CATALOGO DEI LABORATORI FORMATIVI - Istituto Superiore … · CATALOGO DEI LABORATORI FORMATIVI...

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1 CATALOGO DEI LABORATORI FORMATIVI Struttura del corso a cura della Scuola Polo N° ore Date Incontro propedeutico iniziale 3 3 novembre 2017 n° 1 Laboratorio formativo relativo all’area trasversale 4) Bisogni educativi speciali e disabilità n° 1 Laboratorio formativo relativo all’ Educazione allo sviluppo sostenibile n° 2 Laboratori formativi scelti dai corsisti tra quelli proposti della scuola polo relativamente alle altre 7 aree trasversali. Occorre che, per l’attivazione del laboratorio, vi siano almeno dieci iscrizioni L’individuazione dei laboratori che ciascun corsista intende seguire dovrà avvenire attraverso compilazione di apposito format online PRESCRITTIVAMENTE entro il 10 novembre ore 22:00 12 30 novembre al 30 aprile in base al calendario di prossima costituzione Incontro di restituzione 3 Seconda metà di aprile Ogni laboratorio prevede le seguenti attività: ATTIVITA’ Aula DURATA DI MASSIMA Presentazione del tema a cura del formatore Aula multifunzionale/ Aula 1E LL 1 ora Lavoro di gruppo: suddivisi in piccoli gruppi i corsisti dovranno svolgere l’esercitazione proposta. Il lavoro svolto e rifinito dai singoli corsisti sarà consegnato sulla Piattaforma Moodle d’Istituto e, una volta validato dal formatore, costituirà parte integrante del portfolio di ciascun corsista da presentare al Comitato di valutazione della scuola di appartenenza Aule dell’Istituto 1 ora Ritrovo in plenaria per una rapida sintesi dei lavori di gruppo Aula multifunzionale/ Aula 1E LL 1 ora

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CATALOGO DEI LABORATORI FORMATIVI

Struttura del corso a cura della Scuola Polo N° ore

Date

Incontro propedeutico iniziale 3

3 novembre 2017

n° 1 Laboratorio formativo relativo all’area trasversale 4) Bisogni educativi speciali e disabilità n° 1 Laboratorio formativo relativo all’ Educazione allo sviluppo sostenibile n° 2 Laboratori formativi scelti dai corsisti tra quelli proposti della scuola polo relativamente alle altre 7 aree trasversali. Occorre che, per l’attivazione del laboratorio, vi siano almeno dieci iscrizioni L’individuazione dei laboratori che ciascun corsista intende seguire dovrà avvenire attraverso compilazione di apposito format online PRESCRITTIVAMENTE entro il 10 novembre ore 22:00

12 30 novembre al 30 aprile

in base al calendario di prossima costituzione

Incontro di restituzione 3 Seconda metà di aprile

Ogni laboratorio prevede le seguenti attività:

ATTIVITA’ Aula DURATA DI MASSIMA

Presentazione del tema a cura del formatore Aula multifunzionale/ Aula 1E LL 1 ora

Lavoro di gruppo: suddivisi in piccoli gruppi i corsisti dovranno svolgere l’esercitazione proposta. Il lavoro svolto e rifinito dai singoli corsisti sarà consegnato sulla Piattaforma Moodle d’Istituto e, una volta validato dal formatore, costituirà parte integrante del portfolio di ciascun corsista da presentare al Comitato di valutazione della scuola di appartenenza

Aule dell’Istituto 1 ora

Ritrovo in plenaria per una rapida sintesi dei lavori di gruppo Aula multifunzionale/ Aula 1E LL 1 ora

2

Al termine verrà chiesto al corsista di compilare un questionario di soddisfazione per ogni laboratorio frequentato.

Il calendario prevede che le lezioni vengano organizzate nei seguenti giorni e orari:

Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì Dalle 14:30 alle 17:30

Sabato Dalle 9:00 alle 12:00

LABORATORI FORMATIVI OBBLIGATORI – uno, a scelta, tra questi 3

4) Bisogni educativi speciali e disabilità

Titolo LABORATORIO FORMATIVO

BREVE SINTESI ATTIVITÀ DOCENTI DESTINATARI

FORMATORE

B01

DAL PDP ALLA PRATICA DIDATTICA

Come personalizzare l’attività didattica; riduzione e semplificazione degli obiettivi; aspetti qualificanti il PDP ed il PDT; alunni BES ed EES;

Infanzia

Primaria

Secondaria di 1°

grado

Secondaria di 2°

grado

Docenti di sostegno

prof. Ugo Avalle Formatore Albo

Ambito AL02

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

L’elaborato finale consisterà nell’analisi di un caso generico o tratto dalla propria esperienza professionale e la relativa stesura di un PDP

