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ARCHIVIO PER LA MEMORIA E LA SCRITTURA DELLE DONNE "ALESSANDRA CONTINI BONACOSSI" Carte di donne acquisite dall'Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti” del Gabinetto G. P. Vieusseux negli anni 2002-2005 Censimento a cura di Beatrice Biagioli 2010

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ARCHIVIO PER LA MEMORIA E LA SCRITTURA DELLE DONNE "ALESSANDRA CONTINI BONACOSSI"

Carte di donne acquisite dall'Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti” del Gabinetto G. P. Vieusseux negli anni

2002-2005

Censimento

a cura di Beatrice Biagioli

2010

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Beatrice Biagioli

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INDICE

Anna Bonetti ...........................................................................................................................

3Camilla Cospi Billò Schippisi ..................................................................................................

5Margherita Guidacci .................................................................................................................

7Nina Harkevitch .......................................................................................................................

12Claudia Ruggeri .......................................................................................................................

15Francesca Sanvitale ................................................................................................................ 18

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Fondo Anna Bonetti Cenni biografici: Anna Bonetti nasce a Firenze il 23 dicembre 1925. Pittrice di formazione non scolastica, nel 1946 esordisce nella sua città con una personale tenuta alla Galleria d’arte moderna “Il fiore” di Corrado Del Conte. Nella sua carriera artistica ha conseguito diversi premi artistici in Italia. Le sue opere si trovano esposte in musei e collezioni private in Italia, Francia, Stati Uniti e Canada. Ha conosciuto e stretto rapporti con i più importanti rappresentanti dell’arte, musica e letteratura contemporanea italiana e europea quali, ad esempio: Lisi, Cardarelli, Bonsanti, Pratolini, Gadda, Ungaretti, Quasimodo, Montale, Sartre, Braque, Guttuso, De Witt, Fernandez, Praz, Frazzi e Dalla Piccola. Per la casa editrice Vallecchi ha tradotto in italiano il volume di poesia Prestigi di Lasso De La Vega; circa quattro anni fa ha fatto inoltre donazione dei manoscritti e di circa un centinaio di disegni del medesimo poeta spagnolo al Museo Ivam di Valencia. Dal 1946 al 1965 ha partecipato a numerose mostre fra le quali segnaliamo: Pittura contemporanea- Palazzo Lanfreducci o “Alla Giornata”, Pisa (1947); Mostra Regionale di Pittura - Rosignano: I° premio per il bianco e nero (1951); premiata al Premio Modigliani – Livorno (1956); personali alla Galleria d’Arte Spinetti - Firenze (1952, 1953, 1956); collettiva a La Strozzina – Palazzo Strozzi - Firenze (1957); personale alla Galleria Vaccarino - Messina (1959); collettiva alla Mostra Nazionale Pittrici Italiane – Casa di Dante - Firenze (1961); Galleria Michaud – Firenze: collettiva (1961), personale (1964); collettiva presso Hotel Hermitage – Forte dei Marmi (1965). Attualmente continua la sua attività artistica senza partecipare ad attività espositive. Notizie sul fondo: Le carte sono state donate consegnate all’Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti” da Anna Bonetti nel 2002. I due carteggi che costituiscono la donazione sono stati ordinati cronologicamente. La corrispondenza indirizzata da Cristina Campo1 ad Anna Bonetti è stata donata dalla destinataria a integrazione del fondo che è conservato sempre presso l’Archivio Contemporaneo Bonsanti ed è intitolato alla scrittrice bolognese. Il fondo consta di due fascicoli. Estremi cronologici delle carte: 1954-1966 Strumenti di corredo: elenco sommario compilato da Margherita Ghilardi Descrizione:

- 11 lettere di Aldo Capitini2 ad Anna Bonetti, 24 giugno 1956-2 maggio 1959; “Il metodo di Danilo Dolci”di Aldo Capitini, ritaglio a stampa da «Scuola e città», n. 2, febbraio 1956 e articolo su Danilo Dolci in «Italia Domani», n. 18, 3 maggio, s. anno (in Fondo Anna Bonetti)

- 42 lettere di Fausto Pirandello3 ad Anna Bonetti, 25 gennaio 1954-20 dicembre 1966 (in Fondo Anna Bonetti)

1 Pseudonimo di Vittoria Guerrini, scrittrice, poetessa e traduttrice nata Bologna nel 1923 i vi morta nel 1977 2 Filosofo, politico, antifascista ed educatore nato a Perugia nel 1899 e ivi morto nel 1968 3 Pittore nato a Roma nel 1899 e ivi morto nel 1975, figlio del noto drammaturgo e premio Nobel Luigi

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- 20 lettere, 6 cartoline illustrate, 1 biglietto di Cristina Campo ad Anna Bonetti, [1946]-7 febbraio 1965; due poesie autografe e dattiloscritte di Cristina Campo (“Ora che è capovolta la clessidra”, 1953-1955 e “Il tono dell’autunno”, 1957-1958); 1 lettera di Margherita Dalmati ad Anna Bonetti, 18 agosto 1969 (in Fondo Cristina Campo)

Bibliografia: Traduzioni: Lasso De la Vega, Rafael, Prestigi : (1911-1916) / Villanova : traduzione integrale di Anna Bonetti, Firenze, Vallecchi, [1944] Studi: Scheda su Anna Bonetti a cura di Laura Morotti, in http://siusa.archivi.beniculturali.it/ Siti web: http://www.vieusseux.fi.it/archivio/fondi

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Fondo Camilla Cospi Billò Schippisi Cenni biografici: Camilla Cospi Billò, figlia di Giulio Cospi Billò e di Vittoria Griccioli, nacque a Firenze il 21 agosto 1857 e morì nella villa di Colline, presso Firenze, il 6 giugno 1884 a soli 27 anni. La nonna materna era Camilla Piccolomini d’Aragona, sua zia Giulia era la madre di Guido Chigi Saracini, fondatore dell’Accademia Chigiana. Andata in sposa a Ranieri Schippisi, fu madre di Augusto Schippisi (1881-1946), per anni collaboratore del quotidiano “La Nazione” e coltivò numerose amicizie nell’ambiente culturale dell’epoca (Adolfo Orvieto, Bruno Cicognani, Carlo Placci, Carlo Gamba e altri). Notizie sul fondo: Le carte sono state donate in data 23 aprile 2002 all’Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti”, dal nipote di Camilla, Giovanni Gagnoni Schippisi. Il fondo consta di un inserto. Estremi cronologici delle carte: 1865-1884 Strumenti di corredo: elenco di consistenza compilato nel maggio 2002 da Ilaria Spadolini Descrizione: 38 inserti di corrispondenza, per lo più familiare, ordinati alfabeticamente in base ai seguenti mittenti: - Alfieri Adele (1 lett.), s.d. - Benincasa Capponi M. (1 lett.), 1 gen. 1874 - Casagli Adele (2 lett.), [1865] - Cenami Enrica (1 lett.), [tra 1881 e 1884] - Cospi Billò Giulio (4 lett.), 1873-1879 - Cospi Billò Meoni Teresa (11 lett.), [1874-1882] - Cozza Giovanni (1 lett.), 27 dic. 1882 - De Bono Clementina (1 lett.), 3 ago. 1876 - Fenzi Cristina (1 bigl. da visita), s.d. - Galeotti Elisabetta ( 3 lett.), [1883] - Galeotti Maria ( 3 lett.), [1883] - Griccioli Chigi Giulia (6 lett.), 1865-1871 - Griccioli Cospi Billò Vittoria (14 lett.), s.d. - Massangioli Rosina (1 lett.), 11 ott. 1874 - Minutelli Enrichetta (1 lett.), 29 dic. 1871 - Mussalli Maria (5 lett.), 1880-1883 - Pasolini dall’Onda Rasponi dalle Teste Angelica (7 lett., 3 bigl.), 1880-[1884] - Piccolomini d’Aragona Griccioli Camilla (7 lett.), 1865-1879 - Pietrabissa Elisa (2 lett.), 1876-1879 - Ponti Miniscalchi Elvira (2 lett.), 21 nov. 1873 e s.d. - Ponti Pasolini dall’Onda Maria (2 lett.), [1880-1884] - Rosselli del Turco Martellini Eleonora (8 lett., 9 bigl.), 1882-[1884] - Sardi Paduano Colajanni Concettina (18 lett.), 1874-1884 - Scaniglia A. (1 lett.), 1882 - Schippisi Gagnoni Ranieri ( 1 lett.), [tra 1880 e 1884]

