Cellula Tumorale Cellula Normale Quali sono le cause del cancro ? Quali meccanismi provocano la...
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Cellula Tumorale
Cellula Normale
Quali sono le cause del cancro ?
Quali meccanismi provocano
la comparsa di cellule neoplastiche ?
Meccanismi della cancerogenesi
Interazione
Epidemiologia dei tumori
Miglioramento delle tecniche diagnostiche, aumento dei controlli di screening
Allungamento della vita media
Larga diffusione di sostanze chimiche di neosintesi, con conseguente aumento del rischio cancerogeno da esposizione
L’incremento dell’incidenza può essere spiegato da due tendenze opposte:
Epidemiologia dei tumoriRischio oncogeno occupazionale (20-40%)
Rischio oncogeno ambientale (3%)
Rischio oncogeno iatrogeno (1%)
Rischio oncogeno alimentare
Rischio oncogeno voluttuario
Fattori ambientali: l’inquinamento chimico ed industriale
Fattori ambientali: alcuni comportamenti “a rischio”
Periodo di latenzaCancerogenesi a più stadi
1
Mesi,
Anni
2 3
Crescita lenta
Cellula normale
Cellula suscettibile
Cellula tumoraleCellula tumoralesilente
X
Agente cancerogeno
Cellula tumoraleX XInstabilità intrinseca
Meccanismi di difesa
Iniziazione e promozione
Stimolo iniziale Cellula normale
Cellula potenzialmentecancerosa
Cellula tumoralePeriodo di progressione (promozione)
Induzione Modificata da:Fattori genetici Accessibilità cellule bersaglio Riparazione
Influenzata da:Agenti promoventiBilancio ormonaleRisposta locale dei tessutiRisposta immunitaria
Epidemiologia molecolare per individuare le
interazioni gene-ambiente Metabolismo dei cancerogeni
Suscettibilità
ereditaria
Addotti che danneggiano il DNA
Mutazioni/Cambiamenti genetici
Ripari al DNA/Instabilità
genomica
VALUTAZIONE DI RISCHIO DEL CANCRO UMANO- identificazione di rischio - dose response
- valutazione di esposizione - caratterizzazione del rischio
Dose molecolare
Rischio di mutazione
Fattori che influenzano
l’incidenza e la mortalità
INCIDENZA MORTALITA’
Dagli studi di Cancerogenesi chimica sperimentale è
emerso:
- alcune sostanze chimiche possono dare tumori da sole
(“cancerogeni completi”)
- altre sostanze non producono alterazioni, finché lo stesso tessuto
non viene esposto ad altre sostanze: le prime si definiscono
“agenti inizianti”, le seconde “agenti promoventi”
- è oggi chiaro che gli agenti inizianti provocano alterazioni a carico
del DNA della cellula, mentre gli agenti promoventi in genere
inducono stimoli alla proliferazione
- durante questa proliferazione indotta da un promovente, si
potranno manifestare anomalie nel comportamento di crescita
cellulare, derivanti da alterazioni eventualmente prodotte dall’
agente iniziante a carico di geni che partecipano al controllo dei
meccanismi del ciclo cellulare e della mitosi.
Cancerogenesi Chimica• Lo studio delle sostanze chimiche come
causa di neoplasie ha permesso di comprendere la patogenesi della maggior parte dei Tumori spontanei
• Tali tumori dipendono dall’esposizione prolungata a dosi elevate di alcune sostanze chimiche dette cancerogeni
• Tumori indotti chimicamente sono caratterizzati da lunghi tempi di insorgenza
Cancerogenesi Chimica• Durante lo sviluppo del tumore si possono
distinguere diverse fasi (Ca polmonare dei fumatori, Ca del collo dell’utero)
• Si può riconoscere una prima fase di lesioni preneoplastiche reversibili, seguite da un periodo si latenza, dall’acquisizione di atipie neoplastiche vere e proprie e infine all’acquisizione dell’invasività e della capacità di metastatizzare
• Queste caratteristiche possono essere riprodotte in laboratorio, studiando l’insorgenza dei tumori indotti sperimentalmente
I fondamentali studi di
Cancerogenesi Sperimentale
negli animali da laboratorio
Cancerogenesi Chimica
Applicazione di un cancerogeno Spennellatura
di catrame
Comparsa di lesione preneoplastica
Fase di iniziazione
Lesioni di tipo iperplastico, necrotico-degenerative
Sospendendo il trattamentoScomparsa delle lesionipreneoplastiche
Fase di latenza
Cancerogenesi Chimica
Spontaneamente dopo il tempo di latenza può insorgere il tumore
Il tempo di latenza può essere ridotto applicando sostanze promuoventi
Fase di promozione
Fase di latenza
Fase di progressione
