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    LA LETTERA DELLA ZENTRALBAULEITUNG DI AUSCHWITZ DEL 28 GIUGNO 1943:

    UNA INTERPRETAZIONE ALTERNATIVA

    Il documento discusso in quest'articolo riguarda i forni crematori di Auschwitz, un problema che la

    storiografia olocaustica ha sempre trattato in modo superficiale e dilettantesco. Alla sua soluzione ho

    contribuito con lo studio I forni crematori di Auschwitz1

    , due volumi di oltre 1200 pagine, il primodei quali contiene il testo, il secondo una selezione di 300 documenti e 370 fotografie. In quest'opera ho

    esaminato questo2 e altri documenti simili meno noti, ma non meno importanti.

    1) Il documento

    La lettera dellaZentralbauleitungdi Auschwitz del 28 giugno 1943 costituisce notoriamente il cardinedella storiografia olocaustica per quanto riguarda la capacit di cremazione dei crematori di Auschwitz-

    Birkenau.

    Presento anzitutto la traduzione del documento, di cui allego una copia del testo originale3:

    28 giugno 1943.

    31550/Ja./Ne4.-

    Oggetto: completamento del crematorio III

    Riferimento: nessuno

    Allegati: - / -

    All SS-Wirtschafts-Verwaltungs-

    hauptamt, Amtsgruppenchef CSS-Brigadefhrer e Generalmajor

    dott. Ing. K a m m l e r

    Berlin - Lichterfelde - West

    _____________________________Unter den Eichen 126 -135

    Comunico il completamento del crematorio III in data 26 giugno 1943. Perci tutti icrematori ordinati sono completati.

    Capacit dei crematori ora esistenti in un periodo di lavoro di 24 ore:

    1.) vecchio crematorio I

    3 forni a 2 muffole 340 persone

    2.) nuovo crematorio nel K.G.L. II5 forni a 3 muffole 1440 persone

    3.) nuovo crematorio III

    5 forni a 3 muffole 1440 persone4.) nuovo crematorio IV

    forno a 8 muffole 768 persone

    1I forni crematori di Auschwitz. Studio storico-tecnico. Effepi, Genova, 2012.2 Idem, vol. I, pp. 398-401.3 Vedi documento 1. RGVA, 502-1-314, p. 14a; www.topfundsoehne.de.4 Ja. designa lSS-Untersturmfhrer (F) [Fachmann, specialista] Josef Janisch, che era BauleiterdellaBauleitung des

    Kriegsgefangenenlagers. Ne. la sigla dellSS-Sturmmann Friedrich Nestripke, che allepoca faceva parte dellasuddettaBauleitung.

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    5.) nuovo crematorio V

    forno a 8 muffole 768 persone----------------

    In totale in un periodo di lavoro di 24 ore 4756 persone

    Verteiler

    5

    : Il Capo della ZentralbauleitungAtti - Janisch Bauw6 . delle Waffen-SS e della Polizia Auschwitz

    - Kirschnek7

    Protocollo K.G.L. BW.308 SS-Sturmbannfher

    Jhrling9 [manoscritto].

    La capacit indicata in questa lettera - per i crematori di Birkenau - corrisponde alla cremazione di 4cadaveri allora.

    Nello studio I forni crematori di Auschwitz, Parte Seconda, capitoli VIII-X, ho dimostrato che ci eratecnicamente impossibile, per le seguenti ragioni:

    1) la durata del processo di cremazione di un solo cadavere di un adulto nei forni di Auschwitz-Birkenau richiedeva mediamente unora;

    2) i forni erano progettati e costruiti per la cremazione di un solo cadavere alla volta;

    3) leventuale aumento del carico dei forni avrebbe comportato un corrispettivo aumento della duratadella cremazione, senza alcun vantaggio dal punto di vista della capacit di cremazione;

    4) in base alla capacit addotta nel documento, i forni dei crematori II e III avrebbero cremato un

    cadavere con 5,8 kg di coke, mentre il quantitativo minimo era di 16 kg;5) i forni dei crematori IV e V avrebbero cremato un cadavere con 4,3 kg di coke, contro un

    quantitativo minimo di 12kg.

