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LEGGI. MILANO. DOMANI. DISTRIBUZIONE GRATUITA N. 17 ANNO 5 GIOVEDÌ 1° FEBBRAIO 2018 MITOMORROW.IT «In Corea lame bollenti» ai Giochi con la Fusar Poli A PAGINA 14 È già Carnevale quattro spunti per te A PAGINA 17 A PAGINA 4 Oriente a occidente c’è il Festival in Fiera FRIDA La mostra, gli eventi, una serata a tema tra drink e musica e un’icona che non tramonta mai: milanesi, è tempo di Kahlomania da pagina 10 Per le tue segnalazioni sulla nostra Milano 331.95.25.828

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La mostra, gli eventi,una serata a tematra drink e musica

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Il recente successo della mo-stra di Caravaggio a Palazzo Reale è solo l’ultimo indica-tore di un crescente interesse

per gli eventi culturali nella nostra città. L’aumento degli abbonati ai teatri (che nel 2016-2017 hanno superato quelli a San Siro, tanto per dire) e la sempre maggiore offerta di eventi musicali, letterari e artistici segnalano un’esigenza forte. I milanesi hanno bisogno di un nuovo umanesimo. Dopo aver rivoluzionato dal punto di vista urbanistico più di un’area, dopo aver sistemato la “città di pietra”, ora è vivo più che mai un interesse a dare un nuovo senso alla “città delle anime”. Le forme sono di-verse rispetto al passato, le ideo-logie non sono più in grado di dare risposte, ma le domande restano. Spontaneamente e in modi diffe-renti c’è, però, un fiume carsico che attraversa la città ed è uno dei motivi per cui ci appare così dina-mica. La voglia di arte, la passione musicale, il ritorno all’interesse per la scrittura e la lettura sono segnali di una vitalità nuova. La dedizione al lavoro e alla crescita professionale, l’impegno per pro-getti concreti non ci bastano per sentirci realizzati; abbiamo un in-nato e rinnovato bisogno di aprire la nostra mente, di dare un senso filosofico alle nostre esistenze, di tornare alla centralità dell’uomo e del suo benessere. Quale sia la direzione ancora non lo sappiamo, ma gli indizi ci portano con otti-mismo a vedere la nascita di un nuovo umanesimo milanese. Sarà interessante capire che sbocchi e che prospettive avrà.

IL NUOVOMILANESEUMANISTA

DarsenaDomani è

Mattia Todisco@mattiatodisco

L’Anci Lombardia si prepara per l’Election Day. A pre-scindere da chi vincerà la tornata del 4 marzo nella

nostra Regione, i Comuni vogliono ave-re un peso specifico maggiore e la possi-bilità di essere ascoltati nelle stanze del Pirellone. Per questo hanno presentato un documento di 23 pagine in 12 punti, illustrato dal presidente Virginio Brivio.

Presidente, avete puntato parecchio sul concetto di “nuova autonomia”. Perché?«Siamo all’indomani di un referendum e dell’apertura di un confronto tra Re-gione e Governo che ha portato ad an-dare nel merito di alcune materie con una maggiore autonomia disciplinare, regolamentare finanziaria da parte del-le regioni. Crediamo che vada chiuso il cerchio con un analogo rapporto tra Regione ed enti locali che sia di valoriz-zazione delle autonomie e non riproduca un nuovo centralismo regionale. Speria-mo ci sia la possibilità che gli enti locali siano compartecipi nell’esercizio di alcu-ne di queste deleghe».

In questo senso si colloca anche il fresco patto territoriale?«L’abbiamo chiamato patto, chiamia-molo col verbo o aggettivo che più ag-

Film indiani da Firenze(P.Cre.) Si intitola River to River. Flo-rence Indian Film Festival. È la sele-zione di film importati dall’omonima manifestazione fiorentina, in pro-iezione da domani a domenica allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2). Ad inaugurare, domani alle 21.15, sarà Newton, la commedia nera in-

terpretata dal talentuoso Rajkum-mar Rao e presenta agli Oscar, che racconta le avventure di un giovane e ingenuo impiegato inviato a ve-gliare sulle elezioni in un piccolo villaggio. L’ingresso alle proiezioni costa 7.50 euro. Per informazioni sul programma cinetecamilano.it.

grada, ma sostanzialmente credo che in una Regione di 10mila abitanti e oltre 1400 comuni sia interesse generale avere come partner istituzionali gli enti locali a partire dai comuni, perché numerosi obiettivi che l’autonomia vuole conse-guire non possono non essere fatti con il concorso degli enti locali».

Cosa vi aspettate dall’incontro del 22 febbraio con i candidati alle elezioni regionali?«Che ci sia chiarezza, con un impegno a rinnovare il Consiglio delle autono-mie locali. È lo strumento attraverso il quale oggi questo rapporto istituzionale tra comuni e regioni dovrebbe svolgersi. In secondo luogo che venga ben definita una competenza della Regione in grado di fare del raccordo anche finanziario tra lo Stato e gli enti locali uno snodo fon-damentale, che sia la Regione a discipli-nare alcuni finanziamenti e spazi gestiti dai ministeri».

Avete chiesto maggiore contrasto all’illegalità e alla ludopatia. Qual è la situazione in Lombardia?«Siamo una Regione ad alto tasso di reddito, già invasa da fenomeni mala-vitosi e dai colletti bianchi nel tessuto economico. Le misure vanno potenzia-te, anche per il contrasto alla ludopa-tia. Il tentativo è di uscire dalla logica emergenziale e di favorire interventi in cui gli enti locali possono avere un

«Serve nuova autonomia»Le proposte di Anci Lombardia ai candidati per le elezioni regionali.Il presidente Virginio Brivio: «Regione e Comuni siano compartecipi»

(P.Cre.) È in partenza il 24esimo Corso Multidisciplinare di Educa-zione allo Sviluppo “Cambiamenti in atto tra sviluppo ed emergenza: quale futuro per il rispetto dei di-ritti?”, organizzato dal Comitato Provinciale Unicef di Milano in collaborazione la Facoltà di Studi Umanistici dell’Università degli Studi. Il corso partirà domani, alle 16.30, presso la sede della Statale in via Santa Sofia 9 (aula M101). Il piano didattico si articola in undi-ci incontri suddivisi in due modu-li. Il primo, domani, parlerà della Convenzione sui diritti dell’infan-zia e dell’adolescenza, alla pre-senza della presidente dell’Uni-cef di Milano, Fiammetta Casali. Per info e iscrizioni unicef.it.

A lezione di UnicefAl via il corso di diritti dell’infanzia

ruolo più decisivo perché più continua-tivamente riconosciuto e finanziato, oltre alla possibilità che su determinate materie gli enti locali possano discipli-nare. Non solo le distanze, ma anche il numero delle macchinette. Voglia-mo avere la possibilità di intervenire».

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GIOVEDÌ 1° FEBBRAIO 2018 | 3

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Al via il Salone del Risparmio

(A.Nit.) Si intitola Dubai Top-Secret. È il libro di Fabio Raffaeli che ha messo nero su bianco una guida conte-nente tutti i dettagli, le dinamiche e le caratteristiche del settore immobiliare dell’Emirato di Dubai. Domani a Mi-lano, dalle 14.00, saranno presentate analisi e previsioni per chi è interessato ad un investimento nel Real Estate di Dubai, anche senza esperienza e senza grandi capitali. Per info e dettagli dubaitopsecret.com.

Seminario curato da Fabio RaffaeliInvestire a Dubai

A cura diAlessandro Nitini

Conto alla rovescia per la nona edizione del Salone del Risparmio. Sono aperte, infatti,

Iscrizioni aperte per l’atteso evento in programma ad aprile: in programma oltre 80 conferenze per tre giornate

le iscrizioni all’appuntamen-to annuale di Assogestioni, che tornerà dal 10 al 12 aprile al MiCo di Milano (piazzale Carlo Magno). A poco più di due mesi dal via l’evento di ri-ferimento del risparmio gestito

conta un ricco programma di oltre ottanta conferenze e più di cento aziende, italiane e internazionali, hanno già dato conferma di partecipazione.

