Celebriamo Leonardo 500 · DALLA SCOMPARSA DI LEONARDO DA VINCI. Programma di Sabato 30 Novembre...

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Celebriamo Leonardo 500 PRESENTAZIONE UFFICIALE 2019 EVENTO NAZIONALE ORGANIZZATO NELL’AMBITO DELLE CELEBRAZIONI DEL CINQUECENTENARIO DALLA SCOMPARSA DI LEONARDO DA VINCI. ENTE PROMOTORE : WORLD DIGITAL FOUNDATION ENTE SCIENTIFICO NO PROFIT PER L’ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE ENTE PARTNER ORGANIZZAZIONE : LOMONEN GROUP SE.

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Celebriamo Leonardo 500

PRESENTAZIONE UFFICIALE 2019EVENTO NAZIONALE ORGANIZZATO NELL’AMBITO DELLE CELEBRAZIONI DEL

CINQUECENTENARIO DALLA SCOMPARSA DI LEONARDO DA VINCI.

ENTE PROMOTORE :

WORLD DIGITAL FOUNDATION

E N T E S C I E N T I F I C O N O P R O F I T P E R L ’ O R G A N I Z Z A Z I O N E I N T E R N A Z I O N A L E

ENTE PARTNER ORGANIZZAZIONE :

LOMONEN GROUP SE.

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“WORLD DIGITAL FOUNDATION”

(The scientific Foundation for the International Organization)

La World Digital Foundation, emanazione di “Discovery Kepler Association”, è un entescientifico-culturale No Profit istituito e registrato nel 2014 a Torino (Italia).

Si occupa di promozione di eventi istituzionali e, nello specifico, all’ Innovation DigitalTechnology applicato a tutti settori del terzo millennio.

L’Evento “CELEBRIAMO LEONARDO 500” promosso dalla World Digital Foundation edorganizzato in partnership con LOMONEN GROUP SE. nell’ambito delle Celebrazioni delCinquecentenario dalla morte del grande genio universale Leonardo Da Vinci, conterà suegide e patrocini istituzionali nazionali ed internazionali di alto profilo ed omaggerà ilgrande genio di Leonardo con un evento prestigioso dal punto di vista culturale escientifico, espressione di una Nazione come l’Italia che orgogliosamente ha dato i natalial grande genio universale e poliedrico Leonardo Da Vinci e che, dunque, non harinunciato di ricordare e celebrare in questa particolare occasione.

“CELEBRIAMO LEONARDO 500” si aprirà con un Convegno di due giornate che verteràproprio sulla poliedricità del grande genio di Leonardo il quale non era soltanto ungrande pittore ma anche un inventore, scienziato, architetto, e persino ingegneremilitare. Pertanto, all’evento, interverranno relatori di tutti I settori , quello militare incluso, adomaggiare Leonardo Da Vinci.

A “CELEBRIAMO LEONARDO 500”, saranno invitati molti esponenti di rappresentanzediplomatiche estere in Italia in quanto, come noto, nel 2019 Leonardo viene celebrato intutto il mondo.

Altri eventi conviviali correlati al Convegno e descritti di seguito, trasformeranno questoevento in un’esperienza unica, affascinante ed indimenticabile.

L’Ufficio Stampa & Relazioni Esterne

Eugenio Paolo Ferraro

______________________________________________________________________________________________________

World Digital Foundation HQ. Adress: Corso Principe Oddone nr.18 - 10121 TORINO (ITALY )

Segreteria Generale Contacts + 39 334 2177239 Press Office: + 39 333 450965

E-mail: [email protected]

_________________________________________________________________________________________________________________________________

INFORMAZIONI GENERALI

L’EVENTO “CELEBRIAMO LEONARDO 500” RIVESTE IMPORTANZA ALTAMENTE CULTURALE, PERTANTOTUTTE LE ATTIVITA’ CORRELATE AL CONVEGNO (VISITA ALLE MOSTRE E ALLE AREE “DEDICATE”),SARANNO GRATUITE PREVIO ACCREDITAMENTO ENTRO 15 GIORNI DA INIZIO EVENTO PER RAGIONITECNICO-LOGISTICHE E DI SICUREZZA ESSENDO LA LOCATION AREA MILITARE. I PATROCINI, EGIDE E AUSPICI ISTITUZIONALI DI CUI SI FREGIERA’ L’EVENTO “CELEBRIAMO LEONARDO500”, SARANNO GOVERNATIVI : MINISTERIALI , REGIONALI E LOCALI.

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CELEBRIAMO LEONARDO 5001519-2019

NELL'AMBITO DELLE CELEBRAZIONI DEL CINQUECENTENARIODALLA SCOMPARSA DI LEONARDO DA VINCI

Quando avrai provato l'emozione del volo, una volta a Terra camminerai con losguardo rivolto verso il cielo perchè là sei stato e là agogni a ritornare.

Leonardo Da Vinci “Codice Atlantico” ______________________________________________________________________________________________

Signore e Signori,

Abbiamo il piacere di porgervi il benvenuto a “CELEBRIAMO LEONARDO 500”, evento nazionale dedicato

alle Celebrazioni del Cinquecentenario dalla scomparsa del grande Genio Universale, Leonardo Da Vinci e che

vedrà attivamente coinvolta la World Digital Foundation, con il supporto organizzativo della LOMONEN SE.

Un particolare benvenuto alle Autorità, agli Ospiti e agli operatori Media (sia stampa nazionale che estera) che

ci seguiranno nel corso di questo importante evento e nei prossimi calendarizzati nel 2020 e 2021 dedicati ai

Centenari di altri due grandi personaggi italiani che, come Leonardo Da Vinci, hanno onorato l’Italia : Raffaello

Sanzio e Dante Alighieri, con un enorme intramontabile patrimonio artistico e culturale.

