Casa Sicura e Risparmio n.2

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GLI IMPIANTI ELETTRICI Tutto quello che c’è da sapere per dormire sonni tranquilli in casa propria... ...con un occhio di riguardo al portafoglio 2 San Donà di Piave

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Gli impianti elettrici

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Tutto quello che c’è da sapere per dormire sonni tranquilli in casa propria......con un occhio di riguardo al portafoglio

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Collana: Casa Sicura e Risparmio

Vol. 2° Gli impianti elettrici, elettronici, fotovoltaici

Precedente pubblicazione:Vol. 1° Gli impianti termici

Distribuzione gratuita Ideazione e proprietà:Confartigianato Associazione Artigiani e Piccole e Medie Imprese del Mandamento di San Donà di Piave © settembre 2011 - RIPRODUZIONE VIETATAImpostazione, ideazione, testi: P.I. Leandro PerissinottoSupervisione: Ennio Galletti, Roberto Mazzardis, Arch. Paola MontagnerSegreteria: Michela Auletta Tipografia: Biennegrafica - Musile di PiavePubblicazione su internet: www.casasicurarisparmio.it

Un progetto di: Con la compartecipazione di:

Componenti consulta di categoria Installatori di ImpiantiCapo Categoria:

Ildebrando Lava - Musile di PiaveComponenti:

Cibin Silvio - San Donà di PiaveCrosato Lorenzo - Ceggia

Marian Gianni - San Donà di PiaveNardean Alberto - San Donà di PiaveSorgon Graziano - San Donà di Piave

Vidotto Stefano - Eraclea

Azienda SpecialeCamera di Commercio Venezia

Associazioni Artigiani, Piccole e Medie Imprese

Mandamento di San Donà di Piave

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AvvertenzeIl presente volumetto intende presentare un sunto checertamente non è esaustivo.Si tratta semplicemente di un insieme di utili consigli e nonè, certamente, un manuale sulla sicurezza.Le nozioni contenute sono dei semplici suggerimenti.

Associazione Artigiani, Piccole e Medie ImpreseMandamento di San Donà di Piave

Il PresidenteIldebrando Lava

PRESENTAZIONE:L’Associazione Artigiani, Piccole e Medie Imprese del Mandamento di San Donà di Piave, su suggerimento dei propri installatori d’im-pianti associati, alcuni anni fa, ha pubblicato un primo opuscolo in-formativo “Casa sicura e Risparmio” che, con il prezioso contributo di Venezia Opportunità, Azienda Speciale della Camera di Com-mercio di Venezia, è stato distribuito gratuitamente alle famiglie del comprensorio sandonatese.

L’iniziativa è stata molto apprezzata dalla cittadinanza in quanto esso riportava in modo semplice e sintetico il quadro delle norme che regolano l’installazione, la manutenzione degli impianti termici, gli obblighi a carico degli utenti e alcuni consigli pratici per gestire in modo sicuro il proprio impianto e per risparmiare energia.

In questa seconda pubblicazione trattiamo invece delle norme rela-tive agli impianti elettrici, elettronici e fotovoltaici con la stessa logi-ca, consapevoli che l’impiantistica ha assunto un ruolo sempre più importante per il comfort, il benessere e la sicurezza delle case.Ribadiamo il concetto che un impianto per funzionare bene ed essere sicuro deve essere prima pensato con cura e in base alle esigenze del cliente, deve essere costruito da imprese abilitate con comprovata esperienza e professionalità, e nell’arco degli anni deve essere costantemente manutenzionato seguendo alcune re-gole di buon utilizzo.Il Vostro installatore artigiano di fiducia saprà certamente consi-gliarVi in modo serio e professionale in tal senso.

