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Catania, focus su Scuola Università e Ricerca. Con il ministro Stefania Giannini e Davide Faraone II dibattito alle 18.30 al Palco centrale. «Costruire il futuro. Scuola, Università e Ricerca: le riforme che cambiano l'Italia». Intervengono il ministro dell'istruzione Stefania Giannini, il sottosegretario Davide Faraone, Francesca Puglisi, responsabile nazionale scuola del Pd, e Gianluca Scarano. Modera, Daiana Paoli. Subito dopo «Storie di ordinaria accoglienza» con Gennaro Migliore, Matteo Biffoni e la sindaca di Lampedusa, Giusy Nicolini. Modera, Goffredo Buccini. Infine, il tema delle Unioni civili «finalmente una realtà» con Micaela Campana, Sergio Lo Giudice e Francesco Spano. Fin qui gli argomenti dei dibattiti. Alle 22 invece il concerto gratuito «Africa Family». Fino all ' 11 settembre Villa Bellini

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Catania, focus su ScuolaUniversità e Ricerca. Con il ministroStefania Giannini e Davide FaraoneII dibattito alle 18.30 al Palco centrale.«Costruire il futuro. Scuola, Università eRicerca: le riforme che cambiano l'Italia».Intervengono il ministro dell'istruzione Stefania

Giannini, il sottosegretario Davide Faraone,Francesca Puglisi, responsabile nazionalescuola del Pd, e Gianluca Scarano. Modera,Daiana Paoli. Subito dopo «Storie di ordinariaaccoglienza» con Gennaro Migliore, MatteoBiffoni e la sindaca di Lampedusa, GiusyNicolini. Modera, Goffredo Buccini. Infine, iltema delle Unioni civili «finalmente una realtà»con Micaela Campana, Sergio Lo Giudice eFrancesco Spano. Fin qui gli argomenti deidibattiti. Alle 22 invece il concerto gratuito«Africa Family».

Fino all '11 settembreVilla Bellini

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17 MILIARDI DESTINATI ALLA SCIENZA

Se i fondi per la ricercafiniscono al panificioSILVIA ENt'IVELLI

S ETTE miliardi in sette anni. È un fiume disoldi arrivato in Italia dall'Unione euro-pea per alimentare "ricerca e competiti-

vità" delle regioni del nostro Sud nel periodo2007-2013, e poi suddiviso in migliaia di mi-steriosi rivoli secondo i cosiddetti progettiPon (Programma operativo nazionale). Sitratta di finanziamenti assegnati dal Consi-glio dell'Unione ai diversi Stati, che li dovreb-bero usare per ridurre il divario tra regioniricche e povere, e nel nostro caso sono stati af-fidati in gestione al Miur insieme col Mise(Ministero dello sviluppo economico).

SEGUE A PAGINA21

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inchiestaDai birrilici aLe

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ecco dove ,,. ,/G,,. n ,

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onciii -4ker laSette miliardi in sette anni per "ridurre i l dìvario tra Regioni"L'accusa: " on si sa con quali criteri si sono scelti i ro etti"

GGI però è difficile seguirne la sto-ria: la rendicontazione è ancora in

U corso, ha spiegato il Miur, quindinon si commenta né si rilasciano intervi-ste.

Così quello che si può fare per capire do-ve siano finiti quei sette miliardi di euro, ri-feriti a un settennato teoricamente conclu-sosi tre anni fa, è seguire il fiume di denarodalla sorgente in poi, in una giungla di nu-

<SEC"xUE IiALLAPRIMA, PAGINA,SILVIA BENCIVELLI

IL NUMERO IN EDICOLAIl nuovo numerode Le Scienze,in edicola oggi,con l'inchiestasui finanziamentialla ricerca. Fondieuropei, misteriitaliani: l'articolodi Silvia Bencivellisulla gestionedei fondi Ue

meri e burocrazie. Lo abbiamofatto per il numero di settembredi Le Scienze (in edicola oggi),ed ecco la sorpresa.

