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DOSSIER / UNIFEED 52 INFORMATORE ZOOTECNICO n.10 / 2014 P arlare di unifeed non significa solo parlare di nutrizione ma anche parlare di alimentazione. E parlare di alimentazione non significa solo parlare di com- posizione di razioni ma anche parlare di distribuzione dello stesso piatto unico agli animali. E parlare di distribuzione del piatto unico significa anche anzi soprattutto parlare di carri unifeed. Per questo risulterà sicuramente interessan- te per i lettori dell’Informatore Zootecnico consultare la rassegna di proposte tecnolo- giche in materia di carri unifeed che tratteg- giamo in questo quarto articolo del dossier; anche perché molto spesso vi troveremo casi di innovazione o di razionalizzazione. Citere- mo molte delle ditte presenti sul mercato italiano e per ogni marchio proporremo qual- che breve esempio di alcune delle sue mac- chine o attrezzature. Il tutto soltanto a titolo d’esempio, solo per dare un’idea, senza alcu- na pretesa di completezza. A proposito del fatto che questo articolo pro- porrà solo brevi e parziali esempi, e che di- chiariamo fin da subito che qualche eventua- di Orlando Fortunato Una rassegna di 19 segnalazioni di macchine o di dispositivi utili per la preparazione e la distribuzione agli animali del piatto unico Le proposte delle industrie agli allevatori italiani Carri Un desilatore miscelatore semovente unifeed «Rotomix 4», della Bravo srl.

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DOSSIER / UNIFEED

52 INFORMATORE ZOOTECNICO n.10 / 2014

P arlare di unifeed non significa solo parlare di nutrizione ma anche parlare dialimentazione. E parlare di alimentazione non significa solo parlare di com­posizione di razioni ma anche parlare di distribuzione dello stesso piatto

unico agli animali. E parlare di distribuzione del piatto unico significa anche anzisoprattutto parlare di carri unifeed.Per questo risulterà sicuramente interessan­te per i lettori dell’Informatore Zootecnicoconsultare la rassegna di proposte tecnolo­giche in materia di carri unifeed che tratteg­giamo in questo quarto articolo del dossier;anche perché molto spesso vi troveremo casidi innovazione o di razionalizzazione. Citere­mo molte delle ditte presenti sul mercatoitaliano e per ogni marchio proporremo qual­che breve esempio di alcune delle sue mac­chine o attrezzature. Il tutto soltanto a titolod’esempio, solo per dare un’idea, senza alcu­na pretesa di completezza.A proposito del fatto che questo articolo pro­porrà solo brevi e parziali esempi, e che di­chiariamo fin da subito che qualche eventua­

di Orlando Fortunato

Una rassegnadi 19 segnalazioni

di macchineo di dispositivi

utili per la preparazionee la distribuzione

agli animalidel piatto unico

Le propostedelle industrieagli allevatoriitaliani

Carri

• Un desilatore miscelatore semovente unifeed «Rotomix 4», della Bravo srl.

le omissione sarà inevitabile, anche soloper motivi di spazio, possiamo però anti­cipare una cosa: qualora qualche lettoresegnalasse che qualche ditta importantenon sia stata citata, oppure che all’inter­no del testo dedicato a qualche singoladitta qualche macchina o qualche dispo­sitivo particolarmente interessanti nonsiano stati descritti, l’Informatore Zoo­tecnico è disponibile a ritornare sull’ar­gomento nel prossimo futuro con altriarticoli riportanti queste segnalazioni.

BravoLa società Bravo si occupa di macchineagricole per l’allevamento. È costruttricefra l’altro dei desilatori miscelatori semo­venti unifeed «Rotomix 4». Questi utiliz­zano il sistema di miscelazione a botterotante con un mulino trinciante a coltellisupplementare regolabile, soluzioni chepermettono di creare una razione soffi­ce, voluminosa e omogenea mantenen­do tutte le proprietà organolettiche diciascun ingrediente. Si possono utilizza­re sottoprodotti, per esempio patate, ca­rote e scarti di verdura, in maniera otti­male “senza distruggerli”.Esiste la possibilità di ottenere razionicomplete in quantità ridottacon una macchina da 13 m3

fino a 35 m3 miscelando tuttigli ingredienti: paglia, fieno,fibre, fasciati semisecchi,concentrati, silomais (cosa im­possibile con i sistemi orizzontalio verticali).Si tratta, dice la Bravo, di una miscelazio­ne unifeed ottenuta con il minimo dienergia, grazie all’altissima velocità di ta­glio.Le caratteristiche tecniche del sistemaRotomix 4 utilizzato da Bravo s.r.l. so­no:­ Impostazione della ricetta unifeed dalcomputer di bordo e possibilità di Me­mory Card.­ Carico delle farine tramite tramoggia

posta in alto o a terra tramite fresa.

­ Carico prodotti liquidi con appositi im­pianti anche ad alta pressione.­ Carico insilati in trincea tramite la fresa,naturalmente senza l’utilizzo del mulino.­ Carico fibre lunghe (fieni, fasciati semi­secchi, paglia) tramite la più potente fre­sa esistente sul mercato, la quale alimen­ta il mulino a coltelli. È assolutamentequesto il “cuore” della macchina perchél’altissima velocità garantisce un taglionetto, mai snervato, senza alcun aumen­to di temperatura e con un costo in termi­ni di gasolio nettamente più basso rispet­to agli altri sistemi esistenti sul mercato.­ Miscelazione tramite botte rotante concontro coclea interna. Questo metodo,unico sul mercato, è tanto semplicequanto efficace. Preclude ogni tipo didefibrazione della massa, garantisce unaperfetta omogeneità di miscela, sopportaqualsiasi cambio di sequenza d’inseri­mento dei vari prodotti così come gli ec­cessi dei tempi di miscelazione. Esiste lapossibilità di ottenere razioni perfette edomogenee anche con carico parzialedella botte, su tutti i modelli.­ Scarico direttamente in mangiatoia coninversione del senso della botte, nellaquale esiste la possibilità di inserire unsistema di calamite estremamente effi­

caci.La tecnica utilizzata non per­

mette alle bovine di sce­gliere nella razione.

L’uniformità e la

sofficità portano ad una maggiore inge­stione di prodotto, favoriscono una fun­zione metabolica ottimale con maggiorestato di benessere e conseguente au­mento di produzione. I vantaggi sono an­cora più evidenti nella stagione calda evanno a contrastare una diminuzione diappetito contenendo a livelli accettabiligli inevitabili cali di produzione.

Faresin«Qualsiasi prodotto basato sulla tecno­logia è sempre soggetto ad una conti­nua ricerca innovativa che mette al cen­tro del suo interesse la comodità delcliente e la sua soddisfazione, rispon­dendo a tutte le sue esigenze, in mododa metterlo in condizioni ottimali peroperare perfettamente», dicono i re­sponsabili di Faresin Industries, e ag­giungono: «Faresin non potrà mai man­care in questo processo, che rende ilmade in Italy agricolo un riferimento indi­scutibile. E il carro Leader Compact è unaltro prodotto che rende ulteriormentetangibili i grandi investimenti del brandper arricchire la propria gamma».Il Leader Compact, continuano i respon­sabili della casa breganzese, è un carromiscelatore «nato nella stalla e per lastalla, essendo stato richiesto da tantiallevatori. Tutto ciò lo rende conforme auna tipologia di farm con determinatecaratteristiche: se un allevatore ha unastalla medio piccola con delle porte bas­se o molto basse, dove però il carro mi­scelatore è indispensabile, allora Leader

• Il Leader Compact1.200 di Faresin.

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P arlare di unifeed non significa solo parlare di nutrizione ma anche parlare dialimentazione. E parlare di alimentazione non significa solo parlare di com­posizione di razioni ma anche parlare di distribuzione dello stesso piatto

unico agli animali. E parlare di distribuzione del piatto unico significa anche anzisoprattutto parlare di carri unifeed.Per questo risulterà sicuramente interessan­te per i lettori dell’Informatore Zootecnicoconsultare la rassegna di proposte tecnolo­giche in materia di carri unifeed che tratteg­giamo in questo quarto articolo del dossier;anche perché molto spesso vi troveremo casidi innovazione o di razionalizzazione. Citere­mo molte delle ditte presenti sul mercatoitaliano e per ogni marchio proporremo qual­che breve esempio di alcune delle sue mac­chine o attrezzature. Il tutto soltanto a titolod’esempio, solo per dare un’idea, senza alcu­na pretesa di completezza.A proposito del fatto che questo articolo pro­porrà solo brevi e parziali esempi, e che di­chiariamo fin da subito che qualche eventua­

di Orlando Fortunato

Una rassegnadi 19 segnalazioni

di macchineo di dispositivi

utili per la preparazionee la distribuzione

agli animalidel piatto unico

Le propostedelle industrieagli allevatoriitaliani

Carri

• Un desilatore miscelatore semovente unifeed «Rotomix 4», della Bravo srl.

le omissione sarà inevitabile, anche soloper motivi di spazio, possiamo però anti­cipare una cosa: qualora qualche lettoresegnalasse che qualche ditta importantenon sia stata citata, oppure che all’inter­no del testo dedicato a qualche singoladitta qualche macchina o qualche dispo­sitivo particolarmente interessanti nonsiano stati descritti, l’Informatore Zoo­tecnico è disponibile a ritornare sull’ar­gomento nel prossimo futuro con altriarticoli riportanti queste segnalazioni.

BravoLa società Bravo si occupa di macchineagricole per l’allevamento. È costruttricefra l’altro dei desilatori miscelatori semo­venti unifeed «Rotomix 4». Questi utiliz­zano il sistema di miscelazione a botterotante con un mulino trinciante a coltellisupplementare regolabile, soluzioni chepermettono di creare una razione soffi­ce, voluminosa e omogenea mantenen­do tutte le proprietà organolettiche diciascun ingrediente. Si possono utilizza­re sottoprodotti, per esempio patate, ca­rote e scarti di verdura, in maniera otti­male “senza distruggerli”.Esiste la possibilità di ottenere razionicomplete in quantità ridottacon una macchina da 13 m3

fino a 35 m3 miscelando tuttigli ingredienti: paglia, fieno,fibre, fasciati semisecchi,concentrati, silomais (cosa im­possibile con i sistemi orizzontalio verticali).Si tratta, dice la Bravo, di una miscelazio­ne unifeed ottenuta con il minimo dienergia, grazie all’altissima velocità di ta­glio.Le caratteristiche tecniche del sistemaRotomix 4 utilizzato da Bravo s.r.l. so­no:­ Impostazione della ricetta unifeed dalcomputer di bordo e possibilità di Me­mory Card.­ Carico delle farine tramite tramoggia

posta in alto o a terra tramite fresa.

