Centrale nazionale d’allarme 20082008 · in modo modulare e in base alle esigenze del momento....

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2008 2008 Schweizerische Eidgenossenschaft Confédération suisse Confederazione Svizzera Confederaziun svizra Bundesamt für Bevölkerungsschutz BABS Office fédéral de la protection de la population OFPP Ufficio federale della protezione della popolazione UFPP Uffizi federal da protecziun da la populaziun UFPP Centrale nazionale d’allarme

Transcript of Centrale nazionale d’allarme 20082008 · in modo modulare e in base alle esigenze del momento....

20082008

Schweizerische EidgenossenschaftConfédération suisseConfederazione SvizzeraConfederaziun svizra

Bundesamt für Bevölkerungsschutz BABSOffice fédéral de la protection de la population OFPPUfficio federale della protezione della popolazione UFPPUffizi federal da protecziun da la populaziun UFPP

Schweizerische EidgenossenschaftConfédération suisseConfederazione SvizzeraConfederaziun svizra

Centrale nazionale d’allarme

Centrale nazionale d’allarmeAckermannstrasse 26, Casella postale CH-8044 ZürichTelefon +41 44 256 94 81Telefax +41 44 256 94 97www.naz.ch

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mis imm Misure immediate

NADAMRete per l’allarme e la misurazione automatica delle dosi (Netz für automatische Dosisalarmierung und -messung)

NBC Nucleare, biologico, chimico

OIR Organizzazione d’intervento in caso d’aumento della radioattività

OMS Organizzazione mondiale della sanità

OWARNAPerfezionamento del sistema di preallarme e allarme Decisione del Consiglio federale del 31.8.2005

PES Presentazione elettronica della situazione

PF Politecnico federale

PLANAT Piattaforma nazionale Pericoli della natura

PpP Partenariato per la pace

reg ter Regione territoriale

SM CF CENAL Stato maggiore Consiglio federale CENAL

SM cond Es Stato maggiore di condotta dell’esercito

SM GSicStato maggiore della Giunta del Consiglio federale in materia di sicurezza

SMCantC Stato maggiore cantonale di condotta

SNV Istituto federale per lo studio della neve e delle valanghe

SPOC Single Point of Contact

SSS Servizio sismologico svizzero

TIC Tecnologia dell’informazione e della comunicazione

UFAM Uffi cio federale dell’ambiente

UFPP Uffi cio federale della protezione della popolazione

UFSP Uffi cio federale della sanità pubblica

UNDAC United Nations Disaster Assessment and Coordination

ZWILAGDeposito intermedio per le scorie radioattive (Zwischenlager für radioaktive Abfälle)

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Quattro settimane di permanenza continua, una presentazione della situa-zione all’attenzione di 500 gruppi di utenti e misurazioni della radioattività a Ginevra, Berna e Basilea: l’Euro 2008 è stato anche per la Centrale naziona-le d’allarme l’evento che ha maggiormente caratterizzato la sua attività l’anno scorso. Ma non si è trattato semplicemente di contribuire alla protezione della popolazione durante il campionato di calcio. Soprattutto nella fase dei preparativi, Euro 08 ci ha infatti permesso di consolidare la collaborazione con i partner e di esercitare su vasta scala le nostre attività, i processi e gli strumenti.

Oltre a adempiere il nostro dovere di sorveglianza della radioattività, du-rante l’Euro 08 abbiamo gestito un centro di notifi ca e di analisi della situa-zione a favore delle organizzazioni partner. Questo incarico ci è stato affi dato dal Consiglio federale come misura dedotta dai risultati del progetto OWARNA, e a partire dal 2009 lo svolgeremo regolarmente in caso di catastrofi natura-li e tecnologiche. Euro 08 ci ha offerto spunti preziosi per migliorare i processi in vista di simili eventualità.

Ma la prova più importante l’ha sostenuta la nostra Presentazione elettronica della situazione (PES), che ha consentito lo scambio di dati tra i partner nazionali ed esteri incaricati di garantire la sicurezza durante l’Euro 08. Sono molto soddisfatto che la nuova versione PES 2.0 abbia superato senza problemi questa prova del fuoco. Ciò dimostra che abbiamo seguito la strada giusta: le esperienze raccolte negli ultimi anni ci hanno permesso di sviluppare gradualmente e modularmene uno strumento molto affi dabile, versatile e semplice da usare.

Nel 2008 si è confermata una tendenza che riscontriamo ormai da diversi anni: eventi che si verifi cano all’estero assumono, a causa della risonanza mediatica, degli interessi di cittadini svizzeri sul posto o di noti-zie discordanti, un’importanza che in prima analisi non viene sempre riconosciuta dal nostro servizio di pic-chetto. Può ad esempio capitare che un evento radiologico all’estero venga ritenuto «non pericoloso per la popolazione»; se però da lì a poco inizia la stagione delle vacanze, d’un tratto l’evento focalizza su di sé l’in-teresse dei media, della popolazione e delle autorità. Simili eventi devono essere monitorati più a lungo e da team più numerosi. Nel 2008 sono state impiegate a più riprese squadre speciali per seguire eventi di lunga durata ma poco pericolosi per la Svizzera, come l’abbattimento del satellite spia USA 193 e gli incidenti nell’impianto di ritrattamento di Tricastin e nella centrale nucleare di Krsko. Queste esperienze hanno dimo-strato che con il nostro sistema di formazione, che prevede vaste conoscenze di base per tutti i collaborato-ri della CENAL e conoscenze tecniche nei settori specifi ci, è molto valido poiché permette di costituire i team in modo modulare e in base alle esigenze del momento. Durante l’Euro 08 i nostri collaboratori hanno potuto dividersi subito i compiti e darsi il cambio, potendo sempre contare sulla perizia tecnica di tutti i colleghi. La disponibilità permanente di uno specialista in materia di radioattività si è rivelata particolarmente utile, ad esempio nell’ambito dell’informazione all’attenzione dei media e della popolazione.

Per me questo è l’ultimo rapporto annuale che presento come capo CENAL. Dopo dieci anni lascio questa attività per affrontare, da aprile 2009, una nuova sfi da nell’economia privata. Mi congedo a cuor leggero sa-pendo di lasciare una squadra affi atata e motivata. Più che tutti gli strumenti e i processi operativi, sono le persone a fare la differenza quando si tratta di collaborare in modo profi cuo e gestire in modo adeguato un evento. Auguro a queste persone straordinarie, della squadra CENAL e di tutte le organizzazioni partner na-zionali e esteri, ogni bene e un futuro ricco di soddisfazioni.

Marco Brossi, capo CENAL

PREFAZIONE

203.09 600 860212538

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pagina

Prefazione 1

Punti salientiI tre casi radiologici della scorsa estate: Krsko, Tricastin, Fleurus 4

Taskforce «Satellite»: la CENAL ha seguitol’abbattimento del satellite USA 193 7

Introduzione dei nuovi formulari ICARO:la CENAL assiste i cantoni 8

Euro 08: collaborazione della Centrale nazionale d’allarme 9

Attività del servizio di piccetto 2008 11

Statistica del servizio di picchetto 12

Istruzione del servizio di picchettoIstruzione del servizio di picchetto CENAL 13

Esercitazioni 0809 luglio – Esercitazione ConvEx III 2008 16

29 ottobre – Esercitazione KETO 18

20 novembre – Esercitazione Fessenheim 19

PersonalePersonale 20

Organigramma 23

AppendiceAbbreviazioni 24

INDICE

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PUNTI SALIENTI

La prima segnalazione ECURIE dell’incidente verifi -catosi nella centrale nucleare di Krsko è giunta alla CENAL via fax la sera del 4 giugno 2008. ECURIE è il sistema introdotto dall’UE nel 1995 per lo scambio rapido di informazioni tra i «National Contact Points» in caso d’emergenza radiologica. Le informazioni urgenti vengono trasmesse via fax.

Allerta ECURIE dalla Slovenia

Le autorità slovene per l’energia nucleare segnalano un incidente presso la centrale nucleare di Krsko in Slovenia, circa 400 chilometri a est della Svizzera. Secondo la prima informazione ECURIE giunta alla CENAL, si è verifi cato un guasto al circuito primario di raffreddamento con una lieve fuoriuscita di liquido refrigerante. La centrale è stata spenta. Visto che sono state seguite le normali procedure di spegni-mento, la CENAL giudica non grave l’incidente. In caso d’emergenza sarebbe infatti scattato l’arresto rapido, che disattiva subito il reattore ma danneggia la meccanica dell’impianto e richiede onerose ripa-razioni. L’incidente sembrava più grave di quanto non fosse, poiché è stato segnalato con un messaggio di allerta. È vero che per rafforzare la fi ducia recipro-ca, testare le procedure e i collegamenti e preparar-si ad un eventuale inasprimento della situazione, l’esecutivo UE avvisa, tramite il sistema ECURIE, i punti nazionali di contatto anche in caso di eventi non pericolosi, ma un «messaggio d’allerta» dovreb-be essere trasmesso solo a determinate condizioni. Le informazioni disponibili all’inizio di un evento sono però spesso incomplete e non permettono di stima-re se queste condizioni sono soddisfatte. Per questo motivo le autorità slovene hanno deciso di diffonde-re un’allerta.

