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La motivazione che mi ha spinto a fare questo tipo di ricerca è dovuta principalmente all'oc-casione avuta di conoscere un signore, avanti con gli anni, che oltre ad offrirmi la Sua amicizia, mi ha dato I'opportunità di scoprire una pagina di Storia della nostra Patria allora a me sconosciuta.

Premetto di essere un ricercatore modellista e che non costruivo aerei da oltre vent'anni, rna dopo aver conosciuto questo Amico, reduce vero dei combattimenti di allora e su invito del Presidente dell' Associazione Arma Aeronautica di Trieste, a collaborare all'allestimento di una mostra in occasione del 75° anniversario di fondazione dell' Arma, mi sono cimentato a capofitto nella ricerca storica sull'Aeronautica Italiana.

Ho scoperto, purtroppo, con sommo rammarico che dopo l'infausto 8 settembre 1943, solo pochi testi trattano dei combattenti della Repubblica Sociale Italiana.

Interpellato il Presidente della locale Sez. dell'A.A.A. lo informavo che solo se avessi com-pletato anche quella parte di storia dimenticata, sarei state disposto a continuare la pubblicazione commissionata al Centro Regionale Studi di Storia Militare Antica e Moderna di Trieste.

Una volta avuta una risposta positiva, mi sono gettato a capofitto nella ricerca della Storia dei combattenti dell'Aeronautica Nazionale Repubblicana, l'ho fatto non solo per dovere di storio-grafo, rna anche come un dovere morale nei riguardi e per la memoria di quanti combatterono e si immolarono per un Ideale Supremo (oggi definito da troppi Utopia) !

L'Amico sopracitato mi è stato di fondamentale aiuto; appena appresa la mia decisione mi ha subito inviato una lettera elencando: libri, riviste, marche di modelli ed accessori; spedendomi anche un foglio di decals dedicate all'A.N.R.

Ho iniziato nella maniera piu difficile, da un vecchio Macchi 202 della Tauromodel in scala 1:48; un'impresa ardua ! Successivamente un altro amico, esperto della Luftwaffe, mi ha impresta-to dei libri fantastici e dato tanti utili consigli. Nel contempo ho iniziato a comperare anch'io libri e riviste specifiche. Altri amici e soci, mi hanno regalato alcuni modelli degli aerei in uso all'A.N.R. taluni già dipinti, altri sfasciati (scala 1:72).

L'amico, un giorno, mi chiama per darmi il numero telefonico di un altro pilota della Caccia della R.S.I.: l'allora Sergente Maggiore Attilio SANSON, suo carissimo amico. Per me è stato un onore contattarlo e trovare una infinita disponibilità nei miei riguardi. Ho anche la fortuna di essere amico di famiglia del compianto Ten. Pilota Ottone SPONZA, gregario del Comandante Carlo E-manuele Buscaglia e abbattuto sopra il cielo di Nettuno la notte del 10 aprile 1944, insieme al suo Comandante, Carlo Faggioni, a bordo dei loro Aerosiluranti SM 79. La vedova di Ottone, Sig.ra Resi, nella sua infinita cortesia mi ha offerto di spulciare tra gli scritti e i libri del marito e, successi-vamente, mi ha messo in contatto con i superstiti dell'ultimo equipaggio di Sponza. Confesso che ho vissuto dei momenti di intensa emozione.

Ho iniziato a costruire vari modelli, al meglio delle mie possibilità, da principiante, con note-voli carenze costruttive, ma, per la Mostra commissionataci, il tempo stringeva, e volevo cercare di rappresentare al meglio quella parte di Storia che non viene insegnata a nessuno.

II giorno dell'inaugurazione, sono state informato che un signore mi cercava. Era il Coman-dante Attilio SANSON, venuto a vedere come avevo riprodotto il "suo 27 Bianco". Ricordo solo che vedendo il modello mi ha messo una mano sulla spalla e mi ha detto: " Grazie....finalmente qualcuno si è ricordato anche di Noi".

Per me è stato il più grande riconoscimento che potessi ricevere in campo storico modelli-stico. Ho solo un rimpianto: non aver avuto il tempo di migliorare i modelli costruiti per quella Mo-stra; rna, mi sono ripromesso che avrei continuato il lavoro.

Ora ho ripreso in mano i vari libri e la costruzione degli aerei di quei piloti. La ricerca ini-zialmente verteva sui reparti da caccia dislocati nella nostra Regione, il Friuli Venezia Giulia, cer-cando possibilmente di riprodurre un modello di aereo veramente esistito.

Alla ripresa del lavoro, ho provato a migliorare Ie mie costruzioni, dettagliando al meglio il tutto nella misura delle mie capacità. Ho consultato molti libri e riviste, e ho trovato incongruenze ed errori, nell'attribuzione di numeri del velivolo e/o numeri di serie delle stesso, spesso omessi.

A questa punto devo fare alcune precisazioni: Oggi e di moda dipingere modelli con Ie om-breggiature, pannellature incise ed evidenziate, molto bello da vedere, bravi pittori, ma quanti

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hanno mai preso un calibro e misurato Ie loro pannellature e riportato Ie misure in scala? Ne ver-rebbero fuori delle voragini. Altro punto annoso sono Ie dimensioni esatte dei modelli.....accorciare o allungare la fusoliera e Ie ali ecc. ecc. Questo tipo di modellismo non rientra nel mio stile.

II mio intento era di riprodurre aerei operativi dei vari reparti durante quel periodo della sto-ria della nostra Patria. Lo stesso discorso vale per Ie colorazioni e Ie usure. Si sente parlare sem-pre di Federal Standard, ma questi soloni e sapientoni, sono mai saliti a bordo di una Porta Aerei? Hanno mai visto i colori usurati e ridipinti sugli aerei imbarcati? Altro che Federal Standard.

Negli anni della guerra l'A.N.R. disponeva all'inizio degli aerei della Regia Aeronautica, pre-levati in vario modo e, successivamente di aerei nuovi di fabbrica. Qual’era la situazione del no-stro paese nel campo dell'industria? Ogni fabbrica dipingeva i velivoli in base ad un colore appro-vato sì dal Ministero, ma il materiale era quello che era, e durava quanta durava. A ciò mi riallac-cio per i colori che ho usato. Sono partito dalle documentazioni usuali per i colori della R.A. e della Luftwaffe, ma che colori erano esattamente? Con che pigmenti erano prodotti, e quanta duravano all'usura delle intemperie? Molti dimenticano che il cicIo operativo e di vita di quegli aerei era mol-to breve.

Sicuramente all'inizio delle operazioni combattevano aerei con livree usurate o/e successi-vamente ridipinte come da circolari ministeriali. Alcuni aerei duravano di più, talvolta alcuni pezzi venivano usati per farne volare altri. Spesso erano danneggiati, riparati e quindi ridipinti con quello che c'era. Dopo gli incidenti occorsi a nostri piloti abbattuti erroneamente da fuoco amico, compa-rirono in modo sempre più massiccio anche Ie croci tedesche sotto Ie ali ed in fusoliera, mentre precedentemente venivano cancellate. Verso l'ultimo periodo di guerra, quando il materiale di yolo era prevalentemente di origine germanica, e analizzato il cicIo produttivo tedesco, venivano as-semblati aerei con Ie livree più disparate, passando dallo schema dei tre grigi "74, 75, 76" ai verdi e marrone; anche un misto di tutto. Non solo, alcune mimetiche alari a volte erano ben definite, con linee nette, altre erano ondulate: chi Ii rimetteva in sesto per volare? Gli specialisti. Anche loro in quel particolare clima di guerra, avevano grossi problemi, al loro posto quanto vi fregherebbe se il colore non era dato perfetto? In fin dei conti, I'aereo una volta atterrato, era preso in cura dagli avieri, motoristi, elettricisti ecc. ecc., dovevano rimetterlo immediatamente in linea di volo, al più presto ed al meglio della disponibilità dei pezzi di ricambio e dei materiali a disposizione.

Cia premesso, anche in base aIle documentazioni basate su ricerche approfondite di altri studiosi, ho interpretato al meglio delle mie possibilità gli aerei della mia ricerca.

Ho ritenuto opportuno ampliare il campo dello studio, provando a ricordare al massimo i va-ri reparti dell'Aeronautica Nazionale Repubblicana. Ho ritenuto giusto ricordare anche il Reparto Aereo Collegamento, Ie scuole caccia e accademia, i gruppi Aerotrasporti, il gruppo autonomo da bombardamento che, non venne mai impiegato per ordini superiori, ma talvolta adibito a trasporti. Non per ultimo, gli Aerosiluranti.

Nel limite della documentazione, ho cercato di aggiungere anche una nota storica nella de-scrizione dei singoli modelli, specialmente alIa ripresa del lavoro. Sicuramente ho commesso degli errori, avrò invertito dei carrelli posteriori e/o dimenticato altri particolari che sicuramente altri sa-ranno in grado di trovare e dettagliare meglio di me.

