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CATALOGO DEI LABORATORI FORMATIVI
Struttura del corso a cura della Scuola Polo N° ore
Date
Incontro propedeutico iniziale 3
3 novembre 2017
n° 1 Laboratorio formativo relativo all’area trasversale 4) Bisogni educativi speciali e disabilità n° 1 Laboratorio formativo relativo all’ Educazione allo sviluppo sostenibile n° 2 Laboratori formativi scelti dai corsisti tra quelli proposti della scuola polo relativamente alle altre 7 aree trasversali. Occorre che, per l’attivazione del laboratorio, vi siano almeno dieci iscrizioni L’individuazione dei laboratori che ciascun corsista intende seguire dovrà avvenire attraverso compilazione di apposito format online PRESCRITTIVAMENTE entro il 10 novembre ore 22:00
12 30 novembre al 30 aprile
in base al calendario di prossima costituzione
Incontro di restituzione 3 Seconda metà di aprile
Ogni laboratorio prevede le seguenti attività:
ATTIVITA’ Aula DURATA DI MASSIMA
Presentazione del tema a cura del formatore Aula multifunzionale/ Aula 1E LL 1 ora
Lavoro di gruppo: suddivisi in piccoli gruppi i corsisti dovranno svolgere l’esercitazione proposta. Il lavoro svolto e rifinito dai singoli corsisti sarà consegnato sulla Piattaforma Moodle d’Istituto e, una volta validato dal formatore, costituirà parte integrante del portfolio di ciascun corsista da presentare al Comitato di valutazione della scuola di appartenenza
Aule dell’Istituto 1 ora
Ritrovo in plenaria per una rapida sintesi dei lavori di gruppo Aula multifunzionale/ Aula 1E LL 1 ora
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Al termine verrà chiesto al corsista di compilare un questionario di soddisfazione per ogni laboratorio frequentato.
Il calendario prevede che le lezioni vengano organizzate nei seguenti giorni e orari:
Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì Dalle 14:30 alle 17:30
Sabato Dalle 9:00 alle 12:00
LABORATORI FORMATIVI OBBLIGATORI – uno, a scelta, tra questi 3
4) Bisogni educativi speciali e disabilità
Titolo LABORATORIO FORMATIVO
BREVE SINTESI ATTIVITÀ DOCENTI DESTINATARI
FORMATORE
B01
DAL PDP ALLA PRATICA DIDATTICA
Come personalizzare l’attività didattica; riduzione e semplificazione degli obiettivi; aspetti qualificanti il PDP ed il PDT; alunni BES ed EES;
Infanzia
Primaria
Secondaria di 1°
grado
Secondaria di 2°
grado
Docenti di sostegno
prof. Ugo Avalle Formatore Albo
Ambito AL02
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
L’elaborato finale consisterà nell’analisi di un caso generico o tratto dalla propria esperienza professionale e la relativa stesura di un PDP
B02
ANALISI DELL'INCLUSIVITA' A SCUOLA, TRA DOCUMENTI UFFICIALI E IL CONTESTO REALE
Un docente neoassunto deve imparare a conoscersi ed orientarsi
negli ambienti scolastici ed istituzionali per inserirsi, interagire ed
agire in modo funzionale, per adattarsi con flessibilità, ed
apportare miglioramenti. Occorrono allora chiavi di lettura efficaci
per un'analisi sistematica dell'offerta formativa, anche per gli
aspetti dell'inclusione del proprio istituto scolastico. Si invitano
quindi i corsisti a raccogliere elementi all'interno degli istituti per
valutarne il livello di inclusività, sia tra i documenti ufficiali, sia in
contesto reale, per poi individuare possibili obiettivi di
Infanzia
Primaria
Secondaria di 1°
grado
Secondaria di 2°
grado
dott.ssa Marina Fasce
Formatore Albo Ambito AL02
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miglioramento. Quindi, si elencano le fasi di attività:
1. Plenaria: breve rassegna della natura dei documenti ufficiali
identificativi di un istituto scolastico e contenenti proposte
formative \ inclusive: Rav Ptof Piano di Miglioramento e Piano per
l'Inclusione
2. Plenaria: brainstorming, circa la valutazione del livello di
inclusività di un istituto. Gli indicatori di una scuola \ classe
inclusiva.
3. Plenaria: elementi di un contesto educativo \ significato di
inclusione (slide)
4. Lavori di gruppo: elementi da cercare all'interno dei documenti
ufficiali di un istituto; analisi facilitatori \barriere, ostacoli (ottica
ICF)
5: Confronto in plenaria sugli elementi emersi; illustrazione della consegna per la documentazione da inviare.
