CATTEDRA E STRUTTURA COMPLESSA CHIRURGIA … · • Difesa della mucosa esofagea •...
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CATTEDRA E STRUTTURA COMPLESSACHIRURGIA PEDIATRICA UNIVERSITARIA
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN CHIRURGIA PEDIATRICAAZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA OO. RR. FOGGIA
FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIAUNIVERSITA DEGLI STUDI DI FOGGIADIRETTORE: PROF. FABIO BARTOLI
Chirurgia Laparoscopica (VLC) in et Pediatrica GENERALITA
La VLC ha finalmente raggiunto una larga diffusione tra i chirurghi pediatri, diventando sempre pi un servizio irrinunciabile.
Le indicazioni alla VLC sono notevolmente aumentate, grazie anche allo sforzo delle aziende nello sviluppare specifici strumenti chirurgici e alla acquisizione di una mentalittesa alla riduzione del trauma e al miglioramento del risultato chirurgico.
Attualmente la VLC rappresenta il gold standard nel trattamento di numerose patologie chirurgiche del bambino (RGE, Varicocele, colecistectomia etc.).
La VLC richiede uno specifico training anche in chirurghi di comprovata esperienza.
Aspetti tecnici (I)
Assist
StrumentMon
itor I
Monitor II Chirurgo
Due porte 3 mm (occasionalmente 3 porte)
Una porta 5 mm (telecamera)
Pressione intraaddominale: 8-10 mm Hg
Flusso di insufflazione: 2-3 l CO2/ min
Aspetti tecnici (II)
Tecniche di accesso alla cavit addominaleA. Open B. Veerres
A
B
B1
Principali applicazioni della VLCin Chirurgia Pediatrica
CAVITA NATURALI
LAPAROSCOPIA
TORACOSCOPIA
SPAZI VIRTUALI
RETROPERITONEOSCOPIA
LAPAROSCOPIA Principali interventi per diagnosi e terapia
App. Gastrointestinale Stomaco
Plastiche anti-RGE Gastrostomie Piloromiotomie
Fegato e Vie Biliari Colecistectomie Biopsie epatiche
Intestino e Colon Ernia inguinale Resezione Divert. di
Meckel Appendicectomia Biopsie coliche Preparazione colon
per pull-through MAR
App. Urogenitale Testicolo
Varicocele Intra-addominaleFlower-stephensOrchidopessi
Ovaio Cisti ovariche Radioterapia
Reni e Ureteri Nefrectomia Eminefrectomia Ureterectomia Pieloplastica
REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEOREFLUSSO GASTROREFLUSSO GASTRO--ESOFAGEOESOFAGEO
Risalita del contenuto gastrico in
esofago
Risalita del Risalita del contenuto contenuto gastrico in gastrico in
esofagoesofago
BARRIERA ANTIREFLUSSO
INSIEME DI ELEMENTI ANATOMICI E
FUNZIONALI CHE SI OPPONGONO AL R.G.E. O
CHE LO NEUTRALIZZANOQUANDO SI SIA
VERIFICATO
INSIEME DI ELEMENTI ANATOMICI E
FUNZIONALI CHE SI OPPONGONO AL R.G.E. O
CHE LO NEUTRALIZZANOQUANDO SI SIA
VERIFICATO
ELEMENTI FONDAMENTALI NELLINSORGENZA DELLA MALATTIA DA
R.G.E.
ELEMENTI FONDAMENTALI ELEMENTI FONDAMENTALI NELLNELLINSORGENZA DELLA INSORGENZA DELLA MALATTIA DA MALATTIA DA
R.G.E.R.G.E.
Alterazioni della barriera antireflusso L.E.S.
Difesa della mucosa esofagea Caratteristiche qualitative del
materiale refluito
Alterazioni della barriera antireflusso L.E.S.
