Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. RELAZIONI E BILANCIO Soci Giugno 2020/relaz… · Resta ferma la...

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1 Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. RELAZIONI E BILANCIO ESERCIZIO 2019 Approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 30 aprile 2020 Progetto del Consiglio di Amministrazione, Approvato dall’Assemblea degli Azionisti del 5 giugno 2020

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Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.

RELAZIONI E BILANCIO

ESERCIZIO 2019

Approvato dal Consiglio di Amministrazione

nella seduta del 30 aprile 2020

Progetto del Consiglio di Amministrazione,

Approvato dall’Assemblea degli Azionisti del 5 giugno 2020

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CASSA DI RISPARMIO DI CENTO SPA

PRESIDENTE

Giuseppe Pallotta

DIRETTORE GENERALE

Ivan Damiano

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Giuseppe Pallotta Presidente

Mauro Manuzzi Vice Presidente

Mauro Cremonini

Giorgio Garimberti

Alessandro Giovanni Grasso

Nicoletta Marini

Gian Paolo Martini

Consigliere

Consigliere

Consigliere

Consigliere

Consigliere

COLLEGIO SINDACALE

Massimo Calanchi Presidente

Luca Rossini

Marcello Tarabusi

Sindaco Effettivo

Sindaco Effettivo

SOCIETA' DI REVISIONE

Ernst Young S.p.A.

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Assetto societario

Socio

Fondazione Cassa di Risparmio di Cento

Holding CR Cento S.P.A.

Fin.Er.Ma. S.N.C. di Ennio e Mauro Manuzzi

Altri privati (n. 10.129

TOTALE

15,64%

10,88%

22,04%

3

Assetto societario al 31/12/2019

N. Azioni

Fondazione Cassa di Risparmio di Cento 7.690

2.338.286

di Ennio e Mauro Manuzzi 1.627.100

29) 3.293

14.949.935

22,04%

N. Azioni %

90.618 51,44%

2.338.286 15,64%

1.627.100 10,88%

293.931 22,04%

14.949.935 100%

51,44%

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ARTICOLAZIONE TERRITORIALE al 31 dicembre 2019

SEDE E Cento (Fe) - via Matteotti, 8/b

DIREZIONE GENERALE tel. 051/68.33.111 - fax 051/68.33.443

www.crcento.it

[email protected]

FILIALI (47) Provincia di Ferrara (n.20) Cento – sede di Cento

Cento - agenzia di città n.1

Bondeno

Casumaro Comacchio

Coronella

Dodici Morelli

Dosso

Ferrara

Ferrara Est Ferrara Sud

Ferrara4

Ferrara5

Mirabello

Poggio Renatico Porto Garibaldi

Renazzo

Sant'Agostino

San Carlo

Vigarano Mainarda

Provincia di Bologna (n.16) Bologna Bologna DueTorri

Bologna Murri

Castello d'Argile

Casalecchio di Reno

Castel Maggiore

Crevalcore Galliera - San Venanzio

Lippo di Calderara di Reno

Ozzano dell’Emilia

Pieve di Cento

Stiatico

San Giovanni in Persiceto San Matteo della Decima

San Pietro in Casale

Venezzano

Provincia di Modena (n.9) Modena

ModenaDue Castelfranco Emilia

Campogalliano

Finale Emilia

Nonantola

Rami-Ravarino

Sassuolo Vignola

Provincia di Ravenna (n.2) Faenza

Lugo

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AVVISO DI CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA

Pubblicato sul quotidiano Il Resto del Carlino del 5 Maggio 2020

CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA

L’Assemblea ordinaria è convocata in prima convocazione il giorno 5 giugno 2020, alle ore 10.00, presso la sede della Cassa in Cento (FE), via Matteotti n. 8/B ed, eventualmente, in seconda

convocazione il giorno 6 giugno 2020, alle ore 10.00, stesso luogo, per la trattazione del seguente

ORDINE DEL GIORNO

1) approvazione del bilancio dell’esercizio chiuso il 31 dicembre 2019; deliberazioni in merito al

risultato di esercizio 2019; illustrazione del bilancio consolidato;

2) informativa annuale sull’attuazione delle politiche di remunerazione e incentivazione a favore degli

amministratori, dei sindaci, dei dipendenti e dei collaboratori non legati alla Cassa da rapporto di

lavoro subordinato adottate nell’anno 2019 e approvazione della politica di remunerazione e

incentivazione per l’anno 2020, ai sensi dell’art. 6 del vigente statuto sociale;

3) comunicazioni sulle politiche dei controlli interni in materia di operazioni con Soggetti Collegati.

In considerazione dell’ammissione delle azioni della Cassa sul sistema multilaterale di negoziazione

“Hi-Mtf”, si ricorda che la legittimazione all'intervento in Assemblea - esclusivamente per il tramite del

Rappresentante Designato, secondo le modalità più avanti indicate - e all'esercizio del diritto di voto

dovrà essere attestata da una comunicazione alla Cassa effettuata dall'intermediario autorizzato, in

conformità alle proprie scritture contabili, in favore del soggetto cui spetta il diritto di voto, sulla base

delle evidenze contabili relative al termine della giornata contabile del 27 maggio 2020 (“record date”:

settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l’Assemblea in prima convocazione).

Pertanto coloro che risulteranno titolari delle azioni successivamente a tale data non avranno il diritto di

intervenire e votare in Assemblea.

Detta comunicazione dovrà pervenire alla Cassa entro il 2 giugno 2020 (terzo giorno di mercato aperto

precedente la data fissata per l'Assemblea in prima convocazione).

Resta ferma la legittimazione all'intervento e al voto qualora la comunicazione sia pervenuta oltre il 2

giugno 2020, purché entro l'inizio dei lavori assembleari della singola convocazione, fermi restando i

termini per il conferimento delle deleghe al Rappresentante Designato secondo le modalità più avanti

indicate.

La richiesta della suddetta comunicazione dovrà essere effettuata entro i termini previsti dalla normativa

vigente e meglio specificati nell’ “Informativa ai soci” pubblicata sul sito web della Cassa (Link sulla

Home Page - Assemblea dei Soci 5 giugno 2020).

L’esercizio del diritto di voto, la validità della costituzione e delle deliberazioni dell’Assemblea sono

regolati dalle vigenti norme di legge e di Statuto.

Al fine di ridurre al minimo i rischi connessi all'emergenza sanitaria COVID-19, la Cassa ha deciso di

avvalersi della facoltà - introdotta dall'art. 106, commi 4 e 5, del Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18

(c.d. “Decreto Cura Italia”) - di prevedere che l'intervento in Assemblea dei soggetti ai quali spetta il

diritto di intervenire e votare avvenga esclusivamente tramite il rappresentante designato dalla Cassa

ai sensi dell'articolo 135-undecies del D.Lgs n. 58/98 (TUF), restando quindi preclusa la partecipazione

fisica dei suddetti soggetti all’Assemblea.

Per l’Assemblea di cui al presente Avviso di convocazione, la Cassa ha individuato, quale

Rappresentante Designato, ai sensi dell’art. 135-undecies del TUF, lo studio legale LS Lexjus Sinacta,

con sede in Milano, Via Larga 19, P.IVA 08919070964, e/o suoi sostituti (nel seguito, il

“Rappresentante Designato”).

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Coloro ai quali spetta il diritto di intervenire e votare in Assemblea dovranno pertanto, ai fini dell’intervento e del voto, necessariamente conferire delega ed istruzioni di voto esclusivamente al Rappresentante Designato.

La delega al Rappresentante Designato ex art. 135-undecies TUF dovrà essere conferita mediante

compilazione e sottoscrizione dell’apposito modulo di delega (“Modulo di delega al Rappresentante

Designato ex art. 135-undecies TUF”) reso disponibile, in versione stampabile, sul sito web della Cassa

(Link sulla Home Page - Assemblea dei Soci 5 giugno 2020), da far pervenire entro le ore 24 del 3

giugno 2020, con riferimento alla prima convocazione, ovvero entro le ore 24 del 4 giugno 2020, con

riferimento alla seconda convocazione (i.e. entro la fine del secondo giorno di mercato aperto

precedente la data fissata per l’Assemblea) agli indirizzi e con le modalità indicate nel modulo stesso e

nell’Informativa ai Soci pubblicata sul sito web della Cassa.

La delega al Rappresentante Designato deve contenere istruzioni di voto su tutte ovvero su alcune delle

proposte all'ordine del giorno. La delega ha effetto per le sole proposte in relazione alle quali siano state

conferite istruzioni di voto. La delega e le istruzioni di voto saranno revocabili (con possibilità di essere

nuovamente conferite, purché nei termini) con le medesime modalità e nei medesimi termini indicate/i

per il loro conferimento.

Ferma la necessità che, ai fini dell’intervento e del voto in Assemblea, sia conferita delega

esclusivamente al Rappresentante Designato, a tale soggetto potranno essere conferite anche

deleghe/subdeleghe – con le istruzioni di voto – ordinarie, anche in deroga a quanto stabilito dall'art.

135-undecies, comma 4, TUF. Ai fini di tali deleghe/subdeleghe occorrerà utilizzare il modulo

(“Modulo di delega/subdelega ordinaria”) reperibile, in versione stampabile, sul sito web della Cassa

(Link sulla Home Page - Assemblea dei Soci 5 giugno 2020). Le deleghe/subdeleghe – con le istruzioni

di voto – dovranno pervenire - tenuto conto delle contingenze connesse all’emergenza sanitaria in corso

- entro le ore 24 del 3 giugno 2020, con riferimento alla prima convocazione, ovvero entro le ore 24 del

4 giugno 2020, con riferimento alla seconda convocazione, agli indirizzi e con le modalità indicate nel

suddetto modulo e nell’Informativa ai Soci pubblicata sul sito web della Cassa. La delega/subdelega e le

istruzioni di voto saranno revocabili (con possibilità di essere nuovamente conferite, purché nei termini)

con le medesime modalità e nei medesimi termini indicate/i per il loro conferimento.

Non sono previste procedure di voto per corrispondenza o con mezzi elettronici.

L’intervento in Assemblea dei partecipanti (come il Rappresentante Designato, i componenti degli

organi sociali della Cassa e il Notaio verbalizzante) potrà avvenire anche (o esclusivamente), in

considerazione delle esigenze sanitarie di cui al Decreto Cura Italia, mediante mezzi di tele e/o video

conferenza, con le modalità che saranno ad essi individualmente comunicate, nel rispetto delle

disposizioni normative applicabili.

Maggiori informazioni sulle modalità per l’esercizio dei propri diritti sono a disposizione dei soci nella

suddetta “Informativa ai soci”.

Il testo integrale delle proposte di deliberazione, unitamente alle relazioni illustrative, sui punti

all’ordine del giorno sono reperibili sul sito web della Cassa (Link sulla Home Page - Assemblea dei

Soci 5 giugno 2020).

L’ulteriore documentazione prescritta dalla legge sarà depositata nei termini e con le modalità di legge.

Cento, 30 aprile 2020

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione

(Giuseppe Pallotta)

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SINTESI DELLE DELIBERAZIONI dell’ASSEMBLEA del 5 giugno 2020

L’Assemblea Ordinaria degli Azionisti della Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. ha avuto luogo il 5

giugno 2020, in prima convocazione, presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione

sig. Giuseppe Pallotta. Al fine di ridurre al minimo i rischi connessi all'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del

Covid-19, la Cassa di Risparmio di Cento ha deciso di avvalersi della facoltà, stabilita dall’art. 106

del Decreto Legge n. 18/2020, convertito in Legge n. 27 del 24 aprile 2020, applicabile anche alle

società con azioni diffuse tra il pubblico in maniera rilevante e/o con azioni quotate su un MTF (e

quindi anche alla Cassa), di prevedere l'intervento dei soci in Assemblea esclusivamente tramite il

Rappresentante Designato ai sensi dell'articolo 135-undecies del D.Lgs n.58/98 (TUF).

Sono intervenuti per delega al Rappresentante Designato n. 4 Soci, portatori di n. 10.028.911 azioni

pari al 67,08% circa del capitale sociale.

L’Assemblea - con il voto favorevole del 99,99993% del capitale sociale rappresentato in

assemblea, a sua volta pari al 67,08326% dell’intero capitale sociale - ha deliberato:

• di non accogliere la proposta di avvio di un’azione di responsabilità nei confronti dei Consiglieri

di Amministrazione e dei membri del Collegio Sindacale ricompresi nel periodo dal 2015 a

maggio 2019, del Direttore Generale e dei due Vice Direttori Generali presentata ad iniziativa di

un Socio ai sensi dell’art. 2393, comma 2, del Codice civile;

• di approvare il bilancio della Società chiuso al 31 dicembre 2019 e la copertura della perdita di

esercizio mediante utilizzo, per pari importo, della riserva straordinaria;

• di approvare, ai sensi dell'art. 6 dello Statuto sociale, la politica di remunerazione ed

incentivazione per l’anno 2020 a favore dei Consiglieri di Amministrazione, dei Sindaci, dei

dipendenti e dei collaboratori non legati alla società da rapporto di lavoro subordinato.

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Indice generale

Principali Indicatori Patrimoniali ed Economici pag. 9

Relazione del Consiglio di amministrazione pag. 10

Proposta relativa al risultato dell’Esercizio pag. 49

Schemi del Bilancio di impresa pag. 50

Nota Integrativa pag. 58

Allegati pag. 204

Relazione del Collegio sindacale

Relazione della Società di Revisione

Bilancio Consolidato del Gruppo CRCento

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PRINCIPALI INDICATORI PATRIMONIALI ED ECONOMICI

DATI SIGNIFICATIVI DELLA GESTIONE

(importi in migliaia di euro)

PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI 31/12/2019 31/12/2018 Variazione

Assoluta %

Impieghi economici netti verso clientela 2.994.234 2.991.302 2.932 0,1%

Raccolta diretta da clientela ordinaria 1.783.514 1.697.309 86.205 5,1%

Raccolta indiretta – amministrata 377.541 406.444 -28.903 -7,1%

Raccolta indiretta – gestita 1.514.658 1.409.543 105.115 7,5%

Raccolta indiretta totale da clientela ordinaria 1.892.199 1.815.987 76.212 4,2%

Raccolta totale da clientela ordinaria 3.675.713 3.513.296 162.417 4,6%

Raccolta totale da clientela istituzionale 560.307 548.507 11.800 2,2%

Raccolta banche - BCE 342.911 494.319 -151.408 -30,6%

Totale Mezzi Propri 183.406 185.858 -2.452 -1,3%

PRINCIPALI DATI ECONOMICI 31/12/2019 31/12/2018 Variazione

Ass. %

Risultato netto della gestione finanziaria 42.091 50.892 -8.801 -17,3%

Costi Operativi 60.113 52.798 7.315 13,9%

Utile Lordo - 18.085 -1.889 -16.196 857,4%

Utile Netto - 15.372 -992 -14.380 1449,6%

PRINCIPALI INDICATORI

Indici di redditività 31/12/2019 31/12/2018

Roe (Return on Equity) -8,38% -0,53%

Margine di interesse / Margine Intermediazione 53,20% 62,61%

Commissioni Nette / Margine Intermediazione 42,39% 47,17%

Indici di struttura

Mezzi propri/totale attivo 6,25% 6,01%

Mezzi propri/raccolta diretta 8,06% 8,44%

Impieghi lordi/raccolta diretta da clientela 128,61% 136,86%

Impieghi lordi/totale attivo 81,77% 76,82%

Cost Income ratio 92,33% 88,89%

Indici di rischiosità

Sofferenze/impieghi (valori netti) 2,23% 2,33%

Sofferenze/impieghi (valori lordi) 5,36% 4,62%

Texas ratio 61,64% 64,98%

NPL ratio (valori lordi) 7,77% 8,38%

NPL ratio (valori netti) 3,94% 5,23%

Coverage ratio sofferenze (#) 71,21% 63,80%

Coverage ratio totale crediti deteriorati (#) 61,69% 49,37%

Coefficienti Patrimoniali

CET1 Ratio 11,54% 12,67%

Total Capital Ratio 11,66% 12,86%

(#) compresi gli stralci totali e parziali

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RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

1. IL CONTESTO INTERNAZIONALE, IL MERCATO INTERNO,

L’ECONOMIA DEL NOSTRO TERRITORIO.

Nel 2019 il contesto economico internazionale è stato caratterizzato, come già l’anno precedente, da

tensioni commerciali, soprattutto tra Stati Uniti e Cina e ciò ha indotto un nuovo rallentamento delle

principali economie, in particolare nel settore manifatturiero.

Negli Stati Uniti sono andati esaurendosi gli effetti positivi della riforma fiscale introdotta a fine

2017 e l’economia, dopo un’espansione del 3,1 per cento annualizzato durante il primo trimestre, ha

poi manifestato crescenti segnali di rallentamento, soprattutto inerenti il settore manifatturiero. Al

contrario, il deficit federale è andato aumentando di circa mezzo punto percentuale rispetto al già

elevato 4,2 per cento del Pil del 2018. Tendenza che dovrebbe proseguire anche nel corso del 2020,

anno nel quale si terranno le elezioni presidenziali. Il mercato del lavoro ha mantenuto durante tutto

l’anno una buona tonicità, con il tasso di disoccupazione sceso al 3,6 per cento. Ciò non ha avuto

peraltro effetti significativi sull’inflazione, agevolando l’inversione di orientamento di politica

monetaria da parte della Federal Reserve, che, a fronte del rallentamento dell’economia e in ottica

di prevenire ulteriori indebolimenti, ha dapprima interrotto la riduzione dell’attivo di bilancio, per

poi effettuare, a luglio, settembre e ottobre, tre tagli del tasso sui Fed Funds per complessivi 75

punti base. A partire da settembre, la banca centrale ha inoltre effettuato interventi sul mercato dei

pronti contro termine, che aveva manifestato malfunzionamenti con conseguente temporanea

impennata del tasso overnight. Interventi poi accompagnati da una ripresa dell’espansione

dell’attivo di bilancio mediante acquisto di titoli del Tesoro a breve scadenza da effettuarsi almeno

fino al primo semestre 2020.

In Giappone anche nel corso del 2019 gli andamenti di Pil e produzione industriale sono stati

altalenanti, con una frenata più marcata negli ultimi mesi dell’anno (la crescita è stata inferiore al

punto percentuale), a cui ha con buona probabilità contribuito l’incremento dell’IVA, entrato in

vigore a ottobre dopo diversi rinvii. In un quadro caratterizzato da una politica fiscale comunque

non restrittiva e da una politica monetaria ancora ampiamente accomodante, l’invecchiamento della

popolazione contribuisce a rallentare il Pil potenziale, a maggior ragione se si considera che il Paese

è in piena occupazione (il tasso di disoccupazione a fine 2019 era al 2,4 per cento). , nonostante la

politica monetaria e quella fiscale restino espansive più che altrove, l’andamento del Pil è stato

altalenante, alternando trimestri di contrazione a trimestri di espansione. Complessivamente l’anno

si è chiuso con una crescita inferiore al punto percentuale. L’inflazione anche nel 2018 non ha

raggiunto l’uno per cento, restando abbondantemente inferiore all’obiettivo della banca centrale,

pari al 2 per cento. Ancora decisamente solida la parte corrente della bilancia dei pagamenti, pari a

3,5 punti di Pil.

Tra le principali economie emergenti, è proseguito il graduale rallentamento “guidato” nella

crescita del Pil cinese, che si attestato a fine 2019 al 6 per cento e che dovrebbe ancora rallentare,

salvo sviluppi positivi sul fronte delle dispute commerciali con gli Stati Uniti. Crescita moderata,

compresa tra 1,5 e 2 per cento, per Russia e Brasile, mentre l’India registra tassi di crescita del Pil

compresi tra 5 e 5,5 per cento.

Nell’Area dell’Euro la crescita del Pil è stata mediamente pari all’1,2 per cento, in calo rispetto

all’1,9 per cento del 2018, con una debolezza manifestatasi in particolare nel settore manifatturiero

nelle principali economie industriali, Germania e Italia. A livello politico, gli eventi principali sono

stati le elezioni europee di maggio, il conseguente insediamento del nuovo Parlamento e della

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nuova Commissione europea e le elezioni politiche in Regno Unito, che hanno decretato una netta

vittoria dei conservatori e, di conseguenza, hanno rimosso almeno in parte l’incertezza connessa

alla Brexit. Nel corso del 2020 dovrà poi essere raggiunto un accordo complessivo tra Regno Unito

e Unione europea per regolare i rapporti una volta terminato il periodo transitorio. Dato il contesto

di marcato rallentamento, soprattutto a livello manifatturiero e il perdurare dell’inflazione (e delle

aspettative di inflazione) molto al di sotto del target, la politica monetaria della Banca Centrale

Europea, che aveva terminato l’allentamento quantitativo a fine 2018 limitandosi a effettuare

acquisti per gli importi relativi a interessi e rimborsi dei titoli in scadenza, ha tornato ad assumere a

settembre un orientamento espansivo, con un taglio del tasso sulla deposit facility di 10 punti base

(a -0,50 per cento), l’allungamento da due a tre anni e il miglioramento delle condizioni delle nuove

operazioni di rifinanziamento a lungo termine (TLTRO) annunciate a marzo, nonché l’introduzione

di un meccanismo di tiering sulle riserve tale da alleviare la penalizzazione derivante

dall’applicazione dei tassi di interesse negativi sulle riserve in eccesso detenute dalle banche. E’

stata inoltre annunciata la ripresa del quantitative easing per 20 miliardi mensili, a partire da

novembre. Con l’inizio del nuovo quantitative easing è anche avvenuto l’avvicendamento alla

presidenza della BCE: a Mario Draghi è succeduta Christine Lagarde.

L’Italia, con un incremento del Pil dello 0,2 per cento, ha confermato la tendenza a crescere meno

dell’Area Euro. Il rallentamento è dovuto, oltre che alla debolezza dell’industria tedesca, soprattutto

nel settore automobilistico, anche a fattori interni: i rapporti con l’Unione europea del governo

formatosi nel 2018 tra Movimento 5 Stelle e Lega sono stati conflittuali, con ripercussioni

sull’incremento dello spread tra titoli di Stato italiani e tedeschi protrattisi nella prima parte del

2019. Ciò ha determinato un peggioramento della fiducia che, unitamente al rallentamento

internazionale, ha di fatto fermato l’economia italiana. I rapporti con l’Unione europea sono poi

andati migliorando nella seconda parte dell’anno, anche a seguito del cambio di governo e di

maggioranza parlamentare. Ciò ha favorito una riduzione di oltre 100 punti base dello spread

rispetto ai massimi dell’anno, riduzione che peraltro era già iniziata con la correzione ai conti

pubblici impostata a giugno dal governo precedente. Nella parte finale dell’anno lo spread è poi in

parte risalito a causa delle discussioni interne alla maggioranza di governo su diverse tematiche. I

conti pubblici restano il tallone d’Achille dell’Italia, in particolare per quanto riguarda il debito, che

supera il 135 per cento del Pil e con ogni probabilità non invertirà la tendenza crescente neanche nel

corso del 2020.

Nel primo semestre del 2019 l'economia dell’Emilia Romagna ha rallentato, confermando i segnali

di indebolimento emersi nella seconda metà dell'anno precedente.

Nell'industria in senso stretto l'attività economica ha ristagnato. La produzione si è ridotta per le

piccole e medie imprese, a fronte di un'espansione per quelle più grandi, che hanno beneficiato della

buona dinamica dell'export; nel settore si è indebolita l'accumulazione di capitale. Nelle costruzioni

la crescita si è arrestata dopo due anni di espansione. L'attività nei servizi è complessivamente

aumentata, anche se in misura contenuta e con rilevanti differenze fra i comparti.

Le condizioni sul mercato del lavoro sono rimaste positive. Il tasso di disoccupazione è diminuito;

tuttavia, secondo i dati amministrativi, la creazione di posizioni lavorative alle dipendenze ha

rallentato. In base ai dati del sondaggio della Banca d'Italia, nei primi nove mesi di quest'anno le ore

lavorate sarebbero risultate stabili.

I finanziamenti alle imprese sono diminuiti, in connessione con il rallentamento dell'attività e con

un atteggiamento più prudente assunto dalle banche, in prevalenza verso le imprese

finanziariamente meno solide. I prestiti alle famiglie sono invece aumentati. La rischiosità del

credito è rimasta contenuta attestandosi su livelli simili a quelli antecedenti la crisi finanziaria del

2008. I depositi bancari delle famiglie e delle imprese sono ulteriormente cresciuti; per queste

ultime, l'andamento riflette sia livelli di redditività nel complesso soddisfacenti sia una ridotta

propensione all'accumulazione di capitale.

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Le prospettive a breve termine sono incerte. In base ai risultati del sondaggio della Banca d'Italia,

per i prossimi sei mesi prevalgono attese di stabilizzazione dell'attività economica sui livelli attuali.

Restano tuttavia rilevanti i rischi al ribasso connessi con il dispiegarsi degli effetti delle tensioni

commerciali sui mercati internazionali e del rallentamento dell'economia tedesca, primo mercato

estero della regione.

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2. L’ANDAMENTO DEI MERCATI FINANZIARI

Per i mercati azionari il 2019 è stato un anno positivo al di là di ogni più rosea aspettativa,

considerando peraltro che il consenso era piuttosto prudente alla vigilia, essendo reduci da un 2018

decisamente negativo. I rialzi sono stati in doppia cifra sui principali mercati mondiali, favoriti

anche dal mutamento in senso espansivo dell’orientamento di politica monetaria delle principali

banche centrali. In particolare, gli indici dei mercati statunitensi e delle più importanti borse

europee hanno registrato aumento compresi tra il 22 e il 35 per cento. La borsa di Milano ha chiuso

in rialzo del 28,28 per cento.

Sui mercati obbligazionari è stata decisiva l’inversione di marcia delle principali banche centrali,

che dopo avere iniziato una processo di “normalizzazione” (a opera soprattutto della Federal

Reserve statunitense), hanno ripristinato un orientamento marcatamente espansivo nella seconda

parte dell’anno. Ciò ha favorito la riduzione dei premi per il rischio, che nonostante la risalita del

2018 restavano a livelli storicamente contenuti, portando sotto zero i rendimenti non solo di trilioni

di titoli di Stato, ma anche di diverse emissioni corporate anche di emittenti dai rating non elevati.

Questa rappresenta una fonte di rischio non trascurabile in prospettiva, considerando che la politica

monetaria non potrà continuare a praticare tassi negativi a tempo indeterminato.

In rialzo le principali materie prime, con il petrolio che ha visto un incremento delle sue quotazioni

del 34 per cento e l’oro in progresso di quasi 19 punti percentuali. In controtendenza il gas naturale,

il cui prezzo è diminuito di 25 punti percentuali.

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3. L’ATTIVITA’ DELLA CASSA

A – ANDAMENTO DELLA GESTIONE Gli importi nelle tabelle della presente relazione sono espressi in migliaia di Euro.

Raccolta da clienti Di seguito si riporta la consistenza e la suddivisione della raccolta globale della banca.

31/12/2019 % 31/12/2018 % Var. %

Debiti verso clientela:

Conti correnti e depositi 1.433.788 33,8% 1.365.023 32,2% 5,0%

Conti correnti e depositi a scadenza 305.856 7,2% 293.594 6,9% 4,2%

PcT passivi (MTS Repo) 75.500 1,8% 20.906 0,5% 261,1%

Altri finanziamenti 0 0,0% 3 0,0% -100,0%

Obbligazioni 38.119 0,9% 50.866 1,2% -25,1%

Certificati di deposito 2.029 0,0% 4.191 0,1% -51,6%

Debiti per leasing 9.725 0,2% 0 0,0% 100,0%

Totale Raccolta Diretta

- con Clientela 1.865.017 44,0% 1.734.583 40,9% 7,5%

Mutui Passivi 378.200 8,9% 377.182 8,9% 0,3%

Titoli Guercino * 10.543 0,2% 41.455 1,0% -74,6%

Titoli Siviglia * 22.490 0,5% 47.796 1,1% 100,0%

Totale debiti vs clientela e titoli in circolazione 2.276.250 53,7% 2.201.016 52,0% 3,4%

Raccolta indiretta 1.959.770 46,3% 1.860.787 43,9% 5,3%

Raccolta Complessiva 4.236.020 100% 4.061.803 96% 4,3% * cartolarizzazioni

La raccolta da clientela (sia a vista sia in depositi vincolati a scadenza) ha registrato un incremento

del 7,5% passando dai 1.734,6 milioni di euro del 2018 ai 1.865 milioni del 31/12/19 per effetto

della politica effettuata dalla Cassa volta al mantenimento dell’equilibrio fra raccolta e impieghi; in

calo la raccolta in obbligazioni e certificati di deposito, compensata quasi integralmente

dall’aumento dei depositi a scadenza (time deposit). In calo la raccolta dai veicoli di

cartolarizzazione sia per il naturale ammortamento sia per i rimborsi delle tranche senior legato

dalla rinegoziazione delle attività sottostanti. L’andamento della raccolta indiretta (+5,3%) è

commentato nella successiva tavola.

31/12/2019 % 31/12/2018 % Var. %

Raccolta indiretta Amministrata 377.541 19,3% 406.444 21,8% -7,1%

Raccolta indiretta Gestita 1.582.229 80,7% 1.454.343 78,2% 8,8%

di cui Fondi comuni 632.500 32,3% 572.261 30,8% 10,5%

di cui Gestioni patrimoniali 300.528 15,3% 351.092 18,9% -14,4%

di cui Gestioni di clientela istituzionale 67.571 3,4% 44.800 2,4% 50,8%

di cui Assicurazioni ramo vita 581.630 29,7% 486.190 26,1% 19,6%

Totale raccolta indiretta 1.959.770 100% 1.860.787 100% 5,3%

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Dall’analisi delle componenti della raccolta indiretta si rileva la diminuzione della raccolta

amministrata del 7,1% (-29 milioni di euro. La raccolta gestita, che ha raggiunto la rilevante soglia

dell’80,7% del totale dell’indiretta, aumenta del 8,8% attestandosi a 1.582,2 milioni di euro. Nel

2019 il recupero di valore delle diverse asset classes ha contribuito all’incremento dei valori: i

Fondi Comuni e Sicav aumentano di 60,2 milioni di euro (+10,5%%), di cui effetto mercato circa

47 milioni; le Gestioni Patrimoniali individuali decrescono per 27,8 milioni di euro (-14,4%) pur in

presenza di un effetto mercato positivo per circa 27 milioni di euro; le Gestioni di clientela

istituzionale, essenzialmente legate ad operazioni di Private Insurance, aumentano di 22,7 milioni di

euro (+50,8%), di cui effetto mercato circa 6 milioni; il comparto assicurativo ramo vita aumenta

95,4 milioni di euro (+19,6%) per il collocamento di prodotti Ramo I e Multiramo che hanno

incontrato il favore della clientela a motivo del favorevole profilo di rischio/rendimento. La

raccolta indiretta complessiva aumenta di 99 milioni di euro (+5,3%) di cui circa 80 riconducibili

all’effetto mercato.

Con le tavole che seguono vengono rappresentate la raccolta da clientela ordinaria, quella da

clientela istituzionale e per finire la raccolta banche da BCE.

Raccolta da Clientela Ordinaria 31/12/2019 31/12/2018 Variazione Var. %

Conti correnti e depositi liberi 1.427.885 1.359.753 68.132 5,0%

Conti correnti e depositi a scadenza 305.757 293.494 12.263 4,2%

Obbligazioni 38.119 39.871 -1.752 -4,4%

Certificati di deposito 2.029 4.191 -2.162 -51,6%

Debiti per leasing 9.724 0 9.724 100,0%

Parziale Raccolta Diretta 1.783.514 1.697.309 86.205 5,1%

Raccolta Amministrata 377.541 406.444 -28.903 -7,1%

Raccolta Gestita 1.514.658 1.409.543 105.115 7,5%

Parziale Raccolta Indiretta 1.892.199 1.815.987 76.212 4,2%

Totale Raccolta da clientela ordinaria 3.675.713 3.513.296 162.417 4,6%

La raccolta diretta a vista da clientela aumenta del 5% passando dai 1.359,8 milioni di euro del

2018 ai 1.427,9 milioni del 31 dicembre 2019 mentre quella a scadenza passa da 293 a 306 milioni

di euro di fine 2019 (4,2%) evidenziando una crescita superiore rispetto alla diminuzione delle altre

componenti della raccolta a scadenza (obbligazioni e certificati di deposito). Le motivazioni di tali

andamenti testimoniano da un lato l’apprezzamento della clientela verso la Cassa e i suoi prodotti di

raccolta e dall’altro, come detto, la ricerca di sicurezza e preferenza per strumenti liquidi o di medio

termine. La raccolta totale da clientela ordinaria si attesta a 3.675 milioni in aumento del 4,6%

rispetto ai 3.513 milioni di fine 2018, con un incremento pari a 162,4 milioni al lordo di un effetto

mercato di 50 milioni circa.

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Raccolta da Clientela Istituzionale 31/12/2019 31/12/2018 Variazione Var. %

Conti correnti e depositi liberi 5.904 5.273 631 12,0%

Conti correnti e depositi a scadenza 99 99 0 0,0%

Obbligazioni 0 10.996 -10.996 -100,0%

MTS repo 75.500 20.906 54.594 261,1%

Titoli Senior Guercino e Siviglia 33.033 89.251 -56.218 -63,0%

Mutui Passivi e altri finanziamenti 378.200 377.182 1.018 0,3%

Raccolta diretta Istituzionale 492.736 503.707 -10.971 -2,2%

Raccolta indiretta Istituzionale 67.571 44.800 22.771 50,8%

Totale Raccolta Istituzionale 560.307 548.507 11.800 2,2%

La raccolta istituzionale aumenta di 11,8 milioni di euro (2,2%) attestandosi a 560,3 milioni.

Impieghi a clienti Di seguito si riportano le grandezze degli impieghi a clientela lordi e netti da svalutazioni.

Impieghi Lordi & Netti 31/12/2019 31/12/2018 Variaz.%

Impieghi lordi per cassa 2.398.557 2.374.008 1,0%

Svalutazioni IAS 90.620 76.877 17,9%

Impieghi per cassa netti 2.307.937 2.297.131 0,5%

Impieghi di firma e margini lordi 686.583 694.841 -1,2%

Svalutazioni IAS 286 670 -57,3%

Impieghi di firma e margini netti 686.297 694.171 -1,1%

Totale Cassa, Firma e Margini Lordi 3.085.140 3.068.849 0,5%

Svalutazioni totale Cassa, Firma e Margini 90.906 77.547 17,2%

Totale Cassa, Firma e Margini Netti 2.994.234 2.991.302 0,1%

Gli impieghi lordi e netti per cassa sono in aumento rispettivamente del 1 e dello 0,5% mentre gli

impieghi di firma diminuiscono del 1% circa sia sui valori lordi sia netti; l’andamento dei volumi

risulta pertanto sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente. Anche nell'attuale contesto di

permanente incertezza e alta concorrenza dal lato della remunerazione dei prestiti la Cassa ha

continuato a fornire supporto finanziario alle imprese e famiglie del territorio.

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Impieghi Netti a Clienti 31/12/2019 Quota% 31/12/2018 Quota% Variaz.%

Conti correnti 108.650 3,6% 144.048 4,8% -24,6%

Pronti contro termine 0 0,0% 0 0,0%

Mutui 1.272.319 42,5% 1.176.185 39,3% 8,2%

Carte di credito, prestiti personali

e cessioni del quinto 44.177 1,5% 39.084 1,3% 13,0%

Altre operazioni 285.007 9,5% 258.137 8,6% 10,4%

Attività deteriorate 77.155 2,6% 101.949 3,4% -24,3%

Attività cedute non cancellate ( in Bonis ) 171.066 5,7% 228.734 7,6% -25,2%

Titoli di debito 349.563 11,7% 348.994 11,7%

Totale valore di bilancio 2.307.937 77,1% 2.297.131 76,7% 0,5%

Impieghi di firma e margini 686.297 22,9% 694.171 23,2% -1,1%

Totale impieghi a clientela 2.994.234 100% 2.991.302 100% 0,1%

Gli impieghi netti per cassa risultano sostanzialmente stabili rispetto a fine 2018. I mutui sono in

aumento del 8,2% mentre le attività cedute non cancellate (classificazione dei mutui cartolarizzati)

sono passati da 228,7 a 171 milioni di euro in diminuzione del 25,2% per effetto delle rate in

scadenza. I titoli del debito sovrano classificati nel portafoglio al costo ammortizzati per 349

milioni di euro sono rimasti stabili. Le attività deteriorate nette sono in calo del 24,3%.

Gli impieghi per concentrazione di esposizioni della clientela sono così raggruppati:

31/12/2019 31/12/2018

Importo % sul Tot. Impieghi Importo % sul Tot. Impieghi

Primi 10 clienti 997.680 32,34% 939.510 30,61%

Primi 20 clienti 1.104.338 35,80% 1.040.470 33,90%

Primi 50 clienti 1.306.231 42,34% 1.252.196 40,80%

Totale impieghi lordi 3.085.140 3.068.849

I crediti verso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, per la garanzia prestata dallo Stato sui

finanziamenti per il pagamento delle imposte da parte dei soggetti residenti nel cratere del sisma

(Decreto Legge 10-ottobre-2012, Nr. 174 art.11) e sui finanziamenti per la ricostruzione sisma 2012

(Decreto Legge 6-giugno-2012, Nr. 74 articolo 3 convertito con modificazioni dalla legge 1/8/2012

n 122), aumentano da 420 a 430 milioni di euro (10 milioni di euro). L’ulteriore incremento è

ascrivibile a 37,1 milioni di euro di finanziamenti verso la controllata IFIVER , non presenti nel

2017. Nelle esposizioni dei primi 10 clienti rientrano anche i finanziamenti verso i veicoli delle

cartolarizzazioni per complessivi 37,1 milioni di euro.

Nelle tabelle che seguono vengono esposti gli impieghi netti per cassa, suddivisi per settore

economico e per branca di attività economica.

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Composizione per settore economico 31/12/2019 31/12/2018

Amministrazioni pubbliche 30,46% 29,96%

Imprese e quasi società finanziarie 5,70% 5,74%

Società e quasi società non finanziarie 34,83% 34,36%

Istituzioni soc. private e non classificate 0,58% 0,88%

Famiglie (consumatori e produttori) 28,43% 29,06%

Totale 100% 100%

Composizione per branca di attività Importi %

Amministrazioni pubbliche 703.901 30,5%

Società finanziarie 128.514 5,6%

Imprese controllate da amministrazione centrale 6 0,0%

Consumatori 578.338 25,1%

Enti, Istituzioni, Unità Non Classificate 13.482 0,6%

Prodotti agricoltura silv. e pesca 69.243 3,0%

Prodotti energetici 10.113 0,4%

Minerali e Metalli ferrosi e non ferrosi 12.602 0,5%

Minerali e Prodotti a base di minerali non metallici 18.329 0,8%

Prodotti chimici 5.233 0,2%

Prodotti in Metallo escluse. Macchinari trasporto. 36.943 1,6%

Macchine agricole e industriali 39.376 1,7%

Macchine da ufficio per elaborazione. dati 1.623 0,1%

Materiale e forniture elettriche. 28.328 1,2%

Mezzi di trasporto 2.820 0,1%

Prodotti Alimentari bevande e tabacchi 99.045 4,3%

Prodotti Tessili cuoio calzature abbigliamento 15.258 0,7%

Carta, articoli in carta, editoria 19.834 0,9%

Prodotti in gomma e plastica 11.055 0,5%

Altri prodotti industriali 8.328 0,4%

Edilizia e opere pubbliche 61.843 2,7%

Servizi Commercio, recuperi, riparazioni 178.279 7,7%

Alberghi e pubblici esercizi 28.416 1,2%

Trasporti interni 7.611 0,3%

Servizi connessi al trasporto 8.294 0,4%

Servizi delle Comunicazioni 80 0,0%

Altri servizi destinati alla vendita. 221.043 9,6%

TOTALE 2.307.937 100,0%

Gli impieghi netti per cassa risultano ampiamente diversificati per branca merceologica. L’alta

percentuale verso le famiglie, sia nella veste di consumatori che di produttori, è molto frazionata e

normalmente garantita da ipoteca.

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I crediti in bonis Nella tabella che segue vengono esposti i dati relativi alla riserva collettiva.

31/12/2019 31/12/2018 Var. %

Crediti in Bonis sottoposti a Collettiva 1.557.973 1.507.288 3,36%

Quota % Collettiva sui Crediti Lordi Totali 75,9% 74,5% 1,97%

PA sulla Collettiva 8.246 8.510 -3,10%

Svalutazione % della Collettiva 0,53% 0,56% -6,25%

Nel corso del 2018 i crediti in bonis aumentano di oltre 50 milioni (+ 3,36%) la cui percentuale di

copertura generica è passata dallo 0,56% allo 0,53% soprattutto per effetto del diffuso

miglioramento del merito di credito delle imprese classificate in bonis.

I crediti anomali Nelle tabelle che seguono vengono esposti i dati relativi ai crediti anomali.

31/12/2019 31/12/2018 Var. %

Sofferenze in linea capitale 109.906 93.511 17,5%

Dubbi Esiti 66.149 48.177 37,3%

Rapporto di Copertura 60,2% 51,5% 8,7%

Sofferenze Nette 43.757 45.334 -3,5%

Rapporto di Copertura con i Passaggi a Perdite 71,2% 63,8% 7,4%

Inadempienze Probabili in linea capitale 39.719 61.408 -35,3%

Dubbi Esiti 14.815 18.340 -19,2%

Rapporto di Copertura 37,3% 29,9% 7,4%

Inadempienze probabili nette 24.904 43.068 -42,2%

Esposizioni scad. e/o sconf.deter. in linea capitale 9.661 14.727 -34,4%

Dubbi esiti 1.168 1.180 -1,0%

Rapporto di Copertura 12,1% 8,0% 4,1%

Esposizioni scadute e/o sconfinanti deter. nette 8.493 13.547 -37,3%

Parziale Cred.Anomali senza Soff. in linea cap. 49.380 76.135 -35,1%

Totale Dubbi Esiti 15.983 19.520 -18,1%

Rapporto di Copertura 32,4% 25,6% 6,7%

Parziale Crediti Anomali senza Sofferenze. Netti 33.397 56.615 -41,0%

Totale Crediti Anomali in linea capitale 159.286 169.646 -6,1%

Totale Dubbi Esiti 82.132 67.697 21,3%

Rapporto di Copertura 51,6% 39,9% 11,7%

Totale Crediti Anomali Netti 77.154 101.949 -24,3%

Rapporto di Copertura con i Passaggi a Perdite 61,7% 49,4% 12,3%

Come si evince dalla tabella sopra riportata lo stock di crediti anomali lordi diminuisce del 6,1%

con andamenti differenziati e diverse magnitudo (sofferenze 17,5%, inadempienze probabili -35,3%

ed esposizioni scadute -34,4%). Il rapporto di copertura del totale dei crediti anomali è aumentato

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attestandosi al 61,7% contro il 49,4% di fine 2018 recuperando totalmente il calo dovuto alla

cessione del 2018. La copertura delle sofferenze passa quindi, comprendendo le perdite su crediti

contabilizzate, al 71,2% dal 63,8% in linea con le best practices del settore ed ampiamente superiori

alla media riferita alle banche “less significant” come riportato nell’ultimo “Rapporto sulla stabilità

Finanziaria“ pubblicato da Banca d’Italia; le inadempienze probabili (ex incagli) passano dal 29,9%

al 37,3% mentre le esposizioni scadute e sconfinate dal 8% al 12,1%.

31/12/2019 31/12/2018 Var. %

Sofferenze in linea capitale 109.906 93.511 17,5%

Rapporto Sofferenze lorde / Impieghi lordi 5,4% 4,6% 0,7%

Inadempienze Probabili in linea capitale 39.719 61.408 -35,3%

Rapporto Inadempienze probabili lorde / Impieghi

lordi 1,9% 3,0% -1,1%

Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate in linea

capitale 9.661 14.727 -34,4%

Rapporto Esp. Scadute e/o Sconfinate deter. / Impieghi lordi

0,5% 0,7% -0,3%

Parziale Crediti Anomali senza Soffer. in linea capitale 49.380 76.135 -35,1%

Rapporto Parz.Cred.Anomali NoSof. / Impieghi lordi 2,4% 3,8% -1,4%

Totale Crediti Anomali in linea capitale 159.286 169.646 -6,1%

Rapporto Tot.Cred.Anomali / Impieghi lordi 7,8% 8,4% -0,6%

Impieghi Lordi - Finanziamenti 2.048.752 2.024.344 1,2%

31/12/2019 31/12/2018 Var. %

Sofferenze Nette 43.757 45.334 -3,5%

Rapporto Sofferenze nette / Impieghi netti 2,2% 2,3% -0,1%

Inadempienze probabili nette 24.904 43.068 -42,2%

Rapporto Inadempienze probabili nette / Impieghi netti

1,3% 2,2% -0,9%

Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate nette 8.493 13.547 -37,3%

Rapporto Esp. Scadute e/o sconfinanti nette / Impieghi netti

0,4% 0,7% -0,3%

Parziale Crediti Anomali senza Soffer. Netti 33.397 56.615 -41,0%

Rapporto Parz.Cred.Anomali NoSof. / Impieghi lordi 1,7% 2,9% -1,2%

Totale Crediti Anomali Netti 77.154 101.949 -24,3%

Rapporto Tot.Cred.Anomali / Impieghi netti 3,9% 5,2% -1,3%

Impieghi Netti - Finanziamenti 1.958.374 1.948.137 0,5%

Nelle tabelle sopra riportate sono esposti i rapporti delle varie classificazioni di credito anomalo

rispetto al totale dei crediti in essere al 31/12/2019 e 31/12/2018, al lordo e al netto delle

svalutazioni effettuate, con evidenza delle variazioni - tutte negative - a testimonianza sia del

miglioramento degli stock sia del presidio a copertura del rischio di credito. Da sottolineare l'NPL

ratio (rapporto fra le attività deteriorate lorde ed impieghi lordi) che migliora ulteriormente

attestandosi al 7,8% di fine 2019 da 8,4% del 31/12/18, posizionandosi significativamente al di

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sotto della soglia del 10% e tendenzialmente in avvicinamento al 5%, soglie indicate dalla

Vigilanza come obiettivo rispettivamente da cogliere ed al quale tendere per le banche italiane

anche less significant.

Indici di ingresso nuove sofferenze 31/12/2019 31/12/2018 Var. %

Flussi ingresso nuove sofferenze annuo 33.502 36.853 -9,1%

Impieghi medi dell'anno 1.996.633 1.946.999 2,5%

Indice di passaggio a sofferenza 1,68% 1,89% -0,21%

Gli indicatori di flusso delle nuove sofferenze diminuisce per effetto del miglioramento delle

condizioni delle imprese.

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Risultati economici Nelle tabelle sottostanti sono esposti i principali aggregati economici ottenuti dalla Cassa nel 2019.

31/12/2019 31/12/2018 Variazioni

Assolute %

Interessi attivi 50.652 51.438 -786 -1,53%

Interessi passivi -16.016 -14.245 -1.771 12,43%

Margine Interessi 34.637 37.193 -2.556 -6,87%

Dividendi 1.534 1.495 38 2,56%

Utili / Perdite e Rettifiche su Attività Finanziarie 2.300 2.820 -520 -18,44%

- di cui Impairment su Fondi chiusi -1.284 -915 -369 40,33%

Effetto Finanza 3.834 4.315 -482 -11,16%

Commissioni attive 29.975 30.347 -373 -1,23%

Commissioni passive -2.378 -2.325 -52 2,25%

Ricavi netti da SERVIZI 27.597 28.022 -425 -1,52%

Margine di Intermediazione 66.067 69.530 -3.463 -4,98%

Perdite e Rettifiche Valutazione Crediti -23.976 -18.639 -5.337 28,63%

- di cui effetto netto cessione NPL -602 -6.795 6.193 -91,14%

Risultato Netto Gest.Finanziaria 42.091 50.891 -8.800 -17,29%

Spese per il Personale -29.201 -29.629 427 -1,44%

Spese Amministrative -18.613 -19.553 939 -4,80%

- di cui Contributi a FITD e FNG -2.307 -2.347 40 -1,71%

- di cui Spese progetto I.FI.VE.R. S.p.A. -6 -6 0 0,00%

- di cui Spese B.P.Sondrio -765 -131 -634 483,97%

- di cui Spese straordinarie di compliance normativa -396 -178 -218 122,47%

- di cui Spese perizie diamanti -89 0 -89 #DIV/0!

Spese recuperate -5.431 -5.477 47 -0,86%

Ammortamenti -3.214 -1.915 -1.298 67,79%

Altri oneri/proventi di gestione -3.930 4.387 -8.317 -189,57%

- di cui effetto netto gesione diamanti -9.384 -2.020 -7.364 364,55%

Tot Spese di Gestione -60.389 -52.187 -8.202 15,72%

RISULTATO di Gestione -18.298 -1.296 -17.002 1312,40%

Accantonam. per Rischi ed Oneri 276 -611 887 -145,21%

UTILE ORDINARIO -18.022 -1.906 -16.116 845,46%

Fatti Extra Gestionali -64 18 -82 >100%

UTILE al Lordo Imposte -18.085 -1.888 -16.197 857,89%

Imposte sul Reddito IRES,IRAP 2.713 896 1.817 n.a.

- di cui operazioni straordinarie sulla fiscalità 0 0 0 n.a.

UTILE (PERDITA) NETTO -15.372 -992 -14.380 -43,32%

- totale eventi straordinari positivi 0 0 0

- totale eventi straordinari negativi -14.833 -12.392 -2.441 19,70%

UTILE NORMALIZZATO ( vedi commenti) -539 11.400 -11.939 2215,8%

Nelle tabelle che seguono viene data evidenza delle principali voci che costituiscono il conto

economico, maggiori dettagli sono desumibili dalle diverse tavole della successiva Nota Integrativa:

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INTERESSI ATTIVI Voci/Forme tecniche 31/12/2019 31/12/2018 Variazione

Ass. %

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a CE 0 1 -1 -

100,0%

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla

redditività complessiva 629 306 323 105,6%

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 48.616 49.724 -1.108 -2,23%

di cui titoli di debito 1.222 638 584 91,54%

di cui finanziamenti 46.177 49.086 -2.909 -5,93%

di cui PCT 1.217 1.093 124 11,30%

Derivati di copertura 0 0 0

Altre Attività 0 0 0

Passività finanziarie 1.407 1.407 0 0,00%

Totale 50.652 51.438 -786 -1,53%

Gli interessi attivi decrescono a 50,7 da 51,4 milioni di euro (-0,79 milioni di euro; -1,53%). Gli

interessi maturati sulle passività finanziarie sono relativi al TLTRO2. Il risultato è stato possibile

anche grazie alla sostanziale stabilizzazione degli spreads sugli impieghi nonostante la forte

concorrenza nel comparto dei mutui a privati ed anche nei prestiti alle imprese.

INTERESSI PASSIVI Voci/Forme tecniche 31/12/2019 31/12/2018 Variazione

Ass. %

Debiti verso banche e banche centrali 48 17 31 182,35%

Debiti verso clientela 12.192 8.881 3.311 37,28%

Titoli in circolazione 3.054 4.257 -1.203 -28,26%

Passività finanziarie di negoziazione 0 0 0

Passività finanziarie designate al fair value 0 0 0

Altre passività e fondi 0 0 0

Derivati di copertura 0 9 -9

Attività finanziarie 722 1.081 -359 -33,21%

Totale 16.016 14.245 1.771 12,43%

Aumentano gli interessi passivi che passano da 14 a 16 milioni di euro (+12,43%) per effetto del

forte incremento della raccolta diretta come sopra commentato. In diminuzione la componente dei

titoli in circolazione per effetto del calo dello stock derivante dalle scadenze non rinnovate come

titoli ma come time deposit che porta all’aumento delle consistenze della raccolta diretta da

clientela. Gli interessi passivi da attività finanziarie derivano da investimenti a rendimento assoluto

negativo.

Il margine da interessi diminuisce quindi di 2,6 milioni di euro (-6,87%) attestandosi a 34,6

milioni dai 37.2 milioni di euro di fine 2018, pertanto prevalentemente spiegato dall'aumento del

costo della raccolta resosi necessario per migliorare il profilo di liquidità e stabilità del passivo.

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EFFETTO FINANZA 31/12/2019 31/12/2018 Variazione

Ass. %

Attività di negoziazione 701 904 -203 -22,46%

Attività obblig. valutate al FV -1.284 -915 -369 40,33%

Attività valutate al FVOCI 3.156 2.825 331 11,72%

Attività valutate al CA 469 -670 1.139 -170,00%

Totale negoziazione 3.042 2.144 898 41,88%

FVCE 0 1 -1 -100,00%

FVOCI 629 306 323 105,56%

CA 1.222 638 584 91,54%

PCT 1.217 1.093 124 11,34%

T-LTRO 1.407 1.407 0 0,00%

Totale Interessi attivi 4.475 3.445 1.030 29,90% Interessi passivi banca centrale -2 -9 7 -75,56%

Totale componenti negative -2 -9 7 -75,56%

Dividendi 1.534 1.495 39 2,58%

TOTALE 9.048 7.075 1.973 27,89%

Il risultato dell’attività della finanza passa da 7 a 9 milioni di euro, in aumento del 27,89% per i

seguenti fattori:

• l’andamento dei mercati finanziari ha comportato un incremento degli utili da negoziazione, per

0,9 milioni di euro attestandosi a 3 milioni contro i 2,1 milioni realizzati nel 2018;

• l’incremento della componente interessi è ascrivibile all’aumento dei volumi di attività

finanziarie (sostanzialmente titoli del debito pubblico nazionale) classificate nei diversi

portafogli.

Commissioni Attive - Tipologia servizi/Valori 31/12/2019 31/12/2018 Variazione

Ass. %

Commissioni da attività creditizia 4.708 5.008 -300 -5,99%

Servi di incasso e pagamento 4.530 4.653 -123 -2,64%

Servi di tenuta e gestione conti correnti 4.359 4.555 -196 -4,30%

Collocamento Altri prodotti 1.195 973 222 22,82%

Totale attività "tradizionale" 14.792 15.189 -397 -2,61%

Negoziazione titoli e valute 577 489 88 18,00%

Custodia e Amministrazione Titoli 300 312 -12 -3,85%

Gestione Portafogli Patrimoniali individuali 4.150 4.660 -510 -10,94%

Collocamento OICR e altri titoli 5.297 5.264 33 0,63%

Collocamento Prodotti Assicurativi 4.664 4.230 434 10,26%

Consulenza in materia di investimenti 195 203 -8 -3,94%

Totale attività su finanza 15.183 15.158 25 0,16%

Totale commissioni attive 29.975 30.347 -372 -1,23%

Come si evince dalla tabella sopra riportata risultano in calo le commissioni da attività tradizionale

soprattutto da attività riconducibile al credito (-5,99%), segnatamente le commissioni di

disponibilità somme. Le commissioni da attività su finanza sono stabili nonostante la significativa

diminuzione delle commissioni derivanti dalle Gestioni patrimoniali -510 mila euro (-10,94%)

compensate dalle altre componenti soprattutto dal collocamento di prodotti assicurativi (+10,26%).

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Commissioni Passive - Tipologia servizi/Valori 31/12/2019 31/12/2018 Variazione

Ass. %

Commissioni da attività creditzia 767 817 -50 -6,11%

Servi di incasso e pagamento 1.385 1.292 93 7,17%

Totale attività "tradizionale" 2.152 2.109 43 2,03%

Negoziazione titoli e valute 27 22 4 19,65%

Custodia e Amministrazione Titoli 145 148 -3 -2,07%

Gestione Portafogli Patrimoniali individuali 54 44 10 23,81%

Collocamento OICR e altri titoli 0 1 -1 -100,00%

Offerta Fuori Sede 0 1 -1 -100,00%

Totale attività su finanza 226 216 10 4,82%

Totale commissioni passive 2.378 2.325 53 2,29%

In aumento le commissioni passive sia sull’attività tradizionale sia sulle attività da finanza per

effetto dell’incremento dei volumi transati.

Il Margine Netto da Servizi passa quindi da 28 milioni di euro a 27,6 milioni , in diminuzione del

1,52% rispetto a fine 2018.

PERDITE E RETTIFICHE VALUTAZIONE CREDITI Voci/Forme tecniche 31/12/2019 31/12/2018

Variazione

Ass. %

Rettifiche, Perdite e Riprese su Sofferenze 21.121 6.725 14.396 214,1%

Rettifiche, Perdite e Riprese su UTP e Scaduti 2.981 1.215 1.766 145,4%

Rettifiche e Riprese su crediti in Bonis -260 -394 134 -34,1%

Rettifiche e riprese su titoli classificati al CA -428 670 -1.098 -164%

Totale VOCE 130.a 23.414 8.215 15.199 185% Impatto delle perdite e rettifiche da valutazione dei crediti

alla clientela 23.842 7.545 16.297 216%

Utile (perdite) da cessione o riacquisto di crediti 602 10.424 -9.822 -94,2%

Totale 24.444 17.969 6.475 -25,9%

In forte aumento (+15,2 milioni di euro, +185,01%) le rettifiche di valore appostate alla voce 130a)

che si attestano a 23,4 milioni di euro; gli ingenti accantonamenti hanno portato a livelli di coverage

sul credito deteriorato a livelli di assoluta rilevanza rispetto alla media del sistema bancario.

L’aumento ha riguardato tutte le categorie di crediti verso clientela: gli accantonamenti per le

sofferenze aumentano di 14,4 milioni di euro (+214,08%), per gli UTP e gli scaduti l’aumento è

pari al 145,38% mentre per il bonis diminuiscono del -34,09%. Le rettifiche sui titoli classificati al

costo ammortizzato si attestano a 428 mila euro. Escludendo tale valore, già considerato nella

valutazione dell’effetto finanza (vedi infra), l’impatto complessivo della valutazioni sui crediti alla

clientela è pari a 23,8 milioni di euro, erano 7,5 nel dicembre 2018. Includendo le perdite derivanti

dalla cessione di un pacchetto di sofferenze pari a 10,4 milioni di euro nel 2018 e di 0,6 milioni nel

2019, si determina l’impatto complessivo pari a 24,4 milioni di euro in aumento di 6,5 milioni

rispetto ai valori contabilizzati nel 2018 attestatisi a 18 milioni.

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Le spese per il personale diminuiscono del 1,44% passando da 29,6 a 29,2 milioni di euro per

effetto del calo dell’organico passato da 426 a 420 risorse.

SPESE AMMINISTRATIVE

Voci/Forme tecniche 31/12/2019 31/12/2018

Variazione

Ass. %

Spese correnti di funzionamento 4.242 5.811 -1.568,85 -27,00%

Spese IT e Outsourcing 7.448 6.715 732,78 10,91%

Spese a supporto del business 1.292 1.376 -83,74 -6,09%

Spese Legali 1.021 821 200,12 24,38%

Spese per consulenze 569 548 21,16 3,86%

Imposte e tributi vari 1.734 1.935 -200,95 -10,38%

Contribuzioni al FITD e FNG 2.307 2.347 -39,77 -1,69%

Totale 18.613 19.553 -939,26 -4,80%

Le altre spese amministrative calano complessivamente del 4,8% per effetto dell’introduzione del

principio contabile IFRS16 che ha visto la classificazione di alcuni costi, 1,4 milioni di euro, fra gli

ammortamenti. Fra le spese sono invece contabilizzati costi straordinari spesati nell’esercizio

esplicitati nella tabella che segue.

SPESE AMMINISTRATIVE

PROGETTI SPECIALI ANNO 2019

Spese Legali Spese per

Consulenze IT e Outsourcing

TOTALE

Revisione contratti per nuove norme 22 22

MIFID II 7 7

PSD2

24 122 146

Diamanti 55 34 89

Progetto I.FI.VE.R. S.p.A. 6 6

Banca Pop. Sondrio 137 196 432 765

Nuovo Home Banking BEEBANK 44 177 221

Totale 192 326 738 1.256

L’implementazione delle normative emanate dal legislatore e dalla Vigilanza ha reso necessario il

sostenimento di costi straordinari per la revisione di parte dei contratti per renderli compliant.

Rilevanti anche gli investimenti tecnologici per l’implementazione del BEEBANK (il nuovo Home

Banking) e della PSD2. Tutti questi progetti, che si sono sommati a quelli pluriennali presenti anche

lo scorso anno, oltre all’impatto diretto sulle altre spese amministrative, hanno richiesto, per

l’implementazione, un notevole impiego di tempo da parte delle risorse staffate sia in direzione sia

in rete.

Al netto delle suddette spese per progetti speciali l'andamento delle spese amministrative è illustrato

nella tavola che segue.

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SPESE AMMINISTRATIVE SENZA PROGETTI SPECIALI

31/12/2019 31/12/2018 Variazione

Ass. %

Spese correnti di funzionamento 4.242 5.811 -1.569 -27,00%

Spese IT e Outsourcing 6.710 6.715 -5 -0,08%

Spese a supporto del business 1.292 1.376 -84 -6,07%

Spese Legali 829 697 132 18,91%

Spese per consulenze 243 250 -7 -2,78%

Imposte e tributi vari 1.734 1.651 83 5,03%

Contribuzioni al FITD e FNG 2.307 2.347 -40 -1,71%

Totale 17.357 18.847 -1.490 -7,90%

Le spese correnti di funzionamento quali, a mero titolo esemplificativo, luce, acqua, gas e affitti,

diminuiscono del 27% nel 2019 sia per la focalizzazione della Cassa alla gestione dei costi dei

singoli beni/servizi acquistati sia per la nuova classificazione degli affitti a costi ammortizzabili in

base al nuovo principio contabile IFRS16. In calo dello 0,08% le spese IT e di outsourcing,

ascrivibili in buona parte al fornitore Cedacri, del 6,07% quelle di supporto al business, del 2,78%

quelle per consulenza e del 1,71% i contributi al FITD e FNG. In aumento invece le spese legali

(+18,91%) legate al recupero crediti e quelle relative alle imposte e tasse a carico della Cassa

(+5,03%).