Docenti di sostegno Educatori
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
Analisi del PI entro il Ptof e del PdM del proprio istituto in base alla
presenza di indicatori di inclusività sviluppati a lezione, mediante
una tabella a doppia entrata; analisi del contesto reale in termini
di facilitatori \ ostacoli per l'inclusione e formulazione di un
potenziale concreto obiettivo di miglioramento.
B03
BES INFANZIA: INDICAZIONI PER UNA SCHEDA DI PASSAGGIO ALLA SCUOLA
Gli alunni con B.E.S. rientrano nell’area dello svantaggio scolastico, che comprende disabilità, disturbi evolutivi-specifici, svantaggio socio-economico. Si chiede di approfondire la conoscenza di strumenti operativi specifici per cercare di capire come affrontare le varie situazioni che si possono incontrare alla scuola
Infanzia
Primaria
dott.ssa Pierangela Dagna
Formatore Albo Ambito AL02
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PRIMARIA dell’infanzia con bambini aventi tali problematiche, permettendo loro una serena vita scolastica.
A) riconoscere i bambini con B.E.S. (principali profili clinico diagnostici anche con riferimento a noti test diagnostici)
B) attivare strategie inclusive per facilitare l’inclusione del bambino in sezione
C) presentazione di strategie da adottare in base alle difficoltà riscontrate (misure compensative e dispensative)
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
Fornire spunti per elaborare un PDP per i 5enni da condividere con la famiglia
LABORATORI FORMATIVI OBBLIGATORI – uno, a scelta, tra questi 5
Educazione allo sviluppo sostenibile
Titolo LABORATORIO FORMATIVO
BREVE SINTESI ATTIVITÀ DOCENTI DESTINATARI
FORMATORE
S01
PERCORSI DI CITTADINANZA GLOBALE E CONSAPEVOLE SUI TEMI DELL’ ECONOMICA E DELLA FINANZA
Partendo dagli spunti forniti dall’AGENDA GLOBALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE 2030 e dalla priorità “competenze chiave di cittadinanza” prevista nel RAV della scuola, fornire ai docenti strumenti didattici e metodologici utili per sviluppare percorsi di cittadinanza attiva e consapevole sui temi dell’economia e della finanza con riferimento ai materiali già sperimentati dall’USR con il protocollo CONSECON (Consapevolezza economica) sottoscritto a Torino il 6/6/2017 con Banca d’Italia, FEDUF, INPS, Museo del Risparmio, Comitato Torino Finanza, Agenzia delle Entrate, Scuola di Economia Civile. I docenti, opportunamente guidati, avranno la possibilità di fruire dei materiali della neonata piattaforma didattica www.consecon.it
Primaria
Secondaria di 1°
grado
Secondaria di
2° grado
Docenti di sostegno Educatori
dott.ssa Pierangela Dagna
Formatore Albo Ambito AL02
5
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
Progettazione di una traccia di percorso didattico sui temi dell’educazione economico e finanziaria sostenibile avendo a riguardo alla/alle classe/classi assegnate al docente
S02
OSSERVARE LA TERRA
Si presenterà sinteticamente una attività dell’ESA TEACHER
WORKSHOP seguito dal formatore nell’ottobre 2017.
L’osservazione della Terra tramite i satelliti permette di scoprire
caratteristiche del nostro pianeta non osservabili al suolo. Studiare
queste caratteristiche permette elaborare considerazioni sul suo
stato di salute, sul tempo meteorologico, sui cambiamenti climatici
ed eventi correlati (riscaldamento globale, acidificazione dei mari,
evoluzione della vegetazione). Si presenteranno alcuni strumenti
Internet per la raccolta e lo studio di dati satellitari, liberamente
accessibili al pubblico: Google Earth, EO Browser.
Infanzia
Primaria
Secondaria di 1°
grado
Secondaria di
2° grado
prof.ssa Raffaella Schellino
Docente A050 Formatore Albo
Ambito AL02
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
Esame e considerazioni relative a uno spunto di osservazione
satellitare (scelto in una rosa di proposte del formatore), ed
elaborazione di una traccia di lezione basata su tale spunto.
S03
LA GEOTERMIA NEL
PANORAMA DELLE
ENERGIE RINNOVABILI
L'attività prende le mosse dal concetto di energia sostenibile definendo i vari tipi di sostenibilità delle forme di energia genericamente “rinnovabili” presenti sul pianeta e sfruttate/sfruttabili al fine della produzione energetica; Si procede con la classificazione delle varie forme di
energia geotermica inquadrandole anche nel panorama normativo comunitario e nazionale.
