Castelli Romani e Prenestini - Ferrovia-Museo Stazione di ...lio, e da Maria Clementina Sobieski,...

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museumgrandtour SISTEMA MUSEALE CASTELLI ROMANI E PRENESTINI Castelli Romani e Prenestini DE LUCA EDITORI D’ARTE

Transcript of Castelli Romani e Prenestini - Ferrovia-Museo Stazione di ...lio, e da Maria Clementina Sobieski,...

  • museumgrandtourSSIISSTTEEMMAA MMUUSSEEAALLEE CCAASSTTEELLLLII RROOMMAANNII EE PPRREENNEESSTTIINNII

    Castelli Romani e Prenestini

    DE LUCA EDITORI D’ARTE

  • La guida del Sistema Museale Territoriale Museum Grand Tour vuoleessere un ulteriore strumento per la comprensione delle realtà ar-cheologiche, storico artistiche, etnoantropologiche e ambientali di unterritorio, quello dei Castelli Romani e Prenestini, sicuramente noto maancora non pienamente goduto.Il visitatore ha l’opportunità di ripercorrere antichi sentieri, ritrovaretradizioni mai perdute, visitare resti di città fissate nel tempo, palazzi si-gnorili, chiese e conventi, “leggere“ le attività dell’uomo in tutte le suemanifestazioni con lo stesso stupore e piacere dei viaggiatori del GrandTour, provando come loro emozioni dal carattere unico. Gli istituti museali che compongono il Sistema Museale Museum GrandTour rappresentano il punto di partenza imprescindibile e privilegiatoper qualsiasi viaggio alla riscoperta di luoghi che da secoli continuanoad attrarre turisti, studiosi e amanti del bello.

  • Il Sistema Museale Territoriale Museumgrandtour, nato su pro-getto della Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini, chene è l’Ente capofila, è tra i più grandi a livello nazionale. Esso ri-guarda il vasto territorio dei Colli Albani e Prenestini, caratterizza-to da presenze archeologiche, storico artistiche, demoetnoantropo-logiche ed ambientali che difficilmente trovano confronto. A quest’area appartiene il Mons Albanus sulla cui sommità fu eret-

    to il tempio di Juppiter Latiaris, sacro ai Latini guidati da Albalon-ga. Alcune città, come Praeneste, Tusculum e Civita Lavinia, ebberoun ruolo formidabile per la loro posizione strategica e per le loroposizioni politiche nei confronti di Roma. I santuari di epoca re-pubblicana, le ville dei più famosi uomini dell’intellighenzia roma-na come Cicerone, Catone, Lucullo o di imperatori come Augusto,Tiberio, Caligola o gli Antonini, il formidabile sistema stradale, ca-ratterizzato da vie come la Latina, l’Appia, la Labicana e la Prene-stina, danno la misura dell’importanza che il nostro territorio do-vette rivestire nell’antichità e nei processi di antropizzazione nel cor-so dei secoli.Le nobili dimore che furono edificate in epoca rinascimentale,

    barocca e, successivamente, fino ai primi anni del Novecento, su-scitarono l’eccezionale interesse dei viaggiatori che, fin dal ’600, datutta Europa giungevano per visitare questi luoghi, descritti e rap-presentati mirabilmente dai più grandi poeti ed artisti del Grand Tour.

    La nuova e aggiornata guida del Sistema Museale Museumgran-dtour vuole presentare gli istituti museali e le aree archeologiche cheaderiscono alla rete, che del patrimonio artistico e culturale di que-sto territorio sono i principali custodi ed interpreti.

    Il Presidente Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini

    Dr. Giuseppe De Righi

    Presentazione

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    museo civico di villa ferrajoli

    museo della ii legione partica

    museo tuscolano

    museo civico lanuvino

    museo nazionale delle navi romane

    parco archeologico culturale di tuscolo

    museo della città

    museo diffuso del vino

    complesso archeologicodel barco borghese

    museo nazionale dell’abbazia di grottaferrata

    museo etiope cardinal massaia

    museo geofisico

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    musei archeologicimusei archeologici e storico-artisticimusei di arte contemporaneamusei demoetnoantropologicimusei scientifici

    museo archeologiconazionale di palestrina

    acquedotti romani ecastello di passerano

    museo diocesano prenestino

    museo di palazzo doria pamphilj

    centro internazionaled’arte contemporanea

    museo della civiltà contadinaferrovia-museo della stazione di colonna

    museo del giocattolo

  • 4 Il Museo Civico di Al-bano ha sede nella pre-stigiosa villa neoclassicadei Marchesi Ferrajoliche in molte sale anco-ra conserva la decora-zione pittorica eseguitadal Caretti nei primidell’Ottocento.Le raccolte archeologi-che del Museo copronoun arco temporale cheva dal paleolitico infe-riore sino al Rinasci-mento.Le più antiche testimonianze proven-gono dal villaggio palafitticolo delleMacine, oggi sommerso dalle acque dellago Albano, che documenta archeo-logicamente la presenza umana nel La-zio antico nell’età del bronzo Medio 1(XVIII-XVI sec. a.C.).Sempre nella sezione protostorica delMuseo, la parte piùqualificante e perti-nente alla città di Al-bano, è costituita daireperti della CiviltàLaziale che, nelle piùantiche fasi (XI-VIIIsec.), ebbe il suosplendore, attraversoil popolo degli Albanie della metropoli deiLatini Albalonga. Diquesto periodo sono

    musei archeologici

    MUSEO CIVICO DI VILLA FERRAJOLIalbano laziale

    Museo CiviCovilla Ferrajoliviale risorgimento 3, albano laziale

    orari: domenica - venerdì 9-13; mercoledì - giovedì anche 16-19;sabato 8-14

    info:tel. 06 9323490 fax 06 [email protected] facciata di villa ferrajoli.

    attestato oggetti prove-nienti sia da abitati cheda necropoli. L’età ar-caica è invece ben rap-presentata da repertiprovenienti da luoghidi culto.L’instrumentum dome-sticum, la collezionenumismatica, i docu-menti epigrafici, costi-tuiscono un’interessan-te testimonianza dellavita quotidiana del-l’epoca romana dalla

    repubblica all’età imperiale. Gran par-te di questi reperti proviene dagli sca-vi di alcune ville suburbane costruitenell’Albanum, come la testa in marmodi Tiberio Gemello dalla Villa Roma-na ai Cavallacci.Ultimo complesso di reperti conserva-ti nel Museo è quello relativo al perio-

    do paleocristiano, tar-do antico e medieva-le, quando la città sisviluppò prima intor-no alla basilica Co-stantiniana, ingloban-do i resti dei castra e,successivamente, al-l’interno di una nuo-va cinta muraria di-fensiva.I reperti medievali co-me quelli rinascimen-tali, provengono inve-ce da vari punti della

    città. Al Museo archeologico infine so-no annesse tre sezioni e un antiqua-rium: le raccolte mineralogiche, il Ga-binetto di grafica antica e la sezionestorico-artistica.

    testa in marmo di tiberiogemello.

    particolare della decorazione delsoffitto della sala Xi, originariamentedestinata a camera da letto.