Primo passo: verifi care e completare

le informazioni

Il servizio di picchetto della CENAL chiama in servizio altri collaboratori per verifi care la segnalazione e rac-cogliere ulteriori informazioni. Le autorità slovene hanno classifi cato l’incidente al livello 0 della scala INES (International Nuclear Event Scale), ossia come una deviazione non signifi cativa per la sicurezza.

Dopo un confronto con le informazioni di diversi part-ner, la situazione diventa più confusa. Le informazio-ni trasmesse via ECURIE dalla Slovenia sono state inoltrate, attraverso i canali previsti, anche all’Agen-zia internazionale per l’energia atomica (AIEA). Nei suoi comunicati standard l’AIEA conferma trattarsi di un piccolo incidente che ha richiesto lo spegnimen-to della centrale nucleare, ma non esclude conse-guenze radiologiche transfrontaliere. Il servizio di picchetto della CENAL contatta quindi direttamente le autorità slovene, che confermano la versione ini-ziale di un piccolo guasto senza conseguenze al cir-cuito primario di raffreddamento. Il reattore è stato spento e la situazione è sotto controllo.

Secondo passo: informare i partner e la popola-

zione

La CENAL riesce a valutare la situazione radiologica basandosi sui valori trasmessi dalle stazioni radiome-triche dei Paesi confi nanti e raccogliendo informazio-ni supplementari. Si tratta ora di informare i partner e la popolazione. Con un comunicato stampa, la Commissione europea annuncia che è stata diffusa un’allerta via ECURIE: una procedura fi nora ignota alla CENAL e agli altri punti nazionali di contatto. Questo comunicato piuttosto scarno scatena una ricerca frenetica di informazioni da parte dei media. Le organizzazioni partner, spaventate dalle notizie riportate nei dispacci d’agenzia, chiedono ragguagli alla CENAL. Dopo aver raccolto informazioni presso diversi partner esteri, la CENAL deve far fronte a un’ondata di richieste. I due responsabili dell’infor-mazione vengono integrati nello stato maggiore. Si trovano subito a gestire una grossa mole di lavoro poiché, oltre a rispondere a numerose domande, devono preparare informazioni comprensibili anche per i profani. Il clamore mediatico si placa poco prima di mezzanotte, quando le autorità della Slovenia e dei Paesi limitrofi , la Commissione europea e la CENAL pubblicano informazioni rassicuranti nei loro siti web.

Dopo aver valutato in dettaglio il caso di Krsko, la CENAL decide di modifi care alcune sue procedure d’intervento. Grazie alla rete d’informazione, lo stato

I tre casi radiologici della scorsa estate: Krsko, Tricastin e Fleurus

Nel 2008 la CENAL ha seguito l’evolversi di tre casi radiologici. Mentre gli incidenti verifi catisi nelle

centrali nucleari di Krsko (Slovenia) e di Tricastin (Francia) sono fi niti sulle prime pagine dei giornali, la

notizia della fuga radioattiva dall’istituto di Fleurus (Belgio), che produce radioisotopi per uso medico,

è passata solo in sordina. La CENAL ha comunque tracciato il quadro della situazione e studiato gli

eventi per valutare le proprie procedure.

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maggiore ha potuto accertare in fretta che la situa-zione era sotto controllo e che non sussisteva alcun rischio per la popolazione. Ma non è riuscito a sod-disfare subito la forte richiesta di informazioni dei partner e della popolazione dopo il comunicato scarno dell’UE. In futuro, il servizio di picchetto dovrà mobilitare più personale per far fronte a simili casi, così da preparare le informazioni già prima di essere sommerso da domande. Prevedere un’escalation della richiesta di informazioni rimarrà tuttavia un’im-presa diffi cile. In passato, simili eventi radiologici non avevano infatti mai suscitato tanto clamore mediatico.

Fuoriuscita d’acqua contaminata dalla centrale

nucleare di Tricastin

L’8 luglio, l’autorità francese di vigilanza degli impian-ti nucleari ASN segnala una fuoriuscita di 30 metri cubi di acqua contaminata da uranio dall’impianto di arricchimento e ritrattamento di Tricastin. Le autorità locali emanano il divieto di consumo d’acqua pota-bile e d’irrigazione in alcuni comuni e il divieto di pesca e di balneazione nei due corsi d’acqua a valle dell’impianto. Nei giorni successivi vengono fornite diverse versioni contraddittorie dell’incidente. Molte cerchie mettono in dubbio le informazioni dell’ASN e le concentrazioni di uranio rilevate. L’Institut de radioprotection et de sûrete nucléaire (IRSN) sospet-ta che le concentrazioni misurate risalgano a un in-cidente precedente. L’ASN minimizza la perdita di liquido a dodici litri e riscontra diverse infrazioni alle regole d’esercizio dell’impianto. Inizia quindi a pub-blicare costantemente le concentrazioni d’uranio misurate nei corsi d’acqua e nelle falde della regione di Tricastin. La CENAL rimane in contatto con la rap-presentanza regionale dell’ASN a Lione e segue tutti i comunicati stampa sull’argomento.

Molte domande da parte dei viaggiatori

La CENAL capisce subito che è necessario informa-re la popolazione. Anche se l’incidente ha solo con-seguenze locali, la vicinanza con la Svizzera, la po-polarità della regione turistica di Tricastin (che dista circa 65 km da Avignone e si trova direttamente sull’asse autostradale e ferroviario tra Ginevra e la costa atlantica francese) e l’incongruenza delle noti-zie scatenano una forte richiesta di informazioni e un’intensa consultazione del sito della CENAL, co-stantemente aggiornato e corredato di link con le autorità della regione colpita.

Oltre a informare la popolazione, la CENAL infor-ma ininterrottamente le organizzazioni partner e gli organi superiori. La valutazione dell’evento mette in evidenza soprattutto l’importanza della collaborazio-ne con la Divisione politica IV dell’EDA, responsabi-le di informare i viaggiatori. Questa collaborazione dovrà continuare anche in futuro.

Fuga radioattiva a Fleurus in Belgio

Il terzo incidente radiologico, che impegna per diver-so tempo la CENAL, si verifi ca presso l’Institut des Radioéléments di Fleurus (IRE) in Belgio. L’IRE pro-duce radioisotopi per uso medico. Il 22 agosto si verifi ca una fuga di iodio gassoso 131. L’incidente viene segnalato solo tre giorni più tardi attraverso i canali internazionali. Probabilmente durante il fi ne settimana è passato inosservato. Le autorità belghe lo classifi cano al livello 3 (guasto grave) della scala INES comprendente sette livelli. Anche in questo caso, vista l’esigua quantità di iodio radioattivo fuo-riuscito, si prevedono solo conseguenze locali. La CENAL procede subito alla preparazione delle infor-mazioni per evitare lo stress vissuto durante l’inci-dente di Krsko.

Raccomandazioni di comportamento in un

raggio di 5 km

La CENAL raccoglie informazioni supplementari presso le autorità belghe e i partner internazionali e analizza i provvedimenti adottati in Belgio. Le auto-rità belghe raccomandano agli abitanti che vivono in un raggio di 5 chilometri dall’istituto di non consu-mare frutta, verdura, latticini e acqua piovana della regione. Non emanano però direttive di comporta-mento vincolanti. L’attività dell’istituto viene sospesa fi no a nuovo ordine e si procede a una verifi ca radio-metrica. Dopo una settimana le raccomandazioni di comportamento vengono revocate.

Il compito principale della CENAL è stato infor-mare costantemente le organizzazioni partner

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sull’evoluzione della situazione fi no alla revoca delle raccomandazioni di comportamento.

Pericolo di carenza di radioisotopi scongiurato

La CENAL non ha ricevuto alcuna richiesta d’infor-mazioni da parte della popolazione. In effetti i mass-media avevano dato molto più risalto all’incidente di Tricastin, ma si sono interessati al caso di Fleurus molto più a lungo. L’interruzione dell’attività da parte dell’istituto di Fleurus ha ridotto le scorte dei radioisotopi necessari per radioterapie e diagnosi per immagini. L’istituto Fleurus è uno dei pochi im-pianti al mondo che producono radioisotopi per uso

medico, e gli impianti analoghi dell’Olanda e della Francia non erano in attività al momento dell’inci-dente. Secondo le informazioni della CENAL, la temuta carenza di radioisotopi non si è però verifi -cata.

L’incidente è stato per la CENAL un’occasione per valutare nei dettagli e su un lungo periodo le informazioni uffi ciali giunte attraverso i canali inter-nazionali. Il caso è stato costantemente seguito dal servizio di picchetto. L’evento ha permesso anche di verifi care una volta di più i contatti diretti con le autorità estere, in questo caso con l’autorità belga di sorveglianza nucleare FANC.

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Taskforce «Satellite»: la CENAL ha seguito l’abbattimento del satellite USA 193

A metà febbraio la CENAL ha prestato un intervento insolito: il satellite USA 193, fuori controllo dal

suo lancio nel gennaio 2006, minacciava di precipitare sulla Terra con il suo carico di idrazina, un

propellente altamente tossico.