Buona lettura

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SOMMARIO

Presentazione

1 La casa e i suoi impianti

2 Gli obiettivi degli impianti: comfort, sicurezza, affidabilità, ed economia

3 La progettazione degli impianti elettrici\elettronici - il nuovo D.M. 37/2008.

4 La protezione contro le scariche atmosferiche

5 Il nuovo contattore elettronico

6 Impianto domotico

7 Il fotovoltaico

8 L’illuminazione

9 Protezione dai pericoli della corrente

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1 LA CASA E I SUOI IMPIANTI

Alcuni ConsigliAttenzione alla potenza impegnata sul vostro contatore: tutta questa tecnologia consuma energia elettrica.I “tradizionali” 3kW\h di corrente spesso, oggi, non bastano più! Applicando, però, alcuni semplici consigli che troverai nelle pagine seguenti potrai risparmiare notevolmente.

La casa non è più solo un riparo dalle intemperie e un luogo dove abita la famiglia.

Per essere vissuta in modo confortevole e sicuro la casa necessita sempre più di impianti che forniscono servizi e benessere.

Gli impianti fondamentali in una casa sono: Cottura cibi•

Riscaldamento•

Elettrico•

Acqua sanitaria e scarichi•

Telefonico•

TV•

Recentemente a questi se ne sono aggiunti altri quali: Condizionamento•

Cancelli automatici•

Antifurto•

Aspirazione centralizzata•

Fotovoltaico•

Ventilazione•

Irrigazione•

TV digitale o satellitare•

Collegamento ad internet•

Domotica•

Videosorveglianza•

Ecc...•

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2 GLI OBIETTIVI DEGLI IMPIANTI: COMFORT, SICUREZZA, AFFIDABILITA’ ED ECONOMIA

Gli obiettivi degli impianti: comfort, sicurezza, affidabilità ed economia

Tutti gli impianti devono dare il servizio desiderato (comfort) con sicurezza ed igiene, affidabilità (devono funzionare sempre) ed economia ( devono consumare meno energia possibile) rispettando l’ambiente.

Come raggiungere questi obiettivi?

Semplicemente affidandosi a degli “esperti” del settore. Siano essi i progettisti dell’impianto, coloro che fisicamente lo realizzeran-no, o i manutentori che dovranno garantire il corretto funzionamento.Per prima cosa è necessario capire le esigenze del cliente (alcune tipologie d’impianti vanno bene per edifici di un certo tipo, ma non per altri), sapere che spendere il meno possibile per realizzarli significa spesso pagare in futuro bollette energetiche più salate.Una volta stabilito il “bilancio energetico” dell’immobile, che si vuole ottenere, e in base alla cifra che si è disposti a sostenere per la realizzazione dell’impianto ( giusto bilanciamento tra prezzo e qualità) è necessario affidarsi ad installatori abilitati (no ai dopola-voristi o ai lavoratori in nero) di comprovata esperienza e professionalità.Tutto ciò è garantito dai tanti installatori iscritti alla Confartigianato, la più importante associazione degli imprenditori artigiani a livello nazionale, sia per la costruzione che per la manutenzione degli impianti.Alla consegna del lavoro gli “artigiani professionisti” dovranno dare garanzia di quanto installato tramite la “dichiarazione di con-formità”.

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3 PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTIIL NUOVO D.M. 37/2008

Cosa si intende per impianto elettrico\elettronico?

L’impianto è un insieme di componenti che hanno lo sco-po di provvedere alla fornitura di corrente elettrica per far funzionare tutti gli elettrodomestici della casa e la sua illu-minazione.L’impianto inizia dal contatore e comprende le canaline dove passano i cavi elettrici, i quadri elettrici, l’interrutore differenziale, le prese e i punti luce.

Perché la progettazione è importante?

La progettazione degli impianti elettrici\elettronici è impor-tante. Non deve essere un pezzo di carta con un timbro. E’ necessario pensare prima a ciò che si dovrà realizzare per rispondere, soddisfare le esigenze e le aspettative del cliente.

