CASUM – N. 3 Arredamento, interior design e architettura
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Transcript of CASUM – N. 3 Arredamento, interior design e architettura
Casa ergo sumN. 3 | 10.2015CASUM
THE SPIRIT OF PROJECT PANNELLI SCORREVOLI VELARIA, CONTENITORI SELF, MENSOLE EOS, TAVOLO MANTA DESIGN G.BAVUSO VISIT WWW.RIMADESIO.IT
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EDITORIALE
Homi & Expo. Collaborare e produrreDalle novità presentate a Homi ai padiglioni più interessanti dell’Esposizione Universale di Milano. Tra eccellenze, nuove tecnologie e anteprime assolute
In certi luoghi ispirazione e novità sono letteral-
mente a portata di mano. Anzi, di sguardo.
Come l’oasi di piante esotiche e mediterranee
nel cuore di Expo Milano 2015, nel padiglione del
Bahrain, o i tecnologici e rigorosi strumenti da cu-
cina di KnIndustrie, esposti nello stand all’edizione
autunnale di Homi, Salone milanese dedicato agli
stili di vita.
A Homi ci sono anche prodotti esposti in antepri-
ma, come la collezione primavera estate di Zucchi
Bassetti o gli oggetti per la tavola della mostra La
Magnifica Forma 04, frutto della collaborazione fra
diversi designer con numerose aziende d’alta gam-
ma, italiane e non. E tra gli stand fa capolino anche
la prima presentazione in Italia del nuovo format
Café Trussardi, che nasce dal lavoro di squadra tra
la maison milanese e Luxury Living. Punta tutto sul
rosso, invece, lo stand di Alessi, che lancia la nuova
moka Pulcina, per la quale è stato allestito un bar
per assaporarne il caffè, rigorosamente Illy.
A pochi metri da Homi, dall’altra parte dei binari
che collegano Rho con Milano, ecco Expo, un tri-
pudio di culture, ognuna con la sua espressione
architettonica. Interni progettati per riflettere sul
futuro del cibo, come fa lucidamente il padiglione
svizzero, per proporre nuove vie da intraprendere,
come nel caso della Francia, o per dar voce alle sin-
gole persone, come per l’Angola.
E non mancano le novità tecnologiche: dal Future
Food District, dove Coop lancia la sfida per un su-
permercato 2.0, alle numerose installazioni fruibili
mediante i più svariati sistemi digitali, come accade
nei padiglioni di Santa Sede, Germania e Cile, solo
per citarne alcuni. Anche il design trova i suoi spa-
zi: è il caso delle nuove sedie Merano disegnate da
Alexander Gufler per Ton e utilizzate nello spensie-
rato café del padiglione della Repubblica Ceca o del
tavolo Pangea di Michele De Lucchi per Riva 1920
al Padiglione Zero.
Due mondi diversi, quelli di Homi e di Expo. In en-
trambi però ecco delinearsi nuovi modi di riflette-
re, collaborare e produrre.
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CASUMCasa ergo sum
PROGETTO EDITORIALE E GRAFICO
Emanuele Mingozzi
www.ming.altervista.org
RINGRAZIAMENTI
Un grazie speciale a coloro che hanno collaborato
con idee, stimoli e consigli per la realizzazione
di questo progetto editoriale.
COPYRIGHT
© 2015 Emanuele Mingozzi
Via D. Galimberti 43/E
47121 Forlì (FC) Italia
Tutti i diritti riservati.
Sono vietate la riproduzione e la copia,
sia digitali sia meccaniche, anche parziali,
di tutte le fotografie, le immagini
e i testi presenti su questa pubblicazione
senza il consenso scritto dell’autore.
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Tutte le informazioni pubblicate
sono state riportate con la massima cura.
L’autore declina tuttavia ogni responsabilità
per eventuali errori, inesattezze e omissioni
contenuti nelle informazioni pubblicate
o per eventuali errori intervenuti nella loro
riproduzione.
PUBBLICAZIONE
Pubblicazione senza alcuna periodicità.
Questo numero è stato pubblicato
nel mese di ottobre 2015 su Issuu:
www.issuu.com/casum
Issuu, Inc.