Leonardo da Vinci, nato il 15 aprile del 1452 e morto il 2 maggio 1519, è stato un uomo di grande ingegno e

talento, versato in tutte le arti e aperto a qualsiasi interesse. Egli si definì “omo sanza lettere” soltanto per

distinguersi dall’élite umanistico-letteraria del suo tempo e per affermare contro quella speculazione filosofica

astratta il suo programma di ricerca scientifica basata sull’esperienza diretta, sull’indagine e sullo studio dei

fenomeni naturali. In questi, infatti, Leonardo vedeva non soltanto l’origine e la ragione di ogni cosa esistente,

ma anche la strada per creare qualcosa di nuovo. Non a caso, tutte le sue invenzioni, anche quelle tecniche e

meccaniche, partirono dalla semplice osservazione dei fenomeni naturali tra cui il volo degli uccelli, il corso

dell’acqua, e così via.

L’artista era costantemente occupato nello studio e nella ricerca del modo pratico con cui applicare tutte le

osservazioni fatte che annotava, disegnava e appuntava sempre con grande acutezza e precisione. Leonardo

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dedicò una minima parte del suo tempo alla produzione artistica, sacrificando spesso i suoi esperimenti tecnico-

scientifici anche soprattutto in abito militare.

Di lui, infatti, non resta che un limitato numero di opere e tutte di pittura, arte che sicuramente predilesse sopra

ogni altra. Sono suoi i due dipinti che furono tra le sue più alte realizzazioni pittoriche: la Vergine delle Rocce e il

Cenacolo. Infine, intorno al 1503 iniziò anche il famoso ritratto della Gioconda, identificata in Monna Lisa di

Giocondo, che terminò più tardi e che conservò gelosamente, tanto da portarlo con sé in Francia, dove ancora

oggi è conservato senza dimeticare anche un altro importante dipinto “La Dama con l’Ermellino” , oggi

custodita al Museo di Cracovia.

“Se dovessi rifare tutto, comincerei dalla cultura.” Questa citazione è spesso attribuita a Jean Monnet e sarebbe

certamente anche utilizzata dal grande Leonardo Da Vinci. Non è sicuro che siano le sue parole, ma sono

comunque illuminanti. E’ indubbio che l’arte ha spazzato via le frontiere.

Gli artisti come Leonardo Da Vinci, spesso precorrono i tempi. Le loro opere tendono a sottrarsi ai vincoli della

politica, a denunciare il nazionalismo e a superare le guerre , oggi cosi’ come al tempo di Leonardo. Forse non ne

sono sempre consapevoli, ma gli artisti spesso sono i migliori ambasciatori del pianeta. Gli artisti creano una

migliore conoscenza e quindi comprensione reciproca, presupposti indispensabili per il successo del progetto di

unione universale tra le Nazioni e di un futuro comune.

L’arte è parte integrante della nostra storia, del patrimonio mondiale nella sua espressione più alta. E ci ricorda

che non hanno valore soltanto le cose che hanno un prezzo.

Vorremmo concludere esprimendo la nostra gratitudine ai membri del CDA e lo staff della World Digital

Foundation nonché ai nostri partners e tutti i nostri collaboratori che hanno contribuito a rendere possibile un

cosi' prestigioso evento per le Celebrazioni del Cinquecentenario di Leonardo Da Vinci, un grande uomo che ci

rende orgogliosi di essere italiani.

Ing. Maurizio Magistrelli Eugenio Paolo Ferraro

Direttore Generale Segretario Generale

WORLD DIGITAL FOUNDATION

(The scientific Foundation for the International Organisation)

HQ. Adress: Corso Principe Oddone nr.18 - 10122 TORINO (ITALY )

Segreteria Generale Contacts + 39 334 2177239 Press Office: + 39 333 4509653

E-mail: [email protected]

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CELEBRIAMO LEONARDO 5001519-2019

NELL'AMBITO DELLE CELEBRAZIONI DEL CINQUECENTENARIODALLA SCOMPARSA DI LEONARDO DA VINCI.

Le celebrazioni dedicate a Leonardo Da Vinci nel corso del 2019 in occasione delCinqucentenario dalla sua morte, costituiscono per l’Italia, in particolare per la Regione

Piemonte e Torino – città che custodisce nella Biblioteca Reale di piazza Castello un nucleopreziosissimo di suoi disegni autografi di cui fa parte il ‘Ritratto di vecchio’, ritenuto il suoAutoritratto – una grande occasione per valorizzare e promuovere nel mondo il patrimonio

storico del Rinascimento: dall’arte alla letteratura, dalla musica alle scienze e all’architettura e,più in generale, all’arte di vivere.

TORINO, 29/30 NOVEMBRE – 1 DICEMBRE 2019CASTELLO DI MONCALIERI (TORINO)

Una delle più antiche fra le residenze sabaude, il Castello di Moncalieri si erge in tutta la suapacata monumentalità a guardia del Po, poco distante da Torino.Edificato in epoca medievale con scopi difensivi, fu trasformato dai Savoia in “luogo didelizie” a seguito di numerosi interventi di ampliamento e abbellimento.

Molto amato dai personaggi femminili di Casa Savoia, come la regina Maria Adelaide e leprincipesse Clotilde e Letizia, il castello fu luogo di soggiorno, sede dell’educazione deigiovani principi e teatro di eventi clamorosi: frammenti di storia e ricordi familiari aleggianoancora negli appartamenti reali, collegati al vasto parco che si estende sulla collina.