­ Carico prodotti liquidi con appositi im­pianti anche ad alta pressione.­ Carico insilati in trincea tramite la fresa,naturalmente senza l’utilizzo del mulino.­ Carico fibre lunghe (fieni, fasciati semi­secchi, paglia) tramite la più potente fre­sa esistente sul mercato, la quale alimen­ta il mulino a coltelli. È assolutamentequesto il “cuore” della macchina perchél’altissima velocità garantisce un taglionetto, mai snervato, senza alcun aumen­to di temperatura e con un costo in termi­ni di gasolio nettamente più basso rispet­to agli altri sistemi esistenti sul mercato.­ Miscelazione tramite botte rotante concontro coclea interna. Questo metodo,unico sul mercato, è tanto semplicequanto efficace. Preclude ogni tipo didefibrazione della massa, garantisce unaperfetta omogeneità di miscela, sopportaqualsiasi cambio di sequenza d’inseri­mento dei vari prodotti così come gli ec­cessi dei tempi di miscelazione. Esiste lapossibilità di ottenere razioni perfette edomogenee anche con carico parzialedella botte, su tutti i modelli.­ Scarico direttamente in mangiatoia coninversione del senso della botte, nellaquale esiste la possibilità di inserire unsistema di calamite estremamente effi­

caci.La tecnica utilizzata non per­

mette alle bovine di sce­gliere nella razione.

L’uniformità e la

sofficità portano ad una maggiore inge­stione di prodotto, favoriscono una fun­zione metabolica ottimale con maggiorestato di benessere e conseguente au­mento di produzione. I vantaggi sono an­cora più evidenti nella stagione calda evanno a contrastare una diminuzione diappetito contenendo a livelli accettabiligli inevitabili cali di produzione.

Faresin«Qualsiasi prodotto basato sulla tecno­logia è sempre soggetto ad una conti­nua ricerca innovativa che mette al cen­tro del suo interesse la comodità delcliente e la sua soddisfazione, rispon­dendo a tutte le sue esigenze, in mododa metterlo in condizioni ottimali peroperare perfettamente», dicono i re­sponsabili di Faresin Industries, e ag­giungono: «Faresin non potrà mai man­care in questo processo, che rende ilmade in Italy agricolo un riferimento indi­scutibile. E il carro Leader Compact è unaltro prodotto che rende ulteriormentetangibili i grandi investimenti del brandper arricchire la propria gamma».Il Leader Compact, continuano i respon­sabili della casa breganzese, è un carromiscelatore «nato nella stalla e per lastalla, essendo stato richiesto da tantiallevatori. Tutto ciò lo rende conforme auna tipologia di farm con determinatecaratteristiche: se un allevatore ha unastalla medio piccola con delle porte bas­se o molto basse, dove però il carro mi­scelatore è indispensabile, allora Leader

• Il Leader Compact1.200 di Faresin.

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54 INFORMATORE ZOOTECNICO n.10 / 2014

Compact è fatto per lui».Questa macchina è più piccola della so­rella maggiore Leader Standard, più agi­le e perfettamente adatta per stalle conpiccole dimensioni. L’idea di produrrequesta macchina è arrivata dalla filialetedesca Faresin Deutschland. L’elemen­to premiante di questo modello consistenel fatto che «i clienti potranno disporredi tutti i vantaggi e della tecnologia deimodelli Standard ed Ecomix in questanuova versione compatta. Oltre a questoè anche una risposta per i clienti che perproblemi dimensionali delle loro stallefino ad oggi hanno dovuto dotarsi dimezzi meno performanti a causa di que­sto gap».Il nuovo Leader Compact di Faresin sipresenta così: un nuovo telaio, dimensio­ni più ridotte (altez­za massima di 2,55m per le versioni 12e 14 mc e di 2,80metri per la versione16 mc), manteni­mento delle geome­trie che permettonouna miscelata mi­gliore, un raggio disterzata di 3 metricon la possibilità dimantenere le quat­tro ruote sterzanti, ilcanale fresa da800 mm, una po­

tenza di 130 cv .

FeraboliArrivato nel mercato dei carri unifeed dameno di due anni, Feraboli ha deciso dioccupare la fascia alta della nicchia. Do­po aver venduto dieci macchine pilotanel 2012 e una quarantina di serie loscorso anno, il gruppo – famoso per lemacchine da fienagione – si sta concen­trando sul progetto di un semovente dialto livello, pensato per il mercato tede­sco e il biogas.«Powermix introdurrà un concetto inno­vativo nel mercato: quello dei carri a piat­taforma. Equipaggiato al meglio, con lamigliore componentistica, potrà essereprogressivamente depotenziato dalcliente, che potrà chiedere dotazioni in­

feriori o componenti più economici. Inaltre parole, l’allevatore potrà costruirsi ilcarro su misura, proprio come oggi si facon l’auto», ha spiegato Alan Castellucci,responsabile del progetto e della ricercaFeraboli. Il nuovo semovente, dice ilgruppo cremonese, dovrebbe arrivareentro l’estate.

ItalmixI semoventi Matrix serie “Trimax”, delladitta Italmix, sono stati progettati e co­struiti per tutte quelle aziende agricoleche hanno spazi di manovra ristretti e/oluci d’accesso alle stalle ristretti. La serie“Trimax” è disponibile nelle cubature 14,16 ,18 e 21 mc.Il Trimax possiede un telaio di concezio­ne industriale, il che assicura affidabilitàe resistenza, studiato per avere il minornumero di saldature possibili risulta qua­si monolitico, in particolare in punti moltosollecitati come il castello di supportodel braccio fresa, oltre ad avere un’altez­za estremamente contenuta, l’adozionedi una soluzione ad una sola ruota ante­riore garantisce una grande manegge­volezza e capacità di muoversi in luoghiristretti. La capacità di sterzata della ruo­ta anteriore è pari a 65 gradi.La coclea, cosi come la fresa e la trasla­zione sono mosse da motori e pompeLinde a pistoni assiali ad alta pressioneche assicurano performance eccellenti

in qualsiasi condi­zione. Basti pensa­re che l’impiantoidrostatico cheaziona il rullo fresa,da 2.000 mm, è ingrado di sviluppareoltre 100 Kw eduna coppia assicu­rata dai 420 bar dipressione. Il rullopuò raggiungere unregime di rotazionemassimo prossimoai 700 giri al minuto.

• Uno dei carri unifeed della Feraboli.

• Il semovente Matrix serie Trimaxdella ditta Italmix.

Il motore Diesel montato posteriormenteassicura, oltre che ad un’agevole acces­so per tutte le operazioni di manutenzio­ne ordinaria e straordinaria al Dieselstesso ed alle unità idrauliche, un migliorcomfort in cabina che, a richiesta, puòessere dotata di climatizzatore, mentredi serie è dotata di impianto di ventilazio­ne e riscaldamento. L’ampia superficievetrata permette un’eccellente visualedella zona di lavoro.L’impianto elettrico e i vari comandiidraulici per i servizi sono tutti raggrup­pati in un pratico ed accessibile vanoposto a destra della macchina, a tuttovantaggio dell’accessibilità ai vari com­ponenti.

JoskinÈ diventato possibile equipaggiare i carriinsilatori Silo­Space della Joskin con

una trasmissione meccanica per i tappe­ti mobili mediante l’albero della Pto e lascatola trasmissioni. Il principale vantag­

gio di questo sistema consiste soprattut­to nella sua multifunzionalità. Infatti, cisono ancora trattori vecchi che non han­

• Joskin Silo­Space, trasmissione meccanica per il tappeto mobile.

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INFORMATORE ZOOTECNICO n.10 / 2014 55

Compact è fatto per lui».Questa macchina è più piccola della so­rella maggiore Leader Standard, più agi­le e perfettamente adatta per stalle conpiccole dimensioni. L’idea di produrrequesta macchina è arrivata dalla filialetedesca Faresin Deutschland. L’elemen­to premiante di questo modello consistenel fatto che «i clienti potranno disporredi tutti i vantaggi e della tecnologia deimodelli Standard ed Ecomix in questanuova versione compatta. Oltre a questoè anche una risposta per i clienti che perproblemi dimensionali delle loro stallefino ad oggi hanno dovuto dotarsi dimezzi meno performanti a causa di que­sto gap».Il nuovo Leader Compact di Faresin sipresenta così: un nuovo telaio, dimensio­ni più ridotte (altez­za massima di 2,55m per le versioni 12e 14 mc e di 2,80metri per la versione16 mc), manteni­mento delle geome­trie che permettonouna miscelata mi­gliore, un raggio disterzata di 3 metricon la possibilità dimantenere le quat­tro ruote sterzanti, ilcanale fresa da800 mm, una po­

tenza di 130 cv .

FeraboliArrivato nel mercato dei carri unifeed dameno di due anni, Feraboli ha deciso dioccupare la fascia alta della nicchia. Do­po aver venduto dieci macchine pilotanel 2012 e una quarantina di serie loscorso anno, il gruppo – famoso per lemacchine da fienagione – si sta concen­trando sul progetto di un semovente dialto livello, pensato per il mercato tede­sco e il biogas.«Powermix introdurrà un concetto inno­vativo nel mercato: quello dei carri a piat­taforma. Equipaggiato al meglio, con lamigliore componentistica, potrà essereprogressivamente depotenziato dalcliente, che potrà chiedere dotazioni in­

feriori o componenti più economici. Inaltre parole, l’allevatore potrà costruirsi ilcarro su misura, proprio come oggi si facon l’auto», ha spiegato Alan Castellucci,responsabile del progetto e della ricercaFeraboli. Il nuovo semovente, dice ilgruppo cremonese, dovrebbe arrivareentro l’estate.

ItalmixI semoventi Matrix serie “Trimax”, delladitta Italmix, sono stati progettati e co­struiti per tutte quelle aziende agricoleche hanno spazi di manovra ristretti e/oluci d’accesso alle stalle ristretti. La serie“Trimax” è disponibile nelle cubature 14,16 ,18 e 21 mc.Il Trimax possiede un telaio di concezio­ne industriale, il che assicura affidabilitàe resistenza, studiato per avere il minornumero di saldature possibili risulta qua­si monolitico, in particolare in punti moltosollecitati come il castello di supportodel braccio fresa, oltre ad avere un’altez­za estremamente contenuta, l’adozionedi una soluzione ad una sola ruota ante­riore garantisce una grande manegge­volezza e capacità di muoversi in luoghiristretti. La capacità di sterzata della ruo­ta anteriore è pari a 65 gradi.La coclea, cosi come la fresa e la trasla­zione sono mosse da motori e pompeLinde a pistoni assiali ad alta pressioneche assicurano performance eccellenti

in qualsiasi condi­zione. Basti pensa­re che l’impiantoidrostatico cheaziona il rullo fresa,da 2.000 mm, è ingrado di sviluppareoltre 100 Kw eduna coppia assicu­rata dai 420 bar dipressione. Il rullopuò raggiungere unregime di rotazionemassimo prossimoai 700 giri al minuto.