Molti di questi soldi sono finitiad abbeverare "ricerca e compe-titività" di aziende produttrici dimaterassi, imballaggi o scoccheper automobili. Ci sono due casedi riposo, cinque autolavaggi,trentadue negozi di abbiglia-mento, sette impianti sportivi,cinque negozi di abiti da sposa. Epoi ancora, birrifici, bed & break-fast e campi di beach volley, pa-stifici, panifici e oleifici, iniziati-ve di bike sharing e social net-work per il turismo. A volte, gli

enti beneficiari hanno nomi a cui non corri-

sponde un sito internet, o indirizzi ai qualiGoogle maps ti fa vedere una strada pro-vinciale polverosa e deserta.

In altri casi si tratta di università ed entidi ricerca, di consorzi e start up ad alta tec-nologia. O di industrie grandi, molto gran-di, piccole e piccolissime. Comunque a vol-te sono fluiti solo in parte, perché i finanzia-menti si sono interrotti in più circostanze.Come nel dicembre scorso, in seguito agliinterventi della magistratura che ha co-minciato a chiedersi se in tutta questa irri-gazione per "ricerca e competitività" nonci fosse qualcosa di strano.

E qualcosa di strano ci deve essere dav-vero tanto che districarsi in questa storiaha richiesto un paio di mesi di lavoro e l'aiu-to di Gaetano Salina, fisico dell'Istituto na-zionale di fisica nucleare, che si è dedicatoa una certosina operazione di data miningscavando nei quasi 4mila progetti finiti sot-to l'etichetta Pan. Tutti i numeri e i datiche la riguardano, infatti, si trovano libera-mente in rete sul portale OpenCoesioneistituito dal governo Monti nel 2012. Nonper questo però la loro lettura è priva di in-sidie giuridiche, semantiche, tecnologi-che.

Avere le risposte del Miur avrebbe aiuta-to. Restano perciò aperte le domande. Peresempio: la targa di "ricerca e competitivi-tà" è così generica che può non essere sba-gliato riferirvi anche interventi di migliora-mento industriale o turistico o comunque

di sviluppo di un territorio disagiato. Ma ilproblema è più ampio. Lo sottolinea il fisi-co teorico Giorgio Parisi. Cioè «non si sa co-me siano stati scelti i progetti ammessi alfinanziamento, secondo quale idea genera-le». Insomma, c'è un problema struttura-le, che se non configura un reato comun-que non fa dormire tranquilli: «Il sospettoè che una gran parte di questi soldi sia sta-ta buttata via». Quanta? Quale? «Può darsiche non lo sapremo mai».

Non si tratta quindi soltanto di investi-

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gare sulla miriade di piccoli rivoli, quelli dadieci o cinquantamila euro per imprese mi-nuscole e difficilmente controllabili. Mapiù in generale di chiedersi che Paese vo-gliamo. E dopo esserselo chiesto, capire seè così che possiamo costruirlo.

Anche perché i grandi beneficiari dei fi-nanziamenti Pon sono in prima battuta iministeri stessi: Miur e Mise , e loro agen-zie, che, si legge , hanno a loro volta usatoquei soldi per altri progetti di sviluppo e in-novazione . Poi ci sono il Cnr e le universitàdi Puglia , Sicilia, Calabria, Campania, checon questi soldi hanno pagato corsi e do-cenze, laboratori estrumenti. Poco sotto,gli enti di ricerca come Un fiume di denaroEnea , Infn , Ingv e così suddiviso in misteriosivia. Sembra che molto rivoli secondodi questo fiume di sol-disiastatoquindieffet- i progetti Pontivamente destinato auniversità ed enti di ri-cerca , ed è plausibile Tra i grandi beneficiariche sia stato impiega- ci sono invece Miur,to in maniera opportu- Cnr e le universitàna. Ma chi controlla?

Il caveat, prosegue del Sud ItaliaParisi, «è sempre il soli-to. Cioè la cosiddettaaccountability che in Italia non esiste. Chiè responsabile di come vengono spesi i sol-di? Nell 'università italiana sembra chenon lo sia mai nessuno . Non ci sono vere va-lutazioni a valle, nessuno va mai a vederecome funzionano le cose ». Perciò se c'è po-ca chiarezza sui criteri a monte , e nessunaverifica a valle, il fiume di denaro non puòfar altro che scorrere senza una direzioneprecisaLa questione precede i Pon. «Anzi,è una vecchissima tradizione - raccontaParisi - anni fa ci fu una ditta che proposeanche a medi accedere insieme a un finan-ziamento pubblico . Ci saremmo divisi i sol-di, tanto nessuno avrebbe controllato». Inpiù, però, nella storia dei Pon c 'è da manda-re giù il confronto coi finanziamenti ordina-ri alla ricerca pubblica. É la conclusione diParisi , che osserva come «a leggere queinumeri si scopre che l'ospedale privato diSan Giovanni Rotondo ha ricevuto 12 mi-lioni di giuro . Cioè più o meno quanto ilMiur dà, in un anno , a tutta la ricerca in bio-logia. Beh, con quei soldi è stata fatta dav-vero ricerca di qualità?».