Dato che la CENAL funge da punto di contatto na-zionale per i casi di caduta di satelliti, era suo com-pito analizzare le informazioni in arrivo, diffonderle e adottare eventuali misure necessarie. Questo com-pito piuttosto anomalo le era stato originariamente assegnato poiché disponeva di una permanenza sulle 24 ore, ma soprattutto perché le prime genera-zioni di satelliti erano dotate di batterie nucleari. Grazie alla sua sezione Radioattività e al sostegno dell’Organizzazione di misurazione, la CENAL sareb-be in grado di localizzare frammenti radioattivi, di disporne il recupero appropriato e di informare la popolazione e le autorità in modo competente. L’ul-timo intervento della CENAL nell’ambito della caduta di satelliti risale al 2001, quando fu abbattuta la sta-zione spaziale MIR.

Taskforce «Satellite»

Per seguire il caso «USA 193» la CENAL ha istituito un gruppo di lavoro denominato «Taskforce Satelli-te», composto da specialisti dei settori intervento, analisi della situazione e informazione. I suoi compi-ti principali erano analizzare il rischio, realizzare una rete di partner e informare gli organi interessati e l’opinione pubblica.

La rete di partner è stata realizzata rapidamente e comprendeva l’ambasciata americana a Berna, l’addetto alla difesa dell’ambasciata svizzera a Wa-shington, l’Agenzia spaziale europea ESA a Darm-stadt e le organizzazioni partner della CENAL nei Paesi limitrofi . Visto che gli aspetti giuridici in caso di caduta di un satellite sono disciplinati in un accor-do internazionale, è stata contattata anche la Dire-zione del diritto internazionale pubblico. Si è inoltre ricorso intensamente all’«Open Source Intelligence». Nei forum specializzati sul web erano spesso repe-ribili preziose informazioni di prima mano.

Rischio scarso

La valutazione delle informazioni raccolte ha dimo-strato che il rischio per il nostro Paese era esiguo: anche se sorvolava la Svizzera diverse volte a setti-mana, il satellite impiegava comunque meno di un minuto per transitare sopra il nostro Paese. Le infor-mazioni sono state messe a disposizione dei partner tramite la presentazione elettronica della situazione

(PES). I dati concernenti l’evoluzione della situazione, i rischi legati all’idrazina e altre informazioni specifi -che sono state trasmesse in permanenza ai cantoni, alle forze d’intervento, agli organi federali e al Con-siglio federale. Le informazioni comunicate alla po-polazione si rifacevano in gran parte a quelle fornite alle autorità. In seguito alla pubblicazione di un co-municato stampa, la CENAL ha approfi ttato delle numerose domande poste dai media e di alcune in-terviste per ribadire che il rischio che dei frammenti precipitassero sul territorio svizzero era minimo e per ricordare che se ciò fosse accaduto era opportuno non avvicinarsi ai detriti e chiamare la polizia.

Abbattimento del satellite USA 193

Il 21 febbraio 2008 la marina americana ha abbattu-to il satellite con un missile. Il serbatoio di idrazina è stato distrutto e i frammenti del satellite si sono di-sintegrati nell’impatto con l’atmosfera. L’allarme è così rientrato e la taskforce è stata sciolta. L’«After Action Review» ha sottolineato soprattutto l’impor-tanza della ricerca in Internet, che ha permesso alla CENAL di ottenere informazioni importanti ancor prima che venissero diffuse attraverso i canali uffi -ciali.

La «Taskforce Satellite», costituita dal capo della CENAL Marco Brossi (2° da destra) e collaboratori dei settori intervento, analisi della situazione e informazione durante una seduta. (Foto: CENAL)

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Introduzione dei nuovi formulari ICARO: la CENAL assiste i cantoni

In un deposito di pneumatici nella periferia di una città svizzera scoppia un grande incendio che

sprigiona una densa colonna di fumo. In simili casi è necessario avvisare subito gli abitanti di chiudere

le fi nestre e rimanere in casa fi nché sussiste il rischio d’intossicazione.

La centrale operativa della polizia trasmette alle emittenti radiofoniche le istruzioni da diramare alla

popolazione.

Tutte le emittenti sono tenute a diffondere immediatamente i comunicati urgenti della polizia. Per la

SSR questa procedura si chiama ICARO.

La polizia disponeva già di formulari elettronici per la redazione dei comunicati ICARO. Sinistri recenti come il rogo di Steinhausen del 2007 hanno però evidenziato le lacune di questi vecchi formulari. La polizia del Canton Zurigo ha quindi pregato la CENAL di sviluppare nuovi formulari. Se ne è occupato un gruppo di lavoro formato da rappresentanti di diver-si corpi di polizia e dai responsabili ICARO della DRS e della CENAL.

Formulari semplici e fl essibili

I nuovi formulari sono più semplici e si possono uti-lizzare per tutti i sinistri. Sono facili da compilare e ciononostante contengono informazioni più detta-gliate rispetto a quelli vecchi. A partire dai dati inse-riti viene generato automaticamente un comunicato completo che può essere letto direttamente dai con-duttori delle emittenti radiofoniche senza richiedere alcuna preparazione particolare. Ciò permette di evi-tare malintesi e guadagnare tempo prezioso.

Formulari elettronici per diversi sinistri

Sul modello dei formulari della CENAL per il caso d’aumento della radioattività, sono state sviluppate rapidamente le prime maschere di compilazione. Si tratta di un set di formulari per sinistri del tipo «acqua»(piene, inondazioni ecc.), «terra» (frane, smottamenti ecc.) e «aria» (emissione di sostanze tossiche ad esempio in seguito a incendi o a fuoriu-scite di cloro da piscine coperte) nonché di formula-ri per il cessato e falso allarme. Gli utenti possono così scegliere informazioni ed eventuali istruzioni di comportamento confacenti a ciascuno di questi casi. Pur essendo formulari su misura, sono così simili tra loro da poter essere compilati sempre con la stessa logica. Si compilano in fretta scegliendo tra alterna-tive già pronte. E per essere pronti a qualsiasi eve-nienza, oltre ai formulari predefi niti ne è stato appron-tato anche uno da compilare liberamente.

Prime esperienze raccolte con i nuovi formulari

Dopo aver discusso e scelto le soluzioni migliori, l’UFPP e la Conferenza dei direttori cantonali di giu-

stizia e polizia (CDCGP) si sono divisi i lavori per l’elaborazione dei nuovi formulari, che sono stati completati nel mese di maggio, giusto in tempo per l’EURO 2008.

Dalla loro introduzione, i nuovi formulari ICARO hanno già superato varie prove. Sono stati ad esem-pio utilizzati con successo per annunciare un falso allarme nel Canton Lucerna e un incidente chimico nel Canton Zurigo. Sia la radio DRS che gli enti inte-ressati si dichiarano soddisfatti dei nuovi formulari.

Questo progetto limitato nel tempo ha permesso alla CENAL, quale partner a livello federale, di assi-stere effi cacemente i cantoni conciliando i diversi interessi e trovando dei compromessi per acconten-tare tutti. Il dialogo con le parti interessate continue-rà anche in futuro al fi ne di soddisfare nuove esigen-ze e trovare soluzioni adeguate.

Il rogo di Steinhausen del 2007 è stato uno degli episodi che ha indotto a sviluppare nuovi formulari ICARO (Foto: Assicurazione immobiliare di Zugo)

9

La Centrale nazionale d’allarme (CENAL) ha raffor-zato il suo stato d’allerta e gestito il centro naziona-le di notifi ca e di analisi della situazione (CNA) per tutta la durata dell’EURO 08. Anche lo SM CF CENAL, la formazione di sostegno militare della CENAL, è stata messa in stato d’allerta per intervenire in modo rapido e conforme alla situazione.

La CENAL è rimasta in contatto permanente con il Police Information and Coordination Centre (PICC), incaricato di dirigere il dispositivo di sicurezza dell’EURO 08, e con le organizzazioni partner nel campo della protezione della popolazione (cantoni, gestori di rete, servizi tecnici e organi internazionali). Ha stilato rapporti periodici sulla situazione in Sviz-zera, molto frequenti nei giorni in cui si sono dispu-tate le partite. Inoltre la CENAL era sempre pronta ad aiutare gli organi di condotta dei cantoni e delle host city a fronteggiare eventuali imprevisti.

Scambio d’informazioni tramite la presentazio-

ne elettronica della situazione (PES)

Le organizzazioni che hanno collaborato all’analisi della situazione durante l’Euro 08 si sono scambiate le informazioni attraverso la presentazione elettroni-ca della situazione (PES). La CENAL ha organizzato corsi preliminari per gli utenti di questa piattaforma. L’Euro 08 è stata la prova del fuoco per la PES. Mai in precedenza sono stati mobilitati così tanti partner per un intervento di così lunga durata. Circa 500 gruppi di utenti si sono scambiati informazioni trami-te la nuova versione PES 2.0, che si è confermata uno strumento semplice, affi dabile e facile da usare. Le chiamate all’helpline della CENAL sono state in-fatti pochissime.

