CASUM – N. 1 Arredamento, interior design e architettura

download CASUM – N. 1 Arredamento, interior design e architettura

If you can't read please download the document

description

Mudec, Raw, Fragile, Riva 1920, Paolo Lattuada etc.

Transcript of CASUM – N. 1 Arredamento, interior design e architettura

  • Casa ergo sumN. 1 | 04.2015CASUM

  • CASUM2

    CASUMCasa ergo sum

    PROGETTO EDITORIALE E GRAFICO

    Emanuele Mingozzi

    [email protected]

    www.ming.altervista.org

    RINGRAZIAMENTI

    Un grazie speciale a coloro che hanno collaborato

    con idee, stimoli e consigli per la realizzazione

    di questo progetto editoriale.

    COPYRIGHT

    2015 Emanuele Mingozzi

    Via D. Galimberti 43/E

    47121 Forl (FC) Italia

    Tutti i diritti riservati.

    Sono vietate la riproduzione e la copia,

    sia digitali sia meccaniche, anche parziali,

    di tutte le fotografie, le immagini

    e i testi presenti su questa pubblicazione

    senza il consenso scritto dellautore.

    PUBBLICAZIONE

    Pubblicazione senza alcuna periodicit.

    Questo numero stato pubblicato

    nel mese di aprile 2015 su Issuu:

    www.issuu.com/casum

    Issuu, Inc.

    131 Lytton Ave

    Palo Alto | CA 94301 | USA

    [email protected]

    RESPONSABILIT

    Tutte le informazioni pubblicate

    sono state riportate con la massima cura.

    Lautore declina tuttavia ogni responsabilit

    per eventuali errori, inesattezze ed omissioni

    contenuti nelle informazioni pubblicate

    o per eventuali errori intervenuti nella loro

    riproduzione.

    IN COPERTINA

    Un interno di Raw, negozio milanese

    di oggetti e arredi antichi e contemporanei.

  • CASUM 3

    EDITORIALE

    Casa ergo sumTutta lenergia creativa del mondo dellabitare con le persone e le attivitche lo animano: un nuovo progetto che nasce da una grande passione

    Casum. Un neologismo, la contrazione di Casa

    ergo sum, con buona pace di Cartesio.

    Perch, preso per buono il seicentesco cogito, il

    cuore di questa nuova pubblicazione labitare,

    con tutto ci che gli ruota intorno: dallarchitettura

    al design, passando per le case con le storie di chi le

    vive. Con un accento speciale sul vintage. Il concet-

    to diventa allora Abito dunque sono.

    Questa pubblicazione digitale vive dellenergia cre-

    ativa trasmessa da chi abita, lavora o sperimenta il

    multiforme mondo dellarchitettura e dellinterior

    design.

    [email protected]

    Come quella che ha ispirato il progetto del Mudec,

    Museo delle Culture di Milano, segno della voca-

    zione interculturale della citt. O quella che si re-

    spira da Raw, negozi milanesi dove vintage e con-

    temporaneo dialogano poeticamente fra loro. O il

    fascino dei pezzi italiani di design fuori produzione

    raccolti nella galleria milanese Fragile. O ancora

    lespressione floreale del design nella vetrina verde

    di Paolo Lattuada a Milano. E per finire la trama e

    lordito dellintimit di un appartamento forlivese,

    dove antiquariato e minimal convivono in armonia.

    Passando per la fusione tra falegnameria, design e

    natura degli arredi di Riva 1920.

    Non sempre facile far convivere i propri interessi

    in una sola attivit, ma Casum va proprio in questa

    direzione, unendo la grande passione per tutto ci

    che riguarda appunto la casa, larchitettura e il de-

    sign, anche in chiave vintage, con fotografia, grafica

    e storytelling.

    tempo, in questo momento che tenta di spegnere

    la creativit e lentusiasmo di tanti, di mettersi in

    gioco, ampliando le prospettive, iniziando a percor-

    rere, ancora pi sistematicamente, leclettica ma

    nitida strada delle proprie passioni.

    Benvenuti sulle pagine di Casum!

  • CASUM4

    6

    28 38

    18 IN COPERTINA

    IN AZIENDA

    La storia del legno,dal museo alle briccole

    ARCHITETTURA & CO.

    La piazza etnicadel Mudec

    DIETRO LA VETRINA

    Fragile, vivace, anzi radicale

    DIETRO LA VETRINA

    Raw o il tramonto del minimal

    CASUM | N. 1 | 04.2015

    In questo numero

  • CASUM 5

    62

    5242

    64FRA GLI OGGETTI

    Fioritura a sorpresa

    DIETRO LA VETRINA

    Alto design florealeDENTRO CASA

    La trama e lordito dellintimit

    FRA GLI OGGETTI

    Terra e sabbia

  • CASUM6

    ARCHITETTURA & CO.

