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COMUNITÀ PARROCCHIALE COMUNITÀ PARROCCHIALE S. Andrea Apostolo S. Andrea Apostolo CASTELNUOVO DON BOSCO CASTELNUOVO DON BOSCO

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COMUNITÀ PARROCCHIALECOMUNITÀ PARROCCHIALE

S. Andrea ApostoloS. Andrea Apostolo

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SOMMARIO

19 Missionari20 I Profughi in Italia e in Africa22 Sacramenti24 I nostri Lutti25 L’angolo della Natura26 Notizie dal Comune30 Grazie, Signore31 Feste Patronali Agosto 2011

3 Accogliamo il nuovo Parroco4 Beato Giovanni Paolo II7 Don Franco Burzio10 Bicentenario di Don Bosco13 Estate Ragazzi16 Crissolo17 GMG Madrid 201118 Gite Pellegrinaggi

Siti della Parrocchia:Siti della Parrocchia:www.castelnuovodonbosco.it/parrocchia

www.diocesi.torino.it/parrocchiacastelnuovo

N. telefono Parrocchia: 011.0980403011.0980403Don Eduardo: 380 3603935380 3603935Don Hubert: 335 1609618335 1609618Don Silvio: 333 3351660333 3351660

E-mail ParrocchiaE-mail [email protected]

REDAZIONE:Don Silvio GignoneSuore Missionarie della ConsolataLidia OcchienaCarlo RolandiLuca BarbagalloDomenicoI giovaniPaolo Longo

Anno IV - N.2 - Estate 2011Stampa e realizzazione grafi ca: Grafi ca Chierese - Arignano (TO)

ORARIO SANTE MESSE:

FestiveFestiveore 7,30 SS. Castelnovesiore 9,00 Sant’Andreaore 10,00 Casa di Riposo S. Giuseppeore 11,00 SS. Castelnovesiore 18,00 SS. Castelnovesi

FerialiFerialiore 7,00 Sant’Andreaore 18,00 Presso la Cappella Suore Missionarie della Consolata

Prepariamoci ad accogliere il nuovo Parroco che il Signore ci dona! Benvenuto!!!Cari Parrocchiani, dopo questo periodo in cui non avete avuto il Parroco (per-ché il Vostro Parroco vi aveva preceduti in Cielo), vi invito a prepararvi ad ac-cogliere il nuovo Parroco. Don Serra Edoardo, nella preghiera. E’ mandato da Dio attraverso il Successore degli Apostoli (il Vescovo) che ha accettato chi il Superiore Salesiano gli ha proposto (essendo questa Parrocchia affi data alla cura della Comunità Salesiana del Colle don Bosco). Collaborando con lui, don Hubert continuerà a interessarsi dell’ oratorio e dell’universo giovanile. Posso dirvi che è davvero in gamba e bravo! I Cristiani di Castelnuovo don Bosco rendano grazie del grande dono che il buon Dio fa loro. Alla Vostra preghiera mi unisco anch’io, nella fraternità di questa Comunità da cui sono stato accolto e sostenuto in questi mesi! Affi do il Vostro caro Parroco alla preghiera dei nos-tri cari Santi Castelnovesi e di Maria Consolata e Ausiliatrice. Benvenuto e santo ministero!!! Don Silvio

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Il primo maggio 2011 in piazza San Pietro da-vanti a circa un milione e mezzo di fedeli, ha avuto luogo la cerimonia di beatifi cazione di Papa Giovanni Paolo II. “Il giorno atteso è arrivato; è arrivato presto, perché così è piaciuto al Signore: Giovanni Paolo II è Beato! …Oggi il suo nome si aggiunge alla schiera di Santi e Beati che egli ha proc-lamato duranti i quasi 27 anni di pontifi cato, ricordando con forza la vocazione universale alla misura alta della vita cristiana, alla san-tità … Beato te, amato Papa Giovanni Paolo II perché hai creduto! Continua, ti preghiamo, a sostenere dal Cielo la fede del popolo di Dio. Tante volte ci hai benedetto in questa piazza del palazzo! Oggi ti preghiamo: Santo Padre ci benedica! Amen”. Queste alcune delle parole del Santo Padre Benedetto XVI che ha presieduto la cerimonia. Qui di seguito inoltre riportiamo frammenti del discorso che Beato Giovanni Paolo II pronunciò in occasione della visita pastorale nell’ormai lontano 1988 nella nostra chiesa parrocchiale di Sant’Andrea.

VISITA PASTORALE A TORINODISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II

DURANTE LA VISITA ALLA CHIESA PARROCCHIALE DI CASTELNUOVO DON BOSCO

Castelnuovo (Torino) - Sabato, 3 settembre 1988 Carissimi fratelli e sorelle.1. Dopo la celebrazione eucaristica con i Vescovi del Piemonte, dopo il saluto della “buona notte” ai giovani allievi dei salesiani, secondo la amabile tradizione introdotta nella famiglia di don Bosco dall’intuito materno ed esperto di Mam-ma Margherita, e dopo il colloquio con il clero ed i religiosi di questa regione, non poteva mancare, nel mio pellegrinaggio ai luoghi di san Giovanni Bosco, una sosta presso la chiesa parrocchiale e il battistero, dove Giovanni Bosco rice-vette i sacramenti dell’iniziazione cristiana e cominciò a comprendere il pro-getto di Dio sulla sua vita, in conformità alla specifi ca vocazione cristiana e sacerdotale.

2. Saluto il vostro parroco ed i suoi collaboratori, saluto il signor ministro e saluto anche il sindaco di Castelnuovo Don Bosco, e in particolare il presidente

Beato Giovanni Paolo II Beato Giovanni Paolo II

e le autorità della Provincia di Asti. Saluto voi, genitori dei bambini nati negli anni 1987-1988.

Il mio pensiero va in particolare ai vostri fi gli. Sono essi che, da voi cristiana-menteeducati e formati, continueranno a tracciare la strada che la Provvidenza ha previsto per questa comunità parrocchiale. Saluto tutti i fedeli di Castelnuovo, quelli presenti e quelli lontani, quelli nati qui, e quelli immigrati in questa terra per motivi di lavoro. A tutti il mio saluto di pace e il fervido augurio di prosper-ità e di bene.

3. Presso il battistero della vostra chiesa parrocchiale di sant’Andrea non possiamo fare a meno di ri-fl ettere sulle numerose schiere di santi e di veri cristiani, che qui hanno ricevuto il dono della vita cristiana. Oltre a san Giovanni Bosco, occorre ricordare anche san Giuseppe Cafasso, il grande direttore spirituale e formatore di sacerdoti; il canonico Giuseppe Allamano, fondatore dei Mission-

ari e delle Missionarie della Consolata; il Cardinale Giovanni Cagliero, uno dei primi discepoli di don Bosco e iniziatore delle missioni salesiane in Sud Amer-ica; monsignor Giovanni Battista Bertagna, rettore del convitto ecclesiastico e Vescovo Ausiliare di Torino. Non possiamo dimenticare poi, che in questa chie-sa parrocchiale, san Domenico Savio ricevette la prima Comunione all’età di sette anni, e formulò i generosi propositi, che lo portarono a diventare modello di vita per tanti adolescenti.

4. Pensando a questa meravigliosa famiglia di uomini di Dio, ci chiediamo da quale radice sia scaturita la loro santità. Il Concilio Vaticano II ci ricorda che la vocazione alla santità ha la fonte origi-naria nel Battesimo. Tutti i battezzati, poiché sono stati innestati in Cristo, sono guidati dalla grazia divina e dallo Spirito Santo a percorrere la via della perfezi-one cristiana. Ma la straordinaria fi oritura di santità di cui è adornata codesta vostra parroc-chia, si spiega anche con questo motivo: i vostri padri hanno saputo vivere la fede cristiana in modo personale e comunitario, nella convinzione che l’opera

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educativa verso i fi gli è la prima ed essenziale forma dell’apostolato. È questa una forte e signifi cativa tradizione della vostra gente, il cui valore è sempre diattualità, anche ai nostri giorni.