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- Sciarelli Arditi Elena ( 1 lett.), 7 gen. 1883 - Sergardi Margherita ( 1 lett.), 14 feb. 1883 - Sommaruga Angelo ( 1 cart. postale), 14 gen. 1884 - Strozzi A. (1 lett.), s.d. - Strozzi Luisa ( 2 lett.), 1872-[1884] - Taddei Celeste (1 lett.), 19 ago. 1879 - Traverso Matilde ( 1 lett.), 3 lug. 1882 - Turi Stefano ( 1 lett.), 16 lug. 1883 - Vizzuti Emilia ( 1 lett.), 28 lug. 1879 - *** Amalia (3 lett.), 1883 - *** Clementina (1 lett.), s.d. - *** Laura (1 lett.), s.d. - *** Virginia (1 lett.), s.d. 1 inserto con materiale vario (cc. 13 + 11 buste) : - 1 busta donata da Alessandro Panaja con 3 foto b/n delle tombe di Camilla e del marito ubicate

nella cappella della Villa di Colline - 1 foglio con nota ms. di Augusto Schippisi Gagnoni - 1 foglio con note ms. di autore non identificato - 1 foglietto pubblicitario a stampa delle acque minerali “La Bauche” - 1 foglio con appunti in lingua francese; 3 lett. senza mittente a Camilla e al marito Ranieri, s.d. - 10 buste indirizzate a Camilla, Ranieri Schippisi e Vittoria Cospi Billò (madre di Camilla),

1880-1883 Siti web: http://www.vieusseux.fi.it/archivio/fondi

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Fondo Margherita Guidacci Cenni biografici: Scrittrice e traduttrice, nasce a Firenze il 25 aprile 1921 da genitori originari di Scarperia e al Mugello rimarrà sempre legata, mantenendo i contatti con quel mondo e trascorrendovi regolarmente le vacanze in compagnia del cugino Nicola Lisi (che aprirà la strada al suo interesse per la poesia contemporanea) e di altri poeti e letterati come Carlo Betocchi, Piero Bargellini e Piero Parigi. Nel 1931 perse giovanissima il padre, a causa di una malattia, e la sua infanzia estremamente solitaria influenzò fortemente il suo carattere, incline all'introspezione e alla creatività. Dopo aver frequentato il liceo Classico Michelangelo di Firenze si iscrisse all'Università, laureandosi in Letteratura Italiana nel 1943 con una tesi sulla poesia di Ungaretti. Nel 1946 pubblica la sua raccolta d’esordio: La sabbia e l’angelo, nata dall’esperienza della guerra e caratterizzata dal senso onnipresente della morte, subito dopo si reca in Irlanda; nei tre anni a seguire insegna latinio e greco presso l’educandato delle Montalve alla Quiete, per proseguire poi con l’insegnamento della letteratura inglese in molti licei scientifici e istituti tecnici di Prato, Firenze e Bologna. Nel frattempo, nel 1952, inizia una lunga attività di pubblicista sulla terza pagina del «Mattino dell’Italia Centrale». Il 3 ottobre 1949 si sposa con Luca Pinna, sociologo e suo compagno di studi dal quale avrà tre figli. Nel 1958, per impegni di lavoro del marito, si trasferisce a Roma, dove inizia la collaborazione col giornale «Il Popolo». Continuerà ancora con la sua attività di insegnante prima, presso il Liceo scientifico Cavour di Roma fino al 1972, poi, ottenuta la cattedra di Letteratura anglo-americana, proseguirà presso l’'Università di Macerata ed infine presso la Libera Università Maria SS. Assunta di Roma. La familiarità con la lingua inglese le permette di tradurre poeti e scrittori anglo-americani come John Donne, Emily Dickinson, Mark Twain, Oscar Wilde, Henry James, Joseph Conrad, Ezra Pound, T.S. Eliot, Elizabeth Bishop, anche se sono presenti nella sua bibliografia traduzioni da altre lingue, come il francese e lo spagnolo, oltreché da culture meno vicine, come quella dell'est Europa e dell'Oriente più lontano. Ma la dimensione più vasta e profonda della Guidacci è quella poetica che va di pari passo con l’esperienza religiosa semplice e lineare, anche se meditata e personale. Partita da un’esperienza letteraria che risente ancora dell’ermetismo fiorentino, la Guidacci, nell’arco di vari anni, sviluppa una poetica intima e soggettiva che include, tra l’altro, la dimensione della morte come morte-vita, una vitalità gioiosa e le motivazioni religiose e cristiane mediate da immagini evangeliche e bibliche. Poetessa di grande immediatezza e spontaneità, la Guidacci rifugge dall’idea della poesia come puro artificio, conquista uno spazio di schietta comunicazione e riveste d’ispirazione cristiana e d’accenti profondamente sentiti un modo di poetare discorsivo, secco e colloquiale. Per altro, la grande familiarità con la letteratura inglese e con autori come Conrad, Eliot, Pound, Newman, Hopkins accentua in lei il senso del simbolismo escatologico e della religiosità come ricerca di rigenerazione. Muore a Roma il 19 giugno 1992. Notizie sul fondo: I documenti del fondo sono stati donati all’Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti” dagli eredi di Margherita Guidacci nel marzo 2004, le carte sono giunte in archivio accompagnate da un inventario dattiloscritto redatto da Margherita Ghilardi, a cui i figli della scrittrice avevano affidato l'incarico di curare le carte della madre. Margherita Guidacci è rimasta fedele alla volontà di tutelare l'intimità del proprio laboratorio di scrittura, l'archivio privato della scrittrice risulta quindi quasi del tutto privo delle redazioni intermedie dei testi che hanno condotto alla versione licenziata dalla stampa (come pure la