I compiti di un buon progettista sono:Capire bene le esigenze del cliente proponendogli le so-•

luzioni impiantistiche e tecnologiche idonee con un oc-chio di riguardo al risparmio energetico;Dimensionare gli impianti curando il rapporto dei costi •

realizzativi con i benefici futuri derivati dal risparmio ener-getico;Verificare la compatibilità reciproca dei vari impianti che •

saranno installati anche successivamente;Far predisporre nelle strutture edilizie passaggi, nicchie e •

cavedi dove far passare tubazioni, fili ed altro (si rispar-mierà inutili demolizioni con aggravio di costi);Predisporre adeguate istruzioni all’utente per il corretto •

utilizzo degli impianti.

Alcuni Consigli

Come scegliere l’installatore?

Chiedete sempre più di un preventivo,

assicurandoVi di formulare le stesse richieste

agli installatori (altrimenti non sono confrontabili).

Leggete attentamente le varie offerte e le

caratteristiche impiantistiche offerte (nel dubbio

fatevi aiutare da qualche persona più esperta di

Voi). Non ponete solamente l’attenzione alla cifra

finale (a volte risparmiare durante la realizzazione

dell’impianto Vi farà spendere di più in futuro in

energia, manutenzioni o scarse prestazioni dello

stesso). Chiedete a conoscenti referenze sugli

installatori da Voi interpellati, se hanno già avuto

esperienze positive o negative con queste aziende,

privilegiando quelle della zona in cui andrete a

costruire (Artigiani a chilometri zero).

Un vantaggio per le future manutenzioni!

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Cosa prevede il D.M. 37/2008

legge quadro sull’impiantistica?

Il nuovo D.M. 37/2008 non ha fatto altro che ribadire quanto previsto dalla legge 46/90 (quindi quanto sotto riportato è in vigore da oltre 20 anni).L’utente DEVE rivolgersi a un impiantista abilitato per legge ed iscritto alla Camera di Commercio per quella specifica tipologia di impianti di cui ne-cessita (gli impianti sono suddivisi in lettera dalla a) alla g) - normalmente gli installatori posseggono una parte di queste lettere - nel caso degli impianti elettrici di solito le lettere a) e b)).

L’installatore, terminati i lavori, DEVE rilasciare la DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ degli impianti realizzati, corredata dai seguenti ALLEGATI OBBLIGATORI (e non facoltativi - quindi esigeteli!):

scheda di impianto realizzato con un elaborato grafico con simboli elet-•

trotecnici in pianta oppure dal progetto nei casi sia obbligatorio per legge;

relazione tipologica dei materiali utilizzati che fornisca precise indicazio-•

ni sul materiale che è stato installato e in che quantità;

visura della Camera di Commercio recante l’abilitazione della ditta ai •

sensi del D.M. 37/2008 per le lettere a) impianti elettrici e scariche at-mosferiche e b) impianti elettronici.

Alcuni ConsigliPerché rivolgersi ad un installatore abilitato?

La risposta più ovvia è perché è obbligatorio per legge (è dal 1990 che è stato abolito il fai da te). Ma soprattutto perché l’installatore abilitato deve garantire:

una corretta selezione dei prodotti e dei materiali;•

la sicurezza e la funzionalità degli impianti;•

la dovuta documentazione obbligatoria per legge a garanzia di quanto eseguito;•

la durata nel tempo dell’impianto, a patto che il cliente gli faccia eseguire la dovuta manutenzione.•

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Quando il progetto dell’impianto elettrico\elettronico è obbligatorio per legge?

Con la recente introduzione del D.M. 37/2008 il progetto è obbligatorio per la parte elettrica ed elettronica nei seguenti casi:

A) per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi potenza impegnata superiore a 6 kw o per utenze domestiche di singole unità abitative di superficie superiore a 400 mq;

B) impianti elettrici realizzati con lampade fluorescenti a catodo freddo, collegati ad impianti elettrici, per i quali è obbligatorio il progetto e in ogni caso per impianti di potenza complessiva maggiore di 1200 VA resa dagli alimentatori;

C) negli impianti relativi agli immobili adibiti ad attività produttive, al commercio, al terziario e ad altri usi, quando le utenze sono alimentate a tensione superiore a 1000 V, inclusa la parte in bassa tensione, o quando le utenze sono alimentate in bassa tensione aventi potenza impegnata superiore a 6 kW o qualora la superficie superi i 200 mq;

D) impianti elettrici relativi ad unità immobiliari provviste, anche solo parzialmente, di ambienti soggetti a normativa specifica CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano), in caso di locali adibiti ad uso medico o per i quali sussista pericolo di esplosione o a maggior rischio di incendio, nonché per gli impianti di protezione da scariche atmosferiche in edifici di volume superiore a 200 mc.