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CELEBRIAMO LEONARDO 5001519-2019

NELL'AMBITO DELLE CELEBRAZIONI DEL CINQUECENTENARIODALLA SCOMPARSA DI LEONARDO DA VINCI

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Programma di Venerdi’ 29 Novembre 2019

CERIMONIA INAUGURALE

OPENING CEREMONY

H. 21,00 – CONCERTO

Fanfara Gruppo Storico “Carabinieri Reali 1883”

CASTELLO DI MONCALIERI “LA CAVALLERIZZA”

H.22,00 – Cocktail Istituzionale (Su Invito)

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OMAGGIO AL GRANDE GENIO UNIVERSALE DAL “BIOGRAFO” GIORGIO VASARI

Giorgio Vasari coglie uno degli aspetti piú significativi della personalità di Leonardo: laversatilità dell'ingegno. Leonardo si cimentò nei piú svariati campi del sapere umano,raggiungendo in alcuni livelli altissimi. Uomo del Rinascimento per l'attaccamento alla vita attivae per la fedeltà al modello umanistico della perfezione dell'uomo, è costretto a confrontarsi con isuoi limiti e a prenderne atto. Nessuna via è vietata pregiudizialmente all'uomo, ma qualcuna sirivela poi impercorribile: proprio il modello umanistico e platonico di perfezione costringeLeonardo a lasciare incompiute molte imprese.

ECCO COSA SCRISSE IL VASARI DI LEONARDO:

“Grandissimi doni si veggono piovere dagli influssi celesti ne' corpi umani molte volte

naturalmente, e sopra naturali, talvolta strabocchevolmente accozzarsi in un corpo solobellezza, grazia e virtú, in maniera, che dovunque si volge quel tale, ciascuna sua azzione

è tanto divina, che lasciandosi dietro tutti gl'altri uomini, manifestamente si fa conoscereper cosa (come ella è) largita da Dio e non acquistata per arte umana. Questo lo videro gli

uomini in Lionardo da Vinci, nel quale oltra la bellezza del corpo, non lodata mai abastanza, era la grazia piú che infinita in qualunque sua azzione; e tanta si è fatta poi la

virtú, che dovunque l'animo volse nelle cose difficili, con facilità le rendeva assolute[risolte]. La forza in lui fu molta e congiunta con la destrezza, l'animo e 'l valore, sempre

regio e magnanimo. E la fama del suo nome tanto s'allargò, che non solo nel suo tempo futenuto in pregio, ma pervenne ancora molto piú ne' posteri dopo la morte sua.

Veramente mirabile e celeste fu Lionardo, figliuolo di ser Piero da Vinci, e nella erudizionee principii delle lettere arebbe fatto profitto grande, se egli non fusse stato tanto vario einstabile. Perciò che egli si mise a imparare molte cose e, cominciate, poi l'abbandonava.Vedesi bene che Lionardo per l'intelligenza dell'arte cominciò molte cose e nessuna mai nefiní, aprendoli che la mano aggiungere non potesse alla perfezione dell'arte nelle cose, cheegli si immaginava, conciò sia che si formava nell'idea alcune difficultà suttili e tantomeravigliose, che con le mani, ancora che fussero eccellentissime, non si sarebbo espressemai. Tanti furono i suoi capricci, che, filosofando con le cose naturali, attese a intenderele proprietà delle erbe, continuando et osservando il moto del cielo, il corso della Luna egl'andamenti del Sole.

(FONTE: G. Vasari, Le vite dei piú eccellenti pittori, scultori e architetti , Newton Compton, Roma, 1993 2

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CELEBRIAMO LEONARDO 5001519-2019

NELL'AMBITO DELLE CELEBRAZIONI DEL CINQUECENTENARIODALLA SCOMPARSA DI LEONARDO DA VINCI.

Programma di Sabato 30 Novembre 2019

CONVEGNO NAZIONALE

LEONARDO “SEGRETO” : IL MISTERO SVELATO!

A 500 anni dalla scomparsa del grande genio universale.

H.9,00–10,00 ACCREDITAMENTO OSPITI E

‘WELCOME COFFEE’

H.10,00-11,00 INAUGURAZIONE EVENTO

“CELEBRIAMO LEONARDO 500”

SALUTI E INTERVENTI ISTITUZIONALI DELLE AUTORITA’ CIVILI E MILITARI

H. 11,30-13,00 – APERTURA UFFICIALE LAVORI CONVEGNO

H. 13,00– 14,30 - RINFRESCO DI BENVENUTO

H.14,30-19,00 – SESSIONE POMERIDIANA LAVORI CONFERENZA

H.19,00 – FINE DEI LAVORI PRIMA GIORNATA

H.19,30 – CONVOCAZIONE CONFERENZA STAMPA PRESSO MEDIA CENTRE

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PREMESSA

INTERVERRANNO , TRA I VARI RELATORI DI ALTO PROFILO, ANCHE IL DR. LUCACARICATO, ESPERTO STORICO DELL'ARTE VINCIANO E ALBERTO FERRARINI,

RICERCATORE E RIVELATORE DI UN GRANDE INEDITO SEGRETO...

Leonardo da Vinci, uomo poliedrico e d'ingegno, talento assoluto delRinascimento italiano, incarnò in pieno lo spirito universalista della suaepoca. Genio assoluto anche nell’arte della pittura (autore dellacelebre“GIOCONDA” , patrimonio dell’umanità custodita al Museo delLOUVRE), scultore, scienziato, ingegnere militare, anatomista, musicista einventore, fu attivo nei più disparati campi dell'arte e della scienza, ed è oggiconsiderato il più noto tra i protagonisti della cultura, non solo delRinascimento, ma di tutti i tempi e di tutti i luoghi.