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sostanziale povertà della sezione della corrispondenza fa presumere che anche su questa serie la scrittrice abbia esercitato una programmatica attività di selezione), ma conserva tuttavia una sostanziosa quantità di materiale preparatorio. Le fotografie sono presenti in forma esclusivamente digitale, gli originali si conservano presso la famiglia. Al Fondo donato dagli eredi si sono aggiunti un nucleo di carte relative a Margherita Guidacci consegnate nel 2004 da Anna Ninci Meucci e la donazione del 2008 ad opera degli eredi di Tiziano Minarelli (Bologna, 1922 - Medicina, Bologna, 2006) che comprende documentazione sulla scrittrice raccolta dal giornalista bolognese, amico e corrispondente della Guidacci. Alla descrizione del primo inventario dattiloscritto si sono affiancati gli elenchi relativi alle successive aggregazioni, quelle Meucci e Minarelli, riuniti in un unico strumento di ricerca, ora scaricabile dalla rete. Un Fondo Guidacci si trova presso la Libera Università Maria SS. Assunta di Roma, dove la scrittrice ha ricoperto l'incarico di docente di letteratura anglo-americana, vi si conserva materiale bibliografico con rassegna e libri a stampa. Nella biblioteca comunale di Scarperia è stata allestita una sezione bibliografica su Margherita Guidacci raccolta come omaggio del paese natale alla sua concittadina. Il fondo consta di 13 scatole. Estremi cronologici delle carte: 1929-19994 Strumenti di corredo: Inventario sommario a cura di Margherita Ghilardi (2000-2004) a cui è aggiunta, per mano di Eleonora Pancani, la descrizione delle carte donate dagli eredi Minarelli (2008) Descrizione: Il fondo consta di numerose carte di lavoro con appunti preparatori, abbozzi e prime stesure relative alle varie fasi di lavorazione di intere raccolte o di singoli componimenti poetici; numerosi dattiloscritti con testi e appunti per poesie, saggi, traduzioni, articoli e recensioni, abbozzi giovanili in prosa, articoli e saggi, minute di lettere, ritagli, fotocopie e estratti di articoli di e su Margherita Guidacci. In particolare: - 65 quaderni con annotazioni, appunti, saggi, stesure relative alle prime fasi di lavorazione di intere raccolte o di singoli componimenti poetici, traduzioni, note personali e di studio, pagine di diario, resoconti di viaggio, 1929-[fine anni ‘80] - dattiloscritti e manoscritti con stesure di opere, traduzioni, poesie (per lo più dalle raccolte Anelli del tempo, Paglia e Polvere, Il buio e lo splendore, La sabbia e l’angelo), prose, inediti dei volumi: Tra pietra e corrente (raccolta che include testi confluiti poi in Il vuoto e le forme e Taccuino slavo), Grande arco, Studi critici, Atto di presenza; minute di lettere, recensioni (circa cc. 4000), [anni ’40-fine anni ‘80] - corrispondenza inviata a Margherita Guidacci da:

- Luigi Baldacci (1 lettera), 1 lug. 1973 - Carlo Betocchi (16 lettere), 1975-1982 - Giorgio Caproni (1 lettera), 11 mag. 1980 - Fredi Chiappelli (1 lettera), 9 lug. 1987 - Ruth Feldman (1 cart. illustrata), 12 mar. 1985 - Jorge Guillen (6 lettere), 1981-1989 - Primo Levi (1 lettera, 1 cart. postale), 1985-1986 - Libero de Libero (6 lettere), 1973-1980 - Mario Luzi (1 lettera), 5 giu. 1976

4 Gli estremi della datazione fanno riferimento all’insieme dei tre nuclei.

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- Clotilde Marghieri (12 lettere), 1972-1973 - Tiziano Minarelli (12 lettere), 1982-1989 - Padraig O’Daily (11 lettere), 1979-1989 - Pietro Parigi (17 lettere, 3 cartoline, 3 biglietti), 1968-1975 - Bortolo Pento (1 lettera), 2 lug. 1977 - Natalino Sapegno (1 lettera), 7 mar. 1976 - Giacinto Spagnoletti (1 lettera), 31 lug. 1989 - Andrea Zanzotto (1 lettera), 21 ago. 1977 - Centro San Domenico di Bologna (1 lettera), 24 ott. 1981 - Comune di Milano – Centro Azione Milano Donne (1 lettera), 10 apr. 1987 - Editrice Messaggero (1 lettera), 7 feb. 1980 - Edizioni Otto-Novecento (1 lettera), 20 feb. 1981 - Garzanti Editore (2 lettere), 1986-1988 (con minuta della Guidacci del 14 mag. 1988); (1

contrattto relativo alla pubblicazione di Il buio e lo splendore), 21 ago. 1977 - Istituto di Propaganda Libraria (1 lettera), 30 ott. 1987 - Nardini Editore (1 lettera), 3 mar. 1986 - Neri Pozza Editore (2 lettere), 1980 - Rusconi Libri (3 lettere), 1986-1987 - Straeler Manuskripte (1 lettera), - Studio Editoriale (1 lettera), 21 mag. 1986 - Università degli Studi di Bologna – Facoltà di Scienze Politiche (1 lettera), 13 apr. 1981 - Vecchio Faggio Editore (1 contratto relativo alla pubblicazione di Una breve misura), 27

apr. 1988 - Fotografie: in formato digitale sono state memorizzate poco meno di 200 immagini provenienti dalla raccolta fotografica di famiglia. Archivi aggregati: Carte donate da Anna Meucci:

- 37 lettere, 3 cartoline illustrate inviate dalla Guidacci a Anna Meucci (1942-1989) - copia della tesi di laurea su Ungaretti discussa da Margherita Guidacci con Giuseppe De

Robertis nel 1943 - autopresentazioni e curricula - una stesura di Neurosuite con dedica alla Meucci, [1970] - Margherita era la poesia, ritaglio da «La Nazione», s.d., c. 1 - Margherita Guidacci, Il vuoto e le forme, Rebellato, Padova 1977, con firma di appartenenza

di Anna Meucci e appunti a penna e matita - Margherita Guidacci, Slavenski notes, SIPAR, Zagreb, 1999

Carte donate dagli eredi di Tiziano Minarelli:

- carteggio scambiato tra la Guidacci e Minarelli nel corso degli anni '80 ( circa 260 lettere di Margherita Guidacci a Minarelli con le corrispondenti minute delle risposte (1982-1991) conservate in cartelline e ordinate per data

- i testi che la poetessa sottoponeva in lettura all'amico bolognese e che quest'ultimo ha custodito (conservati in 2 quaderni e 4 fascicoli, 1939-1986).

Bibliografia:

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Opere (poesia e saggistica): La sabbia e l'angelo, Firenze, Vallecchi, 1946 Epitaffi, Firenze, Vallecchi, 1946 Morte del ricco. Un oratorio, Firenze, Vallecchi, 1954 Giorno dei Santi, Milano, All'insegna del pesce d'oro, 1957 Paglia e polvere, Cittadella veneta, Rebellato, 1961 Poesie, Milano, Rizzoli, 1965 Neurosuite, Vicenza, Neri Pozza, 1970 Terra senza orologi, Milano, Trentadue, 1973 Studi su Eliot, Milano, Istituto Propaganda Libreria, 1975 Taccuino slavo, Vicenza, La Lacusta, 1976 Il vuoto e le forme, Padova, Rebellato, 1977 Studi su poeti e narratori americani, Cagliari, EDES, 1978 L'altare di Isenheim, Milano, Rusconi, 1980 L’orologio di Bologna, Firenze, Città di vita, 1981 Storie di San Benedetto, tratte da uno scritto di San Gregorio Magno e dalla Regola di San Benedetto, riflesioni di M. Guidacci per i bambini, Torino, Marietti, 1981 Inno alla gioia, Firenze, Centro internazionale del libro, 1983 La Via Crucis dell’Umanità, 15 bassorilievi in bronzo di L. Rosito, commento poetico di Margherita Guidacci, Firenze, Città di vita, 1984 La sabbia e l’angelo, Parigi, Obsidiane, 1986 Una breve misura, s.l., Vecchio Faggio Editore, 1988 Il buio e lo splendore, Milano, Garzanti, 1989 Anelli nel tempo, Firenze, Città di vita, 1993 Le poesie, a cura di M. Del Serra, Firenze, Le Lettere, 1999 Il fuoco e la rosa : Quattro quartetti di Eliot e Studi su Eliot, a cura di Ilaria Rabatti, Pistoia, Petite plaisance, 2006 Poesia come un albero, a cura di Giovanna Fozzer, Genova-Milano, Marietti, 2010 Traduzioni: Donne, J., Sermoni, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1946 Beerbohm, M., L’ipocrita beato, Firenze, Vallecchi, 1946 Eliot, T.S., Morte degli elementi, Alla Madonna, “Rassegna”, a.II, n.8, gennaio 1946, pp. 35-36 Eliot T.S., East Coker, in «Le tre Venezie», a. XXI, nn. 10-12, ottobre-dicembre 1947, pp. 312-317 Dickinson, E., Poesie, Cya, Firenze, 1947 Dickinson, E., Sacre rappresentazioni inglesi, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze, 1950 Mounier, E., L’avventura cristiana, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze, 1951 Pound, E., L’albero, Inverno, Prometeo, in «Stagione», a. II, n.7, 1955, p.4 Gissing, G., Sulla riva dello Jonio, Bologna, Cappelli, 1957 Tu Fu, Desiderio di pace, Milano, Scheiwiller, 1957 Pound, E., Patria mia, Firenze, Centro Internazionale del Libro, 1958 Pound, E., A lume spento (1908-1952), Milano, Scheiwiller, 1958 MacLeish, A., New York, Milano, Scheiwiller, 1958 Pound, E., Antichi racconti cinesi, Bologna, Cappelli, 1959 Guillén, J., Federico in persona, Milano, Scheiwiller, 1960 James, H., Roderick Hudson, Bologna, Cappelli, 1960 Conrad, J., Destino, Milano, Bompiani, 1961