Come modellista conosco i miei limiti, come ricercatore scopro sempre dati nuovi una volta finito un modello, come italiano sono contento del lavoro fatto, sia per una mia crescita interiore, sia per cercare a modo mio di divulgare una parte di storia sconosciuta a tanti, rinnegata da molti, sofferta da troppi. II mio lavoro è dedicato ai superstiti, agli oramai scomparsi e, soprattutto, ai ca-duti che, con i loro sacrifici hanno scritto gloriose pagine di storia della nostra Patria.

ONORE a tutti Voi! Trieste, 31 ottobre 1999 

 

 

 

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Riesumare ricordi vecchi di oltre mezzo secolo e’ piuttosto disagevo-

le, per un ottuagenario come me. Cosa potrei aggiungere? Pensandoci

bene, pero, forse qualcosa potrei ancora dire circa lo spirito che allora ci

animava.

E qui mi rivolgo a tutti coloro che, spesso con notevole dose di pro-

sopopea, hanno preteso di giudicare del tutto negativamente il nostro o-

perato.

Sia ben chiaro che qui parlo esclusivamente di noi aviatori

dell'A.N.R., perche non ho la pretesa di rendermi interprete del pensiero

di tutti i combattenti repubblicani.

Ebbene, egregi signori, posso dirvi onestamente che in ognuno di

noi c'era una grande serenità d'animo, frutto di una profonda convinzione:

quella di camminare sulla giusta via dell'onore militare che non conosce

opportunismi.

Mi sia concesso, a conclusione di queste poche righe, rivolgere a

coloro che forti del senno del poi hanno condannato Ie nostre scelte di

campo, un invito a meditare sulle parole che Francesco Guicciardini

scrisse cinque secoli fa: "Pregate Dio sempre di trovarvi dove si vince,

perche vi è data laude di quelle cose che non avete parte alcuna; come

per il contrario che si trova dove si perde, e imputato di infinite cose delle

quali e’ inculpabilissimo."

Bepi Biron 

 

 

 

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Organigramma

Aereonautica Nazionale Repubblicana

1° Gruppo Caccia Intercettori

Squadriglia Complementare Caccia MONTEFUSCO-BONET (Divenuta poi 3a

Squadriglia 3° Gruppo)

1a Squadriglia 2a

Squadriglia 3a

Squadriglia

2° Gruppo Caccia Intercettori 4a

Squadriglia 5a

Squadriglia 6a

Squadriglia

3° Gruppo Caccia Intercettori 7a

Squadriglia 8a

Squadriglia 9a

Squadriglia

Squadriglia Complementare Addestramento Caccia F. BARRACCA (Divenuta poi 9a

Squadriglia 3° Gruppo)

101° Gruppo Autonomo Caccia Terrestre (poi disciolto)

170^Squadriglia Autonoma Caccia Notturna

Reparto Alianti, Scuole di Volo, Gruppo Trasporto Velivoli, Nucleo Sperimentale di Volo

GRUPPO AUTONOMO AEROSILURANTI

CE. BUSCAGLIA poi C. FAGGIONI 1a Squadriglia

2a Squadriglia

3a Squadriglia

Squadriglia Comando Complementare Aerosiluranti

l° GRUPPO AEROTRASPORTI TERRACCIANO 1a Squadriglia

2a Squadriglia

3a Squadriglia

l° GRUPPO AEROTRASPORTI TRABUCCHI 1a Squadriglia

2a Squadriglia

3a Squadriglia

R.A.C.S.A. (poi R.A.C.) Reparto Aereo di Collegamento

GRUPPO AUTONOMO DA BOMBARTAMENTO TERRESTRE "E.MUTI" Reparti operativi

Ar. Co. (Artiglieria Contraerea) S.S.A. (Ausiliarie SAF) Servizi Injormazioni Militari (SID/I) Raggruppamento Arditi Paracadutisti (APAR poi ADAR)

Arditi paracadutisti Aeronautica Repubblicana (ANR) IMI/SAI (Servizio Assistenza Internati), Flak Italien, Servizio Stampa e Propaganda

Reparti operanti all'estero: Albania,Jugoslavia, Grecia, Egeo Francia

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1°Gruppo Caccia Periodo Novembre 1943 - Maggio 1944 n° 105 MACCHI 205 Periodo Giugno - Settembre 1944 n° 48 FIAT G 55 Periodo Novembre 1944 - Gennaio 1945 n° 60 Bf109 G-10/14 e K-4 Avuti in cessione dal 3°

Gruppo C.T. n° 14 Bf109 K-4

2°Gruppo Caccia Periodo Dicembre 1943 - Agosto 1944 n° 70 FIAT G 55 Periodo Giugno 1944 - Aprile 1945 n° 28 Bf109 G-6 Periodo Ottobre 1944 - Aprile 1945 n° 40 Bf109 G-6 e 8 Periodo Novembre 1944 - Gennaio 1945 n° 2 Bf109 K-4 e G-10 3°Gruppo Caccia Periodo Dicembre 1943 - Agosto 1944 n° 24 MACCHI 205V n° 36 MACCHI 202 Periodo Dicembre 1944 - Febbraio 1945 n° 24 Bf109 G-6 e G-10 n° 16 Bf109 K-4 Squadriglia Caccia Complementare Periodo Dicembre 1943 - Agosto 1944 n° 18 FIAT G 55 Periodo Giugno 1944 - Aprile 1945 n° 23 FIAT G 55 Squadriglia Addestramento Caccia Periodo Gennaio - Luglio 1944 n° 12 MACCHI 205 n° 4 FIAT G 55 n° 6 REGGIANE RE 2005 n° 3 DEWOITINE D.520 Squadriglia Scuola Caccia 1°Periodo n° 8 MACCHI MC 200 n° 4 FIATG50 n° 2 MACCHI MC 202 n° 6 FIAT CR 42

Squadriglia Scuola Accademia Periodo Novembre 1943 - Ottobre 1944: n° 2 FIAT CR 30, n° 6 FIAT CR 32, n° 6 FIAT CR 42, n° 2 FIAT G 50, n° 16 AVIA FL.3, n° 1 CAPRONI CA. 164, n° 1 BREDA BA.25, n° 4 SAIMAN SA.200, n° 12 SAIMAN SA.202. Periodo Novembre 1944 - Marzo 1945: n° 2 AVIA FL.3, n° 10 Alianti CANGURO S.P.

Gruppo Autonomo Aerosiluranti Periodo Ottobre 1943 - Giugno 1944: n° 50 SIAl S.M. 79 II e Ills

Gruppo Aerotrasporti TERRACCIANO Periodo Novembre 1943 - Gennaio 1944: n° 3 SIAl S.M. 81 Periodo Novembre 1943 - Gennaio 1944: n° 42 SIAl S.M. 81

Gruppo Aerotrasporti TRABUCCHI Periodo Novembre 1943 - Marzo 1944: n° 8 SIAl S.M. 81

R.A.C.S.A. n° 28 SIAl S.M. 82 (2 Ceduti dal l° Gruppo AT) n° 1 SIAl S.M. 82 (Ceduto dal 2° Gruppo AT)

Gruppo Autonomo B.T. Periodo Ottobre - Dicembre 1943: n° 4 CRDA Cant.Z 1007 Bis Periodo Gennaio - Maggio 1944: n° 10 CRDA Cant.Z 1007 Ter

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MODELLI COSTRUITI IN OCCASIONE DELLA MOSTRA DEDICATA AL 75° AN-NIVERSARIO DI FONDAZIONE DELL'ARMA AERONAUTICA

Ottobre 1998

Modelli Scala 1:72 Squadriglia Completamente Autonoma

MONTEFUSCO FIAT G 55 6 Bianco Lonate Pozzolo (TO) lnizio 44 AIRFIX Scala 1:72 MODIFICHE: Ho tolto il supporto posteriore del seggiolino del pilota. Ho auto costruito il seggiolino, il pianale, la cloche. Cruscotto foto inciso come Ie paratie laterali, Ho modificato la presa per il raf-freddamento dell'olio e del liquido refrigerante, ho posizionato anche l'aletta parzializzatrice poste-riore con relativa asta per l'apertura. Ho staccato gli aero freni, elaborato i leveraggi carrello. Ho aperto il tettuccio e posta il goniometro ventrale.