Secondaria di 1°
grado
Secondaria di
2° grado
prof. Marco Orsi Docente A050
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Si passa a presentare la varie modalità di sfruttamento della geotermia a bassa entalpia nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.
Si propone una attività finale volta alla valutazione delle forme di sfruttamento delle energie rinnovabili presenti sul territorio (1 a scelta)
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE Unità didattica di insegnamento su attività e risultati da proporre nelle proprie classi su presentazione Power Point PPT
S04
ELEMENTI DI SOSTENIBILITÀ NEGLI ORGANISMI EDILIZI
- Presentazione del tema: significato e importanza della
sostenibilità degli organismi edilizi (in plenaria); - Esposizione dei criteri e dei parametri della sostenibilità, con
eventuale supporto di materiale audiovisivo, slides o documenti digitali (in plenaria);
- Esercitazione per gruppi: esame e discussione collegiale dei documenti esposti e consegnati in forma digitale ai corsisti, relativa ai criteri e parametri dell’edilizia sostenibile (per gruppi, durante l’incontro);
- Esercitazione individuale: formulazione di una unità didattica di insegnamento per una classe e una materia di competenza del corsista, finalizzata alla trasmissione agli allievi del significato, degli obiettivi e dei criteri e parametri della sostenibilità degli organismi edilizi (individuale differita).
Secondaria di 1°
grado
Secondaria di 2° grado
prof. Fabrizio Mangini
Docente A008
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
Unità didattica di insegnamento per una classe e una materia di competenza del corsista, finalizzata alla trasmissione agli allievi del significato, degli obiettivi e dei contenuti della sostenibilità degli organismi edilizi.
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S05
SOSTENIBILITÀ COME
GIUSTIZIA
INTERGENERAZIONALE.
Inquadramento
preliminare dei “17
obiettivi di sviluppo
sostenibile”
Il laboratorio si propone di offrire un preliminare inquadramento dei
“17 obiettivi di sviluppo sostenibile” promossi dalle Nazioni Unite
nell’ambito dell’“Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”, con
particolare riferimento alla loro adozione da parte dell’Unione
Europea.
Una specifica attenzione sarà dedicata all’obiettivo 16 (“Promuovere
società giuste, pacifiche e inclusive”). In tale contesto, si intende
elaborare il nesso tra sostenibilità e giustizia proposto nel titolo,
cercando di comprendere le attuali sfide legate a tali ambiti
problematici.
Un focus identificativo dell’approccio che sarà presentato riguarda il
concetto di giustizia intergenerazionale e l’attuale dibattito intorno
ad esso. Si intende soffermarsi sull’emersione critica delle specificità
di tale concetto come chiave metodica per interpretare l’idea di
sostenibilità nel contesto contemporaneo e in relazione agli scenari
futuri in costante articolazione e aggiornamento.
Tale declinazione metodica sarà proposta come applicabile a tutti gli
ulteriori “obiettivi di sviluppo sostenibile” – e sulla verifica di tale
approccio si incentrerà l’attività di gruppo promossa nell’ambito del
laboratorio e la successiva attività di elaborazione individuale.
Infanzia
Primaria
Secondaria di 1°
grado
Secondaria di
2° grado
Docenti di sostegno Educatori
Prof. Alberto Pirni
Formatore Albo Ambito AL02
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
Si richiede l’elaborazione di un elaborato individuale, che analizzi un
caso di studio rientrante nell’alveo tematico della sostenibilità in
relazione alle declinazioni proposte nei “17 obiettivi di sviluppo
sostenibile”. Tale lavoro sarà sviluppato a partire dallo strumentario
teorico e metodologico rientrante nel concetto di “giustizia
intergenerazionale” proposto nell’ambito del lavoro in aula.
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LABORATORI FORMATIVI – due, a scelta, tra questi
1) Nuove tecnologie e loro impatto sulla didattica
Titolo LABORATORIO FORMATIVO
BREVE SINTESI ATTIVITÀ DOCENTI DESTINATARI
FORMATORE
L01
USO DIDATTICO DELLA LIM
Analisi delle diverse funzionalità della lavagna interattiva multimediale e del loro migliore utilizzo nelle attività didattiche.
Infanzia
Primaria
Secondaria di 1°
grado
Secondaria di 2°
grado
Docenti di sostegno Educatori
prof. Massimo Priano
Docente di A027
Formatore Albo Ambito AL02
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
Stesura di un progetto di una lezione o di un breve percorso didattico in cui sia previsto l’uso della LIM
L02
SISTEMI CLOUD: APPLICAZIONI DIDATTICHE
Concetto di “cloud computing” e presentazione di alcune risorse cloud utili in contesti didattici.