  • Il Museo è dedicato allaSeconda Legione Particacreata dall’imperatoreSettimio Severo tra il 196e il 197 d.C. per combat-tere i Parti e poi divenu-ta, per la sua fedeltà e ilsuo valore militare, Guar-dia del Corpo dell’Impe-ratore. La sede del Museo occu-pa alcuni ambienti delleGrandi Terme fatte co-struire per i soldati dellaLegione dell’ImperatoreCaracalla.L’esposizione museale ini-zia con la fedele ricostru-zione dell’armamento edell’abbigliamento delleprincipali figure militaridella Legione. Nella stes-sa sala sono esposti alcu-ni significativi reperti ar-cheologici: l’ara di CassioSeveriano, un altorilievoin marmo raffigurante i fasci littorii euno stupendo schiniere in bronzo daparata con raffigurato il dio Marte.La sala II è dedicata alla documenta-zione dei Castra Albana e dei princi-pali monumenti della città riferibili a

    questo accampamento.Alcuni elementi architet-tonici in marmo espostitestimoniano la ricchezzadella decorazione che do-veva abbellire gli edificidei Castra.Nelle due sale successiveè documentata la vita quo-tidiana della legione.Vasi da cucina e da mensa,piatti in terra sigillata afri-cana, anfore per il vino,l’olio e il garum, monete,punte di freccia e “ghian-de missile” in piombo, usa-te come armi da getto e al-cuni oggetti curiosi ed in-soliti, come le pedine e idadi da gioco e le tesseri-ne in piombo che costitui-scono una sorta di bigliet-to d’ingresso all’anfiteatro.L’ultima sala espositiva èdedicata all’aspetto fune-rario testimoniato dal rin-

    venimento sia di vaste aree necropola-ri che di tombe isolate.

    Museo ii Legione PartiCavia volontari del sangue 6/8, albano laziale

    orari: domenica - venerdì 9-13; mercoledì - giovedì anche 16-19;sabato 8-14

    info:tel. 06 9323490 fax 06 [email protected]

    gladiatore in piombo (area dei castraalbana).

    vista della prima sala del museo.

    schiniere da parata inbronzo.

    musei archeologici

    MUSEO DELLA SECONDA LEGIONE PARTICAalbano laziale

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  • 6 Il Museo Tuscolano, ubicato all’inter-no delle Scuderie Aldobrandini, strut-tura seicentesca riprogettata da Massi-miliano Fuksas, ospita una delle pochecollezioni civiche della provincia di Ro-ma. Il percorso di visita, cronologico-tematico, è riferibile principalmente al-l’epoca repubblicana ed imperiale.L’esposizione prosegue nella sezionestorico artistica in cui sono presenti do-dici modelli delle Ville Tuscolane, ac-canto a diversi dipinti, incisioni, per-gamene, medaglie e disegni antichi. Il nucleo più consistente della raccoltaè caratterizzato da numerosi materialirinvenuti a Tuscolo, accanto a quelli in-dividuati dalla Scuola Spagnola di Sto-ria e Archeologia. Tra i vari reperti, sisegnalano le urne cinerarie con epigra-fi relative alla famiglia dei Rabirii, delIV-III secolo a.C., la parte inferiore di

    una statua colossale di un’Afrodite Ura-nia, tipo Cirene, databile al 50 a.C. Digrande interesse sono inoltre una statuaarcaizzante di Dioniso, del II secolod.C., un frammento fittile con la rap-presentazione di un giovinetto di epo-ca augustea, forse riferibile a Germani-co, ed un sarcofago dell’inizio del IVsec. d.C. caratterizzato da ventisei per-sonaggi intorno al defunto assiso.Nella sezione moderna è visibile l’im-portante ritratto del Cardinale EnricoBenedetto Maria Clemente Duca diYork, nato nel 1725 da Giacomo IIIStuart, re cattolico d’Inghilterra in esi-lio, e da Maria Clementina Sobieski,per 42 anni vescovo di Frascati, dovemorì nel 1807 e dove, nel corso deltempo, aveva realizzato la famosa Bi-blioteca Eboracense, dotata di oltre12.000 volumi.

    musei archeologici

    MUSEO TUSCOLANO - SCUDERIE ALDOBRANDINIfrascati

    Museo tusCoLanoscuderie aldobrandini p.zza g. marconi 6, frascati

    orari:martedì - venerdì 10-18 (chiuso il lunedì);sabato e festivi 10-19chiuso il 1° gennaio, il 1° maggio e il 25 dicembre

    info:telefax +39 06 [email protected]

    interno della sala borda del museo tuscolano.

    il dioniso braschi, ii d.c.

  • Il Museo Civico Lanuvinoè di recente tornato nellasua sede originaria, all’in-terno dell’ottocentesco Pa-lazzo Comunale, che ven-ne distrutta in seguito aglieventi bellici dell’ultimoconflitto mondiale.La struttura museale è de-stinata a conservare e va-lorizzare le testimonianzearcheologiche provenientidal territorio dell’anticaLanuvium e della medioe-vale Civita Lavinia, gli at-tuali spazi espositivi, an-cora in allestimento, ospi-tano infatti una sezionepre-romana e romana, unasezione epigrafica e una se-zione medioevale, corre-date da una serie di pan-nelli esplicativi sui repertie sui monumenti più si-gnificativi. È stata recentemente inau-gurata un’interessante sala sulla vitaquotidiana nell’antichità con schede diapprofondimento con un taglio deci-samente didattico, che permettono diavvicinarsi con semplicità al mondoantico.Con una media di circa 2.700 visitato-ri all’anno, il Museo Civico Lanuvinosi è fatto promotore di importanti pro-getti di ricerca, di tutela e valorizza-zione dei beni archeologici del com-