• Uno dei carri unifeed della Feraboli.

• Il semovente Matrix serie Trimaxdella ditta Italmix.

Il motore Diesel montato posteriormenteassicura, oltre che ad un’agevole acces­so per tutte le operazioni di manutenzio­ne ordinaria e straordinaria al Dieselstesso ed alle unità idrauliche, un migliorcomfort in cabina che, a richiesta, puòessere dotata di climatizzatore, mentredi serie è dotata di impianto di ventilazio­ne e riscaldamento. L’ampia superficievetrata permette un’eccellente visualedella zona di lavoro.L’impianto elettrico e i vari comandiidraulici per i servizi sono tutti raggrup­pati in un pratico ed accessibile vanoposto a destra della macchina, a tuttovantaggio dell’accessibilità ai vari com­ponenti.

JoskinÈ diventato possibile equipaggiare i carriinsilatori Silo­Space della Joskin con

una trasmissione meccanica per i tappe­ti mobili mediante l’albero della Pto e lascatola trasmissioni. Il principale vantag­

gio di questo sistema consiste soprattut­to nella sua multifunzionalità. Infatti, cisono ancora trattori vecchi che non han­

• Joskin Silo­Space, trasmissione meccanica per il tappeto mobile.

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no una sufficiente portata idraulica perazionare i motori del tappeto mobile.Inoltre, alcuni utilizzatori noleggiano ocondividono la loro macchina per rispar­miare sui costi: questo sistema previenequindi tutti i rischi di mescolare gli oli.Inoltre, la trasmissione meccanica assi­cura una velocità del tappeto mobile su­periore ai 15 m/min e quindi uno scaricoveloce. L’opzione “rulli trincianti” è com­patibile con la trasmissione meccanica.Questi devono essere collegati alla tra­smissione del tappeto mobile.

KuhnI carri miscelatori Kuhn sono il completa­mento di una gamma di attrezzature checopre tutta la filiera della produzione fo­raggera, dalla coltivazione in campo finoalla somministrazione delle corrette mi­scele per l’alimentazione animale. Traquesti, la gamma di carri Profile è statastudiata per ottenere sia i migliori risulta­ti tecnico­economici della mandria,quanto per il miglioramento del comfortdi lavoro dell’allevatore.Di concezione semplice, questa genera­zione di carri miscelatori intende essereiperfunzionale: ridotta altezza di carica­mento, rapidità e qualità della miscela­

zione, velocità e regolarità della distribu­zione sono caratteristiche comuni a tuttimodelli della gamma, che viene propostacon capacità fino a 18 metri cubi.Disponendo di una speciale geometriadella cassone particolarmente compat­ta, i modelli della gamma Profile sonostati sviluppati, infatti, per rispondere adesigenze «passe­partout», permettendoanche agli allevatori che dispongono distalle di difficile accesso o di trattori dipotenza ridotta di lavorare con la razionemiscelata.Caratteristica della gamma è anche lacoclea di miscelazione: è munita di col­telli a dentatura asimmetrica e di duecontrocoltelli posizionati simmetrica­mente nel cassone che, associati al pro­filo poligonale della coppa, accelerano iltaglio dei foraggi lunghi. Per razioni mol­to fibrose l’angolo dei coltelli può esseremodificato.La gamma Profile offre diverse possibili­tà di scelta articolandosi in diversi mo­delli destinati alle varie condizioni d’usodel carro miscelatore.Per le aziende più piccole, in particolare,la soluzione è rappresentata dai modelliProfile 470 e 670 ad una coclea vertica­le che, con capacità di 4 e 6 metri cubi, si

presentano particolarmente compatti emaneggevoli anche negli spazi più limi­tati di allevamenti di limitate dimensioni.Lo stesso concetto di migliore rapportotra capacità utile e altezza totale dellamacchina viene espresso nei modelli dimaggiori dimensioni Profile 1480, 1680e 1880 che, con capacità rispettivamen­te di 14, 16 e 18 metri cubi, rappresen­tano la soluzione per gli allevamenti piùgrandi, con possibilità di operare in tutti itipi di configurazione di stalla.In questo caso la miscelazione viene af­fidata a due coclee verticali, che assicu­rano lo sgretolamento ed il taglio rapidoanche di balle intere e di foraggi lunghi.Ogni dettaglio costruttivo è stato studia­to per una razione in grado di favorire laruminazione con una miscelazione omo­genea e una volumizzazione ottimale deiprodotti, volta al benessere degli animali.

LelyFinalmente operativo anche in Italia ilrobot Vector dell’industria olandese Lely.Il Lely Vector è un robot per l’alimenta­zione automatica degli allevamenti divacche da latte e bovini da carne. Il siste­ma consente di sostituire il classico car­ro unifeed alimentando le vacche 24 oreal giorno 7 giorni su 7 riducendo al mini­mo la richiesta di manodopera e massi­mizzando la produttività delle vacche.È necessario predisporre un’area coper­ta adiacente alla stalla dove sia possibilestoccare i componenti della razione ne­cessari per alimentare la mandria per piùgiorni in funzione della temperaturaesterna. Al di sopra di quest’area, deno­minata cucina (Feeding Kitchen), vieneposizionato un binario su cui scorre unapinza che guidata da un software prele­va di ciascun alimento la quantità neces­saria per la razione stabilita dall’allevato­re e la scarica nell’unità mobile (Mix &Feeding Robot). Quest’unità, denomina­ta Mfr, è provvista di una vasca di 2 metricubi dotata di una coclea che provvede amescolare i vari alimenti.

• Uno dei carri miscelatori Kuhn serie Profile: il modello 670.

L’Mfr si muove grazie a un motore elettri­co. E seguendo un binario magneticoinstallato a terra raggiunge la corsia dialimentazione dove distribuisce la mi­scelata.Un Mfr può gestire fino a 300 capi ma siadatta molto bene anche a stalle piùpiccole. Il Vector, dicono dalla Lely, «mi­gliora il benessere dell’allevatore e dellesue vacche, consente una razionalizza­zione delle attività in stalla che permettedi aumentare la produttività dei proprianimali, il contenimento dei costi e diconseguenza di migliorare i margini diprofitto aziendali».Dopo un lancio di successo in nord Eu­ropa (già superate le 100 unità vendute),che ha permesso di perfezionare la mac­china nei dettagli, Lely Vector è da que­st’anno disponibile anche in Italia e perfine anno lo si potrà vedere attivo negliallevamenti del nostro paese. In Italia laLely ha preferito attendere per consenti­re di adattare il sistema anche alle nostrerealtà, che sono molto particolari (peresempio per l’utilizzo di prodotti secchi eforaggi lunghi in alcune dop).Nel frattempo Lely Vector in Italia è statopremiato come macchina innovativa vin­cendo il primo premio di un concorsoche si è svolto in occasione dell’ultimaedizione della Fiera di Cremona.

Lug AgriLug Agri Srl, società giovane e dinamica,nasce dall’idea di innovare nel settoredell’alimentazione unifeed partendo da

una solida base di esperienza garantitadai marchi Luclar e Mutti di cui è conces­sionaria esclusiva. In altre parole i marchiLuclar e Mutti continuano grazie a LugAgri. Dagli oltre trenta anni di esperienzadi questi marchi nascono le nuove serieStar Mix e Cut (trainati orizzontali), leserie Saturn Eco e Top (trainati verticali)e le serie UB (trinciapaglia).Dall’esperienza Luclar nasce la nuovaserie Star di Lug Agri, un carro all’avan­guardia basato su un progetto già col­laudato e apprezzato in tutto il mondo.Disponibile sia in versione Mix (senzafresa) che in versione Cut (con fresaposteriore).Il nuovo carro della serie Star presentauna trasmissione delle coclee totalmen­te rinnovata in grado di ridurre gli sforzi al

trattore garantendo una riduzione deiconsumi. La nuova cassa ingranaggi èpensata per sviluppare maggiore coppiain uscita e per una facile manutenzionein caso d’intervento. I nuovi telai e timonisono progettati per garantire maggiorsolidità senza appesantire ulteriormenteil carro. Il rapporto dimensionale tra co­clee e cassone è stato ridefinito al fine dimigliorare la capacità di taglio e miscela­zione oltre che migliorare la regolaritàdello scarico ed eliminare ogni residuo dimateriale che possa restare all’interno.La nuova fresa nella versione Cut au­menta la velocità di carico riducendo iltempo necessario per la preparazionedella razione.Dall’esperienza Mutti nascono i nuovi

• Il robot Lely Vector in azione.

• Rendering dei prodotti Lug Agri.

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no una sufficiente portata idraulica perazionare i motori del tappeto mobile.Inoltre, alcuni utilizzatori noleggiano ocondividono la loro macchina per rispar­miare sui costi: questo sistema previenequindi tutti i rischi di mescolare gli oli.Inoltre, la trasmissione meccanica assi­cura una velocità del tappeto mobile su­periore ai 15 m/min e quindi uno scaricoveloce. L’opzione “rulli trincianti” è com­patibile con la trasmissione meccanica.Questi devono essere collegati alla tra­smissione del tappeto mobile.