3 RICftO[JULIGNERISENVAIA

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PonProgramma operativo nazionale.Sono fondi strutturali creatie gestiti dal!'Ue per finanziarevari amaet5 di sviluppo

..........................._. t totale c;

15.727, 15!n la€di fondi richiesti

IMPEGNO TOTALEla cifra a disposizione dell'ltaiia peril set tennato 2007-2013

6.984,80 min €di cuiimpegno Pon

EROGATO4.798 .77 min €

dicaerogato Pon

-3.967,02min €

I soggetti del finanziamenti per progetti di ricerca e competitività in Puglia, Calabria, Campania e SiciliaSono i soggetti attuatovi», che si assumono la responsabilità della realizzazione del progetto a = 1 soggetta

Valori in milioni di aero

Mi15E MiUR ïYRG AN iST."€ EvTi PU6Ei.€Ci P€CCOLR tt°iCRC3 fsitCt€Ft C;RfiPáErE UNI V ER5€Täi}I ñ'ECFriC"Zs, Di fl;S_"é.R'i1 I;a1PPErs"„ Ifv':PRESt; I€" PíiP'>bi. lf;1?Ri:5ó,

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Vincono i progetti tuono - imprenditorialiL'55 á dei progetti è stato presentato da un unico soggetto

49

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SI RIPARTE

Le novitànell'offertadell'ateneo• Nelle quattro sedi della Catto-lica a Milano, Brescia, Piacen-za-Cremona e Roma, sono pro-posti 41 corsi di laurea triennali,42 magistrali, 6 magistrali a ci-clo unico e oltre 100 master. AEconomia debutta la specialisti-ca in Direzione e consulenzaaziendale «blended» (50% in au-la e 50% online). A Milano la ma-gistrale in Politiche pubblicheha aperto un nuovo curriculumin Modelli e strumenti per la ge-stione del welfare e dello svilup-po sostenibile. Due nuovi curri-cula a Brescia: Informatica, nel-la triennale in Matematica, e Ma-tematica per le applicazioni bio-logiche e ambientali, nella magi-strale in Matematica.

Tra i corsi in inglese, per letriennali si segnala il nuovo cur-riculum in International Rela-tions and Global Affairs a Scien-ze politiche e sociali (Milano) e,tra le magistrali, i profili Met-hods and topics in arts and ma-nagement, a Economia e gestio-ne dei beni culturali e dello spet-tacolo (Milano), e Healthcaremanagement a Managementdei servizi (Roma). Crescono an-che i Double degree, lauree vali-de in due Paesi, coinvolgendo lefacoltà linguistiche e letterarie(siglato un accordo con la Cina),di economia e giurisprudenza, edelle scienze agrarie, alimenta-ri, ambientali, bancarie, finan-ziarie, assicurative, politiche esociali.

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"Purtr_ oppo le cifre non diminuiscono per nessunoMa invito gli studenti a informarsi e a valutare bene"

SIENA"Pu troppo quello degli affitti alti nella nostra città èun dato di fatto", afferma l'assessore comunale allacasa, Anna Ferretti. "Devo constatare - proseguel'assessore - che questi prezzi non ribassano per nes-suno, non solamente per gli studenti. Non so se effet-tivamente si debba parlare di un aumento dell'8%,però quel che è certo è che non diminuiscono e chenon sono bassi".Siena rimane quindi nelle prime posizioni delle classi-fiche nazionali non solamente per la qualità dellasua università, ma anche per il prezzo delle abitazio-ni da affittare. "Questo è certamente un aspetto nega-tivo perché la vita è cara. Se uno studente e la suafamiglia devono pagare un affitto alto e poi tutto ilresto, beh, la situazione non è semplice. Si deve peròsapere e capire che ci possono essere anche altre solu-zioni e possibilità - prosegue Anna Ferretti -. Ricor-diamoci che a Siena ci sono molte case degli studentie una alta percentuale di alloggi rispetto al numerototale degli universitari. La città ha messo a disposi-zione tante cose per gli studenti e noi, come Comu-ne, siamo naturalmente disposti a collaborare conl'Università relativamente a informazioni e altro. E'importante, a mio avviso, che gli studenti sappiano