IL FOCUS • L’evento dedica-to ai professionisti del rispar-mio gestito nel 2018 accende i riflettori sulla “Sfida di una nuova globalizzazione” e de-dica la plenaria di apertura ai grandi processi e cambiamenti in atto a livello comunitario e alle opportunità di produ-zione, consumo, risparmio e investimento offerti dall’inte-grazione economica mondiale. La conferenza che darà il via alla tre giorni sarà anche l’oc-casione per fare il punto sulla ripartenza del Sistema-Italia, sul mix di politica monetaria e fiscale e sulle leve strategi-che necessarie per cavalcare la crescita nel medio-lungo termine. Per iscriversi gratuita-mente al Salone del Risparmio è sufficiente collegarsi al sito salonedelrisparmio.com.

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domani con...

L’intervista diMargherita Abis

Non c’è solo il sushi. L’O-riente rappresenta anche molto, molto altro. Per spiegare ogni sfaccettatura

di un territorio così misterioso si rinnova l’appuntamento con Il Festival dell’O-riente, la rassegna dedicata alla tradizione di una grande parte di mondo. Tante le particolarità di questa edizione - che farà tappa a FieraMilanoCity da domani a domenica -, a cominciare dal fatto che «le attività saranno ininterrotte, in qual-siasi momento ci sarà sempre qualcosa da visitare e soprattutto da fare», svela a Mi-Tomorrow Valentina Nobili, tra le organizzatrici del festival.

Valentina, come siete riusciti a riunire in un solo evento una parte così vasta del nostro pianeta?«Creando un percorso sulla cultura dei Paesi orientali a 360 gradi. Dagli aspetti

più classici, a quelli più misteriosi. At-traverso mostre, spettacoli musicali e artistici, show cooking. A dominare sarà l’interattività, un aspetto chiave per noi. Ci si potrà cimentare personalmente nella scrittura degli ideogrammi cinesi, sperimentare la vestizione dei kimono giapponesi o dei sari indiani. Insomma, l’intento è andare oltre gli stereotipi, conoscere ogni aspetto di numerose culture. Vivere un’esperienza vera, che si avrebbe la possibilità di affrontare sol-tanto viaggiando».

Come si è sviluppata l’idea del festival?«È nata dalla passione degli organizzatori per il mondo delle arti marziali, che in Oriente non sono semplicemente uno sport, ma rappresentano un’espressione

della cultura. Ci sarà una sezione molto importante dedicata a questo tema».

E le altre sezioni principali?«Ci sarà grande spazio in particolare per la spiritualità e la cultura orientale. L’o-biettivo è divulgare in Italia tutte le reli-gioni di quelle zone, non soltanto le più conosciute, perché la spiritualità è uno degli aspetti più sentiti nella loro tradi-zione. Per questo saranno presenti alcu-ni esperti, che ne offriranno una visione molto ampia».

Qual è il ruolo di Milano in questa manifestazione?«Il Festival è partito sei anni fa in To-scana e Milano è stata la nostra prima tappa fuori zona. È la seconda volta che approdiamo qui e questa volta abbiamo scelto anche un luogo che consenta una lunga permanenza ai visitatori, perché perfettamente collegato con i mezzi. Ol-tretutto, Milano è la città multietnica e il centro internazionale per eccellenza in Italia. Ha sempre dimostrato grande apertura verso l’esterno. Perciò i milane-si riservano anche un’attenzione parti-colare verso le altre culture».

Che numeri vi aspettate di fare?«L’anno scorso, in due weekend, abbia-mo raccolto 100mila visitatori. Questa volta abbiamo a disposizione un solo fine settimana, ma contiamo di man-tenere lo stesso afflusso. Anche perché abbiamo implementato e arricchito il festival, sia per quanto riguarda la zona culturale e spirituale, sia per l’area risto-ro. Abbiamo aggiunto lo street food a tema orientale e anche una versione più spettacolare delle cucine, grazie a dimo-strazioni di show cooking. E non abbia-mo dimenticato la cucina vegetariana e vegana, tipica dell’Oriente».

«Milano è la città multietnica

e il centro internazionale per eccellenza in Italia. Ha sempre dimostrato

grande apertura verso l’esterno»

«Non solo sushi»Da domani, si rinnova l’appuntamento con Il Festival dell’Oriente a FieraMilanoCity. Obiettivo delle organizzatrici? Valentina Nobili:«Vivere un’esperienza al top, come un vero e proprio viaggio»

Il Festival dell’Oriente, il più im-portante evento dedicato alla cul-tura, alle tradizioni ed al folklore dei paesi Orientali, inaugura il suo 2018 con la prima tappa a Mila-no. Il pubblico potrà immergersi nel fascino del mondo orientale, all’insegna della cultura, della scoperta, dell’intrattenimento e del divertimento. I visitatori po-tranno concedersi un viaggio “vir-tuale” in decine di meravigliosi paesi: Cina, Sri Lanka, Giappone, Mongolia, Thailandia, Corea, In-dia, Vietnam, Indonesia e tanti al-tri ancora. Tante le novità di que-sta edizione e le esclusive per il pubblico milanese: le danze tradi-zionali cinesi delle China Pearl, il mago giapponese Keiichi Iwasaki, il ballerino Keepha, la Danza del Leone acrobatica. E poi uno show cooking a tema vegan, la riprodu-zione di un tipico Villaggio Giappo-nese, aree culturali interattive e nuovi punti ristoro a tema oriental street food. (Mar.Ab.)

Dalle China Pearl al mago giapponese

Da domani a domenica 4 febbraio

Dalle 10.30 alle 22.30

FieraMilanoCityViale Lodovico Scarampo 2, MilanoIngresso Gate 4, fermata Portello M5

Intero a 12 euro, ridotto a 8 euro

festivaldelloriente.com

6 | GIOVEDÌ 1° FEBBRAIO 2018

vivimi

MADMAN IN PIAZZA DUOMO(Mi.Sic.) Madman firma le copie del nuovo album di Back home do-mani a partire dalle 18.00 all’in-terno del Monda-dori Megastore di piazza Duomo.

Sarà occasione per il rapper pugliese di incontrare i fan nel giorno dell’usci-ta del suo ultimo lavoro discografico, dopo il grande successo raccolto dal suo ultimo singolo Trapano.Mondadori MegastorePiazza Duomo, MilanoBiglietti: ingresso libero

IMPASTATO ALLO ZELIG(Mi.Sic.) Domani sera il noto co-mico Gianluca Impastato intrat-terrà il pubblico dello Zelig Caba-ret di Milano con il meglio del suo repertorio pro-

veniente dalla sua esperienza a Co-lorado: gag, umorismo e personaggi storici, il tutto condito con giochi di parole e battute esilaranti. Inizio dello spettacolo alle 21.00.ZeligViale Monza 140, MilanoBiglietti: da 12 euro su ticketone.it

MATTHEW LEE LIVE(Mi.Sic.) Mat-thew Lee torna al Blue Note per suonare dal vivo i suoi bra-ni dal profumo rock’n’roll. Il pianista pesare-se, all’anagrafe

Matteo Orizi, ha convinto la critica in-ternazionale con il suo repertorio ita-lo-americano espresso in più di mille concerti in tutte Europa. Il concerto avrà inizio alle 21.00.Blue NoteVia Borsieri 37, MilanoBiglietti: sold-out presso i canali di vendita

MAXIMILIAN E BRAHMS(Mi.Sic.) Dalle 21.00 il giova-ne Maximilian Trebo si esibirà alla Palazzina Liberty omag-giando Brahms e il Romantici-smo tedesco. Si

tratta di una nuova serata a favore del Progetto Boethius di PianoFriends che permetterà al pubblico presente di assistere ad una panoramica com-pleta del compositore tedesco.Palazzina LibertyLargo Marinai d’Italia 1, MilanoBiglietti: 10 euro all’ingresso

DOMANI IN 4 EVENTI

Milena Sicuro@millysicu

Debutta domani sera un nuovo titolo di spicco in programma al Teatro Nuovo di Milano: Hai-

rspray – Grasso è bello rimarrà in scena fino al 18 febbraio. Affermatosi con successo a Broadway, lo spettacolo riproprone le atmosfere tipiche degli anni Sessanta, quando a Baltimora era all’ordine del giorno la battaglia tra conservatori e progressisti. Qui la musica diviene portatrice di messag-gi coraggiosi dal valore universale, incarnandosi in uno spirito ribelle ed anticonvenzionale. Ed è qui che la nostra eroina di turno Tracy cambierà le regole di una società schiavizzata da etichette e preconcetti. Il suo sogno di diventare, nonostante i chili di troppo, una star della televisione locale sarà la realizzazione non solo di una fantasia, ma di un vero e proprio ideale etico.