CENAL responsabile per la situazione generale

nel campo della protezione della popolazione

Quale centro federale di notifi ca e di analisi della si-tuazione, la CENAL è responsabile di monitorare le situazioni prioritarie per la protezione della popola-zione (BREL). Per tutta la durata dell’Euro 08 ha quindi stilato rapporti quotidiani sulla situazione del traffi co, dei trasporti, delle telecomunicazioni e delle

reti elettriche, sulle previsioni meteo e sui livelli dei fi umi e dei laghi. In caso di emergenze straordinarie avrebbe aggiunto informazioni di altri organi specia-listici (notifi che di terremoto ecc.). I rapporti sono stati pubblicati principalmente in tedesco e francese all’attenzione dei cantoni ospiti, ma anche in inglese e italiano.

A Basilea e presso il PICC di Berna era sempre presente una persona di contatto della CENAL che inoltrava immediatamente le informazioni locali alla sede CENAL di Zurigo. I capi intervento e i respon-sabili settoriali avevano così a disposizione sul posto un interlocutore della CENAL cui chiedere informa-zioni e nuovi prodotti necessari per gestire l’inter-vento. Gli interlocutori hanno inoltre aiutato a ade-guare dinamicamente i piani cronologici, tenendo conto della cooperazione tra i vari partner. I prodot-ti dell’analisi della situazione sono stati concepiti in modo che ogni organo potesse disporre degli ultimi dati forniti dall’organo che lo precedeva nella catena dell’informazione. I rapporti sulla situazione priorita-ria per la protezione della popolazione (BREL) stila-ti dalla CENAL potevano così confl uire, con i dati attuali e nelle lingue richieste, nel rapporto generale del PICC.

Euro 08: collaborazione della Centrale nazionale d’allarme

Per una volta la Centrale nazionale d’allarme (CENAL) ha collaborato alla realizzazione di un evento

festoso. Per tutta la durata dell’Euro 08 ha rafforzato il suo stato d’allerta per sostenere il comitato

organizzativo. Gli organi federali, i cantoni, le host city e i gestori di rete si sono scambiati le informa-

zioni importanti per la protezione della popolazione tramite la piattaforma d’informazione elettronica

protetta (PES) della CENAL.

La radioattività ambientale di Basilea era già stata misurata durante l’esercitazione trinazionale del 2007. Su mandato dell’organizzazione dell’Euro 08, nel 2008 sono state nuova-mente controllate alcune zone. L’immagine mostra l’elicottero di misurazione specchiato nella torre della fi era. (Foto: CENAL)

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Situazione radiologica e aeroradiometria prima

dell’Euro 08

Già nell’ultima settimana di maggio, la squadra ae-roradiometrica della CENAL ha sorvolato le host city di Berna, Basilea e Ginevra per misurare la radioat-tività ambientale. In caso di un evento con emissione di radioattività, sarebbe così stato possibile calcola-re, in modo rapido e preciso, la deviazione dalla norma. Per monitorare la situazione radiologica e sorvegliare i valori della radioattività durante l’Euro 08, la CENAL ha installato sonde supplementari nelle host city e incaricato le squadre d’intervento di ese-guire misurazioni in loco. In caso effettivo, la CENAL avrebbe coordinato le operazioni radiometriche e fornito la consulenza tecnica per garantire la prote-zione delle squadre d’intervento e della popolazione. I relativi piani sono stati elaborati in collaborazione con le autorità cantonali prima dell’Euro 08.

Un evento senza incidenti che ha arricchito il

nostro bagaglio di esperienze

L’Euro 08 è stato per la CENAL un intervento atipico poiché ha richiesto lunghi preparativi, piani dettaglia-ti e un elevato stato d’allerta durante quattro setti-mane. Il centro di notifi ca e di analisi della situazione era occupato in permanenza grazie all’istituzione di due turni di personale. Altri servizi di picchetto e parti dello SM CF CENAL erano sempre pronti ad entrare in azione su chiamata.

Il campionato di calcio si è chiuso senza inciden-ti di rilievo. I mezzi disponibili non sono mai dovuti intervenire. Solo in un caso è stato chiamato in ser-vizio il picchetto di radioprotezione per accertamen-ti. Gli specialisti giunti sul posto hanno subito con-

fermato il sospetto di misurazione errata della radioattività.

L’Euro 08 ha permesso alla CENAL di acquisire preziose esperienze, intrecciare nuovi contatti e in-tensifi care le collaborazioni in corso. Il dispositivo di analisi coordinata della situazione era molto com-plesso e comprendeva organi di tutti i livelli statali, gruppi di lavoro costituiti ad hoc e altri enti come ad esempio l’UEFA e i partner privati. Questa collabo-razione complessa ha richiesto condizioni straordi-narie, in particolare per lo scambio dei dati confi den-ziali che dovevano essere accessibili solo agli organi autorizzati. I diversi metodi di lavoro dei partner hanno inoltre richiesto uno scambio costante di in-formazioni sulle modalità di collaborazione. Visto che molti partner hanno collaborato a titolo volontario, all’imposizione dall’alto si è preferita una ricerca comune delle soluzioni.

Particolarmente importanti sono le esperienze acquisite con la gestione del centro di notifi ca e di analisi della situazione (CNA). La CENAL ha potuto accertare quali prodotti devono essere disponibili e in quale qualità e valutare a fondo la standardizza-zione della terminologia, la sincronizzazione dei pro-dotti e dei rapporti sulla situazione dei diversi setto-ri e dei livelli di condotta. Le esperienze raccolte sono confl uite direttamente nel concetto di dettaglio del CNA, che disciplina i compiti e i doveri della CENAL quando entra in azione come CNA.

In diverse host city sono state impiegate sonde mobili NADAM per misurare la radioattività durante l’Euro 08. La sonda nella foto si trovava presso lo stadio di Ginevra. (Foto: CENAL)

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Delle 350 (344 nel 2007) segnalazioni pervenute circa tre quarti concernevano eventi esteri e un quarto eventi verifi catisi in Svizzera. Anche nel 2008 la mag-gior parte delle segnalazioni concernevano centrali nucleari estere.

La CENAL ha dovuto impiegare una squadra di specialisti per seguire l’evoluzione di tre eventi mag-giori: la caduta del satellite USA 193 (poi abbattuto sopra il Pacifi co), l’incidente presso la centrale nu-cleare di Krsko (Slovenia) e l’incidente presso l’im-pianto di ritrattamento di Tricastin (Francia). Tutti e tre i casi sono descritti in dettaglio in articoli a parte.

L’evento maggiore dell’anno è stato per una volta un avvenimento festoso. Per tutta la durata del cam-pionato di calcio Euro 08, la CENAL ha operato in stato di massima allerta e gestito il centro federale di notifi ca e di analisi della situazione. Sono inoltre state impiegate sonde supplementari per sorvegliare la radioattività nelle città che hanno ospitato le par-tite (vedi articolo a p. 9).

Alla fi ne del 2008 il servizio di picchetto (tattico) contava, esattamente come alla fi ne del 2007, undici collaboratori essendoci state tre partenze e tre nuovi arrivi.

Incidente nucleare a Ginevra?

A metà gennaio la CENAL deve confrontarsi con un caso inedito. Nel corso di un pomeriggio, diverse organizzazioni partner chiamano il servizio di pic-chetto per chiedere informazioni su un presunto in-cidente verifi catosi in una centrale nucleare ubicata nell’area di Ginevra. La CENAL non è però al corren-te di un simile caso. Le stazioni radiometriche della regione di Ginevra e di tutta la Svizzera non hanno rilevato valori superiori alla media. Le reti internazio-nali non hanno segnalato alcun incidente nucleare all’estero.

Poco dopo cominciano ad arrivare anche nume-rose chiamate ed e-mail da parte della popolazione. Attraverso i canali internazionali la CENAL cerca invano di trovare informazioni che avrebbero potuto indurre a confondere Ginevra con un’altra località.

Alla fi ne la CENAL riesce a risalire all’origine dell’equivoco: un’e-mail con diversi mittenti che rife-risce di una «esplosione in una centrale nucleare di Ginevra» e rimanda tramite un link a immagini esclu-

sive dell’incidente. Il link è collegato con un sito web russo che invita gli utenti a installare un plugin per visionare le immagini. La CENAL contatta MELANI, la Centrale federale d’annuncio e d’analisi per la si-curezza dell’informazione. Contemporaneamente pubblica in Internet un comunicato in cui dichiara di non essere a conoscenza di alcun incidente nell’area di Ginevra e rimanda alla pagina web della CENAL con i valori nella norma della radioattività attuale in Svizzera.

Gli specialisti della MELANI confermano in breve tempo che si tratta di una falsa notizia. Il software offerto nel sito russo non è un plugin per visionare immagini, bensì uno spyware per spiare operazioni di e-banking e trasmettere login, password, numeri di carte di credito ecc. ai criminali. In Svizzera erano già state diffuse spam mail contenenti il link con questo spyware.

La CENAL aggiorna il proprio sito web e la Pre-sentazione elettronica della situazione (PES) aggiun-gendo l’analisi del caso e un link con il sito della MELANI. L’informazione rimane pubblicata fi no ad aprile poiché in marzo arriva in Svizzera una seconda ondata dello stesso spam mail, questa volta mal tra-dotto in tedesco.