131 Lytton Ave
Palo Alto | CA 94301 | USA
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IN COPERTINA
La vip lounge presso il padiglione del Bahrain.
Interno curato da Rossana Orlandi.
ArchipelagoDESIGN Monica Förster
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CASUM | N. 3 | 10.2015
In questo numero
HOMI18 Innovare insieme. Dalla moka al café
22 La Magnifica Forma 04
27 Alessi
28 KnIndustrie
31 Coltellerie Berti
31 Seletti
32 Blum & Wolf
33 Studio Nomad
34 Zebramade
35 Café Trussardi
36 Zucchi Bassetti
40 Twils
47 La Fabbrica del Lino
49 Missoni Home
49 Ab Concrete Design
EXPO MILANO 201552 Un mondo di sapori e culture
56 Bahrain
62 Padiglione Zero
64 Palazzo Italia
66 Santa Sede
68 Austria
70 Spagna
71 Francia
71 Germania
72 Svizzera
74 Future Food District - Coop
75 Repubblica Ceca
75 Cile
76 Emirati Arabi Uniti
77 Angola
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Homi> La Magnifica Forma 04, Seletti: mix è bello > Alessi, KnIndustrie,
Coltellerie Berti: innovazione a base d’acciaio > Blum & Wolf, Studio Nomad, Zebramade, Ab Concrete Design: dall’Ungheria con stile
> Café Trussardi: l’eleganza punta all’estero > Zucchi Bassetti,La Casa del Lino, Twils, Missoni Home: nel regno del tessile
Letto con tessili
di La Fabbrica del Lino.
CASUM18
HOMI
Innovare insieme. Dalla moka al caféNuove collaborazioni tra aziende del design e format sul trampolino di lancio. Per unire i know-how e presentarsi in modo deciso al grande pubblico
FOTO E TESTO | EMANUELE MINGOZZI
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Non solo prodotti. Il Salone degli stili di vita che si è tenuto alla Fiera di Milano dal 12 al 15 settembre 2015
è il luogo adatto per lanciare anche nuove strategie commerciali, nuovi format distributivi e sinergiche colla-
borazioni tra importanti aziende del mondo del design.
Come quella tra Alessi e Illy per la moka Pulcina, iniziata quindici anni fa con l’intento di ottenere una caf-
fettiera che esalti le proprietà organolettiche del caffè, evitando l’erogazione della parte finale, quella dal
sapore più amaro.
Segue il binomio Trussardi e Luxury Living, già consolidato con la produzione da parte di quest’ultima della
linea casa della maison milanese. Questa volta viene lanciato un nuovo format, Café Trussardi, per esportare
le atmosfere del salotto milanese di Palazzo Trussardi in alcune città estere, prima in programma Dubai.
La parte centrale
di HomiSphere, esposizione
che riunisce ogni anno
diverse aziende
dei settori enogastronomia,
ospitalità e contract.
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La tavola dedicata al periodo razionalista
all’interno della mostra La Magnifica Forma 04,
curata da Anna Del Gatto (in questa pagina).
I mobili Bistrot di Fiorirà un Giardino
presso HomiSphere (pagina accanto).
CASUM 21
E fra il mondo della moda e quello del design si riconferma un’altra sinergia, quella tra Missoni e Richard
Ginori (recentemente acquisita dal gruppo Gucci) per la produzione delle porcellane di Missoni Home, che a
questa edizione di Homi presenta anche la sua collezione tessile.
Unione delle capacità di due aziende che operano nello stesso settore, ma non concorrenti, è la nuova col-
lezione di coltelli da cucina BE-KNife. L’esperienza di Coltellerie Berti nella lavorazione delle lame si unisce
a quella in tema di acciaio di KnIndustrie, per completare la gamma con un prodotto che unisce tradizione e
tecnologia.
Si consolida inoltre, anche e soprattutto a livello comunicativo e distributivo, il gruppo Zucchi Bassetti, che
ha scelto di presentarsi d’ora in poi con questo marchio, unione delle due storiche case madri.