KuhnI carri miscelatori Kuhn sono il completa­mento di una gamma di attrezzature checopre tutta la filiera della produzione fo­raggera, dalla coltivazione in campo finoalla somministrazione delle corrette mi­scele per l’alimentazione animale. Traquesti, la gamma di carri Profile è statastudiata per ottenere sia i migliori risulta­ti tecnico­economici della mandria,quanto per il miglioramento del comfortdi lavoro dell’allevatore.Di concezione semplice, questa genera­zione di carri miscelatori intende essereiperfunzionale: ridotta altezza di carica­mento, rapidità e qualità della miscela­

zione, velocità e regolarità della distribu­zione sono caratteristiche comuni a tuttimodelli della gamma, che viene propostacon capacità fino a 18 metri cubi.Disponendo di una speciale geometriadella cassone particolarmente compat­ta, i modelli della gamma Profile sonostati sviluppati, infatti, per rispondere adesigenze «passe­partout», permettendoanche agli allevatori che dispongono distalle di difficile accesso o di trattori dipotenza ridotta di lavorare con la razionemiscelata.Caratteristica della gamma è anche lacoclea di miscelazione: è munita di col­telli a dentatura asimmetrica e di duecontrocoltelli posizionati simmetrica­mente nel cassone che, associati al pro­filo poligonale della coppa, accelerano iltaglio dei foraggi lunghi. Per razioni mol­to fibrose l’angolo dei coltelli può esseremodificato.La gamma Profile offre diverse possibili­tà di scelta articolandosi in diversi mo­delli destinati alle varie condizioni d’usodel carro miscelatore.Per le aziende più piccole, in particolare,la soluzione è rappresentata dai modelliProfile 470 e 670 ad una coclea vertica­le che, con capacità di 4 e 6 metri cubi, si

presentano particolarmente compatti emaneggevoli anche negli spazi più limi­tati di allevamenti di limitate dimensioni.Lo stesso concetto di migliore rapportotra capacità utile e altezza totale dellamacchina viene espresso nei modelli dimaggiori dimensioni Profile 1480, 1680e 1880 che, con capacità rispettivamen­te di 14, 16 e 18 metri cubi, rappresen­tano la soluzione per gli allevamenti piùgrandi, con possibilità di operare in tutti itipi di configurazione di stalla.In questo caso la miscelazione viene af­fidata a due coclee verticali, che assicu­rano lo sgretolamento ed il taglio rapidoanche di balle intere e di foraggi lunghi.Ogni dettaglio costruttivo è stato studia­to per una razione in grado di favorire laruminazione con una miscelazione omo­genea e una volumizzazione ottimale deiprodotti, volta al benessere degli animali.

LelyFinalmente operativo anche in Italia ilrobot Vector dell’industria olandese Lely.Il Lely Vector è un robot per l’alimenta­zione automatica degli allevamenti divacche da latte e bovini da carne. Il siste­ma consente di sostituire il classico car­ro unifeed alimentando le vacche 24 oreal giorno 7 giorni su 7 riducendo al mini­mo la richiesta di manodopera e massi­mizzando la produttività delle vacche.È necessario predisporre un’area coper­ta adiacente alla stalla dove sia possibilestoccare i componenti della razione ne­cessari per alimentare la mandria per piùgiorni in funzione della temperaturaesterna. Al di sopra di quest’area, deno­minata cucina (Feeding Kitchen), vieneposizionato un binario su cui scorre unapinza che guidata da un software prele­va di ciascun alimento la quantità neces­saria per la razione stabilita dall’allevato­re e la scarica nell’unità mobile (Mix &Feeding Robot). Quest’unità, denomina­ta Mfr, è provvista di una vasca di 2 metricubi dotata di una coclea che provvede amescolare i vari alimenti.

• Uno dei carri miscelatori Kuhn serie Profile: il modello 670.

L’Mfr si muove grazie a un motore elettri­co. E seguendo un binario magneticoinstallato a terra raggiunge la corsia dialimentazione dove distribuisce la mi­scelata.Un Mfr può gestire fino a 300 capi ma siadatta molto bene anche a stalle piùpiccole. Il Vector, dicono dalla Lely, «mi­gliora il benessere dell’allevatore e dellesue vacche, consente una razionalizza­zione delle attività in stalla che permettedi aumentare la produttività dei proprianimali, il contenimento dei costi e diconseguenza di migliorare i margini diprofitto aziendali».Dopo un lancio di successo in nord Eu­ropa (già superate le 100 unità vendute),che ha permesso di perfezionare la mac­china nei dettagli, Lely Vector è da que­st’anno disponibile anche in Italia e perfine anno lo si potrà vedere attivo negliallevamenti del nostro paese. In Italia laLely ha preferito attendere per consenti­re di adattare il sistema anche alle nostrerealtà, che sono molto particolari (peresempio per l’utilizzo di prodotti secchi eforaggi lunghi in alcune dop).Nel frattempo Lely Vector in Italia è statopremiato come macchina innovativa vin­cendo il primo premio di un concorsoche si è svolto in occasione dell’ultimaedizione della Fiera di Cremona.

Lug AgriLug Agri Srl, società giovane e dinamica,nasce dall’idea di innovare nel settoredell’alimentazione unifeed partendo da

una solida base di esperienza garantitadai marchi Luclar e Mutti di cui è conces­sionaria esclusiva. In altre parole i marchiLuclar e Mutti continuano grazie a LugAgri. Dagli oltre trenta anni di esperienzadi questi marchi nascono le nuove serieStar Mix e Cut (trainati orizzontali), leserie Saturn Eco e Top (trainati verticali)e le serie UB (trinciapaglia).Dall’esperienza Luclar nasce la nuovaserie Star di Lug Agri, un carro all’avan­guardia basato su un progetto già col­laudato e apprezzato in tutto il mondo.Disponibile sia in versione Mix (senzafresa) che in versione Cut (con fresaposteriore).Il nuovo carro della serie Star presentauna trasmissione delle coclee totalmen­te rinnovata in grado di ridurre gli sforzi al

trattore garantendo una riduzione deiconsumi. La nuova cassa ingranaggi èpensata per sviluppare maggiore coppiain uscita e per una facile manutenzionein caso d’intervento. I nuovi telai e timonisono progettati per garantire maggiorsolidità senza appesantire ulteriormenteil carro. Il rapporto dimensionale tra co­clee e cassone è stato ridefinito al fine dimigliorare la capacità di taglio e miscela­zione oltre che migliorare la regolaritàdello scarico ed eliminare ogni residuo dimateriale che possa restare all’interno.La nuova fresa nella versione Cut au­menta la velocità di carico riducendo iltempo necessario per la preparazionedella razione.Dall’esperienza Mutti nascono i nuovi

• Il robot Lely Vector in azione.

• Rendering dei prodotti Lug Agri.

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carri verticali della serie Saturn, disponi­bili sia in versione Eco (economica) chein versione Top (super accessoriata). Inuovi telai sono pensati per la produzio­ne in serie al fine di garantire maggiorequalità del prodotto finale e maggior ra­pidità nella realizzazione. Il rapporto di­mensionale tra vasca e coclee è idealeper garantire un prodotto miscelato dialta qualità soffice e omogeneo. Nellaversione Top il tappeto bilaterale anterio­re di serie, pratico e adatto a ogni tipo distalla, permette di scaricare in modo re­golare e preciso il prodotto miscelato inmangiatoia. Il sistema di pesatura auto­matica di serie sui carri Top permette ildosaggio preciso dei componenti al finedi ottenere razioni unifeed ottimali per

ogni esigenza.La nuova serie UB di trinciapaglia com­prende tre modelli: lanciapaglia, trincia­paglia con fresa e trinciapaglia con gri­glia per paglia corta. Queste sono alcunedelle novità di Lug Agri, altri progetti invia di sviluppo riguardano la nuova mac­china per l’insilamento tubolare in sac­chi, la nuova serie di carri per la produzio­ne di compost e la nuovissima serie disemoventi orizzontali e verticali che sa­ranno presto presentati al pubblico.

OmasLa ditta Omas costruisce carri unifeedverticali di grande cubatura «ed è leader– dicono i dirigenti Omas ­ nel mercatodel parmigiano reggiano con il carro trai­

nato bicoclea; successo do­vuto a uniformità , taglio

e precisione della mi­scelata». Le cubaturerealizzate vanno da 8

a 46 metri cubi.Omas propone carri monocloclea e bico­clea. I carri Florida sono mono e bicloea,trainati, adatti ad alelvamenti piccoli emedi. I carri California, mono e bicoclea,trainati e semoventi, sono più adatti inve­ce per i medi e grandi allevamenti.La coclea conica, abbinata agli specialicoltelli dentati, ottimizza il taglio dei pro­dotti a fibra lunga. Il trattamento delicatodei prodotti, continuano i dirigenti Omas,«assicura il mantenimento di un eccel­lente valore foraggero degli insilati e im­pedisce il riscaldamento del prodotto fi­nale. Lo studio accurato e i componentidi prim’ordine consentono il massimodelle prestazioni garantendo tempi velo­ci, salvaguardia della struttura dei pro­dotti, foraggi trinciati di netto favorendoeffetto scratching e quindi maggiore in­gestione, ottimale PH ruminale (6,2 ­6,4)»..

PagliariI responsabili della Pagliari ricordanoche questa azienda è «il primo costrutto­re del carro a due spirali, brevettato dal1991». E venendo al giorno d’oggi riten­gono opportuno citare i propri trinciami­scelatori verticali a 2 coclee, serie Syn­cron.I carri trinciamiscelatori verticali Pagliarisi contraddistinguono per una vascatroncoconica di capacità oscillante tra i18 e i 40 mc, i materiali e gli spessoriutilizzati fanno sì che l’utilizzo sia garanti­to per parecchi anni.Le coclee, anch’esse in materiale spe­ciale antiusura, sono a profilo variabile;inoltre sono imbullonate, pertanto facil­mente smontabili, per una maggior rapi­dità di manutenzione. Esse sono dotatedi lame con riporti ai carburi duri di tung­steno che consentono una maggiore ve­locità di taglio, che si traduce in minoritempi di lavorazione e minor consumo digasolio. La miscelazione è favorita dallapresenza nella vasca di due cunei.Il cambio di velocità a due marce permet­

• Uno dei carri Omas.

• Un modello Pagliari: il THVSyncron, trinciamiscelatoretrainato a 2 o 3 cocleeverticali, capacità fino a 44metri cubi.

te di variare i giri della coclea, che puòlavorare in modo diverso a seconda dellanatura dei vari prodotti inseriti. Il tappetodi scarico è bilaterale, con fondo e astetrasversali in acciaio inox, progettato perlavorare senza aver bisogno di manuten­zioni; ad esso è possibile applicare unaprolunga retrattile (per una maggior di­stanza di scarico) e la calamita fissa orotante (per catturare le impurità di ferroche possono entrare nella vasca).I carri trinciamiscelatori a 2 o 3 assi pos­sono essere dotati, a richiesta, di so­spensioni a balestra e di frenatura pneu­matica o idraulica. «Le versioni a due etre coclee verticali rappresentano la so­luzione ottimale per l’azienda che vuoleabbinare la rapidità di lavoro alla qualitàdel prodotto ottenuto. Infatti il risultatofinale è una miscelata omogenea e soffi­ce, il cui taglio netto della fibra favoriscela funzionalità del rumine».