Difesa della mucosa esofagea Caratteristiche qualitative del
materiale refluito
ELEMENTI ANATOMICI DELLA BARRIERA ANTIREFLUSSOELEMENTI ANATOMICI DELLA BARRIERA ANTIREFLUSSO
ELEMENTI ANATOMICI DELLA BARRIERA ANTIREFLUSSOELEMENTI ANATOMICI DELLA BARRIERA ANTIREFLUSSO
REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEOREFLUSSO GASTROREFLUSSO GASTRO--ESOFAGEOESOFAGEO
Boix Ochoa J., Canals J, Maturation of lower esophagus, JPS 11:749, 1976
REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEOREFLUSSO GASTROREFLUSSO GASTRO--ESOFAGEOESOFAGEO
Rapporti segmenti toracico addominale dellesofago nelle prime settimane di vita
ELEMENTI ANATOMICI DELLA BARRIERA ANTIREFLUSSOELEMENTI ANATOMICI DELLA BARRIERA ANTIREFLUSSO
ELEMENTI FUNZIONALI DELLA BARRIERA ANTIREFLUSSOELEMENTI FUNZIONALI DELLA BARRIERA ANTIREFLUSSO
L.E.S. o H. P. Z (zona alta pressione)
PERISTALSI ESOFAGEA
L.E.S. o H. P. Z (zona alta pressione)
PERISTALSI ESOFAGEA
REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEOREFLUSSO GASTROREFLUSSO GASTRO--ESOFAGEOESOFAGEO
TRANSIENT LES RELAXATION (TLESR) transitori rilasciamenti del LES non correlati
alla deglutizione associati ad inibizione motilit esofagea fenomeno fisiologico 80% degli episodi di GER avvengono durante
TLESR
INDAGINI DIAGNOSTICHEINDAGINI DIAGNOSTICHE
Ph Metria 24h Scintigrafia o Ecografia gastrica Manometria esofagea (in casi selezionati) Endoscopia con biopsie Rx Esofago-stomaco-duodeno (utile al
chirurgo)
Ph Metria 24h Scintigrafia o Ecografia gastrica Manometria esofagea (in casi selezionati) Endoscopia con biopsie Rx Esofago-stomaco-duodeno (utile al
chirurgo)
BRONCOPOLMONITI RECIDIVANTIAPNEA RICORRENTEGRAVE ESOFAGITEDIFETTI DI NUTRIZIONE E CRESCITAASMA BRONCHIALESTENOSI ESOFAGEELARINGOSPASMODEGLUTIZIONE INCOORDINATA ERNIA IATALEESOFAGO DI BARRETT
PRINCIPALI INDICAZIONI AL TRATTAMENTO CHIRURGICOPRINCIPALI INDICAZIONI AL
TRATTAMENTO CHIRURGICO
BASATE SULLA RICOSTRUZIONE DELLA ANATOMIA DELLA GIUNZIONE ESOFAGO-GASTRICA
1) LORTAT-JACOB2) BOIX-OCHOA BASATE SULLA CREAZIONE DI UN
MECCANISMO A VALVOLA ANTIREFLUSSO1) NISSEN O NISSEN-ROSSETTI2) TOUPET3) THAL
PRINCIPALI TECNICHE CHIRURGICHE ANTIREFLUSSO
PRINCIPALI TECNICHE CHIRURGICHE ANTIREFLUSSO
TECNICA CHIRURGICANissen-RossettiTECNICA CHIRURGICANissen-Rossetti
Nissen-Rossetticontrollo Rx post-operatorio
Nissen-Rossetticontrollo Rx post-operatorio
PRE-OP POST-OP
RISULTATI IN RAPPORTO ALLA RISULTATI IN RAPPORTO ALLA TECNICA CHIRURGICA UTILIZZATATECNICA CHIRURGICA UTILIZZATA
1%4-9%/Complicanze maggiori
2%4%Complicanze minori2%4-12%6,1%6%Recidiva GER
5,6%/Miglioramento GER>90%90%88,4%94%Risoluzione GER1150> 100021586num. casi
ThalNissenBoix-Ochoa
Lortat-Jacob
Risultati Laparoscopia vs tradizionale
212 pazienti di cui 2/3 dei pazienti era affetto da grave deficit neurologico
RIDOTTO> 30 MINUTITempo operatorio8,1 gg3,5 ggDurata degenza 38,9%7,4 %Complicanze
tardive
TRADIZIONALELAPAROSCOPIA
Stenosi ipertrofica del piloro
INCIDENZA
3 /1000
Rapporto maschi: femmine4:1
Insorgenza2 - 5 settimane di vita fino a 3 mesi
PATOGENESI
Anomalie del controllo ormonale Anomalie innervazione del piloro Anomalie matrice extracellulare proteica Anomalie cellule muscolari liscie Anomalie fattori di crescita
Stenosi ipertrofica del piloro
vomito alimentare a getto post-prandiale disidratazione stipsi calo di peso bulimia
SINTOMATOLOGIA
Stenosi ipertrofica del piloro
Storia clinica Esame obiettivo Ecografia Rx pasto baritato (casi dubbi)
DIAGNOSI
Stenosi ipertrofica del piloro
Ecografia: Spessore > 4-5 mm, lunghezza 15 mm Falsi positivi: rari Falsi negativi: 0 19%
Pasto baritato (?) Allungamento canale pilorico Immagine doppio binario Prova con metoclorpramide e.v.