    La piazza etnica del Mudec Inaugurato nel marzo scorso il Museo delle Culturedi Milano nellex area industriale Ansaldo

    FOTO E TESTO | EMANUELE MINGOZZI

    Mudec | Museo delle Culture | Via Tortona, 56 | Milano

    www.mudec.it | [email protected]

    Note e ritmi multietnici accolgono gli invitati allinaugurazione del Museo delle

    Culture di Milano, un progetto voluto dal Comune come segno della vocazione

    interculturale della citt. Nella hall, con luci volutamente soffuse per loccasio-

    ne, stagliano, in un fascio luminoso, un gruppo di energici musicisti.

    Passare da questo ambiente a quello al piano superiore, percorrendo la mas-

    siccia scala lapidea in asse con lingresso, appare naturale, quasi necessario fin

    da subito. Questa ascesa, che evoca laccesso allAgor di Atene, ha qualcosa di

    misterioso ed emozionante allo stesso tempo.

    Giunti nella grande piazza coperta dalla forma sinuosa, la cosiddetta nuvola,

    illuminata a giorno anche di notte, ci si sente in un ambiente familiare e a misu-

    ra duomo. La distanza psicologica tra il basso e lalto, tra il peso e la leggerezza,

    enfatizzata dal contrasto tra il nero del pavimento e del parapetto della scala

    ed il bianco delle pareti, semitrasparenti e lucide nella parte inferiore ed opali-

    ne nella parte superiore.

    Sul perimetro di questo ambiente sono posti i varchi che conducono allo spazio

    espositivo che circonda la piazza e alle altre sale dedicate alle collezioni per-

    manenti e alle mostre temporanee, che ora ospitano Africa e Mondi a Milano.

    Completano il complesso museale lauditorium, la sala didattica, il design store

    ed infine il bistrot al piano terra e il ristorante al terzo piano. Per un museo da

    vivere anche dopo lorario di chiusura, a pranzo o a cena.

  • CASUM 7

    La massiccia scala che dalla hall

    del Museo porta alla luminosa

    piazza coperta, la cosiddetta

    nuvola, dalla quale si accede

    alle sale espositive.

  • CASUM8

  • CASUM 9

    Agli esterni squadrati rivestiti da lamine di zincosi contrappongono gli interni con pareti arancioni

    e soffitti a cassettoni di calcestruzzo armato

    Il vestibolo dingresso; dalle porte nella parete arancione si accede al bistrot

    (sopra). Lo spazio esterno antistante lingresso del Museo, racchiuso dalledificio preesistente dellex Ansaldo (pagina accanto, in alto). Linsegna luminosa al neon

    posta sulla facciata rivestita di lamine di zinco (pagina accanto, in basso).

  • CASUM10

    Nel bistrot, al piano terra,

    installazione di orchidee

    appese curata dai flower designer Paolo Lattuada

    e Leonardo Gussoni

    (in questa pagina;

    vedi reportage a pagina 42).

    Sui tavolini del bistrot piccole

    composizioni florealicon spatifilli, sempre di Paolo Lattuada (pagina accanto,

    in alto). La mostra temporanea

    Mondi a Milano allestitaattorno alla nuvola

    (pagina accanto, in basso).

  • CASUM 11

  • CASUM12

  • CASUM 13

    Nella grande piazza coperta

    al primo piano, il parapetto

    della scala che proviene

    dalla hall del Museo.

    Nella parte alta delle pareti,

    i grandi pannelli opalini sono

    retroilluminati, per rendere

    lidea della luce naturale a tutte

    le ore del giorno e della notte.

  • CASUM14

    Illuminata a giorno anche di notte, la grandepiazza coperta, una sorta di moderna agor,

    maestosa e allo stesso tempo a misura duomo

    Uno degli accessi alle sale espositive, caratterizzati da una colonna

    bianca posta a met del varco (sopra). La scalinata che porta

    alla piazza coperta contrasta in modo netto e sofisticato con la finituradelle pareti luminescenti (pagina accanto).

  • CASUM 15

  • CASUM16

  • CASUM 17

    Il corridoio che collega

    la hall con la sala didattica

    al piano terra (in questa pagina).

    Lallestimento della prima

    sala della mostra temporanea

    Africa, le cui teche formanouna

    specie di bosco (pagina accanto,

    in alto). La sala didattica,

    arredata con grandi elementi

    polifunzionali di legno chiaro

    e sgabelli Childrens Stool

    NE60 del 1933 di Alvar Aalto,

    prodotti da Artek

    (pagina accanto, in basso).

  • CASUM18

    DIETRO LA VETRINA

    Raw o il tramonto del minimalDue scrigni, due cabinet de curiosits lasciati grezzi eppure curati in ogni dettaglio. Ecco il negozio milanese di via Palermo, dove oggetti e arredi antichi e contemporanei dialogano fra loro in modo poetico e sofisticato

    FOTO E TESTO | EMANUELE MINGOZZI

  • CASUM 19

    Il minimal tramontato.

    gi chiaro dalle vetrine e ancora di pi entrando in questo negozio, o meglio cabinet de curiosits, come lo

    definiscono Paolo Badesco e Costantino Affuso, i due deus ex machina di Raw.