Rbs UeLa funzione ricerca e sviluppo della dittaRbs Ue è formata dai fratelli Simone eFabrizio Rubes; e si affida alla collabora­zione dell’ingegner Giorgio Tomaselli, giànoto nel settore per altre innovazionitecnologiche. Da qui nasce la grandenovità di Rbs Ue, il sistema Oil Free:sistema semplice, privo di olio, senzapompe idrauliche, serbatoi, tubi, distribu­tori, elettrovalvole, filtri, motori e marti­netti oleodinamici. Sottolinea SimoneRubes: «Pensate che mentre tutti questielementi, nelle classiche macchineidrauliche, sono necessari per la som­ministrazione in mangiatoia dell’unife­ed, il sistema Oil Free ha un solo siste­ma di forza elettrico, gestitoda un comando a distanzache sostituisce tutti quei

componenti».L’innovativo sistema Oil Free prevedeche alla presa di forza del trattore siacollegato solamente il sistema di prepa­razione (coclea o rotori): così la macchi­na è più semplice e richiede minore po­tenza, la quale viene ridotta di circa undecimo rispetto ai sistemi oleodinamici(ad esempio in numeri 4 KW diventano0,4 KW).Il sistema Oil Free permette una maggio­re durata della macchina con l’annulla­mento della manutenzione grazie al si­stema di forza elettrico. «Non si dovran­no più sostituire raccordi o tubioleodinamici o filtri, non si avranno piùperdite di olio all’interno dell’azienda.Dunque semplicità, diventa risparmio ecomfort».Il sistema Oil Free si applica ai carri mi­scelatori.Inoltre il sistema Oil Free «rappresentauna macchina full optional: è applicato alservizio paratoia, controcoltelli automati­ci, tappeto di scarico, spostamento tap­peto di scarico, appoggio piede, tramog­gia carico concentrati».

SekoLa nuova linea di carri trinciamiscelatorisemoventi della Seko spa è la serie Sa­murai 7 Self, che viene equipaggiata dimotori Stage III B in conformità alla nor­mativa in materia di emissioni e prodotta

in modelli con capacità da 11 a 27 metricubi, «per soddisfare le esigenze di tuttele aziende zootecniche di medie­grandedimensioni e dei contoterzisti».La nuova geometria della scocca, parti­colarmente arrotondata, permette unamaggiore capacità di carico, migliora lacircolazione interna del prodotto e la re­lativa miscelazione. La traslazione “Auto­motive” nella versione con doppio assalesterzante assicura una straordinaria ma­novrabilità anche su passaggi ristrettirendendo queste macchine agili e velocianche su percorrenza a lunga distanza;caratteristiche essenziali per ridurre itempi di lavoro e i costi di esercizio.La nuova cabina è più spaziosa e com­pletamente vetrata per massima visibili­tà sia durante le più impegnative opera­zioni di desilazione sia durante le altrefasi di lavoro. L’ergonomia è stata valoriz­zata ai massimi livelli grazie a un praticojoystick facilmente gestibile attraversoun apposito bracciolo registrabile chepermette all’operatore di utilizzare tuttele funzioni della macchina compresa tra­slazione e l’azionamento della fresa de­silatrice. E una ricca consolle, corredatadal monitor pesa, telecamera e compu­ter di bordo, completa tutte le altre fun­zioni della macchina.Tra le nuove soluzioni c’è la fresa desila­trice, completamente ridisegnata, chefornisce grandi performance sia per l’ef­

ficacia di lavoro che per ilrispetto della fibra. Il rullodesilatore ha una lar­

ghezza di 2.210 mm ed èequipaggiato da un elevato

numero di lame a diversageometria e da speciali con­

trolame che assicurano unperfetto attacco verticaleal fronte della trincea la­

sciando una parete benfresata e integra per una mag­

gior qualità dell’insilato.L’estensione del braccio fresadel carro Seko arriva fino a

• Il sistema Oil Free,elaborato da Rbs Ue,applicato al carro miscelatoretrainato verticale Ares.

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carri verticali della serie Saturn, disponi­bili sia in versione Eco (economica) chein versione Top (super accessoriata). Inuovi telai sono pensati per la produzio­ne in serie al fine di garantire maggiorequalità del prodotto finale e maggior ra­pidità nella realizzazione. Il rapporto di­mensionale tra vasca e coclee è idealeper garantire un prodotto miscelato dialta qualità soffice e omogeneo. Nellaversione Top il tappeto bilaterale anterio­re di serie, pratico e adatto a ogni tipo distalla, permette di scaricare in modo re­golare e preciso il prodotto miscelato inmangiatoia. Il sistema di pesatura auto­matica di serie sui carri Top permette ildosaggio preciso dei componenti al finedi ottenere razioni unifeed ottimali per

ogni esigenza.La nuova serie UB di trinciapaglia com­prende tre modelli: lanciapaglia, trincia­paglia con fresa e trinciapaglia con gri­glia per paglia corta. Queste sono alcunedelle novità di Lug Agri, altri progetti invia di sviluppo riguardano la nuova mac­china per l’insilamento tubolare in sac­chi, la nuova serie di carri per la produzio­ne di compost e la nuovissima serie disemoventi orizzontali e verticali che sa­ranno presto presentati al pubblico.

OmasLa ditta Omas costruisce carri unifeedverticali di grande cubatura «ed è leader– dicono i dirigenti Omas ­ nel mercatodel parmigiano reggiano con il carro trai­

nato bicoclea; successo do­vuto a uniformità , taglio

e precisione della mi­scelata». Le cubaturerealizzate vanno da 8

a 46 metri cubi.Omas propone carri monocloclea e bico­clea. I carri Florida sono mono e bicloea,trainati, adatti ad alelvamenti piccoli emedi. I carri California, mono e bicoclea,trainati e semoventi, sono più adatti inve­ce per i medi e grandi allevamenti.La coclea conica, abbinata agli specialicoltelli dentati, ottimizza il taglio dei pro­dotti a fibra lunga. Il trattamento delicatodei prodotti, continuano i dirigenti Omas,«assicura il mantenimento di un eccel­lente valore foraggero degli insilati e im­pedisce il riscaldamento del prodotto fi­nale. Lo studio accurato e i componentidi prim’ordine consentono il massimodelle prestazioni garantendo tempi velo­ci, salvaguardia della struttura dei pro­dotti, foraggi trinciati di netto favorendoeffetto scratching e quindi maggiore in­gestione, ottimale PH ruminale (6,2 ­6,4)»..

PagliariI responsabili della Pagliari ricordanoche questa azienda è «il primo costrutto­re del carro a due spirali, brevettato dal1991». E venendo al giorno d’oggi riten­gono opportuno citare i propri trinciami­scelatori verticali a 2 coclee, serie Syn­cron.I carri trinciamiscelatori verticali Pagliarisi contraddistinguono per una vascatroncoconica di capacità oscillante tra i18 e i 40 mc, i materiali e gli spessoriutilizzati fanno sì che l’utilizzo sia garanti­to per parecchi anni.Le coclee, anch’esse in materiale spe­ciale antiusura, sono a profilo variabile;inoltre sono imbullonate, pertanto facil­mente smontabili, per una maggior rapi­dità di manutenzione. Esse sono dotatedi lame con riporti ai carburi duri di tung­steno che consentono una maggiore ve­locità di taglio, che si traduce in minoritempi di lavorazione e minor consumo digasolio. La miscelazione è favorita dallapresenza nella vasca di due cunei.Il cambio di velocità a due marce permet­

• Uno dei carri Omas.

• Un modello Pagliari: il THVSyncron, trinciamiscelatoretrainato a 2 o 3 cocleeverticali, capacità fino a 44metri cubi.

te di variare i giri della coclea, che puòlavorare in modo diverso a seconda dellanatura dei vari prodotti inseriti. Il tappetodi scarico è bilaterale, con fondo e astetrasversali in acciaio inox, progettato perlavorare senza aver bisogno di manuten­zioni; ad esso è possibile applicare unaprolunga retrattile (per una maggior di­stanza di scarico) e la calamita fissa orotante (per catturare le impurità di ferroche possono entrare nella vasca).I carri trinciamiscelatori a 2 o 3 assi pos­sono essere dotati, a richiesta, di so­spensioni a balestra e di frenatura pneu­matica o idraulica. «Le versioni a due etre coclee verticali rappresentano la so­luzione ottimale per l’azienda che vuoleabbinare la rapidità di lavoro alla qualitàdel prodotto ottenuto. Infatti il risultatofinale è una miscelata omogenea e soffi­ce, il cui taglio netto della fibra favoriscela funzionalità del rumine».

Rbs UeLa funzione ricerca e sviluppo della dittaRbs Ue è formata dai fratelli Simone eFabrizio Rubes; e si affida alla collabora­zione dell’ingegner Giorgio Tomaselli, giànoto nel settore per altre innovazionitecnologiche. Da qui nasce la grandenovità di Rbs Ue, il sistema Oil Free:sistema semplice, privo di olio, senzapompe idrauliche, serbatoi, tubi, distribu­tori, elettrovalvole, filtri, motori e marti­netti oleodinamici. Sottolinea SimoneRubes: «Pensate che mentre tutti questielementi, nelle classiche macchineidrauliche, sono necessari per la som­ministrazione in mangiatoia dell’unife­ed, il sistema Oil Free ha un solo siste­ma di forza elettrico, gestitoda un comando a distanzache sostituisce tutti quei

componenti».L’innovativo sistema Oil Free prevedeche alla presa di forza del trattore siacollegato solamente il sistema di prepa­razione (coclea o rotori): così la macchi­na è più semplice e richiede minore po­tenza, la quale viene ridotta di circa undecimo rispetto ai sistemi oleodinamici(ad esempio in numeri 4 KW diventano0,4 KW).Il sistema Oil Free permette una maggio­re durata della macchina con l’annulla­mento della manutenzione grazie al si­stema di forza elettrico. «Non si dovran­no più sostituire raccordi o tubioleodinamici o filtri, non si avranno piùperdite di olio all’interno dell’azienda.Dunque semplicità, diventa risparmio ecomfort».Il sistema Oil Free si applica ai carri mi­scelatori.Inoltre il sistema Oil Free «rappresentauna macchina full optional: è applicato alservizio paratoia, controcoltelli automati­ci, tappeto di scarico, spostamento tap­peto di scarico, appoggio piede, tramog­gia carico concentrati».

