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CartaCanta CartaCanta L’Eco dei Mulini a Vento Inaugurazione nuova scuola Firmata l’intesa per la rotatoria del Santuario Volontariato un cuore che pulsa Sono passati solo due anni da quando l’amministrazione Fiori ha iniziato il suo mandato: non è ancora arrivata a metà percorso, ma qualche consi- derazione su come sta cambiando Castelleone possiamo già farla. La nostra vuole essere solo una com- parazione, che ogni cittadino può fare, tra come la nostra città era pri- ma e come è adesso. Occorre premettere che l’apparato organizzativo dei comuni è spes- so lento e macchinoso, anche per la PAGINA 3 Il 31 maggio il presidente della Provincia Carlo Vezzini e i sindaci di Castelleone e Ripalta Arpina hanno firmato il protocollo di intesa per la realizzazione di una nuova rotatoria PAGINA 5 Siete voi, società e volontari, che mantenete viva la città, con il tempo che “rubate” ai vostri affetti e ai vostri svaghi. PAGINA 6 Intervista al Sindaco Pietro Fiori PAGINA 8 di Claudio Avanzi e Alfredo Cornelli EDITORIALE N° 3 - Giugno 2016 QUESTO GIORNALE NON UTILIZZA DENARO PUBBLICO ED È DISTRIBUITO GRATUITAMENTE Castelleone - CR Portofino - GE PAGINA 4 Fare legami un percorso aggregante PAGINA 5 PAGINA 4 Castelleone - CR Portofino - GE presenza di normative poco snelle, più attente alla forma dei provvedi- menti, che alla sostanza dei risultati. Questa condizione non aiuta certo le persone a far funzionare al meglio la macchina comunale, perché intral- cia e rallenta anche le migliori ener- gie. Una serie di iniziative (la cui valutazione di merito viene lasciata ad ognuno di noi) sono comunque in corso, volte soprattutto a cambiare l’aspetto della città ed il rapporto tra amministrazione e cittadini. Lo testimoniano il completamento di alcune opere lasciate in sospeso anche da decenni (piazza Isso, la Scuola dell’Infanzia, Palazzo Brunenghi, in parte), la maggiore attenzione al Sociale (con un giusto bilanciamen- to tra i diritti di tutti e la richiesta di rispetto delle regole), il ripristino del decoro in alcune parti della no- stra città (piazza Vittoria, via Mura Manfredi), l’attenzione all’ambiente (le Settimane della Mobilità, le feste ecosostenibili, la gestione del patri- monio arboreo), l’impressionante coinvolgimento di tutte le associazio- ni, la proposta di molteplici eventi a carattere sociale e culturale, superio- ri di numero alle giornate disponibili sul calendario. Anche il rapporto tra cittadini e am- ministratori è cambiato, con i consi- gli comunali in streaming, la ricerca della partecipazione dei giovani, il numero di commissioni ed altro an- cora. Abbiamo ricevuto testimonianze di concittadini che ricordavano inter- venti “ritenuti non eseguibili dal- le precedenti amministrazioni di Castelleone”, ma prontamente ese- guiti oggi, sulla base delle loro richie- ste. Molte cose diventano possibili per la tenacia degli amministratori, che sembrano a volte lottare contro i mu- lini a vento della burocrazia pubblica. Quello che manca sono le proposte alternative con cui confrontarsi. Quello che ricordiamo è un sostan- ziale rifiuto di principio di ogni progetto dell’amministrazione (si ca- pisce, fa parte delle modalità opera- tive della “vecchia politica”), spesso una imbarazzante dimenticanza del “Comune lasciato” dalle ultime am- ministrazioni, altre volte una ironica (a volte simpatica, a volte offensiva) critica delle scelte amministrative. Non ricordiamo le proposte. Non capiamo cosa si sarebbe fatto se nel maggio 2014 si fosse deciso di affi- dare Castelleone ad un altro Sindaco. Il diritto di proposta è stato dimen- ticato e il diritto di critica, ceduto ai Social, spesso nasce da disinforma- zione e intenzionale ricerca del con- trasto, quest’ultimo frequentemente volgare e dimentico delle più elemen- tari regole del vivere civile, in ciò fa- cilitato dalla distanza che internet garantisce a chi attacca senza volere capire, come ci ha ricordato Umberto Eco. Facebook fa parte di questa epo- ca, con i suoi pregi e i suoi difetti, con l’inevitabile disparità di visibilità, che la rete genera, tra chi attacca e chi vorrebbe criticare per proporre. Molto è stato fatto e molto è in Cantiere (alcune proposte le leggere- te su questo numero di CartaCanta); da parte nostra vogliamo come sem- pre ringraziare le persone che, ante- ponendo gli interessi della comunità a quelli personali, si impegnano per il miglioramento della città, siano esse componenti della maggioranza che amministra, o della minoranza, o delle molte associazioni della no- stra comunità. Per questo motivo, su questo numero del nostro giornalino (come sempre completamente finanziato dai soci), continuiamo ad ospitare articoli che riceviamo da associazioni che opera- no sul territorio; il loro contributo ha un grande valore sociale, culturale e aggregativo. Le proposte (mancanti) e la critica (disinformata) Progetto decoro dal centro storico alle periferie Piedibus Siamo nati per camminare Foto: Pi e Pi fotografi Il futuro è al centro dei nostri progetti.

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CartaCantaCartaCanta

L’Eco dei Mulini a VentoInaugurazionenuova scuola

Firmata l’intesaper la rotatoria del Santuario

Volontariatoun cuoreche pulsa

Sono passati solo due anni da quando l’amministrazione Fiori ha iniziato il suo mandato: non è ancora arrivata a metà percorso, ma qualche consi-derazione su come sta cambiando Castelleone possiamo già farla.La nostra vuole essere solo una com-parazione, che ogni cittadino può fare, tra come la nostra città era pri-ma e come è adesso.

Occorre premettere che l’apparato organizzativo dei comuni è spes-so lento e macchinoso, anche per la

PAGINA 3

Il 31 maggio il presidente della Provincia Carlo Vezzini e i sindaci di Castelleone e Ripalta Arpina hanno firmato il protocollo di intesa per la realizzazione di una nuova rotatoria PAGINA 5

Siete voi, società e volontari, che mantenete viva la città, con il tempo che “rubate” ai vostri affetti e ai vostri svaghi. PAGINA 6

Intervistaal SindacoPietro Fiori

PAGINA 8

di Claudio Avanzi e Alfredo Cornelli

EDITORIALE

N° 3 - Giugno 2016

QUESTO GIORNALE NON UTILIZZA DENARO PUBBLICO ED È DISTRIBUITO GRATUITAMENTE

Castelleone - CRPortofino - GE

PAGINA 4

Fare legamiun percorsoaggregante

PAGINA 5 PAGINA 4

Castelleone - CRPortofino - GE

presenza di normative poco snelle, più attente alla forma dei provvedi-menti, che alla sostanza dei risultati. Questa condizione non aiuta certo le persone a far funzionare al meglio la macchina comunale, perché intral-cia e rallenta anche le migliori ener-gie. Una serie di iniziative (la cui valutazione di merito viene lasciata ad ognuno di noi) sono comunque in corso, volte soprattutto a cambiare l’aspetto della città ed il rapporto tra amministrazione e cittadini.

Lo testimoniano il completamento di alcune opere lasciate in sospeso anche da decenni (piazza Isso, la Scuola dell’Infanzia, Palazzo Brunenghi, in parte), la maggiore attenzione al Sociale (con un giusto bilanciamen-to tra i diritti di tutti e la richiesta di rispetto delle regole), il ripristino del decoro in alcune parti della no-stra città (piazza Vittoria, via Mura Manfredi), l’attenzione all’ambiente (le Settimane della Mobilità, le feste ecosostenibili, la gestione del patri-monio arboreo), l’impressionante coinvolgimento di tutte le associazio-ni, la proposta di molteplici eventi a carattere sociale e culturale, superio-ri di numero alle giornate disponibili sul calendario.

Anche il rapporto tra cittadini e am-ministratori è cambiato, con i consi-gli comunali in streaming, la ricerca della partecipazione dei giovani, il numero di commissioni ed altro an-cora.

Abbiamo ricevuto testimonianze di concittadini che ricordavano inter-venti “ritenuti non eseguibili dal-le precedenti amministrazioni di Castelleone”, ma prontamente ese-guiti oggi, sulla base delle loro richie-ste. Molte cose diventano possibili per la tenacia degli amministratori, che sembrano a volte lottare contro i mu-lini a vento della burocrazia pubblica.

Quello che manca sono le proposte alternative con cui confrontarsi.Quello che ricordiamo è un sostan-ziale rifiuto di principio di ogni progetto dell’amministrazione (si ca-pisce, fa parte delle modalità opera-tive della “vecchia politica”), spesso una imbarazzante dimenticanza del “Comune lasciato” dalle ultime am-ministrazioni, altre volte una ironica (a volte simpatica, a volte offensiva) critica delle scelte amministrative.

Non ricordiamo le proposte. Non capiamo cosa si sarebbe fatto se nel maggio 2014 si fosse deciso di affi-dare Castelleone ad un altro Sindaco. Il diritto di proposta è stato dimen-ticato e il diritto di critica, ceduto ai Social, spesso nasce da disinforma-zione e intenzionale ricerca del con-trasto, quest’ultimo frequentemente volgare e dimentico delle più elemen-tari regole del vivere civile, in ciò fa-cilitato dalla distanza che internet garantisce a chi attacca senza volere

capire, come ci ha ricordato Umberto Eco. Facebook fa parte di questa epo-ca, con i suoi pregi e i suoi difetti, con l’inevitabile disparità di visibilità, che la rete genera, tra chi attacca e chi vorrebbe criticare per proporre.

Molto è stato fatto e molto è in Cantiere (alcune proposte le leggere-te su questo numero di CartaCanta); da parte nostra vogliamo come sem-pre ringraziare le persone che, ante-ponendo gli interessi della comunità a quelli personali, si impegnano per il miglioramento della città, siano esse componenti della maggioranza che amministra, o della minoranza, o delle molte associazioni della no-stra comunità.