    6) L'ingegnere Kurt Prfer, l'ideatore dei forni a 3 e a 8 muffole, in risposta ad una specifica domandadell'inquirente sovietico che lo interrogava, dichiar:

    In un crematorio, che aveva cinque forni o quindici aperture

    (muffole)10, in unora si cremavano quindici cadaveri11.

    Ci corrisponde alla cremazione di un cadavere per ogni muffola in unora. Il giorno prima l'ingegnereKarl Schultze, che conosceva perfettamente i forni a tre muffole, perch ne aveva progettato e

    realizzato la soffieria, aveva affermato:

    In due crematori cerano cinque forni ciascuno, e in ogni forno venivano introdotti trecadaveri, cio in un forno cerano tre aperture di introduzione (muffole). In unora, in un

    crematorio con cinque forni, si cremavano quindici cadaveri12.

    Anchegli conferm la capacit di cremazione di un cadavere per muffola allora.7) All'epoca, i forni crematori con la maggiore capacit di cremazione erano gli impianti prodotti dalla

    ditta Ignis-Httenbau di Teplitz-Schnau13, ora Teplice, in Repubblica Ceca. Grazie al loro moderno5 Il Verteiler indicava i destinatari esterni delle copie di un documento.6 Bauwirtschaft, economia edilizia.7 LSS-Untersturmfhrer (F) Hans Kirschnek,BauleiterdellaBauleitung der Waffen-SS und Polizei Auschwitz, al quale lacopia era indirizzata in tale qualit per conoscenza.8Registratur K.G.L. BW 30, l'ufficio protocollo nel quale venivano di norma protocollati gli atti relativi a tutti i crematoridi Birkenau.9 Non si tratta per di una firma, perch Rudolf Jhrling firmava in modo diverso e accompagnava di norma la sua firma

    con la sigla ZA Ing. (Zivilangestellte Ingenieur, impiegato civile ingegnere). Jhrling, di professione tecnico delriscaldamento, faceva parte della Sezione tecnica (Technische Abteilung) della Zentralbauleitung, che si occupava tralaltro di tutti gli impianti di riscaldamento (Heizungsanlagen) del campo, compresi i crematori, e proprio per questouna copia della lettera era destinata per conoscenza anche a lui.10 Il riferimento ai crematori II/III, ciascuno dei quali era equipaggiato con 5 forni a 3 muffole.11 Interrogatorio di K. Prfer del 5 marzo 1946. FSBRS, N-19262, pp. 33-34.12 Interrogatorio di K. Schultze del 4 marzo 1946. FSBRS, N-19262, p. 52.13I forni crematori di Auschwitz, vol. I, pp. 448-453.

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    sistema costruttivo, al riscaldo mediante bruciatore a nafta, alla razionale distribuzione dell'aria di

    combustione attraverso sedici tubi di afflusso dell'aria dotati di rubinetti, alla imponente struttura delforno che consentiva la cremazione contemporanea di due cadaveri nella muffola (lunga ben 2,60

    metri), sia pure in modo sfalsato14, questi forni, per una cremazione, richiedevano una durata media di

    circa 36 minuti15, come risulta dalle meticolose liste di cremazione del crematorio di Theresienstadt

    (attualmente Terezn), dove furono installati quattro impianti di questo tipo

    16

    . In teoria, dunque, unforno Ignis-Httenbau avrebbe potuto cremare non pi di 40 cadaveri in 24 ore, meno della met di

    quelli pretesamente cremati in un forno Topf a 3 muffole in base al documento summenzionato:

    (1.440 : 15 =) 96.

    2) Le interpretazioni di J.C. Pressac

    Jean-Claude Pressac ha fornito due interpretazioni piuttosto diverse di questo documento. Al riguardo,nel 1989, egli ha scritto quanto segue:

    Il 28 giugno [1943], dopo la consegna del crematorio III, lultimo ad essere stato completato,Jhrling calcol la capacit totale dei cinque crematori a 4.756 persone in 24 ore, e invi questa

    informazione al generale SS Kammler a Berlino. []. Questa cifra ufficiale, che venivadisinvoltamente raddoppiata quando si spiegavano le operazioni ai visitatori di alto rango (cfr. il

    rapporto del maggiore SS Franke-Gricksch pubblicato sopra, che d una cifra di 10.000 in 24

    ore), non aveva alcuna base nella pratica e deve probabilmente essere divisa per due o per treper arrivare alla cifra vera. I vari visitatori, SS, capi politici o altri, erano ovviamente incapaci di

    verificare le cifre fornite dalle SS del campo, ma le accettavano come vere e se ne andavano

    elogiando le SS di Auschwitz per aver trovato una soluzione cos splendida alla questioneebraica17.