LA PRODUZIONE • Dopo il grande successo riscosso della versione origi-nale di Broadway, approda a Milano la produzione tutta italiana del musical, promossa ed allestita dal Teatro Nuovo di Milano, che si conferma tra i teatri italiani più prolifici nel genere musical. L’attore Giampiero Ingrassia (già pro-tagonista di Grease, Frankenstein Junior e Cabaret) torna in scena nei panni di Edna Tumblad (ruolo ricoperto da John Travolta nella versione cinema-tografica del musical campione di in-cassi in America) con la regia di Clau-dio Insegno e la direzione musicale di Angelo Racz. Suonerà dal vivo una band composta da 14 elementi pronti a rendere spumeggiante ogni singolo brano in scena, insieme alle coreografie curate da Valeriano Longoni.Da domani a domenica 18 febbraio, alle 20.45Teatro NuovoPiazza San Babila 3, MilanoBiglietti: da 39,50 euro su ticketone.it

Dopo aver fatto tappa a Torino, Roma, Napoli e Firenze Soy Luna appro-da al Mediolanum Forum

di Assago con due date del live tour che proseguirà nei prossimi giorni an-che a Padova e Bologna. Soy Luna è diventato in pochissimo tempo uno degli show più seguiti nella storia di Disney Channel. La serie ha esordito nella sua messa in onda europea nel marzo 2016, conquistando da subito una buona fetta di pubblico teenager, raggiungendo picchi di 29 milioni di spettatori con la prima stagione. La serie è entrata così di diritto nelle preferenze del pubblico più giovane, grazie al successo ottenuto dalle mu-siche originali della serie, contenute all’interno degli album pubblicati nel 2016, Soy Luna e Solo Tu.

SHOW MONDIALE • Prosegue anche in Italia la tournée mondiale Soy Luna en Concierto che ha avuto inizio in

America Latina, registrando sold out in numerose città del Messico, Co-lombia e Paraguay. Il palco del Medio-lanum Forum domani sera verrà inva-so da tutta l’energia del cast della serie televisiva, capitanata dai due protago-nisti Karol Sevilla (Luna) e Ruggero Pasquarelli (Matteo) che interpre-teranno dal vivo i brani più amati dai fan, insieme a quelli provenienti dell’ultimo album La vida es un sueño, pubblicato in Italia nel maggio 2017. Saliranno con loro sul palco anche Valentina Zenere, Michael Ronda, Carolina Kopelioff, Katja Martínez, Malena Ratner, Chiara Parravicini, Jorge López, Ana Jara, Lionel Ferro e Gastón Vietto insieme a tutti i giova-ni ballerini del cast. (Mi.Sic.)Domani alle 20.30 e sabato 3 febbraio, alle 16.00Mediolanum ForumVia G. Di Vittorio 6, Assago (Mi)Biglietti: da 39,10 euro ancora disponibili su ticketone.it

Il grasso è belloAl Nuovo il grande ritorno di Hairspray

DelirioSoy LunaDoppio appuntamento al Forum con la star della serie televisiva argentina

GIOVEDÌ 1° FEBBRAIO 2018 | 7

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di Carmelo Bruno @MeloBruno89

AMERICAN PIE PARTY ON TOUR

SATURN-DAY NIGHT PARTY

CHE LOTTA TRA ANNI ’80 E ‘90

NERORGASMO E ITALIAN HARDCOREKRAKEN PUB • Domani sera il Kraken Pub ospiterà i Nerorgasmo, band hardco-re punk italiana attiva dalla prima metà degli anni ‘80 nella Torino che proponeva un punk cupo e dalle tematiche nichili-ste. I Nerorgasmo, assieme ad altri grup-pi, hanno costituito la base della scena hardcore punk piemontese dell’epoca e sono stati esponenti di primo piano di quello che fanzine e riviste definirono ai tempi l’Italian hardcore. Le loro compo-sizioni sono opera dei due fondatori Luca Bortolusso e Simone Cinotto. Alle voci, Franz Goria dei Fluxus.

BOBINO CLUB • Tutto in una notte, per-ché il Bobino è in grado di racchiudere in poche ore quello che solitamente potreste fare in più serate assieme. Sabato sera in riva al Naviglio Grande andrà in scena il Saturn-Day Night Party, un appuntamento che vi terrà compagnia dall’aperitivo fino a notte inoltrata. Il programma della serata? Dalle nove meno un quarto verrà proiet-tato sul maxi schermo l’anticipo di Serie A tra Inter e Crotone, mentre da mezzanot-te in avanti dj Davide Povia e Mirko Tola in consolle apriranno le danze con la miglior musica dance, house e pop.

CLUB HAUS 80’S • Travolgenti, irriverenti e pieni di energia: negli anni ‘80 e ‘90 artisti come Cindy Lauper o le Spice Girls esplose-ro nello scenario della musica pop sconvol-gendone tutti i canoni. Domani sera al Club Haus 80’s tornerà la più agguerrita sfida generazionale che metterà di fronte 80’s e 90’s. Una battaglia di suoni, immagini e stili diversi, un confronto in pista tra due epoche temporalmente vicine ma caratterialmente così opposte. A voi la scelta: immergetevi e rivivete la vostra decade preferita. Chi ri-spetterà il tema dell’evento sarà premiato con un free drink all’ingresso.

ALCATRAZ • Domani l’Alcatraz si trasfor-merà in una villa d’oltreoceano degna dei migliori colossal hollywoodiani. All’interno di questa superba struttura, StrobeRela-tions organizzerà American Pie Party on Tour, una festa che vi porterà dritti ai party americani: penseranno loro ad addobbare interamente il locale e a far arrivare diret-tamente dagli U.S.A. il red cup, tradizionale bicchiere tipico delle feste statunitensi. I dj che vi faranno ballare tutta la notte propor-ranno brani rock e punk alternati alla mu-sica da club, tutto rigorosamente dal vivo come se foste nella sigla di un film.

8 | GIOVEDÌ 1° FEBBRAIO 2018

#damilanoanewyork

Milanese, esperto di biologia strutturale, ora lavora a pieno ritmoal Columbia University Medical Center: Filippo Mancia ha ricucito il suo rapporto con la Madonnina «grazie alla Madama Butterfly»

Davide Mamone@davidedm_91

«I miei riferimenti in Italia sono da sempre tre: l’ap-pennino marchigiano, l’i-sola di Panarea dove vado

in vacanza da quando sono bambino e Milano». A New York è una giorna-ta di sole, con il vento forte e il cielo blu. Ad accoglierci nel suo laborato-rio, con un sorriso, è Filippo Mancia. Nato all’ombra della Madonnina 49 anni fa, Filippo è Associate Professor of Physiology & Cellular Biophysics al Columbia University Medical Center. E a Milano torna spesso «perché ogni occasione è buona».

DA MILANO • Mamma milanese e papà marchigiano. Il divorzio dei geni-tori che, a 5 anni, lo porta a Londra. E il ritorno all’inizio del liceo, il Berchet. La Milano in cui nasce, Filippo non la ricorda. Quella che ritrova è una cit-tà «in cui si sta bene, anche se triste». Lui, a suo dire, è stato fortunato: fa la spola «tra Festa del Perdono e via San-ta Marta». Ha ricordi «affettuosi, lega-ti alla Scala dove ho trascorso intere stagioni, bellissime». Ma non basta: «A Londra andavo a scuola a piedi da solo: si respirava un’altra libertà, che in quella Milano non c’era». Filippo termina l’università a Pavia, dove si laurea in Chimica: «Dentro di me ho sempre saputo che la mia strada sareb-be stata la scienza». I genitori medici lo ispirano e la ricerca inizia a essere la sua vita, con una tesi in Biologia strutturale: «Il mio relatore fu Ugo

Scambio di conoscenze È nel board di ISSNAF (Italian Scientists and Scholars in North America Foundation), la fonda-zione che promuove lo scambio di conoscenze e intelligenze tra ricercatori e scienziati italiani, in Italia e in Nord America. «Un modo per ridare qualcosa al Pa-ese che mi ha formato: accolgo molti giovani italiani nel mio la-boratorio, a braccia aperte». In America, sono 4.000 i “cervelli” italiani: «Un capitale umano che va usato».