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Anna FerrettiL'assessorecomunale alla casainvita gli studentia valutare tuttele soluzioni possibiliche sono a lorodisposizione, anchesulla questionedelle abitazioni

tutto quello che possono fare. In ateneo, ad esem-pio, esiste un punto informazioni che lavora mol-to bene e nel quale vengono fornite informazionianche sulla questione delle abitazioni. Io esortogli studenti ad utilizzare tutti i servizi a loro dispo-sizione e ad informarsi, e a non lasciarsi incantareda altre situazioni che alla fine possono rivelarsinon pienamente positive e soddisfacenti".

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Il caso allodi

"A etti carimalAteneoè da primato "

SIENASiena è la quarta cittàin Italia per costi degliaffitti per gli studenti: loha detto un'indagine ef-fettuata dal centro stu-di di Immobiliare.it."La classifica che mo-stra come a Siena sianoaumentati i prezzi pergli affitti agli studenti ècertamente importante- commenta il rettoreAngelo Riccaboni -,ma a mio avviso sonopiù rilevanti le gradua-torie che indicano ognianno il nostro ateneotra i migliori d'Italiaper la didattica e per laqualità dell'insegna-mento. Certamente sa-rebbe meglio poter pa-gare di meno per pren-dere in affitto una stan-za, ma consideriamoanche l'ottimo diritto al-lo studio che abbiamoin Toscana".

a pagina 7

CORRIERE SIENA

SIGILLI A CENTO EDIFICI

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Crescono ¿ pRiccaboni e Frati

tizzi delle stanze per gli studenti`11 diritto allo stadio offre tanto"

Uialüma l'ateneo

09 d la

di Gennaro Groppa

SIENA - "Sì, la classifica che mo-stra come a Siena siano aumentati iprezzi per gli affitti agli studenti ècertamente importante, ma a mioavviso sono più rilevanti le classifi-che che indicano ogni anno il nostroateneo tra i migliori d'Italia per ladidattica e perla qualità dell'insegna-mento". Il rettore dell'università de-gli studi di Siena, Angelo Riccabo-ni, commenta così la graduatoriache il Corriere di Siena ha pubblica-to ieri. L'indagine, condotta dal cen-tro studi di Immobiliare.it, fa vederecome nella nostra città il prezzo peraffittare una camera per uno studen-te sia fortemente cresciuto nel corsodegli ultimi due anni: +8% rispettoal 2015, e già dodici mesi fa era au-mentato del 6% rispetto all'annoprecedente. Una crescita sensibile,che posiziona la città del Palio alquarto posto nel Paese, sugli stessilivelli di Torino, e dietro solamente aMilano, Roma e Firenze.Una camera singola nel territoriodel comune di Siena costa in media330 euro per uno studente universi-tario, mentre per una doppia unostudente spende in media 240 euro.Sono cifre più alte rispetto a Pisa, aVenezia, a Napoli, a Padova, a Cata-nia, a Palermo. C'è chi ha subito fat-to polemica: "Questi aumenti nonsono giustificabili - ha affermatoEmanuele Lepore, responsabile del-l'Unione Inquilini di Siena -. Giàcinque anni fa si pagava tanto, oggisi paga ancora di più e non c'è unamotivazione che possa stare alla ba-se o che possa giustificare questa cre-scita dei prezzi. Il mercato lo fanno igrandi proprietari di immobili, quel-le persone che hanno una ventina diappartamenti di loro proprietà. Que-