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Conrad, J., Racconti popolari irlandesi, Bologna, Cappelli, 1961 Dickinson, E., Poesie e lettere, Firenze, Sansoni, 1961 Twain, M., Vita sul Mississipi, Roma, Opere Nuove, 1962 Tao Huang Ming, Poema per la bellezza della sua donna, Milano, Scheiwiller, 1962 Conrad, J., Racconti ascoltati e ultimi saggi, Mialno, Bompiani, 1963 Sitwell, E., Autobiografia, Milano, Rizzoli, 1968 Mao Tse-Tung, Quattro poesie, Milano, Scheiwiller, 1971 Smart, C., Inno a David, Torino, Einaudi, 1975 Wojtyla, K, Pietra di luce, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1979 Wojtyla, K, Il sapore del pane, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1979 Dickinson, E., Poesie, Milano, Rizzoli, 1979 Daly, P.J., Dall’orlo marino del mondo, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1981 Powers, J., Luogo di Splendore, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1982 Bishop, E., L’Arte di perdere, Milano, Rusconi, 1982 Jewett, S.O., Lady Ferry e altri racconti, Milano, Edizioni delle Donne, 1982 Pound, E., Le “Trachinie”di Sofocle, Firenze, Cventro Internazionale del Libro, 1985 Pound, E, Due antichi poeti cinesi, Milano, Scheiwiller, 1988 Wilde, O., Il Principe Felice e altre bellissime fiabe, Firenze, Giunti-Nardini, 1989 Stern, E.T., La terre vaine, Paris, Seuil, 1995 Desprats-Pequignot, C., Roman Opalka, ma vie en peinture, Paris, L’Harmattan, 1998 Wojtyla, K., Opera completa, a cura di S. Dpartà, trad. it. a cura di Margherita Guidacci e di A. Kurczab, Roma, Libreria Editrice Vaticana, 1999 La voce dell'acqua. Quaderno di traduzioni, a cura di Giancarlo Battaglia e Ilaria Rabatti, Pistoia, C.R.T., 2002 Studi: Margherita Guidacci: la parola e le immagini, Mostra documentaria e catalogo a cura di Margherita Ghilardi (Firenze, Lyceum Club Internationale 15-23 ottobre 1999, Scarperia, Palazzo dei Vicari, 30 ottobre-14 novembre 1999), Firenze, Edizioni Polistampa, 1999 Autodizionario delle scrittrici del Novecento in Toscana, a cura di Ernestina Pellegrini, Firenze, Le Lettere, 2000, pp. 177-182) Per Margherita Guidacci. Atti delle giornate di studio, Firenze, Lyceum, 15-16 ottobre 1999, a cura di Margherita Ghilardi, Firenze, Le Lettere, 2001 Maura Del Serra, Le foglie della Sibilla. Scritti su Margherita Guidacci, Roma, Studium, 2005. Gepponi Carolina, “L’inno alla gioia”attraverso il carteggio con Tiziano Minarelli, tesi di laurea, Università degli Studi di Firenze, anno accademico 2007-2008 Sara Lombardi, Margherita Guidacci: i tre tempi della poesia: con un carteggio inedito a Mladen Machiedo, tesi di laurea, Università degli Studi di Firenze, anno accademico 2008-2009 Scheda su Margherita Guidacci a cura di Fabio Desideri, in http://siusa.archivi.beniculturali.it/ Siti web: http://www.vieusseux.fi.it/archivio/fondi

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Fondo Nina Harkevitch (Nina Charkevič5) Cenni biografici: Medico, pittrice e scrittrice nata a Firenze il 20 novembre 1907 in una famiglia che da sempre manteneva profondi legami con la madre patria (il nonno materno, Vladimir Levickij, fu il primo pope della Chiesa ortodossa di Firenze mentre il padre Adrian ne fu il direttore del coro), ha rappresentato fino dagli anni '20 in qualità di segretaria dell'"Associazione di soccorso agli emigrati russi", un punto di riferimento per la comunità russa fiorentina. Frequentò con profitto, prima le scuole elementari, poi, seguendo il suo temperamento artistico, la Regia Accademia di Belle Arti di Porta Romana ottenendo, nel 1931, il diploma del corso di pittura e diventandone in seguito professore di anatomia dal 1967 al 1976. Nel 1929 il fratello Nikita si era trasferito a Monaco di Baviera per frequentare corsi di specializzazione di pianoforte, qui lo raggiunse Nina per meglio approfondire i suoi studi di pittura. In Germania ebbe modo di conoscere molte persone fuggite dalla Russia, fra cui le sorelle di Boris Pasternak, Giosefina e Lidia, e soprattutto con quest’ultima strinse una forte amicizia come appare anche dalla corrispondenza epistolare. La malattia e la successiva morte del fratello, avvenuta nel 1932, spinsero Nina a dedicarsi alla professione di medico; nel 1934 si iscrisse alla facoltà di medicina e contemporaneamente, per mantenersi agli studi, si occupò della sistemazione di un archivio e della biblioteca del dottor Torrigiani, nel 1940 si laureò brillantemente. Durante gli anni della guerra svolse i suoi primi incarichi non solo a Firenze ma anche in provincia, a Borgo San Lorenzo, dove fu nominata Aiuto Medico al Dispensario Antitubercolare dal 1942 al 1944, è stata Assistente presso l’Ospedale di S. Maria Nuova di Firenze, Assistente Volontaria, e poi Incaricata, presso la Cattedra di Patologia Generale dell’Ateneo Fiorentino tra il 1941 ed il 1956. Ha viaggiato in Russia e intrattenuto amicizie e relazioni soprattutto durante gli anni del "disgelo", a partire dalla metà degli anni '60 fino al 1972, quando le fu "sconsigliato" di rientrare in URSS, dando voce e solidarietà ad esponenti della dissidenza, tra cui Andrej Sacharov e Elena Bonner. La moglie dello scienziato fu ospitata con generosità, come tanti altri esuli o semplici viaggiatori stranieri, nella sua casa fiorentina di via De Laugier, vero e proprio rifugio di una comunità internazionale in fuga o di amici italiani desiderosi di apprendere una lingua e una cultura. Nel 1975, proprio durante un soggiorno a Firenze della Bonner, in Toscana per un'operazione chirurgica agli occhi di cui la stessa Nina aveva curato l'organizzazione, fu assegnato a Andrej Sacharov il premio Nobel per la pace. Le autorità sovietiche impedirono allo scienziato di partecipare alla cerimonia di premiazione creando un clima di attenzione internazionale su questo caso, a Oslo il premio fu quindi ritirato da Elena Bonner. Per molti anni Nina Harkevitch ha esercitato la professione di medico tisiologo all'ospedale fiorentino di Careggi, coltivando contemporaneamente la passione per la pittura e per la poesia. Ha esposto di rado le sue opere (magari in mostre organizzate dall'associazione dei medici pittori italiani) così come discreta è stata la scrittura di poesie, diletto fin dagli anni giovanili e occasione di riflessione nei momenti difficili (la perdita del fratello Nikita, la guerra, la malattia), la cui raccolta è stata pubblicata solo nella tarda maturità. E’ morta a Firenze il 22 luglio 1999.

