CAT - PUGLIA - Altervista · Norme in materia di igiene degli alimenti La normativa italiana, sin...
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P.O. PUGLIA FSE 2007-2013 Fondo Sociale Europeo
Asse II Occupabilità - Avviso n. 4 Lecce/2009
Progetto: “Corso per Salumiere”
Argomento :
IGIENE NEI LUOGHI DI LAVORO
Lezione:
L’Igiene nei Luoghi di Lavoro. D.Lgs. 155/97 e
succ. integr. e modif. Metodi di Autocontrollo e
principi del sistema H.A.C.C.P.
Dr. Mario Esposito
Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – A.S.L. Lecce
CAT - PUGLIA
Norme in materia di igiene degli alimenti
L’argomento della presente lezione
“Norme in materia di igiene – Luoghi di Lavoro e HACCP”
inteso in senso più ampio da applicare ad una qualsiasi
azienda alimentare, interessa più aspetti:
• norme o Leggi scritte e quindi cogenti (obbligatorie);
• norme di buona prassi (comportamenti consigliati);
• norme da applicare ai sistemi di Qualità. (ISO 14000).
A queste distinguiamo:
• norme igieniche da applicare ai locali (strutturali);
•norme di igiene e sicurezza dei luoghi di lavoro;
• norme igieniche da applicare nella gestione dell’attività;
• norme sulla Etichettatura dei prodotti alimentari;
• norme sullo smaltimento dei rifiuti alimentari;
• norme sui sistemi di autocontrollo e rintracciabilità.
Dr. Mario Esposito 1
Norme in materia di igiene degli alimenti
Possiamo iniziare ad esplorare la normativa vigente in
materia di Igiene, cioè le Leggi che obbligano:
qualcuno a fare qualcosa.
Partiamo dall’inizio:
per avviare un’attività alimentare bisogna essere
AUTORIZZATI.
A volte non esiste una sola autorizzazione per svolgere
diverse tipologie di attività.
Quindi prima di prendere un locale, acquistare
l’attrezzatura, le materie prime, ecc. bisogna avere le idee
chiare su cosa prevede la legge.
QUALE LEGGE O QUALI LEGGI ?
Dr. Mario Esposito 2
Norme in materia di igiene degli alimenti
Prima di andare avanti con dei concetti che potrebbero
sembrare complicati, rognosi, difficili da ricordare,
comunque non sempre condivisibili, è opportuno ricordare
che :
L’Operatore Alimentare
è
Responsabile
di tutte le
Operazioni
sugli alimenti
e pertanto sulla
SALUTE del
Consumatore
ANCHE NOI SIAMO DEI CONSUMATORI Dr. Mario Esposito 3
Norme in materia di igiene degli alimenti
La normativa italiana, sin dal 1962, con la Legge n. 283 del
30.04.1962, ha previsto che, per la preparazione,
trasformazione, deposito all’ingrosso, somministrazione,
ecc. di alimenti bisognava munirsi di Autorizzazione
Sanitaria che veniva rilasciata dall’Ufficiale Sanitario.
In seguito, con la riforma del 1978, le competenze vennero
trasferite ai Comuni e pertanto il rilascio veniva effettuato
dal Sindaco in qualità di Autorità Sanitaria Locale.
Pertanto prima di avviare un’attività nel settore
alimentare, occorreva munirsi di tale autorizzazione in
mancanza della quale era prevista, ai sensi dell’art. 2, la
denuncia all’Autorità Giudiziaria e la chiusura
dell’esercizio.
Dr. Mario Esposito 4
• Domanda al Comune di richiesta Autorizzazione con
indicazione dell’attività da esercitare;
• Il Comune trasmetteva alla U.S.L. la richiesta di parere
igienico-sanitario;
• La U.S.L. effettuava un sopralluogo presso i locali già
attrezzati per svolgere l’attività richiesta;
• Se gli stessi risultavano idonei veniva emesso parere
favorevole, altrimenti venivano date delle prescrizioni
di adeguamento e dopo il successivo sopralluogo veniva
emesso il parere igienico-sanitario;
• Il Comune rilasciava Autorizzazione Sanitaria per lo
svolgimento dell’attività richiesta.