SekoLa nuova linea di carri trinciamiscelatorisemoventi della Seko spa è la serie Sa­murai 7 Self, che viene equipaggiata dimotori Stage III B in conformità alla nor­mativa in materia di emissioni e prodotta

in modelli con capacità da 11 a 27 metricubi, «per soddisfare le esigenze di tuttele aziende zootecniche di medie­grandedimensioni e dei contoterzisti».La nuova geometria della scocca, parti­colarmente arrotondata, permette unamaggiore capacità di carico, migliora lacircolazione interna del prodotto e la re­lativa miscelazione. La traslazione “Auto­motive” nella versione con doppio assalesterzante assicura una straordinaria ma­novrabilità anche su passaggi ristrettirendendo queste macchine agili e velocianche su percorrenza a lunga distanza;caratteristiche essenziali per ridurre itempi di lavoro e i costi di esercizio.La nuova cabina è più spaziosa e com­pletamente vetrata per massima visibili­tà sia durante le più impegnative opera­zioni di desilazione sia durante le altrefasi di lavoro. L’ergonomia è stata valoriz­zata ai massimi livelli grazie a un praticojoystick facilmente gestibile attraversoun apposito bracciolo registrabile chepermette all’operatore di utilizzare tuttele funzioni della macchina compresa tra­slazione e l’azionamento della fresa de­silatrice. E una ricca consolle, corredatadal monitor pesa, telecamera e compu­ter di bordo, completa tutte le altre fun­zioni della macchina.Tra le nuove soluzioni c’è la fresa desila­trice, completamente ridisegnata, chefornisce grandi performance sia per l’ef­

ficacia di lavoro che per ilrispetto della fibra. Il rullodesilatore ha una lar­

ghezza di 2.210 mm ed èequipaggiato da un elevato

numero di lame a diversageometria e da speciali con­

trolame che assicurano unperfetto attacco verticaleal fronte della trincea la­

sciando una parete benfresata e integra per una mag­

gior qualità dell’insilato.L’estensione del braccio fresadel carro Seko arriva fino a

• Il sistema Oil Free,elaborato da Rbs Ue,applicato al carro miscelatoretrainato verticale Ares.

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5.200 mm di altezza, sviluppando unagrande rapidità di carico nella raccolta diinsilati sia d’erba che di mais (2 ton/min).

SgariboldiLa ditta Sgariboldi propone tre sistemi dimiscelazione:A) Monofeeder: sistema orizzontale conmiscelazione centrale e deflettore. Di­spone del sistema twin flow, un doppioflusso per accelerare il lavoro. La mono­coclea a spirali contrapposte impone aimateriali un flusso dinamico (Twinflow)dalla parte anteriore e posteriore alcentro della vasca. Il doppio flusso facili­ta i foraggi ad unirsi in unico processo egarantisce efficacia di taglio e omoge­neità nella miscelata. Gamma trainata esemovente da 7 a 26 metri cubi.B) Gulliver: sistema a pale, con tagliocalibrato sui singoli alimenti. Sistema ri­conosciuto e pluripremiato a livello inter­nazionale ( Eleveur Laitier ­ Dlz ­ Cnr),certificato anche per la preparazione dimangimi composti e composti integrati.Gulliver nasce per rispondere a una prio­rità : modulare l’azione di taglio, trattandoogni materia prima in base alla propria

natura e struttura costitutiva, per poiomogeneizzarla durante la fase di mi­scelazione. Gamma semovente da 11 a21 metri cubi.C) VS.2: sistema verticale, monococlea ebicoclea. Macchine progettate per ele­vate produttività, di dimensioni compat­te, robuste, con fondo, pareti e coclee dialto spessore. Velocità e capacità di ta­glio netto dei prodotti fibrosi ne fannouna caratteristica distintiva nel mercato.Miscelata «a prova di setacci Penn State

University». Gamma trainata e semoven­te da 8 a 40 metri cubi.Nei carri Sgariboldi il ciclo di lavoro vienegestito comodamente seduto in cabina,dove c’è una nuova strumentazione Vi­sion dotata di display lcd dove vengonorichiamate tutte le informazioni dellamacchina: visualizzazione della scaden­za di manutenzione, vista posteriore chesi attiva con la retromarcia. Opzionale il“Precision Farming Kit”, definito dai tec­nici Sgariboldi «il tuo nutrizionista virtua­le»: gestione e controllo ricette a 360gradi, con supporti usb e con app dedi­cate; razioni costanti e controllate; ocu­lata gestione della razione; accessibilitàdati in qualunque momento e da più sup­porti come pc, smartphone o tablet.

StortiIl Dobermann Evo è il nuovo semoventeStorti a miscelazione verticale mono obi­coclea con cubature da 13 a 33 m³.La nuova gamma Dobermann Evo rivo­luziona il modello di punta Storti, introdu­cendo i nuovi motori Tier IIIB FPT Iveco(6 cilindri, da 206 CV o 247 CV) assiemea nuove tecnologie di gestione del veico­lo, ora completamente in can bus, met­tendo in comunicazione motore, coman­di, impianto di pesatura, con le centralinea bordo macchina che tramite un sof­tware di proprietà di Storti gestiscono in

• Il Carro Grizzly della Sgariboldi. Appartiene alla serie VS.2, tra le sue caratteristiche Velocità e capacitàdi taglio netto dei prodotti fibrosi.

• Il Samurai 7 Self 600­215, della Seko, al lavoro.

maniera affidabile ed efficiente tutte lefunzioni del veicolo.La cabina, completamente rinnovata, èdotata di ampie superfici vetrate peruna grande visibilità esternadell’operatore, il quale vedeinoltre sintetizzate tutte lefunzioni della macchina suuno schermo tft posto al cen­tro della colonnetta di sterzo,completamente regolabile. Tutti gliinterni sono stati riprogettati adottandonuove termoformature di alta qualità edesign disponendo ergonomicamentetutti i tasti funzione sul lato destro del­l’operatore. Il sedile integra nel braccioloanche il joystick che gestisce tutte lefunzioni del braccio fresa e dei contro­coltelli idraulici di serie. Il joystick consensore capacitivo, che riconosce la pre­senza dell’operatore in cabina senza la

necessità di tenere permuto alcun pul­sante, ma solamente impugnandolo, èabbinato al sensore di presenza sul sedi­le per rendere la macchina operatriceestremamente sicura.Il Dobermann Evo della Storti vanta poiuna ricca dotazione standard, che com­prende sospensioni anteriori idraulicheindipendenti, che riducono molto l’in­gombro del motore anteriore aumentan­

do la visibilità da cabina, e una centralinadi ingrassaggio automatica temporizzata.Altro elemento di eccellenza del Dober­mann Evo è la fresa desilatrice, mossada una robusta pompa a pistoni BoschRexroth. La fresa Storti, dicono i dirigentidella ditta, si segnala per il fatto che puòcaricare nei due sensi di rotazione, cosìda adattarsi a qualsiasi materiale, fibre

• Dobermann Evo, il nuovo semoventedella Storti.

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DOSSIER / UNIFEED

INFORMATORE ZOOTECNICO n.10 / 2014 61

5.200 mm di altezza, sviluppando unagrande rapidità di carico nella raccolta diinsilati sia d’erba che di mais (2 ton/min).

SgariboldiLa ditta Sgariboldi propone tre sistemi dimiscelazione:A) Monofeeder: sistema orizzontale conmiscelazione centrale e deflettore. Di­spone del sistema twin flow, un doppioflusso per accelerare il lavoro. La mono­coclea a spirali contrapposte impone aimateriali un flusso dinamico (Twinflow)dalla parte anteriore e posteriore alcentro della vasca. Il doppio flusso facili­ta i foraggi ad unirsi in unico processo egarantisce efficacia di taglio e omoge­neità nella miscelata. Gamma trainata esemovente da 7 a 26 metri cubi.B) Gulliver: sistema a pale, con tagliocalibrato sui singoli alimenti. Sistema ri­conosciuto e pluripremiato a livello inter­nazionale ( Eleveur Laitier ­ Dlz ­ Cnr),certificato anche per la preparazione dimangimi composti e composti integrati.Gulliver nasce per rispondere a una prio­rità : modulare l’azione di taglio, trattandoogni materia prima in base alla propria

natura e struttura costitutiva, per poiomogeneizzarla durante la fase di mi­scelazione. Gamma semovente da 11 a21 metri cubi.C) VS.2: sistema verticale, monococlea ebicoclea. Macchine progettate per ele­vate produttività, di dimensioni compat­te, robuste, con fondo, pareti e coclee dialto spessore. Velocità e capacità di ta­glio netto dei prodotti fibrosi ne fannouna caratteristica distintiva nel mercato.Miscelata «a prova di setacci Penn State

University». Gamma trainata e semoven­te da 8 a 40 metri cubi.Nei carri Sgariboldi il ciclo di lavoro vienegestito comodamente seduto in cabina,dove c’è una nuova strumentazione Vi­sion dotata di display lcd dove vengonorichiamate tutte le informazioni dellamacchina: visualizzazione della scaden­za di manutenzione, vista posteriore chesi attiva con la retromarcia. Opzionale il“Precision Farming Kit”, definito dai tec­nici Sgariboldi «il tuo nutrizionista virtua­le»: gestione e controllo ricette a 360gradi, con supporti usb e con app dedi­cate; razioni costanti e controllate; ocu­lata gestione della razione; accessibilitàdati in qualunque momento e da più sup­porti come pc, smartphone o tablet.

StortiIl Dobermann Evo è il nuovo semoventeStorti a miscelazione verticale mono obi­coclea con cubature da 13 a 33 m³.La nuova gamma Dobermann Evo rivo­luziona il modello di punta Storti, introdu­cendo i nuovi motori Tier IIIB FPT Iveco(6 cilindri, da 206 CV o 247 CV) assiemea nuove tecnologie di gestione del veico­lo, ora completamente in can bus, met­tendo in comunicazione motore, coman­di, impianto di pesatura, con le centralinea bordo macchina che tramite un sof­tware di proprietà di Storti gestiscono in

• Il Carro Grizzly della Sgariboldi. Appartiene alla serie VS.2, tra le sue caratteristiche Velocità e capacitàdi taglio netto dei prodotti fibrosi.

