Casa Baeta -...

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-R¥R %DWLVWD 9LODQRYD $UWLJDV AUTORE: OPERA: LUOGO: COSTRUZIONE: Casa Olga Baeta 5XD *DVSDU 0RUHLUD &LW\ %XWDQWD 6¥R 3DXOR %UDVLOH 1956-1957 BIBLIOGRAFIA: * 1r -R¥R %DWLVWD 9LODQRYD $UWLJDV SDJ -R¥R 9LODQRYD $UWLJDV 2V &DPLQKRV GD $UTXLWHWXUD 0RGHUQD -R¥R 9LODQRYD $UWLJDV $UTXLWHWXUD H &RQVWUX©¥R PDJD]LQH $FUµSROHQR 'RPXV 1r -DQ 'XH FDVH GL -R¥R 9LODQRYD $UWLJDV VISTA DALL'ALTO - RAPP. = 1 : 5000 Pianta Piano Terra 1:100 1 2 3 4 5 6 3 3 3 3 7 7 Pianta Primo Piano 1:100 Sezione 1:100 Nel 1988, la casa Baeta ª stata ristrutturata da Angelo Bucci. Le nuove divisioni in cemento grezzo furono completate da vetrate che si fermano prima di arrivare al tetto.In corso d'opera, durante l'ispezione delle pareti, Bucci e la sua squadra scoprirono, SHU´ che la trave, che doveva articolare il quadrato strutturale con il sostegno centrale, non era mai stata completata, andando FRV® a invalidare la funzione strutturale del portico. Basandosi sui disegni originali di Artigas, recuperarono la logica della struttura prevista in origine, sostituendo il cemento con l'acciaio solo nel sostegno, in modo tale da sottolineare i diversi interventi nel corso del tempo. stato FRV® possibile estendere il rivestimento in vetro a tutta la facciata laterale, prima chiusa in muratura per nascondere il pilastro esterno improvvisato. Questo ha aperto una veduta a r sul giardino, alleggerendo la composizione, oltre ad aver portato maggior OXPLQRVLW¢ nel mezzanino e nel salone. Lo schema cromatico originale ª stato rispettato: il blu negli elementi strutturali (pilastri e pareti), il giallo e il rosso sui muri non portanti, oltre alla ripresa del bianco su tutto il soffitto del salone, che nell'intervento intermedio era stato parzialmente dipinto di marrone. 1) Studio 2) Soggiorno 3) Camere da Letto 4) Parcheggio 5) Cucina 6) Servizi 7) Doppia altezza Zona di servizio Salone\Sala pranzo Studio Zona notte Giardino Ingresso La casa Olga Baeta (1956-1957) appartiene alla seconda fase dell'opera di -R¥R Vilanova Artigas (1915-1985), il SL» importante architetto modernista di San Paolo. )» realizzata in un momento particolarmente attivo per il Brasile. All'inizio degli anni Cinquanta, Artigas e Niemeyer, entrambi militanti comunisti, condividevano diverse posizioni tra cui il riconoscimento GHOOLQXWLOLW¢ di un'architettura che contribuisse alla VRFLHW¢ capitalista solo con mere riforme e raffazzonamenti. E si chiedevano che cosa poter fare, professionalmente, in attesa della rivoluzione. Nella prima fase della sua carriera, Artigas aveva uno studio e un'impresa di costruzioni molto attivi.Iscritto al Partito Comunista dal 1945, la sua posizione implicava un dubbio e un'autocritica: "A che punto siamo? Che cosa facciamo? Sperare in una nuova VRFLHW¢ facendo quello che facciamo o abbandonare la professione e dedicarci completamente alla vita rivoluzionaria?" In modo dialettico, oltre alla lotta per una VRFLHW¢ nuova, proponeva una posizione critica nei confronti della professione per ottenere FRV® "una VSRQWDQHLW¢ nuova" creata "come interpretazione diretta di vere esigenze popolari". /D ULFHUFD GHOOD VSRQWDQHLW¢ ª DOOD EDVH GHOOH VXH DELWD]LRQL 6HFRQGR $UWLJDV OD FLWW¢ ª XQD FDVD H OD FDVD ª XQD FLWW¢ Nella casa Baeta, l'architetto mette in discussione due punti fissi del linguaggio moderno brasiliano: il flusso continuo tra strada e spazio interno e l'abolizione, o l'occultamento, del tetto spiovente. &ª una separazione radicale tra casa e ambiente urbano tramite la collocazione, nella parte anteriore, del garage e di una parete cieca, la cui forma ricorda quelle delle abitazioni con il tetto tradizionale. /RSDFLW¢ delle pareti contrasta con l'apertura sui giardini interni, con la YLVLELOLW¢ dei giochi di livello e con la trasparenza dei vari spazi domestici. Le stanze sono gli unici ambienti chiusi e privati. evidente l'intento di creare un rifugio e un universo immaginati secondo una logica e articolazioni diverse da quelle tradizionali. Zona notte Zona di servizio Zona giorno Studio La strada entra nella casa, Boccioni, 1911 Sviluppo costruttivo Esploso assonometrico 8QLWª 'DELWDFLRQ 8QLWª 'DELWDFLRQ La maison de l'homme STUDENTE: Luigi Sica - matr.0630100441