Stenosi ipertrofica del piloro
INCISIONE SOTTOCOSTALE DESTRA o OMBELLICALE
ESTERIORIZZAZIONE PILORO
INCISIONE LONGITUDINALE ANTERIOREDEL PILORO (SIEROSA + MUSCOLARE)
Stenosi ipertrofica del piloroCHIRURGIA OPEN
SPLITTING STRATO MUSCOLARE
Stenosi ipertrofica del piloroCHIRURGIA OPEN
Stenosi ipertrofica del piloroSPLITTING STRATO MUSCOLARE
Disposizione trocars
Stenosi ipertrofica del piloro
LAPAROSCOPIA
Stenosi ipertrofica del piloroLAPAROSCOPIA
Inizio: 4 6 ore
Completa rialimentazione: 24 ore
Stenosi ipertrofica del piloroTIMING RIALIMENTAZIONE
VOMITO POST-OPERATORIO
Se persistente (3.8%)Reflusso gastro-esofageo Prolungata gastroparesi
Incompleta miotomia Perforazione misconosciuta
Vomito post-operatorioPerforazione mucosaInfezioneDeiscenza ferita chirurgica
Stenosi ipertrofica del piloro
COMPLICANZE
27 %19 %4,4 %1,9 %
.3118%12%complicanze post-
operatorie
.687+/-18+/-2durata vomito (h)
.7968%65%vomito post-operatorio
.9919+/-120+/-2tempo di rialimentazione
(h)
.398%4%incidenza perforazione
mucosa
.0738+/-233+/-2tempo operatorio (min)
PLAPOPEN
Stenosi ipertrofica del piloro
Open vs Lapararoscopia
Stenosi ipertrofica del piloroCONCLUSIONI
Lapproccio laparoscopico non sembra offrire
vantaggi significativi rispetto a quello chirurgico tradizionale,
pertanto ambedue le opzioni sono egualmente efficaci
IL DOTTO PERITONEO VAGINALE- PATOLOGIA-
ERNIA INGUINALE INDIRETTA IDROCELE CISTI DEL FUNICOLO
IL DOTTO PERITONEO-VAGINALE- ANATOMIA E PATOLOGIA-
IL DOTTO PERITONEO-VAGINALE-PATOGENESI-
PEPTIDE CORRELATO AL GENE DELLA CALCITONINA
FUSIONE DEL DOTTO PERITONEO-VAGINALE
ALLA NASCITA - DOPO I PRIMI ANNI DI VITA
ERNIA INGUINALE-EPIDEMIOLOGIA-
1 - 5 % DEI BAMBINI
16-24 % DEI PREMATURI
M/F 3:1 - 10:1
LATO: 60% DX, 30% SX, 10% BIL
DOTTO P-V CONTROLATERALE PERVIO 50-90%
FAMILIARITA
ERNIA INGUINALE INDIRETTA-PRESENTAZIONE-
- TUMEFAZIONE INGUINALE RIDUCIBILE RICORRENZA DELLA TUMEFAZIONEISPESSIMENTO FUNICOLO SPERMATICO CONSTORIA CLINICA DI ERNIA
TUMEFAZIONE INGUINALE IRRIDUCIBILE
URGENZA
COMPLICANZE DELLERNIA INGUINALE
IRRIDUCIBILITA DELLERNIA 12 - 17%
INCARCERAMENTO STRANGOLAMENTO
URGENZA
relativa assoluta
Irritabilit, dolore inguinalee addominale, vomito
Aumento dolore, vomito biliare,livelli idroaerei
ISOLAMENTO E LEGATURA DPVPLASTICA INGUINALE
COMPLICANZE DELLERNIA INGUINALE
POSTOPERATORIE
1) RECIDIVA 0,8%-20%
2) CRIPTORCHIDISMO IATROGENICO 0,2%
3) LESIONE DEL DEFERENTE
4) ATROFIA TESTICOLARE
5) INFEZIONE FERITA
6) EMORRAGIA
ERNIOPLASTICA LAPAROSCOPICA
