Cellula vegetale - Collegio Nazionale degli … tipo di cellula è? • La cellula vegetale è un...

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Cellula vegetale Cellula vegetale

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  • Cellula vegetaleCellula vegetale

  • La Cellula vegetaleLa Cellula vegetale

  • Che tipo di cellula ?Che tipo di cellula ?

    La cellula vegetale un tipo di cellula eucariotica(Eukaryota (o eukarya) deriva dalla fusione dei due termini greci (eu, perfetto) e (karyon, nucleo)) con diverse peculiaritche la differenziano dalle cellule animali, fungine(alimentazione eterotrofa ,completa mancanza di tessuti differenziati e di elementi conduttori, sistema riproduttivo attraverso elementi detti spore - e non attraverso uno stadio embrionale come avviene per animali e piante-)

    e degli altri regni dei viventi.

    La cellula vegetale un tipo di cellula eucariotica(Eukaryota (o eukarya) deriva dalla fusione dei due termini greci (eu, perfetto) e (karyon, nucleo)) con diverse peculiaritche la differenziano dalle cellule animali, fungine(alimentazione eterotrofa ,completa mancanza di tessuti differenziati e di elementi conduttori, sistema riproduttivo attraverso elementi detti spore - e non attraverso uno stadio embrionale come avviene per animali e piante-)

    e degli altri regni dei viventi.

  • parete cellulareparete cellulare

    la presenza della parete cellulare costituita da cellulosa un polimero la cui unit elementare il glucosio, proteine ed, a seguito di modificazioni, da lignina, suberina... ) e i relativi plasmodesmi, canali nella parete cellulare grazie ai quali le cellule della pianta sono in comunicazione fra loro.

    la presenza della parete cellulare costituita da cellulosa un polimero la cui unit elementare il glucosio, proteine ed, a seguito di modificazioni, da lignina, suberina... ) e i relativi plasmodesmi, canali nella parete cellulare grazie ai quali le cellule della pianta sono in comunicazione fra loro.

  • I plastidiI plastidi

    Fra i plastidi vi sono i cloroplasti che, grazie alla clorofilla permettono alle cellule vegetali di produrre monomeri di zucchero (glucosio) e ossigeno a partire dalla CO2 sfruttando l'energia solare: detto processo viene definito come fotosintesi clorofilliana.

    Fra i plastidi vi sono i cloroplasti che, grazie alla clorofilla permettono alle cellule vegetali di produrre monomeri di zucchero (glucosio) e ossigeno a partire dalla CO2 sfruttando l'energia solare: detto processo viene definito come fotosintesi clorofilliana.

  • Il cloroplastoIl cloroplasto

    Il cloroplasto un tipo di organulo presente nelle cellule delle piante e nelle alghe eucariotiche. Allinterno di questi organuli si svolge il processo della fotosintesi: lenergia luminosa viene catturata dai pigmenti di clorofilla e viene convertita in energia chimica (ATP e NADPH).

    Il cloroplasto un tipo di organulo presente nelle cellule delle piante e nelle alghe eucariotiche. Allinterno di questi organuli si svolge il processo della fotosintesi: lenergia luminosa viene catturata dai pigmenti di clorofilla e viene convertita in energia chimica (ATP e NADPH).

  • Il cloroplastoIl cloroplasto

  • I vacuoliI vacuoli

    la presenza caratterizzante di numerosi vacuoli (organuli avvolti da una membrana) che occupano gran parte della cellula e la cui funzione principale quella di mantenere il turgore cellulare e svolgono funzioni di riserva di varie sostanze.

    la presenza caratterizzante di numerosi vacuoli (organuli avvolti da una membrana) che occupano gran parte della cellula e la cui funzione principale quella di mantenere il turgore cellulare e svolgono funzioni di riserva di varie sostanze.

  • principali tipi di cellule vegetali:principali tipi di cellule vegetali:

    Cellule Meristematiche: sono cellule non differenziate il cui unico scopo la riproduzione; si occupano quindi della riparazione e della crescita della pianta in lunghezza, meristema primario o apicale, ed in larghezza, meristema secondario

    Cellule Meristematiche: sono cellule non differenziate il cui unico scopo la riproduzione; si occupano quindi della riparazione e della crescita della pianta in lunghezza, meristema primario o apicale, ed in larghezza, meristema secondario

  • Cellule ParenchimaticheCellule Parenchimatiche

    sono cellule vive a maturit, con una parete cellulare primaria piuttosto sottile e molto attive dal punto di vista metabolico, possono per esempio assumere funzioni fotoautotrofe(nelle foglie e nelle parti verdi della pianta), funzioni di riserva oppure di conduzione.

    sono cellule vive a maturit, con una parete cellulare primaria piuttosto sottile e molto attive dal punto di vista metabolico, possono per esempio assumere funzioni fotoautotrofe(nelle foglie e nelle parti verdi della pianta), funzioni di riserva oppure di conduzione.

  • Cellule collenchimatiche:Cellule collenchimatiche:

    sono cellule allungate che svolgono prevalentemente una funzione di supporto, ma, nel mentre, svolgono anche funzioni metaboliche come la fotosintesi, sono proviste della sola parete primaria emicellulosa, cellulosa e pectina, mancando la lignina le sue capacit di sostegno meccanico sono molto limitate ma la loro elasticit le rende ottime per sostenere le piante erbacee e gli organi in sviluppo.

    sono cellule allungate che svolgono prevalentemente una funzione di supporto, ma, nel mentre, svolgono anche funzioni metaboliche come la fotosintesi, sono proviste della sola parete primaria emicellulosa, cellulosa e pectina, mancando la lignina le sue capacit di sostegno meccanico sono molto limitate ma la loro elasticit le rende ottime per sostenere le piante erbacee e gli organi in sviluppo.