5a Squadriglia NICOLA MAGALDI “DIAVOLI ROSSI”

FIAT G 55 5 Bianco 2º Gruppo Caccia Lonate Pozzolo (TO) Marzo 44 AIRFIX Scala 1:72 MODIFICHE: Auto costruito il tettuccio e l’antenna, messo le mitragliatrici e il tubo di Pitot. FIAT G 55 7 Giallo 2º Gruppo Caccia Bresso (MI) Aprile 44 AIRFIX Scala 1:72 MODIFICHE: Ho posta Ie mitragliatrici alari e suI cofano, messo il tubo di Pitot, il carrello posterio-re è più lungo. FIAT G 55 16 Giallo 2º Gruppo Caccia Cascina Vega (TO) Luglio 44 AIRFIX Scala 1:72 MODIFICHE: Auto costruito il tettuccio e I'antenna, messo Ie mitragliatrici. MESSERSCHMITT BC 109 G 61U3 3 Giallo 2º Gruppo Caccia Osoppo (UD) Novembre 44 AIRFIX Scala 1:72 MODIFICHE: Messo il tubo di Pitot, posizionato il timone come il carrello

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8a Squadriglia AMEDEO D’AOSTA

MACCHI 202 3º Gruppo Caccia Cascina Vega (TO) HASEGAWA Scala 1:72 MODIFICHE: Porta ancora Ie insegne tedesche, in quanto requisito subito dopo 1'8 settembre '43. Modificati i flap ed i timoni, messo l'asta dell'antenna ed il tuba di Pitot.

2a Squadriglia GUIDO ROBBA “VESPA ARRABBIATA”

MACCHI 205 1-2 bianco 1º Gruppo Caccia Lonate Pozzolo (TO) Gennaio 1944 HASEGAWA Scala 1:72 MODIFICHE: Porta ancora Ie insegne tedesche, in quanto requisito subito dopo 1'8 settembre '43. Modificati i flap ed i timoni, messo l'asta dell'antenna ed il tuba di Pitot.

MODELLI COSTRUITI IN OCCASIONE DELLA MOSTRA DEDICATA AL 75° AN-NIVERSARIO DI FONDAZIONE DELL'ARMA AERONAUTICA

Ottobre 1998

Modelli Scala 1:48 4a Squadriglia

GIGI CANPELLE “GIGI TRE OSEI”

FIAT G.55 2º Gruppo Caccia SMER SCALA 1:48 II modello deriva da vecchi stampi dell'Artiplast acquisiti attualmente dalla ditta SMER (CS) MODIFICHE: II lavoro più gravoso riguarda Ie sbavature. Ho forato Ie uscite per Ie mitragliatrici in fusoliera e Ie prese di raffreddamento degli scarichi del motore. Ho tolto il supporto posteriore del seggiolino del pilota. Ho auto costruito il seggiolino, il pianale con l'intelaiatura del seggiolino, il poggiapiedi e la pedaliera. Ho auto costruito la cloche con i relativi comandi, la bombola dell'ossi-geno, la leva regola sedile e la leva ausiliaria dei carrelli. Auto costruito il cruscotto, poi ho posto il volantino del trim e i leveraggi della manetta e del passo dell'elica, suI lato sinistro della fusoliera, suI lato destro ho costruito il pannello elettrico e i cavi passanti per il pannello. Ho modificato la presa per il raffreddamento dell'olio e del liquido refrigerante, aprendo la parti frontali e posteriori, ho inserito il radiatore e l'aletta parzializzatrice anteriore, ho posizionato anche l'aletta parzializza-trice posteriore con relativa asta per l'apertura. Ho staccato i timoni di profondità., stuccandoli ab-bondantemente, e ricostruendo Ie cerniere per il movimento; ho stuccato e carteggiato a lungo I'o-giva dell'elica, quindi ho fatto i fori per il perno di sostegno per la messa a segno delle armi. Ho posta il radiogoniometro nella parte inferiore della fusoliera e posta il tubo di Venturi a1 fianco del-la cabina. Sono state ricostruite Ie coperture dei carrelli, ricostruiti perni mote, impianto frenante, molle ammortizzatrici e leveraggi carrello. Ho assottigliato Ia carlinga, il mirino puntamento davanti al vetro.

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2a Squadriglia GUIDO BOBBA “VESPA ARRABBIATA”

MACCHI 202 3 Rosso 2 Giallo 2a

Squadriglia 1º Gruppo Caccia dal 12/43 al 8/44

TAUROMODEL SCALA 1:48 Modello decisamente mal concepito dalla vetusta scatola giunta in mio possesso, impresa ardua come primo aereo costruito dopo anni che non ne facevo. MODIFICHE: Ho messo le cinture foto incise, i due mirini davanti al blindo vetro, le leve per l'aper-tura del tettuccio, il cavo ferma tettuccio, forato il lato DX cofano motore, sostituito le mitragliatrici, messo il tubo di Pitot, il tubo per il circuito frenante, in fotoincisione i leveraggi per il carrello princi-pale, auto costruita l'antenna dorsale. Posto l'astina posteriore per la parzializzazione dell'uscita dell'aria dal radiatore, ricostruita la presa d'aria dell'aspirazione del motore.

1a Squadriglia ANTONIO LARSIMONT “ASSO DI BASTONI”

MACCHI 205 1a Squadriglia 1º Gruppo Caccia HASEGAWA SCALA 1:48 MODIFICHE: Ho modificato i timoni di profondità tagliandoli e poi aggiungendovi Ie cerniere. Ho messo un'antenna per il radio-goniometro, il mirino di puntamento davanti al vetro. Auto costruite Ie cinture, messo lo specchietto e il filo dell'antenna. Messo l'asta parzializzatrice radiatore ven-trale, messe Ie 2 mitragliatrici nel cofano motore disassate, messi i tubi del circuito frenante.

REGGIANE RE 2005 R.A.C. Reparto Autonomo Collegamento FALCON SCALA 1:48 MODIFICHE: Il modello è stampato in maniera molto grossolana, tanto che per asportare tutti gli spessori di stampo, ho impiegato 4 ore, oltre a provare continuamente a far combaciare i pezzi che con standard attuali delle scatole di montaggio risultano oramai inesistenti. Ho assottigliato molto Ie paratie della presa d'aria di raffreddamento, togliendo Ia parte terminale per renderla a-perta con fotoincisioni, ho posto una fotoincisione suI retro dei radiatori, ho auto costruito Ie cin-ghiette per i piedi, ho alzato il sedile e ho usato Ie fotoincisioni della RCR specifiche per Ie fiancate laterali della cabina di pilotaggio. Centinato i pozzetti dei carrelli e chiuso il pozzetto del carrellino per mettervi lo stesso, in quanto non era predisposto per la bisogna. Ho ricostruito Ie cerniere de-gli alettoni anteriori. Ho messo Ie Mitragliatrici alari e Ie aste per parzializzazione prese d'aria, fatte Ie luci di via e il circuito freni.

6a Squadriglia G. GRAFFER – L. BULGARELLI “GAMBA DI FERRO”

MESSERSCHMITT Bf 109 G 6/U3 12 Bianco 6a Squadriglia 2°Gruppo Caccia Serg.Magg. E. FERRERO poi Tenente Osoppo (UD) Novembre 1944 OTAKI SCALA 1:48 MODIFICHE: Il modello è stampato in maniera molto grossolana, tanto che per asportare tutti gli spessori di stampo, ho impiegato 4 ore, oltre a provare continuamente a far combaciare i pezzi

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che con standard attuali delle scatole di montaggio risultano oramai inesistenti. Ho assottigliato molto Ie paratie della presa d'aria di raffreddamento, togliendo Ia parte terminale per renderla a-perta con fotoincisioni, ho posto una fotoincisione suI retro dei radiatori, ho auto costruito Ie cin-ghiette per i piedi, ho alzato il sedile e ho usato Ie fotoincisioni della RCR specifiche per Ie fiancate laterali della cabina di pilotaggio. Centinato i pozzetti dei carrelli e chiuso il pozzetto del carrellino per mettervi lo stesso, in quanto non era predisposto per la bisogna. Ho ricostruito Ie cerniere de-gli alettoni anteriori. Ho messo Ie Mitragliatrici alari e Ie aste per parzializzazione prese d'aria, fatte Ie luci di via e il circuito freni.

4a Squadriglia GIGI CANPELLE “GIGI TRE OSEI”

MESSERSCHMITT Bf 109 G 14/U4 < Squadriglia Comando 1a Squadriglia 2° Gruppo Caccia Magg. Carlo MIANI Aviano (UD) dicembre '44 FUJIMI SCALA 1:48 MODIFICHE: Ho messo il tirante per fermare la capottina, Ie astine antivibrazione sui radiatori ala-ri, Ie levette apritettuccio, ed il circuito frenante. Auto costruite Ie cinture, e fatti i vari fori sotto la fusoliera. NOTE STORICHE: Aereo impiegato il 26 dicembre contro 8 Mustangs guidati dal Comandante della RAAF Murray NASH, vennero abbattuti 2 aerei.

4a Squadriglia GIGI CANPELLE “GIGI TRE OSEI”

MESSERSCHMITT Bf 109 G 10/R3 17 Nero 4a Squadriglia 2° Gruppo Caccia Serg. Magg. Loris BALDI Aviano (UD) febbraio '45 FUJIMI SCALA 1:48 MODIFICHE: Sono state autocostruite Ie cinture, messi il cavo ferma tettuccio e Ie leve di apertura dello stesso, il tubo di Pitot e Ie antenne ventrali ed il circuito frenante, poste Ie astine antivibra-zione sui radiatori alari. Posizionato i vari fori come quelli per I'espulsione della benzina. NOTE STORICHE: aereo impiegato in azione 1'8 febbraio contro formazione di bombardieri al ri-tomo del bombardamento del nodo ferroviario di Dogna (UD).