9/11«Una giornata terribile. Le con-seguenze dei giorni dopo, sulla città, le ho vissute poco perché vi-vevo nel campus della Columbia, lontano». Di quei giorni, però, ha un vivido ricordo: «Il silenzio as-sordante in città. E la fila di veicoli per la raccolta delle macerie, che passavano lungo la Broadway dal New Jersey: sembrava una mar-cia funebre».

«Galeotta fu… la Scala»

La ricerca: dove e comeAl Columbia University Medical Center di New York, Filippo si in-teressa della struttura delle pro-teine di membrana. Le proteine che si trovano all’interno della membrana plasmatica sono re-sponsabili del modo in cui una cellula rileva e risponde agli sti-moli extracellulari, di natura bio-logica, chimica e fisica. Il princi-pale obiettivo della sua ricerca è sulle interazioni tra proteina e li-pidi di membrana. In questo am-bito, il suo laboratorio ha recen-temente determinato la struttura ad alta risoluzione degli enzimi di tre famiglie, che elaborano i co-siddetti substrati lipidici.

Monaco, fece un corso bellissimo in mineralogia che seguii con passione: fu l’inizio del mio percorso di ricerca sulle proteine».

VIA LONDRA • A New York Filippo arriva nel 1997, dopo una parentesi a Cambridge dove vince un PhD al

MRC Laboratory of Molecular Bio-logy: «Furono anni preziosi». Poi, il salto oltreoceano: «Un ruolo per il mio arrivo qui lo ebbe Wayne Hendrickson, un grandissimo maestro». Hendrickson è un punto di riferimento mondiale

nello studio delle molecole e nella bio-logia strutturale: lavorare al suo fianco lo aiuta a crescere. Nei laboratori del Medical Center della Columbia Uni-versity, passa da Junior Post-Doc a Senior Post-Doc, fino al presente: «La New York in cui arrivai, a 29 anni, era più spigolosa di adesso: anche se già al tempo non la percepii come una città insicura, oggi lo è ancora meno».

NYC E IL MONDO • New York la metà finale che Filippo non potrebbe mai la-sciare: «Lavoro con ricercatori da tutto il mondo e, credendo nella scienza col-laborativa, non posso che considerare questa città al cuore del mio percorso». Proprio per il suo approccio, però, Fi-lippo viaggia spesso in Europa. «Credo che i cervelli non fuggano, ma migri-no. E dove vanno loro, vado anche io». Quando viaggia in Europa, torna a Milano: «Solo di recente ho ricucito il rapporto con la città». Quasi per caso, per motivi familiari. Ispirato dalla Sca-la, che nel 2016 gli fu “galeotta”: «Mi ritrovai, un giorno, sul sito web. Vidi che il 23 dicembre ci sarebbe stata Ma-dama Butterfly». Biglietti disponibili, uno: «Un segno. Ultima fila, laterale, in platea. Quando entrai, dopo anni, piansi per l’emozione».

IL DOMANI • E la Milano di adesso, come la vede? «Una città dove si re-spira la libertà delle capitali europee». E dove c’è un progetto al quale Filip-po è affezionato, il Polo della Scien-za: «Un’opportunità unica: mi sono già messo a disposizione e continuerò a contribuire per far sì che si concre-tizzi e sia un successo». Perché essere newyorkesi significa essere cittadini del mondo. Ma essere cittadini del mondo significa essere anche un po’ milanesi: «Specie quando non ci si vive più».

«Un segno. Ultima fila,laterale, in platea.

Quando entrai, dopo anni,piansi per l’emozione»

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10 | GIOVEDÌ 1° FEBBRAIO 2018

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Valentina Ferrario di Let’s oltre: «Ci sarà una serata a tema con aperitivo bio e musica live»

«La mia Fridamania»

L’appuntamento diSusanne Capolongo

La tanto attesa esposizione, de-dicata all’artista femminile più popolare al mondo, Frida Kah-lo, apre i suoi battenti domani

al Mudec. L’esposizione, denominata Oltre il mito, è curata da Diego Sileo, rimasto per lunghi periodi in Messico a ricercare nuovi e inediti materiali lega-ti alla vita dell’artista.

L’OBIETTIVO • Il titolo scelto per questa mostra già ci anticipa gli inten-ti: andare oltre il mito pop e fashion che l’era moderna ha creato intorno alla grande figura femminile. Molte delle antologiche proposte negli anni si sono limitate ad analizzare i traumi familiari di Frida Kahlo, la sua lotta contro la malattia che l’ha costretta a lunghi periodi d’infermità, la sua tor-mentata relazione con Diego Rivera, il suo desiderio frustrato di diventare ma-dre, interpretando la sua pittura come una trasposizione delle sue vicende personali e affettive, come un sintomo dei suoi conflitti e disequilibri interni. La sua arte è stata così radicalmente rimpiazzata dalla vita e l’artista irrime-diabilmente ingoiata dal mito.

LE CHICCHE • L’appuntamento mi-lanese vuole evidenziare come Frida Kahlo nasconda ancora molti segreti e sottolineare le capacità artistiche di una pittrice autodidatta, grazie a nuovi e inediti documenti provenienti dall’ar-chivio ritrovato a Casa Azul (ex dimo-ra degli artisti e oggi museo), rinvenuti nel 2007, oltre ad importanti archivi, presenti in mostra, per la prima volta con materiali sorprendenti e rivoluzio-nari, come l’archivio di Isolda Kahlo, l’archivio di Miguel N. Lira e l’archivio di Alejandro Gomez Aria.

CINQUE AREE • L’esposizione non si sviluppa in ordine cronologico, ma si concentra su cinque tematiche: la don-na, la violenza, la politica, la natura e la morte. Tutto questo permetterà al visitatore di percepire la coerenza pro-fonda che esiste, molto più in là delle sue apparenti contraddizioni, nell’ope-ra di Frida Kahlo. Oltre cento opere tra dipinti, disegni e fotografie saranno esposte per la prima volta in Italia, pro-venienti dal Museo Dolores Olmedo di Città del Messico e dalla Jacques and Natasha Gelman Collection, le due più importanti e ampie collezioni di Frida Kahlo al mondo, oltre ai prestiti prove-nienti da musei internazionali.

Un mito chiamato FridaAl Mudec apre i battenti la mostra sulla Kahlo

La curiosità diMargherita Abis

La Frida mania colpisce anche Milano, dove in tantissimi si preparano a partecipa-re a eventi a tema e conferenze. Lo sanno bene da Let’s Feel Good, lo show room cul-

turale che ha aperto i battenti in viale Bezzi pochi mesi fa e che propone conferenze che spaziano tra vari temi artistici a 360 gradi. Proprio su Frida Kahlo è ricaduta la scelta per una delle prossime serate in programma. Gli appuntamenti sono fissati per domani e sabato (dalle 19.30), con due incontri dal

Frida Kahlo Oltre il Mito

Fino al 3 giugno

Mudec Museo delle Culture Via Tortona 56, Milano

Lunedì dalle 14.30 alle 19.30 Martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9.30 alle 19.30 Giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30

Intero 13 euro | Ridotto 11 euro

mudec.it

GIOVEDÌ 1° FEBBRAIO 2018 | 11

cover focus

Valentina Ferrario di Let’s oltre: «Ci sarà una serata a tema con aperitivo bio e musica live»

«La mia Fridamania»

Un mito chiamato FridaNata nel 1907 a Coyoacan, Città del Messico, Frida Kahlo sin da bambina mostrò un carattere ribelle e indo-mito, a sei anni fu colpita dalla polio-mielite, in realtà pare che soffrisse dalla nascita di spina bifida che per errore scambiarono per poliomielite, sta di fatto che la malattia, le procurò lesioni permanenti a una gamba. Nel 1925 lo scontro tra due bus pubblici le provocò molteplici ferite e frattu-re che condizionarono il suo stato di salute, nell’arco della sua esistenza subì 32 interventi. I lunghi mesi di invalidità e di solitudine la portano a leggere molti libri, soprattutto di pit-tura e di politica e a produrre molte opere, il primo dipinto pare. I genito-ri le regalano un letto a baldacchino con uno specchio al soffitto. Le lun-ghe ore in posizione supina e la vi-sta dell’unico soggetto, lei stessa, la portarono a dedicarsi all’autoritratto: specchio dell’anima e della continua ricerca di una forza interiore per so-pravvivere ai strazianti dolori. L’in-contro con Diego Rivera fu la svolta della sua vita, innamorati si sposa-rono nel 1929, lui aveva 43 anni lei 22. Fu un matrimonio tempestoso e passionale, fatto di grandi tradimenti e riconciliazioni ma accomunato da-gli intenti politici e artistici. Nel corso della sua vita, morì nel 1954, ottenne numerosi premi e riconoscimenti dai grandi intellettuali e dai collezionisti di tutto il mondo. (Sus.Cap.)