Numero stabile di segnalazioni: tre eventi maggiori e un caso sospetto

Il numero di segnalazioni pervenute alla Centrale nazionale d’allarme nel 2008 corrisponde più o meno

a quello del 2007. La CENAL ha impiegato una squadra di specialisti per seguire tre eventi maggiori. In

gennaio il servizio di picchetto ha dovuto risolvere un caso sospetto in Internet.

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ISTRUZION

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NE DEL SERVIZIO DI PICCHETTO

Il servizio di picchetto è il secondo livello dei quattro previsti dall’organizzazione d’intervento della CENAL. Comunicati e notizie vengono trattati 24 ore su 24 dal posto d’allarme CENAL (PA CENAL), gestito da MeteoSvizzera su incarico della CENAL. I meteoro-logi che vi lavorano in permanenza sono istruiti dalla CENAL a elaborare rapidamente e correttamente i comunicati in arrivo. In casi predefi niti, il PA CENAL dispone direttamente le prime misure. Una notifi ca di terremoto del Servizio sismologico svizzero viene ad esempio trasmessa immediatamente alle centra-li operative dei cantoni colpiti attraverso canali d’in-formazione protetti. In qualsiasi caso il posto d’allar-me informa il picchetto tattico della CENAL, che effettua una prima valutazione dell’evento e dispone le prime misure. In caso di eventi gravi, il picchetto mobilita l’intera CENAL, che entra in azione nel giro di un paio d’ore.

Una moltitudine di scenari

Lo squillo del telefono sveglia il picchetto CENAL a notte fonda. Al posto d’allarme della CENAL è giunto un comunicato d’agenzia dalla Svezia, una cosiddet-ta informazione «Open Source». Il collaboratore di picchetto lo studia da casa. Le autorità svedesi co-municano che alle loro frontiere è stato fermato un carico d’acciaio radioattivo proveniente dall’India. L’acciaio conteneva un quantitativo eccessivo di co-balto 60, un isotopo metallico radioattivo, che ha probabilmente contaminato la lega durante il proces-so di fusione. Il carico è stato respinto dalle autorità doganali.

Si tratta di un caso che non richiede l’adozione di misure urgenti. Il collaboratore di picchetto cerca di raccogliere maggiori informazioni attraverso altre «fonti aperte», come ad esempio Internet. Il prossimo passo consiste nell’informare i partner interessati, in questo caso il Corpo delle guardie di confi ne. Dato che non è un’emergenza, l’informazione sarà tra-smessa solo il mattino seguente.

Ma un evento segnalato al servizio di picchetto può evolvere anche diversamente. Uno Stato limitro-

fo annuncia ad esempio un incidente nucleare attra-verso i canali internazionali previsti. Per reagire cor-rettamente sono necessarie conoscenze in materia di radioprotezione. Se non si tratta di un falso allarme o di un’esercitazione, vengono mobilitati subito gli esperti CENAL nel campo della radioattività, dell’in-formazione e di altri settori della condotta. E se sus-siste un pericolo per la Svizzera o per cittadini sviz-zeri all’estero, è necessario allertare l’intera CENAL e numerose organizzazioni partner.

Ma la radioattività non è l’unica emergenza in cui i membri del picchetto devono essere in grado di prendere rapidamente delle decisioni. Essi sono chiamati a valutare la situazione e a adottare prime misure anche in caso di caduta di satelliti, terremoti, minacce ambientali e tecnologiche o interruzioni di rete. In qualità di organo specializzato in «eventi stra-ordinari», la CENAL adempie una gamma di compiti molto vasta e diffi cile da delimitare. I membri del pic-chetto devono quindi padroneggiare le tecniche per valutare rapidamente la situazione e conoscere per-fettamente la rete dei partner della CENAL. «Chi è effettivamente o potenzialmente toccato dall’evento? A quali dei nostri partner potrebbe essere interessa-re questa informazione?», sono le prime domande che essi devono porsi in caso d’evento.

Aggiornamento costante

Il mercato del lavoro non offre personale già formato per operare nel servizio di picchetto della CENAL. Sebbene al momento dell’assunzione si presti parti-colare attenzione a determinate doti e capacità, ogni collaboratore deve poi acquisire conoscenze supple-mentari per essere in grado di svolgere i compiti del picchetto. Per conoscere bene le organizzazioni part-ner, i processi interni e le competenze, i nuovi colla-boratori vengono dapprima introdotti per un anno nella loro funzione e nel loro settore specifi co prima di iniziare la formazione per il picchetto.

Due temi fondamentali della formazione dei membri del picchetto sono già stati menzionati sopra. L’Istituto Paul Scherrer e una scuola privata di Basi-

Formazione dei picchetti CENAL

Circa i due terzi dei collaboratori della CENAL prestano servizio di picchetto, che è diviso in tre setto-

ri. I membri dei settori informatica e infrastruttura assicurano il funzionamento dei mezzi informatici,

dell’infrastruttura protetta e dei mezzi di comunicazione protetti e intervengono in caso di guasti. La

maggior parte dei collaboratori prestano invece servizio di picchetto tattico e sono pertanto respon-

sabili della prima valutazione della situazione e dell’adozione di misure immediate in caso di eventi che

competono alla CENAL. Per svolgere i compiti legati al servizio di picchetto sono indispensabili

un’istruzione adeguata e aggiornamenti ed esercitazioni regolari.

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lea impartiscono un corso di due settimane sulla radioprotezione, durante il quale i membri del pic-chetto imparano a maneggiare sorgenti radioattive aperte e sigillate ed apprendono le basi fi siche, gli aspetti pratici della radioprotezione, le basi legali e i campi d’applicazione delle sostanze radioattive. La maggior parte dei casi radiologici che dovranno trat-tare non concernono incidenti o guasti in centrali nucleari, bensì incidenti o ritrovamenti di sorgenti radioattive nell’industria, nell’edilizia o in medicina. In tutti questi casi l’aspetto pratico è prioritario. I membri del picchetto devono essere in grado di for-nire una consulenza competente sulla manipolazione corretta delle sorgenti radioattive danneggiate e sulla protezione personale.

Le conoscenze necessarie per analizzare i pro-blemi e la situazione vengono impartite nell’ambito di corsi interni e esterni. I membri del picchetto

CENAL frequentano i corsi periodici organizzati dalla divisione Istruzione dell’UFPP nonché il corso «Con-dotta di eventi maggiori» organizzato dalla Coordi-nazione svizzera dei pompieri. Essi imparano non solo a individuare i problemi e a prendere le decisio-ni giuste, ma anche a conoscere le procedure e le necessità delle organizzazioni partner di primo inter-vento e a promuovere la collaborazione reciproca.

Ma la maggior parte dei corsi per i membri del picchetto sono interni, basati su scenari elaborati dalla sezione Intervento della CENAL. Le lezioni trat-tano i principi, le procedure e l’uso dei sistemi previ-sti per i diversi tipi di evento. Un sussidio importante è il manuale per il picchetto CENAL, che riassume le informazioni e i processi più importanti. L’aggiorna-mento e la strutturazione di questo manuale sono una sfi da costante, poiché la rete di partner, il ven-taglio dei compiti e gli standard tecnici e operativi

I diagrammi nel manuale del picchetto facilitano la comprensione e la risoluzione dei problemi (Foto: CENAL)

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della CENAL cambiano rapidamente. Sono inoltre in fase di sviluppo vari sussidi informatici. Il tempo ne-cessario per la loro realizzazione dipende dai requi-siti di sicurezza e dal personale disponibile.

Perfezionamento del «modello a quattro livelli»

Il modello d’intervento e di potenziamento a quattro livelli della CENAL (posto d’allarme, picchetto, intera CENAL, SM CF CENAL) separa il ruolo del monito-raggio (contact point) da quello della prima valuta-zione. Il picchetto non è presente in permanenza in sede, ma è sempre raggiungibile per il posto d’allar-me CENAL. Può incaricare il posto d’allarme di adot-tare le prime misure ed è operativo presso il centro di condotta CENAL nel giro di mezz’ora.

Si tratta di una scelta di compromesso per con-tenere i costi di permanenza e garantire al contempo una prima valutazione competente della situazione e una reazione rapida.

Capacità di adattamento ai cambiamenti

I tempi di reazione diventano sempre più brevi e la collaborazione con le reti di partner sempre più com-plesse. Per far fronte a queste mutate esigenze, la CENAL introduce miglioramenti tecnici e un livello d’istruzione conforme alle reali necessità.

Nel 2009 la durata dei turni del picchetto verrà ridotta per aumentare la fl essibilità e la frequenza degli interventi e pertanto la routine negli interventi. Verrà inoltre prestata particolare attenzione all’istru-zione. La divisione Istruzione intensifi cherà e orga-nizzerà in modo più sistematico il programma di for-mazione. Le capacità necessarie per svolgere i compiti del servizio di picchetto verranno esercitate e sviluppate individualmente tenendo conto dei punti forti e deboli dei singoli collaboratori. L’obiettivo del servizio di picchetto della CENAL è poter contare anche in futuro, nonostante la crescente mobilità del mondo del lavoro, su una squadra «su misura» in grado di soddisfare le elevate aspettative dei partner nazionali e esteri.