Norme in materia di igiene degli alimenti
La procedura di rilascio veniva effettuata come di seguito:
Dr. Mario Esposito 5
L’Autorizzazione veniva intestata al titolare dell’attività
Non aveva scadenza e
doveva essere volturata
in caso di nuovo titolare
subentrante.
Indicava con precisione
l’attività autorizzata,
sottintendendo che ciò
che non fosse riportato
nell’atto non poteva
essere prodotto o
preparato.
Norme in materia di igiene degli alimenti
Dr. Mario Esposito 6
Norme in materia di igiene degli alimenti
Vediamo in dettaglio il contenuto dell’Autorizzazione
Sanitaria
Dr. Mario Esposito 7
Norme in materia di igiene degli alimenti
Dr. Mario Esposito 8
Norme in materia di igiene degli alimenti
Dr. Mario Esposito 9
Norme in materia di igiene degli alimenti
Con l’entrata in vigore del Regolamento CE n. 852/2004
è stato introdotto il sistema di Comunicazione preventiva
di inizio attività, la cosiddetta D.I.A. (Denuncia di Inizio
Attività) Alimentare.
Dal 2008 è possibile presentare al protocollo dell’A.S.L.
la Denuncia di Inizio Attività, allegando una planimetria,
una relazione tecnico-descrittiva dei locali, impianti ed
attrezzature nonché dell’attività che si intende svolgere,
ed un versamento di € 25,00, e inviare per conoscenza
copia della medesima protocollata al Comune
competente, per avviare già dal giorno successivo
l’attività alimentare.
Tale semplificazione, se da una parte ha accorciato i
tempi di apertura dell’attività, dall’altra ha previsto
l’assunzione di responsabilità da parte del richiedente
circa il possesso dei requisiti igienico-sanitari dei locali.
Dr. Mario Esposito 10
Norme in materia di igiene degli alimenti
Infatti, se in precedenza il rilascio dell’autorizzazione
sanitaria veniva effettuato con sopralluogo preventivo da
parte dell’A.S.L., ora sulla base dell’Autocertificazione
del titolare il sopralluogo viene effettuato
successivamente dagli organi di verifica e controllo e,
pertanto, in caso di non conformità dei locali, impianti
ed attrezzature alla normativa vigente si potranno avere
delle prescrizioni per la sistemazione delle non
conformità. In caso di mancanza di taluni requisiti
essenziali è possibile che l’attività dovrà essere sospesa
fino alla definizione delle carenze.
Vediamo di seguito la modulistica utilizzata per la
presentazione della DIA Alimentare:
Dr. Mario Esposito 11
PROTOCOLLO
A.S.L. - DATA
MODELLO
FAC-SIMILE
Esposito Mario
10/02/1970 Italiana
ITALIA LE LECCE
LECCE LECCE
Viale Japigia 352 73100
S P S M R A 7 0 B 1 0 E 5 0 6 Z
0832.307962 333.3079625
Dr. Mario Esposito 13
0832.307962
S P S M R A 7 0 B 1 0 E 5 0 6 Z
LECCE LECCE
Viale Japigia
Centro Carni ESPOSITO
X
00215874
21562 LECCE
73100
Dr. Mario Esposito 14
X 10 GENNAIO 2010
Dr. Mario Esposito 15
LECCE
VIALE JAPIGIA 352
“Centro Carni Esposito”
X
X
Preparazione di prodotti a base di carne pronti a cuocere X
X
Dr. Mario Esposito 16
Laboratorio di sezionamento e preparazione prodotti a base di carne fresca,
(salsiccia, hamburger, carne farcita ed anche panata, spiedini, involtini, ecc.)
pronti a cuocere. Vendita dei suddetti prodotti e di carne fresca di diverse specie
animali al taglio o preconfezionata all’origine da altre ditte.
Il dichiarante allega la seguente documentazione:
a. Relazione tecnico-descrittiva (1)
(1) Riportante la descrizione del processo produttivo ……. eventuali
sistemi integrativi di aerazione, …… descrizione delle attrezzature
ed impianti tecnologici …. servizi igienici e spogliatoi, …. numero
dei dipendenti impiegati nell’attività, ecc.
