla sicurezza per ospiti e personale dipendente del C.R. ENEA Frascati

• mettersi a disposizione della Squadra di Emergenza del Centro, al fine di fornire tutte le indicazioni utili per un efficace ed efficiente intervento.

6.4 Comportamenti da seguire in caso di infortunioL’organizzazione di Primo Soccorso esistente presso il Centro di Frascati (tel. 5000) è in grado di fronteggiare e controllare eventuali accadimenti incidentali di cui possono essere vittime tutte le persone presenti. Tuttavia, in presenza di un incidente, il comportamento del personale riveste sempre un importanza rilevante per un immediato ed efficace intervento; allo scopo risulta essenziale attenersi ad alcune semplici regole di comportamento che vengono di seguito brevemente riassunte:

• mantenere la calma esaminando con cura la scena dell’infortunio;• riflettere sul comportamento da tenere evitando azioni inconsulte e dannose;• valutare le condizioni dell’infortunato controllando le funzioni vitali, come:

- stato di coscienza; - battito cardiaco (presente o no); - attività respiratoria (presente o no).

• avvertire il Servizio di Primo Soccorso (tel. 5000) chiarendo: - tipo di incidente; - numero di persone coinvolte; - localizzazione del luogo dell’incidente indicando l’edificio con la numerazione, esempio: Edificio 23, il piano e il locale con la numerazione esempio: FF23131 (Edificio 23, piano 1°,stanza 31).

• concordare, se possibile e in caso di difficile localizzazione del locale, un punto certo di incontro con il personale sanitario;

• allontanare eventuali curiosi creando spazio intorno all’infortunato;• non toccare l’infortunato se non si è in grado di effettuare un intervento di primo soccorso o non

vi sia pericolo grave e immediato;• se si è in grado di effettuare un intervento di primo soccorso, non rimanere inattivi in attesa

dell'intervento della Squadra di Emergenza o del Presidio di Pronto Soccorso ma: - eseguire le procedure per la rianimazione (se si è in grado di effettuarla); - se la situazione lo richiede porre l’infortunato nella posizione laterale di sicurezza e/o quella anti-shock (se si hanno le necessarie conoscenze).

• non lasciare solo l’infortunato e, se cosciente, rassicurarlo;• consegnare al personale sanitario, in caso di incidente da sostanze chimiche, l’involucro della

sostanza con la relativa etichettatura, meglio ancora la relativa scheda di sicurezza;• all’arrivo del personale sanitario mettersi a sua disposizione ed eseguire le eventuali indicazioni

impartite.

6.5 Limitazioni di accesso per il personale esternoLa permanenza e le attività lavorative, in alcune porzioni degli edifici del Centro, sono regolati da norme interne e/o da manuali di operazione specifici.

Il personale che, a qualsiasi titolo, vi accede, deve attenersi scrupolosamente ai suddetti documenti ed attenersi comunque alle istruzioni operative del Responsabile di Impianto.

Di seguito viene riportato un elenco delle “Limitazioni di Accesso” per i personale esterno in alcune aree specifiche del Centro.

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LIMITAZIONI DI ACCESSO

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7. INFORMAZIONI PER L’EMERGENZA

7.1 Uso del telefono internoPer chiamare un qualsiasi numero telefonico interno al C.R. Frascati, basta comporre direttamente il numero di interesse senza alcun prefisso.

In particolare, per le situazioni di emergenza, fare riferimento ai numeri telefonici di seguito indicati.

PRONTO SOCCORSO tel. 5000

SQUADRA DI EMERGENZA tel. 5001 - 5162 - 5358

SERVIZIO VIGILANZA tel. 5255 - 5614

SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE tel. 5165 - 5194 - 5563

7.2 Le strutture di intervento prossime al Centro

» Vigili Urbani : Via G. Lugari, 1 Frascati – Tel. 06/9416857 » Pronto Soccorso-Ospedale S. Sebastiano : Via Tuscolana - Frascati - Tel. 06/94044224

» Autoambulanza -Ospedale S. Sebastiano : Via Tuscolana - Frascati - Tel. 118 » Pubblica Sicurezza : Via Sciadonna 26 - Frascati - Tel. 113 » Carabinieri: Via V. Veneto, 42 - Frascati - Tel. 112 » Vigili Del Fuoco: Via Zambarelli - Frascati Tel. 06/9420000 -Tel. 115

7.3 Segnaletica di sicurezzaScopo della segnaletica di sicurezza è quello di attirare in modo rapido e facilmente comprensibile l'attenzione su oggetti e situazioni che possono provocare determinati pericoli.

La segnaletica di sicurezza non sostituisce in alcun caso le necessarie misure di protezione, ma deve essere impiegata esclusivamente per quelle indicazioni che hanno rapporto con la sicurezza.

L'efficacia della segnaletica di sicurezza dipende da una estesa e ripetuta informazione di tutte le persone per le quali la segnaletica può risultare utile.

Vengono di seguito riportati alcuni esempi dei significati e degli scopi della segnaletica di maggior utilizzo presente nel C.R. Frascati:

Numeri utili

} 112NUMERO

UNICOEMERGENZE

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SEGNALI DI DIVIETO

SEGNALI DI AVVERTIMENTO

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SEGNALI DI PRESCRIZIONE

SEGNALI DI SICUREZZA

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Informativa sulla sicurezza per ospiti e personale dipendente del C.R. ENEA Frascati

7.4 Abbinamentoedificiepuntidiraduno

PUNTO DIRADUNO EDIFICI

16 - 1712 (Tutto - Escluso l'Ingresso)

A0 - 01 - 02 - 09

10-11-12 (solo lato ingresso)23 (zona Aula Brunelli, Biblioteca e Magazzino Generale)

03 - 05 -06 - 07 - 08

35 - 36 50 (Lato Banca - Tutti i piani)

2023 (Tranne Zona Aula Brunelli, Biblioteca, Magazzino Generale)

31 - 32 - 51 - 53 - 55 - 56 - 57 - 58 – 5972 (Piano Uffici-2° Piano)

3050 (Solo Lato CED - Tutti i Piani)

71 - 72 - 73 - 85 - 87 84 (Tranne scantinato FTU)

88 - 89 - 90 84 (Solo scantinato FTU)

B

D

F

G

H

K

L

N

M

C

Page 31: Centro Ricerche Frascati - ENEA

31Informativa sulla sicurezza per ospiti e personale dipendente del C.R. ENEA Frascati

7.5 Planimetria del centro e punti di raduno

Page 32: Centro Ricerche Frascati - ENEA

ENEAServizio Promozione e comunicazione

Febbraio 2018