ALTRE VOCI DI CONTO ECONOMICO 31/12/2019 31/12/2018 Variaz. Var%

Imposte di bollo e imposta sostitutiva

da recuperare dalla clientela -5.431 -5.477 47 -0,86%

Altri Oneri di gestione -10.479 -2.587 -7.892 305,06%

di cui Perdite su cause e reclami vari -831 -175 -656 374,86%

di cui Spese di manutenzione di immobili di terzi -168 -178 10 -5,62%

di cui Sopravvenienze Passive -180 -172 -8 4,65%

di cui Sopravvenienze Passive su diamanti -9.258 -1.985 -7.273 >100%

di cui altri oneri di gestione -42 -77 35 -45,45%

Altri Proventi di Gestione 6.549 6.973 -424 -6,08%

di cui Imposta di Bollo e Imposta Sostitutiva recuperata 5.431 5.478 -47 -0,86%

di cui commissioni da istruttoria veloce 155 357 -202 -56,58%

di cui fitti attivi 197 210 -13 -6,19%

di cui servizi in outsourcing prestati 273 230 43 18,70%

di cui altri ricavi e sopravvenienze attive 493 698 -205 -29,37%

TOTALE ALTRI ONERI/PROVENTI DA SERVIZI -3.930 4.386 -8.316 -189,60%

Accantonamenti a fondi rischi ed Oneri 276 -611 887 -145,21%

di cui accantonamenti su reclami in essere per diamanti 11 -35 46 -131,43%

Ammortamenti -3.214 -1.915 -1.298 67,79%

Imposte sul Reddito IRES e IRAP 2.713 896 1.817 202,74%

di cui Effetto Netto Riallineam.Fiscale valore Immobili 0 0 0 n.a.

Totale -9.585 -2.721 -6.864 252,24%

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Le imposte di bollo e le imposte sostitutive da recuperare dalla clientela trovano la loro

contropartita negli altri proventi di gestione trattandosi di attività di sostituto d’imposta per conto

dell’Erario. Gli Altri oneri di gestione, più che triplicati rispetto allo scorso anno, evidenziano un

aumento delle perdite su cause e reclami e delle sopravvenienze passive per l’attività svolta con la

clientela relativamente ai diamanti da investimento, sintetizzata nella seguente tabella:

Voce di CE Descrizione CTV Pietre Impatto

CE Altri rischi ed oneri 170b Reclami ricevuti non regolati (rischio residuo) 455.938 -10.837

Sopravvenienze passive 200 Perdite contabilizzate su reclami 2018 315.847 93.600

Sopravvenienze passive 200 Perdite contabilizzate su reclami 2019 458.937 137.681

Sopravvenienze passive 200 Impairment su diamanti riacquistati 19.281.522 9.257.585

Impatto CE delle valutazioni al 31/12/2019 19.281.522 9.257.585

Impatto complessivo al Conto Economico del 31/12/2019

9.384.429

L’impatto complessivo sul conto economico 2019 derivante dai diamanti da investimento, collocati

fino al 2016, è pari a 9.384 migliaia di euro; trattasi di pietre blisterate, ognuna fornita di certificato

rilasciato dalle due principali autorità di certificazione presenti sul mercato quali HRD e GIA,

riacquistate dalla Cassa o a mani clientela per una quota residua. La cifra è relativa alla definizione

(tramite riacquisto o transazione) della pressochè totale posizione in diamanti vantata dalla clientela

nei confronti della Cassa poichè rimangono a mani clienti unicamente 797.000 euro di diamanti al

prezzo di acquisto da parte della clientela. Il rilevante onere registrato nel 2019 è ascrivibile alla

scelta estremamente prudenziale effettuata dalla Cassa di valutare i diamanti al prezzo all’ingrosso

determinato dal listini Rapaport; nel bilancio 2018 la valutazione era stata effettuata con il criterio

del prezzo al dettaglio. La decisione è stata adottata dopo aver acquisito le perizie relative a

valutazioni al dettaglio e all’ingrosso oltre ad una indagine di mercato condotta per verificare sia i

criteri di valutazione più diffusi sia gli infoproviders disponibili ed attivi. Sono stati infine anche

analizzati i comportamenti assunti dalle principali istituzioni creditizie, desumibili dai fascicoli di

bilancio. L’indagine di mercato ha condotto a concludere che per la determinazione di prezzi di

mercato si debba fare riferimento a Idex Diamond Price Report per il mercato al dettaglio e

Rapaport Diamond Report per il mercato all’ingrosso, essendo entrambi i report pubblicati

periodicamente. Dall'analisi è risultato che i prezzi al dettaglio (Idex) sono superiori di circa il 33%

rispetto a quelli all’ingrosso (Rapaport). Inoltre dall’analisi delle informazioni pubbliche delle

principali banche italiane (relazione finanziaria annuale 2018 e relazione finanziaria semestrale

2019) è emerso che i criteri adottati sono alquanto variabili: alcune banche hanno fatto riferimento

esclusivamente al mercato all’ingrosso, mentre altre banche hanno fatto riferimento sia

all’osservazione del mercato al dettaglio, sia di quello all’ingrosso, anche con media di entrambi.

Per quanto concerne il valore attribuito da tali banche ai diamanti, il range di valori, per effetto di

quanto osservato, varia in misura ampia tra il 25% ed il 40% dei prezzi di riacquisto. In

considerazione delle risultanze dell’analisi sopra esposta, considerando inoltre il particolare

momento del mercato che non consiglia vendite massive, è stato valutato opportuno e sostenibile

determinare il valore dei diamanti in bilancio facendo riferimento al mercato all’ingrosso,

utilizzando le quotazioni riportate da Rapaport, sposando una strategia di tesaurizzazione dell'asset

in attesa di definire le migliori modalità di cessione totale o parziale, anche con riferimento

all'orizzonte temporale.

Gli altri proventi di gestione, oltre alle già citate imposte di clienti vedono una diminuzione delle

commissioni di istruttoria veloce (crediti) originate dal diffuso miglioramento della qualità del

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credito, dei fitti attivi e delle sopravvenienze attive. In diminuzione gli accantonamenti su rischi

ed oneri rispetto al 2018.

Ne consegue che la perdita netta si attesta a 15,372 milioni di euro in aumento rispetto al milione

registrati a fine 2018. Al netto di tutte le poste non ricorrenti, evidenziate nella tabella con carattere

corsivo, il risultato netto “normalizzato” 2019 sarebbe stato pari a -0,5 milioni contro i +11,4

risultato netto normalizzato dello scorso anno.

C – LA SITUAZIONE DELLA BANCA

Attività dell’area crediti Nel corso dell’anno 2019, da evidenziare anzitutto la modifica organizzativa interna che ha

unificato i “poli credito” in un’unica struttura dedicata all’analisi del merito creditizio riguardante la

clientela retail, con specializzazione degli operatori e dei deliberanti in funzione della qualifica della

clientela (consumatori o imprese). Tale accorpamento che ha efficientato l’iter di delibera, ha pure

comportato un adeguamento dei poteri delegati in materia di credito.

Tra le altre novità sono da segnalare l’attivazione di una nuova innovativa forma tecnica di

affidamento portante la possibilità di prendere a pegno le quote latte del Parmigiano Reggiano e

l’attuazione del processo organizzativo per consentire ai clienti di ottenere i contributi regionali

previsti dall’Ordinanza n. 23 del 30 luglio 2019 per il rimborso dei maggiori interessi maturati per

la sospensione delle rate mutui sisma 2012. In materia di regolamentazione interna, è stato rivisto

ed affinato il processo per l’assegnazione dei rating manuali. Rilevante è stato anche l’impatto

operativo, sia per le filiali che per il Polo Crediti, dell’emanazione del nuovo contratto dell’apertura

di credito in conto corrente dedicato ai consumatori.

Nell’ambito del mondo crediti le attività ordinarie di analisi delle pratiche di fido hanno riguardato

oltre 6.800 istruttorie, nella maggior parte accolte totalmente o parzialmente.

Per quanto riguarda la concessione diretta dei prestiti personali ai consumatori (attività ripresa nel

2016), nel 2019 l’importo erogato è stato di oltre 20 milioni, che ha portato il complessivo

ammontare di capitale a scadere in essere ad oltre 42 milioni di capitale, con un importo

bassissimo di insolvenza (meno di euro 50.000).

L’attività del 2019 dell’Unità Mutui e Crediti speciali è stata molto intensa, anche in

considerazione del maggior ricorso all’utilizzo del Fondo Centrale di Garanzia, dei finanziamenti e

delle attività riguardanti l’erogazione dei contributi per la ricostruzione del Sisma 2012. Il trend

delle stipule dei mutui nel 2019 (diversi dai prestiti ai consumatori di cui sopra) si è ulteriormente

incrementato di circa un 10% rispetto ai volumi del 2018. Il valore complessivo erogato è passato

infatti da 549,82 milioni del 2018 a oltre 603,432 milioni nel 2019; ricompresi tra questi ed

anch’essi incrementati (+7,0%) sono stati i mutui ipotecari, passati da circa 100 milioni di euro del

2018 a quasi 107 milioni di euro nel 2019, dei quali quasi 2,5 mln sono stati formati da surroghe

attive.

Nell’ambito delle attività per agevolare la clientela nel pagamento dei mutui sono state effettuate

rinegoziazioni sia ai sensi dell’ “Accordo per il credito 2019” (nuovo accordo in favore delle

piccole e medie imprese (PMI) che prevede misure di sospensione della sola quota capitale delle

rate relative a finanziamenti a medio/lungo termine, allungando le scadenze del credito), sia

modifiche dei termini di rientro originariamente pattuiti, concordate consensualmente tra la Cassa

ed i Clienti, il tutto riguardante oltre 500 clienti (moratorie personalizzate).

Sono proseguite anche altre attività, fra le quali citiamo l’erogazione dei finanziamenti per la

ricostruzione (ricordiamo che la nostra Cassa è stata tra le poche banche ad essere stata

immediatamente operativa): nel solo 2019 sono stati erogati 259 contributi a privati ed imprese, per

un ammontare complessivo di oltre 37,5 milioni di euro. Il totale erogato di finanziamenti

“ricostruzione” dall’inizio dell’attività della banca (febbraio 2013) a fine anno e vicino a

raggiungere i 379 milioni di euro, che corrispondono a 3.525 posizioni, i cui crediti nei confronti

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dello Stato e ceduti alla Banca matureranno prevalentemente nei prossimi 25 anni, in assenza di

rischio.

Fra le altre attività, si sottolineano: i) l’erogazione di finanziamenti alle Imprese assistiti dalla

garanzia diretta del Fondo Centrale di Garanzia, il cui ammontare complessivo al 31/12/2019

assomma a circa 11 milioni di euro, con notevole vantaggio in termini di assorbimento del

patrimonio della Banca; ii) la gestione in outsourcing dei mutui ipotecari di Banco delle Tre

Venezie che ha comportato la redazione di 114 contratti; iii) l’attività di monitoraggio e

aggiornamento delle perizie immobiliari, in linea con le indicazioni dell’Unione Bancaria Europea e

di Banca d’Italia, nell’ambito AQR (Asset Quality Review).

L’attività del Servizio Recupero Crediti ha visto un forte impegno per la accelerazione dei

recuperi dei crediti a sofferenze, anche sviluppando le attività transattive e le cessioni di singoli

crediti. I recuperi conseguiti sono risultati euro 13.139.010 rispetto agli euro 12.270.095 conseguiti

nel 2018; ulteriori incassi sono stati appostati al conto riprese di valore per complessivi euro

1.202.126,52. I recuperi complessivi nel 2019 sono quindi risultati pari ad euro 14.343.155,49, con

un significativo ulteriore aumento del 13,62% rispetto all’anno 2018, che pure aveva già visto un

forte incremento. L’esercizio ha introdotto anche un adeguamento della policy aziendale, con una

valutazione ancora più prudenziale delle garanzie e delle previsioni di recupero dei crediti a

sofferenze, con conseguenti maggiori accantonamenti dettagliati in precedenza.

Nel 2019 ha avuto avvio anche l'attività di Reeval , REOCO del gruppo. Sono stati effetuati i primi

3 modesti interventi nelle aste fallimentari. La società ha chiuso con una piccola perdita pari a

65.695 euro.

Attività dell’area finanza Nel mese di dicembre è giunta a realizzazione la ricapitalizzazione di Banca Carige, con

l’intervento decisivo del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD). Negli stessi giorni la

Banca d’Italia ha però posto la Banca Popolare di Bari in amministrazione straordinaria. Anche in

questo caso il FITD è intervenuto per far fronte a una carenza nei coefficienti patrimoniali, con un

primo versamento di 310 milioni da destinare alla futura ricapitalizzazione alla quale dovrebbe

partecipare anche il Tesoro tramite il Mediocredito Centrale.

L’andamento del mercato dei titoli di Stato, sul quale è allocata la parte preponderante del

portafoglio di proprietà della Cassa, è stato influenzato anche nel 2019 per lo più da fattori di

politica interna. Durante i primi cinque mesi lo spread tra il rendimento del BTP decennale e il

Bund tedesco è oscillato tra 240 e 290 punti base, per poi iniziare una discesa in concomitanza con

la correzione dei conti pubblici impostata dal governo Conte 1. A seguito della crisi di governo di

agosto, con il conseguente cambio di maggioranza, lo spread ha poi continuato a scendere fino a un

minimo di 130 punti base, salvo risalire durante gli ultimi due mesi anche a causa dei crescenti

dubbi sulla tenuta della maggioranza di governo. L’anno si è comunque concluso con una

diminuzione dei rendimenti compresi tra 52 e 137 punti base rispetto a fine 2018.

La gestione del portafoglio di proprietà è stata caratterizzata da un mantenimento di duration molto

corta in esecuzione di una strategia di minimizzazione dei rischi di impatto sul patrimonio della

banca , realizzando comunque utili a fine esercizio per 3,1 milioni per la parte obbligazionaria.

Le consistenze medie investite sono risultate in diminuzione rispetto al 2018 e sono state suddivise

per circa il 60% nel portafoglio delle attività con impatto delle variazioni di fair vlaue sul

patrimonio netto (FVOCI) e per il restante 40% nel portafoglio a costo ammortizzato. Si tratta per

lo più da titoli di Stato italiani con scadenza comprese tra 2 mesi e 3 anni; la duration di portafoglio

si è attestata in media a 1,25 anni, con la componente FVOCI avente una duration inferiore a un

anno. Ciò ha consentito di limitare il rischio derivante da un eventuale incremento dei rendimenti di

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mercato. Gli interessi netti generati dal portafoglio e dal finanziamento a tassi negativi del

fabbisogno di liquidità da parte della tesoreria ammontano a 3,9 milioni.

La gestione del rischio di liquidità ha beneficiato di condizioni monetarie ancora favorevoli, dovuti

a una politica monetaria che durante l’anno ha ripreso un orientamento espansivo, come

testimoniato dal lancio delle nuove operazioni di rifinanziamento TLTRO3, dalla riduzione del

tasso sulla deposit facility a -0,5 per cento e dalla ripresa del quantitative easing per 20 miliardi

mensili a partire da novembre. Gli importi reperibili sul mercato dei depositi interbancari non

collateralizzati sono ancora relativamente ridotti, ma la liquidità è rimasta abbondante sulle

operazioni collateralizzate, come quelle di pronti contro termine effettuate sulla piattaforma MTS

repo.

Per quanto riguarda i servizi di investimento offerti alla clientela, in un anno caratterizzato da un

andamento generalmente positivo per la maggior parte delle asset class, si è assistito a un

incremento delle sottoscrizioni di polizze assicurative ramo I e multiramo, a discapito delle gestioni

patrimoniali, nonostante i buoni risultati realizzati, tanto in valore assoluto quanto se confrontati

con i benchmark di riferimento.

Riguardo alle gestioni patrimoniali, nel corso del 2019 è stata lanciata la seconda edizione di una

linea in ETF che prevede l’incremento graduale all’esposizione azionaria, con una logica analoga al

piano di accumulazione, adatta a investitori dal profilo moderato, in particolare in momenti di

elevata volatilità dei mercati finanziari. Tutte le linee sono gestite con ampia diversificazione,

controllo del rischio e approccio multi-manager, che consente di scegliere i migliori prodotti

presenti sul mercato in assenza di conflitti di interessi.

Nel corso dell’anno è proseguita la crescita del numero di clienti che si avvalgono del servizio di

consulenza in materia di investimenti (pari a circa il 55% del totale), per il quale l’offerta prevede

diversi livelli di servizio. In tutti i casi la consulenza è basata sulla valutazione del portafoglio

complessivo del cliente e delle sue caratteristiche, allo scopo di individuare solo le soluzioni di

investimento adeguate agli obiettivi che intende perseguire, compatibilmente al grado di rischio e

alla sua dichiarata capacità di sopportare le perdite.

Attività di supporto commerciale Nel 2019 la Direzione Commerciale ha proseguito nella cura delle relazioni esterne. In particolare,

si è occupata di redigere testi e comunicati per i media in occasione degli avvenimenti più rilevanti

per la Cassa ed il territorio, curando le attività di inserzione su quotidiani e periodici locali, nonché

testate online di rilievo per l’attività della Cassa, sulle province di Ferrara, Bologna, Modena e

Ravenna.

La Cassa si è come di consueto impegnata nelle consuete attività di sostegno al territorio tramite

l’erogazione di sponsorizzazioni in ambito culturale, sportivo e sociale. Tra queste spiccano per

importanza e prestigio il sostegno alla mostra “Emozione Barocca Il Guercino a Cento” e il

Carnevale di Cento, in occasione delle quali sono state approntate forme di promozione particolari e

pattuito tariffe agevolate a favore della clientela. Inoltre, sono state organizzate le attività di presidio

degli stand della Banca in occasione delle Fiere estive a Cento e Pieve di Cento (Fiera di Cento,

Festa dei Giovani e Cento Street Festival).

Anche nel 2019 è stata curata la realizzazione degli eventi interni ed esterni che hanno coinvolto

dipendenti e clientela: del primo caso ne sono un esempio i tradizionali Auguri di Natale svoltisi

presso il Centro Pandurera di Cento,del secondo l’inaugurazione della rinnovata filiale di Finale

Emilia, trasferitasi presso una nuova sede.

In collaborazione con l’Unità Marketing e l’Unità Pianificazione Commerciale e CRM, la Direzione

Commerciale si è occupata di progettare tutte le attività di comunicazione collegate al lancio del

nuovo internet banking BEE BANK, con l’obiettivo di preparare la clientela all’utilizzo della nuova

piattaforma: news sul sito, post sui social network e attività di email marketing. Sono state inoltre

predisposte campagne online (social network e email) volte alla sensibilizzazione della clientela su

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temi di sicurezza informatica quali tentativi di phishing, utilizzo di password diverse e costante

controllo delle notifiche.

Con il contributo dell’Unità Pianificazione Commerciale e CRM, sono state predisposte le attività

di digital marketing finalizzate alla promozione online del brand nonché alla raccolta di contatti

interessati alle soluzioni della Cassa. Nello specifico, è stato progettato un processo di acquisizione

e lavorazione di lead online (contatti). E’ proseguita inoltre l’attività editoriale sui canali social

della Cassa (Facebook e Linkedin), oltre alle campagne pubblicitarie condotte tramite Google Ads.

Marketing

Sul fronte nuovi prodotti, nel mese di gennaio 2019 è partita la commercializzazione dei nuovi Nexi

Smart POS, una nuova gamma di dispositivi POS di ultima generazione, dal design particolarmente

innovativo, che integrano non soltanto le funzionalità del tradizionale POS, ma anche la stampante

fiscale, la trasmissione telematica dei corrispettivi, in linea con le ultime disposizioni normative,

oltre ad una serie di applicazioni per la gestione, per esempio, dei buoni pasto e di tessere fedeltà.

La gamma di Smart POS si è arricchita nel corso dell’anno con il lancio di Smart Pos Mini,

dispositivi dedicati agli esercenti che operano in mobilità.

In collaborazione con Nexi sono state organizzate diverse sessioni formative dedicate alla rete

finalizzate a diffondere la conoscenza e le potenzialità di questi nuovi strumenti di incasso.

Nel mese di febbraio è stata rilasciato Apple Pay ai clienti titolari di carta Nexi, dando la possibilità

di associare la carta al digital wallet del proprio dispositivo Apple. Le carte di credito Nexi sono

quindi ora associabili, oltre ad Apple Pay, a tutti i principali digital wallet: Samsung Pay, Google

Pay, Fitbit Pay e Garmin Pay.

Nel mese di giugno è stato lanciato il nuovo internet banking privati della Cassa: BEE BANK, che

ha sostituito il precedente INmyBank, si è reso necessario soprattutto per gli adeguamenti

obbligatori previsti dalla normativa PSD2 in ambito di pagamenti online. Con il nuovo internet

banking tutti i clienti sono stati migrati ad un nuovo schema di autenticazione che prevede l’utilizzo

del token virtuale (Mobile Token ) tramite smartphone per l’accesso e l’autorizzazione di

operazioni dispositive; solo una percentuale residuale di clienti ha scelto di continuare ad utilizzare

il token fisico (Key Token). Il lancio della nuova piattaforma è stato accompagnato da una serie di

iniziative di comunicazione in collaborazione con la Direzione Commerciale finalizzate alla

promozione del nuovo prodotto: vestizione delle filiali, iniziative su social network, iniziative di

email marketing.

L’Unità Marketing ha curato, prima del lancio del nuovo internet banking, una serie di sessioni

formative, in collaborazione con l’Unità Pianificazione Commerciale e CRM e il Servizio

Organizzazione e Informatica, rivolte alla rete e ai gestori, al fine di illustrare le principali novità

della nuova piattaforma e dei relativi nuovi schemi di autenticazione.

Anche nel 2019 è proseguita l’attività di potenziamento della comunicazione verso la clientela

attraverso l’utilizzo del canale dell’email marketing. Nel corso dell’anno, in collaborazione con la

Direzione Commerciale, sono state realizzate una serie di comunicazioni finalizzate a promuovere

soluzioni e prodotti della Banca, con un focus particolare su BEE BANK e le attività connesse alla

migrazione alla nuova piattaforma di internet banking.

Sono riprese nel 2019 le analisi di Customer Satisfaction finalizzate al miglioramento dei servizi

offerti alla clientela. Il programma di ascolto per il 2019 è stato realizzato attraverso interviste

telefoniche della durata di circa 15 minuti effettuate dal personale qualificato di CFI Group, azienda

che affianca la Cassa in questa importante attività. I risultati si mantengono molto buoni

migliorando di un punto sulla rilevazione precedente e posizionando Cassa di Risparmio di Cento

più in alto dei principali competitor con un punteggio di 80/100 (competitor: 79/100). Per la prima

volta è stato effettuato un focus su 288 nuovi clienti con l’obiettivo di indagare le motivazioni che li

hanno spinti a scegliere la Cassa come istituto di riferimento. Tale analisi ha evidenziato un giudizio

eccellente sul personale di rete, valutato in media 90/100, e un’elevata propensione a consigliare

Cassa di Risparmio di Cento a amici e parenti per la qualità dei propri servizi.

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Condizioni e Trasparenza

Tra il secondo ed il terzo trimestre sono stati ritoccati i tassi dei Time Deposit, dei Time Deposit

StepUp e dei Certificati di Deposito.

In seguito al lancio, nel giugno 2019, dei prodotti Arca Vita e Arca Assicurazioni è stato aggiornato

il conto corrente a pacchetto Made4You, inserendo questi prodotti tra quelli che possono generare

uno sconto di 2€ sul canone mensile.

In conformità agli Orientamenti di Banca d’Italia relativi alla Remunerazione degli Affidamenti e

degli Sconfinamenti di conto corrente, tra il terzo ed il quarto trimestre sono state azzerate le spese

di tenuta conto e le spese di registrazione di ogni operazione per i conti tecnici di anticipo fatture, e

sono state azzerate le commissioni su distinta su anticipo fatture, salvo buon fine disponibilità

immediata (SBF – DI) e salvo buon fine valuta maturata (SBF – VM).

In recepimento della normativa in materia di trasparenza, per assolvere agli obblighi di informativa

pre-contrattuale previsti da Banca d’Italia, ad inizio del 2019 sono stati rivisti i documenti di

trasparenza delle aperture di credito in conto corrente per i clienti Consumatori.

Nell’ultimo trimestre sono stati creati i documenti di trasparenza dei finanziamenti esteri.

A fine 2019 è stata eseguita l’attività di aggiornamento di tutti i documenti di trasparenza alla nuova

normativa PAD (Payment Account Directive), così come previsto dalla direttiva europea.

Tesorerie

Al 31 dicembre 2019 il numero di Comuni per i quali la Cassa risultava svolgere il servizio di

Tesoreria è di 10:

Provincia di Ferrara: Cento, Poggio Renatico,, Vigarano Mainarda e Terre del Reno.

Provincia di Bologna: Castello d’Argile, Galliera e Pieve di Cento.

Provincia di Modena: Finale Emilia, Nonantola e Ravarino.

Il numero riferito agli Istituti Scolastici per i quali si presta invece il Servizio di Cassa è 7: Istituto

Comprensivo di Pieve di Cento, Istituto Comprensivo 1 di Decima-Persiceto, Istituto Comprensivo

2 di San Giovanni in Persiceto, Istituto di Istruzione Superiore “Archimede” di San Giovanni in

Persiceto, Istituto Comprensivo di Sala Bolognese, Istituto Comprensivo di San Pietro in Casale e

Istituto Comprensivo di Vigarano Mainarda (fino al 31/08/2019 per incorporazione con IC

Sant’Agostino).

Confermate anche le seguenti tesorerie: Partecipanza Agraria di Cento, Partecipanza Agraria di

Pieve di Cento, Partecipanza Agraria di Nonantola, Fondazione Mantovani di Mirabello e Asilo

Giordani di Cento.

Banca Assicurazione

Nel 2019 la Cassa ha rafforzato e consolidato il portafoglio assicurativo danni Stand Alone con

portafoglio a fine anno di circa 1,5 mln di euro di premi; l’offerta stand alone è stata ampliata

introducendo anche soluzioni assicurative dedicate alla piccola media impresa nei settori

commercio ed artigianato ed accrescendo il focus sul comparto Protection con soluzioni dedicate

alla protezione e tutela del patrimonio.

Importante la crescita nel corso del 2019, nella raccolta sui prodotti Multigaranzia in grado di

soddisfare, con un approccio taylor-made, le differenti esigenze e bisogni della clientela potendo

scegliere tra diverse garanzie sia Danni che Vita. Per quanto concerne la protezione del patrimonio

immobiliare, sono state introdotte a listino soluzioni assicurative per la protezione da eventi

catastrofali come il terremoto e sviluppate ed ampliate ulteriormente le soluzioni tecnologiche e

telematiche per il monitoraggio dei rischi all’abitazione.

Nel comparto Auto è stato sviluppato , con la compagnia partner Helvetia, il nuovo prodotto Hi

Drive che, grazie al dispositivo “Hi drive BOX”, permette di offrire un maggior servizio di

assistenza in caso di incidente e di monitorare il proprio stile di guida.

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Nel ramo assicurativo Vita Investimento e Risparmio, la Cassa si è concentrata, con le compagnie

partner Eurovita ed Arca, sullo sviluppo di soluzioni di Ramo I affiancate da una crescente

produzione sui prodotti Ramo III e Multiramo, sia a premo unico che ricorrente, in particolare sui

segmenti Personal e Private. La nuova raccolta su prodotti Ramo III e Multiramo ha superato, nel

2019, la soglia di 9 mln di euro. Ulteriore crescita anche nel comparto Vita Protezione, grazie alla

partnership con la compagnia assicurativa Pramerica, con un portafoglio complessivo di premi

ricorrenti a fine 2019 di 3,9 mln di euro.

Alla scopo di efficientare ulteriormente il modello di servizio assicurativo, la Cassa ha investito

sullo sviluppo della struttura di Bancassicurazione con l’obiettivo di accrescere e sviluppare

ulteriormente le competenze consulenziali e commerciali della rete distributiva in ambito

assicurativo Danni e Vita.

Pianificazione commerciale e CRM

Nel corso del 2019 l’Unità ha ulteriormente affinato le soluzioni per il supporto ed il monitoraggio

della rete di vendita, tramite strumenti di geo-marketing, servizi di reportistica quali SQL Server

Reporting Services, Infocenter Cedacri e l’aggiornamento del Focus On, piattaforma digitale

proprietaria che consente, attraverso una visione sinottica, il monitoraggio delle attività delle filiali

sulla base degli obiettivi assegnati.

Nell’ambito dell’innovazione tecnologica al servizio del cliente, nel corso dell’anno sono state

eseguite tutte le attività che consentiranno ai titolari di BEE BANK, dai primi mesi del 2020, di

utilizzare Plick, il nuovo servizio che consente di inviare denaro digitalmente dal proprio conto a

chiunque in Europa (area SEPA), conoscendo solo numero di telefono o indirizzo email del

beneficiario e senza che quest'ultimo sia cliente di una banca partner o abbia bisogno di registrarsi

ad alcun servizio o app dedicata. Inoltre è continuata l’attività di supporto alla rete di vendita per il

convenzionamento al servizio di pagamento Satispay e Satispay Business.

E’ stato avviato il primo progetto test di data-lake, servizio evoluto basato su una piattaforma in

tecnologia big data che consente di prendere decisioni di business basate su dati, algoritmi e modelli

di valutazione avanzati in ottica “Data Driven Banking”.

Verso la fine dell’anno, l’Unità ha iniziato le attività di supporto allo sviluppo del piano industriale

2020-2022.

Il modello distributivo Il modello distributivo della Cassa prevede, già da anni, la portafogliazione della clientela nelle

filiere Private, Personal e Corporate, al fine di poterne gestire le diverse esigenze ed offrire un

servizio ad alto valore aggiunto. Di seguito le principali attività e i principali risultati ottenuti dalle

filiere distributive.

La rete di vendita Per tutto il corso del 2019, in coerenza con la strategia di focalizzazione sul mercato retail a

supporto delle esigenze delle famiglie, è proseguito l’eccellente lavoro delle Filiali sul fronte dei

Prestiti personali, con erogazioni annue di 22,2 milioni di euro, delle cessioni del quinto di

I.FI.V.ER. SpA, con volumi intermediati che hanno sfiorato i 7 milioni di euro, dei mutui ipotecari

erogati a privati, che hanno superato i 68,7 milioni di euro e delle polizze assicurative danni e vita

protezione.

Anche nel 2019 l’attività delle filiali si è caratterizzata da vitalità commerciale, evidenziata

dall’acquisizione di 3.767 nuovi clienti e da un incremento netto nel numero di conti correnti pari a

1.125.

In collaborazione con l’Unità Marketing è stato effettuato un importante lavoro sulle piccole

aziende ed i commercianti, finalizzato alla diffusione dei nuovi Smart POS, dispositivi in linea con

le nuove disposizioni normative in tema di trasmissione telematica dei corrispettivi.

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Questi risultati testimoniano il fatto che la Cassa continua ad essere un valido punto di riferimento,

con soluzioni e prodotti offerti in grado di rispondere alle esigenze della clientela dei territori nei

quali opera.

Il Servizio Corporate

Seppur nell'ambito di un mercato di riferimento caratterizzato da staticita' degli investimenti, grazie

al costante impegno e professionalità dei gestori corporate il 2019 ha evidenziato una notevole

crescita dei volumi con una chiusura d'esercizio in linea con le aspettative in termini di marginalità.

Nel corso dell'anno, grazie al perfezionamento dell'operatività' relativa ai finanziamenti agli

agricoltori garantiti da pegno su quote latte ed ai finanziamenti ai caseifici garantiti da pegno su

parmigiano reggiano, è stato completato il finanziamento di filiera consentendo l'acquisizionedi

nuova clientela all'interno del settore primario, avente connotati anticiclici e sul quale la Cassa ha

una esposizione complessiva con margini rilevanti di espansione.

Attività con l’estero

Da evidenziare inoltre il ricongiungimento e riaccentramento dell'ufficio estero (back office ed

estero merci) presso la sede, che ha permesso di continuare l'opera di mappatura della clientela al

fine di meglio supportare l'attività' dei gestori in tale comparto. Il margine di contribuzione

dell'ufficio estero, anche se ancora modesto, si e' incrementato del 26,91%, passando da 314.438

euro a 399.062 euro.

Il Servizio Private Banking & Wealth Management

Il contesto finanziario globale del 2019 è stato particolarmente positivo, con performances rilevanti

sia per il mercato obbligazionario sia per quello azionario, ed è stato caratterizzato dalla crescita sia

dei settori difensivi sia dei growth fino alla fine dell’estate mentre da settembre in poi ha performato

soprattutto la parte ciclica e value.

Il Wealth Management di Cassa di Risparmio di Cento in questo scenario ha svolto la propria

attività di assistenza al patrimonio, al fine di ottimizzare con soluzioni e strategie di consulenza

evoluta il rapporto rischio rendimento dei portafogli di investimento con approccio attivo, flessibile

e diversificato integrando nell’offerta i propri servizi distintivi di protezione e pianificazione.

I servizi al patrimonio offerti contraddistinti da alta specializzazione e la pianificazione delle

strategie di sviluppo orientate ad alti livelli di qualità di servizio prestato hanno portato a

significativi incrementi delle masse gestite e delle quote di mercato servito.

Le masse globali controllate dalla direzione Wealth Management a fine dicembre 2019 superano i

2.419.000.000,00 di euro pari al 64% delle masse totali banca.

Di assoluto rilievo la raccolta gestita che con un incremento di oltre 117.000.000 porta a più di

1.430.000.000,00 euro il totale masse che rappresentano il 90% delle gestito totale banca.

L’asset-mix complessivo è caratterizzato, come nelle migliori esperienze internazionali di

consulenza al patrimonio, dal bilanciamento di soluzioni di selezione in fondi comuni e sicav in

architettura aperta, private insurance internazionale, gestioni assicurative e gestioni patrimoniali

personalizzate.

I dati confermano il trend di costante crescita della divisione Wealth ed il gradimento, soddisfazione

e la fiducia della clientela acquisita e nuova nel modello di servizi al patrimonio e nelle soluzioni

offerte.

Di rilievo l’innovazione e la specializzazione dei servizi di consulenza globale ‘Private Office

Advisory’ finalizzati ad esigenze di governo di grandi patrimoni volte alla protezione e

preservazione, alla valorizzazione e pianficazione degli investimenti, all’assistenza fiscale,

successoria e gestionale in ottica globale e unitaria.

I servizi specializzati prestati negli innovativi 5 Centri WealthManagement & PrivateBanking

dedicati alla consulenza al patrimonio che coprono le aree territoriali di Ferrara, Cento, Bologna,

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Modena e Faenza con organico di 50 consulenti, hanno avuto ulteriore sviluppo ampliando

ulteriormente l’offerta di soluzioni finanziarie ed assicurative innovative dedicate.

Sono stati implementati i sistemi di recap e reporting personalizzato, i servizi di advisory interna e

selezione, le attività di ricerca ed informazione ed estesi a tutti i Centri WM&PB progetti formativi

per la certificazione delle competenze professionali dedicati alla consulenza al patrimonio.

Continua la partecipazione della direzione Wealth alle attività delle commissioni di Aipb,

Associazione Italiana Private Banking, comunità ad alto livello di qualificazione professionale e

rappresentativa dell’eccellenza nello sviluppo della cultura d’impresa

I supporti tecnologici, l’alta specializzazione delle operations e della advisory globale al patrimonio

consentono ai consulenti di direzione ed ai gestori di fornire alla clientela relazione qualificata e

professionale, elevati livelli di servizio e offerta tailor made di soluzioni innovative ad alto valore

aggiunto .

I.FI.VE.R. Il 2019 è stato il primo anno di operatività piena della controllata operante nel settore della cessione

del quinto dello stipendio e della pensione, settore che ha visto anche nel 2019 la crescita delle

erogazioni di prodotti propri da parte della Società . Di seguito gli elementi principali dell'esercizio.

Nel seguito vengono esposti e commentati i principali dati patrimoniali

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 31/12/2019 31/12/2018*

Cassa e disponibilità liquide 1.946 1.292

Attività finanziarie 70.063.507 26.425.890

Attività materiali e immateriali 701.541 206.115

Attività fiscali 202.266 183.468

Altre attività 72.989 86.154

TOTALE 71.042.249 26.753.452

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 31/12/2019 31/12/2018*

Passività finanziarie 64.988.696 23.822.908

Passività fiscali 1.288 1.288

Altre passività 954.386 883.811

Trattamento di fine rapporto del personale 134.647 108.353

Patrimonio Netto 4.963.232 1.919.092

TOTALE 71.042.249 26.735.452

* I dati relativi all'esercizio precedente sono stati riesposti per garantire un confronto omogeneo

delle voci riclassificate.

Situazione economica

Nel seguito vengono esposti e commentati i principali dati economici

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31/12/2019 31/12/2018*

Margine di interesse 400.523 106.660

Commissioni nette 978.428 817.433

Margine di intermediazione 1.378.951 924.093

Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (9.921) (97.186)

Risultato netto della gestione finanziaria 1.369.030 826.907

Spese amministrative (1.737.768) (1.526.499)

Rettifiche/riprese di valore su attività materiali e immateriali (117.488) (52.532)

Altri oneri/proventi di gestione 34.981 15.866

Utile della operatività corrente al lordo delle imposte (451.245) (736.258)

Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 0 142.706

Utile d'esercizio (451.245) (593.552)

*Per rendere agevole la comparazione dei dati, anche per il 2018 sono state riclassificate alcune

voci

Il margine di interesse è pari ad euro 400.523 e si compone di interessi attivi per euro

1.352.364, derivanti dall’attività di cessione del quinto, e di interessi passivi per euro 951.841,

relativi ad interessi passivi su conti correnti bancari e finanziamenti concessi dalla Controllante.

Le commissioni nette, pari a euro 978.428 derivano da commissioni attive per euro 3.685.567,

imputabili totalmente all’attività di concessione di finanziamenti tramite la cessione del quinto,

e commissioni passive per euro 2.707.139, di cui euro 2.475.399 relative a commissioni di

agenzia.

Il margine di intermediazione si attesta ad euro 1.378.951 al 31.12.2019, era 924.093 a fine 2018

Le rettifiche di valore sui crediti ammontano complessivamente a euro 9.921.

Le spese amministrative, pari ad euro 1.737.768, si incrementano del 14% circa rispetto al dato

rilevato al 31 dicembre 2018. Tale incremento è imputabile a spese per il personale pari ad euro

809.471 (+16%) e altre spese amministrative 928.297 (+12%). Le spese amministrative sono

principalmente composte da servizi di outsourcing sia tramite la Capogruppo che tramite

fornitori esterni (euro 238.094 al 31.12.2019), licenze d’uso software (euro 191.841 al

31.12.2019) e servizi vari amministrativi (euro 130.470 al 31.12.2019).

L’aumento delle spese amministrative e del personale è ascrivibile all’aumento dei volumi di

pratiche prodotte e all’aumento del canone del sistema IT con alcune implementazioni

nell’anno richieste per efficientamento processi.

Gli ammortamenti ammontano a euro 117.488 e gli altri proventi ed oneri risultano positivi per

euro34.981.

La perdita netta risulta pari a euro 451.245.

Si riporta nel seguito l’andamento economico trimestrale registrato nel corso del 2019:

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TOTALE AL

31/12/2019

IV TRIMESTRE

2019

31/12/2019

III

TRIMESTRE

2019 30/09/2019

II TRIMESTRE

2019

30/06/2019

I TRIMESTRE

2019

31/03/2019

Margine di interesse 400.523 149.899 115.791 72.404 62.429

Commissioni nette 978.428 315.992 238.731 271.226 152.479

Margine di intermediazione 1.378.951 465.891 354.522 343.630 214.908

Rettifiche/riprese di valore su crediti (9.921) (16.173) (10.298) 35.991 (19.441)

Risultato netto della gestione finanziaria 1.369.030 449.718 344.224 379.621 195.467

Spese amministrative (1.737.768) (426.337) (402.859) (435.674) (472.898)

Ammortamenti (117.488) (24.662) (24.281) (32.951) (35.594)

Altri oneri/proventi di gestione 34.981 15.425 7.159 7.748 4.649

Costi operativi (1.820.275) (435.574) (419.981) (460.877) (503.843)

Utile d'esercizio (451.245) 14.144 (75.757) (81.256) (308.376)

Come si evince dalla tabella la società ha registrato un trend crescente nel corso del 2019 e

l’ultimo trimestre presenta un risultato positivo pari a euro 14.144.

1. Fatti di rilievo avvenuti nel corso del 2019

Nel corso del 2019, in considerazione dell’aumento dei volumi dei crediti erogati alla clientela,

sono stati effettuati due aumenti di capitale, a giugno 2019 ed a settembre 2019, il primo per

euro 1.500.000 con emissione di numero 15.000 nuove azioni, mentre il secondo per euro

2.000.000, di cui 1.200.00 euro quale sovrapprezzo azioni con emissione di numero 8.000

nuove azioni. Entrambi gli aumenti sono stati sottoscritti, pro quota dagli azionisti. Gli aumenti

si sono resi necessari per il mantenimento dei requisiti patrimoniali minimi previsti dalla

normativa di Vigilanza.

Ciononostante la strategia commerciale impostata nel prevedere reti esterne formate da agenti

in attività finanziaria e società di mediazione creditizia ha portato un aumento della produzione

come di seguito specificato.

Di seguito sono evidenziate le aree territoriali in cui il prodotto I.fi.ve.r. è stato collocato:

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Nel corso dell’esercizio sono state delibera

66.492.640.

I contratti perfezionati al 31/12/2019 sono n. 1.762 per un montante pari a 52.146.605, pari a

euro 41.030.258 di capitale finanziato. Il montante medio è stato pari a 29.959.

La composizione del portafoglio clienti risulta equilibrata per età, area geografica e prodotto. In

particolare, la distribuzione dei contratti per tipologia di prodotto è composta per il 47% da

erogazione di cessioni del quinto della pensione, per il 46% da erogazioni d

dello stipendio e per il restante 7% da delegazioni di pagamento.

Contratti per tipologia

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Nel corso dell’esercizio sono state deliberate 2.215 pratiche per un montante complessivo pari a

I contratti perfezionati al 31/12/2019 sono n. 1.762 per un montante pari a 52.146.605, pari a

euro 41.030.258 di capitale finanziato. Il montante medio è stato pari a 29.959.

del portafoglio clienti risulta equilibrata per età, area geografica e prodotto. In

particolare, la distribuzione dei contratti per tipologia di prodotto è composta per il 47% da

erogazione di cessioni del quinto della pensione, per il 46% da erogazioni d

dello stipendio e per il restante 7% da delegazioni di pagamento.

Contratti per tipologia

Copertura territoriale

te 2.215 pratiche per un montante complessivo pari a

I contratti perfezionati al 31/12/2019 sono n. 1.762 per un montante pari a 52.146.605, pari a

euro 41.030.258 di capitale finanziato. Il montante medio è stato pari a 29.959.

del portafoglio clienti risulta equilibrata per età, area geografica e prodotto. In

particolare, la distribuzione dei contratti per tipologia di prodotto è composta per il 47% da

erogazione di cessioni del quinto della pensione, per il 46% da erogazioni di cessioni del quinto

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In corso d’anno si è efficientato il flusso di informazioni relativi alle pratiche, da e verso la rete,

con inserimento di processi automatici, fra i quali gli alert di variazione stato pratica e

l’eliminazione del doppio processo per l’erogazione pratiche, integrando delle distinte in xml

prodotte da Cheleo, la piattaforma IT, adattate ad essere importate nell’home banking della

Capogruppo per attivare i flussi dei bonifici di liquidazione delle posizioni contrattuali.

Su indicazione del Responsabile Antiriciclaggio, funzione in outsourcing alla Capogruppo, si è

sviluppata ed integrata la procedura di adeguata verifica con pesi di rischio conformi alla

Capogruppo.

La crescita dei volumi, diversamente a quanto avvenuto nel 2018, è stata più consapevole. La

qualità del servizio è cresciuta parallelamente alla qualità delle pratiche presentate riducendo

così i tempi di istruttoria e delibera. La rete, dopo una prima fase di assestamento, si è

amalgamata e uniformata alle modalità operative e di valutazione del merito di credito della

società.

Il processo creditizio mantiene ben in evidenza il rischio di sovraindebitamento mitigandolo

con procedure atte a garantire il reddito minimo del percipiente, portatore di due tipologie di

rischio sia reputazionale che di credito.

Il servizio operation con l’ufficio crediti presidia adeguatamente tali processi.

Sono stati perfezionati i controlli di primo livello, ed i Referenti dei controlli di II e III livello

hanno svolto l’attività secondo le proprie direttive con costanza e precisione, non rilevando

criticità.

Si è attivato nell’anno con società esterna Harmonia, il sistema dei controlli rete con report ad

hoc su alcuni campioni di agenti e mediatori senza rilevare particolari criticità. Tale attività sarà

internalizzata nel 2020 e affidata al Referente dei controlli di III livello.

A fine 2019 I.fi.ve.r. ha una rete composta da 27 agenti in attività finanziaria, 26 mediatori

creditizi, 1 intermediario creditizio, 1 istituto di credito e gli sportelli della Cassa di Risparmio

di Cento che rappresentano uno dei principali collocatori della Società.

Si segnala che è stato dato incarico ad un Consulente esterno per la nuova redazione del

Modello Organizzativo 231.

Altre attività

Attività inerenti il Personale

Il numero dei dipendenti al 31/12/2019 era pari a 420 di cui 212 maschi e 208 femmine, di cui 410

con contratto a tempo indeterminato e 10 con contratto a tempo determinato; erano 426 al

31/12/2018. Le assunzioni nel corso dell’anno sono state 14, di cui 2 a tempo indeterminato e 12 a

tempo indeterminato. Non ci sono state conferme in servizio nel corso dell’ anno. L’età media è pari

46 anni.

Le cessazioni dal servizio nell’anno 2019 sono state in totale 18 (una per decesso, 6 per quiescenza,

8 per dimissioni volontarie dei lavoratori e 3 per scadenza del contratto a tempo determinato).

Nel corso del 2019, la Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. ha inoltre continuato a beneficiare del

ricorso al “Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito, dell’occupazione, della riconversione e

riqualificazione professionale del personale dipendente delle imprese del settore del credito”

avviato nel 2017 e che ha visto uscire 10 dipendenti.

Contesto Giuslavoristico e Relazioni Sindacali

Il 2019 ha visto la conclusione di diversi accordi aziendali in tema di: Formazione Finanziata e

criteri per fruire della c.d. “detassazione” dei premi di risultato.

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E’ stato confermato l’accordo raggiunto il 30/08/2018 in tema di “smart working” (inteso come

possibilità per alcuni colleghi di poter lavorare per 2 giorni a settimana in una postazione situata

presso una sede/filiale più vicina alla propria residenza).

Dal punto di vista giuslavoristico e normativo una grossa novità è stata apportata dalla revisione dei

criteri pensionistici secondo la c.d. “Quota 100” che ha determinato l’anticipo delle decorrenze di

maturazione dei requisiti pensionistici rispetto alle precedenti normative ed ha visto l’uscita di 5

colleghi nel corso del 2019 ed uno con decorrenza 1/01/2020.

L’attività formativa nel 2019

I principali interventi formativi realizzati nel corso del 2019 hanno riguardato l’aggiornamento il

potenziamento delle abilità digitali per favorire nuovi servizi per clienti e dipendenti; la creazione di

nuove figure professionali nell’area finanza e lo sviluppo di servizi d’eccellenza per la clientela con

patrimoni complessi; il presidio del rischio di credito fin dalla fase istruttoria.

Gli obiettivi formativi suddetti sono stati realizzati attraverso due Piani: il Piano “Mind the G.A.P.

(Grado di Apprendimento e Potenziale) - Take the S.T.E.P. (Sistemi di Trasformazione e

Prospettive di Crescita)”, realizzato tra la fine del 2018 ed il primo semestre 2019 ed il Piano

“COMPLI.MENTI: COMPLessità e cambiaMENTI”, iniziato alla fine del 2019 e tutt’ora in corso.

Attraverso il Piano “Mind the G.A.P. (Grado di Apprendimento e Potenziale) - Take the S.T.E.P.

(Sistemi di Trasformazione e Prospettive di Crescita)” sono stati previsti corsi dedicati a tutti i

dipendenti che assistono la clientela in tutte le operazioni digitali e nella diffusione di servizi

innovativi; corsi dedicati alla nuova figura del Consulente Family per il potenziamento delle

conoscenze del mercato locale retail, dei prodotti di investimento e delle capacità relazionali; corsi

finalizzati al mantenimento della Certificazione Efa; corsi dedicati allo sviluppo di competenze

d’eccellenza, tecnico normative e di relazione, per i Consulenti Private Banker; infine, corsi

finalizzati ad intercettare i positivi trend di mercato e confermare i dati positivi sui NPL per gestire

efficacemente il rischio di credito.

Attraverso il Piano Formativo “COMPLI.MENTI: COMPLessità e cambiaMENTI”, sono stati

programmati interventi formativi dedicati a: responsabili di filiale per il presidio della qualità del

credito fin dalla fase di istruttoria ed il potenziamento delle competenze necessarie per la vendita di

prodotti di credito retail; ai Consulenti Family per lo sviluppo della consulenza alle famiglie; ai

Consulenti Private Banker per il potenziamento delle competenze necessarie allo sviluppo dei

servizi d’eccellenza per la clientela con patrimoni complessi ed esigenze articolate.

Piano formativo “Formazione e informazione dei lavoratori in materia di D.Lgs. 81/2008 - Tutela

della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”

Per quanto riguarda la formazione obbligatoria, anche nel corso del 2019, sono stati erogati corsi di

formazione e informazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in

ottemperanza agli obblighi introdotti dal Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81, con particolare

riferimento alla prima formazione obbligatoria per “Preposti” e “Sostituti” (8 ore), Addetti

Antincendio (4 ore) e Primo soccorso (12 ore), alla formazione obbligatoria generale e specifica per

il Personale Aziendale (8 ore) oltre che all’aggiornamento obbligatorio per i dipendenti che già

avevano fruito della suddetta formazione negli anni precedenti.

Oltre alle attività formative relative ai piani sopra citati, anche per l’anno 2019, sono stati realizzati

interventi formativi riguardanti la normativa Antiriciclaggio, la materia assicurativa in ottemperanza

al Regolamento IVASS, la Trasparenza e la Privacy bancaria e la normativa MifidII.

Nel complesso, l’attività formativa 2019 ha coinvolto 406 dipendenti per un totale di 28.703 ore di

formazione, delle quali 15.496 in aula e 13.207 in modalità e-learning.

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Attività di logistica e sicurezza Durante il 2019 oltre alle svariate attività ordinarie relative alla gestione del patrimonio immobiliare

strumentale e non strumentale, sono state svolte diverse attività straordinarie.

A seguire si elencano in dettaglio i principali interventi effettuati:

• Sopralluoghi per ricerca immobili per nuove filiali o rilocation, e relative trattative per la

locazione;

• Realizzazione di nuova area self presso la filiale di San Venanzio di Galliera;

• Lavori di sostituzione bussole, rifacimento dell’ingresso e della sala principale nella filiale di

San Pietro in Casale;

• Lavori di ristrutturazione dell’immobile in cui è stata trasferita la filiale di Castelfranco Emilia ;

• Dismissione e disallestimento della vecchia filiale di Castelfranco Emilia;

• Lavori di implementazione dei sistemi di allarme e/o sistemi antieffrazione in filiali varie;

• Nuovi impianti di climatizzazione invernale/estiva nelle filiali di Ferrara sud e Ozzano;

• Lavori di messa a norma degli impianti di filiali varie;

• Interventi di ripristino locali, eseguiti con carattere di urgenza a seguito di esplosioni/attacco

ATM nella filiale di Coronella.

Attività organizzative e di gestione dei costi Durante il 2019 le attività organizzative e di controllo dei costi sono state principalmente focalizzate

sugli argomenti di seguito delineati:

- Attivazione Fatturazione elettronica per la Banca e per Ifiver (ciclo passivo e ciclo attivo);

- Affinamenti progetto Firma elettronica Avanzata;

- Attivazione nuovo servizio Home Banking compatibile alla normativa Psd2;

- Attivazione delle nuove previsioni normative PSD2;

- Integrazione Compagnia Arca assicurazioni (vita e danni);

- Attivazione norme aggiornate GDPR – Privacy;

- Aggiornamento norme, contratti e informative legati alla normativa Mifid;

- Aggiornamento norme, processi relativi alla gestione degli assegni;

- Attivazione nuovo portale aziendale interno;

- Aggiornamento processi per WistleBlowing (CrCento e Ifiver);

- Conclusione progetto per attivazione FEA in mobilità;

- Conclusione progetto Voip Vodafone con eliminazione centralini Fisici;

- Mantenimento in efficienza dei telefoni cellulari aziendali;

- Attivazione rete in fibra ad alta velocità nella sede centrale della banca;

- Sostituzione di tutti i PC della banca con aggiornamento a Windows10;

- Aggiornamento della struttura dei 2 siti di Castellazzo Bormida e di Cento che ospitano i Server

della Banca;

- Ampliamento e controllo del parco ATM/SelfService della Banca.

Il sistema dei controlli

Il Servizio Risk Management opera con l'obiettivo di dare efficace esecuzione a quanto previsto dal

Regolamento Generale Aziendale, di contribuire al funzionamento organico del Sistema dei

Controlli Interni e di consentire al Consiglio di Amministrazione di essere sempre aggiornato sulle

soluzioni più adeguate per garantire una sana e prudente gestione dei rischi della Cassa. Il Servizio,

che riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione, ha consolidato il proprio ruolo nei

principali processi di governo della banca (RAF, Pianificazione strategica, ICAAP/ILAAP) come

richiesto dalla normativa e come suggerito dalle migliori prassi gestionali. Nell’anno 2019 è

proseguito il contributo in materia di Operazioni di Maggior Rilievo, sulle quali il Risk

Management ha espresso 71 pareri. Per quanto riguarda le attività di misurazione e controllo dei

rischi, il Servizio ha consolidato le attività di verifica del monitoraggio andamentale del credito; ha

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gestito l’aggiornamento del Recovery Plan e del Piano Operativo NPL richiesti dall’Autorità di

vigilanza; ha effettuato il monitoraggio nel continuo dell’applicazione del nuovo principio contabile

IFRS 9; ha partecipato alle attività propedeutiche per la Manovra di modifica unilaterale sul

corrispettivo per la messa a disposizione delle Somme ed è stato referente di 9 cantieri di

integrazione con Banca Popolare di Sondrio, operazione non concretizzatasi. In generale, il Servizio

ha assicurato una costante attività di analisi delle principali novità normative e gestionali in materia

di vigilanza prudenziale

Il Servizio Compliance e Antiriciclaggio, nel corso dell’anno 2019 ha prestato particolare

attenzione alla gestione del rischio di non conformità con riguardo agli ambiti normativi di più

significativo impatto nell’attività aziendale, quali trasparenza nei confronti della clientela, gestione

dei conflitti di interesse e attività di intermediazione mobiliare.

Ha provveduto al recepimento delle previsioni della Direttiva UE 2018/843 del 30 maggio 2018

relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del

terrorismo (c.d. V Direttiva Antiriciclaggio) tramite l’adeguamento della normativa interna di

riferimento. In materia sono stati eseguiti controlli, anche sulla controllata I.FI.VE.R. Spa, tesi a

presidiare efficacemente i rischi sottostanti ed evitare sanzioni o danni di reputazione.

Il servizio ha prestato una consulenza continua e formazione ai colleghi al fine di un accrescimento

del livello di consapevolezza del rischio collegato al riciclaggio e finanziamento del terrorismo ed

un rafforzamento delle conoscenza in materia.

Ha inoltre curato l’attività relativa alla gestione dei reclami della clientela, sia per la Cassa sia per la

controllata I.FI.VE.R. Spa, che ha permesso di monitorare le problematiche lamentate e

predisporre, talvolta, interventi finalizzati alla loro rimozione.

La Revisione Interna è una funzione aziendale preposta, anche con verifiche in loco, ai controlli di

terzo livello ed è autonoma rispetto alle altre funzioni di controllo.

Le attività dell’anno 2019, effettuate presso le filiali e gli uffici della Direzione Generale, risultano

tese ad accertare il regolare andamento dell’operatività ed il rispetto delle disposizioni interne e di

legge ed a valutare l’efficacia e l’efficienza della struttura organizzativa e delle altre componenti del

Sistema dei Controlli Interni.

Particolare attenzione è stata posta sulla presenza di eventuali rischi attinenti l’attività creditizia ed a

segnalare i rischi operativi più significativi, nell’ottica di una loro rimozione, riduzione o, se ciò non

fosse possibile, di un loro monitoraggio.

Nell’ambito della propria attività esercita le proprie funzioni anche sulle altre società del Gruppo:

I.FI.VE.R. S.p.A.

Progetti strategici

Il Consiglio di Amministrazione, preso nota con rammarico della mancata finalizzazione del

processo di integrazione nel gruppo Banca Popolare di Sondrio a causa del diniego

all'autorizzazione formulato dalla BCE alla Popolare, ha deliberato nel mese di novembre la

predisposizione di un nuovo piano d'impresa per il triennio 2020/2022, approvato in aprile 2020; le

attività preliminari sono in corso di implementazione.

4. RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO ex art. 123-bis Ai sensi dell’art. 123-bis del TUF, la Cassa di Risparmio di Cento ha proceduto alla redazione della

“Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” per l’esercizio 2018. Tale relazione -

approvata dal Consiglio di amministrazione il 30 Aprile 2019 – è resa disponibile per i Soci e il

pubblico sul sito aziendale www.crcento.it , oltre che in forma cartacea presso la sede sociale e poi

in sede assembleare.

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5. PATRIMONIO E ASSETTO SOCIETARIO Il patrimonio netto della Cassa al 31/12/2019 è pari a 168.034 mila euro e risulta così composto:

Importi in Migliaia di Euro 31/12/2019 31/12/2018 Var.%

Capitale sociale 77.142 77.142 0,0%

Sovraprezzi di emissione 30.850 30.851 0,0%

Riserve 69.506 73.618 -5,6%

Riserve da valutazione 5.908 4.248 39,1%

Azioni proprie 0 -2 100,0%

Parziale 183.406 185.857 -1,3%

Utile di esercizio -15.372 -992 1449,6%

Totale Patrimonio Netto 168.034 184.865 -9,1%

Il numero totale delle azioni è pari a 14.949.935 e la ripartizione proprietaria è la seguente:

Fondazione Cassa di Risparmio di Cento n. 7.690.618 azioni (51,44%); Holding “Fondazione Cassa

di Risparmio di Cento” n. 2.338.286 azioni (15,64%); Azionisti privati n. 4.921.031 azioni

(32,92%).

Al 31/12/2019 non sono detenute in portafoglio azioni di propria emissione.

Nel corso dell'anno 2019 sono state negoziate complessivamente 16.653 azioni della Cassa contro

le 13.638 dell'anno precedente. Il prezzo medio ponderato è stato pari 4,10 euro per azione e il

controvalore complessivo scambiato è stato di 68.277 Euro. Gli scambi sono avvenuti sul sistema

multilaterale di negoziazione Hi-MTF.

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Fondi Propri ed i coefficienti di solvibilità

I Fondi Propri al 31/12/2019 risultano pari a 182.703 mila euro. Il coefficiente di solvibilità di base

Common Equity Tier1 è pari al 11,54% il coefficiente complessivo (Total capital ratio) è pari al

11,65% così calcolati:

Fondi Propri e Coefficenti 31/12/2019 31/12/2018

Capitale Primario di classe 1

( Common Equity Tier 1 - CET1 ) al netto delle rettifiche 180.873 193.491

Capitale Aggiuntivo di classe 1

( Additional Tier 1 - AT1 ) al netto delle rettifiche 0 0

Capitale di classe 1 (Tier1) 180.873 193.491

Capitale di classe 2 ( Tier 2 - T2 ) al netto delle rettifiche 1.830 2.849

Totale Fondi Propri 182.703 196.340

31/12/2019 31/12/2018

Attività di rischio ponderate 1.567.773 1.527.066

- per rischio di credito 1.361.314 1.331.932

- per aggiustamento rischio di credito 2.347 1.728

- per rischio di mercato 66.462 52.990

- per rischio operativo 137.650 140.416

Coefficiente complessivo (Total capital ratio) 11,65% 12,86%

Coefficiente di base (Tier 1 capital ratio) 11,54% 12,67%

Di seguito i requisiti patrimoniali della Cassa a fine anno raffrontati con le soglie SREP comunicate

dalla Banca d’Italia il 13 marzo 2017.

Dati al Minimo regolamentare con

buffer* 31/12/2019

Margine Eccedenza

31/12/2019 Soglia Soglia SREP % Patrimoniale

CET1 Ratio 4,50% 5,00% 7,50% 11,54% 4,04% 63.290

Tier1 Ratio 6,00% 6,70% 9,20% 11,54% 2,34% 36.638

Total Capital Ratio 8,00% 8,90% 11,40% 11,65% 0,25% 3.977

* minimo regolamentare comprensivo del capital conservation buffer, pari al 2,50%.