Il Leonardo ingegnere militare riteneva la guerra una «pazziabestialissima». Ma, da uomo pratico qual era, sapeva benissimo cheLudovico il Moro, lo spietato signore di Milano, di quella pazzia era unappassionato. Così, nell'anno 1482, presentandosi al «Signore illustrissimo»della dinastia sforzesca, sa quali corde deve toccare. Nella lettera in diecipunti scritta a Ludovico, Leonardo, già famoso come artista e pittore, sioffre infatti come ingegnere militare. E promette bombarde potentissime,ma anche «comodissime et facili da portare», propone di costruire «pontileggerissimi e forti», suggerisce mirabolanti macchine da assedio e dabattaglia: «Farò carri coperti, securi e inoffensibili, e quali entrando intra liinimica con le sue artiglierie, non è sì grande moltitudine di gente d'armeche non rompessimo.E dietro a questi potranno seguire fanterie assai, illesee senza alcun impedimento». Ancora oggi, gli insegnamenti del GenioUniversale sono preziosi e le sue idee saranno sempre fonte inesauribiled'ispirazione per l’umanità.

NEL CORSO DELLE DUE GIORNATE DI EVENTO SARANNO POSSIBILI LEVISITE ALLE MOSTRE TEMATICHE “OMAGGIO A LEONARDO”, ISPIRATEALLE SUE OPERE ED INVENZIONI. VARIE MOSTRE DI ARTE MODENACONTEMPORANEA ANCHE DI TIPOLOGIA FUMETTISTICA SARANNOALLESTITE IN AREE “DEDICATE”.

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L’ INEDITO TRIBUTO A LEONARDO DAVINCI DAL MONDO DEL FUMETTO

Come sappiamo, e’ attraverso il linguaggio fumettistico che i piu’ piccoliapprendono meglio sviluppando la propria conoscenza in tutti i settori.Nell’anno Celebrativo di Leonardo Da Vinci alcune Case Editrici hannoraccontato ai bambini, tra illustrazioni e poesia, il genio dei geni con grandemaestria. In questo modo, Leonardo è diventato “ curiosità”.

Guardare, sperimentare, immaginare e costruire. In questo modo è statapresentata la storia di un bambino che viveva in un borgo vicino a Firenze,Vinci si chiamava, dove ha potuto scorrazzare libero tra le botteghe e“imparare con gli occhi” sbirciare i lavori e i mestieri e farne bagaglio per ilfuturo. E poi la scoperta delle sue origini, la sua vera mamma, Caterina che dinascosto un giorno gli diede un abbraccio, niente di più. Nonostante tuttoLeonardo si divertiva tra le strade di Vinci, i bambini giocavano liberi per lestrade vivevano appieno la loro infanzia, ma il gioco più bello per Leo era lafantasia. Si perdeva nella vista del panorama, salendo su un grande leccio es’immedesimava nei tordi, nelle rondini, nei falchi, nelle poiane.

“Ciao amici! So chi sono. Leonardo, mi chiamo. Nel tempo mi hanno definitoinventore, pittore, giocoliere e maestro di macchine da guerra. Ma io restoquello che sono. Leonardo mi chiamo e so giocare”.

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UNA LOUNGE INEDITA: “IO SONO LEONARDO”!

I RAPPRESENTANTI DELL’EDITORIA E ARTE FUMETTISTICAA “CELEBRIAMO LEONARDO 500”

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NEL CORSO DELLE DUE GIORNATE DI EVENTO, AVRANO LUOGO DEIMOMENTI DI CONFRONTO “ARTISTICO” CHE ISPIRERANNO DIBATTITI,CONFERENZE TRA AUTORI DELL’ARTE FUMETTISTICA DI IMPORTANTICASE EDITRICI ED ESPERTI DI ARTE CLASSICA.

OLTRE ALL'ALLESTIMENTO ANCHE DI ALCUNE MOSTRE DI ARTECONTEMPORANEA CLASSICA E FUMETTISTICA (UNA DELLE QUALI INCOLLABORAZIONE CON LA CASA EDITRICE “ASTORINA” ED UN’ALTRA CONIL MAESTRO LUCIANO GATTO DELLA DISNEY & CO ITALIA) COME TRIBUTOAL GRANDE LEONARDO E RELATIVA DISTRIBUZIONE GRATUITA ALPUBBLICO DI GADGET E STAMPE TEMATICHE A TIRATURA LIMITATA,(OGGETTI UNICI E IRRIPETIBILI DEDICATI ALLE CELEBRAZIONI DELCINQUECENTENARIO DALLA SCOMPARSA DI LEONARDO DA VINCI), E’STATA PREVISTA UN’AREA DEDICATA AGLI “EREDI O MEGLIO AGLI“AMBASCIATORI” DI LEONARDO” DENOMINATA : “IO SONO LEONARDO”.

PRESSO L’AREA TEMATICA IN OGGETTO, TROVERANNO SPAZIO GLIARTISTI CONTEMPORANEI, AUTORI E DISEGNATORI CHE SI ESIBIRANNOCON PERFORMANCE ARTISTICHE “TEMATICHE” IN OMAGGIO ALEONARDO DA VINCI.

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EVENTO DEDICATO AL PUBBLICO DI APPASSIONATI DI ARTE FUMETTISTICA

( PREVIO ACCREDITO)

H. 19,00 : LOUNGE “IO SONO LEONARDO”:

HAPPY HOUR “DIABOLIKO” CON LEONARDO

DIABOLIK ED EVA KANT: LA COPPIA DIABOLIKA VI INVITA AD UN DRINKIN OMAGGIO AL GRANDE GENIO DI LEONARDO.

NEL CORSO DEL RENDEZ-VOUS AVRA’ LUOGO LA DISTRIBUZIONE DI MATERIALEARTISTICO TEMATICO IN COLLABORAZIONE CON LA CASA EDITRICE “ASTORINA”.INTERVERRANO GLI AUTORI DISEGNATORI OSPITI DELL’EVENTO IN AREA LOUNGEDEDICATA “ IO SONO LEONARDO”.