    Dalle carte da parati effetto trompe-lil ai libri francesi ottocenteschi, dai grandi tavoli, banconi e scaffali

    rigorosamente non restaurati fino ad oggetti da Wunderkammer come coralli, cagnolini di porcellana e ferma-

    carte di vetro a cupola con stampe di piante e animali.

    Raw, che in inglese significa grezzo, gi una dichiarazione dintenti. Gi, perch a tutti gli oggetti e agli ar-

    redi vintage, che vanno dalla fine dellOttocento agli anni Trenta del Novecento, non viene tolta la patina del

    tempo. Deve essere percepibile la loro storia, il loro vissuto in altri luoghi e contesti.

    Un gruppo di orologi con cornici

    lignee campeggia sopra

    ad un caminetto, affiancatoda due porte trabeate adibite

    a libreria, tutto laccato nero,

    cos come la parete.

  • CASUM20

    I pezzi provengono per lo pi da Parigi, dove Paolo (che ha anche origini francesi) e Costantino fanno perio-

    diche campagne di ricerca tra mercatini, aste e rigattieri. Poi arriva tutto a Milano, per essere esposto nei

    due negozi Raw. Il primo aperto anni fa da Paolo in corso Magenta 96, il secondo inaugurato nel 2012 con la

    collaborazione di Costantino, in via Palermo 1.

    Punto di origine di questa accoppiata di cabinet lo studio Paolo Badesco Interior Design, dove Costantino

    ha iniziato a collaborare con Paolo.

    Nei due negozi milanesi, per, gli arredi e gli oggetti daltri tempi dialogano con altri di produzione contem-

    poranea: il caso delle candele artigianali di Astier de Villatte, degli oggetti di John Derian, delle lampade di

    Lampe Gras, delle carte da parati di Wall&Dec, delle porcellane decorative di Reichenbach e cos via.

    Per il Fuorisalone 2015 Raw ha presentato alcune novit: in via Palermo la lampada di Dominique Perrault

    per Lampe Gras e in corso Magenta il baule di Malle W. Trousseau, che contiene utensili da cucina dalta gam-

    ma per appassionati gourmet.

    Tavolo e scaffale francesi di inizi Novecento sono accostati a vassoi contemporanei di John Derian decorati con

    decoupage di foglie, applicati a mano a New York (sotto). Libri ottocenteschi dialogano con oggetti trovati in giro per mercatini e candele artigianali di Astier de Villatte (pagina accanto).

  • CASUM 21

  • CASUM22

  • CASUM 23

    Siamo attratti dalle case che hanno una storia.Case depoca, con soffitti alti, corridoi, cucina

    separata dal soggiorno e via dicendo

    Costantino Affuso, che collabora con Paolo Badesco per i due negozi Raw:dalla scelta dei pezzi al ciclico mutamento di elementi e atmosfere dei due cabinet

    (sopra). Una delle due porte adibite a libreria. Cuscini bianchi e neri con lettere

    di Jonathan Adler, lampada nera a parete N214 di Lampe Gras (pagina accanto).

  • CASUM24

  • CASUM 25

    Nellambiente principale, carta

    da parati Archive It di Raw per Wall&Dec. Lampada da terra

    Toio di Achille e Pier Giacomo

    Castiglioni del 1962 per Flos

    (in questa pagina).

    Cagnolino di porcellana biscuit,disegnato da Gerd Sommerlade

    per Reichenbach

    (pagina accanto, in alto).

    Libri ottocenteschi, soprattutto

    francesi, sono sparsi

    un po in tutto il negozio

    (pagina accanto, in basso).

  • CASUM26

    Ma qual il tipo di casa prediletto da Raw? Siamo attratti dalle case che hanno una storia ammette Co-

    stantino. Case depoca, con soffitti alti, corridoi, cucina separata dal soggiorno e via dicendo. La classica casa

    parigina di fine Ottocento insomma, ma non cos difficile da trovate anche qui a Milano.

    In perfetto stile Raw dunque vecchi parquet (anche se integrati con cemento o altri materiali, come accade

    nel negozio presentato in queste pagine), pavimenti in cementine colorate, infissi di legno originali etc.

    La luce continua Costantino determinante per gli spazi. un ingrediente che permette di interpretare

    gli ambienti. Infatti entra in funzione proprio quando tendiamo a vivere di pi la casa, cio la sera.

    No secco ai lampadari quindi, ammessi solo sopra al tavolo da pranzo e posti ad unaltezza piuttosto bassa,

    per unatmosfera pi raccolta.

    Ma chi il cliente tipo? Alcuni scelgono oggetti o arredi, altri ci chiedono di rivedere completamente gli spazi

    della loro casa e altri ancora, non soddisfatti di un recente progetto dinterni forse troppo freddo e anonimo,

    vengono da Raw per riscaldare e rendere pi personali gli ambienti.

    Personalit e calore emanati da oggetti e mobili con storie segrete, dotati di una loro particolare anima.

