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Celesti Fiori I Mottetti di Alessandro Grandi Un progetto a cura di Fondazione Arcadia

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Celesti Fiori I Mottetti di Alessandro Grandi

Un progetto a cura di Fondazione Arcadia

LE FONTI

Il Primo Libro de Motetti a due, tre, quattro, cinque et otto voci, con una Messa a quattro voci accommodati per cantarsi nell'Or-gano, Clavicembalo, Chitarrone o altro simile stromento. Con il Basso per sonare / di Alessandro Grandi 1610, 1613, 1617, 1618, 1621, 1628 (Venezia, Giacomo e Alessan-dro Vincenti)

Il Secondo Libro de Motetti a due, tre, et quattro voci con il suo Basso per sonar nell'Organo / Di Alessandro Grandi 1613, 2/1617, 1619, 1623, 1628 (Venezia, Giacomo e Alessandro Vincenti)

Il Terzo Libro de Motetti a due, tre, et quattro voci con le Letanie della B. V. a cinque voci et il suo Basso per l'Organo / di Alessan-dro Grandi 1614 (perduta), 2/1618, 1621, 1636 (Venezia, Giacomo e Alessan-dro Vincenti)

Il Quarto Libro de Motetti a due tre quattro et sette voci con il Basso continuo per sonar nell'Organo / Di Alessandro Grandi 1616, 1618, 1620, 1621, (Venezia, Giacomo e Alessandro Vincenti e Palermo, G.B. Maringo 1620)

Celesti fiori ... : Libro Quinto de suoi Concerti a 2. 3. 4. voci Con alcune Cantilene nel fine / del sig. Alessandro Grandi ; raccolte da Lunaro Simonetto … 1619, 2/1620, 1625, 1638 (Venezia, Bartolomeo Magni)

Il sesto libro de Motetti a due, tre, et quattro voci, con il basso per l'organo : opera vigesima / d' Alessandro Grandi 1630, 2/1637 (Venezia, Alessandro Vincenti), 3/1640 (Anversa)

Mottetti a una e due voci con sinfonie di due violini di Alessandro Grandi, Libro terzo 1629 /1637 (Venezia, Alessandro Vincenti)

Raccolta Terza di Leonardo Simonetti Musico nella Capella della Serenissima Repubblica. De Messa et Salmi del Sig. Alessandro Grandi et Gio. Chiozotto à 2. 3. 4. con Basso continuo 1630 (Venezia, Bartolomeo Magni).

Collocazione testimoni

I-Bc, Museo internazionale e Biblioteca della musica di Bologna - Bologna I-Vgc, Biblioteca della Fondazione Giorgio Cini - Venezia F-Pn, Bibliothèque Nationale de France, Parigi

IL PROGRAMMA

Il progetto di Accademia d’Arcadia prende il nome dal titolo del quinto libro di mottetti di Alessandro GRANDI “Celesti Fiori”, e pro-pone una silloge di brani che ha per scopo di illustrare tutti gli aspetti dell’arte di Grandi, la cui parte più rilevante è costituita dai sei libri di mottetti. I mottetti di Grandi presentano ogni possibile combinazione di voci, dall’aria solistica, al dialogo con parti strumentali indipenden-ti, al doppio coro con strumenti solisti, al gruppo vocale di solisti con ripieno di voci e strumenti. Per poter operare una scelta, sono state consultate le fonti elencate a lato, tutte inedite, esclusi il pri-mo e quarto libro e qualche mottetto singolo. I brani verranno registrati durante il mese di agosto 2018 nella Basilica di Santa Barbara in Mantova. I testi dei mottetti sono liturgici sono in parte: molti testi sono tratti dal Cantico e dai Salmi. Musicalmente, la varietà dei primi libri è impressionante: cromatismi, fioriture, alternanze di tempi e ritmi, vengono magistralmente messi al servizio dell’interpretazio-ne del testo. Dal quarto libro (1616) Grandi sviluppa maggiormen-te la melodia di carattere solistico, dando vita veri e propri dialoghi come in Surge propera, duetto d’amore con testo dal Cantico, nel quale è evidente l’influenza di Monteverdi o in Anima Christi (dal 5 libro) dove si dispiegano cromatismi e dissonanze di grande espressività. ei mottetti a quattro, cinque e più voci si concentra-no l’abilità contrappuntistica dell’autore: brani per soli o duo alter-nati al tutti, trio di solisti con il tipico quartetto vocale/strumentale come ripieno, e altre numerose disposizioni inventive. Magnifici esempi sono i mottetti Veniat dilectus meus, (sempre tratto dal Cantico) nel quale alla coppia di amanti si aggiungono due tenori che fanno da coro di commento, o in Plorabo die ac nocte, lamen-to della Madonna, con commento di tre personaggi. Durante gli anni veneziani Grandi si interesserà molto anche al genere del mottetto solistico con sinfonie per strumenti obbligati, genere che prefigura la cantata e nel quale è un innovatore asso-luto. Vulnerasti cor meum e Bone Jesu sono fra i migliori esempi tratti dai tre libri di Mottetti con strumenti. Infine è stato scelto il salmo Dixit Dominus (unico brano non mot-tettistico di questa “raccolta ideale”) per doppio coro e tromboni obbligati, che rappresenta un perfetto esempio della tecnica ve-neziana dei cori spezzati.