5 Il cognome della famiglia Charkevič (traslitterazione del russo “Χаркевич”) risulta scritto “Harkevitch” nei documenti ufficiali italiani, nella corrispondenza e nelle carte di questo fondo

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Estremi cronologici delle carte: 1923-1996 Strumenti di corredo: "Nina Charkevič, una vita", tesi di laurea di Maria Chiara Barocchi, Università di Firenze, anno accademico 2002-2003 Notizie sul fondo: La proposta di donazione del fondo è stata avanzata nell'ottobre 2004 dalla figlia, Galina Harkevitch Dozmarova, i documenti sono stati consegnati all’Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti” all'inizio dell'anno successivo. Il fondo era già stato oggetto di un lavoro di ordinamento e di descrizione a cura di Maria Chiara Barocchi, studentessa dell'Università di Firenze, che nell'anno accademico 2002-2003 aveva condotto a termine una tesi sul personaggio e sulle carte di Nina Harkevitch, laureandosi in lingua e letteratura russa sotto la guida della professoressa Stefania Pavan. Il fondo consta di 9 scatole, 19 cartelle e 3 quaderni. Descrizione: Corrispondenza: carteggi con i familiari, gli amici più intimi e i conoscenti, tra cui Nadine Auer (nobildonna russa coinvolta nella sanguinosa guerra civile provocata in Russia dalla rivoluzione di Ottobre ed ospitata per alcuni anni a Firenze dalla famiglia Harkevitch), Elena Bonner, le sorelle Pasternak, Marija Olsuf'eva (per la maggior parte in lingua russa, ma scambi epistolari anche in italiano, francese, inglese, tedesco). Si conservano le corrispondenze indirizzate a Nina ma anche, in particolare nei carteggi con i parenti, le sue risposte (in originale o in forma di minuta); si tratta di circa 200 unità tra il 1923 ed il 1996; in particolare si segnalano:

- lettere di Nina Harkevitch a vari corrispondenti, per lo più genitori, fratello parenti stretti e l’amico Mario Mucci (100 unità comprese in un arco cronologico che va dal 1923 al 1993, con una concentrazione maggiore tra il 1932 ed il 1944

- lettere del fratello Nikita ai familiari (107 unità tra il 1928 ed il 1932) - lettere della sorella Oksana a Nina e familiari ( 4 unità tra il 1931 ed il 1978) - lettere della madre Anna Vladimirovna Harkevitch ai figli Nina e Nikita (9 unità tra il 1931

ed il 1933) - Nadežda Osipovna Levickaja (1 lettera a Nina, 1931) - Zinaida Levickaja (7 lettere a Anna Harkevitch, 1925-1937) - Andrej Harkevitch (4 lettere a Nina, 1953-1958) - Mario Mucci (73 fra lettere e biglietti postali a Nina, 1942-1944) - Nadine Auer (35 lettere a Nina e familiari, 1923-1932).

Materiali didattici e attestati attività medica: - dispense e appunti relativi all’attività di insegnante presso l’Accademia di Belle Arti con

particolare riferimento allo studio della dell’arte antica e della rappresentazione della figura femminile in tale periodo (14 unità, 1910-1977)

- quaderni e blocchetti con appunti di medicina, trascrizioni di risultati ottenuti in seguito a sperimentazioni, quali ad esempio la somministrazione di vitamina K per via endovenosa in pazienti affetti da t.b.c., memorie e note diaristiche con riflessioni sulla professione medica

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- documenti personali vari: carta d'identità, diplomi scolastici, tra cui la laurea in medicina e specializzazione in tisiologia, attestati relativi a incarichi presso l’Ospedale di S. Maria Nuova di Firenze, tessere associative (35 unità, 1940-1976)

- 7 medaglie ricevute dalla Harkevitch in occasione di mostre pittoriche, per i cinquant’anni di laurea, per la cessazione dell’insegnamento all’Accademia di Belle Arti), 1965-1992

- Manoscritti: varie stesure di poesie di Nina Harkevitch per lo più relative alla raccolta Osen’ (Autunno), bozze di stampa, traduzioni dal russo di 10 poesie di Marina Cvetaeva (67 unità in lingua italiana e russa, dattiloscritte e manoscritte 1969-1983) Rassegna stampa: articoli di giornale su Nina Harkevitch e su argomenti vari (tra cui una raccolta di ritagli sul caso Sacharov (25 unità, 1962-1999) Materiale bibliografico: copia di una edizione di Osen (Firenze, tip. Mori, 1980), insieme ad esemplari (magari in forma di bozza) di edizioni tedesche e russe del medesimo testo, cataloghi di mostre di pittura e opuscoli relativi a convegni medici ai quali Nina prese parte (15 unità, 1932-1994) Materiale iconografico: album e disegni sciolti di Nina Harkevitch, del fratello Nikita (di cui si trovano schizzi che sono testimonianza di prove adolescenziali) e della loro madre, Anna Levickij (13 unità, 1911-1932) Fotografie: ritratti di Nina Harkevitch e dei suoi familiari, di parenti e amici, come Lidia Pasternak, Marija Olsuf'eva e i coniugi Sacharov, fotografie di monumenti, edifici, paesaggi; la maggior parte scattate in Italia, altre, in minor numero fatte in Russia ed altrove (circa 300 unità, XIX-XX secolo) Audiocassette: 4 unità per lo più con poesie di Nina Harkevitch in lingua russa, s.d. Bibliografia: Opere: Nina Harkevitch, Osen' – Autunno, Firenze, tip. Mori, 1980 Studi: "Nina Charkevič, una vita", tesi di laurea di Maria Chiara Barocchi, Università di Firenze, anno accademico 2002-2003 Scheda su Nina Harkevitch a cura di Fabio Desideri, in http://siusa.archivi.beniculturali.it/ Siti web: http://www.vieusseux.fi.it/archivio/fondi