Per questo motivo, su questo numero del nostro giornalino (come sempre completamente finanziato dai soci), continuiamo ad ospitare articoli che riceviamo da associazioni che opera-no sul territorio; il loro contributo ha un grande valore sociale, culturale e aggregativo.

Le proposte (mancanti) e la critica (disinformata)

Progettodecoro

dal centro storicoalle periferie

PiedibusSiamo nati

per camminare

Foto

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Il futuro è al centro dei nostri progetti.

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2 N° 3 - Giugno 2016CartaCantaCartaCanta

C he fossimo sulla strada giusta lo sapevamo già. La conferma è arrivata quan-do il Politecnico di Mila-

no ci ha comunicato che il progetto Air@School è entrato a far parte, come best practice, nel programma europeo Renew School, su tecniche innovative per la ristrutturazione e la gestione degli edifici scolastici (www.renew-school.eu; www.eerg.it). Una conferma che eleva la bontà del progetto che non solo funziona perfettamente nel metodo, ma crea un modello circolare d’informazio-

ni e risultati, tanto da essere repli-cabile non solo in tutte le scuole, in ogni aula ed in ogni istituto, ma an-che in ogni Paese. Verrà infatti por-tato in tante altre scuole, non solo italiane. Non ci vogliamo fermare qui. Air@school è l’emblema che “da cosa nasce cosa” ed una miriade di idee e proposte sono nate sulla sua base. L’obiettivo è sempre migliora-re la salute dei bimbi negli ambienti chiusi, d’altronde “la qualità dell’a-ria nelle scuole è un dovere di tutti ed un diritto dei bambini”.

Massimiliano Busnelli

POESIE D’AMORE LATINE

Venerdì 11 marzo la sala del Leone era gremita, quando il prof. Angelo Lacchini ha iniziato la sua relazio-ne. L’oggetto della serata erano le poesie latine d’amore. Un tema ap-parentemente lontano dalla nostra vita, ma non dall’interesse e dall’at-tenzione dei presenti.

Duemila anni di storia non hanno

certamente cambiato i sentimenti degli uomini e delle donne.

Così, opportunamente inquadrati nella vita e nella società del tempo, il nostro relatore ci ha parlato di Catullo, di Ovidio, di Properzio e di Tibullo, di come la loro poesia è sta-ta tradotta e, qualche volta, tradita.

Il prof. Lacchini, però, non si è li-mitato a ricordare questi poeti; li ha fatti rivivere, mediante la lettura di brani delle loro poesie. E qui, in un’atmosfera veramente emozio-nante, che ha catturato le profon-dità del cuore, Ilaria Berti, Nicolò Maccalli e Davide Corradi, accom-pagnati dalla chitarra di Giovanni Galli, hanno dato voce all’amore di Catullo per Lesbia, al lamento di Penelope per la lontananza di Ulisse, al tragico amore di Piramo e Tisbe, al canto di Tibullo per Delia, alla follia di Properzio per Cinzia.

L’incanto poetico ha accompagnato la serata, che si è conclusa in un’at-mosfera rilassata, gioiosa, entusia-sta. Forse ciascuno di noi aveva ri-scoperto e richiamato a nuova vita sentimenti e parole che il tempo aveva un po’ offuscato.

ASPETTI DEL CICLO PITTORICO DI SANTAMARIA IN BRESSANORO

Venerdì 8 aprile davanti ad una pla-tea silenziosa, comodamente seduta in poltrona, il prof. Angelo Lacchi-ni ha affrontato il ciclo pittorico di S. Maria in Bressanoro. Il tempo a disposizione non permetteva di ap-profondire tutto il ciclo, composto da ben 29 immagini, alle quali si aggiungono i 4 pennacchi dedicati agli evangelisti.

In poco tempo, tuttavia, l’abilità pe-dagogica del relatore ci ha portati a vedere, nell’immagine che, di volta in volta, con l’assistenza di Antonio Ruggeri, veniva proiettata, tutto il substrato culturale cui la medesima rimanda.Ecco allora i riferimenti alle opere informative degli affreschi, tra le quali sono importanti L’Itinerarium mentis in Deum, di S.Bonaventura e le Meditazioni sulla vita di Cristo, di Iohannes de’ Caulibus.A questa prima disamina seguiva la ricerca degli archetipi figurativi, nei quali affondano le loro radici i nostri affreschi. Questi archetipi si trovano nella Cappella degli Scro-

vegni, di Giotto e nellaMaestà di Duccio di Buoninsegna.Interessante anche l’accostamento di immagini tratte dagli incunaboli delle Meditazioni con i relativi af-freschi di S. Maria in Bressanoro.Volendo sintetizzare la serata, pos-siamo dire che il prof. Lacchini ci ha mostrato come, per leggere un’opera d’arte, bisogna meditarla, pregarla, lasciarsi illuminare da essa.

Claudio Avanzi

IL CANTIERE

DIRETTORE RESPONSABILE: Claudio Avanzi

CAPO REDATTORE:Alfredo Cornelli

CONSULENZA E COORDINAMENTO:Maurizio Pisati

PROGETTO GRAFICO EDITORIALE:Valentina Pisati

EDITORE: Cantiere Castelleone

[email protected]

CartaCantaCartaCantaHANNO COLLABORATO: Pietro Fiori, Massimiliano Busnelli, Federico Marchesi, Orsola

Edallo, Fabio Farina, Valeria Biaggi, Gianluigi Valcarenghi, Fiorenza

Guarneri, Paola Cassani, Alessia Ferrari, Alberto Segalini, Sergio

Garatti, Edoardo Della Noce, Mariangela Saragni.

STAMPA: Malfasi A. & C.

CHIUSO IN STAMPA: Giugno 2016

TIRATURA: 4.000 copie

REGISTRAZIONE: Tribunale di Cremona N° 416 del 15.07.2005

Lavoracon noi

CONTATTACI:Cantiere Castelleone

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Sei libero dalle ideologie, ma ricco di ideali, di idee e di proposte per il bene di Castelleone?Vieni a lavorare con noi.

Cos’é Cantiere Castelleone

E’ un’iniziativa politica, non partitica.E’ un’associazione che dal 2009 riuniscepersone che affrontano i problemi e bisognidi Castelleone proponendo un progettopolitico e amministrativo aperto a tutti.

Due serate interessanti

Prossimi appuntamentiVENERDI’ 21 OTTOBRE 2016 - ore 21.00 presso il Teatro Leone

Virgilio e le atmosfere padaneRelatore Angelo LacchiniLettura di brani dei poemi virgilianiAccompagnamento musicale

VENERDI’ 11 NOVEMBRE 2016 -ore 21.00 presso il Teatro Leone

S. Martino: il Vescovo e le tradizioni del mondo contadinoRelatore Angelo LacchiniProiezione di immagini e di spezzoni di pellicolaAccompagnamento musicale.

Air@school

LIBRI USATI PERLE SCUOLE MEDIE

Anche quest’anno, Cantiere Ca-stelleone organizza il mercatino dei libri usati a metà prezzo per le scuole medie, esperienza già affrontata la scorsa estate che ha portato ad uno scambio di libri per un valore complessivo di 500 Euro.Il mercatino si svolgerà nella sa-letta del centro culturale di via Ansoldo 2 nelle date che saran-no comunicate appena verranno definite le adozioni dei libri per l’anno scolastico 2016-17.Per avere informazioni tenete monitorata la bacheca di Can-tiere Castelleone sotto ai portici o visitate il sito www.cantiereca-stelleone.com. Oppure scriveteci a [email protected]

Alfredo Cornellie Paola Cassani

Sbarca in Europa

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N° 3 - Giugno 2016 3CartaCantaCartaCanta LA CITTÀ

A lle numerose buone noti-zie possiamo aggiunger-ne un’altra: sono iniziati i lavori per la realizzazione

del “nuovo centro cottura”. La nuo-va cucina, in cui verranno prepara-ti i pasti destinati alla ristorazione scolastica, è in corso di realizzazio-ne in via Beccadello, proprio nelle immediate vicinanze delle scuole. Dopo la decisione della precedente amministrazione di vendere il “vec-chio asilo”, sede dell’attuale centro cottura, si è reso necessario proce-dere alla costruzione di uno nuovo, evitando che i pasti venissero pre-parati e trasportati dal centro cottu-ra di Crema con evidente scadimen-to della qualità del servizio.Il nuovo centro occuperà una su-perficie di circa 280 metri quadrati, suddivisi tra spazi cucina e spazi re-fezione. Si tratta di un investimento molto importante, che complessi-vamente ammonta a circa 278.000

euro, di cui: 160.000 per lavori edili ed impiantistica, 90.000 per arredi ed attrezzatura, il rimanente per spese tecniche ed autorizzative.Le risorse finanziare, che sono sem-pre il problema principale di ogni opera, sono state reperite dall’am-ministrazione comunale attraver-so il nuovo bando per la refezione scolastica. Infatti le spese di realiz-zazione sono state poste a carico del nuovo soggetto gestore, allungando la durata di gestione del servizio, in modo da consentire al gestore di ri-entrare dell’investimento effettuato, limitando l’incremento delle tariffe alla spesa che si sarebbe dovuto so-stenere nel caso in cui i pasti fossero stati traspostati da Crema. Il termine dei lavori è previsto pri-ma della fine dell’estate, giusto in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico.

Federico Marchesi

Nuove cucinePer le nostre scuole

“Inauguriamo il futuro”Queste le parole del sindaco Pietro Fiori all’inaugurazione della nuova “Scuola dell’Infanzia” di Castelle-one tenutasi sabato 21 maggio. Da queste parole si coglie a pieno il senso di questa sfida: investire sui nostri figli e sul loro futuro. Le parole del Sindaco richiamano quelle attribuite a Dietrich Bonho-effer, un pastore protestante tedesco, giustiziato in campo di concentra-mento nazista, nel 1945, appena po-chi giorni prima della liberazione. “Il senso morale di una società si misura su ciò che fa per i suoi bam-bini.” Queste parole di Bonhoeffer mi hanno fatto molto riflettere, in questi due anni di amministrazione.Questi due anni sono stati, per me, un’esperienza molto impegnativa ed intensa, certamente complessa, ma alla fine felice.