• Il Samurai 7 Self 600­215, della Seko, al lavoro.

maniera affidabile ed efficiente tutte lefunzioni del veicolo.La cabina, completamente rinnovata, èdotata di ampie superfici vetrate peruna grande visibilità esternadell’operatore, il quale vedeinoltre sintetizzate tutte lefunzioni della macchina suuno schermo tft posto al cen­tro della colonnetta di sterzo,completamente regolabile. Tutti gliinterni sono stati riprogettati adottandonuove termoformature di alta qualità edesign disponendo ergonomicamentetutti i tasti funzione sul lato destro del­l’operatore. Il sedile integra nel braccioloanche il joystick che gestisce tutte lefunzioni del braccio fresa e dei contro­coltelli idraulici di serie. Il joystick consensore capacitivo, che riconosce la pre­senza dell’operatore in cabina senza la

necessità di tenere permuto alcun pul­sante, ma solamente impugnandolo, èabbinato al sensore di presenza sul sedi­le per rendere la macchina operatriceestremamente sicura.Il Dobermann Evo della Storti vanta poiuna ricca dotazione standard, che com­prende sospensioni anteriori idraulicheindipendenti, che riducono molto l’in­gombro del motore anteriore aumentan­

do la visibilità da cabina, e una centralinadi ingrassaggio automatica temporizzata.Altro elemento di eccellenza del Dober­mann Evo è la fresa desilatrice, mossada una robusta pompa a pistoni BoschRexroth. La fresa Storti, dicono i dirigentidella ditta, si segnala per il fatto che puòcaricare nei due sensi di rotazione, cosìda adattarsi a qualsiasi materiale, fibre

• Dobermann Evo, il nuovo semoventedella Storti.

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lunghe (rotazione verso l’alto) oppure in­silati (verso il basso). «Test indipendenticondotti dall’Inra hanno evidenziato lagrande capacità di carico con tutti i pro­dotti, così come le migliori performance,nel rispetto dell’integrità della strutturadell’insilato».

SupertinoIl carro Trincia Miscelatore Semoventecompleta la gamma degli “Star Mix” delladitta Supertino; questa macchina va adaggiungersi alla vasta versione di CarriTrincia Miscelatori Trainati, di cui nemantiene le principali caratteristiche epeculiarità. Motorizzati John Deere oFPT (Fiat Power Train) con potenze da145 cv a 240 cv.Un carter anteriore posto lato cabina,articolato sul lato posteriore all’aperturafacilita l’acceso al motore per qualsiasiintervento di manutenzione, nel casoestremo la cabina può eventualmenteessere pivottata a libro aumentando l’ac­cesso sul lato sinistro. L’accesso al mo­tore è garantito dal grande carter ante­riore che lo scopre completamente.Il circuito di raffreddamento postosul lato destro della macchina per­mette, tramite il senso inverso dirotazione gestito meccanicamenteo elettricamente, di pulire la grigliadi filtraggio.La trasmissione di traslazione èidrostatica, con trazione posterioree assale anteriore sterzante so­spensioni a balestra. Due le veloci­tà: da 0 a 18 chilometri orari di seriee da 0 a 36 chilometri orari in optio­nal.Sempre a cilindrata variabile il mo­tore che asserve la fresa desilatri­ce, capace di operare ad un’altezzamassima di 4,6 metri con larghezzadi 2 metri, alimenta il tappeto dicarico da 83 cm.La vasca ospita un sistema di mi­scelazione verticale formato da duecoclee convergenti, queste sincro­

nizzate tra di loro determinano un ciclo dimiscelazione ad 8, questo permette diottenere una super miscelazione sia conprodotti secchi che prodotti umidi.La trasmissione meccanica delle cocleeconsente la regolazione della velocità da10 a 48 giri al minuto.Un tappeto di scarico sinistro di serie necompleta la distribuzione. E la soluzionedi essere integrato alla vasca facilita

l’aggiunta di più scarichi, per meglioadattare la macchina alle esigenze delleaziende.Due contra­coltelli idraulici forniti di se­rie. C’è un sistema di pesatura elettroni­co a 4 celle che può essere gestito dauna sola centralina la quale può, a richie­sta, manovrare l’entrata e la fuoriuscitadei contra coltelli e rilevare la pesaturadei singoli prodotti sia in versione pro­

grammabile che in versione ma­nuale.La cabina, dislocata sul lato sinistrodella macchina, assicura una buonavisibilità e un buon comfort. Il joysti­ck posizionato sulla destra dell’ope­ratore raggruppa i principali co­mandi, come la rotazione della fre­sa, il sollevamento del braccio,l’inserimento e il disinserimentodelle coclee e dei contra­coltelli,l’apertura e la chiusura del tappetodi scarico.

TriolietPer i carri mixer verticali più grandedi 18 mc la Trioliet ha sviluppato ilShifttronic, riduttore a 2 e 3 veloci­tà. Questo cambio automatico bre­

• Il carro trincia miscelatore semovente della ditta Supertino.

• Il cambio Shifttronic della Triolet.

vettato permette di spostare automati­camente a una velocità più bassa la co­clea durante il carico e di avere unamaggiore velocità della coclea durantelo scarico per mantenere un scarico uni­forme e veloce.Sulla base del peso specifico della razio­ne, il momento del cambio di velocitàpuò essere programmato per i differentigruppi di alimentazione delle bovine:asciutta, lattazione, manze, ecc.L’uso di un riduttore Shifttronic ha dimo­strato di ridurre significativamente latensione e lo stress e danni sia al trattoreche all’azionamento del mixer.Inoltre, viene risparmiata una considere­

vole quantità di carburante in quanto iltrattore funziona in continuo rispetto allacoppia ottimale.Secondo i conduttori dell’azienda agri­

cola Campagnola di Bodini Filippini, così

come secondo quelli dell’azienda agrico­la Maccagnere di Angelo Caligari, en­trambe aziende della provincia di Bre­scia, con questo dispositivo «c’è un’ora algiorno di tempo risparmiato e un rispar­

• Il MixMeister della ditta Wasserbauer: distribuiscein modo automatizzato il pasto lungo tutta la greppia.

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lunghe (rotazione verso l’alto) oppure in­silati (verso il basso). «Test indipendenticondotti dall’Inra hanno evidenziato lagrande capacità di carico con tutti i pro­dotti, così come le migliori performance,nel rispetto dell’integrità della strutturadell’insilato».

SupertinoIl carro Trincia Miscelatore Semoventecompleta la gamma degli “Star Mix” delladitta Supertino; questa macchina va adaggiungersi alla vasta versione di CarriTrincia Miscelatori Trainati, di cui nemantiene le principali caratteristiche epeculiarità. Motorizzati John Deere oFPT (Fiat Power Train) con potenze da145 cv a 240 cv.Un carter anteriore posto lato cabina,articolato sul lato posteriore all’aperturafacilita l’acceso al motore per qualsiasiintervento di manutenzione, nel casoestremo la cabina può eventualmenteessere pivottata a libro aumentando l’ac­cesso sul lato sinistro. L’accesso al mo­tore è garantito dal grande carter ante­riore che lo scopre completamente.Il circuito di raffreddamento postosul lato destro della macchina per­mette, tramite il senso inverso dirotazione gestito meccanicamenteo elettricamente, di pulire la grigliadi filtraggio.La trasmissione di traslazione èidrostatica, con trazione posterioree assale anteriore sterzante so­spensioni a balestra. Due le veloci­tà: da 0 a 18 chilometri orari di seriee da 0 a 36 chilometri orari in optio­nal.Sempre a cilindrata variabile il mo­tore che asserve la fresa desilatri­ce, capace di operare ad un’altezzamassima di 4,6 metri con larghezzadi 2 metri, alimenta il tappeto dicarico da 83 cm.La vasca ospita un sistema di mi­scelazione verticale formato da duecoclee convergenti, queste sincro­

nizzate tra di loro determinano un ciclo dimiscelazione ad 8, questo permette diottenere una super miscelazione sia conprodotti secchi che prodotti umidi.La trasmissione meccanica delle cocleeconsente la regolazione della velocità da10 a 48 giri al minuto.Un tappeto di scarico sinistro di serie necompleta la distribuzione. E la soluzionedi essere integrato alla vasca facilita

l’aggiunta di più scarichi, per meglioadattare la macchina alle esigenze delleaziende.Due contra­coltelli idraulici forniti di se­rie. C’è un sistema di pesatura elettroni­co a 4 celle che può essere gestito dauna sola centralina la quale può, a richie­sta, manovrare l’entrata e la fuoriuscitadei contra coltelli e rilevare la pesaturadei singoli prodotti sia in versione pro­

grammabile che in versione ma­nuale.La cabina, dislocata sul lato sinistrodella macchina, assicura una buonavisibilità e un buon comfort. Il joysti­ck posizionato sulla destra dell’ope­ratore raggruppa i principali co­mandi, come la rotazione della fre­sa, il sollevamento del braccio,l’inserimento e il disinserimentodelle coclee e dei contra­coltelli,l’apertura e la chiusura del tappetodi scarico.

TriolietPer i carri mixer verticali più grandedi 18 mc la Trioliet ha sviluppato ilShifttronic, riduttore a 2 e 3 veloci­tà. Questo cambio automatico bre­

• Il carro trincia miscelatore semovente della ditta Supertino.

• Il cambio Shifttronic della Triolet.

vettato permette di spostare automati­camente a una velocità più bassa la co­clea durante il carico e di avere unamaggiore velocità della coclea durantelo scarico per mantenere un scarico uni­forme e veloce.Sulla base del peso specifico della razio­ne, il momento del cambio di velocitàpuò essere programmato per i differentigruppi di alimentazione delle bovine:asciutta, lattazione, manze, ecc.L’uso di un riduttore Shifttronic ha dimo­strato di ridurre significativamente latensione e lo stress e danni sia al trattoreche all’azionamento del mixer.Inoltre, viene risparmiata una considere­

vole quantità di carburante in quanto iltrattore funziona in continuo rispetto allacoppia ottimale.Secondo i conduttori dell’azienda agri­

cola Campagnola di Bodini Filippini, così

come secondo quelli dell’azienda agrico­la Maccagnere di Angelo Caligari, en­trambe aziende della provincia di Bre­scia, con questo dispositivo «c’è un’ora algiorno di tempo risparmiato e un rispar­

• Il MixMeister della ditta Wasserbauer: distribuiscein modo automatizzato il pasto lungo tutta la greppia.

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mio del 25% sul carburante».