(2) Redatta in scala 1:100, riportante la superficie della struttura, dei
singoli vani, ecc. … lay-out delle attrezzature (disposizione) e degli
impianti….. che rappresenti lo stato di fatto e conforme all’Agibilità
n. ___________ del ____________ e/o DIA successive, firmata da
tecnico abilitato e controfirmata dal dichiarante.
b. Planimetria dei locali dove viene svolta l’attività (2)
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RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA
Il sottoscritto tecnico ……, con la presente relazione descrive i locali siti in
Lecce al Viale Japigia n. 352, piano terra, di mq. 80 circa, adibiti a
laboratorio e vendita di prodotti a base di carne.
Gli stessi sono costituiti da una vano vendita di mq. 39, un retro locale
destinato a laboratorio di preparazione prodotti carnei pronti a cuocere, di
mq. 36 circa con annesso vano spogliatoio di mq. 6 circa e servizio igienico.
Il locale vendita è attrezzato con n. 3 banchi espositori refrigerati, macina
carne, affettatrice, ceppo per il taglio della carne e delle ossa, piano di
lavoro, ecc.
Il locale laboratorio è attrezzato con banco di lavoro in acciaio, macina
carne, affettatrice, …. lavabo con rubineteria non manuale, cella frigo di
mq. 5,00 circa, frigorifero ad armadio, …….
Lo spogliatoio è munito di n. 2 armadietti a doppio scomparto a disposizione
del titolare e dell’unico lavoratore dipendente impiegato nell’attività.
…………………
Dr. Mario Esposito 19
PLANIMERIA – RILIEVO STATO DI FATTO
LOCALE
COMMERCIALE
ANTI - WC W C
Viale Japigia 352
1.00 3.00 1.2
0 4.80
7.7
0 9
.00
SCALA 1:100
Progetto : Laboratorio preparazione prodotti carnei
Rilievo Lecce – 10.01.2010
Tecnico Ing. Pinco Pallino : firma
Superficie totale mq. 81.00 circa
compreso anti-wc e wc
Locale munito di Agibilità con destinazione
COMMERCIALE
Proviamo a realizzare una proposta
progettuale per la realizzazione di un
vano Laboratorio per la preparazione di
prodotti a base di carne pronti a cuocere.
La proposta progettuale deve tenere
conto di alcuni elementi per rispettare le
condizioni di igiene minime previste dalla
normativa vigente.
In particolare Aerazione naturale ed
illuminazione.
Norme in materia di igiene degli alimenti
Dr. Mario Esposito 21
PLANIMERIA – PROPOSTA PROGETTUALE
ANTI -WC W C
Viale Japigia 352
ZONA VENDITA
LABORATORIO
PREPARAZIONE
CARNE
7.7
0 9
.00
5.00 3.90
mq. 38.50
mq. 36.00
mq. 3.60
Integriamo la Planimetria con il Lay-Out,
cioè la disposizione delle attrezzature,
nei locali laboratorio e vendita.
Tale disposizione può essere illustrata sia
graficamente, utilizzando le sagome
delle attrezzature con diversi colori,
oppure elencando in LEGENDA le
attrezzature contrassegnate da un
numero.
Norme in materia di igiene degli alimenti
Dr. Mario Esposito 24
PLANIMERIA – DI PROGETTO con Lay-out
Progetto : Laboratorio preparazione prodotti a base di carne
Proposta progettuale Lecce – 10.01.2010
Tecnico Ing. Pinco Pallino : firma
C E L L A
F R I G O
LABORATORIO
PREPARAZIONE
CARNE
ZONA VENDITA
SPOGLIATOIO W C
LAY-OUT ATTREZZATURE
Armadietti doppio scomparto
Piano lavoro acciaio
Banchi refrigerati esposizione
PLANIMERIA – DI PROGETTO con LEGENDA
Progetto : Laboratorio preparazione prodotti carnei
Proposta progettuale Lecce – 10.01.2010
Tecnico Ing. Pinco Pallino : firma
C E L L A
F R I G O
LABORATORIO
PREPARAZIONE
CARNE
ZONA VENDITA
SPOGLIATOIO W C
LEGENDA
1 Lavabo
2 Piano lavoro acciaio
3 Banchi refrigerati
4 Cassa
5 Affettatrice
6 Macina carne
7 Ceppo
8 Armadietto
9 Frigorifero
3
1
2
4
3
5 6 7
8
9
SCALA 1:100
8
PROSPETTO
mt.