A proposito di distribuzione, è stata presentata presso HomiSphere la nuova soluzione espositiva a parete
SelettiWorld, un concentrato dei prodotti più rappresentativi di Seletti, che i rivenditori possono richiedere
con una progettazione personalizzata, sia nella conformazione che nell’assortimento.
Nel dna di alcuni prodotti presentati in queste pagine c’è una buona dose di innovazione, come per Pulcina
e BE-KNife. In altri ecco una rivisitazione della tradizione, come per molti oggetti della mostra collettiva La
Magnifica Forma 04 e per diverse linee di Seletti (ad esempio Estetico Quotidiano, Hybrid, I-Wares e Palace).
Spicca in altri un utilizzo inconsueto dei materiali, come per i lampadari di legno di Blum & Wolf e i comple-
menti di calcestruzzo di Ab Concrete Design.
Giochi di rimandi che non sono solo espressione di una moda, ma soprattutto la necessità di sperimentare
e cercare nuove strade per offrire prodotti migliori. Con la consapevolezza del proprio patrimonio, fatto di
tradizione e know-how.
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La Magnifica Forma 04
Sette tavole imbanditeper sette periodi storici italiani: antico romano, medioevale, rinascimentale, barocco, neoclassico, futuristae razionalista. L’allestimento, curato da Anna Del Gatto, presentain anteprima prodotti che uniscono il fascino del nostro patrimonio culturale alle nuove tecnologie.
Il periodo rinascimentale
è curato da Dorota Koziara,
il cui studio ha disegnato
anche i piatti e le ciotole
con decori geometrici,
realizzati dall’azienda polacca
Manufaktura w Bolesławcu.
Vasi di vetro di Velab,
portacandele e ciotole in pietra
leccese di Pimar, teste di moro
e vasi decorati di Ceramiche
di Caltagirone Sofia (in questa
pagina e in quella accanto).
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Il periodo romano, curato da Raffaella Mangiarotti,
con oggetti di Atipico, De Vecchi Milano 1935
e Mobilferro (in questa pagina). Vassoi di
De Vecchi Milano 1935, proposti in diverse finiture
(pagina accanto, in alto). Nel periodo razionalista,
portafrutta metallici disegnati da Sara Ricciardi
per La Lattoneria (pagina accanto, in basso).
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n.8507 Coltello per le verdure ed il pesce manico Plexiglass nero
n.8506 Coltello per le carni ed i formaggi manico Plexiglass nero
n.8515 Coltello milleusi manico Plexiglass nero
n.8501 Coltello per affettare manico Plexiglass nero
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Fatti a mano. Fatti in Italia.
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Alessi
Focus sulla nuova moka Pulcina disegnatada Michele De Lucchi,studiata in collaborazione con Illy per esaltare le proprietà organolettiche del caffè.
Disponibile nelle versioni rosso o
nero, per una, tre o sei tazze (a destra).
Nello stand un bancone rosso
per la degustazione del caffè Illy
preparato con la moka Pulcina (sotto).
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KnIndustrie
Uno stand minimale,dove alle pareti massicce si contrappongono leggeri e fluttuanti ripianidi legno sospesia cavetti d’acciaio.Nuovi prodotti all’insegna dell’innovazionee della semplicitàdi forme. Nuova anche la collaborazionecon Coltellerie Berti per una serie di coltelli sorprendentemente leggeri.
Nella rigorosa e fresca
esposizione prodotti nuovi
e altri già a catalogo (in questa
pagina). Due nuove finiture
per la serie di vassoi B-tray,
qui nella versione Wonder Plus
(pagina accanto, in alto).
BE-KNife, coltelli da cucina
in acciaio prodotti
in collaborazione
con Coltellerie Berti. Solidi
ma molto maneggevoli
grazie al manico cavo
(pagina accanto, in basso).
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Coltellerie Berti
La tradizione si unisce alla tecnica, sia nei prodotti sia nello stand, curato direttamente da Andrea Berti, proprietario dell’azienda. Tubi innocenti e rete metallica per una struttura informale e riutilizzabile.
Seletti
A HomiSphere ecco SelettiWorld, il nuovo
e deciso format espositivo pensato da Seletti per
essere inserito nei negozidi articoli per la casa.