Come si evince dalla tabella la Cassa presenta dati patrimoniali al di sopra del minimo

regolamentare e delle soglie SREP (comprensive degli add-on, rispettivamente pari a 0,50%, 0,70%

e 0,90%, definiti dalla Banca d’Italia in funzione della rischiosità intrinseca di ogni banca)

determinando quindi un margine percentuale, calcolato sulla soglia SREP, pari al 2,34% per il Tier1

ratio. I valori indicano una eccedenza patrimoniale che, in termini assoluti, va da un minimo di 4

milioni sul Total Capital Ratio a 66,3 milioni di euro sul CET 1 ratio.

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Nel grafico che segue viene evidenziato l’andamento storico del CET1 con l’indicazione, da quando

prevista, delle soglie SREP previste dalla Banca d’Italia. Rileva la crescita del CET1 negli anni

esaminati in assenza di operazioni sul capitale. La diminuzione del CET1 rispetto ai massimi

raggiunti a fine 2017 è principalmente ascrivibile all’impatto della cessione dei crediti NPLs nel

2018 e al risultato 2019 legato principalmente alla svalutazione dei diamanti.

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

CET1 9,89% 11,00% 11,68% 11,80% 12,41% 13,52% 12,67% 11,54%

TCR 10,96% 11,63% 12,22% 12,20% 12,79% 13,98% 12,86% 11,65%

SREP CET1 7,00% 7,00% 6,25% 6,88% 7,50%

SREP TCR 10,50% 10,50% 10,15% 10,78% 11,40%

0,00%

2,00%

4,00%

6,00%

8,00%

10,00%

12,00%

14,00%

16,00%

CET1 TCR SREP CET1 SREP TCR

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47

6. PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE A CUI E’ ESPOSTA CASSA DI

RISPARMIO DI CENTO

L’informativa di dettaglio sugli obiettivi e le politiche in materia di gestione del rischio

finanziario, nonché sull’esposizione al rischio di prezzo, al rischio di credito, al rischio di

liquidità e al rischio di variazione dei flussi finanziari – prevista dall’art. 2428 C.C. e dall’art.

41 del D.Lgs. 136/2015 – è riportata nella parte E della Nota Integrativa, alla quale si rimanda.

Il manifestarsi dell’epidemia da Covid-19 rappresenta un fattore di incertezza nello scenario

macroeconomico futuro in cui il Gruppo si troverà ad operare. Gli eventuali impatti economici

e finanziari derivanti dalla diffusione del nuovo coronavirus (Covid-19), non sono al momento

quantificabili. La Società ritiene che al momento non vi siano in ogni caso dubbi sulla

continuità aziendale.

7. L’EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

L’evoluzione strategica della Cassa è stata tracciata nel Piano 2020-2022 approvato dal Consiglio di

Amministrazione della banca. Tale Piano non tiene conto di eventuali impatti derivanti da Covid-

19, al momento non quantificabili, se non in analisi di sensitività coerentemente ricomprese nelle

elaborazioni sviluppate.

8. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA

DELL’ESERCIZIO

Il 30 gennaio 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l’emergenza di

sanità pubblica di rilevanza internazionale quale conseguenza della diffusione del coronavirus che

sta causando il rallentamento o l’interruzione dell’attività economica e commerciale in molteplici

settori. A causa di tale emergenza sanitaria internazionale si rilevano delle incertezze, dipendenti in

particolar modo dalla durata del contagio e dalle misure poste in essere per il suo contenimento,

quali conseguenza degli eventuali impatti economici derivanti dalla diffusione del coronavirus, nel

mondo, in Europa ed in Italia. L’inizio del 2020 è stato infatti caratterizzato dal rialzo dello spread

per il rischio Italia e dalle previsioni di una recessione su scala mondiale indotta dalle conseguenze

del contrasto alla diffusione del coronavirus, con conseguenze anche per il nostro paese; le

principali agenzie hanno infatti peggiorato le previsioni sul PIL italiano. Si preannuncia quindi un

anno pieno di difficoltà e di incertezze anche dal punto di vista macroeconomico, oltre che politico

e finanziario. L’evoluzione strategica della Cassa è stata peraltro tracciata nel Piano Triennale 2020-

2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione in concomitanza con l’approvazione del progetto

di bilancio 2019; esso contiene una lista di 11 obiettivi strategici i quali, unitamente alle misure

messe in campo dallo Stato Italiano, dalla Unione Europea e dalla Banca Centrale Europea, saranno

oggetto di monitoraggio anche in funzione delle evoluzioni e dinamiche economiche oggi non

quantificabili.

Si segnala che in data 15 gennaio 2020 è iniziata una visita ispettiva ordinaria da parte di Banca

d’Italia, che si è conclusa in data 17 aprile 2020.

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9. CONCLUSIONI E PROSPETTIVE Con il 2019 si conclude il dodicesimo anno dell’epocale crisi economico/finanziaria iniziata a metà

del 2007. L’Italia paga le proprie debolezze strutturali, l’elevato debito con prospettive di crescita

annacquate rispetto a quelle di altri paesi dell’eurozona, un rinnovato clima di incertezza politica ed

un aumento della volatilità dello spread. Alla crisi economica è seguita quella del sistema bancario

la cui soluzione è avvenuta con importanti ristrutturazioni e sacrifici economici. Tutte queste

vicende, oltre ad alcune iniziative di pulizia del bilancio poste in essere dalla Cassa (la cessione di

NPLs nel 2018 e la definizione della vicenda diamanti nel 2019 su tutte), hanno inciso sul bilancio

2018 e 2019 pesando in maniera negativa sul conto economico. Così il rapporto crediti anomali su

crediti totali lordi scende al 7,8% nel 2019 dal 12,4% del 2017, ben al di sotto della soglia del 10%

ed in avvicinamento al 5% identificato da BCE come target di solidità, collocando quindi la Cassa

fra i virtuosi, con il coverage ratio sui crediti deteriorati al 61,7%. Come detto numeri importanti

per la Cassa, ottenuti senza chiedere ulteriori investimenti ai soci (l’ultimo aumento di capitale

risale a fine 2002). Nel grafico che segue vengono evidenziati gli utili prodotti dal 2003 e la loro

distribuzione dalla quale si evince come siano stati restituiti più dividendi rispetto al valore

dall’ultimo aumento di capitale effettuato nel 2002.

Agli Azionisti, a tutti gli stakeholder e alla Clientela rivolgiamo il ringraziamento più vivo per la

fiducia, il sostegno e la collaborazione, che confermano il gradimento per il rapporto professionale

in atto. Esprimiamo apprezzamento per il grande impegno e per l’attività svolta dalla Direzione

Generale, i Dirigenti, i Quadri direttivi ed il Personale delle strutture di Direzione e delle Filiali cui

indirizziamo un grato saluto. Alla Banca d'Italia nella persona del Direttore della Filiale di Bologna, Dr. Rocca ed ai suoi

collaboratori esprimiamo il vivo ringraziamento per il prezioso supporto e gli importanti

suggerimenti forniti.

Un ringraziamento, infine, ad Abi e ad Acri per il sostegno costante e professionale; alle Università

di Ferrara, Bologna e Modena, agli Enti, alle Amministrazioni territoriali, alle Associazioni di

categoria, agli Ordini professionali, ai Gruppi del volontariato per la collaborazione, utile ed

efficace. IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

70.000

80.000

90.000

100.000

Aucap 2002 Utile netto Assegnazione a

riserve

Dividendo netto

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IPOTESI DI COPERTURA DELLA PERDITA DELL'ESERCIZIO 2019

PERDITA D'ESERCIZIO -15.372.108

- assegnazione a Riserva Legale (5% art.24 dello statuto sociale) 0

- assegnazione a Riserva Statutaria (10% art.24 dello statuto sociale) 0

- utilizzo della Riserva straordinaria

-15.372.108

- nessuna assegnazione di dividendo unitario

alle 14.949.935 azioni ( pay out 0,0% ) 0

Totale -15.372.108

Dopo la Copertura della Perdita come da IPOTESI il Patrimonio risulta così composto :

Voce 110 - Riserve da valutazione 5.907.919

Voce 130 - Strumenti di capitale 0

Voce 140 - Riserve 54.134.009

Voce 150 - Sovraprezzi di emissione 30.850.193

Voce 160 - Capitale 77.141.665

Voce 170 - Azioni Proprie 0

Totale Patrimonio netto

168.033.786

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SCHEMI

DEL BILANCIO 2019

DELL’IMPRESA

Approvato dal Consiglio di Amministrazione

nella seduta del 30 aprile 2020

Progetto del Consiglio di Amministrazione,

Approvato dall’Assemblea degli Azionisti del 5 giugno 2020

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STATO PATRIMONIALE

VOCI DELL'ATTIVO

31/12/2019 31/12/2018

10. Cassa e disponibilità liquide 17.375.868 17.962.993

20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 7.943.888 7.060.712

a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 3.518.144 2.513.701

c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutata al fair value 4.425.744 4.547.011

30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 396.192.305 600.127.178

40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.358.935.126 2.322.267.304

a) crediti verso banche 50.997.926 25.136.019

b) crediti verso clientela 2.307.937.200 2.297.131.285

50. Derivati di copertura 0 0

70. Partecipazioni 5.750.000 3.825.000

80. Attività materiali 51.654.877 41.824.981

90. Attività immateriali 717.372 451.184

100. Attività fiscali 42.805.734 43.181.403

a) correnti 7.690.105 9.091.461

b) anticipate 35.115.629 34.089.942

120. Altre attività 51.990.920 53.533.112

TOTALE ATTIVO 2.933.366.090 3.090.233.867

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STATO PATRIMONIALE

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO

31/12/2019 31/12/2018

10. Passività finanziare valutate al costo ammortizzato 2.705.043.531 2.836.234.479

a) debiti verso banche 428.793.810 635.218.550

b) debiti verso clientela 2.236.101.913 2.145.958.506

c) titoli in circolazione 40.147.808 55.057.423

20. Passività finanziarie di negoziazione 4.591.239 2.913.227

40. Derivati di copertura 0 0

60. Passività fiscali 1.128.994 1.626.021

a) correnti 88.253 179.884

b) differite 1.040.741 1.446.137

80. Altre passività 48.958.249 58.850.457

90. Trattamento di fine rapporto del personale 3.288.191 3.314.507

100. Fondi per rischi ed oneri 2.322.100 2.429.766

a) impegni a garanzie rilasciate 286.058 669.766

c) altri fondi per rischi e oneri 2.036.042 1.760.000

110. Riserve da valutazione 5.907.919 4.247.762

140. Riserve 69.506.117 73.620.099

150. Sovrapprezzi di emissione 30.850.193 30.850.826

160. Capitale 77.141.665 77.141.665

170. Azioni proprie (-) 0 -2.475

180. Perdita d'esercizio -15.372.108 -992.467

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 2.933.366.090 3.090.233.867

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CONTO ECONOMICO

31/12/2019 31/12/2018

10. Interessi attivi e proventi assimilati 50.652.480 51.438.177

di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse

effettivo 38.716.051 35.218.517

20. Interessi passivi e oneri assimilati (16.015.856) (14.245.271)

30. Margine di interesse 34.636.624 37.192.906

40. Commissioni attive 29.974.692 30.347.247

50. Commissioni passive (2.377.593) (2.325.263)

60. Commissioni nette 27.597.099 28.021.984

70. Dividendi e proventi simili 1.533.639 1.495.406

80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 701.206 904.383

90. Risultato netto dell'attività di copertura 0 0

100. Utile (perdite) da cessione o riacquisto di 1.921.195 (7.299.275)

a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (561.428) (10.424.028)

b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto

sulla redditività complessiva 2.487.546 3.119.282

d) passività finanziarie (4.923) 5.471

110

Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie

valutate al fair value con impatto a conto economico (1.283.535) (915.093)

b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al

fair value (1.283.535) (915.093)

120. Margine di intermediazione 65.106.228 59.400.311

130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di : (22.745.890) (8.508.741)

a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (23.414.727) (8.215.029)

b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto

sulla redditività complessiva 668.837 (293.712)

140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni (269.244) 0

150. Risultato netto della gestione finanziaria 42.091.094 50.891.570

160. Spese amministrative (53.245.533) (54.658.880)

a) spese per il personale (29.201.471) (29.628.677)

b) altre spese amministrative (24.044.062) (25.030.203)

170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 276.075 (610.628)

a) impegni e garanzie rilasciate 383.708 (232.204)

b) altri accantonamenti netti (107.633) (378.424)

180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (3.071.042) (1.764.344)

190. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (142.602) (150.926)

200 Altri oneri/proventi di gestione (3.929.808) 4.386.396

210 Costi operativi (60.112.910) (52.798.382)

250. Utili (Perdite) da cessione di investimenti (63.573) 18.107

260. Perdita della operatività corrente al lordo delle imposte (18.085.389) (1.888.705)

270. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 2.713.281 896.238

280. Perdita della operatività corrente al netto delle imposte (15.372.108) (992.467)

300 Perdita d'esercizio (15.372.108) (992.467)

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PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA

31/12/2019 31/12/2018

10. Perdita d'esercizio (15.372.108) (992.467)

Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto

economico

20 Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva 32.306 338.520

70. Piani a benefici definiti (68.859) 32.483

Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto

economico

120. Copertura dei flussi finanziari 0 6.248

140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con

impatto sulla redditività complessiva 1.696.709 (2.043.836)

170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 1.660.157 (1.666.585)

180. Redditività complessiva (voce 10+170) (13.711.951) (2.659.052)

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55

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO AL 31-12-2019

Allocazione risultato di

Periodo

Variazioni dell'esercizio

Red

dit

ivit

à

com

ple

ssiv

a a

l

31

/12

/201

9

Pa

trim

on

io n

etto

al

31

/12

/201

9

Variaz. di riserve

Operazioni sul patrimonio netto

Esistenze al

31.12.2018

Modifica

saldi di apertura

Esistenze al

01.01.2019 Riserve

Dividendi e

altre destinaz.

Emiss.

nuove azioni

Acq.

azioni proprie

Distribuz.

straord. Dividendi

Var. strumenti

di capitale

Derivati

su az. proprie

Stock

options

Capitale sociale

a) azioni ordinarie 77.141.665

77.141.665 0

0 0

77.141.665

b) altre azioni 0 0 0 0 0 0

Sovrapprezzo emissioni 30.850.826 30.850.826 0 (633) 30.850.193

Riserve:

a) di utili 68.146.956 0 68.146.956 (992.467)

(3.157.777) 0 0 0

63.996.712

b) altre riserve 5.473.143 0 5.473.143 36.262 0 0 0 5.509.405

Riserve da valutazione: 4.247.762 0 4.247.762

X

1.660.158 5.907.920

Strumenti di capitale 0 0 0 0

Azioni proprie (2.475) (2.475) 2.475 0

Utile (Perdita) di esercizio (992.467) 0 (992.467) 992.467 (15.372.108) (15.372.108)

Patrimonio netto 184.865.410 0 184.865.410 0 0 (3.121.515) 0 1.842 0 0 0 0 (13.711.950) 168.033.786

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56

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO AL 31-12-2018

Allocazione risultato di

Periodo

Variazioni dell'esercizio

Red

dit

ivit

à

com

ple

ssiv

a a

l

31

/12

/201

8

Pa

trim

on

io n

etto

al

31

/12

/201

8

Variaz. di riserve

Operazioni sul patrimonio netto

Esistenze al

31.12.2017

Modifica

saldi di apertura

Esistenze al

01.01.2018 Riserve

Dividendi e

altre destinaz.

Emiss.

nuove azioni

Acq.

azioni proprie

Distribuz.

straord. Dividendi

Var. strumenti

di capitale

Derivati

su az. proprie

Stock

options

Capitale sociale

a) azioni ordinarie 77.141.665

77.141.665 0

0 0

77.141.665,0

b) altre azioni 0 0 0 0 0 0

Sovrapprezzo emissioni 30.851.143 30.851.143 0 (317) 30.850.826

Riserve:

a) di utili 76.905.852 (15.969.552) 60.936.300 7.210.656

0 0 0 0

68.146.956

b) altre riserve 5.473.143 0 5.473.143 0 0 0 0 5.473.143

Riserve da valutazione: 5.476.932 437.416 5.914.348

X

(1.666.585) 4.247.762

Strumenti di capitale 0 0 0 0

Azioni proprie 0 0 0 (2.475) (2.475)

Utile (Perdita) di esercizio 9.453.146 0 9.453.146 (7.210.656) (2.242.490) (992.467) (992.467)

Patrimonio netto 205.301.881 (15.532.136) 189.769.745 0 (2.242.490) 0 (317) (2.475) 0 0 0 0 (2.659.052) 184.865.411

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RENDICONTO FINANZIARIO – Metodo indiretto

A. ATTIVITA' OPERATIVA 31/12/2019 31/12/2018

1. Gestione 11.784.960 12.878.008

- risultato d'esercizio (+/-) (15.372.108 ) (992.467 )

- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su

attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto

economico (-/+)

1.970.597 1.180.239

- plus/minusvalenze su attività di copertura (+/-) 0 0

- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 23.244.568 6.938.055

- rettifiche/riprese di valore nette su immob. materiali e immateriali(+/-) 3.213.644 1.915.270

- acc.ti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 107.633 378.424

- imposte, tasse e crediti di imposta non liquidati non liquidate (+/-) (2.713.281 ) (896.238 )

- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di att. In via dismissione al

netto dell'effetto fiscale 0 0

- altri aggiustamenti (+-) 1.333.907 4.354.725

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 135.557.525 (363.976.715 )

- attività finanziarie detenute per la negoziazione (1.691.491 ) (752.380 )

- attività finanziarie designate al fair value 0 0

- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value (1.162.268 ) 27.687

- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività

complessiva 203.959.589 57.722.411

- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (62.759.497 ) (412.475.225 )

- altre attività (2.788.808 ) (8.499.208 )

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (143.637.514 ) 353.520.590

'- passività finanzarie valutate al costo ammortizzato (140.197.137 ) 352.810.763

- passività finanziarie di negoziazione 1.678.012 732.666

- passività finanziarie designate al fair value 0 0

- altre passività (5.118.389 ) (22.839 )

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 3.704.971 2.421.883

B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO

1. Liquidità generata da 1.448.389 1.675.262

- vendite di partecipazioni 0 0

- dividendi incassati su partecipazioni 0 0

- vendite di attività materiali 1.448.389 1.675.262

- vendite di attività immateriali 0 0

- vendite di rami d'azienda 0 0

2. Liquidità assorbita da (5.742.960 ) (6.235.692 )

- acquisti di partecipazioni (1.925.000 ) (3.825.000 )

- acquisti di attività materiali (3.409.170 ) (2.033.431 )

- acquisti di attività immateriali (408.790 ) (377.261 )

- acquisti di rami d'azienda 0 0

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (4.294.571 ) (4.560.431 )

C. ATTIVITA' DI PROVVISTA

- emissioni/acquisti di azioni proprie 2.475 (2.475 )

- emissioni/acquisti di strumenti di capitale 0 0

- distribuzione dividendi e altre finalità 0 (2.242.807 )

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista 2.475 (2.245.282 )

LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (587.125 ) (4.383.830 )

Riconciliazione

Voci di bilancio 31/12/2019 31/12/2018

Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 17.962.993 22.346.823

Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (587.125 ) (4.383.830 )

Cassa e disponibilità liquide alla fine dell'esercizio 17.375.868 17.962.993

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NOTA INTEGRATIVA

Parte A – Politiche contabili pag. 59

Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale pag. 97

Parte C – Informazioni sul conto economico pag. 132

Parte D – Redditività complessiva pag. 146

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura pag. 148

Parte F – Informazioni sul patrimonio pag. 191

Parte G – Operazioni di aggregazioni di imprese o rami d’azienda pag. 195

Parte H – Operazioni con parti correlate pag. 195

Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali pag. 197

Parte L – Informativa di settore pag. 198

Parte M – Informativa sul leasing pag. 201

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Parte A – Politiche Contabili

A.1 – PARTE GENERALE

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il bilancio al 31 dicembre 2019 della Cassa di Risparmio di Cento, Società per Azioni, in

applicazione dell’art. 4 del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redatto secondo i principi contabili

emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni

dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) ed omologati dalla

Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.

I principi contabili applicati per la redazione del presente bilancio sono quelli in vigore al

31 dicembre 2019 (inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC) il cui elenco è riportato negli

allegati del presente bilancio.

La Cassa di Risparmio di Cento dall’esercizio 2018 detiene partecipazioni di controllo e

rappresenta pertanto una capogruppo ai sensi della normativa di vigilanza. In tale contesto la banca

è tenuta alla redazione del bilancio consolidato.

Di seguito i regolamenti approvati dalla Commissione Europea che hanno trovato applicazione a

partire da 1° gennaio 2019, che hanno integrato la normativa vigente in materia di principi contabili

e che sono stati incorporati nelle politiche contabili della Banca:

Modifiche all’IFRS 9: clausole di rimborso anticipato con compensazione negativa

Ai sensi dell'IFRS 9, uno strumento di debito può essere valutato al costo ammortizzato o al fair

value nel conto economico complessivo, a condizione che i flussi finanziari contrattualizzati siano

"esclusivamente pagamenti di capitale e interessi sull'importo di riferimento" (il criterio SPPI) e lo

strumento sia classificato nell’appropriato modello di business. Le modifiche all'IFRS 9 chiariscono

che un'attività finanziaria supera il criterio SPPI indipendentemente dall'evento o dalla circostanza

che causa la risoluzione anticipata del contratto e indipendentemente da quale sia la parte che paga

o che riceve un ragionevole risarcimento per la risoluzione anticipata del contratto.

Regolamento di omologazione Data di

applicazione

Argomento

2019/412 del 14 marzo 2019 1° gennaio 2019 Miglioramenti annuali agli IFRS ciclo 2015-2017

2019/402 del 13 marzo 2019 1° gennaio 2019 Modifiche allo IAS 19; “Modifica riduzione o

estinzione le piano

2019/237 del 8 febbraio 2019 1° gennaio 2019 Modifiche allo IAS 28: Interessenze a lungo termine

in Società collegate e joint venture

2018/1595 del 23 ottobre 2018 1° gennaio 2019 IFRIC23 – Incertezza sui trattamenti ai fini delle

imposte sul reddito

2017/1986 del 31 ottobre 2017 1° gennaio 2019 Adozione IFRS16 - Leasing

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Le modifiche devono essere applicate retrospettivamente e sono effettive dal 1° gennaio 2019, e

l’applicazione anticipata è consentita.

Non si rilevano impatti sul bilancio della Banca.

Modifiche allo IAS 19: modifiche riduzioni o regolamenti dei piani

Le modifiche allo IAS 19 sanciscono le regole di contabilizzazione nel caso in cui, durante il

periodo di riferimento, si verifichi una modifica, una riduzione o un regolamento del piano. Le

modifiche precisano che quando una modifica, una riduzione o un regolamento del piano

avvengono durante l’esercizio, un'entità è tenuta a:

- Determinare il costo del servizio per il resto del periodo successivo alle modifiche, riduzione

o regolamento del piano, utilizzando le ipotesi attuariali di riferimento per rimisurare la

passività (attività) netta per benefici definiti in modo che rifletta i benefici offerti dal piano e

le attività del piano dopo tale evento

- Determinare l'interesse netto per il periodo rimanente dopo la modifica del piano, riduzione

o regolamento del piano: la passività (attività) netta per benefici definiti che riflette i

benefici offerti dal piano e le attività del piano dopo tale evento; e il tasso di sconto

utilizzato per riparametrare la passività (attività) netta per benefici definiti

Le modifiche chiariscono inoltre che un'entità in primo luogo deve quantificare tutti costi relativi

alle precedenti prestazioni di lavoro, piuttosto che l’utile o la perdita che si sono realizzati al

momento del regolamento, senza considerare l'effetto del massimale dell’attività. Tale importo è

rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.

Successivamente, dopo la modifica, la riduzione o il regolamento del piano, l’entità quantifica

l'effetto del massimale dell’attività. Qualsiasi variazione in merito, ad eccezione di quanto è già

incluso negli interessi netti, deve essere rilevata nelle altre componenti del conto economico

complessivo.

Le modifiche si applicano a modifiche, riduzioni o regolamenti del piano che si verificano a partire

dal primo esercizio che inizia il 1° gennaio 2019 o successivamente, e ne è consentita l'applicazione

anticipata.

Tali variazioni si applicheranno solo a eventuali modifiche future del piano, riduzioni o transazioni

della Banca.

Modifiche allo IAS 28: investimenti a lungo termine in collegate e joint ventures

Le modifiche specificano che un'entità applica l'IFRS 9 per investimenti a lungo termine in una

Società collegata o joint venture, per i quali non si applica il metodo del patrimonio netto ma che, in

sostanza, formano parte dell'investimento netto nella Società collegata o joint venture (interessi a

lungo termine). Questo chiarimento è rilevante perché implica che il modello delle perdite attese sui

crediti dell’IFRS 9, si applica a tali investimenti a lungo termine.

Le modifiche chiariscono inoltre che, nell'applicare l'IFRS 9, un'entità non deve tenere conto di

eventuali perdite della Società collegata o della joint venture o di eventuali perdite di valore della

partecipazione, rilevate come rettifiche della partecipazione netta nella collegata o joint venture che

derivano dall'applicazione dello IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures.

Le modifiche devono essere applicate in maniera retrospettiva e sono efficaci a partire dal 1 °

gennaio 2019, e l'applicazione anticipata è consentita.

La fattispecie non è applicabile alla Banca.

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Miglioramenti annuali ciclo 2015-2017 (emessi nel Dicembre 2017)

Questi miglioramenti includono:

IFRS 3 Aggregazioni aziendali

Le modifiche puntualizzano che, quando un'entità ottiene il controllo di un business che è un joint

operation, applica i requisiti per un'aggregazione aziendale (business combination) che si è

realizzata in più fasi, tra cui la rivisitazione al fair value della partecipazione precedentemente

detenuta nelle attività e passività del joint operation. Nel fare ciò, l'acquirente rivaluta l'intera

partecipazione precedentemente detenuta nel joint operation.

L’entità applica tali modifiche alle business combination per cui la data di acquisizione coincide o è

successiva al primo esercizio a partire dal 1° gennaio 2019, con l'applicazione anticipata consentita.

Queste modifiche si applicano ad eventuali future business combination.

IFRS 11 Accordi congiunti

Una parte che partecipa in un joint operation, senza avere il controllo congiunto, potrebbe ottenere

il controllo congiunto del joint operation nel caso in cui l'attività della stessa costituisca un business

come definito nell'IFRS 3.

Le modifiche chiariscono che le partecipazioni precedentemente detenute in tale joint operation non

sono rimisurate. Un'entità applica tali modifiche alle operazioni nelle quali detiene il controllo

congiunto a partire dall'inizio dell’esercizio a partire dal 1° gennaio 2019 o successivamente, con

l'applicazione anticipata consentita.

IAS 12 imposte sul reddito

Le modifiche chiariscono che gli effetti delle imposte sui dividendi sono collegati per lo più alle

operazioni passate o agli eventi che hanno generato utili distribuibili piuttosto che alle distribuzioni

ai soci. Pertanto, un'entità rileva gli effetti delle imposte sul reddito dai dividendi nel prospetto

dell’utile/(perdita) d’esercizio, nelle altre componenti di conto economico complessivo o nel

patrimonio netto coerentemente con il modo in cui l'entità ha precedentemente riconosciuto tali

operazioni o eventi passati.

L'entità applica tali modifiche per gli esercizi che hanno inizio dal 1 ° gennaio 2019 o

successivamente, ed è consentita l'applicazione anticipata. Quando l’entità applica per la prima

volta tali modifiche, le applica agli effetti che hanno avuto le imposte sui dividendi rilevati a partire

dall'inizio del primo esercizio.

IAS 23: costi di finanziamento

Le modifiche chiariscono che un'entità tratta come finanziamenti non specifici qualsiasi

finanziamento effettuato e che fin dal principio era finalizzato a sviluppare un’attività, nel caso in

cui tutte le azioni necessarie per predisporre tale attività all’uso o alla vendita sono completate.

Un'entità applica tali modifiche agli oneri finanziari sostenuti a partire dall'inizio dell’esercizio in

cui l'entità applica per la prima volta tali modifiche. Un'entità applica tali modifiche per gli esercizi

che hanno inizio dal 1° gennaio 2019 o successivamente, e l'applicazione anticipata è consentita.

IFRIC 23 Incertezza sui trattamenti ai fini delle imposte sul reddito

L’Interpretazione definisce il trattamento contabile delle imposte sul reddito quando il trattamento

fiscale comporta delle incertezze che hanno effetto sull’applicazione dello IAS 12 e non si applica

alle imposte o tasse che non rientrano nello scopo dello IAS 12, né include specificamente requisiti

relativi ad interessi o sanzioni riconducibili a trattamenti fiscali incerti.

L’Interpretazione tratta specificamente i seguenti punti:

- Se un’entità considera separatamente i trattamenti fiscali incerti

- Le assunzioni dell’entità sull’esame dei trattamenti fiscali da parte delle autorità fiscali

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- Come un’entità determina l’utile imponibile (o la perdita fiscale), la base fiscale, le perdite

fiscali non utilizzate, i crediti fiscali non utilizzati e le aliquote fiscali

- Come un’entità tratta i cambiamenti nei fatti e nelle circostanze.

Un’entità deve definire se considerare ogni trattamento fiscale incerto separatamente od unitamente

ad altri (uno o più) trattamenti fiscali incerti. Dovrebbe essere seguito l’approccio che consente la

miglior previsione della risoluzione dell’incertezza. L’Interpretazione è in vigore per gli esercizi

che si aprono al 1° gennaio 2019 o successivamente, ma sono disponibili alcune agevolazioni per la

prima applicazione.

Non si rilevano impatti sul bilancio della Banca.

La transizione al principio contabile internazionale IFRS 16 “Leasing”

Il principio IFRS 16 è stato emesso nel mese di gennaio 2016 e sostituisce i principi IAS 17 Leases,

IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases-

Incentives and SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a

Lease.

L'IFRS 16 stabilisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l’informativa

dei contratti di leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing seguendo un

unico modello contabile in bilancio simile alla contabilizzazione dei leasing finanziari che erano

disciplinati dallo IAS 17.

Il principio include due deroghe alla rilevazione per i locatari - leasing di beni a "basso valore" (ad

es. Personal computer) e contratti di locazione a breve termine (cioè contratti di leasing con un

periodo di affitto minore o uguale a 12 mesi). Alla data di inizio di un leasing, il locatario rileverà

una passività relativa ai canoni di affitto (cioè la passività per il leasing) e un'attività che

rappresenta il diritto di utilizzare l'attività sottostante durante la durata del leasing (cioè, il diritto

d'uso ). I locatari saranno tenuti a rilevare separatamente gli interessi passivi sulla passività per il

leasing e gli ammortamenti sul diritto d'uso.

Ai locatari verrà inoltre richiesto di riconsiderare l’importo della passività relativa al leasing al

verificarsi di determinati eventi (ad es., Una variazione della durata del leasing, una variazione dei

canoni futuri derivanti dal cambiamento di un indice o del tasso utilizzato per determinare tali

pagamenti). Il locatario in via generale rileverà la differenza da rimisurazione dell’ammontare della

passività di leasing come rettifica del diritto d'uso.

Il metodo di contabilizzazione per il locatore nel rispetto dell'IFRS 16 rimane sostanzialmente

invariata rispetto all’attuale politica di accounting secondo lo IAS 17. I locatori continueranno a

classificare tutti i leasing utilizzando lo stesso principio di classificazione dello IAS 17 e

distingueranno due tipologie di leasing: leasing operativo e finanziario.

L'IFRS 16, che è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio a partire dal 1° gennaio 2019,

richiede che i locatari e i locatori forniscano un'informativa più ampia rispetto allo IAS 17.

Progetto IFRS 16

La Banca ha avviato un progetto per gestire la transizione al nuovo principio attraverso:

– analisi dei contratti e definizione del perimetro di applicazione del principio;

– definizione delle scelte di transizione e assessment degli impatti previsti;

– implementazione di sistemi informativi;

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– adeguamento della normativa interna.

Dall’analisi dei contratti entrano in scope:

– contratti di affitto degli immobili,

– canoni per le autovetture ai dipendenti.

La Banca si è dotata di una soluzione informatica che gestirà il nuovo principio in termini di

quantificazione e contabilizzazione partendo dall’applicativo già in essere per la gestione dei

contratti.

Con riferimento alle politiche contabili è stato deciso di avvalersi in sede di prima applicazione

dell’approccio “modified retrospective approach” che consiste nel:

- rilevare in modo cumulato l’effetto della prima applicazione senza riesporre i dati

comparativi;

- calcolare il valore del debito pari al valore attuale dei pagamenti restanti futuri attualizzati al

tasso di finanziamento marginale (incremental borrowing rate) alla data di prima

applicazione;

- esporre il diritto d’uso pari alla passività eventualmente rettificato per la quota di risconti

attivi o ratei passivi.

La Banca ha deciso di avvalersi anche di alcune semplificazioni previste dal Principio, escludendo

dal trattamento:

- i contratti “short-term”, ossia quelli con una durata inferiore o pari a 12 mesi (calcolata in

sede di FTA a quella data);

- i contratti “low-value”, ossia quelli con valore inferiore a Euro 5 mila.

La Banca ha inoltre deciso di:

- utilizzare un unico tasso di attualizzazione ad un portafoglio di leasing con caratteristiche

ragionevolmente simili;

- applicare l’esenzione per il leasing di breve durata, il cui termine scade entro 12 mesi alla

data di applicazione iniziale;

- escluso i costi diretti iniziali dalla valutazione dell'attività consistente nel diritto di utilizzo

alla data dell'applicazione iniziale;

- basare sulle esperienze acquisite, per esempio nel determinare la durata del leasing

contenente opzioni di proroga o di risoluzione del leasing.

Prima dell'adozione dell'IFRS 16, la Banca classificava distinguendo ciascuno dei suoi leasing (in

veste di locatario), come leasing finanziario o leasing operativo all’inizio del leasing stesso. Un

leasing era classificato come leasing finanziario se trasferiva sostanzialmente alla Banca tutti i

rischi e benefici derivanti dalla proprietà del bene locato; in caso contrario veniva classificato come

leasing operativo. I leasing finanziari venivano capitalizzati alla data di inizio del leasing al fair

value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei pagamenti minimi di leasing. I pagamenti

dei canoni di leasing venivano allocati fra la quota interessi (riconosciuti come oneri finanziari) e

quota capitale, riconosciuta come riduzione della passività per leasing.

I pagamenti dei canoni di leasing venivano allocati fra la quota interessi (oneri finanziari) e la quota

capitale riconosciuta come riduzione delle passività per leasing.

In un leasing operativo, l’attività oggetto di leasing non era capitalizzata e i canoni di leasing

venivano rilevati come costi di leasing all’interno del prospetto dell'utile/(perdita) in quote costanti

durante tutta la durata del contratto.

Tutti gli acconti versati e la quota di competenza dei canoni erano classificati rispettivamente nella

voce Anticipi e nella voce Debiti commerciali ed altri debiti.

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Al momento dell'adozione dell'IFRS 16, la Banca ha applicato un unico approccio di rilevazione e

misurazione per tutti i leasing in cui la Banca stessa è locataria, ad eccezione dei leasing a breve

termine e dei leasing a modesto valore. Il principio prevede specifici requisiti di transizione ed

espedienti pratici, che sono stati applicati dalla Banca.

Leasing precedentemente classificati come leasing finanziari La Banca non aveva leasing precedentemente classificati come leasing finanziari.

Leasing precedentemente classificati come leasing operativi

La Banca ha rilevato le attività per il diritto d’uso e le passività per leasing a tutti quei contratti

precedentemente classificati come leasing operativi, fatta eccezione per i leasing di breve durata e

per i leasing relativi ad attività a modesto valore. L’attività per il diritto d’uso della maggior parte

dei contratti di leasing è stata rilevata sulla base del valore contabile come se il principio fosse stato

sempre applicato, ma attualizzato ad un tasso di finanziamento marginale alla data di prima

applicazione. In alcuni contratti di locazione, le attività di diritto d'uso sono state riconosciute in

base all'importo pari alle passività del leasing, rettificate per risconti attivi ed i ratei passivi su

canoni precedentemente riconosciuti. Le passività per leasing sono state rilevate in base al valore

attuale dei restanti pagamenti dovuti, attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale alla

data di applicazione iniziale.

Stante la scelta di applicazione dell’approccio “retrospettivo modificato” la Cassa ha rilevato

attività consistenti nel diritto d’uso dei beni in locazione per un importo pari al valore della

passività per il leasing stesso per un importo pari a 11.672 migliaia di euro. Pertanto l’impatto della

FTA sul patrimonio netto contabile al 1° gennaio 2019 è risultato nullo.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

Il Bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto delle variazioni

di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario, dal prospetto della redditività complessiva e dalla

nota integrativa ed è inoltre corredato dalla relazione sull’andamento della gestione.

La predisposizione degli schemi di bilancio e il contenuto della nota integrativa è coerente con le

disposizioni fornite da Banca d’Italia nella circolare n. 262 del 22 Dicembre 2005 e relativi

aggiornamenti del 18 novembre 2009, del 21 gennaio 2014, del 22 dicembre 2014, 15 dicembre

2015, del 22 dicembre 2017 e del 30 novembre 2018.

Il bilancio è stato redatto in base al principio del costo storico, tranne che per gli strumenti

finanziari derivati e le attività finanziarie valutate al fair value (valore equo). Il valore contabile

delle attività e passività che sono oggetto di operazioni di copertura del valore equo e che sarebbero

altrimenti iscritte al costo, è rettificato per tenere conto delle variazioni del valore equo attribuibile

ai rischi oggetto di copertura.

In conformità a quanto disposto dall’art. 5 del D. Lgs. n. 38/2005, il bilancio è redatto utilizzando

l’Euro quale moneta di conto. Gli importi dei prospetti contabili sono espressi in unità di Euro,

mentre i dati riportati nella nota integrativa sono espressi in migliaia di Euro.

Le operazioni poste in essere dalla società sono rilevate in base alla data di regolamento, i contratti

derivati per data di contrattazione, i dati economici e patrimoniali sono rilevati secondo il principio

della contabilizzazione per competenza ed in base all’assunzione di funzionamento e continuità

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aziendale. Nella redazione del bilancio si è tenuto conto dei principi generali di rilevanza e

significatività dell’informazione e della prevalenza della sostanza sulla forma. Ogni classe rilevante

di voci simili è esposta distintamente nel bilancio. Le voci di natura o destinazione dissimile sono

presentate distintamente a meno che siano irrilevanti. Le attività e le passività, i proventi ed i costi

non sono compensati salvo nei casi in cui ciò sia espressamente richiesto o consentito da un

principio o da una interpretazione.

I ratei e risconti attivi ed i ratei e risconti passivi riferiti ai principali aggregati patrimoniali sono

stati ricondotti alle rispettive voci di riferimento, gli altri sono esposti fra le “altre attività” o “altre

passività”.

Gli schemi di bilancio utilizzati nel presente bilancio sono conformi a quelli definiti dalla Circolare

di Banca d’Italia n. 262/2005 6° aggiornamento.

Informazioni sulla continuità aziendale

Nella redazione del bilancio si è ritenuto appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità

aziendale. Si ritiene infatti che, allo stato attuale, non sussistano incertezze circa la capacità della

banca di proseguire la propria attività in continuità aziendale in conformità a quanto previsto dal

principio contabile internazionale IAS 1. I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con

tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività

dell’informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Tali

criteri non hanno subito modifiche rispetto all’esercizio precedente.

Contenuto dei prospetti

Stato patrimoniale e conto economico

Gli schemi dello stato patrimoniale e del conto economico sono costituiti da voci e sottovoci. Negli

schemi non sono riportate le voci che non presentano importi né per l’esercizio corrente né per

quello precedente.

Nel prospetto di conto economico i ricavi sono indicati senza segno mentre i costi sono racchiusi fra

parentesi tonde come previsto dalla normativa (convenzione grafica di esposizione che equivale ai

numeri preceduti dal segno meno).

Prospetti delle variazioni del patrimonio netto

Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto riflette quanto previsto dalla Circolare n.262/2005

della Banca d’Italia ed evidenzia la composizione e la movimentazione delle voci di patrimonio

netto intervenuta nell’esercizio di riferimento del bilancio ed in quello precedente.

Prospetto redditività complessiva

Nel prospetto della redditività complessiva sono indicati l’utile/perdita dell’esercizio e le variazioni

delle attività contabilizzate nell’esercizio in contropartita delle riserve da valutazione.

Rendiconto finanziario

Il prospetto dei flussi finanziari dell’esercizio di riferimento del bilancio e di quello precedente è

stato predisposto seguendo il metodo indiretto ed è evidenziata la liquidità netta generata

dall’attività operativa, dall’attività di investimento e dall’attività di provvista.

Nel prospetto i flussi generatisi nel corso dell’esercizio sono indicati senza segno, mentre quelli

assorbiti sono racchiusi fra parentesi tonde.

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Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

L'epidemia del nuovo coronavirus (Covid-19) si è diffusa agli inizi di gennaio 2020 in tutta la Cina

continentale. Il 30 gennaio 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’esistenza di

un fenomeno di emergenza internazionale. Il Coronavirus sta causando il rallentamento o

l'interruzione dell'attività economica e commerciale in molteplici settori.

Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. considera tale accadimento un evento successivo alla chiusura

di bilancio non rettificativo (non-adjusting event) ai sensi dello IAS 10.

Per quanto riguarda le informazioni previste dal paragrafo 125 dello IAS1, che richiede all’impresa

di esporre l’informativa sulle ipotesi riguardanti il futuro e sulle altre principali cause di incertezza

nelle stime alla data di chiusura dell’esercizio che presentano un rischio rilevante di dar luogo a

rettifiche significative dei valori contabili delle attività e passività entro l’esercizio successivo, non

si ritiene possibile ad oggi fornire una stima quantitativa del potenziale impatto di tale situazione

economica e patrimoniale della Banca. Tale impatto sarà pertanto considerato nelle stime contabili

della Banca nel corso del 2020. Per quanto riguarda, in particolare, la determinazione delle perdite

attese sugli strumenti finanziari non valutati al fair value con impatto a conto economico al 31

dicembre 2019, queste sono state stimate sulla base di tutte le informazioni ragionevoli e

dimostrabili alla data di riferimento nonché di quelle rilevate successivamente, ivi incluse le

evoluzioni attese delle principali variabili economiche, opportunamente ponderate in funzione della

probabilità di accadimento attribuita ai diversi scenari individuati. Nella Parte E della nota

integrativa viene fornita un’analisi di sensitività dell’ECL al variare delle assunzioni sottostanti alla

scelta dei principali parametri utilizzati nella stima.

Per quanto riguarda la riduzione di valore delle attività ai sensi del principio contabile IAS36 ed in

particolare in relazione all’impairment test dell’avviamento, il principio stabilisce che la

determinazione del valore recuperabile di un’attività deve considerare le informazioni ottenute dopo

la data di chiusura dell’esercizio solo se esse rappresentano condizioni che esistevano alla data di

riferimento, circostanza che si ritiene non sussista in relazione agli accadimenti connessi alla

epidemia di Coronavirus. Nella Parte B sezione 10 della nota integrativa sono fornite le

informazioni relative alle ipotesi e assunzioni sottostanti, alla metodologia applicata e agli esiti del

“probability test” delle attività per imposte anticipate ai sensi dello IAS 12.

Si segnala che in data 15 gennaio 2020 è iniziata una visita ispettiva ordinaria da parte di Banca

d’Italia, che si è conclusa in data 17 aprile 2020.

Sezione 4 – Altri aspetti

Informativa comparativa

Secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 1 “Presentazione del Bilancio”,

sono fornite le informazioni comparative del precedente esercizio.

Contribuzioni a sistemi di garanzia dei depositi e a meccanismi di risoluzione

Le norme europee introdotte dal 1 gennaio 2015, hanno comportato sostanziali modifiche alla

disciplina delle crisi bancarie (direttive UE : 2014/49 “DGSD – Deposit Guarantee Schemes

Directive” & 2014/59 “BRRD – Bank Recovery and Resolution Directive”) con lo scopo di

rafforzare la stabilità del sistema. Tali nuove norme hanno un impatto evidente nel bilancio 2019 ed

in quello precedente per i contributi obbligatori a carico del conto economico.

Contributi al “DGSD – Deposit Guarantee Schemes Directive”, tale direttiva prevede che i fondi

nazionali siano dotati di risorse commisurate ai depositi protetti, con contribuzione ex-ante sino al

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raggiungimento di un livello obiettivo minimo pari allo 0,8% dei depositi garantiti. Il DGS

nazionale è gestito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD); il contributo

commisurato all’ammontare dei depositi protetti, per il 2019 ammonta a 1.163 mila euro (per il

2018 ammontava a 1.031 mila euro).

Contributi al “BRRD – Bank Recovery and Resolution Directive”), questa direttiva definisce le

nuove regole applicabili dal 1 gennaio 2015 a tutte le banche europee in caso di dissesto anche solo

prospettico. Le risorse finanziarie da costituire ex-ante ai fondi nazionali per la risoluzione,

attraverso contributi obbligatori sino all’obiettivo minimo dell’1% dei depositi garantiti.

Trattamento contabile dei contributi riferiti alla Bank Recovery and Resolution Directive

Il contributo al Fondo di Risoluzione Nazionale che la Cassa ha spesato nel conto economico del

2019 (a voce 150b fra le altre spese amministrative) è stato di 1.143 mila euro (nel 2018

ammontava a euro 1.315 mila euro). Tali contributi in base alla legge di stabilità risultano

deducibili, sia dalla base imponibile IRES che IRAP. Il trattamento contabile sopra esposto è

conforme alla roneata di Banca d’Italia del gennaio 2016.

Moratorie sui mutui conseguenti al sisma del maggio 2012

Nel Bilancio 2012 sono stati illustrati in modo ampio ed esauriente gli effetti del sisma del maggio-

2012, alcuni degli effetti finanziari si protrarranno nel tempo, in particolare la moratoria dei mutui

come da DL.74 del 6/6/2012, che ha coinvolto 6.060 mutui, per i quali l’incasso delle rate fu

sospeso da giugno a novembre 2012.

Nei fatti per gestire la moratoria senza “gravare” in alcun modo sui mutuatari, per ciascun mutuo

coinvolto dalla moratoria le rate sospese sono state di fatto spostate alla fine di ciascun mutuo.

Le quote capitale non incassate ammontavano a 37.431 mila euro e verranno incassate alla fine dei

rispettivi piani d’ammortamento. La quota di interessi non incassati evidenziata nel bilancio 2012

ammontava ad 8.429 mila euro, per una precisa scelta della Cassa tali interessi di ciascun mutuo

sottoposto a moratoria, verranno semplicemente recuperati sulle rate residue senza capitalizzare

ulteriori interessi, tale modalità di recupero è stata adottata per pesare nel minor modo possibile

sull’importo delle rate dei clienti, anche se ciò evidentemente ha causato un danno finanziario

rilevante alla Cassa.

Al 31 dicembre 2019 fra gli attivi della Cassa residuano 2.263 mila euro di interessi per moratoria

ex. DL74 con incassi nel periodo per 533 mila euro, pari quindi al 6,3% del totale interessi slittati.

Finanziamenti per il pagamento delle imposte.

Il DL 174 del 10/10/2012 ha disposto che per il pagamento delle imposte e dei contributi le aziende

dei comuni coinvolti dal sisma possano accedere a finanziamenti agevolati con garanzia dello stato.

La Cassa ha erogato finanziamenti di tale specie, rifinanziati dalla Cassa Depositi e Prestiti, che

ammontavano a 16.737 mila euro al 31/12/2018 ed ammontano a 9.636 mila euro al 31/12/2019,

dopo l’ulteriore rimodulazione dei relativi piani di ammortamento in base alla convenzione

ABI/CDP, i pagamenti da parte dei clienti su tali finanziamenti sono ripresi al 31 ottobre 2016 e si

concluderanno a giugno-2020.

Finanziamenti per la ricostruzione L’ammontare dei finanziamenti per la ricostruzione (DL 74 del 6/6/2012 convertito con

modificazioni dalla Legge 122 del 1/8/2012) , in relazione al rilascio delle ordinanze dei Comuni

emesse in favore dei privati sempre rifinanziati dalla Cassa Depositi e Prestiti, al 31 dicembre 2019

ammontano a 342.956 mila euro rispetto ai 317.288 mila euro del 31 dicembre 2018.

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A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI

BILANCIO

In questo capitolo sono indicati i Principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio al

31 dicembre 2019. L’esposizione dei principi contabili adottati da Cassa di Risparmio di Cento,

Società per Azioni, è effettuata con riferimento alle fasi d’iscrizione, classificazione, valutazione e

cancellazione delle diverse poste dell’attivo e del passivo. Per ciascuna delle suddette fasi è

riportata, ove rilevante, anche la descrizione dei relativi effetti economici.

1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto

economico (FVPL)

Criteri di iscrizione

L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene per data di regolamento per i titoli di debito e

per i titoli di capitale ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. Al momento della

rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono

rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo

strumento stesso.

Criteri di classificazione Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le

“Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva” e tra le

“Attività finanziare valutate al costo ammortizzato”. La voce, in particolare, include:

- le attività finanziarie detenute per la negoziazione, essenzialmente rappresentate da titoli di

debito e di capitale e dal valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di

negoziazione;

- le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività

finanziarie che non soddisfano i requisiti per la valutazione al costo ammortizzato o al fair

value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta di attività finanziarie i cui termini

contrattuali non prevedono esclusivamente rimborsi del capitale e pagamenti dell’interesse

sull’importo del capitale da restituire (cd. “SPPI test” non superato) oppure che non sono

detenute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività

finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business model “Held to Collect”) o il

cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che

mediante la vendita di attività finanziarie (Business model “Held to Collect and Sell”);

- le attività finanziarie designate al fair value, ossia le attività finanziarie così definite al

momento della rilevazione iniziale e ove ne sussistano i presupposti. In relazione a tale

fattispecie, un’entità può designare irrevocabilmente all’iscrizione un’attività finanziaria come

valutata al fair value con impatto a conto economico se, e solo se, così facendo elimina o

riduce significativamente un’incoerenza valutativa.

Trovano, quindi, evidenza in questa voce:

- i titoli di debito e i finanziamenti che sono inclusi in un Business model Other/Trading (non

riconducibili quindi ai business model “Held to Collect” o “Held to Collect and Sell”) o che

non superano il test SPPI, incluse le quote dei prestiti sindacati sottoscritti che, sin dall’origine,

vengono destinate alla cessione e che non sono riconducibili ad un Business model Held to

Collect and Sell;

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- gli strumenti di capitale - non qualificabili come di controllo, collegamento o controllo

congiunto - detenuti per finalità di negoziazione o per cui non si sia optato, in sede di

rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva;

- le quote di OICR.

La voce accoglie, inoltre, i contratti derivati che sono rappresentati come attività se il fair value è

positivo e come passività se il fair value è negativo. E’ possibile compensare i valori correnti

positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte soltanto qualora si

abbia il diritto legale di compensare gli importi rilevati contabilmente e si intenda procedere al

regolamento su base netta delle posizioni oggetto di compensazione.

Secondo le regole generali previste dall’IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività

finanziarie (ad eccezione dei titoli di capitale, per cui non è ammessa alcuna riclassifica), non sono

ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l’entità

modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci

si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla

categoria valutata al fair value con impatto a conto economico in una delle altre due categorie

previste dall’IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie

valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva). Il valore di trasferimento è

rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione

operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. In questo caso, il tasso di

interesse effettivo dell’attività finanziaria riclassificata è determinato in base al suo fair value alla

data di riclassificazione e tale data viene considerata come data di rilevazione iniziale per

l’allocazione nei diversi stadi di rischio creditizio (stage assignment) ai fini dell’impairment.

Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a

conto economico sono valutate al fair value. Gli effetti dell’applicazione di tale criterio di

valutazione sono attribuiti al conto economico.

Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, sono

utilizzate le quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, si fa riferimento a modelli di

stima/valutazione comunemente utilizzati, che tengono conto di tutti i fattori di rischio degli

strumenti: valore di realizzo determinato con riferimento a titoli quotati aventi analoghe

caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo delle opzioni,

valori di recenti transazioni comparabili, della solvibilità del debitore e del rischio paese dello

stesso.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono cancellate dal

bilancio quando la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici

connessi con le attività stesse. Quando invece essi sono mantenuti in misura rilevante, le attività

continuano ad essere iscritte in bilancio, anche qualora sotto il profilo giuridico la titolarità sia stata

trasferita. La conservazione, anche solo in parte, del controllo delle attività cedute implica il loro

mantenimento in bilancio in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai

cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi sono registrati secondo il criterio della competenza economica. L’effetto derivante

dalla valutazione al fair value di tali titoli è imputato a conto economico.

I dividendi sono rilevati nell’esercizio in cui viene deliberata la distribuzione.

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2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla

redditività complessiva (FVOCI)

Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento.

All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value comprensivo dei costi o

proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di classificazione

Sono comprese in questa categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti

condizioni:

- l’attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito

sia mediante l’incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente che mediante la vendita

(Business model “Held to Collect and Sell”);

- i termini contrattuali dell’attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari

rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell’interesse sull’importo del capitale

da restituire (cd. “SPPI test” superato).

Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione,

per i quali al momento della rilevazione iniziale è stata esercitata l’opzione per la designazione al

fair value con impatto sulla redditività complessiva (cosidetta “OCI election”).

In particolare, vengono inclusi in questa voce:

- i titoli di debito che sono riconducibili ad un business model “Held to Collect and Sell” e che

hanno superato il test SPPI;

- le interessenze azionarie, non qualificabili come di controllo, collegamento o controllo

congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l’opzione

per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva;

- i finanziamenti che sono riconducibili ad un business model “Held to Collect and Sell” e che

hanno superato il test SPPI.

Secondo le regole generali previste dall’IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività

finanziarie (ad eccezione dei titoli di capitale, per cui non è ammessa alcuna riclassifica), non sono

ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l’entità

modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie.

In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere

riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto sulla redditività complessiva in una

delle altre due categorie previste dall’IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento

è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione

operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Nel caso di riclassifica dalla

categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l’utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva

da valutazione è portato a rettifica del fair value dell’attività finanziaria alla data della

riclassificazione. Nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a conto

economico, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è

riclassificato dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio.

Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le “Attività classificate al fair value con impatto sulla redditività

complessiva” diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value, con rilevazione a conto

economico degli impatti derivanti dall’applicazione del costo ammortizzato, degli effetti

dell’impairment e dell’eventuale effetto cambio, mentre gli altri utili o perdite derivanti da una

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variazione di fair value vengono rilevati in una specifica riserva di patrimonio netto finché l’attività

finanziaria non viene cancellata. Al momento della dismissione l’utile o la perdita cumulati nella

riserva da valutazione vengono riversati a conto economico.

Gli strumenti di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente

categoria sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto non

devono essere successivamente trasferiti a conto economico, nemmeno in caso di cessione. La sola

componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto

economico è rappresentata dai relativi dividendi.

Le metodologie di determinazione del fair value sono le stesse illustrate per le attività finanziarie

valutate al fair value con impatto a conto economico.

I titoli di capitale, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile, sono

mantenuti al costo. Per le “Partecipazioni Azionarie” la metodologia per la determinazione del fair-

value è la seguente :

� per le società quotate in un mercato attivo è stato utilizzato il prezzo di quotazione;

� per tutte le società non quotate il cui valore di bilancio è inferiore a 100 mila euro è stato

assunto come fair value il costo di acquisto;

� per tutte le altre partecipazioni azionarie il fair value è stato determinato in base a valori di

scambio, se presenti, o in base alla valutazione determinata analizzando il prezzo di carico, i

multipli (Price to Book Value) di borsa dei settori di appartenenza e la frazione di

Patrimonio Netto posseduta.

Le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono soggette,

limitatamente ai titoli di debito, alla verifica dell’incremento significativo del rischio creditizio

(impairment) prevista dall’IFRS 9, al pari delle Attività al costo ammortizzato, con conseguente

rilevazione a conto economico di una rettifica di valore a copertura delle perdite attese. Più in

particolare, sugli strumenti classificati in stage 1 (ossia sulle attività finanziarie al momento

dell’origination, ove non deteriorate, e sugli strumenti per cui non si è verificato un significativo

incremento del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) viene contabilizzata, alla

data di rilevazione iniziale e ad ogni data di reporting successiva, una perdita attesa ad un anno.

Invece, per gli strumenti classificati in stage 2 (bonis per i quali si è verificato un incremento

significativo del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) e in stage 3 (esposizioni

deteriorate) viene contabilizzata una perdita attesa per l’intera vita residua dello strumento

finanziario.

Criteri di cancellazione Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono

cancellate dal bilancio quando la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi

e benefici connessi con le attività stesse. I rischi ed i benefici relativi alle attività cedute, qualora

mantenuti in misura rilevante, continuano ad essere iscritti in bilancio, anche se giuridicamente la

titolarità delle attività fosse stata effettivamente trasferita. La conservazione, anche solo in parte, del

controllo delle attività cedute implica il mantenimento in bilancio delle stesse in misura pari al

coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed

alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali I dividendi delle società partecipate sono rilevati nell’esercizio in cui viene deliberata la

distribuzione.

Per i titoli di debito sono contabilizzati gli interessi di competenza secondo il criterio del costo

ammortizzato.

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3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito ed

alla data di erogazione nel caso di crediti. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono

contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili

allo strumento stesso.

In particolare, per quel che attiene ai crediti, la data di erogazione normalmente coincide con la data

di sottoscrizione del contratto. Qualora tale coincidenza non si manifesti, in sede di sottoscrizione

del contratto si provvede ad iscrivere un impegno ad erogare fondi che si chiude alla data di

erogazione del finanziamento. L’iscrizione del credito avviene sulla base del fair value dello stesso,

pari all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente

riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in

un momento successivo.

Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte

della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.

Criteri di classificazione Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie (in particolare finanziamenti e titoli di

debito) che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

- l’attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito

mediante l’incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model “Held to

Collect”), e

- i termini contrattuali dell’attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari

rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell’interesse sull’importo del capitale da

restituire (cd. “SPPI test” superato).

Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:

- gli impieghi con banche nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al

paragrafo precedente;

- gli impieghi con clientela nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al

paragrafo precedente;

- i titoli di debito che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente.

Secondo le regole generali previste dall’IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività

finanziarie, non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso

in cui l’entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In

tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere

riclassificate dalla categoria valutata al costo ammortizzato in una delle altre due categorie previste

dall’IFRS 9(Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento

è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione

operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Gli utili o le perdite risultanti

dalla differenza tra il costo ammortizzato dell'attività finanziaria e il relativo fair value sono rilevati

a conto economico nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con

impatto a conto economico e a Patrimonio netto,nell’apposita riserva di valutazione, nel caso di

riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

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Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo

ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. In questi termini, l’attività è

riconosciuta in Bilancio per un ammontare pari al valore di prima iscrizione diminuito dei rimborsi

di capitale, più o meno l’ammortamento cumulato (calcolato col richiamato metodo del tasso di

interesse effettivo) della differenza tra tale importo iniziale e l’importo alla scadenza (riconducibile

tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente alla singola attività) e rettificato dell’eventuale

fondo a copertura delle perdite. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che

eguaglia il valore attuale dei flussi futuri dell’attività, per capitale ed interesse, all’ammontare

erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti all’attività finanziaria medesima. Tale modalità di

contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei

costi/proventi direttamente attribuibili ad un’attività finanziaria lungo la sua vita residua attesa.

Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività – valorizzate al costo storico –

la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica

dell’attualizzazione, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca.

I criteri di valutazione sono strettamente connessi all’inclusione degli strumenti in esame in uno dei

tre stage (stadi di rischio creditizio) previsti dall’IFRS 9, l’ultimo dei quali (stage 3) comprende le

attività finanziarie deteriorate e i restanti (stage 1 e 2) le attività finanziarie in bonis.

Con riferimento alla rappresentazione contabile dei suddetti effetti valutativi, le rettifiche di valore

riferite a questa tipologia di attività sono rilevate nel Conto Economico:

- all’atto dell’iscrizione iniziale, per un ammontare pari alla perdita attesa a dodici mesi;

- all’atto della valutazione successiva dell’attività, ove il rischio creditizio non sia risultato

significativamente incrementato rispetto all’iscrizione iniziale, in relazione alle variazioni

dell’ammontare delle rettifiche di valore per perdite attese nei dodici mesi successivi;

- all’atto della valutazione successiva dell’attività, ove il rischio creditizio sia risultato

significativamente incrementato rispetto all’iscrizione iniziale, in relazione alla rilevazione

di rettifiche di valore per perdite attese riferibili all’intera vita residua prevista

contrattualmente per l’attività;

- all’atto della valutazione successiva dell’attività, ove – dopo che si è verificato un

incremento significativo del rischio di credito rispetto all’iscrizione iniziale – la

“significatività” di tale incremento sia poi venuta meno, in relazione all’adeguamento delle

rettifiche di valore cumulate per tener conto del passaggio da una perdita attesa lungo

l’intera vita residua dello strumento (“lifetime”) ad una a dodici mesi.

L'incremento significativo del rischio di credito è calcolato rispetto all'origination attraverso un

delta PD. Nel dettaglio viene definita una soglia da applicare alla PD all’origination per la

determinazione del significativo incremento del rischio di credito per ogni PD riconducibile alle

varie classi di rating, tale da rispecchiare il deterioramento derivante dalla variazione di due notch.

