CARLO CONTESSO E LE SUE VARIOPINTE ARCHITETTURE · 2011-03-10 · 3 P rendo spunto da un libretto...

10
CARLO CONTESSO E LE SUE VARIOPINTE ARCHITETTURE Elvira Grassi | Oblique Studio 2011 contesso_intervista_10mar11:Layout 1 10/03/2011 18.11 Pagina 1

Transcript of CARLO CONTESSO E LE SUE VARIOPINTE ARCHITETTURE · 2011-03-10 · 3 P rendo spunto da un libretto...

Page 1: CARLO CONTESSO E LE SUE VARIOPINTE ARCHITETTURE · 2011-03-10 · 3 P rendo spunto da un libretto che sto leg-gendo in questi giorni per aprire l’intervi-sta a Carlo Contesso, garden

CARLOCONTESSOE LE SUEVARIOPINTE ARCHITETTURE

Elvira Grassi | Oblique Studio 2011

contesso_intervista_10mar11:Layout 1 10/03/2011 18.11 Pagina 1

Page 2: CARLO CONTESSO E LE SUE VARIOPINTE ARCHITETTURE · 2011-03-10 · 3 P rendo spunto da un libretto che sto leg-gendo in questi giorni per aprire l’intervi-sta a Carlo Contesso, garden

Carlo Contesso e le sue variopinte architettureElvira Grassi © Oblique Studio 2011

Tutte le foto e i soggetti ritratti sono di Carlo ContessoIn copertina, ritratto di Carlo Contesso; (a destra) assonometria di un giardino di Notthing Hill,

Londra, con sotto il render dello stesso giardino;

A pag. 3 un dettaglio del giardino espositivo ’a Vucchella in Toscana, con una seduta ricavata da

un antico letto in ferro francese, tessuti etnici africani e, nell’alzata di legno, delle melagrane.

A pag. 4 una Rosa ‘Stanwell Perpetual’ prima, durante e dopo la visita delle cetonie.

A pag. 5 un Geranium pratense ‘New Dimension’, con sullo sfondo un Loropetalum chinense f. rubrum

‘Fire Glow’ a foglie porpora e le infiorescenze verde acido dell’Alchemilla mollis.

A pag. 6 (in alto) bordo misto con erbacee perenni (Stachys, Sedum, Hemerocallis, Oenothera,

Tradescantia, Rosa ‘Mutabilis’, Lychnis e Macleaya) e (in basso) graminacee (Nassella tenuissima).

A pag. 7 (in alto) elevazione di un giardino di Londra con sotto il render della planimetria dello stesso

giardino; (in basso) planting plan di un giardino del Kent.

A pag. 8 (in alto) prospettiva di un giardino del quartiere Chelsea di Londra; (in basso a sinistra) planimetria

del giardino di Chelsea e (in basso a destra) dettaglio dello stesso giardino.

A pag. 9 l’Hemerocallis ‘Snowy Owl’ con dietro una piattabanda di camomilla a fiore doppio.

A pag. 10 una Oenothera oeothera ‘Apricot Delight’.

contesso_intervista_10mar11:Layout 1 10/03/2011 18.11 Pagina 2

Page 3: CARLO CONTESSO E LE SUE VARIOPINTE ARCHITETTURE · 2011-03-10 · 3 P rendo spunto da un libretto che sto leg-gendo in questi giorni per aprire l’intervi-sta a Carlo Contesso, garden

3

P rendo spunto da un libretto che sto leg-gendo in questi giorni per aprire l’intervi-sta a Carlo Contesso, garden designer,

architetto del verde, penna sopraffina delCorriere della Sera e del mensile Gardenia. Sitratta dell’incipit di L’anno del giardiniere delceco Karel Čapek (Sellerio) che recita così: “Igiardini si possono creare in diversi modi; ilmigliore è assumere a questo scopo un giardi-niere. Il giardiniere vi pianta ogni genere dibastoncini, verghe e scopette, e dice che sonoaceri, biancospini, sambuchi, alberi ad altofusto, alberi a medio fusto e altre specie botani-che; poi vanga il terreno, lo rivolta e lo livellanuovamente; con il catrame crea i vialetti, con-ficca qui e lì nella terra delle foglie avvizzite,dicendo che sono perenni; sparge nel futuroprato dei semi che chiama loietto inglese e agro-stide, coda di volpe, covetta e cedolina e poi sene va lasciando dietro di sé un giardino marro-ne e spoglio, così com’era il primo giorno dellacreazione del mondo, ma vi raccomanda diannaffiare ogni giorno accuratamente tuttaquella terra e, quando spunterà l’erba, di farmettere la sabbia sui vialetti. Bene”.