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Fondo Claudia Ruggeri Cenni biografici: Poetessa salentina, nasce a Napoli il 30 agosto 1967 e muore suicida a Lecce nell’ottobre 1996.La produzione letteraria di Claudia Ruggeri si distingue in due opere, Inferno Minore e Pagine del Travaso. La prima opera è l’unica edita e l’unica che presenta qualche studio critico. E’ stata pubblicata per la prima volta sulla rivista «L’Incantiere», soprattutto nel numero 39-40 del 1996, due mesi dopo la sua morte, insieme al breve carteggio sacmbiato con Franco Fortini, ad alcuni contributi critici (di Walter Vergallo, Donato Valli e Arrigo Colombo) e una serie di disegni dedicati alla poetessa leccese da Alessandra Tana. Le prime collaborazioni alla rivista «L’Incantiere», storica rivista di poesia nata all’interno dell’Università di Lecce, nascono nel numero 0 del 1987, quando Claudia si distingue all’interno del Laboratorio di Poesia organizzato e tenuto da Arrigo Colombo. Proseguono nei numeri successivi. Quello che ne viene fuori è la prima organica raccolta chiamata Inferno Minore, poema in tre atti che costituisce un’autentica dichiarazione al mondo del malessere di vivere della poetessa leccese. La sua poesia, etichettata come barocca, risente notevolmente di numerosi modelli letterari quali, fra i moltepilici, Dante Alighieri, Gabriele D’Annunzio, Umberto Saba, Dino Campana, il teatro (in particolare la tradizione anglosassone da Shakespeare a Beckett), Herman Melville, e i contemporanei Dario Bellezza e Andrea Zanzotto, con i quali ella dialoga continuamente nei suoi scritti. Franco Fortini, grande critico letterario a cui aveva appunto dedicato la sua prima raccolta e che aveva scelto come interlocutore privilegiato, l’aveva più volte invitata a conquistare un registro più autentico e personale, rinunciando all’uso troppo disinvolto di calchi, citazioni e rimandi letterari. Attualmente Inferno minore è stato pubblicato per la cura di Mario Desiati in un volume che raccoglie non solo il poemetto che da il titolo alla raccolta ma anche materiale inedito, a partire dai testi scritti da Claudia in giovane età dal 1982 al 1989, fino a comprendere anche l’altra raccolta, Pagine del Travaso - a cui la Ruggeri stava lavorando al momento della sua morte - che abbraccia un periodo che va dal 1993 fino al 1996 e di cui ancora si sa pochissimo, eccetto che proprio in questa opera si nascondono i segnali più evidenti del disagio interiore dell’autrice, che qui ricalca in maniera ridondante la sua prima raccolta, come a volerla in qualche modo superare. Notizie sul fondo: Le carte sono state donate dalla famiglia all’Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti”, nella primavera 2005. Il fondo consta di una scatola. Estremi cronologici delle carte: 1986-2004 Strumenti di corredo: elenco sommario compilato da Fabio Desideri subito dopo la consegna dei materiali

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Descrizione:

- fotocopie da La ragazza dal Cappello Rosso: un saggio di Mario Desiati e poesie di Claudia Ruggeri, “ Nuovi Argomenti”, 5° serie, n. 28, ott.-dic. 2004

- fotocopie del n° 39-40, anno 10, dic. 1996, della rivista leccese “L’Incantiere” relative alla raccolta di poesie Inferno minore, al breve carteggio con Franco Fortini (incompleto) e ad alcuni testi critici di Walter Vergallo, Donato Valli e Arrigo Colombo

- minute di Claudia Ruggeri a “caro professore”, senza indicazione precisa di destinatario, cc. 10 manoscritte e dattiloscritte, s.d.

- minute di Claudia Ruggeri a “caro Francesco” e “amore mio”, senza indicazione precisa di destinatario, [forse Francesco Tripodi e Francesco Spagnolo], cc. 21, 1986-1992

- minuta di Claudia Ruggeri a “Piero amore”, senza indicazione precisa di destinatario, [forse il giornalista Piero Bacca], c. 1

- minuta di Claudia Ruggeri a “caro Giovanni”, senza indicazione precisa di destinatario, forse Giovanni Pellegrino, cc. 9, 1992

- minuta di Claudia Ruggeri a Giampiero Neri, cc. 2, [1995] - minute di Claudia Ruggeri senza destinatario, “caro professore”, e appunti di varia natura,

cc. 8 - fotocopia di lettera di Franco Fortini a Claudia Ruggeri, 10 mar. 1990 e minute della

Ruggeri a “caro professore”, [forse Fortini], cc. 5 - fotocopie dei dattiloscritti delle due raccolte Inferno minore e Pagine del travaso, s.d. - busta indirizzata a Mario Desiati con poesie di Claudia Ruggeri manoscritte e dattiloscritte,

cc. 100 circa, s.d. - cartellina (cc. 150 circa) contenente: testo dattiloscritto (in copia) del saggio di Donato Valli

“Claudia Ruggeri o dell’impunità della parola”, pubblicato su «L’Incantiere», [1996]; testi dattiloscritti in versi e in prosa di Claudia Ruggeri, fra cui: “ A Lecce senza il Baedeker”, “Topografia della M”, “Al mio maestro”, “Lecce”, “Ombre”, “Cancro”, “La favola”, “In morte di Marcello”, “Vedrai”, “A Mario”, “Fisica del dolore”, “Al padrone”, “Il treno”, “Movimento in quattro tempi”, “Passatempo”; testo dattiloscritto di un saggio del 1998 di Gregorio Scalise sulla poesia della Ruggeri; pieghevole dello spettacolo C’eravamo tanto odiati dell’associazione teatrale Astràgali (di cui Claudia era una delle interpreti), 1987; pieghevole di Le scatole cinesi, “performance” di poesie e musica tenutasi a Martina Franca a cui Claudia aveva partecipato; fotocopia di lettera di Gregorio Scalise del 3 settembre 1998, indirizzata presumibilmente alla madre di Claudia Ruggeri, in cui si dice di inviare un suo testo (forse quello contenuto in questa cartellina) sulla poesia di Claudia che dovrebbe fare da introduzione alla pubblicazione dei due poemetti; minute di lettere e appunti di Claudia Ruggeri.

Bibliografia: Opere: Claudia Ruggeri, Inferno minore, a cura e con introduzione di Mario Desiati, Ancona, peQuod, 2006 Claudia Ruggeri, Pagine del Travaso, inedito

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Studi: «L’Incantiere», a. 10 (8dic. 1996), n° 39-40, fascicolo monografico dedicato a Claudia Ruggeri «Nuovi Argomenti», 5° serie (ott.-dic. 2004), n° 28, sezione monografica intitolata La ragazza dal cappello rosso Alessandro Canzian, Oppure mi sarei fatta altissima, Lecce, Terra d’ulivi, 2007 Augusto Benemeglio, Ritratti, Associazione Culturale “Terra d’ulivi”, Lecce, 2009 Scheda su Claudia Ruggeri a cura di Fabio Desideri, in http://siusa.archivi.beniculturali.it/ La sposa barocca. Sette saggi su Claudia Ruggeri, LietoColle, Milano, 2010 Siti web: http://www.vieusseux.fi.it/archivio/fondi