B02

ANALISI DELL'INCLUSIVITA' A SCUOLA, TRA DOCUMENTI UFFICIALI E IL CONTESTO REALE

Un docente neoassunto deve imparare a conoscersi ed orientarsi

negli ambienti scolastici ed istituzionali per inserirsi, interagire ed

agire in modo funzionale, per adattarsi con flessibilità, ed

apportare miglioramenti. Occorrono allora chiavi di lettura efficaci

per un'analisi sistematica dell'offerta formativa, anche per gli

aspetti dell'inclusione del proprio istituto scolastico. Si invitano

quindi i corsisti a raccogliere elementi all'interno degli istituti per

valutarne il livello di inclusività, sia tra i documenti ufficiali, sia in

contesto reale, per poi individuare possibili obiettivi di

Infanzia

Primaria

Secondaria di 1°

grado

Secondaria di 2°

grado

dott.ssa Marina Fasce

Formatore Albo Ambito AL02

3

miglioramento. Quindi, si elencano le fasi di attività:

1. Plenaria: breve rassegna della natura dei documenti ufficiali

identificativi di un istituto scolastico e contenenti proposte

formative \ inclusive: Rav Ptof Piano di Miglioramento e Piano per

l'Inclusione

2. Plenaria: brainstorming, circa la valutazione del livello di

inclusività di un istituto. Gli indicatori di una scuola \ classe

inclusiva.

3. Plenaria: elementi di un contesto educativo \ significato di

inclusione (slide)

4. Lavori di gruppo: elementi da cercare all'interno dei documenti

ufficiali di un istituto; analisi facilitatori \barriere, ostacoli (ottica

ICF)

5: Confronto in plenaria sugli elementi emersi; illustrazione della consegna per la documentazione da inviare.

Docenti di sostegno Educatori

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

Analisi del PI entro il Ptof e del PdM del proprio istituto in base alla

presenza di indicatori di inclusività sviluppati a lezione, mediante

una tabella a doppia entrata; analisi del contesto reale in termini

di facilitatori \ ostacoli per l'inclusione e formulazione di un

potenziale concreto obiettivo di miglioramento.

B03

BES INFANZIA: INDICAZIONI PER UNA SCHEDA DI PASSAGGIO ALLA SCUOLA

Gli alunni con B.E.S. rientrano nell’area dello svantaggio scolastico, che comprende disabilità, disturbi evolutivi-specifici, svantaggio socio-economico. Si chiede di approfondire la conoscenza di strumenti operativi specifici per cercare di capire come affrontare le varie situazioni che si possono incontrare alla scuola

Infanzia

Primaria

dott.ssa Pierangela Dagna

Formatore Albo Ambito AL02

4

PRIMARIA dell’infanzia con bambini aventi tali problematiche, permettendo loro una serena vita scolastica.

A) riconoscere i bambini con B.E.S. (principali profili clinico diagnostici anche con riferimento a noti test diagnostici)

B) attivare strategie inclusive per facilitare l’inclusione del bambino in sezione

C) presentazione di strategie da adottare in base alle difficoltà riscontrate (misure compensative e dispensative)

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

Fornire spunti per elaborare un PDP per i 5enni da condividere con la famiglia

LABORATORI FORMATIVI OBBLIGATORI – uno, a scelta, tra questi 5

Educazione allo sviluppo sostenibile

Titolo LABORATORIO FORMATIVO

BREVE SINTESI ATTIVITÀ DOCENTI DESTINATARI

FORMATORE

S01

PERCORSI DI CITTADINANZA GLOBALE E CONSAPEVOLE SUI TEMI DELL’ ECONOMICA E DELLA FINANZA

Partendo dagli spunti forniti dall’AGENDA GLOBALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE 2030 e dalla priorità “competenze chiave di cittadinanza” prevista nel RAV della scuola, fornire ai docenti strumenti didattici e metodologici utili per sviluppare percorsi di cittadinanza attiva e consapevole sui temi dell’economia e della finanza con riferimento ai materiali già sperimentati dall’USR con il protocollo CONSECON (Consapevolezza economica) sottoscritto a Torino il 6/6/2017 con Banca d’Italia, FEDUF, INPS, Museo del Risparmio, Comitato Torino Finanza, Agenzia delle Entrate, Scuola di Economia Civile. I docenti, opportunamente guidati, avranno la possibilità di fruire dei materiali della neonata piattaforma didattica www.consecon.it

Primaria

Secondaria di 1°

grado

Secondaria di

2° grado

Docenti di sostegno Educatori

dott.ssa Pierangela Dagna

Formatore Albo Ambito AL02

5

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

Progettazione di una traccia di percorso didattico sui temi dell’educazione economico e finanziaria sostenibile avendo a riguardo alla/alle classe/classi assegnate al docente

S02

OSSERVARE LA TERRA

Si presenterà sinteticamente una attività dell’ESA TEACHER

WORKSHOP seguito dal formatore nell’ottobre 2017.