sti dati allontanano gli studenti daSiena e scoraggiano i giovani a veni-re qui".Il rettore, invece, prova a minimizza-re, sottolineando invece quelli chesono stati i dati ed i numeri positivirelativamente all'ateneo cittadino:"Siamo tra le migliori università ita-liane - commenta Riccaboni -. Cer-tamente sarebbe meglio poter paga-re di meno per poter prendere in af-fitto una stanza, ma non è una situa-zione semplice da affrontare. Credocomunque che in questo momentola qualità dell'offerta didattica contidi più. E poi consideriamo anchel'ottimo diritto allo studio che abbia-mo in Toscana e che non consistesolamente nelle residenze universita-rie, alcune delle quali sono state rea-lizzate e inaugurate negli ultimi an-ni, ma anche nelle previdenze e nel-l'aiuto che viene fornito agli studen-ti".Sulla stessa linea va anche il com-mento del rettore in pectore dell'ate-neo, Francesco Frati: "Si sa che Sie-na è una città piuttosto cara perquanto riguarda gli affitti, d'altron-de viviamo in una città di grande va-

lore e pregio storico ed artistico. Maè anche vero che in Toscana il siste-ma del diritto allo studio è uno tra imigliori in Italia. Si offre agli studen-ti un servizio straordinario, e questoè evidente a Siena dove c'è un passa-to di importanti investimenti suglialloggi per gli universitari. Oggi ab-biamo infatti un numero molto rile-vante di posti letto rispetto a quelloche è il numero degli iscritti all'ate-neo. C'è sempre stata una grande at-tenzione, che non è mai calata, per iservizi rivolti agli studenti, lo dimo-stra la residenza aperta negli ultimianni a Uopini e anche il progettoesistente per il miglioramento dellamensa di Sallustio Bandini ".I prezzi li fa il mercato. Cosa puòessere fatto, quindi, per abbassarequeste cifre? "L'università non hagrandi strumenti per incidere su que-sto tema e per influenzare il mercatodegli affitti - dice Frati -. Noi ci impe-gneremo a lavorare con le istituzionidella città, e naturalmente in collabo-razione con il Comune di Siena, perdare agli studenti la migliore acco-glienza possibile e vigilando anchesulla qualità degli alloggi e sulla re-golarità dei contratti, un tema que-st'ultimo che non mi sembra parti-colarmente rilevante nell a nostra cit-tà ma sul quale dobbiamo comun-que mantenere alta l'attenzione".

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Affitti molto cari per gli studentiI commenti di Angelo Riccaboni (sopra) eFrancesco Frati (sotto)

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Subito da affrontare il bilancio preventivo 2017Ilpnmo novembre il passaggio di consegneE' il giorno in cui l'ateneo avrà il nuovo rettore

SIENA nei prossimi anni. Tra i primiIl primo novembre sarà ilgiorno nel quale ci sarà uffi-cialmente il passaggio di con-segne alla guidadell'università senese tra An-gelo Riccaboni e FrancescoFrati. Quello che inizia oggi èquindi l'ultimo mese con Ric-caboni alla guida dell'ateneo.L'ex pro rettore sta già valu-tando quello che dovrà esse-re il lavoro da portare avanti

aspetti da affrontare nel suomandato ci sarà il bilanciopreventivo del 2017 da, appro-vare, un documento nel qua-le certamente il rettore inpectore dovrà fare i conti coni tagli al Fondo di finanzia-mento ordinario e anche tro-vare le risorse da garantire atemi cruciali quali la ricerca,l'internazionalizzazione e iservizi agli studenti.

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APPREND I STATO D i ALTA FORMAZ I ONE

Cattolica in prima lineanell'esse scuole-lavoroIl progetto con Deutsche Bank e la possibilitàdi esperienze prima dell'ottenimento della laureaRiccardo Cervelli

Si accorciano le distanze tra mon-do accademico e professionale. A lu-glio ha preso il via un progetto pilotadi apprendistato di alta formazione ericerca che vede protagoniste due fa-coltà dell'Università Cattolica (Econo-mia e Scienze bancarie, finanziarie eassicurative) e Deutsche Bank. È la pri-ma esperienza di questo tipo in Italianel settore economico-finanziario.L'obiettivo dell'apprendistato è garan-tire agli studenti sia la preparazionegenerale prevista dal corso di studi pre-scelto sia l'acquisizione di competen-ze subito spendibili nel mondo profes-sionale. Il progetto è rivolto a 6 studen-ti. I partecipanti all'iniziativa - selezio-nati dall'ateneo e valutati da DeutscheBank - hanno siglato con la banca uncontratto di lavoro che fornirà creditiformativi (48-50) equivalenti a tre esa-mi più la laurea.