Tra le serie esposte Estetico Quotidiano,
Hybrid, I-Wares e Palace.
CASUM32
Blum & Wolf
Lampadari di legno,ma leggeri.Una contraddizione elegante e sinuosaper le sospensioni Möbio, realizzate in laminadi faggio, nelle versioni naturale e trattataa vapore, per un colore più intenso.
Le lampade a sospensione della serie
Möbio (a destra), disegnate da Farkas
Pongrácz e Virag Albert,
che insieme hanno dato vita
a Blum & Wolf, marchio
ungherese di illuminazione
(sotto, da sinistra a destra).
CASUM 33
Studio Nomad
Si chiama 3legs la nuovae colorata seriedi tavolini progettatada Studio Nomad,fondato a Budapestdai tre designere architetti Bence Pasztor, David Tarcalie Soma Pongor.
Bence Pasztor, uno dei tre designer
dello studio ungherese (a destra).
I tavolini della serie 3legs, costituiti da
una lastra di acciaio di 3 mm piegata,
sono disponibili in tre diverse misure
e in sei colori. Oltre a quelli esposti
a Homi, anche in bianco, grigio e nero,
ma su richiesta possono essere laccati
anche di altri colori (sotto).
CASUM34
Zebramade
Si ispira ai pallet industriali la parte superiore della scrivania The Desqest, progettata dal designer ungherese András Kerékgyártó.
Da sinistra, Tamás Vastag e Timea
Vastag, proprietari dell’azienda
ungherese nata nel 2012 (a destra).
Il piano di quercia della scrivania
The Desqest è abbinato alla struttura
di abete laccato bianco e alle gambe
in tubolare metallico (sotto).
CASUM 35
Café Trussardi
Dopo la prima presentazione a IMM Cologne 2015, eccol’esordio italianodel format che porterà l’atmosfera del cafée del ristorante di Palazzo Trussardi da Milanoalle grandi città estere. Progetto di Carlo Colombo e realizzazione di Luxury Livingin collaborazionecon Trussardi.
CASUM36
Zucchi Bassetti
Sei volumi bianchiper sei coloratissime stanze che richiamano atmosfere e mondi diversi. È la presentazioneche il gruppo Zucchi fa della collezione primavera estate, per la prima volta anticipata a settembre.Nuova è anche l’insegna Zucchi Bassetti, che vaa unificare tuttii negozi del gruppo.
Fantasie floreali di sapore
esotico sono accostate
ad altre geometriche
e a un più classico paisley
(in questa pagina). Nelle due
aree dello stand un arcobaleno
di cuscini (pagina accanto,
in alto) e le sei ambientazioni
(pagina accanto, in basso).
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CASUM38
Total white per l’ambientazione
con letto sospeso e una piccola
collezione di fregi a parete.
Come sospensione Random
Light di Bertjan Pot per Moooi
(in questa pagina). Altre due
stanze, una sui toni del jeans
(pagina accanto, sopra), l’altra
ispirata agli anni Cinquanta
(pagina accanto, sotto).
CASUM 39
CASUM40
Twils
Letti con ampiee avvolgenti testate rivestite in morbido velluto, con cuscini dagli abbinamenti ricercati.Biancheria e tessutitinta unita e fantasia.Ma anche imbottitie complementiper la zona giorno. All’insegna del relax.
Carnaby, il nuovo letto
dalle linee sinuose qui
in versione gialla, è stato
progettato da Balutto Associati
(in questa pagina).
Una serie di tessili appoggiati
sugli elementi contenitori Tetris
(pagina accanto, in alto).
Il fronte principale dello stand
(pagina accanto, in basso).
CASUM 41
CASUM42
Letto Max Capitonné
nella versione con spalliera alta
(in questa pagina). Il letto
Vendôme, dalla testata soffice
e avvolgente, è disegnato da
Silvia Prevedello, art director
di Twils (pagina accanto).
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CASUM44
CASUM 45
La serie di imbottiti e tavolini
Set, disegnata nel 2013
da Studio Viganò
(in questa pagina e nella pagina
accanto, in basso). Il divano
con schienale alto Louis XIV,
progettato da Silvia Prevedello
(pagina accanto, in alto).