L’osservazione della Terra tramite i satelliti permette di scoprire

caratteristiche del nostro pianeta non osservabili al suolo. Studiare

queste caratteristiche permette elaborare considerazioni sul suo

stato di salute, sul tempo meteorologico, sui cambiamenti climatici

ed eventi correlati (riscaldamento globale, acidificazione dei mari,

evoluzione della vegetazione). Si presenteranno alcuni strumenti

Internet per la raccolta e lo studio di dati satellitari, liberamente

accessibili al pubblico: Google Earth, EO Browser.

Infanzia

Primaria

Secondaria di 1°

grado

Secondaria di

2° grado

prof.ssa Raffaella Schellino

Docente A050 Formatore Albo

Ambito AL02

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

Esame e considerazioni relative a uno spunto di osservazione

satellitare (scelto in una rosa di proposte del formatore), ed

elaborazione di una traccia di lezione basata su tale spunto.

S03

LA GEOTERMIA NEL

PANORAMA DELLE

ENERGIE RINNOVABILI

L'attività prende le mosse dal concetto di energia sostenibile definendo i vari tipi di sostenibilità delle forme di energia genericamente “rinnovabili” presenti sul pianeta e sfruttate/sfruttabili al fine della produzione energetica; Si procede con la classificazione delle varie forme di

energia geotermica inquadrandole anche nel panorama normativo comunitario e nazionale.

Secondaria di 1°

grado

Secondaria di

2° grado

prof. Marco Orsi Docente A050

6

Si passa a presentare la varie modalità di sfruttamento della geotermia a bassa entalpia nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.

Si propone una attività finale volta alla valutazione delle forme di sfruttamento delle energie rinnovabili presenti sul territorio (1 a scelta)

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE Unità didattica di insegnamento su attività e risultati da proporre nelle proprie classi su presentazione Power Point PPT

S04

ELEMENTI DI SOSTENIBILITÀ NEGLI ORGANISMI EDILIZI

- Presentazione del tema: significato e importanza della

sostenibilità degli organismi edilizi (in plenaria); - Esposizione dei criteri e dei parametri della sostenibilità, con

eventuale supporto di materiale audiovisivo, slides o documenti digitali (in plenaria);

- Esercitazione per gruppi: esame e discussione collegiale dei documenti esposti e consegnati in forma digitale ai corsisti, relativa ai criteri e parametri dell’edilizia sostenibile (per gruppi, durante l’incontro);

- Esercitazione individuale: formulazione di una unità didattica di insegnamento per una classe e una materia di competenza del corsista, finalizzata alla trasmissione agli allievi del significato, degli obiettivi e dei criteri e parametri della sostenibilità degli organismi edilizi (individuale differita).

Secondaria di 1°

grado

Secondaria di 2° grado

prof. Fabrizio Mangini

Docente A008

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

Unità didattica di insegnamento per una classe e una materia di competenza del corsista, finalizzata alla trasmissione agli allievi del significato, degli obiettivi e dei contenuti della sostenibilità degli organismi edilizi.

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S05

SOSTENIBILITÀ COME

GIUSTIZIA

INTERGENERAZIONALE.

Inquadramento

preliminare dei “17

obiettivi di sviluppo

sostenibile”

Il laboratorio si propone di offrire un preliminare inquadramento dei

“17 obiettivi di sviluppo sostenibile” promossi dalle Nazioni Unite

nell’ambito dell’“Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”, con

particolare riferimento alla loro adozione da parte dell’Unione

Europea.

Una specifica attenzione sarà dedicata all’obiettivo 16 (“Promuovere

società giuste, pacifiche e inclusive”). In tale contesto, si intende

elaborare il nesso tra sostenibilità e giustizia proposto nel titolo,

cercando di comprendere le attuali sfide legate a tali ambiti

problematici.

Un focus identificativo dell’approccio che sarà presentato riguarda il

concetto di giustizia intergenerazionale e l’attuale dibattito intorno

ad esso. Si intende soffermarsi sull’emersione critica delle specificità

di tale concetto come chiave metodica per interpretare l’idea di

sostenibilità nel contesto contemporaneo e in relazione agli scenari

futuri in costante articolazione e aggiornamento.

Tale declinazione metodica sarà proposta come applicabile a tutti gli

ulteriori “obiettivi di sviluppo sostenibile” – e sulla verifica di tale

approccio si incentrerà l’attività di gruppo promossa nell’ambito del

laboratorio e la successiva attività di elaborazione individuale.