    Egli espone poi un osservazione molto acuta:

    La capacit del crematorio I, stimata a 340 al giorno, una cifra valida basata su una praticarelativamente lunga18, ma le cifre relative ai crematori II, III, IV e V sono puramente teoriche,

    specialmente quelle dei crematori IV e V, che erano calcolate per estrapolazione dalle cifre

    previste per i crematori II e III. Il fatto che il crematorio II (e dunque il III) era stato progettato

    fin dal 30 ottobre 1941 per cremare 60 cadaveri allora. Ovviamente le SS dovevano attenersi aquesta cifra che avevano annunciato:

    60 allora x 24 ore = 1.440 cadaveri al giorno.

    Ogni capacit pi bassa avrebbe influito negativamente sulle loro prospettive di promozione oavrebbe potuto essere addirittura considerata come sabotaggio. Poich il crematorio II aveva 15

    muffole e i crematori IV e V ne avevano 8 ciascuno, la capacit di questi ultimi fu calcolata

    cos:(1.440 x 8)/15 = 768 cadaveri al giorno,

    una cifra puramente ipotetica che non era basata su alcuna pratica19.

    14 Cio uno in fase di postcombustione davanti al bruciatore, l'altro in fase di essiccamento nella parte anteriore della

    muffola.15 Ci non significa che una cremazione durasse realmente 36 minuti, ma che, mediamente, dopo 36 minuti il primo

    cadavere, ormai essiccato e disarticolato, veniva spostato con un apposito raschiatoio davanti al bruciatore, dove continuava

    a bruciare per un'altra mezz'ora e nello spazio anteriore della muffola cos liberatosi veniva introdotto un altro cadavere. Ilmomento dell'introduzione del nuovo cadavere valeva come fine della cremazione di quello precedente, che invece doveva

    ancora completare la combustione principale davanti al bruciatore e successivamente la postcombustione nell'apposita

    camera. Questo processo si svolgeva durante la fase di essiccamento del secondo cadavere.16I forni crematori di Auschwitz, vol. I, pp. 482-492; vol. II, documento 289 a p. 463; fotografie 345- 362, pp. 668-681.17 J.-C. Pressac, Auschwitz: Technique and operation of the gas chambers. The Beate Klarsfeld Foundation, New York,1989, p. 244.18 Questa affermazione infondata: i 3 forni a 2 muffole del crematorio I avevano una capacit di cremazione di 144

    cadaveri in 24 ore.19 Vedi nota 3.

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    In effetti, nel Rapporto esplicativo sul progetto preliminare della nuova costruzione del campo perprigionieri di guerra delle Waffen-SS, Auschwitz, Alta Slesia del 30 ottobre 1941, si legge:

    A causa della grossa forza (125.000 prigionieri) viene costruito un crematorio. Esso contiene 5

    forni a muffola con 3 muffole per 2 uomini ciascuno, sicch in unora si possono cremare 60

    uomini. [Infolge des grossen Belages (125.000 Gefangene) wird ein Krematorium errichtet.

    Es enthlt 5 Stck Muffelfen mit je 3 Muffeln fr 2 Mann, sodass in einer Stunde 60 Manneingeschert werden knnen]20,il che equivale alla cremazione di 2 cadaveri di adulti per muffola in mezzora.Queste corrispondenze non possono essere puramente casuali e non c dubbio che, su questo punto,Pressac abbia pienamente ragione. Si tratta per di corrispondenze puramente formali, perch la

    capacit di cremazione addotta in questo documento - 2 cadaveri in una muffola in 30 minuti - si

    riferiva ad un altro progetto, alquanto illusorio, di Kurt Prfer. Nellottobre 1941 il forno Topf a 3muffole era ancora un progetto in fase di elaborazione in cui lunico principio stabilito era

    lassemblaggio di tre muffole intercomunicanti. Il riferimento che appare nel rapporto esplicativo del

    30 ottobre 1941 corrispondeva ad un progetto diverso da quello poi realizzato, come era diverso il

    progetto relativo al Preventivo di costo per la fornitura di 2 forni crematori a tre muffole del 12febbraio 194221, in cui il forno a 3 muffole era dotato di un solo gasogeno situato dietro la muffola

    centrale.