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Per la CENAL l’esercitazione ConvEx III 2008 inizia alle ore 18.00, quando tramite la rete ENAC viene comunicato un incidente di poco conto nella centra-le nucleare di Laguna Verde (Messico) e più precisa-mente un incendio, già domato, nella parte non nu-cleare dell’impianto. Il servizio di picchetto della CENAL valuta la situazione in collaborazione con una specialista in materia di radioattività. Un’ora più tardi l’autorità di vigilanza messicana notifi ca, sempre tra-mite la rete ENAC, che l’incendio ha danneggiato il sistema di raffreddamento. La situazione si inaspri-sce rapidamente. Le temperature elevate provocate dalla fi ssione nucleare all’interno del reattore potreb-bero infatti arrecare gravi danni al reattore.

Priorità agli svizzeri all’estero

La CENAL mobilita una squadra in cui sono rappre-sentati i settori analisi della situazione, radioattività,

questioni internazionali, informazioni e intervento. Dai calcoli delle traiettorie dei venti di MeteoSvizzera ri-sulta che le sostanze nocive liberatesi nell’aria sono dirette verso gli Stati Uniti e il Pacifi co. La Svizzera non è minacciata. Il compito principale consiste quindi nell’informare la popolazione, soprattutto gli Svizzeri che soggiornano in Messico e i loro famiglia-ri. A questo scopo la CENAL contatta la Divisione politica VI del DFAE, l’organo responsabile dei consi-gli di viaggio, che mette subito in funzione una hotline per i cittadini svizzeri in Messico e i loro famigliari.

Gli eventi successivi previsti dallo scenario met-tono ulteriormente sotto pressione gli ingegneri di Laguna Verde. Durante il disinserimento del reattore si bloccano le barre di controllo, impedendo lo spe-gnimento della centrale nucleare. Considerati i danni al dispositivo di raffreddamento, le autorità messica-ne decidono di evacuare preventivamente la popo-

ConvEx III: collaborazione internazionale e lavoro mediatico

Un incidente nella centrale nucleare di Laguna Verde in Messico ha fatto da scenario all’esercitazione

internazionale ConvEx III 2008. Le esercitazioni ConvEx (Convention Exercise), svolte ogni quattro anni

sotto l’egida dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica IAEA, sono focalizzate sulla collaborazi-

one internazionale e sul funzionamento della comunicazione tra le autorità.

ESERCITAZIONI 08

La centrale nucleare di Laguna Verde in Messico (Foto: CFE)

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lazione residente in un raggio di 20 km attorno alla centrale nucleare, per il caso in cui fosse necessaria l’emissione controllata di vapore dal reattore. In una situazione analoga, la popolazione svizzera verrebbe esortata a prepararsi ad un soggiorno in cantina o nel rifugio.

Al più tardi in questo momento l’evento assume dimensioni d’interesse mediatico. Per questo la CENAL ha già previsto la mobilitazione di quindici specialisti dell’informazione dello Stato maggiore del Consiglio federale CENAL. A chi si reca in Messico si raccomanda di attenersi alle direttive delle autori-tà messicane e di evitare la zona circostante la cen-trale nucleare, non da ultimo per evitare di intralciare l’evacuazione. I viaggi in Messico non vengono però sconsigliati, dato che le autorità locali non prevedo-no fughe radioattive. Queste raccomandazioni sono concordate con i Paesi limitrofi .

Durante la notte il fl usso di informazioni subisce un rallentamento. Si viene a sapere che l’evacuazio-ne è conclusa. Gli ingegneri comunicano che la pres-sione è stata ridotta grazie all’apertura di valvole all’interno dell’involucro di protezione del reattore e

alla riparazione di uno dei sistemi di raffreddamento. La situazione è sotto controllo e non si sono verifi -cate fughe radioattive.

Workshop sulla condotta dell’evento

Al termine dell’esercitazione, la CENAL organizza un workshop con diverse organizzazioni partner per di-scutere le procedure da seguire in casi analoghi. In Svizzera, in caso di pericolo radiologico la protezio-ne della popolazione ha priorità assoluta, e le com-petenze sono assegnate di conseguenza (condotta delle operazioni da parte della CENAL e in seguito da parte del Comitato direttivo radioattività, dove sono rappresentati tutti gli uffi ci federali competenti). Nel caso di uno scenario come quello dell’esercita-zione ConvEx III 2008, le priorità sono rivolte all’in-teresse mediatico, alla protezione degli Svizzeri all’estero e al sostegno dei loro famigliari. La condot-ta a livello federale viene pertanto assunta dalla Di-visone politica VI del DFAE, cui la CENAL offre sup-porto tecnico. Visto che la DP VI è stata riorganizzata, è indispensabile esercitare e collauda-re concretamente la collaborazione.

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Lo scenario dell’esercitazione inizia con una piena del fi ume Aare. Poco dopo le 9:00, la CENAL viene informata dalla Divisione principale della sicurezza degli impianti nucleari DSN di un problema presso la centrale nucleare di Mühleberg. Conformemente alle direttive, viene immediatamente chiamata in servizio tutta la CENAL. Secondo le prime informazioni, du-rante lo spegnimento d’emergenza della centrale nucleare si è verifi cato un grave guasto che ha inter-rotto il raffreddamento del reattore. Alle 09:45 si tiene la prima conferenza telefonica tra la direzione della centrale nucleare di Mühleberg, lo stato maggiore di condotta del Canton Berna, la DSN e la CENAL. In particolare i nuovi collaboratori hanno modo di pren-dere confi denza con la procedura della conferenza e dell’analisi del problema. Dagli accertamenti risul-ta che nelle prossime 36 ore non sussiste alcun pe-ricolo per la popolazione e sono in corso i lavori di riparazione del sistema di raffreddamento del reat-tore. Ma è chiaro che si deve informare esaustiva-mente la popolazione e dare tempestivamente l’al-larme in caso d’emergenza. Vengono convocati gli organi comunali di condotta della zona 2 attorno alla centrale nucleare affi nché le autorità siano pronte ad un’eventuale emergenza. Come la CENAL, la DSN e l’organo cantonale di condotta, anche gli organi co-munali di condotta necessitano di una fase di mobi-litazione prima che siano pronti ad entrare in azione.

L’evolversi degli eventi è così rapido da richiede-re, poco dopo, una seconda conferenza telefonica per fare il punto della situazione. Coordinare i sistemi di comunicazione, fornire le informazioni e le stime necessarie e svolgere rapidamente un rapporto tele-fonico sono le attività prioritarie. La CENAL si prepa-ra ad attivare l’allarme ed a impartire le istruzioni di comportamento. In simili casi si deve avvisare la po-polazione di tenere pronte le compresse di iodio e di prepararsi a un eventuale soggiorno nel rifugio o in cantina.

Prova di un progetto di comunicazione

Con un distaccamento dello SM CF CENAL, la CENAL cerca di coinvolgere il capo intervento nel lavoro di informazione già nella prima fase dell’even-to. L’intenzione è di registrare una breve intervista da

mettere a disposizione delle emittenti radio. Mentre la lista delle domande da porre viene stilata senza problemi parallelamente all’intervento, si rivela invece diffi cile distaccare il capo intervento nella fase inizia-le di uno scenario con un decorso così rapido. La preparazione e lo svolgimento dell’intervista richie-dono più tempo di quanto il capo intervento possa metterne a disposizione in quel momento.

I partner del sistema coordinato della protezione della popolazione decidono di dare l’allarme alla po-polazione e di defi nire il piano cronologico da segui-re. Ma poi dalla centrale nucleare arrivano buone notizie. L’acqua di raffreddamento accumulata dal sistema di backup ha permesso di raffreddare il nucleo danneggiato e di riportare alla normalità la situazione nel reattore. La direzione comunica perciò che l’esercitazione è terminata.

Un prezioso addestramento alla collaborazione

L’esercitazione Keto ha messo alla prova la rapidità della presa di decisione e dello scambio di informazioni tra i partner. Gli stati maggiori delle centrali nucleari e delle autorità hanno avuto l’opportunità di esercitare la colla-borazione e la preparazione delle basi decisionali. La CENAL si è concentrata anche sull’informazione all’at-tenzione dei partner stranieri. Le piattaforme d’informa-zione basate sul web, sviluppate negli ultimi anni, hanno agevolato notevolmente questo compito.

Esercitazione KETO

Come da tradizione, lo scorso autunno nel calendario della CENAL erano in programma le eser-

citazioni di radiometria. Con l’esercitazione Keto di fi ne ottobre è stato simulato un incidente in una

centrale nucleare svizzera. L’obiettivo principale era esercitare la presa di decisione e lo scambio di

informazioni tra le organizzazioni partner.

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Alle 09:30 del 20 novembre, il servizio di picchetto della CENAL riceve la seguente segnalazione: una o più condotte di un turbogeneratore della centrale nucleare di Fessenheim si sono rotte per cause ignote sprigionando vapore radioattivo nell’ambien-te. Il picchetto chiama subito in servizio tutto il per-sonale via pager. La CENAL entra immediatamente in azione. Scatta il piano operativo per il caso d’inci-dente con decorso rapido, poiché le procedure ordi-narie di allerta e allarme non sono abbastanza celeri per simili emergenze.