Infanzia
Primaria
Secondaria di 1°
grado
Secondaria di 2°
grado
Docenti di sostegno Educatori
prof. Massimo Priano
Docente di A027
Formatore Albo Ambito AL02
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
Relazione i cui si dovrà analizzare almeno un sistema cloud evidenziandone le caratteristiche peculiari che lo rendono idoneo ad un suo impiego didattico.
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L03
LABORATORIO DI MATEMATICA CON GEOGEBRA: ESPERIENZE DIDATTICHE
Durante il laboratorio verranno presentate esperienze didattiche afferenti alla modalità denominata “laboratorio di matematica” che prevede la progettazione di un insieme strutturato di attività volte alla costruzione di significati degli oggetti matematici a partire da situazioni-problema. Tra i possibili strumenti utilizzabili in quest’ottica verrà in questa sede privilegiato il software di geometria dinamica Geogebra. Ai neoassunti verranno forniti opportuni materiali e verrà richiesto di costruire una situazione didattica da proporre ad una delle sue classi.
Primaria
Secondaria di 1°
grado
Secondaria di 2° grado
prof.ssa Alessandra Zaccone
Docente di A027
Formatore Albo Ambito AL02
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
Progettazione di una situazione didattica da presentare seguendo un apposito format cui allegare i relativi file di geogebra
L04
ETICA DELLA TECNOLOGIA: PROFILI E PROBLEMI DEL “POTENZIAMENTO UMANO”
La riflessione che si è soliti racchiudere all’interno dell’etichetta “tecnica” è motivo ricorrente della riflessione filosofica occidentale, a partire dalle sue origini nel mondo greco. Il laboratorio, lasciando sullo sfondo la ricostruzione storico-concettuale di tale termine, propone una problematizzazione etica di alcuni sviluppi tecnologici, con particolare riferimento a quelli che più da vicino toccano l’umano nell’età contemporanea. Il focus principale sarà costituito dal tema del “potenziamento umano” (human enhancement). Si tratta di ulteriore etichetta all’interno della quale sono accumunati – non di rado sbrigativamente – vari “supporti” bio-tecnologici spesso già disponibili sul mercato. Essi abbracciano molteplici campi, dalla dimensione farmacologica a quella bio-robotica, passando per realtà virtuale e cyborg ed “estensioni” neuro-fisiologiche orientate al potenziamento morale e cognitivo. Si offrirà un preliminare inquadramento di tale insieme definitorio facendo riferimento al dibattito tra i cosiddetti “post-umanisti” e
Infanzia
Primaria
Secondaria di 1°
grado
Secondaria di 2°
grado
Docenti di sostegno Educatori
Prof. Alberto Pirni
Formatore Albo Ambito AL02
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“bio-conservatori”. Si proseguirà cercando di analizzare criticamente gli aspetti problematici, con riferimento almeno alle fondamentali dialettiche “potenziamento/cura” e “bisogno/vantaggio”. Si proporrà infine un allargamento tematico e riflessivo, con l’obiettivo di stimolare un approccio consapevole ed un utilizzo critico-valutativo degli apparati tecnologici in crescente diffusione presso le più giovani generazioni. TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
Elaborare un testo che tratti i seguenti punti: - analisi di uno dei saggi proposti dal formatore - studio della ricaduta didattica dei tema in riferimento
ad un particolare “device” e progettazione del percorso didattico relativo
- sitografia di riferimento
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2) Gestione della classe e problematiche relazionali
Titolo LABORATORIO FORMATIVO
BREVE SINTESI ATTIVITÀ DOCENTI DESTINATARI
FORMATORE
L05
GESTIONE DELLA CLASSE E ANALISI DEL RISCHIO BURNOUT
L’ambito relazionale nel quale il docente si trova a svolgere le complesse ed articolate attività è costituito da fattori che devono essere individuati a priori al fine di una corretta gestione della classe. Si tratta di una sorta di analisi dei rischi emotivi in quanto il mestiere del docente è tra quelli più a rischio burn out (situazione emotiva di stasi e inerzia emozionale che può evolvere in certe condizioni in patologia). È nei compiti del docente conoscerne gli aspetti suoi strutturali, la sua invasività e, per contro, le strategie di coping utili a determinare o a rideterminare una situazione di serenità conditio sine qua non per svolgere nel migliore dei modi la sua difficile professione.