Infanzia

Primaria

Secondaria di 1°

grado

Secondaria di

2° grado

Docenti di sostegno Educatori

Prof. Alberto Pirni

Formatore Albo Ambito AL02

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

Si richiede l’elaborazione di un elaborato individuale, che analizzi un

caso di studio rientrante nell’alveo tematico della sostenibilità in

relazione alle declinazioni proposte nei “17 obiettivi di sviluppo

sostenibile”. Tale lavoro sarà sviluppato a partire dallo strumentario

teorico e metodologico rientrante nel concetto di “giustizia

intergenerazionale” proposto nell’ambito del lavoro in aula.

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LABORATORI FORMATIVI – due, a scelta, tra questi

1) Nuove tecnologie e loro impatto sulla didattica

Titolo LABORATORIO FORMATIVO

BREVE SINTESI ATTIVITÀ DOCENTI DESTINATARI

FORMATORE

L01

USO DIDATTICO DELLA LIM

Analisi delle diverse funzionalità della lavagna interattiva multimediale e del loro migliore utilizzo nelle attività didattiche.

Infanzia

Primaria

Secondaria di 1°

grado

Secondaria di 2°

grado

Docenti di sostegno Educatori

prof. Massimo Priano

Docente di A027

Formatore Albo Ambito AL02

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

Stesura di un progetto di una lezione o di un breve percorso didattico in cui sia previsto l’uso della LIM

L02

SISTEMI CLOUD: APPLICAZIONI DIDATTICHE

Concetto di “cloud computing” e presentazione di alcune risorse cloud utili in contesti didattici.

Infanzia

Primaria

Secondaria di 1°

grado

Secondaria di 2°

grado

Docenti di sostegno Educatori

prof. Massimo Priano

Docente di A027

Formatore Albo Ambito AL02

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

Relazione i cui si dovrà analizzare almeno un sistema cloud evidenziandone le caratteristiche peculiari che lo rendono idoneo ad un suo impiego didattico.

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L03

LABORATORIO DI MATEMATICA CON GEOGEBRA: ESPERIENZE DIDATTICHE

Durante il laboratorio verranno presentate esperienze didattiche afferenti alla modalità denominata “laboratorio di matematica” che prevede la progettazione di un insieme strutturato di attività volte alla costruzione di significati degli oggetti matematici a partire da situazioni-problema. Tra i possibili strumenti utilizzabili in quest’ottica verrà in questa sede privilegiato il software di geometria dinamica Geogebra. Ai neoassunti verranno forniti opportuni materiali e verrà richiesto di costruire una situazione didattica da proporre ad una delle sue classi.

Primaria

Secondaria di 1°

grado

Secondaria di 2° grado

prof.ssa Alessandra Zaccone

Docente di A027

Formatore Albo Ambito AL02

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

Progettazione di una situazione didattica da presentare seguendo un apposito format cui allegare i relativi file di geogebra

L04

ETICA DELLA TECNOLOGIA: PROFILI E PROBLEMI DEL “POTENZIAMENTO UMANO”

La riflessione che si è soliti racchiudere all’interno dell’etichetta “tecnica” è motivo ricorrente della riflessione filosofica occidentale, a partire dalle sue origini nel mondo greco. Il laboratorio, lasciando sullo sfondo la ricostruzione storico-concettuale di tale termine, propone una problematizzazione etica di alcuni sviluppi tecnologici, con particolare riferimento a quelli che più da vicino toccano l’umano nell’età contemporanea. Il focus principale sarà costituito dal tema del “potenziamento umano” (human enhancement). Si tratta di ulteriore etichetta all’interno della quale sono accumunati – non di rado sbrigativamente – vari “supporti” bio-tecnologici spesso già disponibili sul mercato. Essi abbracciano molteplici campi, dalla dimensione farmacologica a quella bio-robotica, passando per realtà virtuale e cyborg ed “estensioni” neuro-fisiologiche orientate al potenziamento morale e cognitivo. Si offrirà un preliminare inquadramento di tale insieme definitorio facendo riferimento al dibattito tra i cosiddetti “post-umanisti” e

Infanzia

Primaria

Secondaria di 1°

grado

Secondaria di 2°

grado

Docenti di sostegno Educatori

Prof. Alberto Pirni

Formatore Albo Ambito AL02

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“bio-conservatori”. Si proseguirà cercando di analizzare criticamente gli aspetti problematici, con riferimento almeno alle fondamentali dialettiche “potenziamento/cura” e “bisogno/vantaggio”. Si proporrà infine un allargamento tematico e riflessivo, con l’obiettivo di stimolare un approccio consapevole ed un utilizzo critico-valutativo degli apparati tecnologici in crescente diffusione presso le più giovani generazioni. TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

Elaborare un testo che tratti i seguenti punti: - analisi di uno dei saggi proposti dal formatore - studio della ricaduta didattica dei tema in riferimento

ad un particolare “device” e progettazione del percorso didattico relativo

- sitografia di riferimento

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2) Gestione della classe e problematiche relazionali