    I forni effettivamente costruiti furono invece progettati per cremare un solo cadavere per muffola22 inun ora.

    Nel 1993 Pressac ritornato sullargomento affermando:

    Queste cifre ufficiali sono della propaganda menzognera, ma nonostante ci sono valide. Laloro validit apparente riposa sul fatto che la durata dellincinerazione di due bambini di 10 kg e

    di una donna di 50 kg uguale a quella dellincinerazione di un uomo di 70 kg, cosa che

    introduce un coefficiente moltiplicatore variabile da 1 a 3, e rende aleatorie le cifre sulrendimento del forno di cremazione23.

    Questa argomentazione non altro che una scappatoia per eludere il problema. Lintroduzione nella

    capacit di cremazione di cadaveri di donne e bambini non solo non suffragata dalla lettera in

    oggetto, ma in aperta contraddizione con ci che Pressac ha giustamente rilevato nel 1989: poich lacapacit dei quattro crematori di Birkenau non pu che provenire dal rapporto esplicativo menzionato

    sopra, e poich questo documento indica una capacit di 2 cadaveri di uomini adulti in una muffola inmezzora, che senso ha introdurre nei calcoli i cadaveri di donne e bambini? Il crematorio era destinatoai prigionieri di guerra sovietici e non mi risulta che i Sovietici mandassero al fronte le donne e i

    bambini.

    La spiegazione di Pressac, oltre che storicamente, infondata anche tecnicamente, perch la capacitdei crematori di Birkenau, secondo la lettera summenzionata, corrisponde alla cremazione di 4 cadaveri

    allora; anche assumendo i dati di Pressac (un uomo di 70 kg, una donna di 50 kg e due bambini di 10

    kg ciascuno, in totale 140 kg) la capacit indicata sopra sarebbe impossibile, in quanto la cremazione

    di un tale carico in una muffola, equivalente a due cadaveri di 70 kg, avrebbe richiesto un tempodoppio (120 minuti), ma ci, per i crematori di Birkenau, corrisponde esattamente alla met della

    capacit menzionata nella lettera.

    Il problema resta dunque irrisolto.20Erluterungsbericht zum Vorentwurf fr den Neubau des Kriegsgefangenenlagers der Waffen-SS, Auschwitz O/S, 30ottobre 1941. RGVA, 502-1-233, p. 20.I forni crematori di Auschwitz, vol. II, documento 211 a p. 353.21 Kostenanschlag auf Lieferung von 2 Stck Dreimuffel-Einscherungs-fen, 12 febbraio 1942. APMO, BW 30/34, pp.27-32.I forni crematori di Auschwitz, vol. II, documento 228, pp. 378-380.22 Le istruzioni di servizio del forno crematorio Topf a due e a tre muffole riscaldato con coke (Betriebsvorschrift deskoksbeheizten Topf-Doppelmuffel / Dreimuffel-Einscherungsofen) prescrivevano infatti di introdurre i cadaveri in ciascunadelle tre muffole uno dopo laltro (hintereinander, nach einander), non due alla volta. I forni crematori di Auschwitz, vol.II, documento 210 a p. 352 e 227 a p. 377.23 J.-C. Pressac, Le macchine dello sterminio. Auschwitz 1941-1945. Feltrinelli, Milano, 1994, pp. 90-91.

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    L'interpretazione di Robert-Jan van Pelt, il nuovo olo-esperto internazionale di Auschwitz, talmente

    vacua e inconsistente, per non dire insensata, che non vale neppure la pena di discuterla in questasede24. Neppure prendo in considerazione la tesi del falso25, essendo gli elementi a suo favore troppo

    deboli.

    3) Una interpretazione alternativaNella lettera del 28 giugno 1943 ci sono varie anomalie che nessuno studioso ha rilevato.