Le attività finanziarie in esame, ove risultino in bonis, sono sottoposte ad una valutazione, volta a

definire le rettifiche di valore da rilevare in bilancio, a livello di singolo rapporto creditizio (o

“tranche”), in funzione dei parametri di rischio rappresentati da probabilità of default (PD), loss

given default (LGD) ed exposure at default (EAD).

Se, oltre ad un incremento significativo del rischio di credito, si riscontrano anche oggettive

evidenze di una perdita di valore,l’importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore

contabile dell’attività – classificata come “deteriorata”, al pari di tutti gli altri rapporti intercorrenti

con la medesima controparte – e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati,scontati al tasso

di interesse effettivo originario. L’importo della perdita, da rilevare a Conto Economico, è definito

sulla base di un processo di valutazione analitica o determinato per categorie omogenee e, quindi,

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attribuito analiticamente ad ogni posizione e tiene conto di informazioni forward looking e dei

possibili scenari alternativi di recupero.

Rientrano nell’ambito delle attività deteriorate gli strumenti finanziari ai quali è stato attribuito lo

status di sofferenza,inadempienza probabile o di scaduto/sconfinante da oltre novanta giorni

secondo le regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS/IFRS e di Vigilanza europea.

I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valore di

realizzo delle eventuali garanzie.

Il tasso effettivo originario di ciascuna attività rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta

una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche

qualora il rapporto divenga, nella pratica,infruttifero di interessi contrattuali.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi

successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con

imputazione a Conto Economico. La ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che

lo strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.

I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono appostati nel margine di interesse.

In alcuni casi, durante la vita delle attività finanziarie in esame e, in particolare, dei crediti, le

condizioni contrattuali originarie sono oggetto di successiva modifica per volontà delle parti del

contratto. Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di

modifica occorre verificare se l’attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio o se,

al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio

(derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.

In generale, le modifiche di un’attività finanziaria conducono alla cancellazione della stessa ed

all’iscrizione di una nuova attività quando sono “sostanziali”. La valutazione circa la “sostanzialità”

della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia elementi quantitativi.

Criteri di cancellazione Le attività finanziarie al costo ammortizzato cedute vengono cancellate dal bilancio quando la

cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi con le attività

stesse. Quando sono mantenuti in misura rilevante i rischi ed i benefici relativi alle attività cedute,

queste continuano ad essere iscritte in bilancio, anche se giuridicamente la titolarità dei rapporti è

stata effettivamente trasferita. La conservazione, anche solo in parte del controllo delle attività

cedute implica il mantenimento in bilancio delle stesse.

Se mediante la cessione si sono mantenuti i rischi ed i benefici, il credito dovrà continuare ad essere

iscritto limitatamente al suo coinvolgimento, e cioè per la quota massima in cui la società continua

ad essere esposta rispetto ai mutamenti di valore del credito e alle variazioni dei flussi finanziari

degli stessi.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le rettifiche di valore analitiche e collettive sono registrate a conto economico.

I crediti valutati analiticamente sono sottoposti all’attualizzazione dei flussi finanziari ed il relativo

costo è registrato a conto economico, l’adeguamento è eseguito ogni anno.

Le rettifiche di valore per la svalutazione collettiva sono calcolate per i vari raggruppamenti da

modello CRS: Controparti Finanziarie, Istituzionali, Small Business, Piccole e Medie Imprese,

Large Corporate, Immobiliari e Privati

L’attualizzazione è effettuata prendendo a riferimento il tasso contrattuale.

Il rientro negli esercizi successivi dell’effetto attualizzazione è rilevato a conto economico.

Se in un esercizio successivo l’ammontare della rettifica di valore diminuisce in conseguenza di

eventi (quali il miglioramento della solvibilità del debitore), la svalutazione per riduzione di valore

è stornata dal conto economico. Il valore del credito può assumere come valore massimo il costo

ammortizzato che si sarebbe determinato alla data in cui il valore è ripristinato.

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Gli interessi di mora sui crediti in sofferenza sono registrati solo al momento dell’incasso.

POCI

I POCI (Purchased or Originated Credit Impaired) sono crediti già deteriorati alla data di acquisto

o erogazione, classificati in stage 2. Alla data di prima iscrizione sono iscritti al costo ammortizzato

sulla base di un tasso interno di rendimento calcolato sulla stima dei flussi di recupero del credito

attesi, gli interessi sono successivamente rilevati applicando un tasso interno di rendimento adattato

alle circostanze. Le expected credit loss sono rilevate e rilasciate solo nella misura in cui si sono

verificate delle variazioni.

Le rettifiche di valore vengono determinate per tutte le esposizioni suddivise nelle diverse categorie

tenendo conto di informazioni previsionali che scontano fattori macroeconomici (forward looking).

4. Operazioni di copertura

La Banca si avvale della possibilità, prevista in sede di introduzione dell’IFRS9, di continuare ad

applicare integralmente le previsioni del principio contabile IAS 39 in tema di “Hedge Accounting”.

Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari derivati di copertura, al pari di tutti i derivati, sono inizialmente iscritti e

successivamente valutati al fair value.

Criteri di classificazione: tipologie di copertura Gli strumenti derivati sono definiti di copertura quando esiste una documentazione formalizzata

della relazione tra lo strumento coperto e lo strumento oggetto della copertura e se la copertura

risulta efficace nel momento in cui ha inizio e continua ad esserlo per tutta la durata.

L’efficacia della copertura dipende dalla misura in cui le variazioni di fair value dello strumento

coperto o dei relativi flussi attesi sono compensati da quelli dello strumento di copertura. Pertanto

l’efficacia è misurata e rilevata dal confronto di suddette variazioni, sempre in relazione

all’intenzione della società nel momento in cui la copertura è stata posta in essere.

La copertura è efficace quando le variazioni di fair value (o dei flussi di cassa) dello strumento

finanziario di copertura neutralizzano, nei limiti fissati dall’intervallo 80-125%, le variazioni dello

strumento coperto.

La verifica dell’efficacia della copertura è operata mensilmente utilizzando:

- test prospettici, che giustificano l’applicazione della contabilizzazione della copertura e ne

dimostrano l’efficacia;

- test retrospettivi, che evidenziano il grado raggiunto dalla copertura nel periodo di riferimento e

misurano la distanza fra i risultati raggiunti e la copertura perfetta;

Nel caso in cui dall’analisi dei risultati dei rispettivi test, le coperture dovessero risultare inefficaci

in modo continuativo, viene interrotta la copertura con le conseguenti operazioni contabili.

Le tipologie di strumenti di copertura possono riguardare:

- esposizione al rischio di fair value di attività e passività in bilancio o di impegni irrevocabili;

- esposizione al rischio di variazioni di un flusso finanziario e cambi (cash flow) relativi ad attività o

passività in bilancio o di transazioni future.

Le coperture di fair value hanno l’obiettivo di ridurre il rischio di credito o il rischio di tasso. Il

cosiddetto “fair value hedge” è utilizzato generalmente per attività a tasso fisso i cui cash flow non

variano durante la vita dello strumento stesso. Il fine della copertura è di proteggere il valore

corrente dell’attività o della passività coperta e quindi l’attenzione è rivolta allo Stato Patrimoniale.

Tale tipologia di copertura viene utilizzata anche per la copertura del rischio di mercato delle

emissioni obbligazionarie a tasso fisso o strutturate.

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Le coperture di flussi finanziari hanno come obiettivo la riduzione della variabilità dei flussi di

cassa futuri legati ad una particolare attività/passività a tasso variabile con il fine di gestire e

controllare la variabilità futura dei corrispondenti flussi di cassa e quindi l’attenzione è sull’impatto

di tale variabilità sul conto economico.

Criteri di valutazione I derivati di copertura sono sempre valutati al “fair value”.

Criteri di cancellazione Se i test non confermano l’efficacia della copertura, sia retrospettivamente che prospetticamente, la

contabilizzazione delle operazioni di copertura, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta. In

questa circostanza il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di

negoziazione. Lo strumento coperto è rilevato nella categoria di appartenenza per un valore pari al

suo fair value al momento della cessazione dell’efficacia e torna ad essere valutato secondo il

criterio della classe di appartenenza originaria.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali La rilevazione delle scritture contabili dipende dal tipo di copertura predefinito e sono:

1) nel caso di copertura di fair value, si compensa la variazione del fair value dell’elemento coperto

con la variazione del fair value dello strumento di copertura. Tale compensazione viene iscritta

al conto economico contestualmente all’adeguamento di valore dei contratti derivati e delle

attività coperte. L’eventuale differenza che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, ne

costituisce di conseguenza l’effetto economico netto. Sono adeguate ai valori di fair value le

attività/passività coperte con contropartita al conto economico.

2) nel caso di copertura di flussi finanziari, le variazioni di fair value del derivato sono imputate a

patrimonio netto, per la quota efficace della copertura, e sono registrate a conto economico solo

quando, con riferimento alla posta coperta, si manifesta una variazione dei flussi di cassa da

compensare (rispetto a quelli attesi) o nel caso in cui la copertura risulta inefficace. La banca

non ha in essere operazioni di “Cash Flow Hedge”.

Le coperture di un investimento in valuta sono contabilizzate seguendo le metodologie delle

coperture dei flussi finanziari. La banca non ha in essere operazioni di copertura di investimenti in

valuta.

5. Partecipazioni

Criteri di iscrizione Le partecipazioni sono iscritte al costo.

Criteri di classificazione La voce include le interessenze detenute in società controllate, controllate congiuntamente e

collegate.

Sono considerate controllate le entità, incluse le entità strutturate, nelle quali si dispone di controllo

diretto o indiretto. Il controllo su un’entità si evidenzia attraverso la capacità di esercitare il potere

al fine di influenzare i rendimenti variabili cui si è esposti attraverso il rapporto con la stessa.

Sono considerate società sottoposte a controllo congiunto (joint ventures), le entità per le quali, su

base contrattuale, il controllo è condiviso con uno o più altri soggetti, ovvero quando per le

decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che

condividono il controllo.

Sono considerate società sottoposte ad una influenza notevole (collegate), le entità in cui il Gruppo

possiede almeno il 20% dei diritti di voto (ivi inclusi i diritti di voto “potenziali”) o nelle quali – pur

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con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle

politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la

partecipazione a patti di sindacato. Non sono considerate sottoposte ad influenza notevole alcune

interessenze superiori al 20%, nelle quali il Gruppo detiene esclusivamente diritti patrimoniali su

una porzione dei frutti degli investimenti, non ha accesso alle politiche di gestione e può esercitare

diritti di governance limitati alla tutela degli interessi patrimoniali.

Criteri di valutazione Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede

alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei

flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale

dell’investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa

differenza è rilevata a conto economico. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a

seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono

effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.

Criteri di cancellazione Le partecipazioni vengono cancellate quando decadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari

derivanti dalle attività stesse o quando queste vengono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i

rischi e benefici ad esse connessi.

6. Attività materiali

Criteri di iscrizione Le attività materiali sono iscritte al costo che comprende oltre al prezzo d’acquisto, gli eventuali

oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene.

Le spese di manutenzione straordinaria, che comportano un incremento dei benefici economici

futuri, sono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione

ordinaria sono rilevati a conto economico.

Criteri di classificazione Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari,

gli impianti tecnici, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo.

La voce comprende beni materiali destinati a:

- uso funzionale quali: terreni, fabbricati, mobili e arredi, impianti, macchinari e attrezzature

tecniche;

- a scopo di investimento quali: terreni e fabbricati.

I beni per i quali sono in corso delle trattative di vendita e la loro dismissione sia molto probabile,

sono riportati nella pertinente voce delle attività in via di dismissione.

Criteri di valutazione Le immobilizzazioni materiali, inclusi gli investimenti immobiliari, sono valutati al costo, dedotti

eventuali ammortamenti e perdite di valore. Le immobilizzazioni sono sistematicamente

ammortizzate, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, lungo la loro

vita utile. Il valore ammortizzabile è rappresentato dal costo dei beni in quanto il valore residuo al

termine del processo di ammortamento è ritenuto non significativo. Gli immobili vengono

ammortizzati per una quota ritenuta congrua per rappresentare il deperimento dei cespiti nel tempo

a seguito del loro utilizzo, tenuto conto delle spese di manutenzione di carattere straordinario, che

vengono portate ad incremento del valore dei cespiti.

Non sono ammortizzati i terreni, in quanto aventi vita utile indefinita.

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Quando si presentato elementi che dimostrano il deterioramento del valore di una attività, si

procede al confronto fra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero e le eventuali

rettifiche sono registrate al conto economico; qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla

rilevazione della perdita, è fatto obbligo di registrare la ripresa di valore.

I beni mobili, ad esclusione dei beni di valore artistico, sono iscritti in relazione alla loro vita utile.

Per categorie omogenee di beni è stata definita la vita utile in relazione alla quale viene calcolato

l’ammortamento per quote annue costanti a decorrere dal mese in cui il bene è entrato in funzione.

Criteri di cancellazione Un’immobilizzazione materiale è cancellata al momento della dismissione o qualora non siano più

attesi benefici economici futuri.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Il conto economico è interessato dalle quote di ammortamento secondo la vita utile predefinita per

ciascuna categoria.

Leasing

E’ un contratto in cui si conferisce il diritto di controllare l’uso di un bene identificato per un

periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

La Banca in veste di locatario

La Banca adotta un unico modello di riconoscimento e misurazione per tutti i leasing, eccetto per i

leasing di breve termine ed i leasing di beni di modico valore. La Banca riconosce le passività

relative ai pagamenti del leasing e l’attività per diritto d’uso che rappresenta il diritto ad utilizzare il

bene sottostante il contratto.

i) Attività per diritto d’uso

La Banca riconosce le attività per il diritto d'uso alla data di inizio del leasing (cioè la data in cui

l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono misurate al costo, al

netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi

rimisurazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per il diritto d'uso comprende

l'ammontare delle passività di leasing rilevate, i costi diretti iniziali sostenuti e i pagamenti di

leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell'inizio al netto di tutti gli eventuali incentivi

ricevuti. Le attività per diritto d’uso sono ammortizzate in quote costanti dalla data di decorrenza

alla fine della vita utile dell'attività consistente nel diritto di utilizzo o, se anteriore, al termine della

durata del leasing, come segue:

- Immobili da 6 a 12 anni

- Veicoli da 1 a 3 anni

Se il leasing trasferisce la proprietà dell'attività sottostante al locatario al termine della durata del

leasing o se il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che il locatario

eserciterà l'opzione di acquisto, il locatario deve ammortizzare l'attività consistente nel diritto d’uso

dalla data di decorrenza fino alla fine della vita utile dell'attività sottostante.

Il locatario, ai sensi dello IAS36, deve inoltre valutare se si sono presentati elementi che dimostrano

il deterioramento del valore dell’attività consistente nel diritto d’uso e contabilizzare le perdite per

riduzione di valore identificate.

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ii) Passività legate al leasing

Alla data di decorrenza del leasing, la Banca rileva le passività di leasing misurandole al valore

attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati a tale data. I pagamenti dovuti

includono i pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi

al leasing da ricevere, i pagamenti variabili di leasing che dipendono da un indice o un tasso, e gli

importi che si prevede dovranno essere pagati a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti

del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente

certi che tale opzione sarà esercitata dalla Banca e i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing,

se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte della Banca dell'opzione di risoluzione del

leasing stesso.

I pagamenti di leasing variabili che non dipendono da un indice o da un tasso vengono rilevati come

costi nel periodo (salvo che non siano stati sostenuti per la produzione di rimanenze) in cui si

verifica l'evento o la condizione che ha generato il pagamento.

Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, la Banca usa il tasso di finanziamento

marginale alla data di inizio se il tasso d’interesse implicito non è determinabile facilmente.

Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche del

leasing o per la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti; è rideterminato,

altresì, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell’opzione dell’acquisto dell’attività

sottostante o per variazioni dei pagamenti futuri che deriva da una modifica dell’indice o del tasso

utilizzato per determinare tali pagamenti.

Le passività per leasing della Banca sono incluse nella voce 10. Passività finanziarie valutate al

costo ammortizzato.

iii) Leasing di breve durata e leasing di attività a modesto valore

La Banca applica l'esenzione per la rilevazione di leasing di breve durata relativi ai macchinari ed

attrezzature (i.e., i leasing che hanno una durata di 12 mesi o inferiore dalla data di inizio e non

contengono un'opzione di acquisto). La Banca ha applicato inoltre l’esenzione per i leasing relativi

ad attività a modesto valore in riferimento ai contratti di leasing relativi ad apparecchiature per

ufficio il cui valore è considerato basso. I canoni relativi a leasing a breve termine e a leasing di

attività a modesto valore sono rilevati come costi in quote costanti lungo la durata leasing.

La Banca in veste di locatore

I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo alla Banca tutti i rischi e benefici legati

alla proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I proventi da leasing derivanti da

leasing operativi devono essere rilevati in quote costanti lungo la durata del leasing, e sono inclusi

tra ricavi nel conto economico data la loro natura operativa. I costi iniziali di negoziazione sono

aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla

medesima base dei proventi da locazione. Affitti non preventivati sono rilevati come ricavi nel

periodo in cui maturano.

7. Attività immateriali

Criteri di iscrizione Sono iscritte al costo quale corrispettivo pagato al momento dell’acquisto rettificato per gli

eventuali oneri accessori.

Criteri di classificazione Le attività immateriali sono iscritte come tali solo quando sono identificabili, misurabili, sono sotto

il controllo dell’entità che redige il bilancio e sono in grado di generare benefici economici futuri.

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Le attività immateriali sono identificabili quando possono essere separate dall’entità oppure

derivano da diritti contrattuali o legali in genere.

Criteri di valutazione e componenti reddituali La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono

sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile

perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un’attività

immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno ad ogni chiusura d’esercizio. I cambiamenti

nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all’attività si

realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a

seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento

delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell’utile/(perdita)

d’esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell’attività immateriale.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte

annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità

generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per

determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita

utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Criteri di cancellazione Un'attività immateriale viene eliminata al momento della dismissione (ossia, alla data in cui

l’acquirente ne ottiene il controllo) o quando non ci si attendono benefici economici futuri dal suo

utilizzo o dismissione. Qualsiasi utile o perdita derivante dall’eliminazione dell'attività (calcolata

come differenza tra il corrispettivo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività) è

inclusa nel conto economico.

8. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.

9. Fiscalità corrente e differita

Criteri di iscrizione L’accantonamento delle imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione

dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e differito. Le imposte anticipate e differite sono

calcolate sulle differenze temporanee tra il valore contabile delle attività e passività iscritte in

bilancio ed il loro valore fiscale.

Le imposte anticipate, sono iscritte nei limiti in cui esiste la “probabilità” del loro recupero in

presenza di futuri redditi imponibili, verificata mediante lo svolgimento del probability test previsto

dallo IAS 12, mentre le imposte differite passive sono stanziate nella misura in cui si ritiene che nei

prossimi esercizi si verifichino i presupposti per la relativa tassazione.

Le aliquote utilizzate, distintamente per tipologia di imposta, sono quelle in vigore per i periodi di

riversamento delle differenze temporanee e senza limiti temporali.

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Criteri di classificazione Le attività e passività fiscali sono esposte nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e

passività. Le attività e le passività fiscali differite e anticipate sono distinte dalle attività e dalle

passività fiscali correnti.

Criteri di valutazione Le attività e passività iscritte per imposte anticipate e differite sono valutate a fine esercizio in

relazione alle modifiche intervenute nella normativa fiscale e delle aliquote e non sono sottoposte

all’attualizzazione.

Criteri di cancellazione Le attività e passività sono cancellate quando non esistono valide ragioni della sussistenza di

rapporti di credito e debito con l’amministrazione finanziaria.

A fine esercizio “il fondo imposte differite” e le “attività per imposte anticipate” sono adeguati in

relazione al rigiro sul conto economico delle imposte divenute correnti nell’esercizio.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le imposte correnti maturate nell’esercizio, le imposte anticipate e differite sorte nell’esercizio e le

variazioni delle consistenze dell’esercizio precedente, sono registrate a conto economico; vengono

invece attribuite al patrimonio netto, quando sono stanziate in relazione a riserve di patrimonio

netto. Le imposte relative alle attività in via di dismissione, sono portate a diretta riduzione delle

poste di conto economico di riferimento.

Interpretazione 23 Incertezza sui trattamenti ai fini dell’imposta sul reddito

L’Interpretazione definisce il trattamento contabile delle imposte sul reddito quando il trattamento

fiscale comporta delle incertezze che hanno effetto sull’applicazione dello IAS 12 e non si applica

alle imposte o tasse che non rientrano nello scopo dello IAS 12, né include specificamente requisiti

relativi ad interessi o sanzioni riconducibili a trattamenti fiscali incerti. L’Interpretazione tratta

specificamente i seguenti punti:

• Se un’entità considera separatamente i trattamenti fiscali incerti

• Le assunzioni dell’entità sull’esame dei trattamenti fiscali da parte delle autorità fiscali

• Come un’entità determina l’utile imponibile (o la perdita fiscale), la base fiscale, le perdite fiscali

non utilizzate, i crediti fiscali non utilizzati e le aliquote fiscali

• Come un’entità tratta i cambiamenti nei fatti e nelle circostanze.

La Banca definisce se considerare ogni trattamento fiscale incerto separatamente od unitamente ad

altri (uno o più) trattamenti fiscali incerti ed usa l’approccio che consente la miglior previsione della

risoluzione dell’incertezza.

La Banca applica un significativo giudizio nell’individuare le incertezze sui trattamenti fiscali delle

imposte sul reddito.

Al momento dell'adozione dell'interpretazione, la Banca ha esaminato la sussistenza di posizioni

fiscali incerte e ha determinato che è probabile che i propri trattamenti fiscali (compresi quelli delle

controllate) saranno accettati dalle autorità fiscali. L'interpretazione, pertanto, non ha avuto alcun

impatto sul bilancio.

10. Fondi per rischi ed oneri

Criteri di iscrizione I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività di ammontare o scadenza incerta iscritti in

bilancio quando:

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- esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da eventi passati;

- è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse per adempiere all’obbligazione;

- può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.

Gli accantonamenti sono rilevati solo in presenza di eventi precedenti alla chiusura del bilancio e

rappresentano la migliore stima possibile dell’onere necessario per estinguere l’obbligazione attuale

alla data di riferimento della presente relazione.

Nell'ipotesi in cui il rischio di soccombenza sia "possibile" viene fornita informativa in merito alla

passività potenziale.

Criteri di classificazione La voce comprende:

- “fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate”, che accoglie i fondi per

rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che

rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull’impairment ai sensi dell’IFRS 9. Per

tali fattispecie sono adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i

tre stage (stadi di rischio creditizio) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento

alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla

redditività complessiva. L’aggregato accoglie, peraltro, anche i fondi per rischi ed oneri

costituti a fronte di altre tipologie di impegni e di garanzie rilasciate che, in virtù delle proprie

peculiarità, non rientrano nel richiamato perimetro di applicazione dell’impairment ai sensi

dell’IFRS 9.

- “altri fondi per rischi ed oneri” costituiti in relazione a perdite presunte sulle cause passive

incluse le azioni revocatorie, gli esborsi stimati a fronte di reclami della clientela sull’attività

di intermediazione in titoli nonché una stima attendibile degli altri esborsi a fronte di qualsiasi

altra obbligazione legale o implicita presente alla data di riferimento del bilancio.

Criteri di valutazione Ad ogni data di riferimento del bilancio i fondi sono riesaminati e rettificati per riflettere la miglior

stima corrente, basata anche sulle serie storiche della banca. Nel caso in cui l’elemento temporale

sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati applicando i tassi correnti di mercato

(euribor).

Criteri di cancellazione Ciascun fondo presente in tale voce dei Prospetti Contabili è utilizzato unicamente per far fronte a

quelle uscite per le quali è stato originariamente costituito.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le componenti reddituali interessate dagli accantonamenti sono:

- il costo del personale per i fondi che riguardano obbligazioni relative al personale dipendente od

in quiescenza;

- la voce degli Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri negli altri casi.

L’effetto attualizzazione è rilevato a conto economico.

11. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di iscrizione La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che

di norma corrisponde alla data in cui sono ricevute le somme raccolte o dell’emissione dei titoli di

debito.

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La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, di norma pari all’ammontare

incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi

direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione. Sono esclusi i costi

interni di tipo amministrativo.

Criteri di classificazione Nelle voci “Debiti verso banche”,”Debiti verso clientela” e “Titoli in circolazione” sono

riclassificate le varie forme di provvista interbancaria e con la clientela, le operazioni di pronti

contro termine con obbligo di riacquisto e la raccolta da clientela attraverso certificati di deposito,

titoli obbligazionari, prestiti subordinati al netto delle quote riacquistate. E’ inoltre incluso il debito

iscritto dalla banca in qualità di locatario nell’ambito dell’operazione di leasing finanziario.

Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato con il

metodo del tasso di interesse effettivo.

Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale è poco significativo,

che pertanto rimangono iscritte al valore incassato.

Criteri di cancellazione Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando sono scadute od estinte. La

cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli obbligazionari emessi in precedenza.

La differenza tra il valore contabile delle passività e l’ammontare corrisposto per acquistarla è

registrata a conto economico.

Il collocamento sul mercato di titoli propri successivamente al riacquisto è considerato come una

nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli interessi sono rilevati secondo il criterio della competenza economica, se le passività hanno

durata oltre il breve termine si applica il calcolo del costo ammortizzato con attribuzione degli

eventuali costi di “up-front”.

12. Passività finanziarie di negoziazione

Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale delle passività finanziarie avviene, alla data di regolamento per i titoli di debito

e di capitale e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale

sono valorizzate al fair value.

I contratti derivati incorporati in strumenti finanziari o in altre forme contrattuali, che presentano

caratteristiche economiche e rischi non correlati con lo strumento ospite o che presentano gli

elementi per essere qualificati essi stessi come contratti derivati, sono contabilizzati separatamente,

se aventi valore negativo, nella categoria delle passività finanziarie detenute per la negoziazione,

tranne che nei casi in cui lo strumento complesso che li contiene è valutato al fair value con effetti a

conto economico.

Criteri di classificazione La voce include il valore negativo dei contratti derivati di trading nonché il valore negativo dei

derivati impliciti presenti nei contratti complessi.

Criteri di valutazione Tutte le passività finanziarie di negoziazione sono valutate al fair value con imputazione del

risultato della valutazione al conto economico.

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Criteri di cancellazione Le passività finanziarie di negoziazione sono cancellate quando estinte e alla scadenza.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali I risultati della valutazione delle passività finanziarie di negoziazione sono registrati a conto

economico.

13. Passività finanziarie valutate al fair value

La Banca non ha applicato la cosiddetta “fair value option” e pertanto non si è avvalsa della

possibilità prevista dall’IFRS9 di valutare al fair value passività finanziarie.

14. Operazioni in valuta

Criteri di iscrizione Le operazioni in divisa estera sono registrate al momento della rilevazione iniziale, in divisa di

conto, applicando alla divisa estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.

Criteri di iscrizione successiva Ad ogni data di riferimento del bilancio:

- gli elementi monetari in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di chiusura;

- gli elementi non monetari valutati al costo storico sono convertiti al tasso di cambio in essere alla

data dell’operazione;

- gli elementi non monetari valutati al fair value sono convertiti utilizzando i tassi di cambio in

essere alla data di chiusura.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le differenze di cambio derivanti dall’estinzione di un elemento monetario o dalla conversione a

tassi differenti da quelli applicati al momento della rilevazione iniziale sono rilevati a conto

economico nel periodo in cui sorgono.

15. Altre informazioni

Trattamento di fine rapporto del personale

Nel corso dell’esercizio 2007 è cambiata sostanzialmente la normativa di riferimento per la

destinazione delle obbligazioni derivanti dal fondo di trattamento di fine rapporto (legge 296/2006

con decorrenza primo gennaio 2007): nel caso della Cassa di Risparmio di Cento, società con più di

50 dipendenti il fondo è conferito, sulla base delle scelte dei dipendenti, verso la Tesoreria Inps,

oppure presso fondi specializzati ed allo scopo autorizzati e vigilati da Covip.

Ne deriva che le obbligazioni calcolate fino al 31 dicembre 2006 e le quote maturate fino

all’esercizio dell’opzione (massimo 30 giugno 2007) sono rappresentate in bilancio in un apposito

fondo che richiede la rivalutazione annuale prevista di legge (criterio invariato) : il tasso di

rivalutazione da applicare è composto da due voci, una fissa (1,5%) ed una variabile ( 75% del

costo della vita calcolato da ISTAT), il predetto fondo continua ad essere rappresentativo dei piani a

benefici definiti la cui erogazione è differita nel tempo e conseguentemente in bilancio è iscritto il

valore determinato in base a specifica stima attuariale.

Le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007

configurano un “piano a contribuzione definita” sia nel caso di opzione da parte del dipendente per

la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l’INPS.

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L’importo delle quote, contabilizzato tra i costi del personale, è determinato sulla base dei contributi

dovuti senza l’applicazione di metodologie di calcolo attuariali.

Al 31 dicembre 2019 il valore attuariale del fondo interno ammonta a 3.288 mila euro contro un

valore al 31 dicembre 2018 di 3.315 mila euro, con utilizzi del fondo pari a 162 mila euro,

accantonamenti a conto economico pari a 40 mila euro ed un effetto positivo sulla riserva di

patrimonio netto di 95 mila euro.

La parte esternalizzata del fondo di trattamento di fine rapporto, definita “maturando post 1/1/2007”

dalla legge 296/2006, è confluita alla previdenza complementare esterna; l’importo spesato al conto

economico nel 2019 ammonta a 1.172 mila euro, mentre nell’anno precedente l’importo imputato a

conto economico è stato pari a 1.186 mila euro.

Fondi di Previdenza del Personale Dal primo luglio 2007 il Fondo pensioni sezione a contribuzione definita è stato sciolto con facoltà

di scelta ai dipendenti fra un fondo chiuso ed uno aperto: questa attività si è resa necessaria in

quanto il fondo a gestione interna non aveva più le caratteristiche richieste dalla normativa per le

destinazioni del trattamento di fine rapporto dei dipendenti.

Nel corso dell’esercizio 2009 anche la sezione del fondo a prestazione definita è stata sciolta in

parte attraverso la liquidazione diretta agli aderenti e in parte attraverso l’esternalizzazione ad una

primaria compagnia assicurativa. La banca infatti ha provveduto nel mese di luglio 2009 a versare a

detta compagnia un premio unico che garantisse ai soggetti ancora iscritti una rendita vitalizia

pagata mensilmente. In data 31 luglio 2009 la Cassa ha provveduto infine a chiudere formalmente il

fondo pensione e a dare le opportune comunicazioni alle autorità competenti.

Per far fronte alla volontà degli aderenti al fondo, la banca ha inserito la clausola all’interno degli

accordi con gli stessi, che prevede di intervenire qualora la compagnia assicurativa non fosse in

grado di far fronte alle proprie obbligazioni. In virtù di tale garanzia accessoria la banca continua a

mantenere l’obbligazione per un piano a benefici definiti. Lo IAS 19 prevede che la

contabilizzazione del piano debba essere pari al valore attuale dell’obbligazione alla data di

riferimento, al netto del fair value delle attività che sono al servizio del piano stesso. Nel caso

specifico l’attività a presidio del piano risulta essere la polizza assicurativa perfezionata con il

pagamento del premio unico a luglio 2009. Dato l’elevato standing creditizio degli investimenti

sottostanti la polizza assicurativa e della controparte assicurativa non si è ritenuto necessario

apportare aggiustamenti di valore all’attività funzionale al piano e quindi la banca ha esposto nei

fondi di quiescenza un’obbligazione nulla.

Garanzie rilasciate ed impegni Nelle “garanzie rilasciate” sono comprese tutte le garanzie di firma prestate dalla banca.

Le garanzie di “natura finanziaria” sono quelle concesse a sostegno di operazioni volte

all’acquisizione di mezzi finanziari; sono invece di “natura commerciale” quelle concesse a

garanzia di specifiche transazioni commerciali: sono indicate con riferimento al soggetto ordinante,

cioè al soggetto le cui obbligazioni sono assistite dalla garanzia prestata.

Sono iscritte al valore nominale al netto degli utilizzi di cassa e delle eventuali rettifiche di valore.

Gli impegni ad erogare fondi sono impegni irrevocabili ad utilizzo certo od incerto, che possono dar

luogo a rischio di credito (sono esclusi gli impegni derivanti dalla stipula di contratti derivati): il

valore di iscrizione è al netto delle somme già erogate e delle eventuali rettifiche di valore.

Gli impegni irrevocabili ad utilizzo certo comprendono gli impegni ad erogare fondi il cui utilizzo

da parte del richiedente è certo e definito: sono pertanto contratti vincolanti sia per il concedente

che per il richiedente. L’aggregato comprende tra l’altro gli acquisti di titoli non ancora regolati (la

società contabilizza i titoli per data di regolamento) ed i depositi e finanziamenti da erogare ad una

data futura predeterminata.

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Gli impegni irrevocabili sono ad utilizzo incerto quando l’utilizzo da parte del richiedente è

opzionale, in questo caso, non è sicuro se ed in quale misura avverrà l’erogazione effettiva dei

fondi.

Gli impegni sottostanti a derivati creditizi: vendite di protezione sono impegni derivanti dalla

vendita di protezione dal rischio di credito.

Sono iscritti al valore nominale al netto delle somme erogate e delle eventuali rettifiche di valore

determinate analiticamente per i crediti di firma “anomali” e forfetariamente per gli altri in bonis.

Con l'introduzione del principio IFRS 9 le garanzie rilasciate e gli impegni rientrano nel modello di

impairment IFRS9.

Accantonamenti per garanzie ed impegni Il rischio derivante dalla valutazione delle “garanzie rilasciate” è determinato in via analitica per le

posizioni classificate nello stage 3 e collettivamente per quelli classificati nello stage 1 e 2. Il fondo

è iscritto alla voce 140 a) Fondi per rischi ed oneri impegni e garanzie rilasciate dello Stato

Patrimoniale.

Riconoscimento dei ricavi I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell’attività ordinaria

dell’impresa e sono rilevati nel momento in cui viene trasferito il controllo dei beni o servizi al

cliente, ad un ammontare che rappresenta l’importo del corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto.

La rilevazione dei ricavi avviene tramite l’applicazione di un modello che deve soddisfare i seguenti

requisiti:

- identificazione del contratto, definito come un accordo in cui le parti si sono impegnate ad

adempiere alle rispettive obbligazioni;

- individuazione delle singole obbligazioni di fare (“performance obligations”) contenute nel

contratto;

- determinazione del prezzo della transazione, ossia il corrispettivo atteso per il trasferimento

al cliente dei beni o dei servizi;

- ripartizione del prezzo della transazione a ciascuna “performance obligation”, sulla base dei

prezzi di vendita della singola obbligazione;

- riconoscimento dei ricavi in un momento preciso, quando l’entità adempie l’obbligazione di

fare trasferendo al cliente il bene o il servizio promesso, oppure nel corso del tempo, mano a

mano che l’entità adempie l’obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio

promesso.

In particolare:

- gli interessi sono rilevati pro rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di

quello effettivo se le attività di riferimento hanno durata contrattuale oltre il breve termine;

- I dividendi sono rilevati nell’esercizio in cui viene deliberata la distribuzione.

- le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base degli accordi contrattuali, nel

periodo in cui i servizi stessi sono stati prestati;

- i ricavi derivanti dalla vendita di attività non finanziarie sono rilevati al momento del

perfezionamento della vendita, a meno che la Banca abbia mantenuto la maggior parte dei

rischi e benefici connessi con l’attività.

Migliorie su beni di terzi

Le spese sostenute per lavori di ristrutturazione di beni immobili di proprietà di terzi sono iscritte

fra le “altre attività” e sono attribuite al conto economico in base alla capacità di produrre benefici

futuri di norma corrispondente alla durata del sottostante contratto di affitto: le spese riguardano

principalmente la ristrutturazione di immobili di terzi adibiti all’esercizio delle filiali.

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Modalità di determinazione del fair value Il criterio del fair value è il principale criterio di valutazione degli strumenti finanziari previsto dai

principi contabili internazionali; è anche il criterio di valutazione definito per i derivati

indipendentemente dalle finalità per le quali tali strumenti sono stati acquistati (trading o

copertura).La nota integrativa deve inoltre riportare il fair value anche di quegli strumenti finanziari

che in bilancio sono iscritti al costo ammortizzato.

I principi IAS definiscono il fair value come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di

un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione

tra operatori di mercato alla data di misurazione.

Il principio IFRS 13 definisce una triplice gerarchia di fair value, basata sull’osservabilità o meno

dei parametri di mercato:

Livello 1: la valutazione è il prezzo di mercato dello stesso strumento finanziario oggetto di

valutazione, ottenuto sulla base di quotazioni espresse da un mercato attivo. Un mercato

è considerato attivo qualora i prezzi di quotazione riflettano le normali operazioni di

mercato, siano regolarmente e prontamente disponibili tramite borse, servizi di

quotazione, intermediari e se tali prezzi rappresentano effettive e regolari operazioni di

mercato.

Livello 2: la valutazione si basa su prezzi desumibili dalle quotazioni di mercato di attività simili o

mediante tecniche di valutazione per le quali tutti i fattori significativi – compreso gli

spread creditizi e di liquidità – sono desunti da dati osservabili di mercato. Tale livello

implica ridotti elementi di discrezionalità nella valutazione, in quanto tutti i parametri

utilizzati risultano attinti dal mercato e le metodologie di calcolo consentono di

replicare quotazioni presenti su mercati attivi.

Livello 3: le valutazioni sono effettuate utilizzando input diversi, non tutti desunti direttamente da

parametri osservabili sul mercato e comportano quindi stime ed assunzioni significative

da parte del valutatore.

I criteri definiti dalla Cassa di Risparmio di Cento al fine di attribuire il livello gerarchico al fair

value dei singoli strumenti finanziari presenti nel portafoglio di proprietà sono i seguenti:

Livello 1: strumenti che hanno almeno un mercato attivo. A tal fine, possono essere considerati, se

significativi, i prezzi rilevati su mercati regolamentati, MTF, o quotazioni di market

maker. In tal caso, devono essere disponibili su Bloomberg le quotazioni di almeno tre

market maker, e lo spread denaro-lettera medio non può essere superiore a 2%. Possono

altresì essere considerati i NAV forniti dalle società di gestione del risparmio, purché si

tratti di valori ai quali sia possibile smobilizzare l’investimento.

Livello 2: strumenti per i quali sono reperibili su Bloomberg quotazioni di meno di tre market

maker e/o con spread denaro-lettera medio superiore a 2%; strumenti per i quali

esistono titoli comparabili (per emittente, caratteristiche finanziarie, grado di rischio)

classificabili al livello 1 o valutati mediante modelli di valutazione comunemente usati

dagli operatori professionali facendo uso come input di parametri osservabili

direttamente o indirettamente sul mercato. Gli aggiustamenti eventualmente effettuati

dal valutatore non devono avere un impatto significativo nella determinazione del fair

value.

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Livello 3: strumenti per i quali non esiste un mercato attivo e non possono essere valutati mediante

i criteri stabiliti per il livello 2; NAV forniti dalle società di gestione del risparmio, non

rappresentanti valori ai quali sia possibile smobilizzare l’investimento.

Strumenti quotati

Per la determinazione del fair value la banca utilizza, se disponibili, informazioni basate su dati di

mercato ottenuti da fonti indipendenti: in questi casi, il fair value di uno strumento corrisponde al

suo prezzo desumibile su un mercato attivo. A questi fini, un mercato si considera “attivo” quando

le operazioni si verificano con frequenza e volumi sufficienti a fornire informazioni utili per la

determinazione di un prezzo su base continuativa.

L’attuale definizione di mercato regolamentato non è sempre coincidente con la nozione di mercato

attivo. Un “mercato ufficiale regolamentato” funziona regolarmente se:

- esistono regole, emesse o approvate dalle Autorità del Paese d’origine del mercato, che

disciplinano le condizioni operative, di accesso, nonché quelle che un contratto deve soddisfare

per essere efficacemente trattato;

- ha un meccanismo di compensazione che richiede che i contratti derivati siano soggetti alla

costituzione di margini giornalieri che forniscono una protezione adeguata dal rischio di

controparte.

Tuttavia un mercato regolamentato non garantisce la presenza di prezzi “significativi” se non è

rappresentativo di scambi quotidiani significativi in termini di volumi. Per questo, la banca ha

definito apposite procedure finalizzate a individuare i mercati attivi, ossia quei mercati in cui i

prezzi degli strumenti negoziati rappresentano il valore con cui si pongono effettivamente in essere

le transazioni di mercato.

Tali procedure sono basate sull’analisi dei seguenti fattori:

- il numero dei contributori ed eventuale presenza di dealer, broker e market maker;

- la frequenza di aggiornamento periodico del dato quotato e lo scostamento rispetto alla

quotazione precedente;

- l’esistenza di un’accettabile differenza fra il prezzo bid e prezzo ask;

- il volume di scambi trattati.

In particolare i prezzi utilizzati per le valutazioni di bilancio sono:

- il prezzo bid nel caso di attività detenute;

- il prezzo mid market nel caso in cui i profili di rischio si compensano fra di loro (la differenza fra

prezzo bid e prezzo ask è determinata dai soli costi di transazione).

Quando il medesimo strumento finanziario risulti quotato su più mercati viene rilevata la

quotazione più vantaggiosa.

Nel caso dei titoli per i quali sono disponibili quotazioni di dealer, broker e market maker, devono

essere disponibili su Bloomberg le quotazioni di almeno tre operatori, e lo spread denaro-lettera

medio non può essere superiore a 2%. Sono inoltre prese in considerazione le valutazioni di

Bloomberg (CBBT, BGN, BVAL). In tal caso si utilizza priotariamente il prezzo CBBT e, in sua

assenza, la mediana delle quotazioni disponibili.

Strumenti non quotati

Qualora non esistano prezzi direttamente osservabili su mercati attivi, è necessario fare ricorso a

tecniche di valutazione che ottimizzino il contributo delle informazioni disponibili, in base

all’approccio comparativo, che desume il fair value di uno strumento dai prezzo osservati su

transazioni similari avvenute su mercati attivi, oppure in base ad una modellizzazione che anche in

mancanza di transazioni osservabili o comparabili consenta comunque di pervenire ad una

valutazione. Le tecniche utilizzate presentano le seguenti caratteristiche:

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- tendono a massimizzare l’impiego di input di mercato e a minimizzare stime e assunzioni

interne;

- riflettono le modalità in base alle quali il mercato attribuisce un prezzo agli strumenti;

- utilizzano input in grado di rappresentare le aspettative di mercato e il rapporto rischio

rendimento dello strumento oggetto di valutazione;

- incorporano tutti i fattori che i partecipanti al mercato considererebbero nella definizione di

prezzo;

- sono coerenti con le metodologie comunemente utilizzate dagli operatori professionali;

- sono oggetto di verifica e calibrazione periodica al fine di verificare la loro capacità di

rappresentare il fair value in linea con i prezzi a cui avvengono effettivamente le transazioni

nello strumento oggetto di valutazione; in tal modo sono assicurate la comparabilità,

l’affidabilità e la neutralità del processo di definizione dei valori degli strumenti finanziari

conformemente a quanto richiesto dalla normativa.

Nel successivo paragrafo A.4.1 vengono descritti i criteri di determinazione del fair value per le

diverse categorie di strumenti appartenenti al livello 2 e al livello 3.

Attività cedute e non cancellate: operazioni di cartolarizzazione La Cassa di Risparmio di Cento ha in essere tre programmi di cartolarizzazione, le prime due sono

operazioni entrambe di mutui residenziali a privati, la prima denominata “Guercino Solutions” che

risale al 2006 e la seconda operazione denominato “Siviglia SPV” che risale al marzo 2012 mentre

la terza denominata “Alchera” risale al 2017. Lo scopo principale di tali programmi è stato quello di

“generare” liquidità per la Cassa.

Le due operazioni “RMBS” sono censite presso l’European Data Warehouse (EuroDW) istituito

dalla BCE; Guercino Solutions è censito con il codice RMBSIT000072100220081, Siviglia SPV

ha il codice RMBSIT000072100120125, i dati delle prime due operazioni vengono gestiti ed

inviati internamente; per la terza operazione con il codice SMESIT000255100120136, in quanto

multi-originator, l’intero portafoglio viene accumulato ed inoltrata ad EuroDW (dati complessivi

forniti dai vari originator), a cura di Accounting Partners srl.

Analogamente a quanto rilevato nel bilancio dell’esercizio precedente, i crediti ceduti sono iscritti

nell’attivo della Cassa di Risparmio di Cento: infatti secondo la previsione normativa dei principi

contabili internazionali IFRS 9 è fatto obbligo di mantenere l’iscrizione dei valori ceduti quando è

mantenuto il coinvolgimento rilevante sull’andamento delle attività cedute. Tale coinvolgimento

rilevante continua a sussistere in quanto sono tuttora detenute le tranche junior, le più rischiose, di

tutte e tre le operazioni.

La Cassa ha ceduto interamente ad investitori istituzionali le tranche senior dei titoli emessi dai

veicoli Guercino Solutions e Siviglia SPV; i titoli relativi alla recente operazione Alchera sono tutti

nel portafoglio di proprietà della Cassa

Pronti c/Termine I titoli ricevuti nell’ambito di operazioni che contrattualmente prevedono obbligatoriamente la

successiva vendita (pronti c/termine attivi) ed i titoli consegnati nell’ambito di una operazione che

contrattualmente preveda obbligo di riacquisto (pronti c/termine passivi), non sono rilevati e/o

eliminati dal bilancio.

Pertanto l’importo pagato nel caso di titoli acquistati con obbligo di rivendita è rilevato fra i “crediti

verso la clientela o banche”; mentre l’importo incassato nel caso di titoli ceduti con obbligo di

riacquisto è rilevato fra le passività come “debiti verso clientela o banche” :

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Gli interessi sono registrati per competenza con riferimento ai finanziamenti attivi ed ai debiti verso

clientela/banche.

Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio L’applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni

che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritti in bilancio e sull’informativa

fornita in merito alle attività e passività potenziali. Le assunzioni alla base delle stime formulate

tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio

nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell’esperienza storica e del particolare momento

caratterizzante i mercati finanziari. A tale proposito si evidenzia che la situazione di incertezza del

quadro macro-economico, causata in particolare dalla pandemia da Covid-19, ha reso necessarie

assunzioni riguardanti l’andamento futuro caratterizzate da significativi elementi di incertezza.

Proprio in considerazione della situazione di incertezza non si può escludere che le ipotesi assunte,

per quanto ragionevoli, potrebbero non trovare conferma nei futuri scenari in cui la banca si troverà

ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime

effettuate ai fini della redazione del bilancio e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie

rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività

iscritte in bilancio.

I processi di valutazione rappresentano attività di stima complessa e caratterizzata da un alto grado

di incertezza e di soggettività che richiedono in maggior misura stime ed assunzioni al fine di

determinare i valori da iscrivere in bilancio :

1) la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività

finanziarie;

2) la determinazione delle perdite di valore di investimenti partecipativi e dei diamanti;

3) la determinazione del fair value di attività e passività finanziarie nei casi in cui lo stesso non sia

direttamente osservabile su mercati attivi. Gli elementi di soggettività risiedono, in tal caso, nella

scelta dei modelli di valutazione o nei parametri di input che potrebbero essere non osservabili

sul mercato;

4) la quantificazione dei fondi per rischi e oneri e dei fondi di quiescenza, per l’incertezza del

petitum, dei tempi di sopravvenienza e delle ipotesi attuariali utilizzate;

5) la stima della recuperabilità delle imposte differite attive.

L’elenco dei processi valutativi sopra riportati viene fornita al solo fine di consentire al lettore di

bilancio una migliore comprensione delle principali aree di incertezza, ma non è intesa in alcun

modo a suggerire che, allo stato attuale, potrebbero essere appropriate assunzioni alternative.

In aggiunta, le valutazioni di bilancio sono formulate sulla base del presupposto della continuità

aziendale, in quanto non sono stati individuati rischi che possano compromettere l’ordinato

svolgimento dell’attività aziendale.

Diamanti in caveau

La Cassa ha effettuato un’analisi di dettaglio volta a definire il processo di valutazione e la

conseguente determinazione dei criteri da utilizzare per l’iscrizione in bilancio dei diamanti a un

valore presumibile e coerente con la strategia di gestione dello specifico asset.

Oltre all’acquisizione di perizie relative a valutazioni al dettaglio e all’ingrosso è stata quindi

condotta un’indagine di mercato circa i criteri di valutazione più diffusi, oltre agli infoprovider

disponibili. Sono inoltre stati analizzati i comportamenti assunti dalle principali istituzioni

creditizie, desumibili dai fascicoli di bilancio.

L’indagine di mercato ha condotto a concludere che per la determinazione di prezzi di mercato si

debba fare riferimento a Idex Diamond Price Report per il mercato al dettaglio e Rapaport Diamond

Report per il mercato all’ingrosso. Entrambi i report sono pubblicati periodicamente. In generale i

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prezzi al dettaglio (Idex) sono superiori di circa il 33% rispetto a quelli all’ingrosso (Rapaport).

In considerazione del particolare momento del mercato che non consiglia vendite massive, è stato

ritenuto opportuno e sostenibile determinare il valore dei diamanti in bilancio facendo riferimento al

mercato all’ingrosso, utilizzando le quotazioni riportate da Rapaport, secondo una strategia di

tesaurizzazione dell'asset in attesa di definire le migliori modalità di cessione che saranno valutate

tempo per tempo.

Adottando tale criterio il valore dei diamanti in portafoglio al 31.12.2019 è pari al 28% del valore

originario pagato dai clienti per l’acquisto delle pietre; tale percentuale si colloca sia nel range più

conservativo osservato sul mercato che in quello delle quattro perizie effettuate.

Giudizio significativo nel determinare la durata del leasing dei contratti che contengono

un’opzione di proroga – La Banca come locatario

La Banca determina la durata del leasing come il periodo non annullabile del leasing a cui vanno

aggiunti sia i periodi coperti dall’opzione di estensione del leasing stesso, qualora vi sia la

ragionevole certezza di esercitare tale opzione, sia i periodi coperti dall’opzione di risoluzione del

leasing qualora vi sia la ragionevole certezza di non esercitare tale opzione.

La Banca ha la possibilità, per alcuni dei suoi leasing, di prolungare il leasing o di concluderlo

anticipatamente. La Banca applica il proprio giudizio nel valutare se vi sia la ragionevole certezza

di esercitare le opzioni di rinnovo. Ciò detto la Banca considera tutti i fattori rilevati che possano

comportare un incentivo economico ad esercitare le opzioni di rinnovo o a concludere il contratto.

Dopo la data di decorrenza, la Banca rivede le stime circa la durata del leasing nel caso in cui si

presenti un significativo evento o una significativa modifica in circostanze che sono sotto il proprio

controllo e che possono influire sulla capacità di esercitare (o di non esercitare) l’opzione di rinnovo

o di cancellazione anticipata (ad esempio, investimenti in migliorie sui beni in leasing o rilevanti

modifiche specifiche sul bene in leasing). La Banca ha incluso un periodo di rinnovo come parte

della durata dei leasing relativi a immobili con un periodo contrattuale non cancellabile breve. La

Banca solitamente esercita la sua opzione di rinnovo per questi leasing in quanto ci sarebbero

impatti negativi sulla propria operatività qualora beni alternativi non fossero disponibili.

Le opzioni di rinnovo per i leasing di autovetture non sono incluse nella determinazione della

durata del leasing poiché tali contratti non prevedono tali opzioni.

Infine, i periodi coperti da opzioni di cancellazione anticipata sono inclusi nel periodo di durata del

leasing solo quando è ragionevolmente certo che non saranno esercitate.

Classificazione dei contratti di locazione commerciale – La Banca in veste di locatore

La Banca ha stipulato contratti di locazione commerciale sul proprio portafoglio di investimenti

immobiliari. La Banca ha valutato sulla base dei termini e delle condizioni contrattuali, come ad

esempio il fatto che i termini contrattuali non coprono la maggior parte della vita economica della

proprietà commerciale e che il valore attuale dei canoni minimi di leasing non corrisponde

sostanzialmente al fair value del bene, che sostanzialmente tutti i rischi e benefici tipici della

proprietà dei beni rimangono in capo alla Banca; ne consegue che tali contratti sono contabilizzati

come leasing operativi.

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92

A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI

ATTIVITA’ FINANZIARIE

A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore di bilancio

e interessi attivi Fattispecie non presente.

A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed

effetti sulla redditività complessiva Nell’esercizio 2019 non è stato effettuato nessun trasferimento.

A.3.3 Attività finanziarie riclassificate : cambiamento di modello di business e tasso di

interesse effettivo Nell’esercizio 2019 non è stato effettuato nessun trasferimento.

A.4 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Per una descrizione delle modalità seguite dalla banca per la misurazione del fair value delle attività

e passività, sia ai fini delle valutazioni di bilancio sia ai fini dell’informativa da fornire all’interno

della Nota Integrativa, si rimanda al paragrafo “Modalità di determinazione del fair value” di cui al

cap. 15 – Altre informazioni della parte A2 relativa alle principali voci di bilancio.

Informativa di natura qualitativa

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Crediti verso banche e verso clientela

I finanziamenti e i crediti vengono valutati in bilancio al costo ammortizzato mentre il valore di fair

value viene determinato esclusivamente per fornire un’opportuna informativa in bilancio. La

metodologia di calcolo del fair value utilizza i parametri di PD e LGD per calcolare i flussi di cassa

scontati per il rischio di credito, rappresentato dalla perdita attesa espressa dalla moltiplicazione dei

due citati parametri. In particolare, si utilizzano per i calcoli la PD cumulata per il numero di anni

corrispondenti alla durata residua del prestito, stimata in base alla matrice di transizione, e una LGD

ipotizzata costante per tutto l’orizzonte temporale di riferimento.

Attività materiali detenute a scopo di investimento

Per queste attività il fair value è stato determinato sulla base del valore di perizia.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Detenute per la

negoziazione

Gli strumenti finanziari classificati fra le attività detenute per la negoziazione sono assegnate ai

diversi livelli in funzione delle regole generali di attribuzione. Si tratta complessivamente di importi

assai limitati, rappresentati quasi esclusivamente da titoli di debito; gli input utilizzati per le

valutazioni sono le curve dei tassi e i prezzi delle transazioni comparabili, se presenti.

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93

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Obbligatoriamente

valutate al fair value

Per quanto riguarda i fondi comuni di investimento “aperti”, in cui i partecipanti hanno diritto di

chiedere in qualsiasi momento il rimborso delle quote e per gli hedge fund, il fair value è

determinato considerando l’ultimo NAV pubblicato. Nel caso di fondi “chiusi” o di private equity

oggetto di quotazione, il fair value è pari alla quotazione fornita dal mercato, se questo è

considerato “attivo”. In alternativa viene assunto l’ultimo NAV pubblicato.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Il fair value degli “investimenti partecipativi” è determinato con riferimento a prezzi risultanti da

perizie esterne e indipendenti, alla frazione di patrimonio detenuta con riferimento ai dati di

bilancio più recenti o in base a prezzi di scambio ricavati da recenti transazioni e se di importo poco

rilevante sono mantenute al valore di costo. Per quanto riguarda i titoli di debito, valgono le

considerazioni generali in merito ai criteri di attribuzione dei livelli di fair value: gli input utilizzati

per le valutazioni sono le curve dei tassi e i prezzi delle transazioni comparabili, se presenti.

Strumenti derivati

Il fair value degli strumenti derivati è determinato attraverso l’impiego di modelli valutativi diversi

a seconda della tipologia dello strumento, in particolare:

- per la determinazione del fair value delle opzioni si fa riferimento in prevalenza al modello

Black-Scholes, stimando la volatilità sulla base dei dati disponibili su Bloomberg;

- per il fair value degli swap si è utilizzato il metodo del “discounted cash flow”.

Le valutazioni così determinate sono state rettificate per gli importi corrispondenti alle valutazioni

del merito creditizio della controparte (rischio di controparte): si tratta del c.d. “credit value

adjustment” o “debit value adjustment”, calcolato sulla base della classe di rating delle controparti e

della relativa perdita attesa.

Debiti verso banche e verso clientela

Il fair value viene determinato come valore attuale del debito, sulla base delle curve dei tassi

utilizzate come fattori di sconto.

Titoli in circolazione

Il fair value viene determinato utilizzando i tassi corrispondenti ai prezzi calcolati per i riacquisti

delle proprie emissioni.

Passività finanziarie detenute per la negoziazione

Gli strumenti finanziari classificati fra le passività detenute per la negoziazione sono assegnate ai

diversi livelli in funzione delle regole generali di attribuzione.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

I parametri non osservabili in grado di influenzare la valutazione degli strumenti classificati nel

livello 3 sono principalmente rappresentati da stime e assunzioni sottostanti i modelli utilizzati per

misurare gli investimenti in titoli di capitale e le quote di OICR. Trattandosi di dati provenienti da

fonti terze (per es. i NAV dei fondi) o di informazioni specifiche delle entità oggetto di valutazione

(per es. i valori patrimoniali della società) per i quali non è ragionevole prevedere valori alternativi,

non si applicano analisi di sensitivity a queste valutazioni.

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A.4.3 Gerarchia del fair value

Ai fini della compilazione dell’informativa sui trasferimenti fra diversi livelli di fair value, il

criterio adottato per la rilevazione del trasferimento è il saldo esistente all’inizio del periodo

di riferimento, rispetto al saldo di fine periodo esposto nelle tavole A.4.5.1 oppure A.4.5.4.

A.4.4 Altre informazioni

Al 31 dicembre 2019 non sussistono informazioni da riportare ai sensi dell’IFRS 13, paragrafi 51,

93 sub (i) e 96 in quanto non esistono attività valutate al fair value in base all’“highest and best

use”, né ci si è avvalsi della possibilità di misurare il fair value a livello di esposizioni complessive

di portafoglio.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del fair value

A 4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di

fair value

31/12/2019 31/12/2018

Attività/Passività misurate al fair value Livello

1 Livello 2 Livello 3 Livello 1

Livello

2

Livello

3

1. Attività finanziarie valute al fair value con

impatto a conto economico 77 3.441 4.426 - 2.513 4.548

a) attività finanziarie detenute per la neg. 77 3.441 - - 2.513 1

b) attività finanziarie designate al fair value - - - - - -

c) altre attività finanziarie obbligatoriamente

valutate al fair value - - 4.426 - - 4.547

2. Attività finanziarie valutate al fair value con

impatto sulla redditività complessiva 358.445 - 37.747 562.456 - 37.671

4. Derivati di copertura - - - - - -

5. Attività materiali - - - - - -

6. Attività immateriali - - - - - -

Totale 358.522 3.441 42.173 562.456 2.513 42.219

1. Passività finanziarie detenute per la

negoziazione - 4.591 - - 2.913 -

2. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - -

3. Derivati di copertura - - - - - -

Totale - 4.591 - - 2.913 -

Per le attività e passività possedute alla data di chiusura dell’esercizio e valutate al fair value su

base ricorrente, non si sono riscontrati trasferimenti fra livelli di fair value.

Al 31 dicembre 2019 l’impatto del “Credit value Adjustement” e del “Debit value Adjustement”

sulla determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati è rispettivamente pari a 100

migliaia di euro e 1 migliaia di euro.

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A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Attività finanziarie valutate al fair value

con impatto a conto economico Attività finanz.

valutate al

fair value

con impatto

sulla redditvità

complessiva Der

iva

ti d

i co

per

tura

Att

ivit

à m

ate

ria

li

Att

ivit

à i

mm

ate

ria

li

Totale

Di cui: a)

attività

finanz. Det.

per la

negoziazione

Di cui: b)

attività

finanz.

designate

al fair value

Di cui: c)

altre

attività

finanz.

obbligat.

valutate al fair value

1. Esistenze iniziali 4.548 1 - 4.547 37.671 - - -

2. Aumenti 1.261 6 - 1.255 302 - - -

2.1 Acquisti 1.190 - - 1.190 3 - - -

2.2 Profitti imputati a: 65 - - 65 299 - - -

2.2.1 Conto Economico 65 - - 65 - - - -

-di cui: Plusvalenze 65 - - 65 - - - -

2.2.2 Patrimonio netto 299 - - -

2.3 Trasferimenti da altri livelli - - - - - - - -

2.4 Altre variazioni in aumento 6 6 - - - - - -

3. Diminuzioni 1.383 7 - 1.376 226 - - -

3.1 Vendite 27 - - 27 - - - -

3.2 Rimborsi 7 7 - - - - - -

3.3 Perdite imputate a: 1.349 - - 1.349 226 - - -

3.3.1 Conto Economico 1.349 - - 1.349 - - - -

- di cui Minusvalenze 1.349 - - 1.349 - - - -

3.3.2 Patrimonio netto - 226 - - -

3.4 Trasferimenti ad altri livelli - - - - - - - -

3.5 Altre variazioni in diminuzione - - - - - - - -

4. Rimanenze finali 4.426 - - 4.426 37.747 - - -

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Non sussistono passività della specie.