5a Squadriglia NICOLA MAGALDI “DIAVOLI ROSSI”

MESSERSCHMITT Bf 109 G 10/AS 27 BIANCO 5a Squadriglia 2° Gruppo Caccia Serg.Magg. Attilio SANSON Aviano (UD) marzo ‘45 REVELL SCALA 1:48 MODIFICHE: Ho auto costruite Ie cinture, messi il cavo ferma capottina e Ie leve di apertura dello stesso, il tubo di Pitot, Ie antenne ventrali ed il circuito frenante, ho messo Ie astine per I'espulsio-ne rapida della benzina.

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NOTE STORICHE: 11 21 ottobre con questo aereo venne abbattuto sopra il lago di Garda uno Spitfire.

3a Squadriglia DANTE OCCORSO poi GIOVANNI BONET “ARCIERE”

MESSERSCHMITT Bf 109 K-4 3-14 3a Squadriglia 1° Gruppo Caccia S. Ten. GALLORl dannegiato il 10 Aprile 1945 HOBBY CRAFT SCALA 1:48 MODIFICHE: Ho staccato tutti i timoni ed i parzializzatori dei radiatori; ho inserito l'astina antivi-brazione lama anteriore radiatori, forati i buchi in fusoliera per presa d'aria pilota a sx e foro per pistola lanciarazzi a dx. Ho messo Ie cinghie sui pedali. E' stato costruito il condotto giallo della benzina e posti gli interruttori sempre sul lato destro. Sul lato sinistro ho messo la catena per la regolazione dei trim, Ie Ievette, compresa quella per il passo dell'elica; ho aggiunto strumenti e Ie-ve suI pianale. Ho posto un cuscino suI sedile ed auto costruite Ie cinture; il tubo del circuito dei freni, ho modificato l'attacco dell'antenna suI timone e messo l'antenna ventrale NOTE STORICHE: Aereo danneggiato il 10 aprile durante un combattimento aereo sopra il lago di Como contro P47 del 65° Squadron del 57° Gruppo U.S.

SONO ORA RAPPRESENTATI ALCUNI AEREI CHE VENNERO IMPIEGATI DALLE FORZE AEREE AVVERSARIE

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P 47

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MODELLI COSTRUITI E MODIFICATI DALL' OTTOBRE 1999

MESSERSCHMITT Bf 109 G lO/AS "8 Giallo" Sergo Magg. A. SANSON 3 marzo '45 Aviano (UD)

5a Squadriglia 2° Gruppo Caccia (A.N.R.) REVELL SCALA 1:48

MODIFICHE: FUSOLIERA: Ho forato i due sfiati della benzina sotto la fusoliera; aperto i fori di alloggiamento delle canne del-le due mitraglia-trici, alesandoli come da disegni; sui ventre ho aperto il vano espulsione dei bossoli del can-noncino da 20 mm, ho anche forato Ie due prese d'aria die-tro il radiatore principale. Ho forato al meglio i tubi dello scari-co del motore, ho posto I'antenna ventraIe ed auto costruito il carrello posteriore, ho posto la cerniera sui cofano motore e la saldatura sulla presa d'aria del compressore. Ho posizio-nato un altro tipo di antenna sulla capottina di tipo "Erla" ABITACOLO: Ho eliminato Ie stampate nelle paratie late-rali dell'abitacolo, ricostruito i pannelli laterali con alcune fotoincisioni della sprue, messo la leva a sx del seggiolino per la regolazione, modificato il cannone coassiale inesi-stente sul modello, messo il tubo indicatore della benzina suI fianco destro insieme ad alcuni cablaggi per la radio,

auto costruito i pedali con relative cin-ghie, forato gli strumenti con punte di vari diametri, dietro ho posto un fo-glietto di plasticard tinto in nero e graf-fiato per segnare Ie lancette, sopra ho posto una goccia di Clearfix. Ho auto costruito Ie cinture di sicurezza e i ser-raggi relativi. La barra della cloche è inclinata come da manovra visibile sulle ali.

Modifiche alloggiamento carrelli con relativi tiranti

Semifusoliere prima e dopo

Cruscotto

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ALI: Ho tolto tutte Ie superfici mobili, forato il vano della gamba del carrello e posto dietro i relativi le-veraggi, usato fotoincisioni per ricostruire i flap par-

zializzatori dei radiatori, mes-so i tubetti del circuito frenan-te sui carrelli, posto i rinforzi anti vibrazione nelle prese d'a-ria dei radiatori. Ho modificato

gli attacchi del serbatoio supplementare aggiun-gendo i due tubi per il travaso della benzina. RUOTE: Ho rifatto Ie ruote prendendo ad esempio altre di altro modello e dopo aver fatto lo stam-po con resina siliconica ho provveduto a rifarle. NOTE STORICHE: Aereo impiegato nella missione contro bombardieri sopra il mare Adriatico. Nell'azione il pilota rimase ferito.

MESSERSCHMITT Bf 109 G 6/W.Gr21 Trasformato in G 6/U4 "7 Nero" Ugo DRAGO Adriatico 3 marzo 45 attacco bombardieri

4a Squadriglia 2° Gruppo Caccia FUJIMI SCALA 1:48

MODIFICHE: FUSOLIERA;Ho otturato alcuni pannelli sulla fusoliera lato sx. dietro il pilota e dietro I'ogiva dell'e-lica, lato dx, in alto dietro il pilota, forato i due sfiati della benzina sotto la fusoliera, nella parte ven-trale ho aperto iI vano espulsione dei bossoli del cannoncino da 20 mm, ho anche forato Ie due prese d'aria dietro il radiatore principale. Ho sostituito il carrello posteriore con uno più corto come

da documentazione in possesso. Ho posizionato I'antenna ventra-le sotto la fusoliera. SuI tettuccio ho posizionato un'antenna più corta come da documentazione. ABlTACOLO: Ho ricostruito i pannelli laterali con alcune fo-toincisioni, dello sprue, messo la leva a sx del seggiolino per la regolazione, messo il tubo indi-catore della benzina suI fianco

Pedali auto costruiti, modifiche cannone e circuito freni

Pedaliera prima e dopo

Saldatura presa d'aria e interni abitacolo

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destro insieme ad alcuni cablaggi per la radio, auto costruito i pedali con relative cinghie. Ho forato gli strumenti con punte di vari diametri, dietro ho posto un foglietto di plasticard tinto in nero, e graffiato per segnare Ie lancette, sopra ho posto una goccia di Clearfix. Ho usato delle fotoincisioni per Ie flange poste sopra gli scarichi, ho auto co-struito una bancata di scarichi perche mancante nel modello. Ho auto costruito Ie cinture con relative fibbie e chiusure. ELICA: L'ogiva era mancante, ne ho adattata un'altra modificandola totalmente. E ho spessorato il tutto frontalmente nelle fusoliera per raccordare come nell'originale ALI: Ho forato il vano della gamba del carrello e posto dietro i leve-raggi visibili, posto i rinforzi antivibrazione nelle prese d'aria dei radiatori, otturato i fori sotto Ie ali

per iI fissaggio dei cannoncini sub alari. La parte inferiore dei flaps è stata auto costruita con plasticard, perché mancan-te nella confe-zione, mentre ho usato fotoin-cisione per quanto riguarda I'uscita dei ra-diatori alari.

NOTE STORICHE: Aereo impiegato nell'azione sopra il mare Adriatico

Pedaliera finita con cinture e pedali auto costruiti

Modifiche alle ali, auto costruzione dei flaps, auto costruzione di una bancata degli scarichi di sinistra mancanti

Modifiche al radiatore anteriore, auto costruzione del sup-porto dell’elica con nuova ogiva e circuito freni

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MESSERSCHMITT Bf 109 G 2 "10 Giallo" Trasformato in G 6 M.llo VARACCA Aviano 19 aprile 45

2 a Squadriglia 1° Gruppo Caccia

HASEGAWA SCALA 1:48 (Modello mancante di alcuni pezzi)

MODIFICHE: FUSOLIERA: Ho otturato alcuni pannelli lato Sx nella zona abi-tacolo, eliminato i supporti in-stallati per l'alloggiamento dell'ombrellone nei climi tropicali, forato i due sfiati della benzina sotto la fusoliera; sul ventre ho aperto il vano espulsione dei bossoli del cannoncino da 20 mm, fatto i vari fori e posta I'an-tenna ventrale, messo la cernie-ra sui cofano motore e i due "o-recchioni" posti dietro il motore. ABITACOLO: Ho ricostruito i pannelli laterali con fotoincisioni e dello sprue, messo la leva a sx del seggiolino per la regola-zione, modificato il cannone co-assiale inesistente sul modello, messo il tubo indicatore della benzina sul fianco destro insie-

me ad alcuni cablaggi per la radio, auto costruito i pe-dali con relative cinghie, forato gli strumenti con punte di vari diametri, dietro ho posto un foglietto di plasti-card tinto in nero, e graffiato per segnare Ie lancette, sopra ho posta una goccia di Clear-fix. Le cinture sono in fotoincisione modificate sui cosciali. L'antenna

sul tettuccio proviene da altro Kit. ALI: Ho forato il vano della gamba del carrello e posto dietro i leveraggi, posto i

rinforzi anti vibrazione nelle prese d'aria dei radiatori, au-to costruiti i radiatori alari, usate fotoincisioni per chiudere il vano carrello, posto Ie bugne delle ruote sopra Ie ali, in quanta mancanti nel modello della scatola. Il tubo di Pitot proviene da altro modello. Ai car-relli ho messo i tubetti del circuito frenante.

