CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una...

28
CENTRO E PERIFERIE 27/05/22

Transcript of CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una...

Page 1: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

CENTRO E PERIFERIE

11/04/23

Page 2: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di

sviluppo.

11/04/23

Page 3: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

11/04/23

Quello che è rappresentato in questo planisfero tematico non è la divisione

geografica tra nord e sud del mondo, ma una divisione economica.

Page 4: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

Nel "sistema dell’economia" mondiale, vi è poi una "periferia" composta da Stati più deboli, i quali forniscono a

quelli del centro le risorse materiali e la manodopera a basso prezzo.

Si tratta di Stati che vengono sfruttati da quelli del centro.

11/04/23

Page 5: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

La Terra è ricca di risorse varie ed abbondanti, ma non sono distribuite in modo equo fra tutti i paesi del mondo.

11/04/23

Page 6: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

11/04/23

RISORSE DISEGUALI = CONSUMI DISEGUALI

Page 7: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

Anche in passato il sistema economico era rappresentato da

un centro ed una periferia.I Paesi sottomessi erano

considerati territori di conquista sottoposti al pagamento di tributi e allo sfruttamento

economico.

11/04/23

Page 8: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

IMPERIALISMO

Il termine è di uso recente e designa la politica d’espansione

(territoriale, economica o politica) degli Stati, generalmente quelli industrialmente più avanzati;

esso è stato attribuito anche ad alcune fasi della storia antica, in particolare esso è stato attribuito allo Stato romano per indicare la sua continua espansione e il suo

atteggiamento nei confronti dei popoli assoggettati. 11/04/23

Page 9: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

ROMA FA CADERE LA MASCHERA E SI VOTA ALL’IMPERIALISMO

Alla fine del III secolo a.C. e nei primi decenni del II secolo a.C., la

sua politica espansionistica, quella che l’aveva indotta prima ad uscire dai ristretti confini del Lazio, poi a estendere la propria egemonia sulla penisola, la portò a diventare padrona di tutte le

terre del bacino del Mediterraneo. 11/04/23

Page 10: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

Roma e il suo impero

11/04/23

Page 11: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

A PROPOSITO DELLA SOTTOMISSIONE DEI POPOLI A ROMA…

Cartagine, era lo sbocco principale dei prodotti africani; il suo porto era

affollato di navi, i suoi frutteti, i vigneti, i campi erano tra i più lussureggianti

del mondo.Pur adempiendo scrupolosamente agli obblighi impostile dal trattato di pace con Roma, sollevava sospetti e timori.

11/04/23

Page 12: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

Un giorno Catone capitò in Senato con un cesto di bellissimi fichi freschi.

Invece di cominciare, secondo il suo solito, a dire: “Cartagine deve essere distrutta!”, si volse ai senatori e offrì

quei frutti.I senatori accettarono e mangiarono. Quando il cestino restò vuoto Catone,

col suo miglior sorriso, domandò: “Erano buoni?”

11/04/23

Page 13: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

Fra i Romani che maggiormente temevano il rifiorire di Cartagine c’era Catone il Censore. Costui diceva a tutti coloro con i quali parlava: “Cartagine deve essere distrutta”, ma i senatori

non davano peso alle sue parole: pensavano infatti che Cartagine era

lontana e non poteva dar noia.

11/04/23

Page 14: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

Tutti risposero di sì: erano così freschi! Nella polpa rossa brillava persino una

goccia zuccherina…“Ebbene” dice Catone, facendosi

improvvisamente serio, “ieri mattina pendevano ancora dall’albero, in un

frutteto di Cartagine…”

11/04/23

Page 15: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

I senatori si fecero pensosi: davvero Cartagine non è molto lontana da

Roma… Se rialzasse la testa, sarebbe un guaio…

E ricordarono con angoscia Annibale quando scorrazzava per l’Italia.

Ricordarono con sgomento che, dopo Canne, accorsero sotto le armi anche giovinetti di tredici, quattordici anni, perchè gli uomini erano in gran parte

morti.Catone vide quei capi chini, quelle fronti corrucciate, e sorrise: finalmente aveva raggiunto il suo scopo; li aveva convinti.

11/04/23

Page 16: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

L’occasione del conflitto fu offerta da Cartagine stessa, che stanca di subire le soverchierie di Massinissa, re della

confinante Numidia, a un nuovo strappo di territorio gli mosse guerra,

violando così le condizioni di pace dell’anno 201. I Romani allora

sbarcarono in Africa, per punirla.

11/04/23

Page 17: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

Sbigottiti, i Cartaginesi tentarono di placare il potente nemico, accettando tutte le sue condizioni: consegna di

ostaggi e di tutte le armi e le navi da guerra. Ma, ottenuto ciò, i consoli

intimarono ai Cartaginesi di sgomberare la città, la quale doveva

essere distrutta; essi potevano costruirne un’altra, purchè non

fortificata e distante dal mare almeno quindici miglia.

