C.A.S.A. AGRITURISMO SOCIALE

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C.A.S.A. AGRITURISMO SOCIALE ABBIAMO UN bi - SOGNO GLH Marconi maggio 2012

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C.A.S.A. AGRITURISMO SOCIALE. ABBIAMO UN bi - SOGNO GLH Marconi maggio 2012. Corriere della Sera / 2010 tre articoli che fanno riflettere. LA FATTORIA DIVENTA SOCIALE L’agricoltura per curare e recuperare L’ AGRICOLTURA HA MESSO IL TURBO Mentre industria e servizi non crescono - PowerPoint PPT Presentation

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ABBIAMO UN bi - SOGNO

GLH Marconimaggio 2012

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Corriere della Sera / 2010 tre articoli che fanno riflettere

LA FATTORIA DIVENTA SOCIALEL’agricoltura per curare e

recuperare L’ AGRICOLTURA HA MESSO IL TURBO

Mentre industria e servizi non crescono

è boom per l’economia legata alla terra

EUROPA NO-PROFIT, 2 MILIONI DI IMPRESEApprovato il Rapporto sull’economia sociale della UE Terzo settore in

crescita ovunque. Occupati in aumento

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CHI SIAMO Familiari e parenti di persone con disabilità di diversa tipologia e

gravità. A questo iniziale nucleo promotore si sono aggiunte nel tempo altre persone e realtà organizzate:

Cooperativa sociale Cascina Bianca Poli in rete : progetto illab,laboratorio dell’abitare

Fondazione I care, Ancora Coordinamento Persone Con Disabilità Sud Milano Ageha onlus (ass famiglie per la tutela dei diritti delle PcD

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IL BISOGNO Dalla famiglia alla comunità residenziale: percorsi di avvicinamento alla residenzialità e soluzioni di residenzialità assistita per persone con disabilità medio-grave.

Dalla famiglia all’autonomia: percorsi assistiti di autonomia lavorativa e abitativa per persone con disabilità lieve.

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LA RISPOSTA Attivare una struttura sperimentale di tipo residenziale per disabili adulti gravi e medi, chiamata C.A.S.A. (Comunità per l’Accoglienza, la Salute e l’Assistenza), in vista della separazione dai genitori e del “dopo di noi” o in situazioni di crisi della famiglia di origine.

Creare un nuovo modello di fattoria / agriturismo sociale a carattere polifunzionale, recuperando una cascina dismessa o riconvertendone una ancora attiva.

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IL SOGNO Costruire un modello integrato di housing sociale, che preveda un mix abitativo (disabili, famiglie economicamente fragili, “famiglie consapevoli”) e un mix funzionale (servizi alla persona, servizi di accompagnamento all’abitare, commercio, spazi pubblici, attività culturali e animative).

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LE LINEE GUIDA DEL PROGETTO

deve essere in grado di autofinanziarsi e deve essere inserito nella normale dinamica di mercato, non deve essere una realtà che può sopravvivere solo grazie a sovvenzioni;

deve essere inserito a pieno titolo nel tessuto sociale, economico e del territorio, non deve essere un “isola felice”, ma separata e totalmente avulsa dalla normalità;

deve essere una soluzione concreta e praticabile, non deve essere un esempio irripetibile e frutto di uno straordinario sforzo volontario.

Intende essere una realtà economicamente sostenibile, inserita nelle dinamiche ormai mixed del welfare: sostegno pubblico (rette e sovvenzioni), mercato e privato sociale/volontariato

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LA SOSTENIBILITA’

A. Le rette dei servizi residenziali o semi-residenziali

B. Gli introiti dell’Azienda agrituristica: ristorante, accoglienza agrituristica, commercializzazione prodotti

C. Gli affitti degli appartamenti in locazione

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IL PROGETTO IN SINTESI L’idea è di creare un modello di FATTORIA / AGRITURISMO

polifunzionale . Recuperare una cascina dimessa o intervenire su una ancora in attività ubicata nel PARCO AGRICOLO SUD MILANO per destinarla a divenire:

centro di riferimento per i prodotti a marchio PARCO AGRICOLO SUD MILANO,

dotarla di un ristorante di qualità, Slow Food sta già collaborando con il Parco sul tema dei prodotti tipici e dei gusti della nostra pianura,

renderla un luogo da proporre ai milanesi per conoscere, nel tempo libero, la realtà della campagna,

una cascina didattica da proporre alle scuole come centro servizi per lo sviluppo di progetti di istruzione che mettano l’ambiente al loro centro,

una casa famiglia autosufficiente, per disabili in grado di sviluppare una attività lavorativa, impegnandoli nelle attività sopra descritte,

un centro di intervento integrato per la disabilità, in particolare per le attività collegate all’esperienza dell’ippoterapia, ma non solo.