  • Cellule sclerenchimatiche:Cellule sclerenchimatiche:

    sono le cellule di sostegno propriamente dette, sono provviste, oltre che della parete primaria, di una parete secondaria sottostante alla prima, questa formata prevalentemente da lignina che rende le suddette cellule estremamente dure, inoltre sono rese impermiabili dalla presenza di cutina e/o suberina, questo provoca inoltre la morte della cellula che non pu ricevere abbastanza nutrimento per mantenere un qualsiasi metabolismo, anche di mantenimento.

    Il tessuto sclerenchimatico oltre alle ovvie funzioni di sostegno ha funzioni di protezione.

    sono le cellule di sostegno propriamente dette, sono provviste, oltre che della parete primaria, di una parete secondaria sottostante alla prima, questa formata prevalentemente da lignina che rende le suddette cellule estremamente dure, inoltre sono rese impermiabili dalla presenza di cutina e/o suberina, questo provoca inoltre la morte della cellula che non pu ricevere abbastanza nutrimento per mantenere un qualsiasi metabolismo, anche di mantenimento.

    Il tessuto sclerenchimatico oltre alle ovvie funzioni di sostegno ha funzioni di protezione.

  • tessuto vegetaletessuto vegetale

    Un tessuto vegetale un caratteristico tessuto delle Cormofite ed costituito da complessi cellulari formati da cellule pi o meno differenziate e specializzate per lo svolgimento di una particolare funzione, che risulta strettamente vitale per la sopravvivenza dell'organismo, e per questo mantengono anche la medesima forma e la medesima struttura.

    I primi, detti anche meristemi, presenti solamente in determinate aree, sono formati da cellule indifferenziate (embrionali) che mantenendo, o riacquistando in un secondo tempo, la loro capacitdi divisione portano ad una crescita indefinita dell'individuo in lunghezza (meristemi primari) e/o spessore (meristemi secondari).

    I secondi sono costituiti da cellule che perdendo la loro capacit di dividersi, si differenziano e si specializzano per lo svolgimento di una parti

    Un tessuto vegetale un caratteristico tessuto delle Cormofite ed costituito da complessi cellulari formati da cellule pi o meno differenziate e specializzate per lo svolgimento di una particolare funzione, che risulta strettamente vitale per la sopravvivenza dell'organismo, e per questo mantengono anche la medesima forma e la medesima struttura.

    I primi, detti anche meristemi, presenti solamente in determinate aree, sono formati da cellule indifferenziate (embrionali) che mantenendo, o riacquistando in un secondo tempo, la loro capacitdi divisione portano ad una crescita indefinita dell'individuo in lunghezza (meristemi primari) e/o spessore (meristemi secondari).

    I secondi sono costituiti da cellule che perdendo la loro capacit di dividersi, si differenziano e si specializzano per lo svolgimento di una parti

  • Come originano i tessuti vegetaliCome originano i tessuti vegetali

    I tessuti vegetali originano dalla divisione di una o pi cellule secondo le tre direzioni spaziali e sono caratteristici in quanto conservano numerose comunicazioni plasmatiche tra le cellule, i plasmodesmi. Tutte le cellule rimangono poi unite tra loro per mezzo di una struttura formata da pectina, la lamella mediana, che si forma alla fine della divisione cellulare.

    I tessuti vegetali originano dalla divisione di una o pi cellule secondo le tre direzioni spaziali e sono caratteristici in quanto conservano numerose comunicazioni plasmatiche tra le cellule, i plasmodesmi. Tutte le cellule rimangono poi unite tra loro per mezzo di una struttura formata da pectina, la lamella mediana, che si forma alla fine della divisione cellulare.

  • Categorie di tessutiCategorie di tessuti

    Per la loro relativa semplicit morfo-strutturale, le piante, rispetto agli animali, possiedono un minor numero di tessuti. Questi, a seconda della derivazione e della specializzazione delle loro cellule, possono essere raggruppati in due grandi categorie:

    Tessuti meristematici o embrionali Tessuti definitivi o adulti

    Per la loro relativa semplicit morfo-strutturale, le piante, rispetto agli animali, possiedono un minor numero di tessuti. Questi, a seconda della derivazione e della specializzazione delle loro cellule, possono essere raggruppati in due grandi categorie:

    Tessuti meristematici o embrionali Tessuti definitivi o adulti

  • Tessuti meristematici o embrionali Tessuti meristematici o embrionali

    Tessuti meristematici sono dei tessuti embrionali responsabili della crescita della pianta. 1.1 Tessuti meristematici primari I tessuti meristematici

    primari sono formati da cellule piccole (10-15 micrometri) che mantengono le caratteristiche embrionali, tra queste la pi importante la capacit di dividersi, rimanendo cos sempre giovani.

    1.2 Tessuti meristematici secondari I tessuti meristematici secondari derivano da cellule adulte e gi differenziate che, in un secondo tempo, riacquistano la capacit di dividersi persa con la specializzazione. Questi meristemi si trovano nelle parti pi massicce dei fusti e delle radici dove formano due anelli concentrici.