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    musei archeologici

    MUSEO CIVICO LANUVINOlanuvio

    Museo CiviCo Lanuvinopiazza della maddalena 16, lanuvio (rm)

    orari:invernale:lunedì e martedì: 10-13;mercoledì - domenica 10-13 e 15-18estivo:lunedì e martedì 10-13;mercoledì - domenica 10-13 e 16-19

    info:tel. 06 93789237 fax 06 [email protected] www.comune.lanuvio.rm.it www.regione.lazio.it/musei/lanuvio

    frammento di affresco raffigurante ungenio alato, metà i sec d.c., lanuvio (villa romana presso cimitero comunale).

    prensorio, realizzandonumerose attività didatti-che e di formazione ancheattraverso visite guidate aimonumenti archeologiciche ricadono all’internodel territorio comunale.Vale la pena ricordare tratutti il progetto di scavo evalorizzazione del San-tuario di Giunone Sospi-ta in collaborazione con lascuola di specializzazionedell’Università “La Sa-pienza di Roma” (cattedradi Archeologia Classicadel Prof. Fausto Zevi) econ la Soprintendenzaper i Beni Archeologicidel Lazio. Il Museo Civico Lanuvinoè inserito nell’organizza-zione museale Regionale(O.M.R.) e nel sistema

    Musale Castelli Romani e Prenestini(Museumgrandtour).Dal 2005 è stato inoltre insignito dal-la Regione Lazio del marchio “Museodi Qualità” e dal 2009 ha ottenuto lacertificazione HERITY (Organizzazio-ne mondiale per la certificazione diQualità della Gestione del PatrimonioCulturale).

    testa marmorea difanciullo di età giulio-claudia, 30-40 d.c., lanuvio (dalterrazzamento est del santuario digiunone sospita).

  • 8 Il Museo delle Navi Romane fu creatoper ospitare due navi imperiali appar-tenute all’imperatore Caligola recupe-rate nelle acque del lago di Nemi tra il1929 il 1931. Distrutto da un incendionel 1944, il museo è stato riaperto de-finitivamente al pubblico alla fine de-gli anni ’80. Nell’edificio museale so-no oggi esposti i materiali e la docu-mentazione relativa gli scafi e alla sto-ria del loro recupero.Un’ala del Museo è dedicata al San-tuario di Diana e ai luoghi di culto diArdea e Satricum. Vi è inoltre espostaparte della Collezione archeologica delCastello Ruspoli di Nemi. Una sezionepre e protostorica espone materiali li-tici, reperti della media età del Bron-zo (XVI sec. a.C.) e dell’età del Ferro

    (XI-VIII sec. a.C.) provenienti da in-sediamenti e necropoli dell’area deiCastelli Romani. Una sezione è riser-vata al popolamento del territorio al-bano in età repubblicana e imperialecon particolare riguardo ad alcuniaspetti della religiosità. Vi sono espo-sti, inoltre, reperti provenienti dagliscavi al santuario di Diana Nemoren-se e materiali di alta qualità artisticarinvenuti negli scavi di Ardea e del-l’antica Satricum, tra cui terrecotte ar-chitettoniche e materiali ceramici pro-venienti da stipi votive. Recentemente la collezione si è arric-chita di una statua colossale di Caligo-la in trono, scoperta durante uno sca-vo illegale e recuperata dalla Guardiadi Finanza.

    musei archeologici

    MUSEO NAZIONALE DELLE NAVI ROMANEnemi

    Museo nazionaLe deLLe naviroManevia diana 15, nemi

    orari:lunedì - domenica 9-18.30

    info:tel. 06 [email protected]

    ricostruzione della statua colossale di caligola. modelli delle due imbarcazioni.

    una delle sale del museo.

  • Il Museo Archeologico Nazionale diPalestrina, ospitato nel rinascimentalepalazzo Barberini sulla sommità del-l’antico santuario della Fortuna Pri-migenia, espone i più importanti re-perti provenienti dall’antica Praenestee dal suo territorio, ordinati per gran-di temi che abbracciano i principaliaspetti della storia, della cultura e del-le produzioni artistiche di una dellepiù importanti e fiorenti città del La-zio antico.Le sale del primo piano ospitano opererelative al culto della deaFortuna, copie romane dicapolavori greci, statueonorarie, ritratti e rilievi dietà repubblicana e impe-riale. Il secondo piano èdedicato alle necropoli e aisantuari, con preziosi og-getti in bronzo e terrecot-te votive; alcuni mosaici,inoltre, illustrano il riccoapparato decorativo delledomus prenestine. Al ter-zo piano un’unica sala

    ospita il celebre mosaicopolicromo con l’inonda-zione del Nilo, uno dei piùgrandi e importanti mosai-ci ellenistici conservati. Nell’area archeologica an-tistante il Museo, infine, èpossibile visitare i resti delsantuario della FortunaPrimigenia, un grandiosocomplesso scenograficoche rappresenta il mag-giore esempio dell’archi-tettura ellenistica in Italia.

    Museo arCheoLogiConazionaLe di PaLestrinaPalazzo Barberinip.zza della cortina 1, palestrina

    orari:museo:lunedì - domenica 9-20 (la biglietteriachiude alle ore 19)giorni di chiusura: 1o gennaio, 1o maggio, 25 dicembre area archeologica del santuario dellafortuna primigenia:gennaio e febbraio: 9-16; marzo: 9-17;aprile: 9-18; maggio: 9-18.30; giugno - agosto: 9-19; settembre: 9-17.30; ottobre: 9-17;novembre e dicembre: 9-16

    info:tel./fax 06 9538100sba-laz.palestrina@beniculturali.itwww.archeolz.arti.beniculturali.it; http://beni-culturali.provincia.roma.it

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    particolare del mosaico del nilo, ii sec. a.c.

    sala iii, statua iconica.

    veduta da palazzo barberini.

    cista prenestina, iv-iii sec. a.c.

    musei archeologici

    MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALEpalestrina

  • 10 Il sito è un “itinerario musealizzato” diestremo interesse archeologico che at-traversa un territorio tra i più affasci-nanti della Campagna Romana. Il percorso inizia dall’area archeologi-ca di Ponte Amato e Via Prenestina an-tica, un importante sito interessato an-che dalla Via Francigena del Sud, do-ve è possibile ammirare un ampio trat-to ben conservato dell’originale baso-lato, la Tagliata di Santa Maria di Ca-vamonte e l’antico ponte capolavorodell’ingegneria stradale romana.Da qui si entra nel suggestivo percor-so degli Acquedotti Romani, Anio Ve-tus, Aqua Marcia, Anio Novus e AquaClaudia, che attraversano un territoriosolcato da numerosi valloni paralleli,intagliati nel tufo da una serie di fossi.Per superare le differenze di quota gliantichi romani hanno realizzato deiponti monumentali, Bullica, Caipoli,