La grazia battesimale ha sostenuto la vita cristiana dei vostri padri, giorno dopo giorno, ed ha fatto di essi i custodi del santuario domestico, e genitori piena-mente consapevoli che il primo apostolato consiste nell’essere dei veri annun-ciatori della Parola di Dio per i propri fi gli. I santi cresciuti in questa parrocchia hanno scandito costantemente le tappe del loro incontro con Dio nella parteci-pazione alla santa Messa e ai sacramenti, e si sono alimentati con il pane della Parola di Dio, spezzato a loro, per primi, dai genitori. Alcune frasi rivolte da san Giovanni Bosco ai suoi allievi per ricordare la sua prima Comunione, sono particolarmente signifi cative di questo specifi co cam-mino verso la santità: “Mia madre si adoperò a prepararmi come meglio poteva e sapeva. Lungo la quaresima mi inviò ogni giorno al catechismo; poi mi con-dusse tre volte a confessarmi, fui esaminato, promosso. - Giovanni mio, mi disse ripetutamente, Dio ti prepara un gran dono; ma procura di prepararti bene, di confessarti, di non tacere alcuna cosa in confessione -. Quel mattino mi ac-compagnò alla sacra mensa e fece con me la preparazione e il ringraziamento, dandomi quei consigli che una madre industriosa sa trovare opportuni per i suoi fi glioli”.

5. Queste espressioni siano per tutti voi, genitori e fedeli di Castelnuovo Don Bosco, un ricordo, un monito, un impegno. Vi invito a rifl ettere su tali espe-rienze per poter orientare sempre con coraggio, con vigore e con speranza, l’educazione cristiana dei vostri fi gli. Siate testimoni credibili della presenza di Dio nella vita personale come nella vostra famiglia. Siate veri apostoli dei vostri fi gli. Abbiate piena fi ducia nel Signore, il quale assicura che la pace e la gioia si trovano soltanto nella osservanza della sua volontà. Vi protegga in questa vostra preziosa opera educativa la Vergine Maria, che voi venerate, da secoli, nella chiesetta del Castello, che sovrasta il paese. Quale auspicio di copiose grazie celesti imparto di cuore a tutti voi qui presenti, a tutti i vostri parrocchiani e concittadini, la benedizione apostolica, invitando il vostro Cardinale, il Cardinale Presidente della CEI, i Vescovi qui presenti a condividere questa benedizione a tutta la comunità di Castelnuovo Don Bosco.

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Caro Don Franco, ti scrivo per dirti che più il tempo passa e più mi manchi! Anzi ho la sensazione che manchi a tutto il contado. E’ una sensazione condivisa e vera. Da vivo la tua presenza fi -sica, ma soprattutto morale, sovrastava su tutto e su tutti. Talora sembrava ingom-brante, ma era soprattutto stimolante. Alla tua sepoltura si sono dette molte cose su di te, molti hanno sottolineato, compreso il sindaco, che di fronte a te non si poteva stare indiff erenti.

Anche quando andavi al bar al mattino presto per il caff è, come motivazione, ma in realtà per incontrare alcune pecorelle un po’ lontane dall’ovile è risaputo che queste per la paura di venire tosate o troppo intrigate dalla tua “proposta”, dal tuo ri-chiamo, non tardavano ad off rirti il caff è … in cambio di un po’ di clemenza … sorridendo scherzosamente. Ci manchi Don Franco! Insomma è come se a Roma venisse a mancare di sor-presa il cupolone di San Pietro. Ti svegli e non lo vedi più. Chi potrebbe non accorgersene e rimpiangere.

Castelnuovo era preparato a perderti, ma non rassegnato. Ha vissuto con te la tua lunga malattia, soff erta e implacabile. Ha pregato tanto, meritando il mira-colo fi nale di vederti morire in piena gloria e serenità. Leggo una frase a proposito della fede, una bella metafora del famoso autore francese Victor Hugo: “Quando l’ombra cresce è la fi ne della giornata. Quando il dubbio aumenta, è il tramonto della religione”.Al termine del tuo Calvario impervio e crudele, quando ogni speranza e con-solazione sembrava esaurirsi si è visto irrompere nel tuo spirito forte i potenti fari della Misericordia Divina, per cui la tua scomparsa fi sica nell’indistinto dell’oscurità della morte ha fatto riemergere in tutti noi il ricordo della forza della tua Fede!E ci sei mancato riprendendo, anche ad occhi spenti, il tuo sorriso e la forza spirituale confortando tutti noi ancora esuli, senza più la tua guida. Per dire: La Fede!Anche Madre Teresa di Calcutta, prima di te, pare abbia trascorso, in mezzo a tante soff erenze sue e altrui un periodo striato di tenebra. Abramo che sale sul monte Moria ne è il capostipite di tali esperienze. Proprio perché “credere” non

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ha l’evidenza automatica di un teorema, ma è adesione intima a una verità, a Dio. Allora è naturale che la fede talora riemerga forte, anche da un alone di dubbio. Grazie Don Franco, sei stato un vero combattente nel dolore e nella Fede, il tuo esempio rimarrà nel nostro cuore nei momenti della nostra debolezza.

A presto, Don Vico.

LA COMUNIONE DEI SANTITERRA E CIELO S’INCONTRANO

Don Franco Burzio sacerdote e parroco di Castelnuovo Don Bosco dal 1998, laureato in pedagogia ad indirizzo fi losofi co all’Università degli Studi di Torino nel 1979, ha servito la nostra parrocchia per dodici anni. Ho sfogliato un pesante volume che raccoglie i bollettini parrocchiali dalla edizione San Rocco 1999 alla edizione Natale 2005. Nell’edizione dell’agosto

2005 leggiamo a pagina 16 quanto segue: “ La Comunione dei Santi è l’unione misteriosa di coloro che vivono quaggiù nella fede del Cristo, con coloro che sono già lassù in Cielo. E’ una Comunione di purissimo amore: il cuore dei vivi in sintonia con l’Amore dei viventi in Dio. Gli uni e gli altri una cosa sola con il Padre, con il Figlio e con lo Spirito Santo”.

Don Franco non ci ha lasciati, non se n’è an-dato, vive nelle sue opere eff ettuate per il con-solidamento delle strutture della Chiesa di Sant’Andrea, per la realizzazione del complesso Chiesa dei Santi Castelnovesi e dell’oratorio.

Egli è vivo nella Comunione dei Santi presso la Casa del Padre dove ci ha preceduti.Egli è vivo precisamente nella Chiesa invisibile, la Chiesa trionfante del Cielo, unita misteriosamente alla Chiesa militante della terra, la nostra. E’ una verità di fede, punto fermo del “Credo”, simbolo degli Apostoli, una gioia del nostro cuore che senza vedere sente che è così.

Don Franco ha voluto riposare nel nostro cimitero di fronte ai campanili di Sant’Andrea e della Madonna del Castello per ricevere le nostre visite con la nostra preghiera, l’omaggio di un fi ore, per attendere con noi il giorno della Resurrezione.

Nel frattempo prega Dio per noi, spesso nel buio, travolti da tante necessità, fatiche, dolori. La preghiera sua e nostra è il legame che continua ad unirci nella fede oltre la morte.Cristo Risorto ha vinto la propria morte, un giorno verrà a vincerla per tutti e per sempre. Lidia Occhiena

AL PASTORE DELLA NOSTRA COMUNITA’, IN CIELO

Caro Don Franco,permettimi che ti dia del “Tu”, come non mi sono permessa quand’eri con noi. So che in Cielo si usa così.Hai lasciato un grande vuoto che tutti per la nostra parte cerchiamo di colmare, ma che nessuno riesce a farlo.

Era troppo bello lavorare con te, “ti spor-cavi le mani” e noi ti seguivamo volenti o nolenti, meravigliati delle molteplici capacità inventive, e dall’energia che ani-mava la tua persona tutta dedita a Dio.Non riusciamo ancora a capire il perché della tua scomparsa prematura.Per quanto mi riguarda non ho mai pen-sato tanto al Paradiso come da quando

l’hai raggiunto, e non ho mai capito come ora la tua aff ermazione che il Parad-isoè bello, ma il passaggio diffi cile. Ho deciso pertanto, quando ho dei problemi, di coinvolgerti nella preghiera e ti dichiaro che la cosa funziona. In conclusione, sei stato chiamato prematuramente alla vita del Cielo, ma con-tinui a far parte della Comunità Castelnovese di cui sei stato un Pastore eccel-lente.