    Tessuti meristematici sono dei tessuti embrionali responsabili della crescita della pianta. 1.1 Tessuti meristematici primari I tessuti meristematici

    primari sono formati da cellule piccole (10-15 micrometri) che mantengono le caratteristiche embrionali, tra queste la pi importante la capacit di dividersi, rimanendo cos sempre giovani.

    1.2 Tessuti meristematici secondari I tessuti meristematici secondari derivano da cellule adulte e gi differenziate che, in un secondo tempo, riacquistano la capacit di dividersi persa con la specializzazione. Questi meristemi si trovano nelle parti pi massicce dei fusti e delle radici dove formano due anelli concentrici.

  • Tessuti definitivi o adultiTessuti definitivi o adulti

    Tessuti tegumentali Il sistema dei tessuti tegumentali ha il compito di rivestire e proteggere l'intera pianta.

    Epidermide Esoderma Endoderma Periderma

    Tessuti tegumentali Il sistema dei tessuti tegumentali ha il compito di rivestire e proteggere l'intera pianta.

    Epidermide Esoderma Endoderma Periderma

  • I Tessuti parenchimaticiI Tessuti parenchimatici

    Il tessuto parenchimatico, il pi abbondante tra i tessuti definitivi e pu svolgere diverse funzioni. Ad esempio, forma la corteccia del fusto e delle radici, il midollo nel fusto, il mesofillo fogliare, la polpa del frutto e l'endosperma del seme

    Il tessuto parenchimatico, il pi abbondante tra i tessuti definitivi e pu svolgere diverse funzioni. Ad esempio, forma la corteccia del fusto e delle radici, il midollo nel fusto, il mesofillo fogliare, la polpa del frutto e l'endosperma del seme

  • Tessuti conduttoriTessuti conduttori

    Il sistema dei tessuti vascolari rappresentato da

    due tessuti composti, ossia ciascuno formato da

    diversi tipi cellulari, utili per il trasporto a lunga

    distanza delle soluzioni circolanti all'interno

    dell'organismo. Xilema Floema

    Il sistema dei tessuti vascolari rappresentato da

    due tessuti composti, ossia ciascuno formato da

    diversi tipi cellulari, utili per il trasporto a lunga

    distanza delle soluzioni circolanti all'interno

    dell'organismo. Xilema Floema

  • Tessuti meccaniciTessuti meccanici

    La loro funzione principale consiste nel dare alla

    pianta una notevole resistenza al piegamento, alla

    torsione e alla trazione. Questi tessuti sono

    caratterizzati da cellule con ispessimenti della parete

    e scarsi spazi tra le cellule Collenchima Sclerenchima

    La loro funzione principale consiste nel dare alla

    pianta una notevole resistenza al piegamento, alla

    torsione e alla trazione. Questi tessuti sono

    caratterizzati da cellule con ispessimenti della parete

    e scarsi spazi tra le cellule Collenchima Sclerenchima

  • Tessuti secretoriTessuti secretori

    Hanno il compito di sintetizzare prodotti che possono rimanere all'interno della cellula o, come accade di frequente, possono essere secreti all'esterno. Questi prodotti, non sempre di chiara interpretazione, sono spesso utilizzati, dalla pianta che li produce, come difesa contro attacchi esterni, ma vengono in molti casi apprezzate dall'uomo (oli essenziali, aromi naturali, latici, alcaloidi, ecc.)

    Hanno il compito di sintetizzare prodotti che possono rimanere all'interno della cellula o, come accade di frequente, possono essere secreti all'esterno. Questi prodotti, non sempre di chiara interpretazione, sono spesso utilizzati, dalla pianta che li produce, come difesa contro attacchi esterni, ma vengono in molti casi apprezzate dall'uomo (oli essenziali, aromi naturali, latici, alcaloidi, ecc.)

  • La radiceLa radice

    l'organo della pianta specializzato nell'assorbimento di acqua e sali minerali dal terreno, fondamentali per la vita delle piante. Ha anche funzioni principali di ancoraggio e di produzione di ormoni (citochinine e gibberelline) che segnano il forte legame tra lo sviluppo della radice e lo sviluppo del germoglio

    l'organo della pianta specializzato nell'assorbimento di acqua e sali minerali dal terreno, fondamentali per la vita delle piante. Ha anche funzioni principali di ancoraggio e di produzione di ormoni (citochinine e gibberelline) che segnano il forte legame tra lo sviluppo della radice e lo sviluppo del germoglio

  • Tipologie di radiciTipologie di radici

  • La radice principale formata da:La radice principale formata da:

    1. colletto

    2. asse.

    3. zona pilifera

    4. pileoriza e le sue differenti tipologie.

    1. colletto

    2. asse.

    3. zona pilifera

    4. pileoriza e le sue differenti tipologie.

  • collettocolletto

    il punto di inizio della radice. Detto colletto in modo figurativo dal nostro corpo, luogo di passaggio di sostanze tra la testa e il corpo.

    Si definisce colletto di una pianta la zona di passaggio fra il fusto e la radice, a livello del terreno.

    una zona specializzata che consente di resistere alla pressione del terreno circostante ed il punto fino al quale le piante devono essere interrate al momento del trapianto: se la pianta viene interrata meno rischia di morire per esposizione delle radici, se viene interrata troppo viene lesionato il fusto e possono insorgere patologie, come il marciume del colletto.

    il punto di inizio della radice. Detto colletto in modo figurativo dal nostro corpo, luogo di passaggio di sostanze tra la testa e il corpo.