Semifusoliere prima e dopo

Pedaliera con pedali auto costruiti prima e dopo

Cruscotto

Ruote autocostruite

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Cerniera del cofano motore, bugne dell’alloggiamento ruote, circuito dei freni

NOTE STORICHE: Aereo usato il 19 aprile, in azione di trasferimento da Aviano a Villafranca. Alle 12.35 si scontrarono con 16 P51 D del 317° Squadron del 325° Gruppo US. Nello scontro veniva colpito I'aereo del Serg. Renato PATTON che, pur lanciatosi con il paracadute, in seguito a sabo-taggio della stesso, si sfracellò sui greto di un torrente presso Ponti sui Mincio (MN). Fu l'ultimo dei piloti caduti in azione dell'A.N.R. Anche se a tutti gli effetti sono considerati caduti in azione il Magg. A. Visconti ed il suo aiutante S. Ten. Stefanini, proditoriamente assassinati a guerra con-clusa a Milano da sedicenti partigiani.

MESSERSCHMITT Bf 109 G 6/R3 "12 Nero" Serg. Magg. CAVAGLIANO 12 febbraio ‘45 Carceri (PD)

4a Squadriglia 2° Gruppo Caccia HASEGAWA SCALA 1:48

MODIFICHE: FUSOLIERA: Ho forato i due sfiati della benzina sotto la fusoliera; suI ventre ho aperto il vano espulsione dei bossoli del cannoncino da 20 mm. Ho auto costruito e forato al meglio i tubi dello scarico del mo-tore, in quanto gli originali non corrispon-devano nelle dimensioni e forma. Ho prati-cato il foro per la messa in moto e altri fori richiesti sotto il muso, nella presa d'aria del

radiatore frontale, a cui ho aggiunto una griglia foto incisa, e ho aperto l'aletta parzializzatrice po-steriore sostituendola con una foto incisa.

Semifusoliere

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ABITACOLO: Ho migliorato i pannelli laterali con alcune fotoincisioni, dello sprue stirato per posizionare alcune manovre e strumenti, messo la leva a SX del seggiolino per la regolazione, ho messo il tubo giallo indicatore del-la benzina suI fianco destro insieme ad alcuni cablaggi per la radio, i pedali con relative cinghie sono da fotoincisione, gli strumenti sono stati prima di-pinti in bianco, poi in nero quindi graffiati per segnare Ie lancette, sopra ho posto una goccia di Clearfix. II complesso delle cinture è auto costruito. Ho posto il vano porta oggetti con relativa cinghietta prelevandolo da fotoinci-sioni.

ALI: Ho sostituito i radiatori con fo-toincisioni, forato il vano della gam-ba del carrello e posto dietro i leve-raggi relativi, usato fotoincisioni per chiudere i vani dei carrelli, messo i tubetti del circuito frenante sui car-relli. II tubo di Pitot proviene da altro Kit come il carrello posteriore, del tipo corto.

Vano abitacolo finito con cinture autoco-struite

NOTE STORICHE: II 12 febbraio 22 Me 109 lasciarono Aviano e Osoppo per intercettare una formazione di 18 bombardieri B 25 del 310° Gruppo Bombardamento U.S. diretto a Legnago (VR) per distruggere una fabbrica di zucchero convertita in raffineria. Intorno alle 15.00 durante il bom-bardamento avvenne lo scontro. II Serg. Magg. Cavagliano fu colpito, e nell'impossibilita di prose-guire l'azione per i danni riportati si lanciò con il paracadute, raggiungendo salvo il suolo presso l'abitato di Carceri (PD).

Pedaliera

Vano carrelli modificato

Scarichi autocostruiti in resina

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MESSERSCHMITT Bf 109 G 1O/AS "1-12" M.llo Dino FORLANI 20 aprile 45 1 a

Squadriglia 1° Gruppo Caccia HASEGAWA SCALA 1:48

MODIFICHE:

FUSOLIERA: Ho forato gli sfiati della ben-zina sotto la fusoliera, suI ventre ho aperto il vano espulsione dei bossoli del cannon-cino da 20 mm.. Ho auto costruito e forato al meglio i tubi della scarico del motore, in quanto gli originali non corrispondevano nelle dimensioni e forma. Ho praticato il foro per la messa in moto e altri fori richie-

sti sotto il muso, nella presa d'aria del radiatore frontale, a cui ho aggiunto una griglia foto incisa e parzializzato come in uso nei climi freddi. ABITACOLO: Ho migliorato i pannelli laterali con alcune fotoincisioni, della sprue stirato per posizionare alcune manovre e strumenti, messo la leva a SX del seg-giolino per la regolazione, ho messo il tubo indicatore della benzina sui fianco destro insieme ad alcuni cablaggi per la radio, i pedali con relative cinghie sono

da fotoincisione, sopra gli strumenti dipinti in nero ho posto una goc-cia di Clearfix. Le cinture con i relativi leveraggi sono auto costruite. Ho fatto il foro sotto il vetro suI lato destro, della carlinga, per il lancio di cartucce Verry da segnalazione. Ho messo l'antenna ventrale e sostituito il carrello posteriore con uno più lungo. ALI: Ho migliorato i radiatori con fotoincisioni, forato il vano della gamba del carrello e posto dietro i leveraggi relativi, ho usato fotoincisioni per

chiudere i vani dei carrelli, ho messo i tubetti del circuito frenante sui carrelli. I flap dei radiatori alari, originali, hanno all'interno Ie costole di

rinforzo in fotoincisione. II tubo di Pitot proviene da altro kit. Ho apportato modifiche al sostegno del serbatoio supplementare sotto alare, eliminando il triangolo di plastica della fusione, facendolo sembrare il più simile alla cinghia che sosteneva il tutto, ho aggiunto i due tubi per il travaso della benzina. VEDI FOTO

Semifusoliere con le modifiche

Pedaliera

Circuito freni

Parzializzatore

Scarichi in resina Modifica sup-porto serbatoio

Rinforzi fotoincisi Modifiche alloggiamento carrelli

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Cinture auto costruite e circuito freni

NOTE STORICHE: 20.4.45 ultimo scontro aereo del 1° Gruppo sopra Piacenza contro alcuni P 47.

MESSERSCHMITT Bf 109 G 10/AS "3-9" Serg. Magg. Isonzo BACCARINI 17 marzo 45 atterraggio d'emergenza a Orio al Serio

3 a Squadriglia 1° Gruppo Caccia

REVELL SCALA 1:48

MODIFICHE: Lo stampo presentava notevoli imperfezioni, specialmente per quanta riguarda Ie giunzioni della fusoliera e il raccordo frontale delle ali, oltre alle ali stesse.

FUSOLIERA; Ho forato i due sfiati della benzina sotto la fusoliera; sui ventre ho aperto il vano espulsione dei bossoli del cannoncino da 20 mm., forato al meglio i tubi della scarico del motore. Ho pra-ticato il foro per la messa in moto e gli altri fori richiesti sot-to il muso, nella

presa d'aria del radiatore frontale. ABITACOLO: Ho migliorato i pannelli laterali con alcune fotoincisioni, dello sprue stirato per posizionare alcune manovre e strumenti, messo la leva a SX del seggiolino per la regolazione. Sui fianco destro alcuni cablaggi per

Semifusoliere

Pedaliera

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la radio, i pedali con relative cinghie sono da fotoincisione, gli strumenti sono dipinti in nero sopra ho posto una goccia di Clear-fix. Le cinture sono interamente auto co-struite. Ho sostituito la presa d'aria del compressore e ho messo la cerniera del cofano motore. Ho tolto Ie mitragliatrici originali

sostituendole con altre più consone. L'antenna sul tettuccio Erla è del tipo corta e proviene da altro kit. ALI: Ho forato il vano della gamba del carrello e posto dietro i leveraggi relativi, ho usato fotoincisioni per chiudere i vani dei carrelli , ho messo i tubetti del circu-ito frenante sui carrelli, e posto i rinforzi antivibrazione sui radiatori alari. II tubo di Pitot è auto costruito. Ho aggiunto i due tubi per il travaso della benzina del serbatoio supplementare.