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96

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non

ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

Attività/Passività non misurate

al fair value o misurate al fair

value su base non ricorrente

31/12/2019 31/12/2018

VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3

1. Attività finanziarie valutate

al costo ammortizzato 2.358.935 352.557 - 2.165.063 2.322.267 346.006 - 2.110.454

2. Attività materiali detenute a

scopo di investimento 10.306 - - 10.306 10.350 - - 10.350

3. Attività non correnti e gruppi

di attività in via di dismissione - - - - - - - -

Totale 2.369.241 352.557 - 2.175.369 2.332.617 346.006 - 2.120.804

1. Passività finanziarie valutate

al costo ammortizzato 2.705.044 - - 2.704.844 2.836.234 - - 2.836.042

2. Passività associate ad attività

in via di dismissione - - - - - - - -

Totale 2.705.044 - - 2.704.844 2.836.234 - - 2.836.042

Legenda VB= Valore di bilancio

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

Per le attività e passività possedute alla data di chiusura dell’esercizio e non valutate al fair value o

valutate al fair value su base non ricorrente, non si sono riscontrati trasferimenti fra livelli di fair

value.

Si evidenzia che per i titoli in circolazione esposti nel passivo nel livello 3, il fair value è stato

determinato applicando i prezzi determinati mediante la somma dei valori attuali dei flussi cedolari

futuri e del capitale rimborsabile a scadenza, decurtato del rateo interessi maturato come più

ampiamente nelle “Condizioni Definitive dei singoli titoli” disponibili sul sito.

A.5 Informativa sul cd. “day one profit/loss” L’informativa fa riferimento al paragrafo 28 dell’IFRS 7, che tratta di eventuali differenze tra il

prezzo della transazione e il valore ottenuto attraverso l’utilizzo di tecniche di valutazione che

emergono al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario e non rilevate

immediatamente a conto economico in base a quanto previsto dallo IAS 39 ai paragrafi AG76 e

AG76A.

Nel caso in cui si presenti tale fattispecie si devono indicare le politiche contabili adottate per

imputare a conto economico, successivamente alla prima iscrizione dello strumento, le differenze

così determinate.

La banca non ha posto in essere operazioni per le quali emerge, al momento della prima iscrizione

di uno strumento finanziario, una differenza tra il prezzo della transazione e il valore dello stesso

ottenuto attraverso una tecnica di valutazione interna.

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Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale

ATTIVO

SEZIONE 1 – CASSA E DISPONIBILITA’ LIQUIDE – VOCE 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

31/12/2019 31/12/2018

a) Cassa 17.376 17.963

b) Depositi a vista presso Banche Centrali - -

TOTALE 17.376 17.963

SEZIONE 2 – ATTIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A

CONTO ECONOMICO – VOCE 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

VOCI/VALORI 31/12/2019 31/12/2018

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

A. Attività per cassa

1. Titoli di debito - - - - - 1

1.1 Titoli strutturati - - - - - 1

1.2 Altri titoli di debito - - - - - -

2. Titoli di capitale - - - - - -

3. Quote di O.I.C.R. - - - - - -

4. Finanziamenti - - - - - -

4.1 Pronti contro termine - - - - - -

4.2 Altri - - - - - -

TOTALE A - - - - - 1

B. Strumenti derivati

1. Derivati finanziari 77 3.441 - - 2.513 -

1.1 di negoziazione 77 3.441 - - 2.513 -

1.2 connessi con la fair value option - - - - - -

1.3 altri - - - - - -

2. Derivati creditizi - - - - - -

2.1 di negoziazione - - - - - -

2.2 connessi con la fair value option - - - - - -

2.3 altri - - - - - -

TOTALE B 77 3.441 - - 2.513 -

TOTALE A+B 77 3.441 - - 2.513 1

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2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per

debitori/emittenti/controparti

VOCI/VALORI 31/12/2019 31/12/2018

A. Attività per cassa

1. Titoli di debito - 1

a) Banche Centrali - -

b) Amministrazioni pubbliche - -

c) Banche - -

d) Altre società finanziarie - 1

di cui imprese assicurazione - -

e) Società non finanziarie - -

2. Titoli di capitale - -

a) Banche - -

b) Altre società finanziarie - -

di cui: imprese assicurazione - -

c) Società non finanziarie - -

d) Altri emittenti - -

3. Quote di O.I.C.R. - -

4. Finanziamenti - -

a) Banche Centrali - -

b) Amministrazioni pubbliche - -

c) Banche - -

d) Altre società finanziarie - -

di cui: imprese assicurazione - -

e) Società non finanziarie - -

f) Famiglie - -

TOTALE A - 1

B. Strumenti derivati 3.518 2.513

a) Controparti Centrali - -

b) Altre 3.518 2.513

TOTALE B 3.518 2.513

TOTALE (A + B) 3.518 2.514

Il valore dei derivati di negoziazione stipulati evidenzia un incremento rispetto al medesimo valore

dell’esercizio precedente.

2.3 Attività finanziarie designate al fair value: composizione merceologica Non sussistono attività della specie.

2.4 Attività finanziarie designate al fair value: composizione per debitori/emittenti Non sussistono attività della specie.

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2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione

merceologica

VOCI/VALORI 31/12/2019 31/12/2018

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

1. Titoli di debito - - - - - -

1.1 Titoli strutturati - - - - - -

1.2 Altri titoli di debito - - - - - -

2. Titoli di capitale - - - - - -

3. Quote di O.I.C.R. - - 4.426 - - 4.547

4. Finanziamenti - - - - - -

4.1 Strutturati - - - - - -

4.2 Altri - - - - - -

TOTALE - - 4.426 - - 4.547

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per

debitori/emittenti

31/12/2019 31/12/2018

1. Titoli di capitale - -

di cui: banche - -

di cui: altre società finanziarie - -

di cui: società non finanziarie - -

2. Titoli di debito - -

a) Banche Centrali - -

b) Amministrazioni pubbliche - -

c) Banche - -

d) Altre società finanziarie - -

di cui imprese assicurazione - -

e) Società non finanziarie - -

3. Quote di O.I.C.R. 4.426 4.547

4. Finanziamenti - -

a) Banche Centrali - -

b) Amministrazioni pubbliche - -

c) Banche - -

d) Altre società finanziarie

- -

di cui imprese assicurazione

- -

e) Società non finanziarie - -

f) Famiglie - -

TOTALE 4.426 4.547

La composizione per principali categorie dei fondi della voce “quote di O.I.C.R” è la seguente:

Tipologia 31/12/2019 31/12/2018

Fondi Immobiliare 4.222 4.309

Fondi azionari 204 238

Totale quote O.I.C.R. 4.426 4.547

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SEZIONE 3 – ATTIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO

SULLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA– VOCE 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva:

composizione merceologica

VOCI/VALORI 31/12/2019 31/12/2018

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

1. Titoli di debito 358.445 - - 562.456 - -

1.1 Titoli strutturati - - - - - -

1.2 Altri titoli di debito 358.445 - - 562.456 - -

2. Titoli di capitale - - 37.747 - - 37.671

3. Finanziamenti - - - - - -

TOTALE 358.445 - 37.747 562.456 - 37.671

La voce “Titoli di debito – Livello 1” è composta da investimenti in Titoli di Stato italiani per

340.233 migliaia di euro e altre obbligazioni di istituzioni bancarie per 18.213 migliaia di euro.

La voce “Titoli di capitale” è composta completamente da interessenze azionarie sulla base delle

tipologie sotto riportate:

31/12/2019 31/12/2018

Investimenti finanziari intervenuti con società clienti o non clienti dai quali ci si

attende un ritorno economico di lungo termine 15.247 15.171

Investimenti istituzionali 22.500 22.500

TOTALE 37.747 37.671

Per il dettaglio sui “titoli di capitale” presenti nel portafoglio “Attività finanziarie valutate al fair

value con impatto sulla redditività complessiva” si rimanda all’apposito documento allegato al

bilancio.

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101

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva:

composizione per debitori/emittenti

VOCI/VALORI 31/12/2019 31/12/2018

1. Titoli di debito 358.445 562.456

a) Banche Centrali - -

b) Amministrazioni pubbliche 340.233 547.921

c) Banche 18.212 14.535

d) Altre società finanziarie - -

di cui imprese assicurazione - -

e) Società non finanziarie - -

2. Titoli di capitale 37.747 37.671

a) Banche 26.925 26.944

b) Altri emittenti 10.822 10.727

- altre società finanziarie

5.144 4.939

di cui: imprese assicurazione - -

- società non finanziarie 5.678 5.788

- altri - -

3. Finanziamenti - -

a) Banche Centrali - -

b) Amministrazioni pubbliche - -

c) Banche - -

d) Altre società finanziarie - -

di cui imprese assicurazione - -

e) Società non finanziarie - -

f) Famiglie - -

TOTALE 396.192 600.127

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore

lordo e rettifiche di valore complessive

VOCI/VALORI

Valore lordo Rettifiche di valore

complessive

Write-off

parziali

complessivi

(*)

Secondo

stadio

Terzo

stadio

Primo

stadio

Secondo

stadio

Terzo

stadio

Primo stadio

di cui strumenti

con basso

rischio di

credito

1. Titoli di debito 358.445 358.445 - - - - - -

2. Finanziamenti - - - - - - - -

31/12/2019 358.445 358.445 - - - - - -

31/12/2018 562.456 562.456 - - - - - -

di cui: attività finanziarie impaired

acquisite o originate X X - - X - - -

(*) Valore da esporre ai fini informativi

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SEZIONE 4 – ATTIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO –

VOCE 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti

verso banche

Tipologia operazioni/Valori

31/12/2019 31/12/2018

Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value

Primo e secondo stadio

Terzo stadio

di cui:

impaired acqu. o origin.

L1 L2 L3 Primo e secondo stadio

Terzo stadio

di cui:

impaired acqu.e o origin.

L1

L2

L3

A. Crediti verso banche centrali 41.510 - - - - 41.510 11.521 - - - - 11.521

1. Depositi a scadenza - - - X X X - - - X X X

2. Riserva obbligatoria 41.510 - - X X X 11.521 - - X X X

3. Pronti contro termine - - - X X X - - - X X X

4. Altri - - - X X X - - - X X X

B. Crediti verso banche 9.488 - -

-

- 9.488 13.615 - - - - 13.615

1. Finanziamenti 9.488 - -

-

- 9.488 13.615 - - - - 13.615

1.1 Conti correnti e depositi a

vista 1.250 - - X X X 1.280 - - X X X

1.2. Depositi a scadenza 10 - - X X X 5.001 - - X X X

1.3. Altri finanziamenti: 8.228 - - X X X 7.334 - - X X X

- Pronti contro termine attivi - - - X X X - - - X X X

- Finanziamenti per leasing - - - X X X - - - X X X

- Altri 8.228 - - X X X 7.334 - - X X X

2. Titoli di debito - - - - - - - - - - - -

2.1 Titoli strutturati - - - - - - - - - - - -

2.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - - - -

Totale 50.998 - - - - 50.998 25.136 - - - - 25.136

Legenda L1= Livello 1

L2 =Livello 2

L3= Livello 3

Il valore di fair value dei crediti verso banche, in considerazione delle forme tecniche di tali

esposizioni (sostanzialmente a vista e/o a breve termine), si ritiene che non si discosti in maniera

significativa dal valore di bilancio.

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103

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti

verso clientela

Tipologia operazioni/Valori

31/12/2019 31/12/2018

Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value

Primo e secondo

stadio

Terzo stadio

di cui: imp. Acq.

o orig.

L1 L2 L3 Primo e secondo

stadio

Terzo stadio

di cui: imp. Acq.

o orig.

L1 L2 L3

1. Finanziamenti 1.881.220 77.154 4.145 - - 2.114.066 1.846.188 101.949 3.681 - - 2.085.318

1.1. Conti correnti 108.650 11.271 106 X X X 144.048 16.247 3 X X X

1.2. Pronti contro

termine attivi - - - X X X - - - X X X

1.3. Mutui 1.443.385 60.028 3.685 X X X 1.404.920 81.918 3.482 X X X

1.4. Carte di

credito, prestiti

personali e cessioni

del quinto

44.177 276 19 X X X 39.084 200 36 X X X

1.5. Finanziamenti

per leasing - - - X X X - - - X X X

1.6. Factoring - - - X X X - - - X X X

1.7. Altri

finanziamenti 285.008 5.579 335 X X X 258.136 3.584 160 X X X

2. Titoli di debito 349.563 - - 352.557 - - 348.994 - - 346.006 - -

2.1. Titoli

strutturati - - - - - - - - - - - -

2.2. Altri titoli di

debito 349.563 - - 352.557 - - 348.994 - - 346.006 - -

Totale 2.230.783 77.154 4.145 352.557 - 2.114.066 2.195.182 101.949 3.681 346.006 -

2.085.318

Come si evince dalla tabella sopra esposta gli impieghi netti verso clientela al 31 dicembre 2019

sono pari a 2.307.937 migliaia di euro mentre al 31 dicembre dell’anno precedente ammontavano a

2.297.131 migliaia di euro. L’incremento complessivo pari a 10.806 migliaia di euro è riconducibile

principalmente ad un incremento dei mutui e degli altri finanziamenti verso clientela compensati in

parte da un decremento nell’esposizione in conti corrente.

Gli impieghi lordi (vedi parte E della Nota Integrativa) ammontano a 2.398.557 migliaia di euro,

nel precedente esercizio erano pari a 2.374.008 migliaia di euro. Le rettifiche complessive

ammontano a 90.620 migliaia di euro, nel precedente esercizio erano pari a 76.877 migliaia di euro.

Le esposizioni nette deteriorate evidenziano un decremento del 24,32% rispetto al 31 dicembre

2018 e si attestano a 77.154 migliaia di euro contro i 101.949 dell’esercizio precedente.

Nella voce “Mutui” sono inclusi i mutui ceduti nell’ambito delle tre operazioni di cartolarizzazione,

al netto delle relative rettifiche di valore; la voce comprende i crediti cartolarizzati netti per un

importo totale di 171.643 mila euro, corrispondenti a 172.239 mila euro di crediti lordi, come

meglio evidenziato nella Parte E – Sezione C della Nota Integrativa.

Il dato di “fair value” è stato calcolato, esclusivamente sui mutui in bonis a medio-lungo termine,

utilizzando una metodologia di attualizzazione dei flussi futuri ponderati per il rischio; per tutte le

altre poste, a vista e/o a breve termine si è utilizzato il dato contabile come approssimazione del

relativo fair value.

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104

Per il dettaglio delle attività deteriorate si rinvia alla “Parte E – Informazioni sui rischi e sulle

relative politiche di copertura, Sezione 1, Rischio di credito”.

La voce “Titoli di debito “è composta da investimenti in Titoli di Stato italiani.

4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti

dei crediti verso clientela

Tipologia operazioni/Valori

31/12/2019 31/12/2018

Primo e

secondo

stadio

Terzo

stadio

di cui:

impaired

acquisite

o

originate

Primo e

secondo

stadio

Terzo

stadio

di cui:

impaired

acquisite

o

originate

1. Titoli di debito 349.563 - - 348.994 - -

a) Amministrazioni pubbliche 349.563 - - 348.994 - -

b) Altre società finanziarie - - - - - -

di cui: imprese di assicurazione - - - - - -

c) Società non finanziarie - - - - - -

2. Finanziamenti verso: 1.881.220 77.154 4.145 1.846.188 101.949 3.680

a) Amministrazioni pubbliche 354.338 817 339.320 2 1.030

b) Altre società finanziarie 123.351 5.162 125.057 6.733 -

di cui: imprese di assicurazione - - -

c) Società non finanziarie 757.748 48.734 2.961 728.102 63.095 2.467

d) Famiglie 645.783 23.258 367 653.709 32.119 183

Totale 2.230.783 77.154 4.145 2.195.182 101.949 3.680

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore

complessive

VOCI/VALORI

Valore lordo Rettifiche di valore

complessive

Write-off

parziali

complessivi (*)

Primo stadio

Secondo

stadio

Terzo

stadio

Primo

stadio

Secondo

stadio

Terzo

stadio

di cui

strumenti

con basso

rischio di

credito

1. Titoli di debito 349.805 349.805 - - 242 - - -

2. Finanziamenti 1.858.262 - 82.240 159.286 4.540 3.744 82.132 19.896

Totale 31/12/2019 2.208.067 349.805 82.240 159.286 4.782 3.744 82.132 19.896

Totale 31/12/2018 2.133.713 349.664 95.820 169.646 5.441 3.774 67.697 21.167

di cui: attività finanziarie impaired

acquisite o originate X X 1.321 2.158 X 21 128 1.481

SEZIONE 5 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 50

La Cassa di Risparmio di Cento non ha in essere nessun contratto di copertura.

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SEZIONE 6 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITA’ FINANZIARIE

OGGETTO DI COPERTURA GENERAICA – VOCE 60

Voce non applicabile.

SEZIONE 7 – PARTECIPAZIONI – VOCE 70

7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazioni SEDE

LEGALE

SEDE

OPERATIVA

QUOTA DI

PARTECIPAZIONE

%

DISPONIBILITA'

VOTI

%

A. Imprese controllate in via esclusiva

1. I.FI.VE.R. S.P.A.

VIA CARLO

REZZONICO

30, 35131 PD

VIA CARLO

REZZONICO

30, 35131 PD

55% 55%

2. REEVAL S.P.A.

VIA

MATTEOTTI,

8/B, CENTO

VIA

MATTEOTTI,

8/B, CENTO

80% 80%

B. Imprese controllate in modo

congiunto

C. Imprese sottoposte ad influenza

notevole

7.2 Partecipazioni significative: valore di bilancio, fair value e dividendi percepiti Non sussistono attività della specie.

7.3 Partecipazioni significative: informazioni contabili Non sussistono attività della specie.

7.4 Partecipazioni non significative: informazioni contabili Non sussistono attività della specie.

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106

7.5 Partecipazioni: variazioni annue

31/12/2019 31/12/2018

A. Esistenze iniziali 3.825 -

B. Aumenti 1.925 3.825

B.1 Acquisti 1.925 3.825

B.2 Riprese di valore - -

B.3 Rivalutazioni - -

B.4 Altre variazioni - -

C. Diminuzioni - -

C.1 Vendite - -

C.2 Rettifiche di valore - -

C.3 Svalutazioni - -

C.4 Altre variazioni - -

D. Rimanenze finali 5.750 3.825

E. Rivalutazioni totali - -

F. Rettifiche totali - -

7.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto Non sussistono attività della specie.

7.7 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole Non sussistono attività della specie.

7.8 Restrizioni significative Non sussistono attività della specie.

7.9 Altre informazioni Non sussistono attività della specie.

SEZIONE 8 – ATTIVITA’ MATERIALI – VOCE 80

8.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

ATTIVITA'/VALORI 31/12/2019 31/12/2018

1. Attività di proprietà 31.228 31.030

a) terreni 11.599 11.401

b) fabbricati 16.168 16.042

c) mobili 1.748 1.830

d) impianti elettronici 683 679

e) altre 1.030 1.078

2. Diritti d’uso acquisiti con il leasing 9.676 -

a) terreni - -

b) fabbricati 9.444 -

c) mobili - -

d) impianti elettronici - -

e) altre 232 -

TOTALE 40.904 31.030

di cui: ottenute tramite l’escussione delle garanzie ricevute - -

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107

Le attività ad uso funzionale sono rappresentate da tutte le immobilizzazioni detenute per essere

utilizzate direttamente nell’attività caratteristica della banca.

8.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al

costo

ATTIVITA'/VALORI

31/12/2019 31/12/2018

Valore di

Bilancio

Fair Value Valore

di

Bilancio

Fair Value

L1 L2 L3 L1 L2 L3

1. Attività di proprietà 10.306 - - 10.306 10.350 - - 10.350

a) terreni 3.411 - - 3.411 3.316 - - 3.316

b) fabbricati 6.895 - - 6.895 7.034 - - 7.034

2. Diritti d’uso acquisiti con il leasing - - - - - - - -

a) terreni - - - - - - - -

b) fabbricati - - - - - - - -

TOTALE 10.306 - - 10.306 10.350 - - 10.350

di cui: ottenute tramite l’escussione delle

garanzie ricevute - - - - -

Legenda:

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

Gli investimenti detenuti a scopo di investimento hanno come obiettivo la percezione di canoni di

locazione e/o l’apprezzamento nel lungo termine del capitale. L’ammontare complessivo dei canoni

di locazione percepiti nel corso dell’esercizio 2019 ammonta a 128 mila euro mentre l’onere

sostenuto per la manutenzione ordinaria di tali beni è pari a 5 mila euro.

8.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate Non sussistono attività della specie.

8.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al

fair value Non sussistono attività della specie.

8.5 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione

ATTIVITA'/VALORI 31/12/2019 31/12/2018

1. Rimanenze di attività ottenute tramite l'escussione delle garanzie

ricevute 445 445

a) terreni -

b) fabbricati 445 445

c) mobili -

d) impianti elettronici -

e) altre -

2. Altre rimanenze di attività materiali - -

TOTALE 445 445

di cui: valutate al fair value al netto dei costi di vendita - -

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108

8.6 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

TERRENI FABBRICATI MOBILI IMPIANTI

ELETTRONICI ALTRE TOTALE

A. Esistenze iniziali lorde 11.401 25.170 5.813 3.980 12.371 58.735

A.1 Riduzione di valore totali nette - 9.128 3.983 3.301 11.293 27.705

A.2 Esistenze iniziali nette 11.401 16.042 1.830 679 1.078 31.030

B. Aumenti 198 12.686 148 963 1.364 15.359

B.1 Acquisti 198 12.621 8 303 716 13.846

B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -

B.3 Riprese di valore - - - - - -

B.4 Valutazioni positive di fair value

imputate a: - - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -

b) conto economico - - - - - -

B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -

B.6 Trasferimento di immobili

detenuti a scopo di investimento - - - - - -

B.7 Altre variazioni - 65 140 660 648 1.513

C. Diminuzioni: - (3.116) (230) (959) (1.180) (5.485)

C.1 Vendite - (1.080) (142) (661) (685) (2.568)

C.2 Ammortamenti - (2.004) (88) (298) (495) (2.885)

C.3 Rettifiche di valore da

deterioramento imputate a - - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -

b) conto economico - - - - - -

C.4 Variazioni negative di fair value

imputate a - - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -

b) conto economico - - - - - -

C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -

C.6 Trasferimenti a: - - - - - -

a) attività materiali detenute a

scopo di investimento - - - - - -

b) attività non correnti e gruppi

di attività in via di dismissione - - - - - -

C.7 Altre variazioni - (32) - - - (32)

D. Rimanenze finali nette 11.599 25.612 1.748 683 1.262 40.904

D.1 Riduzione di valore totali nette - 9.129 3.983 3.301 11.293 27.706

D.2 Rimanenze finali lorde 11.599 34.741 5.731 3.984 12.555 68.610

E. Valutazione al costo 11.599 25.612 1.748 683 1.262 40.904

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8.7 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

TOTALE

TERRENI FABBRICATI

A. Esistenze iniziali 3.316 7.034

B. Aumenti 95 807

B.1 Acquisti 95 807

B.2 Spese per migliorie capitalizzate - -

B.3 Variazioni positive di fair value - -

B.4 Riprese di valore - -

B.5 Differenze di cambio positive - -

B.6 Trasferimento di immobili ad uso funzionale - -

B.7 Altre variazioni - -

C. Diminuzioni - (946)

C.1 Vendite - -

C.2 Ammortamenti - (186)

C.3 Variazioni negative di fair value - -

C.4 Rettifiche di valore da deterioramento - -

C.5 Differenze di cambio negative - -

C.6 Trasferimenti a: - -

a) immobili ad uso funzionale - -

b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -

C.7 Altre variazioni - (760)

D. Rimanenze finali nette 3.411 6.895

Il valore di fair value riportato sugli immobili già presenti ad inizio anno è sostanzialmente in linea

al valore attestato da periti indipendenti nell’anno 2017, tali importi non presentano nel complesso

scostamenti rilevanti rispetto ai valori del bilancio precedente, pertanto i valori delle perizie

effettuate nel 2017 approssima il fair value dei beni stessi.

8.8 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: variazioni annue

Rimanenze di attività materiali derivanti dal recupero dei

crediti deteriorati Altre rimanenze

di attività materiali

TOTALE

TERRENI FABBRICATI MOBILI IMPIANTI ELETTR.

ALTRE

A. Esistenze iniziali - 445 - - - - 445

B. Aumenti - 760 - - - - 760

B.1 Acquisti - 760 - 760

B.2 Riprese di valore - -

B.3 Differenze di cambio positive - -

B.4 Altre variazioni - - - -

C. Diminuzioni: - (760) - - - - (760)

C.1 Vendite - (760) - (760)

C.2 Rettifiche di valore da

deterioramento - -

C.3 Differenze di cambio negative - -

C.4 Altre variazioni - - -

D. Rimanenze finali - 445 - - - - 445

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110

8.9 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74C) Non ci sono impegni in essere per l’acquisto di attività materiali.

Altre informazioni sulle “Attività materiali”

Ai sensi dell’art. 10 della L.72/83, si riportano di seguito le informazioni relative alle rivalutazioni

effettuate sugli immobili presenti nel patrimonio della banca al 31 dicembre 2019.

Con la dichiarazione UnicoSC2017 i disallineamenti fiscali sugli immobili sono stati affrancati.

31/12/2019 31/12/2018

Legge 576/75 (1) 285 285

Legge 72/83 (1) 2.763 2.763

Legge 218/90 (1) 13.643 13.643

Legge 413/91 (1) 3.283 3.283

First Time Adoption IAS (1) (2) 13.424 13.424

Totale rivalutazioni 33.398 33.398

(1) Rivalutazione relative agli immobili

(2) Comprende: 12.332 mila euro di rivalutazioni su immobili e 1.092 mila euro di a rivalutazioni su opere d’arte.

Nella tabella viene esposta la vita utile in mesi (criterio di bilancio) e le equivalenti percentuali

fiscali utilizzate nel calcolo degli ammortamenti delle varie classi di cespiti:

CLASSE CESPITE Mesi di Vita Utile Ammortamento

ammort. IAS Fiscale

Immobili 400 3%

Quadri di valore 0 0%

Mobili per arredamento 80 15%

Mobili e macchine ordinarie per ufficio 100 12%

Autoveicoli esclusivamente strumentali 60 20%

Autoveicoli non strumentali importo < 18.075,99 48 25% sul 20% del costo di acquisto

Autoveicoli non strumentali importo > 18.075,99 48 25% sul 20% del costo max di 18.075,99

Autoveicoli ad uso promiscuo a dipendenti 48 25% sul 70% del costo

Banconi blindati 60 20%

Costruzioni leggere 120 10%

Impianti d'allarme e televisivi 40 30%

Sistemi telefonici e telefoni cellulari 48 20% sul 80% del costo di acquisto

Macchine elettroniche 60 20%

Macchinari ed impianti vari 80 15%

Sistemi di elaborazione dati 48 20%

Diritti d'uso immobili a vita utile

Diritti d'uso autovetture a vita utile

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111

SEZIONE 9 – ATTIVITA’ IMMATERIALI – VOCE 90

9.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

ATTIVITA'/VALORI

31/12/2019 31/12/2018

DURATA

DEFINITA

DURATA

INDEFINITA

DURATA

DEFINITA

DURATA

INDEFINITA

A.1 Avviamento X - X -

A.2 Altre attività immateriali 717 - 451 -

A.2.1 Attività valutate al costo: 717 - 451 -

a) Attività immateriali generate internamente - - - -

b) Altre attività 717 - 451 -

A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -

a) Attività immateriali generate internamente - - - -

b) Altre attività - - - -

TOTALE 717 - 451 -

Le attività immateriali sono valutate al costo.

9.2 Attività immateriali:variazioni annue

Avviamento

Altre attività immateriali: generate internamente

Altre attività immateriali: altre

TOTALE

DURATA

DEFINITA DURATA

INDEFINITA DURATA

DEFINITA DURATA

INDEFINITA

A. Esistenze iniziali lorde - - - 3.931 - 3.931

A.1 Riduzione di valore totali nette - - - (3.480) - (3.480)

A.2 Esistenze iniziali nette - - - 451 - 451

B. Aumenti - - - 409 - 409

B.1 Acquisti - - - 409 - 409

B.2 Incrementi di attività immateriali interne - - - - - -

B.3 Riprese di valore - - - - - -

B.4 Valutazioni positive di fair value: - - - - - -

- a patrimonio netto - - - - - -

- a conto economico - - - - - -

B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -

B.6 Altre variazioni - - - - - -

C. Diminuzioni: - - - (143) - (143)

C.1 Vendite - - - - - -

C.2 Rettifiche di valore - - - (143) - (143)

- Ammortamenti - - - (143) - (143)

- Svalutazioni - - - - - -

+ patrimonio netto - - - - - -

+ conto economico - - - - - -

C.3 Variazioni negative di fair value - - - - - -

- a patrimonio netto - - - - - -

- a conto economico - - - - - -

C.4 Trasferimenti alle attività non corr. in via

di dismissione - - - - - -

C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -

C.6 Altre variazioni - - - - - -

D. Rimanenze finali nette - - - 717 - 717

D.1 Rettifiche di valore totali nette - - - 3.623 - 3.623

E. Rimanenze finali lorde - - - 4.340 - 4.340

F. Valutazione al costo - - - 4.340 - 4.340

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112

9.3 Altre informazioni Le attività immateriali sono costituite da costi per acquisto di programmi software aventi vita utile

definita e pertanto ammortizzati in base alla stessa.

SEZIONE 10 – LE ATTIVITA’ FISCALI E LE PASSIVITA’ FISCALI – VOCE 100

DELL’ATTIVO E VOCE 60 DEL PASSIVO

10.1 Attività per imposte anticipate: composizione

La composizione delle attività per imposte anticipate è la seguente:

31/12/2019 31/12/2018

In contropartita del conto economico

Fondo rischi e oneri 666 694

Svalutazione crediti 25.294 25.430

Impairment su attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - 134

First Time Adoption IFRS9 5.294 5.294

Impairment su diamanti 3.066 520

Altre partite 712 708

Totale Attività per imposte anticipate in contropartita del conto economico 35.032 32.780

In contropartita a Patrimonio Netto

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 2 1.102

Perdite Attuariali su piani a benefici definiti 82 208

Copertura di flussi finanziari -

Totale Attività per imposte anticipate con contropartita Patrimonio Netto 84 1.310

TOTALE 35.116 34.090

La voce delle “attività per imposte anticipate”, che ammonta complessivamente a Euro 35.116 mila,

accoglie principalmente la componente delle imposte anticipate relative alle svalutazioni crediti

(differenze temporanee deducibili in esercizi successivi) per euro 25.294 mila, convertibili in

credito di imposta ai sensi della Legge 214/2011, la cui recuperabilità non dipende dai risultati

economici futuri, essendone prevista la eventuale trasformazione in veri e propri crediti verso

l’Erario a fronte di situazioni di perdita civilistica o fiscale. La Banca ha trasformato in credito

d’imposta parte delle DTA relative a svalutazioni crediti poiché l’esercizio 2018 ha evidenziato una

perdita d’esercizio. Le DTA IRES ed IRAP trasformate ammontano ad Euro 136 mila.

In relazione alla iscrivibilità delle DTA derivanti da altre differenze temporanee, le cui componenti

principali si riferiscono alle rettifiche IFRS9 effettuate in sede di FTA, pari a euro 5.294 mila al

31.12.2019 (importo invariato rispetto allo scorso esercizio) e alle svalutazioni effettuate sui

diamanti, pari a Euro 3.066 mila al 31.12.2019 rispetto a euro 520 mila al 31.12.2018, è stato

eseguito il “probability test” richiesto dallo IAS12. Ai fini di tale verifica, si è provveduto alla

simulazione dei risultati fiscali innanzitutto dei prossimi esercizi, partendo dalla stima dei risultati

economici ipotizzati per quegli anni e considerando a tal fine, oltre alle variazioni in aumento e

diminuzione permanenti stimabili, anche i rilasci delle differenze temporanee, positive e negative,

che si ritiene saranno rilasciate in tale periodo.

Nel calcolo, sono stati inclusi anche gli impatti generati dalla Manovra Finanziaria 2020 (Legge n.

160 del 27 dicembre 2019).

Da tali calcoli, oltre al recupero delle differenze temporanee suddette, risulta che le DTA potranno

essere recuperate ragionevolmente nell’arco di 9 anni.

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113

Peraltro, si è ritenuto di non iscrivere in bilancio le imposte anticipate sulla perdita fiscale maturata

nell’esercizio 2019, il cui ammontare sarebbe stato pari a euro 2.183 mila, mentre è stata

confermata l’integrale recuperabilità delle altre DTA iscritte all’attivo.

10.2 Passività per imposte differite: composizione

31/12/2019 31/12/2018

In contropartita del conto economico

Interessi non incassati ex.DL.74 Sisma 749 925

Interessi di mora non incassati 118 397

Altre partite 5 27

Totale Passività per imposte differite in contropartita del conto economico 872 1.349

In contropartita a Patrimonio Netto

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 169 97

Totale Passività per imposte differite in contropartita a Patrimonio netto 169 97

TOTALE 1.041 1.446

La voce delle “Passività fiscali per imposte differite” evidenzia un decremento legato alla riduzione

degli interessi di mora non incassati e alla riduzione degli interessi ex.DL74.

10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita al conto economico)

31/12/2019 31/12/2018

1. Importo iniziale 32.780 29.146

2. Aumenti 2.640 6.953

2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 2.640 6.949

a) relative a precedenti esercizi 1 875

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) riprese di valore - -

d) altre 2.639 6.074

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -

2.3 Altri aumenti - 4

3. Diminuzioni 388 3.319

3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 252 913

a) rigiri 252 913

b) svalutazioni per avvenuta irrecuperabilità - -

c) dovute al mutamento di criteri contabili - -

d) altre - -

3.2 Riduzione di aliquote fiscali - -

3.3 Altre diminuzioni 136 2.406

a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L. 214/2011 136 2.109

b) altre - 297

4. Importo finale 35.032 32.780

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10.3bis Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L.214/2011

31/12/2019 31/12/2018

1. Importo iniziale 25.430 27.512

2. Aumenti - 27

3. Diminuzioni 136 2.109

3.1 Rigiri - -

3.2 Trasformazioni in crediti d'imposta 136 2.109

a) derivante da perdite di esercizio - -

b) derivante da perdite fiscali 136 2.109

3.3 Altre diminuzioni - -

4. Importo finale 25.294 25.430

10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita al conto economico)

31/12/2019 31/12/2018

1. Importo iniziale 1.349 2.181

2. Aumenti 67 607

2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 67 607

a) relative a precedenti esercizi - 581

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) altre 67 26

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -

2.3 Altri aumenti - -

3. Diminuzioni 544 1.439

3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 544 1.439

a) rigiri 544 1.439

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) altre - -

3.2 Riduzione di aliquote fiscali - -

3.3 Altre diminuzioni - -

4. Importo finale 872 1.349

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10.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita al patrimonio netto)

31/12/2019 31/12/2018

1. Importo iniziale 1.310 329

2. Aumenti 26 996

2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 26 996

a) relative a precedenti esercizi 26 996

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) altre - -

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -

2.3 Altri aumenti - -

3. Diminuzioni 1.252 15

3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 1.252 12

a) rigiri 1.252 12

b) svalutazioni per avvenuta irrecuperabilità - -

c) dovute al mutamento di criteri contabili - -

d) altre - -

3.2 Riduzione di aliquote fiscali - -

3.3 Altre diminuzioni - 3

4. Importo finale 84 1.310

10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita al patrimonio netto)

31/12/2019 31/12/2018

1. Importo iniziale 97 263

2. Aumenti 72 15

2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 72 15

a) relative a precedenti esercizi 72 15

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) altre - -

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -

2.3 Altri aumenti - -

3. Diminuzioni: - 181

3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio - 159

a) rigiri - 159

b) dovute al mutamento di criteri contabili

c) altre -

3.2 Riduzione di aliquote fiscali - -

3.3 Altre diminuzioni - 22

4. Importo finale 169 97

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10.7 Altre informazioni

Attività fiscali correnti:

La voce comprende crediti d’imposta verso l’amministrazione finanziaria dello Stato:

31/12/2019 31/12/2018

- Crediti d'imposta 428 1.779

- Acconti versati 64 68

- Crediti verso Erario per IRES, IRAP e Perdita Fiscale 7.198 7.244

Totale complessivo attività fiscali correnti 7.690 9.091

La voce è composta principalmente dal credito fiscale relativo alla perdita fiscale rilevata nella

dichiarazione UnicoSC2018 per l’anno fiscale 2017.

Passività fiscali correnti

Il fondo “passività fiscali correnti” comprende:

31/12/2019 31/12/2018

importo residuo dall'anno precedente - -

imposte stanziate nel bilancio d'esercizio:

- Irap ed Ires dell'esercizio 88 180

- utilizzo fondo residuo anno precedente - -

Totale fondo imposte correnti 88 180

SEZIONE 11 – ATTIVITA’ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITA’ IN VIA DI DISMISSIONE

E PASSIVITA’ ASSOCIATE – VOCE 110 DELL’ATTIVO E VOCE 70 DEL PASSIVO

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.

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SEZIONE 12 – ALTRE ATTIVITA’ - VOCE 120

12.1 Altre attività: composizione

31/12/2019 31/12/2018

Crediti verso l'Erario

Acconti imposta di bollo e imposta sostitutiva e IVA 5.886 6.074

Crediti d'imposta per finanziamenti sisma 11.862 9.033

Crediti verso l'erario per imposte indirette 35 26

Parziale 17.783 15.133

Assegni di c/c tratti su altri istituti

3.892 4.761

Assegni tratti su c/c di clientela

- -

Debitori diversi per commissioni attive

5.326 4.964

Disposizioni per causali varie da addebitare alla clientela

6 -

Conto transitorio ATM

480 1.367

Migliorie e spese incrementative su beni di terzi diverse da attività materiali

714 1.069

Conto transitorio rimesse contante tra filiali

4.214 3.873

Ratei attivi

- 1

Risconti attivi

449 121

Partite in corso di lavorazione mutui - -

Conto transitorio fatture 6 3

Conto transitorio banche 42 -

Bolli da recuperare 1.550 1.398

SDD da addebitare alla clientela 7.072 7.033

Diamanti in caveau 5.342 7.192

Altre partite 5.115 6.618

Totale 51.991 53.533

Di seguito vengono commentate le poste maggiormente significative e le nuove poste:

Crediti verso l’Erario

Tale voce accoglie tutti i crediti verso l’erario connesse con l’attività di sostituto d’imposta. La

sostanziale stabilità di tali crediti verso l’erario è riconducibile principalmente alla stabilità delle

aliquote fiscali. L’unico significativo scostamento è riconducibile al credito d’imposta connesso al

sisma del maggio 2012 (DL.74/2012 e DL.174/2012) principalmente per i finanziamenti per la

ricostruzione, le cui rate con scadenza 31/12/2019 generano tale credito che verrà utilizzato nei

mesi seguenti.

Assegni tratti su altri istituti e su c/c della clientela

Tali poste si riferiscono ad assegni in lavorazione e da addebitare che vengono sistemate nei primi

giorni del mese successivo.

Debitori diversi per commissioni attive

Tale posta si riferisce alla contropartita contabile delle commissioni attive imputate per competenza.

Migliorie e spese incrementative su beni di terzi

Tale posta è rappresentata dalle spese incrementative sostenute su immobili di terzi. Tali oneri sono

ammortizzati in base alla residua durata dei contratti di locazione.

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118

Bolli da recuperare

Tali importi si riferiscono all’imposta di bollo recuperata dalla clientela nelle prime settimane

dell’anno successivo ma di competenza dell’esercizio di bilancio, la significativa riduzione rispetto

all’anno precedente è dovuta al passaggio alla rendicontazione trimestrale anche sui dossier

amministrati come già avveniva per i dossier gestiti, con evidenti effetti sul recupero del bollo dalla

clientela.

SDD da addebitare alla clientela

Tali importi si riferiscono agli SDD (Sepa Direct Debit) pervenuti e non ancora scaduti e pertanto in

attesa di essere addebitati alla clientela.

Diamanti in caveau

Tale voce si riferisce al controvalore dei diamanti in caveau.

Altre partite

Tale posta è rappresentata principalmente da conti transitori.

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PASSIVO

SEZIONE 1 – PASSIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO -

VOCE 10

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti

verso banche

TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI

31/12/2019 31/12/2018

Valore

Bilancio

Fair value Valore

Bilancio

Fair Value

Livello

1

Livello

2

Livello

3

Livello

1

Livello

2

Livello

3

1. Debiti verso banche centrali 342.911 X X X 494.319 X X X

2. Debiti verso banche 85.883 X X X 140.900 X X X

2.1 Conti correnti e depositi a vista 2.604 X X X 1.731 X X X

2.2 Depositi a scadenza 2.940 X X X - X X X

2.3 Finanziamenti 80.339 X X X 139.169 X X X

2.3.1 Pronti contro termine passivi 80.339 X X X 139.169 X X X

2.3.2 Altri - X X X - X X X

2.4 Debiti per impegni di riacquisto di

propri strumenti patrimoniali - X X X - X X X

2.5 Debiti per leasing - X X X X X X

2.6 Altri debiti - X X X - X X X

TOTALE 428.794 - - 428.794 635.219 - - 635.219

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti

verso clientela

TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI

31/12/2019 31/12/2018

Valore

Bilancio

Fair value Valore

Bilancio

Fair Value

Livello

1

Livello

2

Livello

3

Livello

1

Livello

2

Livello

3

1 Conti correnti e depositi a vista 1.433.202 X X X 1.364.183 X X X

2 Depositi a scadenza 305.856 X X X 293.594 X X X

3 Finanziamenti 453.700 X X X 398.088 X X X

3.1 Pronti contro termine passivi 75.500 X X X 20.906 X X X

3.2 Altri 378.200 X X X 377.182 X X X

4 Debiti per impegni di riacquisto di

propri strumenti patrimoniali X X X X X X

5 Debiti per leasing 9.724

6 Altri debiti 33.620 X X X 90.094 X X X

TOTALE 2.236.102 - - 2.236.106 2.145.959 - - 2.145.964

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120

1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli

in circolazione

TIPOLOGIA TITOLI/VALORI

31/12/2019 31/12/2018

Valore

Bilancio

Fair value Valore

Bilancio

Fair Value

Livello

1

Livello

2

Livello

3

Livello

1

Livello

2

Livello

3

A. Titoli 40.148 39.943 55.057 54.857

1. obbligazioni 38.119 - - 37.914 50.866 - - 50.666

1.1 strutturate - - - - - - - -

1.2 altre 38.119 - - 37.914 50.866 - - 50.666

2. altri titoli 2.029 - - 2.029 4.191 - - 4.191

2.1 strutturati - - - - - - - -

2.2 altri 2.029 - - 2.029 4.191 - - 4.191

TOTALE 40.148 - - 39.943 55.057 - - 54.857

Le obbligazioni emesse dalla Cassa, pur essendo strumenti finanziari molto semplici, vengono

classificate di “livello 3” in quanto gli spread creditizi e di liquidità utilizzati non vengono desunti

direttamente dal mercato. Nel corso del 2019 non è stata emessa alcuna obbligazione,

analogamente all’anno precedente.

1.4 Dettaglio dei debiti/titoli subordinati

Al 31 dicembre 2019 i titoli subordinati, presenti tra i titoli in circolazione, ammontano a 7.370 mila

euro, rispetto a 6.815 mila euro dell’esercizio precedente.

I titoli subordinati emessi presentano le seguenti caratteristiche:

Titolo Codice titolo Data di

emissione Data di

scadenza Tasso

interesse

Valore

nominale complessivo

al 31/12/2019

Valore nominale

(al netto dei

riacquisti) al

31/12/2019

Valore di bilancio al 31/12/2019

CR CENTO/ZC SUB 20210218 IT0004678436 18/02/2011 18/02/2021 Zero Coupon 6.487 6.356 5.818

CR CENTO/ZC SUB 20210218 IT0004690001 18/02/2011 18/02/2021 Zero Coupon 1.700 1.700 1.552

8.187 8.056 7.370

In caso di liquidazione della banca, le obbligazioni saranno rimborsate in concorso con gli altri

creditori aventi pari grado di subordinazione, solo dopo che saranno stati rimborsati tutti i creditori

privilegiati, i creditori chirografari e quelli con minor grado di subordinazione e prima di quelli

aventi un più elevato grado di subordinazione.

1.5 Dettaglio dei debiti strutturati Non sono presenti debiti strutturati.

1.6 Debiti per leasing Non sussistono passività della specie.

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121

SEZIONE 2 – PASSIVITA’ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE - VOCE 20

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI

31/12/2019 31/12/2018

VN

FV

FV* VN

FV

FV* Livello

1

Livello

2

Livello

3

Livello

1

Livello

2

Livello

3

A. Passività per cassa

1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -

2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - -

3. Titoli di debito - - - - - - - - - -

3.1 Obbligazioni - - - - - - - - - -

3.1.1 Strutturate - - - - X - - - - X

3.1.2 Altre - - - - X - - - - X

3.2 Altri titoli - - - - - - - - - -

3.2.1 Strutturati - - - - X - - - - X

3.2.2 Altri - - - - X - - - - X

TOTALE A - - - - - - - - - -

B. Strumenti derivati

1. Derivati finanziari - 4.591 - - - 2.913 -

1.1 Di negoziazione X - 4.591 - X X - 2.913 - X

1.2 Connessi con la fair value option X - - - X X - - - X

1.3 Altri X - - - X X - - - X

2. Derivati creditizi - - - - - -

2.1 Di negoziazione X - - - X X - - - X

2.2 Connessi con la fair value option X - - - X X - - - X

2.3 Altri X - - - X X - - - X

TOTALE B X - 4.591 - X X - 2.913 - X

TOTALE A+B X - 4.591 - X X - 2.913 - X

Legenda: VN = valore nominale o nozionale

FV* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla

data di emissione

2.2 Dettaglio delle “Passività finanziarie di negoziazione": passività subordinate All’interno di tale voce non sono presenti passività subordinate.

2.3 Dettaglio delle “Passività finanziarie di negoziazione": debiti strutturati All’interno di tale voce non sono presenti debiti strutturati.

SEZIONE 3 – PASSIVITA’ FINANZIARIE DESIGNATE AL FAIR VALUE - VOCE 30

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.

SEZIONE 4 – DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 40

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.

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122

SEZIONE 5 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITA’ FINANZIARIE

OGGETTO DI COPERTURA GENERICA - VOCE 50

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.

SEZIONE 6 – PASSIVITA’ FISCALI - VOCE 60

Si rimanda alla Sezione 10 dell’attivo.

SEZIONE 7 – PASSIVITA’ ASSOCIATE AD ATTIVITA’ IN VIA DI DISMISSIONE -

VOCE 70

Si rimanda alla sezione 11 dell’attivo.

SEZIONE 8 – ALTRE PASSIVITA’ – VOCE 80

8.1 Altre passività: composizione

31/12/2019 31/12/2018

Importi da versare all'Erario per conto terzi 3.483 3.247

Importi da versare all'Erario per imposte indirette 546 591

Somme a disposizione per bonifici da eseguire 8.213 15.260

Mav presentati da clientela 228 335

Fatture da ricevere 469 351

Debiti verso fornitori 1.013 849

Versamenti da effettuare ad enti previdenziali 1.064 1.109

Partite illiquide di portafoglio stralciate dai conti di pertinenza 26.670 27.044

Depositi cauzionali 53 54

Debiti per commissioni passive 151 89

Titoli da accreditare alla clientela - 352

Conto transitorio carte di credito 1.026 1.791

Carte di credito per pagamenti rateali 587 686

IVA da versare 43 55

Conto transitorio assegni 9 130

Ratei e risconti passivi 342 254

Debiti verso personale dipendente 1.293 1.839

Conto transitorio banche - -

Negoziazione valute 52 444

Altre partite 3.716 4.370

Totale 48.958 58.850

Si riporta di seguito un commento alle poste maggiormente significative o nuove:

Somme a disposizione per bonifici da eseguire Tale posta si riferisce principalmente ai bonifici da accreditare e relativi per lo più alla

movimentazione degli ultimi giorni dell’esercizio.

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123

Fatture da ricevere Tale posta accoglie la contropartita contabile delle fatture passive stanziate per competenza.

Conto transitorio assegni Si tratta degli assegni ICCRI emessi in attesa di regolamento.

Ratei e risconti passivi Tale voce accoglie alcune tipologie di ratei e i risconti passivi che non sono stati ricondotti a voce

propria.

Debiti verso personale dipendente Si tratta dei debiti verso personale dipendente per ferie maturate e non godute che saranno liquidati

nell’esercizio successivo.

La voce accoglie anche il conto del debito residuo per gli incentivi all’esodo relativi all’accordo

2017-2020.

Partite illiquide di portafoglio stralciate dai conti di pertinenza Si tratta dello sbilancio degli addebiti e degli accrediti non ancora liquidi alla data di riferimento del

bilancio, stornati, ai fini contabili, dai relativi conti di pertinenza.

Altre partite Tale posta è rappresentata principalmente da conti transitori.

SEZIONE 9 – TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE – VOCE 90

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

31/12/2019 31/12/2018

A. Esistenze iniziali 3.315 3.472

B. Aumenti 135 1

B1. Accantonamento dell'esercizio 135 1

B2. Altre variazioni - -

C. Diminuzioni 162 158

C1. Liquidazioni effettuate 162 158

C2. Altre variazioni - -

D. Rimanenze finali 3.288 3.315

TOTALE 3.288 3.315

La valutazione attuariale ha richiesto un accantonamento pari a 40 mila euro ed un ulteriore

accantonamento di 95 mila euro relativi a utili/perdite attuariali contabilizzati in contropartita ad

una riserva di patrimonio netto.

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9.2 Altre informazioni

A partire dal 1 gennaio 2007 la Legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto

modificazioni rilevanti nella disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla

destinazione del proprio TFR maturando.

In particolare, mentre le quote maturate sino al 31/12/2006 sono rimaste in azienda, nel corso del

primo semestre 2007 i lavoratori hanno potuto scegliere se indirizzare i nuovi flussi di TFR a forme

pensionistiche complementari ovvero mantenere il medesimo presso la Società, nel qual caso

quest’ultima è tenuta a versare i contributi ad un conto di tesoreria istituito presso l’INPS.

Il TFR maturato entro il 1° gennaio 2007 (o alla data di effettuazione della scelta nei casi di

destinazione a forma di previdenza complementare) continua ad essere configurato come un

“beneficio successivo al rapporto di lavoro” classificato come “piano a benefici definiti” e

conseguentemente la passività connessa è sottoposta a valutazione attuariale, che rispetto alla

metodologia di calcolo applicata fino al 31 dicembre 2006, non tiene più conto del tasso annuo

medio di aumento delle retribuzioni, in quanto i benefici dei dipendenti sono da considerarsi quasi

interamente maturati (con la sola eccezione della rivalutazione).

Le ipotesi utilizzate da un attuario indipendente per la determinazione delle passività alla data di

riferimento del bilancio sono di seguito esposte:

Basi tecniche economico - finanziarie

Tasso annuo di attualizzazione (*) 0,37% (indice Iboxx Corporate AA duration 7-10)

Tasso annuo di inflazione 1,20%

Tasso annuo incremento TFR 2,40%

Basi tecniche demografiche

Mortalità Tavola di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria

dello Stato

Inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso

Età pensionamento Raggiungimento dei requisiti minimi prevista

dall’Assicurazione Generale Obbligatoria

La frequenza annua di accesso di anticipazione del TFR desunta dalle esperienze storiche della

società risultata pari al 3,50% mentre la frequenza annua di turn over è risultata pari al 3%.

Il DBO al 31 dicembre 2019 ammonta a euro 3.288 mila.

Si riporta nel seguito l’analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale rilevante alla fine

dell’esercizio, mostrando gli effetti che ci sarebbero stati a seguito delle variazioni delle ipotesi

attuariali ragionevolmente possibili a tale data, in termini assoluti.

ANALISI DI SENSITIVITA' 31/12/2019

Tasso di turnover +1,00% 2.976

Tasso di turnover -1,00% 3.008

Tasso di inflazione +0,25% 3.019

Tasso di inflazione -0,25% 2.964

Tasso di attualizzazione +0,25% 2.948

Tasso di attualizzazione -0,25% 3.037

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SEZIONE 10 – FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 100

10.1 Fondi per rischi ed oneri: composizione

VOCI/VALORI 31/12/2019 31/12/2018

1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate 286 670

2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate - -

3. Fondi di quiescenza aziendali - -

4. Altri fondi per rischi ed oneri 2.036 1.760

4.1 controversie legali e fiscali 1.397 1.283

4.2 oneri per il personale 313 156

4.3 altri 326 321

TOTALE 2.322 2.430

10.2 Fondi per rischi ed oneri: variazioni annue

Fondi su altri

impegni e

altre garanzie rilasciate

Fondi di

quiescenza

Altri fondi

per rischi ed oneri

TOTALE

A. Esistenze iniziali - - 1.760 1.760

B. Aumenti - - 514 514

B1. Accantonamento dell'esercizio - - 349 349

B2. Variazioni dovute al passare del tempo - - - -

B3. Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - - -

B4. Altre variazioni - - 165 165

C. Diminuzioni - - 238 238

C1. Utilizzo nell'esercizio - - 220 220

C2. Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - - -

C3. Altre variazioni - - 18 18

D. Rimanenze finali - - 2.036 2.036

10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Fondi per rischio di credito relativo a impegni e

garanzie finanziarie rilasciate

Primo stadio Secondo

stadio

Terzo

stadio Totale

Impegni a erogare fondi 69 4 - 73

Garanzie finanziarie rilasciate 183 18 12 213

TOTALE 252 22 12 286

10.4 Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate Non sono presenti fondi della specie.

10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.

10.6 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi Gli “altri fondi” sono costituiti da:

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126

- controversie legali: il fondo è costituito per fronteggiare le perdite su cause passive e

revocatorie fallimentari; i tempi sono dettati dalla “giustizia civile”, gli importi accantonati

sono il frutto di valutazioni analitiche su ciascuna pratica dove il “petitum” viene ponderato

per la probabilità che ha la Cassa di soccombere nella causa;

- oneri per il personale: include il “fondo di contingenza” relativo all’impegno a corrispondere

un capitale aggiuntivo alle prestazioni in caso di cessazione dal servizio per morte o invalidità

permanente.

- altri fondi: si tratta di accantonamenti a fronte di rischi derivanti dai reclami.

SEZIONE 11 – AZIONI RIMBORSABILI – VOCE 120

Sezione non applicabile.

SEZIONE 12 – PATRIMONIO DELL’IMPRESA – VOCI 110,130,140,150,160,170 e 180

12.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione

31/12/2019 31/12/2018

Capitale Sociale 77.142 77.142

TOTALE 77.142 77.142

Il capitale è interamente sottoscritto e versato ed è costituito da n. 14.949.935 azioni ordinarie di

nominali 5,16 Euro cadauna. Alla data di chiusura dell’esercizio la banca non aveva in portafoglio

azioni di propria emissione.

12.2 Capitale – Numero azioni: variazioni annue Nel corso dell’esercizio 2019 il numero delle azioni non ha subito variazioni.

12.3 Capitale: altre informazioni Non si segnalano altre informazioni rispetto a quelle già segnalate nei precedenti paragrafi.

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12.4 Riserve di utili: altre informazioni Nella tabella seguente, come richiesto dall’articolo 2427 c.c comma 7 bis, sono illustrate in modo

analitico le voci di patrimonio netto con l’indicazione della loro origine, possibilità di utilizzazione

e distribuibilità.

Natura/Descrizione Importo

Quota disponibile per

Possibilità di utilizzazione

Quota disponibile

Capitale 77.142 - -

Sovrapprezzo di emissione azioni 30.851 ABC (1) 30.851

Riserve

Riserva legale 27.057 A(2) B -

Riserva statutaria 29.606 ABC 29.606

Riserva straordinaria 40.080 ABC 40.080

Riserva da conferimento ex L. n. 218 /90 5.420 ABC 5.420

Riserva costituita ai sensi Dlgs 124/93 53 ABC 53

Riserva da First time adoption (30.763) -

Riserva utile/perdita titoli di capitale FVOCI 36 ABC 36

Utili portati a nuovo 1.174 ABC 1.174

Altre Riserve (3.158)

Riserve da valutazione

Riserva da FTA per effetto della valutazione al "costo presunto" delle

attività materiali 7 ABC 7

Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (617) (3)

Riserve di valutazione di attività finanziarie valutate al fair value con

impatto sulla redditività complessiva 6.518 (3)

Copertura dei flussi finanziari - (3)

Azioni proprie -

Strumenti di Capitale -

TOTALE 183.406 107.227

Perdite d'esercizio (15.372)

TOTALE PATRIMONIO NETTO 168.034

(*) A = per aumento di capitale; B = per copertura perdite; C = per distribuzione ai soci.

(1) la riserva sovrapprezzo di emissione può essere distribuita solamente se la riserva legale ha raggiunto il quinto del

capitale sociale (art. 2431).

(2) La riserva legale è utilizzabile per aumento di capitale (A) per la quota che supera un quinto del capitale sociale.

(3) La riserva è indisponibile ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs. n. 38/2005

12.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.

12.6 Altre informazioni La banca ha deciso di riclassificare il credito nel confronti della Holding Cr Cento (pari a Euro

3.158 mila) a riduzione del patrimonio netto, alla voce riserve di utili, al fine di annullare l’effetto

del possesso, da parte della stessa Holding, della propria quota di partecipazione nella Cassa di

Risparmio.

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Altre informazioni

1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate (diversi da quelli designati al fair value)

Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate

31/12/2019 31/12/2018 Primo

stadio

Secondo

stadio

Terzo

stadio

Impegni a erogare fondi 606.767 3.632 1.152 611.551 635.239

a) Banche Centrali - - - - -

b) Amministrazioni pubbliche 83.846 - - 83.846 87.003

c) Banche - - - - -

d) Altre società finanziarie 25.412 202 33 25.647 19.663

e) Società non finanziarie 459.008 2.841 1.118 462.967 489.510

f) Famiglie 38.501 589 1 39.091 39.063

Garanzie finanziarie rilasciate 34.188 60 54 34.302 59.616

a) Banche Centrali - - - - -

b) Amministrazioni pubbliche - - - - 71

c) Banche 37 - - 37 39

d) Altre società finanziarie 410 - - 410 808

e) Società non finanziarie 30.842 58 54 30.954 53.470

f) Famiglie 2.899 2 - 2.901 5.228

2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate

Valore nominale

31/12/2019 31/12/2018

Altre garanzie rilasciate 44.932 -

di cui: deteriorati 610 -

a) Banche Centrali - -

b) Amministrazioni pubbliche 81 -

c) Banche 4.461 -

d) Altre società finanziarie 479 -

e) Società non finanziarie 37.069 -

f) Famiglie 2.842 -

Altri impegni 8 -

di cui: deteriorati - -

a) Banche Centrali - -

b) Amministrazioni pubbliche - -

c) Banche - -

d) Altre società finanziarie 8 -

e) Società non finanziarie - -

f) Famiglie - -

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

PORTAFOGLI 31/12/2019 31/12/2018

1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - -

2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 270.224 508.003

3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 244.760 160.539

4. Attività materiali - -

di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze - -

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129

Il dettaglio delle attività costituite a garanzia è il seguente:

31/12/2019 31/12/2018

- Titoli ceduti a fronte di operazioni di pronti contro termine 360.091 160.656

- Titoli a garanzia di operazioni di raccolta sull'eurosistema 154.893 507.886

- Titoli a garanzia di altre operazioni - -

514.984 668.542

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

TIPOLOGIA SERVIZI 31/12/2019

1.Esecuzione di ordini per conto della clientela 242

a) acquisti 119

1. regolati 119

2. non regolati -

b) vendite 123

1. regolate 123

2. non regolate -

2. Gestioni di portafogli 367.785

3. Custodia e amministrazione di titoli 2.928.176

a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le

gestioni di portafogli) -

1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio -

2. altri titoli -

b) titoli di terzi in deposito (escluse le gestioni di portafogli): altri 1.110.589

1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 113.868

2. altri titoli 996.721

c) titoli di terzi depositati presso terzi 941.772

d) titoli di proprietà depositati presso terzi 875.815

4. Altre operazioni -

La voce “Negoziazione di strumenti finanziari per conto terzi” si riferisce ai controvalori delle

operazioni effettuate con la clientela.

Il valore relativo alle “Gestioni patrimoniali” è rappresentato dal valore di mercato dei patrimoni

gestiti.

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5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi

quadro di compensazione o ad accordi similari

Forme tecniche

Ammontare

lordo delle

attività

finanziarie

Ammontare

delle

passività

finanziarie

compensato in bilancio

Ammontare

netto delle

attività

finanziarie

riportato in bilancio

Ammontari

correlati non

oggetto di

compensazione in

Bilancio

Ammontare

netto

Ammontare

netto

Strumenti finanziari

Depositi

di

contante posti a

garanzia

31/12/2019 31/12/2018

(a) (b) (c=a-b) (d) (e) (f=c-d-e)

1. Derivati 29 - 29 26 - 3 12

2. Pronti contro termine - - - - - - -

3. Prestito titoli - - - - - - -

4. Altre - - - - - - -

TOTALE 31/12/19 29 - 29 26 - 3 X

TOTALE 31/12/18 127 - 127 115 - X 12

La Cassa ha in essere contratti su strumenti derivati con primari istituti bancari internazionali, nei

quali è prevista la compensazione; tali contratti su derivati fanno riferimento ad accordi quadro

standard ISDA (International Swaps and Derivatives Association).

Gli importi indicati, nel bilancio non risultano mai compensati in quanto non risultano soddisfatti i

criteri previsti dal paragrafo 42 dello IAS 32.