    Si definisce colletto di una pianta la zona di passaggio fra il fusto e la radice, a livello del terreno.

    una zona specializzata che consente di resistere alla pressione del terreno circostante ed il punto fino al quale le piante devono essere interrate al momento del trapianto: se la pianta viene interrata meno rischia di morire per esposizione delle radici, se viene interrata troppo viene lesionato il fusto e possono insorgere patologie, come il marciume del colletto.

  • asseasse

    la radice principale dove si ramificano tutte le altre radici secondarie.

    la radice principale dove si ramificano tutte le altre radici secondarie.

  • zona piliferazona pilifera

    Alla zona liscia segue la zona pilifera, facilmente riconoscibile per la presenza, sulla sua superficie, di sottili peli assorbenti (peli radicali): questi appaiono pi brevi verso la parte apicale della radice, dato che in questo tratto stanno formandosi e non hanno ancora raggiunto la lunghezza definitiva. La porzione di radice che costituisce la zona pilifera sempre di estensione molto limitata, in quanto la vita dei peli radicali piuttosto breve e tanto pi breve quanto pi rapido l'allungamento della radice. Infatti, con la formazione da parte dell'apice di nuove cellule, si formano pure nuovi peli radicali, mentre quelli pi vecchi disseccano.

    Alla zona liscia segue la zona pilifera, facilmente riconoscibile per la presenza, sulla sua superficie, di sottili peli assorbenti (peli radicali): questi appaiono pi brevi verso la parte apicale della radice, dato che in questo tratto stanno formandosi e non hanno ancora raggiunto la lunghezza definitiva. La porzione di radice che costituisce la zona pilifera sempre di estensione molto limitata, in quanto la vita dei peli radicali piuttosto breve e tanto pi breve quanto pi rapido l'allungamento della radice. Infatti, con la formazione da parte dell'apice di nuove cellule, si formano pure nuovi peli radicali, mentre quelli pi vecchi disseccano.

  • Pileoriza( e le sue differenti tipologie: Pileoriza( e le sue differenti tipologie:

    La pileoriza o cuffia rappresenta una massa di tessuto protettivo, a modo di cuffia, all'apice della radice.

    La pileoriza o cuffia rappresenta una massa di tessuto protettivo, a modo di cuffia, all'apice della radice.

  • La radice pu essereLa radice pu essere

    ramosa detta cos perch strutturata come un albero sottosopra. tuberosa fascicolata a fittone : la radice principale dell'apparato radicale delle piante

    dicotiledoni e gimnosperme.Si presenta come una grosso corpo cilindrico a carattere legnoso che scende verticalmente dal fusto della pianta, assicurando ancoraggio e stabilit alla pianta, oltre al normale scopo di trasporto delle sostanzenutritive al corpo emerso del vegetale. Un esempio di fittone la parte gialla delle carote impiantate saldamente nel terreno grazie ad esso.

    avventizia sono quelle radici che non si formano in strutture della radice primaria (es. fusto, foglie) dette radici fascicolate, ma da meristemi secondari (tipo l'edera)

    aerea

    ramosa detta cos perch strutturata come un albero sottosopra. tuberosa fascicolata a fittone : la radice principale dell'apparato radicale delle piante

    dicotiledoni e gimnosperme.Si presenta come una grosso corpo cilindrico a carattere legnoso che scende verticalmente dal fusto della pianta, assicurando ancoraggio e stabilit alla pianta, oltre al normale scopo di trasporto delle sostanzenutritive al corpo emerso del vegetale. Un esempio di fittone la parte gialla delle carote impiantate saldamente nel terreno grazie ad esso.

    avventizia sono quelle radici che non si formano in strutture della radice primaria (es. fusto, foglie) dette radici fascicolate, ma da meristemi secondari (tipo l'edera)

    aerea

  • FustoFusto

    Il fusto la struttura portante delle piante; porta le foglie all'altezza e nella posizione adatta (inserite in punti del fusto chiamati nodi). Il tratto di fusto compreso tra due nodi, di lunghezza variabile sia in funzione della specie sia delle condizioni ambientali, si definisce internodo. Il fusto collega radici e foglie mediante i tessuti conduttori che hanno la funzione di trasportare acqua e sali minerali dalle radici alle foglie, nonch la linfa da queste a tutto il cormo.

    Il fusto la struttura portante delle piante; porta le foglie all'altezza e nella posizione adatta (inserite in punti del fusto chiamati nodi). Il tratto di fusto compreso tra due nodi, di lunghezza variabile sia in funzione della specie sia delle condizioni ambientali, si definisce internodo. Il fusto collega radici e foglie mediante i tessuti conduttori che hanno la funzione di trasportare acqua e sali minerali dalle radici alle foglie, nonch la linfa da queste a tutto il cormo.

  • Zone del fusto

    Nel fusto esistono diversi tipi di tessuti: epidermide, parenchimi, tessuti di sostegno, tessuti conduttori. Il fusto pu essere suddiviso in diverse zone corrispondenti ad aree diverse della pianta e a tempi differenti di crescita dell'organo:

    Zona apicale Zona di determinazione e distensione Struttura primaria Struttura secondaria

    Nel fusto esistono diversi tipi di tessuti: epidermide, parenchimi, tessuti di sostegno, tessuti conduttori. Il fusto pu essere suddiviso in diverse zone corrispondenti ad aree diverse della pianta e a tempi differenti di crescita dell'organo:

    Zona apicale Zona di determinazione e distensione Struttura primaria Struttura secondaria

  • Zona apicale Zona apicale

    la zona in cui si trovano i tessuti meristematici, formati da cellule che si dividono in modo ordinato.