RUOTE: sono state interamen-te auto costruite in resina. Cerniera del cofano motore, presa d’aria modificata e cinture autocostruite

NOTE STORICHE: L'aereo venne colpito durante gli scontri del 17 marzo, e dopo un atterraggio d'emergenza, a Orio al Serio, venne distrutto al suolo da attacco di P 47, il pilota riusciva a metter-si in salvo mentre la benzina si incendiava tutto intorno.

MACCHI Me 205 mm 92272 "6-1" Campoformido (UD) 2.44

1 a Squadriglia 1° Gruppo Caccia HASEGAWA SCALA 1:48

Nuova serie ruote in resina autocostruite

Circuito freni

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MODIFICHE: ALI: Ho aperto Ie fessure intorno alle aper-ture per l'espulsione dei bossoli, forato e isolati i montanti dell'intelaiatura nelle ali tra i carrelli, usate fotoincisioni per Ie semia-perture dei carrelli, re-incise Ie giunzioni superiori delle ali perche il modello non combaciava correttamente. iL tubo di Pitot proviene da altro Kit.

FUSOLIERA: Tagliato il timone di direzione e riposizionato, otturato un foro sopra gli scarichi a DX e posto il foro ovale sopra e poco più avanti come nella III serie, forato la presa d'aria del compressore, re-inciso Ie pannellature davanti al blindovetro, otturato e riposizionato il portellino del pronto soccorso originariamente inciso alla rovescia. Messo it tubo di Venturi di minori dimensioni. Auto costruita I'antenna e tolto il goniometro perche il modello riprodotto ne era privo. Sui fianchi del radiatore ventraIe ho messo Ie due astine per lo smon-taggio dello stesso, oltre all'asta parzializzatrice della stesso. Gli sca-richi del motore provengono da un kit di Me 109, abbondantemente assottigliati per porli in sede.

ABITACOLO: Usato un abita-colo in resina, ponendo Ie cin-ghiette sopra la barra dei pedali auto costruiti,

modificata la cloche aggiun-

gendo due tubi del sistema di comando dalla cloche. VEDI FOTO fusoliera e sedile in resina

NOTE STORICHE: fu uno per primi aerei impiegati dall'A.N.R., reca ancora i colori della Regia Aeronautica e la banda bianca in fusoliera.

Semifusoliere in resina

Pedaliera e cruscotto in resina

Intelaiatura vano carrelli e support motore modificati

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FIAT G 55

Ten. G. BIRON 20.6.44 precipitato vicino Ponte di Piave (Tv) 3 a

Squadriglia 1° Gruppo Caccia ARTIPLAST SCALA 1:48

MODIFICHE: (Ricevuto in regalo già iniziato) Dopo aver disassemblato Ie par-ti incollate ho provveduto a car-teggiare tutta la fusoliera, Ie ali ed i piani di coda. II modello presentava Ie pannellature sulle ali e la fusoliera in rilievo positi-vo totalmente errate, oltre alIa rivettatura troppo marcata e fuori scala. Ho stuccato tutte Ie fessu-re e Ie imperfezioni, compreso Ie sedi delle armi sul cofano mo-tore. Poi dopo una ulteriore car-teggiatura ad acqua, ho traccia-to con una matita tutte Ie pan-

nellature come da disegni in mio possesso. Ho quindi inciso con un tracciatore tutte Ie nuove pannellature posizionandole cor-rettamente e nella misura giusta.

FUSOLIERA: Ho tracciato tutte Ie cerniere di chiusura del cofa-no motore, fatto il foro per la messa in moto; vicino al timone ho posizionato i fori per il vamento della coda per amento delle armi, forato gli sca-

Le ali del modello semi costruito come si presentavano al momento del ricevi-

mento in regalo e le stesse viste da sotto con i carrelli già incollati

Le ali staccate ed il primo lavoro di stuccatura

Le ali dopo la carteggiatura e la reincisione dei pannelli e degli sportelli di ispezione

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richi del motore e la presa d'aria del motore. Ho riposizionato e sagomato il cofano motore per I'alloggiamento delle due mitra-gliatrici; posizionato, auto co-struendo, Ie dodici prese d'aria sui cofano motore, Ie due da-vanti e sotto gli scarichi e Ie due piccole sopra gli scarichi. Ho auto costruito Ie due bugne die-tro il cofano motore. Ho posto il radiatore frontale sotto il motore assottigliando Ie prese d'aria anteriore e posteriore. Sotto la fusoliera ho posizionato il radiogoniometro auto costruito. Staccato il tettuccio dal parabrezza. Ho inciso e ricostruito integralmente il vano carrello posteriore, il carrello medesimo ed il tirante di re-trazione. Ho messo la presa del cavo dell'antenna sopra il timone di direzione, e ho ricostruito I'a-sta dell'antenna dietro il tettuccio. Ho chiuso la parte dietro il pilota e Ie cinture sono in fotoincisio-ne. ABITACOLO: Ho ricostruito la struttura sopra il cruscotto troppo spessa e sbagliata, come pure ho assottigliato i bordi dell'abitacolo. Ho tolto i perni che avrebbero sostenuto il seggiolino del pilota. Ho posto i leveraggi del gas, la rotella del trim suI lato SX della fusoliera; sui lato DX il pannello elettrico e relativi cablaggi. Ho auto costruito il pianale dell'abitacolo ponendo un nuovo sedile, la cloche, la leva a SX del seggiolino, I'asta dei pedali e relativi leveraggi. Ho auto costruito il cru-scotto nelle sue tre parti, forandolo e ponendo posteriormente del plasticard dipinto in nero che poi ho inciso per evidenziare Ie lancette degli strumenti. Auto costruita la bombola dell'ossigeno a DX del seggiolino. Ho posizionato il mirino e la bussola auto costruite con sprue trasparente, inesi-stenti nel modello.

L'intemo delle semifusoliere con I'aggiunta di cablaggi, leve del gas, passo elica, volantino del trim e apparecchio radio

La semifusoliera interna come si presentadall’originale

La semifusoliera esterna come si presen-ta dall’originale con pannellature in positi-vo e rivetti sproporzionati

La semifusoliera dopo la carteggia tura edil primo passaggio di stucco

La semifusoliera dopo il carteggio e la reincisione dei pannelli

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ALI: Con un grosso lavoro di carteggiatura ho assottigliato il bordo d'entrata e d'uscita delle ali, troppo spesso per la fusione; ho inciso nelle ali Ie fessure per l'espulsione dei bossoli, e ritracciate Ie pannellature. Nella parte inferiore ho tracciato i flap e gli ipersostentatori, completamente as-senti nel modello; ho provveduto ad assottigliare lo spessore delle ali e dei timoni di profondità; ho assottigliato e modificato la parte superiore del timone direzionale in quanto errata nella stampata originale; riposizionato Ie cerniere dei flap, dei timoni di profondità e direzione. Tolto il tubo di Pitot sostituito con uno più adeguato; tolto i due cannoncini alari sostituendoli con altri provenienti da un vecchio kit della Tauro Model. Ho chiuso il vano carrelli con centine come da disegni e rinforzan-dolo con alcune centine come da documentazione. Nella presa d'aria del radiatore ventrale ho messo il radiatore, assottigliato Ie pareti, posta I'aletta divisoria frontale e la paratia basculante po-steriore, oltre all'astina parzializzatrice. Ho ricostruito integralmente i carrelli, il circuito frenante, ho auto costruito i supporti per sorreggere Ie coperture dei carrelli che, oltre ai fori sono state rivettate; Ie coperture sono state costruite con lamierino d'ottone. RUOTE: L'originale e stata ampiamente modificata nel cerchione con plasticard e sprue, quindi ho provveduto a ricostruirle in resina per fusione.

NOTE STORICHE: II 20 giugno 44 partecipò ad un'azione contro una formazione di bombardieri B 24, scortati da P 51 e P 38. Da Thiene e Vicenza, decollarono 10 Macchi 205 e 12 Fiat G 55 del 1° Gruppo Caccia. Nel combattimento venne abbattuto l'aereo del Ten. BIRON, che si salvò con il paracadute atterrando vicino a Ponte di Piave (TV).

I timoni di profondità prima e dopo Pedaliera autocostruita Carrello originale e autocostruito

I portelli del carrello in ottone

II ruotino posteriore e relativo sportellino

Vista dall'alto con nuove prese d'aria, carenature arma e abita-colo con relative cinture autocostruite

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FIAT G 50 Periodo Novembre 1943-0ttobre 1944

Squadriglia Scuola Accademia AIRFIX SCALA I:72

MODIFICHE: Dopo un lungo lavoro di carteg-giatura per togliere Ie pannella-ture in positivo e per i raccordi alari, ho messo la strumentazio-ne e la cloche, assente nel kit e ho forato gli scarichi.