    Taulella e Pischero, che ancora oggi de-stano ammirazione.Unica nel suo genere è la galleria di ser-vizio realizzata sopra lo speco dell’ac-quedotto della Marcia: lunga 230 me-tri trafora l’intero colle evitando pozzidi ispezione profondissimi e difficil-mente praticabili.Ultima tappa è il Castello di Passera-no (X sec.) che domina la campagnacircostante in uno scenario da fiaba.

    siti archeologici

    ACQUEDOTTI ROMANI E CASTELLO DI PASSERANOgallicano nel lazio

    area arCheoLogiCa PonteaMatovia ponte amato (sp 56a), gallicanonel lazio (rm)

    orari:accesso libero, eccetto galleria diservizio e castello di passerano (su appuntamento)

    info:comune di gallicano nel laziovia tre novembre - gallicano nel laziotel. 06 95460093fax 06 95460043info@comune.gallicanonellazio.rm.itwww.gallicanonellazio.rm.gov.it

    castello di passerano, X sec. d.c.

    ponte amato, epoca romana.

    ponte taulella, epoca romana.

  • Scenograficamente affacciato sullaCampagna Romana e su Roma, il Bar-co Borghese è una vasta piattaformaquadrangolare, sulla quale si affacciaun gruppo di casali di epoca rinasci-mentale, edificati dalle famiglie Al-temps prima e Borghese poi, succedu-tesi nella proprietà della vicina VillaMondragone. Il terzo occidentale del-la spianata è impostato su un’articola-ta e spettacolare sequenza di 190 am-bienti voltati ipogei di età romana (Isec. a.C.), che si estende per una su-perficie di circa 16000 mq. La visita sisvolge in un suggestivo itinerario sot-terraneo, tra storia, leggende e tecno-logia antica, culminante nella visione diun raro corredo epigrafico di età ro-mana, tracciato a pennello, a carbon-cino e a sgraffio sull’intonaco di unodegli ambienti più interni. Le indaginiarcheologiche avviate lungo il latoesterno nord-occidentale del comples-so hanno inoltre riportato alla luce una

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    siti archeologici

    COMPLESSO ARCHEOLOGICO DEL BARCO BORGHESE

    monte porzio catone

    BarCo Borghesevia frascati 62, monte porzio catone (rm)

    orari: (su prenotazione e con guida obbligatoria)invernale: 11-12-15.30estivo: 11.30-16-18chiuso il 1° gennaio, il 1° maggio e il 25 dicembre

    info:tel. 06 94341031 (direzione); 06 9428333 (amministrazione)fax 06 9447471 (comune)www.comune.monteporziocatone.rm.it/polo_museale.php

    prenotazioni:tel. 06 94341031 (museo); 320 7871831 (ass.ne manacubba)[email protected] veduta esterna del complesso.

    galleria interna.

    cisterna.

    fronte monumentale articolata in auleornate da semicolonne doriche, oggiutilizzata come quinta scenica per spet-tacoli musicali. Tradizionalmente inte-so come l’enorme basamento di una vil-la romana e più recentemente inveceipoteticamente inteso come santuario,il Barco Borghese avrà bisogno ancoradi estese e approfondite indagini ar-cheologiche per una corretta interpre-tazione funzionale.

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    Situata a circa 30 km a sud-est di Ro-ma, l’antica Tusculum incanta ancora og-gi il visitatore per il raro connubio dibellezze paesaggistiche e rovine ar-cheologiche. Le origini affondano nelmito che vuole la città fondata da Tele-gono, figlio di Ulisse e della Maga Cir-ce; certo è che l’area dell’acropoli fosseoccupata stabilmente già a partire dal-l’Età del Ferro mentre la sottostantearea monumentale dal VII-VI sec. a.C.Grazie alla particolare posizione stra-tegica, Tusculum rivestì storicamenteun ruolo di primaria importanza sia inepoca romana, quando diviene luogodi residenza privilegiato dell’aristocra-zia romana, che durante il medioevo.

    Roccaforte avita del potente casato deiconti di Tuscolo (XI-XII secolo), Tu-sculum costituisce per la vicina Romauna pericolosa rivale, ragion per cuiviene radicalmente distrutta e abban-donata nel 1191.Oggi il percorso visita conduce il vi-sitatore attraverso l’area monumenta-le composta dal teatro e dal foro diepoca romana, in cui sorgono impor-tanti monumenti quali la basilica giu-ridica, il tempio di Mercurio e la fon-tana arcaica. Nell’area circostante siconservano anche altre emergenze ar-cheologiche di notevole rilievo: un an-fiteatro, il santuario extraurbano, unachiesa medievale e gli imponenti restisull’acropoli, attualmente oggetto discavo.

    siti archeologici

    PARCO ARCHEOLOGICO CULTURALE DI TUSCOLOmonte porzio catone

    ParCo arCheoLogiCoCuLturaLe deL tusCoLovia del tuscolo 1, monte porzio catone

    orari:visite guidate domenica ore 11 e 16durante la settimana su prenotazione

    info:comunità montana castelli romani eprenestinivia della pineta 117, rocca prioratel. 06 9470820 - 06 9470944fax 06 [email protected]

    teatro romano.

    tratto della via labicana.

  • Il Museo, allestito nel monastero diSan Nilo, fondato nel 1004 sui ruderidi una villa romana, contiene un nu-cleo iniziato nel 1875, costituito daimateriali raccolti nel corso dei secolidai monaci basiliani. La collezione archeologica è costituita,oltre che da una celebre stele attica, da-tata tra la fine del V e gli inizi del IVsec. a.C., con giovane defunto seduto,anche da numerosi reperti marmorei,sarcofagi e ritratti tra i quali uno diAlessandro Magno e uno di Costanti-no; presenta, inoltre, un’interessanteserie di iscrizioni per lo più funerarie. Notevole è anche la raccolta storico-ar-tistica, comprendente affreschi dellachiesa medievale, ceramiche islamichee siciliane, oggetti e rari paramenti sa-cri, come il prezioso Omophorion, pal-lio episcopale in seta e oro, del XIV se-colo. Nel Museo è prevista anche la ri-costruzione dell’ipogeo detto “delleGhirlande”, un sepolcro di età impe-riale rinvenuto nel 2000 nei pressi del-la Catacomba Ad Decimum e di Grot-taferrata, che ha restituito i sarcofagi ele deposizioni di Aebutia Quarta e diT. Carvilius Gemellus, rispettivamentemadre e figlio. Tra gli oggetti del cor-redo si segnala anche un prezioso anel-lo di pregevole manifattura, in oro ecristallo di rocca.