A nome di tuttiUn costante aff ettuoso ricordo

Lidia Occhiena

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Carissimi amici e benefattori delle opere salesiane,ci stiamo avvicinando al Bicentenario del-la nascita di Don Bosco, che si celebrerà il 16 Agosto 2015. È un grande avvenimento per tutta la Famiglia Salesiana e per noi di Castelnuovo, che richiede un intenso e pro-fondo cammino di preparazione, perché ri-sulti fruttuoso per tutti noi, per la Chiesa, per i giovani, per la società. La preparazione, propostaci dal Rettor Mag-giore, 9° successore di don Bosco, è scandita da un cammino in tre tappe che hanno inizio rispettivamente il 16 agosto 2011, il 16 ago-sto 2012 e il 16 agosto 2013 e si concludono ciascuna il 15 agosto dell’anno seguente. Ogni tappa intende sviluppare un aspetto del carisma di Don Bosco. Il tema di ognuna delle tre tappe di preparazione coinciderà con il tema della Strenna di quell’anno.Primo anno di preparazione:Conoscenza della storia di Don Bosco16 agosto 2011 - 15 agosto 2012La prima tappa è centrata sulla conoscenza della storia di Don Bosco e del suo contesto, della sua fi gura, della sua esperienza di vita, delle sue scelte. Abbi-amo avuto in questi anni nuove pubblicazioni al riguardo, che richiedono un’assimilazione sistematica dei risultati acquisiti. Durante questo primo anno di preparazione ci proponiamo un cammino sistematico di studio e assim-ilazione di Don Bosco. Sono ormai venute meno le generazioni di coloro che avevano conosciuto Don Bosco o che erano venuti a contatto con i suoi primi testimoni. È necessario perciò attingere alle fonti e agli studi su Don Bosco, per approfondirne prima di tutto la fi gura. Lo studio di Don Bosco è la condizione per potere comunicarne il carisma e proporne l’attualità. Senza conoscenza non può nascere amore, imitazione e invocazione; solo l’amore poi spinge alla conoscenza. Si tratta quindi di una conoscenza che nasce dall’amore e conduce all’amore: una conoscenza aff ettiva.Secondo anno di preparazione:Pedagogia di Don Bosco16 agosto 2012 - 15 agosto 2013L’importanza di approfondire la pedagogia di Don Bosco. Ora questa intuizione

intende tradursi in un programma da attuare in questo secondo anno di pre-parazione alla celebrazione del bicentenario. Oggi è necessario approfondire la pedagogia salesiana. C’è bisogno cioè di studiare e realizzare quell’aggiornato sistema preventivo auspicato da 7° successore di don Bosco Don Egidio Viganò … di sviluppare le sue grandi virtualità, di modernizzarne i principi, i concetti, gli orientamenti, di interpretare oggi le sue idee di fondo: la maggior gloria di Dio e la salvezza delle anime; la fede viva, la ferma speranza, la carità pastorale; il buon cristiano e l’onesto cittadino; il trinomio “allegria, studio, e pietà”; le “tre S”: salute, scienza, santità; la pietà, moralità, cultura; l’evangelizzazione e la civilizzazione. Lo stesso si dica per i grandi orientamenti di metodo: farsi amare prima di - piuttosto che - farsi temere; ragione, religione, amorevolezza; pa-dre, fratello, amico; familiarità soprattutto in ricreazione; guadagnare il cuore; l’educatore consacrato al bene dei suoi allievi; ampia libertà di saltare, correre, schiamazzare a piacimento.Terzo anno di preparazione:Spiritualità di Don Bosco16 agosto 2013 - 15 agosto 2014Urge infi ne conoscere e vivere la spiritualità di Don Bosco. La conoscenza della sua vita e azione e del suo metodo educativo non basta. A fondamento della fecondità della sua azione e della sua attualità, c’è la sua profonda esperienza spirituale. «Pervenire ad una precisa identifi cazione dell’esperienza spirituale di Don Bosco non è un’impresa facile. Questo è forse l’ambito di Don Bosco meno approfondito. Don Bosco è un uomo tutto teso al lavoro, non ci off re descrizioni delle sue evoluzioni interiori, né ci lascia rifl essioni esplicite sulla sua vita spir-ituale; non scrive diari spirituali; non dà interpretazioni; preferisce trasmettere uno spirito, descrivendo le vicende della sua vita oppure attraverso le biografi e dei suoi giovani. Non basta certo dire che la sua è spiritualità di chi svolge una pastorale attiva, non contemplativa, una pastorale di mediazione fra spiritualità dotta e spiritualità popolare» .Anno di celebrazione del BicentenarioAnno di celebrazione del BicentenarioAnno di celebrazione:Missione di Don Bosco con i giovani e per i giovani16 agosto 2014 - 16 agosto 2015La celebrazione del Bicentenario della nascita di Don Bosco si svolgerà dopo il Capitolo Generale XXVII dei Salesiani. Il cammino e il tema dell’anno bicente-nario, in sviluppo coerente con gli anni di preparazione, si riferiranno a : Mis-sione di Don Bosco con i giovani e per i giovani. La comunicazione ad altri del messaggio del Bicentenario terrà certamente conto delle acquisizioni maturate durante i tre anni di preparazione.

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Bicentenario di Don Bosco

Il calendario di Congregazione, oltre le due celebrazioni del 16 agosto del 2014 e del 2015 al Colle Don Bosco, prevede anche due eventi internazionali: il Con-gresso internazionale di Studi salesiani sullo “Sviluppo del carisma di Don Bosco” al ‘Salesianum’ in Roma nel mese di novembre 2014 e il ‘Campo Bosco’ del MGS con il tema “Giovani per giovani” a Torino nell’agosto 2015.Preghiera a Don BoscoLa preparazione e la celebrazione del Bicentenario sono un’occasione anche per riprendere con i giovani, i laici, la Famiglia Salesiana e il Movimento salesiano la preghiera a Don Bosco. Don Chavez ha proposto una riformulazione aggior-nata della preghiera “Padre e Maestro della gioventù”.Padre e Maestro della gioventù,San Giovanni Bosco, docile ai doni dello Spirito e aperto alle realtà del tuo temposei stato per i giovani, soprattutto per i piccoli e i poveri,segno dell’amore e della predilezione di Dio.Sii nostra guida nel cammino di amicizia con il Signore Gesù, in modo che scopriamo in Lui e nel suo Vangelo il senso della nostra vita e la fonte della vera felicità.Aiutaci a rispondere con generosità alla vocazione che abbiamo ricevuta da Dio,per essere nella vita quotidianacostruttori di comunione, e collaborare con entusiasmo, in comunione con tutta la Chiesa, all’edifi cazione della civiltà dell’amore.Ottienici la grazia della perseveranza nel vivere una misura alta di vita cristiana,secondo lo spirito delle beatitudini;e fa’ che, guidati da Maria Ausiliatrice, possiamo trovarci un giorno con te nella grande famiglia del cielo. AmenLo Spirito di Cristo ci animi nel vivere il nostro cammino di preparazione al Bicentenario e Maria Ausiliatrice ci sostenga; dalla intensità e profondità di preparazione dipendono infatti i frutti spirituali, pastorali e vocazionali che ci attendiamo dall’anno bicentenario. Don Bosco, sempre, sia nostro modello e nostra guida. Don Sergio Pellini – Rettore della Basilica del Colle Don Bosco

CENTRA IL FUTURO… PERCHÉ IL FUTURO C’ENTRA CON TE!

…e purtroppo l’Estate Ragazzi non è futura, ma passata! Sono state 6 settimane intense e sono passate in fretta, perché quando ci si diverte e si sta bene insieme il tempo corre veloce, molto ve-loce.Ma per capire meglio cos’è stata l’ER Castelnuovo dobbiamo tornare un po’ indietro, fi no a martedì 28 giugno, quando siamo andati al Colle don Bosco per partecipare a “Un giorno con Don Bosco”. Si tratta di un’iniziativa che raccoglie ragazzi di vari oratori del circondario (e non solo) a cui si off re la possibilità di una giornata di animazi-one proprio lì dove è nato don Bosco. E noi che siamo così vicini non potevamo lasciarci sfuggire questa occasione! I momenti vissuti in quella giornata dicono bene quello che è stata la nostra ER.