    Quella pi importante riguarda la presenza di un dato che dovrebbe essere assente e lassenza di un

    dato che dovrebbe essere presente. La Fertigstellung (completamento) di unBauwerk(cantiere) erauna comunicazione ufficiale allSS-WVHA in ottemperanza ad un preciso ordine SS-BrigadefhrerHans Kammler del 6 aprile 1943 che imponeva:

    Per giudicare lattivit degli uffici addetti alle costruzioni e sorvegliare i termini di scadenzaordinati assolutamente necessario che tutti gli uffici subordinati comunichino senza indugio il

    completamento di unBauwerko di unBauvorhaben26.Ordino perci quanto segue:

    1) Dopo il completamento di un Bauwerko dopo la sua messa in funzione bisogna fare unadeliberazione di consegna collufficio amministrativamente competente. Il risultato di questa

    deliberazione deve essere fissato in un protocollo [].

    [Zur Beurteilung der Ttigkeit der Baudienststellen und zur berwachung der befohlenenBaufristen ist es unbedingt erforderlich, dass smtliche nachgeordneten Dienststellen dieFertigstellung eines Bauwerkes oder Bauvorhabens umgehend melden. Ich ordne daherfolgendes an: 1) Nach Fertigstellung eines Bauwerks bzw. nach Inbetriebnahme desselben istmit der hausverwaltenden Dienstelle eine bergabeverhandlung zu ttigen. Das Ergebnisdieser Verhandlung ist in einer Niederschrift festzuhalten. [...]27.

    Ci che le disposizioni di Kammler richiedevano, era la comunicazione del completamento[Fertigstellung ] di un Bauwerk e lindicazione della relativa deliberazione di consegna[bergabeverhandlung]. Come modello si pu assumere ad esempio la comunicazione delcompletamento delBauwerk17C-4, SS-Revierbaracke, datata 5 giugno 1943, che dice:

    Comunico il completamento della baracca infermeria SS BW 17 C-4. [comunicazione dellaFertigstellung].Il Bauwerk stato consegnato al comando del KL Auschwitz (n. di prot. 29647/43/Ki/Go)

    [indicazione della bergabeverhandlung]28.Conformemente a queste direttive, la Lista dei Bauwerke gi consegnati allamministrazione dellaguarnigione (Aufstellung der bereits bergabenen Bauwerke an die Standortverwaltung)29 redattanella seconda met del 1943 secondo le direttive di Kammler, contiene, tra laltro, il numero diprotocollo della lettera con la quale la deliberazione di consegna di unBauwerkera stata trasmessa alComando del KL Auschwitz (Kommandantur des K.L. Auschwitz), la data della consegna e ilprotocollo della comunicazione al gruppo di uffici C (Meldung an Amtsgruppenchef C) dellSS-WVHA.Ora, sebbene la deliberazione di consegna del crematorio III fosse stata redatta il 24 giugno 194330e

    trasmessa al Comando (Kommandantur) probabilmente lo stesso giorno e sebbene lamministrazionedella guarnigione (Standortverwaltung) avesse preso in consegna ufficialmente il crematorio III il 2524 Rimando a ci che ho osservato nello studioLe camere a gas di Auschwitz. Studio storico-tecnico sugli indizi criminalidi Jean-Claude Pressac e sulla convergenza di prove di Robert-Jan van Pelt. Effepi, Genova, 2009, pp. 399-403.25 M. Gerner, Schlssdokument ist Flschung, in: Vierteljahreshefte fr freie Geschichtsforschung, Heft 3, settembre1998, pp. 166-174.26 Progetto di costruzione.27 Lettera di Kammler del 6 aprile 1943 a tutte leBauinspektionen e iBraugruppen. WAPL, Zentralbauleitung, 54, p. 68.28 RGVA, 502-1-83, p. 269.29 APMO, BW 30/25, p. 14.30 RGVA, 502-2-54, p. 84.

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    giugno, nella lettera del 28 giugno non c alcun accenno ad essa, e questa la cosa assente che

    dovrebbe essere presente. In pratica, ci che manca l'indicazione della bergabeverhandlung, chepoteva essere formulata cos: Il Bauwerk stato consegnato al comando del KL Auschwitz (n. di prot.

    31370/43/Ki/Go. Il numero di protocollo quello del relativo documento31; nella Lista

    summenzionata due cifre sono invertite: 31730 invece di 31370.