La costruzione della nuova scuola dell’infanzia però non è stata affatto semplice. Solo per dare un’idea della situazio-ne iniziale, riporto alcune righe del-la lettera che a fine luglio 2014, solo 2 mesi dopo il nostro insediamento, l’allora Presidente della Società di Trasformazione Urbana incarica-ta della costruzione della scuola, il dott. Olmo, aveva mandato a noi amministratori:“Con la presente intendiamo sotto-linearvi quanto già da tempo emer-so nelle riunioni del nostro consi-glio …ed in particolare i seguenti aspetti: - il quadro economico della società evidenzia una previsioni di costi per la realizzazione in circa 3.250.000 € a fronte di incassi certi per 1.235.000 di cui € 935.000 già realizzati ed € 240.000 previsti con-trattualmente nel bando di gara; il fabbisogno finanziario mancante stimato per la realizzazione del-la nuova scuola ammonta a circa 2.300.000 ….. non sono prevedibi-li a breve ulteriori incassi da parte della società…..”Questa la premessa, il nostro pun-to di partenza. Si poneva quindi la scelta: fermare tutto, in fin dei con-ti si trattava di un progetto avviato dalla precedente amministrazione, che non avevamo condiviso, pro-prio per le modalità tecniche scel-

te, lasciando l’opera appena iniziata evidentemente incompiuta, oppure continuare trovando le risorse ne-cessarie con il rischio di fallire in tutti i sensi sia per la società che per la nostra amministrazione. A ciò si aggiungeva un profon-do scetticismo per la scelta dello strumento giuridico utilizzato: le società di trasformazione urbana, infatti, sono spesso finite all’onore della cronaca per i gravi problemi finanziari creati. L’arch. Bruno Fer-rari, il direttore dei lavori, al termi-ne di uno dei tantissimi sopralluo-ghi in cantiere, ormai diversi mesi fa mi disse: “Sai Marchesi forse questa è la prima Società di Trasfor-mazione Urbana tra quelle che ho avuto modo di incontrare che riesce nel proprio obiettivo.” Per fortuna, ora che l’abbiamo inau-gurata, possiamo dire che aveva ra-gione: ce l’abbiamo fatta.Alla fine, al di là delle polemiche politiche, dei confronti spesso du-rissimi con i tecnici, con il costrut-tore e con i consiglieri di ammini-strazione, la scuola è stata costruita ed è qui davanti a noi e questa è l’u-nica cosa che conta veramente! Non solo la scuola è stata costruita, ma è stato rispettato il quadro eco-nomico previsto, e sono anche stati rispettati i tempi di consegna, un risultato eccezionale.

Per tutti questi motivi siamo molto soddisfatti. E quindi voglio ringra-ziare tutte le persone che l’hanno reso possibile: - Ing. Alfredo Cornelli, Ing. Rober-to Armani e Dott.ssa Simona Verta, membri del CdA a cui va la mia per-sonale riconoscenza e di tutta l’am-ministrazione per il lavoro svolto con professionalità e spirito di ser-vizio: senza il loro impegno e le loro capacità sarebbe stato impossibile raggiungere questo risultato. - Tutti i tecnici: Arch. Bruno Ferrari, Arch. Damiano Dosio, Ing. Paolo De Vizi, Ing. Linda Parati, Ing. Adriano Faciocchi, Ing. Giulio Terzini, Ing. Franco Caravaggi, Ing. Ivano Ferrari, Perito. Gian Luigi Raimondi, Ing. Bernardo Vanelli.- Il collegio sindacale: Dott. Catia Sinelli, Dott. Nicola Fiameni, Dott. Giacomo Galli.- L’impresa di costruzione:

Bacchiocchi ed il Geom. Fusari.- L’istituto Comprensivo “Sentati”, la dirigente scolastica e tutti i col-laboratori.- Pietro Fiori e tutta l’amministra-zione per il supporto, ma soprattut-to per il coraggio. - La dott.ssa Fiorenza Guarneri, la dott.ssa Saveria Zucchi, la Banca Cremonese: senza il loro supporto non saremmo riusciti a finanziare la scuola. - In ogni caso ringrazio tutti coloro che hanno collaborato direttamente ed indirettamente alla realizzazione della scuola.Portare i bambini ed il futuro al centro dei nostri progetti e del no-stro lavoro è lo strumento per rida-re un significato vero all’impegno politico-amministrativo ed alla no-stra società.

Federico Marchesi

L’inaugurazione della nuova scuola

L a buona notizia per i Mece-nati e per tutti i castelleo-nesi è che il primo lotto di lavori di restauro del Pa-

lazzo Brunenghi, sede della Biblio-teca Comunale, è già ultimato. Ri-tengo che non ci sia miglior modo di ringraziare coloro i quali hanno donato, dimostrando nei fatti, che il loro contributo è subito stato messo a frutto ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Infatti i la-vori avviati a luglio dell’anno scorso sono terminati nel mese di maggio. L’intervento di restauro è stato fi-nanziato in parte dal Comune ed in parte dall’Art Bonus. L’utilizzo dell’Art Bonus rappresenta una vera innovazione, infatti tramite le do-nazioni effettuate dai Mecenati, i quali hanno ottenuto un risparmio fiscale pari al 65% delle somme donate, è stato possibile finanziare completamente l’intervento. I lavori di restauro hanno riguardato i tetti dell’edificio principale in via Roma e via Rocca, la facciata ed i serra-menti sia esterni che interni. Gli interventi effettuati hanno il pre-gio ulteriore di garantire un mag-gior risparmio energetico, con un

prevedibile risparmio sulla bolletta energetica comunale, ma anche con la possibilità di ottenere un ulte-riore contributo economico pari al 40% della spesa sostenuta attraver-so lo strumento del “conto ener-gia”, generando un evidente “ciclo virtuoso”. Anche se questo primo obiettivo è stato raggiunto noi non ci fermiamo...

Il Nuovo Progetto ART BONUS Mecenati per Palazzo Brunenghi

Abbiamo dato l’avvio ad un nuovo progetto, che prevede il comple-tamento dei lavori effettuati sulla porzione di fabbricato in via Ansol-do ed in particolare le c.d. “Barches-se”, realizzando così l’ampliamento della biblioteca dei bambini, sem-pre molto frequentata e la realizza-zione di nuovi spazi multifunziona-li in sostituzione dell’attuale “Sala Moro”, anch’essa utilizzatissima dai castelleonesi e non solo. Infatti la porzione del complesso di Palazzo Brunenghi di via Ansoldo, per la quale era stato avviato un intervento di restauro dall’ammi-nistrazione Tomasetti, è a tutt’oggi

inutilizzabile e necessita di impor-tanti lavori di ristrutturazione, con problemi di infiltrazioni dai tetti e non solo.L’obiettivo è di recuperare questi spazi, che personalmente ritengo molto belli, per poterli mettere a disposizione dei cittadini, andando a soddisfare esigenze che, come di-mostrato dalle continue richieste da parte degli utenti, sono sempre più impellenti. Il nuovo progetto, che sarà presentato a breve, si propone di utilizzare ancora lo strumento dell’Art Bonus e di replicare le mo-dalità operative utilizzate per il pri-mo intervento.Infatti anche per questo progetto le parole d’ordine saranno: concretez-za ed efficacia.

L’obiettivo che si è data la nostra amministrazione è quello di evitare di iniziare “mega progetti”, che poi rischiano di rimanere incompiu-ti, ma di avviare solo gli interventi che possono essere completati con i mezzi finanziari disponibili. I risul-tati ottenuti sino ad oggi ci hanno dato ragione. Anche se abbiamo di-mostrato di saper portare a termine i “mega progetti” lasciati incom-piuti, procederemo per piccoli lotti funzionali. Per questi motivi il nuo-vo progetto seguirà le linee già defi-nite nel progetto dello Studio Feif-fer & Raimondi, rendendolo però “economicamente sostenibile”. Tutti i dettagli degli interventi sono in corso di definizione: appena pronti verranno presentati ai cittadini ed ai Mecenati.

Federico Marchesi

Palazzo BrunenghiNuova vita grazie all’Art Bonus

Il futuro è al centro dei nostri progetti

I l comune ha avviato le pro-cedure per la realizzazione di nuovi parcheggi nei pressi di via San Giovanni Bosco in

prossimità dell’ingresso alla Sala Musica, palestra comunale e pale-stra della “Liberi e Forti”. I lavori, che hanno già avuto l’autorizzazio-ne da parte dell’amministrazione comunale, sono previsti per la fine dell’estate. L’intervento consiste nell’asfaltatura dei parcheggi e nel-

le relative opere di completamen-to, che consentiranno finalmente, soprattutto nella stagione inver-nale, un accesso più comodo agli impianti sportivi comunali e non solo, consentendo anche un ingres-so retrostante la scuola elementare. L’investimento previsto ammonta a circa 30.000 euro ed è stato intera-mente finanziato dal Comune.

Federico Marchesi

Nuovi parcheggiIn via San Giovanni Bosco

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4 N° 3 - Giugno 2016CartaCantaCartaCanta

L a ri-attivazione del Pie-dibus attuata nel mese di febbraio, con una nuova progettualità, permette ai

nostri figli di ri-appropriarsi del piacere di camminare, fare del sano movimento, apprendere i fonda-menti dell’educazione stradale ed

offre un’occasione in più per incon-trarsi e socializzare con i compagni di scuola.

Un risultato arrivato grazie alla fati-ca dei volontari, perlopiù genitori e nonni, che ogni giorni in modo eco-logico, divertente e salutare percor-rono le 5 fermate di andata e ritorno del percorso di via Solferino.

A loro va il grazie incondizionato dell’Amministrazione che si è a sua volta impegnata nel legare Scuola e ASST (la nuova Azienda Sanitaria Locale) affinchè il progetto abbia anche un carattere d’insegnamento e di impatto sulla salute.

Massimiliano Busnelli

I l servizio di raccolta a domici-lio dei rifiuti ad uso domestico ingombranti ed elettrodome-stici ha visto nell’anno 2015

ben 25 interventi con 330 utenti coinvolti e circa 677 pezzi raccolti e non conferiti nella piattaforma ter-ritoriale sovracomunale di via per Corte Madama.