Come si crea un giardino?Osservando cosa cresce bene in quella zona,cosa c’è già nel nostro appezzamento e intorno.Osservando lo spazio, il terreno, l’arco che com-pie il sole nel cielo e la qualità della luce, dadove soffiano i venti principali. Guardando cosasi vede dal giardino, e quanto o cosa se ne vedràdall’esterno.Ascoltando e interpretando le voci di chi già viabita, di chi lo abiterà e talvolta anche quelle deivicini: richieste, necessità e desideri, tenendo pre-sente che tra gli abitanti del giardino vi sonobipedi, pennuti, quadrupedi, insetti e quant’altro.Liberando lo spazio da strutture o piante sbaglia-te senza forzar troppo la mano: far cambiare ilterreno per poter coltivare acidofile su suoli cheacidi non sono, o estirpar alberi ed arbusti perseguire una moda non è abbellire un giardino, èviolentarlo.Giocando con fantasia, cercando il giusto equili-brio tra il rispetto del genius loci, il buon senso,ed i sogni.

Come e quando è nata la sua passione per lepiante e l’architettura dei giardini? L’ha ereditata

contesso_intervista_10mar11:Layout 1 10/03/2011 18.11 Pagina 3

Page 4: CARLO CONTESSO E LE SUE VARIOPINTE ARCHITETTURE · 2011-03-10 · 3 P rendo spunto da un libretto che sto leg-gendo in questi giorni per aprire l’intervi-sta a Carlo Contesso, garden

da qualcuno in famiglia o è ve -nuta da sé?Con la passione per piante edanimali credo d’esserci nato. Miamadre ricorda con un sorriso cheinvece che “mamma” la mia pri -ma parola fu “curu curu”, ilverso dei colombi in segnatomidalla balia sul balcone di Napoli.Mi è sempre piaciuto informarmie disegnare, modellare, accostarevari materiali, curare il dettaglio.Sono fortunato, trovo facile im -maginare lo spazio tridimensio-nalmente, come organizzarlo eviverlo. Progettare giardini èvenuto da sé.

Parliamo del suo percorso distudi: ho letto che si è laureatoalla Greenwich University, co -me mai ha scelto l’Inghil terra enon l’Italia?L’astro dei giardini italiani habrillato di luce propria fino ametà Settecento, poi ha mo -strato bagliori di riflesso. Quel loinglese è sorto successivamente,ma continua a splendere piùforte che mai. In Gran Bretagnala cultura del giardino – checomprende progettazione, orti-coltura e l’attenzione da parte dipubblico e istituzioni – è a un

livello differente della nostra,noi abbiamo altre qualità.Inoltre, i loro atenei hanno unapproccio ben organizzato ecompleto, che affianca a un’ec-cellente preparazione teoricavaste esperienze pratiche, indi-spensabili ove si ha a che farecon esseri viventi, cli ma, geo-morfologia, e quan t’al tro; assaipiù che in architettura ove lospazio (temperatura, luce ecce-tera) è controllato artificialmen-te. Quan do ho deciso di studia-re progettazione nel 1997 nes-sun corso di studi italiano avevatali caratteristiche.

In cosa consiste precisamenteil lavoro del garden designer?Precisamente? L’elenco sarebbenoioso. Aggiungo alla rispostadata alla prima domanda il rap-portarsi con una moltitudine diprofessionisti, fornitori e artigia-ni, che va dai geologi ai fabbri,

dai tecnici per il filtraggio delleacque agli architetti, agronomi echi più ne ha più ne metta. InItalia, bisogna inoltre armarsi diun’infinita pazienza con alcunidei suddetti professionisti checredono di saper progettare giar-dini pur non avendone le com-petenze e, di norma, fan dannigravosi da sistemare.