Alcuni Consigli

Per gli impianti elettrici ed elettronici ricordate che:

a) L’installatore è responsabile di quanto esegue e della compatibilità con altre parti d’impianto alle quali si deve

collegare: non potete chiedergli di ampliare l’impianto elettrico\elettronico senza mettere a norma l’impianto

esistente se questo risulta inadeguato, carente o non a norma di legge.

b) Certe tipologie di impianti elettrici, soprattutto presso capannoni, negozi o attività economiche, hanno

l’impianto delle scariche atmosferiche, con le paline della messa a terra. Ricordiamo che il datore del lavoro

deve far controllare l’impianto delle scariche atmosferiche normalmente ogni 5 anni dall’ARPAV o da un Ente

Terzo Accreditato al Ministero, periodicità che si riduce a 2 anni in luoghi a maggior rischio di esplosione\

incendio o in ambienti medici.

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4 SCARICHE ATMOSFERICHE

Come ci si può proteggere dalle scariche atmosferiche?

Le leggi e le norme in materia di impiantistica elettrica prevedono un riferimento specifico alla protezione da scariche atmosferiche da attuarsi in edifici con volume superiore ai 200 metri cubi o con un’altezza superiore ai 5 metri.Essendo tale limite superato in quasi tutte le abitazioni si illustrano di seguito i pericoli che scariche atmosferiche e le sovratensioni possono causare

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rete telecomunicazioni rete energetica

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Nella figura qui sopra sono illustrati i tre diversi modi in cui le scariche atmosferiche possono causare danni al nostro impianto elettrico, come vediamo oltre alla scarica diretta sul nostro edificio (1), le sovratensioni possono arrivare all’impianto elettrico anche attraverso le reti di telecomunicazioni (2) o le reti energetiche (3) provocando seri danni all’impianto stesso e alle apparecchiature ad esso collegate quali lavatrici, televisioni, computer, ecc.Una soluzione efficace per la protezione degli impianti e delle apparecchiature ad essi collegate consiste nell’installazione di un limitatore di sovratensione che scollega automaticamente l’impianto elettrico salvaguardando tutto ciò che è installato a valle dello stesso.

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5 IL NUOVO CONTATORE ELETTRONICO

Perché è stato introdotto il nuovo contattore

elettronico?

Il continuo evolversi della tecnologia verso l’integrazione tra energia, dati e informazioni si sta indirizzando in una rete di comunicazione globale. In questo nuovo contesto tecnologico si inserisce anche il nuovo contatore elettronico, che permette di gestire al meglio gli impianti di casa, nei quali il contenuto informativo inizia ad assumere un valore sempre più importante rispetto al vecchio contatore analogico.Il nuovo contatore rende possibile la lettura a distanza dei con-sumi, eliminando le bollette di acconto e conguaglio, e ci per-mette di attivare o modificare la fornitura di energia elettrica in modo automatico (restando attenti ad eventuali adeguamenti di impianto) e risparmiandoci noiose code agli sportelli.Grazie alla nuova tecnologia tutti i nuovi contatori “parlano tra di loro” ossia si scambiano dati con estrema flessibilità dando la possibilità ai carichi di connettersi fra di loro come un’unica rete.

Perché tanti utenti, dopo la sostituzione del

vecchio contatore, lamentano un peggioramento

qualitativo nel servizio ricevuto?