Titolo LABORATORIO FORMATIVO

BREVE SINTESI ATTIVITÀ DOCENTI DESTINATARI

FORMATORE

L05

GESTIONE DELLA CLASSE E ANALISI DEL RISCHIO BURNOUT

L’ambito relazionale nel quale il docente si trova a svolgere le complesse ed articolate attività è costituito da fattori che devono essere individuati a priori al fine di una corretta gestione della classe. Si tratta di una sorta di analisi dei rischi emotivi in quanto il mestiere del docente è tra quelli più a rischio burn out (situazione emotiva di stasi e inerzia emozionale che può evolvere in certe condizioni in patologia). È nei compiti del docente conoscerne gli aspetti suoi strutturali, la sua invasività e, per contro, le strategie di coping utili a determinare o a rideterminare una situazione di serenità conditio sine qua non per svolgere nel migliore dei modi la sua difficile professione.

Infanzia

Primaria

Secondaria di 1°

grado

Secondaria di 2°

grado

Docenti di sostegno Educatori

prof. Nicola Tudisco

Dirigente Scolastico

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

Verranno proposti casi da analizzare attinti dai diversi ordini di scuola, a partire dai quali e con l’uso degli strumenti interpretativi ed analitici che verranno forniti in piattaforma, i corsisti dovranno comprendere la specificità dei rischi insiti nelle relazioni anche in ambito docente e la maniera di ridurli al minimo.

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L06

PRAGMATICA DELLA COMUNICAZIONE UMANA

Il laboratorio vuole esaminare gli aspetti della pragmatica dal

punto di vista dei suoi effetti e nel sistema interattivo

relazionale per condurre il corsista a prendere coscienza della

necessità della meta cognizione quando si è in un contesto

sistemico relazionale (uscire fuori dal sistema…).

Il comportamento del singolo può essere spiegato dal punto di vista sistemico e può disvelarsi come circolarità della causalità. Un sistema è interattivo quando è aperto e distinto dalla totalità, dalla retroazione e dalla sua equi finalità. Le condizioni finali di un sistema possono determinargli l’equilibrio e non è detto che simili situazioni di partenza conducano agli stessi risultati conclusivi. I sistemi aperti devono essere studiati in relazione al tempo: relazioni in corso, regole di relazione e omeostasi famigliare. Nel mondo è difficile se non impossibile stabilire delle regole bensì soltanto dei casi. Non è detto che il miglioramento in una parte del sistema, in un soggetto per esempio, significhi miglioramento del sistema in generale. Ciò porta all’impossibilità di non comunicare su due livelli: il livello di contenuto e il livello di relazione. Chi si…cala nella comunicazione segue la punteggiatura della sequenza degli eventi. Il problema della punteggiatura si risolve soltanto con la meta comunicazione: uscendo cioè dal sistema della relazione. La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione tra i comunicanti. La comunicazione può essere numerica ed analogica. La prima è quella retta dalle regole della logica. La seconda è, invece, quella del corpo, del ritmo del discorso e delle parole. L’uomo ha necessità, per comunicare, di combinare i due moduli quello numerico e quello analogico. L’interazione tra le persone può essere simmetrica e complementare a seconda che siano fondati sull’uguaglianza o sulla differenza. Agli assiomi della comunicazione sono annesse

Infanzia

Primaria

Secondaria di 1°

grado

Secondaria di 2°

grado

Docenti di sostegno Educatori

prof. Nicola Tudisco

Dirigente Scolastico

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delle patologie. La prima patologia è che è impossibile non comunicare. La seconda patologia è quella legata ai livelli comunicativi di contenuto e di relazione e alla creazione di relazioni simmetriche o complementari. La terza patologia è legata alle profezie che si autodeterminano nel senso che ognuno di noi, quando è affetto da questa patologia fa in maniera di divenire ciò che gli altri dicono e pensano di lui…secondo ciò che lui stesso opina pensino gli altri…di lui. La patologia legata al quinto assioma è fatta di interazione complementare e simmetrica. In una comunicazione sana sono presenti entrambe le modularità.

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

A partire dalla ricerca azione e dalla lettura della bibliografia

verrà chiesto al corsista di esprimere in un saggio breve di 250

parole le sue valutazioni critiche su uno dei cinque

paradigmi/assiomi della comunicazione che verranno studiati

oppure su una o più delle patologie ad essi connesse.