Con il passare del tempo il tumoreAcquisisce caratteristiche di malignità,invasività, capacità di metastatizzazione,cachessia
INDUZIONE SPERIMENTALE DI TUMORI IN LABORATORIO A differenza di come si somministrano le sostanze inizianti e promuoventi la neoplasia può insorgere o meno
Diapositiva 16 di 17
Diapositiva 17 di 17
Attivazione metabolica extraepatica dei pro-cancerogeni
Il benzo(a)pirene può essere modificato a livello cutaneo (sito di assorbimento) e causare tumori cutanei. La modificazione strutturale che il benzopirene subisce a livello cutaneo e diversa da quella epatica
O
O OZone preferenziali di
ossidazioneed ossigenazione
Attivazione metabolica extraepatica dei pro-cancerogeni
Amine (derivate dalla digestione delle proteine)
Acidità gastrica
Nitrosamine
Elettrofile, interagiscono con il DNA delle cellule della mucosa gastrica causando l’insorgenza del Ca
Nitrati, nitriti
Attivazione metabolica extraepatica dei pro-cancerogeni
Perdendo il residuo glicuronico, la 2-naftilamina perde parte della sua solubilità, ma non quella di interagire con il DNA. Precipita nella vescica accumulandosi nell’epitelio vescicale, trasformando le cellule epiteliali.
2-naftilamina
Enzimi della flora batterica intestinale
2-naftilamina glicuronatasolforata
Ac. glicuronicoAc,solforico
β-glicuronidasi
2-naftilaminasolforata
Attivazione metabolica extraepatica dei pro-cancerogeni
Sostanze endogene necessarie al corretto assorbimento di grassi dalla dieta
Cicasina
Enzimi della flora batterica intestinale
Sali biliari
Cancerogeni Endogeni
Si accumulano a livello della mucosa intestinale, causando tumori dell’intestino
Diapositiva 12 di 29
Cancerogenesi Chimica: la fase di promozione
• A partire da una cellula già iniziata, si sviluppa la neoplasia
• Le sostanze responsabili di tale evento, i promuoventi, non sono cancerogeni se somministrati deparatamente dall’iniziante
• Non interagiscono con il DNA (Non mutageni)
• L’azione dei promuoventi può essere reversibile, si manifesta solo sopra una certa dose soglia
• In ultima analisi, l’evento determinato dal promuovente che scatena la trasformazione cellulare è l’induzione alla proliferazione cellulare
Cancerogenesi Chimica: la fase di promozione
• Nei primi stadi della promozione l’azione iperplastica si esercita sia sulle cellule normali che su quelle iniziate
(STADIO 1 della promozione)• Successivamente avviene una proliferazione
selettiva (STADIO 2 della promozione, selezione)
• Si formano ‘ foci proliferativi’ che si presentano come noduli neoplastici paragonabili a tumori benigni
Cancerogenesi Chimica: la fase di promozione
• Nei primi stadi della promozione l’azione iperplastica si esercita sia sulle cellule normali che su quelle iniziate
(STADIO 1 della promozione)• Successivamente avviene una proliferazione
selettiva (STADIO 2 della promozione, selezione)
• Si formano ‘ foci proliferativi’ che si presentano come noduli neoplastici paragonabili a tumori benigni
Cancerogenesi Chimica: la fase di promozione
La proliferazione selettiva delle cellule iniziate può dipendere da diverse caratteristiche che, durante la stimolazione promuovente, differenziano il comportamento proliferativo delle cellule trasformate da quelle normali
Differente inibizioneDifferente stimolazione
Necrosi e rigenerazione differenzialeDifferente ritorno alla fase quiescente
L e differenze che si instaurano tra cellule normali e iniziate sono determinate da mutazioni subite su oncogeni diversi
Dagli studi di Cancerogenesi chimica sperimentale è emerso che :
- alcune sostanze chimiche possono dare tumori da sole (“cancerogeni completi”)
- altre sostanze non producono alterazioni, finché lo stesso tessuto non viene esposto ad altre
sostanze: le prime si definiscono “agenti inizianti”, le seconde “agenti promoventi”
- è oggi chiaro che gli agenti inizianti provocano alterazioni a carico del DNA della cellula,
mentre gli agenti promoventi in genere inducono stimoli alla proliferazione
- durante questa proliferazione indotta da un promovente, si potranno manifestare anomalie
nel comportamento di crescita cellulare, derivanti da alterazioni eventualmente prodotte dall’
agente iniziante a carico di geni che partecipano al controllo dei meccanismi del ciclo
cellulare e della mitosi.