Ma chi è veramente la Kahlo?

(Sus.Cap.) Diego Sileo è uno storico d’arte e dal 2013 curatore del Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano. Ha fatto parte, come unico membro europeo, del progetto di ricerca sul nuovo archivio di Frida Kahlo e Diego Rivera del Museo Frida Kahlo di Città del Messico. La sua preparazione sulla storia artistica e personale di Frida fa sì che sia uno degli studio-si più accreditati.

Perché questa mostra è diversa dalle precedenti?«Perché ho cer-cato, e spero di esserci riuscito, di presentare Frida, non solo attraverso la sua tormentata vicenda biografica, cercando di accan-tonare gli aspetti più noti della sua vita, ma di raccontarla come l’artista stra-ordinaria che ritengo sia. La mostra vuole sottolineare il suo aspetto di artista an-ticipatrice, innovatrice e artisticamente preparata».

Si può azzardare qualche previsione numerica di pubblico?«L’artista è amatissima ed è fuori discussio-ne che la mostra sarà di richiamo e che sarà un successo di pubblico. Frida Kahlo, come

nessun altro, piace alle folle, ai giovani e ai meno giovani, grazie alla sua passione esistenziale, al suo essere anticonformista e liberale. Come nessun altro ha creato un certo fanatismo mondiale e penso anche abbastanza unico e raro. Il Mudec avrà una mostra popolare e non intendo in senso negativo, sicuramente attirerà anche i visi-tatori che non avevano avuto ancora l’oc-casione di visitare il museo».

Come mai avete scelto il Mudec?«L’opera di Frida è molto più indicata per una mostra al museo delle culture della cit-tà. L’esposizione sarà arricchita dal confron-to con le opere di arte precolombiana della collezione permanente, quindi si compren-derà l’influenza dell’arte Azteca».

Milano è la sede ideale?«Penso che Milano, in questi anni, abbia

avuto uno slan-cio internazionale senza precedenti, credo che si stia, anzi si è già alli-neata alle grandi capitale europee con eventi di altis-simo livello e con progetti innovativi che per la prima volta vengono pre-sentati, non solo in Italia, ma anche in Europa».

C’è qualche consiglio da dare al pubblico per la visione della mostra?«Chiederei al pubblico uno sforzo in più, che vada oltre la passione per l’icona e che possa capirla, amarla e ammirarla per la sua bravura artistica. È fondamentale venire in mostra e osservare attentamente i dipinti, ma soprattutto focalizzare lo sguardo sugli occhi dei suoi autoritratti e delle altre figure che ha ritratto. Vorrei che il visitatore riu-scisse a cogliere la perfezione della tecnica».

titolo “Frida Kahlo, la perfezione dell’im-perfetto”. Drink e aperitivo biologico, musi-ca dal vivo e i racconti su vita e opere della pittrice messicana: con questo programma il Let’s ha già attratto moltissimi milanesi (e non solo). «Le richieste di partecipazione sono arrivate a quota 8mila in poco tempo, per questo aggiungeremo almeno altre dieci repliche», spiega a Mi-Tomorrow Valentina Ferrario, fondatrice di Let’s oltre che dirige il giornale ArtSpecialDay.

Valentina, come si svolgerà la serata?«Accompagneremo la conferenza con un

aperitivo e musica dal vivo, che va dal jazz al contemporaneo. Parleremo dell’amore tra Frida e Diego Rivera. Saranno presen-ti anche gli under 18 del Conservatorio di Milano e alcune ragazze che esporranno le loro borse con disegni a tema».

Perché avete pensato a Frida per le vostre conferenze?«Siamo attenti a ciò che succede a Milano, cerchiamo di stare al passo. Perciò in occa-sione della mostra al via domani abbiamo voluto dedicare delle iniziative a lei. Oltre-tutto, è una delle nostre artiste preferite».

Come mai, secondo te,è tra le più apprezzate?«Rappresenta un’icona culturale, perché è una donna che non si è arresa davanti a nessuna difficoltà. Nonostante il trauma fisico subìto, che le ha causato gravi meno-mazioni oltre che l’infertilità, è riuscita a diventare una donna di questo calibro. È un monito ad accettarsi, a cercare la forza den-tro di sé. Però cerchiamo di non esplorare soltanto la persona, ma l’intera arte. Spesso il mito Frida si basa sostanzialmente sul per-sonaggio. E ci si dimentica del fatto che lei è innanzitutto un’artista».

Il curatore Sileo: «Sarà una mostra popolare»

«È fondamentale venire in mostra e osservare attentamente i dipinti,

ma soprattutto focalizzare lo sguardo sugli occhi dei suoi autoritratti e delle altre figure

che ha ritratto. Vorrei che il visitatore riuscisse a cogliere

la perfezione della tecnica»

12 | GIOVEDÌ 1° FEBBRAIO 2018

health & beauty

La selezione diDaniela Uva

La pelle del viso, soprattutto in inverno quando gli sbalzi ter-mici e il freddo possono met-terla in difficoltà, ha bisogno

di qualche alleato in più per rimanere luminosa e perfetta. Fra questi non può mancare la vitamina C. Questa sostanza, contenuta in molti alimenti ma anche in prodotti beauty ad hoc, è un potente antiossidante che illumina, rassoda, leviga e uniforma l’aspetto dell’incarnato, contrastando discromie e macchie scure e addolcendo l’aspetto delle rughe. Inoltre, è molto preziosa perché protegge dai radicali liberi pre-venendo i danni indotti da inquina-mento ed esposizione solare.

A TAVOLA • Fino ad oggi siamo stati abituati ad assumere questa vitamina soprattutto attraverso la frutta e la ver-dura, mangiando per esempio manda-rini, arance, kiwi, cavolfiori, papaya o altri agrumi come limoni e pomplemi. Introdurre questa vitamina attraverso gli alimenti è fondamentale, perché l’organismo umano non è in grado di sintetizzarla in modo autonomo. Ma è possibile aumentare l’apporto an-che utilizzando prodotti beauty che la contengono. I benefici sono comunque molto numerosi: questa vitamina au-menta l’assorbimento di ferro, calcio e acido folico, riduce le reazioni allergi-che e potenzia il sistema immunitario.

LE COMBINAZIONI • Essendo una

La vitamina più nota al mondo è l’alleato perfetto per vincere il freddo.Nei prodotti di bellezza è un antiossidante che leviga le rughe sul viso

MIRACOLI AL TOPPromette miracoli la for-mula Force C3 di Helena Rubinstein, che contiene il dieci per cento di pura vitamina C Crono rilascia-ta. Alla fine della giornata la pelle appare più liscia, tonica e nutrita che mai.244 euro

PER SETTE GIORNIUn prodotto che contiene vitamina C pura: è il nuovo FreshPressed 7-Day System di Cilinique: secondo gli stu-di clinici, usandolo per sette giorni, la pelle ha un aspetto più radioso, uniforme e sodo. 28 euro

PER LA LUMINOSITÀC’è tanta vitamina C pura nel Kiehl’s Powerful Strenght Line Reducing Concentrate, un prodotto in grado di contrastare i segni più visibili dell’in-vecchiamento. Se appli-cato localmente sulla pelle ne aumenta la lu-minosità.73 euro

PER IL COLLAGENEVitamin C Power Dose di Dr Brandt è un prodotto formulato con il venti per cento di vitamina C: sti-mola la produzione di col-lagene e rende la pelle più luminosa per un incar-nato levigato, compatto e più chiaro.65 euro

INSIEME AGLI OMEGA 3Stemcell Superfood Fa-cial Oil Rodial racchiude nella sua formula sostan-ze come Omega 3, 6 e 9, olio di marula, vitamine A, B5, E e C. Il risultato è una pelle idratata in pro-fondità e dal colorito sano e luminoso.64,16 euro

La C che fa bene alla pelle

molecola piuttosto instabile, che de-grada e perde la sua efficacia quando viene lasciata alla luce del giorno, vengono utilizzati particolari metodi di stabilizzazione per preparazioni cosme-tiche e farmaceutiche, tramite uso di antiossidanti, stabilizzanti, sostanze ad azione sinergica, altre vitamine, come la A e la E, tè verde, niacinamide. Nei

cosmetici la concentrazione ideale va dal 5 al 20 per cento, al massimo. Ma anche quelli con una concentrazione allo 0,6% sono risultati molto efficaci. Prima di acquistare creme, masche-re e sieri a base di questa sostanza è, però, bene fare attenzione. Date le sue proprietà antiossidanti e schia-renti l’uso di prodotti con all’interno

acido ascorbico – e quindi la vitami-na C – è infatti consigliato a chi ha superato i trent’anni, quando la pelle inizia a mostrare i primi segni dell’in-vecchiamento, mentre prima potrebbe essere un trattamento troppo aggres-sivo e prematuro. Il mercato propo-ne però diverse soluzioni, tagliate su misura per qualunque esigenza.