    In esso si trovano cellule iniziali che resteranno sempre meristematiche e cellule derivate che nell'apice sono ancora capaci di dividersi, ma sono destinate alla differenziazione man mano che sono spinte lontano dall'apice dalla formazione di nuove cellule.

    la zona in cui si trovano i tessuti meristematici, formati da cellule che si dividono in modo ordinato.

    In esso si trovano cellule iniziali che resteranno sempre meristematiche e cellule derivate che nell'apice sono ancora capaci di dividersi, ma sono destinate alla differenziazione man mano che sono spinte lontano dall'apice dalla formazione di nuove cellule.

  • Zona di determinazione e distensione Zona di determinazione e distensione

    In quest'area, posta sotto all'apice, le cellule iniziano a differenziarsi: aumenta la vacuolizzazione, considerata indice di maturazione delle cellule; aumentano di dimensione per distensione finita la distensione la cellula perde la capacit di dividersi: potr solo completare la sua trasformazione nel tipo di cellula adulta che le sar proprio in base alla sua posizione nell'organismo vegetale

    In quest'area, posta sotto all'apice, le cellule iniziano a differenziarsi: aumenta la vacuolizzazione, considerata indice di maturazione delle cellule; aumentano di dimensione per distensione finita la distensione la cellula perde la capacit di dividersi: potr solo completare la sua trasformazione nel tipo di cellula adulta che le sar proprio in base alla sua posizione nell'organismo vegetale

  • Tappe del passaggio dalla struttura

    primaria alla secondaria in un fusto

    Tappe del passaggio dalla struttura

    primaria alla secondaria in un fusto

    Le cellule indifferenziate all'interno del fascio (procambio) cominciano a proliferare

    Alcune cellule dei raggi parenchimatici cominciano a dividersi formando un meristema secondario (cambio)

    Le cellule del cambio si dividono producendo libro secondario verso l'esterno e legno secondario verso l'interno. Il libro primario viene spinto verso l'esterno, il legno primario verso l'interno

    Altre cellule cambiali si dividono formando cellule di tipo parenchimatico

    Anche nei tessuti esterni al libro si hanno cambiamenti: si differenzia il fellogeno che produce sughero all'esterno e felloderma verso l'interno .

    Il complesso di tessuti che si accumula alla periferia del fusto in seguito alla formazione del sughero si dice ritidoma o scorza.

    Le cellule indifferenziate all'interno del fascio (procambio) cominciano a proliferare

    Alcune cellule dei raggi parenchimatici cominciano a dividersi formando un meristema secondario (cambio)

    Le cellule del cambio si dividono producendo libro secondario verso l'esterno e legno secondario verso l'interno. Il libro primario viene spinto verso l'esterno, il legno primario verso l'interno

    Altre cellule cambiali si dividono formando cellule di tipo parenchimatico

    Anche nei tessuti esterni al libro si hanno cambiamenti: si differenzia il fellogeno che produce sughero all'esterno e felloderma verso l'interno .

    Il complesso di tessuti che si accumula alla periferia del fusto in seguito alla formazione del sughero si dice ritidoma o scorza.

  • Il fusto legnoso di linoIl fusto legnoso di lino

  • legendalegenda

    Ep:epidermide C:corteccia Bf:fibre sclerenchimatiche P:floema X:Xilema Pi: midollo centrale

    Ep:epidermide C:corteccia Bf:fibre sclerenchimatiche P:floema X:Xilema Pi: midollo centrale

  • Sezione del fusto

  • Crescita del fustoCrescita del fusto

  • il passaggio a struttura secondariail passaggio a struttura secondaria

    il passaggio a struttura secondaria pu non essere contemporaneo nella zona esterna ed interna del fusto;

    l'aumento della massa legnosa pi rilevante di quella liberiana e provoca compressione sia sul midollo centrale sia sulla zona corticale, facilitando il distacco dei ritidomi;

    lo sviluppo della struttura secondaria porta alla distruzione dei tessuti primari.

    il passaggio a struttura secondaria pu non essere contemporaneo nella zona esterna ed interna del fusto;

    l'aumento della massa legnosa pi rilevante di quella liberiana e provoca compressione sia sul midollo centrale sia sulla zona corticale, facilitando il distacco dei ritidomi;

    lo sviluppo della struttura secondaria porta alla distruzione dei tessuti primari.

  • la fogliala foglia

    un organo delle piante specializzato per la fotosintesi. Per questo scopo, una foglia normalmente piatta e sottile, per poter cos esporre i cloroplasti, contenuti nelle celluledel parenchima fotosintetico, alla luce del Sole e far s che la luce penetri completamente nei tessuti.

    Le foglie sono inoltre gli organi in cui, nella maggior parte delle piante, hanno luogo la respirazione, la traspirazione e la guttazione (fuoriuscita d'acqua per permettere la traspirazione quando le condizioni atmosferiche sono sfavorevoli).

    Le foglie possono immagazzinare alimenti e acqua ed in alcune piante le loro forme sono modificate per altri scopi. Strutture simili a foglie - e denominate fronde - si trovano nelle felci.

    un organo delle piante specializzato per la fotosintesi. Per questo scopo, una foglia normalmente piatta e sottile, per poter cos esporre i cloroplasti, contenuti nelle celluledel parenchima fotosintetico, alla luce del Sole e far s che la luce penetri completamente nei tessuti.