Qual è stato il primo giardinoche ha progettato e realizzato?Prima della laurea: a otto annifeci un orto in miniatura in unvecchio vaso di coccio, divi-dendo in aiuole regolari i semirubati dalla mangiatoia diSansone, il canarino di casa.Quando spuntarono ne fuiorgogliosissimo, anche se nelgiro di settimane la colza sof-focò tutto il resto, insegnando-mi a considerar bene le dimen-sioni delle piante a maturità.Dopo la laurea, sono stati due

Un sepalo, un petalo, e una spinain un comune mattino d’estate –un fiasco di rugiada, un’ape o due,una brezza – un frullo tra gli alberi –e io sono una rosa!

Emily Dickinson, 19

4

contesso_intervista_10mar11:Layout 1 10/03/2011 18.11 Pagina 4

Page 5: CARLO CONTESSO E LE SUE VARIOPINTE ARCHITETTURE · 2011-03-10 · 3 P rendo spunto da un libretto che sto leg-gendo in questi giorni per aprire l’intervi-sta a Carlo Contesso, garden

5

contesso_intervista_10mar11:Layout 1 10/03/2011 18.11 Pagina 5

Page 6: CARLO CONTESSO E LE SUE VARIOPINTE ARCHITETTURE · 2011-03-10 · 3 P rendo spunto da un libretto che sto leg-gendo in questi giorni per aprire l’intervi-sta a Carlo Contesso, garden

6

allo stesso tempo: il giardino diun postino in un piccolo villag-gio del Kent e, a Londra, quel-lo della dimora del grande ca -po della Goldman-Sachs, nelquartiere di Hampstead.

Lavora più in Italia o all’estero?Come progettista ora in Italia.

Quando e come ha cominciatoa scrivere per il Corriere dellaSera e Gardenia?Prima di tornare in Italia, nel2004, ci venivo per realizzaregiardini espositivi. In una di que-ste occasioni ho incontrato Mar -gherita Lombardi, collaboratricestorica di Gar denia e cara amica,che m’ha presentato l’alloradirettrice della rivista. Mi chiese-ro un pezzo di prova, è piaciutoe, per mia fortuna, pare continui-no a raccogliere consensi. Per ilCorriere della Sera sono grato

alle pagine di Gardenia e alla miabuona stella. Nell’autunno del2009 ho ricevuto una telefonata

da Alessandro Cannavò, uno deicaporedattori del giornale, con laquale mi chiese se sarei stato inte-ressato a scrivere una piccolarubrica per loro.

Cosa pensa dei periodici spe-cializzati italiani e stranieri?Che differenze ci sono, han noapprocci differenti?Conoscendo a sufficienza solodue lingue potrei dare un pareresolo su quelli italiani, inglesi edamericani, manca tutta la stampacentro e nord europea. In genera-le, tacendo sui periodici di bassalevatura presenti ovunque, direiche il loro approccio rispecchia lacultura del paese in questione...con qualche positiva eccezione.

Sono molto belli gli articoli diGar denia, corredati di foto mera-vigliose, consigli, progetti disegna-ti: ogni dettaglio è curato. Come

contesso_intervista_10mar11:Layout 1 10/03/2011 18.11 Pagina 6

Page 7: CARLO CONTESSO E LE SUE VARIOPINTE ARCHITETTURE · 2011-03-10 · 3 P rendo spunto da un libretto che sto leg-gendo in questi giorni per aprire l’intervi-sta a Carlo Contesso, garden

prepara i suoi pezzi di volta involta?Ringrazio e passo il complimen-to in redazione. Ammiro moltoscrittori e giornalisti di giardi-naggio inglesi come Christo -pher Lloyd: i suoi lavori nonerano solo informativi ma,scritti con brio e humour, pia-cevoli da leggere di per sé.L’ispirazione cambia di volta involta, ma punti fermi sono laricerca (scrivere di giardini èun’altra buona scusa per espan-dere oltre le mie conoscenze) ela fortuna di avere uno splendi-do rapporto con l’illustratore ela redazione. Scritto il pezzofaccio gli schizzi per le viste,che invio con foto di riferimen-to e note esplicative a MassimoDem ma. Visto che spesso uti-lizzo piante inusuali, Mas simoed io comunichiamo un paio divolte, prima che lui dia l’ultima

pennellata ai suoi bellissimiacquerelli. Il pezzo viene quindiimpaginato, ed io rivedo la

prova di stampa per assicurareche foto e didascalie sianocorrette.