La vitamina più nota al mondo è l’alleato perfetto per vincere il freddo.Nei prodotti di bellezza è un antiossidante che leviga le rughe sul viso

14 | GIOVEDÌ 1° FEBBRAIO 2018

sport

A una settimana (domani) dalle Olimpiadi in Corea, l’attesa della sesteseBarbara Fusar Poli, ora in veste di preparatrice di alcune coppie in gara

QUI MILAN(C.Prad.) È già iniziata la prepara-zione del Milan verso la sfida della Dacia Arena di Udine, dove si gioche-rà la 23ª giornata di Serie A in pro-gramma domenica alle 15.00. Av-versario: l’Udinese dell’ex rossonero Oddo, dietro solo 2 punti in classifica. Dopo l’allenamento di stamattina, domani e sabato (sessioni singo-le) la squadra di Gattuso lavorerà a mezzogiorno a Milanello.

QUI INTER (M.Tod.) Sta suscitando una certa preoccupazione tra i tifosi dell’Inter la situazione di Mauro Icardi, atteso in estate da un probabile corteggia-mento da parte del Real Madrid e forte nel contratto di una clausola re-scissoria da 110 milioni valevole solo per l’estero. Qualora i nerazzurri non dovessero entrare in Champions, le probabilità di una cessione alle Me-rengues sarebbero molto alte.

QUI OLIMPIA(M.Bar.) Questa sera l’AX Armani Exchange scende in campo a Barcel-lona per il 21° turno di Eurolega. La squadra è chiamata a una reazione importante dopo la sfuriata di Piani-giani nel post Varese. “Sono molto in-cazzato – ha detto –, serve altra perso-nalità. Siamo a febbraio e l’approccio non va bene. Tutti hanno sbagliato tiri aperti: imbarazzante, ma almeno do-vevamo avere personalità in difesa».

QUI HMR(M.Bar.) Dopo la sconfitta in cam-pionato, Milano è attesa stasera dall’importante prova del nove nella semifinale d’andata di Coppa Italia. Alle 20.30 sul ghiaccio dell’Agorà la squadra di Massimo Da Rin ospita il Pergine con l’obiettivo di mettere già un piede in finale, sperando di poter sfruttare la presenza del pubblico e di ritrovare il feeling, ultimamente altalenante, con la Curva.

L’incontro diAndrea Guerra

Ha iniziato a fare danza classica da piccola nella

“sua” Sesto San Giovanni. Fino a quando il ghiaccio l’ha chiamata. Attirata in una presa che dura da sem-pre. «È stato amore a prima vista, un colpo di fulmine che dura ancora oggi», con-fessa a Mi-Tomorrow. Am-mettendo di «stare meglio sui pattini con le lame sul ghiaccio che non in ciabat-te». Sono passati 20 anni esatti dalla prima Olim-piade invernale di Barbara Fusar Poli, milanese di provincia che ha incantato e fatto sognare tutta l’Ita-lia in coppia con Maurizio Margaglio: con lui, a Salt Lake City, conquistò uno storico bronzo. Domani mancherà una settimana esatta all’inizio dei Giochi in Corea del Sud e Barbara ci sarà ancora, come preparatrice di alcune coppie di pattinaggio artistico. Non solo italiane. Nagano 1998. Che ricordo ha della sua prima Olimpiade?«Fantastica, è stata un’esperienza bellis-sima perché arrivavamo senza ambizioni e quindi non ci eravamo fatti schiacciare

dal peso delle aspettative. Peraltro andò molto bene, finimmo sesti e riuscimmo persino a battere una coppia fortissima di statunitensi». Se quella fu fantastica, non immaginiamo quella dopo...«In realtà lo fu fino ad un certo punto. Eravamo a Salt Lake per vincere, non andò come era nei piani. Certo, un bron-zo alle Olimpiadi non è certo da buttare.

Però fu un’edizione strana: avevamo addosso gli oc-chi di tutti, c’era tantissi-ma tensione. E poi ci fu lo scandalo dei giudici». Che dire di Torino?«Gara di casa, un sogno. Anche lì non è andata come pensavamo. La cadu-ta rovinò tutto. Finimmo la gara solo per il pubbli-co, abbiamo pattinato solo per loro, per il calore che ci avevano dimostrato in tutti i giorni al Villaggio Olimpico e in giro per la città». Come mai questo sport è diventato la sua vita?«È una specialità difficilis-sima, ma permette una li-bertà totale. Questo mi ha sempre affascinato. L’ho già detto: sto meglio sui pattini e sul ghiaccio che non in

casa con le ciabatte». Lei fa parte di Ice Lab. E in Corea sarà nei panni di allenatrice di alcune coppie, italiane e straniere. Che consiglio dà loro?«Invito questi ragazzi ad essere lucidi e a non farsi sopraffare dalla tensione. L’O-limpiade è un prestigio. Solo se non ci si fa schiacciare troppo dalla tensione ci si può godere l’occasione per la vita».

«Meglio le lame che le ciabatte» Rizzo in Coreaper un «pienodi emozioni»

Un altro sestese, dopo la Fusar PoliEsattamente vent’anni dopo il debutto alle Olimpiadi invernali della Fusar Poli, tocca a un altro giovane di Sesto San Giovanni “buttarsi” sul palcoscenico più importante della storia: Matteo Rizzo, classe 1998, ha da poco firmato un contratto con le Fiam-me Azzurre e a Pyeongchang ga-reggerà sia nel Team Event che nel singolo maschile. Matteo si è da poco laureato campione ita-liano di specialità e ai Campio-nati Europei di Mosca ha chiuso tra i migliori 10 pattinatori del Vecchio Continente: «Per me è già un prestigio esserci – le sue parole alla vigilia della partenza per la Corea con i compagni di nazionale –. Voglio fare il pieno di emozioni, sono sicuro che mi aiuteranno a crescere». A Sesto amici e parenti si stanno già or-ganizzando per assistere insie-me alle sue esibizioni. (An.Gue.)

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SPORT COMPETIZIONE EVENTO QUOTA FONTE

Calcio

Serie B EMPOLI-PALERMO 1 a 1.95

William Hill

Spagna, Liga REAL SOCIEDAD-DEPOR. LA CORUNA 1 a 1.50

Germania, Bundesliga COLONIA-BORUSSIA DORTMUND 2 a 1.80

Francia, Ligue 1 MARSIGLIA-METZ Over 2.5 a 1.40

Basket Eurolega

KHIMKI MOSCA-UNICAJA MALAGA 1 a 1.35

UnibetBAMBERG-PANATHINAIKOS 2 a 1.52

BASKONIA-STELLA ROSSA 1 a 1.18

Rugby XIII Inghilterra, Super League ST. HELENS-CASTLEFORD TIGERS 1 a 1.72 GoldBet

GIOVEDÌ 1° FEBBRAIO 2018 | 15

in cattedra

Punti di riferimento metropolitaniL’Istituto Comprensivo Trilussa lavora sul territorio di Quarto Oggiaro.È un esempio di come l’integrazione passi anche dai banchi di scuola

Leda Mariani@ledy

L’Istituto Comprensivo Tri-lussa è nato nel 2001 dall’ac-corpamento dell’omonima Scuola Elementare e della

Scuola Media di via Graf e da decenni si colloca nel quartiere come punto di riferimento per molti bambini, ragazzi e per le loro famiglie. È una presenza che svolge da sempre una funzione sociale e culturale importante nel territorio e che possiede un patrimonio di espe-rienze di insegnamento, disponibilità e contatto importanti, sia con i bambini e le loro famiglie, che con i partner territoriali. I due plessi sono collocati a Quarto Oggiaro e sono facilmente rag-giungibili tramite il servizio di trasporto pubblico attraverso le linee urbane di superficie 57 e 40, oltre che tramite la linea ferroviaria Milano-Saronno.