3.0
0
2.4
0
2.00
PLANIMERIA – CALCOLO AERAZIONE NATURALE
ANTI -WC W C
Viale Japigia 352
ZONA VENDITA
LABORATORIO
PREPARAZIONE
CARNE
1.80 x 2.40
mq. 38.50
mq. 36.00
Estrazione
forzata
2.00 x 2.40
1.20 x 0.70
CALCOLO AERAZIONE
Zona Vendita Mq. 38.50 1/8 = mq. 4.80 : 2.00x2.40= 4.80 = 4.80
Laboratorio mq-. 36.00 1/8 = mq. 4.50 : 1.80x2.40= 4.50 + 1.20x0.70= 0.85 = mq. 5.35 > 4.50
Continuiamo quindi nella descrizione dello
stampato utilizzato per la
Dichiarazione di Inizio Attività
D.I.A. Alimentare
passiamo alla sezione
DICHIARAZIONI
Dr. Mario Esposito 29
Norme in materia di igiene degli alimenti
DICHIARA
• di essere informato che la presente comunicazione è valida
esclusivamente per la registrazione dell’attività ai sensi del Reg.
852/2004 e non sostituisce altri eventuali atti di rilevanza
fondamentale ai fini dell’avvio dell’attività;
• di rispettare i requisiti in materia d’igiene di cui al Reg. CE n.
852/04 applicabili in relazione all’attività svolta.
• di osservare le raccomandazioni contenute nel manuale di corretta
prassi igienica eventualmente adottato ovvero di adottare le misure
igieniche specifiche ritenute necessarie, in quanto applicabili, in
relazione all’attività svolta e stabilite dalle norme in vigore.
• di adottare le misure igieniche specifiche ritenute necessarie, in
quanto applicabili, in relazione all’attività svolta e stabilite dalle
norme in vigore.
Dr. Mario Esposito 30
• che l’attività opera nel rispetto delle vigenti norme, prescrizioni,
autorizzazioni, ecc. in materia edilizio-urbanistica, ambientale, di
emissioni in atmosfera, di smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi, di
smaltimento dei sottoprodotti di origine animale (ove presenti), di
approvvigionamento idrico-potabile, di emissioni rumorose in
ambiente esterno, di prevenzione incendi (ove previsto) e di essere in
possesso della relativa necessaria documentazione.
• che la documentazione allegata costituisce parte essenziale ed
integrante della presente notifica e che quanto riportato nella presente
e negli allegati documenti presentati a corredo è conforme alla
documentazione originale.
• che comunicherà ogni successiva modifica a quanto sopra descritto
e l’eventuale cessazione dell’attività.
Dr. Mario Esposito 31
Autorizza per gli effetti del Dlgs. 30 giugno 2003, n° 196 codesta
P.A. al trattamento dei propri dati personali, a cura del Personale
dell’Azienda Sanitaria Locale preposto alla conservazione delle
notifiche e all’utilizzo delle stesse per il procedimento di
registrazione.
Il sottoscritto, ai sensi ed effetti degli art. 46, 47 e 48 del DPR
445/2000, è consapevole, in caso di dichiarazioni mendaci, di
falsità in atti e uso di atti falsi, delle sanzioni penali previste dal
DPR 445/2000, nonché della decadenza dai benefici
eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base
della dichiarazione non veritiera.
Data ______/______/________
In fede
( firma per esteso e leggibile del legale rappresentante)
Dr. Mario Esposito 32
E’ importante sapere che già all’avvio
dell’attività il titolare deve essere in possesso
della seguente documentazione:
• Piano di Autocontrollo aziendale basato sul
sistema H.A.C.C.P.
• Attestato di partecipazione a Corso di
Formazione per il personale Alimentarista (in
sostituzione del Libretto di Idoneità Sanitaria).
Vediamo nei dettagli di cosa si tratta :
Norme in materia di igiene degli alimenti
Dr. Mario Esposito 33
Hazard Analysis Critical Control Points
ANALISI DEI PERICOLI E PUNTI CRITICI DI CONTROLLO
AND
Dr. Mario Esposito
INTRODUZIONE AL METODO HACCP
Il sistema H.A.C.C.P. è una metodologia di tipo:
• PREVENTIVO • SISTEMATICO • DOCUMENTATO
con il quale gli Operatori del Settore Alimentare (O.S.A.) tengono sotto controllo la Sicurezza degli Alimenti a tutela del CONSUMATORE FINALE.