Innanzitutto è stata allegria. Siamo stati accolti con balli e bans che ci hanno fatto entrare subito nel clima di amicizia e di gioia che ha carat-terizzato l’intera gior-nata: abbiamo ballato le musiche che hanno risuonato per tutta la nostra ER, ma in-sieme a 600 ragazzi di

altri oratori il clima era ancora più di festa. Per non parlare poi del pomeriggio quando ci sono stati i giochi con l’acqua. I ragazzi (e anche gli animatori) si sono divertiti davvero un mondo!Poi è stata impegno: per arrivare al Colle abbiamo scarpinato, in particolare i ra-gazzi delle medie che hanno fatto a piedi l’intero tragitto partendo dall’Oratorio.

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Ma oltre alla fatica c’è stato l’impegno messo nei giochi a stand che sono stati proposti prima del pranzo. Di-visi in varie squadre i ragazzi hanno aff ron-tato le prove con parte-cipazione e spirito di competizione, ed alla fi ne della mattinata una squadra delle medie è risultata vincitrice.

Siamo forti ragazzi!Infi ne l’ER è stata preghiera. Al termine della giornata, stanchi ma contenti, ci siamo trovati tutti nella Basilica Superiore e gli animatori del Colle, con canti e preghiere vivaci ci hanno fatto incontrare Gesù nello stile di don Bosco, proprio come abbiamo fatto lungo queste settimane!Adesso per gli animatori ed i ragazzi che hanno partecipato è tempo di pensare alle vacanze… ed al futuro.

P.S. Colgo l’occasione per porgere il mio saluto alla comunità. Sono felice di trascorrere questa mia prima estate da chierico salesiano qui a Castelnuovo e vi ringrazio per l’accoglienza.

Paolo Francesco Pollone SDB

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ER 2011 – LE IMPRESSIONI DEGLI ANIMATORI

L’ estate ragazzi 2011 per me è stata una delle più importanti, affi dandomi molte responsabilità ed affi ancandomi ad una nuova coordinatrice più giovane ma altret-tanto determinata. Positiva anche l’equipe e tutto il gruppo animatori che alla III settimana di ER vedeva 40 animatori e ol-tre 160 bambini da gestire. Nonostante le piccole incomprensioni quotidiane queste 5 settimane sono state molto apprezzate

anche dalle famiglie più “timorose”, tanto che allo spettacolo fi nale si è registrato un pienone non solo di genitori, ma anche di nonni, zii e parenti vari. Desidero infi ne ringraziare l’indispensabile collaborazione di Simon, Paolo e don Hubert. Abbiamo dunque trascorso questo bel periodo, come direbbe don Franco, con un clima generale di “Pace e bene”. Fabio Questa ER credo sia stata la più faticosa che abbia fatto fi no ad ora, un po’ perché il campo (ispettoriale mgs, ndr) mi ha fatto crescere e ho trovato la forza ed il corag-gio di mettermi più in gioco, un po’ perché c’erano più “pupi”. Ma, nonostante la fatica, ripagata da mille gioie e divertimenti, mi dispiace che sia fi nita. I bambini sono gli psicologi migliori e, senza loro, il mondo è più com-plicato. Non vedo l’ora che torni giugno per ritornare a vedere tutto con i loro magici occhiali. Alice

Questa ER è stata una bella avventura. È stato il primo anno senza la guida della nostra cara Francesca e, a es-perienza conclusa, posso dire che abbiamo seguito le sue tracce nel migliore dei modi. Il gruppo animatori mi è piaciuto tantissimo per il lavoro di squadra che ogni giorno mettevamo in atto tra una risata ed un piccolo pasticcio da risolvere.Una cosa molto importante è stata l’approfondimento della parte spirituale e il dialogo con i ragazzi grazie al momento della formazione preparata da Paolo, che tra l’altro, se potessimo esprimere un desiderio, vorremmo avere con noi anche il prossimo anno.Poi va bè… mi sembra di diventare ogni anno più piccola perché mi diverto sempre di più e, credo, a volte più dei bambini. Ah, chiedo anche scusa a tutti i genitori perché se i vostri fi gli arrivano a casa completamente dipinti è un po’ colpa mia…

Eleonora

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LA CITTA’ SUL MONTE

La “Città sul Monte” è un’ associazione di ispirazione cattolica, nata nel 1978 da un’iniziativa di un piccolo gruppo di insegnanti, laici e sacerdoti di varie scuole piemontesi. Uniti da grande amicizia, fede cristiana e amore per i ragazzi, deci-dono di portare i loro alunni in montagna per una vacanza. L’ esperienza fu così bella da essere ripetuta anche negli anni successivi. Il primo anno in Valdossola, poi a Claviere e dal 1988 a Crissolo, in Valle Po, dove nasce l’associazione “Città sul Monte”. Ogni anno oltre mille ragazzi, d’ estate e nelle vacanze natalizie, si ritrovano a Crissolo .Tra di loro anche un bel gruppo di ragazzi del nostro ora-torio si reca lassù a 1400 metri , per giocare e camminare in lunghe passeggiate fi no al Pian del Re e ai laghi del Monviso. Soprattutto si ritrovano a Crissolo per pensare, confrontarsi e pregare insieme. In un clima di gioia e allegria , ogni anno , i nostri ragazzi salgono sul Monviso per trascorrere una vacanza indi-menticabile. Laura, Una mamma

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VENERDI’ 19 AGOSTO19:30Via Crucis Inizierà la Via Crucis della GMG. In ogni stazione ci sarà un carro della Setti-mana Santa spagnola che rappresenterà la scena. I carri provengono da diverse parti della penisola.

SABATO 20 AGOSTO20:30 Veglia con il Papa I giovani incontreranno il Santo Padre nell’aerodromo di Cuatro Vientos.

23:00Notte a Cuatro VientosI partecipanti alla GMG trascorreranno la notte nell’aerodromo di Cuatro Vien-tos. Per chi lo desidera ci saranno vari tendoni dove si potrà adorare il San-tissimo Sacramento.

DOMENICA 21 AGOSTO09:00 Arrivo del Papa a Cuatro Vientos

09:30Messa di invio della GMGIl Papa concelebrerà la Messa con migliaia di vescovi e sac-erdoti, e si rivolgerà ai gio-vani e meno giovani presenti per inviarli in tutto il mondo a testimoniare la loro fede, come fece il Signore con i suoi Apostoli. Al termine della Messa conclusiva, il Santo Pa-dre annuncerà il luogo dove si celebrerà la prossima edizione della Giornata Mondiale della Gioventù.

sito web: http://www.madrid11.com/it/

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Per ben concludere i festeg-giamenti in onore di San Gi-useppe Cafasso 12 Marzo 2011 una piccola rappresentanza di castelnovesi si è recata a vedere la mostra commemorativa sul santo, nei locali della chiesa della Consolata a Torino.

Una bella gita al santuario della Madonna della Guardia a Cer-anesi (Ge) ed una breve visita al Duomo di Genova. In questa foto il gruppo è in piazza De Fer-rari a Genova.

Un pellegrinaggio molto sentito e la scoperta di un santuario an-cora sconosciuto alla maggior parte delle persone, sulle mon-tagne della Francia a pochi Km. dal confi ne.

“Lunedì 22 agosto 2011 con partenza alle ore 07,30 pellegrinaggio annuale ad Oropa,

un appuntamento molto desiderato dai castelnovesi.

