Caritas io du · Periodico della Caritas di Bolzano-Bressanone per i volontari e le ... che vanno...

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Caritas io&du 05/2017 1 Informationsblatt der Caritas Bozen-Brixen für Freiwillige und Pfarrcaritas-Mitarbeiter 05/2017 Periodico della Caritas di Bolzano-Bressanone per i volontari e le Caritas parrocchiali Domenica della Carità Pfarrcaritas im Einsatz Coffee to help Freiwilligenmesse Sondernummer 03 zum „Caritas“ Nr. 02 2017 (viermonatliche Erscheinung) I.R. Caritas io & du

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Informationsblatt der Caritas Bozen-Brixen für Freiwillige und Pfarrcaritas-Mitarbeiter 05/2017Periodico della Caritas di Bolzano-Bressanone per i volontari e le Caritas parrocchiali

Domenica della CaritàPfarrcaritas im EinsatzCoffee to helpFreiwilligenmesse

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Inhalt I Contenuto

Care lettrici, liebe Leser,

„Auf dein Wort hin: christlich, mutig, solida-risch”: Das pastorale Jahresthema spricht uns alle direkt an. Jede Pfarrei und kirchliche Gemeinschaft, sagt Bischof Ivo, soll sich in diesem neuen Arbeitsjahr „intensiv mit der Frage auseinandersetzen: Woran erkennt man, dass bei uns die Schwachen und Hilfesuchenden an erster Stelle stehen? In jeder Pfarrei soll es eine Arbeitsgruppe (Pfarrcaritas) ge-ben oder zumindest einige Personen, die sich dieser Fra-ge annehmen“. Jede Pfarrei soll „zumindest einen klaren und nachhaltigen Schritt der Erneuerung setzen“. „Welche Schritte sind bei uns konkret möglich zu einem einfachen, verantwortbaren und solidarischen Lebensstil?“

Il vescovo, nel presentare il tema annuale, ha ricordato che la Caritas è in buona parte la “carta d’identità della nostra Chiesa locale”. Attenzione: con questo non ha voluto cari-care la Caritas diocesana e le Caritas parrocchiali di chissà quali nuovi compiti. L’appello è rivolto alla comunità cristiana tutta intera, affinché riconosca che la sua identità è il riflesso dell’identità di Dio e che “Dio è amore” (Deus caritas est). L’identità di Dio e del cristiano è l’amore (la carità). L’identità cristiana non è minacciata da elementi esterni. Quando ri-schia di venir meno è solo per mancanza di amore.

Paolo Valente Direttore Caritas I Caritas-Direktor

Editorial I Editoriale Storia di copertina

“Tutti prima o poi siamo chiamati a confrontarci, talvolta a scontrarci, con le fragilità e le malattie nostre e altrui”. Ce lo ha ricordato papa Francesco nel giugno dell’anno scorso. “E quanti volti diversi – aggiungeva – assumono queste esperienze così tipicamente e drammaticamente umane! In ogni caso, esse pongono in maniera più acuta e pressante l’interrogativo sul senso dell’esistenza”. Malgra-do la malattia sia un’esperienza così tipicamente umana, denuncia Francesco, “si ritiene che una persona malata o disabile non possa essere felice, perché incapace di realiz-zare lo stile di vita imposto dalla cultura del piacere e del divertimento”. Stile di vita è proprio il tema diocesano di quest’anno pastorale che è riassunto nella formula: “Sulla tua parola: coraggiosi, cristiani, solidali”.