NUOVO DINAMISMO • Rispetto al passato, il quartiere ha subito alcune profonde modifiche strutturali ed ar-chitettoniche, quali la costruzione della zona di Euromilano, di un nuovo par-co di grandi dimensioni, la pedonaliz-zazione di alcune aree con piste cicla-bili, una nuova stazione del Passante Ferroviario, ed infine la costruzione

I CONTATTI Via Arturo Graf 74, Milano [email protected] ictrilussa.gov.it

di due grandi centri commerciali. Il quartiere mostra quindi un dinamismo nuovo che sta modificando in positivo l’aspetto e la costituzione sociale, pur persistendo problematiche e comples-sità sempre caratteristiche delle aree metropolitane periferiche. Giulia, ra-gazzina delle elementari, ci racconta che: «In questa scuola si vive bene, si fanno tante attività interessanti e ci si trova a contatto con persone di tutti

(Le.Mar.) Proprio nel mese di gennaio ha preso vita, all’interno della secondaria di primo grado, il “Progetto Cucina”, laboratorio che apre di fatto le porte della mensa ad alunni scalpitanti e de-siderosi di iniziare questa nuova esperienza. Lo scopo del progetto è quello di offrire l’opportunità di apprendere attraverso esperienze pratiche, divertenti, stimolanti e facilitanti. La cucina viene di solito immaginata come il regno dell’ar-te e dell’intuizione: quanto di più lontano si possa immaginare da numeri, calcoli e formule. Attra-verso questo progetto gli studenti potranno invece scoprire come la cucina possa intersecare tutte le discipline, in particolare la mate-matica e le scienze, realizzando attività didattiche in forma di la-boratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. La cucina del Trilussa è un ambiente attrezzato che col tempo e certa-mente con l’aiuto delle famiglie e degli alunni stessi, verrà migliora-to e reso sempre più accogliente. Saranno realizzate varie ricette sulle quali gli alunni si metteran-no in gioco rispetto alle loro capa-cità manuali, di relazione, di col-laborazione e di riflessione sugli argomenti proposti. E così nuova-mente, se in effetti possiamo am-mettere di “essere ciò che man-giamo”, l’unione tra le genti sarà favorita da un bel piatto di pasta.

C’è la cucina matematicaL’ultimo progetto multidisciplinare

i tipi e di tutte le provenienze, impa-rando, a partire dalla diversità cultu-rale e sociale, sempre cose nuove».

IL PATTO • Le due scuole primarie e la secondaria di primo grado che l’i-stituto raccoglie rispettano il patto di corresponsabilità e la carta dei servizi, proponendo, oltre alle normali materie curricolari, anche attività pomeridiane di approfondimento, ludico-creative, laboratori di sviluppo delle attitudini individuali, ed approfondimenti per favorire il rispetto della legalità, la pacifica convivenza ed interazione tra popolazioni di matrice differente, la coesistenza e la cooperazione, insi-stendo sulla proiezione dei giovanis-simi verso un futuro fatto di piena e proficua integrazione socio-culturale.

16 | GIOVEDÌ 1° FEBBRAIO 2018

dove mi porti?

Radi

oTER

Tra le realtà più premiate dalle guide vinicole spicca Tenuta Scerscé.La cantina di Cristina Scarpellini è a Tirano, ai piedi delle Alpi Retiche

La Valtellina che vince

Il caso diPiero Cressoni

È una Valtellina pluripremiata quella che va sotto l’etichetta di Tenuta Scerscé, realtà viti-vinicola nata come percorso

naturale di Cristina Scarpellini. Laurea-ta in legge a Milano dopo una tesi di ri-cerca presso l’Università Paris Sorbonne, ha iniziato un percorso professionale nel campo legale per l’internazionalizzazio-ne delle imprese. Proprio da qui è nato l’incontro con la Valtellina, coniugando la passione per il nebbiolo, l’uva che da’ origine ai vini Docg Valtellina Superiore e Sforzato di Valtellina.

DOVE SIAMO • Il vino per Scarpellini era un hobby, poi l’acquisizione di terre-ni e una cantina nuova di zecca hanno aperto la strada ad una produzione che nelle ultime edizioni ha premiato questa realtà che ha i suoi vigneti nel comune di Teglio sulle Alpi Retiche valtelline-si. La cantina, invece, si trova a Tirano. E i vini? Rossi eleganti e di carattere. Basti pensare che all’assaggio alla cieca per Tasted 100% Blind di Bordeaux, il miglior sommelier del mondo 2007 An-dreas Larsson ha dato allo Sforzato di Valtellina Docg 2012 di Tenuta Scerscé un punteggio di 90/100.

I PUNTEGGI • La Viniplus 2018, il libro

guida alle produzioni vitivinicole di qua-lità in Lombardia, ha assegnato ad “In-finito” Sforzato di Valtellina Docg 2011 il massimo riconoscimento: le quattro Rose Camune. Nella nuova Edizione della storica guida Bibenda lo Sforzato

di Valtellina Docg 2011 ed “Essenza” Valtellina Superiore Docg 2013 hanno ottenuto quattro grappoli, e “Nettare” Rosso di Valtellina Doc 2015 se n’è ag-giudicati tre. La Guida Oro i Vini di Ve-ronelli ha portato tre stelle ad “Infinito”

Sforzato di Valtellina Docg 2011 ed “Es-senza” Valtellina Superiore Docg 2013, e due stelle a Nettare Rosso di Valtellina Docg 2015. Infine, ad “Essenza” è stato riconfermato il “sigillo rosso” dalla com-missione di WineHunter.

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dove mi porti?

DIRETTORE RESPONSABILEChristian [email protected]@mitomorrow.it

DIRETTORE EDITORIALEPiermaurizio Di [email protected]

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SCRIVONO PER NOIMargherita Abis, Marco Barzizza, Yuri Benaglio, Benedetta Borsani, Carmelo Bruno, Susanne Capolongo, Lavinia Michela Caradonna, Mariella Caruso, Elisa Cornegliani, Piero Cressoni, Massimo D’Ardia, Lalla Formica, Elisabetta Garbarini, Arianna Giunti, Francesca Grasso, Andrea Guerra, Niccolò Lupone, Davide Mamone, Michela Marra, Leda Mariani, Alessandro Nitini, Gloria Paparella, Lorenzo Pardini, Elisa Pasino, Alberto Rizzardi, Giovanni Seu, Manuela Sicuro, Milena Sicuro,Luca Talotta, Mattia Todisco, Daniela Uva.

TIPOGRAFIACentro Stampa Quotidiani S.p.A.Via dell’Industria, 52 - 25030 - Erbusco (BS)

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Ed è ancora carnevaleNuovo viaggio tra quattro feste nel Nord Italia con Francesca Grasso

Sabato prossimo, 3 febbraio, Palazzo Ducale aprirà le porte ad una serie di eventi dal titolo Fasti e travestimenti, una sorta di invito, rivolto a grandi e picci-ni, a scegliere un costume speciale con cui colorare le sale del Palazzo. Ospi-tato nell’appartamento della Rustica, l’evento con due turni d’ingresso (alle 15.00 e alle 17.00) vede esibirsi diver-si artisti, spaziando dalla danza aerea

allo spettacolo di giocoleria interattivo, fino al laboratorio artistico. Immancabili le posta-zioni dove truccarsi per l’occasione, tocco finale prima di iniziare una passeggiata per il Palazzo, attraversando la Sala degli Specchi, l’Ap-partamento di Vincenzo, il Corridoio

dei Mori e l’Appartamento degli Arazzi. Dopo il successo dello scorso anno, sa-bato 10 febbraio torna anche la parata

di animali fantastici, un corteo di Carnevale ecologico con biciclette mascherate da stra-

ne creature fantastiche che parte dallo Spazio Gradaro (via Gradaro,

40) alle 15.00 e arriva a Palazzo Te, attraversando il centro storico.