CASUM 47
La Fabbricadel Lino
Colori tono su tonodiscreti e rilassanti,per letti e tavole giovani, ma con accenni alla tradizione.
Cestino e tovaglia della serie
Primula (a destra). Della stessa linea
il cuscino beige con fiori in rilievo;
della serie Fiore quello bianco
con ramage marrone (sotto).
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I N S P I R A T I O N A L F I N E L I G H T I N G
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LOVE LIGHT,LOVE DARK
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Missoni Home
Letto con rivestimento pied de poule, abbinato a copripiumino e cuscini colorati, con fantasie a fiori, a righe o a onde.Sono le collezioni Fiore Pop e Lilium Multicolor.
Ab Concrete Design
Piccoli cuscini di calcestruzzo come
ironici ganci da parete. Concretediction riflette
sul contrasto tra morbido e rigido. Design di Anita Boldog, che nel 2012 ha
dato vita ad Ab Concrete Design, producendo da sé
oggetti di calcestruzzo.
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CASUM 51
Expo Milano 2015
L’Expo Center, progettato
da Michele De Lucchi.
> Bahrain, Austria: frutteti e boschi > Svizzera: basterà? > Padiglione Zero: alle origini del cibo > Palazzo Italia: una foresta bianca
> Future Food District - Coop: supermercato 2.0 > Emirati Arabi Uniti, Angola: voci narranti > Spagna: in una stanza di piatti
> Inoltre Cile, Francia, Germania e Repubblica Ceca
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EXPO MILANO 2015
Un mondo di sapori e cultureDai padiglioni concettuali a quelli tecnologici, da bar e ristorantidove assaggiare cibi d’altre parti del pianeta a foreste, orti e vivai. Un paradisodi architettura dove l’atmosfera cambia in ogni paese. Benvenuti sulla terra.
FOTO E TESTO | EMANUELE MINGOZZI
CASUM 53
Passare tra le dune del Deserto Arabico, entrare letteralmente dentro ai Colli Euganei e uscire in un’ampia
vallata, trovarsi all’improvviso in una delle tante foreste austriache o passeggiare tra ordinati orti francesi.
Subito fuori Milano.
Sono diversissime tra loro le atmosfere dei vari padiglioni presenti a Expo Milano 2015, così come differenti
sono i patrimoni culturali e alimentari dei paesi che partecipano.
Oltre al tema generale, “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, variamente interpretato dai paesi ospiti, c’è
un altro filo conduttore: la capacità di far sentire il visitatore in un altro luogo, ogni volta che si varca la soglia
di un padiglione. Paesi lontanissimi tra loro si trovano qui confinanti, vicini di casa per un semestre, pronti ad
accogliere milioni di visitatori provenienti un po’ da tutto il globo.
Vista dal padiglione
della Repubblica Ceca. In primo
piano il padiglione del Bahrain,
più a sinistra quello dell’Angola.
CASUM54
Lo spazio aperto tra i padiglioni
Italia e Israele (in questa
pagina). Il Decumano,
il percorso principale di Expo
(pagina accanto).
CASUM 55
Ovviamente ci sono padiglioni e padiglioni, questo va da sé. Certi progettisti hanno optato per un edificio
concettuale, il cui messaggio è chiaro senza bisogno di tanti pannelli informativi, video o altri supporti più o
meno tecnologici. È il caso per esempio di Austria, Bahrain e Svizzera. Qui il messaggio è forte proprio perché
diretto e puro. Una sorta di linguaggio universale.
Un altro linguaggio condiviso è quello delle immagini, soprattutto dei video. Percorrono questa strada il Padi-
glione Zero, con la grande proiezione del cortometraggio di Mario Martone, oppure il Cile, che dà il benve-
nuto ai suoi visitatori con diverse riprese sui paesaggi delle sue regioni, o la Santa Sede, con la lunga tavola
interattiva, e anche gli Emirati Arabi Uniti, che dedicano ben due sale alla proiezione di filmati da vedere
come al cinema, seduti o in piedi.