Nel 1962 il personaggio di Diabolik nasce grazie ad Angela Giussani. Lei e la sorella,Luciana, si occupano delle sceneggiature, mentre a realizzare graficamente il personaggiosi alternano, nel tempo, diversi disegnatori, tra cui citiamo: Zarcone (autore solamente delprimo numero), Brenno Fiumali (autore anche della prima copertina), Remo Berselli(creatore anche della testata), Luigi Marchesi (che ridisegna il primo numero per laristampa), Giorgio Montorio, Glauco Coretti, Leo Cimpellin, Carlo Peroni, Mario Cubbino eGabriele Pennacchioli. La casa editrice che comincia a pubblicare la serie a fumetti, e checontinua a farlo da più di 50 anni, è Astorina, Partner culturale insieme ai colleghi dellaCasa Editrice “TRECCANI” dell’evento “CELEBRIAMO LEONARDO 500”.Diabolik è uno spietato ladro e assassino che non fallisce quasi mai nei suoi piani. La suacompagna e complice è la bellissima Eva Kant. Insieme derubano ricche famiglie, bancheo personaggi arricchiti spesso in maniera illecita, in modo da garantirsi una vita agiata e dafinanziare nuove e rapine tecnologicamente avanzate e spesso al limite dell’irreale, masicuramente di grande impatto. Grazie ad Eva, Diabolik diventa a poco a poco unpersonaggio più umano, contraddistinto anche da una sua morale. Anche Eva si evolve:da amante sottomessa a complice preziosa

Diabolik viene pubblicato anche in: Argentina, Belgio, Brasile, Colombia, Danimarca (conil nome di “Satano”), Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Israele, Jugoslavia, Messico,Paesi Bassi, Polonia, Romania, Spagna e Stati Uniti.

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H. 20,30 EVENTO CONVIVIALE ESCLUSIVO (SU INVITO)

A CENA CON LEONARDO“IL PIATTO DEL TEMPO”

E L’ECCELLENZA DEL “MADE IN ITALY”

IN OMAGGIO AL GENIO DI LEONARDO:“UN VIAGGIO EMOZIONANTE NEL TEMPO ALLA SCOPERTA DELLA STORIA E

DELLE RICETTE CULINARIE DEL RINASCIMENTO ALLA CORTE DEGLI SFORZA “

Gli ospiti di “CELEBRIAMO LEONARDO 500” rivivranno per una sera, comein un incantesimo, il fasto delle cene e delle feste che Leonardo Da Vinci suincarico di Ludovico Il Moro nella Milano del sedicesimo secolo, organizzavanel Castello Sforzesco!.

Nella splendida cornice del Castello di Moncalieri, nella sala dellaCAVALLERIZZA , con la presenza di dame e cavalieri, e gli altri protagonistidel Rinascimento, “CELEBRIAMO LEONARDO 500”regalerà una grandeemozione portando indietro l’orologio di 500 anni con la Cena

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Rinascimentale, che ha lo scopo di riscoprire e valorizzare gli inestimabilitesori dell’arte culinaria rinascimentale italiana. Tra una portata e l’altra, lamagia dei menestrelli, dei giullari di corte, dei musici e danze del tempo perallietare i commensali.

LA LEGGENDA SU LEONARDO CHE LO CONSACRA

“GENIO” PERSINO NELL’ ARTE CULINARIA

Una “leggenda” narra di un Leonardo Da Vinci “CHEF” geniale. Potrebbe trattarsi di purafantasia ma, considerando la grande curiosità e creatività di Leonardo, si scopre che alcunipseudo-esperti non si sentano di marchiare queste informazioni, per quanto fantasiose,necessariamente come autentiche “fake news”.

Si scopre che il piccolo Leonardo, personaggio dall’impareggiabile ingegno e poliedricità, sinda bambino oltre alla sua grande curiosità e la passione per lo studio, il disegno, laprogettazione e la sperimentazione, dimostrò un innato amore verso la cucina. Sua madreCaterina, sposò un vecchio pasticcere in pensione – tale Accatabriga di Piero del Vacca – cheLeonardo ebbe modo di frequentare assiduamente e che gli insegnò a conoscere i dolciumi e aprepararli, tanto che crebbe creando non solo modellini di strumenti ma anche di marzapane,che lo fecero appassionare sempre più all'arte culinaria. All’età di dieci anni, il notaio Pietro(suo padre naturale) lo condusse a Firenze presso la bottega del pittore Verrocchio dove,nonostante gli impegni di apprendistato artistici continuò a coltivare la passione per la cucina.

Addirittura, (si usa il condizionale in quanto non vi è prova storica di tali notizie), si narra chela sera, per rimediare agli scarsi compensi di pittore, andasse a lavorare come cameriere inuna taverna vicino a Ponte Vecchio chiamata “Taverna delle tre lumache”. Altri esperti estudiosi marcano in modo eclatante tale informazione come una “bufala” irriverente.

Ma il racconto in stile “fantasy” prosegue... Un giorno, per una serie di coincidenze fortuite, ilproprietario dell’osteria si trovò senza cuochi e Leonardo si ritrovò da cameriere ad esserecapocuoco: questa fu l'occasione per cercare di dare un tocco di originalità e raffinatezza allepietanze servite mediante vari accorgimenti, fra i quali la riduzione delle portateesageratamente colme. L’iniziativa però creò malcontento nella clientela abituata a piatti

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abbondanti e la breve carriera di Leonardo come cuoco venne subito stroncata. Non si diedeper vinto e qualche tempo dopo, insieme all’amico Botticelli, in sostituzione alla famosataverna distrutta da un incendio, inaugurò una nuova trattoria chiamata “Le tre rane di