    Lannuncio della Fertigstellung era un atto puramente formale relativo, appunto, al completamentodi un Bauwerk, non alle sue caratteristiche tecniche, sicch, nella lettera del 28 giugno 1943lindicazione della capacit di cremazione dei crematori burocraticamente insensata, e questa la

    cosa presente che dovrebbe essere assente.In tale documento manca inoltre lindicazione delBauwerk(il 30a per il crematorio III).Lindicazione della capacit di cremazione dei crematori presenta a sua volta altre due anomalie.

    Anzitutto luso del termine Personen (persone). Questa denominazione alquanto strana: in talecontesto sarebbe pi appropriato il termine Leichen (cadaveri) o quantomeno Hftlinge (detenuti).Inoltre il periodo di tempo in funzione del quale considerata la capacit di cremazione 24 ore -

    tecnicamente insensato, gi per il fatto che lattivit dei forni richiedeva una sosta giornaliera di alcune

    ore per la pulizia delle griglie del focolare dalle scorie del coke32. Ci non significa che fosseimpossibile una attivit di cremazione di 24 ore o pi, ma soltanto che dopo una ventina di ore di

    attivit lefficienza del forno peggiorava progressivamente fino allarresto del funzionamento. Tuttavia

    nella lettera in questione, cos come espressa, la capacit di cremazione non si riferisce ad un singologiorno, ma a un funzionamento continuativo di 24 ore al giorno tutti i giorni, e appunto ci

    tecnicamente impossibile. La nota per gli atti di Jhrling del 17 marzo 1943 relativa al consumo di

    coke dei crematori II-V considerava infatti un funzionamento giornaliero di 12 ore33.Un altro fatto singolare degno di nota che la lettera in oggetto un documento unico, senza relazione

    con gli altri: non esiste alcun documento che menzioni o si riferisca in qualche modo alla capacit di

    cremazione dei crematori in essa addotta. La cosa tanto pi strana in quanto si tratta di un documentoufficiale indirizzato allAmtsgruppenchef CdellSS-WVHA, SS-Brigadefhrer und Generalmajor derWaffen-SSKammler. LAmt C/IIIsi occupava di campi di competenza tecnici (Technische Fachgebiete)ed era suddiviso in quattro sezioni principali (Hauptabteilungen), tra le quali cerano la sezioneprincipale C/III/1 Ingegneria civile (Hauptabteilung C/III/1 Ingenieurbau) e la sezione principaleC/III/3 Costruzione di macchine e elettrotecnica (Hauptabteilung C/III/3 Maschinenbau undElektrotechnik), che comprendeva anche una sezione III/3a Riscaldamento e ventilazione (AbteilungIII/3a Heizung und Lftung).Ora, essendo la capacit di cremazione indicata nella lettera di Bischoff tecnicamente impossibile,

    come si pu credere che gli ingegneri dellAmt C/III, vedendo questa informazione falsa, non avesserochiesto spiegazioni a Bischoff? Dal canto suo, Bischoff avrebbe risposto e sulla questione sarebbe natauna corrispondenza che invece non esiste. Anche Jhrling, che tre mesi prima, come ho accennato

    sopra, aveva redatto la nota per gli atti relativa al consumo di coke dei crematori di Birkenau in base ai

    dati della Topf e conosceva conseguentemente anche la capacit di cremazione dei forni, non poteva

    non inorridire alla vista delle cifre indicate nella lettera e non lasciare qualche traccia scritta delle sueperplessit.

    La conclusione pi evidente che risulta dalle osservazioni esposte sopra che lautore della lettera

    non aveva alcuna dimestichezza con la questione tecnica della capacit di cremazione dei fornicrematori e poca dimestichezza con la prassi burocratica vigente, il che fa pensare ad una persona

    proveniente da un settore diverso della Zentralbauleitung e ancora poco esperta delle procedureburocratiche del nuovo ufficio, forse proprio l SS-Sturmmann Nestripke. Lautore della lettera avrebbeallora aggiunto di propria iniziativa alla comunicazione del completamento il dato non richiesto della31bergabe des BW K.G.L. 30 a - Krematorium IIIdel 23 giugno 1943. RGVA, 502-1-281, p. 21.32 Le istruzioni di servizio menzionate sopra prescrivevano esplicitamente: Ogni sera la griglia del gasogeno deve essere

    liberata dalle scorie del coke e le ceneri devono essere estratte.33 APMO, BW 30/7/34, p. 54.I forni crematori di Auschwitz, vol. II, documento 263 a p. 424.