FORME BILATERALI RECIDIVA DI ERNIA INGUINALE PATOLOGIA ASSOCIATA (varicocele, testicolo
intraddominale etc.) ESIGENZE ESTETICHE
APPROCCIO MINI INVASIVO ALLE PRINCIPALI CAUSE DI ADDOME ACUTO
A. APPENDICITE
B. INVAGINAZIONE
C. DIVERTICOLO DI MECKEL
D. CISTI OVARICA
Appendicite-eziologia e anatomia patologica-
Ostruzione del lume da: iperplasia del tessuto linfatico Ristagno fecale (>> pz. con stipsi) Corpi estranei Infezioni da piogeni o anaerobi
Iperemica/catarrale (iperemia ed edema della mucosa) Flemmonosa (la flogosi interessa tutta la parete con
essudato siero-fibrinoso o purulento) Gangrenosa (associata a necrosi della parete con
perforazione)
Urgenza chirurgica pi frequente 7-12 % >> fra la 1 e la 2 decade
Appendicite-presentazione -
Dolore addominale acuto ingravescente (6-36 ore) inizialmente periombellicale che rapidamente si localizza in fossa iliaca destra
Febbre inizialmente assente o modesta pu >> a 39 in caso di peritonite.
Diminuzione dellappetito, nausea, vomito di tipo alimentare e quindi biliare o fecaloide.
Alterazioni dellalvo (stipsi o diarrea) Sintomi urinari (se appendice in sede pelvica). Le condizioni generali vanno da buone a compromesse e
spesso la facies riflette le condizioni del bambino.
Appendicite-segni appendicolari -
SEGNO DI MC BURNEY: Dolenza alla palpazione di un punto situato tra il 1/3 esterno e medio di una linea obliqua tracciata tra spina iliaca ant-sup e ombellico.
SEGNO DI BLUMBERG: Si esegue deprimendo progressivamente con la mano a piatto la parete della fossa iliaca destra e poi retraendo velocemente la mano. Questa manovra stira il peritoneo con le sue terminazioni nervose che, nel caso di infiammazione, evocano dolore e resistenza.
SEGNO DI ROSVIN: Dolore in fossa iliaca destra evocato dalla rapida palpazione delladdome in fossa iliaca sinistra.
ECOGRAFIA: raccolte periappendicolari
RX ADDOME: fossa iliaca destra disabitata, livelli idro-aerei, coproliti.
EMOCROMO: leucocitosi con spiccata neutrofilia
Appendicite-diagnosi -
APPENDICECTOMIA LAPAROSCOPICA
COMPLICANZE POST-OPERATORIE: Ascessi, infezioni della ferita, Peritonite (rara)
Invaginazione-eziologia e anatomia patologica-
FORMA IDIOPATICA: sembra correlata allo svezzamento o a infezioni. Lileo terminale e il colon ascendente sono i segmenti intestinali pi coinvolti. E esclusiva dellinfanzia
FORMA SINTOMATICA: Si pu verificare a qualsiasi et. E riconoscibile una causa scatenante quale diverticolo di meckel, polipi, cisti da duplicazione etc.