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    musei archeologici e storico-artistici

    MUSEO NAZIONALE DELL’ABBAZIAgrottaferrata

    Museo nazionaLe deLL’aBBaziadi grottaFerratacorso del popolo 128, grottaferrata

    orari:il museo è attualmente in fase diriallestimento

    info:tel. 06 9459309 fax 06 9456734www.abbaziagreca.it

    veduta dell’abbazia.

    testa marmorea di alessandro magno,copia romana, inizio iii sec. d.c.

  • 14 Ospitato in quattro ambienti recente-mente restaurati del nucleo seicentescodel Duomo, il Museo della Città illu-stra le dinamiche di insediamento in unterritorio dalla storia plurimillenaria.L’esposizione è articolata in tre sezio-ni nelle quali la eterogenea collezione,comprendente reperti archeologici dietà pre-romana e romana (ceramicad’impasto dell’età del ferro, uno splen-dido mosaico policromo, frammenti diaffreschi di età imperiale, terrecotte ar-chitettoniche, ceramiche, statuaria,iscrizioni e monete) provenienti da Tu-sculum e dalle splendide ville tuscola-ne disseminate nel territorio, reperti dietà medioevale (tra cui una bolla pa-pale) e rinascimentale (maioliche poli-crome, quadri, incisioni originali) e ma-teriale documentario originale delXVII-XIX secolo, e un ricco apparatodidattico-illustrativo. Le singole tema-tiche possono essere approfondite nel-la saletta per videoproiezioni, che in-vita alla riscoperta e alla visita del ric-co patrimonio archeologico e storico-artistico disseminato in questo distret-to geografico.

    musei archeologici e storico-artistici

    MUSEO DELLA CITTÀmonte porzio catone

    Museo deLLa Cittàvia simone pomardi 1, monte porziocatone (rm)

    orari:venerdì, sabato, domenica: 9-13; 15-19chiuso il 1° gennaio, il 1° maggio e il 25 dicembre

    info:tel. 06 94341031 (direzione / museo);06 9428333 (amministrazione); fax 06 9447471 (comune)musei@comune.monteporziocatone.rm.itwww.comune.monteporziocatone.rm.it/polo_museale.php

    prenotazioni: tel. 06 94341031 (direzione/museo);320 7871831 (ass.ne manacubba)[email protected] frammento di affresco di età imperiale.

    veduta di una delle sale del museo.

    boccale rinascimentale.

  • Il Museo, inaugurato nel 2005, è situatonell’ala sud-ovest del palazzo Vescovi-le e contiene circa 600 opere tra i qua-li numerosi ex-voto di epoca pagana ecristiana.Nella sezione archeologica spiccanol’Ara delle Vittorie, di raffinata lavora-zione e risalente al II-III sec. d.C., e unmagnifico sarcofago dello stesso perio-do; i reperti di epigrafia cristiana – IIIe IV sec. d.C. – provengono dall’areadella primitiva basilica di Sant’Agapito.Una delle opere più importanti con-servate nel museo è l’Eolo attribuito aMichelangelo, una scultura rimasta alungo nascosta ed oggi tornata alla lu-ce in tutto il suo splendore; altrettantonotevoli sono il quadro raffigurante una“Madonna col velo” della scuola del Pe-rugino e il prezioso busto-reliquario diSant’Agapito, risalente al 1588, cesel-lato in lamina d’argento e d’oro e con-servato nella Sala degli argenti.L’arte tessile è rappresentata da pre-giati paramenti sacri, come i piviali delcard. Girolamo Bassi della Rovere del1492 e del card. Antonio Barberini jrdel sec. XVII.Si segnalano inoltre il Gesù Bambinodormiente del sec. XVII, la Madonnadi Loreto in cartapesta dipinta e laBambola Sacra, raffigurante Mariabambina con vestito ricamato in orozecchino.Oggi è esposta nel museo anche “La

    decapitazione di San Gennaro o Sant’Agapito” di Caravaggio, tornataa Palestrina dopo molti anni. L’operafu identificata da Maurizio Marini nel1967 come raffigurante la decollazio-ne di San Gennaro mentre MaurizioCalvesi ritiene che quello raffiguratosia più probabilmente Sant’Agapito,protettore di Palestrina.

    Museo dioCesano PrenestinoPalazzo vescovilevia roma 23, palestrina

    orari:giovedì 15.30-18.30 (luglio e agosto: 16-19);venerdì e sabato 9.30-12.30; 15.30-18.30 (luglio e agosto: 16-19);domenica 15.30-18.30 (luglio e agosto: 16-19)

    info:tel. 06 9534428fax 06 9538116museo [email protected] www.museodiocesanopalestrina.it

    musei archeologici e storico-artistici

    MUSEO DIOCESANO PRENESTINOpalestrina

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    ara delle vittorie, sec. ii-iii d.c.

    eolo, seconda metà Xvi sec., provenientedalla chiesa di s. maria maddalena dicapranica prenestina.

  • 16

    Il Museo di Palazzo Doria Pamphilj èubicato all’interno dell’omonimo Pa-lazzo e si articola in due sezioni tema-tiche allestite su due piani: pianoterrae piano primo, anche detto piano no-bile. Al piano terra è ospitata la sezio-ne archeologica, che illustra e docu-menta i siti rinvenuti nel corso degliscavi preliminari ai lavori di realizza-zione della Linea Treno Alta Velocitàche attraversa il territorio di Valmon-tone. La sezione abbraccia un arco cro-nologico molto ampio, che spazia dalIV secolo a.C. al IV d.C. L’ultima ac-

    musei archeologici e storico-artistici

    MUSEO DI PALAZZO DORIA PAMPHILJvalmontone

    Museo di PaLazzo doriaPaMPhiLjpiazza della costituente, valmontone

    orari: martedì - venerdì 9-13sabato - domenica 9.30-13; 15.30-19

    info:tel. 06 9591345 - 06 95990342/[email protected]

    veduta di palazzo doria pamphilj e dellacollegiata di santa maria dell’assunta.

    particolare della stanza dell’aria, mattiapreti, 1661.

    sarcofago romano.