6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi

quadro di compensazione o ad accordi similari

Forme tecniche

Ammontare lordo delle

passività

finanziarie

Ammontare

delle attività

finanziarie

compensato

in bilancio

Ammontare

netto delle passività

finanziarie

riportato in

bilancio

Ammontari

correlati non

oggetto di compensazione in

Bilancio

Ammontare

netto

Ammontare

netto

Strumenti

finanziari

Depositi

di

contante

posti a

garanzia

31/12/2019 31/12/2018

(a) (b) (c=a-b) (d) (e) (f=c-d-e)

1. Derivati 3.390 - 3.390 26 7.970 (4.606) (4.400)

2. Pronti contro termine - - - - - -

3. Prestito titoli - - - - - -

4. Altri - - - - - -

TOTALE 31/12/19 3.390 - 3.390 26 7.970 (4.606) x

TOTALE 31/12/18 2.305 - 2.305 115 6.590 X (4.400)

Il principio IFRS 7 richiede di fornire specifica informativa circa gli strumenti finanziari che sono

stati compensati nello Stato Patrimoniale ai sensi dello IAS 32 o che sono potenzialmente

compensabili, al ricorrere di determinate condizioni, ma vengono esposti nello Stato Patrimoniale

senza effettuare compensazioni in quanto regolati da “accordi quadro di compensazione o similari”

che non rispettano tutti i criteri stabiliti dallo IAS 32 paragrafo 42.

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La Cassa ha in essere contratti su strumenti derivati con primari istituti bancari internazionali, nei

quali è prevista la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie in caso di default della

controparte; tali contratti su derivati fanno riferimento ad accordi quadro standard ISDA

(International Swaps and Derivatives Association).

Gli importi indicati, nel bilancio non risultano compensati in quanto non risultano soddisfatti i

criteri previsti dal paragrafo 42 dello IAS 32.

Relativamente ai valori inseriti nelle tabelle 5 e 6 in linea con quanto previsto dall’IFRS 7 e dalle

nuove disposizioni che regolano il bilancio delle banche, si segnala che:

- le operazioni in derivati sono rappresentate al fair value;

- i “Depositi in contante ricevuti/dati in garanzia” sono evidenziati nella colonna (e);

- nella colonna (f) “Ammontare netto” è indicata l’esposizione creditoria/debitoria netta verso la

controparte;

7. Operazioni di prestito titoli La Cassa non ha in essere operazioni della specie.

8. Informativa sulle attività a controllo congiunto La Cassa non ha in essere operazioni della specie.

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Parte C – Informazioni sul conto economico

SEZIONE 1 – Gli interessi – Voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

VOCI/FORME TECNICHE Titoli di

debito Finanziamenti

Altre

operazioni 31/12/2019 31/12/2018

1. Attività finanziarie valutate al fair value con

impatto a conto economico: - - - - 1

1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - 1

1.2 Attività finanziarie designate al fair value - - - - -

1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente

valutate al fair value - - - - -

2. Attività finanziarie valutate al fair value con

impatto sulla redditività complessiva 629 - X 629 306

3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: 1.222 47.394 - 48.616 49.724

3.1 Crediti verso banche 69 X 69 37

3.2 Crediti verso clientela 1.222 47.325 X 48.547 49.687

4. Derivati di copertura X X - - -

5. Altre attività X X - - -

6. Passività finanziarie X X X 1.407 1.407

Totale 1.851 47.394 - 50.652 51.438

di cui: interessi attivi su attività impaired - 6.242 - 6.242 10.477

di cui: interessi attivi su leasing finanziario - - - - 0

Gli interessi maturati sulle passività finanziarie sono relativi al TLTRO2.

Nei crediti verso clientela sono compresi interessi per 4.194 mila euro su posizioni in sofferenza, 1.627

mila euro su posizioni in inadempienza probabile e 532 mila euro su esposizioni appartenenti alla

categoria degli scaduti e/o sconfinanti deteriorati.

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

31/12/2019 31/12/2018

Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 77 34

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133

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

VOCI/FORME TECNICHE Debiti Titoli Altre

operazioni 31/12/2019 31/12/2018

1. Passività finanziarie valutate al costo

ammortizzato 12.240 3.054 - 15.294 13.155

1.1 Debito verso banche centrali 2 X X 2 9

1.2 Debiti verso banche 46 X X 46 8

1.3 Debiti verso clientela 12.192 X X 12.192 8.881

1.4 Titoli in circolazione X 3.054 X 3.054 4.257

2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -

3. Passività finanziarie designate al fair value - - - - -

4. Altre passività e fondi X X - - -

5. Derivati di copertura X X - - 9

6. Attività finanziarie X X X 722 1.081

TOTALE 12.240 3.054 - 16.016 14.245

di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing 259 - 259 -

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

1.4.1 Interessi passivi su passività in valuta

31/12/2019 31/12/2018

Interessi passivi su passività in valuta 24 1

1.5 Differenziali relativi alle operazioni di copertura

VOCI 31/12/2019 31/12/2018

A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura: - 18

B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura: - (27)

C. Saldo (A-B) - (9)

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134

SEZIONE 2 – Le commissioni – Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

TIPOLOGIA SERVIZI/VALORI 31/12/2019 31/12/2018

a) garanzie rilasciate 830 745

b) derivati su crediti -

c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 16.378 16.208

1. negoziazione di strumenti finanziari 1 1

2. negoziazione di valute 46 125

3. gestioni individuali di portafogli 4.150 4.660

4. custodia e amministrazione di titoli 145 161

5. banca depositaria 155 151

6. collocamento di titoli 5.297 5.264

7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 530 440

8. attività di consulenza 195 203

8.1 in materia di investimenti 195 203

8.2 in materia di struttura finanziaria - -

9. distribuzione di servizi di terzi 5.859 5.203

9.1 gestioni di portafogli - -

9.1.1 individuali - -

9.1.2 collettive - -

9.2 prodotti assicurativi 4.664 4.230

9.3 altri prodotti 1.195 973

d) servizi di incasso e pagamento 4.530 4.576

f) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -

e) servizi per operazioni di factoring - -

g) esercizio di esattorie e ricevitorie - -

h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione - -

i) tenuta e gestione dei conti correnti 4.359 4.555

j) altri servizi 3.878 4.263

TOTALE 29.975 30.347

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

CANALI/VALORI 31/12/2019 31/12/2018

a) presso propri sportelli 15.306 15.127

1. gestioni di portafogli 4.150 4.660

2. collocamento di titoli 5.297 5.264

3. servizi e prodotti di terzi 5.859 5.203

b) offerta fuori sede - -

1. gestioni di portafogli - -

2. collocamento di titoli - -

3. servizi e prodotti di terzi - -

c) altri canali distributivi - -

1. gestioni di portafogli - -

2. collocamento di titoli - -

3. servizi e prodotti di terzi - -

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135

2.3 Commissioni passive: composizione

SERVIZI/VALORI 31/12/2019 31/12/2018

a) garanzie ricevute 32 22

b) derivati su crediti - -

c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 226 216

1. negoziazione di strumenti finanziari 27 23

2. negoziazione di valute - -

3. gestioni di portafogli 54 43

3.1 proprie 54 43

3.2 delegate da terzi - -

4. custodia e amministrazione di titoli 145 148

5. collocamento di strumenti finanziari - 1

6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti, servizi - 1

d) servizi di incasso e pagamento 1.385 1.292

e) altri servizi 735 795

TOTALE 2.378 2.325

SEZIONE 3 – Dividendi e proventi simili – Voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

VOCI/PROVENTI

31/12/2019 31/12/2018

Dividendi Proventi

simili Dividendi

Proventi

simili

A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - -

B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - - - -

C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività

complessiva 1.534 - 1.495 -

D. Partecipazioni - - - -

TOTALE 1.534 1.495 -

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136

SEZIONE 4 – Il risultato netto dell’attività di negoziazione – Voce 80

4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione

OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI Plusvalenze

(A)

Utili da

negoziazione

(B)

Minusvalenze

(C)

Perdite da

negoziazione

(D)

Risultato

netto

(A+B) -

(C+D)

1. Attività finanziarie di negoziazione - 586 - - 586

1.1 Titoli di debito - 586 - - 586

1.2 Titoli di capitale - - - - -

1.3 Quote di O.I.C.R. - - - - -

1.4 Finanziamenti - - - - -

1.5 Altre - - - - -

2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -

2.1 Titoli di debito - - - - -

2.2 Debiti - - - - -

2.3 Altre - - - - -

Attività e passività finanziarie: differenze di

cambio X X X X 280

3. Strumenti derivati 1.280 542 (1.952) (36) (165)

3.1 Derivati Finanziari 1.280 542 (1.952) (36) (166)

- Su titoli di debito e tassi d'interesse 1.280 524 (1.952) (19) (167)

- Su titoli di capitale e indici azionari - 18 - (17) 1

- Su valute e oro X X X X 1

- altri - - - - -

3.2 Derivati su crediti

di cui: coperture naturali connesse con la fair value

option X X X X -

TOTALE 1.280 1.128 (1.952) (36) 701

I risultati economici dell’attività di negoziazione risentono dell’ormai esigua attività di trading

effettuata dalla Cassa. L’attività in strumenti derivati è effettuata a copertura di poste dell’attivo e/o del

passivo.

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SEZIONE 5 – Il risultato netto dell’attività di copertura – Voce 90

Voce non applicabile.

SEZIONE 6 – Utili (perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100

6.1 Utili (perdite) da cessione/riacquisto: composizione

VOCI/COMPONENTI REDDITUALI

31/12/2019 31/12/2018

Utili Perdite Risultato

netto Utili Perdite

Risultato

netto

A. Attività finanziarie

1. Attività finanziarie valutate al costo

ammortizzato: 42 (603) (561) 4.562 (14.986) (10.424)

1.1 Crediti verso banche - - - - - -

1.2 Crediti verso clientela 42 (603) (561) 4.562 (14.986) (10.424)

2. Attività finanziarie valutate al fair value con

impatto sulla reddititività complessiva 5.482 (2.994) 2.488 3.320 (201) 3.119

2.1 Titoli di debito 5.482 (2.994) 2.488 3.320 (201) 3.119

2.2 Finanziamenti - - - - - -

TOTALE ATTIVITA' (A) 5.524 (3.597) 1.927 7.882 (15.187) (7.305)

B. Passività finanziarie valutate al costo

ammortizzato 2 (7) (5) 8 (3) 5

1. Debiti verso banche - - - - - -

2. Debiti verso clientela - - - - - -

3. Titoli in circolazione 2 (7) (5) 8 (3) 5

TOTALE PASSIVITA' (B) 2 (7) (5) 8 (3) 5

La perdita relativi alla voce “crediti verso clientela” per 603 mila euro attiene alla cessione di alcuni

crediti avvenuta nel 2019.

Relativamente alle “Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva -

Titoli di debito” gli utili netti sono imputabili principalmente a cessioni di titoli di Stato.

SEZIONE 7 – Il risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al Fair Value con

impatto a conto economico – Voce 110

7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con

impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair

value

Fattispecie non presente.

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138

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con

impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente

valutate al fair value

OPERAZIONI/COMPONENTI

REDDITUALI

Plusvalenze

(A)

Utili da

realizzo

(B)

Minusvalenze

(C)

Perdite da

realizzo (B)

Risultato netto

(A+B) - (C+D)

1. Attività finanziarie 65 - (1.349) - (1.284)

1.1 Titoli di debito - - - - -

1.2 Titoli di capitale - - - - -

1.3 Quote di O.I.C.R. 65 - (1.349) - (1.284)

1.4 Finanziamenti - - - - -

2. Attività finanziarie in valuta: differenze

di cambio X X X X -

TOTALE 65 - (1.349) - (1.284)

SEZIONE 8 – Le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito – Voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo

ammortizzato: composizione

OPERAZIONI/COMPONENTI

REDDITUALI

RETTIFICHE DI VALORE

(1)

RIPRESE DI

VALORE (2)

31/12/2019 31/12/2018 Primo e

secondo

stadio

Terzo stadio Primo e

secondo

stadio

Terzo

stadio Write-

off Altre

A. Crediti verso banche (4) - - - - (4) 26

- Finanziamenti (4) - - - - (4) 26

- Titoli di debito - - - - - - -

di cui: crediti impaired acquisiti o originati - - - - - - -

B. Crediti verso clientela - (320) (30.747) 692 6.964 (23.411) (8.241)

- Finanziamenti - (320) (30.747) 264 6.964 (23.839) (7.571)

- Titoli di debito - - - 428 - 428 (670)

di cui: crediti impaired acquisiti o originati - - - - - - -

C. Totale (4) (320) (30.747) 692 6.964 (23.415) (8.215)

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair

value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

OPERAZIONI/COMPONENTI

REDDITUALI

RETTIFICHE DI VALORE

(1)

RIPRESE DI

VALORE (2)

31/12/2019 31/12/2018 Primo e

secondo stadio

Terzo stadio Primo e

secondo stadio

Terzo

stadio Write-

off Altre

A. Titoli di debito - - - 669 - 669 (294)

B. Finanziamenti - - - - - - -

- Verso clientela - - - - - - -

- Verso banche - - - - - - -

di cui: attività finanziarie impaired

acquisite o originate - - - - - - -

TOTALE - - - 669 - 669 (294)

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139

SEZIONE 9 – Utile/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140

9.1 Utili (perdite) da modifiche contrattuali: composizione

Le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali

sono contabilizzate in funzione della significatività della modifica contrattuale medesima.

In particolare nel caso di rinegoziazioni considerate non significative si procede alla rideterminazione

del valore lordo attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi finanziari conseguenti alla

rinegoziazione, al tasso originario dell’esposizione. La differenza fra valore lordo dello strumento

finanziario prima e dopo la rinegoziazione delle condizioni contrattuali, adeguata per considerare le

associate modifiche alle rettifiche di valore cumulate, è iscritta a conto economico alla voce “140.

Utile/perdita da modifiche contrattuali senza cancellazioni”.

SEZIONE 10 – Spese amministrative – Voce 160

10.1 Spese per il personale: composizione

TIPOLOGIA DI SPESE/VALORI 31/12/2019 31/12/2018

1) Personale dipendente 28.824 29.158

a) salari e stipendi 20.058 20.419

b) oneri sociali 5.476 5.574

c) indennità di fine rapporto - -

d) spese previdenziali - -

e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 1.213 1.232

f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - -

- a contribuzione definita - -

- a benefici definita - -

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: 636 675

- a contribuzione definita 636 675

- a benefici definita - -

h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - -

i) altri benefici a favore dei dipendenti 1.441 1.258

2) Altro personale in attività 26 26

3) Amministratori e sindaci 393 451

4) Personale collocato a riposo 1 1

5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende (43) (7)

6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società - -

TOTALE 29.201 29.629

Per quanto riguarda la riga 1e) accantonamento al fondo TFR, si veda il commento nella Parte A

sezione 15.

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140

10.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

TIPOLOGIA DI SPESE/VALORI 31/12/2019 31/12/2018

Personale dipendente 425 426

a) dirigenti 7 7

b) quadri direttivi 134 131

c) restante personale dipendente 284 288

Altro personale 4 7

Numero complessivo dei dipendenti 429 433

Nella tavola sopra esposta viene esposto l’organico medio dell’anno, calcolato come media delle

evidenze suddivise per categoria a ciascun fine mese dell’anno.

Mentre il dato puntuale a fine anno del personale dipendente al 31/12/2019 è di 420 unità rispetto alle

426 unità del 31/12/2018; il dato puntuale a fine anno dell’altro personale è di 5 unità, diminuito di 2

unità rispetto al fine anno precedente.

10.3 Fondi di quiescenza aziendale a benefici definiti: costi e ricavi

Non vi sono attività classificate in questo comparto.

10.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

La voce “altri benefici a favore dei dipendenti” è così composta:

TIPOLOGIA DI SPESE/VALORI 31/12/2019 31/12/2018

- rimborso spese di trasferta 200 171

- spese per formazione 173 129

- altre spese contrattuali (buoni pasto e polizze assicurative) 824 747

- frange benefit 47 53

- oneri per l'incentivazione all'esodo 42 96

- altre spese 155 62

TOTALE 1.441 1.258

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141

10.5 Altre spese amministrative: composizione

TIPOLOGIA DI SPESE/VALORI 31/12/2019 31/12/2018

- stampati e cancelleria 218 253

- spese telefoniche e canoni collegamento reti esterne 928 1.001

- illuminazione, forza motrice, riscaldamento ed acqua 661 533

- spese postali 469 515

- contributi associativi 1.544 1.371

- informazioni e visure 653 725

- vigilanza e trasporto valori 484 491

- fitti passivi di immobili 139 1.586

- spese legali e vertenze 1.021 821

- spese per acquisizione tesorerie 4 4

- canoni e manutenzione software 594 857

- consulenze 1.332 1.524

- pubblicità e rappresentanza 633 645

- operazione a premi - 7

- elaborazioni elettroniche c/o terzi 6.238 5.152

- spese pulizia 290 291

- manutenzione mobili e macchine 688 789

- manutenzione immobili 167 207

- spese assicurazioni 152 135

- libri ed abbonamenti a giornali 63 55

- spese per trasporti 267 278

- altre spese 334 378

Parziale SPESE 16.879 17.618

Imposte indirette e tasse:

importi corrisposti nell'esercizio

- imposta di bollo 4.910 4.911

- imposta comunale sugli immobili 350 339

- imposta sostitutiva fin. Medio lungo termine 546 591

- contributi al fondo risoluzione 1.143 1.315

- altre 216 256

Parziale IMPOSTE E TASSE 7.165 7.412

TOTALE 24.044 25.030

Le spese amministrative vere e proprie ammontano a 16.879 mila euro e mostrano una diminuzione del

4,19% come evidenziato sul primo parziale della tabella.

Il secondo aggregato relativa alla componente “Imposte e Tasse” registra un ammontare pari a 7.165

mila euro in diminuzione del 3,33% rispetto allo stesso dell’esercizio precedente principalmente legato

ad una diminuzione dei contributi al fondo risoluzione.

SEZIONE 11 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri – Voce 170

11.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie

finanziarie rilasciate: composizione

Tale voce accoglie gli accantonamenti netti su crediti di firma e margini disponibili rispettivamente per

-367 mila euro e -17 mila euro.

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142

11.2 Accantonamenti netti relativi ad altri impegni e altre garanzie rilasciate: composizione

Voce non presente.

11.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

Voci / Valori 31/12/2019 31/12/2018

Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi ed oneri

- Revocatorie Fallimentari (38) (149)

- Rischi per Cause (80) (194)

- Altri Rischi ed Oneri 10 (35)

(108) (378)

SEZIONE 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 180

12.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

ATTIVITA'/COMPONENTE REDDITUALE Ammortamento

(A)

Rettifiche di

valore per

deterioramento

(B)

Riprese di

valore (C)

Risultato netto

(A + B - C)

A. Attività materiali 3.071 0 0 3.071

1. Ad uso funzionale 2.885 0 0 2.885

- Di proprietà 1.510 0 0 1.510

- Diritti d'uso acquisiti con il leasing 1.375 0 0 1.375

2. Detenute a scopo di investimento 186 0 0 186

- Di proprietà 186 0 0 186

- Diritti d'uso acquisiti con il leasing 0 0 0 0

3. Rimanenze 0 0 0 0

TOTALE 3.071 - - 3.071

SEZIONE 13 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 190

13.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione

ATTIVITA'/COMPONENTE REDDITUALE Ammortamento(A)

Rettifiche di

valore per

deterioramento(B)

Riprese

di

valore(C)

Risultato

netto (A

+ B - C)

A. Attività immateriali

A.1 Di proprietà 143 - - 143

- Generate internamente dall'azienda - - - -

- Altre 143 - - 143

A.2 Diritti d’uso acquisiti con il leasing - - - -

TOTALE 143 - - 143

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143

SEZIONE 14 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 200

14.1 Altri oneri di gestione: composizione

Gli “altri oneri di gestione” sono così composti:

Voci / Valori 31/12/2019 31/12/2018

- spese di manutenzione immobili di terzi 168 178

- spese ordinarie immobili di proprietà 34 62

- erogazioni liberali 8 15

- perdite su cause e reclami 831 175

- svalutazione diamanti 9.258 2.013

- sopravvenienze e malversazioni 180 144

Totale "altri oneri di gestione" (A) 10.479 2.587

Gli altri oneri di gestione sono prevalentemente composti dalla svalutazione sui diamanti, pari a euro

9.258 mila al 31 dicembre 2019.

14.2 Altri proventi di gestione: composizione

Gli “altri proventi di gestione” sono così composti:

Voci / Valori 31/12/2019 31/12/2018

- recupero imposta di bollo e imposta sostitutiva 5.431 5.478

- recupero spese legali 79 138

- recupero di spese servizi di outsourcing prestati 273 230

- fitti attivi 197 210

- recuperi da assicurazioni 3 24

- commissioni istruttoria veloce 154 357

- riprese di valore diamanti 0 121

- altri ricavi straordinari 412 415

Totale "altri proventi di gestione" (B) 6.549 6.973

Proventi netti sul conto economico (B) - (A) (3.930 ) 4.386

SEZIONE 15 – Utili (perdite) delle partecipazioni – Voce 220

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.

SEZIONE 16 – Risultato netto della valutazione al Fair Value delle attività materiali e

immateriali – Voce 230

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.

SEZIONE 17 – Rettifiche di valore dell’avviamento – Voce 240

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.

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144

SEZIONE 18 – Utili (perdite) da cessione di investimenti – Voce 250

18.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione

COMPONENTE REDDITUALE/VALORI 31/12/2019 31/12/2018

A. Immobili (67) 24

1. Utili da cessione - 24

2. Perdite da cessione (67) -

B. Altre attività 3 (6)

1. Utili da cessione 3 -

2. Perdite da cessione - (6)

RISULTATO NETTO (64) 18

SEZIONE 19 – Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 270

19.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione

COMPONENTI REDDITUALI/VALORI 31/12/2019 31/12/2018

1. Imposte correnti (-) - (180)

2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) (152) 256

3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -

3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui L. 214/2011 (+) - -

4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 2.388 (38)

5. Variazione delle imposte differite (+/-) 477 858

6. Imposte di competenza dell'esercizio (-)(-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) 2.713 896

19.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

Riconciliazione onere teorico - onere effettivo

31/12/2019

Utile della operatività corrente al lordo delle imposte (18.085)

Aliquota ordinaria applicabile 27,50%

Onere fiscale teorico (4.973)

Effetto delle variazioni in aumento rispetto all'aliquota ordinaria:

Costi indeducibili 246

Altre Componenti -

Effetto delle variazioni in diminuzione rispetto all'aliquota ordinaria:

Ricavi non imponibili (134)

Altre Componenti (143)

IRAP 98

DTA su perdita fiscale non iscritte 2.064

Componenti di precedenti esercizi 129

Onere fiscale effettivo 2.713

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SEZIONE 20 – Utili (perdite) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 290

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.

SEZIONE 21 – Altre informazioni

Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite nelle precedenti sezioni.

SEZIONE 22 – Utile per azione

22.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

Poiché non esistono azioni diverse da quelle ordinarie, né strumenti di incentivazione basati su stock

option, non sussistono effetti diluitivi sul capitale.

22.2 Altre informazioni

Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite.

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Parte D – Redditività complessiva Prospetto analitico della redditività complessiva

VOCI 31/12/2019 31/12/2018

10. Perdita d'esercizio (15.372) (992)

Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico ( 36 ) 371

20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività

complessiva: 37 353

a) Variazione di fair value 72 317 b) Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto ( 35 ) 36

30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico

(variazioni del proprio merito creditizio): - -

a) Variazione di fair value - - b) Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto - -

40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla

redditività complessiva sulla redditività complessiva:

- -

a) Variazione di fair value (strumento coperto) - - b) Variazione di fair value (strumento di copertura) - -

50. Attività materiali - - 60. Attività immateriali - - 70. Piani a benefici definiti ( 95 ) 45 80. Attività non correnti e gruppi di attivitaà in via di dismissione - -

90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio

netto - -

100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a

conto economico 22 - 27

Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 1.696 ( 2.038 )

110. Copertura di investimenti esteri: - - a) variazioni di fair value - - b) rigiro a conto economico - - c) altre variazioni - -

120. Differenze di cambio: - - a) variazioni di fair value - - b) rigiro a conto economico - - c) altre variazioni - -

130. Copertura dei flussi finanziari: - 9 a) variazioni di fair value - - b) rigiro a conto economico - 9 c) altre variazioni - -

di cui: risultato delle posizioni nette (IFRS 7, par24 C, lett. b, vi e IFRS 9, par.

6.6.4) - -

140. Strumenti di copertura: (elementi non designati) - - a) variazioni di fair value - - b) rigiro a conto economico - - c) altre variazioni - -

150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con

impatto sulla redditività complessiva: 2.865 ( 3.198 )

a) variazioni di fair value 540 - 3.186 b) rigiro a conto economico 2.325 - 12 - rettifiche per rischio di credito ( 669 ) 294 - utili/perdite da realizzo 2.994 - 306 c) altre variazioni - -

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160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: - - a) variazioni di fair value - - b) rigiro a conto economico - - c) altre variazioni - -

170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a

patrimonio netto: - -

a) variazioni di fair value - - b) rigiro a conto economico - - - rettifiche da deterioramento - - - utili/perdite da realizzo - - c) altre variazioni - -

180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto

economico - 1.169 1.151

190. Totale altre componenti reddituali 1.660 ( 1.667 )

200. Redditività complessiva (Voce 10+190) ( 13.712 ) ( 2.659 )

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Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di

copertura La Parte E della Nota Integrativa contiene le informazioni sui profili di rischio della banca, le relative politiche di gestione e copertura poste in atto, l’operatività in strumenti finanziari derivati. Allo scopo di rafforzare la disciplina di mercato, inoltre, la normativa di vigilanza (Regolamento UE n. 575/2013 del 26 giugno 2013, Parte Otto) prevede l’obbligo di pubblicare informazioni riguardanti gli obiettivi e le politiche di gestione del rischio, i fondi propri, i requisiti di capitale, le riserve di capitale, l’esposizione ai principali rischi, le politiche di remunerazione e la leva finanziaria. L’informativa predisposta con riferimento al 31/12/2019 viene pubblicata sul sito internet della banca all’indirizzo www.crcento.it.

Premessa La responsabilità del governo dei rischi della banca è in capo al Consiglio di Amministrazione che definisce il Risk Appetite Framework (RAF), le politiche di assunzione e gestione dei singoli profili di rischio e il sistema dei limiti operativi per i principali rischi cui la banca si trova esposta. I processi maggiormente coinvolti per quanto riguarda gli aspetti operativi del governo dei rischi sono il processo di pianificazione, il processo di risk management e il processo ICAAP. Gli Organi aziendali, ciascuno secondo le proprie prerogative, assicurano la corretta diffusione di un’efficace cultura del rischio a tutti i livelli e in tutte le strutture operative della banca La funzione aziendale più direttamente interessata alle attività di gestione dei rischi è il Servizio Risk

Management, collocato in staff al Consiglio di Amministrazione. Tale funzione rientra fra quelle di controllo ai sensi della normativa di vigilanza; in particolare, corrisponde alla “funzione di controllo dei rischi” e come obiettivo della propria attività ha quello di collaborare alla definizione e all’attuazione del RAF e delle relative politiche, attraverso un adeguato processo di gestione dei rischi. Nell’ambito della mappatura dei processi aziendali, il risk management è responsabile (“owner”) dei seguenti processi:

- Identificazione dei rischi; - Monitoraggio dei rischi; - Valutazione e misurazione dei rischi; - Autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP).

I compiti principali sono quelli espressamente elencati dalla Circolare Banca d’Italia n. 285 del 17/12/2013 e successivi aggiornamenti, la quale ha progressivamente ampliato il perimetro delle responsabilità della funzione di risk management, che gode della necessaria autonomia e indipendenza rispetto alle funzioni di business essendo collocata in staff al Consiglio di Amministrazione. La Cassa di Risparmio di Cento ha sviluppato da tempo una solida cultura aziendale in materia di rischi; il Consiglio di Amministrazione viene tenuto costantemente informato sui principali aspetti relativi al governo dei rischi, alla normativa di riferimento e alle opzioni gestionali.

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SEZIONE 1 – RISCHIO DI CREDITO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali

Le linee strategiche di sviluppo della banca trovano definizione nei Piani industriali e vengono tradotte in input operativi nei budget annuali. Per quanto riguarda il comparto degli impieghi, le politiche creditizie deliberate per l’anno 2019 hanno determinato un incremento del volume complessivo dei crediti verso clientela pari all’0,47%. Dal punto di vista del posizionamento strategico, è confermato l’orientamento di tipo “generalista” sui segmenti retail e small business, mentre si adotta un approccio diversificato e personalizzato per il segmento corporate. Nel comparto del credito i prodotti offerti sono quelli tradizionali tipici dell’intermediazione delle banche commerciali; l’operatività in strumenti finanziari innovativi è limitata all’offerta alla clientela di semplici derivati di copertura dal rischio di tasso: si tratta di opzioni cap e floor e delle varie forme di IRS. La banca ha impostato la propria operatività di negoziazione di derivati con la clientela escludendo prodotti strutturati speculativi o di complessità finanziaria tale da non poter essere di chiara comprensione per la clientela stessa.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

Le politiche per la gestione del rischio di credito vengono approvate dal Consiglio di Amministrazione e sono state aggiornate per l’ultima volta nel mese di maggio 2018. In esse, vengono individuati una serie di approcci generali al credito (sviluppo, mantenimento, protezione) che vengono abbinati ai driver sulla base dei quali vengono formulati i giudizi di compatibilità delle singole richieste di fido rispetto all’impostazione generale (classe di rating, settore di attività economica rappresentato dal codice ATECO). Il monitoraggio della qualità del portafoglio crediti viene effettuato anzitutto mediante le modalità operative che disciplinano le fasi del processo creditizio (istruttoria, erogazione, monitoraggio, gestione del credito anomalo). I fattori alla base del rischio di credito vengono controllati tramite la verifica della capacità del cliente, attuale e prospettica, di ripagare il debito e dell’adeguatezza dell’affidamento (dimensione, forma tecnica, ecc.) rispetto alle caratteristiche e alle esigenze dell’affidato. L’unità organizzativa preposta alle fasi di istruttoria, erogazione e gestione del credito è la Direzione Crediti, che coordina tutte le attività di concessione e perfezionamento; il monitoraggio periodico e la gestione delle posizioni creditizie anomale sono invece in capo alla Direzione Controllo e Recupero Crediti, che ha il compito di presidiare l’intero ciclo del credito anomalo e pre-anomalo, a partire dal monitoraggio andamentale delle prime anomalie fino alla gestione del contenzioso. All’interno della Direzione Controllo e Recupero Crediti operano il Servizio Recupero Crediti (sofferenze), l’Unità Posizioni Anomale (past due e inadempienze probabili) e l’Unità Controllo Crediti (monitoraggio andamentale e presidio prime anomalie). Il Servizio Risk Management svolge i controlli di secondo livello sull’intero portafoglio prestiti della banca. Nel corso del 2019 è proseguita l’attività di verifica dell’efficacia del monitoraggio andamentale sul credito, prevista dalla normativa di vigilanza ed effettuata con cadenza mensile a cura del Risk Management.

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2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo I sistemi utilizzati per l’identificazione, la misurazione, la gestione e il controllo del rischio di credito sono costituiti da un insieme di strumenti, procedure e normative interne. I principali in funzione sono: - Credit Quality Management (CQM) per la rilevazione e la gestione delle posizioni in bonis con

anomalie da valutare; - Procedura web per la gestione degli sconfinamenti; - Credit Rating System per l’attribuzione di un rating alla clientela espressivo della probabilità di

insolvenza; - Normativa interna per il rinnovo automatico dei fidi a basso profilo di rischio, che ha l’obiettivo di

rendere efficiente la gestione andamentale senza trascurare il presidio del rischio. Per quanto attiene all’utilizzo dei rating interni nel processo creditizio, essi costituiscono uno degli elementi informativi a supporto dell’analisi delle posizioni nell’ambito della gestione e del monitoraggio del rischio di credito; sono utilizzati, insieme ad altri parametri, per la definizione del perimetro dei rinnovi automatici e per la gestione delle pratiche all’interno della citata procedura CQM che regola l’intervento delle strutture di controllo nei casi di anomalie sulle posizioni di credito potenzialmente pericolose. La stessa classificazione della clientela per classi di rating (categorie di rischio omogenee) è utilizzata per la quantificazione della valutazione collettiva dei crediti in bonis e per l’attribuzione del costo del rischio di credito sulle posizioni di impiego nell’ambito del controllo di gestione. Va precisato che i rating della procedura CRS vengono utilizzati esclusivamente a fini gestionali e non rientrano in alcun modo nel calcolo dei requisiti patrimoniali per il rischio di credito. La banca non ha mai effettuato acquisti di crediti deteriorati, per cui non ha mai sviluppato o adottato metodologie per la valutazione e classificazione dei portafogli oggetto di acquisto.

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese La Cassa di Risparmio di Cento considera fra le attività deteriorate le esposizioni scadute da oltre 90 giorni, le inadempienze probabili e le sofferenze; la classificazione delle esposizioni fra queste diverse categorie avviene sulla base delle normative esterne e interne. In ottemperanza al nuovo principio contabile IFRS 9, per la quantificazione delle perdite attese sulle posizioni in bonis la banca utilizza la logica dello staging, ossia del raggruppamento in funzione del grado di deterioramento del merito creditizio. Il significativo incremento del rischio di credito relativo agli strumenti finanziari è determinato sulla base dei seguenti driver:

- Peggioramento della probabilità di insolvenza, rilevata dal motore di calcolo del rating gestionale, oltre determinate soglie rispetto alla data di rilevazione iniziale;

- Presenza di ritardi nei pagamenti o sconfinamenti superiori a 30 giorni; - Classificazione fra le esposizioni forborne a seguito di concessioni.

Inoltre, il Responsabile della Direzione Controllo e Recupero Crediti può classificare in “Stage 2” esposizioni non individuate in automatico sulla base dei precedenti criteri; le logiche in base alle quali effettuare queste valutazioni sono, a titolo indicativo e non esaustivo, quelle di cui all’art. B5.5.17 del Principio IFRS 9 e in particolare:

§ cambiamenti esistenti o previsti delle condizioni economiche, finanziarie o aziendali che si presume modificheranno in misura rilevante e peggiorativa la capacità del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni.

§ peggioramento, già verificato o previsto, dei risultati economici del debitore.

§ cambiamenti esistenti o previsti del contesto economico, regolamentare o tecnologico che si presume modificheranno in misura rilevante e peggiorative la capacità del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni.

§ deterioramento significativo del valore delle garanzie che assistono un’esposizione.

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§ deterioramento significativo del merito creditizio di uno o più garanti. Il modello di impairment dello IFRS 9 si basa sulla classificazione delle attività finanziarie nei tre Stages ai quali corrispondono differenti tipi di calcolo delle perdite:

- perdita attesa a dodici mesi per le esposizioni classificate in Stage 1; - perdita attesa lifetime, ossia parametrata sull’intera vita residua del prestito, per le esposizioni

classificate in Stage 2 e 3.

L’impianto metodologico per la definizione del modello standard di impairment dei crediti è basato sul sistema di rating interni in uso a fini gestionali e denominato Credit Rating System (CRS). Alla luce di IFRS 9 rientrano nel perimetro di applicazione del modello di impairment anche i titoli del portafoglio di proprietà valutati al costo ammortizzato o al fair value con impatto a patrimonio. Le logiche di impairment sono analoghe a quelle utilizzate per i crediti; le informazioni di input derivano dalla procedura Full Finance e da alimentazioni effettuate tramite provider esterno. 2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

La Cassa di Risparmio di Cento fa da sempre ampio ricorso alle garanzie per il contenimento del profilo di rischio dei prestiti erogati. La gamma di strumenti utilizzati è assai ampia, anche se il peso maggiore è quello delle ipoteche su immobili, sia residenziali che commerciali: il portafoglio in bonis garantito da ipoteche immobiliari ammonta a 689,3 milioni al 31/12/2019. Di minore impatto, nell’ambito delle garanzie reali, è il ricorso al pegno su titoli, contanti o merci. Per quanto riguarda le garanzie personali la tipologia prevalente è la fideiussione; rilevante è anche il supporto fornito dai Consorzi di garanzia a favore delle aziende associate, solitamente rafforzato dalle controgaranzie dei Fondi Centrali per le PMI o di altre forme di supporto pubblico.

3. Esposizioni creditizie deteriorate 3.1 Strategie e politiche di gestione La classificazione delle attività finanziarie deteriorate avviene su basi molto restrittive e la modalità di gestione delle posizioni varia a seconda del livello di gravità del degrado. Fra l’altro le posizioni anomale o problematiche sono connotate da precise individuazioni anagrafiche e anche, nel caso di scaduti / sconfinati deteriorati, inadempienze probabili e sofferenze, da specifico rating. Alcune delle posizioni in bonis, caratterizzate da anomalie andamentali o da fenomeni interpretabili come sintomo o inizio di uno stato di difficoltà, possono essere poste “in osservazione” per un tempo limitato al fine di tenerne sotto controllo la gestione e vengono sottratte all’autonomia deliberativa delle dipendenze. I criteri per la classificazione del credito e per la quantificazione delle rettifiche di valore sono definiti da apposita normativa interna. Le posizioni classificate tra le sofferenze al 31/12/2019 ammontano, come esposizione lorda, a euro 109,9 milioni e sono gestite dal Servizio Recupero Crediti, che si avvale di legali esterni o di società esterne, tempo per tempo selezionate. Le sofferenze sono i crediti, in cui va ricondotta l’intera esposizione per cassa, nei confronti di soggetti in stato di insolvenza, anche non accertato giudizialmente, o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla banca. Si prescinde, pertanto, dall’esistenza di eventuali garanzie (reali o personali) poste a presidio dei crediti. L’appostazione a sofferenza implica una valutazione della complessiva situazione finanziaria del cliente e non scaturisce automaticamente da un mero ritardo di quest’ultimo nel pagamento del debito.

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Le posizioni classificate fra le inadempienze probabili al 31/12/2019 ammontano, al lordo delle rettifiche, ad euro 39,7 milioni e sono gestite in modo accentrato, anche per le fasi di recupero, dall’Unità Posizioni Anomale collocata all’interno della Direzione Controllo e Recupero Crediti. Esse comprendono le posizioni per le quali si è provveduto a revocare gli affidamenti o per le quali vengono ravvisate situazioni di difficoltà particolari da gestire con modalità accentrata. Nell’importo indicato sono compresi anche le c.d. “inadempienze probabili forborne” ai sensi della definizione della Banca d’Italia, che vengono gestite con le medesime modalità. Le esposizioni sconfinate/scadute deteriorate da oltre 90 giorni, incluse quelle oggetto di concessioni (forborne) ammontano a 9,7 milioni (esposizione lorda). Il rientro in bonis delle esposizioni deteriorate si realizza con il recupero, da parte del debitore, delle condizioni di piena solvibilità il che si traduce nella regolarizzazione dello scaduto e nel ripristino delle condizioni per la riattivazione di un regolare rapporto.

3.2 Write-off

La cancellazione di parte dei crediti, con rinuncia da parte della Banca del diritto giuridico al recupero del medesimo e conseguenti atti (quali la cancellazione di gravami), viene valutata a fronte di proposte del debitore e/o dei relativi garanti di saldare la maggior parte del credito. L’importo a “saldo e stralcio” deve rappresentare comunque un valore che corrisponde ad un vantaggio economico per la Banca rispetto all’inizio o alla prosecuzione delle azioni di recupero.

3.3 Attività finanziarie impaired acquisite o originate

Le “Attività finanziarie impaired acquisite o originate”, cosidette POCI, sono quelle esposizioni che risultano deteriorate alla data di rilevazione iniziale. Tali crediti, qualora rientrino nel perimetro di applicazione dell’impairment ai sensi dell’IFRS9, vengono valutati appostando, sin dalla data di rilevazione iniziale, fondi a copertura delle perdite che coprano l’intera vita residua del credito. Trattandosi di crediti deteriorati, ne è prevista l’iscrizione iniziale nell’ambito dello stage-3, ferma restando la possibilità di essere spostati nel corso della vita a stage-2 nel caso in cui, sulla base dell’analisi del rischio creditizio, non risultino più deteriorati. Nel corso dell’esercizio non sono stati acquistati crediti deteriorati. 4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessione

Le regole per la gestione interna degli interventi di concessioni della Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. sono definite da uno specifico regolamento (c.d. misure di forbearance). Tali misure sono rappresentate da modifiche dei termini contrattuali a favore dei clienti in difficoltà finanziaria che, anche se solamente in via temporanea, non risultino in grado di adempiere gli impegni inizialmente concordati. L’analisi della controparte ai fini del riconoscimento dello stato di difficoltà finanziaria si basa unicamente sulla situazione del debitore stesso, a prescindere cioè dall’eventuale esistenza di garanzie reali o di altra natura ed in particolare sono prese in considerazione per la valutazione condizioni oggettive oltre che a valutazioni soggettive effettuate dai gestori stessi. A fronte di una richiesta di concessione da parte del cliente viene individuata la misura più consona alla sostenibilità economica dell’operazione, considerando le caratteristiche presenti e future del cliente e la convenienza economica della soluzione individuata.

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Nell’ambito dell’identificazione della misura di concessione viene valutata l’effettiva sussistenza e la natura della difficoltà finanziaria (di breve o di medio-lungo termine) e viene assicurata la coerenza con la durata della misura di concessione individuata. Per le misure a breve termine, in particolare, è necessario verificare che la situazione di difficoltà finanziaria del cliente sia effettivamente temporanea. Al perfezionamento della concessione si avvia un periodo di osservazione che può essere:

- Probation Period della durata di due anni per le posizioni classificate forborne performing durante il quale la posizione non può perdere l’attributo forborne a prescindere dal soddisfacimento degli altri requisiti per la perdita dell’attributo.

- Cure Period della durata di 1 anno, per le posizioni classificate forborne non performing durante il quale la posizione non può essere riclassificata performing a prescindere dal soddisfacimento dei requisiti per il rientro in bonis.

Al termine dei periodi di monitoraggio sopra indicati, nel caso in cui il comportamento del debitore risulti effettivamente regolare e siano soddisfatte le condizioni di miglioramento previste dalla normativa, potrà essere valutata la possibilità di un miglioramento nella classificazione di stato o potrà essere considerata la rimozione dell’attributo di forborne.

Analisi di sensitività ai sensi dell’IFRS9

Così come richiesto dalla Comunicazione della Banca d’Italia del Dicembre 2019 e dal Documento dell’ESMA dell’Ottobre 2019, sono state condotte alcune analisi di sensitivity per testare la robustezza del modello utilizzato per il calcolo dell’impairment secondo il principio contabile IFRS9. Tale principio prevede di stimare le perdite future di una esposizione (sin dalla prima iscrizione in bilancio) attraverso lo sviluppo di strumenti destinati alla migliore stima delle perdite attese pluriennali e dei processi volti a governare le regole di passaggio dei crediti tra stadi diversi (“staging”). Per il processo di staging l’IFRS9 indica tre aspetti fondamenti da considerare, ovvero la variazione della probabilità di default rispetto alla prima rilevazione, la vita residua e le informazioni forward looking che incidono sulle capacità di rimborso del debitore. Per quanto riguarda le informazioni forward looking occorre porre l’attenzione su alcuni aspetti metodologici riguardo agli scenari macroeconomici utilizzati al fine di condizionare i parametri di rischio. In sede di calcolo della perdita attesa life-time è stato utilizzato lo scenario del Rapporto di Previsione di Prometeia 2019 contenente le stime delle variazioni per gli anni 2019, 2020 e 2021 di variabili macroeconomiche quali: indice dei prezzi degli immobili residenziali italiani, prezzo del petrolio, investimenti in costruzioni, consumi interni, indice azionario FTSE MIB, Prodotto interno lordo, ecc… Con l’obiettivo di indagare se tali variabili siano adatte per la stima dell’expected credit loss, è stata effettuata una analisi statistica circa le variazioni storiche del PIL. Andando a verificare le variazioni del PIL degli ultimi 5 anni si è visto che sussiste una relazione lineare tra la diminuzione del PIL e l’aumento del tasso di default della Banca. Analisi di regressione hanno portato alla luce una relazione lineare inversa con correlazione pari a -0,75 e un R2 pari a 0,58. Sono state inoltre effettuate delle analisi di scenario per verificare se tale metodologia possa essere considerata la miglior approssimazione possibile delle perdite attese. È stata quindi selezionata una partizione dell’intero portafoglio crediti costituito dai crediti riconducibili al portafoglio Large Corporate, Piccole e Medie Imprese e Società Immobiliari attraverso la segmentazione da modello CRS Cedacri (utilizzato per i raggruppamenti al fine del calcolo delle rettifiche di valore). Tale perimetro è pari a circa il 40% (760 mln di euro) del totale delle esposizioni in bonis e ad esso è riconducibile circa il 60% dell’expected credit loss dell’intero portafoglio crediti. Attraverso una simulazione Montecarlo, generando numeri casuali all’interno di mille scenari differenti è stata indagata la perdita associata ad ogni scenario così calcolato e la relativa probabilità di accadimento.

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I risultati hanno evidenziato che l’expected credi loss da modello si colloca a ridosso del 75° percentile della distribuzione generata attraverso il metodo di simulazione poco sopra descritto. In altre parole, nel 75% dei casi si verifica una perdita minore di quella stimata. Si informa che è stata altresì condotta una verifica sulla metodologia utilizzata per l’identificazione del significativo incremento del rischio di credito (SICR), uno dei criteri di staging utilizzati dalla Banca (deterioramento della PD alla data di reporting rispetto alla PD ad origination). Nel dettaglio, è stata portata avanti una analisi sulle posizioni con rating assente alla data origination. Sono stati analizzati 5.739 rapporti per un’esposizione complessiva di euro 228 mln, sui quali il sistema in automatico non valuta l’incremento significativo del rischio di credito ma solo le regole di staging "forborne" e "past due"1. Per testare la regola di classificazione a stage 2 “deterioramento rating” è stato considerato il primo rating disponibile dopo la data di origination diverso da ND (non disponibile) e su questo nuovo rating è stato calcolato l’eventuale deterioramento della PD tale da comportare il passaggio a stage 2. La simulazione ha restituito la classificazione a stage 2 per 1.608 rapporti, con un delta expected credit loss pari a 65 mila euro, che rapportato alla perdita attesa riconducibile a questi rapporti (822 mila euro) rappresenta una quota di circa l’8%.

1 I criteri di staging utilizzati dalla banca sono: 1 Significativo incremento del rischio di credito (SICR) 2 Presenza scaduti superiori a 30 gg 3 Flag forborne 4 Presenza di watchlist

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INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

A. QUALITA’ DEL CREDITO

A.1 ESPOSIZIONI CREDITIZIE DETERIORATE E NON DETERIORATE: CONSISTENZE,

RETTIFICHE DI VALORE, DINAMICA E DISTRIBUZIONE ECONOMICA

Le esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche e clientela comprendono tutte le attività finanziarie per cassa vantate, indipendentemente dal portafoglio di allocazione contabile (negoziazione, disponibili per la vendita, crediti ecc.), ad eccezione dei titoli di capitale e le quote O.I.C.R.. Il termine “esposizione” invece comprende anche i titoli di capitale e le quote O.I.C.R..

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità

creditizia (valori di bilancio)

PORTAFOGLI/QUALITA' Sofferenze Inadempienze

probabili

Esposizioni

scadute

deteriorate

Esposizioni

scadute

non

deteriorate

Altre

esposizioni

non

deteriorate

TOTALE

1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

43.757 24.904 8.493 18.364 2.263.417 2.358.935

2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

- - - - 358.445 358.445

3. Attività finanziarie designate al fair value

- - - - - -

4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

- - - - - -

5. Attività finanziarie in corso di dismissione

- - - - - -

TOTALE 31/12/2019 43.757 24.904 8.493 18.364 2.621.862 2.717.380

TOTALE 31/12/2018 45.334 43.068 13.547 15.668 2.767.106 2.884.723

Il credito anomalo netto al 31/12/2019 ammonta a 77.154 mila euro, mentre lo scorso anno ammontava a 101.949 mila euro. Nel portafoglio “crediti verso clientela” vi sono esposizioni oggetto di concessione nette per 3.069 mila euro tra le sofferenze, per 16.868 mila euro tra le inadempienze probabili, per 7.486 mila euro tra le esposizioni scadute deteriorate, per 8.728 mila euro tra le esposizioni scadute non deteriorate e per 34.360 mila euro tra le altre esposizioni non deteriorate.

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A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità

creditizia (valori lordi e netti)

PORTAFOGLI/QUALITA'

Attività deteriorate Attività non deteriorate

TO

TA

LE

esp

osi

zio

ne

net

ta

Esp

osi

zio

ne

lord

a

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tifi

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*

Esp

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zio

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lord

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Ret

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che

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va

lore

com

ple

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e

Esp

osi

zio

ne

net

ta

1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

159.286 82.132 77.154 19.896 2.290.307 8.526 2.281.781 2.358.935

2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

- - - - 358.445 - 358.445 358.445

3. Attività finanziarie designate al fair value

- - - - X X - -

4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

- - - - X X - -

5. Attività finanziarie in corso di dismissione

- - - - - - - -

TOTALE 31/12/2019 159.286 82.132 77.154 19.896 2.648.752 8.526 2.640.226 2.717.380

TOTALE 31/12/2018 169.646 67.697 101.949 21.167 2.791.988 9.214 2.782.774 2.884.723

* Valore da esporre a fini informativi

PORTAFOGLI/QUALITA'

Attività di evidente scarsa

qualità creditizia Altre attività

Minusvalenze Esposizione

netta

Esposizione

netta

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - 1 3.517

2. Derivati di copertura

TOTALE 31/12/2019 - 1 3.517

TOTALE 31/12/2018 1 1 2.513

A.1.3 Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

PORTAFOGLI/QUALITA'

Primo Stadio Secondo stadio Terzo stadio

Fin

o a

30

gio

rni

Da

olt

re 3

0

gio

rni

fin

o a

90

gio

rni

Olt

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0

gio

rni

Fin

o a

30

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rni

Da

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gio

rni

fin

o a

90

gio

rni

Olt

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gio

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Fin

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30

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rni

Da

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gio

rni

fin

o a

90

gio

rni

Olt

re 9

0

gio

rni

1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

6.986 - 4 3.685 5.993 1.695 2.569 1.445 60.568

2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 3. Attività finanziarie in corso di dismissione

- -

- -

- -

- -

- -

- -

- -

- -

- -

TOTALE 31/12/2019 6.986 - 4 3.685 5.993 1.695 2.569 1.445 60.568

TOTALE 31/12/2018 3.809 - - 4.551 2.159 5.149 653 1.355 87.172

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157

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli

accantonamenti complessivi

Causali/stadi di rischio

Rettifiche di valore complessive

Accantonamenti complessivi su

impegni a erogare fondi e garanzie

finanziarie rilasciate

Totale Attività rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo stadio Attività rientranti nel terzo stadio

Di cui: attività

finanziarie impaired

acquisite o originate

Att

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inan

zia

rie

va

luta

te

al

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att

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luta

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e

Pri

mo

sta

dio

Sec

on

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tad

io

Ter

zo s

tad

io

Rettifiche complessive iniziali (5.417) - - (5.417) (3.774) - - (3.774) (67.697) - (67.697) - (115) (256) (62) (351) (77.557)

Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate

(2.747) - - (2.747) (389) - - (389) (2.007) - (2.007) - (13) (787) (18) - (5.948)

Cancellazioni diverse dai write-off

843 - - 843 45 - - 45 99 - 99 - - 219 5 347 1.558

Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-)

2.570 - - 2.570 373 - - 373 (20.124) - (20.124) - (22) 638 58 (3) (16.488)

Modifiche contrattuali senza cancellazioni

- - - - - - - - - - - - - - - - -

Cambiamenti della metodologia di stima

- - - - - - - - - - - - - - - - -

Write-off - - - - - - - - 7.597 - 7.597 - - - - - 7.597

Altre variazioni - - - - - - - - - - - - - - - - -

Rettifiche complessive finali (4.751) - - (4.751) (3.745) - - (3.745) (82.132) - (82.132) - (150) (186) (17) (7) (90.838)

Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off

- - - - - - - - 1.202 - 1.202 - - - - - 1.202

Write-off rilevati direttamente a conto economico

- - - - - - - - 311 - 311 - - - - - 311

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158

A.1.5 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti

tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)

Portafogli/stadi di rischio

Valori lordi / valore nominale

Trasferimenti tra primo stadio e secondo

stadio

Trasferimenti tra secondo stadio e

terzo stadio

Trasferimenti

tra primo stadio e terzo

stadio

Da primo

stadio a

secondo stadio

Da

secondo

stadio a

primo stadio

Da

secondo

stadio a

terzo stadio

Da

terzo

stadio a

secondo stadio

Da

primo

stadio

a terzo stadio

Da

terzo

stadio

a primo

stadio

1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 25.603 31.517 7.721 3.210 7.453 113 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto

sulla redditività complessiva 3. Attività finanziarie in corso di dismissione

- -

- -

- -

- -

- -

- -

4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate

3.203 1.555 - - 619 -

TOTALE 31/12/2019 28.806 33.072 7.721 3.210 8.072 113

TOTALE 31/12/2018 34.065 33.379 10.685 4.333 12.762 525

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

TIPOLOGIA ESPOSIZIONE / VALORI

Esposizione lorda Rettifiche di

valore

complessive e

accantonamenti complessivi

Esposizion

e Netta

Write-off

parziali

complessivi*

Deteriorat

e

Non

deteriorat

e

A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA a) Sofferenze - X - - -

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - -

b) Inadempienze probabili - X - - -

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - -

c) Esposizioni scadute deteriorate - X - - -

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - -

d) Esposizioni scadute non deteriorate X - - - -

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X - - - -

e) Altre esposizioni non deteriorate X 69.250 38 69.212 -

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X - - - -

TOTALE A - 69.250 38 69.212 -

B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE FUORI

BILANCIO

a) Deteriorate - X - - -

b) Non deteriorate X 84.818 - 84.818 -

TOTALE B - 84.818 - 84.818 -

TOTALE A+B - 154.068 38 154.030 -

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159

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

TIPOLOGIA ESPOSIZIONE / VALORI

Esposizione lorda Rettifiche di valore

complessive e

accantonamen

ti complessivi

Esposizion

e Netta

Write-off

parziali

complessivi

*

Deteriorat

e

Non

deteriorat

e

A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA a) Sofferenze 109.906 X 66.149 43.757 19.896

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 3.447 X 377 3.070 -

b) Inadempienze probabili 39.719 X 14.815 24.904 -

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 25.496 X 8.628 16.868 -

c) Esposizioni scadute deteriorate 9.661 X 1.168 8.493 -

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 8.390 X 914 7.476 -

d) Esposizioni scadute non deteriorate X 19.588 1.224 18.364 -

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X 9.771 1.043 8.728 -

e) Altre esposizioni non deteriorate X 2.559.914 7.264 2.552.650 -

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X 35.944 1.583 34.361 -

TOTALE A 159.286 2.579.502 90.620 2.648.168 19.896

B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE FUORI

BILANCIO

a) Deteriorate 1.817 X 12 1.805 -

b) Non deteriorate X 1.032.200 274 1.031.926 -

TOTALE B 1.817 1.032.200 286 1.033.731 -

TOTALE A+B 161.103 3.611.702 90.906 3.681.899 19.896

* Valori da esporre a fini informativi Le esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela comprendono tutte le attività finanziarie vantate dalla banca indipendentemente dal portafoglio di allocazione contabile (negoziazione, disponibile per la vendita, crediti ecc.), ad esclusione dei titoli di capitale e O.I.C.R. A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde La Cassa non ha in essere esposizioni deteriorate verso banche. A.1.8bis Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di

concessioni distinte per qualità creditizia La Cassa non ha in essere esposizioni oggetto di concessione verso banche.

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160

A.1.9 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

CAUSALI / CATEGORIE Sofferenze Inadempienze

probabili

Esposizioni scadute

deteriorate

A. Esposizione lorda iniziale 93.511 61.408 14.727

- di cui: esposizioni cedute non cancellate 2.184 2.373 455

B. Variazioni in aumento 44.056 27.707 14.588

B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate - 5.856 11.522

B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate - - 12

B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 33.502 12.546 2.215

B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - -

B.5 altre variazioni in aumento 10.554 9.305 839

C. Variazioni in diminuzione 27.661 49.396 19.654

C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate - 1.382 5.347

C.2 write-off 9.456 - -

C.3 incassi 13.164 9.383 1.555

C.4 realizzi per cessioni 282 - -

C.5 perdite da cessioni 1.641 - -

C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - 35.717 12.546

C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - -

C.8 altre variazioni in diminuzione 3.118 2.914 206

D. Esposizione lorda finale 109.906 39.719 9.661

- di cui: esposizioni cedute non cancellate - 611 106

A.1.9bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di

concessioni distinte per qualità creditizia

CAUSALI / CATEGORIE

Esposizioni oggetto

di concessioni:

deteriorate

Esposizioni oggetto di

concessioni: non

deteriorate

A. Esposizione lorda iniziale 31.863 54.486

- di cui: esposizioni cedute non cancellate 59 7.243

B. Variazioni in aumento 17.200 28.328

B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessione 48 12.751

B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessione 10.039 X

B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X 3.736

B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessione 3.572 82

B.5 Altre variazioni in aumento 3.541 11.759

C. Variazioni in diminuzione 11.730 37.099

C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni X 11.192

C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni 3.736 X

C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X 10.039

C.4 write-off 234 -

C.5 incassi 3.951 14.908

C.6 realizzi per cessione - -

C.7 perdite da cessione 180 -

C.8 altre variazioni in diminuzione 3.629 960

D. Esposizione lorda finale 37.333 45.715

- di cui: esposizioni cedute non cancellate 177 3.343

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161

A.1.10 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore

complessive Non sussistono rettifiche di valore su esposizioni verso banche.