Nel suo avanzamento la testa dellinvaginato trascina nellinvaginante il mesentere i cui vasi sono stirati e compressi a tal punto da determinare la compromissione vascolare del segmento intestinale invaginato
Ha un incidenza 2-4/1000 nati vivi. Pi frequente nei primi 2 anni di vitacon picchi al 6 mese in concomitanza con gastroenteriti einfezioni respiratorie superiori
Invaginazione-presentazione -
Esordisce acutamente in lattanti che godono di ottima salute. Lesordio caratterizzato da pianto inconsolabile, volto teso e gambe flesse sulladdome (colica).
Il quadro clinico alternato da brevi pause di benessere a episodi di coliche.
Lalvo chiuso alle feci e ai gas e pu osservasi la emissione di materiale mucoematico che allarma i genitori.
Se la diagnosi non viene posta prontamente si osserva un marcato deterioramento delle condizioni cliniche caratterizzato da disidratazione, ipotermia e shock.
Invaginazione-obiettivit e diagnosi -
Laddome spesso trattabile e talvolta apprezzabile una massa (testa dellinvaginato).
Lesplorazione rettale evidenzia la presenza di muco misto a sangue.
RX addome Clisma opaco Ecografia
Invaginazione-Trattamento -
Idiopatica
Chirurgica open laparoscopia
Incruenta (80-90%) Clisma opaco con bario o con sol. Fisiol. tiepida Riduzione pneumatica con fluroscopia o colonscopia
Sintomatica
INVAGINAZIONE-Tecnica laparoscopica-
n.s.12,5%8%Complicanze post-
operatorie (%)
n.s.12,5 %8%Complicanze
intraoperatorie
.053 + 1,34,5 + 2Degenza (gg) n.s.8171+259011670 + 5600Costo ()n.s.49 + 2645 + 24tempo operatorio (min)PLAPOPEN
Invaginazione- Open vs Lapararoscopia
van der Lann M et al. J Pediatr Surg 40:281-4, 2005
Conferma la persistenza dellinvaginazione dopo fallimento con riduzione incruentaAumenta del 30% lefficacia della riduzione pneumaticaMigliore risultato esteticoMigliore ripresa clinica e ridotta formazione di aderenze post-operatorie
CONTROINDICAZIONIInstabilit emodinamicaNecrosi o perforazione dellintestinoMarcata distensione addominale
Diverticolo di Meckel-eziologia e anatomia patologica-
Nel 90% dei casi il DM situato tra i 40 e 100 cm dalla valvola ileo-cecale. La sua lunghezza varia da 1 a 10 cm con diametro di 1-3 cm. Pu contenere isole di mucosa gastrica ectopica e, piraramente, di tessuto pancreatico.
Ha un incidenza del 2 % nella poplazione generale ed spesso sintomatico < 2 anni di vita. I maschi sono pi affetti M/F 2,7:1
Diverticolo di Meckel-presentazione -
EMORRAGIA INTESTINALE: Rappresenta la pi frequente modalitdi presentazione in et pediatrica. Caratteristica lemissione di abbondante sangue rosso vivo spesso senza dolore addominale.
OCCLUSIONE INTESTINALE: Si verifica in conseguenza di un invaginazione (pi frequente) o volvolo intestinale. La comparsa del volvolo favorita dalla presenza di bande connettivali tra dM e parete addominale oppure tra dM e mesentere.
DIVERTICOLITE: Infiammazione di origine peptica causata da mucosa gastrica secernente si manifesta con il quadro di appendicite con o senza peritonite ( pi frequente nelladulto).
Il percorso diagnostico varia in relazione alla modalit di presentazione:
RX ADDOME: nel caso di occlusione intestinale
SCINTIGRAFIA con 99mTc-Pertecnetato: Indicata in presenza di emorragia acuta positiva nel 80-85% dei casi.
LAPAROSCOPIA: utile nella diagnosi e trattamento del dM diventato lesame di scelta.
Diverticolo di Meckel-Diagnosi -
DIVERTICOLO DI MECKEL
Cosa fare nei Meckel asintomatici? Argomento ancora controverso. Probabilmente indicato procedere alla sua escissione se esistono aree di mucosa ectopica visibili o bande connettivali con la parete addominale.