Il trasporto è sempre avvenuto “a pieno carico” tranne in 3 occasio-ni coincidenti con i mesi estivi. Il servizio è garantito su due turni mensili con la possibilità d’incre-mento per esigenze particolari so-pravvenute, mai resesi necessarie nello scorso anno. L’urp, ufficio demandato alla gestio-

ne per regolamento, non ha ricevuto lamentele in merito alle tempistiche del servizio, se non sporadici ritardi nella comunicazione dell’ora esatta, il giorno del ritiro, di massimo 30 minuti. Molte invece sono stati gli elogi per la scelta di tale servizio.

Nell’anno 2016 sono stati effettuati finora 8 interventi per 111 utenti e conseguenti 242 pezzi non conferi-ti nella piattaforma territoriale con trasporto a pieno carico tranne in due occasioni.

Stiamo lavorando su due fronti: migliorare ulteriormente il servi-zio con una maggior flessibilità re-golamentata e renderlo stabile nel

nuovo “bando rifiuti”, allegando proprio il nostro regolamento come buona pratica sul territorio.

Massimiliano Busnelli

VIVIBILITÀ VIALE EUROPA

Da troppo tempo viale Europa ed i suoi raccordi avevano bisogno di una razionalizzazione, di un nuovo assetto. Il nero dell’asfalto continuo data dall’assenza di segnaletica e le macchine parcheggiate “dove capita” l’ave-vano reso triste, al pari di una periferia qualsiasi.

Con l’obiettivo principale di promuovere azioni volte alla riduzione del-la velocità, abbiamo realizzato più attraversamenti pedonali, completi di dissuasori ottici ed isole a raso di protezione per far ben capire all’auto-mobilista indisciplinato che viale Europa ed i suoi raccordi non sono una tangenziale dove tutto viene consentito.

La razionalizzazione ha portato a ricavare oltre 50 parcheggi esterni alla carreggiata, individuati con uno sguardo attento agli esercizi commerciali presenti ed ai passi carrai, inserendoli fra le alberature esistenti, miglio-rando la visibilità delle intersezioni con le altre vie di raccordo. L’impianto semaforico, crocevia fra Miglioli e Pradazzo, sarà completamente a led e funzionante 24 ore su 24 aumentando così, in modo quasi esponenziale, la sicurezza dell’incrocio.

Con lo stesso principio abbiamo istituito attraversamenti pedonali sul quadrivio Verdi-Europa-Pradazzo, già oggetto in passato di numerosi in-cidenti, in modo da evidenziare l’incrocio e renderlo più sicuro. Piccole azioni che vogliamo portare anche in altre parti della città. Prossimo in-tervento riguarderà via Don Mazzolari e l’ingresso del Dosso.

AMBIENTE E VIVIBILITÀ

Progetto decoro

A seguito del risultato ot-tenuto con l’associazio-ne Bersaglieri ai giardini della stazione e alla col-

laborazione instaurata con alcuni cittadini che si sono impegnati a mantenere pulito un angolo di città attraverso lo strumento del “Rego-lamento di rigenerazione dei beni comuni”, abbiamo ritenuto oppor-tuno proporre un “Progetto decoro” che verrà attuato in sinergia tra Co-mune, privati ed associazionismo .Dopo la sistemazione dei giardi-ni pubblici, delle aiuole in fondo a via Garibaldi, di piazza Vittoria, dei parcheggi di via Cappi e dopo la sostituzione in piazza Isso del par-cheggio con il nuovo arredo urba-no, il nostro centro è divenuto an-cora più elegante e attrattivo. Non dimentichiamo che, a breve, grazie a Castelleone Antiquaria, avremo

anche l’Arco del Voghera ritinteg-giato con l’adiacente palazzo sede della Polizia Locale.Ma in una città non esiste solo il centro, è ora di dedicare le nostre attenzioni anche alle periferie: il decoro urbano non deve distingue-re tra aree di serie A o di serie B ma insieme a voi cittadini castelleonesi dobbiamo ripensare i nostri spazi verdi, anche quelli periferici.Non vogliamo più vedere i parchi degradati, con giochi rotti, arruggi-niti ed abbandonati dai loro fruitori naturali, i bambini. Castelleone è ricca di aree verdi e parchi - gioco nelle aree residenziali e vorremmo che questi spazi ridiventassero ag-gregativi e gradevoli. Ecco perché con alcuni “nostri” ragazzi, che si sono uniti e hanno fatto gruppo nella Pro Loco Giovani, faremo par-tire il “Progetto decoro” che ci coin-

volgerà tutti, dai più piccoli ai più anziani. Tutti i castelleonesi, a par-tire da noi amministratori, daranno il loro contributo, anche lavorativo, per i nostri parchetti: dipingeremo dove c’è da dipingere, aggiusteremo i giochi rotti, sostituiremo i cestini e le panchine inadatte, cureremo il verde, ma soprattutto ci riportere-mo i nostri bambini.Il “Progetto decoro” coinvolgerà anche le più elementari norme di convivenza: ridurre le probabilità di calpestare deiezioni canine, eli-minare i mozziconi di sigarette e le cartacce sparse per il paese è un no-stro diritto e dovere. Abitare in una città più bella e puli-ta piace a tutti: sta ad ogni cittadino, con i propri comportamenti quoti-diani mantenerla pulita, ordinata e decorosa.

Gian Luigi Valcarenghi

Dal centro storico alle periferie

Ingombranti

Suggerimenti 25%Rifiuti 18%

9%Segnalistradali

Strade 8%

Illuminazione 22%

Decoro 9%

Degrado 5%

Segnalazioni 704

PiedibusSiamo nati per camminare

Ecco i numeri del porta a porta

CASTELLEONE | 16-22 SETTEMBRE 2016Porta la tua idea di mobilità in comune. Gli daremo forma assieme.

CASTELLEONE | 16-22 SETTEMBRE 2016Porta la tua idea di mobilità in comune. Gli daremo forma assieme.

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N° 3 - Giugno 2016 5CartaCantaCartaCanta

S tanno prendendo corpo quest’anno due importan-ti progetti per la sicurez-za urbana che siamo certi

porteranno risultati sia nell’ambito della repressione che della preven-zione di illeciti e reati: il progetto sovracomunale varchi elettronici di SCRP ed il progetto comunale di vi-deosorveglianza.

L’obiettivo di questi investimenti è chiaro: mettere a disposizione delle forze dell’ordine gli strumenti tec-nologichi più avanzati per combat-tere la criminalità.

Il progetto varchi di SCRP pre-vede l’installazione sul territorio cremasco di ben 60 postazioni di lettori targhe bidirezionali sulle più importanti arterie stradali in grado di segnalare auto sospette in entrata ed in uscita da ogni Comu-ne, consentendo attraverso un so-fisticato sistema di avvisi in tempo reale (alert) l’intervento delle forze dell’ordine.

Il progetto, finanziato attraverso i proventi di alcune operazioni socie-tarie di SCRP (società partecipata anche dal nostro Comune) è stato approvato il 19 maggio e dovrebbe essere realizzato tra la fine del 2016 ed il 2017.

Il Comune di Castelleone, conside-rato anche l’apprezzamento dimo-strato dalle forze di polizia a cui è stato presentato, ha deciso di dare

un forte sostegno politico al proget-to entrando a far parte col proprio Sindaco del Comitato ristretto di lavoro.

Crediamo che un sistema di con-trollo sovracomunale con tecnolo-gie omogenee e accesso da remoto da parte di tutte le forze dell’ordine del territorio possa davvero costitu-ire un importantissimo strumento di contrasto ai reati di grande allar-me sociale come i furti in abitazione che purtroppo colpiscono con fre-quenza il territorio.I lettori targhe posti sulle principali arterie di accesso alla città consen-tiranno di registrare i veicoli che transitano e di allertare preventi-vamente i Carabinieri e la Polizia Locale nel caso di passaggi di vei-coli “indesiderati”, ossia segnalati in liste sospette. A ciò vanno aggiunte anche le possibilità che questi stru-menti offrono per l’individuzione e sanzione dei veicoli non assicurati o non revisionati, altra grande piaga che riguarda la sicurezza stradale.

Di pari passo con il progetto sovra-comunale varchi di SCRP il nostro progetto urbano di videosorve-glianza che prevede l’installazione nel nostro territorio cittadino di te-lecamere nei luoghi pubblici come piazze, scuole, parchi, strade prin-cipali e punti sensibili.

A seguito di un complesso lavoro preparatorio con approfondimenti normativi e degli strumenti tecno-

logici offerti dal mercato stiamo attuando tutte le attività propedeu-tiche che ci permetteranno entro la fine del 2016 di poter sorvegliare le aree cittadine ritenute più a rischio in un’ottica di deterrenza e di re-pressione di atti vandalici, disturbi notturni, furti di biciclette o altri comportamenti contro la legge.

A breve avremo quindi raggiunto un nostro importante obiettivo: dotare le forze dell’ordine di un sistema in-tegrato di lettura targhe e videosor-veglianza che potrà garantire mag-gior sicurezza per i cittadini grazie all’incidenza dissuasiva e repressiva che avrà sulle azioni criminali.