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IL MODELLO La marginalità al centro: costruire un luogo di senso e di relazioni significative per chi vi abita a partire dalle situazioni di fragilità

Il volontariato la risposta integrata alle situazioni di non-autosufficienza, parziale o totale

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LA FATTIBILITA’ / economica

compatibilità del piano economico: scenario competitivo specificità di offerta del progetto

investimenti piano di rientro degli investimenti

redditività attesa

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LA FATTIBILITA’ / sociale compatibilità del piano di intervento sociale coerenza del progetto con le reali necessità dei soggetti a cui è destinato

equilibrio economico tra l’investimento richiesto e i servizi forniti

capacità di rispondere in modo significativo alle esigenze di un bacino d’utenza individuato.

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UN PROGETTO WIN WIN per i proprietari dell’area individuata:

l’opportunità di valorizzare il piano di recupero possibilità di ottenere dagli enti pubblici coinvolti migliori condizioni di

perequazione sul piano di recupero

per gli enti pubblici: opportunità di sviluppare un piano di intervento sulle categorie deboli a costi

marginali l’occasione di segnalarsi come ente “virtuoso” attraverso un progetto innovativo e

replicabile rendere produttivo il territorio in modo socialmente e ambientalmente positivo e

compatibile

per chi partecipa al progetto dal punto di vista imprenditoriale: la possibilità di poter attivare iniziative commerciali in ambiti normalmente non

disponibili

per le famiglie di soggetti disabili poter contare su un’iniziativa che risponda ad una delle loro esigenze più forti:

individuare una soluzione per la vita autonoma dopo il percorso scolastico poter contare su un’iniziativa che si autofinanzi e che chieda alle famiglie un

intervento economico basato sui servizi erogati

Per concludere è banale far notare come questa idea si inserisca nelle linee guida di EXPO 2015

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Un esempio vicino a noi

Come fonte di ispirazione del presente progetto, si cita l’esperienza milanese del Villaggio Barona che, sperimentando nuove soluzioni in tema di housing sociale, si articola su cinque principali ambiti funzionali:

Attività di servizio alla persona (inaugurato fine 2008). Qui trovano posto le iniziative di assistenza e di accompagnamento sociale

Nuove residenze (inaugurate nel 2003). Le abitazioni sono 82, prevedono due fasce di canone di affitto agevolato

Le attività commerciali (12) (inaugurate nel 2003) sono collocate all’interno del complesso e aperte alla città.

Pensionato sociale integrato (inaugurato nel 2005). È una struttura con 120 posti letto gestita da una cooperativa sociale

Parco ad uso pubblico (in fase di completamento, il primo pezzo è stato aperto nel 2006). Occupa circa 27.000 mq

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Lo stato dell’arte Il progetto è stato presentato a:

REGIONE LOMBARDIA PROVINCIA DI MILANO PRESIDENZA PARCO AGRICOLO SUD MILANO COMUNE DI CORSICO

La sede individuata ad oggi è: Cascina Guardia di Sotto – Corsico ( proprietà famiglia Brivio Sforza)

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Guardia di Sotto

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Guardia di Sotto

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Un progetto di rete Il progetto non può e non deve fermarsi qui, deve invece creare una rete: Luoghi di autonomia temporanea, es. Buccinasco Castello

Luoghi di residenzialità, es. recupero immobili nell’ambito delle cascine del Parco Sud

Luoghi di lavoro, es. attività collegate all’accoglienza nell’ambito di EXPO 2015

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Come si va avanti 25/5/2012 ORE 18.00 / 22.00 presso IL BALZO via Ceriani, 14 - Baggio Riunione operativa di tutte le realtà del sud Milano interessate al progetto, obiettivo organizzare una CONVENTION sul tema AUTONOMIA e FUTURO

Ottobre 2012 CONVENTION AUTONOMIA e FUTURO

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GRAZIE PER TUTTO QUANTO CI AIUTERETE A FARE PER REALIZZARE IL NOSTRO bi - SOGNO

UNA VOLTA TANTO CON L’ORGOGLIO DELLA DIVERSA

ABILITA’

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ABBIAMO UN bi -SOGNOmaggio 2012