A.1.11 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di

valore complessive

CAUSALI / CATEGORIE

Sofferenze Inadempienze

probabili

Esposizioni

scadute deteriorate

Totale

di cui:

esposizioni

oggetto di

concessioni

Totale

di cui:

esposizioni

oggetto di

concessioni

Totale

di cui:

esposizioni

oggetto di

concessioni

A. Rettifiche complessive iniziali 48.177 443 18.340 5.324 1.180 619

- di cui: esposizioni cedute non cancellate 958 - 357 3 95 3

B. Variazioni in aumento 31.455 418 5.969 4.299 946 711

B.1 rettifiche di valore di attività impaired acquisite o originate

46 X 18 X 9 X

B.2 altre rettifiche di valore 24.982 86 5.622 4.278 937 711

B.3 perdite da cessione 580 - - - - - B.4 trasferimenti da altre categorie di

esposizioni deteriorate 5.847 332 329 21 - -

B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni - X - X - X

B.6 altre variazioni in aumento - - - - - -

C. Variazioni in diminuzione 13.483 484 9.494 995 958 416

C.1 riprese di valore da valutazione 2.102 53 828 485 311 251

C.2 riprese di valore da incasso 768 24 2.993 143 144 10

C.3 utili da cessione 1 - - - - -

C.4 write-off 7.264 407 - - - - C.5 trasferimenti ad altre categorie di

esposizioni deteriorate - - 5.673 367 503 155

C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni - X - X - X

C.7 altre variazioni in diminuzione 3.348 - - - - -

D. Rettifiche complessive finali 66.149 377 14.815 8.628 1.168 914

- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - 122 41 18 2

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162

A.2 Classificazione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie

finanziarie rilasciate in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie

finanziarie rilasciate: per classi di rating esterni (valori lordi)

ESPOSIZIONI

CLASSE DI RATING ESTERNI SENZA

RATING TOTALE Classe

1

Classe

2 Classe 3

Classe

4

Classe

5

Classe

6

A. Attività finanziarie valutate al costo

ammortizzato 517 8.164 690.945 - - - 1.749.967 2.449.593

- Primo stadio 517 8.164 690.945 - - - 1.508.441 2.208.067 - Secondo stadio - - - - - - 82.240 82.240 - Terzo stadio - - - - - - 159.286 159.286

B. Attività finanziarie valutate al fair

value con impatto sulla redditività

complessiva

- - 340.233 3.098 2.525 - 12.589 358.445

- Primo stadio - - 340.233 3.098 2.525 - 12.589 358.445 - Secondo stadio - - - - - - - - - Terzo stadio - - - - - - - -

C. Attività finanziarie in corso di

dismissione - - - - - - - -

- Primo stadio - - - - - - - - - Secondo stadio - - - - - - - - - Terzo stadio - - - - - - - -

Totale (A+B+C) 517 8.164 1.031.178 3.098 2.525 - 1.762.556 2.808.038

di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate

- - - - - - 2.943 2.943

D. Impegni a erogare fondi e garanzie

finanziarie rilasciate - - 80.749 - - - 565.104 645.853

- Primo stadio - - 80.746 - - - 560.208 640.954 - Secondo stadio - - 3 - - - 3.689 3.692 - Terzo stadio - - - - - - 1.207 1.207

Totale D - - 80.749 - - - 565.104 645.853

Totale (A + B + C+D) 517 8.164 1.111.927 3.098 2.525 - 2.327.660 3.453.891

Si fornisce di seguito la tabella di raccordo (mapping) tra le classi di rischio delle società di rating utilizzate:

Classe di merito di credito

ECAI

Standard & Poor's Fitch Ratings Moody's DBRS

1 da AAA a AA- da AAA a AA- da Aaa a Aa3 da AAA a AAL

2 da A+ a A- da A+ a A- da A1 a A3 da AH a AL

3 da BBB+ a BBB- da BBB+ a BBB- da Baa1 a Baa3 da BBBH a BBBL

4 da BB+ a BB- da BB+ a BB- da Ba1 a Ba3 da BBH a BBL

5 da B+ a B- da B+ a B- da B1 a B3 da BH a BL

6 CCC+ e inferiori CCC+ e inferiori Caa1 e inferiori CCC

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163

A.2.2 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating interni

(valori lordi) La distribuzione al 31/12/2019 delle esposizioni per cassa e fuori bilancio, comprensiva dei crediti cartolarizzati, per classe di rating, è la seguente:

ESPOSIZIONI CLASSE DI RATING INTERNI

TOTALE AAA AA A BBB BB B+ B B- CCC CC+ CC CC- C+ C D Nd

A. Attività finanziarie valutate al costo

ammortizzato

151.592 274.313 362.671 398.198 169.660 66.300 637 19.351 74.186 1.466 222.648 4.112 9.791 39.791 110.657 544.220 2.449.593

- Primo stadio 151.431 273.652 354.849 374.810 155.832 50.356 637 9.801 68.104 305 222.298 1.945 - 280 - 543.767 2.208.067 - Secondo stadio 161 661 7.822 23.388 13.828 15.944 - 9.549 6.081 1.160 350 2.167 440 688 - 1 82.240 - Terzo stadio - - - - - - - 1 1 1 - - 9.351 38.823 110.657 452 159.286

B. Attività finanziarie

valutate al fair value con impatto sulla

redditività complessiva

- - - - - - - - - - - - - - - 358.445 358.445

- Primo stadio - - - - - - - - - - - - - - - 358.445 358.445 - Secondo stadio - - - - - - - - - - - - - - - - - - Terzo stadio - - - - - - - - - - - - - - - - -

C. Attività finanziarie

in corso di dismissione - - - - - - - - - - - - - - - - -

- Primo stadio - - - - - - - - - - - - - - - - - - Secondo stadio - - - - - - - - - - - - - - - - - - Terzo stadio - - - - - - - - - - - - - - - - -

Totale (A+B+C) 151.592 274.313 362.671 398.198 169.660 66.300 637 19.351 74.186 1.466 222.648 4.112 9.791 39.791 110.657 902.665 2.808.038 di cui: attività

finanziarie impaired acquisite o originate

- - 83 1.112 - 1 - - - - 50 - 1.474 - 223 - 2.943

D. Impegni a erogare

fondi e garanzie

finanziarie rilasciate

153.083 167.882 86.741 74.836 32.571 15.075 672 1.677 9.661 67 48.417 25 654 374 237 53.881 645.853

- Primo stadio 153.070 167.858 86.230 74.542 32.293 12.959 672 1.516 9.634 28 48.210 4 - 64 - 53.874 640.954 - Secondo stadio 13 24 511 284 278 2.116 - 161 27 39 207 21 - 4 - 7 3.692 - Terzo stadio - - - 10 - - - - - - - - 654 306 237 - 1.207

Totale D 153.083 167.882 86.741 74.836 32.571 15.075 672 1.677 9.661 67 48.417 25 654 374 237 53.881 645.853

Totale (A + B + C+D) 304.675 442.195 449.412 473.034 202.231 81.375 1.309 21.028 83.847 1.533 271.065 4.137 10.445 40.165 110.894 956.546 3.453.891

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164

La distribuzione per classe di rating delle esposizioni cartolarizzate ma non cancellate è la seguente:

Esposizioni cartolarizzate non

cancellate

Classe di rating interni Totale

AAA AA A BBB BB B+ B B- CCC CC+ CC CC- C+ C D Nd

Stage 1 14.070 23.140 46.492 47.175 22.330 4.404 - 1.009 505 16 - 226 - - - - 159.367

Stage 2 - - 1.128 4.393 2.801 1.006 - 1.365 553 120 - 566 - - - - 11.932

Stage 3 - - - - - - - - - - - - 119 819 - - 938

Totale 14.070 23.140 47.620 51.568 25.131 5.410 - 2.374 1.058 136 - 792 119 819 - - 172.237

A.3 DISTRIBUZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE GARANTITE PER TIPOLOGIA DI GARANZIA

A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

La Banca non possiede attività della specie.

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165

A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

Esp

osi

zio

ne

lord

a

Esp

osi

zio

ne

net

ta

Garanzie reali (1)

Garanzie personali (2)

TO

TA

LE

(1

) +

(2

) Derivati su crediti Crediti di firma

CL

N

Altri derivati

Imm

ob

ili

ipo

tech

e

Imm

ob

ili

lea

sin

g

fin

an

zia

rio

Tit

oli

Alt

re

ga

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Co

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op

art

i

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Ba

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e

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bb

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e

Ba

nch

e

Alt

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oci

età

fin

an

zia

rie

Alt

ri s

og

get

ti

1. Esposizioni creditizie per cassa garantite:

1.022.864 965.986 736.013 - 3.960 50.903 - - - - - 10.063 - 10.246 142.512 953.697

1.1 totalmente garantite 940.682 898.698 722.885 - 3.655 49.893 - - - - - 1.516 - 4.262 116.353 898.564

- di cui deteriorate 87.618 51.708 42.633 - 13 93 - - - - - 15 - 1.116 7.538 51.408

1.2 parzialmente garantite 82.182 67.288 13.128 - 305 1.010 - - - - - 8.547 - 5.984 26.159 55.133

- di cui deteriorate 30.242 15.574 7.511 - 43 - - - - - 180 - 657 2.895 11.286 2. Esposizioni creditizie "fuori

bilancio" garantite: 138.689 138.526 3.459 - 948 3.072 - - - - - - 18 4.337 119.114 130.948

2.1 totalmente garantite 108.236 108.110 3.459 - 763 1.929 - - - - - - - 3.652 98.263 108.066

- di cui deteriorate 234 229 - - - 8 - - - - - - - 100 122 230

2.2 parzialmente garantite 30.453 30.416 - - 185 1.143 - - - - - - 18 685 20.851 22.882

- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - -

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166

A.4 Attività finanziarie e non finanziarie ottenute tramite l’escussione di garanzie ricevute

Esposizione

creditizia

cancellata

Valore

lordo

Rettifiche di

valore

complessive

Valore

di

bilancio

di cui

ottenute nel

corso

dell’esercizio

A. Attività materiali - 445 - 445 -

A.1. Ad uso funzionale - - - - -

A.2. A scopo di investimento - - - - -

A.3. Rimanenze - 445 - 445 -

B. Titoli di capitale e titoli di debito - - - - -

C. Altre attività - - - - - D. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

- - - - -

D.1. Attività materiali - - - - -

D.2. Altre attività - - - - -

TOTALE 31/12/2019 - 445 - 445 -

TOTALE 31/12/2018 - 445 - 445 445

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167

B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela

ESPOSIZIONI/

CONTROPARTI

Amministrazioni

pubbliche

Società

finanziarie

Società finanziarie

(di cui:

imprese di

assicurazio

ne)

Società non

finanziarie Famiglie

Esp

osi

zio

ne

net

ta

Ret

tifi

che

va

lore

com

ple

ssiv

e

Esp

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e

Esp

osi

zio

ne

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ta

Ret

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che

va

lore

com

ple

ssiv

e

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze - - - - - - 29.169 49.562 14.588 16.587 - di cui: esposizioni oggetto di concessioni

- - - - - - 90 32 2.980 345

A.2 Inadempienze probabili - - 5.162 7.465 - - 13.046 5.485 6.696 1.865 - di cui: esposizioni oggetto di concessioni

- - 3.829 3.714 - - 10.281 4.245 2.758 669

A.3 Esposizioni scadute deter. - - - - - - 6.519 963 1.974 205 - di cui: esposizioni oggetto di concessioni

- - - - - - 5.948 837 1.528 77

A.4 Esposizioni non deterior. 1.044.134 242 123.352 502 - - 757.747 5.486 645.781 2.258 - di cui: esposizioni oggetto di concessioni

- - - - - - 23.738 1.985 19.351 641

TOTALE A 1.044.134 242 128.514 7.967 - - 806.481 61.496 669.039 20.915

B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Esposizioni deteriorate - - 33 - - - 1.771 12 1 - B.2 Esposizioni non deteriorate 83.927 - 26.491 12 - - 532.080 238 45.112 24

TOTALE B 83.927 - 26.524 12 - - 533.851 250 45.113 24

TOTALE (A+B) 31/12/2019 1.128.061 242 155.038 7.979 - - 1.340.332 61.746 714.152 20.939

TOTALE (A+B) 31/12/2018 1.323.310 1.414 152.245 7.664 - - 1.335.657 51.409 730.377 17.803

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168

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso

clientela

ESPOSIZIONI/AREE

GEOGRAFICHE

ITALIA ALTRI PAESI

EUROPEI

AMERICA ASIA RESTO

DEL

MONDO

Esp

osi

zio

ne

net

ta

Ret

tifi

che

va

lore

com

ple

ssiv

e

Esp

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Esp

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Esp

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lore

com

ple

ssiv

e

Esp

osi

zio

ne

net

ta

Ret

tifi

che

va

lore

com

ple

ssiv

e

A. Esposizioni creditizie per cassa

A.1 Sofferenze 43.756 66.126 1 23 - - - - - - A.2 Inadempienze probabili 24.904 14.815 - - - - - - - - A.3 Esposizioni scadute deteriorate 8.491 1.168 2 - - - - - - - A.4 Esposizioni non deteriorate 2.566.032 8.414 4.626 65 186 5 170 4 - -

TOTALE 2.643.183 90.523 4.629 88 186 5 170 4 - -

B. Esposizioni creditizie fuori bilancio

B.1 Esposizioni deteriorate 1.805 12 - - - - - - - - B.2 Esposizioni non deteriorate 687.607 274 3 - - - - - - -

TOTALE 689.412 286 3 - - - - - - -

TOTALE (A+B) 31/12/2019 3.332.595 90.809 4.632 88 186 5 170 4 - -

TOTALE (A+B) 31/12/2018 3.535.941 78.177 5.160 109 304 - 184 4 - -

La ripartizione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela residente in Italia è la seguente:

ESPOSIZIONI/AREE

GEOGRAFICHE

Italia Nord Ovest Italia Nord Est Italia Centro Italia Sud e Isole

Esp

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zio

ne

net

ta

Ret

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che

va

lore

com

ple

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e

Esp

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ple

ssiv

e

Esp

osi

zio

ne

net

ta

Ret

tifi

che

va

lore

com

ple

ssiv

e

A. Esposizioni creditizie per cassa

A.1 Sofferenze 489 622 43.179 65.256 3 50 85 198

A.2 Inadempienze probabili 1.332 3.750 23.443 11.031 2 1 127 33

A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - 8.489 1.167 2 1 - -

A.4 Esposizioni non deteriorate 52.661 120 1.438.087 7.828 1.059.407 370 15.877 96

TOTALE (A) 54.482 4.492 1.513.198 85.282 1.059.414 422 16.089 327

B. Esposizioni creditizie fuori bilancio

B.1 Esposizioni deteriorate - - 1.805 12 - - - -

B.2 Esposizioni non deteriorate 10.457 1 586.776 271 83.245 2 7.129 -

TOTALE (B) 10.457 1 588.581 283 83.245 2 7.129 -

TOTALE (A+B) 31/12/2019 64.939 4.493 2.101.779 85.565 1.142.659 424 23.218 327

TOTALE (A+B) 31/12/2018 92.889 5.725 2.096.011 70.548 1.328.294 1.603 18.747 301

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169

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche

ESPOSIZIONI/AREE

GEOGRAFICHE

ITALIA ALTRI PAESI

EUROPEI AMERICA ASIA

RESTO DEL

MONDO

Esp

osi

zio

ne

net

ta

Ret

tifi

che

va

lore

com

ple

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e

Esp

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Esp

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lore

com

ple

ssiv

e

Esp

osi

zio

ne

net

ta

Ret

tifi

che

va

lore

com

ple

ssiv

e

A. Esposizioni creditizie per cassa

A.1 Sofferenze - - - - - - - - - -

A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -

A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - - - -

A.4 Esposizioni non deteriorate 60.697 30 8.219 8 271 - 25 - - -

TOTALE (A) 60.697 30 8.219 8 271 - 25 - - -

B. Esposizioni creditizie fuori

bilancio

B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - - - - - -

B.2 Esposizioni non deteriorate 4.499 - - - - - - - - -

TOTALE (B) 4.499 - - - - - - - - -

TOTALE (A+B) 31/12/2019 65.196 30 8.219 8 271 - 25 - - -

TOTALE (A+B) 31/12/2018 36.538 65 7.058 1 564 1 13 - - -

La ripartizione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche residenti in Italia è la seguente:

ESPOSIZIONI/AREE

GEOGRAFICHE

Italia Nord Ovest Italia Nord

Est Italia Centro

Italia Sud e

Isole

Esp

osi

zio

ne

net

ta

Ret

tifi

che

va

lore

com

ple

ssiv

e

Esp

osi

zio

ne

net

ta

Ret

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lore

com

ple

ssiv

e

Esp

osi

zio

ne

net

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Ret

tifi

che

va

lore

com

ple

ssiv

e

Esp

osi

zio

ne

net

ta

Ret

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che

va

lore

com

ple

ssiv

e

A. Esposizioni creditizie per cassa

A.1 Sofferenze - - - - - - - -

A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - -

A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - -

A.4 Esposizioni non deteriorate 19.187 1 - - 41.510 29 - -

TOTALE (A) 19.187 1 - - 41.510 29 - -

B. Esposizioni creditizie fuori bilancio

B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - - - -

B.2 Esposizioni non deteriorate 1 - 4.500 - - - - -

TOTALE (B) 1 - 4.500 - - - - -

TOTALE (A+B) 31/12/2019 19.188 1 4.500 - 41.510 29 - -

TOTALE (A+B) 31/12/2018 15.526 33 9.491 10 11.521 22 - -

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B.4 Grandi esposizioni

31/12/2019 31/12/2018

Tipologia Nr. Importo

Nominale

Importo

Ponderato Nr.

Importo

Nominale

Importo

Ponderato

da Esposiz. per Crediti a Clientela pond.Zero 600.891 - 500.774 0

da Esposiz. per Crediti a Clientela 195.245 193.631 63.025 63.025

da Esposiz. su Portaf.Titoli pond.Zero 1.119.419 - 1.367.016 0

da Esposiz. su Portaf.Titoli ponderato 31.369 31.369 27.754 27.754

Totale Grandi Rischi 15 1.946.924 225.000 8 1.958.569 90.779

L’attuale normativa sui grandi rischi richiede sia l’importo nominale sia quello ponderato; la componente dei crediti ponderati a zero contiene anche l’esposizione collegata alle operazioni di finanziamento note come MTS Repo. La componente dei crediti verso clientela ponderati comprende la controllata IFIVER oltre al MEF ed al Tesoro dello Stato, mentre nella componente delle esposizioni su portafoglio titoli non ponderate si evidenzia l’esposizione verso il Tesoro dello Stato verso la Cassa di Compensazione e Garanzia ed una controparte bancaria, mentre nella componente dei titoli ponderati si espone la Banca d’Italia per le quote di partecipazione al capitale detenute dalla Cassa unitamente ad altra partecipazione azionaria. La controparte istituzionale sui quali sono presenti i maggiori utilizzi ponderati a zero è il Ministero dell’Economia e della Finanza, con un importo di 350.123 mila euro dovuti ai finanziamenti con garanzia dello Stato per i contributi alla ricostruzione sisma-2012 (Decreto Legge 6-giugno-2012, Nr. 74 articolo 3 convertito con modificazioni dalla legge 1/8/2012 n 122).

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171

C. OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA L’operatività della Cassa di Risparmio di Cento nel settore delle cartolarizzazioni è riconducibile a tre operazioni, effettuate nel 2006, nel 2012 e nel 2017, che hanno coinvolto la banca in qualità di originator. Oltre a queste operazioni non esistono altre esposizioni nei confronti di cartolarizzazioni. Le operazioni realizzate dalla banca in qualità di originator, sono due cartolarizzazioni di mutui ipotecari residenziali in bonis perfezionate nel 2006 (Guercino Solutions srl) e nel 2012 (Siviglia SPV srl) e una cartolarizzazione di prestiti a PMI in bonis perfezionata nel 2017 (Alchera SPV srl). Queste tre operazioni sono omogenee relativamente alle informazioni richieste in questa sezione, per cui verranno trattate congiuntamente. Obiettivi, strategie e processi: l’obiettivo principale perseguito con le tre operazioni è stato quello di garantire un’equilibrata gestione strutturale della situazione di liquidità della banca, nell’ambito della strategia aziendale da sempre molto attenta a tale profilo. Il ruolo della banca, oltre a quello di originator delle operazioni e dei mutui sottostanti (unico per Guercino Solutions e Siviglia SPV, insieme ad altre banche per Alchera SPV che è un’operazione “multioriginator”), è quello di servicer incaricato di tutte le attività inerenti la relazione con i clienti mutuatari, compreso l’incasso periodico delle rate. Sistemi interni di misurazione: il rischio di credito inerente le attività cedute nelle operazioni di cartolarizzazione resta in capo alla banca; pertanto i sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi vengono applicati in maniera del tutto omogenea sia alle attività cartolarizzate che a quelle non cartolarizzate. Non esiste una struttura organizzativa dedicata a queste operazioni, tuttavia tutte le funzioni interessate dall’operatività (bilancio, segnalazioni, back office crediti, risk management, finanza, ecc.) tengono conto delle peculiarità operative e gestionali derivanti dalle cartolarizzazioni per le rispettive attività. Politiche di copertura: l’operazione Guercino Solutions si avvale di un contratto swap in “back to back” che rende immune il veicolo dal rischio di tasso legato alle differenti strutture finanziarie dei mutui e dei titoli RMBS. Le altre due operazioni sono state invece strutturate senza includere rapporti a tasso fisso fra i prestiti ceduti e senza la stipula di alcun derivato. Risultati economici: il risultato economico legato alle cartolarizzazioni è pari al rendimento dei mutui ceduti al netto delle spese dell’operazione: al 31/12/2019 la Cassa di Risparmio di Cento deteneva le tranches junior e mezzanine di Guercino Solutions e Siviglia SPV e tutte le tranches di Alchera SPV, mentre i titoli senior e i relativi rendimenti, per Guercino Solutions e Siviglia SPV, sono di proprietà di terzi investitori. Rating: i titoli emessi dalle società veicolo delle cartolarizzazioni presentano al 31/12/2019 i seguenti rating. Guercino Solutions: classe A con rating AA di Standard & Poor’s e rating Aa3 di Moody’s; classe B con rating AA di Standard & Poor’s; classe J senza rating. Siviglia SPV: classe A con rating AA di Standard & Poor’s e rating Aa3 di Moody’s; classe J senza rating. Alchera SPV: classe A-2017 con rating A di Standard & Poor’s e rating AAA di DBRS; classe M-2017 con rating A di Standard & Poor’s e rating AAH di DBRS; classe B4-2017 senza rating.

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172

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

C.1 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite per

tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni

TIPOLOGIA ATTIVITA'

CARTOLARIZZATE/ ESPOSIZIONI

Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito

Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior

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alo

re

A. Oggetto di integrale cancellazione dal

bilancio

- - - - - - - - - - - - - - - - - -

- tipologia attività - - - - - - - - - - - - - - - - - -

B. Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio

- - - - - - - - - - - - - - - - - -

- tipologia attività - - - - - - - - - - - - - - - - -

C. Non cancellate dal bilancio

29.826 - 24.034 - 100.726 - - - - - - - - - - - - -

C.1 Siviglia SPV - - - - 47.300 - - - - - - - - - - - - -

Titoli - - - - 47.300 - - - - - - - - - - - - -

C.2 Guercino Solutions

- - 2.850 - 5.700 - - - - - - - - - - - - -

Titoli - - 2.850 - 5.700 - - - - - - - - - - - - -

C.3 Alchera SPV 29.826 - 21.184 - 47.726 - - - - - - - - - - - - -

Titoli 29.826 - 21.184 - 47.726 - - - - - - - - - - - - -

Relativamente alle cartolarizzazioni “Guercino Solutions” e “Siviglia SPV” la Cassa detiene per intero i titoli Mezzanine e Junior mentre i titoli Senior di entrambe le cartolarizzazioni sono state cedute ed attualmente detenute interamente da investitori istituzionali. Relativamente alla cartolarizzazione “Alchera SPV” la Cassa detiene tutte le tranches di titoli emessi con riferimento al portafoglio conferito nella multioriginator. Gli importi indicati in tabella si riferiscono al valore dei titoli detenuti dalla Cassa che sarebbero stati esposti sia nell’attivo che nel passivo dello stato patrimoniale, ma che non vi figurano in quanto elisi in applicazione dei principi contabili. Gli attivi delle cartolarizzazioni effettuate dalla banca mediante le società veicolo Guercino Solutions srl, Siviglia SPV srl e Alchera SPV srl ammontano a 214.760 migliaia di euro (di cui 171.643 di esposizioni nette, di cui 17.893 mila euro di liquidità relativa alle collection in corso ed infine a 25.224 mila euro di GAP nel rimborso del titolo senior dell’operazione Alchera), mentre le passività rappresentate in bilancio sono pari a 33.006 migliaia di euro e sono relative ai titoli senior detenuti da investitori istituzionali.

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173

C.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite per

tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni

Non è presente nessuna esposizione della specie per la quota di operazioni di cui la banca è “originator”.

Relativamente alle cartolarizzazione “Guercino Solutions” e “Siviglia SPV”, la Cassa detiene per intero i titoli Mezzanine e Junior mentre i titoli Senior di entrambe le cartolarizzazioni sono detenuti interamente da investitori istituzionali.

Relativamente alla cartolarizzazione “Alchera SPV”, la Cassa detiene tutte le tranches di titoli emessi con riferimento al portafoglio conferito nella multioriginator.

Gli importi indicati in tabella si riferiscono al valore dei titoli detenuti dalla Cassa che sarebbero stati esposti sia nell’attivo che nel passivo dello stato patrimoniale ma che non vi figurano in quanto elisi in applicazione dei principi contabili.

C.3 Società Veicolo per la cartolarizzazione

Nome cartolarizzazione / denominazione società

veicolo

Sede legale Consoli-damento

Attività Passività

Crediti

Titoli

di debito

Altre Senior Mezzanine Junior

Guercino Solutions srl Milano (MI) NO 39.154 - 3.051 32.194 2.850 5.700

Siviglia SPV srl Conegliano (TV)

NO 72.248 0 4.064 30.586 - 47.300

Alchera SPV srl (Multi-Originator)

Milano (MI) NO 60.836 - 31.965 29.826 21.184 47.720

TOTALE 172.239 0 39.080 92.606 24.034 100.720

Alchera è una cartolarizzazione multi-originator di mutui a PMI, i numeri sopra riportati di tale operazione si riferiscono alla quota parte relativa all’originator CrCento. C.4 Società Veicolo per la cartolarizzazione non consolidate

La Cassa non detiene interessenze in entità strutturate non consolidate.

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174

C.5 Attività di servicer – cartolarizzazioni proprie: incassi dei crediti cartolarizzati e

rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo per la cartolarizzazione

Società veicolo

Attività

cartolarizzate

(dato di fine

periodo)

Incassi crediti

realizzati

nell'anno

Quota % dei titoli rimborsati (dato di

fine periodo)

senior mezzanine junior

Det

erio

rate

No

n

Det

erio

rate

Det

erio

rate

No

n

Det

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rate

att

ivit

à

det

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det

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rate

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on

det

erio

rate

Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo Guercino Solutions

137

39.017

295

10.639

- 88,3%

-

-

-

-

Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo Siviglia SPV

409

71.839

9

20.247

- 82,6%

-

-

-

-

Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo Alchera SPV

171

60.665

84

30.297

- 76,9%

-

-

-

-

TOTALE 717 171.521 388 61.183

Nel corso del 2019 per la prima cartolarizzazione, sono state incassate somme in conto capitale pari a 10.934 mila euro, utilizzando le quali è proseguito regolarmente l’ammortamento del titolo senior del veicolo Guercino Solutions srl. I rimborsi del titolo Guercino sono semestrali e vengono regolati alle date di pagamento previste: 30/4 e 31/10; nel corso del 2019 sono stati rimborsati 11.241 mila euro, mentre i rimborsi cumulati sul titolo senior ammontano a 243.706 mila euro equivalenti al 88,3% del nominale emesso. Nel corso del 2019 per la seconda cartolarizzazione, sono state incassate somme in conto capitale pari a 20.256 mila euro utilizzando le quali è proseguito il normale ammortamento del titolo senior del veicolo Siviglia SPV srl. I rimborsi del titolo Siviglia sono trimestrali e vengono regolati alle date di pagamento previste: 25/1, 25/4, 25/7 e 25/10; nel corso del 2019 sono stati rimborsati 19.152 mila euro, mentre i rimborsi cumulati sul titolo senior ammontano a 144.714 mila euro equivalenti al 82,6% del nominale emesso. Nel corso del 2019 per la terza cartolarizzazione, sono state incassate somme in conto capitale pari a 30.381 mila euro utilizzando le quali è proseguito l’ammortamento del titolo senior del veicolo Alchera SPV srl; si sottolinea che l’ammortamento, come previsto nei contratti, viene eseguito in percentuale sugli incassi complessivi di tutti i sottoportafogli, ciò comporta un disallineamento nei flussi fra incassi sui mutui ed i rimborsi del titolo senior. I rimborsi del titolo Alchera sono trimestrali e vengono regolati alle date di pagamento previste: 10/2, 10/5, 10/8 e 10/11; nel corso del 2019 sono stati rimborsati 30.352 mila euro, mentre i rimborsi cumulati sul titolo senior ammontano a 99.262 mila euro equivalenti al 76,9% del nominale emesso. La moratoria degli incassi (ex. DL 74) ha interessato oltre il 50% dei mutui delle operazioni “Guercino” e “Siviglia”; nella tavola sottostante, in migliaia di euro, sono riepilogati i dati più significativi del fenomeno.

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Importi degli Interessi Sospesi & Slittati in base al

DL.174/2012 Quota% Dic-2019 dei mutui

coinvolti

Società veicolo Interessi Slittati

al 31/12/2019

Interessi Slittati

al 31/12/2018

Interessi Slittati

incassati nel 2019

Quota% sul

DebitoResiduo

Quota% sul

Numero Mutui

Guercino Solutions 273 357 84 58,9% 56,8%

Siviglia SPV 428 514 86 56,6% 57,4%

Alchera SPV 230 361 131 30,0% 24,0%

TOTALE 931 1.232 301

D. INFORMATIVA SULLE ENTITA’ STRUTTURATE NON CONSOLIDATE

CONTABILMENTE (DIVERSE DALLE SOCIETA’ VEICOLO PER LA

CARTOLARIZZAZIONE)

La banca non ha in essere operazioni della specie.

E. OPERAZIONI DI CESSIONE

A. ATTIVITA’ FINANZIARIE CEDUTE E NON CANCELLATE INTEGRALMENTE

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

La Cassa di Risparmio di Cento ha effettuato tre operazioni di cartolarizzazione che contabilmente determinano l’iscrizione degli importi fra le attività cedute e non cancellate integralmente. Si tratta di mutui ipotecari residenziali in bonis erogati a clientela rientrante nella categoria dei privati consumatori e di prestiti in bonis erogati a clientela rientrante nella categoria delle PMI. Le operazioni sono state deliberate ed effettuate nell’ambito del processo di gestione operativa e prospettica della liquidità aziendale; i rischi connessi corrispondono a quelli riferiti alle attività sottostanti (i prestiti ceduti), mentre i rendimenti sono rappresentati dagli interessi attivi sui titoli emessi dalle società veicolo, per la parte detenuta in portafoglio dalla banca, che corrispondono agli interessi sui mutui ceduti al netto delle spese connesse al funzionamento dell’operazione. I titoli emessi dai veicoli Guercino Solutions e Siviglia SPV srl sono in parte detenuti dalla Cassa di Risparmio di Cento nel proprio portafoglio di proprietà (tranches mezzanine e junior) e in parte detenuti da investitori terzi (tranches senior); quelli emessi dal veicolo Alchera SPV sono interamente detenuti dalla Cassa. Fra le passività si trova iscritto un importo di euro 60 milioni (al lordo delle rettifiche da consolidamento) a fronte delle relative attività cedute non cancellate. La banca, oltre alle descritte operazioni di cartolarizzazione, non ha effettuato ulteriori cessioni che non prevedessero la cancellazione integrale delle attività cedute.

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INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

E.1 Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valori di

bilancio

Attività finanziarie cedute rilevate per intero Passività finanziarie associate

Valore

di

bilancio

di cui: oggetto di

operazioni di

cartolarizzazione

di cui: oggetto di

contratti

di vendita

con patto

di

riacquisto

di cui:

deteriorate

Valore

di

bilancio

di cui: oggetto

di operazioni di

cartolarizzazione

di cui: oggetto di

contratti

di vendita

con patto

di

riacquisto

A. Attività finanziarie detenute per la

negoziazione

- - - - - - -

1. Titoli di debito - - - - - - -

2. Titoli di capitale - - - - - - -

3. Finanziamenti - - - - - - -

4. Derivati - - - - - - - B. Altre attività

finanziarie

obbligatoriamente

valutate al fair value

- - - - - - -

1. Titoli di debito - - - - - - -

2. Titoli di capitale - - - - - - -

3. Finanziamenti - - - - - - - C. Attività finanziarie

designate al fair value - - - - - - -

1. Titoli di debito - - - - - - -

2. Finanziamenti - - - - - - - D. Attività finanziarie

valutate al fair value

con impatto sulla

redditività complessiva

9.992 - 9.992 - (9.974) - (9.974)

1. Titoli di debito 9.992 - 9.992 - (9.974) - (9.974)

2. Titoli di capitale - - - - - - -

3. Finanziamenti - - - - - - - E. Attività finanziarie

valutate al costo

ammortizzato

316.643 171.743 144.900 578 (178.897) (33.033) (145.864)

1. Titoli di debito 144.900 - 144.900 - (145.864) - (145.864)

2. Finanziamenti 171.743 171.743 - 578 (33.033) (33.033) - TOTALE

31/12/2019 326.635 171.743 154.892 578 (188.871) (33.033) (155.838)

TOTALE

31/12/2018 392.990 232.334 160.656 3.600 (249.326) (89.251) (160.075)

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E.2 Attività finanziarie cedute rilevate parzialmente e passività finanziarie associate: valore di

bilancio La banca non ha posto in essere operazioni della specie.

E.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute e non

cancellate integralmente: fair value La banca non ha posto in essere operazioni della specie. B. ATTIVITA’ FINANZIARIE CEDUTE E CANCELLATE INTEGRALMENTE CON

RILEVAZIONE DEL CONTINUO COINVOLGIMENTO (“continuing involvement”)

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA La banca non ha posto in essere operazioni della specie INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA La banca non ha posto in essere operazioni della specie

E.4 Operazioni di covered bond

La banca non ha posto in essere operazioni della specie.

F. MODELLI PER LA MISURAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO

La banca non utilizza modelli interni di portafoglio per la misurazione dell’esposizione al rischio di credito, né modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali sul rischio di credito. Tuttavia sono in uso metodi gestionali, il principale dei quali è il già citato CRS (Credit Rating System), per l’attribuzione di un rating di controparte alla clientela. I rating costituiscono uno degli elementi informativi a supporto dell’analisi delle posizioni nell’ambito della gestione e del monitoraggio del rischio di credito; sono utilizzati, insieme ad altri parametri, per la definizione del perimetro dei rinnovi automatici e per la gestione delle pratiche all’interno della procedura Credit Quality Manager (Monitoraggio crediti) che regola l’intervento delle strutture di controllo nei casi di anomalie sulle posizioni di credito potenzialmente pericolose. La stessa classificazione della clientela per classi di rating (categorie di rischio omogenee) è utilizzata per la quantificazione della valutazione collettiva dei crediti in bonis.

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SEZIONE 2 – RISCHI DI MERCATO 2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO – PORTAFOGLIO DI

NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali Il processo di investimento del portafoglio di proprietà risulta strutturato e formalizzato nei regolamenti interni e documentato dalle delibere quadro del Consiglio di Amministrazione; l’asset allocation è determinata sulla base degli obiettivi definiti dalla delibera quadro, che considera: l’andamento della gestione in termini di volumi, la redditività e gli assorbimenti patrimoniali; l’analisi dei mercati e le previsioni sulle evoluzioni; il profilo di rischio degli investimenti. Gli obiettivi di redditività e composizione sono fissati in coerenza con il RAF, le politiche di allocazione del capitale e gestione del rischio di tasso di interesse delineate nei Piani industriali e nel budget e tengono opportunamente conto, tempo per tempo, della posizione di liquidità complessiva della banca, in un’ottica di supporto alla funzione di tesoreria. Il rischio di tasso di interesse del portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza risulta assai contenuto in virtù della limitatissima consistenza di tale portafoglio, ridotta a poche migliaia di euro. Per quanto riguarda il rischio di prezzo, l’attività di investimento in strumenti azionari e in quote di fondi comuni e Sicav è, per la Cassa di Risparmio di Cento, decisamente residuale rispetto all’operatività sui mercati obbligazionari. Il rischio di prezzo cui è soggetto il portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza è, conseguentemente, molto ridotto. B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di

prezzo Il Servizio Risk Management misura con cadenza settimanale il rischio di tasso di interesse e il rischio di prezzo del portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza, mediante la metodologia VaR. Tale misurazione si colloca nell’ambito del più ampio processo di controllo dell’operatività del Servizio Finanza, che prevede anche la fissazione e la verifica di limiti in termini di posizione, tipologia di controparte e rischiosità. Per l’analisi di sensitivity al rischio tasso del portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza viene utilizzata, oltre al citato VaR, anche la metodologia dell’Asset and Liability management (ALM) mediante l’analisi dell’impatto che uno scenario alternativo dei tassi ha sul valore di mercato del portafoglio titoli. Non vengono utilizzati modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato.

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INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Informazioni di natura quantitativa Al 31/12/2019 il VaR del portafoglio di negoziazione di vigilanza derivante dal rischio tasso risulta pari a 138 mila euro. Tale analisi misura la sensitivity del portafoglio alle variazioni dei tassi di interesse, stimate sulla base dei livelli e delle volatilità rilevati nel corso dell’ultimo anno. Il valore a rischio esprime la perdita di valore potenziale cui si rischia di incorrere nei dieci giorni successivi alla rilevazione e coprendo il 99% dei casi possibili. Nel corso dell’anno tale esposizione si è mantenuta costantemente nell’ordine di poche migliaia di euro. Il VaR azionario gravante sul medesimo portafoglio è invece sostanzialmente nullo, in quanto le esposizioni sono interamente rappresentate da fondi chiusi. L’analisi di sensitivity sui tassi forward, alla stessa data, non risulta significativa in virtù del limitatissimo ammontare complessivo di tale portafoglio. 2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DI PREZZO – PORTAFOGLIO BANCARIO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e

del rischio di prezzo Le principali fonti del rischio di tasso di interesse sugli strumenti finanziari attivi e passivi, diversi da quelli trattati al punto precedente, derivano dal profilo finanziario e dalle tipologie di indicizzazione cui sono soggette le diverse poste. La tipologia di tasso prevalente è quella variabile sia per quanto riguarda le attività che le passività, mentre la situazione delle poste a vista mostra una prevalenza della componente di raccolta. Complessivamente, l’esposizione del banking book al rischio di tasso di interesse è limitata. Il compito di controllare e gestire questo rischio è affidato al Comitato Rischi, che verifica trimestralmente la sensitivity della banca al rischio tasso in termini di impatto di una variazione dei tassi sul margine di interesse (gap analysis) e sul valore netto del patrimonio (duration analysis). Il rischio di prezzo del portafoglio bancario appare concentrato all’interno del portafoglio FVOCI, le cui attività di misurazione e monitoraggio dei rischi vengono effettuate con le stesse modalità e strumenti utilizzati per il portafoglio di negoziazione. Il VaR azionario sul portafoglio FVOCI al 31/12/2019 ammonta a 1,4 milioni comprese le partecipazioni e a zero euro escluse le partecipazioni. Tale analisi misura la sensitivity del portafoglio alle variazioni dei prezzi azionari, stimate sulla base dei livelli e delle volatilità rilevati nel corso dell’ultimo anno. Il valore a rischio esprime la perdita di valore potenziale cui si rischia di incorrere nei dieci giorni successivi alla rilevazione e coprendo il 99% dei casi possibili.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA L’analisi del rischio di tasso sul banking book viene effettuata con le analisi tipiche dell’asset and

liability management. Al 31/12/2019 l’impatto stimato sul margine di interesse di una variazione dei tassi dell’1% sarebbe negativo per il 15% circa, mentre l’effetto sul valore del patrimonio degli scenari di tasso prospettici varia fra l’1,3% e il 3,1%. Nel corso del 2019 è proseguita la misurazione del rischio di tasso mediante la metodologia proposta nel c.d. “Secondo pilastro” delle Disposizioni di

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vigilanza prudenziale per le banche emanate dalla Banca d’Italia con la circolare n. 285 del 17/12/2013 e successivi aggiornamenti. L’indice di rischiosità al 31/12/2019 è pari al 6,6% contro una soglia di rilevanza del 20%. 2.3 RISCHIO DI CAMBIO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio Il ruolo dell’operatività in valuta è complessivamente assai ridotto, così come ridotto è lo sbilancio fra attività e passività denominate in valuta. Ciò si riflette in un gap quasi nullo per le divise diverse dall’euro e in un VaR su cambi nullo al 31/12/2019 e per tutto l’anno appena trascorso.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Come accennato al punto precedente, la copertura dal rischio cambio viene perseguita attraverso il sostanziale pareggiamento delle attività e della passività denominate in divise diverse dall’euro, in considerazione della scarsa consistenza complessiva delle esposizioni, che renderebbe poco conveniente il ricorso a coperture mediante strumenti derivati.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati

VOCI

VALUTE

Dollari

USA Sterline Yen

Corona

Danimarca

Franchi

svizzeri

Altre

valute

A. Attività finanziarie 3.709 44 37 3 8 109

A.1 Titoli di debito - - - - - -

A.2 Titoli di capitale - - - - - -

A.3 Finanziamenti a banche 400 44 37 3 8 109

A.4 Finanziamenti a clientela 3.309 - - - - -

A.5 Altre Attività finanziarie - - - - - -

B. Altre Attività 219 66 45 110 258 81

C. Passività finanziarie 3.869 54 - - 259 -

C.1 Debiti verso banche 2.940 - - - - -

C.2 Debiti verso clientela 929 54 - - 259 -

C.3 Titoli di debito - - - - - -

C.4 Altre passività finanziarie - - - - - -

D. Altre passività - - - - - -

E. Derivati finanziari

404 59 82 107 479 150

- Opzioni - - - - - -

+ Posizioni lunghe - - - - - -

+ Posizioni corte - - - - - -

- Altri derivati 404 59 82 107 479 150

+ Posizioni lunghe 179 - - - 239 -

+ Posizioni corte 225 59 82 107 240 150

Totale attività 4.107 110 82 113 505 190

Totale passività 4.094 113 82 107 499 150

Sbilancio (+/-) 13 (3) - 6 6 40

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181

2. Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività Non sono in uso modelli interni per la misurazione e la gestione del rischio di cambio. SEZIONE 3 – GLI STRUMENTI DERIVATI E LE POLITICHE DI COPERTURA

3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione Per quanto riguarda gli strumenti derivati, l’operatività prevalente è da ricondurre ad operazioni di intermediazione con la clientela ed a contratti posti in essere con finalità di copertura di prestiti obbligazionari emessi dalla banca. Per quanto riguarda la prima tipologia, la Cassa di Risparmio di Cento ha impostato la propria attività escludendo prodotti speculativi o di complessità finanziaria tale da non poter essere di chiara comprensione per la clientela: le tipologie di strumenti utilizzate per addivenire alla copertura del rischio di variazione tasso su mutui richiesti da clientela sono le opzioni cap e floor, i collar ad essi legati, e soprattutto le varie forme di IRS. Per quanto attiene al relativo rischio di mercato può essere considerato assente, grazie alla prudente politica di contro-copertura che la Banca ha finora perseguito: le posizioni aperte con la clientela, infatti, sono contestualmente chiuse con controparti terze; nel caso di singole operazioni di importo non rilevante, le corrispondenti operazioni non avvengono in modo specifico, ma con aggregazione di più operazioni anche per ottenere condizioni più vantaggiose, ne deriva quindi che l’esposizione al rischio di mercato è di modesta entità e limitata al tempo che necessita per raggiungere una massa critica per l’esecuzione della connessa operazione sul mercato. L’operatività in derivati quotati è tradizionalmente limitata a poche operazioni e l’operatività in derivati su crediti è circoscritta ad alcune operazioni di vendita di protezione contenute in investimenti obbligazionari del portafoglio di proprietà..

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182

A. Derivati finanziari A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

ATTIVITA'

SOTTOSTANTI/TIPOLOGIE DERIVATI

31/12/2019 31/12/2018

Over the counter

Mer

cati

org

an

izza

ti

Over the counter

Mer

cati

org

an

izza

ti

Co

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op

art

i ce

ntr

ali

Senza controparti

centrali

Co

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op

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Senza controparti

centrali

Co

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Co

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cco

rdi

di

com

pen

sazi

on

e

Sen

za a

cco

rdi

di

com

pen

sazi

on

e

1. Titoli di debito e tassi

d'interesse - 226.459 183.235 - - 228.786 167.371 -

a) Opzioni - 36.521 34.691 - - 43.858 41.522 - b) swap - 189.938 148.544 - - 184.928 125.849 - c) Forward - - - - - - - - d) Futures - - - - - - - - e) Altri - - - - - - - -

2. Titoli di capitale e indici

azionari - - 8.600 - - - 4.575 -

a) Opzioni - - 8.600 - - - 4.575 - b) swap - - - - - - - - c) Forward - - - - - - - - d) Futures - - - - - - - - e) Altri - - - - - - - -

3. Valute e oro - - 397 - - - 237 -

a) Opzioni - - - - - - - - b) swap - - - - - - - - c) Forward - - 397 - - - 237 - d) Futures - - - - - - - - e) Altri - - - - - - - -

4. Merci - - - - - - - -

5. Altri - - - - - - - -

TOTALE - 226.459 192.232 - - 228.786 172.183 -

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183

A.2 Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo – ripartizione per

prodotti

TIPOLOGIE DERIVATI

31/12/2019 31/12/2018

Over the counter

Mer

cati

org

an

izza

ti

Over the counter

Mer

cati

org

an

izza

ti

Co

ntr

op

art

i ce

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ali

Senza controparti

centrali

Co

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op

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ali

Senza controparti

centrali

Co

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pen

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di

com

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cco

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di

com

pen

sazi

on

e

Sen

za a

cco

rdi

di

com

pen

sazi

on

e

1. Fair value positivo

a) Opzioni - 112 110 - - 124 191 - b) Interest rate swap - - 3.295 - - 3 2.194 - c) Cross currency swap - - - - - - - - d) Equity swap - - - - - - - - e) Forward - - 1 - - - 1 - f) Futures - - - - - - - - g) Altri - - - - - - - -

Totale - 112 3.406 - - 127 2.386 -

2. Fair value negativo

a) Opzioni - - 1.157 - - - 543 - b) Interest rate swap - 3.433 - - - 2.366 2 - c) Cross currency swap - - - - - - - - d) Equity swap - - - - - - - - e) Forward - - 1 - - - 2 - f) Futures - - - - - - - - g) Altri - - - - - - - -

Totale - 3.433 1.158 - - 2.366 547 -

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184

A.3 Derivati finanziari OTC: valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

Attività sottostanti Governi e

Banche

Centrali

Banche Altre

Società

Finanziarie

Altri soggetti

Contratti non rientranti in accordi di compensazione

1) Titoli di debito e tassi d'interesse

- valore nozionale X - - 183.235 - fair value positivo X - - 3.295 - fair value negativo X - - 114

2) Titoli di capitale e indici azionari

- valore nozionale X - - 8.600 - fair value positivo X - - 110 - fair value negativo X - - 1.042

3) Valute e oro

- valore nozionale X 397 - - - fair value positivo X 1 - - - fair value negativo X 2 - -

4) Merci

- valore nozionale X - - - - fair value positivo X - - - - fair value negativo X - - -

5) Altri

- valore nozionale X - - - - fair value positivo X - - - - fair value negativo X - - - Contratti rientranti in accordi di compensazione

1) Titoli di debito e tassi d'interesse

- valore nozionale - 226.459 - - - fair value positivo - 112 - - - fair value negativo - 3.433 - -

2) Titoli di capitale e indici azionari

- valore nozionale - - - - - fair value positivo - - - - - fair value negativo - - - -

3) valute e oro

- valore nozionale - - - - - fair value positivo - - - - - fair value negativo - - - -

4) Merci

- valore nozionale - - - - - fair value positivo - - - - - fair value negativo - - - -

5) Altri

- valore nozionale - - - - - fair value positivo - - - - - fair value negativo - - - -

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A.4 Vita residua dei derivati finanziari di negoziazione OTC: valori nozionali

SOTTOSTANTI / VITA RESIDUA Fino a 1

anno

Oltre 1 anno fino

a 5 anni

Oltre 5 anni TOTALE

A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 124.940 182.332 102.422 409.694 A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari - 8.600 - 8.600 A.3 Derivati finanziari su valute e oro 397 - - 397 A.4 Derivati finanziari su merci - - - - A.5 Altri derivati finanziari - - - -

TOTALE 31/12/2019 125.337 190.932 102.422 418.691

TOTALE 31/12/2018 136.885 180.288 83.796 400.969

B. Derivati Creditizi

La banca non possiede derivati della specie.

3.2 Le coperture contabili INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Al 31 dicembre 2019 la Cassa non ha in essere operazioni di copertura.

3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati di negoziazione e di copertura

A. Derivati finanziari e creditizi

A.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti per controparti Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.

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SEZIONE 4 – RISCHIO DI LIQUIDITA’

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità La posizione di liquidità al 31 dicembre 2019 non presenta tensioni, dal momento che la banca dispone delle attività liquidabili necessarie per fare fronte ai fabbisogni determinati in condizioni di normale operatività e di stress. Le attività liquidabili sono determinate facendo riferimento agli asset rifinanziabili presso la Banca Centrale, al netto degli opportuni haircut. Dal punto di vista del governo del rischio il Consiglio di Amministrazione è responsabile della definizione della soglia di tolleranza al rischio di liquidità e delle politiche legate a tale tipologia di rischio. Lo stesso Consiglio, inoltre, ha approvato la Liquidity Policy che descrive le scelte organizzative e metodologiche intraprese dalla banca per il monitoraggio, il controllo e la gestione del rischio di liquidità. Il controllo del rischio di liquidità viene effettuato a tre livelli: - Quotidianamente l’Unità Tesoreria Finanza verifica l’equilibrio della posizione di liquidità della

banca mediante la gestione dei rapporti interbancari a breve termine. - Con analoga cadenza quotidiana il Servizio Risk Management predispone un report che pone a

confronto le entrate e le uscite legate alle scadenze contrattuali previste per le poste attive e passive, le uscite potenziali calcolate mediante criteri di modellizzazione che sottendono situazioni di stress e la “counterbalancing capacity”, ossia le attività prontamente liquidabili e disponibili per far fronte alle esigenze immediate di liquidità; nello stesso report giornaliero viene anche verificato il rispetto dei limiti operativi fissati dal Consiglio di Amministrazione.

- Con cadenza mensile viene effettuato il controllo della situazione strutturale in termini di scadenze delle poste attive e passive. L’organo deputato a tale verifica è il Comitato Rischi, che esamina anche, con cadenza trimestrale, il gap dei flussi di capitale in scadenza e le regole di trasformazione delle scadenze, che per quanto abolite si ritiene rappresentino un valido strumento gestionale per il monitoraggio del rischio di liquidità.

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INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: EURO

VOCI/SCAGLIONI

TEMPORALI a vista

da

oltre 1

giorno

fino a 7

giorni

da

oltre 7

giorni

fino a

15

giorni

da oltre

15

giorni

fino a

1 mese

da

oltre 1

mese

fino a 3

mesi

da

oltre 3

mesi

fino a 6

mesi

da

oltre 6

mesi

fino a 1

anno

da

oltre1

anno

fino a 5

anni

oltre 5

anni

du

rata

ind

eter

min

ata

Attività per cassa 159.476 6.768 15.424 19.062 380.149 142.146 296.830 947.156 753.238 41.539

A.1 Titoli di stato 250.158 349 130.506 310.000

A.2 Altri titoli di debito 22 71 12.769 5.500

A.3 Quote di O.I.C.R. 4.426

A.4 Finanziamenti 155.028 6.768 15.424 19.062 129.991 141.726 153.555 631.656 753.238 41.539

- Banche 8.885 10 41.539

- Clientela 146.143 6.768 15.424 19.052 129.991 141.726 153.555 631.656 753.238

Passività per cassa 1.435.927 156.054 441 6.316 15.257 89.734 118.138 490.031 357.701

B.1 Depositi e conti correnti

1.434.828 210 429 6.272 6.988 35.115 50.808 194.684 10.659 -

- Banche 2.604 - - - - - - - - -

- Clientela 1.432.224 210 429 6.272 6.988 35.115 50.808 194.684 10.659 -

B.2 Titoli di debito 155 - - 43 8.163 285 16.592 14.685 -

B.3 Altre passività 944 155.844 12 1 106 54.334 50.738 280.662 347.042

Operazioni fuori bilancio 352.724 269.763 83 314 - - 129 7.097 69.665 -

C.1 Derivati finanziari con scambio capitale

- 884 83 314 - - - - - -

- Posizioni lunghe - 466 83 314 - - - - - -

- Posizioni corte - 418 - - - - - - - - C.2 Derivati finanziari

senza scambio capitale 6.954 - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe 3.407 - - - - - - - - -

- Posizioni corte 3.547 - - - - - - - - - C.3 Depositi e

finanziamenti da ricevere 268.879 268.879 - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - 268.879 - - - - - - - -

- Posizioni corte 268.879 - - - - - - - - - C.4 Impegni irrevocabili

a erogare fondi 76.891 - - - - - 129 7.097 69.665 -

- Posizioni lunghe - - - - - - 129 7.097 69.665 -

- Posizioni corte 76.891 - - - - - - - - - C.5 Garanzie finanziarie

rilasciate - - - - - - - - - -

C.6 Garanzie finanziarie ricevute

- - - - - - - - - -

C.7 Derivati creditizi con scambio capitale

- - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - - C.8 Derivati creditizi

senza scambio capitale - - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - -

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Altre valute di denominazione

VOCI/SCAGLIONI TEMPORALI a

vista

da

oltre 1

giorno

fino a

7

giorni

da

oltre 7

giorni

fino a

15

giorni

da oltre

15

giorni

fino a

1

mese

da oltre

1

mese

fino

a 3

mesi

da oltre

3

mesi

fino

a 6

mesi

da oltre

6

mesi

fino

a 1

anno

da

oltre1

anno

fino a

5

anni

oltre

5

anni du

rata

ind

eter

min

ata

Attività per cassa 602 - 166 748 2.418 - - - - -

A.1 Titoli di stato - - - - - - - - - -

A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - -

A.3 Quote di O.I.C.R. - - - - - - - - - -

A.4 Finanziamenti 602 - 166 748 2.418 - - - - -

- Banche 602 - - - - - - - - -

- Clientela - - 166 748 2.418 - - - - -

Passività per cassa 1.242 - 1.517 1.428 - - - - - -

B.1 Depositi e conti correnti 1.242 - 1.517 1.428 - - - - - -

- Banche - - 1.517 1.428 - - - - - -

- Clientela 1.242 - - - - - - - - -

B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -

B.3 Altre passività - - - - - - - - - -

Operazioni fuori bilancio - 1.049 82 315 - - - - - -

C.1 Derivati finanziari con scambio capitale

- 883 82 315 - - - - - -

- Posizioni lunghe - 418 - - - - - - - -

- Posizioni corte - 465 82 315 - - - - - - C.2 Derivati finanziari senza

scambio capitale - - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - - C.3 Depositi e finanziamenti da

ricevere - - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - - C.4 Impegni irrevocabili a erogare

fondi - 166 - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - 83 - - - - - - - -

- Posizioni corte - 83 - - - - - - - -

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -

C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - - C.7 Derivati creditizi con scambio

capitale - - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - - C.8 Derivati creditizi senza scambio

capitale - - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - -

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Informazioni sulla Cartolarizzazione Vengono di seguito forniti ragguagli circa le operazioni di cartolarizzazione che la banca ha posto in essere. Le prime due cartolarizzazioni hanno riguardato mutui ipotecari residenziali in bonis erogati a privati consumatori, la terza ha riguardato prestiti in bonis erogati a PMI. Guercino Solutions: programma avviato nel corso del 2006 e della quale la banca ha sottoscritto interamente i titoli nel corso del 2008, al termine della fase “warehousing” e in occasione della cessione dei titoli “ponte” dal primo al secondo veicolo, che a sua volta si è finanziato emettendo titoli dotati di rating e riacquistati interamente dalla Cassa di Risparmio di Cento. I titoli, emessi dal veicolo Guercino Solutions srl nel mese di novembre 2008, ammontavano a complessivi euro 284,5 milioni, di cui 275,9 milioni con rating AAA assegnato da Standard & Poor’s, 2,9 milioni con rating BBB assegnato da Standard & Poor’s e 5,7 milioni di titoli junior privi di rating. Al 31/12/2019, a seguito del processo di ammortamento, i titoli della tranche senior ammontano a 32,19 milioni, mentre le altre due serie non sono soggette ad ammortamento. Tutti i titoli della “classe A” sono stati venduti presso investitori istituzionali. Attualmente i rating assegnati dalle agenzie alla classe A sono: AA da parte di Standard & Poor’s e Aa3 da parte di Moody’s; l’emissione risulta eleggibile per le operazioni di rifinanziamento con la BCE.

Le attività finanziarie oggetto della cartolarizzazione sono mutui ipotecari residenziali a privati il cui debito residuo ammonta a euro 38,80 milioni al 31/12/2019, è relativo ad immobili situati nelle province di Ferrara, Modena e Bologna e fa capo a controparti residenti in Emilia Romagna, mentre il settore di attività economica dei debitori ceduti è quello delle famiglie consumatrici nella totalità dei casi. Il rischio di credito relativo ai mutui ceduti resta in capo alla Cassa di Risparmio di Cento; le modalità di monitoraggio e controllo dei rischi relativi ai mutui ceduti sono del tutto omogenee rispetto a quelle utilizzate per i crediti in portafoglio.

La Cassa di Risparmio di Cento non ha erogato linee di credito a supporto dell’operazione, mentre ha stipulato con The Royal Bank of Scotland uno swap “back to back” che rende immune il veicolo Guercino Solutions dal rischio di tasso.

Siviglia SPV: operazione effettuata nel corso del 2012. I titoli emessi dal veicolo Siviglia SPV srl nel mese di marzo 2012 ammontavano a complessivi euro 222,6 milioni, di cui 175,3 milioni con rating AA+ assegnato da Standard & Poor’s e Aa2 assegnato da Moody’s. Al 31/12/2019, i rating assegnati risultano AA di Standard & Poor’s e Aa3 di Moody’s per la classe A, e 47,3 milioni di titoli junior privi di rating. Al 31/12/2019, a seguito del processo di ammortamento, i titoli della tranche senior ammontano a 30,59 milioni, mentre l’altra serie non è soggetta ad ammortamento. La banca al 31/12/2019 detiene l’intera tranche junior; la classe A è stata interamente ceduta a investitori istituzionali e risulta eleggibile per le operazioni di rifinanziamento con la BCE.

Anche le attività finanziarie oggetto di questa seconda cartolarizzazione sono mutui ipotecari residenziali a privati il cui debito residuo, che ammonta a euro 71,76 milioni al 31/12/2019, è relativo ad immobili situati nelle province di Ferrara, Modena e Bologna e fa capo a controparti residenti in Emilia Romagna, mentre il settore di attività economica dei debitori ceduti è quello delle famiglie consumatrici nella totalità dei casi. Il rischio di credito relativo ai mutui ceduti resta in capo alla Cassa di Risparmio di Cento; le modalità di monitoraggio e controllo dei rischi relativi ai mutui ceduti sono del tutto omogenee rispetto a quelle utilizzate per i crediti in portafoglio.

La Cassa di Risparmio di Cento non ha erogato linee di credito a supporto dell’operazione e non ha stipulato alcun contratto in strumenti derivati legato alla stessa.

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Alchera SPV: operazione effettuata nel corso del 2017. I titoli emessi dal veicolo Alchera SPV srl nel mese di febbraio 2017, riferiti al portafoglio conferito da CRCento, ammontavano a complessivi euro 198 milioni, di cui 129,1 milioni di tranche senior con rating A assegnato da Standard & Poor’s e rating AA (low) assegnato da DBRS; 21,2 milioni di tranche mezzanine con rating BBB- assegnato da Standard & Poor’s e rating BBB assegnato da DBRS; 47,7 milioni di titoli junior privi di rating. Al 31/12/2019, a seguito del processo di ammortamento, i titoli della tranche senior ammontano a 29,83 milioni, con rating A di Standard & Poor’s e rating AAA di DBRS, mentre le altre serie non sono soggette ad ammortamento ed i relativi rating sono A di Standard & Poor’s e rating AAH di DBRS per la classe M-2017; classe B4-2017 senza rating. La banca al 31/12/2019 detiene tutte le tranches emesse; la classe A risulta eleggibile per le operazioni di rifinanziamento con la BCE.

Le attività finanziarie oggetto di questa cartolarizzazione sono prestiti in bonis erogati a PMI il cui debito residuo ammonta a euro 90,86 milioni al 31/12/2019 ed è relativo a imprese operanti prevalentemente nelle province di Ferrara, Modena e Bologna. Il rischio di credito relativo ai prestiti ceduti resta in capo alla Cassa di Risparmio di Cento; le modalità di monitoraggio e controllo dei rischi relativi ai crediti ceduti sono del tutto omogenee rispetto a quelle utilizzate per quelli in portafoglio.

La Cassa di Risparmio di Cento non ha erogato linee di credito a supporto dell’operazione e non ha stipulato alcun contratto in strumenti derivati legato alla stessa

SEZIONE 5 – RISCHI OPERATIVI

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

La Cassa di Risparmio di Cento, consapevole della specificità dei rischi legali e reputazionali, ha istituito la Funzione di Compliance secondo le linee guida della Banca d’Italia. In termini di misurazione del rischio operativo, la banca ha definito con apposita disposizione normativa interna il processo per la rilevazione e la registrazione delle perdite operative con finalità gestionali in quanto, dal punto di vista regolamentare, per il calcolo del requisito patrimoniale la banca applica la metodologia Base, ai sensi della circolare della Banca d’Italia n. 285 del 17/12/2013 e successivi aggiornamenti, che si sostanzia nel calcolare il 15% dell’indicatore rilevante medio degli ultimi tre esercizi.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA La gestione delle perdite di natura operativa avviene mediante un processo definito all’interno di una procedura fornita da Cedacri, denominata C-Flow, che consente la piena tracciabilità di tutti i passaggi e le fasi. Nel corso del 2019 sono stati registrati trentanove casi di perdite operative di importo unitario pari o superiore ai 500 euro, per complessivi 47.893 euro; nei casi principali si è trattato di malfunzionamento di apparecchiature e di errori materiali commessi da dipendenti. Per quanto riguarda altre fonti di rischio operativo, si sono registrate cinque rapine o tentativi di rapina presso filiali e bancomat della banca con danni in buona parte coperti dalle polizze assicurative. Relativamente alle cause passive, infine, nel 2019 i movimenti del fondo rischi ed oneri (utilizzi e accantonamenti) sono stati complessivamente contenuti.

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Parte F – Informazioni sul Patrimonio

SEZIONE 1 – IL PATRIMONIO DELL’IMPRESA

A. Informazioni di natura qualitativa

Il patrimonio aziendale è costituito dal capitale sociale e dalle riserve, a qualunque titolo costituite. L’aggregato, i cui valori sono riportati nella tabella sottostante, risulta a presidio di tutti i rischi aziendali commentati nei paragrafi precedenti (di credito, di tasso, di mercato, operativi e altri). In particolare la banca è soggetta a requisiti di adeguatezza patrimoniale richiesti dalle disposizioni di Vigilanza emesse dalla Banca d’Italia. In base a tali regole il rapporto tra i fondi propri e le attività di rischio ponderate deve essere almeno pari all’8%. Il rispetto di tale rapporto, oltre ad essere monitorato con cadenza trimestrale, costituisce oggetto di analisi prospettica e di simulazioni in occasione della pianificazione strategica ed operativa (redazione di piani strategici e budget). Analogamente, le valutazioni in ordine alle modalità con cui perseguire gli obiettivi di gestione dei fondi propri sono uno degli elementi portanti della pianificazione strategica, in quanto l’adeguatezza patrimoniale costituisce un driver imprescindibile per qualsiasi progetto di sviluppo.