In effetti con il nuovo contatore elettronico gli utenti non riesco-no più a utilizzare contemporaneamente gli stessi elettrodome-stici come accadeva prima con il vecchio contatore analogico. In realtà il nuovo dispositivo di distacco di energia, lascia come prima la tolleranza del 10% (con un contratto da 3 kw, il di-stacco avviene a 3,3 kw), mentre prima la costante di tempo termica del relè lasciava un margine di tempo maggiore quindi il “salto” del contatore avveniva molto più raramente. Adesso invece il contatore elettronico opera con un sistema di distacco della tensione istantaneo.

In BreveL’esigenza di maggior potenza impegnata per far funzionare i tanti elettrodomestici in casa e l’elevata sensibilità del nuovo contatore elettronico rende consigliabile il passaggio del contratto domestico da 3 kW a 4,5 kW (attenzione aggravio di costi!) oppure è necessario ottimizzare al meglio il “carico” di energia e utilizzare alcuni elettrodomestici durante le ore serali/notturne (l’energia costa meno!!)

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6 IMPIANTO DOMOTICO

Cosa significa impianto “DOMOTICO”?

Domotica si può sintetizzare con lo slogan “semplificare la vita in casa tua grazie alla tecnologia”. Questo nuovo metodo di pensare l’impiantistica domestica è intesa come l’integrazione di prodotti e servizi per la gestione ed il controllo della casa del futuro.Grazie ad essa, possiamo abitare case intelligenti, più sicure e confortevoli risparmiando energia.Domotica significa avere spazi abitativi dove l’impianto elettrico, termoidraulico, telefonico e di sicurezza, fanno capo ad un unico sistema che può gestire anche automazioni di porte e finestre.La gestione della casa, dell’ufficio, dell’azienda diventa quasi un gioco quando i nostri sistemi di domotica coordinano la gestio-ne delle luci, dell’audio, del video e di tutto ciò che sia motorizzato all’interno dell’immobile aumentando il livello di comfort degli occupanti.

Da cosa è costituito un impianto domotico?

Si deve installare un sistema di comunicazione che connetta tutti i dispositivi (siano essi elettrodomestici, motori elettrici, inter-ruttori, luci, ecc.) al fine di permettere loro di inviare e ricevere informazioni. Un sensore, un interruttore o un pulsante inviano una informazione di comando ad un sistema che interconnette tutte le apparecchiature dell’impianto.

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Quali sono le principali funzioni

dell’impianto domotico?

Controllo illuminazione:Il sistema crea la giusta atmosfera di luce e permette comodi comandi di accensione e spegnimento centralizzati.

Controllo carichi:Questo sistema permette di evitare i black-out per eccessivo consumo di energia. Il sistema rileva i consumi istantanei e atti-va gli elettrodomestici secondo la fascia oraria opportuna.

Risparmio energetico:Il sistema risparmia secondo profili richiesti evitando sprechi di elettricità e di combustibile. In assenza degli utenti riduce la temperatura per poi ristabilirla al loro rientro e provvede ad ar-restare il riscaldamento quando si arieggiano i locali.

Serramenti automatizzati:Basta premere un pulsante ed è possibile controllare tutti i ser-ramenti di casa. Inoltre la casa provvede a chiudere le tende e a regolare le tapparelle in caso di mal tempo.

Allarmi e sicurezza:Gas, acqua, emergenze: tutti gli allarmi tecnologici della casa sono sotto controllo. Inoltre si può anche attivare misure di dis-suasione simulando la presenza degli occupanti o accendendo le luci al primo segnale di allarme.

Controllo remoto:In qualsiasi momento è possibile controllare lo stato della casa ed inviare comandi via SMS ad esempio per predisporre al me-glio la casa per il tuo ritorno.

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7 IMPIANTO CON PANNELLI FOTOVOLTAICI

Come funziona l’impianto fotovoltaico?