    Raw | Via Palermo, 1 | Milano

    www.rawmilano.it | [email protected]

  • CASUM 27

    Una delle vetrine

    del negozio di via Palermo,

    con esposti cappelli Barbisio

    del Cappellificio Cervo(in questa pagina).

    Lambiente principale,

    con un mix di oggetti antichi

    e moderni (pagina accanto) .

  • CASUM28

    DIETRO LA VETRINA

    Fragile, vivace,anzi radicaleDagli anni Trenta al radical design, ecco il vivacee ricercato mondo della galleria milanese Fragile

    FOTO E TESTO | EMANUELE MINGOZZI

    Toglietevi dalla testa la classica galleria con superfici dai colori neutri, composta e convenzionale. Perch gli ambienti milanesi di Fragile, in via

    San Damiano 2 (una traversa di corso Monforte, arteria dellilluminazio-

    ne di design), sono tutto tranne che sottotono.

    Nata nel 2000, la galleria continua a proporre il miglior modernariato del

    Novecento, principalmente italiano, con un focus sugli anni Cinquanta

    e Sessanta, periodo di boom economico che ha visto Milano rafforzarsi

    come punto di riferimento per il design.

    La location attuale accoglie Fragile dal 2013. Gli interni, fortemente ca-ratterizzati, sono essi stessi elemento di design: pavimenti coloratissimi

    che ricordano le tessere di un puzzle e pareti verde acqua al piano terra,

    pavimenti bianchi e giallo limone e pareti rosa al piano inferiore.

    Il vivace progetto di Alessandro Mendini, su commissione di Alessan-

    dro Padoan, fondatore di Fragile, che gestisce lattivit insieme alla mo-

    glie Paola Berra e a Francesca Cavatorta, direttrice.

    Abbiamo conosciuto Mendini racconta Francesca grazie alla colla-

    borazione per la mostra Bracciodiferro, promossa dalla nostra galleria,

    ospitata a inizio 2013 nella Biblioteca di Santa Maria Incoronata a Mila-

    no. Abbiamo quindi deciso di affidargli i lavori di allestimento, consape-voli del fatto che il risultato sarebbe stato molto personale. Alcuni pezzi,

    per di pi, sono nel mood dello stile Mendini, ovvero il radical design.

  • CASUM 29

    In vetrina poltrona rivestita

    di pelle della serie Le Bambole,

    disegnata nel 1972 da Mario

    Bellini e prodotta da B&B Italia.

  • CASUM30

    Ma la galleria ospita anche oggetti anni Trenta, che riescono comunque a inserirsi tra colori accesi,

    forme spigolose e laminati plastici effetto graniglia marmorea stile radical.Ma da dove provengono oggetti e arredi? Vendiamo solo pezzi fuori produzione prosegue Fran-

    cesca per l80% di design italiano. Acquistiamo direttamente dai privati, da commercianti o trami-

    te aste.

    Tra le principali tipologie di cliente la persona che vuole un oggetto di design storico per la sua abi-

    tazione, il vero e proprio collezionista e le case dasta, che acquistano per poi rivendere.

    Laltro negozio di Fragile a Saint-Ouen, alle porte di Parigi, in un piccolo edificio charmante, come lo definisce Francesca, allingresso del Mercato delle Pulci. Non uno qualunque, ma ben sette ettari e oltre 2.500 banchi, che lo rendono il pi grande al mondo. Un must insomma.Il negozio parigino continua Francesca molto frequentato anche da decoratori e architetti,

    alla ricerca di elementi originali e depoca per arricchire i propri progetti.

    La scala che porta al piano inferiore ha un parapetto metallico laccato bianco, con un disegno che si intona con

    quelli del pavimento, tutto su progetto di Alessandro Mendini (sotto). Le due ampie vetrine che affacciano su via

    San Damiano. I due lampadari gialli, Deriva, sono stati progettati da Mendini per la galleria e verranno messi in

    produzione, in cinque varianti cromatiche, e venduti in esclusiva da Fragile (pagina accanto).

  • CASUM 31

  • CASUM32

    Abbiamo affidato il progetto della galleriaad Alessandro Mendini, consapevoli del fatto

    che il risultato sarebbe stato molto personale

    Francesca Cavatorta, direttrice della galleria, appoggiata alla balaustra progettata

    da Mendini (sopra). In vetrina, oltre alla poltrona della serie Le Bambole di Mario

    Bellini, tavolini Ipaz di Achille Castiglioni per Up & Up del 1987 e lampada da terra

    Triennale disegnata da Angelo Lelii per Arredoluce (pagina accanto).

  • CASUM 33

  • CASUM34

    In fondo alla scala che scende

    al piano inferiore mosaico

    di Alessandro Mendini,

    che fa parte del progetto

    della galleria, e lampade a

    parete del 1971, modello n 235

    di Cini Boeri per Arteluce (in

    questa pagina). Il grande mobile

    angolare con anta a specchio

    un pezzo unico progettato

    da Nanda Vigo su commissione

    privata negli anni Ottanta,

    in pieno stile radical design. Divano blu D70 di Osvaldo

    Borsani per Tecno, del 1954

    (pagina accanto).