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3) Valutazione didattica e valutazione di sistema

Titolo LABORATORIO FORMATIVO

BREVE SINTESI ATTIVITÀ DOCENTI DESTINATARI

FORMATORE

L07

CERTIFICAZIONE E VALUTAZIONE I – II CICLO SULLA BASE DELLA L. 107/2015 E DEL D. LGS.VO N. 62/2017

Il corso si propone di fare il punto sulla certificazione e valutazione alla luce del nuovo assetto normativo derivante dalla legge n. 107/2015 e quindi dal decreto n. 62/2017 con particolare riferimento ai momenti di passaggio essenziali tra un ordine / grado di scuola e l’altro (classe 5^ primaria / classe 3^ secondaria I grado / classe 2^ secondaria di II grado). La finalità è quella di rendere più autonomi i docenti nella risoluzione di casi pratici e più consapevoli nell’importanza della documentazione delle procedure e nella formazione degli atti. Nodi centrali trattati:

- La certificazione delle competenze al termine del 1° ciclo d’istruzione e il raccordo con la certificazione al termine del biennio della secondaria superiore

- La certificazione delle competenze al 2^ anno di scuola secondaria superiore (DM 139/2007)

Primaria

Secondaria di 1°

grado

Secondaria di 2°

grado

Docenti di sostegno

Dott.ssa Pierangela Dagna

Formatore Albo Ambito AL02

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

Presentazione di casi pratici – ricorrenti nella prassi scolastica - che i corsisti dovranno risolvere

L08

LABORATORIO DEL PENSIERO, PICCOLE TESTE GRANDI IDEE

Verrà trattato il tema della valutazione formativa nella scuola

dell’infanzia. Saranno presentati gli strumenti di osservazione e di

autovalutazione, il portfolio e il sociogramma.

La proposta didattica ha un taglio totalmente pratico operativo, gli

argomenti vengono affrontati attraverso brevi spunti teorici seguiti

da esercitazioni in piccolo gruppo, brainstorming e riflessioni in

plenaria.

Infanzia prof.ssa Ilaria Piccozzi

Formatore Albo Ambito AL02

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

15

Alla fine del percorso i partecipanti avranno ideato, strutturato e

sperimentato attività didattiche, rubriche valutative e griglie

osservative tarate sulle esigenze specifiche dei propri alunni.

L09

(RI)PENSARE PER COMPETENZE. UN’INTRODUZIONE ALLA PROGETTAZIONE, DIDATTICA E VALUTAZIONE IN UN’OTTICA DI COMPETENZA

Il seminario intende promuovere tra i docenti la comprensione

professionale scolastica del tema Competenze, superando le

“strette” di approcci esclusivamente extrascolastici (psicologico,

soft skills, teorie del lavoro, ma anche approcci di mero

commento legislativo, ecc.) per aiutare i docenti a capire a ad

agire nel loro lavoro quotidiano.

Secondaria di 1°

grado

Secondaria di 2°

grado

Docenti di sostegno

Dott. Paolo Ravazzano

Formatore Albo Ambito AL02

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

Un’ipotesi di Unità di Apprendimento o di Prova Esperta

attraverso la compilazione, anche parziale, della scheda-base o

l’elaborazione della consegna ai ragazzi

16

5) Contrasto alla dispersione scolastica

Titolo LABORATORIO FORMATIVO

BREVE SINTESI ATTIVITÀ DOCENTI DESTINATARI

FORMATORE

L10

FLIPPED

CLASSROOM E

DIDATTICA ATTIVA

Videolezioni a casa e attività cooperative in classe: questi sono i due

semplici principi della flipped classroom che intendono mettere al

centro dell’agire educativo l’alunno, le sue conoscenze e le sue

competenze individuali e sociali.

L’unità formativa intende presentarne la metodologia per promuovere

un modello di didattica attiva e costruttiva.

Lungi dall’essere solo teoria, il corso presenta delle esperienze già attuate da docenti italiani e ha come fine la progettazione di una flipped lesson tramite l’utilizzo di piattaforme online (Khan Academy, TedED, Moodle) e software freeware (Screencast-O-Matic, Apowersoft, Windows Movie Maker).

Secondaria di 1°

grado

Secondaria di 2°

grado

Docenti di sostegno Educatori

Dott. Botto Matteo

Formatore Albo Ambito AL02

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE I docenti saranno coinvolti nella creazione di una flipped lesson che

verrà validata dal formatore.

L11

DALLO SCARABOCCHIO AL RACCONTO. GIOCHI, STRATEGIE E PERCORSI GRAFICI PER ILLUSTRARE E INVENTARE STORIE

Il laboratorio si configura come percorso di ricerca ed esplorazione operativa delle potenzialità del segno grafico istintivo finalizzato alla didattica, attraverso un approccio ludico, collettivo e di condivisione. Verranno descritte, visionate e analizzate esperienze, proposta un’attività grafica guidata per gruppi di lavoro con sintesi condivisa dei risultati.

Infanzia

Primaria

Docenti di sostegno Educatori

prof. ssa Adriana Margaria

Docente di A009 Formatore Albo

Ambito AL02

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

L’elaborato finale a cura dei docenti neoassunti partecipanti sarà un documento in formato digitale (Power Point/PDF/Word).