Iscrizioni entro 13 agosto.” Renza

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Nairobi, 9 luglio 2011

Cari Amici e Compaesani,

Vi scrivo da Nairobi in questo giorno che segna la nascita della cinquantaquattresima nazione africana: la Repubblica del Sudan del Sud (ROSS – Republic of South Sudan).Il Sudan fa parte dell’Ispettoria in cui vivo e lavoro dal 1985 (Nairobi-AFE) e siamo tutti felici ed allo stesso tempo trepidanti nel vedere questo sviluppo che ha luogo dopo decenni di guerre civili. Vi chiedo una preghiera perché questa nuova realtà possa davvero crescere nella pace e nella giustizia, di modo che lo sviluppo delle strutture es-senziali alla vita possa essere facilitato e con esse la crescita normale di un popolo che ha dovuto sopportare soff erenze e soprusi indescrivibili.Avrete ormai sentito la novità dello scorso mese: il Rettor Maggiore – don Pascual Chávez – mi ha chiesto di essere l’ispettore della nostra Ispettoria di Nairobi-AFE. L’Ispettore salesiano ha il compito di animare – insieme al suo Consiglio – la vita re-ligiosa e l’azione apostolica della comunità ispettoriale. Si prende cura della formazione dei novizi e confratelli e dirige e controlla l’amministrazione dei beni dell’Ispettoria e di ciascuna casa. Questa è una breve descrizione delle cose più essenziali che dovrò seguire...: vi chiedo una preghiera forte, perché è solo con l’aiuto di Dio e con la luce e la sapienza dello Spirito Santo che potrò cercare di fare ciò che mi viene richiesto. So che il nostro compaesano – San Giovanni Bosco, Dun Bosc – mi sarà vicino con la sua intercessione potente e mi aiuterà ad imparare a diventare sempre più padre dei miei confratelli, cercando di imitare la sua paternità così vera e profonda...L’insediamento avrà luogo a Nairobi, Upper Hill (la casa ispettoriale) il 6 agosto pros-simo, alla presenza del Consigliere Regionale per l’Africa ed il Madagascar, don Guill-ermo Basañes – che verrà appositamente da Roma per l’occasione. La festa della Tras-fi gurazione darà a me ed a tutti i presenti un bel po’ da rifl ettere e da pregare, pensando alle connessioni con il ministero che mi verrà affi dato per il bene dell’Ispettoria e della Congregazione.Devo dire che ho ricevuto molte espressioni di sostegno, di incoraggiamento e di promessa di preghiera da parte della grande maggioranza dei confratelli in Ispettoria e dei membri della Famiglia Salesiana che vivono sul territorio.Sono certo che, dal 6 agosto, inizierò a camminare in una sezione del pergolato di rose (ricordate il famoso sogno di Don Bosco?), nella quale troverò spine molto pun-genti, ben nascoste sotto le rose che appariranno agli occhi del mondo... e che Don Bosco mi inviterà a continuare a sorridere, proprio quando le spine saranno più acute... Ho davvero bisogno di tutto il sostegno in preghiera che riuscirete a donarmi e ve ne ringrazio di cuore fi n d’ora! Che bello se poteste ogni tanto off rire per le intenzioni dell’Ispettoria AFE e le mie qualche momento dell’adorazione del sabato mattina! Sono doni i cui eff etti non si possono sondare e dei quali potrò ringraziarvi davvero solo... in Paradiso!Vi ricorderò di cuore durante i miei viaggi su e giù per Kenya e Tanzania (ed ogni tanto anche in Sudan), per visitare, incoraggiare ed animare confratelli e giovani e li saluterò da parte dei compaesani di Don Bosco, che continuano a testimoniare il suo amore per tutti i giovani del mondo, specialmente i più poveri ed abbandonati.

Don Gianni Rolandi

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Profughi in Italia e in Africa

Profughi in Italia e in Africa

ACCOGLIENZA E PRIORITÀ.Un pensiero della Caritas Parrocchiale.

Le rivolte scoppiate nel Nord Africa e i conseguenti fl ussi di profughi in fuga verso le nostre coste hanno subito provocato agitazione e preoccu-pazione nella società civile italiana.

Dal gennaio 2011, più di 1.000 migranti sono morti in mare cercando di raggiungere le coste sud dell’Unione europea. Si sono aggiunte agli al-tri 15.000 morti, vittime di una guerra ai migranti, che raggiunge attual-mente l’apice della dell’inumanità. Recentemente una nave che trasportava oltre 600 persone è dispersa al largo delle coste libiche. Venivano dal Niger, dal Mali, dall’Indonesia, dal Ciad, dal Ghana, dalla Liberia, dal Marocco, dall’Egitto e dal Pakistan. Di questi circa 200 si sono salvati. Gli altri no.

Il problema dei profughi (sono profughi di tutti i paesi) è stato aff rontato anche dalla Comunità Parrocchiale di Castelnuovo don Bosco, sia in seno al Consiglio Pastorale che al Gruppo Caritas ed infi ne attraverso un con-fronto tra i due gruppi.E’ stato chiarito, a seguito di contatti con Curia, Caritas Regionale e Ser-mig, che l’emergenza profughi era già oggetto di intervento da parte di Stato e Regioni. Il ministro Maroni aveva predisposto un piano di ac-coglienza per 50.000 rifugiati da suddividere in tutte le Regioni (esclusa l’Abruzzo). La quota di 8.000 che competeva al Piemonte era già stata as-segnata alle strutture in grado di gestirne l’ospitalità.Per lo più, salvo il caso di una piccola parrocchia, le strutture che hanno accolto questi fratelli erano strutture organizzate e dotate dei necessari servizi.

La discussione e il confronto che sono sorti hanno comunque signifi cato che:vi è una grande attenzione e sensibilità nel paese all’accoglienza di strani-eri, accompagnata da una comprensibile preoccupazione, nei confronti di questi particolari esodi; vi è stato qualche interrogativo per le risorse elevate (retta giornaliera) messe a disposizione dallo Stato, chiarito dal fatto che vi sono fondi euro-pei destinati specifi camente a queste situazioni; oggi giorno l’accoglienza non può più essere improvvisata perché a fronte di un particolare problema si richiedono capacità speciali di assistenza

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Profughi in Italia e in Africa

(si pensi alla lingua, alle strutture collettive, ai bambini piccoli, agli assisten-ti,…).Proprio per questi motivi vi è sempre più necessità che la comunità parrocchiale sia attenta e, anche grazie ad una solidarietà interna tra i fe-deli, si segnalino prontamente i casi di persone e famiglie che vivono con vari problemi (economici, salute, ..) e non potendo rientrare negli aiuti già previsti dallo stato, hanno bisogno di noi. Hanno bisogno di noi perché, il più delle volte, solo tra di noi possono trovare un aiuto. Sono spesso persone e famiglie che vivono in mezzo a noi, vicino a noi, con gravi problemi, e noi non lo sappiamo.Qui la nostra comunità parrocchiale può esprimere tutta la sensibilità e l’attenzione che le è propria, nel nome di Cristo. Ma un ultimo punto preme sottolineare. In questi giorni mentre stiamo scrivendo si è riaccentuato il problema Somalia, del cosiddetto corno d’Africa. Il problema riguarda 2.600.000 persone (forse più di 3.000.000) che si sono rifugiati nel nord del paese sfuggendo alla carestia e alla guerra in-terna nel sud dove frange musulmane si scontrano contro le truppe del governo locale. Servono risorse complessive per 450.000.000 euro e ne mancano ancora 200.000.000.Le prime vittime sono come sempre i più deboli, i bambini, gli anziani e le donne.Per chi può indichiamo il sito della Caritas Italiana per avere più notizie in merito: www.caritasitaliana.itPer tutti, per sostenere gli interventi si possono inviare off erte a Caritas Italiana tramite c/c postale n. 347013 specifi cando nella causale: “Carestia corno d’Africa 2011”, oppure affi dare l’aiuto in denaro alla Parrocchia o alla Caritas Castelnovese che lo trasmetterà subito alla Caritas Italiana. L’Africa può essere aiutata e tutti noi sappiamo anche tramite i nostri mis-sionari castelnovesi, che gli aiuti che inviamo sono sempre ben impiegati e direttamente vanno ai fratelli africani, in cibo, medicine, aiuti e opere.