Infanzia
Primaria
Secondaria di 1°
grado
Secondaria di 2°
grado
Docenti di sostegno Educatori
prof. Nicola Tudisco
Dirigente Scolastico
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
Verranno proposti casi da analizzare attinti dai diversi ordini di scuola, a partire dai quali e con l’uso degli strumenti interpretativi ed analitici che verranno forniti in piattaforma, i corsisti dovranno comprendere la specificità dei rischi insiti nelle relazioni anche in ambito docente e la maniera di ridurli al minimo.
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L06
PRAGMATICA DELLA COMUNICAZIONE UMANA
Il laboratorio vuole esaminare gli aspetti della pragmatica dal
punto di vista dei suoi effetti e nel sistema interattivo
relazionale per condurre il corsista a prendere coscienza della
necessità della meta cognizione quando si è in un contesto
sistemico relazionale (uscire fuori dal sistema…).
Il comportamento del singolo può essere spiegato dal punto di vista sistemico e può disvelarsi come circolarità della causalità. Un sistema è interattivo quando è aperto e distinto dalla totalità, dalla retroazione e dalla sua equi finalità. Le condizioni finali di un sistema possono determinargli l’equilibrio e non è detto che simili situazioni di partenza conducano agli stessi risultati conclusivi. I sistemi aperti devono essere studiati in relazione al tempo: relazioni in corso, regole di relazione e omeostasi famigliare. Nel mondo è difficile se non impossibile stabilire delle regole bensì soltanto dei casi. Non è detto che il miglioramento in una parte del sistema, in un soggetto per esempio, significhi miglioramento del sistema in generale. Ciò porta all’impossibilità di non comunicare su due livelli: il livello di contenuto e il livello di relazione. Chi si…cala nella comunicazione segue la punteggiatura della sequenza degli eventi. Il problema della punteggiatura si risolve soltanto con la meta comunicazione: uscendo cioè dal sistema della relazione. La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione tra i comunicanti. La comunicazione può essere numerica ed analogica. La prima è quella retta dalle regole della logica. La seconda è, invece, quella del corpo, del ritmo del discorso e delle parole. L’uomo ha necessità, per comunicare, di combinare i due moduli quello numerico e quello analogico. L’interazione tra le persone può essere simmetrica e complementare a seconda che siano fondati sull’uguaglianza o sulla differenza. Agli assiomi della comunicazione sono annesse
Infanzia
Primaria
Secondaria di 1°
grado
Secondaria di 2°
grado
Docenti di sostegno Educatori
prof. Nicola Tudisco
Dirigente Scolastico
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delle patologie. La prima patologia è che è impossibile non comunicare. La seconda patologia è quella legata ai livelli comunicativi di contenuto e di relazione e alla creazione di relazioni simmetriche o complementari. La terza patologia è legata alle profezie che si autodeterminano nel senso che ognuno di noi, quando è affetto da questa patologia fa in maniera di divenire ciò che gli altri dicono e pensano di lui…secondo ciò che lui stesso opina pensino gli altri…di lui. La patologia legata al quinto assioma è fatta di interazione complementare e simmetrica. In una comunicazione sana sono presenti entrambe le modularità.
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
A partire dalla ricerca azione e dalla lettura della bibliografia
verrà chiesto al corsista di esprimere in un saggio breve di 250
parole le sue valutazioni critiche su uno dei cinque
paradigmi/assiomi della comunicazione che verranno studiati
oppure su una o più delle patologie ad essi connesse.
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3) Valutazione didattica e valutazione di sistema
Titolo LABORATORIO FORMATIVO
BREVE SINTESI ATTIVITÀ DOCENTI DESTINATARI
FORMATORE
L07
CERTIFICAZIONE E VALUTAZIONE I – II CICLO SULLA BASE DELLA L. 107/2015 E DEL D. LGS.VO N. 62/2017
Il corso si propone di fare il punto sulla certificazione e valutazione alla luce del nuovo assetto normativo derivante dalla legge n. 107/2015 e quindi dal decreto n. 62/2017 con particolare riferimento ai momenti di passaggio essenziali tra un ordine / grado di scuola e l’altro (classe 5^ primaria / classe 3^ secondaria I grado / classe 2^ secondaria di II grado). La finalità è quella di rendere più autonomi i docenti nella risoluzione di casi pratici e più consapevoli nell’importanza della documentazione delle procedure e nella formazione degli atti. Nodi centrali trattati:
- La certificazione delle competenze al termine del 1° ciclo d’istruzione e il raccordo con la certificazione al termine del biennio della secondaria superiore
- La certificazione delle competenze al 2^ anno di scuola secondaria superiore (DM 139/2007)
Primaria
Secondaria di 1°
grado
Secondaria di 2°
grado
Docenti di sostegno
Dott.ssa Pierangela Dagna
Formatore Albo Ambito AL02
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
Presentazione di casi pratici – ricorrenti nella prassi scolastica - che i corsisti dovranno risolvere
L08
LABORATORIO DEL PENSIERO, PICCOLE TESTE GRANDI IDEE
Verrà trattato il tema della valutazione formativa nella scuola
dell’infanzia. Saranno presentati gli strumenti di osservazione e di
autovalutazione, il portfolio e il sociogramma.