    Le foglie sono inoltre gli organi in cui, nella maggior parte delle piante, hanno luogo la respirazione, la traspirazione e la guttazione (fuoriuscita d'acqua per permettere la traspirazione quando le condizioni atmosferiche sono sfavorevoli).

    Le foglie possono immagazzinare alimenti e acqua ed in alcune piante le loro forme sono modificate per altri scopi. Strutture simili a foglie - e denominate fronde - si trovano nelle felci.

  • Foglia di meloFoglia di melo

  • StrutturaStruttura

    La struttura completa di una foglia di un'angiosperma consiste di quattro parti: la guaina (struttura avvolgente a livello dell'inserzione sul fusto); le stipole (due appendici presente alla base della foglia); il picciolo (il gambo della foglia); la lamina, detta anche lembo (la parte piatta della foglia). raro che la foglia presenti tutte e quattro le sue parti.

    Il punto in cui il picciolo attaccato al fusto denominato ascelladella foglia. Non tutte le specie di piante producono foglie la cui struttura comprende tutte le parti sopra citate; in alcune specie il picciolo assente (foglie sessili, ad esempio nel mais), in altre piante la lamina pu essere molto ridotta. Nella pianta dei piselli la lamina trasformata in un cirro, mentre la funzione fotosintetica assolta dalle stipole. Nel sedano, il cosiddetto gambo in realtuna grossa guaina carnosa.

    La struttura completa di una foglia di un'angiosperma consiste di quattro parti: la guaina (struttura avvolgente a livello dell'inserzione sul fusto); le stipole (due appendici presente alla base della foglia); il picciolo (il gambo della foglia); la lamina, detta anche lembo (la parte piatta della foglia). raro che la foglia presenti tutte e quattro le sue parti.

    Il punto in cui il picciolo attaccato al fusto denominato ascelladella foglia. Non tutte le specie di piante producono foglie la cui struttura comprende tutte le parti sopra citate; in alcune specie il picciolo assente (foglie sessili, ad esempio nel mais), in altre piante la lamina pu essere molto ridotta. Nella pianta dei piselli la lamina trasformata in un cirro, mentre la funzione fotosintetica assolta dalle stipole. Nel sedano, il cosiddetto gambo in realtuna grossa guaina carnosa.

  • Struttura anatomica di una foglia bifacciale

    Struttura anatomica di una foglia bifacciale

    Una foglia tipicamente costituita dai seguenti tessuti:1. un'epidermide che copre la superficie superiore ed inferiore. La parte superiore

    spesso ricoperta dalla cuticola, una sostanza cerosa (cutina) che rende la foglia impermeabile.

    2. un mesofillo, costituito da 2 parenchimi. Un parenchima a palizzatasuperiormente e uno lacunoso inferiormente. Quello a palizzata ricco di cloroplasti mentre quello lacunoso, oltre a contenere cloroplasti, caratterizzato da ampi spazi intercellulari.

    3. una caratteristica disposizione delle nervature (i fasci cribro-vascolari). Lo xilema si trova superiormente e comprende i vasi per il rifornimento di acqua e sali provenienti dalle radici. Il floema si trova inferiormente e comprende cellule allungate e modificate per formare dei tubi (detti cribrosi) che consentono il trasporto dei prodotti della fotosintesi fino ai siti di utilizzo o accumulo.

    4. gli stomi che sono aperture microscopiche disposte su tutte le parti erbacee delle piante, in modo particolare sulle foglie; la loro funzione di mantenere lo scambio gassoso con lesterno, in particolare la fuoriuscita di vapore acqueo e lentrata di ossigeno e di anidride carbonica

    Una foglia tipicamente costituita dai seguenti tessuti:1. un'epidermide che copre la superficie superiore ed inferiore. La parte superiore

    spesso ricoperta dalla cuticola, una sostanza cerosa (cutina) che rende la foglia impermeabile.

    2. un mesofillo, costituito da 2 parenchimi. Un parenchima a palizzatasuperiormente e uno lacunoso inferiormente. Quello a palizzata ricco di cloroplasti mentre quello lacunoso, oltre a contenere cloroplasti, caratterizzato da ampi spazi intercellulari.

    3. una caratteristica disposizione delle nervature (i fasci cribro-vascolari). Lo xilema si trova superiormente e comprende i vasi per il rifornimento di acqua e sali provenienti dalle radici. Il floema si trova inferiormente e comprende cellule allungate e modificate per formare dei tubi (detti cribrosi) che consentono il trasporto dei prodotti della fotosintesi fino ai siti di utilizzo o accumulo.

    4. gli stomi che sono aperture microscopiche disposte su tutte le parti erbacee delle piante, in modo particolare sulle foglie; la loro funzione di mantenere lo scambio gassoso con lesterno, in particolare la fuoriuscita di vapore acqueo e lentrata di ossigeno e di anidride carbonica

  • Struttura anatomicaStruttura anatomica

  • MorfologiaMorfologia

    Le foglie possono essere distinte e classificate in base alla conformazione e struttura delle loro parti costituenti.

    Tipologie di lamina (Shape), nervature (Venation) e margine (Margin).

    Le foglie possono essere distinte e classificate in base alla conformazione e struttura delle loro parti costituenti.

    Tipologie di lamina (Shape), nervature (Venation) e margine (Margin).