«È una formula che dà agli studentila possibilità di sostituire alcuni inse-gnamenti del piano di studi con attivi-tà di lavoro svolte durante l'apprendi-stato. A esempio, i nostri allievi cheentreranno nel ruolo di Credit Analystsostituiranno gli insegnamenti di Ge-stione dei rischi, Gestione bancaria eDiritto bancario con l'esperienza lavo-rativa», dice Elena Beccalli, presidedella facoltà di Scienze bancarie, finan-ziarie e assicurative e capofila dell'ini-ziativa, insieme al preside di Econo-mia, Domenico Bodega. «Un progettoinnovativo e sperimentale che offrel'opportunità di specializzarsi in deter-minati settori dell'area bancario-finan-ziaria già durante il proprio percorsodi studio e di apprendere lavorando».

La prima edizione dell'apprendista-to di alta formazione e ricerca, in part-nership tra l'ateneo milanese e Deu-tsche Bank, ha previsto quattro ruolid'inserimento: addetto clientela/Per-sonal Banker; Credit Analyst; Private& Business Banking Head Office Sup-port e Marketing Agent. «DeutscheBank - commenta Carlos Gonzaga, re-sponsabile delle Risorse umane dellabanca per l'Italia - ha un'esperienzapluriennale in questo ambito che sibasa sulla cultura tedesca dell'alter-nanza scuola-lavoro. Insieme alla Cat-tolica, abbiamo voluto credere in unprogetto innovativo, in linea con la no-stra vocazione di supportare i giovani,offrendo loro opportunità di formazio-ne e prospettive concrete». Dopo que-sto primo esperimento avviato con gliiscritti al secondo anno accademicodella laurea magistrale (2015/2016), èprevisto un nuovo bando in program-ma per l'anno accademico 2017/18.

Sempre con l'obiettivo di avvicinareUniversità e mondo del lavoro, la Cat-tolica ha stipulato accordi con gli Ordi-ni dei commercialisti di Milano, di Pia-cenza e di Cremona, e con l'Ordinedegli avvocati di Milano. Nel primo ca-so gli studenti che seguiranno i pianidi studio, definiti e concordati con lafacoltà di Economia, saranno esonera-ti, se iscritti al corso di laurea trienna-le, dalla prima prova dell'esame di Sta-to (sezione B). Gli iscritti a un corso dilaurea magistrale potranno invecesvolgere parte del tirocinio professio-nale, secondo le condizioni previste edisciplinate dalla convenzione, nel cor-so del biennio magistrale di studi edessere esonerati dalla prima provadell'esame di Stato per l'accesso all'Al-bo (sezione A). Un accordo con l'Ordi-

ne degli avvocati di Milano permette-rà, invece , agli studenti in Giurispru-denza di iniziare prima della laurea iltirocinio in uno studio professionale,guadagnando così sei mesi di tempocon l'iscrizione anticipata nel registrodei praticanti avvocati.

PREPARAZIONE

Obiettivo dell'iniziativaè avvicinare Universitàe mondo del lavoro

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Studenti in apprendistato alla Deutsche Bank. Sopra, a sinistra, Elena Beccalli

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E finalmente la faglia sismica rivelò i suoi segretina zona molto complessa,quella colpita dal terremotodello scorso 24 agosto. Fino a

quella tremenda scossa di magnitu-do 6,0 era quasi una sconosciuta pergeologi e sismologi. A una settima-na da quell'evento drammatico,però, tutto quello che i ricercatorihanno imparato permetterà di co-noscere meglio la pericolosità diquest'area costellata di faglie.«Adesso finalmente si è vista la geo-metria della faglia», ha detto il si-smologo Alessandro Amato, dell'I-stituto nazionale di geofisica e vul-canologia (Ingv). Si è riusciti a farlomettendo in campo ricercatori conspecializzazioni diverse, dalla geo-logia alla sismologia, aumentando ilnumero delle stazioni sismiche e av-valendosi dell'aiuto prezioso dei sa-telliti. Le prime immagini della fa-glia e della complessità dei movi-menti sono arrivati proprio dallospazio, grazie agli occhi radar del sa-tellite giapponese Alos 2, degli ita-liani Cosmo-SkyMed, dell'AgenziaSpaziale Italiana (Asi) e dei Sentinel-1 che fanno parte del programmaCopernicus dell'Agenzia spaziale eu-ropea (Esa). Tutti stanno continuan -do a rilevare e a inviare a Terra le im-magini delle zone colpite dal terre-moto perché grazie ai radar posso-no "vedere" anche di notte e attra-verso le nuvole.Contemporaneamente i ricercatoriin servizio nella sala sismica dell'Ingvcontinuano a lavorare giorno e not-te per analizzare i dati, mentre deci-ne di loro colleghi sono andati nelreatino per fare rilievi e installare