Foto di copertina Archivio Caritas

Titelgeschichte I Storia di copertinaDisagio psichico ...........................................................2-3

Caritas aktuell I Attualità CaritasInterview mit Veronika Fliri ...............................................4

Pfarrcaritas spezial I Speciale Caritas parrocchialiPfarrcaritas engagiert sich für psychisch Kranke .............5L’attuazione del Sinodo continua .....................................6

youngCaritasCoffee to help ..................................................................7Rezept aus dem CaritasCafè ..........................................7Giornata mondiale dell’alimentazione ...............................8Spannendes Auslandspraktikum .....................................8

Schaufenster I VetrinaRaccolta degli indumenti usati .........................................9Caritas in veritate .............................................................9Lichtenburg: Theologischer Tag ..................................... 10Giornata mondiale contro l’Aids ..................................... 10Neuigkeiten bei Missio ................................................... 10Fiera del volontariato ..................................................... 11Der unsichtbare Klient ................................................... 11Nuova collaboratrice a Bressanone ............................... 11

Save the date .............................................................. 12

Disagio psichicoPerché ci riguarda?

Una realtà che ci chiede ogni giorno di essere coraggiosi, cristiani e solidali è quella della malattia psichica. Ci riguarda? Eccome!Nell’Unione Europea si calcola che ci siano almeno 50 milioni di persone che soffrono di disturbi psichici. In Alto Adige, l’anno scorso, i servizi sanitari hanno seguito, in questo campo, 18.500 persone. Circa il quattro per cento della popolazione. Più di tremi-la i pazienti ricoverati in strutture ospedaliere. Stiamo parlando di situazioni differenziate, che vanno dalla depressione alla sindrome da burnout, dai disturbi ossessivi-compulsivi alle psicosi. Alcune persone vivono situazioni cosiddette “multiproblematiche”, cioè assommano malattie diverse oppure soffrono anche di qualche forma di dipendenza. Ma diciamo anche che secondo studi scientifici internazionali un terzo della popolazione, nel corso della sua vita, soffre almeno una volta di un problema psichico. Ecco dunque che, come ripetiamo anche quest’anno, “la povertà è più vicina di quanto pensi”. La Domenica della Carità 2017 si celebra il 19 novembre in tutto il mondo come “Giornata mondiale dei poveri”. Proprio perché “la povertà è più vicina di quanto credi”, abbiamo scelto di aprire gli occhi sulla particolare realtà dei nostri fratelli che soffrono di un disturbo psichico (a volte siamo noi stessi a soffrirne).

Bisogni da conoscereIl nostro sistema sanitario offre molte risposte, tuttavia resta molto da fare. Il personale è insufficiente, serve un coordinamento tra aspetti sociali e sanitari, non sono sempre chiare le competenze, così i pazienti si sentono trattati al di sotto delle loro necessità.

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Ma non è solamente una responsabilità dei servizi pubblici. Tutta la società è chiamata a interrogarsi sulle cause e sulle possibili ri-sposte a certe situazioni. Innanzitutto va ricordato che i malati in generale hanno diritto a una particolare protezione. È dovere della società permettere loro di vivere nella dignità. Quindi: possibilità di cura, assistenza materiale, piena partecipazione alla vita socia-le. Quest’ultimo punto in particolare interpella tutti noi: eliminare lo stigma, il pregiudizio, la discriminazione. La qualità della vita delle persone che soffrono di malattie psichiche dipende dalla capacità di accoglienza della società. Dipende anche da quanto le nostre comunità sono davvero “coraggiose, cristiane, solidali”.

Impegno CaritasLa nostra Caritas diocesana offre diverse occasioni di impegno per tutti. Ne citiamo alcune: il Centro diurno di Merano che da oltre vent’anni è luogo di incontro per persone che soffrono di disagio psichico; la Consulenza psico-sociale di Silandro che offre ascolto a centinaia di persone con problemi di dipendenza; la malattia psi-chica è presente nei servizi offerti a Merano da Assistenza domici-liare, Mosaic (autismo) e Integra (inserimento lavorativo); si occupa-no della questione gli operatori della Consulenza uomini, i volontari del Sostegno al telefono (Telefonseelsorge) e del servizio Hospice, riflettendo insieme ad altri anche sul tragico fenomeno dei suicidi.Tutti, nella nostra società, possono fare qualcosa. In primo luogo avere rispetto delle persone, cancellare tabù e forme di pregiudizio che provocano emarginazione, aprire gli occhi sulle povertà che ci circondano, attivare reti di aiuto di vicinato e condivisione.