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    capacit di cremazione dei crematori basandosi sul rapporto esplicativo del 30 ottobre 1941, perch -

    egli pensava - la capacit di cremazione dei forni doveva corrispondere burocraticamente a quellaindicata in questo documento. Dunque non si tratterebbe di una esagerazione intenzionale per

    vantare le prestazioni del presunto apparato di sterminio ad Auschwitz, ma di una semplice questione

    di conformit burocratica.

    Resta da esaminare un ultimo punto: la lettera del 28 giugno 1943 fu spedita all SS-WVHA in questaforma? Come ho accennato sopra, ci avrebbe senza dubbio comportato uno scambio di lettere di cui

    nellarchivio dellaZentralbauleitungnon esiste traccia, come non ne esiste negli atti del processo Pohl.Il fatto che la lettera sia priva di firma pu significare che Bischoff, accortosi del doppio errore cheessa conteneva, non la ritenne valida e la fece redigere di nuovo nella forma prescritta, con

    lindicazione della deliberazione di consegna e senza lindicazione della capacit di cremazione dei

    crematori. E l'indicazione della Lista dei Bauwerke gi consegnati allamministrazione dellaguarnigione, che sotto la rubrica Comunicazione all'Amtsgruppenchef C riporta un numero diprotocollo identico (31550/Ja/We34) a quello della lettera in discussione, non pu riferirsi che a una

    nuova versione - corretta e firmata - del documento.

    Esistono altri casi di documenti annullati e riscritti correttamente con la medesima riga di intestazione,ad esempio la nota per gli atti del 13 settembre 1943, di cui esiste una versione piena di errori corretti

    di pugno senza firma e una ritrascrizione dattiloscritta corretta con le firme di Kirschnek e di

    Bischoff35. Il fatto che la copia della versione corretta della lettera del 28 giugno 1943 non esistanellarchivio dellaZentralbauleitungpu dipendere evidentemente dalla cernita dei documenti operatadai Sovietici.

    Sopra ho parlato del doppio errore della lettera del 28 giugno 1943 che non sarebbe sfuggito a Bischoff.Il primo la presenza stessa della capacit di cremazione in un documento in cui essa non doveva

    apparire, e questo un fatto assodato. Il secondo errore la capacit di cremazione che la lettera

    attribuisce ai crematori, la quale in stridente contrasto con un documento della Zentralbauleitungfirmato da Bischoff quasi un anno prima.

    Il 15 giugno 1942 la Bauleitung del campo di concentramento di Stutthof trasmise allaZentralbauleitungdi Auschwitz una richiesta di informazioni circa la costruzione di un crematorio. Il10 luglio Bischoff rispose inviando i piani per un crematorio per 30.000 detenuti [] con 5 fornicrematori a 3 muffole (die Plne fr ein Krematorium fr 30.000 Hftlinge [...] mit 5 StckDreimuffel-Verbrennungsfen), ossia il futuro crematorio II. Ora facile rilevare che Bischoff nonpoteva sensatamente consigliare per 30.000 detenuti un impianto con una capacit di cremazioneteorica di 1.440 cadaveri in 24 ore, perch esso, teoricamente, avrebbe potuto incenerire (1.440 x 30 =)43.200 cadaveri al mese, il che avrebbe richiesto un tasso di mortalit impossibile del 144% al mese!

    Dunque a Bischoff non sarebbe potuta sfuggire la falsit dei dati relativi alla capacit di cremazione deicrematori contenuti nella lettera del 28 giugno 1943 e ci dimostra la sua totale estraneit a tali dati.