L’auspicio di Benedetto XVI al termine del recente messaggio “Urbi et Orbi” è che “..gli uomini di buona volontà siano illuminati ad aprire il cuore all’accoglienza, affi nché in modo solidale e concertato si possa venire incontro alle necessità impellenti di tanti fratelli;..” Caritas Parrocchiale

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PRIME COMUNIONI

Le bambine e i bambini di 9 anni che hanno ricevuto il Sacramento della prima Comunione il giorno 15 maggio 2011

AIASSA ESTER; AIASSA PIETRO; BAVA ALICE; BOSCA MIRKO; CACUCCI GABRIELE; CAFASSO ARIANNA; COSA STEFAN; DELBOSCO ALICE; DELOGU JANA; DOSSOLA LORENZO:

FOGLIA GIORGIA; FREGADO LUCIA; GALLINA SARA; LAZZARINO LORENZO; MASIERO ALESSIO; OSTINO DAVIDE;

VILLATA LORENZO; VILLATA SOFIA; VITALE CHIARA; ZUCCA MICAELA

CRESIMANDI

BIASIN ARIANNA; BOSCA STEFANO; CACUCCI FRANCESCO; CALVA-RESE VIVIANA; CONTE MARIA; DE ANGELIS EMANUELA; FACCIO CECILIA; GIGLIO GIADA: GRANDI FEDERICA; MARZANO SERGIO;

MOSCHIN SIMONE; MUCA XHENSILE; PETRINI ANDREA; RIZZI ALES-SANDRA; RONCO FEDERICO; ROSSO VIVIANA; VILLATA MONICA

UNITI NEL SIGNORE

BONANNO JESSICACON PAVIA ROBERTO

MUSSO ALESSANDRACON BOCCA GIAN MARIA

ALLOJ CHIARACON BARBERO LUCA

GRASSO CHIARACON PO IVAN

BATTESIMI

LORENZO MARCHISIO 23/04/2011ENRICO BIASIN 21/05/2011THOMAS PELÀ 18/06/2011

GIULIA BONAFÈ 19/06/2011FEDERICO AIMO BOOT 19/06/2011FEDERICO PEGORARO 02/07/2011

ALESSANDRO CANDELO il 12 aprile 2011 ha conseguito a pieni voti la laurea specialistica in “Giurisprudenza” presso la Facoltà di Giurisprudenza

dell’Università degli Studi di Torino

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I nostri LuttiI n

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L’angolo della Natura

BOGLIETTI PIERINO BOSCA MICHELE

LUISON MARIAved. CERRUTI

POZZATI EUROSIASACCÀ PROVVIDENZA

CARANZANO MARIOVEZZANI ELETTA

BAUGARTNER OTTAVIODUGHERA ELENAPIANTA MALVINA

ACCORNERO ROSACONTARDO EUGENIA

NUCCI DOMENICODORIGUZZI BREATTO TIBERIO

CORNAGLIA MARIOGAMBA BARBARA

SCANAVINO GIUSEPPINA ved.ORLANDINI

La tanto attesa estate è arrivata ma con essa è arrivato anche il tormentone delle zanzare che ci accompagnerà fi no alla fi ne della stagione.Le zanzare sono il più rilevante gruppo di insetti d’interesse medico-biologico; la loro importanza sanitaria è legata primariamente alla malaria, la grave malat-tia trasmessa da uomo a uomo da zanzare del genere Anopheles.Ma oltre ai Protozoi, le zanzare sono in grado di trasmettere anche altri organ-ismi quali Arbovirus e Filarie, patogeni sia per l’uomo che per gli animali. Non va inoltre sottovalutata l’importanza delle zanzare como fonte di molestia; in molti casi il fastidio supera la soglia della sopportabilità, ostacolando le attività all’aperto.

Si conoscono oltre 3500 specie di zanzare, ma in Italia sono attualmente presenti 64 specie, compresa la famigerata zanzara tigre giunta casualmente da noi dal lontano Sud-Est asiatico.Tutte le zanzare sono di piccole dimensioni, al massimo intorno al centimetro, con un complesso apparato boccale costituito da una lunga proboscite utilizzata sia per pun-gere e succhiare il sangue sia per nutrirsi

di sostanze zuccherine di origine vegetale. Le larve delle zanzare nascono da uova deposte in vario modo a seconda della specie. Comunemente si conoscono quelle masserelle che galleggiano sull’acqua, come minuscole barchette, dalla Culex pipiens; altre specie depongono direttamente sul terreno che verrà poi sommerso dalla piogge, oppure, come nel caso della zanzara tigre, le uova sono deposte sulle pareti dei fossati appena sopra il livello dell’acqua.I maschi delle zanzare si distinguono per avere le antenne piumose, bontà loro, non pungono per succhiare sangue, cosa che fanno regolarmente le femmine che necessitano di sangue per la maturazione delle uova. Non tutte le specie di zanzare si nutrono di sangue umano, vi sono delle specie specializzate a nutrirsi sugli uccelli ed altre addirittura su anfi bi e rettili. Il grave della puntura di zan-zara è che viene iniettata dalla saliva contenente anestetici ed anticoagulanti e, se la zanzara è infetta, anche i germi patogeni.Bisognerebbe evitare la possibilità alle zanzare di riprodursi nella acque stag-nanti, cosa praticamente impossibile. Ma se molte specie hanno un raggio d’azione limitato, altre possono avere spostamenti molto ampi, come nel caso dell’Ochlerotatus caspius che può allontanarsi fi no a 45-50 Km. dal luogo di nascita.Credo che le zanzare siano gli insetti più odiati di tutti! Domenico

Zanzara Tigre

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CALAMITA’ NATURALI Marzo – Luglio 2011Da Marzo a oggi questo territorio è stato oggetto di nubifragi, grandinate, trombe d’aria che hanno provocato notevoli danni e notevoli disagi. Il Comune è intervenuto prontamente in uno situazione di pericolo, con la presenza continua del Vice Sindaco Antonio Rago e con il supporto del Gruppo di Protezione Civile Egle Sicurity coordinato da Andrea Felletti. In particolare l’8 Luglio 2011 una memorabile grandinata ha distrutto buona parte dei raccolti nelle frazioni Morialdo, Mondonio e nella loc.Bacolla bassa. Vi sono state infi l-trazioni e allagamenti su tutto il territorio. Gli edifi ci scolastici, l’ala, la Confraternita di S.Bartolomeo,il bocciodromo comunale, la fabbrica dell’ICP,l’Oratorio parrocchiale, numerosi scantinati, garage, piani terreno, sono stati oggetto di infi ltrazioni d’acqua e allagamenti diff usi. Le aree ove maggiormente in questo periodo si sono verifi cati allagamenti e disagi sono: via Valdrocco da strada del Mondo, via Cafasso, via don Molas – impianti spor-tivi, piazzale antistante il cimitero del capoluogo, strada cascine Grosse in fr.Bardella all’incrocio con la s.p.per Berzano, loc.Bacolla bassa. Gli eventi sono eccezionali. Qualcuno ricorda le alluvioni storiche della fi ne del Cin-quecento a S.Eusebio, o la grandinata eccezionale del 1936 che distrusse completa-mente tutte le coltivazioni dell’epoca. Eppure tutto cio’ denota anche l’abbandono del territorio e necessità di disporre di condotte fognarie di scarico acque meteoriche di maggiori dimensioni. Le opere di urbanizzazione dagli anni settanta e novanta non risulterebbero conformi alle eccezionali avversità atmosferiche. La canalizzazione di rii strade, di bealere, di fossi colatori, la mancanza di contadini addetti come un tempo alla manutenzione del territorio sono tra le cause ulteriori dei disagi e delle situazioni di questo ultimo periodo. Il Comune fa quel che puo’ con gli strumenti che ha a disposizione, investendo anche dei fondi straordinari per migliorare la canalizzazione delle acque meteoriche. Ma per riorganizzare il servizio fognario integrato e distingue le cosiddette acque bianche da quelle nere ci vorrebbe un investimento milionario che di questi tempi è assolutamente impossibile attivare. Lo Stato e la Regione Piemonte, pur riconoscendo lo stato di ca-lamità naturale fi nora non ha stanziato somme straordinarie d’intervento. Occorre quindi un ‘patto’ tra Comuni e privati, una sorta di reciproco aiuto nel regi-mentare le acque, nel ridurre la pressione delle stesse nella rete fognaria, nel collaborare agli interventi di contenimento degli eventuali danni, come togliere i tombini quando succedono i temporali per far meglio defl uire le acque, girare le acque meteoriche che non invadano le carreggiate stradali, tener regolate le piante d’alto fusto, ect. Ormai tutti in queste occasioni facciamo parte della Protezione Civile e ci dobbiamo sentire responsabili del cosiddetto “bene comune”.

CONTENERE LE ACQUE METEORICHEI privati proprietari a monte delle strade pubbliche comunali, vicinali, provinciali, deb-bono regimentare e canalizzare le acque meteoriche. Lo dice la Legge, il Codice della Strada. L’acqua molto spesso si riversa sulle strade ma è il privato proprietario dei ter-reni che deve cercare di fare in modo che l’acqua non provochi danni o allagamenti alle strade pubbliche sottostanti.