  • Morfologia

  • BaseBase

    cordata: rientra nel picciolo ottusa: base estesa per pi di 90 acuta: base estesa per meno di 90 cuneata: base estesa per meno di 15 reniforme: il picciolo si attacca al centro della foglia tronca: base piatta a circa 180 asimmetrica: il punto di attacco sul picciolo sfasato irregolare: base asimmetrica che si attacca nello stesso

    punto del picciolo

    cordata: rientra nel picciolo ottusa: base estesa per pi di 90 acuta: base estesa per meno di 90 cuneata: base estesa per meno di 15 reniforme: il picciolo si attacca al centro della foglia tronca: base piatta a circa 180 asimmetrica: il punto di attacco sul picciolo sfasato irregolare: base asimmetrica che si attacca nello stesso

    punto del picciolo

  • NervatureNervature

    penninervia: nervatura centrale che si divide in secondarie, terziarie,..

    palminervia: ricorda il palmo della mano (3,5,7,9 punte)

    parallelinervia le nervature sono tutte principali e parallele

    peltinervia il picciolo inserito al centro della lamina e la base non c

    penninervia: nervatura centrale che si divide in secondarie, terziarie,..

    palminervia: ricorda il palmo della mano (3,5,7,9 punte)

    parallelinervia le nervature sono tutte principali e parallele

    peltinervia il picciolo inserito al centro della lamina e la base non c

  • MargineMargine

    Le foglie possono essere classificate per il tipo di margine chepresentano. Si distinguono i seguenti tipi di margine:

    margine liscio, il margine non presenta incisioni margine ondulato o sinuoso, il margine presenta delle pronunciate

    ondulazioni margine dentato, il margine presenta sporgenze acute o

    seghettature dirette verso l'esterno della foglia margine doppiamente dentato, il margine presenta una dentatura

    principale sulla quale appare una dentatura pi piccola margine dentato-spinoso, i denti si prolungano con lunghe punte margine seghettato, il margine presenta sporgenze acute rivolte

    verso l'apice della foglia margine crenato, le sporgenze sono simili a dentature ma con

    Le foglie possono essere classificate per il tipo di margine chepresentano. Si distinguono i seguenti tipi di margine:

    margine liscio, il margine non presenta incisioni margine ondulato o sinuoso, il margine presenta delle pronunciate

    ondulazioni margine dentato, il margine presenta sporgenze acute o

    seghettature dirette verso l'esterno della foglia margine doppiamente dentato, il margine presenta una dentatura

    principale sulla quale appare una dentatura pi piccola margine dentato-spinoso, i denti si prolungano con lunghe punte margine seghettato, il margine presenta sporgenze acute rivolte

    verso l'apice della foglia margine crenato, le sporgenze sono simili a dentature ma con

  • Lamina Lamina

    ellittica: apice e base tonda con larghezza massima al centro

    ovata: larghezza massima nella terza parte inferiore obovata larghezza massima nelle terza parte superiore lanceolata: lamina molto lunga e stretta romboidale: a forma di rombo cuoriforme: lamina rotonda con apice cuspidata pennato composta: foglia composta pennato lobata: foglia con lobi penninervia palmato lobata: foglia palmata con lobi

    ellittica: apice e base tonda con larghezza massima al centro

    ovata: larghezza massima nella terza parte inferiore obovata larghezza massima nelle terza parte superiore lanceolata: lamina molto lunga e stretta romboidale: a forma di rombo cuoriforme: lamina rotonda con apice cuspidata pennato composta: foglia composta pennato lobata: foglia con lobi penninervia palmato lobata: foglia palmata con lobi

  • PiccioloPicciolo

    peduncolata: con picciolo sessile: non c picciolo schiacciato: appiattito con stipole: con foglioline alla base con guaina: la guaina avvolge il ramo amplessicaule: la guaina ricopre interamente

    il ramo

    peduncolata: con picciolo sessile: non c picciolo schiacciato: appiattito con stipole: con foglioline alla base con guaina: la guaina avvolge il ramo amplessicaule: la guaina ricopre interamente

    il ramo

  • PeliPeli

    glabro: senza peli pubescente: peli piccoli tomentoso: peli abbondanti

    glabro: senza peli pubescente: peli piccoli tomentoso: peli abbondanti

  • SuperficieSuperficie

    coriacee: dure e spesse tomentose: vellutate scabre: superficie ruvida

    coriacee: dure e spesse tomentose: vellutate scabre: superficie ruvida

  • Il fioreIl fiore

    l'organo riproduttivo delle Spermatofite,(dal greco: sprmatos = seme ; phytn = pianta) nel quale si sviluppano i gametofiti, avviene la fecondazione e si sviluppa il seme.

    l'organo riproduttivo delle Spermatofite,(dal greco: sprmatos = seme ; phytn = pianta) nel quale si sviluppano i gametofiti, avviene la fecondazione e si sviluppa il seme.

  • Il fiore deriva Il fiore deriva

    dalla differenziazione dell'apice di un rametto le cui foglie hanno perduto quasi sempre la capacit fotosintetica. Questa differenziazione, detta induzione fiorale o induzione antogena, avviene quando l'apice ancora di dimensioni microscopiche all'interno della gemma, sotto lo stimolo di fattori ormonali e ambientali.

    dalla differenziazione dell'apice di un rametto le cui foglie hanno perduto quasi sempre la capacit fotosintetica. Questa differenziazione, detta induzione fiorale o induzione antogena, avviene quando l'apice ancora di dimensioni microscopiche all'interno della gemma, sotto lo stimolo di fattori ormonali e ambientali.