Condivisione come stile di vitaC’è materiale abbastanza per celebrare “non a parole ma con i fat-ti” la Giornata mondiale dei poveri ovvero la Domenica della Carità del 19 novembre, “sulla sua parola, coraggiosi, cristiani e solidali”? Ci pare proprio di sì. Facciamolo però nello stile che ci suggerisce papa Francesco: “Non pensiamo ai poveri – scrive nel suo messaggio per la Giorna-ta – solo come destinatari di una buona pratica di volontariato da fare una volta alla settimana, o tanto meno di gesti estemporanei di buona volontà per mettere in pace la coscienza. Queste espe-rienze, pur valide e utili a sensibilizzare alle necessità di tanti fratelli e alle ingiustizie che spesso ne sono causa, dovrebbero introdurre ad un vero incontro con i poveri e dare luogo ad una condivisione che diventi stile di vita”. pv

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Unter diesem Motto wird am 19. November in südtirols Pfarreien der Caritas-Sonntag begangen. In den Mittel-punkt des heurigen Caritas-Sonntags werden Personen mit psychischen Problemen gestellt. Die Gemeinschaft wird dazu aufgerufen, es der Caritas und Pfarrcaritas gleich zu tun und Menschen in ihrer seelischen Not zu helfen. Dabei geht es vor allem darum zuzuhören, zu ermutigen und zu begleiten.Auch durch eine Spende kann den Betroffenen geholfen werden, ihren Faden im Leben wiederzufinden. Dies kann über die Kirchensammlung am Caritas-Sonntag während des Gottesdienstes geschehen oder über eine Banküber-weisung unter dem Kennwort „Caritas“.

Caritas-Sonntag und Welttag der Armen 2017„Auf dein Wort hin: mutig, christlich, solidarisch“

Not ist näher als du denkst

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Caritas aktuell

Warum hast du dich dafür entschieden, als Freiwillige für die Integration von Flüchtlingen tätig zu sein?Nachdem ich mit meinem Leben zufrieden bin, aber weiß, dass andere nicht so viel Glück haben, fühle ich mich verpflichtet, et-was zu tun, zu helfen. Diese jungen Menschen sind mit großen Hoffnungen und teilweise grauenvollen Erfahrungen von daheim gestartet und haben schließlich in Mals ein vorläufiges Zuhause erhalten. Trotz der negativen Erlebnisse auf ihrer Flucht haben sie

„Integration verlangt Handeln auf Augenhöhe“

Veronika Fliri ist seit der Öffnung von Haus Ruben, der Flüchtlingsunterkunft in Mals, vor zwei Jahren als Freiwillige aktiv. Sie macht mit den Hausbewoh-nern Sprachkurse und ist ihnen bei der Suche nach Arbeit behilflich.

Integrationspartner unterstützen und begleiten zugewan-derte Flüchtlinge, damit diese Teil unserer Gesellschaft werden. In gegenseitiger Wertschätzung und in Zusam-menarbeit mit möglichst vielen Beteiligten entsteht Aus-tausch auf Augenhöhe. Integrationspartner haben eine Brückenfunktion zwischen dem Flüchtlingshaus, ande-ren Diensten und der Gesellschaft. Veronika Fliri ist eine davon und im folgenden Interview erzählt sie von ihren Erfahrungen während ihrer freiwilligen Tätigkeit.

eine positive Lebenseinstellung, nehmen vieles gelassen hin. Das bewundere ich an ihnen. Wenn wir auf sie zugehen und uns ver-ständigen können, dann entstehen persönliche Gespräche, Ver-trauen wird aufgebaut.