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Page 1: Casa Baeta - composizione2.altervista.orgcomposizione2.altervista.org/.../Artigas/...joao_vilanova_artigas_.pdf · La casa Olga Baeta (1956-1957) appartiene alla seconda fase dell'opera

João Batista Vilanova ArtigasAUTORE:

OPERA:

LUOGO:

COSTRUZIONE:

Casa Olga Baeta

Rua Gaspar Moreira, 271, City Butanta, São Paulo, Brasile

1956-1957

BIBLIOGRAFIA: - 2G, N° 54 (João Batista Vilanova Artigas), pag.46.- João Vilanova Artigas, Os Caminhos da Arquitetura Moderna, 1952.- João Vilanova Artigas, Arquitetura e Construção, magazine Acrópoleno 368.- Domus, N°943, 21 Jan 2011, Due case di João Vilanova Artigas.

VISTA DALL'ALTO - RAPP. = 1 : 5000

Pianta Piano Terra 1:100

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45

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3

3

3

3

7

7

Pianta Primo Piano 1:100

Sezione 1:100

Nel 1988, la casa Baeta è stata ristrutturata da Angelo Bucci. Le nuove divisioni in cemento grezzo furono completate da vetrateche si fermano prima di arrivare al tetto.In corso d'opera, durante l'ispezione delle pareti, Bucci e la sua squadra scoprirono,però, che la trave, che doveva articolare il quadrato strutturale con il sostegno centrale, non era mai stata completata, andandocosì a invalidare la funzione strutturale del portico. Basandosi sui disegni originali di Artigas, recuperarono la logica dellastruttura prevista in origine, sostituendo il cemento con l'acciaio solo nel sostegno, in modo tale da sottolineare i diversi interventinel corso del tempo. È stato così possibile estendere il rivestimento in vetro a tutta la facciata laterale, prima chiusa in muraturaper nascondere il pilastro esterno improvvisato. Questo ha aperto una veduta a 360° sul giardino, alleggerendo la composizione,oltre ad aver portato maggior luminosità nel mezzanino e nel salone. Lo schema cromatico originale è stato rispettato: il blu neglielementi strutturali (pilastri e pareti), il giallo e il rosso sui muri non portanti, oltre alla ripresa del bianco su tutto il soffitto delsalone, che nell'intervento intermedio era stato parzialmente dipinto di marrone.

1) Studio

2) Soggiorno

3) Camere da Letto

4) Parcheggio

5) Cucina

6) Servizi

7) Doppia altezza

Zona di servizio Salone\Sala pranzo Studio Zona notte Giardino Ingresso

La casa Olga Baeta (1956-1957) appartiene alla seconda fase dell'opera di João Vilanova Artigas(1915-1985), il più importante architetto modernista di San Paolo. Fù realizzata in un momentoparticolarmente attivo per il Brasile. All'inizio degli anni Cinquanta, Artigas e Niemeyer, entrambi militanticomunisti, condividevano diverse posizioni tra cui il riconoscimento dell'inutilità di un'architettura checontribuisse alla società capitalista solo con mere riforme e raffazzonamenti. E si chiedevano che cosapoter fare, professionalmente, in attesa della rivoluzione. Nella prima fase della sua carriera, Artigasaveva uno studio e un'impresa di costruzioni molto attivi.Iscritto al Partito Comunista dal 1945, la suaposizione implicava un dubbio e un'autocritica: "A che punto siamo? Che cosa facciamo? Sperare in unanuova società facendo quello che facciamo o abbandonare la professione e dedicarci completamente allavita rivoluzionaria?" In modo dialettico, oltre alla lotta per una società nuova, proponeva una posizionecritica nei confronti della professione per ottenere così "una spontaneità nuova" creata "comeinterpretazione diretta di vere esigenze popolari".

La ricerca della spontaneità è alla base delle sue abitazioni. Secondo Artigas, "la città è una casa e la casaè una città".

Nella casa Baeta, l'architetto mette in discussione due punti fissi del linguaggio moderno brasiliano: il flussocontinuo tra strada e spazio interno e l'abolizione, o l'occultamento, del tetto spiovente. C'è una separazioneradicale tra casa e ambiente urbano tramite la collocazione, nella parte anteriore, del garage e di una paretecieca, la cui forma ricorda quelle delle abitazioni con il tetto tradizionale. L'opacità delle pareti contrasta conl'apertura sui giardini interni, con la visibilità dei giochi di livello e con la trasparenza dei vari spazi domestici.Le stanze sono gli unici ambienti chiusi e privati. È evidente l'intento di creare un rifugio e un universoimmaginati secondo una logica e articolazioni diverse da quelle tradizionali.

Zona notte

Zona di servizio

Zona

giorno

Studio

La strada entra nella casa, Boccioni, 1911

Sviluppo costruttivo

Esploso assonometrico

Unitè D'abitacion

Unitè D'abitacion

La maison de l'homme

STUDENTE:

Luigi Sica - matr.0630100441