Natura e letteratura: autori notihanno scritto di piante e fiori suriviste e quotidiani, pen so allapoetessa Vita Sackville-West chescriveva per l’Ob server e negli anniTrenta, insieme a Harold Ni -colson, ha creato il Sissing hurst,uno dei giardini più visitati d’In -ghilterra; a Margery Fish che harealizzato il giardino a East Lam -brook Ma nor e ha scritto libri, tracui We Made a Garden; a EmilyDickinson, su blime naturalistaoltre che sublime poetessa, creatri-ce di un Her ba rium a soli 14 anni;a Um berto Pasti, giornalista eautore del divertente Giardini e no;ma la lista sarebbe lunghissima. Levengono in mente altri nomi?Beverley Nichols è il primo, ma alui si sommano tanti columnists,

7

contesso_intervista_10mar11:Layout 1 10/03/2011 18.11 Pagina 7

Page 8: CARLO CONTESSO E LE SUE VARIOPINTE ARCHITETTURE · 2011-03-10 · 3 P rendo spunto da un libretto che sto leg-gendo in questi giorni per aprire l’intervi-sta a Carlo Contesso, garden

scrittori e bloggers, inglesi e no. In generale, leggen-do per piacere preferisco trovarmi inaspettatamen-te in un giardino, come quando la Blixen raccontadell’unica peonia sbocciata nella sua tenuta in Kenya,piuttosto che tuffarmi in un libro solo sui giardini.

In questo periodo a cosa sta lavorando?A tre giardini molto differenti: uno in un oliveto terraz-zato che si affaccia sulla costa ligure, un altro appolla-iato tra i colli Sabini, quelli del famoso ratto, ed ungiardino abbandonato a Washington. Continuo a im -brattar carte in Italia e a sudar al mio dottorato in Usa,dove insegno in un laboratorio di scienze ambientali.

Qual è il suo giardino preferito?Sissinghurst Castle, senza dubbio. Quando vivevolì vicino ci andavo spesso e ci torno ogni volta chesono in Uk, è come passeggiare in una favola.

Concludo chiedendole due consigli: il titolo diun libro che ama particolarmente, e il nome diqualche pianta da vaso per un terrazzo di Romasu cui batte il sole praticamente tutto il giorno.Cats in May di Doreen Tovey, Birds, Beasts andRelatives di Gerald Durrell, Out of Africa di KarenBlixen. Lo so, ho esagerato, ma… Per la terrazza

romana assolata: la scultorea Agave americana‘Mediopicta Alba’ (assicurandosi che le sue spinesiano fuori portata di bambini e cagnolini), il pro-fumatissimo Jasminum azoricum su una parete opergola, Verbena bonariensis da coltivare con agliornamentali (Allium christophii eccetera) in grossefioriere con lavande, rosmarini, cisti, tulipani bota-nici e il candido Convolvolus cneorum, e dei beipelargoni regali e aranci amari in vasi di coccio.Buon giardinaggio!

8

contesso_intervista_10mar11:Layout 1 10/03/2011 18.11 Pagina 8

Page 9: CARLO CONTESSO E LE SUE VARIOPINTE ARCHITETTURE · 2011-03-10 · 3 P rendo spunto da un libretto che sto leg-gendo in questi giorni per aprire l’intervi-sta a Carlo Contesso, garden

9

contesso_intervista_10mar11:Layout 1 10/03/2011 18.12 Pagina 9

Page 10: CARLO CONTESSO E LE SUE VARIOPINTE ARCHITETTURE · 2011-03-10 · 3 P rendo spunto da un libretto che sto leg-gendo in questi giorni per aprire l’intervi-sta a Carlo Contesso, garden

10

contesso_intervista_10mar11:Layout 1 10/03/2011 18.12 Pagina 10