    quisizione del museo è un interessan-te sarcofago, databile tra il IV ed il IIIsecolo a.C., rinvenuto casualmente inlocalità Colle Salomone ed in attesa direstauro.La sezione storico-artistica è rappre-sentata dallo splendido ciclo di affreschiospitato nelle undici sale del piano no-bile del Palazzo. Il programma icono-grafico è incentrato sulla raffigurazionedelle allegorie dei Quattro Elementi edei Quattro Continenti. Completa ilpercorso il Salone del Principe, com-pletamente affrescato a trompe l’oeil daGaspard Dughet e Guillaume Courtois,e due piccole cappelle con le raffigura-zioni di Sant’Agnese e di Dio Padre.Il ciclo, commissionato dal PrincipeCamillo Pamphilj, fu eseguito tra il1658 ed il 1659 da alcuni dei maggio-ri rappresentati del panorama artisticodel tempo: Francesco Cozza, Pierfran-cesco Mola, i già citati Dughet e Cour-tois, Giambattista Tassi ed in ultimoMattia Preti, che fu chiamato a deco-rare la volta dell’Aria nel 1661.

  • Il CIAC è un centro di arte sperimen-tale, situato all’interno del Castello Co-lonna di Genazzano in cui già a parti-re dalla fine degli anni settanta sonostate messe in opera varie mostre eeventi culturali di alto profilo artisti-co. Al 1979 risale infatti Le Stanze, pri-ma importante manifestazione artisti-ca curata da Achille Bonito Oliva cheha visto esposte opere dei principali ar-tisti della Transavanguardia. A questasono seguite altre mostre ed eventi ar-tistici quali la Zattera di Babele e il Bus-sottioperaballet che hanno visto la col-laborazione di importanti critici e ar-tisti.Il CIAC si colloca all’interno dell’im-ponente e scenografico complesso delCastello che domina l’abitato e la cuistoria, così come quella di Genazzanoè legata alla famiglia Colonna. La for-tezza medievale fu gradualmente tra-sformata per adibirla a residenza dellafamiglia. Il primo intervento in tal sen-

    17

    musei di arte contemporanea

    CENTRO INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA

    genazzano

    CasteLLo CoLonna piazza s. nicola 4, genazzano

    orari:aperto in occasione delle mostre o su prenotazione

    info:[email protected] [email protected]

    veduta del castello.

    cortile.

    cappella del principe, particolare, sec Xvii. veduta del castello.

    so è da riferirsi all’operato di PapaMartino V, al secolo Oddone Colonna,al quale si fa risalire l’origine del “Pa-lazzo del Signore”.Oggetto di un vasto intervento di re-cupero e restauro, gli ambienti del Ca-stello sono stati sfruttati per realizzareun percorso adibito a sale espositive eriservati per rappresentazioni teatrali,aula conferenze, biblioteca comunalein modo da utilizzare il sito per attivi-tà culturali diversificate.

  • 18

    Il Museo, inaugurato nel marzo 1994,è nato per volontà d’alcuni cittadini diCave riunitisi in associazione, che si èmesso alla ricerca nelle case di campa-gna del territorio di Cave e altrove,d’oggetti ormai dimessi e abbandona-ti, appartenuti alle popolazioni conta-dine del passato. La ricerca, molto frut-tuosa, consente già nel 1992 di allesti-re nel chiostro di S. Carlo una primamostra degli oggetti rinvenuti.L’iniziativa fu tanto di successo, daprovocare una gara di spontanee of-ferte dei più vari oggetti da parte deipossessori, così da poter riuscire, in untempo relativamente breve, a realizza-re un vero e proprio museo.

    Oggi il museo conta 1300 oggetti estrumenti appartenuti, nel lontano pas-sato, alle genti della campagna, per illavoro e l’uso domestico allestiti neglispazi recuperati dell’ex Convento de-gli Agostiniani, nel centro storico diCave. Gli oggetti “appesi” ricordanoil sistema con cui il contadino ripone-va i propri utensili o attrezzi da lavo-ro all’interno della propria rimessache, solitamente ad un chiodo o ad unferro.

    musei demoetnoantropologici

    MUSEO DELLA CIVILTÀ CONTADINAcave

    Museo deLLa CiviLtàContadinap.zza giuseppe garibaldi, cave

    orari:su richiesta

    info:comune di cavep.zza giuseppe garibaldi, 6tel. 06 9500081fax 06 9581363

    letto e scaldaletto.

    seminatrice.

  • Ospitato all’interno del convento deiCappuccini, il Museo raccoglie mate-riali tradizionalmente riferiti all’attivi-tà missionaria del cardinale GuglielmoMassaia (1809-1889) in Etiopia, doverimase ben trentacinque anni con l’in-carico di dirigere il Vicariato apostoli-co dei Galla. In realtà la collezione dioggetti di natura etnografica (armi, di-segni, costumi, manufatti artigianali,fotografie) provenienti dall’Africaorientale e principalmente dall’Etio-pia, fu quasi interamente raccolta apartire dal 1909 – data del primo alle-stimento nelle stanze abitate dal frateal suo ritorno dalla missione – per cir-ca un trentennio, dal francescano Gio-acchino Farina con il duplice scopo dionorare la memoria del missionario edi creare un’istituzione culturale che ri-chiamasse l’attenzione su quella regio-ne africana in diretto collegamento conla contemporanea politica coloniale,cui si voleva in qualche modo assimi-lare l’attività missionaria del frate.Si segnalano in particolare un ventaglioornamentale in fibre vegetali e legno euna mantiglia di pizzo nero con deco-razioni floreali, appartenenti alla regi-na Taitù, gli ornamenti dell’abito nu-ziale in seta e velluto rosso della figliadel re di Kaffa, e oggetti, foto, docu-menti vari appartenuti a Massaia, tra

    cui lo scrittoio; vi sono inoltre conser-vati insieme a vari utensili e strumentimusicali, anche singolari reperti natu-ralistici come un corno di rinoceronte,le mandibole di un leone, un dente difacocero, alcune uova di struzzo, il gu-scio di un armadillo e la spina di unpesce sega.

    Museo etioPe CardinaL Massaiaconvento frati cappuccini di s. francescovia cardinal massaia 26, frascati

    orari:visite a richiestalunedì - domenica 9.00-12.00

    info:tel. 06 94286601fax 06 [email protected]

    musei demoetnoantropologici

    MUSEO ETIOPE CARDINAL MASSAIAfrascati

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    tessuti e parati liturgici.

    interno del museo.

    ingresso e facciata della chiesa.