La tecnologia è un elemento chiave di altri padiglioni. Ad esempio della Germania, dove molti contenuti
dell’esposizione sono fruibili tramite una tavoletta di cartoncino sulla quale vengono di volta in volta proiet-
tati video o foto, grazie a sensori che leggono la sua posizione nello spazio.
C’è poi chi non rinuncia a far assaggiare al pubblico le proprie specialità in bar, bistrot o ristoranti in pieno
stile nazionale. Ecco allora il Bar d’Atmosfera dell’Austria, per gustare lo strudel proprio di fronte alla foresta,
la boulangerie della Francia, che offre colorati macaron e baguette farcite, il ristorante al secondo piano della
Repubblica Ceca, con disegni di cervi e altri animali alle pareti e una fantastica vista su Expo e così via.
È difficile smarrire l’orientamento in questa grande città cardo-decumanica che è Expo. Ma non c’è niente di
più facile che perdersi tra architetture e paesaggi, sapori e culture.
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Bahrain
Progettato dall’architetto olandese Anne Holtrop insieme alla paesaggista Anouk Vogel, il padiglione è un omaggioalla tradizione agrariadel Regno del Bahrain. La struttura di pannelli prefabbricatidi calcestruzzo accoglie dieci frutteti,con altrettante specie diffuse nel Paese.
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Uno dei frutteti del padiglione,
con ulivi, fichi e melograni
(in questa pagina). L’ingresso
principale, con una cancellata
metallica scorrevole
completamente priva
di saldature (pagina accanto,
in alto). Il primo spazio aperto
pavimentato lungo il percorso
(pagina accanto, in basso).
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L’edificio, privo di infissi, alterna
spazi aperti ad altri coperti,
frutteti a zone funzionali.
Lampade a soffitto n55 Plafone,
di Mario Nanni per Viabizzuno
(in questa pagina). I pannelli
informativi: resistenti, eleganti
e in linea con l’edificio (pagina
accanto, in alto). Nel pavimento
sono presenti dei solchi
che fungono da canalizzazioni
per irrigare i frutteti
(pagina accanto, in basso).
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La vip lounge, curata da Rossana Orlandi. Dalla sua galleria: il tavolino
di ottone Top Secret, design di Francesco Meda, e le poltrone Agevole, di Ugo
La Pietra, con tessuti Sunbrella. Tavolino di marmo Solid Pattern, di Scholten
& Baijings per Luce di Carrara; tappeto a parete The Stranger Within,
di Formafantasma per Nodus (in questa pagina e nella pagina accanto,
in alto). L’area espositiva con reperti che testimoniano il patrimonio agrario
delle antiche civiltà di Dilmun e Tylos (pagina accanto, in basso).
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Padiglione Zero
Un involucro che riproduce una porzione della crosta terrestre, quella dei Colli Euganei,con vette, pendii e vallate.All’interno una riflessione sugli elementi fondativi dell’alimentazione,a partire dal rapportotra uomo e natura.Progetto di MicheleDe Lucchi, allestimento dello scenografo Giancarlo Basili, curatoda Davide Rampello.
La seconda sala, con una grande
proiezione del cortometraggio
Pastorale cilentana di Mario
Martone (in questa pagina).
La grande “vallata” centrale,
con tavolo Pangea disegnato
da Michele De Lucchi per Riva
1920 (pagina accanto, in alto).
La prima sala, il Teatro della
Memoria, dove ogni cassetto
corrisponde a un elemento del
patrimonio alimentare umano
(pagina accanto, in basso).
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Palazzo Italia
Un involucro che richiama un’intricata foresta.Non a caso il tema dell’edificio è Vivaio Italia. Un viaggio tra le eccellenze alimentari, culturali e artistichedel Bel Paese.Progetto architettonico dello studio romano Nemesi & Partners, direzione artisticadi Marco Balich.
La sala del Vivaio Italia. Nelle
vasche che formano la penisola
crescono 21 tipi di piante,
una per ogni regione (in questa
pagina). Il fronte lungo il Cardo,
l’arteria minore di Expo
(pagina accanto, in alto).
La corte dell’edificio
(pagina accanto, in basso).