Sandro e Leonardo” che però si dimostrò un insuccesso clamoroso!. Giunto qualche anno

dopo a Milano, alla corte degli Sforza il suo buon gusto per la tavola e il suo stile nonsfuggirono a Ludovico il Moro che lo incaricò per curare la regia dei banchetti di corte. Leonardo Da Vinci, da buon inventore, avrebbe in tale occasione utilizzato la tecnologia permigliorare le pietanze applicandola nelle cucine del castello degli Sforza mediante l’uso dimacchinari e arnesi per pelare, tritare, affettare. Avrebbe persino inventato oggetti precursoridell’attuale cavatappi, del trita-aglio, e dell’affettatrice, il macinapepe, ispirato nel disegno alfaro della Spezia, l'affettauova a vento, l'arrostitore automatico - uno spiedo a eliche rotantiche giravano con il caloredella fiamma -, tutti marchingegni che troviamo illustrati nel Codice

Atlantico. Studiò il sistema per tenere sempre calde le pietanze e mandare via i cattivi odori e

il fumo dalle cucine, che equivalevano all’attuale scaldavivande a alla cappa per aspirazione.La più grande trovata per l’allestimento delle tavole dei commensali, che oggi troviamo inmille fogge, colori e materiali, fu una su tutte: il tovagliolo, comparso per la prima volta nel1491 in una tavola imbandita. D’altronde fino ad allora (secondo alcuni appunti dello stessoLeonardo) scopriamo la brutta abitudine dei signorotti di pulire il coltello sugli abiti dichiunque gli sedesse accanto e ancora, di far legare dei conigli vivi sulla tavola in modo che gliinvitati potessero pulirsi mani sulle loro pellicce.

A TAVOLA CON IL “CERIMONIALE” DI LEONARDO

Si presume che Leonardo scrisse alcune regole di “bon ton” durante il soggiornosforzesco per i signori che frequentavano banchetti rinascimentali che, tra l’altro,restano tutt’oggi valide, anche se paiono scontate, e si pensi che i comportamenti

citati erano una consuetudine alle mense.

1) Non mettere i piedi sul tavolo e non sedere in braccio ad altri ospiti o sedersi sul tavolo, né appoggiare la schiena al tavolo.

2) Non posare la testa sul piatto. 3) Non prendere il cibo dal piatto del vicino senza avergli chiesto prima il permesso.

4) Non mettere bocconi masticati nel piatto del vicino. 5) Non pulirsi l'armatura a tavola.

6) Non nascondersi il cibo nella borsa o negli stivali per magiarseli in seguito.

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7) Non incidere il tavolo con il coltello. 8) Non rimettere la frutta mangiucchiata nella fruttiera.

9) Non mettersi le dita nel naso. 10) Non fare smorfie paurose.

11) Non sputare né davanti né fianco a sé. 12) Non fare allusioni o trastullarsi con i paggi di Ludovico il Moro.

H.23,00/23.30 – CHIUSURA EVENTO CONVIVIALE

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CELEBRIAMO LEONARDO 5001519-2019

NELL'AMBITO DELLE CELEBRAZIONI DEL CINQUECENTENARIODALLA SCOMPARSA DI LEONARDO DA VINCI

PROGRAMMA DI DOMENICA 1 DICEMBRE 2019

H.9,30 – 10,00 - ACCREDITAMENTO OSPITI E WELCOME COFFEE

H.10,00 – 19,00 – SECONDA GIORNATA LAVORI

CONVEGNO NAZIONALE

LEONARDO “SEGRETO” : IL MISTERO SVELATO!

(A 500 anni dalla scomparsa del grande genio universale)

(I CODICI)

( H.13,00 - 14,00 Pausa Pranzo

H- 19,00 - CHIUSURA CONVEGNO SALUTI E RINGRAZIAMENTI ISTITUZIONALI E DELPRESIDENTE E DIRETTORE GENERALE DELLA “WORLD DIGITAL FOUNDATION.”

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PREMESSA

La scrittura rappresentò per Leonardo un'attività imprescindibile da quella di pittore e di scienziato. Aparte il Trattato sulla pittura, che era stato concepito come un libro e composto a posteriori dal Melzi, gliscritti di Leonardo consistono sostanzialmente in un coacervo di codici che affrontano i più disparatiargomenti in modo disordinato e irregolare. Il fascino che esercitano questi codici o semplici taccuini diappunti è enorme, tracciano il filo rosso del vagabondare mentale di Leonardo, e ne raccontano lageniale volubilità.

CODICE ARUNDEL: conservato al British Museum di Londra;CODICE ASHBURNHAM: conservato all’Institut de France di Parigi;CODICE ATLANTICO: (il più vasto dei codici di Leonardo) conservato nella BibliotecaAmbrosiana di Milano;CODICE FORSTER: conservato presso il Victoria and Albert Museum di Londra;CODICE DELL’ISTITUTO DI FRANCIA: anch’esso conservato all’Institut de France diParigi;CODICE LEICESTER: conosciuto anche come codice Hammer è oggi conservato a Seattle,nella collezione privata di Bill Gates;CODICI MADRID: conservato nella Biblioteca Nazionale di Madrid;CODICE TRIVULZIANO: conservato nella Biblioteca del Castello Sforzesco di Milano;

CODICE WINDSOR: conservato Presso il castello Reale di Windsor, in Inghilterra;

CODICE SUL VOLO DEGLI UCCELLI: conservato presso la Biblioteca Reale di Torino

Nei conflitti moderni, grandi mostri di metallo, dotati di immensa potenza di fuoco,dominano gli scenari di guerra terrestre e uomini coraggiosi e potentemente armati possonoinvadere le terre del nemico giungendo da un cielo in cui sfrecciano macchine volanti capacidi velocità estreme o di decollare verticalmente. Carri armati, paracadutisti e gli elicottericaratterizzano la guerra moderna e la denotano come essenzialmente tecnologica.

Molti, tuttavia, ignorano che queste armi e questi avanzamenti nella tecnologia bellicaapparvero per la prima volta in forma compiuta sui progetti partoriti dalla mente di ungrande uomo rinascimentale, Leonardo da Vinci, forse la mente più brillante ed eclettica di

ogni tempo.