Molto spesso i privati arano, fresano, coltivano i terreni senza pensare ai temporali, agli acquazzoni violenti, e quindi con il rischio che tutta la terra arata e fresata mista alla pioggia battente e violenta si riversi su strade e terreni sottostanti. E’ compito del proprietario regolare detti scoli e arginare al meglio i propri terreni, che spesso sono arati fi no a bordo strada. Molti tra l’altro dei canali o fossi colatori sono colmi di terra e vanno ripuliti a dovere ogni qualvolta si verifi cano questi nubifragi.

RII e TORRENTI I rii e torrenti – come il rio Traversola, il rio di Bardella, di Nevissano, Nissone, sono da mantenere puliti, in ordine, ed anche i proprietari coerenti i rii e i torrenti debbono concorrere alla manutenzione delle sponde dei rispettivi corsi d’acqua, rispettando l’ecosistema esistente e mantenendo le opportune distanze per la piantumazione di al-beri ed arbusti. Molti di questi sono di proprietà dello Stato in gestione alla Regione. I Sindaci possono intervenire con Ordinanze. Ma mancano i fondi utili annualmente per svolgere le operazioni di manutenzione ordinaria. Si tratta anche in questo caso di collaborare tra pubblico e privato in modo da salvaguardare gli abitati e i terreni coltivati.

SCUOLA DELL’INFANZIA STATALEI genitori della Scuola dell’Infanzia Statale lamentano le condizioni di precarietà del plesso scolastico. Si tratta di un edifi cio storico del Settecento con parti ancora Medio-evali. Si è fatto un sopralluogo con i tecnici e si è accertato che la Scuola è antica ma sicura. Il Comune in ogni caso entro l’inizio del prossimo anno scolastico provvederà a svolgere diversi lavori di manutenzione ordinaria. E parteciperà al bando regionale per i fi nanziamenti relativi a ristrutturazioni degli edifi ci scolastici per poter disporre di fondi utili alla sostituzione di serramenti, alla posa di onduline per il sottotetto, alla sistemazione di intonaci.

RIFORMA DEGLI ENTI LOCALI – FUNZIONI ASSOCIATELa legge fi nanziaria dello Stato ovvero la manovra fi nanziaria di metà Luglio 2011, obbliga i comuni inferiori a 5.000 abitanti a gestire le funzioni fondamentali in as-sociazione tra i Comuni o mediante convenzioni o mediante le Unioni di Comuni. Tutto cio’ per il risparmio e per ridurre i costi degli enti. Ma è proprio così? I Comuni piccoli – sperperano? Noi crediamo proprio di no. Crediamo che un Comune piccolo con meno di 5.000 abitanti, nonostante “gli piova di tutto addosso” tranne che fondi d’investimento, dia nel suo piccolo – un servizio migliore di un grande comune, con i limiti del caso, e soprattutto senza sperperi. Metter tutto insieme tra comuni piccoli e già senza risorse, dubitiamo possa esser una soluzione; soprattutto in assenza di un paventato federalismo fi scale che non consente alcuna autonomia fi nanziaria diretta da parte dell’ente locale. Dobbiamo poter organizzare i servizi in maniera da poter corrispondere alle esigenze della nostra popolazione sempre piu’ anziana e sempre piu’ in diffi coltà. Gestire le funzioni in forma associata vuol dire per esempio creare de-gli uffi ci unici tra i comuni dell’Unione, cioè tra Castelnuovo, Buttigliera, Capriglio, Moncucco, Montafi a, Berzano, Albugnano, Aramengo, Passerano, Pino,Cerreto, Mo-ransengo, Mombello. Creare un uffi cio unico per i servizi territoriali (tecnico – urban-istico), fi nanziario, demografi co, scolastico, sociale, ect. Eccetto promozione turistica

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e culturale! (vedi la Legge 42/2010). Ma il numero dei dipendenti sarà suffi ciente? e il numero dei Comuni e i Comuni stessi sono il bacino territoriale ottimale? Lo dovremo dire noi, e lo dovranno aff ermare prima di tutto lo Stato con un apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e la Regione con un apposita legge regionale. E tutto cio’ entro il 31 Dicembre 2011. Le perplessità sono molte. Siamo maturi per farlo? e non sarebbe stato meglio fondere i piccoli comuni direttamente? Come sem-pre cercheremo di capire e di agire di conseguenza, magari con una proroga in piu’ sui tempi di applicazione delle nuove disposizioni di Legge.

150 ANNI DELL’UNITA’ D’ITALIA – MOSTRA “COME ERAVAMO”Vorremmo fare una mostra su Castelnuovo com’era, nei 150 anni dell’Unità d’Italia, da allestire nella Sede Comunale, per Ottobre e Novembre 2011. Ci aiutate ? Disponete di fotografi e vecchie ? Di foto di persone, famiglie, scolaresche, cascine, attività agricole, artigianali, ricreative, balli, canti, ect. Portateci le foto in Comune, all’Uffi cio Segrete-ria – primo piano – in busta chiusa – con il vostro nome per potervele riconsegnare dopo averle esposte. Sarà un modo per vedere come ERAVAMO, per CAPIRE COSA FACEVAMO. Raccogliamo le foto per l’esposizione entro il 30 Settembre 2011. Fateci questo piacere. E’ un piacere che fate alla Vostra COMUNITA’. Proviamo a con-oscerci meglio e a capire la nostra IDENTITA’. Grazie per la collaborazione. Per informazioni: 011-9876.165 int.3 – segreteria del Sin-daco.

BUONE FESTE di SAN ROCCO 2011Eccoci al Ferragosto Castelnovese. Grazie alla nostra vivace Pro Loco avremo una festa spumeggiante e interessante. Balli, canti, spettacoli di cabaret. Il Comune direttamente organizzerà i fuochi d’artifi cio la sera del 15 di Agosto. Mentre il 7 Agosto con la Pro Loco proveremo a fare una de-gustazione dei nostri vini Freisa e Malvasia in piazza con i Produttori di Vino del ter-ritorio e con il contemporaneo Cabaret di Marco e Mauro. Il 15 Agosto poi, non dimenticatevi il concerto della Banda Municipale alla Casa di soggiorno anziani S.Giuseppe alle ore 16. Vi aspettiamo. Passeremo qualche ora insieme. Buon Agosto, Buona ESTATE.

CASA DI RIPOSOCercasi Consigliere alla Casa di Soggiorno Anziani S.Giuseppe. Date le dimissioni di alcuni componenti del Consiglio della Casa di soggiorno S.Giuseppe, il Sindaco ricer-ca nuovi candidati idonei a ricoprire il posto di Consigliere di amministrazione alla Casa di Riposo. L’incarico per legge è gratuito. Va ricomposto in modo pieno nei sette componenti previsti dallo Statuto. E’ l’azienda piu’ importante del nostro territorio. Con circa 160 ospiti, un micro nido con 24 bambini, e un bilancio di quasi cinque milioni di euro all’anno. Occorrono persone preparate e capaci (soprattutto in am-ministrazione pubblica, economia, gestione aziendale, ect.) e che abbiamo voglia di dare un contributo fattivo per il bene della propria Comunità locale, con alto senso di responsabilità e con grande spirito di servizio pubblico, al di sopra delle parti, solo per il “ bene comune “.

Le candidature con allegati i curriculum professionali vanno presentate in Comune – via Roma, 12 – il termine è stato prorogato al 4 Agosto 2011.

SCELTA DEL MEDICO E PRENOTAZIONE ESAMIBuona scelta della nostra ASL To 5: niente piu’ coda allo sportello! Basta andare su: www.aslto5.piemonte.it e attivare la procedura di scelta del nuovo medico, oppure via fax al n.011-0589888Per prenotare visite o esami: con una semplice telefonata, avendo a disposizione l’impegnativa del medico ed il co-dice fi scale, si puo’ fi ssare il giorno e l’ora della prestazione di cui si ha bisogno ed eventualmente disdire quelle già compiute o spostare la data di prenotazione già fatta. Il servizio è attivo dal Lunedi’ al Venerdi’ dalle 8 alle 17: al n. 840.000.400 – se si telefona da rete fi ssaal n. 0321.387825 se si telefona da rete mobileSovbracup Torinese dal unedì al venerdì dalle 8,30 alle 16,30: al n. 840.705.007 se si telefona da rete fi ssaal n.011.51.60.666 se si telefona da rete mobile

RIFIUTI Andiamo male! I Castelnovesi o meglio pochi Castelnovesi ma bastano, non diff er-enziano bene! E la società di gestione dello smaltimento eleva multe salate a carico di tutta la nostra Comunità! Dobbiamo diff erenziare bene i conferimenti: plastica, carta, umido ed organico, vetro, ingombranti e sfalci (da conferire alla piattaforma di loc.Castiglione). Altrimenti dal prossimo anno saremo costretti a passare ad una raccolta “ Porta a Porta “ senza piu’ cassonetti per le strade ma con dei costi superiori al 40% della tassa che attualmente paghiamo! Insomma proviamo a regolarci e ogni di noi provi ad educare il nostro vicino: una buona raccolta diff erenziata aiuta l’ambiente!