L’elemento principale che costituisce un sistema fotovoltaico è la cella fotovoltaica, una piastrina (circolare o quadrata) che ricevendo i raggi solari li trasforma in energia elettrica.Queste celle unite fra loro compongo il “pannello solare”. Mediamente 8 metri quadri di pannelli solari producono 1Kwh, con condizioni di esposizione e di gestione ottimale.Per trasferire la corrente continua prodotta all’impianto elettrico sono necessari una serie di dispositivi, elettrici ed elettronici, di trasformazione ed adattamento, chiamati inverter che control-lano ed ottimizzano il passaggio di energia tra il modulo foto-voltaico e l’impianto elettrico di casa. E’ necessaria una accorta manutenzione e pulizia periodica (semestrale).

Le nuove norme incentivanti

Il Decreto Ministeriale del 5 maggio 2011, meglio noto come “4° Conto Energia”, stabilisce il sistema di incentivazione degli impianti fotovoltaici che entrano in esercizio in data successiva al 31 maggio 2011 e fino al 31 dicembre 2016.Il meccanismo di incentivazione è strutturato sulla base di obiettivi indicativi annuali di potenza, coerenti con previsioni annuali di spesa, in modo da raggiungere al 2016 un livello complessivo di potenza installata di circa 23.000 MW e un cor-rispondente costo cumulato di incentivi di circa 6-7 miliardi di euro per anno.Gli incentivi e i limiti annuali di spesa vengono stabiliti in modo separato per tre differenti tipologie di impianto: gli impianti “tradizionali” con pannelli in silicio cristallino (Titolo II), impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative (Titolo III) e impianti fotovoltaici a concentrazione (Titolo IV).

Chi può accedere agli incentivi

Possono beneficiare delle tariffe incentivanti persone fisiche, persone giuridiche, soggetti pubblici e condomini per impianti fotovoltaici di almeno 1 kW, conformi alle norme tecniche.

La richiesta e l’erogazione dell’incentivo

Entro 15 giorni solari dall’entrata in esercizio dell’impianto, il responsabile deve far pervenire al GSE la richiesta di incentivo, completa della documentazione prevista. I gestori di rete hanno l’obbligo di collegare gli impianti alla rete elettrica nei termini stabiliti dalla delibera dell’Autorità per l’ener-gia elettrica e il gas.Fatte le opportune verifiche, il GSE eroga gli incentivi.

Entità delle tariffe incentivanti

La tariffa incentivante, differenziata per potenza dell’impianto e per periodo temporale secondo le tabelle, è riconosciuta per 20 anni dall’entrata in esercizio dell’impianto ed è costante in moneta corrente per tutto il periodo di incentivazione.

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Premi aggiuntivi

I piccoli impianti sugli edifici possono beneficiare di un premio aggiuntivo rispetto alle tariffe incentivanti. È previsto un premio:per gli impianti abbinati ad un uso efficiente dell’energia;•

del 5% per gli impianti ubicati in zone industriali, miniere, cave o discariche esaurite, area di pertinenza di discariche o di siti •

contaminati;del 5% per i piccoli impianti, realizzati da comuni sotto i 5000 abitanti;•

di 5 centesimi di euro/kWh per gli impianti installati in sostituzione di coperture in • amianto;del 10% per gli impianti il cui costo di investimento, per quanto riguarda i componenti diversi dal lavoro, sia riconducibile per •

almeno il 60% ad una produzione realizzata nell’Unione europea.

Per gli impianti solari fotovoltaici, le tariffe sono differenziate per tipo di impianto, ‘Impianti sugli edifici’ e ‘Altri impianti fotovol-taici’, e per classe di potenza.Sono favoriti gli impianti su edifici, e tra questi i più piccoli.

Tariffe diverse sono previste per gli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative. Si tratta di impianti fotovol-taici che utilizzano moduli non convenzionali e componenti speciali, sviluppati specificatamente per integrarsi e sostituire elementi architettonici.