  • CASUM 35

    Fragile | Via San Damiano, 2 | Milano

    www.fragilemilano.com | [email protected]

    Per il Fuorisalone 2015 la galleria milanese ha presentato presso i suoi colorati ambienti due novit,

    vendute in esclusiva. Innanzitutto Deriva, uno sfaccettato lampadario di metallo in diverse finiture con strisce a led, del tutto simile a quelli gialli che illuminano lambiente principale di Fragile, proget-

    tato da Alessandro Mendini e realizzato da una bottega milanese.

    A seguire Tamiso, una piccola serie di complementi darredo con intrecci di legno, che comprende

    tavolini, consolle e centrotavola.

    Oltre alla scelta dei pezzi e alle serie vendute in esclusiva, completano il mondo di Fragile consulen-

    ze ad hoc per lanalisi e la ricerca su determinati oggetti di design. Una ricerca che alla base di ogni pezzo che entra in galleria. Perch questo il nocciolo duro di Fragile.

  • CASUM36

  • CASUM 37

    Pezzi unici in stile radical design dialoganocon classici del design italiano,

    rigorosamente fuori produzione

    Dallesterno la galleria mostra tutta la sua energia tra forme, luci e colori (sopra).

    Vista dal soppalco, dov ricavata unarea di lavoro. Sulla base con trama zebrano,

    sulla sinistra, un mobile su ruote con struttura laccata gialla e sommit rossa, pezzo

    unico di Nanda Vigo su commissione privata, negli anni Ottanta (pagina accanto).

  • CASUM38

    IN AZIENDA

    La storia del legno,dal museo alle briccoleRiva 1920: design made in Italy tra falegnameria, natura e cultura

    FOTO E TESTO | EMANUELE MINGOZZI

    Il Museo del Legno, presso -la

    sede di Riva 1920 a Cant (CO).

    Il Museo accoglie una vasta

    e ordinata raccolta di strumenti

    per la lavorazione del legno

    trovati negli anni in giro

    per lintera Europa.

  • CASUM 39

    Con il Museo del Legno, Riva 1920 ha scelto di giocare in casa.

    Lazienda comasca, che da ben tre generazioni produce arredi di alta falegnameria, espone in modo

    permanente nel suo museo di Cant una vasta collezione di utensili per la lavorazione del legno,

    recuperati in giro per lEuropa. Nello stesso edificio si trova anche lo showroom e non lontane le tre sedi produttive e quella amministrativa. Una soluzione che permette allazienda di organizzare

    eventi, mostre ed attivit legate alla cultura del legno e del design.

    La svolta circa 25 anni fa con la scelta di produrre arredi ecologici, utilizzando solo legno massiccio

    o multistrato, eventualmente impiallacciati.

  • Alcune poltrone Maui appena lavorate.

    Progettata da Terry Dwan, la seduta realizzata in legno massiccio di cedro

    profumato (in questa pagina). Maurizio Riva,

    titolare dellazienda insieme ai fratelli Davide

    e Anna (pagina accanto, a sinistra).

    Un artigiano al lavoro in una delle tre sedi

    produttive di Cant (pagina accanto, a destra).

    CASUM40

  • CASUM 41

    Cedro, kauri fossile ed ulivo sono tra le essenze pi utilizzate dallazienda, alle quali si aggiunge il legno di quercia,

    proveniente dalle briccole di Venezia

    Riva 1920 | Riva Industria Mobili spa | Via Milano, 137 | Cant (CO)

    www.riva1920.it | [email protected]

    Oltre 40 gli architetti e i designer che hanno progettato per Riva 1920: Renzo e Matteo Piano, Pi-

    ninfarina, Mario Botta, Matteo Thun, Michele de Lucchi, Terry Dwan, Karim Rashid, Philippe Starck

    e Thomas Herzog, solo per citarne alcuni.

    Tra le essenze principali vi sono il cedro, proveniente dalla Lombardia, il kauri fossile, importato da

    Nuova Zelanda e sud-est asiatico, lulivo, di produzione italiana, ed altre di origine europea e statu-

    nitense. A queste si aggiunge il legno di quercia, ricavato dalle briccole di Venezia.

    Una seconda vita al legno, per raccontare due storie in una: quella dellalbero, che sa di bosco e quel-

    la della briccola, che sa di acqua.

  • CASUM42

    DIETRO LA VETRINA

    Alto design florealeDalle orchidee in uova di struzzo a quelle sospese, dalle installazioni per cene di gala a quelle per sfilate di moda. Ecco la vetrina verde di Paolo Lattuada a Milano

    FOTO E TESTO | EMANUELE MINGOZZI

  • CASUM 43

    Gli ingredienti base di questa ricetta, o meglio attivit, sono una grande passione per i fiori, per la composi-

    zione e per il design.