Alessandro Grandi (? 1586 - Bergamo 1630) fu uno dei compositori più importanti e più dotati della prima metà del Seicento. Talento precocissimo, venne nominato maestro di cappella all’Accademia della Morte di Ferrara nel 1597, all’età di soli 11 an-ni, quindi “giovane di coro” nel 1607 a San Marco, maestro di cappella dell’Accademia dello Spirito Santo di Ferrara nel 1610, e maestro di cappella del Duomo della stessa città nel 1615. Nel 1617 si tra-sferì stabilmente a Venezia in seguito all’ assunzio-ne come cantore a San Marco. L’anno seguente fu promosso a maestro di canto al seminario ducale di San Marco e nel mese di novembre 1620 ottenne dalla medesima istituzione la nomina a vicemae-stro di cappella, al fianco di Claudio Monteverdi. Nel 1627 ottenne la nomina a maestro di cappella a Santa Maria Maggiore in Bergamo, dove le forze a disposizione gli permisero di comporre musica su più larga scala. Morì di peste con l’intera famiglia nel luglio del 1630, a soli 44 anni.

LE OPERE

Ma la contaminazione fra lo stile sacro e quello profano fu inevi-tabile: verso la fine del primo decennio del secolo le barriere fra i due stili erano ormai crollate.

Il mottetto era genere in grande voga in Italia in quel periodo, come attestano le numerosissime edizioni di mottetti circolanti in Italia in quel periodo (ricordiamo che le collezioni di mottetto avevano un uso anche extra liturgico): si tratta infatti di un gene-re che assimila e integra lo stile della seconda pratica e diventa punto di partenza per sperimentazioni per nuove forme di scrit-tura vocale sacra, portando anche alla cantata.

I mottetti di Grandi illustrano lo sviluppo dello stile concertato e l’avvento di una “seconda pratica” in ambito sacro: una musica di stile declamatorio, un contrappunto di voci che mette in risalto le immagini evocate dal testo, un basso continuo sempre indi-pendente, l’uso di strumenti anche in funzione autonoma, tutti elementi che concorrono a rendere questa musica estremamen-te espressiva, ricca di contrasti, colori, e di una intensità emotiva carica di sensualità e di pathos.

Le numerose ristampe veneziane e non - anche postume - dei vari libri di mottetti, attestano la fama di cui godeva Grandi, im-mortalato accanto a Monteverdi in alcune rime della Venetia edi-ficata di Giulio Strozzi (1626).* La popolarità di Grandi si estese presto anche al di là dei confini italiani, specie in Germania grazie alle antologie pubblicate da Joahnn Donfrid. Negli anni 40 numerosi mottetti grandiani ven-nero pubblicati a Anversa, Berlino e Lipsia. Lo stesso Heinrich Schütz subirà l’influenza di Grandi (che conobbe a Venezia) nei suoi Kleine geistliche Konzerte del 1636 e 1639, e nella composi-zione di alcune parodie di mottetti del nostro. * ”S’il Grandi allora, s’il Monteverdi a gara / in vestir sacri o lascivetti car-mi / con dolce canto e sinfonia sì rara / stati in quella stagion fossero in armi, / qual da le lor discordie illustre e cara / consonanza nascea dentro a que’ marmi / dove la maga in quelle fiamme estive / s’ingegna d’allettar l’alme più schive”.

IL COMPOSITORE

Alessandro Grandi, descritto dal musicologo Jerome Roche come “il compositore di mottetti più famoso del suo tempo”, fu indubbiamente il protagonista e - sempre secondo Roche - il “dominatore del genere del mottetto” nel primo ventennio del Seicento. Durante la sua breve vita, compose circa trecento opere, prevalentemente di musica sacra, fra i quali spicca il corpus dei sei libri di mottetti (da due a ot-to voci). In quel periodo, mentre si affermavano le forme totalmente nuove dell’opera e della musica strumentale, la musica sacra si trovava divisa fra l’esigenza di adottare un nuovo linguaggio e la ten-denza a rimanere ancorata al rigoroso stile antico.

I N T E R P R E T I

Ensemble vocale e strumentale

ACCADEMIA D’ARCADIA Cantus Laura Martinez Boj, Alice Rossi, Sophia Patsi Altus Maximiliano Baños, Matteo Pigato Tenor Roberto Rilievi, Riccardo Pisani, Leo Moreno Bassus Renato Cadel, Alessandro Ravasio Organo Luigi Accardo Tiorba Elisa La Marca

Ensemble strumentale

UTFASOL Cornetti Pietro Modesti, Jedediah Allen Tromboni Susanna Defendi, Stefano Seregni, Fabio de Cataldo

Direzione Alessandra Rossi Lürig

B R A N I

Vulnerasti cor meum T Mottetti con sinfonie, Libro I Bone Jesu CC Mottetti con sinfonie, Libro II Surge propera CB Libro IV Anima Christi TT Libro V Cupio dissolvi CT Libro V O quam tu pulchra es TTB Libro I Veniat dilectus meus CTB Libro V Heu mihi ATTB Libro II O bone Jesu ATTB Libro II O intemerata CCBB Libro III Plorabo die ac nocte CATB Libro IV Quasi cedrus CATB Libro VI Quam pulchra es CC/CATB Libro V O speciosa CCB/CATB Libro V Nisi Dominus CATT/CATB Raccolta di Salmi Factum est silentium CATB Libro IV