Wie hast du Kontakt zu den Flüchtlingen aufgenommen, die aus dem Haus Ruben ausziehen mussten? Haben sie deine Hilfe gleich angenommen?Ich habe als Deutschlehrerin im Haus Ruben angefangen und bin dann für viele weitere Hilfstätigkeiten Ansprechpartnerin für die Caritasmitarbeiter und die Flüchtlinge geworden, ich habe sozu-sagen einen gewissen „Mama“-Status erworben. Von einigen der ausgezogenen Flüchtlinge werde ich immer noch bei Problemen kontaktiert. Ich merke, meine Unterstützung wird geschätzt und angenommen.

Welches sind deine Aufgaben?Dem Jüngsten im Haus habe ich über unermüdliche Telefonate ge-holfen, eine Lehrlingsstelle zu finden. Als er dann ausziehen muss-te, habe ich ihm in meiner Wohnung eine Unterkunft geboten. Da-durch war ich bei den Behördengängen maßgeblich eingespannt, habe mich um die Registrierung gekümmert, Adressenänderung beim Sanitätssprengel, dem Arbeitsamt und der Bank. Außerdem wurde immer wieder Rücksprache mit dem Arbeitgeber gehalten und es waren Erklärungen zum Arbeitsvertrag, für die Versicherung und die Post notwendig. Auch versuche ich meinen Schützlingen europäisches Verhalten und Pflichten zu erklären und nahezubrin-gen (Pünktlichkeit, Mülltrennung, Tischmanieren, Fahrkartenent-wertung, Frauen respektieren und nicht schlagen). Diese Themen sind nicht nach Wichtigkeit geordnet, aber in unseren Gesprächen kommen wir immer wieder zu Vergleichen zwischen Afrika und Eu-ropa. Dabei geht es nicht ums Werten, was besser oder schlechter ist, sondern was man wissen und beachten muss, wenn man sich für ein Leben hier entscheidet und keine Probleme haben will.

Gibt es ein Erlebnis, das dich besonderes berührt hat?Mein „Flüchtlingsbub“ fühlt sich im Haus wohl und beteiligt sich auch an der Küchenarbeit. Letzthin habe ich ihm ein Foto von unserem Familienfrauenausflug geschickt und prompt hat er ge-antwortet: Super, meine Familie. Er ist stolz auf seine “weißen” Schwestern, vertraut auf ihre Computerkenntnisse, und das Bra-ten von Spiegeleiern hat er von ihnen gelernt. Etwas Besonderes für mich ist der Vertrauensbeweis einer Flücht-lingsfrau, welche mit ihrem Ehemann hier ist und nun nach zwei Jahren endlich ihr erstes Kind erwartet. Ich musste sie zur ersten Untersuchung ins Krankenhaus begleiten, war beim Ultraschall dabei und sie wünscht sich, dass ich, die „Mama“, bei der Geburt mit im Kreissaal dabei bin. Das berührt und ehrt mich. Ich werde Großmama von ihrem Afrikababy, so ihre Aussage.

Würdest du diese Freiwilligentätigkeit anderen Personen weiterempfehlen und warum?Die Arbeit mit Flüchtlingen ist anspruchsvoll. Sie setzt Respekt der Person gegenüber und Verständnis/Rücksicht für andere Kultu-ren, Religionen und Gewohnheiten voraus, aber sie verlangt ein konsequentes Handeln auf Augenhöhe. Nur so kann Integration gelingen. Dafür wird man mit unzählig schönen Momenten, Be-gegnungen und Erkenntnissen belohnt. Und man ist um vieles rei-cher als zuvor! Interview: Sabrina Eberhöfer

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„Das gehört für uns dazu…“ Pfarrcaritas engagiert sich für psychisch kranke Menschen

Ängste, Depressionen und andere Leiden beeinträchti-gen den Alltag von psychisch kranken Menschen oft sehr. Fachdienste und verschiedene Organisationen bieten deshalb Unterstützung und Halt. Darüber hinaus gibt es aber auch viele Freiwillige, die versuchen, diesen Men-schen zu helfen. Eine von ihnen ist Irmgard aus Meran.