Diverticolo con base stretta Diverticolo con base larga
VARICOCELEdefinizione
dilatazione del plesso pampiniforme della vena spermatica interna dovuto a reflusso venoso
80-90 % a sinistra1 7 % a destra2 20 % bilaterale
Incidenza: 9 20%
VARICOCELEClassificazione
I grado (12.3 %): palpabile e non visibile
II grado (46.4%): palpabile e visibile
III grado (41.3%) : grosse ectasie venose alterano la simmetria scrotale
VARICOCELEanatomia
1. Vena renale2. vena spermatica interna3. Vene deferenziali4. Vena spermatica esterna5. Vene scrotali anteriori e posteriori6. Safena7. Vena epigastrica inferiore8. Vena ipogastrica
VARICOCELEEziologia
VARICOCELEinfertilit
La presenza di varicocele influenza la spermatogenesi
Le alterazioni morfologiche degli adolescenti sono simili a quelle degli adulti anche se meno gravi
Le alterazioni istologiche hanno carattere progressivo
Danno focale lamina basale peritubulare
VARICOCELEdiagnosi
ESAME CLINICO
ECOCOLOR DOPPLER
VARICOCELEterapia
Chirurgia tradizionale
Chirurgia Laparoscopica
Scleroterapia retrograda percutanea
VARICOCELEindicazioni allintervento chirurgico
I - II grado follow up
Tutti i gradi in presenza didolore scrotal disconfortipotrofia testicolare
VARICOCELEChirurgia Tradizionale
Legatura vena spermatica internaintervento di Ivanissevich
Legatura arteria + vena spermaticaIntervento di Palomo
Varicocelectomia inguinale
VARICOCELEChirurgia Laparoscopica
Ottica 5 mm
Trocar 3 mm
VARICOCELEVisione Intraddominale
VARICOCELEChirurgia Laparoscopica
VARICOCELEChirurgia laparoscopica - Vantaggi
Riduzione stress chirurgico
Magnificazione dellimmagine
Minime cicatrici e miglior risultato estetico
Notevole riduzione dolore post-operatorio
Riduzione degenza ospedaliera
Possibilita di reintervento sicuro in caso di precedente chirurgia sul canale inguinale
VARICOCELErisultati di studio multicentrico su 211 VLC
Durata media intervento : 32 min ( 18 52 min )
Ospedalizzazione media: 24 ore
Complicanze intraoperatorie: 3.8% (8)
Complicanze post-operatorie: 9% (19) (follow up 26 mesi)idrocele sinistro: 6.6% (14)enfisema scrotale: 1.4% (3)granuloma ombelicale: 1% (2)
Recidiva di varicocele: 2.4% (5)
Ipotrofia testicolare: 0
Videolaparoscopy in childrenSurgical stress
The peak value of IL6, a marker of surgical stress, is significantly lower in the laparoscopic group than in the open surgery group
Open surgery groupLaparoscopic group
Fujim
oto
T S
urg
End
osc
2000
CHIRURGIA TRADIZIONALERECIDIVA VARICOCELE
COLLATERALI NON VISUALIZZATE AD OCCHIO NUDO
VARICOCELECTOMIA INGUINALE
INT. DI IVANISSEVICH
INTERVENTO DI PALOMO
13%
10.5%
5 %
VARICOCELETecniche Chirurgiche a confronto
C.Pintus, M.J. Rodriguez Matas, C. Manzoni, L. Nanni and L. PerrelliVaricocele in pediatric patient: comparative assessment of different therapeutic approachesUrology 57 (1), 2001 pag. 154-157
VARICOCELEScleroterapia Retrograda Percutanea
Introduzione catetere in v.femorale v. cava v. renale sinistra
Visualizzazione con m.d.c del reflusso nella v. spermatica interna
Introduzione di agente sclerosante
SVANTAGGI
Applicabile solo nell 85% dei casi ( varianti anatomiche)
Alta percentuale di recidiva (16.6 %)
Alta percentuale di idrocele post-operatorio (11% ) Esposizione radiazioni
VANTAGGI:Minima InvasivitUtile nelle recidive post-operatorie
ADDOME - T10
CRIPTORCHIDISMO
MIGRAZIONE TESTICOLARE
CANALE INGUINALE
SCROTO
FASE MIGRAZIONE ADDOMINALEMIF DIPENDENTE ( gubernaculum ), Differenziazione NGF (15-25 sg)
FASE MIGRAZIONE TRANSINGUINALETESTOSTERONE DIPENDENTERuolo dellNGF sullo migrazione del gubernaculum
3 MESE
7 MESE
9 MESE
INIZIO 3o TRIMESTRE 35a SETTIMANA DOPO 35a SETTIMANA
DISCESA DEL TESTICOLO
FASI DI INCREZIONE TESTOSTERONE / ESTROGENI NEL FETO E NEL LATTANTE
0102030405060708090
100
12-16 SETT 18-38 SETT 60 GIORNI
TESTOSTERONEESTROGENI
NASCITA
INCIDENZA DEL TESTICOLOCRIPTORCHIDE
4,9 % ALLA NASCITA
1,55 % LATTANTI A 3 MESI
1% BAMBINI > 1 ANNO
DISCESA ENTRO 3 MESI
John Radcliffe Hospital Criptorchidism Study Group. Arch Dis Child 1992,67:892-899.