NELLA SECONDA GIORNATA DEL SIMPOSIO, PROSEGUIRANNO GLI INTERVENTI

CON REPORT MOLTO INTERESSANTI DI MOLTI RELATORI, ESPERTI STORICIDELL'ARTE ANCHE IN AMBITO INNOVATION TECHNOLOGY CON RIFERIMENTOANCHE ALL’AMBITO MILITARE .

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FINO ALLE H.19,30 PROSEGUIMENTO DELLA VISITA ALLE AREETEMATICHE DELL’EVENTO E IN PARTICOLARE, LE MOSTRE DEDICATE AL

GENIO DI LEONARDO DA VINCI .

(SU INVITO) DEDICATO AGLI OSPITI ACCREDITATI

EVENTO CONVIVIALE ESCLUSIVAMENTE RISERVATO AGLI OSPITI(PASS “GUEST -ALL ACCESS”)

H.20,00 “Happy Hour” a Corte con LeonardoAPERITIVO RINASCIMENTALE NELLA MILANO DEGLI SFORZA E DI

LUDOVICO IL MORO.

« il vino è bono, ma perciò l’acqua avanza»

Leonardo da Vinci

Cosa avrebbe bevuto Leonardo da Vinci ad un happy hour? Con tuttaprobabilità, vino!. Alcuni esperti considerano Leonardo vegetariano pursenza averne conferma ufficiale sotto un profilo storico, tanto da azzardareche il grande genio rinascimentale avrebbe rinunciato alla carne ma mai alvino che troviamo nelle sue liste della spesa. Infatti, Leonardo stesso neproduceva, nella vigna che Ludovico il Moro gli aveva donato non lontanoda Santa Maria delle Grazie. Sulle sue tracce, il nostro aperitivorinascimentale vi condurrà alla scoperta di odori e sapori della Milano

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dell’epoca: la Milano di Ludovico il Moro e di sua moglie Beatrice d’Este, laraffinata Milano dei grandi artisti e dei torbidi intrighi.

LA STORIA DELLA VIGNA DI LEONARDO

Dalla Firenze di Lorenzo il Magnifico, Leonardo da Vinci arriva a Milano,alla corte di Ludovico Maria Sforza detto il Moro, nel 1482. All'epoca, lui eLudovico hanno entrambi 30 anni. Nel 1495 Ludovico gli assegna l’incaricodi dipingere un’Ultima Cena nel refettorio di Santa Maria delle Grazie. Nel1498 Ludovico concede a Leonardo la proprietà di una vigna di circa 16pertiche. È lecito immaginare Leonardo, al tramonto di una giornata dilavoro, mentre lascia il cantiere del Cenacolo, attraversa il Borgo delleGrazie e, transitando per la casa degli Atellani, va a controllare lo statodella sua vigna. Per poco però: nell’aprile del 1500 le truppe del re di Franciasconfiggono e imprigionano il Moro e anche Leonardo lascia Milano, nonsenza aver prima affittato la vigna al padre del suo allievo prediletto GianGiacomo Caprotti, detto il Salaì. Leonardo non smetterà mai di occuparsidella sua vigna: la riconquisterà quando i Francesi gliela confischeranno ein punto di morte, nel 1519, la citerà nel testamento, lasciandone una parte aun servitore e un’altra parte proprio al Salaì

H. 19,00 - HAPPY HOUR “DIABOLIKO” CON LEONARDO

(DEDICATO AGLI APPASSIONATI DI ARTE FUMETTISTICA PREVIO ACCREDITO)

NEL CORSO DEL RENDEZ-VOUS AVRA’ LUOGO LA DISTRIBUZIONE DI MATERIALEARTISTICO TEMATICO IN COLLABORAZIONE CON IL PARTNER CULTURALE, LA CASAEDITRICE “ASTORINA”. INTERVERRANO GLI AUTORI DISEGNATORI OSPITI DELL’EVENTOIN AREA LOUNGE DEDICATA “ IO SONO LEONARDO”.

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( SU INVITO )

H. 21,30 – PERFORMANCE TEATRALE

LA FESTA DELPARADISO

13 Gennaio 1490

Di Leonardo Da Vinci

Il 13 gennaio 1490, venne rappresentata, alla Corte degli Sforza, la prima operateatrale con la scenografia di Leonardo da Vinci “LA FESTA DEL PARADISO”.L'intrattenimento era stato creato per volere di Ludovico il Moro in onore diIsabella d'Aragona, sposa di Gian Galeazzo Sforza.

Lo spazio destinato alla rappresentazione teatrale fu la sala grande del palazzo,resa elegante dagli addobbi sfarzosi e dalle decorazioni, con coperte di raso allepareti, per celebrare la grandezza degli Sforza e degli Aragonesi. La Festa delParadiso costituisce uno degli esempi compiuti di drammaturgia festiva delRinascimento italiano. La festa quattrocentesca, in quanto sistema in cuiconvergono molteplici elementi, è l'espressione di un gruppo culturale - quellodella corte - che attraverso la festa stessa si rappresenta e si celebra, facendo uso,a questo scopo, di tutti gli elementi espressivi di cui la società di corte dispone(poesia, musica, danza, rappresentazione teatrale, arti figurative e plastiche, equant’altr.). La descrizione scenografica dell’incantevole spettacolo della “Festadel Paradiso” di Leonardo da Vinci, ci invita a sognare ad occhi aperti, poteressere al posto della bellissima Duchessa Isabella, accompagnata con tanto fastocon l’intercessione di Giove, Apollo, Mercurio e tanti altri Dei, tutti impegnatialla realizzazione della più grande e indimenticabile festa per l’incantevole e

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ammiratissima sposa Isabella, accompagnandola in una scia luminosa con soavisuoni e canti all’incontro dove già il suo sposo l’aspetta.