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    Inaugurato nel 2000, il Museo diffusodel Vino è ospitato in tre distinti loca-li del centro storico, deputati fino a po-chi anni or sono, proprio alla lavora-zione dell’uva, prodotto strettamentelegato alla cultura e all’economia dellacittà. La caratteristica denominazioneè legata all’articolazione modulare enon continua della struttura espositi-va, anche nell’ottica di una mirata sal-vaguardia delle cantine del centro sto-rico. Vi sono esposti, in distinte sezio-ni (archeologica, iconografica e docu-

    musei demoetnoantropologici

    MUSEO DIFFUSO DEL VINOmonte porzio catone

    interno di una delle sale.

    punzone in ferro per marchiare le botti.

    torchi vinari e diraspatrice.

    mentaria), materiali (utensili, attrezza-ture e macchinari) legati alle varie fasidella lavorazione dell’uva e del vino, in-tegrati da pannelli didattici, foto digrande formato, esposizione di botti-glie legate alle cantine della zona e daspecifiche e caratteristiche ambienta-zioni. Il Museo è dotato di una sala perla degustazione dei vini locali e di uncaratteristico percorso sotterraneo nel-le sottostanti grotte scavate nel tufo.

    Museo diFFuso deL vinovia vittorio emanuele ii 22/32/46, monte porzio catone (rm)

    orari:venerdì, sabato, domenica: 9-13; 15-19chiuso il 1° gennaio, il 1° maggio e il 25 dicembre

    info:tel. 06 94341031 (direzione); 06 89686503 (museo); 06 9428333 (amministrazione)fax 06 9447471 (comune)www.comune.monteporziocatone.rm.it /polo_museale.php

    prenotazioni:tel. 06 89686503 (museo); 320 7871831 (ass.ne manacubba)[email protected]

  • La Ferrovia-Museo dellaStazione di Colonna, siprefigge la conservazionedel compen-dio della sta-zione di Colonna, costi-tuito dai fabbricati viag-giatori e magazzino mer-ci, dal piazzale della sta-zione e da circa 500 m dibinario, ultimo tratto ex-traurbano residuo dellaex Ferrovia Roma-Fiug-gi-Frosinone, nonché deirotabili “storici” dellaFerrovia.Il fabbricato viaggiatoriaccoglie oggi una colle-zione di attrezzi ed og-getti ferroviari, la rac-colta fotografica della “vita in stazio-ne”, oltre a vari documenti inerenti laFerrovia, il fabbricatino ex servizi èadibito a punto accoglienza e shop, ilcaratteristico fabbricato del magazzi-no merci è stato anch’esso completa-mente restaurato, valorizzandone leparticolari caratteristiche architetto-niche. Gli ultimi rotabili di interesse “storico”della Ferrovia sono stati restaurati (lo-comotore “4” del 1916, elettromotrice“434” del 1921, complesso bloccato“472-111” del 1949, elettrotreno arti-colato “801” del 1953, vari carri merci,carro scala n. 197, jeep ferrovia-ria,ecc.); ad essi si sono poi aggiunti alcu-

    ni rotabili delle ferrovieRoma-Viterbo e Roma-Lido (risalenti agli anni’20-’30).Alcuni rotabili ed i fab-bricati già ricadono tra ibeni i soggetti a vincoloda parte della Soprin-tendenza; per altri si staperfezionando la relativadocumentazione.La “Ferrovia Museo” haacquisito il riconosci-mento dei Servizi Cul-turali della Provincia diRoma, il patrocinio mo-rale del Comune di SanCesareo, su cui persistel’area museale, e del Co-

    mune di Colonna a cui è storicamentelegata la stazione.

    Ferrovia Museo deLLastazione di CoLonnavia casilina 17, san cesareo

    orari: dal lunedi al giovedì: visite suprenotazione per gruppi;venerdì: 9.30-13.30;sabato - domenica: 9,30-13,30; 14,30-17,30 dal 1° ottobre al 31 marzo9.30-13.30; 16.30-19.30 dal 1° aprile al 31 ottobre.

    info:tel. fax 06 [email protected]: ferrovia-museo stazione di colonna

    visione di insieme dell’elettrotrenoarticolato n. 801 (1953, costruzione oms -tibb), della jeep ferroviaria modificata alloscartamento ridotto (residuato bellico,1943-1944, costruzione ford - Willys) e,sulla sinistra, elettromotrice n. 434 elocomotore n. 4.

    locomotore n. 4 (1915, costruzione breda -galileo ferraris).

    musei demoetnoantropologici

    FERROVIA-MUSEO DELLA STAZIONE DI COLONNA

    san cesareo21

    elettromotrice n. 434 (1921,costruzione miani & silvestri- tibb) e facciata delfabbricato viaggiatori dellaex stazione di colonna.

  • 22

    Il Museo del Giocattolo di Zagaroloospitato nelle sale del cinquecentescoPalazzo Rospigliosi, illustra l’evoluzionedel giocattolo nel corso del XX° secolo. I circa 800 pezzi esposti provengono dacollezioni storiche quali Billig, Cre-stetto Oppo, Luisa Dellanzo, MarinaCaprari, Sabrina Alfonsi e sono stati

    prodotti da fabbriche che oggi rap-presentano una leggenda nella storiadel giocattolo meccanico Il percorso espositivo pone particola-re attenzione ai legami fra giocattolo erealtà sociale e culturale attraverso unaserie di tematiche legate a momentidella vita quotidiana: la città, la strada,la famiglia, le architetture, il lavoro, itrasporti che vivono all’interno dellospazio insieme ai viaggi straordinari, al-le gare automobilistiche, al circo ed alluna park. Grande cura viene riservata alle attivi-tà didattiche e di laboratorio, nel cor-so delle quali vengono trasmesse le tec-niche di costruzione di giocattoli, bu-rattini e marionette. Il museo offre in-fatti la possibilità a grandi e piccini divivere un’esperienza indimenticabileportando a casa non solo il ricordo diun gioco passato ma l’occasione di rea-lizzare un semplice giocattolo con leproprie mani.

    musei demoetnoantropologici

    MUSEO DEL GIOCATTOLO ZAGAROLOzagarolo

    Museo deL gioCattoLo Palazzo rospigliosi piazza indipendenza, zagarolo

    orari: lunedi - venerdi 9.00-13.00;sabato 10.00-18.00;domenica chiuso

    info:tel. 06 95769405fax 06 [email protected]

    sala dell’automobilismo sportivo.

    plastico ferroviario. cavalluccio a dondolo.