nuove stazioni mobili. L'obiettivo co-mune è studiare nel dettaglio un si-stema di faglie così complesso da farscendere in campo anche i ricerca-tori del Servizio britannico perla sor-veglianza geologica (British Geolo-gical Survey, Bgs): «Stanno montan-do 30 stazioni sismiche, che lavore-ranno in rete con quelle dell'Ingv -

Gli studi dei geologiitaliani e inglesi

con l'aiuto dei satellitiDal 24 agosto

più di 3 . 200 scosse

ha detto Amato. - La maggior dellerepliche in corso ha una magnitudopiuttosto piccola, tanto che è im-possibile localizzarle con la rete si-smica nazionale, ma i nuovi stru-menti installati da Ingv e Bgs». Allafine verrà fuori in dettaglio la strut-tura del sistema di faglie. Ci vorrà unpo' di tempo, ma sarà uno strumen-to molto utile an che per fare model-li delle altre faglie, quelle diverse dal-la principale all' origine del terremo-to del 24 agosto. «In questo modo sistanno aggiungendo conoscenze insettore scarno e ancora oggetto diapprofondimento», come è stato fi-nora il sistema di faglie del reatino.Intanto le scosse proseguono senzafine. Dal 24 agosto il numero com-plessivo delle repliche registrate dal-la rete sismica dell'Ingv ha superatoil numero di 3.200. Sebbene nume-ro e intensitàvadano diminuendo digiorno in giorno, dalla mezzanottedi ieri sono stati registrati quattro ter-remoti più forti, di magnitudo supe-riore a 3,0. Per la maggior parte, però,le scosse sono lievi, di magnitudo in-feriore a 2, 0. Terremoti piccoli o pic-colissimi, non avvertibili.Nel frattempo la sequenza sismicaattivata dal terremoto del 24 agostocontinua a comportarsi in linea coni modelli, primo fra tutti quello ela-borato nel 1894 dal sismologo giap-ponese Fusakichi Omori e oggi no-to come "legge di Orrori". Insieme alnumero dei terremoti continua a di-minuire l'energia rilasciata, ridotta aun decimo rispetto ai valori di cin-que giorni fa.

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1_-u daei e, un anticorponuove speranze per la curaROMA, Un nuovo farmaco sperimentale contro l'Alzheimersta dando risultati positivi. La rivista Nature ieri ha dedicatola copertina all'anticorpo monoclonale "aducanumab". Inuna sperimentazione ancora di fase uno (in tutto sono tre),la medicina è riuscita a «ridurre in maniera significativa» gliaccumuli della proteina beta-amiloide nel cervello dopo unannodi trattamento. Questa proteina è considerata la causa- o una delle cause - dell'Alzheimer, malattia che colpiscein Italia 500-600mila persone. Sandro Iannaccone, primarioneurologo al San Raffaele di Milano, è il coordinatore dellasperimentazione in Italia (il suo è un test già di fase tre).«L'aducanumab è efficace nell'eliminare la beta-amiloide.Ma ancora non è chiaro se riesca a migliorare i sintomi deipazienti colpiti da demenza e deficit della memoria». Ventidei 165 malati trattati nello studio diNature, poi, hannodovuto abbandonare la cura per gli effetti collaterali: piccoleemorragie ed accumulo di fluidi nel cervello, Stefano Sensi,neurologo dell'università di Chieti, sta conducendo unasperimentazione sul ruolo degli stili di vita nel rischio didemenza: «La beta-amiloide potrebbe essere solo una dellecause. Grande importanza sembrano avere anche l'attivitàfisica e mentale, il controllo dei grassi e della glicemia nelladieta e il non fumare».

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