H. 23,30 – CHIUSURA EVENTO E COMIATO CON LETTURA DEL TESTAMENTO DI LEONARDO AI POSTERI A CURA DELL’OSPITE “TESTIMONIAL”.

SALUTO DI COMIATO AL PUBBLICO DAL PRESIDENTE E DIRETTORE GENERALE DELLAWORLD DIGITAL FOUNDATION E CONSEGNA ATTESTATO CELEBRATIVO UFFICIALE DIPARTECIPAZIONE ALL’EVENTO. NE SARANNO PRODOTTE NR. 500 COPIE E CONSEGNATE A500 OSPITI SELEZIONATI.

( AUTORITA’ E A TUTTI COLORO CHE HANNO CONTRIBUITO A RENDERE UNICO EDINDIMENTICABILE L’EVENTO)

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LEONARDO DA VINCI15 aprile 1452 – 2 MAGGIO 1519

Leonardo nacque a Vinci il 15 aprile del 1452.

Nel 1469 si trasferì con tutta la famiglia a Firenze, quì entrò a far parte della bottega del Verrocchio

dove vi rimase per otto anni e dove apprese l'arte del disegno, l'uso della prospettiva e dell'anatomia.

Questo è ben attestato nel suo intervento nel del Verrocchio, dove realizzò l'angelo con estrema

sapienza compositiva ed equilibrio ed inoltre in una delle sue prime realizzazioni: l'Annunciazione di

Monteoliveto oggi alla galleria degli Uffizi a Firenze, dipinta tra il 1475 e il 1478, nella quale abbiamo

una straordinaria qualità cromatica, e uno studio attento verso i particolari soprattutto naturali.

Abilissimo nel disegno, questa sua dote è evidente in due opere iniziate nel 1482 circa e rimaste

incompiute: San Girolamo e l'Adorazione dei Magi.

In quest'ultima, rimasta incompiuta per la sua partenza per Milano, Adorazione dei Magi, interpreto’

in modo nuovo il soggetto: intorno alla figura della Vergine col Bambino si raccoglie una folla

gesticolante che ci lascia intendere l'emozione per l'evento sacro.

Ancora del periodo fiorentino sono il Ritratto di Ginevra Benci il cui volto è delineato da delicati effetti

chiaroscurali mentre sullo sfondo si staglia un paesaggio di acqua e piante.

Abbiamo ancora la Madonna del garofano e la Madonna Benois.

Leonardo arrivò a Milano nel 1482 e vi rimase per ben sedici anni al servizio di Ludovico il Moro e

dove si occupò dei diversi campi delle scienza e delle arti, ma si dedicò prevalentemente all'attività di

pittore, infatti, qui realizzò opere molto importanti tra le quali la Vergine delle rocce in cui ambienta i

suoi personaggi in un'atmosfera quasi irreale, in un luogo ombroso e chiuso da grosse rocce in cui la

luce filtra a malapena, l'atmosfera è resa in modo magistrale grazie anche alla sua particolare

tecnica di chiaroscuro sfumato che è uno degli elementi caratteristici della sua arte.

Eseguì molte altre opere tra cui la Dama con l'ermellino di Cracovia, il Ritratto di dama del Louvre,

ma il capolavoro dell'attività svolta a Milano è considerato l'Ultima Cena che realizza intorno al 1495-

1497 nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie. Il soggetto è trattato in maniera

innovativa, rappresentando il momento in cui Cristo annuncia che verrà tradito. Nel trattato della

pittura Leonardo scrive:" il bono pittore ha da dipingere due cose principali, cioè l'homo e il concetto

della mente sua. Il primo è facile, il secondo difficile perché s'ha a figurare con gesti e movimenti delle

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membra". Nel Cenacolo Leonardo realizzò in pieno questa sua idea, rappresentando il Cristo come

fulcro della composizione, intorno a cui si distribuiscono gli Apostoli in atteggiamenti diversi che

lasciano trasparire il loro pensiero e le loro emozioni.

Nel 1499 Ludovico il Moro fuggì da Milano, dopo l'invasione del ducato da parte dei francesi, e

Leonardo intraprese una serie di viaggi, si recò a Mantova, a Venezia, e poi ritornò a Firenze. Qui gli

venne commissionato un'affresco per il salone di Palazzo Vecchio che rappresenta la Battaglia di

Anghiari, in gara con Michelangelo che doveva affrescare nella parete opposta la Battaglia di

Cascina. Il dipinto purtroppo però è andato perduto.

In questi anni iniziò anche il famoso ritratto della Gioconda, un dipinto a lui caro che portò con se

anche in Francia dove rimane tutt'oggi, al museo del Louvre. E' il ritratto di una gentildonna

fiorentina, identificata con Monna Lisa di Giocondo, rappresentata a mezza figura e di tre quarti

sullo sfondo di un paesaggio roccioso con due laghi posti su un diverso livello. L'atmosfera suggestiva

e il sentimento di malinconia che suscita sia il paesaggio che la figura è accentuato dall'uso dello

sfumato leonardesco.

Nel 1506 si recò nuovamente a Milano, negli ultimi anni della sua vita l'artista alternò il suo

soggiorno in questa città con brevi viaggi a Firenze. Le sue ultime opere sono Sant'Anna con

Madonna e Bambino, di cui aveva già preparato un cartone nel 1501e il San Giovanni Battista.

Nella Sant'anna con Madonna e Bambino rappresenta i personaggi in una composizione piramidale il

cui vertice è rappresentato dal volto di Sant'Anna, lo sfondo è ancora una volta rappresentato da un

paesaggio rupestre in lontananza.

Nel 1516 accettò l'invito del re di Francia e si recò ad Amboise dove trascorre gli ultimi anni della sua

vita e dove morì nel 1519.

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