    Aperto nel 2000 da Paolo Lattuada, il negozio diventa non solo un luogo dove acquistare fiori, ma una vera

    e propria vetrina, unesposizione permanente e sempre mutevole, dei risultati della ricerca che sta dietro ad

    ogni lavoro, dallallestimento per eventi al pi semplice bouquet.

    Con Paolo collabora da anni Leonardo Gussoni, che ha portato con s tutta la sua cultura compositiva e deco-

    rativa: se allinizio predominava infatti laspetto botanico, pian piano ha iniziato a prevalere quello pi squi-

    sitamente compositivo.

    I fiori freschi sono inseriti direttamente in apposite

    vasche incassate nel lungo

    bancone metallico.

  • CASUM44

    Paolo Lattuada, a destra, e Leonardo Gussoni,

    a sinistra, al lavoro per due diverse composizioni

    floreali (in questa pagina). Sul bancone esposizione di orchidee e oggetti per la casa; il vassoio appeso

    al tronco Rosita della serie Le Boudoir, di Benot

    e Rachel Convers per Ibride (pagina accanto).

  • CASUM 45

    E lo si nota appena varcata la soglia: allingresso gruppi di orchidee in uova di struzzo poggiano su un tavolo di

    cristallo e sul bancone lineare di metallo sono disposte una serie di teche con telai dorati contenenti piccole

    composizioni floreali ed oggetti. Per finire, una grande apertura circolare nel soffitto fa entrare la luce natu-

    rale in fondo al negozio, creando la sensazione di essere in una serra.

    Il negozio, completamente riprogettato nel 2006 dallarchitetto Francesco Copersino, stato in seguito

    oggetto di un restyling curato dalla designer dadozione milanese Terri Pecora: alle linee asciutte vengono

    aggiunti tronchi a tutta altezza ricoperti di licheni, che generano un effetto bosco, e le pareti vengono tinteg-

    giate di colori scuri sui quali stagliano i colori e le forme di piante, fiori e oggetti.

    Le nazioni di riferimento allinizio del percorso spiega Leonardo erano Paesi Bassi e Francia, dove gi

    allepoca si prestava pi attenzione a come inserire le piante in casa. Ma dato il contesto del negozio stato

    naturale declinare latmosfera dal fiammingo al milanese, cio al design. Il nostro lavoro , infatti, un po una

    traduzione del design in campo floreale.

    La sfida riuscire a inserire in modo armonico piante e fiori in casa, attraverso vasi e decorazioni, per entrare

    in sintonia con chi vi abita. Tra gli elementi prediletti rami, grandi semi, come quello di coco de mer, uova e

    tutto ci che la natura offre, rimanendo sempre in linea con la cifra stilistica che contraddistingue il negozio.

    Regione principe per far scorta di elementi naturali lOlanda, soprattutto il Mercato dei fiori di Amsterdam,

    dove Paolo e Leonardo si recano di persona regolarmente. Ogni viaggio anche un momento di fervida ricer-

    ca, per proporre sempre qualcosa di nuovo, positivamente contaminato dal confronto con altri luoghi.

  • CASUM46

    Il nostro lavoro un po una traduzionedel design in campo floreale

    Tra gli elementi artificiali alcuni sono addirittura prodotti in piccole serie e qui venduti in esclusiva.

    il caso delle foglie di cemento e sabbia di mare, trovate quasi per caso presso una signora che le produce

    artigianalmente in unisola del Mare del Nord e subito portate a Milano, dove sono tuttora in vendita.

    Importanti anche gli allestimenti per eventi: Collaboriamo tantissimo col mondo della moda, che rappresen-

    ta una parte consistente della nostra attivit: sfilate, showroom, cene, vernissage.

    Made in Paolo Lattuada la decorazione di una parete del bistrot del Mudec, il Museo delle Culture di Mila-

    no, dove delicate orchidee sono surrealmente appese a corde nere (vedi a pagina 10).

    E durante il Salone del Mobile di Milano 2015 il duo floreale si occupato dellallestimento del tavolo impe-

    riale per una cena di gala presso lAccademia di Belle Arti di Brera. Il tema? Una lunga striscia di vero prato.

    Ovviamente fiorita.

    Paolo Lattuada | Via Molino delle Armi, 19 | Milano

    www.paololattuada.it | [email protected]

  • CASUM 47

    Sul tavolo di cristallo, orchidee

    in uova di struzzo e lettere

    portafiore di acciaio corten prodotte da Vetro&Design

    (in questa pagina).

    Paolo e Leonardo con indosso

    grembiuli di pelle di springbok

    (una piccola antilope dellAfrica

    meridionale), da loro realizzati

    artigianalmente per il lavoro

    di tutti i giorni (pagina accanto).

  • CASUM48

  • CASUM 49

    Tronchi a tutta altezza ricoperti di licheni,danno limpressione di essere in un bosco ravvivato

    dai colori e dalle forme dei fiori

    Sul bancone, ai lati dei tronchi in primo piano, foglie di cemento e sabbia di mare prodotte

    da unabitante di unisola del Mare del Nord, alla quale il negozio ha commissionato

    una piccola produzione venduta in esclusiva (in questa pagina).