Pietro Fiorie Fabio Farina

SOCIALE E SICUREZZA

I l 25 marzo è entrata in vigo-re dopo un lungo iter parla-mentare accompagnato da un grande interesse dei mezzi di

informazione la nuova legge sui re-ati stradali che introduce due nuovi delitti specifici, l’omicidio stradale e le lesioni stradali, che puniscono in modo molto più severo rispetto al passato determinati comportamen-ti tenuti su strada che cagionano la morte o il ferimento di altre perso-ne.Oltre alle condotte ritenute oggetti-vamente più gravi come la guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti o gli eccessi di velocità più scriteriati anche comportamen-ti meno stigmatizzati e più comuni come il sorpasso su linea continua o in prossimità di attraversamenti pedonali, il passaggio con il rosso o la circolazione nel senso opposto di marcia possono portare, nel caso di incidente con decessi e lesioni, a pene detentive pesanti.Lo spirito della legge è senza dubbio positivo, ossia cercare di prevenire incidenti gravi sulle nostre strade applicando pene esemplari ai cosi-detti “pirati della strada” che in que-sti anni hanno riempito le cronache locali e nazionali e dare così una ri-sposta alle vittime e ai loro familiari e allo sdegno dell’opinione pubblica per le lievi conseguenze sanzionato-rie a cui questi automobilisti spesso in passato sono stati sottoposti. Pur dando una forte risposta sanzio-natoria ad un fenomeno di grande allarme sociale, le nuove norme hanno sollevato dubbi tra molti commentatori per la sproporzio-

nalità delle pene rispetto alle altre condotte colpose (nelle ipotesi più gravi, nel caso di omicidio stradale, si prevedono addirittura 18 anni di reclusione).Nonostante l’eco mediatica è proba-bile che diversi aspetti fondamen-tali della nuova legge non siano co-nosciuti dai non addetti ai lavori ed è per questo che l’amministrazione comunale ha deciso di proporre una campagna informativa sul tema.A seguito di una vera e propria gior-nata di studi per Polizie Locali tenu-tasi nella Sala Aldo Moro il 21 aprile e condotta dal Comandante Andrea Vicini a cui hanno partecipato 19 operatori di Polizia Locale dipen-denti di dodici diversi Comuni, il 29 aprile al Teatro Leone si è tenu-to un convegno aperto ai cittadini in cui sono state illustrate in modo semplice e diretto dal Comandante della Polizia Locale le novità intro-dotte dalla nuova legge. Una sintesi degli argomenti affrontati duran-te il convegno è pubblicata sul sito Internet del Comune nella sezione sicurezza e Polizia Locale, altro ma-teriale informativo verrà prossima-mente distribuito ai neodiciottenni.Nel campo della sicurezza strada-le l’informazione e la prevenzione rappresentano l’unico metodo per contrastare in modo incisivo le gra-vi violazioni oggetto della nuova legge. Questo perchè la repressione penale o le sanzioni sulla paten-te arrivano sempre troppo tardi, quando le tragedie si sono ormai consumate.

Fabio Farina

FIRMATA L’INTESA PER LA ROTATORIA AL SANTUARIO

Il 31 maggio il presidente della Pro-vincia Carlo Vezzini e i sindaci di Castelleone e Ripalta Arpina hanno firmato il protocollo di intesa per la realizzazione di una nuova rotato-ria tra la provinciale 52, Castelleo-ne-Ripalta Arpina e l’ex statale Pau-llese all’altezza del Santuario.

La conversione a rotatoria del peri-coloso incrocio, spesso teatro di in-cidenti stradali anche mortali, mi-gliorerà sensibilmente la sicurezza stradale lungo l’ex statale 415.

L’intesa per la rotatoria rappresenta un importante risultato per la cit-tà di Castelleone che da tempo si batteva per la riqualificazione e la modifica della viabilità dell’area.

Il costo dell’intervento è stimato in circa 500 mila euro e comprende le spese necessarie per l’acquisizione dei terreni e le spese tecniche.

L’opera sarà finanziata dalla Pro-vincia tramite contributo regionale per 450 mila euro, mentre i rima-nenti 50 mila saranno a carico del Comune di Castelleone.

La progettazione preliminare dell’o-pera sarà compiuta entro il 31 di-cembre 2016, mentre l’ultimazione dei lavori e il collaudo entro l’anno successivo.

Pietro Fiori

Varchi elettronici e videosorveglianzaProgetti per la sicurezza urbana

Fare legami, un percorso aggregante

G razie al contributo del Bando Welfare in Azione 2014 di Fondazione Cari-plo, sul territorio provin-

ciale cremonese (115 Comuni per un totale di circa 362.000 abitanti), si è sviluppato un interessante pro-getto riguardante il tema della vul-nerabilità sociale.

Per i non addetti ai lavori tale espressione identifica o rappre-senta un punto debole del sistema relazionale o di tenuta del singolo all’interno della comunità, soprat-tutto nel contesto socio-economico che da alcuni anni ha mandato in crisi i modelli di vita tradizionali cui eravamo abituati.

L’intento di “Wel(l)FARE legami” è quello di trasformare il welfare (stato sociale) del territorio, dando vita ad un nuovo modello, in gra-

do di investire sulla capacità delle persone, attraverso azioni di re-sponsabilizzazione, attivazione ed inclusione. Si intendono introdurre elementi di sostenibilità del sistema di welfare, superando lo schema tra-dizionale basato sulla domanda (di aiuto), cui deve corrispondere una risposta sociale e strutturato quasi esclusivamente su base individuale.

L’obiettivo è quello di valorizza-re la comunità quale “intelligenza collettiva” capace di individuare i problemi, leggere i fenomeni e atti-vare percorsi innovativi, generando una strategia comunitaria capace di incidere anche sui diversi strumen-ti di programmazione della spesa sociale del territorio di riferimen-to (ad es. i piani di zona), e di in-vestire sulla cultura professionale degli operatori del welfare (servizi sociali, servizi per il lavoro, servizi

educativi), riqualificando l’intera azione sociale seconda questa nuo-va logica. Potremmo domandarci: qual è l’attesa finale? Sicuramente, un modello di welfare locale capace di generare valore sociale e di pro-muovere un cambiamento culturale ed operativo.

In questo senso “Wel(l)FARE le-gami” si propone di creare nuove competenze, ponendo i cittadini nelle condizioni più adeguate per recuperare, mantenere e vivere re-sponsabilmente il proprio progetto di vita all’interno della comunità di appartenenza con specifica at-tenzione alle persone vulnerabili o fragili. Le azioni concrete proposte nei comuni dovrebbero diventare motore capace di rinsaldare legami, relazioni, scambi e rapporti, gene-rando opportunità, crescita e possi-bilità di arricchimento reciproco e

collettivo.Il Comune di Castelleone in colla-borazione con la Parrocchia di Ca-stelleone – Oratorio “Gesù Adole-scete” - “Famiglie in Cammino” ha presentato nell’anno 2015 una pro-posta che è stata accolta e finanziata quale Laboratorio di Comunità. Il progetto è stato condiviso ed allar-gato ad altri soggetti del Terzo Set-tore: Late, Avis, Croce Verde, CAM.

Dalla riflessione e dal lavoro con-dotto insieme a partire dal mese di settembre 2015 ad oggi, è emer-so un primo percorso aggregante e condiviso: i gruppi di cammino per la promozione della salute e del benessere sociale; un percorso di sostegno e confronto rivolto ai nonni ed al loro ruolo educativo e di supporto alla famiglia, ed infine un progetto per la formazione di operatori di strada che sarà realiz-

zato nel prossimo autunno grazie ad un accordo con il Gruppo Abele di Torino (Università di Strada).

L’esperienza, non certo facile di rac-cordo, ascolto e di sintesi tra le di-verse realtà coinvolte, ha mostrato i segni della fatica operativa che que-sto modello operativo comporta.

Partendo dalla realtà e dalle risor-se che la comunità di Castelleone esprime al proprio interno, auspi-chiamo che insieme ci si possa far carico dei bisogni e delle difficoltà del territorio, come pure di valo-rizzare le ricchezze presenti, oltre che creare occasioni per rinsaldare rapporti e generare nuove compe-tenze, iniziando dunque a leggere con la lente nuova del Fare Legami il nostro contesto.

Alessia Ferrari

Omicidio stradaleInformare per responsabilizzare

29 APRILE 2016

TEATRO LEONE - VIA GARIBALDI

CIRCOLAZIONE STRADALE E NUOVE

RESPONSABILITA’ GIURIDICHE ALLA LUCE

DELLE RECENTI MODIFICHE AL CODICE PENALE

TUTTA LA CITTADINANZA E’ INVITATA

Il 25 marzo è entrata in vigore la legge 41 del 23.03.2016 che ha introdotto due nuovi reati nel codice penale, l'omicidio stradale e le lesioni personali stradali, che puniscono con pene che possono arrivare fino a 18 anni di carcere coloro che cagionano la morte di altre persone contravvenendo ad alcune norme specifiche del

Codice della Strada. Il Comune di Castelleone invita la cittadinanza ad un convegno di approfondimento sul tema della sicurezza stradale con l'obiettivo di responsabilizzare tutti i conducenti di veicoli.

RELATORE DOTT. ANDREA VICINI

COMMISSARIO CAPO DI POLIZIA LOCALE

COMANDANTE POLIZIA LOCALE DI CASTELLEONE

ISCRITTO ALL’ALBO FORMATORI DI EUPOLIS

REGIONE LOMBARDIA

21ORE

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6 N° 3 - Giugno 2016CartaCantaCartaCanta

I l primo importante passo è stato riallacciare i rapporti con il vasto mondo dell’asso-ciazionismo castelleonese.

Molte sono state le richieste per una sede dove potersi incontrare, con-frontare e pianificare le proprie at-tività. Sapevamo che nei locali della stazione ferroviaria vi erano degli spazi inutilizzati, perciò abbiamo chiesto a Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. di concederci in comodato d’uso gratuito queste stanze. Rice-vuto il consenso e fatti i necessari sopralluoghi, ci siamo subito resi conto che gli impianti elettrici e di riscaldamento erano ormai fuori

uso e non a norma.Il Comune non poteva affrontare una spesa per rimetterli in sesto; ci siamo confrontati nuovamente con le associazioni che chiedevano gli spazi e abbiamo proposto loro di pagare di tasca propria questi interventi; in cambio il Comune proponeva un contratto di como-dato d’uso gratuito della durata di cinque anni.

Di fronte a questo, alcune associa-zioni hanno ritenuto di non poter far fronte alla spesa, mentre altre hanno accettato questo accordo.Ora, dopo che i lavori sono ter-

minati, ben quattro associazioni (QUARTIERE 3, RADIO NERO CARTA ORO, VESPA CLUB E VO-LONTARI per CASTELLEONE) hanno trovato ospitalità al primo piano della stazione. Tra cinque anni queste stanze, con impianti elettrico, di riscaldamento e con-dizionamento a norma, torneranno a disposizione del Comune e chi amministrerà il paese deciderà che uso farne, se destinarle di nuovo ad associazioni o utilizzarle per altro.