Me 109 G12 Aviano Febbraio 45

Nucleo Addestramento MPM SCALA I:72

MODIFICHE: Modello stampato in Short run, ha necessitato di un lungo lavoro di rifinitura e carteggiatura, ho usato Ie fotoincisioni presenti nel kit; ho solo aggiunto il tubo di Pitot e l'antenna ventrale. NOTE STORICHE: Velivolo da addestramento, impiegato ad Aviano (PN) per un breve periodo, e pilotato , da documento fotografico, dal Ten. Fausto FILIPPI

II modello dopo la prima mano di colore, ancora senza cloche

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BU 181 Luftwaffe

Aviano marzo '45 HUMA MODEL SCALA 1:72

MODIFICHE: Dettagliato il cruscotto incidendo gli strumenti, poi dipinti e posta una goccia di Clearfix. NOTE STORICHE: Due di que-sti velivoli, arrivarono in Italia nella primavera del '45. Erano dotati di cinemitragliatrice, im-piegati per valutare Ie doti di mi-ra dei piloti italiani. Esiste un do-cumento fotografico che ritrae il M.llo Dino FORLANI al comando del velivolo, insieme ad un istrut-tore tedesco.

Il modello prima dell’assemblaggio

II modello durante Ia vemiciatura con Ie cinture autocostruite

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C.R.D.A. CANT Z 1007 Bis Periodo Ottobre-Dicembre 1943

Gruppo Autonomo B.T. (BombardamentoTerrestre) SUPERMODEL SCALA 1:72

MODIFICHE: II modello è come l’originale da scatola, ho soltanto eliminato Ie pannellature in positivo e null'altro, in quanto non disponevo di documentazione migliore per elaborarlo. NOTE STORICHE: Tali velivoli non vennero mai impiegati come bombardieri, in quanto Mussolini ne proibì l'impiego per evitare lutti tra Ie popolazioni italiane. Vennero invece impiegati come vei-coli da trasporto e da collegamento aereo.

Interno dell’abitacolo

Il modello assemblato visto dall’alto

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SM 81 Pipistrello 1°

Gruppo Aero Trasporti TERRACCIANO

Aggregato al 10° FliegerTransportGruppen Italien (10° Gruppo da Trasporto italiano) XIV FliegerKorps (6 a Luftflotte) SUPERMODEL SCALA 1:72

MODIFICHE: ABITACOLO:Nell'abitacolo ho posto i vari strumenti al fianco dei piloti, sulla parete divisoria ho posto la radio e gli apparati del motorista, posizionando i relativi sedili. Tutte Ie cinture sono auto costruite. Sotto i pe-dali, nel vano del bombardiere puntatore, ho posto i leveraggi del timone direzionale e i tubi dell'olio e della benzina oltre a vari cavi elettrici e la bombola dell'ossigeno. Ho tolto, all'inter-no, i supporti delle mitragliatrici superiore ed inferiore perché ridicoli e sproporzionati. Ho car-teggiato il tutto e tappato la po-stazione della mitragliatrice ven-trale. E' stato aperto un finestri-no nella cabina di pilotaggio. Ho aggiunto altre antenne suI dorso della fusoliera (da foto documentazione nessun aereo era uguale a un altro per dotazione). NB:

l'antenna del radiogoniometro era retrattile, in alcune foto sembra mancare del tutto, invece non era al momento estratta. La po-sizione delle antenne variava da aereo ad aereo; installato il motore Alfa Romeo 125 invece del Piaggio PX. ALI: Ho carteggiato a lungo Ie superfici

L'interno della fusoliera con Ie varie modifiche apportate: sedili, comandi, cavi di rinvio dei pedali, radio e materiale da trasporto vario

Le semifusoliere durante la costruzione dopo la co-lorazione, con gli strumenti aggiunti, i tubi dei con-dotti della benzina per il motore centrale,e i fustistivati nella semifusoliera prima dell'assemblaggiofinale

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perche erroneamente incise in positivo, e poi ho stuccato abbondantemente il bordo d'uscita perche difettoso da stampaggio. Modificato il tubo di Pitot, e aggiunti i tiranti dal timone agli alettoni posteriori. RUOTE: Tolto Ie carene dei carrelli e rico-struito parzialmente i tiranti dei carrelli e il supporto ruote, ricostruito integralmente l'attacco del carrello con relativo ammortiz-zatore, sostituite Ie ruote ed i cerchioni.

NOTE STORICHE: II velivolo riprodotto, venne impiegato dalla Luftwaffe, con equi-paggi ed organici italiani, al fronte del'Est: Lituania, Lettonia, Estonia. Era adibito a trasporto materiali e recupero feriti. Furono impiegati trentasei aerei, suddivisi in tre squadriglie da undici aerei ciascuna. Ebbe-ro matricole di riconoscimento alfabetiche come in uso nella Luftwaffe. L'incalzare

degli eventi, e la mancanza di materiale per Ie riparazioni, costrinse gli equipaggi ad abbandonare e distruggere i velivoli ormai obsoleti nel ottobre 1944. Rientrati in Italia, i piloti e gli specialisti, vennero integrati nel 7°Btg. Azzurro AP (antiparacadutisti), invia-ti a Bassano del Grappa per un corso anti-aereo, furono alla fine dislocati presso gli aeroporti di Orio al Serio, Ponte S. Pietro e Ghedi. AlIa fine del conflitto espletarono funzioni di servizio pubblico per preservare il materiale aeronautico, mantenere la cal-ma e evitare eccessi fino a che Ie autorità alleate non presero in mano la situazione. Sorte analoga ebbe il 2° Gruppo AT «Tra-bucchi», costituito il 15 marzo 44, a Ber-gamo. Era equipaggiato con trimotori SM 82. Venne assegnato al XIV Flieger Korps

della 6a Luftflotte, denominato 110° FliegerTran-

sportGruppeItalien. Per l'evolversi degli eventi bellici, il Gruppo, svincolato dalle dipendenze del XIV Fl. Kps, nel novembre 44 rientrava in Italia, trasformato in reparto di pronto impiego con la denominazione di 8° Btg. Antiparacaduti-sti, con il compito di proteggere gli aeroporti in-tomo a Bergamo. II reparto resto in armi fino alla fine del conflitto contribuendo al mantenimento dell'ordine della zona.

Vista inferiore con Ie modifiche per la ricostruzione del carrello e Ie ruote diverse

Stessa vista a lavoro ultimato

Vista dall'alto con postazione dell'RT

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SAVOIA MARCHETTI SM 79 Bis B2-02 Mm25381 Mare di Nettuno 10/11 aprile ‘44 Gruppo Aerosiluranti “Buscaglia”

AIRFIX SCALA 1:72

MODIFICHE FUSOLIERA: Auto costruite tutte Ie centine interne della fusoliera, costruiti i pedali, modificati i se-dili con l'aggiunta anche delle cinture; il cruscotto a cui ho aggiunto la plancia centrale con Ie rela-tive leve dei motori (sei pezzi); aperto un finestrino e messo anche Ie tendine antisole. SuI volan-

tino SX, quello del pilota, ho ag-giunto la levetta del freno. Rico-struito il vano del RT e motorista, auto costruendo la zona Radio, con sedile relativo e oltre al pannello del motorista , ho posta anche il ruotino per l'estensione del cavo radio aereo. Nella gob-ba dorsale inserite Ie tre pannel-lature mobili della copertura del-la mitragliatrice dorsale, e rico-struito integralmente il supporto

della mitragliatrice stessa; aggiungendo anche il dispositivo conico per non colpire il timone dire-zionale. Modificata l'apertura dorsale della mitragliatrice, sagomandola in convergenza, lo stesso

dicasi per l'inclinazione della gobba. Questo aereo era sprovvisto dell'in-telaiatura per Ie bombe, ed era an-che sprovvisto del serbatoio sup-plementare in fusoliera, come in uso nella maggioranza di tali aerei. (Da conferma telefonica con un su-perstite: R.T. G. AGHITO, il B2-02 nell'ultima missione, per ordine e-splicito del Comandante Sponza, non era provvisto di tale serbatoio, sia per la brevità della missione, rna soprattutto per l'incolumità

dell'equipaggio).Le finestre delle mitragliatrici laterali sono del tipo blindato. Ho posto Ie tre anten-ne suI dorso. Ho forato la fusoliera per inserire i cavi dei tiranti delle ali e ho anche forato il timone per inserire i cavi di rinforzo. Ho messo il serbatoio d'emergenza, del tipo per caduta, suI dorso della fusoliera nel vano carico. Ho auto costruito il generatore, con relativa elichetta, RA 400 suI

Le semifusoliere con Ie centinature interne autocostruite

Abitacolo zona Motorista e R.T.