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Pfarrcaritas aktiv

Irmgard leitet die Pfarrcaritas in der Pfarrei Maria-Himmelfahrt in Meran schon seit vielen Jahren. Mit vielen kleinen Aktionen unterstützt sie immer wieder andere Men-schen in ihrer Pfarrei, die in Not sind und Hilfe brauchen. Dabei geht es weniger um finanzielle Hilfe, als vielmehr um sozialen Kontakt und die Vermittlung von Informationen zu Fachdiensten, im Sinne von Hilfe zur Selbsthilfe.Eine der vielen Tätigkeiten von Irmgard und ihren Mitarbeitern in der Pfarrcaritas ist der regelmäßige Kontakt zu den Personen mit psychischen Erkrankungen, die in Meran vom Obdachlosenhaus Haus Archè und in der Caritas-Tagesstätte „Tagesclub“ betreut werden. So werden zu besonderen Anlässen wie Weihnachten, Ostern, den Geburtstagen immer wieder kleine Feste organisiert, bei denen Irmgard schon seit vielen Jahren mithilft. Schön war für Irmgard zu sehen, wie sehr die Besucher vom Tagesclub sich für ihre beiden Fotovorträge über ihre Pilger- und Solidaritätsreisen nach Äthiopien interessierten oder beim gemeinsamen Brotba-cken mit dabei waren. Auch die Öffnung der Bar in der Pfarrstube nach dem Gottesdienst am Sonntag ist Irmgard sehr wich-tig. Das Cafè der Pfarrstube ist jeden Sonntag mithilfe engagierter Freiwilliger der Pfarrei, als Ort der Begegnung und der Pflege von sozialen Kontakten, für einige Stunden geöffnet. Dorthin dürfen auch die Bewohner der Wohngemeinschaft psychisch Kranker aus der Nachbarschaft in die Pfarrstube kommen und dort einen Kaffee trinken. Mittlerweile haben auch die Skeptiker ihre Vorbehalte dagegen zurückge-nommen und die Gäste samt ihren Eigenheiten akzeptiert. Das Zusammensein mit Menschen, die psychische Probleme haben, ist manchmal nicht so leicht, auch nicht für die Angehörigen. „Auch wenn man nichts an der oft belastenden Situation ändern kann, genügt oft ein netter und freundlicher Gruß, eine ehrliche Frage wie es geht oder eine Umarmung, um anderen Menschen eine kleine Freude zu machen und sie zum Lächeln zu bringen. Das gehört für uns dazu“, sagt Irmgard zufrieden. kt

Irmgard ist für die Pfarrca-ritas vielfältig im Einsatz.

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Speciale Caritas parrocchiali

Cinque anni per cinque ambiti di azione L’attuazione del Sinodo continua

Come sottolinea il Vescovo nel suo di-scorso: “Nell’attuazione del Sinodo per questo anno di lavoro in primo piano sta l’ambito d’azione dello stile di vita cristiano. Al nu-mero 490 il nostro Sinodo diocesano dice: ‘La Chiesa considera il servizio al prossimo importante al pari della liturgia, dell’annuncio e della crescita delle comunità cristiane’. E subito dopo al numero 491: ‘La Chiesa locale tutela i poveri e i deboli, in modo particolare quando l’opinione pubblica si mostra loro ostile. Ci impegniamo per una cultura di accoglienza sensibilizzando la popolazione in questo senso per un confronto critico con l’attuale modello di svi-luppo economico’. Impegnarsi dunque per una cultura dell’acco-glienza e per uno stile di vita cristiano, che non si fermi solo alle parole, ma si traduca in fatti. (…) Lo stile di vita cristiano inizia con il riconoscimento della profonda solidarietà tra tutti gli uomini. Dio stesso si è donato in questa solidarietà.” Cristiani nello stile, corag-giosi nell’annuncio e solidali nelle relazioni con gli altri. Per poter accompagnare al meglio le parrocchie in questa fase di attuazione dei provvedimenti, l’Ufficio pastorale ha messo a di-sposizione – in collaborazione con i vari uffici della Diocesi – sul sito internet diocesano sotto la voce “attuazione del Sinodo” del-le schede di lavoro da usare a vari livelli. Ogni scheda contiene il provvedimento da attuare, l’ufficio che ne è responsabile, brani biblici per approfondire la tematica, una panoramica su quello che succede in Curia e infine alcuni punti su come poter impostare

