Centri storici e rischio sismico P ROCESSI DI RICOSTRUZIONE NELLE AREE COLPITE DAL SISMA 17 Ottobre...

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Centri storici e rischio Centri storici e rischio sismico sismico PROCESSI DI RICOSTRUZIONE NELLE PROCESSI DI RICOSTRUZIONE NELLE AREE AREE COLPITE DAL SISMA COLPITE DAL SISMA 17 Ottobre 2012 Dott. Ing. Luciano Tortoioli

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Centri storici e rischio sismicoCentri storici e rischio sismicoPROCESSI DI RICOSTRUZIONE NELLE PROCESSI DI RICOSTRUZIONE NELLE

AREEAREECOLPITE DAL SISMACOLPITE DAL SISMA

17 Ottobre 2012

Dott. Ing. Luciano Tortoioli

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CENTRI STORICI E RISCHIO SISMICO

I 150 anni dall’unità d’Italia sono stati scanditi da 35 gravissimi terremoti (uno ogni 4-5 anni) con più di 1.580 località gravemente colpite, di cui 10 capoluoghi di Provincia.

La pericolosità del territorio è conosciuta e cambia pochissimo nei secoli.La vulnerabilità invece dipende dalla quantità di costruzioni che sono presentisul territorio e dalla loro qualità o resistenza.Gli edifici più vecchi, poco mantenuti, costruiti con materiali poveri, oggettodi stratificazioni disordinate, sono quellipiù vulnerabili. Nei centri storici si concentrano gli edifici e gli aggregati più vulnerabili che richiedono quindi politiche di prevenzione basate su accurati livellidi conoscenza.

RISCHIO = PERICOLOSITA’ x RISCHIO = PERICOLOSITA’ x

VULNERABILITA’VULNERABILITA’

Carta della

pericolosità

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CENTRI STORICI E RISCHIO SISMICO

Nei 150 anni i costi della ricostruzione

sono stati elevatissimi e sempre a carico

del bilancio statale.

E’ di alcuni mesi fa l’ultimo tentativo,

ancora non riuscito, di accollare gran parte

dei costi sui proprietari degli immobili,

mediante il sistema assicurativo. E’ una

soluzione del problema?Solo una conoscenza accurata dei fattori di

pericolosità e vulnerabilità può portare ad

una differenziazione dei rischi per ciascun

edificio, favorendo così il diffondersi della

cultura di prevenzione.

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CENTRI STORICI E RISCHIO SISMICO

Per l’area colpita, classificata a bassa

sismicità.Per la tipologia degli edifici più

colpiti.

Per la contemporanea riforma del sistema nazionale di protezione civile (la legge 100 del 15 maggio 2012) ed il mutamento dei ruoli del Dipartimento Protezione Civile e del Commissario regionale (con una forte cesura col recente passato).

Il terremoto emiliano: un evento Il terremoto emiliano: un evento singolaresingolare

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CENTRI STORICI E RISCHIO SISMICO

Comuni colpiti: 54

I numeri della I numeri della ricostruzionericostruzione

Persone evacuate :

40.300

I centri I centri

storicistorici

Abitazioni inagibili : 34.000

Scuole gravemente danneggiate: 429

Aziende produttive coinvolte: qualche migliaio

Popolazione assistita nei campi: 13.278

La parte più ‘debole’ del tessuto edilizio urbano.

Le zone rosse e le inagibilità indotte che si protraggono nel tempo:un rischio per il recupero e la rinascita del centro storico.

La relazione tra centri storici ed edifici di valore storico-architettonico.

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CENTRI STORICI E RISCHIO SISMICO

1^ fase a cura della PROTEZIONE CIVILEinterventi di prima emergenza, campi accoglienza, rilievo danni ed inagibilità.

2^ fase a cura del Commissarioprosecuzione delle messe in sicurezza, gestione del C.A.S. e contributi per la locazione, realizzazione di moduli temporanei per ospitare scuole, municipi, M.A.R. (moduli abitativi rimovibili).

L’avvio contemporaneo della ricostruzionecon i provvedimenti emanatio in via di emanazione per:

- edifici scolastici, municipi ed alloggi pubblici- attività produttive- abitazioni- centri storici e beni culturali

L’emergenza in due fasi, ma da subito la L’emergenza in due fasi, ma da subito la ricostruzionericostruzione

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CENTRI STORICI E RISCHIO SISMICO

La concertazione come metododi lavoro:- il Comitato istituzionale con province

e comuni;

- specifici Tavoli di confronto con Associazioni di imprese ed Ordini prof.li.

Il protagonismo dei comuni e dei privati:- i proprietari protagonisti della ricostruzione, scelgono i tecnici e le

imprese che dovranno eseguire i lavori;

- ai comuni spettano le scelte strategiche sulle modalità di ricostruzione;

- al Commissario spetta definire le regole e determinare i contributi entro la cornice stabilita dalle normative statali;

Il modello operativoIl modello operativo

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CENTRI STORICI E RISCHIO SISMICO

Le prime ordinanzeper la riparazionedegli edifici ordinari

Un quadro normativo in rapido divenireUn quadro normativo in rapido divenire

Una legge regionale per i centri storici e gli edificidi pregio

I tempi della ricostruzione ed il rientro dei residenti e delle attività commerciali che danno vita al centro storico.

Interventi locali - esiti B e C

Miglioramenti sismici - esito E0

Miglioramento sismico - esito E1

Demolizione e ricostruzione

- Piani urbanistici o programmi operativi?

- L’aggregato edilizio come unità minima d’intervento

- La formazione dei consorzi di proprietari e le modalitàdi affidamento dei lavori

- I poteri sostitutivi dei comuni in caso di inerzia dei privati

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CENTRI STORICI E RISCHIO SISMICO

Occasione di ripresa e sviluppo per il tessuto sociale ed

imprenditoriale, ma anche occasione di miglioramento

della qualità architettonica e della sicurezza dell’edificato.

La Certificazione/Qualificazione sismica dei centri storici.

L’adeguamento dei Piani Regolatori alla domanda di

sicurezza (microzonazione, protezione edifici strategici,

aree di emergenza, la Struttura Urbana Minima).

L’architettura esemplare può avere un ruolo importante

anche quando a prevalere sia il recupero dell’esistente.

La ricostruzione dopo un terremoto: riflessioniLa ricostruzione dopo un terremoto: riflessioni

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GRAZIE PER GRAZIE PER L’ATTENZIONEL’ATTENZIONE