Tale strumento fu ideato negli anni ’60 in America
Dr. Mario Esposito
PER ARMONIZZARE LE NORMATIVE DEI PAESI MEMBRI IN
MATERIA DI IGIENE DEGLI ALIMENTI LA CEE HA ADOTTATO UNA
SERIE DI
REGOLAMENTI COMUNITARI
REGOLAMENTO N. 178 del 28 gennaio 2002
STABILISCE I PRINCIPI E I REQUISITI GENERALI
DELLA LEGISLAZIONE ALIMENTARE
ISTITUISCE L'AUTORITÀ EUROPEA PER LA
SICUREZZA ALIMENTARE
Dr. Mario Esposito
FISSA PROCEDURE NEL CAMPO DELLA
SICUREZZA ALIMENTARE
REGOLAMENTO N. 852 del 29 aprile 2004
STABILISCE NORME GENERALI IN MATERIA DI IGIENE DEI
PRODOTTI ALIMENTARI
DISPONE L’OBBLIGATORIETA’ DELLA RINTRACCIABILITA’ IN
TUTTE LE FASI DELLA PRODUZIONE, DELLA TRASFORMAZIONE E
DELLA DISTRIBUZIONE DEGLI ALIMENTI
Dr. Mario Esposito
REGOLAMENTO N. 853 del 29 aprile 2004
STABILISCE NORME GENERALI IN MATERIA DI
IGIENE PER GLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE
REGOLAMENTO N. 854 del 29 aprile 2004
STABILISCE NORME SPECIFICHE PER
L'ORGANIZZAZIONE DI CONTROLLI UFFICIALI
SUI PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE DESTINATI
AL CONSUMO UMANO
Dr. Mario Esposito
CONTROLLI UFFICIALI INTESI A VERIFICARE
LA CONFORMITÀ ALLA NORMATIVA IN
MATERIA DI MANGIMI E DI ALIMENTI E
ALLE NORME SULLA SALUTE E SUL
BENESSERE DEGLI ANIMALI
REGOLAMENTO N. 882 del 29 aprile 2004
I 5 REGOLAMENTI COSTITUISCONO IL
PACCHETTO IGIENE
Dr. Mario Esposito
IN OLTRE 30 ANNI DALLA SUA CONCEZIONE,IL SISTEMA HACCP
È DIVENTATO IL METODO UNIVERSALMENTE ACCETTATO
PER LA GARANZIA DELLA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI, TANTO
DA ATTIRARE L’ATTENZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE
DELLA SANITA’
IL VERIFICARSI DI
NUMEROSI EPISODI DI
MALATTIE TRASMISSIBILI
CON GLI ALIMENTI HANNO
DIMOSTRATO CHE
L’APPROCCIO TRADIZIONALE
AL CONTROLLO DEGLI
ALIMENTI NON NE
GARANTIVA LA SICUREZZA.
Dr. Mario Esposito
d)i costi sono molto elevati.
