Pier Aldo Rovatti Abitare La Distanza Per Una Pratica Della Filosofia 2007
Cenni Di Metallografia - Rovatti 2015
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CENNI DI METALLOGRAFIA
Ludovica Rovatti [email protected]
Sezione Materiali e Applicazioni Meccaniche Dipartimento di Meccanica Politecnico di Milano
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METALLOGRAFIA La struttura fisica di un materiale metallico dipende dalla composizione
chimica e dalla sua storia termo/meccanica.
Esiste una correlazione diretta tra la microstruttura e le propriet del materiale.
PROCESSO MICROSTRUTTURA PROPRIETA
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METALLOGRAFIA Caratterizzazione della microstruttura dei metalli e delle loro leghe. In
genere viene eseguita attraverso lutilizzo di un microscopio.
Mediante le tecniche metallografiche si possono fare indagini su: - dimensione e forma dei grani cristallini
- distribuzione delle fasi
- presenza di difetti (porosit, dislocazioni, inclusioni,..), etc..
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APPLICAZIONI DELLA METALLOGRAFIA
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riconoscimento di eventuali anomalie e lindividuazione ! delle cause responsabili di danneggiamenti !!
previsione del comportamento dei materiali metallici ! nelle condizioni desercizio ! controllo della corrispondenza del materiale alle! specifiche richieste nel progetto !!
comprensione delle caratteristiche fisiche del materiale al fine di progettare materiali nuovi e con prestazioni migliorate
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PRINCIPALI STRUMENTI
Stereomicroscopio 0.6X-50X Microscopio Ottico a luce riflessa
50X-2000X Microscopio Elettronico a Scansione
(SEM) 2X-500000X Microscopio Elettronico in Trasmissione
(TEM) 200X-1000000X
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GRANDEZZE FONDAMENTALI
RISOLUZIONE Minima distanza tra due oggetti affinch il sistema ottico possa distinguerli.
PROFONDITA DI CAMPO Distanza davanti e
dietro alloggetto a fuoco a cui gli oggetti appaiono nitidi.
INGRANDIMENTO Processo che aumenta le
dimensioni di un oggetto a livello ottico.
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1.STEREOMICROSCOPIO Utilizza due separati percorsi
ottici diversamente allineati con due obiettivi e due oculari per formare immagini angolate agli occhi destro e sinistro. In questo modo p r o d u c e u n a v i s i o n e stereoscopica del campione. In genere lilluminazione avviene per riflessione.
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La luce di una sorgente ad elevata intensit centrata e coll imata da diaframmi e condensatori e incide su uno specchio semi-riflettente che la devia verso la superficie del campione attraverso la lente obbiettivo. La luce riflessa dalla superficie in esame attraversa nuovamente lo specchio e si concentra nel fuoco della lente obbiettivo. In questo punto posto un prisma deflettore in grado di deviare totalmente o p a r z i a l m e n t e i l s e g n a l e luminoso verso la lente oculare che permet te la v is ione ingrandita del provino. I l segnale pu essere infine deviato da uno specchio ed inviato allo schermo fotografico o a l l a t e l e c a m e r a p e r lacquisizione.
2.MICROSCOPIO OTTICO (OM)
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!I limiti sono: ! scarso potere risolutivo (circa 1 m)! scarsa profondit di campo
Il microscopio ottico consente di determinare: le dimensioni e la forma dei cristalliti (grani); la distribuzione delle fasi; la direzione delle linee di scorrimento (l'intersezione dei piani di scorrimento con la superficie); twins (geminati); la presenza di contaminazioni del materiale, di precipitati, di porosit o difettosit del materiale.