Il cruscotto autocostruito

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lato destro della fusoliera, ho modificato il vano carrello posteriore e la gamba del carrello stesso, forando lo stesso dove richiesto. Ho eliminato la gondola ventrale ALI: carteggiato e reinciso Ie pannellature delle ali perche erano in positivo. Auto costruito l'interno delle ali sotto i carrelli, inserendo i longheroni in legno ed i serbatoi ben-zina ed olio ricavandoli da fusione in resina. Forate Ie prese d'aria dei radiatori sulle ali, tra motore e fusoliera. Reinciso Ie coperture dei tappi dei serbatoi alari, aggiunto

il tappo suI poppino delle gondole, ho rinforzato i piani di coda per l'attacco dei tralicci di rinforzo, e messi i tiranti tra gli stessi ed il timone. Auto costruiti in resina i motori, a nove cilindri, in quanto quelli originali (quattordici cilindri) erano totalmente er-rati. Modificati gli scarichi del motore prolungandoli come Ie uItime versioni (tipo Wellington). Ho posto i cavi di rinforzo tra fusoliera e ali, ho auto costruito i quattro equilibratori sotto gli ipersosten-tatori. Sui bordi alari inferiori ho anche posto gli anelli d'ancoraggio a terra.

RUOTE: Modificate Ie ruote, stampandole in resina più larghe ed appiattite. Ho aggiunto il cir-cuito dei freni sui carrelli SILURO: E' stato modificato, aggiungendo Ie due eliche per-pendicolari e l'impennaggio sta-bilizzante in legno che, una voIta in acqua, si staccava. NOTE STORICHE: Aereo parti-colarmente caro allo scrivente. Conoscevo personalmente il Tenente (poi Capitano) pilota Ottone SPONZA. Dopo lunghe

ricerche sono riuscito a trovare i numeri del'aereo B2-02. L'aereo venne consegnato nuovo di fab-brica il giorno 9 aprile '44. Rim-piazzava quello perso nel disa-stroso trasferimento del reparto il giorno 6 aprile '44, quando gli equipaggi vennero attaccati da formazione nemica sulla rotta che doveva portarli a Perugia, trampolino di lancio per l'opera-zione ideata. Furono intercettati per informazioni pervenute agli alleati da traditori, che, succes-sivamente. a guerra finita, se ne vantarono (i Sottuff. Anghinelli e Di Maio). Perirono complessi-vamente ventisette tra piloti, graduati e specialisti, e vennero persi sette aerei. L'azione venne rinviata alIa notte del 10 aprile. Per la rada di Nettuno, al fine di attaccare naviglio nemico, parti-rono cinque equipaggi: Faggioni, Valerio, Bertuzzi, Pandolfo e Sponza. Quest'uItimo equipag-gio era formato da: S. Ten. Giu-

Ruotino autocostruito

Ruota nuova in resina

L'abitacolo assernblato con visibile il rullo per l'antenna aerea

Vista del vano equipaggio e vano carico

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liani, secondo pilota, Av. Sc. Facchin, motorista, Av. Sc. Aghito, marconista, 1° Av. Traditi, armiere

(gli ultirni tre, all'atto della stesura ancora viventi e lucidi). Nell'azione venne abbattuto l'aereo di Faggioni, comandante del Re-parto. “A quota di sgancio venne colpito ripetutamente a destra nella fusoliera, all'ala e motore destro e al timone di direzione mettendolo fuori uso. Sgancio e viro di alettoni, perche la peda-liera era ormai inservibile, dando “+200” al motore centrale sfio-rando quasi Ie alberature delle navi, il poppino era esploso e la rastremazione del'ala era in fiamme, I'altra semiala mostrava un gran buco che scopriva Ie

centine, nella fusoliera si vede-vano il cielo ed il mare al posta del grande serbatoio del carbu-rante dopo alcuni minuti di volo malconcio, viro per nord tenen-domi sui cinquanta metri di quo-ta, un caccia nemico con faro ci stava puntando, guidato forse dalle fiamme. Fuori i flap, giù Ie manette dei due motori, via i contatti della messa in moto, e Ie grandi onde vennero incontro. Pronti all'impatto. L'aereo sfrigo-lando si infila spanciando dentro un 'enorme onda spumeggiante, che lo inghiotte e subito lo rispu-ta tutto intero; galleggiava in quiete al centro di una larga chiazza di carburante, ma la benzina prudeva e macerava la pelle; l'armiere Traditi si lamentava per una gamba spezzata, Sponza a-

veva il braccio destro insensibile e inerte, il secondo Giuliani ave-va sbattuto la testa e non con-netteva quasi più il battellino si gonfiò con la bombola automati-ca e si affloscio’ subito perche forato da proiettile; dopo un' ora vennero raggiunti da un mezzo da sbarco americana.”(Tratto da Nato per volare di O. SPONZA Giorgio Apostoli Editore). Furo-no tutti catturati; tranne Traditi ferito, vennero inviati prima a Napoli e poi a Posillipo. E qui comincia un'altra storia. II repar-

La radio

Vista laterale con Ie antenne nuove, la tendina sul vetro, l'inclinazione della gobba e relative palpebre per la copertura della mitragliatrice dorsale, Ie pro-

lunghe degli scarichi tipo Wellington

Vista frontale con Ie prese d'aria sulle ali, il cavo di rinforzo alare e i supporti degli scarichi

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to con il nome"Gruppo Aerosiluranti Carlo Faggioni" comandato dall'asso Marino Marini, continuo a battersi fino alla fine della guerra riportando ulteriori successi. La Matricola militare e’ ipotizzata dai cinque aerei revisionati alla Reggiane dall'agosto 43 al aprile 45, e poi passati alla Agusta per modifiche (Mm. 21746, 22529, 25381, 21345, 22384)

Veduta inferiore con Ie modifiche degliscarichi, g1i anelli per l'ancoraggio aterra e l'omissione della gondola ven-trale

Semiala con l'aggiunta dei longheronialari in legno e l’altra con l'aggiunta deiserbatoi della benzina e quello più pic-colo dell'olio

II siluro con l'impennaggio modificato e l'aggiunta delle eliche contrapposte

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ME 109 G'14 "6 BIANCO" Ten. Leandro BONARA 12 febbraio ‘45

6a Squadriglia 2° Gruppo Scala 1:72 (Ditta Sconosciuta)

Modello ricevuto in regalo, mancante di un alettone posteriore, di un carrello, delle relative ruote, della copertura delle stesse e del ruotino di coda. II tutto e state ricostruito integralmente con resi-na.

NOTE STORICHE: Precipitato dopo combattimento aereo, pur-troppo l'altezza era tanto bassa che non poté lanciarsi col para-cadute. II pilota decedette nello schianto al suolo.

ME 163 KOMET LIMBERG SCALA 1:72  

Modello dopo la sverniciatura e le parti mancanti ricostruite in resina

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MODELLO RlCEVUTO IN REGALO GIA ' DIPINTO NOTE STORICHE: Nel gennaio '45 il comando della Luftwaffe offre al Maggiore Visconti la possi-bilità di addestrare al pilotaggio un nucleo di piloti italiani sui nuovi aerei a razzo. Aderendo a tale iniziativa, oltre a Visconti parteciparono al corso anche i seguenti ufficiali e sottufficiali piloti: Ro-betto, Zuccarini, Stramese, Biron, Morandi, Storchi, Jellici, Di Lollo, Svanini, Billi, Veronesi, Tosello, Scarpa, e Cavicchioli. L'addestramento si tenne nel campo di Rangsdorf, nel Brandemburgo, vici-no a Berlino. Iniziò dapprima pilotando degli alianti, con ali sempre pili piccole, per arrivare ad un esibizione finale, davanti al Generale A. Galland, sostenuta dal Maresciallo Billi. Motivi di carattere bellico, impedirono ogni possibilità di impiego. Successivamente i piloti rientrarono in Italia, dopo aver prestato giuramento di segretezza in merito all'addestramento attuato.

 Alcuni dei piloti del 1° Gruppo Caccia ripresi in Germania durante I'addestramento per il pilotaggio dei Komet

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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PIANTINA GENERALE DELL'ITALIA CON LA DISLOCAZIONE DELLE BASI DELL'AERONAUTICA NAZIONALE REPUBBLICANA

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PIANTINE DELLE BASI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

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IMMAGINI RACCOLTE PRESSO IL MUSEO DELL'ARIA CARRARA S.GIORGIO (PD)

"NIDO DELLE A QUILE" UNICO MUSEO IN ITALIA DOVE UNA SALA E' STATA INTERAMENTE DEDICATA

AI COMBATTENTI DELL 'AERONAUTICA NAZIONALE REPUBBLICANA

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L 'autore ritratto vicino all'uniforme di volo del Capitano Pilota Ottone SPONZA il 16 aprile 2000

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Per concludere questa lungo lavoro, e per rendere il giusto tributo a quanti combatterono sotto Ie insegne della R.S.I., credo che riprodurre una foto del Magg. Adriano VISCONTL in rappresentan-

za di tutti i combattenti dell'A.N.R. sia il meglio da fare. La foto è esposta nel salone d'onore della Smithsonian Institution a Washington (USA).

Sono raffigurati gli assi del cielo della 2 a Guerra Mondiale. Per l'Italia il Magg. Pilota Adriano VI-SCONTI ed il Cap. Franco BORDONI BISLERI della Regia Aeronautica.

Perfino I'avversario di ieri seppe rendere onore e gloria ai combattenti del Nord.

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