Tale approccio si è dimostrato limitato ai fini della prevenzione di patologie quali le tossinfezioni alimentari, se non del tutto insufficiente, in quanto presenta una serie di inconvenienti non trascurabili:
a) a causa della limitata campionatura, non fornisce indicazioni sufficienti circa la qualità igienico - sanitaria dell'intera partita di appartenenza dei campioni;
b) in genere non fornisce alcuna indicazione sul luogo o sulla fase precisa ove si sono prodotti gli inconvenienti e quindi sulla probabilità di ripetizione degli stessi e sulle operazioni utili per limitarli;
c) spesso non assicura, a causa dei tempi protratti di analisi e della già avvenuta commercializzazione del prodotto, una seria protezione verso la popolazione esposta;
Dr. Mario Esposito
LA SICUREZZA ALIMENTARE HA ACQUISITO COSI’
UN’IMPORTANZA FONDAMENTALE TRA:
•CONSUMATORI
•IMPRESE ALIMENTARI
•AUTORITA’ PUBBLICHE
Dr. Mario Esposito
La Commissione del Codex Alimentarius ha dato le seguenti definizioni:
GARANZIA CHE UN ALIMENTO NON CAUSERA’
DANNO DOPO CHE E’ STATO PREPARATO E/O
CONSUMATO SECONDO L’USO A CUI E’ DESTINATO
Dr. Mario Esposito
INSIEME DI TUTTE LE CONDIZIONI E LE MISURE
NECESSARIE A GARANTIRE LA SICUREZZA E L’IDONEITA’
DEGLI ALIMENTI IN OGNI FASE DELLA CATENA
ALIMENTARE
AFFINCHE’ IL SISTEMA HACCP SIA EFFICACE E’
INDISPENSABILE CHE CIASCUN ANELLO DELLA CATENA
ALIMENTARE SI ASSUMA LA RESPONSABILITA’ DEL
PROPRIO OPERATO
Dr. Mario Esposito
Dr. Mario Esposito
IL METODO HACCP SI E’ RIVELATO UNO STRUMENTO
APPLICABILE A QUALSIASI IMPRESA ALIMENTARE
(PICCOLA – MEDIA – GRANDE)
IN COSA CONSISTE
NELL’APPLICAZIONE DEI PRINCIPI HACCP
CHE CONDUCE
IMPLEMENTAZIONE DEL SISTEMA HACCP
(CARATTERISTICO DELL’IMPRESA ALIMENTARE)
DOCUMENTATO
MANUALE PER LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI
(PIANO HACCP)
Dr. Mario Esposito
1) FORMAZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO
2) DESCRIZIONE DELLE FASI DEL PROCESSO CHE SI SVOLGE NELL’IMPRESA ALIMENTARE
3) DESTINAZIONE D’ USO DEI PRODOTTI
4) COSTRUZIONE DEL DIAGRAMMA DI FLUSSO E DELLO SCHEMA D’ IMPIANTO
5) CONFERMA SUL POSTO DEL DIAGRAMMA DI FLUSSO
Dr. Mario Esposito
NON SONO ALTRO CHE I PRINCIPI FONDAMENTALI DELL’HACCP
1)EFFETTUARE L’ANALISI DEI PERICOLI CHE DEVONO ESSERE PREVENUTI, ELIMINATI O RIDOTTI A LIVELLI ACCETTABILI
PERICOLO = UN AGENTE BIOLOGICO, CHIMICO O FISICO IN GRADO DI
PROVOCARE UN DANNO ALL’ALIMENTO
PERICOLI BIOLOGICI
•BATTERI
•MUFFE
•LIEVITI
•VIRUS
•PARASSITI
PERICOLI CHIMICI
•SOSTANZE NATURALMENTE PRESENTI NEGLI ALIMENTI (ES.: VELENI NEI FUNGHI)
•FARMACI
•ORMONI
•PESTICIDI
Dr. Mario Esposito
•RESIDUI DI DETERGENTI E DISINFETTANTI
PERICOLI FISICI
•FRAMMENTI SOLIDI (PELI, LEGNO, VETRO, PLASTICA,ECC.)
2)INDIVIDUARE I PUNTI CRITICI DI CONTROLLO (CCP) NELLA FASE O NELLE FASI IN CUI IL CONTROLLO STESSO SI RIVELA ESSENZIALE PER
UN RISCHIO
□ PREVENIRE □ ELIMINARE □ RIDURRE AD UN LIVELLO ACCET- TABILE
ESEMPI DI CCP:
COTTURA
RAFFREDDAMENTO
REFRIGERAZIONE
CONGELAMENTO
Dr. Mario Esposito
4) STABILIRE UN SISTEMA DI MONITORAGGIO DEI CCP
SEQUENZA PROGRAMMATA DI OSSERVAZIONI O MISURE DI UN PARAMETRO DI CONTROLLO
3) INDICARE PER CIASCUN CCP IL LIMITE CRITICO
VALORE CHE DELIMITA L’ACCETTABILITA’ DALL’INACCETTABILITA’ DI UN PRODOTTO
VALORE NORMALE PRODOTTO
ACCETTABILE