Il Sindaco Giorgio MussoIl Vice Sindaco Antonio Rago

Gli Assessori: Marco Musso, Luisa Redini, Andrea CafassoI Consiglieri: Angelo Bertagna, Franco Bava, Paolo Bava, Berniero Ciao, Romano Delmastro, Luigi Fresia, Lorenzo Gianasso, Marco Graglia, Maria Molino, Silvio

Musso, Giacomo Aldo Musso, Luciana Savio,

Comune di Castelnuovo don BoscoVedi sito: www.comune.castelnuovodonbosco.at.it

Telefono: 011-9876.165Fax: 011-9876.816

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A mo’ di sottotitolo, per continuare con il “Ti adoro”: “perdonami (anche voi perdonatemi) il male che ho commesso e, se qualche bene ho com-piuto, accettalo” e fa che porti i frutti da Te voluti.Alcuni momenti di questi mesi: * agosto 2010 ero a Ulzio, scombussolato per il trasferimento. D.Teresio Bosco mi disse:”Sarai il Successore di don Bosco”: Pensavo scherzasse. Si fece serio per ricordarmi: anche don Bosco è stato alcuni mesi vice parroco a Castelnuovo! I mesi a Castelnuovo don Bosco e l’incontro con ciascuno di voi: un dono grande!*Gli incontri con don Franco, ammalato: non voglio aggiungere parole a quanto ciascuno di voi ha nel cuore. Non potrò,però, mai dimenticare la sua malattia diventata sempre più dono della vita al Signore per la salvez-za di tanti di noi, il suo cammino di santità e Castelnuovo don Bosco che si è stretta intorno a lui. *Mi fu chiesto di curare l’unità, anzitutto tra i Salesiani e non solo: sapete che è un cammino da riprendere. *Centenar-io della nascita di S. Giuseppe Cafasso: un dono per me inaspettato ma davvero prezioso. Penso che lo sia anche per ciascuno di noi. L’idea di don Franco: Castelnuovo don Cafasso: ovviamente irrealizzabile, ma parla di un Paese che ha un patrimonio unico da valorizzare. “Castelnuovo terra di santi” è sinonimo di futuro e di felicità per tutti!*Presepio vivente e feste patronali e delle cappelle; vie crucis e celebrazio-ni del triduo Pasquale: momenti davvero signifi cativi che danno un tono particolare alla vita del nostro Paese. *Giorni dell’oratorio feriale e do-menicale: piccoli incontri fi no all’estate per non perdere la passione per i giovani, presente nel dna di ogni salesiano. *E poi, da spettatore am-mirato e riconoscente, a ciascuno di voi che avete realizzato e vissuto da protagonisti l’estate ragazzi 2011: grazie a nome di tutti!!! *L’Associazione Franca e Marco e il San Giuseppe: due ambienti, tra i tanti (… e qui dovrei ricordare anche le “Associazioni” che mi hanno accolto e coinvolto/sop-portato tante volte), in cui mi sono sentito di casa. Grazie!!!

Lascio Castelnuovo senza aver terminato del tutto la visita alle famiglie per la benedizione (che dice il desiderio della Chiesa di andar incontro a tutti nel nome del Signore): continuerò a pregare e a ricordare nella Celebrazione della Santa Messa ciascuna famiglia che mi ha accolto così fraternamente e tutti voi!

Adesso riparto, con un “groppo alla gola” per “obbedienza”. Vi chiedo il dono di seguirmi con la Vostra fraterna preghiera e di pregare per la

Comunità di Moriondo!

Don Silvio

TI RINGRAZIO, SIGNORE GESÙ, DI QUESTI NOVE MESI A CASTELNUOVO DON BOSCO

Feste Patronali Agosto 2011

Venerdì 5Venerdì 5Madonna della Neve - 09:00 Ranello S. Messa (non c’è la Messa alle 7,00 a S.Andrea ) 21.00 Ranello Processione

Domenica 7 Domenica 7 21.00 “Processione” da chiesa S. Andrea a Madonna del Castello

Lunedì 8Lunedì 807.00 e 21.00 Santa Messa a Madonna del Castello (da lunedì 8 a venerdì 12 agosto non c’è la S. Messa delle ore 18)

Martedì 9Martedì 9 07.00 e 21.00 Santa Messa a Madonna del Castello

Mercoledì 10Mercoledì 10 07.00 e 21.00 Santa Messa a Madonna del Castello

Giovedì 11Giovedì 1109.30/11.30 confessioni nella chiesa dei Santi Castelnovesi 07.00 e 21.00 Santa Messa a Madonna del Castello

Venerdì 12Venerdì 12 07.00 e 21.00 Santa Messa a Madonna del Castello

Lunedì 15Lunedì 15Assunzione della Beata Vergine Maria 11.00 S. Messa nella cappella della Madonna del Castello 21.00 Processione da Madonna del Castello alla chiesa di S. Andrea

Martedì 16Martedì 16

S. Rocco - giorno della nascita di don Bosco (non c’è la S.Messa delle ore 7 a S.Andrea) ore 7,30 camminata al Colle don Bosco: partenza da P.za d.Bosco - ore 9.00 S. Messa al Colle Don Bosco 18.00 S. Messa di S. Rocco in piazza don Bosco

Mercoledì 17Mercoledì 1710.00 Adorazione al S. Giuseppe18.00 S. Messa Chiesa di S. Rocco (per tutto il resto del mese di agosto giorni feriali)

Domenica 28Domenica 28 16.00 Nevissano Festa della Frazione S. Messa

Lunedì 29Lunedì 29 Martirio di S. Giovanni Battista 21.00 S. Messa alla rotonda di via S. Giovanni

Feste Patronali Agosto 2011

Page 17: CCOMUNITÀ PARROCCHIALEOMUNITÀ PARROCCHIALE SS. … · 2017. 9. 2. · Agosto 2011 3 Accogliamo il nuovo Parroco 4 Beato Giovanni Paolo II 7 Don Franco Burzio 10 Bicentenario di

Fest

e Pa

tron

ali

Feste Patronali

Atto di consacrazione a MariaAtto di consacrazione a MariaRicevi o Maria, piena di graziala mia vita in dono.Tu conosci con cuore di madrela mia storia e il mio cuore.Invoca con la Chiesa tutta, ancora una voltaLo “Spirito Consolatore” che ha riempitola tua vita e il mondo intero con lapresenza rinnovatrice del Risortoperché doni Speranza agli umilie protezione ai malati.Solleva con quella tua cinturache è regola di vita sacrifi cata,le piaghe dell’indiff erenza e del consumismoe rinnova i prodigi della Tua Santitànelle nostre famiglie che soff ronoper la confusione dei cuori divisi e orgogliosi.Fa di me uno strumento docile di carità,perdono e preghiera,o Vergine gloriosa e benedetta!Gloria al Padre, al fi glio e allo Spirito Santo,com’era nel principio, ora e semprenei secoli dei secoli. AmenGuida e proteggi la popolazione di Castelnuovo O Vergine gloriosa e benedetta!

Preghiera per le famigliePreghiera per le famiglieOh Dio, che nella Sacra famiglia

ci lasciasti un modello perfettodi vita famigliare,

aiutaci ad essere esempiodi fede e amore

ai tuo comandamentiSoccorrici nella nostra missione

di trasmettere la fede ai nostri fi gli.Apri il loro cuore

Perché cresca in essiil seme delle fede

che hanno ricevuto nel battesimo.Fortifi ca la fede dei nostri giovani,

perché crescanonella conoscenza di Gesù.

e la fedeltà in tutti i matrimoni,specialmente quelli che attraversano

Momenti di soff erenza e diffi coltà.Uniti a Giuseppe e Maria

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