WasserbauerEcco un altro robot per la distribuzionedell’unifeed agli animali senza l’interven­to dell’uomo. Si tratta del MixMeister3000, macchina prodotta dall’austriacaWasserbauer Gmbh e distribuita in Italiadalla società trentina Kuh Service srl.L’impianto si compone di due elementiessenziali: il reparto di approvvigiona­mento e, appunto, il MixMeister.Nel reparto di approvvigionamento, de­nominato anche “cucina”, i balloni attra­verso un nastro trasportatore a catenavengono convogliati verso le frese. Quiavviene il taglio dei vari tipi di foraggio, unbox per ogni tipo di foraggio, anche per gliinsilati. A seconda del tipo di foraggio èpossibile regolare la velocità delle frese inmodo da ottenere per ogni singolo forag­gio la lunghezza di taglio desiderata. Que­sto permette dunque anche di tagliare ilforaggio ad una lunghezza maggiore ri­spetto a quanto non avvenga con qualsia­si carro tradizionale. La velocità delle fre­se e il numero dei coltelli variano a secon­da del tipo di foraggio, regolazioni che lostesso allevatore può impostare diretta­mente dal MixMeister. È possibile ottene­re le razioni più diverse; per polpe, pastonidi mais o trebbie nella cucina ci sonoappositi box universali dotati di coclea.La quantità di foraggio fresata vienequindi trasportata al MixMeister tramiteun nastro dove avviene anche una pesa­tura di precisione. Per maggior sicurezzail sistema prevede una seconda pesa al­l’interno del miscelatore. Quindi la razioneviene completata con il carico dei mangi­mi (o farine o integratori), e questi vengo­no trasportati automaticamente nel Mix­Meister dai silos attraverso le coclee.Una volta che la macchina ha raccolto e

miscelato tutti gli ingredienti (e il Mix­Meister ha una capacità di 3 mc), essainizia la fase di scarico, distribuendo ilpasto lungo tutta la greppia.Quando il contenitore è vuoto, torna alpunto di sosta programmato. Ripercor­rendo il tragitto a ritroso, esegue la fun­zione di “butler”, ovvero spinge l’alimentoverso le catture in modo che i boviniriescano a mangiare tutto.L’allevatore grazie a un pannello di con­trollo touch screen, posizionato sul mi­scelatore, ha la programmazione e ilcontrollo di tutto il sistema.

ZagoZago, azienda padovana specializzatanella produzione di macchinari per l’ali­mentazione zootecnica, presenta la nuo­va serie di carri trainati verticali A.V.M.Antares Vertical Mixer, macchine peraziende di medio­grandi dimensioni.I carri trincia­miscelatori trainati verticaliA.V.M. serie H sono ideati per lavori con­tinui e gravosi. La consolidata esperien­za ha permesso il perfezionamento delsistema di miscelazione verticale checonsente tempi di preparazione della mi­scela molto contenuti. L’esclusiva coclea“Stream” è azionata da riduttori epicicloi­dali e dotata di coltelli a profilo speciale.Attraverso il suo movimento circolare, lavelocità di rotazione e l’azione dei con­trasti di grandi dimensioni, assicura il ta­

glio di rotoballe cilindriche intere sia diforaggi, sia fasciate, nonché di prodottiumidi o qualsiasi altro ingrediente ne­cessario alla preparazione della razione.Gli A.V.M. serie H (monococlea) e i WH(bicoclea) si distinguono dal telaio indi­pendente a 4 celle di pesatura. Il sistemadi scarico può essere diretto, o con na­stro nella parte laterale. A richiesta puòessere allestito il tappeto di scarico bila­terale nella parte anteriore o posteriorecon catena in acciaio, acciaio inox o PVCper ottenere una perfetta distribuzionedel prodotto.La serie AVM serie H è disponibile concapacità da 8 a 40 m3. A completamentodi questa gamma vi sono numerosi ac­cessori per configurare il carro secondole esigenze dell’allevatore.

Zitech«Tecnologia d’avanguardia, semplicitàd’uso, manovrabilità e una grande visibi­lità»: queste le caratteristiche del nuovocarro semovente della Zitech, secondo itecnici della stessa ditta. «La grande ma­novrabilità permette facili manovre an­che in spazi ristretti. La cabina, ampia eluminosa, consente una visibilità totaleper permettere il controllo costante dellavoro frontale, laterale e sul terreno; lastrumentazione centrale consente unutilizzo comodo ed ergonomico per uncontrollo sicuro e confortevole di ogni

• Uno dei carri trincia­miscelatori trainati verticaliA.V.M, della ditta Zago. • Il carro semovente della Zitech.

operazione».Il motore, posizionato nella parte poste­riore, è facilmente accessibile per qualsi­

asi intervento di controllo o manutenzio­ne, basta infatti sollevare il cofano e si halibero accesso sia al motore sia al siste­

ma idraulico. Da citare poi la trasmissio­ne di tipo idrostatico sull’assale motriceanteriore con balestre, movimentata daun motore idraulico a pistoni e da unapompa idraulica a portata variabile,Le coclee di miscelazione, continuano itecnici Zitech, «sono la vera innovazionedi questo carro: di nuova concezione, ilfissaggio dei coltelli ad inclinazione re­golabile permette un taglio del prodottopiù netto con un ridotto assorbimento dipotenza».La fresa anteriore ha una larghezza dilavoro di 2 metri e grazie all’azione di unmotore idraulico a pistoni collegato adun riduttore epicicloidale raccoglie e ta­glia «senza problemi» balloni di fieno, in­silati e sfarinati vari, il cui trasferimentonella vasca di miscelazione avviene tra­mite un nastro di gomma largo 600 mm,interno al braccio stesso. •

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DOSSIER / UNIFEED

INFORMATORE ZOOTECNICO n.10 / 2014 65

mio del 25% sul carburante».

WasserbauerEcco un altro robot per la distribuzionedell’unifeed agli animali senza l’interven­to dell’uomo. Si tratta del MixMeister3000, macchina prodotta dall’austriacaWasserbauer Gmbh e distribuita in Italiadalla società trentina Kuh Service srl.L’impianto si compone di due elementiessenziali: il reparto di approvvigiona­mento e, appunto, il MixMeister.Nel reparto di approvvigionamento, de­nominato anche “cucina”, i balloni attra­verso un nastro trasportatore a catenavengono convogliati verso le frese. Quiavviene il taglio dei vari tipi di foraggio, unbox per ogni tipo di foraggio, anche per gliinsilati. A seconda del tipo di foraggio èpossibile regolare la velocità delle frese inmodo da ottenere per ogni singolo forag­gio la lunghezza di taglio desiderata. Que­sto permette dunque anche di tagliare ilforaggio ad una lunghezza maggiore ri­spetto a quanto non avvenga con qualsia­si carro tradizionale. La velocità delle fre­se e il numero dei coltelli variano a secon­da del tipo di foraggio, regolazioni che lostesso allevatore può impostare diretta­mente dal MixMeister. È possibile ottene­re le razioni più diverse; per polpe, pastonidi mais o trebbie nella cucina ci sonoappositi box universali dotati di coclea.La quantità di foraggio fresata vienequindi trasportata al MixMeister tramiteun nastro dove avviene anche una pesa­tura di precisione. Per maggior sicurezzail sistema prevede una seconda pesa al­l’interno del miscelatore. Quindi la razioneviene completata con il carico dei mangi­mi (o farine o integratori), e questi vengo­no trasportati automaticamente nel Mix­Meister dai silos attraverso le coclee.Una volta che la macchina ha raccolto e

miscelato tutti gli ingredienti (e il Mix­Meister ha una capacità di 3 mc), essainizia la fase di scarico, distribuendo ilpasto lungo tutta la greppia.Quando il contenitore è vuoto, torna alpunto di sosta programmato. Ripercor­rendo il tragitto a ritroso, esegue la fun­zione di “butler”, ovvero spinge l’alimentoverso le catture in modo che i boviniriescano a mangiare tutto.L’allevatore grazie a un pannello di con­trollo touch screen, posizionato sul mi­scelatore, ha la programmazione e ilcontrollo di tutto il sistema.

ZagoZago, azienda padovana specializzatanella produzione di macchinari per l’ali­mentazione zootecnica, presenta la nuo­va serie di carri trainati verticali A.V.M.Antares Vertical Mixer, macchine peraziende di medio­grandi dimensioni.I carri trincia­miscelatori trainati verticaliA.V.M. serie H sono ideati per lavori con­tinui e gravosi. La consolidata esperien­za ha permesso il perfezionamento delsistema di miscelazione verticale checonsente tempi di preparazione della mi­scela molto contenuti. L’esclusiva coclea“Stream” è azionata da riduttori epicicloi­dali e dotata di coltelli a profilo speciale.Attraverso il suo movimento circolare, lavelocità di rotazione e l’azione dei con­trasti di grandi dimensioni, assicura il ta­

glio di rotoballe cilindriche intere sia diforaggi, sia fasciate, nonché di prodottiumidi o qualsiasi altro ingrediente ne­cessario alla preparazione della razione.Gli A.V.M. serie H (monococlea) e i WH(bicoclea) si distinguono dal telaio indi­pendente a 4 celle di pesatura. Il sistemadi scarico può essere diretto, o con na­stro nella parte laterale. A richiesta puòessere allestito il tappeto di scarico bila­terale nella parte anteriore o posteriorecon catena in acciaio, acciaio inox o PVCper ottenere una perfetta distribuzionedel prodotto.La serie AVM serie H è disponibile concapacità da 8 a 40 m3. A completamentodi questa gamma vi sono numerosi ac­cessori per configurare il carro secondole esigenze dell’allevatore.

Zitech«Tecnologia d’avanguardia, semplicitàd’uso, manovrabilità e una grande visibi­lità»: queste le caratteristiche del nuovocarro semovente della Zitech, secondo itecnici della stessa ditta. «La grande ma­novrabilità permette facili manovre an­che in spazi ristretti. La cabina, ampia eluminosa, consente una visibilità totaleper permettere il controllo costante dellavoro frontale, laterale e sul terreno; lastrumentazione centrale consente unutilizzo comodo ed ergonomico per uncontrollo sicuro e confortevole di ogni

• Uno dei carri trincia­miscelatori trainati verticaliA.V.M, della ditta Zago. • Il carro semovente della Zitech.

operazione».Il motore, posizionato nella parte poste­riore, è facilmente accessibile per qualsi­

asi intervento di controllo o manutenzio­ne, basta infatti sollevare il cofano e si halibero accesso sia al motore sia al siste­

ma idraulico. Da citare poi la trasmissio­ne di tipo idrostatico sull’assale motriceanteriore con balestre, movimentata daun motore idraulico a pistoni e da unapompa idraulica a portata variabile,Le coclee di miscelazione, continuano itecnici Zitech, «sono la vera innovazionedi questo carro: di nuova concezione, ilfissaggio dei coltelli ad inclinazione re­golabile permette un taglio del prodottopiù netto con un ridotto assorbimento dipotenza».La fresa anteriore ha una larghezza dilavoro di 2 metri e grazie all’azione di unmotore idraulico a pistoni collegato adun riduttore epicicloidale raccoglie e ta­glia «senza problemi» balloni di fieno, in­silati e sfarinati vari, il cui trasferimentonella vasca di miscelazione avviene tra­mite un nastro di gomma largo 600 mm,interno al braccio stesso. •