Si scende in Emilia Romagna per cele-brare il Carnevale di Cento che ormai da tempo si fregia del titolo di Carne-vale d’Europa. Qui si abbandona-no i contesti paesani e si entra nel gigantismo spettacolare: per ben cinque fine settimana (4, 8, 11 e 25 febbraio) sfilano per la cit-tadina del Ferrarese i mastodontici carri mascherati, da cui vengono gettati

caramelle, dolciumi, peluche, bambole e gadget di ogni forma e colore. L’even-

to si conclude con il Tasi, la maschera tipica, che viene data alle fiamme a simboleggiare la morte del Carnevale. Domenica 4 febbraio super ospite, la

Regina del calcio italiano, Diletta Leotta mentre la band ufficiale

sarà ancora una volta L’Orchestra Ca-sadei che festeggia i 90 anni di attività. Tante le iniziative collaterali: tornei di basket, volley, rugby e la camminata di carnevale, mentre verranno valorizzate le eccellenze dei motori quali Ducati, Ferrari e Topolino. Il 10 febbraio sarà il turno del grande veglione di Carnevale Masquerade, che si terrà presso il Pala Ahrcos.

Il Carnevale di Verona è uno dei più an-tichi d’Italia, caratterizzato dal Bacanàl del Gnoco con la distribuzione e la abbuf-fata di gnocchi. Le celebrazioni iniziano ufficialmente con l’elezione di Papà del Gnoco, la maschera storica del Carneva-le veronese, nata nel 1531 e ritenuta la più antica d’Italia, seguita dalla sua inco-ronazione. La festa vera e propria inizia il venerdì Grasso, 9 febbraio, (Venardi

Gnocolàr) alle 9.30 del mattino, con il saluto delle maschere. Alle 11.00 apre il Villaggio del Carnevale in piazza San Zeno, con gli stand gastronomici che propongono le specialità della tradizione Veronese, mentre in piazza Bra vengo-no distribuiti gli gnocchi, con giochi e musica. Alle 13.45 parte il Bacanal del Gnoco, con la grande sfilata delle ma-schere e dei carri allegorici per le vie del-

la città. Sabato 10 e domenica 11 febbra-io, dalle 10.00 alle 23.30, il Villaggio del Carnevale pro-pone spettacoli e iniziative per bambini, con l’elezione della maschera più bella. Martedì Grasso, il 13 febbraio, dalle 19.30, chiude i festeggiamenti il Gran Ballo in maschera presso la bouvette del palazzo della Gran Guardia di Verona.

Dall’8 all’11 febbraio, la città Unesco torna ai fasti e alle atmosfere di duchi e duchesse del Quattrocento e Cin-quecento, rendendo omaggio ad Eleo-nora d’Aragona. La scenografia c’è già ed è la stessa da secoli: palazzi antichi, il Castello Estense, le grandi piazze e strade di Ferrara catapultano chiunque arrivi in città nel meraviglioso mondo del Rinascimento. Un Carnevale uni-

co nel panorama italiano, organizzato dall’Ente Palio di Ferrara e incentrato quest’anno sul tema dei Segni Zodiacali che ricorre nella trama degli affreschi del Salone dei Mesi di Palazzo Schifa-noia. Tanti gli eventi nel fine settimana nel Castello Estense e nei musei della città, occasione per scoprire storie e arti del Rinascimento ferrarese e poi deli-ziarsi con i menu a tema arricchiti da

intermezzi te-atrali di danza, spettacoli di ban-diere, armi e fuo-co. Nel pomeriggio di sabato 10 febbraio, si potrà partecipare ai suggestivi cortei storici, che dalle va-rie contrade convergeranno in Piazza Castello, in compagnia del duca Ercole I e di Pellegrino Prisciani.

☛ Grande appuntamento nella dimora dei Gonzaga

☛ Carri giganteschi, maschere tipiche e ospiti vip

☛ Scorpacciata di gnocchi e tanta goliardia

☛ I fasti degli Estensi nella capitale del Rinascimento

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QUI CENTO (FE)

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QUI FERRARA

18 | GIOVEDÌ 1° FEBBRAIO 2018

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ARIETEApritevi agli altri e fate della diplomazia la vostra virtù. Non rinunciate a vivere evi-tando di conoscere gente nuova.

TORONella cerchia delle vostre amicizie c’è qual-cuno che vi vuole un mondo di bene, ma evi-dentemente preferisce tenerselo per se.

GEMELLIState pensando a una persona che vi sta particolarmente a cuore e non distogliete il pensiero. Qualche sogno si avvera pure.

CANCROUn parente stretto vi farà una sorpresa. Benissimo viaggi e spostamenti. Avete le idee confuse e poco chiare.

LEONENuovi incontri all’orizzonte: finalmente conoscerete persone interessanti che vi potranno tornare utili in ogni ambito.

VERGINEUn’amica vi confesserà un segreto: tene-telo per voi e non divulgatelo, perchè lei ha davvero una gran fiducia in voi.

BILANCIALe decisioni che dovreste prendere sono difficili, ma non sono immuni da risvolti positivi se saprete prendere quelle giuste.

SCORPIONENon saprete districarvi in una situazione imbarazzante in cui potreste ritrovarvi. E dovrete usare tutta la diplomazia.

SAGITTARIOPortate sempre con voi il buon umore e il sorriso: vi troverete ad affrontare delle situazioni in cui è richiesta tanta pazienza.

CAPRICORNOScegliendo un nuovo profumo, abbiate cura di non rivelarlo a nessuno: il mistero sarà un ulteriore elemento di fascino.

ACQUARIOIn ogni coppia ci sono delle falle. Voi do-vete imparare ad avere più comprensione per le fragilità del vostro partner.

PESCIDomani il telefono porterà buone notizie. Non fidatevi troppo di una promessa fatta di recente. Tempi duri per l’amore.

MET

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Venerdì 2 febbraio

7° ~ 10 °C

-1° ~ 3°C

Piazza Gae Aulenti

Duomo

San Siro

Tram storico

Traffico in tangenziale

DOMANI SARAI COME...

112

02.02.08

02.77.27.02.80

02.48.60.76.07

800.199.955

02.34.567

800.801.185

800.638.638

02.66.10.10.29

02.97.06.42.20

02.85.15.20.16

02.88.45.55.55

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Il futuro di Milano è...

di Elisa Pasino @ElisaBPasino

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ENZA MILANESE36 anni, senior accountant

Milanese dal 2012 per lavoro

cosmopolitaA Milano sono approdata per lavoro, nel marzo di cinque anni fa. Per me il capoluogo lombar-do è sempre stato come una frenetica donna d’affari, elegantissima e di classe, ma a volte spettinata. È una città freneticamente cosmo-polita. Per il futuro della realtà in cui vivo so-gno, spero non solo a occhi aperti, che possa-no esserci meno passaggi di automobili e più piste ciclabili a disposizione dei cittadini che si

vogliono muovere in modo ecosostenibile.

GIOVEDÌ 1° FEBBRAIO 2018 | 19

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bonus trackDomani dalle 9.30 Domani alle 16.30

Domani alle 19.00 Domani dalle 21.00

Piazza Duomo Viale Sabotino, 28

Via Santa Sofia, 9 Piazza del Duomo, 12

Ultimi giorni a Palazzo Realeper la mostra-laboratorio Strehler fra Goldoni e Mozart che celebra il maestro con elementi di scenografia, fotografie e video inediti. Aperta fino a domenica

Si esibisce a La Feltrinelli Red Sabotino la band Emotu, dalle influenze indie e new wave mixate con il pop e il rock. Ingresso libero al live di presentazione del loro album Meccanismi imperfetti

Alla Feltrinelli Franco Vanni presenta il suo ultimo libro

Il caso Kellan (Baldini & Castoldi). Con l’autore,

Alberto Rollo ad introdurre le indagini del delitto del figlio

del console americano

Appuntamento con il primo degli undici incontri del corso

Unicef 2018 all’Università degli Studi di Milano: al via

il modulo sulla Convenzione per i diritti dell’infanzia

e dell’adolescenza

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