CLASSIFICAZIONE DEL TESTICOLO CRIPTORCHIDE
Arrestatosi lungo la direzione normale di discesaIntra-addominaleRitenuto nel canale inguinaleSottofasciale (tasca superficiale di Scarpa)
Arrestatosi fuori della direzione normale di discesaEctopico vero (sovrapubico, perineale etc.)Ectopia crociata
AssenteAgenesia testicolareAtrofia testicolare
OSSERVAZIONI SULLA PATOLOGIA DEL DANNO TESTICOLARE
A) Dopo la pubert i testicoli intra-addominali vanno incontro ad atrofia.[Zorgniotti AA: Temperature and environmental effects on the testis. N.Y.: Plenum 1991, 1-335].
B) Studi di microscopia ottica, dimostrano alterazioni istologiche a partire dal 3-4anno. [Schindler AM: Helv Acta Paed 1987, 42:145-147; Saw KC: Br J Urol 1992, 70:90-94.]
C) Studi di microscopia elettronica, dimostrano displasia tubulare ginel 2 anno. [Mengel W: J Ped Surg 1974, 9:445-450; Hadziselimovic F. J Ped Surg 1975, 10:19-26]
D) A partire dal 6-12 mese di vita, stata osservata degenerazione delle cellule germinali [Huff DS: J Urol 1989, 142:546-548; J Urol 1991, 146:624-626; Eur J Ped Surg 1993, 152:S10-14; Schindler AM: Helv Paed Acta 1987, 42:145-158; Saw KC Br J
Urol 1992, 70:90-94.] insieme ad alterazioni della produzione ormonale[Gendrel D: J Pediat 1980, 97:217-220; Job JC: Horm Res 30:167-172; Yamanaka J: Endocrinology 1993, 132:1-5.]
TIMING DELLINTERVENTO
0123456789
10
50 60 70 80 90 0
In centri specializzati, operare questi bambini allet di 6-12 mesi non aumenta il rischio di complicanze. Wilson-Storey D: J Roy CollSurg 1990, 35:362-364.
I bambini affeti da criptorchidismomonolaterale operati al 9 mese di vita avevano un volume testicolare maggiore di quelli non ancora operati allet di 2 anni. Kollin C: ActaPaediatr 2006, 95:318-24.
Una adeguata informazione ai pediatri di base risulta in una netta riduzione dellet media di intervento. Brown JJ: Child Care Health Dev2004, 30:97-102.
ETA
ANNI
Hutson JM. Pediatric Surgery and Urology: Long term Outcomes, 1998. Ed. Saunders
PRINCIPALI OSSERVAZIONI ALLA BASE DELLE
STRATEGIE DI TRATTAMENTOPRINCIPIO
Alte temperature hanno effetti dannosi sul
testicolo che possono essere prevenuti da
un intervento precoce.