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Fondo Francesca Sanvitale Cenni biografici: Scrittrice, autrice televisiva e giornalista è nata a Milano nel 1928 da genitori emiliani. All'inizio degli anni '40 si trasferisce a Firenze con la madre, città dove trascorre gli anni della guerra e della liberazione e dove si laurea nel 1953, sotto la guida di Giuseppe De Robertis, con una tesi sulle Rime di Franco Sacchetti. Inizia successivamente a lavorare nella redazione della Vallecchi iniziando anche a scrivere su vari quotidiani e rotocalchi come «Il Gazzettino», il «Giornale del mattino», «La Nazione», «Il Raccoglitore», «La Sicilia», dove pubblica articoli di costume, inchieste, resoconti di viaggio, reportage, recensioni, insieme alle prime prove narrative. Nel 1961 si trasferisce a Roma. Per ventisei anni in televisione si è occupata di spettacolo e programmi culturali e ha tenuto per diverso tempo un posto di dirigente. Suoi sono alcuni dei primi originali televisivi degli anni Sessanta tratti da documenti storici sulla rivoluzione francese e da racconti della letteratura italiana. Per tre anni consecutivi ha curato una rubrica culturale chiamata Settimo giorno Nella capitale ha continuato l'attività critica e giornalistica scrivendo in vari periodici, tra cui «Il Messaggero», «Nuovi Argomenti» (di cui è stata condirettrice insieme a ), «L'espresso», «l'Unità». Ha inoltre collaborato alla gestione e alle attività culturali legate a raccolte di archivio, come quelle dell'Associazione Pasolini e del Fondo Moravia. Insieme a Enzo Siciliano, Raffaele La Capria e Furio Colombo è stata condirettore della rivista «Nuovi Argomenti» fino al 1993. È stata redattore editoriale e giornalista. Il primo romanzo, Il cuore borghese, si impone alla critica come esempio di romanzo saggio e si aggiudica il Premio Viareggio Opera Prima. Il successo di pubblico arriva con Madre e figlia, storia di un legame familiare che diventa storia del costume italiano tra fascismo e dopoguerra. Con il terzo romanzo L'uomo del parco la Sanvitale si confronta con il tema della malattia, della ricostruzione dell’io e del rapporto con la realtà. Nel 1987 pubblica il suo primo libro di racconti, La realtà è un dono; l’anno successivo esce Mettendo a fuoco, una raccolta di scritti nei quali si misura con la cronaca, gli avvenimenti civili e letterari. Nel 1989 si dedica alla traduzione de Il diavolo in corpo di Raymond Radiguet, nel 1991 vince il Premio Martina Franca con il romanzo Verso Paola. Nel 1993 pubblica Il figlio dell'impero, dedicato al figlio di Napoleone e al periodo storico compreso tra il 1814 ed il 1832 in Francia e in Austria. Nel 1997 escono una raccolta di racconti dal titolo Separazioni e il volume Le scrittrici italiane dell’Ottocento: da Eleonora De Fonseca Pimentel a Matilde Serao. Nell'ultimo suo romanzo, L'inizio è in autunno, edito nel 2008, accanto all'indagine psicologica dei personaggi troviamo la ricerca affannosa della verità che va perseguita nonostante le lusinghe dell'inganno. Fra i suoi numerosi saggi si cordano quelli su Simone de Beauvoir, Katherine Mansfield, Natalia Ginzburg, Lalla Romano e Gianna Manzini. E’ stata tradotta in Francia, Germania America, Inghilterra e Portogallo ed è tra le dieci scrittrici italiane più studiate all’estero; dal 2001 è Grand’Ufficiale della Repubblica Italiana per meriti culturali. Muore a Roma il 9 febbraio 2011. Notizie sul fondo: La documentazione è stata consegnata in deposito presso l’Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti” nella primavera del 2004. Mentre i manoscritti, le corrispondenze e altre carte di archivio hanno dato vita al “fondo Francesca Sanvitale”, libri sono andati (nella prospettiva di donare l'intera biblioteca personale) a incrementare - secondo la volontà della depositante - la biblioteca "circolante", cioè la storica collezione libraria di pubblica lettura del Gabinetto Vieusseux. Il

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deposito del 2004 interessa la maggior parte dell'archivio e della biblioteca della scrittrice che prevede di incrementarne via via la consistenza iniziale con altre integrazioni, documentarie e librarie. Sono stati esclusi dal primo deposito la corrispondenza degli anni successivi al 1990 e la raccolta di recensioni sull'opera di Francesca Sanvitale (per ragioni, in quest'ultimo caso, di servizio: visto che sono materiali che vengono chiamati in causa nel corso del lavoro quotidiano della scrittrice); mancano inoltre, tra i materiali consegnati nella prima occasione, la corrispondenza con interlocutori stranieri, i documenti relativi agli studi fatti all'estero sulla Sanvitale, la maggior parte della rassegna stampa con i suoi articoli dal 1960 in poi. All'originario nucleo del fondo è previsto che seguano altre integrazioni con i materiali inizialmente esclusi, le carte attualmente depositate verranno progressivamente aggiornate con la documentazione di nuova produzione. Arianna Terzi, sotto la supervisione della stessa scrittrice, ha redatto un inventario che descrive le carte e il materiale bibliografico del fondo, che è giunto in archivio secondo l'ordinamento frutto di questo lavoro e accompagnato da uno strumento di ricerca; per la corrispondenza è stato realizzato in archivio un elenco (parziale) dei mittenti; i libri sono stati catalogati nel catalogo on line della biblioteca e etichettati come "dono Sanvitale". Il fondo consta di 19 scatole, 5 raccoglitori e diverso materiale bibliografico sciolto. Estremi cronologici delle carte: 1935-2003 Strumenti di ricerca: Inventario sommario del fondo a cura di Arianna Terzi, 2003-2004 Elenco dattiloscritto parziale dei mittenti della corrispondenza, organizzato alfabeticamente e distinto nelle due serie cronologiche 1947-1980 e 1980-1990, a cura di Lucia Cappelli, 2005 Descrizione:

Manoscritti: - appunti relativi ad una psicoterapia iniziata nel 1976 con Giovanni Liotti - stesure, abbozzi e studi preliminari relativi alla maggior parte della produzione narrativa e

saggistica della scrittrice, autografi a partire dai primi esperimenti di scrittura degli anni del liceo fino a L'ultima casa prima del bosco del 2003

- tre taccuini con appunti relativi al periodo che va da Cuore borghese (1972 circa) agli immediatamente successivi alla conclusione di Madre e figlia (1981-82)

- Scenario italiano (1946-1955): primo romanzo inedito relativo alla situazione italiana, scritto intorno al 1956-57

- prima versione del racconto Stagione di guerra ascrivibile presumibilmente agli anni ’53-’54

- materiali preparatori, versioni integrali e varie minute relative alle seguenti opere: Il cuore borghese, Madre e figlia, L'uomo del parco, Il figlio dell'impero, La realtà è un dono, Separazioni (di cui si conservano testimonianze relative alla traduzione francese del 2000), Le scrittrici dell'Ottocento, L’ultima casa prima del bosco: prove per un racconto (1996-1998) che diventerà parte del romanzo omonimo datato 1998, Camera ottica. Oltre ai tradizionali documenti cartacei di alcuni romanzi sono presenti anche testimonianze in formato elettronico (cioè documenti di testo elaborati con programmi di videoscrittura).