    A meno che non si voglia sostenere che egli avesse mentito intenzionalmente per vantare una

    inesistente efficienza della presunta macchina dello sterminio, ma questa ipotesi insostenibile per vari

    motivi.In primo luogo, questa spiegazione potrebbe avere senso se la lettera in questione fosse indirizzata al

    RSHA (Reichssicherheitshauptamt), listituzione direttamente responsabile del presunto sterminioebraico; ma perch mai Bischoff avrebbe dovuto esibirsi in una vanteria cos sciocca e assurda alcospetto del capo dellAmtsgruppe CdellSS-WVHA, che si occupava soltanto di costruzioni? E comepoteva sperare, Bischoff, che gli ingegneri e i tecnici dellAmt C/IIInon si accorgessero che la capacitdi cremazione addotta nella lettera era grossolanamente falsa?In secondo luogo, sussiste sempre lanomalia formale segnalata sopra: perch Bischoff avrebbe redatto

    una comunicazione burocraticamente insensata indicando un dato non richiesto e omettendo un dato

    34 Errore di battitura per Ne.35 APMO, BW 30/25, pp. 11-12 e RGVA, 502-1-26, pp. 144-146.

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    richiesto? E perch egli avrebbe dovuto comunicare la capacit di cremazione dei crematori? Non

    avendo questa alcuna relazione con la comunicazione del completamento, bisogna supporre che egliavesse ricevuto esplicita richiesta in tal senso da Kammler, ma allora, secondo la prassi, avrebbe

    risposto con una lettera specifica e menzionando nel riferimento (Bezug) il numero di protocollo e ladata della lettera di Kammler. Daltra parte la lettera del 28 giugno 1943 non menziona alcuno

    riferimento (Riferimento: nessuno, Bezug: ohne).Unultima osservazione.Il 29 gennaio 1943 Bischoff si incontr col comandante del campo, SS-ObersturmbannfhrerHss e ilgiorno dopo riassunse in una Nota (Vermerk) i tre punti discussi nel colloquio. Nel punto 2 egliscrisse tra laltro quanto segue:

    Il Comandante desidera un rapporto sulla capacit di tutti i crematori (Der Kommandantwnsch einen Bericht ber die Leistung smtlicher Krematorien)36.

    E chiaro che una tale formulazione rimandava ad un esplicito ordine del comandante, perci non si

    pu dubitare del fatto che Bischoff avesse fatto preparare e inviare a Hss un rapporto sulla capacit

    di tutti i crematori. Lufficio competente per la redazione di questo rapporto era la Sezione tecnica

    (Technische Abteilung), in particolare limpiegato civile Jhrling.Come ho mostrato nel mio studio La Zentralbauleitung der Waffen-SS und Polizei Auschwitz37, lelettere di ogni settore (Sachgebiet) dellaZentralbauleitungvenivano redatte in pi copie, che venivanopoi smistate agli uffici interessati. Ad esempio, la nota per gli atti di Jhrling del 17 marzo 1943 fudistribuita in cinque copie. Tuttavia, nella documentazione della Zentralbauleitungdi Auschwitz checonosciamo, un tale rapporto non esiste, n esiste alcun riferimento ad esso. Che fine ha fatto questo

    documento? E che cosa conteneva?Mi sembra chiaro che, se tale rapporto avesse confermato la capacit di cremazione della lettera del

    28 giugno 1943, le SS avrebbero avuto interesse a distruggere entrambi i documenti, non a sopprimere

    il rapporto e a lasciare intatta la lettera.Se invece il rapporto, come ragionevole, avesse menzionato la capacit di cremazione effettiva, i

    Sovietici avrebbero avuto tutto linteresse ad epurarlo.

    Naturalmente questa interpretazione altenativa sulla genesi e sull'aspetto formale del documento unipotesi, ma essa solleva problemi seri che gli studiosi della storia del KL Auschwitz non possono

    eludere. Per quanto riguarda invece il suo contenuto, i problemi sono decisamente insuperabili, giacch

    la lettera espone dati termotecnici assurdi.

    Carlo Mattogno.

    Abbreviazioni:

    APMO =Archiwum Pastwowego Muzem w Owicimiu (Archivio del Museo di Stato di Auschwitz)FSBRF = Federalnaja Sluba Bezopasnosti Rossijskoj Federatsij (Ufficio Federale della Sicurezzadella Federazione Russa, Mosca)

    RGVA =Rossiiskii Gosudarstvennii Vojennii Archiv (Archivio russo di Stato della guerra, Mosca)WAPL = Wojewdzkie Archiwum Pastwowe w Lublinie (Archivio di Stato provinciale di Lublino)

    36 RGVA, 502-1-26, p. 195.37 Edizioni di Ar, 1998, p. 46.

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