LIVELLO DI ATTENZIONE POSSIBILE SITUAZIONE
DI PERICOLO
LIMITE CRITICO PRODOTTO
INACCETTABILE
Dr. Mario Esposito
5) STABILIRE LE AZIONI CORRETTIVE
TIPO DI AZIONE DA INTRAPRENDERE QUANDO I RILIEVI DEL MONITORAGGIO DEI CCP INDICANO UNA PERDITA DI CONTROLLO
6) STABILIRE LE PROCEDURE DI VERIFICA
PROCEDURE O PROVE IN GRADO DI VALUTARE SE IL SISTEMA HACCP NON NECESSITI DI UNA REVISIONE
ESEMPI: •TAMPONI AMBIENTALI SU SUPERFICI A CONTATTO CON L’ALIMENTO •MISURAZIONE DELLA TEMPERATURA DELL’ALIMENTO •ANALISI MICROBIOLOGICHE SULL’ALIMENTO
Dr. Mario Esposito
7) PREDISPORRE UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE
• SCHEDE DI REGISTRAZIONE (TEMPERATURA, NON CONFORMITA’,
ECC.), ADEGUATE ALLA NATURA E ALLE DIMENSIONI DELL’IMPRESA
ALIMENTARE
Dr. Mario Esposito
1) REDAZIONE DEL MANUALE PER LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI (O PIANO HACCP)
Dr. Mario Esposito
2)RIESAME DEL MANUALE
EFFETTUATO OGNIQUALVOLTA SI
VERIFICHINO DELLE VARIAZIONI A LIVELLO
DI:
•MATERIE PRIME
• LINEE PRODUTTIVE
Dr. Mario Esposito
OBIETTIVI DEL SISTEMA HACCP
PREVENZIONE DELLE MALATTIE ALIMENTARI
RIDUZIONE COSTI DI ANALISI
SISTEMA DI GARANZIA
DELLA QUALITA’ PIU’ EFFICIENTE
RIDUZIONE PERDITE DOVUTE
AL RITIRO DAL MERCATO
PROTEZIONE DELL’IMMAGINE AZIENDALE
Dr. Mario Esposito
HACCP IN PRATICA
Dr. Mario Esposito
MANUALE PER LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI
[Regolamento (CE) n. 852/2004]
LOGO e INTESTAZIONE
AZIENDA
Revisione :
1° implementazione
Data emissione:
10.10.2009
Implementato da:
Studio Consulenza …
Dr. Mario Esposito
Norme in materia di igiene degli alimenti
PIANO DI AUTOCONTROLLO
(Regolamento CE 852/2004)
Premessa
Il presente Piano di Autocontrollo aziendale, basato sul
sistema HACCP, è stato redatto per l’Azienda Alimentare
denominata “Centro Carni Esposito”, sita in Lecce al
Viale Japigia n. 352, che svolge attività di :
sezionamento e preparazione di prodotti a base di carne.
Descrizione Locali :
Planimetrie :
Lay-Out :
Dr. Mario Esposito 41
PLANIMERIA – con LAY-OUT
Progetto : Laboratorio preparazione prodotti carnei
Proposta progettuale Lecce – 10.01.2010
Tecnico Ing. Pinco Pallino : firma
C E L L A
F R I G O
LABORATORIO
PREPARAZIONE
CARNE
ZONA VENDITA
SPOGLIATOIO W C
LEGENDA
1 Lavabo
2 Piano lavoro acciaio
3 Banchi refrigerati
4 Cassa
5 Affettatrice
6 Macina carne
7 Ceppo
8 Armadietto
9 Frigorifero
3
1
2
4
3
5 6 7
8
9
SCALA 1:100
8
Dr. Mario Esposito
Dr. Mario Esposito
Dr. Mario Esposito
Dr. Mario Esposito
Norme in materia di igiene degli alimenti
Individuazione dei Punti critici di controllo C.C.P.
Nelle diverse fasi dell’attività vengono individuati i
seguenti punti critici:
Arrivo delle materie prime:
-Alimenti trasportati a temperatura non idonea;
-(misurare la temperatura di arrivo)
-Prodotti alimentari scaduti di validità;
-(verificare le date di scadenza)
-Alimenti insudiciati o alterati;
-(guardare attentamente il prodotto sfuso, annusare il
prodotto, ecc.)
Dr. Mario Esposito
Norme in materia di igiene degli alimenti
Individuazione dei Punti critici di controllo C.C.P.
Nelle diverse fasi dell’attività vengono individuati i
seguenti punti critici:
Conservazione alimenti :
-Alimenti conservati a temperatura non idonea;
-(misurare la temperatura del frigo periodicamente (gg.)