Oltre a valutare la situazione radiologica, in questi casi è molto importante informare le autorità e la po-polazione. Un recente accordo stipulato tra Francia e Svizzera prevede che in caso d’incidente presso la centrale nucleare francese di Fessenheim oltre alla CENAL, quale punto di contatto internazionale, devono essere informati anche i cantoni di frontiera Basilea Città, Basilea Campagna e Giura. I cantoni minacciati sono quindi subito al corrente della situa-zione. Essendo un accordo reciproco, le autorità francesi verrebbero informate in caso di incidente presso le centrali nucleari svizzere di Beznau e Leib-stadt.

All’esercitazione organizzata dalle autorità france-si hanno partecipato, oltre alla CENAL, gli stati mag-giori dei cantoni di Argovia, Basilea Città, Basilea Campagna e Soletta. Anche l’Uffi cio federale della sanità pubblica era rappresentato da un delegato. Sul versante tedesco, il Presidio regionale di Friburgo in Brisgovia ha svolto parallelamente una vasta eserci-tazione di stato maggiore con i responsabili politici locali e tutti gli organi amministrativi interessati.

Conseguenze soprattutto per la Germania

e la Francia

Lo scenario dell’esercitazione Fessenheim ipotizzava conseguenze radiologiche per la Francia e la Germa-nia e una situazione normale in Svizzera. Tuttavia, visto che non si poteva escludere un superamento dei valori limite per le derrate alimentari, le autorità svizzere hanno deciso restrizioni preventive della produzione agricola. Per simulare una campagna radiometrica di controllo nei cantoni di Basilea Città e Basilea Campagna, sono state effettuate alcune misurazioni in campo a scopo d’esercizio.

L’esercitazione internazionale è durata circa sette ore. È stata un’ulteriore occasione per verifi care le procedure interne e in particolare le sinergie con i partner cantonali e stranieri. Una delle sfi de maggio-ri è stata assicurare lo stesso livello di informazioni per tutti i partecipanti. La PES della CENAL ha con-tribuito in modo decisivo a raggiungere questo obiet-tivo. Anche lo scambio di informazioni attraverso la piattaforma equivalente del Baden-Württemberg ha funzionato perfettamente. I partner francesi hanno dovuto far fronte a un’enorme massa di informazioni. Per la CENAL, l’esercitazione ha dimostrato l’utilità di un canale supplementare per lo scambio rapido di informazioni con la Francia.

Ottimi voti per la PES

Con la valutazione dell’esercitazione sono state in-dividuate anche le lacune da colmare e i punti da perfezionare in futuro. Nonostante aspetti molto complessi e impegnativi come il bilinguismo dell’in-tervento, la necessità di informare la popolazione e la valutazione dei prodotti di altri organi, le reazioni dei cantoni confermano che la CENAL ha soddisfat-to le loro aspettative. Inoltre la PES ha superato a pieni voti la prova.

Esercitazione Fessenheim 08

Lo scorso novembre, la CENAL ha partecipato all’esercitazione internazionale Fessenheim. Lo scena-

rio ipotizzava un incidente nucleare nella centrale nucleare di Fessenheim, che dista circa 40 chilome-

tri da Basilea.

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Beat Schaub, Controlling

Dopo aver lavorato per otto anni come insegnante di scuola media, cercavo una nuova sfi da professiona-le. Nel 1989 sono entrato nella divisione Istruzione dell’allora Uffi cio federale della protezione civile quale istruttore dei capi della protezione civile e degli istruttori a tempo pieno e come direttore delle eser-citazioni previste dai corsi di stato maggiore. Ho quindi avuto l’opportunità di mettere in pratica le mie conoscenze specialistiche nella creazione dello stato maggiore del mio comune, dove ero capo dell’orga-nizzazione di protezione civile. Successivamente sono stato per alcuni anni capo della gestione dei corsi e in questa funzione ho pianifi cato tutti i corsi organizzati a Schwarzenburg.

Nel 2000 sono stato nominato capo progetto TIC con il compito di introdurre nuovi sistemi di organiz-zazione dei corsi e di rilevazione delle presenze sul lavoro. La realizzazione di questa complessa piatta-forma SAP ha richiesto parecchi anni e si è conclusa con l’introduzione del nuovo modello contabile (NMC) della Confederazione. Accanto al progetto SAP mi sono dedicato all’elaborazione del sistema di gestione integrale dei dati (IMS) e del sistema di gestione dei documenti (DMS). Quale collaboratore scientifi co del nuovo stato maggiore istituito dal di-rettore, ho sviluppato il management dei rischi e dei progetti e ho rivestito il ruolo di sostituto del capo dello stato maggiore.

Nel febbraio del 2008 sono passato alla CENAL di Zurigo, dove mi trovo molto bene. Qui dirigo l’uf-fi cio fi nanze della CENAL nel ruolo di controller. Nel contempo sono tenitore di controllo di corpo per lo stato maggiore del CF CENAL. Attualmente sto se-guendo la formazione di Executive Project Manager presso la Thalwiler Business School «ZfU», che ter-minerò tra breve.

Vivo da anni con la mia famiglia nel Canton Svitto, ora a Merlischachen nel distretto di Küssnacht am Rigi. Abbiamo due fi glie adulte e un cane pastore un-gherese. Siamo molto attratti dai laghi e dalle monta-gne. Nel tempo libero facciamo gite in battello sul Lago dei Quattro Cantoni o viaggi in Ticino. L’Alto Vallese è da molti anni la nostra seconda patria. In passato ho scalato diversi quattromila, oggi faccio

escursioni con il cane e gli amici. D’inverno ci godiamo la neve e le magnifi che piste da sci in alta montagna.

Corine Lüthi, Segretariato

Il 15 agosto 2008 ho iniziato la mia attività di colla-boratrice amministrativa con mansioni di traduttrice presso la CENAL. In precedenza ho lavorato quindi-ci mesi per il DFAE presso il Consolato svizzero di Washington DC e poi cinque anni presso la Croce Rossa Svizzera di Berna, sempre nell’amministrazio-ne. Dopo un viaggio di otto mesi attorno al mondo, sono «atterrata» a Zurigo per lavorare per la CENAL. La mia giornata di lavoro è molto variata. Sbrigo i lavori amministrativi ordinari, assisto i collaboratori che hanno problemi con la rilevazione dell’orario di lavoro o con i processi del personale ed eseguo tra-duzioni (anche in collaborazione con i servizi lingui-stici di Berna).

Vivo in coppia, trascorro volentieri il tempo libero nella natura, mi piace fare escursioni o jogging e sciare, vado spesso al cinema o a vedere concerti e pratico lo yoga. Ma ciò che preferisco è stare in com-pagnia con gli amici e la famiglia, magari gustando un buon piatto e un ottimo vino.

Christian Schlup, Informatica

A settembre sono entrato a far parte della squadra informatica della CENAL come ingegnere di softwa-

Personale

Nel 2008 la CENAL impiegava ventisette persone. Le partenze sono state bilanciate con l’arrivo di cinque

nuovi collaboratori che, come vuole la tradizione, si presentano brevemente. Cindy Seiler, capo

dell’informazione, lascia la CENAL alla fi ne del 2008 e si congeda dai colleghi.

PERSONALE

Nella foto i nuovi arrivati alla CENAL, da sinistra: Max Baumber-ger, Corine Lüthi, Cristina Danzi e Christian Schlup (manca: Beat Schaub).

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re. Il settore Informatica non è solo responsabile di sviluppare nuove applicazioni, ma assicura anche il funzionamento dell’hardware e del software. L’ampio ventaglio di compiti e l’applicazione di software mo-derni rendono il nostro lavoro molto variato e stimo-lante. L’integrazione di tutti i collaboratori della CENAL nell’organizzazione d’intervento costituisce un’ulteriore sfi da.

La mia carriera professionale è iniziata con l’ap-prendistato in banca. Ho poi seguito la formazione di analista programmatore presso lo stesso istituto. Dopo aver lavorato alcuni anni nel campo della pro-grammazione, ho deciso di ritornare dietro i banchi di scuola. Ho conseguito l’attestato di maturità presso il liceo cantonale per adulti e cinque anni dopo il diploma di ingegnere informatico presso il Politecnico federale di Zurigo. Prima di rientrare nel mondo del lavoro, ho viaggiato un anno per il mondo con lo zaino in spalla. Ricordo con piacere questa splendida avventura. In seguito ho lavorato quattro anni come ingegnere di software nell’industria fi nan-ziaria. Ma era giunta l’ora di affrontare una nuova sfi da. Il nuovo ambiente informatico della CENAL è proprio ciò che stavo cercando.

Nel tempo libero mi dedico volentieri ad attività manuali o pratico sport, per compensare la seden-tarietà del lavoro al computer. Mi capita anche di uscire in vela sul lago di Zurigo o di scrutare il fi rma-mento con il telescopio.

Max Baumberger, Intervento

Dal 1° novembre 2008 la mia vita professionale è ricca di nuovi stimoli. Quale capo intervento e re-sponsabile dell’istruzione della sezione Intervento devo adempiere vari compiti.