  • Le varie parti del fioreLe varie parti del fiore

    sono formate da uno o pi verticilli di pezzi fiorali. Ogni verticillo composto da singole unit di cui le esterne (petali o sepali) sono dette nel complesso antofilli.

    sono formate da uno o pi verticilli di pezzi fiorali. Ogni verticillo composto da singole unit di cui le esterne (petali o sepali) sono dette nel complesso antofilli.

  • le parti del fiorele parti del fiore

    Nei casi pi complicati sono quattro, partendo dalla pi esterna: Vedere immagine 1 -Fiore maturo

    2 - Stimma3 - Stilo4 - Filamento5 - Asse fiorale6 -7 -8 -9 - Stame10 - Ovario11 - Ovuli12 - Connettivo13 - Microsporangio14 - Antera15 - Perianzio16 - Corolla17 - Calice

    Nei casi pi complicati sono quattro, partendo dalla pi esterna: Vedere immagine 1 -Fiore maturo

    2 - Stimma3 - Stilo4 - Filamento5 - Asse fiorale6 -7 -8 -9 - Stame10 - Ovario11 - Ovuli12 - Connettivo13 - Microsporangio14 - Antera15 - Perianzio16 - Corolla17 - Calice

  • Immagine del fioreImmagine del fiore

  • fiorefiore

  • FioreFiore

  • StamiStami

  • PistilloPistillo

  • Calice,Calice,

    formato da foglioline verdi fotosintetizzanti dette sepali. una parte fiorale sterile.

    formato da foglioline verdi fotosintetizzanti dette sepali. una parte fiorale sterile.

  • CorollaCorolla

    formata da petali spesso colorati e con funzione vessillare (capacit di attrarre gli animali impollinatori).Anche questa parte del fiore sterile.

    formata da petali spesso colorati e con funzione vessillare (capacit di attrarre gli animali impollinatori).Anche questa parte del fiore sterile.

  • GineceoGineceo

    la parte femminile del fiore, fertile. Si definisce anche pistillo ed composto da una parte basale slargata detta ovario, che si continua in alto nello stilo e superiormente nello stigma. L'impollinazione nelle angiosperme sempre stigmatica.

    la parte femminile del fiore, fertile. Si definisce anche pistillo ed composto da una parte basale slargata detta ovario, che si continua in alto nello stilo e superiormente nello stigma. L'impollinazione nelle angiosperme sempre stigmatica.

  • AndroceoAndroceo

    la parte maschile del fiore, fertile. Ha stamiformati da filamento e antere; ogni antera ha due teche polliniche, ogni teca pollinica ha due sacche polliniche dove sono contenute cellule madri delle microspore che daranno origine al polline.

    la parte maschile del fiore, fertile. Ha stamiformati da filamento e antere; ogni antera ha due teche polliniche, ogni teca pollinica ha due sacche polliniche dove sono contenute cellule madri delle microspore che daranno origine al polline.

  • frutti, semifrutti, semi

    Dopo la fecondazione gli ovari si trasformano in frutti, che contengono i semi.

    Se l'impollinazione compiuta dal vento(impollinazione anemofila), i fiori sono spesso di colore verdastro e poco appariscenti; se al contrario attuata dagli insetti o dagli uccelli(impollinazione zoofila), i fiori sono dotati di caratteristiche attrattive quali particolari forme e colori, e spesso di nettare, liquido zuccherino.

    Dopo la fecondazione gli ovari si trasformano in frutti, che contengono i semi.

    Se l'impollinazione compiuta dal vento(impollinazione anemofila), i fiori sono spesso di colore verdastro e poco appariscenti; se al contrario attuata dagli insetti o dagli uccelli(impollinazione zoofila), i fiori sono dotati di caratteristiche attrattive quali particolari forme e colori, e spesso di nettare, liquido zuccherino.

  • OlivaOliva

  • InvaiaturaInvaiatura

    A maturazione lepicarpo passa dal colore

    verde tenero al violetto o rosso(invaiatura) e

    poi alla colorazione nerastra.

    Contemporaneamente al viraggio si svolge

    la inoleazione,durante la quale nella

    polpa diminuisce il contenuto di

    acqua,zucchero e acidi e aumenta quello di

    olio.

    A maturazione lepicarpo passa dal colore

    verde tenero al violetto o rosso(invaiatura) e

    poi alla colorazione nerastra.

    Contemporaneamente al viraggio si svolge

    la inoleazione,durante la quale nella

    polpa diminuisce il contenuto di

    acqua,zucchero e acidi e aumenta quello di

    olio.

  • InvaiaturaInvaiaturaInvaiatura

  • LendocarpoLendocarpo

    E costituito da un nocciolo fusiforme,molto

    duro,che protegge la mandorla. Questo

    nocciolo di forma molto variabile e

    Caratteristica della variet da cui proviene.

    E costituito da un nocciolo fusiforme,molto

    duro,che protegge la mandorla. Questo

    nocciolo di forma molto variabile e

    Caratteristica della variet da cui proviene.

  • EndocarpoEndocarpo

  • infiorescenzeinfiorescenze

    I fiori possono essere portati dalla pianta singolarmente o raggruppati in infiorescenze.

    I fiori possono essere portati dalla pianta singolarmente o raggruppati in infiorescenze.

  • Particolare infiorescenzaParticolare infiorescenza

  • Fiori/mignolaFiori/mignola

  • MignolaMignola

  • MignolaMignola

  • DallDallinfiorescenza allinfiorescenza allallegagioneallegagione