La proposta didattica ha un taglio totalmente pratico operativo, gli
argomenti vengono affrontati attraverso brevi spunti teorici seguiti
da esercitazioni in piccolo gruppo, brainstorming e riflessioni in
plenaria.
Infanzia prof.ssa Ilaria Piccozzi
Formatore Albo Ambito AL02
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
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Alla fine del percorso i partecipanti avranno ideato, strutturato e
sperimentato attività didattiche, rubriche valutative e griglie
osservative tarate sulle esigenze specifiche dei propri alunni.
L09
(RI)PENSARE PER COMPETENZE. UN’INTRODUZIONE ALLA PROGETTAZIONE, DIDATTICA E VALUTAZIONE IN UN’OTTICA DI COMPETENZA
Il seminario intende promuovere tra i docenti la comprensione
professionale scolastica del tema Competenze, superando le
“strette” di approcci esclusivamente extrascolastici (psicologico,
soft skills, teorie del lavoro, ma anche approcci di mero
commento legislativo, ecc.) per aiutare i docenti a capire a ad
agire nel loro lavoro quotidiano.
Secondaria di 1°
grado
Secondaria di 2°
grado
Docenti di sostegno
Dott. Paolo Ravazzano
Formatore Albo Ambito AL02
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
Un’ipotesi di Unità di Apprendimento o di Prova Esperta
attraverso la compilazione, anche parziale, della scheda-base o
l’elaborazione della consegna ai ragazzi
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5) Contrasto alla dispersione scolastica
Titolo LABORATORIO FORMATIVO
BREVE SINTESI ATTIVITÀ DOCENTI DESTINATARI
FORMATORE
L10
FLIPPED
CLASSROOM E
DIDATTICA ATTIVA
Videolezioni a casa e attività cooperative in classe: questi sono i due
semplici principi della flipped classroom che intendono mettere al
centro dell’agire educativo l’alunno, le sue conoscenze e le sue
competenze individuali e sociali.
L’unità formativa intende presentarne la metodologia per promuovere
un modello di didattica attiva e costruttiva.
Lungi dall’essere solo teoria, il corso presenta delle esperienze già attuate da docenti italiani e ha come fine la progettazione di una flipped lesson tramite l’utilizzo di piattaforme online (Khan Academy, TedED, Moodle) e software freeware (Screencast-O-Matic, Apowersoft, Windows Movie Maker).
Secondaria di 1°
grado
Secondaria di 2°
grado
Docenti di sostegno Educatori
Dott. Botto Matteo
Formatore Albo Ambito AL02
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE I docenti saranno coinvolti nella creazione di una flipped lesson che
verrà validata dal formatore.
L11
DALLO SCARABOCCHIO AL RACCONTO. GIOCHI, STRATEGIE E PERCORSI GRAFICI PER ILLUSTRARE E INVENTARE STORIE
Il laboratorio si configura come percorso di ricerca ed esplorazione operativa delle potenzialità del segno grafico istintivo finalizzato alla didattica, attraverso un approccio ludico, collettivo e di condivisione. Verranno descritte, visionate e analizzate esperienze, proposta un’attività grafica guidata per gruppi di lavoro con sintesi condivisa dei risultati.
Infanzia
Primaria
Docenti di sostegno Educatori
prof. ssa Adriana Margaria
Docente di A009 Formatore Albo
Ambito AL02
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
L’elaborato finale a cura dei docenti neoassunti partecipanti sarà un documento in formato digitale (Power Point/PDF/Word).