11/04/23

Page 18: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

Il crudele comando provocò la disperata resistenza dei Cartaginesi, che difesero eroicamente, per due anni, la loro patria. Alla fine furono costretti ad arrendersi e Cartagine

venne rasa al suolo. Sulle rovine della città i Romani sparsero del sale: ciò significava che essa non doveva più

risorgere… e mai più risorse.La luce di una grande civiltà si

spegneva così nel Mediterraneo e si affermava sempre più quella di Roma.11/04/23

Page 19: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

Sallustio, uno storico romano, nelle Historiae, aveva scritto che "i

romani fanno la guerra a tutti, ma sopratutto a quelli la cui disfatta promette spoglie opime: osando,

ingannando, passando da una guerra all'altra si sono ingranditi".

Tuttavia, pur sembrando condividere il punto di vista del

nemico, non intende porre in discussione l'imperialismo romano,

in quanto ritiene che l'ordine di Roma (la "pax romana") sia l'unica garanzia di sopravvivenza per tutti.

• 11/04/23

Page 20: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

Tacito, un grande storico di Roma, nell’Agricola, parla di Càlagaco, un capo che riuscì a riunire sotto il suo

comando tutte le tribù della Caledonia (l’attuale Scozia). Qust’ultimo, prima di combattere, per infondere coraggio ai suoi uomini pronuncia un discorso in cui propone due alternative: la libertà o la morte. I romani, infatti, sono visti

come insaziabili dominatori.11/04/23

Page 21: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

Significativa è la frase che Tacito fa pronunciare al capo caledone a

proposito della pax romana: "là dove fanno il deserto gli danno il nome di

pace". Questa frase è utilizzata anche oggi per definire la politica imperialista

delle grandi potenze.La pax romana era una pace imposta con la forza e volta al dominio e alla

sottomissione di un popolo conquistato.

11/04/23

Page 22: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

Le diverse interpretazionidell’imperialismo romano

11/04/23

La storiografia ha dato letture diverse La storiografia ha dato letture diverse dell’imperialismo romano, proprio per dell’imperialismo romano, proprio per la complessità del fenomeno e per la la complessità del fenomeno e per la sua unicità nel mondo antico. Alcuni sua unicità nel mondo antico. Alcuni

storici, fra i quali T. Mommsen, hanno storici, fra i quali T. Mommsen, hanno sostenuto la tesi dell’imperialismo sostenuto la tesi dell’imperialismo difensivo, come “un risultato che difensivo, come “un risultato che

s’impose al governo romano senza, e s’impose al governo romano senza, e forse anche contro la sua volontà”, a forse anche contro la sua volontà”, a

sottolineare che le azioni belliche sottolineare che le azioni belliche furono il risultato di molti fattori e non furono il risultato di molti fattori e non

di una scelta politica aggressiva.di una scelta politica aggressiva.

Page 23: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

Altri, soprattutto nell’Ottocento, hanno sostenuto la

tesi opposta, ovvero hanno considerato l’imperialismo

come il risultato di una politica volutamente aggressiva e depredatoria.

Altri ancora, fra cui G. De Sanctis e J. Carcopino,

ritengono che i Romani si votarono all’imperialismo

solo dopo aver già attuato diverse conquiste, per motivi economici o politici

o militari. 11/04/23

Page 24: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

Recentemente alcuni studiosi, fra i quali F. De Martino

e F. Càssola, hanno posto l’accento sull’importanza dei fattori economici e

hanno ritenuto che furono i gruppi finanziari e i loro sostenitori, numerosi

anche nell’aristocrazia senatoria a premere per una politica

espansionistica a Roma , considerando la guerra come primario strumento di

ricchezza e sfruttamento.11/04/23

Page 25: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

I Romani furono capaci di creare un dominio così vasto anche per merito di alcune loro caratteristiche e peculiarità che gli altri popoli non avevano, prima fra tutte la capacità di annettere nuovi popoli in modo che essi si sentissero “giustamente” vincolati a Roma. Solo così Roma non creò soltanto schiavi e

oppressi, ma sudditi che si identificavano in chi deteneva il potere

11/04/23

Page 26: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

La loro organizzazione territoriale è un capolavoro di

equilibrio, di dare e avere, di soluzioni diverse con i popoli vinti, di autonomia

e dipendenza. Tale diversità di condizioni fu utilizzata in parte dai

Romani come strumento di dominio, che si esplicitò nella nota massima

divide et impera (dividi e comanda).11/04/23

Page 27: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

E ORA…

Nel sistema dell’economia mondiale, che cosa si intende per centro e periferia?

Quali sono i paesi che fanno parte del centro e quali quelli della periferia?

Che cosa significa il termine “Imperialismo” riferito ai Romani?

Quali conseguenze ebbe la politica imperialistica messa in atto da Roma?

11/04/23

Page 28: CENTRO E PERIFERIE 31/03/2015. Il "sistema dell’economia" mondiale ha, al suo "centro", una limitata serie di Stati, che gode di un alto livello di sviluppo.

Quale significato ha il discorso che Catone tiene di fronte ai senatori romani?

Che cosa pensano Tacito e Sallustio a proposito della politica espansionistica di Roma?

Qual è la tesi di Mommsen sull’imperialismo romano?

Secondo alcuni studiosi, l’imperialismo romano fu dovuto a fattori economici. Che cosa significa?

Quale strategia seguirono i Romani nell’annettere nuovi popoli? 11/04/23