Visto il momento economico, in cui i tagli ai bilanci comunali sono sempre maggiori, si devono trovare

altre vie di collaborazione tra i cit-tadini e chi li amministra, per sod-disfare le esigenze di entrambi.C’era un’altra stanza al piano terra della stazione che poteva essere uti-lizzata come magazzino: considera-to l’uso che si poteva farne, non era necessario installare impianti di ri-scaldamento o rifare impianti elet-trici, piuttosto necessitava di lavori di risanamento da muffa e umidità.

L’associazione Bersaglieri di Ca-stelleone si è proposta di effettuare questi lavori. Anche con loro è stato firmato un contratto di comodato e un accordo di programma, nel qua-

le l’associazione non solo si impe-gnava ad effettuare i lavori edili, ma anche a piantumare con verde e fiori l’ex fontana attigua la stazione e ad innaffiarla regolarmente, ta-gliando inoltre l’erba nella rotatoria posta al centro del piazzale.

A tutti vanno i nostri ringrazia-menti, in particolare ai Bersaglieri, in quanto non solo si sono attenuti a quanto previsto dall’accordo, ma sono andati oltre, pulendo dai rifiu-ti e tagliando erba e rovi nella zona sinistra dei giardini all’interno del-la stazione stessa.

Gian Luigi Valcarenghi

P arlare del Corpo Bandi-stico “G.Verdi” significa occuparsi di Castelleone e di un aspetto della pro-

pria storia. Proprio così, perché la Banda da oltre 150 anni accompa-gna con discrezione e con tutta la semplicità della propria musica la quotidianità, le occasioni di festa ed anche qualche momento triste della vita della nostra comunità.

Questa presenza, che da sempre costituisce un modello di realtà as-sociativa in cui l’incontro e l’inte-razione tra persone di generazioni diverse funzionano a meraviglia, si manifesta storicamente attraverso la partecipazione a manifestazioni civili, religiose e con l’esecuzione di concerti, ed è divenuta di diritto un elemento indiscusso della nostra tradizione popolare. Di questo sia-

mo sinceramente orgogliosi, così come ci rende felici che l’ammini-strazione comunale riconosca l’im-portanza del ruolo da noi svolto, so-stenendo con convinzione le nostre attività, direttamente o attraverso le sinergie create con la Pro Loco o al-tre associazioni. Ma se è vero che la “formula” e la funzione sociale della Banda nel tempo non sono variate, altrettanto non si può dire relativamente alla

proposta concertistica della nostra orchestra, né in relazione all’offerta didattica della nostra Scuola Allievi.

La GV Band, infatti, grazie al lavo-ro dei maestri Piero (fino al 2008) e Michele Lombardi (oggi), si è da anni caratterizzata nel panorama bandistico lombardo come una re-altà musicalmente versatile e capa-ce di stare al passo con l’evoluzione

del concetto di musica popolare: se negli anni 80 e 90 fummo sostan-zialmente i primi a proporre musica moderna (i Beatles) e ad introdurre strumenti poco canonici per la mu-sica bandistica di allora (batteria e chitarre), oggi il nostro repertorio spazia dalla musica classica (Bach, Tchaikovsky, Addinsell) all’hard rock (ACDC e Bon Jovy), alla mu-sica italiana moderna (Vasco Rossi, De André, Dalla), per arrivare al funky (Earth Wind & Fire), Blues (Blues Brothers) e jazz ( Sinatra e Bublè). Questo eclettismo consente a noi musicisti di misurarci con generi musicali variegati che spesso pre-suppongono differenti modalità di approccio allo studio e all’interpre-tazione dei brani, quasi si trattasse di lingue diverse, con il risultato di accrescere la nostra curiosità e di indurci a voler costantemente lavo-rare per approfondire e migliorare gli aspetti esecutivi.Da sempre questa nostra peculiari-tà suscita interesse e ci regala gene-ralmente riscontri lusinghieri nelle piazze o nei teatri dove abbiamo la fortuna di poterci esibire in concerto. Il bello di fare musica è trarre soddi-sfazione da quel che si suona, mossi dalla consapevolezza che ogni mu-sicista sia egualmente importan-te per il gruppo. Ed è attraverso la nostra musica che noi cerchiamo di trasmettere la passione e l’entusia-smo che legano un gruppo di amici uniti nel diletto della pratica di que-sta magnifica forma d’arte, nonché nell’intento di voler mantenere viva ed attuale la storia ultracentenaria della nostra associazione.A fondamento e a sostegno di que-sta “filosofia” c’è una Scuola Allievi

che nel corso degli anni ha avvici-nato alla musica centinaia di ragaz-zi, garantendo il naturale ricambio generazionale tra i musicisti della GV Band ed aiutando diversi gio-vani ad intraprendere con profitto il percorso del Liceo Musicale, piutto-sto che del Conservatorio.Ad oggi la nostra Scuola propone per bimbi, ragazzi ed adulti corsi di studio di propedeutica, strumenti a fiato, strumenti ad arco (violini), a corda (chitarra e basso), percussio-ni e canto, curati da docenti quali-ficati e musicisti professionisti. A questi si aggiungono anche corsi di specializzazione, come la classe di Masterjazz (musica jazz d’assieme) tenuta da un importante jazzista, Sergio Orlandi.Siamo dunque di fronte ad una re-altà molto strutturata, guidata dal Maestro Michele Lombardi e da Mi-chele Gianluppi, che ad oggi conta oltre 90 iscritti ed è senz’altro tra le più rilevanti e didatticamente mo-derne della provincia.E’ importante ricordare che, in un contesto generale di crisi del sistema bandistico, il nostro sodalizio è tra i pochi ancora in grado di svolgere le proprie attività in assoluta autono-mia, ovvero non dovendo ricorrere a necessarie collaborazioni e scam-bi con altre Bande del territorio a causa della mancanza di musicisti. Anche questo è sicuramente merito della nostra Scuola. Guardandoci intorno appare evidente: il concetto di Banda è cambiato nel tempo ed è “interpretato” in maniera differente a seconda delle località, dei compo-nenti del gruppo e dei Maestri. Oggi esistono gruppi musicali che in sede concertistica propongono generi musicali diversi tra loro, tutti degni

di essere rispettati ed ascoltati. Al-cuni hanno mantenuto e sviluppato un approccio musicale più classico, altri hanno scelto un’impostazio-ne più in linea con quella della Big Band americana, come stiamo cer-cando di fare noi. Credo che anche questo aspetto rappresenti una ric-chezza culturale per il nostro ter-ritorio ed un’opportunità di scelta per chi volesse sperimentare questo tipo di realtà associativa. Ma il trait d’union tra queste esperienze è ben definito: la voglia di stare insieme, di impegnarsi settimanalmente per la realizzazione di un progetto musicale condiviso ed il piacere di metterne poi le risultanze a disposi-zione della comunità. Per questo motivo mi è gradi-ta l’occasione per invitarvi sin da ora alle nostre prossime principali esibizioni castelleonesi del 2 lu-glio e del 18 settembre. Vi aspet-tiamo numerosi, perché ci sarà da divertirsi: questo è garantito!

Luca [email protected]

Ringraziamo per le fotografieil Fotoclub Elio Fornasa

La banda Giuseppe Verdi

LE ASSOCIAZIONI

VOLONTARIATO: UN CUORE CHE PULSA

Grazie anche alla serata “Castelle-one con merito” in cui ci siamo co-nosciuti tutti e ci siamo guardati in faccia, ora che sappiamo in quanti siamo, sono ancora più convinto che Castelleone senza le associazio-ni, senza le società sportive e tutte le altre forme di volontariato, sa-

rebbe una città senza cuore, o me-glio, senza cuore pulsante.

Siete voi, società e volontari, che mantenete viva la città, con il tem-po che “rubate” ai vostri affetti e ai vostri svaghi; siete voi che mettete la passione in ciò che fate, senza avere un tornaconto economico, anzi a volte mettendoci pure del vostro.

Vi chiedo, se possibile, di collabora-re tra voi, di andare oltre il proprio orticello, di non isolarvi: nessuno è migliore, o peggiore, dell’altro. Insieme si possono ottenere risulta-ti ancora più grandi.

A tutti voi indistintamente, noi am-ministratori diciamo ancora una volta GRAZIE, consapevoli delle poche risorse economiche a dispo-

sizione, ma desiderosi di dedicarvi tempo e attenzione, per condivide-re idee e progetti, per sostenervi e facilitarvi nei tortuosi corridoi del-la burocrazia.

Gianluigi Valcarenghi

Le associazioni nei locali della stazione ferroviaria

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N° 3 - Giugno 2016 7CartaCantaCartaCanta

D a diversi anni nel nostro comune opera un G.A.S. (Gruppo di Acquisto Solidale) che unisce un

gruppo di famiglie per l’acquisto di prodotti biologici e/o a kilometro zero direttamente dal produttore.

Più precisamente il Gruppo di Ac-quisto Solidale di Castelleone na-sce nell’autunno 2003 in maniera “informale” grazie all’interesse di alcune famiglie di Castelleone e dei paesi limitrofi; si costituisce in associazione nella primavera 2012, assumendo il nome di Associazione GAStelleone, dando così un aspetto più organizzato al gruppo che negli anni è cresciuto, arrivando a contare circa un centi-naio di famiglie in-teressate a que-sta “attività”.

Un Gruppo di Acquisto Solidale si fonda sulla solidarietà di consu-matori che d e c i d o n o di acquistare a l l ’ i n g r o s s o prodotti di uso comune. Un Gruppo di Acqui-sto Solidale nasce perché chi vi partecipa crede che ognuno possa dare una mano a cambiare il mondo… partendo dal carrello del-la spesa.

Dietro a questo gesto quotidiano si nascondono problemi di portata planetaria: inquinamento, spreco di risorse non rinnovabili, sfrutta-mento dei minori e dei lavoratori. Spesso alla base vi e’ una critica profonda verso il modello di con-sumo e di economia globale impe-rante, insieme alla ricerca di una alternativa praticabile da subito. Il gruppo aiuta a non sentirsi soli nel-la propria critica al consumismo, a scambiarsi esperienze ed appoggio, a verificare le proprie scelte.