  • Il Museo Geofisico è situato a ridossodell’Antica Fortezza Colonna, in posi-zione panoramica e dominante sul vec-chio centro storico di Rocca di Papa. Il Museo ha l’obiettivo di illustrare leipotesi e i dati scientifici che hanno por-tato alla modellazione dell’interno del-la Terra. Si parte da un gioco filosofi-co e s’incontrano exhibit, macchine lu-diche, strumenti e documenti scienti-fici della geologia, della geografia edella fisica terrestre, scienze che han-no contribuito alla conoscenza dell’in-terno della Terra. Vi è un modello in-terattivo dell’interno della Terra, che il-lustra il percorso delle idee scaturitedalle menti degli scienziati, per arriva-

    re alla definizione del modello univer-salmente accettato. Sono anche illustrate le teorie avanza-te nel XVI sec., quando più nessunosupponeva che la Terra avesse una for-ma diversa dalla sferica, e s’incomin-ciò a pensare a cosa vi fosse nel suo in-terno. Nel terrazzo è illustrata l’evolu-zione geologica del vulcanismo albano. Si possono inoltre osservare un plasti-co geologico del vulcano laziale e unaserie di campioni delle principali tipo-logie rocciose dell’area.

    Museo geoFisiCovia dell’osservatorio 42, rocca di papa

    orari:martedì - venerdì 9.30-12.30;sabato - domenica 9.30-12.30; 16-19sabato dei mesi di luglio e agostoapertura serale 21-23

    info:tel./fax 06 9496230http://museoroccadipapa.ingv.it/

    musei scientifici

    MUSEO GEOFISICOrocca di papa

    23

    installazioni didattiche del museo.

    una sala del museo.

  • 24 I Comuni di Colonna, San Cesareo eMonte Compatri sono particolarmen-te ricchi di testimonianze di caratterearcheologico, storico-artistico e natu-ralistico. In antico i loro territori ap-partenevano all’Ager Labicanus, il ter-ritorio della città latina di Labicum. Nel territorio di Colonna sono staterinvenute numerose tombe ad inuma-zione ed incinerazione con urne a ca-panna della civiltà del Ferro Laziale. Siconservano i resti di un imponentemausoleo romano e di una torre di av-vistamento lungo il tracciato dell’anti-ca via Labicana. Nella settecentescachiesa di San Nicola di Bari è invecepossibile ammirare un quadro del Sal-vator Mundi attribuita a Carlo Marat-ta, e gli affreschi dell’abside, opera diDuilio Cambellotti, recentemente re-staurati.San Cesareo occupa il sito di Ad Sta-tuas lungo la via Labicana, dove è an-cora individuabile la presenza di unagrandiosa villa imperiale sviluppatasi

    IL TERRITORIO

    intorno al Lavicanum Caesaris, la villasuburbana di Giulio Cesare. Grandiosi resti monumentali di ville, ci-sterne e mausolei di epoca romana so-no presenti anche nel vasto territorio diMonte Compatri il cui abitato è sovra-stato dalla cupola del Duomo, edifica-to nel ’600 e dedicato a Maria Assuntain Cielo. È inoltre presente il Conven-to di San Silvestro, fondazione carme-litana degli inizi del XVII secolo, la cuichiesa conserva internamente l’aspettooriginario oltre ad una notevole colle-zione di quadri devozionali. Rocca Priora sorge invece dove anti-camente era la città latina di Corbium,luogo fortificato che ebbe un ruolo im-portante nell’esito delle diverse batta-glie tra Roma e i Latini, i Volsci e gliEqui tra il V e il VI sec. a.C. Di parti-colare interesse la Rocca Savelli, oggisede dell’amministrazione comunale, ela chiesa di Santa Maria Assunta in Cie-lo, che ospita una pregevole raccolta diex voto.

    bosco di castagni.

  • Sistema Museale Territoriale Castelli Romani e Prenestini

    Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini: ente capofila e gestore

    Amministrazioni Comunali di:Albano Laziale, Cave, Colonna, Frascati, Gallicano nel Lazio, Genazzano, Lanuvio, MontePorzio Catone, Montecompatri, Palestrina, Rocca Priora, Rocca di Papa, San Cesareo,Valmontone, Zagarolo

    Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio

    Diocesi di Palestrina

    Convento dei Frati Cappuccini di Frascati

    Fondazione per il Museo della Stazione

    Comitato Scientifico

    Michela Pucci / Museo Civico - Museo della Seconda Legione Partica,Albano Laziale

    Padre Superiore / Museo Etiope Cardinal Massaia, Frascati

    Giovanna Cappelli / MuseoTuscolano - Scuderie Aldobrandini, Frascati

    Luciano Galli / Acquedotti Romani e Castello di Passerano, Gallicano nel Lazio

    Claudio Libero Pisano /Centro Internazionale di Arte Contemporanea, Genazzano

    Giuseppina Ghini / Museo dell’Abbazia, Grottaferrata

    Luca Attenni / Museo Civico Lanuvino, Lanuvio

    MassimilianoValenti / Polo Museale, Monte Porzio Catone

    Giuseppina Ghini / Museo delle Navi Romane, Nemi

    Sandra Gatti / Museo Archeologico Nazionale, Palestrina

    MariaTeresa Ciprari / Museo Diocesano Prenestino di Arte Sacra, Palestrina

    Calvino Gasparini / Museo Geofisico, Rocca di Papa

    Paola e Ennio Arena / Ferrovia Museo della Stazione di Colonna, San Cesareo

    Monica Di Gregorio / Museo di Palazzo Doria Pamphilj,Valmontone

    Franca Senesi / Museo del Giocattolo, Zagarolo

    Giovanna Cappelli / Direttore

    Coordinamento tecnico amministrativo

    Patrizia Di Fazio, Responsabile del Progetto

    Francesca Galli, Segreteria tecnico organizzativa

    Sistema Museale Territoriale dei Castelli Romani e Prenestini - Museumgrandtour

    c/o Comunità Montana Castelli Romani e PrenestiniVia della Pineta 117, Rocca Priora (RM)Tel. 06 9470820 - 06 9470944 Fax 06 [email protected] - www.museumgrandtour.org

  • “Questo mese l’ho trascorso in campagna,in numerosa compagnia,sulle colline alle spalle di Roma,uno dei più bei posti della terradove tutto concorre a creareun autentico luogo di svago.“

    J.W. Goethe, lettera a Christian G. Voigt, 23 ottobre 1787

    www.museumgrandtour.org

    A.pdfBC