Cancerogenesi Chimica: Iniziazione
Iniziante
Iniziazione: la cellula iniziata subisce una mutazione a livello di un oncogene che non dà effetto fenotipico, perché non è utilizzato dalla cellula quiescente
PERIODO DI LATENZA
Cancerogenesi Chimica: Promozione
Promozione (fase 1): l’agente promuovente agisce su tutte le cellule (normali e iniziate)Risvegliando l’oncogene sia sano che mutato e determinando proliferazione cellulare
Promovente
Iperplasia
Cancerogenesi Chimica: Promozione
Promozione (fase 2): rimosso l’agente promuovente l’oncogene sano smette di essere stimolato di conseguenza le cellule normali smettono di proliferare e tornano quiescenti (si può osservare anche una regressione della proliferazione. Nelle cellule iniziate,l’oncogene mutato, non risentendo più degli stimoli inibitori, continua a stimolare la proliferazione incontrollata
Promovente
Neoplasia benigna
Promozione
• E’ il processo mediante il quale si induce la trasformazione neoplastica di una cellula già esposta ad un agente iniziante
• Tale processo è causato dai promotori, una categoria di sostanze eterogenee sia dal punto di vista strutturale che funzionale
• I promuoventi possono essere molecole endogene• L’evento più frequente determinato dai
promuoventi è la proliferazione cellulare.
Promozione
La proliferazione cellulare è indotta dai promuoventi attraverso meccanismi epigentici
I promotori non interagiscono con il DNA ma inducono la proliferazione cellulare interagendo con specifici recettori di superficie e/o attivando secondi messaggeri intracellulari
Tra gli eventi innescati dai promuoventi ricordiamo: Alterazione della sintesi di fosfolipidi Aumento della sintesi di ac. Nucleici
Induzione di attività enzimatiche Alterazione della distribuzione intracellulare di Ca++
Rilascio di PGE Alterazione della morfologia cellulare Depolimerizzazione del citoscheletro
Alterazione del differenziamento cellulare Sintesi di poliamine
Diapositiva 21 di 29
Diapositiva 22 di 29
Diapositiva 23 di 29
Promozione
Il promotore più studiato nella chimica sperimentale è il TPA (12-O-tetradecanoylphorbol-13-acetate), che è il principio attivo dell’olio di Croton
E’ una molecola lipofila che attraversa la membrana plasmatica in assenza di recettori specifici
Il TPA induce proliferazione cellulare e inibisce la comunicazione intracellulare necessaria al controllo
Diapositiva 25 di 29
Progressione Le fasi di iniziazione e promozione
portano alla trasformazione in senso benigno
Il passaggio da cellula tumorale benigna avviene nel corso della fase di progressione
La cellula tumorale benigna (attivamente proliferante) è caratterizzata da una maggiore instabilità genetica se confrontata alla cellula normale di derivazione
Nella fase di progressione si accumulano altre mutazioni geniche
Tali mutazioni determinano l’acquisizione del fenotipo maligno, ovvero capacità metastatica, alterazione del metabolismo energetco
Le cellule della stessa massa tumorale possono subire ulteriori mutazioni e acquisire fenotipi diversi: ETEROGENEITA’ CELLULARE CARATTERISTICA DEI T. MALIGNI
Cambi
di differenziamento:
Metaplasie
Epitelio pluristratificatonon cheratinizzato
Caratteri di displasia,(grado massimo =
= carcinoma in situ)
Alterazioni dell’
architettura tissutale:
Displasie
Le Precancerosi (Lesioni Preneoplastiche)
Precancerosi :condizioni dal significato analogo a quello delle lesioni pre-neoplastiche
osservate dalla cancerogenesi sperimentale
Leucoplachia
Precancerosi :condizioni dal significato analogo a quello delle lesioni pre-neoplastiche
osservate dalla cancerogenesi sperimentale
EPITELIO CILINDRICOECTOPICO
Poliposi del ColonPoliposi del Colon
Fattori endogeni: genetici: le Neoplasie “Ereditarie”
Neurofibromatosidi von Recklinghausen
fibromi multipli delle guainedei nervi periferici
mal. ereditaria dominante
Cancerogenichimici
UV
Cellula Normale
Cellula Tumorale
Radiazioni
Virus
Errori di replicazione
Danno al DNA
Mutazionipuntiformi
Riarrangiamenti(traslocazioni, delezioni,
Amplificazione)
Alterazioni al DNA di geni che controllano la proliferazione (oncogeni e geni oncosoppressori)- Proliferazione sregolata