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Santa Sede
Dal grande arazzodi Pieter Paul Rubens, con l’istituzione dell’Eucarestia, alla lunga tavola interattivail padiglione invitaa riflettere sui significati simbolici del ciboe sul suo ruolo nell’equo sviluppo dell’umanità.Perché, come anticipato sulle pareti esterne dell’edificio, “Non di solo pane vive l’uomo”.
Vista dal Decumano
del padiglione, progettato
dallo studio milanese
Quattroassociati (in questa
pagina). Al centro
del padiglione la grande tavola
interattiva (pagina accanto,
in alto), sulla quale scende
il controsoffitto, che divide
visivamente l’interno in due
(pagina accanto, in basso).
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Austria
560 metri quadratidi foresta austriaca,per un padiglioneche unisce architetturae paesaggio.Due componenti che sonoin fondo la missiondi Terrain, studiodi progettazione con sedia Graz e a Monaco.Aria fresca e pura grazieal lavoro degli alberi.Perché il buon cibo parteda un buon ecosistema.
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Il percorso che gira lungo
le pareti perimetrali
del padiglione, al cui centro
è presente la foresta (in questa
pagina). Lungo il sentiero
d’accesso campeggia la scritta
realizzata in prospettiva
Breathe, la cui parte centrale
è, forse non a caso, Eat(pagina accanto, in alto).
Il bar del padiglione,
con specialità austriache
(pagina accanto, in basso).
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Spagna
Una grande valigia da cui escono fogli con termini legati al cibo, una stanza completamente rivestita di piatti su cui vengono proiettati effetti e parole sempre in movimento.Il padiglione, progettato dallo studio B720 Arquitectos, puntasul rapporto fra tradizione e innovazione.
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Francia
Un grande orto con le specie che caratterizzano l’agricoltura delle diverse regioni francesi accoglie i visitatori del padiglione ligneo, progettato dallo studio francese X-TUe dall’italo-francese ALN Atelien Architecture,con allestimentidi Studio Adeline Rispal.
Germania
Un percorso all’aperto incuriosisce i visitatori
e li invita a visitare l’interno del padiglione, il cui tema è Fields of Ideas.Progetto architettonico
dello studio di Monaco Schmidhuber, contenuti e
allestimento di Milla& Partner, di Stoccarda.
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Svizzera
Ce n’è per tutti? Quanto ne rimane? Hai paura di restare senza? Sono queste alcune delle provocatorie domande espresse dal padiglione, progettato dallo studio svizzero Netwerche intitolato ironicamente Confooderatio Helvetica. All’interno delle quattro torri acqua, sale, caffè e rondelle di mela, che i visitatori possono prendere liberamente.Ma responsabilmente.
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La prima delle quattro torri,
quella del caffè solubile (in
questa pagina). In un corridoio
di collegamento spicca la frase
a effetto “Hai paura
di restare senza?” (pagina
accanto, in alto). Man mano
che i prodotti nelle torri calano,
il solaio viene abbassato
di un piano per accedere a quelli
inferiori, ancora riforniti di cibo
(pagina accanto, in basso).
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Future Food District - Coop
Scaffali a gradonicon grandi schermi, dotatidi lettore ottico, sui quali appaiono le informazioni nutrizionali e di provenienza del prodotto indicato con la mano.Un assaggio di quelloche potrebbe essereil supermercatodel domani. Un progetto del MIT Senseable City Lab, di Carlo Ratti Associati e di Studio FM Milano.
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Repubblica Ceca
Nel ristorante al secondo piano del padiglione sono abbinate le nuove sedie Merano prodotte da Tona pannelli con disegnidi animali selvatici.Progetto architettonico dello studio cecoChybík + Kristof.
Cile
Il percorso espositivo inizia con una serie
di video con i paesaggi delle diverse regioni del
Paese, all’insegna della varietà di cibi e territori.
Progetto dell’architetto cileno Cristián
Undurraga, che ha scelto il legno come materiale
strutturale.
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Emirati Arabi Uniti
Progettato dallo studio Foster + Partners,il padiglione accogliei visitatori in un percorso sinuoso, con superfici che richiamano quelle delle dune del deserto. All’interno due grandi proiezioni sul futurodel cibo e una salasu Expo Dubai 2020.