Particolare attenzione viene posta infine alla qualità dei prodotti e degli impianti realizzati. In particolare la norma prevede , per gli impianti tradizionali, che da maggio 2012 dovranno essere garantiti dal produttore per 10 anni contro difetti di fabbricazione. Per gli impianti che entrano in esercizio successivamente al 30 giugno 2012, il soggetto responsabile è tenuto inoltre a trasmettere al GSE ulteriore documentazione che attesti:

che il produttore di moduli fotovoltaici aderisca ad associazioni o consorzi per il riciclo dei moduli a fine vita•

che il produttore di moduli possieda le certificazioni ISO 9001:2008 (sistema di gestione della qualità), OHSAS 18001 (sistema •

di gestione della salute e sicurezza sul lavoro) e ISO 14000 (Sistema di gestione ambientale).

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I RISCHI E L’ASSICURAZIONE

I danni a cui è maggiormente esposto un impianto fotovoltaico sono:

il furto•

gli eventi atmosferici •

(in particolare la grandine e l’azione del vento)la fulminazione diretta e indiretta•

Vi possono poi essere altri tipi di danni materiali ai quali è 1. soggetto un impianto fotovoltaico: incendio, allagamenti, frane, alluvioni, terremoti, guasti, ecc.questi eventi possono causare anche un altro tipo di dan-2. ni - i danni non materiali - dovuti al mancato guadagno a causa dell’interruzione dell’esercizio dell’impianto (es.: mancato percepimento dell’incentivo)Il responsabile dell’impianto fotovoltaico può inoltre essere 3. chiamato a rispondere civilmente dei danni cagionati in-volontariamente a terzi in conseguenza di fatti accidentali verificatisi in relazione alla proprietà e all’esercizio dell’im-pianto stesso.

In BreveIn definitiva, quali sono i vantaggi del

fotovoltaico?

Con l’installazione di questi impianti si possono avere dei vantaggi interessanti:

Risparmio dei materiali di rivestimento •

dell’edificio.Possibilità di occupare superfici inutilizzate di •

un edificio.Utilizzazione dell’energia elettrica nello stesso •

luogo dove è prodotta, con conseguente riduzione delle dispersioni.Possibile impiego dei pannelli per usi •

polifunzionali (es. frangisole).

TARIFFE DEL CONTRIBUTO PER INSTALLAZIONE NEL 2012

1° SEM. 2012 2° SEM. 2012

Impianti sugli edifici

[€/kWh]

Impianti sugli edifici

[€/kWh]

1≤P≤3 0,274 0,252

3<P≤20 0,247 0,227

20<P≤200 0,233 0,214

200<P≤1000 0,224 0,202

P>5000<P≤5000 0,182 0,164

P>5000 0,171 0,154

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8 ILLUMINAZIONE E RISPARMIO ENERGETICO

Quali sono le lampade più efficienti ed economiche da installare in casa?

Sicuramente con le cosiddette “lampade fluorescenti” siamo arrivati ad un sistema di illuminazione economico e ad impiego universale. Tutte le lampade fluorescenti si distinguono per l’elevata efficienza luminosa, il basso consumo di energia elettrica e la lunga durata. Le lampade fluorescenti durano da otto a venti volte più a lungo delle tradizionali lampade ad incandescenza e consumano, a seconda del tipo di lampada e della potenza, fino all’85% di energia elettrica in meno.Generare luce confortevole, ridurre il consumo di energia elettrica, offrire una forma gradevole sono i tre scopi principali delle lampade. Queste sono notevolmente più efficienti, possono sostituire, grazie alle dimensioni e al peso ridotti, le lampade ad incan-descenza convenzionali in ogni tipo di apparecchio di illuminazione.Un esempio della quantità di luce emessa: una lampada fluorescente di 23W utilizzata in un apparecchio che ammette una po-tenza massima di 40W produce una intensità luminosa di una lampada ad incandescenza di 120W, il triplo della quantità di luce generata dalla lampada ad incandescenza ammessa in quell’apparecchio.Si ricorda che progressivamente le lampadine ad incandescenza non saranno più prodotte e quindi commercializzate (oggi quelle superiori a 60W) ed hanno iniziato ad essere immesse nel mercato le lampadine al “led”, che risparmiano maggiormente rispetto a quelle fluorescenti, ma oggi in proporzione sono molto più costose e “illuminano” di meno. È da pensare, oggi, ad un loro utilizzo per l’illuminazione di giardini, con impianti di trasformazione dell’energia elettrica centralizzati.Una particolare raccomandazione va inoltre posta all’illuminazione d’emergenza da predisporre in prossimità delle uscite e in tutte le zone o eventuali cambi di dislivello e direzione che possono rendere pericoloso un eventuale percorso d’esodo.