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6) Inclusione sociale e dinamiche interculturali
Titolo LABORATORIO FORMATIVO
BREVE SINTESI ATTIVITÀ DOCENTI DESTINATARI
FORMATORE
L12
DISAGIO E PROMESSA DELL’INTERCULTURALITÀ
La dimensione multiculturale e interculturale del vivere associato costituisce senza dubbio una parte rilevante del “destino del nostro tempo”. Il laboratorio si propone innanzitutto di ricostruire i profili storico-concettuali dei dibattiti contemporanei intorno a tali dimensioni. Esso si concentra dunque sulla presentazione critica di alcuni dei principali concetti che in particolare l’età interculturale ha sviluppato e trasformato, con specifico riferimento alla figura dell’“altro”. Tale figura sarà indagata a partire dalla costitutiva duplicità che essa contiene: quale “disagio morale”, prima facie, ma anche quale “promessa” di allargamento prospettico e chance d’integrazione del nostro “racconto identitario”, individuale e di gruppo. Tale concetto-cardine sarà per altro presentato e decostruito criticamente in dialogo con ulteriori lemmi, rientranti in un ideale “lessico dell’interculturalità” dai profili ancora frastagliati e in costante trasformazione: identità, riconoscimento/misconoscimento, libertà (negativa, positiva, sociale), cultura, religione, valore, differenza, integrazione, gruppo, comunità, società. Ciò al fine di costituire un’ideale “cellula” di vocabolario dell’integrazione elaborata e condotta attraverso l’azione didattica.
Infanzia
Primaria
Secondaria di
1° grado
Secondaria di
2° grado
Docenti di sostegno Educatori
Prof. Alberto Pirni Formatore Albo
Ambito AL02
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
In questa attività, si chiede di presentare un lavoro di rielaborazione individuale caratterizzato da 4 elementi costruttivi:
- Analisi di uno dei saggi presentati dal formatore - Inserimento all’interno di un percorso didattico
- Riferimento a un caso concreto recente
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L13
LA GESTIONE DELLA CLASSE PLURILINGUE: TRA ITALIANO L2 E MANTENIMENTO DELLE LINGUE DI ORIGINE
La scuola italiana da anni accoglie studenti con background migratorio.
Questo incontro di formazione intende mettere in luce due aspetti principali: da un lato, la gestione dei “nuovi inserimenti”, che ha assunto una veste meno emergenziale, ma che rimane un tema su cui docenti disciplinari e di sostegno si confrontano, specie in merito all’esigenza di acquisizione della lingua italiana da parte degli studenti di origine straniera.
Dall’altro lato, si intende focalizzare sulla situazione degli studenti di seconda generazione. Nati in Italia, e solitamente con un livello di competenze linguistiche di base in italiano più solido, spesso vengono identificati come “nuovi italiani”, senza una opportuna riflessione sulla graduale perdita della lingua di origine. Mentre gli studi sul bilinguismo dimostrano l’importanza, sia a livello socioculturale che cognitivo, del mantenimento della lingua di origine, la scuola, per necessità e mancanza di tempo e/o risorse, tende a focalizzare maggiormente sul pieno apprendimento della lingua italiana.
Questo modulo intendere proporre una riflessione sulla legittimazione delle lingue degli studenti con background migratorio, come strumento di “empowerment”, ma anche come momento di arricchimento della classe e di de-gerarchizzazione linguistica e culturale da parte degli studenti di origine italiana, che saranno a loro volta chiamati a riflettere sul proprio repertorio linguistico dialettale.
Il programma specifico, prevede i seguenti argomenti:
-gli studenti di origine straniera neo-arrivati: protocolli di accoglienza
-verifica delle competenze linguistiche in entrata e in itinere:
Primaria
Secondaria di
1° grado
Prof.ssa Valentina Carbonara
Formatore Albo Ambito AL02
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livelli BICS e CALP
-il potenziamento linguistico in classe e fuori dalla classe: tra CLIL e italiano L2
-la semplificazione testuale
-il bilinguismo: vantaggi cognitivi e linguistici
-il plurilinguismo in classe, i documenti europei e nazionali: il CARAP e gli approcci plurali in Italia
-la valorizzazione delle lingue di origine degli studenti di seconda generazione: il translanguaging come pratica didattica multilingue.
-pratiche di translanguaging: dalla trasformazione del panorama linguistico della classe all’utilizzo di testi plurilingui con LIM
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE I docenti potranno scegliere fra due tipi di elaborato, a seconda delle loro esigenze reali in classe:
-un lavoro di semplificazione e adattamento di un testo/unità disciplinare per studenti di origine straniera neo-arrivati o con competenze limitate in italiano L2 per lo studio (CALP)
-un lavoro di progettazione di una unità di translanguaging per classi con studenti di seconda generazione con una competenza in italiano L2 già elevata o nativa, con focus, quindi, sulle lingue di origine.