I consumi del GAS si orientano dunque verso piccoli produtto-ri trasparenti nel loro lavoro, che non ricorrono allo sfruttamento della manodopera e alla sola logi-ca del profitto, produttori locali per ridurre inquinamento e spre-co energetico dovuti al trasporto della merce su e giu’ per il pianeta che viaggiando di meno, arriva piu’ fresca e non richiede conservanti (kilometro zero); allo stesso tempo è più facile conoscere i produttori, verificare il loro comportamen-to, apprezzare la “storia” di ogni

prodotto, pagando il giusto prezzo perché lavorano con piu’ intensita’ di manodopera che di capitale: così i soldi che si spendono finanziano l’occupazione e non gli azionisti. Il gruppo si orienta preferibilmente verso prodotti biologici, che rispet-tano la terra e l’ambiente, la persona e la biodiversità perche’ non utiliz-zano pesticidi, diserbanti, concimi chimici, che inquinano e consuma-no energia; si possono così mangia-re cose naturali, recuperandone i sa-pori; ognuno sceglie cosa e quanto consumare, da chi comprare, come viaggiare, a chi affidare i risparmi, rafforzando un modello economico

sostenibile con la possibilità di fare acquisti colletti-

vi direttamente da produttori fuo-

ri dai vincoli imposti dalle

multinazio-nali e dal m e r c a t o g l o b a l e : p r e f e r i r e i prodotti senza sfrut-t a m e n t o

significa aiu-tare a regolare

il mercato del lavoro.

A volte si acquista anche da cooperative che

coltivano i loro prodotti sui terreni sottratti alla mafia (es. LIBERA di Don Ciotti), ci si attiva per sostene-re luoghi terremotati o produttori locali in difficoltà.Pasta, riso, olio, frutta, formaggi, detergenti, ma anche vestiti, scarpe ed energia entrano nella borsa della spesa dei GAS. Si fanno scelte etiche.

La modalità di acquisto è semplice: un referente locale si incarica di far girare in rete agli associati il listino dei prezzi degli articoli del produt-tore. Si raccolgono gli ordinativi che ciascuna famiglia fa e si concor-da il giorno ed il luogo dove andarli a ritirare.

Durante il ritiro della merce si ef-fettua il pagamento che poi viene girato direttamente al produttore.Un sito www.retegas.org collega in rete tutti i GAS nazionali che spesso sono anche legati alle botteghe del commercio equo.

Per maggiorni informazionihttps://gastelleoneblog.wordpress.com/

Dante Corbani

L’articolo che segue non è di facile let-tura, a motivo della materia trattata e della relativa novità dei concetti espressi. Pensiamo, tuttavia, che la sua pubblicazione sia cosa utile per comprendere ed affrontare situazioni che, quasi quotidianamente, investo-no la nostra società.

LA VIOLENZACOME SCELTA

Spesso si argomenta che la violen-za è dovuta ad una perdita di con-trollo del nostro comportamento e che l’atto violento è conseguenza di qualche impeto irrefrenabile e in-controllabile che rimane fuori dal-la nostra portata.

Nutro invece l’irrefrenabile desi-derio di poter pensare (sia profes-sionalmente sia umanamente) che l’atto di violenza possa essere l’in-tento di recuperare il controllo su di una situazione che temiamo ci stia sfuggendo di mano.

Un atto cioè volontario per attutire un timore, una paura. Pensiamo a quei casi in cui chi maltrattava, per sentirsi al sicuro, lontano da occhi indiscreti, ricercava una certa pri-vacy, per non correre il rischio di compromettere la sua immagine sociale; atti di violenza che veniva-no effettuati solo dopo che l’artefi-ce si era accertato di aver chiuso le finestre, affinché i vicini non sen-tissero.

O più semplicemente a quelle si-tuazioni in cui l’irruente necessità di alzare la voce viene smorzata (da noi stessi), quando ci preoccupia-mo dei passanti per strada, o di chi sta seduto vicino a noi al ristorante.

Come possiamo negare qui una coscienza dietro i nostri atti? E se tale consapevolezza risiedesse die-tro tutti i gesti o parole atte a of-fendere, che manifestiamo, come tentativi disperati, ma elaborati di comunicare? Anche nelle situa-zioni più disperate e violente, pare vi sia l’occasione di un momento di lucidità, in cui il ragionamento riprende posto al comportamento violento che ci eravamo concessi.

Quando lanciamo qualche ogget-to, affermiamo di essere in preda alla rabbia; ma potremmo scoprire che, poco prima, abbiamo scelto di scagliarlo verso il muro e non verso la persona (“sennò le facevo male”); oppure di aver scelto, per minacciare, un oggetto, o una sua parte, poco pericoloso (“la colpivo col coltello ma dalla parte piatta”); o poco costoso (“avevo il computer tra le gambe, ma ci ho pensato due volte prima di scagliarlo; alla fine l’ho appoggiato e mi sono alzato con irruenza”); se decidessimo di colpire il nostro cane per strada, potremmo scoprire di esserci as-sicurati, poco prima, di essere al sicuro e non osservati.

Se , nei casi più estremi, ci trovas-simo con le mani al collo della no-stra compagna, potremmo scoprire di aver lasciato la presa poco pri-ma, quando già il colore delle lab-bra era blu, e le mancava un ultimo secondo di vita: “Perché ha molla-to la presa?” chiede provocatoria-mente il clinico; “Sennò sarebbe morta..” afferma l’ex; e se la scelta di mollare la presa sul collo (nessu-no lo ha obbligato) fosse del tutto simile a quella di afferrare? A mon-te di tutto ci manca evidentemente un’alternativa alla violenza, qua-lunque essa sia, quale il dialogo e il confronto, perché probabilmente sin da piccoli quest’ultimo l’abbia-mo trovato più difficile da attuare e apprendere; più semplice, sbriga-tiva ed efficace a breve termine la prima (la violenza).

E’ indubbio che ogni volta che agiamo scomposti, che “esageria-mo”, l’autostima è sempre più bas-sa, e ci torturiamo internamente. Ricordo la testimonianza di un uomo violento: “Gli altri non san-no che quando la violenza cessa, in realtà dentro di me continua”.

Se riusciremo anche solo una volta a vedere e percepire le nostre offe-se, qualunque esse siano, come un gesto disperato, ma cosciente, di un bivio non percepito, ma imboccato dalla parte sbagliata, avremo rotto uno schema, una patina; la nostra autostima sarà più alta, ci ammi-reremmo di più, cominceremmo a pensare che forse abbiamo più responsabilità di quanto pensiamo, ma soprattutto cominceremo ad avere speranza.

Daniele Guoli

LE ASSOCIAZIONI

GAStelleone

I l CAM - Centro Ascolto Uo-mini Maltrattanti -è un’asso-ciazione nata nel 2009, che si occupa della presa in carico

di uomini autori di comportamenti violenti. Il CAM si avvale del con-tributo di psicologi, psichiatri, av-vocati, educatori ed altro personale multidisciplinare specializzato.Il Centro è un luogo ed un riferimen-to per quegli uomini che vogliono intraprendere un percorso di cambia-

mento ed assumersi la responsabilità del loro comportamento di maltratta-mento fisico e/o psicologico, econo-mico, sessuale e di stalking. Nel 2014 ha aperto a Castelleone l’u-nico centro CAM della Provincia di Cremona, la cui attività, oggi, è ospi-tata nella sede dei servizi sociali, in via Brocchi.Lo sportello offre gratuitamente col-loqui individuali e percorsi di gruppo. Centro Ascolto Uomini Maltrattanti

Sezione Provinciale di Cremona Via Brocchi 13, Castelleone (CR)

Orario:Sabato mattina dalle 9 alle 12Giovedì dalle 18 alle 20Tel.: 377 253 56 09

[email protected]

CAM centro di ascolto uomini maltrattantiUn aiuto per essere padri e partner migliori

Un modo nuovo di acquistare

SCOPRIRE CASTELLEONE

A seguito dei due eventi di mag-gio e giugno (il concerto a Santa Maria Bressanoro e la visita al San-tuario della Misericordia) la Pro-loco Castelleone ripropone anche a settembre “Scoprire Castelleone” il calendario di visite guidate ai gioielli della nostra città.

Sabato e domenica 9 settembre si potranno ammirare le bellezze del centro storico e la chiesa parroc-chiale.Domenica 25 settembre alle 15.30 si visiterà la piccola chiesa di San Giacomo nella frazione di San La-tino.

NOTA INTRODUTTIVA

Page 8: CartaCanta - cantierecastelleone.com · Lo testimoniano il completamento di alcune opere lasciate in sospeso anche da decenni (piazza Isso, la Scuola ... Il diritto di proposta è

8 N° 3 - Giugno 2016CartaCantaCartaCanta

Caro Pietro quali sono le sensa-zioni diverse che hai oggi rispetto a maggio di due anni fa?Sono sensazioni positive, vedo una città “ripartita”, vedo maggior de-coro a partire dal centro storico, verde pubblico curato ed aiuole fiorite, arredo urbano rinnovato. Vedo un nuovo fervore di inizia-tive. Vedo voglia di partecipare e di contribuire a migliorare la cit-tà; penso alle donazioni dell’Art Bonus per la ristrutturazione del-la biblioteca ed ai contributi delle associazioni in aiuto al comune per la sistemazione dei giardini, di piazza Isso, degli Orti di S.Chiara e, da ultimo, l’Arco del Voghera. Vedo i progetti già realizzati nel campo dell’ambiente: la settimana della mobilità sostenibile, le ecofe-ste, il piedibus, esosport, i progetti di percorsi ciclabili, una maggiore sicurezza stradale con alcuni in-croci resi più sicuri ed altri in fase di realizzazione. Il settore sociale è quello che ha subito più trasfor-mazioni positive: l’ufficio ora è a pieno organico, sono state risolte tante situazioni complicate con professionalità e sensibilità, sono in corso molti progetti innovativi anche in collaborazione con le as-sociazioni.Indipendentemente dagli intenti e dalle idee, quali sono i maggiori ostacoli che ogni sindaco incontra per realizzare il suo programma?I sindaci oggi hanno molta respon-sabilità, ma poco potere per realiz-zare ciò che hanno programmato. Vediamo i bisogni della città, pro-grammiamo gli interventi, ma poi i tempi di realizzazione sono troppo lunghi. Però non ci siamo mai sco-raggiati. Non si può fare l’impos-sibile ma il limite del possibile sì con determinazione, passione ed impegno.Molto è stato fatto, ma quali sono i progetti su cui ritieni che la tua amministrazione debba impe-gnarsi perché importanti per Ca-stelleone?Sono tantissimi. I primi progetti, già finanziati, sono la videosor-veglianza, il progetto decoro, che partirà dal rinnovo dei giochi agli Orti di Santa Chiara e continuerà