La mia carriera professionale è iniziata nel 1970 con l’apprendistato di meccanico d’automobili. Nel 1975 sono entrato nella polizia del Canton Zurigo, dove ho prestato 33 anni di servizio nei corpi della polizia giudiziaria, aeroportuale e di sicurezza pub-blica. Come perfezionamento professionale ho con-seguito dapprima una formazione triennale per di-ventare segretario del ministero pubblico zurighese e ho poi lavorato cinque anni come funzionario presso la polizia giudiziaria.

In questo periodo ho maturato anche la mia espe-rienza di uffi ciale presso l’allora SDA, oggi Servizio di sicurezza della polizia militare (SSPM), dapprima come membro della squadra indagini speciali e poi come responsabile dell’istruzione.

Dal 1985 ho lavorato dieci anni nel reparto inda-gini speciali e nel 1995 sono passato alla polizia ae-

roportuale per assumere la direzione dei 450 colla-boratori addetti ai controlli di sicurezza. Nei successivi dieci anni, in cui ho lavorato per la sicu-rezza dei passeggeri e dei visitatori dell’aeroporto, ho fatto parte di diverse commissioni di sicurezza locali, nazionali e internazionali. Quale membro dello stato maggiore di crisi dell’aeroporto, ho inoltre par-tecipato attivamente alle esercitazioni di gestione di scenari di crisi e catastrofe.

Nel 1995 la protezione civile del Canton Zurigo e l’organizzazione cantonale di condotta (OCantC) sono passate sotto la polizia cantonale. Ho quindi collaborato con il commissario della sicurezza pub-blica all’integrazionedi queste due organizzazioni nella polizia e allo sviluppo dell’attuale dispositivo di sicurezza del Canton Zurigo. A tal proposito ho dovuto creare un aiuto alla condotta, impartire la re-lativa istruzione ed assumere la funzione di sostituto del capo di stato maggiore dell’OCantC. Ho inoltre contribuito a rafforzare le sinergie e le collaborazioni tra gli organi federali, sia come consulente per gli aspetti cantonali nell’ambito di progetti comuni, sia come relatore nell’ambito dei corsi dell’UFPP in ma-teria di analisi della situazione.

Felicemente sposato da 32 anni, sono padre di due fi gli ormai adulti e nonno di due vispi nipoti. Il tempo libero lo trascorro quindi soprattutto in fami-glia. Ma sono anche un appassionato di fotografi a, di sport e di viaggi alla scoperta del mondo. Trovo il mio equilibrio interiore praticando il T’ai-chi e il Quigong.

Cristina Danzi, Radioattività

Dal novembre del 2008 lavoro per la sezione Radio-attività della CENAL, dove sono responsabile dell’or-ganizzazione addetta alle misurazioni. I miei compiti principali sono garantire e coordinare questo dispo-sitivo nonché rilevare e rappresentare i risultati.

Sono cresciuta in Ticino e ho conseguito la laurea in matematica all’Università di Zurigo con le materie secondarie fi sica e astronomia. Nel giugno 2008 ho terminato anche la formazione complementare per l’abilitazione all’insegnamento liceale.

Il mio lavoro presso la CENAL è la mia prima espe-rienza professionale vera e propria. In precedenza ho svolto diversi lavori temporanei. Ho tenuto supplen-ze di matematica e fi sica in Ticino e a Zurigo, ma ho esercitato anche attività completamente diverse, per esempio come collaboratrice al Festival internazio-nale del cinema di Locarno o come allenatrice di pattinaggio artistico.

Nel mio tempo libero ascolto musica, vado al cinema e seguo lo sport. La mia grande passione è

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però il pattinaggio artistico. Faccio parte della squa-dra di pattinaggio sincronizzato di Zurigo, di cui sono commissario tecnico, e sono attiva come allenatrice ausiliaria ad Ascona.

La mia prima impressione sul nuovo ambiente professionale è molto positiva. Apprezzo l’atmosfera di lavoro e i miei colleghi sempre pronti ad aiutarmi. Il lavoro mi interessa molto perché è variato e pone sempre nuove sfi de. Ogni giorno che passa (ed è trascorso solo un mese!) mi rendo conto che questa attività mi dà la possibilità di imparare sempre cose nuove.

Cindy Seiler – Auf Wiedersehen, au revoir,

arrivederci!

Nel 2008 si è conclusa una fase molto signifi cativa della mia vita professionale: sette anni ricchi di espe-rienze e soddisfazioni. Quale sostituta del capo dell’informazione all’inizio e sostituta ad interim del capo della CENAL in seguito ho imparato a conosce-re l’organizzazione in tutti i suoi aspetti. Era però giunta per me l’ora di affrontare una nuova sfi da pro-fessionale, anche se mi rincresce lasciare i miei sti-mati colleghi di lavoro.

I miei anni trascorsi alla CENAL sono stati segna-ti soprattutto dall’affabilità, dalla disponibilità, dall’in-traprendenza e dalle qualità di queste persone. E non dimenticherò mai le grandi esercitazioni, le cam-pagne di aeroradiometria in Svizzera e all’estero e soprattutto i diversi interventi reali. Le ondate di mal-tempo del 2005 e del 2007 hanno rafforzato il ruolo della CENAL, poiché ha dimostrato che può appli-

care le sue competenze ad un’ampia varietà di si-tuazioni.

Più che l’organigramma della CENAL, sono i suoi collaboratori che fanno la differenza. Cari colleghi, vi ringrazio di cuore perché è stato un grande piacere collaborare con voi. Ringrazio anche tutti i colleghi delle organizzazioni partner che ho avuto l’onore di conoscere in questi sette anni. Grazie per la vostra franchezza, la vostra disponibilità e il vostro sostegno.

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Abbreviazioni

AEN Agenzia per l’energia nucleare

AIEA Agenzia internazionale dell’energia atomica

BRELSituazione prioritaria per la protezione della popolazione (Bevölkerungsschutzrelevante Lage)

CaF Cancelleria federale

CEC Centrale d’emergenza cantonale

cen op PolCant Centrale operativa della polizia cantonale

CENAL Centrale nazionale d’allarme

CES Carta elettronica della situazione

Cgcf Corpo delle guardie di confi ne

CN Centrale nucleare

CNAS Centro di notifi ca e di analisi della situazione

CNS Cooperazione Nazionale per la Sicurezza

ComABC Commissione federale per la protezione ABC

CSA Corpo svizzero di aiuto umanitario

DSNDivisione principale per la sicurezza degli impianti nucleari (nuovo IFSN)

ECURIE European Community Urgent Radiological Information Exchange

ESOC European Space Operations Centre

FFS Ferrovie federali svizzere

FLASH-INFO Informazione rapida e breve degli organi cantonali di condotta

GMLZGemeinsames Melde- und Lagezentrum von Bund und Ländern (Germania)

IFSNIspettorato federale della sicurezza nucleare (ex DSN – Divisione principale per la sicurezza degli impianti nucleari)

IGS/SIC Sistema d’informazione concernente le sostanze pericolose

IPS Istituto Paul Scherrer

IRA Institut universitaire de radiophysique appliquée

LS Laboratorio Spiez

APPENDICE

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mis imm Misure immediate

NADAMRete per l’allarme e la misurazione automatica delle dosi (Netz für automatische Dosisalarmierung und -messung)

NBC Nucleare, biologico, chimico

OIR Organizzazione d’intervento in caso d’aumento della radioattività

OMS Organizzazione mondiale della sanità

OWARNAPerfezionamento del sistema di preallarme e allarme Decisione del Consiglio federale del 31.8.2005

PES Presentazione elettronica della situazione

PF Politecnico federale

PLANAT Piattaforma nazionale Pericoli della natura

PpP Partenariato per la pace

reg ter Regione territoriale

SM CF CENAL Stato maggiore Consiglio federale CENAL

SM cond Es Stato maggiore di condotta dell’esercito

SM GSicStato maggiore della Giunta del Consiglio federale in materia di sicurezza

SMCantC Stato maggiore cantonale di condotta

SNV Istituto federale per lo studio della neve e delle valanghe

SPOC Single Point of Contact

SSS Servizio sismologico svizzero

TIC Tecnologia dell’informazione e della comunicazione

UFAM Uffi cio federale dell’ambiente

UFPP Uffi cio federale della protezione della popolazione

UFSP Uffi cio federale della sanità pubblica

UNDAC United Nations Disaster Assessment and Coordination

ZWILAGDeposito intermedio per le scorie radioattive (Zwischenlager für radioaktive Abfälle)

20082008

Schweizerische EidgenossenschaftConfédération suisseConfederazione SvizzeraConfederaziun svizra

Bundesamt für Bevölkerungsschutz BABSOffice fédéral de la protection de la population OFPPUfficio federale della protezione della popolazione UFPPUffizi federal da protecziun da la populaziun UFPP

Schweizerische EidgenossenschaftConfédération suisseConfederazione SvizzeraConfederaziun svizra

Centrale nazionale d’allarme

Centrale nazionale d’allarmeAckermannstrasse 26, Casella postale CH-8044 ZürichTelefon +41 44 256 94 81Telefax +41 44 256 94 97www.naz.ch