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B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione

Il patrimonio netto contabile della società è così composto:

VOCI/VALORI

31/12/2019 31/12/2018

1. Capitale 77.142 77.142 2. Sovrapprezzi di emissione 30.850 30.851 3. Riserve 69.506 73.618

Di utili 63.997 68.145 a) legale 27.057 27.055 b) statutaria 29.606 29.605 c) azioni proprie - - d) altre 7.334 11.485 Altre 5.509 5.473

4. Strumenti di capitale - - 5. (Azioni proprie) - (2) 6. Riserve da valutazione 5.908 4.248

Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva

6.276 6.243

Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva

- -

Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

242 (1.454)

Attività materiali - - Attività immateriali - - Copertura di investimenti esteri - - Copertura dei flussi finanziari - - Strumenti di copertura [elementi non designati] - - Differenze di cambio - - Attività non concorrenti e gruppi di attività in via di dismissione - - Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico

(variazioni del proprio merito creditizio) IFRS 7, par. 10 lett. a) - -

Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (617) (548)

Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto

- -

Leggi speciali di rivalutazione 7 7 7. Utile (perdita) d'esercizio (15.372) (992)

TOTALE 168.034 184.865

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B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla

redditività complessiva: composizione

ATTIVITA'/VALORI

31/12/2019 31/12/2018

Riserva

positiva

Riserva

negativa

Riserva

positiva

Riserva

negativa

1. Titoli di debito 244 (2) 776 (2.230) 2. Titoli di capitale 7.237 (961) 7.007 (764) 3. Finanziamenti - - - -

TOTALE 7.481 (963) 7.783 (2.994)

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla

redditività complessiva: variazioni annue

Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti

1. Esistenze iniziali (1.454) 6.243 -

2. Variazioni positive 3.538 299 - 2.1 Incrementi di fair value 544 299 - 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito - X - 2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative

da realizzo 2.994 X -

2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale)

- - -

2.5 Altre variazioni - 3. Variazioni negative 1.842 266 -

3.1 Riduzioni di fair value 4 226 - 3.2 Riprese di valore per rischio di credito 669 - - 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive

da realizzo - - -

3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale)

- - -

3.5 Altre variazioni 1.169 40 -

4. Rimanenze finali 242 6.276 -

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

31/12/2019 31/12/2018

1. Esistenze iniziali (548) (580)

2. Variazioni positive 64 58

2.1 Utili dovute a modifiche del tasso di sconto 21 - 2.2 Altri utili attuariali 18 58 2.3 Altre variazioni 25 - 3. Variazioni negative 133 26

3.1 Perdite dovute a modifiche del tasso di sconto - 14 3.2 Altre perdite attuariali 133 - 3.3 Altre variazioni - 12

4. Rimanenze finali (617 ) (548 )

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SEZIONE 2 – I FONDI PROPRI E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA

Si rinvia all’informativa sui fondi propri e sull’adeguatezza patrimoniale contenuta nell’informativa al pubblico (“Terzo pilastro di Basilea 3”), consultabile sul sito internet del Gruppo Cassa di Risparmio Cento, www.crcento.it.

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Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda

Nessuna operazione di questa fattispecie è avvenuta nel corso del 2019.

Parte H – Operazioni con parti correlate

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

I compensi agli amministratori, ai sindaci ed ai dirigenti con responsabilità strategiche e non:

31/12/2019 31/12/2018

Amministratori e Sindaci 393 451

Direttore Generale e Dirigenti 1.207 1.317

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Nella seduta del 23 dicembre 2013 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il nuovo

“Regolamento di gestione delle operazioni con soggetti collegati” (definizione nell’ambito della quale

sono comprese sia le parti correlate che i soggetti connessi), in attuazione:

a) della regolamentazione CONSOB in materia (delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, integrata con

delibera del 23 giugno 2010, n. 17389, e corredata dalla comunicazione n. DEM 10078683 del 24

settembre 2010;

b) del Titolo V - Capitolo 5 – delle “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche”

emanato dalla Banca d’Italia nel dicembre 2011.

Il suddetto Regolamento è in vigore dal 1 gennaio 2014, è stato modificato con delibera del Consiglio di

Amministrazione del 30 ottobre 2018, con l’inserimento di una specifica disciplina per le operazioni

della Capogruppo bancaria con Società Controllate appartenenti al Gruppo Bancario. Il documento

descrive le procedure poste in essere dalla Banca al fine di ottemperare all’intera normativa di

riferimento in materia di operazioni con soggetti collegati, ovvero tutte le operazioni effettuate con

persone, imprese o altri enti potenzialmente in grado di influire direttamente o indirettamente sulle

scelte della Banca stessa, che devono essere preventivamente individuate, classificate in base alla

tipologia ed alla rilevanza, sottoposte eventualmente a particolare procedute deliberative ed a specifici

obblighi di trasparenza e rendicontazione.

A tale fine sono considerati parti correlate:

1) gli Esponenti aziendali, intendendosi per tali i soggetti che svolgono funzioni di amministrazione,

direzione e controllo;

2) i Partecipanti, per tale intendendosi i soggetti tenuto a chiedere le autorizzazioni di cui agli articoli 19

e seguenti del TUB; la definizione comprende quindi coloro che detengono, direttamente o

indirettamente, una partecipazione nella Cassa almeno pari al 10% del capitale o delle azioni con

diritto di voto, coloro che, direttamente o indirettamente, anche attraverso società controllate,

fiduciarie o interposte persone, detengono il controllo, anche congiuntamente con altri, della Cassa

ovvero detengono una partecipazione nella Banca tale da poter esercitare un’influenza notevole;

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3) i soggetti, diversi dai Partecipanti, che possono nominare uno o più componenti del Consiglio di

Amministrazione anche sulla base di accordi in qualsiasi forma stipulati o clausole statutarie;

4) le società o le imprese, anche costituita in forma non societaria, soggetta al controllo (anche

congiunto) od all’influenza notevole della Banca;

5) le joint ventures in cui la Banca è una partecipante;

6) i dirigenti con responsabilità strategiche della Banca o della sua controllante, per tali intendendosi:

(i) con riferimento alla Banca, i soggetti, diversi dagli esponenti aziendali, che hanno il potere e la

responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo

delle attività della Banca; (ii) con riferimento alla Fondazione che controlla la Cassa, i soggetti che

hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione

e del controllo delle attività della Fondazione, compresi dunque gli appartenenti al Consiglio di

Amministrazione, ed i membri del Collegio dei Revisori;

7) le parti correlate non finanziarie, intendendosi per tale una parte correlata che eserciti in prevalenza,

direttamente o tramite società controllate, attività di impresa non finanziaria come definita

nell’ambito della disciplina delle partecipazioni detenibili dalle banche;

8) i fondi pensionistici complementari, collettivi o individuali, italiani o esteri, costituiti a favore dei

dipendenti della Cassa, o di qualsiasi altra entità alla Cassa collegata.

Si considerano invece soggetti connessi:

1) le società e le imprese, anche costituite in forma non societaria, soggette al controllo di una parte

correlata;

2) i soggetti che controllano una parte correlata tra quelle indicate ai numeri 2) e 3) del precedente

paragrafo, ovvero i soggetti sottoposti, direttamente o indirettamente, a comune controllo con la

medesima parte correlata;

3) gli stretti familiari di una parte correlata;

4) le entità nelle quali un esponente aziendale della Banca, uno dei dirigenti con responsabilità

strategiche della Banca o della sua controllante o uno stretto familiare di una parte correlata esercita

il controllo o il controllo congiunto;

5) le entità nelle quali un esponente aziendale della banca, uno dei dirigenti con responsabilità

strategiche della banca o della sua controllante, o tutti quei familiari degli stessi che ci si attende

possano influenzare il, o essere influenzati dal, soggetto interessato nei loro rapporti con la banca,

esercitano un’influenza notevole o detengono, direttamente o indirettamente un quota significativa,

comunque non inferiore al 20% dei diritti di voto.

Il Regolamento disciplina anche le modalità di individuazione delle operazioni con soggetti collegati, le

tipologie delle stesse (operazioni rilevanti ovvero di minore o maggiore rilevanza) ed i casi esclusione.

Definisce inoltre i compiti e le funzioni dei singoli organi aziendali coinvolti, fra cui il “Comitato

Soggetti Collegati”, istituito dallo stesso Regolamento, e le procedure deliberative per le diverse

tipologie di operazioni rilevanti.

La disciplina della materia è completata dalla “Policy sui controlli interni sulle operazioni con soggetti

collegati” approvata dal Consiglio di Amministrazione, da ultimo, nella seduta dell’8 marzo 2016, e

peraltro in via di revisione, e dalla “Politica della operazioni con Esponenti aziendali e Soggetti

Collegati", approvata dal Consiglio di Amministrazione, da ultimo, con delibera del 13 marzo 2018, ed

anch'essa in via di revisione.

Questo premesso, con riferimento al provvedimento n. 262 del 22 dicembre 2005 emanato da Banca

d’Italia in materia di istruzioni per la redazione del bilancio d’esercizio e consolidato delle banche in

conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS ed in conformità al disposto dello IAS 34,

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relativo ai bilanci intermedi, nella tabella che segue si riportano i dati relativi a tutte le parti correlate

alla Banca, come definiti dallo IAS 24; in particolare vengono evidenziati i crediti per cassa accordati in

essere e le garanzie rilasciate a favore delle parti correlate.

TABELLA CREDITI IN ESSERE AL 31/12/2019

Accordato

per Cassa

Accordato

di Firma

Utilizzato

per

Cassa

Utilizzato

di Firma

Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità

strategiche (anche della Fondazione Cassa di Risparmio di

Cento)

392 3 395 0

Stretto Familiare

di uno dei soggetti di cui sopra 1.093 0 1.093 0

Società che esercitano controllo o influenza notevole sulla

Cassa, società sulle quali la Cassa esercita influenza notevole

e società controllate o collegate (*) ai soggetti di cui ai righi

precedenti

85.742 2.629 68.797 1.040

(*) per società collegate si intendono quelle nelle quali un soggetto esercita un’influenza notevole o detiene, direttamente o

indirettamente, un quota significativa, comunque non inferiore al 20%, dei diritti di voto. La controllata IFIVER nella

tavola sopra riportata ha Accordati per 73milioni ed Utilizzi per 64 milioni di euro

Come si evince dalla tabella, l’utilizzo complessivo rappresenta il 79% circa delle linee di credito

accordate, in linea con l’anno precedente. Così come prevede la normativa, le condizioni applicate sono

in linea con quelle previste per la migliore clientela della Cassa.

Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti

patrimoniali La Cassa non ha in essere tale tipologia di accordi.

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Parte L – Informativa di Settore

L’informativa per settori di attività Nel presente capitolo vengono presentati i risultati al 31/12/2019 suddivisi per settore di attività

così come previsto dall’IFRS 8 “Operating Segments” con i dati di confronto del 31/12/2018.

Definizione dei settori

Già da alcuni anni la Cassa utilizza nei suoi modelli gestionali alcune “segmentazioni” della

clientela, con lo scopo di individuare macro gruppi omogenei. La prima suddivisione è fra clientela

“privata” e clientela “imprese”, ciascuno di questi due gruppi principali viene poi ulteriormente

suddiviso come segue :

Per i “Privati” abbiamo individuato i seguenti gruppi :

� Family – masse di raccolta inferiore a 75 mila euro e con bisogni semplici;

� Personal – masse di raccolta sino a 400 mila, con assistenza personalizzata ma ancora in

filiale;

� Private – masse di raccolta oltre i 400 mila, contatti altamente personalizzati con gestori

dedicati.

Le “Imprese” sono state suddivise in base alla dimensione del fatturato ed alla complessità della

struttura aziendale in genere rilevata dalla forma giuridica della stessa, i gruppi omogenei

individuati sono i seguenti :

� P.O.E. – piccoli operatori economici, con fatturato sotto i 250 mila euro, in genere

artigiani/commercianti con forma giuridica di ditta individuale o come società di persone;

� Small Business – Imprese con fatturato sino a 5 milioni di euro, che trovano nel titolare di

filiale la persona con tutte le conoscenze necessarie;

� Corporate – Imprese con fatturato sopra i 5 milioni di euro, spesso con bisogni complessi e

che necessitano di consulenti dedicati altamente specializzati.

Partendo dal modello di segmentazione della clientela si è successivamente provveduto alla

“portafogliazione”; al vertice nei due gruppi i clienti assegnati a gestori Private e Corporate.

Per determinare i risultati di settore si evidenzia che i criteri applicati per la determinazione degli

importi esposti sono strettamente collegati alla reportistica gestionale destinata alla direzione ed in

parte anche alla rete di vendita.

Per quanto riguarda le informazioni esposte occorre precisare che :

“il margine di interesse” è quello utilizzato nel modello gestionale interno a TiT multipli

normalmente utilizzato per misurare le performance secondo tutte le principali dimensioni di analisi

(centri, gestori e segmenti) e che tale margine risponde quindi alle regole che spostano

sostanzialmente nel pool di tesoreria la gestione del rischio di tasso e di liquidità;

“i valori patrimoniali” sono quelli puntuali di fine periodo.

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Conto Economico di Segmento Importi in migliaia di euro

Privati Imprese Altro

Totale

Banca

A - dati al 31-dic-2019

Margine Raccolta -3.728 -69 -12.218 -16.016

Margine Impieghi 13.812 18.167 18.673 50.652

Margine di Interesse 10.085 18.098 6.454 34.637

Margini da Servizi 20.037 11.391 -3.831 27.597

Profitti e Perdite Gestione Finanziaria 2.873 2.873

Margine di Intermediazione 30.121 29.489 5.496 65.106

B - dati al 31-dic-2018

Margine Raccolta -3.710 198 -10.733 -14.245

Margine Impieghi 14.277 18.720 18.441 51.438

Margine di Interesse 10.567 18.918 7.708 37.193

Margini da Servizi 20.439 11.452 -3.870 28.022

Profitti e Perdite Gestione Finanziaria -5.815 -5.815

Margine di Intermediazione 31.006 30.370 -1.976 59.400

Variazioni = A - B

Margine di Interesse -483 -820 -1.254 -2.556

Margini da Servizi -402 -61 39 -425

Margine di Intermediazione -885 -881 7.472 5.706

Stato Patrimoniale di Segmento Importi in migliaia di euro

Privati Imprese Altro Totale

Banca

A - dati al 31-dic-2019

Totale Attivo 591.071 1.089.745 1.252.550 2.933.366

Totale Passivo 1.127.607 678.910 1.126.848 2.933.366

Sbilancio -536.536 410.835 125.701 0

B - dati al 31-dic-2018

Totale Attivo 592.578 1.031.224 1.102.553 3.090.234

Totale Passivo 1.112.866 563.371 791.106 3.090.234

Sbilancio -520.288 467.853 311.448 0

Variazioni = A - B

Totale Attivo -1.506 58.521 149.996 -156.868

Totale Passivo 14.742 115.539 335.743 -156.868

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Ambito Territoriale

La banca gravita principalmente nelle provincie di Ferrara, Bologna e Modena, la seguente

esposizione evidenzia i principali dati della banca suddivisi in base alla provincia del cliente.

Conto Economico per Provincia Importi in migliaia di euro

Ferrara Bologna Modena

Altre

province

Centri di

Direzione

pool_TIT,

Finanza

Totale

Banca

A - dati al 31-dic-2019

Margine Raccolta -2.765 -1.352 -591 1.871 -13.178 -16.016

Margine Impieghi 21.412 10.960 5.994 4.142 8.146 50.652

Margine di Interesse 18.646 9.608 5.402 6.013 -5.033 34.637

Margini da Servizi 16.258 9.351 3.696 2.522 -4.230 27.597

Profitti e Perdite Gestione Finanziaria 2.873 2.873

Margine di Intermediazione 34.904 18.958 9.099 8.535 -6.390 65.106

B - dati al 31-dic-2018

Margine Raccolta -2.817 -1.215 -420 1.028 -10.821 -14.245

Margine Impieghi 20.744 11.709 6.314 2.928 9.745 51.438

Margine di Interesse 17.927 10.494 5.893 3.955 -1.077 37.193

Margini da Servizi 17.254 9.373 3.605 2.042 -4.252 28.022

Profitti e Perdite Gestione Finanziaria 0 0 0 0 -5.815 -5.815

Margine di Intermediazione 35.181 19.867 9.498 5.997 -11.143 59.400

Variazioni = A - B

Margine di Interesse 719 -886 -491 2.057 -3.956 -2.556

Margini da Servizi -997 -22 92 480 22 -425

Margine di Intermediazione -277 -908 -399 2.537 4.753 5.706

Stato Patrimoniale per Provincia Importi in migliaia di euro

Ferrara Bologna Modena Altre

province

Centri di Direzione pool_TIT, Finanza

Totale

Banca

A - dati al 31-dic-2019

Totale Attivo 1.428.016 553.004 322.708 369.692 259.945 2.933.366

Totale Passivo 845.669 541.513 233.789 698.307 614.087 2.933.366

Sbilancio 582.348 11.491 88.919 -328.616 -354.142 0

B - dati al 31-dic-2018

Totale Attivo 1.688.632 586.305 299.740 260.196 255.362 3.090.234

Totale Passivo 872.045 535.474 167.804 840.555 674.356 3.090.234

Sbilancio 572.742 188.711 130.062 -331.896 -559.619 0

Variazioni = A - B

Totale Attivo -260.616 -33.300 22.969 109.496 4.584 -156.868

Totale Passivo -26.376 6.039 65.985 -142.247 -60.269 -156.868

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Prospetto dei Crediti Netti per Provincia Importi in migliaia di euro

Ferrara Bologna Modena

Altre

province

Istituzionali

(MEF, SPV,

CCGar.)

Totale

Banca

A - dati al 31-dic-2019

Impieghi Netti a Clientela 462.213 518.653 297.163 336.396 744.510 2.358.935

di cui Crediti Anomali 23.932 32.371 15.595 5.257 0 77.155

B - dati al 31-dic-2018

Impieghi Netti a Clientela 503.704 552.095 284.944 197.111 759.277 2.297.131

di cui Crediti Anomali 26.916 37.746 28.510 8.777 0 101.949

Variazioni = A - B

Impieghi Netti a Clientela -41.491 -33.442 12.219 139.285 -14.767 61.804

di cui Crediti Anomali -2.984 -5.375 -12.915 -3.520 0 -24.794

Parte M – Informativa sul leasing SEZIONE 1 – LOCATARIO

INFORMAZIONI QUALITATIVE

Per la Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. l’analisi dei contratti rientranti nell’ambito di

applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 ha riguardato quelli relativi alle fattispecie

immobili e autovetture. I contratti di leasing immobiliare rappresentano l’area con impatto

maggiormente significativa ed infatti rappresentano il 97% circa del valore dei diritti d’uso. Tali

contratti si riferiscono a immobili destinati all’uso di filiali bancarie che hanno durata superiore a 12

mesi e che presentano tipicamente opzioni di rinnovo ed estinzioni esercitabili dal locatore o dal

locatario secondo le regole di legge oppure sulla base di specifiche previsioni contrattuali. I

contratti di locazione di immobili non includono l’opzione di acquisto al termine del leasing.

Per quanto riguarda i contratti di leasing riferiti alle autovetture questi si riferimento a noleggi a

lungo termine riferiti alla flotta aziendale messa a disposizione dei dipendenti oppure delle strutture

organizzative. La durata di tali contratti è pluriennale, senza opzioni di rinnovo e generalmente tali

contratti non includono l’opzione di acquisto del bene.

La Cassa ha stabilito di non contabilizzare secondo il nuovo principio IFRS 16 i contratti con durata

(lease term) complessiva inferiore o uguale ai 12 mesi e con valore del bene sottostante inferiore o

uguale a 5.000 euro (“low value”). In questo caso, pertanto, i canoni relativi a tali leasing sono

iscritti a voce “190. Spese amministrative”.

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202

INFORMAZIONI QUANTITATIVE

Il valore contabile dei diritti d’uso acquisiti con il leasing è esposto in parte B – Informazioni sullo

stato patrimoniale individuale - Attivo - Sezione 8 - Attività materiali - Voce 80 dell’attivo della

Nota integrativa individuale a cui si rimanda.

Nel corso dell’esercizio, tali diritti d’uso hanno determinato la rilevazione di ammortamenti per

1.375 milioni di euro di cui:

• 1.229 migliaia di euro relativi a immobili

• 146 migliaia di euro relativi a autovetture.

Con riferimento alle passività per leasing, il relativo valore contabile è esposto in parte B -

Informazioni sullo stato patrimoniale individuale - Passivo - Sezione 1 - Passività finanziarie

valutate al costo ammortizzato - Voce 10 del passivo della Nota integrativa individuale a cui si

rimanda. Nel corso dell’esercizio tali debiti per leasing hanno determinato l’iscrizione di interessi

passivi esposti in parte C - Informazioni sul conto economico individuale - Sezione 1 - Interessi -

Voci 20 del conto economico della Nota integrativa individuale.

Con riferimento ai leasing di breve termine e di beni aventi un modico valore unitario, si precisa

che nel corso dell’esercizio sono stati rilevati canoni passivi rispettivamente per 79 migliaia di euro

per gli immobili e 19 migliaia di euro per le autovetture. Si precisa che tali importi includono altresì

l’IVA sui canoni passivi non oggetto di inclusione nella determinazione del debito per leasing.

Relativamente alla determinazione della durata del leasing, la Cassa di risparmio di Cento S.p.A.

considera il periodo non annullabile, stabilito dal contratto, durante il quale per il locatario non è

possibile esercitare opzione di recesso e il periodo coperto di opzione di rinnovo se il suo esercizio

da parte del locatario è ragionevolmente certo.

Pertanto l’ammontare dei flussi di cassa, non riflessi nel calcolo dei debiti per leasing, a cui la

Banca è potenzialmente esposta va essenzialmente ricondotto all’eventuale rinnovo di contratti di

locazione ed alla conseguente estensione della durata del leasing non inclusa nel calcolo originario

delle passività per il leasing tenuto conto delle informazioni disponibili e delle aspettative esistenti

al 1° gennaio 2019 (data di prima applicazione dell’IFRS16) o alla data di inizio della locazione.

Per l’esercizio 2019 il totale dei flussi finanziari in uscita per i leasing, al netto delle estinzioni

anticipate, è ammontato per gli immobili a 1.427 migliaia di euro, mentre per le autovetture a 178

migliaia di euro.

SEZIONE 2 – LOCATORE

INFORMAZIONI QUALITATIVE

La Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. ha posto in essere attività di leasing operativo

essenzialmente riconducibili alla locazione dei propri immobili di proprietà. Detti contratti sono

rappresentati attraverso la rilevazione, per competenza, dei canoni di locazione ricevuti in voce

“200. Altri oneri/proventi di gestione”.

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203

INFORMAZIONI QUANTITATIVE

1. Informazioni sullo Stato Patrimoniale e Conto economico

Con riferimento ai contratti di leasing operativo si precisa che il valore contabile delle attività di

proprietà e concesse in leasing operativo risulta così composto:

• Terreni: 1.431 migliaia di euro

• Fabbricati: 2.285 migliaia di euro.

I canoni rilevati per competenza nel corso dell’esercizio a fronte della locazione di tali attività sono

esposti in parte C - Informazioni sul conto economico individuale - Sezione 14 - Altri oneri e

proventi digestione - Voce 200 del conto economico della Nota integrativa individuale.

2. Leasing operativo – classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere

Fasce temporali

31/12/2019

Pagamenti da ricevere per leasing

Fino a 1 anno 158

Da oltre 1 anno fino a 2 anni 644

Da oltre 2 anni fino a 3 anni 231

Da oltre 3 anni fino a 4 anni 134

Da oltre 4 anni fino a 5 anni 128

Oltre 5 anni 259

Totale 1.554

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204

ALLEGATI

� Prospetto relativo agli immobili di proprietà

� Elenco delle partecipazioni

� Bilanci delle controllate I.Fi.Ve.R S.p.A., Reeval S.p.A.

� Servizi di tesoreria espletati dalla banca

� Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi

diversi dalla revisione a norma del Regolamento Emittenti Consob

art. 149 duodieces

� Elenco dei principi contabili omologati dalla Commissione Europea

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205

ELENCO DEGLI IMMOBILI DI PROPRIETA'

Descrizione Valore Fondo

cespiti di Bilancio Ammortamento

situati in al 31/12/2019 al 31/12/2019

CENTO

Via Matteotti 8/10/12

e Via Guercino 32

Strumentali per destinazione 16.865.621,58 6.633.540,90

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 7.089.471,00 0,00

Strumentali per natura 2.549.261,61 1.114.581,69

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 1.384.736,00 0,00

Non strumentali 1.654.125,41 730.954,33

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 950.793,00 0,00

Totale 30.494.008,60 8.479.076,92

CENTO

Via Guercino 30

Strumentali per destinazione 198.843,10 88.370,80

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 125.860,00 0,00

Strumentali per natura 731.360,00 329.111,97

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 474.140,00 0,00

Non strumentali

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali

Totale 1.530.203,10 417.482,77

CENTO

Via Ferrarese

Strumentali per destinazione 1.017.977,31 448.975,45

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 654.843,00 0,00

Strumentali per natura 424.744,25 190.514,42

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 282.357,00 0,00

Non strumentali

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali

Totale 2.379.921,56 639.489,87

CENTO

Via Bologna

Strumentali per destinazione 546.647,04 233.834,68

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 594.000,00 0,00

Strumentali per natura

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura

Non strumentali

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali

Totale 1.140.647,04 233.834,68

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206

CASUMARO

Via Correggio, 409

Strumentali per destinazione 627.387,13 63.695,86

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 22.010,00 0,00

Strumentali per natura 7.029,13 2.724,16

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 2.751,00 0,00

Non strumentali 155.058,51 65.478,38

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 50.589,00 0,00

Totale 864.824,77 131.898,40

MIRABELLO

Corso Italia, 256

Strumentali per destinazione 380.805,51 159.769,58

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 84.771,00 0,00

Strumentali per natura 80.374,78 36.446,55

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 17.039,00 0,00

Non strumentali 6.485,56 3.130,56

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 1.301,00 0,00

Totale 570.776,85 199.346,69

VIGARANO MAINARDA

Corso Roma, 3/5

Strumentali per destinazione 561.365,32 231.586,90

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 208.463,00 0,00

Strumentali per natura 162.113,00 72.950,85

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 68.286,00 0,00

Non strumentali

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali

Totale 1.000.227,32 304.537,75

SAN CARLO

Via Risorgimento, 41

Strumentali per destinazione 111.287,66 55.066,49

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 35.227,00 0,00

Strumentali per natura

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura

Non strumentali

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali

Totale 146.514,66 55.066,49

SANT'AGOSTINO

Via Statale, 142

Strumentali per destinazione 274.121,56 119.064,79

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 105.336,00 0,00

Strumentali per natura

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura

Non strumentali

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali

Totale 379.457,56 119.064,79

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207

ALBERONE

Via Riga, 54

Strumentali per destinazione 81.105,01 35.937,61

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 51.360,00 0,00

Strumentali per natura

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura

Non strumentali

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali

Totale 132.465,01 35.937,61

DOSSO

Via Verdi,24/26

Strumentali per destinazione 144.866,37 64.665,11

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 83.288,00 0,00

Strumentali per natura

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura

Non strumentali

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali

Totale 228.154,37 64.665,11

POGGIO RENATICO

Viale Roma, 15

Strumentali per destinazione 245.591,80 83.889,71

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 65.847,00 0,00

Strumentali per natura

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura

Non strumentali 37.322,00 16.794,90

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 12.815,00 0,00

Totale 361.575,80 100.684,61

CORONELLA

Via Coronella, 73

Strumentali per destinazione 136.830,50 57.449,66

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 33.843,00 0,00

Strumentali per natura

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura

Non strumentali

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali

Totale 170.673,50 57.449,66

PIEVE DI CENTO

Via Garibaldi, 13/15

Strumentali per destinazione 194.536,04 85.628,40

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 80.342,00 0,00

Strumentali per natura

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura

Non strumentali

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali

Totale 274.878,04 85.628,40

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208

PIEVE DI CENTO

Piazza Costa, 1

Strumentali per destinazione 596.118,52 253.273,56

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 200.098,00 0,00

Strumentali per natura

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura

Non strumentali 84.299,11 36.097,43

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 35.179,23 0,00

Totale 915.694,86 289.370,99

VENEZZANO

Piazza Caduti 2 Agosto

Strumentali per destinazione 178.365,32 70.144,73

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 43.500,00 0,00

Strumentali per natura

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura

Non strumentali

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali

Totale 221.865,32 70.144,73

FINALE EMILIA

Via per Modena 34/a

Strumentali per destinazione

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione

Strumentali per natura 92.780,10 41.010,99

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 36.000,00 0,00

Non strumentali

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali

Totale 128.780,10 41.010,99

CREVALCORE

Via Amendola, 330

Strumentali per destinazione 276.358,50 123.552,22

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 73.150,00 0,00

Strumentali per natura

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura

Non strumentali

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali

Totale 349.508,50 123.552,22

RAMI DI RAVARINO

Via Vivaldi, 11

Strumentali per destinazione 310.435,27 138.864,73

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 125.000,00 0,00

Strumentali per natura

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura

Non strumentali

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali

Totale 435.435,27 138.864,73

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209

FERRARA

Via M.Tassini, 4

Strumentali per destinazione 508.748,49 184.421,35

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 98.500,67 0,00

Strumentali per natura

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura

Non strumentali

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali

Totale 607.249,16 184.421,35

FERRARA

Via Giovanni XXIII

Strumentali per destinazione 304.451,40 118.959,40

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 81.000,00 0,00

Strumentali per natura

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura

Non strumentali

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali

Totale 385.451,40 118.959,40

BOLOGNA

Strada Maggiore

Strumentali per destinazione 1.534.179,33 641.208,82

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 1.584.000,00 0,00

Strumentali per natura

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura

Non strumentali

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali

Totale 3.118.179,33 641.208,82

MANTOVA

VILLA POMA (MN) - VIA ROMA NORD

ASTA HOUSE & LOT

Strumentali per destinazione

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione

Strumentali per natura

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura

Non strumentali 445.196,00 0,00

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali

Totale 445.196,00 0,00

BOLOGNA

VIA CASTIGLIONE 142

FALLIMENTO MARGHERITA IMM.

Strumentali per destinazione

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione

Strumentali per natura

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura

Non strumentali 0,00 0,00

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali

Totale 0,00 0,00

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210

CAMPOGALLIANO

VIA ROMA, 1

Strumentali per destinazione 401.199,89 4.012,00

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 80.826,61 0,00

Strumentali per natura 469.931,34 4.699,31

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 94.673,39 0,00

Non strumentali

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali

Totale 1.046.631,23 8.711,31

LUGO

VIA E. MANFREDI, 9-11-13

Strumentali per destinazione 532.558,91 38.982,95

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 117.000,00 0,00

Strumentali per natura

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura

Non strumentali

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali

Totale 649.558,91 38.982,95

T O T A L I 47.977.878,26 12.579.391,24

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ELENCO DEGLI INVESTIMENTI IN CORSO AL 31/12/2019 SU IMMOBILI DI PROPRIETA'

Descrizione Valore Fondo

cespiti di Bilancio Ammortamento

situati in al 31/12/2019 al 31/12/2019

CENTO

VIA GUERCINO EX BAR ITALIA - MANUT. STRAORDINARIA

Strumentali per natura 35.792,88

BOLOGNA

IMMOBILE IN BOLOGNA - FALL. MARGHERITA 2006 SRL -

Non strumentale a scopo d'investimento 2.716.828,92

FINALE EMILIA

RISTRUTTURAZIONE FINALE EMILIA

Strumentali per destinazione 83.481,54

GALLIERA

NUOVA AREA SELF

Strumentali per destinazione 18.204,60

CASTELFRANCO

RISTRUTT. NUOVA FILIALE CASTELFRANCO

Strumentali per destinazione 207.703,76

SAN PIETRO IN CASALE

RISTRUTTURAZIONE

Strumentali per destinazione 58.393,47

T O T A L I 3.120.405,17 0,00

R I E P I L O G O DEGLI IMMOBILI DI PROPRIETA' AL 31/12/2019

Descrizione Valore

cespiti di Bilancio Fondo

situati in al 31/12/2019 Ammortamento

Strumentali per destinazione 26.029.401,56 9.934.895,70

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 11.637.736,28 0,00

Strumentali per natura 4.517.594,21 1.792.039,94

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 2.359.982,39 0,00

Non strumentali 2.382.486,59 852.455,60

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 1.050.677,23 0,00

Totale Immobili di proprietà 47.977.878,26 12.579.391,24

Strumentali per destinazione 367.783,37

Strumentali per natura 35.792,88

Non strumentali 2.716.828,92

Tot. Investimenti in corso 3.120.405,17 0,00

Totale Istituto 51.098.283,43 12.579.391,24

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212

ELENCO DEI TITOLI DI CAPITALE PRESENTI NEL PORTAFOGLIO FVOCI E DELLE PARTECIPAZIONIO AL 31 DICEMBRE 2019 (Valori in unità di Euro)

Denominazione Nr.azioni o quote

Valore nominale % di inter.

Valore di costo

Valore di mercato

Riserva di patrimonio netto

al 31.12.19

Riserva di patrimonio netto al

31.12.18

Variazioni dell'es. 2019

Rivalut. ai sensi L. 218/90

CEDACRI SPA 127 127.000 1,01% 503.318 3.726.703 3.179.063 3.179.063 -

BANCA POPOLARE S. FELICE 5.783 17.349 0,27% 337.790 167.707 -83.796 - 37.532,00 -46.264

BANCA D'ITALIA PART 900 22.500.000 0,30% 22.500.000 22.500.000 - - -

BCO TRE VENEZIE AZ 4.439 4.439.000 9,94% 4.583.198 4.257.001 -326.196 -353.274 27.078

BANCOMAT SPA 231 231 0,10% 1.155 1.155

CBI S.c.p.a 1.215 1.215 0,26% 2.430 2.430

SISTEMA SRL IN LIQUIDAZIONE 262.500 262.500 12,50% 262.500 0 0 - -

FRAER LEASING SPA 73.358 378.527 4,03% 1.103.323 5.142.396 3.983.536 3.782.405 201.131

SWIFT 2 250 0,00% 1.141 10.320 9.053 9.053 0 526

S.I.PRO. SPA 4.226 218.273 3,94% 220.077 285.804 64.824 -1.804 66.628,00

IMMOBILIARE OASI NEL PARCO

SRL 97.300 97.300 9,73% 3.454.150 1.653.127 -551.023 -371.017 -180.006

IMMOBILIARE K1 SRL 1 1.500 15,00% 503.545 - - - -

I.FI.VE.R. SPA 26.400 2.640.000 55,00% 4.950.000 4.950.000 -

REEVAL SPA 8.000 800.000 80,00% 800.000 800.000 -

TOTALI 31.483.145 39.222.627 43.496.643 6.275.461 6.206.894 68.567 526

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213

I.FI.VE.R S.p.A. Bilancio al 31-dic-2019

STATO PATRIMONIALE

VOCI DELL'ATTIVO

31/12/2019 31/12/2018

10. Cassa e disponibilità liquide 1.946 1.292

40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 70.063.507 26.425.890

a) crediti verso banche 4.396.573 1.690.886

b) crediti verso società finanziarie 409 0

c) crediti verso clientela 65.666.525 24.735.004

80. Attività materiali 680.425 16.001

90. Attività immateriali 21.116 22.647

100. Attività fiscali 202.266 183.468

a) correnti 52.620 35.574

b) anticipate 149.646 147.894

120 Altre attività 72.989 86.154

TOTALE ATTIVO 71.042.249 26.735.452

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO

31/12/2019 31/12/2018

10. Passività finanziare valutate al costo ammortizzato 64.988.696 23.822.908

a) debiti 64.988.696 23.822.908

60. Passività fiscali 1.288 1.288

a) correnti 0 0

b) differite 1.288 1.288

80. Altre passività 954.386 852.588

90. Trattamento di fine rapporto del personale 134.647 108.353

100. Fondi per rischi ed oneri 0 31.223

c) altri fondi per rischi e oneri 0 31.223

110. Capitale 4.800.000 2.500.000

140. Sovrapprezzi di emissione 1.200.000 0

150. Riserve -584.302 9.249

160. Riserva da valutazione -1.221 3.395

170. Utile (perdita) d'esercizio -451.245 -593.552

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 71.042.249 26.735.452

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I.FI.VE.R S.p.A. Bilancio al 31-dic-2019

CONTO ECONOMICO

31/12/2019 31/12/2018

10. Interessi attivi e proventi assimilati 1.352.364 273.331

20. Interessi passivi e oneri assimilati (951.841) (166.671)

30. Margine di interesse 400.523 106.660

40. Commissioni attive 3.685.567 2.513.681

50. Commissioni passive (2.707.139) (1.696.248)

60. Commissioni nette 978.428 817.433

120. Margine di intermediazione 1.378.951 924.093

130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di : (9.921) (97.186)

a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (9.921) (97.186)

150. Risultato netto della gestione finanziaria 1.369.030 826.907

160. Spese amministrative (1.737.768) (1.494.499)

a) spese per il personale (809.471) (694.760)

b) altre spese amministrative (928.297) (799.739)

170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 0 (32.000)

b) altri acantonamenti netti 0 (32.000)

180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (89.436) (8.535)

190. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (28.052) (43.997)

200 Altri oneri/proventi di gestione 34.981 15.866

210 Costi operativi (1.820.275) (1.563.165)

250. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 0 0

260. Utile della operatività corrente al lordo delle imposte (451.245) (736.258)

270. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 0 142.706

280. Utile della operatività corrente al netto delle imposte (451.245) (593.552)

300 Utile d'esercizio (451.245) (593.552)

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REEVAL S.p.A. Bilancio al 31-dic-2019

Stato Patrimoniale Attivo

31.12.2019 31.12.2018

C) Attivo circolante

II - Crediti 281.137 -

IV - Disponibilita' liquide 690.575 992.233

Totale attivo circolante (C) 971.712 992.233

Totale attivo 971.712 992.233

Stato Patrimoniale Passivo

31.12.2019 31.12.2018

A) Patrimonio netto

I - Capitale 1.000.000 1.000.000

VIII - Utili (perdite) portati a nuovo (7.767) -

IX - Utile (perdita) dell'esercizio (65.695) (7.767)

Totale patrimonio netto 926.538 992.233

B) Fondi per rischi e oneri 13.234 -

D) Debiti 31.940 -

Totale passivo 971.712 992.233

Conto Economico

31.12.2019 31.12.2018

B) Costi della produzione

7) per servizi (51.947) (6.497)

12) accantonamenti per rischi (13.234) 0

14) oneri diversi di gestione (561) (1.270)

Totale costi della produzione (65.742) (7.767)

Differenza tra valore e costi della produzione (A - B) (65.742) (7.767)

C) Proventi e oneri finanziari

16) altri proventi finanziari 47 0

Risultato prima delle imposte (A-B+-C+-D) (65.695) (7.767)

21) Utile (perdita) dell'esercizio (65.695) (7.767)

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ELENCO DEGLI ENTI PER I QUALI LA CASSA SVOLGE SERVIZI DI TESORERIA

Si riporta di seguito, l’elenco in ordine alfabetico, degli enti per i quali la Cassa svolge servizi di

tesoreria:

1 ASILO INFANTILE CENTO

2 COMUNE DI CASTELLO D'ARGILE

3 COMUNE DI CENTO

4 COMUNE DI FINALE EMILIA

5 COMUNE DI GALLIERA

6 COMUNE DI NONANTOLA

7 COMUNE DI PIEVE DI CENTO

8 COMUNE DI POGGIO RENATICO

9 COMUNE DI RAVARINO

10 COMUNE DI TERRE DEL RENO

11 COMUNE DI VIGARANO MAINARDA

12 DISTRETTO SCOLASTICO N. 23 SAN PIETRO IN CASALE

13 DISTRETTO SCOLASTICO N. 34 CENTO

14 FONDAZIONE "F. MANTOVANI" - MIRABELLO

15 ISSI ARCHIMEDE SAN GIOVANNI IN PERSICETO

16 ISTITUTO COMPRENSIVO 1 DECIMA - PERSICETO

17 ISTITUTO COMPRENSIVO 2 - SAN GIOVANNI IN PERSICETO

18 ISTITUTO COMPRENSIVO PIEVE DI CENTO

19 ISTITUTO COMPRENSIVO SALA BOLOGNESE

20 ISTITUTO COMPRENSIVO SAN PIETRO IN CASALE

21 ISTITUTO COMPRENSIVO VIGARANO MAINARDA

22 PARTECIPANZA AGRARIA DI CENTO

23 PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA

24 PARTECIPANZA AGRARIA DI PIEVE DI CENTO

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PUBBLICITA’ DEI CORRISPETTIVI DI REVISIONE CONTABILE E DEI SERVIZI

DIVERSI DALLA REVISIONE A NORMA DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

ART. 149 DUODIECES

Ai sensi di quanto disposto dall’art. 149 duodecies del Regolamento emittenti Consob si riportano, nella

tabella che segue, le informazioni riguardanti i corrispettivi erogati a favore della società di revisione

KPMG S.p.A. e a favore delle società appartenenti al network KPMG per i seguenti servizi:

1) Servizi di revisione che comprendono:

� l’attività di revisione legale del bilancio d’esercizio;

� l’attività di revisione contabile limitata delle relazioni semestrale e trimestrali;

2) Servizi di attestazione che comprendono incarichi con cui il revisore valuta uno specifico elemento,

la cui determinazione è effettuata da un altro soggetto che ne è responsabile, attraverso opportuni

criteri, al fine di esprimere una conclusione che fornisca al destinatario un grado di affidabilità in

relazione a tale specifico elemento.

3) Servizi di consulenza fiscale.

4) Altri servizi che comprendono incarichi relativi alla consulenza su importanti cantieri progettuali

inerenti alle novità normative e sui principi contabili ed inoltre alle novità segnaletiche.

I corrispettivi esposti in tabella, di competenza dell’esercizio 2019, sono quelli contrattuali, comprensivi

di eventuali indicizzazioni (sono escluse l’Iva, le spese vive e l’eventuale contributo di vigilanza).

Tipologia di servizi Soggetto che ha

erogato il servizio Destinatario del servizio

Compensi in migliaia di

Euro

Revisione legale EY S.p.A. Cassa di Risparmio di Cento SpA 60

Servizi di attestazione KPMG S.p.A. Cassa di Risparmio di Cento SpA 10

Altri Servizi KPMG S.p.A. Cassa di Risparmio di Cento SpA 76

Totale 146

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ELENCO DEI PRINCIPI CONTABILI OMOLOGATI DALLA COMMISSIONE EUROPEA

Principio Descrizione Regolamento omologazione

IFRS 1 Prima adozione dei principi contabili internazionali 1126/2008 – mod. 1274/2008 - 69/2009 - 70/2009 –

494/2009 – 495/2009 – 1136/09- 1205/2011 – 475/2012-

1254/2012 – 1255/2012-183/2013 – 2343/2015 –

2441/2015 – 1905/2016 – 2067/2016 – 1986/2017 –

182/2018

IFRS 2 Pagamenti basati sulle azioni

1126/2008 – mod. 1261/2008 – 495/2009 – 1254/2012 –

1255/2012 – 28/2015 – 2067/2016 – 289/2018

IFRS 3 Aggregazioni aziendali

1126/2008 mod. 495/2009 – 1254/2012 – 1255/2012 -

1361/2014 - 28/2015 – 1905/2016 – 2067/2016 –

1986/2017

IFRS 4 Contratti Assicurativi

1126/2008 - mod. 1274/2008 -494/2009 – 1165/2009 –

1255/2012– 1905/2016 – 2067/2016 – 1988/2017 –

1986/2017 – 1988/2017

IFRS 5

Attività non correnti possedute per la vendita e attività

operative cessate 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 494/2009 –

1254/2012 – 1255/2012 – 2343/2015 – 2067/2016

IFRS 6 Esplorazione e valutazione delle risorse minerarie 1126/2008

IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative

1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 – 824/2009 –

1165/2009 – 1205/2011 -475/2012 – 1254/2012 –

1255/2012 - 1256/2012 – 2343/2015– 2067/2016 –

1986/2017

IFRS 8 Settori operativi

1126/2008 - mod. 1274/2008 – 475/2012-1256/2012 -

28/2015

IFRS 9 Strumenti finanziari 2067/2016 – 1986/2017-498/2018

IFRS 10 Bilancio Consolidato 1254/12- 313/2013 - 1174/2013 – 2016/1703

IFRS 11 Accordi a controllo congiunto 1254/12 - 313/2013 – 2173/2015

IFRS 12 Informativa sulle partecipazioni in altre entità

1254/12 – 313/2013 – 1174/2013 - 2016/1703 –

182/2018

IFRS 13 Valutazione al fair value 1255/12 – 1361/2004 – 2067/2016 – 1986/2017

IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti 1905/2016 – 1986/2017 – 1987/2017

IFRS 16 Leasing 1986/2017

IAS 1 Presentazione del bilancio

1274/2008 - mod. 53/2009 - 70/2009 - 494/2009 –

475/2012 – 243/10- 149/11- 1254/2012 – 1255/2012 –

2406/2015 – 1905/2016 – 2067/2016 – 1986/2017

IAS 2 Rimanenze

1126/2008 - 70/2009 – 1255/12– 1905/2016 –

2067/2016 – 1986/2017

IAS 7 Rendiconto finanziario

1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 494/2009 –

1254/2012 – 1990/2017 – 1986/2017

IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime ed errori

1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 – 1255/2012 –

2067/2016

IAS 10

Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del

bilancio

1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 – 1255/2012 –

2067/2016

IAS 11 Commesse a lungo termine 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 1905/2016

IAS 12 Imposte sul reddito 1126/2008 - mod. 1274/2008 -495/2009 – 475/2012 –

1254/12- 1255/2012– 1905/2016 – 2067/2016 –

1989/2017 – 1986/2017

IAS 16 Immobili, impianti e macchinari

1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 -495/2009 –

1255/2012 -28/2015 - 2231/2015 – 1905/2016 –

1986/2017

IAS 17 Leasing 1126/2008 – 1255/2012

IAS 18 Ricavi

1126/2008 – mod. 69/2009 – 1254/2012 – 1255/2012 –

1905/2016

IAS 19 Benefici per i dipendenti 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 – 475/2012 –

1255/2012 – 2343/2015 – 29/2015-402/2019

IAS 20 Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa

sull'assistenza pubblica

1126/2008 – mod. 70/2009 – 475/2012 – 1255/2012 –

2067/2016

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IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 69/2009 - 494/2009-

475/2012 – 1254/2012 – 1255/2012 – 2067/2016 –

1986/2017

IAS 23 Oneri finanziari 1260/2008 – mod. 70/2009 – 2067/2016 – 1986/2017

IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti

correlate 1126/2008 - mod. 1274/2008- mod. 622/10 – 475/2012 –

1254/2012 - 28/2015

IAS 26 Fondi di previdenza 1126/2008

IAS 27 Bilancio consolidato e separato 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 69/2009 - 494/2009 –

1254/2012 – 1254/2012 – 1174/2013-2241/2015

IAS 28 Partecipazioni in collegate 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 494/2009 -

495/2009 – 1254/2012 – 1255/2012–2441/2015 –

2067/2016 – 2016/1703 – 182/2018- 237/2019

IAS 29 Informazioni contabili in economie iperinflazionate 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009

IAS 31 Partecipazioni in joint venture 1126/2008 – mod. 70/2009 - 494/2009 – 1254/2012 –

1255/2012 IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio 1126/2008 - mod. 1274/2008- 53/2009 - 70/2009 -

494/2009 -495/2009 – 1293/2009- 475/2012 –1254/2012

1255/2012 - 1256/2012 – 1905/2016 – 2067/2016 –

1986/2017 IAS 33 Utile per azione 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 494/2009 -495/2009 –

475/2012 – 1254/2012 – 1255/2012 – 2067/2016

IAS 34 Bilanci intermedi 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 -495/2009 –

475/2012 – 1255/2012 – 2343/2015 – 1905/2016

IAS 36 Riduzione durevole di valore delle attività 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 69/2009 - 70/2009 -

495/2009 – 1254/2012 – 1255/2012 – 1374/2013 –

2067/2016 – 1905/2016

IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali

1126/2008 - mod. 1274/2008 -495/2009 - 28/2015 –

1905/2016 –2067/2016 – 1986/2017 IAS 38 Attività immateriali 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 -495/2009 –

1254/2012 - 1255/2012 - 28/2015 – 1905/2016 –

1986/2017 IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 53/2009 - 494/2009 -

495/2009 – 824/2009 – 839/2009 – 1171/2009 –

1254/2012 - 1255/2012 – 1375/2013 – 1905/2016 –

2067/2016 – 1986/2017 IAS 40 Investimenti immobiliari 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 1255/2012 -

1361/2014 – 1905/2016 – 1986/2017 – 400/2018 IAS 41 Agricoltura 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 1255/2012 –

1986/2017

INTERPRETAZIONI REGOLAMENTO OMOLOGAZIONE

IFRIC 1 Cambiamenti nelle passività iscritte per smantellamenti,

ripristini e passività similari

1126/2008 - mod. 1274/2008 – 1986/2017

IFRIC 2 Azioni dei soci in entità cooperative e strumenti simili 1126/2008 – 53/2009 - 1255/2012 – 2067/2016

IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing 1126/2008 - 1255/2012

IFRIC 5 Diritti derivanti da interessenze in fondi per

smantellamenti, ripristini e bonifiche ambientali

1126/2008 – 1254/2012– 2067/2016

IFRIC 6 Passività derivanti dalla partecipazione ad un mercato

specifico - Rifiuti di apparecchiature elettriche ed

elettroniche 1126/2008

IFRIC 7 Applicazione del metodo della rideterminazione ai sensi

dello IAS 29 - Informazioni contabili in economie

iperinflazionate

1126/2008 - mod. 1274/2008 – 53/2009

IFRIC 8 Ambito di applicazione dell'IFRS 2 1126/2008 – 632/2010

IFRIC 9 Rivalutazione dei derivati incorporati 1126/2008 mod. 495/2009 – 1171/2009 –

1254/2012 – ABROGATO con reg. 2067/2016

IFRIC 10 Bilanci intermedi e riduzione durevole di valore 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 2067/2016

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220

IFRIC 11 Operazioni con azioni proprie e del gruppo 1126/2008

IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione 254/2009 – 1905/2016 – 2067/2016 – 1986/2017

IFRIC 13 Programmi di fidelizzazione della clientela 1262/2008 - 1255/2012 – 1905/2016

IFRIC 14 IAS 19 – il limite relativo a un’attività a servizio di un

piano a benefici definiti, le previsioni di contribuzione

minima e la loro iterazione.

1263/2008 - mod. 1274/2008

IFRIC 15 Accordi per la costruzione di immobili 636/2009 – 1905/2016

IFRIC 16 Coperture di investimenti netto in una gestione estera 460/2009 – 1254/2012 – 2067/2016

IFRIC 17 Distribuzione ai soci di attività non rappresentate da

disponibilità liquide

1142/09 - 1255/2012

IFRIC 18 Cessioni di attività da parte della clientela 1164/09 – 1905/2016

IFRIC 19

Estinzione di passività finanziarie con strumenti

rappresentativi di capitale

662/2010 – 1255/2012 – 2067/2016

IFRIC 20 Costi di sbancamento nella fase di produzione di una

miniera a cielo aperto 1255/2012

IFRIC 21 Tributi 634/2014

IFRIC 22 Operazioni in valuta estere e anticipi 519/2018

IFRIC 23 Incertezze sui trattamenti ai fini dell’imposta sul reddito 1595/2018

SIC 7 Introduzione dell'euro 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 494/2009

SIC 10 Assistenza pubblica - Nessuna specifica relazione alle

attività operative

1126/2008 - mod. 1274/2008

SIC 12 Consolidamento - Società a destinazione specifica (società

veicolo)

1126/2008 - 1254/2012

SIC 13 Imprese a controllo congiunto - Conferimento in natura da

parte dei partecipanti al controllo

1126/2008 - mod. 1274/2008 – 1254/2012

SIC 15 Leasing operativo - incentivi 1126/2008 - mod. 1274/2008

SIC 21 Imposte sul reddito - Recupero delle attività rivalutate non

ammortizzabili

1126/2008 – 1255/2012

SIC 25 Imposte sul reddito - Cambiamenti di condizione fiscale di

un'impresa o dei suoi azionisti

1126/2008 - mod. 1274/2008

SIC 27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma

legale del leasing

1126/2008 – 1905/2016 – 2067/2016

SIC 29 Informazioni integrative - Accordi per servizi in

concessione

1126/2008 - mod. 1274/2008 – 1986/2017

SIC 31 Ricavi - Operazioni di baratto comprendenti servizi

pubblicitari

1126/2008 – 1905/2016

SIC 32 Attività immateriali - Costi connessi ai siti web 1126/2008- mod. 1274/2008 – 1905/2016 –

1986/2017

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EY S.p.A.Sede Legale: Via Lombardia, 31 - 00187 RomaCapitale Sociale Euro 2.525.000,00 i.v.Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di RomaCodice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. 250904P.IVA 00891231003Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998Iscritta all’Albo Speciale delle società di revisioneConsob al progressivo n. 2 delibera n.10831 del 16/7/1997

A member firm of Ernst & Young Global Limited

EY S.p.A.Via Meravigli, 1220123 Milano

Tel: +39 02 722121Fax: +39 02 722122037ey.com

Relazione della società di revisione indipendenteai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell’art. 10 delRegolamento (UE) n. 537/2014

Agli Azionisti dellaCassa di Risparmio di Cento S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d’esercizio

GiudizioAbbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d’esercizio della Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.(la “Società”), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2019, dal conto economico, dalprospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dalrendiconto finanziario per l’esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa.

A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta dellasituazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2019, del risultato economico e deiflussi di cassa per l’esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial ReportingStandards adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 delD. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e dell’art. 43 del D. Lgs. 18 agosto 2015, n. 136.

Elementi alla base del giudizioAbbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Lenostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilitàdella società di revisione per la revisione contabile del bilancio d’esercizio della presente relazione.Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e diindipendenza applicabili nell’ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo diaver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabileGli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizioprofessionale, sono stati maggiormente significativi nell’ambito della revisione contabile del bilanciodell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell’ambito della revisione contabile enella formazione del nostro giudizio sul bilancio d’esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspettinon esprimiamo un giudizio separato.

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Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:

Aspetti chiave Risposte di revisione

Classificazione e valutazione dei crediti versola clientela per finanziamenti

I crediti verso la clientela per finanziamentivalutati al costo ammortizzato, inclusi nellaVoce 40 b) dello stato patrimoniale ammontanoa circa Euro 1,9 miliardi e rappresentano circa il67% del totale dell’attivo.

La classificazione e la valutazione dei creditiverso la clientela per finanziamenti sonorilevanti per la revisione contabile sia perché illoro valore è significativo per il bilancio nel suocomplesso, sia perché le relative rettifiche divalore sono determinate dagli amministratoriattraverso l’utilizzo di stime che presentano unelevato grado di complessità e soggettività, trale quali assumono particolare rilievo:l’identificazione delle evidenze di riduzione divalore del credito, il valore recuperabile dellegaranzie acquisite, la determinazione dei flussidi cassa attesi e la tempistica di incasso deglistessi. Per quanto concerne le valutazioni ditipo statistico, rilevano altresì: la definizione dicategorie di crediti omogenee in termini dirischio di credito, la determinazione delleprobabilità di default (Probability of Default –“PD”) e della relativa perdita stimata (LossGiven Default – “LGD”) sulla basedell’osservazione storica dei dati per ciascunaclasse di rischio e di fattori forward looking,anche di tipo macroeconomico, e ladeterminazione dei parametri di significativoincremento del rischio di credito per laclassificazione dei crediti nei diversi stadi diriferimento.L’informativa circa l’evoluzione della qualità delportafoglio dei crediti verso la clientela perfinanziamenti ed i criteri di classificazione evalutazione adottati è fornita nelle Parti A –Politiche contabili, B – Informazioni sullo statopatrimoniale, C – Informazioni sul contoeconomico ed E – Informazioni sui rischi e sullerelative politiche di copertura della notaintegrativa.

In relazione a tale aspetto, le nostre proceduredi revisione hanno incluso, tra l’altro:

· la comprensione delle policy, dei processi edei controlli posti in essere dalla Società inrelazione alla classificazione ed allavalutazione dei crediti verso la clientela perfinanziamenti e lo svolgimento di proceduredi conformità sui controlli ritenuti chiave,compresi quelli relativi ai presidi informaticisvolti con il supporto dei nostri esperti insistemi IT, al fine di verificarne l’efficaciaoperativa;

· lo svolgimento di procedure di validitàfinalizzate alla verifica su base campionariadella corretta classificazione e valutazionedelle esposizioni creditizie;

· la comprensione, anche mediante il supportodi nostri esperti in materia di riskmanagement, della metodologia utilizzata inrelazione alle valutazioni di tipo statistico edella ragionevolezza delle ipotesi adottate,nonché lo svolgimento di procedure diconformità e validità, finalizzate alla verificadell’accurata determinazione dei parametri diPD e LGD rilevanti ai fini delladeterminazione delle rettifiche di valore;

· lo svolgimento di procedure di analisicomparativa del portafoglio e dei relativilivelli di copertura, con riferimento agliscostamenti maggiormente significativirispetto ai saldi dell’esercizio precedente;

· l’analisi dell’adeguatezza dell’informativaresa in nota integrativa.

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Recuperabilità delle attività fiscali anticipate“non trasformabili”

La voce 100 “Attività fiscali” dello statopatrimoniale include attività fiscali anticipatepari a Euro 35,1 milioni, di cui Euro 9,8 milionirappresentate da attività fiscali non rientrantinel regime di trasformabilità di cui alla Legge214/2011, tra le quali quelle rivenienti dallaprima applicazione del modello di rilevazionedelle perdite attese su crediti previsto dall’IFRS9 e da altre differenze temporanee deducibili.

Al fine di accertare la sussistenza deipresupposti per l’iscrizione delle attività fiscalianticipate “non trasformabili”, la Direzionedella Società ne ha valutato la recuperabilità(come previsto dal principio contabileinternazionale IAS 12 “Imposte sul reddito”) inbase alle capacità future di reddito stimate.

La valutazione della recuperabilità delle attivitàfiscali anticipate “non trasformabili”rappresenta un aspetto rilevante per larevisione contabile perché essa si fonda su unmodello che comporta il ricorso ad assunzioni estime che presentano un elevato grado dicomplessità e soggettività, con riferimento inparticolare:

· alla determinazione dei redditi imponibiliattesi nell’arco temporale considerato per ilrecupero, con riferimento alla situazionerilevata alla data di chiusura dell’esercizio;

· all’interpretazione della normativa fiscaleapplicabile.

L’informativa sulle attività fiscali anticipate èriportata nelle Parti A – Politiche contabili, B –Informazioni sullo stato patrimoniale e C –Informazioni sul conto economico della notaintegrativa.

In relazione a tale aspetto, le nostre proceduredi revisione hanno incluso, tra l’altro:

· la comprensione della policy e dellemodalità operative adottate per losvolgimento del probability test;

· l’analisi, svolta anche con il supporto dinostri esperti in materia di valutazioniaziendali e in tematiche fiscali, delle stimeformulate dal management in relazione aivalori economici e patrimoniali prospettici eai redditi imponibili futuri;

· lo svolgimento di procedure di validità sullacompletezza e accuratezza dei dati utilizzatiper lo svolgimento del probability test;

· l’analisi dell’adeguatezza dell’informativaresa in nota integrativa.

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Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d’esercizioGli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d’esercizio che fornisca unarappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standardsadottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. 28febbraio 2005, n. 38 e dell’art. 43 del D. Lgs. 18 agosto 2015, n. 136 e, nei termini previsti dalla legge,per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di unbilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare adoperare come un’entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d’esercizio, per l’appropriatezzadell’utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia.Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilanciod’esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società oper l’interruzione dell’attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo dipredisposizione dell’informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilanciod’esercizioI nostri obiettivi sono l’acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d’esercizio nel suocomplesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali,e l’emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza siintende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisionecontabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre unerrore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventinon intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi,singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatoriprese sulla base del bilancio d’esercizio.

Nell’ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISAItalia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionaleper tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:· abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d’esercizio, dovuti a frodi o a

comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione inrisposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare ilnostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevatorispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventinon intenzionali, poiché la frode può implicare l’esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioniintenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;

· abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabileallo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere ungiudizio sull’efficacia del controllo interno della Società;

· abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza dellestime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;

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· siamo giunti ad una conclusione sull’appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori delpresupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull’eventualeesistenza di un’incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgeredubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un’entità infunzionamento. In presenza di un’incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l’attenzionenella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa siainadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusionisono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventio circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un’entità infunzionamento;

· abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d’esercizio nel suocomplesso, inclusa l’informativa, e se il bilancio d’esercizio rappresenti le operazioni e gli eventisottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriatocome richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e latempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventualicarenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto cheabbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabilinell’ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avereun effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli chesono stati più rilevanti nell’ambito della revisione contabile del bilancio dell’esercizio in esame, chehanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazionedi revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell’art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014L’assemblea degli azionisti della Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. ci ha conferito in data 21 maggio2019 l’incarico di revisione legale del bilancio d’esercizio e consolidato della Società per gli esercizi conchiusura dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2027.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell’art.5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Societànell’esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d’esercizio espresso nella presente relazione è in linea conquanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitatoper il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell’art. 11 del citato Regolamento.

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Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell’art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010,n. 39 e dell’art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli amministratori della Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d’esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell’art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 con il bilancio d’esercizio della Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d’esercizio della Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all’art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell’impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell’attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Milano, 20 maggio 2020

EY S.p.A.

Massimo Testa(Revisore Legale)