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7)
Orientamento
e alternanza
scuola lavoro
Titolo LABORATORIO FORMATIVO
BREVE SINTESI ATTIVITÀ DOCENTI DESTINATARI
FORMATORE
L14
IL DOCENTE TUTOR ASL
Il laboratorio si propone di fornire al docente incaricato di ricoprire il ruolo di tutor ASL una formazione pratica, supportata da esempi reali; verranno trattati brevemente i compiti del docente tutor: monitoraggio delle attività e verifica del corretto svolgimento del percorso, valutazione delle strutture ospitanti, contributo alla valutazione dello studente, rapporti con il tutor aziendale.
Gli argomenti trattati saranno spunto di confronto e di riflessione.
Secondaria di
2° grado
Docenti
Sostegno
Prof.ssa Daniela
Franza
Formatore Albo
Ambito AL02
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
Prendendo spunto dal materiale fornito e dalle riflessioni scaturite durante l’incontro in presenza, i docenti devono produrre un breve elaborato sulla figura del docente tutor, riportando esperienze personali, se possibile, o presenti nell’Istituto scolastico di servizio.
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8) Buone pratiche di didattiche disciplinari
Titolo LABORATORIO FORMATIVO
BREVE SINTESI ATTIVITÀ DOCENTI DESTINATARI
FORMATORE
L15
FARE LABORATORIO DI SCIENZE SENZA LABORATORIO
Proviamo a riprodurre in classe un laboratorio d’ambiente. Utilizziamo materiali conosciuti dai bambini (le foglie) e creiamo un percorso per imparare ad osservare e descrivere la semplice realtà della natura.
Infanzia
Primaria
prof.ssa Roberta Ferrando
Formatore Albo Ambito AL02
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
L'elaborato prevede la progettazione del percorso laboratoriale (prerequisiti, attività e obiettivi).
L16
INTRODUZIONE ALLA METODOLOGIA CLIL
Il laboratorio intende essere una breve presentazione della metodologia CLIL, applicabile a tutte le tipologie di scuole: verranno indicate linee guida da ampliare in modo autonomo ed adattare alle proprie necessità. La lingua utilizzata sarà in prevalenza l’italiano e saltuariamente l’inglese in quanto è la lingua europea maggiormente usata.
Infanzia
Primaria
Secondaria di 1°
grado
Secondaria di
2° grado
prof.ssa Alessandra Visca
Docente di AB24 Formatore Albo
Ambito AL02
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
Nella seconda parte del laboratorio il corsista potrà iniziare ad
abbozzare un lesson plan, cioè un’unità didattica CLIL da utilizzare
in una delle proprie classi. Questo costituirà l’elaborato finale
nell’ambito della raccolta della documentazione prodotta dai
neoassunti come output del laboratorio.
L17
IL ROMANZO STORICO: UNA FONTE OGGETTIVA O SOGGETTIVA?
Nel laboratorio verranno presentati alcuni romanzi storici, importanti non solo da punto di vista strettamente letterario, ma anche da quello puramente storico. Si presenteranno ai neoassunti delle unità didattiche di italiano-storia in cui è previsto l’utilizzo del romanzo storico come importante fonte storica.
prof. Marco Dolermo
Docente di A012 Formatore Albo
Ambito AL02
22
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
Ai neoassunti sarà richiesto di produrre unità didattiche fondate sull’utilizzo di brani di romanzi storici nel corso di lezioni in classe di storia
L18
L’INTERDISCIPLINARIET
À E LE COMPETENZE
NEI GIOCHI MOTORI
Proposte di giochi motori polivalenti con obiettivi interdisciplinari utilizzabili nella scuola primaria e secondaria. Riflessioni sulla valenza del gioco e sulla metodologia più adatta
alla valorizzazione delle diverse capacità per lo sviluppo delle
competenze. Proposte di giochi motori polivalenti con obiettivi
interdisciplinari utilizzabili nella scuola primaria e secondaria.
Riflessioni sulla valenza del gioco e sulla metodologia più adatta alla valorizzazione delle diverse capacità per lo sviluppo delle competenze. Semplice attività pratica in palestra.
Infanzia
Primaria
Secondaria di 1°
grado
Secondaria di
2° grado
Docenti di sostegno Educatori
prof.ssa Elena Gerzeli
Docente di A048 Formatore Albo
Ambito AL02
TIPOLOGIA D’ELABORATO FINALE
Sarà richiesto di ideate almeno due giochi motori interdisciplinari con le caratteristiche viste in fase plenaria a cura del docente formatore e sperimentate durante l’attività pratica.
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