MICROSCOPIO OTTICO (OM)
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OM: MODALITA DI ESAME
A) Acciaio Inossidabile, Tipo 330, Campo Chiaro B) Acciaio Inossidabile, Tipo 330, Campo Scuro C) Lega Cu-10%Zn, Luce polarizzata D) Acciaio Inossidabile, Contrasto interferenziale ICR
D
A B
C
Campo Chiaro
ICR
Campo Scuro
Luce polarizzata
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OM: TIPOLOGIE
DIRITTO ROVESCIATO
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3.MICROSCOPIO ELETTRONICO A SCANSIONE
(SEM) per la maggiore risoluzione (limite 2nm)
per la maggiore profondit di campo (cm)
per il range di ingrandimen8 (5x ~ 500.000x)
possibilit di associare allanalisi visiva quella chimica e cristallograca
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MICROSCOPIO ELETTRONICO A SCANSIONE (SEM)
in alto vuoto (10-3 10-4 Pa):
campioni conduJvi (8picamente sistemi metallici)
campioni resi conduJvi (ovvero ricoper8 da un soJle strato metallico)
in basso vuoto (10 100 Pa): campioni conduJvi campioni non conduJvi campioni ossida8, corrosi, un8, ecc. campioni mis8 o ingloba8 in resina
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SEM: FUNZIONAMENTO Colonna con cannone eleMronico e len8 eleMromagne8che Camera porta campioni Sistema di vuoto Controllo segnale eleMronico e sistema di acquisizione dellimmagine
Emissione termoionica: filamento in W o in LaB6 Emissione di campo (FE-SEM): W rivestito ZrO2 Potenza fascio = 0.2 - 40keV
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SEM: SEGNALI PRODOTTI
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SEM: SE vs. BSE
e- del fascio interagisce con gli e- delle orbite esterne d e b o l m e n t e l e g a t i c h e vengono espulsi mediante trasfer imento di energia c i n e t i c a ( d i f f u s i o n e anelastica)
Caratterizzati da una energia < 50eV
Facilmente riassorbiti dalla materia quindi riescono ad emergere in superficie solo quelli generati a piccole profondit (5-50 nm).
SE (secondary electrons)
BSE (backscattered electrons)
e- del fascio urta contro il nucleo dellatomo. Quando langolo >90 si ha retrodiffusione (diffusione elastica)
Pi alto il numero atomico del materiale, pi urti in prossimit della superficie pi elettroni fuoriescono dal campione
Pi basso il numero atomico, pi il fascio entra in profondit (centinaia di nm) meno elettroni escono dal campione e con minor energia
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SE Contrasto topografico
BSE alta dipendenza da Z
SEM: SE vs BSE
= BS/ in
= SE/ in
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SE Immagine topografica
BSE Fe-based alloy Mo-rich zone chiare Cr-rich zone scure Immagine composizionale
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SEM: RAGGI X
Se lelettrone del fascio interagisce anelasticamente con il campo coulombiano del nucleo atomico, la perdita di energia avviene sotto forma di radiazione X. Ogni materiale ha una emissione spettrale caratteristica
Con la MICRORANALISI si ottiene una caratterizzazione chimico-fisica del campione
Energy-dispersive X-ray spectroscopy (EDS o EDX)
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SEM: ANALISI EDS
SPETTRO EDS
MAPPA CHIMICA
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SEM: VOLUME DI INTERAZIONE
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EBSD: Electron Backscattered Diffraction E una tecnica usata per esaminare l'orientamento cristallografico di materiali cristallini o policristallini e per determinare le fasi che compongono il campione da esaminare.
SEM: ANALISI EBSD
Kikuchi pattern viene generato dagli elettroni diffratti dai piani reticolari del campione. Ogni banda di Kikuchi corrisponde a una determinata famiglia di piani cristallografici. I pattern vengono digitalizzati e processati da un apposito software che identifica le fasi e lorientazione dei cristalli
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SEM: ANALISI EBSD
Riconoscimento fasi Acciaio dupelx: Austenite + Ferrite
Orientazioni cristallografiche
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EBSD
BSE
SE
EDS
SEM E DETECTORS
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4.MICROSCOPIO ELETTRONICO IN TRASMISSIONE (TEM)
Campione ottenuto mediante FIB
(Focused Ion Beam)
Fascio elettronico trasmesso attraverso un campione estremamente sottile (50 nm- 500 nm). Il fascio quindi colpisce uno schermo fluorescente sensibile agli elettroni proiettando su di esso un immagine reale e fortemente ingrandita della porzione di campione attraversata. Risultato: immagini ad altissima risoluzione (0.2 nm).
