CELLULE AL MICROSCOPIO...Quindi il microscopio a luce trasmessa, come quello che abbiamo usato...

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Istituto Comprensivo «Manzoni» Reggio Emilia Laboratorio ai Musei Civici Classi prime primavera 2019 CELLULE AL MICROSCOPIO Il microscopio serve a vedere oggetti invisibili ad occhio nudo, ingranden- doli. In esso ci sono varie parti: - oculare ed obiettivi, lenti di ingrandi- mento; - tavolino portaoggetti, dove si appog- giano i campioni; - fonte di luce e lente convergente, per rendere possibile la visione; - 2 volantini per spostare il tavolino ed il vetrino nelle varie direzioni; - vite macrometrica, per catturare la immagine del campione; - vite micrometrica, per mettere a fuo- co l’immagine. Quindi il microscopio a luce trasmessa, come quello che abbiamo usato presso la sede dei Musei Civici di Reggio al Mauriziano, è un insieme di fonti di luce, specchi e lenti. Il campione da osservare deve essere preparato nel seguente modo: - appoggiare il campione, che deve essere trasparente alla luce, su un ve- trino portaoggetti; - aggiungere gocce d’acqua o di colo- rante, poi ricoprire con un vetrino coprioggetto; - accendere la luce e regolarne l’inten- sità; - abbassare il tavolino al massimo e iniziare l’osservazione con l’obiettivo minore (nel nostro caso 4x); - mettere il vetrino sul tavolino e con i volantini spostarlo al centro; - usare le viti macro- e micro-metrica per mettere a fuoco l’immagine; - passare successivamente agli ingran- dimenti superiori (10x e 40x). Abbinando gli ingrandimenti degli obiettivi con quello dell’oculare, abbiamo osservato i campioni agli ingrandimenti di 40x, 100x, 400x. CAMPIONI OSSERVATI 1) Cellule di epidermide di cipolla Per osservare il nucleo di queste cellule abbiamo usato un colorante, la tintura di iodio. Le cellule appaiono disposte su file pa- rallele, sono allungate, ed in ciascuna di esse, oltre al nucleo, si osservano la membrana e la parete cellulare ed il citoplasma. 2) Foglie di muschio Le foglie sono trasparenti, ma la loro struttura interna è più visibile ad ingran- dimenti maggiori (es. 400x). Le cellule sono molto più piccole di quelle della cipolla, ma sono piene di organuli verdi, i cloroplasti. 3) Polpa di pomodoro Le cellule della polpa sono molto più grandi delle precedenti, inoltre sono tondeggianti. Al loro interno si notano i pigmenti detti Cromoplasti, che danno il tipico colore rosso alla polpa. 4) Foglie di cipolla Dalla pagina inferiore di queste foglie, si sono visti parecchi stomi, i pori che permettono alla foglia di far passare i gas fondamentali per la vita della pian- ta. 5) Foglia di radicchio rosso Nerlle sue cellule sono evidenti i vacuo- li; con l’acqua salata abbiamo eviden- ziato il fenomeno dell’osmosi. I NOSTRI COMMENTI - L’esperienza ai Musei mi ha colpito molto perché ho visto per la prima vol- ta un microscopio e l’ho usato (C.F.) - Per me è stata interessantissima, fi- nalmente ho sfogato la mia curiosità ve- dendo come sono fatte le cellule (E.B.) - E’ stato molto bello ed interessante perché ho imparato cose che prima non sapevo e siamo stati tutti insieme (T.F.) - E’ stata una bellissima esperienza perché mi ha incuriosito, ho scoperto tante cose che non immaginavo (C.G.)

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Istituto Comprensivo «Manzoni» Reggio Emilia Laboratorio ai Musei Civici Classi prime primavera 2019

CELLULE AL MICROSCOPIO

Il microscopio serve a vedere oggettiinvisibili ad occhio nudo, ingranden-doli. In esso ci sono varie parti:- oculare ed obiettivi, lenti di ingrandi-mento;- tavolino portaoggetti, dove si appog-giano i campioni;- fonte di luce e lente convergente, perrendere possibile la visione;

- 2 volantini per spostare il tavolino edil vetrino nelle varie direzioni;- vite macrometrica, per catturare laimmagine del campione;- vite micrometrica, per mettere a fuo-co l’immagine.Quindi il microscopio a luce trasmessa,come quello che abbiamo usato pressola sede dei Musei Civici di Reggio alMauriziano, è un insieme di fonti di luce, specchi e lenti.

Il campione da osservare deve esserepreparato nel seguente modo:- appoggiare il campione, che deve essere trasparente alla luce, su un ve-trino portaoggetti;- aggiungere gocce d’acqua o di colo-rante, poi ricoprire con un vetrinocoprioggetto; - accendere la luce e regolarne l’inten-sità;

- abbassare il tavolino al massimo e iniziare l’osservazione con l’obiettivominore (nel nostro caso 4x);- mettere il vetrino sul tavolino e con ivolantini spostarlo al centro;- usare le viti macro- e micro-metricaper mettere a fuoco l’immagine;- passare successivamente agli ingran-dimenti superiori (10x e 40x).Abbinando gli ingrandimenti degliobiettivi con quello dell’oculare, abbiamo osservato i campioni agli ingrandimenti di 40x, 100x, 400x.

CAMPIONI OSSERVATI1) Cellule di epidermide di cipollaPer osservare il nucleo di queste celluleabbiamo usato un colorante, la tinturadi iodio. Le cellule appaiono disposte su file pa-rallele, sono allungate, ed in ciascunadi esse, oltre al nucleo, si osservanola membrana e la parete cellulare ed ilcitoplasma.

2) Foglie di muschioLe foglie sono trasparenti, ma la lorostruttura interna è più visibile ad ingran-dimenti maggiori (es. 400x). Le cellule sono molto più piccole di quelle della cipolla, ma sono piene di organuli verdi, i cloroplasti.3) Polpa di pomodoroLe cellule della polpa sono molto piùgrandi delle precedenti, inoltre sonotondeggianti. Al loro interno si notano i pigmenti detti Cromoplasti, che dannoil tipico colore rosso alla polpa.

4) Foglie di cipollaDalla pagina inferiore di queste foglie, si sono visti parecchi stomi, i pori che permettono alla foglia di far passare igas fondamentali per la vita della pian-ta.5) Foglia di radicchio rossoNerlle sue cellule sono evidenti i vacuo-li; con l’acqua salata abbiamo eviden-ziato il fenomeno dell’osmosi.

I NOSTRI COMMENTI- L’esperienza ai Musei mi ha colpito molto perché ho visto per la prima vol-ta un microscopio e l’ho usato (C.F.)- Per me è stata interessantissima, fi-nalmente ho sfogato la mia curiosità ve-dendo come sono fatte le cellule (E.B.) - E’ stato molto bello ed interessanteperché ho imparato cose che prima nonsapevo e siamo stati tutti insieme (T.F.)- E’ stata una bellissima esperienzaperché mi ha incuriosito, ho scopertotante cose che non immaginavo (C.G.)