con la sistemazione dei parchetti periferici; la rotatoria Santuario/innesto Ripalta Arpina; la messa in sicurezza dell’innesto a Le Valli e Pellegra; il completamento del re-stauro della Biblioteca; la progetta-zione del sottopasso ciclopedonale per Santa Maria – Le Valli.Inoltre si torna ad investire sugli impianti sportivi: dopo il restiling del Riboli, sarà realizzato l’efficien-tamento energetico del paladosso; abbiamo redatto il progetto di ri-qualificazione del centro sportivo: stiamo aspettando l’esito del bando regionale al quale abbiamo parte-cipato, speriamo bene...Consiglieresti ancora ad un gio-vane l’impegno nella politica lo-cale? Assolutamente sì, un giovane può portare freschezza, entusiasmo e idee nuove per la nostra città. Cer-to, ci vogliono impegno e serietà, ma sono doti che non mancano ai nostri ragazzi impegnati nelle associazioni castelleonesi e nei servizi educativi alla comunità come l’oratorio e le società sportive. Ricorderò sempre i diciottenni 1996 che, dopo la festa della consegna della Costituzione, si sono impegnati per un anno di ini-ziative organizzando la festa per i ‘97 ed entrando a far parte della Pro Loco giovani. Ora si stanno impe-gnando per il progetto decoro della nostra città.Cantiere Castelleone mantiene un atteggiamento di rispetto ver-so tutti i componenti della vita politica locale. Sei soddisfatto che il gruppo continui a non al-zare i toni? In politica ci sono avversari e non nemici: ci deve essere sempre il ri-spetto della persona prima di tutto. Penso che la migliore risposta alle critiche siano i fatti. L’impegno in politica è una parentesi nella vita, non è né un fine e né fine a se stes-so, ma è servizio del bene comune e quindi totalmente disinteressato. Cantiere Castelleone è una bellissi-ma realtà che fa bene a Castelleone, penso alle iniziative per i giovani, agli incontri culturali, sull’ambien-te e sul risparmio energetico. Spero continui così…Ti dico quello che, secondo le persone che incontro, andrebbe

migliorato: sicurezza, buche sulle strade, non rispetto delle regole. Sono tre aspetti che vanno miglio-rati. Riguardo alla sicurezza, en-tro l’anno si realizzerà l’impianto di videosorveglianza. Inoltre ho partecipato in prima linea alla re-dazione del progetto “varchi elet-tronici” su tutto il territorio cre-masco che è in dirittura d’arrivo. Riguardo alle asfaltature qualcosa è stato fatto, ma non è sufficiente. Alcune sono già in programma come via Commenda, ma bisogna fare di più. Riguardo al mancato rispetto delle regole, il problema è molto più complesso, perché parte da un discorso educativo a monte. Educare e prevenire sono le due parole chiave e qui c’è bisogno dell’aiuto di tutte le agenzie educa-tive. Chiedo la collaborazione dei cittadini affinchè siamo tutti noi il vero “controllo sociale”. E’ neces-sario segnalare qualsiasi anomalia o situazioni critiche ai nostri Ca-rabinieri, che sempre ringrazio per l’efficace lavoro di prevenzione e presidio del territorio, e alla nostra Polizia Locale. Aiutiamoli ad aiu-tarci era e rimane il nostro motto.C’è ancora qualcosa che ti stu-pisce nelle persone? Sì, molte cose: in positivo mi stupiscono la passione e l’impegno nel volonta-riato. Penso alle nostre splendide associazioni, ma non dimentico i tanti singoli cittadini che si impe-gnano per il nostro paese. In nega-tivo mi stupiscono quelle persone che utilizzano la “lamentela solo per lamentarsi” coloro che vedo-no sempre solo in negativo le cose. Non sto parlando delle critiche, quelle sono uno stimolo per mi-gliorare. Penso alla critica fine a se stessa, ai giudizi espressi senza nemmeno conoscere le cose. E’ co-munque inutile lamentarsi di ciò che non va, io preferisco rimboc-carmi le maniche e spendere tutte le energie per migliorare la nostra meravigliosa città, Castelleone, perché a tutti i livelli ed a qualun-que responsabilità siamo chiamati, dobbiamo ricordarci sempre che “siamo noi il cambiamento che vo-gliamo vedere” (cit.).

Alfredo Cornelli

IL MAGGIO DEI LIBRI

Anche quest’anno, in collaborazio-ne con le “Botteghe di Castelleone”, la biblioteca “Virgilio Brocchi” ed il gruppo teatrale “El Turass” abbiamo riproposto la rassegna “Il Maggio dei libri”, una serie di appuntamenti dedicati alla cultura rivolti a tutte le età. Molto partecipati sono stati gli incontri in biblioteca con gli autori:

giovedì 5 maggio tanti appassionati hanno interagito con Andrea Vitali, uno degli scrittori italiani più ama-ti dal grande pubblico, il quale ha raccontato di come nascono le sue storie e del suo rapporto con i libri e la scrittura. Dedicata all’impegno civile la tavola rotonda tenutasi la settimana successiva con lo scritto-re mantovano Stefano Prandini che ha presentato il libro “Mafie all’om-

bra del Torrazzo” in cui è descritta l’infiltrazione della criminalità or-ganizzata nella nostra provincia e nell’Emilia Romagna. Il 19 maggio è stato protagonista l’apprezzato ro-manziere cremonese Marco Ghiz-zoni, autore de “Il cappello del Ma-resciallo” mentre il 26 lo scrittore veneto Fulvio Ervas ha presentato, in una emozionante serata dedicata all’autismo, il suo libro “Se ti ab-

braccio non avere paura”, un inten-so viaggio di un padre e di un figlio per le Americhe.Ha animato il “Maggio dei libri” anche il gruppo teatrale “El Tu-rass” che il 15 al Teatro Leone si è cimentato con le poesie dialettali di Amos Edallo mentre nel pomerig-gio del 21 maggio in via Garibaldi il gruppo ha interpretato alcune letture tratte da “La tempesta” di

Shakespeare.Da ricordare anche la mostra “La storia della cagnulina” allestita dall’associazione 4L ed ospitata il 7 e l’8 maggio dal Teatro Leone in cui sono state esposte 12 tavole ori-ginali dell’illustratore Alessandro Gallera che ha animato in un libro per bambini la nota favola della tra-dizione castelleonese.

Orsola Edallo

I l Mercatino del piccolo anti-quariato di Castelleone, oggi orgogliosamente denomina-to “Castelleone Antiquaria”

è nato nell’aprile 1988 e da allora propone ogni seconda domenica del mese nel centro storico della città una ricca esposizione di anti-quariato, modernariato, vintage ed artigianato artistico.Molti i fattori che ci hanno aiutato a crescere in questi anni: innanzi-tutto il contributo di un gruppo di giovani volontari che ha permesso di rinnovarci mantenendo l’entu-

siasmo degli esordi, l’organizzazio-ne di eventi collaterali di successo (come gli splendidi spettacoli orga-nizzati nelle giornate di Ferragosto o il Guiness del 2013 con il sandwi-ch più lungo del mondo) nonchè il rigoroso e costante controllo degli espositori per garantire un “Merca-to di alta qualità”.L’intuizione iniziale di voler far crescere e mantenere un mercato di qualità ha portato “Castelleone Antiquaria” ad essere un mercato tra i più importanti e noti della no-stra Regione e non solo. A questo si aggiunge un notevole lavoro di sele-zione che, con tenacia, continuamo a svolgere, condividendo la scel-ta con tutto lo staff grazie al quale un valore aggiunto è l’armonia e la

professionalità che gli espositori in primis apprezzano da sempre. “Ca-stelleone Antiquaria” dal 1988 crea anche ricchezza socio-economica e culturale che ci rende orgogliosi dell’impegno, seppur gravoso.La nostra associazione fin dalla nascita ha sostenuto progetti nel campo dell’arte, della storia e del sociale, con molteplici iniziative umanitarie in ambito locale e a fa-vore di persone bisognose in realtà lontane da noi.Tra i tanti progetti finanziati dal “Mercatino” ricordiamo con soddi-sfazione il restauro dei dipinti del-la chiesa Parrocchiale nel 1996 e le donazioni effettuate nel corso degli anni alla Fondazione Brunenghi, alla Croce Verde e alla “Breast Unit” dell’ospedale di Cremona.“Castelleone Antiquaria” si è spinta anche fuori dal continente ponendo l’attenzione su un tema di grande importanza come l’istruzione nei paesi del Terzo Mondo: per que-sto è stata realizzata e finanziata una scuola materna nel villaggio di Modessepè in Togo ed è partita nel 2016 la sponsorizzazione per la re-alizzazione di una seconda scuola.La nostra associazione è anche mol-to attenta alla conservazione dei preziosi monumenti del centro sto-rico di Castelleone, splendida corni-ce all’esposizione mensile: per que-sto, dopo aver sostenuto nel 2014 con 100.000 euro il restauro della Torre Isso, quest’anno finanzieremo la ristrutturazione dell’Arco del Vo-ghera e dell’adiacente palazzo in via Garibaldi in cui siamo ospitati, con la ritinteggiatura e la sostituzione di serramenti ed inferriate.www.castelleoneantiquaria.it

Pupilla Bergo

Castelleone Antiquaria

Intervista al SindacoA due anni dalla vittoria elettorale abbiamo incontrato il sindaco Pietro Fiori per delineare un bilancio su ciò che la sua amministrazione ha fatto, per conoscere i progetti in cantiere per la città e per capire quali sono le difficoltà che quotidianamente affrontano i sindaci.

CULTURA ED EVENTI