L’ingresso al padiglione (a destra).
La seconda proiezione all’interno
dell’edificio (sotto).
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Angola
La donna è al centro dell’attenzione, a partire dal progetto dell’edificio, affidato all’angolana Paula Nascimento. All’ultimo piano, nella salaper le esposizioni temporanee, ecco invece Erika Jâmece con i suoi coloratissimi quadri.
Erika Jâmece davanti a una delle sue
opere (a destra). La prima sala,
con video di donne angolane, ognuna
con la sua professione e la sua
esperienza da raccontare (sotto).
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PERSONE
Virag Albert
Marco Balich
Giancarlo Basili
Andrea Berti
Anita Boldog
Carlo Colombo
Michele De Lucchi
Anna Del Gatto
Alexander Gufler
Anne Holtrop
Erika Jâmece
András Kerékgyártó
Dorota Koziara
Ugo La Pietra
Raffaella Mangiarotti
Mario Martone
Francesco Meda
Mario Nanni
Paula Nascimento
Rossana Orlandi
Bence Pásztor
Soma Pongor
Farkas Pongrácz
Bertjan Pot
Silvia Prevedello
Davide Rampello
Sara Ricciardi
Dávid Tarcali
Cristián Undurraga
Tamás Vastag
Timea Vastag
Anouk Vogel
AZIENDE
Ab Concrete Design
Alessi
Atipico
Blum & Wolf
Ceramiche di Caltagirone Sofia
Coltellerie Berti
De Vecchi Milano 1935
Fiorirà un Giardino
Illy
KnIndustrie
La Fabbrica del Lino
La Lattoneria
Luce di Carrara
Luxury Living
Manufaktura w Bolesławcu
Missoni Home
Mobilferro
Moooi
Nodus
Pimar
Riva 1920
Seletti
Sunbrella
Ton
Trussardi
Twils
Velab
Viabizzuno
Zebramade
Zucchi Bassetti
STUDI
ALN Atelien Architecture
B720 Arquitectos
Balutto Associati
Carlo Ratti Associati
Chybík + Kristof
Formafantasma
Foster + Partners
Milla & Partner
Nemesi & Partners
Netwerch
Quattroassociati
Schmidhuber
Scholten & Baijings
Studio Adeline Rispal
Studio FM Milano
Studio Nomad
Studio Viganò
Terrain
X-TU
ALTRO
Café Trussardi
Expo Dubai 2020
Expo Milano 2015
Homi
IMM Cologne
MIT Senseable City
Persone e attività citate
treviso desk
Ercol Furniture Ltd, Summerleys Road, Princes Risborough, Bucks. HP27 9PX. UK
ercol Ad Originals CASUM 2015 NEW_Layout 1 22/05/2015 10:14 Page 1
Homihomimilano.com
Ab Concrete Designabconcretedesign.com
Alessialessi.com
Blum & Wolfplumo.hu
Café Trussardicafetrussardi.it
Coltellerie Berticoltellerieberti.it
KnIndustrieknindustrie.it
La Fabbrica del Linolafabbricadellino.com
Missoni Homemissonihome.it
Selettiseletti.it
Studio Nomadstudio-nomad.hu
Twilstwils.it
Zebramadezebramade.com
Zucchi Bassettizucchibassetti.com
Expo Milano 2015expo2015.org
Angolaen.expoangola.com
Austriaexpoaustria.at
Bahrainbahrainpavilion2015.com
Cileexpomilan.cl
Emirati Arabi Unitiexpo2015uae.com
Franciafrance-milan-2015.fr
Future Food District - Coopexpo2015.org
Germaniaexpo2015-germany.de
Padiglione Zeroexpo2015.org/it/padiglione-zero
Palazzo Italiapadiglioneitaliaexpo2015.com
Repubblica Cecaczexpo.com
Santa Sedeexpoholysee.org
Spagnapabellonespana2015.com
Svizzerapadiglionesvizzero.ch
N. 3 | 10.2015
CASUMCasa ergo sum