-Prodotti alimentari scaduti di validità;
-(verificare le date di scadenza – periodicamente – sett.)
-Utilizzo conservanti;
-(verificare le date di scadenza dei conservanti
utilizzati, valutare le dosi consigliate, ecc.)
Dr. Mario Esposito
VALUTAZIONE DEL RISCHIO ALIMENTARE
DOCUMENTI E REGISTRAZIONI [ Regolamento (CE) n. 852/2004, articolo 5, paragrafo 2, lettera g) ]
SCHEDA DI VERIFICA: CONTROLLO TEMPERATURE
( Registrazione quotidiana )
ANNO 2010
DATA CONFORME FIRMA NOTE SI NO
07/01
08/01
09/01
x
x
x
De Giorgi
De Giorgi
Caputo
Eliminato prod.
Dr. Mario Esposito
VALUTAZIONE DEL RISCHIO ALIMENTARE
DOCUMENTI E REGISTRAZIONI [ Regolamento (CE) n. 852/2004, articolo 5, paragrafo 2, lettera g) ]
SCHEDE DI REGISTRAZIONE
MONITORAGGIO INFESTANTI
( Registrazione settimanale )
ANNO 2010
DATA TRACCE FIRMA NOTE SI NO
07/01 x Maniglio
14/01 x Caputo
21/01 x Caputo Verificato conf.
Dr. Mario Esposito
EFFICACIA DEL SISTEMA HACCP
IL SISTEMA HACCP PER ESSERE EFFICACE ED
EFFICIENTE DEVE ESSERE ADEGUATAMENTE
SUPPORTATO DA UNA SERIE DI PROCEDURE DI
CARATTERE GENERALE CHE CONSENTONO DI
RENDERE COMPATIBILE L’AMBIENTE DI PRODUZIONE
CON L’ESIGENZA DI GARANTIRE ALIMENTI SICURI
ED INTEGRI.
L’IMPRESA ALIMENTARE DEVE ESSERE IN POSSESSO DI
PRE – REQUISITI IDONEI
Dr. Mario Esposito
• LE CONDIZIONI IGIENICO –
STRUTTURALI DEI LOCALI
• IL LIVELLO IGIENICO E
MANUTENTIVO DELLE
ATTREZZATURE
• LE PROCEDURE DI
DISINFESTAZIONE
• LA GESTIONE DEGLI ALIMENTI A
RISCHIO
• LA CORRETTA GESTIONE DEI
RIFIUTI
• LA FORMAZIONE DEL PERSONALE
• LE OPERAZIONI DI:
RICEVIMENTO
STOCCAGGIO
PREPARAZIONE
TRASPORTO
ECC.
Dr. Mario Esposito
SANZIONI
DECRETO LEGISLATIVO 6 NOVEMBRE 2007, n. 193 - Art. 6
L‘Operatore del settore alimentare che non rispetta i requisiti generali in materia di igiene di cui all'Allegato II al Regolamento CE n. 852/2004 e gli altri requisiti
specifici previsti dal Regolamento CE n. 853/2004
È PUNITO
con la sanzione amministrativa pecuniaria da
euro 500 a euro 3.000
Oblazione : doppio del minimo o terzo del massimo = € 1.000
Dr. Mario Esposito
L‘Operatore del settore alimentare che omette di predisporre
procedure di autocontrollo basate sui principi del sistema HACCP,
comprese le procedure di verifica da predisporre ai sensi del Reg. CE
n. 2073/2005 e quelle in materia di informazioni sulla catena
alimentare
È PUNITO
con la sanzione amministrativa pecuniaria da
euro 1.000 a euro 6.000
Nel caso in cui l'autorità competente riscontri inadeguatezze nei
requisiti o nelle procedure fissa un congruo termine di tempo entro il
quale tali inadeguatezze devono essere eliminate. Il mancato
adempimento entro i termini stabiliti
È PUNITO
con la sanzione amministrativa pecuniaria da
euro 1.000 a euro 6.000;
Dr. Mario Esposito
La mancata o non corretta applicazione dei sistemi e/o
delle procedure predisposte
È PUNITA
con la sanzione amministrativa pecuniaria da
euro 1000 a euro 6.000
Dr. Mario Esposito
Dr. Mario Esposito
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Dr. Mario Esposito