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6) Inclusione sociale e dinamiche interculturali

Titolo LABORATORIO FORMATIVO

BREVE SINTESI ATTIVITÀ DOCENTI DESTINATARI

FORMATORE

L12

DISAGIO E PROMESSA DELL’INTERCULTURALITÀ

La dimensione multiculturale e interculturale del vivere associato costituisce senza dubbio una parte rilevante del “destino del nostro tempo”. Il laboratorio si propone innanzitutto di ricostruire i profili storico-concettuali dei dibattiti contemporanei intorno a tali dimensioni. Esso si concentra dunque sulla presentazione critica di alcuni dei principali concetti che in particolare l’età interculturale ha sviluppato e trasformato, con specifico riferimento alla figura dell’“altro”. Tale figura sarà indagata a partire dalla costitutiva duplicità che essa contiene: quale “disagio morale”, prima facie, ma anche quale “promessa” di allargamento prospettico e chance d’integrazione del nostro “racconto identitario”, individuale e di gruppo. Tale concetto-cardine sarà per altro presentato e decostruito criticamente in dialogo con ulteriori lemmi, rientranti in un ideale “lessico dell’interculturalità” dai profili ancora frastagliati e in costante trasformazione: identità, riconoscimento/misconoscimento, libertà (negativa, positiva, sociale), cultura, religione, valore, differenza, integrazione, gruppo, comunità, società. Ciò al fine di costituire un’ideale “cellula” di vocabolario dell’integrazione elaborata e condotta attraverso l’azione didattica.

Infanzia

Primaria

Secondaria di

1° grado

Secondaria di

2° grado

Docenti di sostegno Educatori

Prof. Alberto Pirni Formatore Albo

Ambito AL02

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

In questa attività, si chiede di presentare un lavoro di rielaborazione individuale caratterizzato da 4 elementi costruttivi:

- Analisi di uno dei saggi presentati dal formatore - Inserimento all’interno di un percorso didattico

- Riferimento a un caso concreto recente

18

L13

LA GESTIONE DELLA CLASSE PLURILINGUE: TRA ITALIANO L2 E MANTENIMENTO DELLE LINGUE DI ORIGINE

La scuola italiana da anni accoglie studenti con background migratorio.

Questo incontro di formazione intende mettere in luce due aspetti principali: da un lato, la gestione dei “nuovi inserimenti”, che ha assunto una veste meno emergenziale, ma che rimane un tema su cui docenti disciplinari e di sostegno si confrontano, specie in merito all’esigenza di acquisizione della lingua italiana da parte degli studenti di origine straniera.

Dall’altro lato, si intende focalizzare sulla situazione degli studenti di seconda generazione. Nati in Italia, e solitamente con un livello di competenze linguistiche di base in italiano più solido, spesso vengono identificati come “nuovi italiani”, senza una opportuna riflessione sulla graduale perdita della lingua di origine. Mentre gli studi sul bilinguismo dimostrano l’importanza, sia a livello socioculturale che cognitivo, del mantenimento della lingua di origine, la scuola, per necessità e mancanza di tempo e/o risorse, tende a focalizzare maggiormente sul pieno apprendimento della lingua italiana.

Questo modulo intendere proporre una riflessione sulla legittimazione delle lingue degli studenti con background migratorio, come strumento di “empowerment”, ma anche come momento di arricchimento della classe e di de-gerarchizzazione linguistica e culturale da parte degli studenti di origine italiana, che saranno a loro volta chiamati a riflettere sul proprio repertorio linguistico dialettale.

Il programma specifico, prevede i seguenti argomenti:

-gli studenti di origine straniera neo-arrivati: protocolli di accoglienza

-verifica delle competenze linguistiche in entrata e in itinere:

Primaria

Secondaria di

1° grado

Prof.ssa Valentina Carbonara

Formatore Albo Ambito AL02

19

livelli BICS e CALP

-il potenziamento linguistico in classe e fuori dalla classe: tra CLIL e italiano L2

-la semplificazione testuale

-il bilinguismo: vantaggi cognitivi e linguistici

-il plurilinguismo in classe, i documenti europei e nazionali: il CARAP e gli approcci plurali in Italia

-la valorizzazione delle lingue di origine degli studenti di seconda generazione: il translanguaging come pratica didattica multilingue.

-pratiche di translanguaging: dalla trasformazione del panorama linguistico della classe all’utilizzo di testi plurilingui con LIM

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE I docenti potranno scegliere fra due tipi di elaborato, a seconda delle loro esigenze reali in classe:

-un lavoro di semplificazione e adattamento di un testo/unità disciplinare per studenti di origine straniera neo-arrivati o con competenze limitate in italiano L2 per lo studio (CALP)

-un lavoro di progettazione di una unità di translanguaging per classi con studenti di seconda generazione con una competenza in italiano L2 già elevata o nativa, con focus, quindi, sulle lingue di origine.