- taccuini e quaderni con appunti e abbozzi che riguardano la genesi e lo svolgimento di temi che saranno poi sviluppati in romanzi e racconti, insieme a note più personali di carattere privato (diario anni 1943-44, 19 agende degli anni 1977-1995)

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- copioni della commedia teatrale "Salvatore e Elisa" (1983) e del radiodramma "Il leone sul pianerottolo" (2000)

- alcune testimonianze poetiche scritte "per divertimento" in anni giovanili o a imitazione di grandi poeti, in età più matura (fine anni ’60-fine anni ’80)

- appunti per la presentazione di racconti di Alberto Moravia e di Virginia Woolf (1976) Documentazione di lavoro: - materiali attinenti alle letture redazionali e al lavoro svolto presso l'ufficio stampa della

Vallecchi (1953-1955 circa) - recensioni scritte per la radio e letture e giudizi sulla letteratura francese commissionati dalla

casa editrice Mondadori (1959-1960) - una consistente documentazione relativa all'attività di produttrice e consulente di programmi

per la Rai-TV: scalette di trasmissioni, originali televisivi, sceneggiature, riduzioni, trasposizioni, andati in onda o rimasti allo stato di progetto, databili dagli inizi degli anni '60 in avanti, fra cui segnaliamo: “Acciaio per la pace” (documentario), gli sceneggiati “L’alfiere nero”, “La paura”, “I racconti dell’Italia di ieri” , l’originale televisivo “Questione di vita”, “Tramonto di un impero” : documentario storico sugli ultimi cinquant’anni dell’impero austro-ungarico andato in onda nel 1984

- documenti relativi all’intervista fatta dalla Sanvitale a Marguerite Yourcenaur trasmessa il 6 gennaio 1987 (trascrizione integrale dell’intervista in francese con traduzione italiana e scaletta delle domande)

Corrispondenza:

- circa 450 tra lettere e cartoline inviate dalla Sanvitale al padre Tommaso Zanelli e organizzate cronologicamente in due scatole: I scatola 1935-1952, II scatola 1953-1973 con 12 lettere inviatele dal padre

- quattro scatole di corrispondenza organizzata alfabeticamente in fascicoli in base ai mittenti e suddivisa i due gruppi: 2 scatole anni 1947-1980 e 2 scatole anni 1980-1990, per un totale di oltre 2000 carte al momento non completamente inventariate. Fra le centinaia di corrispondenti i segnalano: Glauco, Chiara e Guglielmo Amerighi, Luciano Anceschi, Alberto Arbasino, Giulio Carlo Argan, Riccardo Bacchelli, Luigi Baldacci, Anna Banti, Gaspare Barbiellini Amidei, Luigi Barzini, Maria Bellonci, Anna Benedetti, Maria Bernardini, Carlo Betocchi, Laura Betti, Alberto Bevilacqua, Alessandro Bonsanti, Paolo Boringhieri, Franco Borsi, Paolo Briganti, Katherine Brown, Aldo Busi, Ilio Calabresi, Ginevra Vivanti Camerino, Giuseppe Cas, Giovanni Castellano, Gabriele Catalano, Liliana Cavani, Letizia, Cella, Roberto Cerati, Maurizio Chiari, Italo Chiusano, Isabella Coghi, Maria Teresa Colonna, Bettino Craxi, Stefano D’Arrigo, Guido De Angelis, Giuseppe De Robertis, Giulio Einaudi, Fernando Ferraris, Ernesto Ferrero, Rosetta Frontini, Margherita Ghilardi, Margherita Guidacci, Raffaele La Capria, Gina Lagorio, Grazia Livi, Claudio Magris, Raimonda Malenchini, Clotilde Marghieri, Renato Minore, Arnoldo Mondadori. Giulio Nascimbeni, Giovanni Nencioni, Dino Origlia, Marcello Pacini, Elena Pallavicini, Geno Pampaloni, Mario Pannunzio, Pino Passalacqua, Giuseppe Picone, Rolando Pieraccini, Pier Carlo Santini, Francesco Sanvitale, Giovanni Sanvitale, Niccolò Sanvitale, Sandra Sanvitale, Stefano Sanvitale, Natalino Sapegno, Vittorio Sereni,Vallecchi Editore, Bubi Vivarelli, Paolo Volponi, centro culturale Virginia Woolf (Roma), Cesare Zavattini.

Materiale a stampa:

- copie di quasi tutte le opere di Francesca Sanvitale, con i libri dei suoi romanzi, i volumi dei racconti e dei saggi, alcune edizioni straniere con le traduzioni dei suoi testi, insieme alle pubblicazioni in cui figura come prefatrice o curatrice o con contributi di altro genere (circa 200 unità dai primi anni ’60 al 2000)

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Carte di donne acquisite dall'Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti” del Gabinetto G. P. Vieusseux negli anni 2002-2005

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- una raccolta di periodici e una collezione di quotidiani e rotocalchi (circa 400 unità) con testi di articoli di costume, reportage, resoconti di viaggio, interviste, inchieste, recensioni, racconti che coprono la produzione giornalistica della scrittrice relativa al periodo fiorentino, cioè fino agli inizi degli anni '60 (tra le testate dove più frequentemente figura il suo nome segnaliamo «Il Gazzettino», il «Giornale del mattino», «La Nazione», «Il Raccoglitore», «La Sicilia»), più saltuaria la presenza degli articoli pubblicati nei decenni successivi (tranne alcune eccezioni manca la rassegna critica sull'opera della scrittrice, che per il momento ne trattiene presso di sé la raccolta).

Materiali vari:

- copia della tesi di laurea di Margherita Guidacci sulle "Rime" di Franco Sacchetti discussa nell’anno accademico 1952- 1953 con Giuseppe De Robertis, presso l’Università degli Studi di Firenze

- tesi di laurea sulla figura di Francesca Sanvitale di: Maria Ludovica Toma (Università degli Studi di Parma, a.a. 1987-88), Cristina Vanni (Università degli Studi di Firenze, a.a. 1988-89), Domenico Fiormonte (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, a.a. 1992-93), Fausta Speranza (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, a.a. 1993-94), Eugenia De Bella (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, a.a. 1997-1998), Elena Giommoni (Università degli Studi di Siena, a.a. 2000-2001)

- tesi di dottorato di Carla Carotenuto (Università degli Studi di Trento, a.a. 1999-2000) - inviti, programmi, opuscoli di convegni e manifestazioni a cui ha partecipato (insieme agli

appunti presi in vista della presentazione di alcuni libri) - premi e riconoscimenti assegnati alla scrittrice (10 targhe, 9 medaglie e 1 statuetta)

Biblioteca I libri della biblioteca privata di Francesca Sanvitale sono andati a incrementare la biblioteca del Gabinetto Vieusseux, dove sono identificati come un dono della scrittrice. Bibliografia: Opere: Il cuore borghese, Firenze, Vallecchi, 1972 Madre e figlia, Torino, Einaudi, 1980, L'uomo del parco, Milano, Mondadori, 1984, La realtà è un dono, Milano, Mondadori, 1987 Mettendo a fuoco, Roma, Gremese, 1988 Raymond Radiguet, Il diavolo in corpo, traduzione di Francesca Sanvitale, Torino, Einaudi, 1989 Verso Paola, Torino, Einaudi, 1991 Il figlio dell'impero, Torino, Einaudi, 1993, Tre favole dell’ansia e dell’ombra, Genova, Melangolo, 1994 Le scrittrici italiane dell’Ottocento: da Eleonora De Fonseca Pimentel a Matilde Serao, Roma, Isituto Poligrafico dello Stato, 1995 Separazioni, Torino, Einaudi, 1997 Camera Ottica, Torino, Einaudi, 1999 L'ultima casa prima del bosco, Torino, Einaudi, 2003 L'inizio è in autunno, Torino, Einaudi, 2008.

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Beatrice Biagioli

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Studi: Margherita Fazio, Narrare percorsi possibili, Ravenna: Longo, 1989 Fausta Speranza, La narrativa di Francesca Sanvitale, tesi di laurea, Università degli Studi di Roma, anno accademico 1993/94 Simona Wright, "Intervista a Francesca Sanvitale", Italian Quarterly, XXXIII, 127-128, Winter-Spring 1996, pp. 87-110 Autodizionario delle scrittrici del Novecento in Toscana, a cura di Ernestina Pellegrini, Firenze, Le Lettere, 2000, pp. 284-285) Scheda su Francesca Sanvitale a cura di Fabio Desideri, in http://siusa.archivi.beniculturali.it/ Siti Web: http://www.vieusseux.fi.it/archivio/fondi