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9 PROTEZIONE DAI PERICOLI DELLA CORRENTE

Come ci si può proteggere dai pericoli della

corrente elettrica?

L’elettricità è una grande conquista dell’umanità perché fa fun-zionare tante cose belle e utili, ma può anche diventare molto pericolosa. Ogni anno si verificano in Italia, tra le mura domesti-che, delle scuole e nei luoghi di lavoro, molti incidenti provocati dalla corrente elettrica.Quando un apparecchio ha una spina significa che funziona con l’elettricità, quindi perché non diventi pericoloso, si devono seguire delle semplici regole:

Bisogna sempre staccare l’interruttore generale prima di •

eseguire qualsiasi intervento sull’impianto o sugli apparec-chi elettrici. È bene staccare la spina prima di pulire qualsiasi elettrodomestico. Per togliere la spina mai tirare il cavo.Non lasciare mai i portalampade privi di lampada per evitare •

il rischio di contatti con parti in tensione.Bisogna avere cautela nell’uso del ferro da stiro. Si deve to-•

gliere la spina del ferro a vapore prima di riempirlo con l’ac-qua, avere cura che il cavo elettrico sia in buone condizioni ed evitare che entri in contatto con la parte calda del ferro, inoltre non si stira mai con piedi e mani bagnate.L’acqua e l’umidità aumentano i pericoli legati all’elettricità: •

quando usate il phon o altri elettrodomestici è indispensabile che mani e piedi siano ben asciutti e non a contatto con il pavimento.Non mettere nulla che non sia una spina nelle prese.•

Assicuriamoci che il televisore sia ben lontano da tende o •

da persone, e in caso di mal tempo, stacchiamo il televisore dalla corrente e dall’antenna.Se la spina non entra comoda nella presa, non usare la for-•

za.

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Ricordarsi che dalla spina all’apparecchio c’è il cavo: biso-•

gna fare attenzione a non inciampare.

Se un cavo o una spina sono danneggiati non toccarli e se •

serve chiamare un tecnico specializzato nel settore per farli aggiustare.

A ogni apparecchio elettrico diamo la sua presa: le prese •

multiple sono consentite solo per apparecchi elettrici di bas-sa potenza. Alimentare contemporaneamente più apparec-chi con una sola presa può provocare un forte riscaldamen-to dei conduttori della presa stessa con pericolo di incendio e di deterioramento dell’impianto.

Controllare almeno una volta ogni due/tre mesi il pulsante •

test del salvavita.

Per l’impianto elettrico e del gas chiamiamo solo ditte arti-•

giane installatrici autorizzate.

Cosa succede al corpo umano quando prendiamo

la scossa elettrica?

Toccando un filo elettrico in tensione o inserendo un dito o un oggetto in una presa, il corpo umano viene sottoposto al passaggio di corrente elettrica che produce una sensazione dolorosa o danni permanenti agli organi, se non addirittura la morte.

La gravità degli effetti sul corpo umano della scossa elettrica dipende dalla sua potenza (misurata in Watt) che è il prodotto derivante dalla moltiplicazione della tensione misurata in Volt (220 Volt normalmente nelle abitazioni) per la sua intensità mi-surata in Ampere.E’ necessario fare sempre molta attenzione e non sottovalutare i pericoli.

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Le Sedi

QUARTOD’ALTINOViaAldoMoro,45Palazzod’Altino.scalaC

Tel.0422.823105Fax0422.826301

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TORREDIMOSTOViaRoma,31

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