TEM Schema processo di elettrolucidatura per
assottigliamento del campione
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Campionamento
Taglio
(Inglobatura del campione o fissaggio in un morsetto)
Spianatura meccanica
Lucidatura meccanica (o elettrolitica)
(attacco chimico o elettrolitico)
PREPARAZIONE DEI CAMPIONI
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TAGLIO DEI CAMPIONI DA ANALIZZARE
Dischi di troncatura: polvere di diamante, SiC, Al2O3 Fluido da taglio Fermacampione
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INGLOBATURA Per facilitare operazioni di lucidatura: Inglobatura con resine a caldo (HOT MOUNTING)
Inglobatura con resine a freddo (COLD MOUNTING)
Utilizzo di un morsetto
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termoindurenti termoplastiche
INGLOBATURA HOT MOUNTING Resine Termoindurenti (induriscono ad alta T e P) Resine Termoplastiche (Vengono fuse e induriscono durante il raffreddamento) TIPOLOGIE Resine acriliche (per campioni porosi), fenoliche+C (per SEM), epossidiche (per alta adesione)
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INGLOBATURA COLD MOUNTING Per campioni sensibili a T e/o P Resina miscelata con indurente TIPOLOGIE Resine epossidiche (basso ritiro, campioni porosi, tempi lunghi), Resine poliestere (campioni di forma regolare, tempi corti), Resine acriliche (propriet poco inferiori alle epossidiche ma tempi corti)
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SPIANATURA E LUCIDATURA MECCANICA
Per ottenere superfici a specchio Manuale o automatica
PARAMETRI: velocit di rotazione dei dischi tipo di lubrificante ( a base di acqua, di alcol..) Forza applicata Tempo Scelta dellabrasivo (SiC, Polvere di diamante, Silice
colloidale) Granulometria dellabrasivo: importante perch i
grani non devono lasciare tracce visibili al microscopio
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ATTACCO CHIMICO/ELETTROCHIMICO per poter osservare caratteristiche quali la forma e le dimensioni dei grani, inclusioni, precipitati, orientazioni microstrutturali
Prima Dopo
+ Prodotti di reazione
Zone a diversa luminosit e colorazione
TIPOLOGIE: reattivi che agiscono sul bordo dei grani reattivi di contrasto (agiscono sui piani cristall. dei singoli grani) reattivi di selezione (agiscono preferenzialmente con alcune fasi
presenti colorandole o asportandole)
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Ottone (due fasi)
MICROSTRUTTURE TRAMITE OM Acciaio austenitico (una fase) Acciaio ferritico (una fase), 300X
Acciaio duplex: austenitica e ferritica (due fasi)
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ATTACCO CHIMICO
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ATTACCO CHIMICO
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IMMAGINI OM: DIAGRAMMA Fe-C
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STRUTTURE DELLACCIAIO
Ferrite, C 0%, 500X Ferrite e Perlite, C 0,16%, 500X
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STRUTTURE DELLACCIAIO
Ferrite e Perlite, C 0,45%, 500X
Perlite, C 0,8%, 500X
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STRUTTURE DELLACCIAIO
Perlite e cementite secondaria, C 1,5%, 500X
Austenite 12%Mn 500X
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STRUTTURE DELLACCIAIO
Martensite, 200X
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Lega A356 (Al-Si) as-cast
aMacco eleMrochimico Barker e visione in luce polarizzata
Si nota chiaramente la struMura
dendri8ca di solidicazione
Lega 6082 (Al Si Mg) stato ricoMo aMacco eleMrochimico Barker e visione in luce polarizzata
ALTRI ESEMPI OM: LEGHE DI ALLUMINIO
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Lega Al-Cu-Mg
Gruppo 2000 Grani orientati lungo la direzione di forgiatura
LEGA DI ALLUMINIO
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TITANIO
Titanio ASTM F67 Grade 2 Luce polarizzata NO attacco chimico Presenza di twin
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LEGA DI RAME
Ottone per cartucce 30%Zn 50% riduzione + ricottura FCC Grani con twins Klemm I (2g K2S2O2 in soluzione basica) luce polarizzata
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IMMAGINI SEM: FRATTURA ACCIAIO Frattura duttile
presenza dimples Fragile
frattura intergranulare
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IMMAGINI SEM: PRECIPITATI ESTRATTI IN ACCIAI AD ALTO AZOTO
(HNS)
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IMMAGINI TEM/HRTEM
A B
Dislocazioni Reticolo cristallino, risoluzione atomica (HRTEM) Particella