    Lettere portafiore di acciaio corten prodotte da Vetro&Design (pagina accanto).

  • CASUM50

    Una grande apertura circolare nel soffitto fa entrare la luce naturale in fondo al negozio,

    creando limprovvisa sensazione di essere in una serra

    Nello spazio in fondo al negozio sotto al lucernario definito da un taglio circolare nel controsoffitto,piante esotiche formano un piccolo giardino (sopra). Sul tavolo circolare con piano ligneo

    un gruppo di piante grasse con vasi in resina della serie Claire di Artstone, azienda dei Paesi Bassi,

    nazione di riferimento per Paolo e Leonardo (pagina accanto).

  • CASUM 51

  • CASUM52

    DENTRO CASA

    La trama e lordito dellintimitLa passione per lantiquariato, quella per il design e la ricerca di unatmosfera accogliente sono gli elementi chiave di questappartamento di Forl. Dove icone del Moderno, gruppi di oggetti e fotografie in bianco e nero dialogano in intimit

    FOTO E TESTO | EMANUELE MINGOZZI

    Filtrata da semplici e mimetiche

    tende a rullo bianche entra

    copiosa nel soggiorno la luce

    del mattino, valorizzata

    dai toni neutri, dagli oggetti

    di vetro e dagli spazi lasciati

    liberi. Sedie Olly Tango

    di Philippe Starck per Driade,

    lampada da terra Costanza

    di Paolo Rizzatto per Luceplan.

  • CASUM 53

    Se questa casa fosse un tessuto, molto probabilmente sarebbe di un colore delicato, luminoso e caldo.

    A far da trama la passione per lantiquariato del proprietario di casa: una passione iniziata da piccolo, tra

    negozi e mercatini, frequentati nei fine settimana insieme ai genitori.

    Ecco dunque spiegata la presenza di alcuni mobili di famiglia, come le due angoliere accostate fra loro in

    soggiorno e il com stile Impero in camera da letto, che donano a questo appartamento forlivese un discreto

    tocco di gusto classico.

    Su questa base sono tessuti diversi tipi di arredi, come quelli di tono pi moderno, ma anchessi veri e propri

    classici, questa volta del design. il caso della poltrona e del daybed Barcelona in pelle nera progettati da

    Mies van der Rohe rispettivamente nel 1929 e 1930, vero punto di partenza dellarredamento del soggiorno.

  • CASUM54

    Trovo gli oggetti in giro e li scelgo per istinto.Alla loro collocazione penso una volta tornato a casa

    Seguono per importanza la sedia con braccioli Thonet allingresso, il tavolino Tulip bianco di Saarinen in ca-

    mera da letto e altre piccole citazioni e riferimenti che affiorano nei vari ambienti della casa.

    A questi si aggiungono, per contrasto, elementi minimali, come le candide tende a rullo, il mobile bianco lu-

    cido sospeso ad una parete del soggiorno e diverse lampade (da terra, da tavolo e a sospensione) della serie

    Costanza di Luceplan, progettate nel 1986 da Paolo Rizzatto.

    Un insieme armonico di elementi che d alla casa unatmosfera intima, raccolta. Una base sulla quale diven-

    tano puntualmente protagonisti gli oggetti, solo occasionalmente dai toni accesi, disposti per lo pi a gruppi.

    Dallinsieme di vasi di vetro sul tavolo della zona pranzo a quelli blu e neri nella zona conversazione, dai gran-

    di barattoli porta biscotti sul tavolo in cucina ai vasi di piante grasse poste sul parquet a fianco delle angoliere.

    Come tocco finale, sulle pareti del soggiorno, spiccano fotografie in bianco e nero, delicatamente eleganti.

    I soggetti? Architettura, oggetti darredo e moda, una summa dello stile lineare e un po eclettico della casa.

  • Nel soggiorno spicca la poltrona Barcelona di Mies

    van der Rohe prodotta da Knoll. Vasi blu di Venini,

    lampada da terra Costanza di Luceplan, sedia

    con braccioli 233 disegnata nel 1895 da Michael

    Thonet per Gebrder Thonet, ora prodotta

    da Thonet (in questa pagina). Tra i gruppi di oggetti

    della casa i cactus a fianco delle angoliere (pagina accanto, a sinistra) e i vasi di vetro sul tavolo

    da pranzo (pagina accanto, a destra).

    CASUM 55

  • CASUM56

    Sul mobile bianco lucido sospeso a parete

    vasi blu della linea Opalino di Venini

    (in questa pagina). Daybed Barcelona disegnato

    da Mies van der Rohe nel 1930, prodotto da Knoll

    (pagina accanto, in alto). La tonalit del legno

    delle librerie riprende quella del parquet

    (pagina accanto, in basso).

  • CASUM 57

  • CASUM58

  • CASUM 59

    Diverse lampade della casa sono della stessa serie, semplice e raffinata. Un filo rosso, anzi bianco

    Dallingresso, posto direttamente nella zona giorno, si accede anche

    alla cucina, arredata con lineari elementi componibili anni Settanta

    (sopra e nella pagina accanto).