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7)

Orientamento

e alternanza

scuola lavoro

Titolo LABORATORIO FORMATIVO

BREVE SINTESI ATTIVITÀ DOCENTI DESTINATARI

FORMATORE

L14

IL DOCENTE TUTOR ASL

Il laboratorio si propone di fornire al docente incaricato di ricoprire il ruolo di tutor ASL una formazione pratica, supportata da esempi reali; verranno trattati brevemente i compiti del docente tutor: monitoraggio delle attività e verifica del corretto svolgimento del percorso, valutazione delle strutture ospitanti, contributo alla valutazione dello studente, rapporti con il tutor aziendale.

Gli argomenti trattati saranno spunto di confronto e di riflessione.

Secondaria di

2° grado

Docenti

Sostegno

Prof.ssa Daniela

Franza

Formatore Albo

Ambito AL02

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

Prendendo spunto dal materiale fornito e dalle riflessioni scaturite durante l’incontro in presenza, i docenti devono produrre un breve elaborato sulla figura del docente tutor, riportando esperienze personali, se possibile, o presenti nell’Istituto scolastico di servizio.

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8) Buone pratiche di didattiche disciplinari

Titolo LABORATORIO FORMATIVO

BREVE SINTESI ATTIVITÀ DOCENTI DESTINATARI

FORMATORE

L15

FARE LABORATORIO DI SCIENZE SENZA LABORATORIO

Proviamo a riprodurre in classe un laboratorio d’ambiente. Utilizziamo materiali conosciuti dai bambini (le foglie) e creiamo un percorso per imparare ad osservare e descrivere la semplice realtà della natura.

Infanzia

Primaria

prof.ssa Roberta Ferrando

Formatore Albo Ambito AL02

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

L'elaborato prevede la progettazione del percorso laboratoriale (prerequisiti, attività e obiettivi).

L16

INTRODUZIONE ALLA METODOLOGIA CLIL

Il laboratorio intende essere una breve presentazione della metodologia CLIL, applicabile a tutte le tipologie di scuole: verranno indicate linee guida da ampliare in modo autonomo ed adattare alle proprie necessità. La lingua utilizzata sarà in prevalenza l’italiano e saltuariamente l’inglese in quanto è la lingua europea maggiormente usata.

Infanzia

Primaria

Secondaria di 1°

grado

Secondaria di

2° grado

prof.ssa Alessandra Visca

Docente di AB24 Formatore Albo

Ambito AL02

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

Nella seconda parte del laboratorio il corsista potrà iniziare ad

abbozzare un lesson plan, cioè un’unità didattica CLIL da utilizzare

in una delle proprie classi. Questo costituirà l’elaborato finale

nell’ambito della raccolta della documentazione prodotta dai

neoassunti come output del laboratorio.

L17

IL ROMANZO STORICO: UNA FONTE OGGETTIVA O SOGGETTIVA?

Nel laboratorio verranno presentati alcuni romanzi storici, importanti non solo da punto di vista strettamente letterario, ma anche da quello puramente storico. Si presenteranno ai neoassunti delle unità didattiche di italiano-storia in cui è previsto l’utilizzo del romanzo storico come importante fonte storica.

prof. Marco Dolermo

Docente di A012 Formatore Albo

Ambito AL02

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TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

Ai neoassunti sarà richiesto di produrre unità didattiche fondate sull’utilizzo di brani di romanzi storici nel corso di lezioni in classe di storia

L18

L’INTERDISCIPLINARIET

À E LE COMPETENZE

NEI GIOCHI MOTORI

Proposte di giochi motori polivalenti con obiettivi interdisciplinari utilizzabili nella scuola primaria e secondaria. Riflessioni sulla valenza del gioco e sulla metodologia più adatta

alla valorizzazione delle diverse capacità per lo sviluppo delle

competenze. Proposte di giochi motori polivalenti con obiettivi

interdisciplinari utilizzabili nella scuola primaria e secondaria.

Riflessioni sulla valenza del gioco e sulla metodologia più adatta alla valorizzazione delle diverse capacità per lo sviluppo delle competenze. Semplice attività pratica in palestra.

Infanzia

Primaria

Secondaria di 1°

grado

Secondaria di

2° grado

Docenti di sostegno Educatori

prof.ssa Elena Gerzeli

Docente di A048 Formatore Albo

Ambito AL02

TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE

Sarà richiesto di ideate almeno due giochi motori interdisciplinari con le caratteristiche viste in fase plenaria a cura del docente formatore e sperimentate durante l’attività pratica.