Criptorchidismoalgoritmo diagnostico (1)
SCROTO VUOTO
TESTICOLOPALPABILE
TESTICOLONON PALPABILE
VISITA A 3 - 6 MESI
NO DISCESA
UNILATERALE BILATERALE
hCG testTessuto testicolare
presente
ORCHIDOPESSI
LAPAROSCOPIAORCHIDOPESSI
LAPAROSCOPIA
Criptorchidismoalgoritmo diagnostico (1)
TESTICOLO IN SEDE ANOMALA E SCROTO SVILUPPATO
NO DISCESA Terapia con hCG / LHRH (?)
ORCHIDOPESSI TESTICOLO DISCESSONELLO SCROTO
CRIPTORCHIDISMO ACQUISITO
PRINCIPALI TECNICHE CHIRURGICHE DI ORCHIDOPESSI
TESTICOLOPALPABILE
ORCHIDOPESSI
INGUINALELAPAROSCOPIA
Riquelme M: J LaparoendoscAdv Surg Tech A 16:321-4, 2006
SCROTALE ALTA(TEC. BIANCHI)
PRINCIPALI TECNICHE CHIRURGICHE DI ORCHIDOPESSI
TESTICOLONON PALPABILE
ESPLORAZIONE INGUINALE LAPAROSCOPIA
ORCHIDOPESSI
Quadri laparoscopici della regione inguinale normale e con criptorchidismo
Regione inguinale normale Testicolo intraddom. basso Testicolo intraddom. alto
Testicolo disgenetico Testicolo scomparso Testicolo agenetico
Quadri laparoscopici di criptorchidismo
TESTICOLO NON PALPABILEESPLORAZIONE INGUINALE vs LAPAROSCOPIA
Sebbene nel 28% dei bambini criptorchidi il testicolo sia impalpabile, solo nel 5% dei casi il testicolo non repertato a livello del canale inguinale.[Williams EV: Postgrad Med J 2001, 77:320-322]
Nei bambini con atrofia testicolare si possono riscontrare cellule germinali vitali potenzialmente displastiche con conseguente rischio neoplastico.[Cortes D:Horm Res 2001, 55:21-7]
Pertanto, alla laparoscopia, losservazione che le strutture deferenziali entrano il canale inguinale giustifica lesplorazione inguinale.[Paparella A: J Ped Surg 2005, 40:696-700.]
Occlusione deferente
Infezione ferita
Inadeguata fissazione
Emorragie
Sottostimata
< 1 anno
Criptorchidismo iatrogeno
Rare con elettrocoagulazione
COMPLICANZE POST-OPERATORIE< 5 %
[Huton JM: Descent of testis. Edward Arnold, 1992 pag.53.]
FOLLOW-UP DOPO ORCHIDOPESSIposizione e volume testicolare
Su 1209 testicoli criptorchidi, il 96% hanno raggiunto lo scroto inclusi 69% di quelli intra-adominali e il 94% di quelli ritenuti nel canale.[Eardley I: Br J Urol 1994: 73:204-206.]
I testicoli intra-addominali hanno una maggiore incidenza di anomalie quali incapacit a raggiungere lo scroto, sviluppo insufficiente o atrofia testicolare che nel 15-20% dei casi pu richiedere lorchiectomia.
La pi alta incidenza di atrofia testicolare si osserva in quei bambini operati per ernia strangolata.
Il rischio di ipotrofia testicolare (5%) simile nei bambini operati prima o dopo i 2 anni. [Wilson-Storey D: J Roy Coll Surg Edin 1990, 35:362-364.]
Il volume testicolo dopo orchidopessi strettamente correlato alla posizione sua preoperatoria, essendo minore nei testicoli a sede intra-addominale e maggiore in quelli sottofasciali. [Puri P: J Urol 1990, 66:208-210]
Chirurgia Pediatrica Mini-Invasiva
Dove il paziente?
Scoperta della ruota Anestesia Laparoscopia e Robot
Obiettivo della Chirurgia Mini-InvasivaTutte le tecniche chirurgiche che consentono un trattamento efficace con minimo trauma chirurgico ed estetico sono da considerarsi mini-invasive.Sebbene sia appropriato considerare le tecniche laparoscopiche come mini-invasive per eccellenza, utile ricordare che le tecniche chirurgiche opentalvolta sono ancora pi mini-invasive di quelle laparoscopiche.
Il Chirurgo e la laparoscopia
NO SI