  • CASUM60

    In camera da letto sono contrapposte una parete dispirazione antiquaria ad una pi bianca con pezzi di design

    Il com stile Impero di famiglia posto di fronte al letto. Lassenza dellarmadio nella camera la rende

    spaziosa e pi rarefatta (sopra a sinistra). I comodini, entrambi bianchi, hanno due personalit diverse:uno pi tradizionale, di legno laccato, con sopra la lampada Costanzina di Luceplan (sopra a destra),

    laltro decisamente di design, della serie Pedestal di Eero Saarinen per Knoll,

    illuminato da Eclisse, disegnata nel 1965 da Vico Magistretti per Artemide (pagina accanto).

  • CASUM 61

  • CASUM62

    FRA GLI OGGETTI

    Fioritura a sorpresaUn grande prato verde per un djeuner sur lherbe che sa di primavera

    FOTO E TESTO | EMANUELE MINGOZZI

    1 Piatto piano | Tirschenreuth

    2 Piatto da dolce | Korok

    3 Piatto da dolce | Porzellan Fabrik

    4 Piatto da dolce | Lorenz Hutschenreuther

    5 Zuccheriera | Korok

    6 Tazzina da caff | Seltmann Weiden

    7 Ciotola | Scherzer

    8 Posate | Abert

    9 Runner | Mrit | Ikea

    La primavera sboccia in tavola. Dove? Su piatti, ciotole e tazze. Bordi dorati e sinuosi, riccioli come manici e

    ghirlande in rilievo. Per far risaltare il bianco della porcellana, uno sfondo verde come un rilassante prato,

    per una sorta di djeuner sur lherbe in chiave vintage, oltre che conviviale. Unatmosfera un po anni Sessanta,

    equilibrata da posate dal carattere deciso e da alcuni elementi in tinta unita o con sole dorature.

  • CASUM 63

    1

    2

    3

    6

    47

    8

    9

    5

  • CASUM64

    FRA GLI OGGETTI

    1 Piatto piano | Tognana

    2 Piatto da dolce | Tognana

    3 Piatto da dolce | Seltmann Vohenstrauss

    4 Teiera | Mitterteich

    5 Lattiera | Winterling

    6 Tazza da t | Mitterteich

    7 Tazzina da caff | Tognana

    8 Posate | Abert

    9 Runner | Mrit | Ikea

    Terra e sabbiaToni caldi, tinte unite e decori per una palette senza tempo

    FOTO E TESTO | EMANUELE MINGOZZI

    Tinte unite scure, bordi e profili neri, marroni e dorati. Vetro fum e acciaio inox, sfumature sulla porcellana

    e delicati decori di fiori, racemi e ghirlande. Un invito a riscoprire il fascino dei colori che vengono dal basso,

    che sia terra di Siena o sabbia della Costa Smeralda. Il tutto ravvivato da decori floreali tono su tono o con una

    selezionata gamma cromatica. Una palette senza tempo, poich senza tempo il colore della terra.

  • CASUM 65

    7

    8

    4

    5

    2

    3

    6

    9

    1

  • N. 1 | 04.2015

    PERSONE

    Alvar Aalto

    Costantino Affuso

    Paolo Badesco

    Mario Bellini

    Paola Berra

    Cini Boeri

    Osvaldo Borsani

    Achille Castiglioni

    Pier Giacomo Castiglioni

    Francesca Cavatorta

    Benot Convers

    Rachel Convers

    Francesco Copersino

    Terry Dwan

    Leonardo Gussoni

    Paolo Lattuada

    Angelo Lelii

    Vico Magistretti

    Alessandro Mendini

    Alessandro Padoan

    Terri Pecora

    Dominique Perrault

    Anna Riva

    Davide Riva

    Maurizio Riva

    Paolo Rizzatto

    Eero Saarinen

    Gerd Sommerlade

    Philippe Starck

    Michael Thonet

    Mies van der Rohe

    Nanda Vigo

    AZIENDE & CO.

    Abert

    Arredoluce

    Artek

    Arteluce

    Artemide

    Artstone

    Astier de Villatte

    B&B Italia

    Cappellificio CervoDriade

    Flos

    Fragile

    Gebrder Thonet

    Ibride

    Ikea

    Jonathan Adler

    John Derian

    Knoll

    Korok

    Lampe Gras

    Luceplan

    Lorenz Hutschenreuther

    Malle W. Trousseau

    Mitterteich

    Mudec

    Paolo Badesco Interior Design

    Paolo Lattuada

    Porzellan Fabrik

    Raw

    Reichenbach

    Riva 1920

    Scherzer

    Seltmann Vohenstrauss

    Seltmann Weiden

    Tecno

    Thonet

    Tirschenreuth

    Tognana

    Up & Up

    Venini

    Vetro&Design

    Wall&Dec

    Winterling

    CASUMCasa ergo sum