Il Vescovo Ivo Muser ha presentato ai partecipanti del Convegno pastorale diocesano dodici punti programmatici. Due punti centrali del suo discorso – il primo posto che spetta ai deboli e alle per-sone in cerca d’aiuto e il tema dei profughi – chiamano direttamente in causa la Caritas e si colle-gano direttamente al tema diocesano, che quest’anno mette al centro delle riflessioni della nostra Chiesa locale proprio lo stile di vita cristiano.

il lavoro nelle parrocchie e i contatti ai quali rivolgersi per poter richiedere aiuto.Questo il desiderio espresso dal nostro Vescovo: “Ogni parroc-chia e comunità ecclesiale in questo anno di lavoro si dovrebbe confrontare seriamente con la domanda: Come si riesce a capire che da noi i deboli e coloro che sono in cerca di aiuto stanno al primo posto? In ogni parrocchia dovrebbe esserci un gruppo di lavoro (Caritas parrocchiale) o almeno alcune persone, che si oc-cupano di questa questione. Ogni parrocchia in questo anno di lavoro dovrebbe attuare almeno un passo chiaro e sostenibile di rinnovamento, affinché l’esempio di Gesù venga reso più visibile nelle nostre comunità. Concretamente, quali passi sono possibili da noi per uno stile di vita semplice, responsabile e solidale?”Il mandato di quest’anno, dunque, è chiaro: mettere al centro delle nostre parrocchie l’animazione alla carità, riscoprire il contatto con i più deboli per far nascere relazioni profonde e vere, che non si fermino alla mera distribuzione di beni di prima necessità. Iniziative queste che sicuramente sono importanti e urgenti, ma che hanno bisogno di altrettante azioni che mirino ad un cambiamento del no-stro pensiero e del nostro modo di vivere. Mettere al centro i poveri non è un optional e non può nemmeno essere un alibi: deve essere il centro della nostra attenzione, affinché nascano esperienze, dice papa Francesco, che possano “introdurre ad un vero incontro con i poveri e dare luogo ad una condivisione che diventi stile di vita”. bh

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L’iniziativa Coffee to help permette di fare beneficienza semplicemente servendo una tazza di caffè! Partecipare all’iniziativa è semplice, youngCaritas mette a disposizi-one gratuitamente tutto il materiale necessario: le tazzi-ne di carta biodegradabile, lo zucchero, il materiale in-formativo e il box per le offerte. Resta solo da preparare il caffè, il the o un dolce e servirli in cambio di una libera offerta.

Tutti possono organizzare un Coffee to help: gli studenti duran-te un evento scolastico, i lavoratori nella pausa caffè tra colleghi, i volontari di un’associazione, i negozianti per i loro clienti, un gruppo di amici. Le offerte raccolte attraverso questa iniziativa verranno devolute al progetto Caritas “Regali solidali”. Attra-verso l’acquisto di un regalo solidale, si possono sostenere i progetti Caritas in favore di persone bisognose in Alto Adige e all’estero. Con la scelta di un regalo solidale, decidete voi stessi la destinazione della donazione.

Per organizzare il Coffee to help basta semplicemente contatta-re il CaritasCafè (tel. 0471 304 305, [email protected] ), ordinare il materiale comunicando quante persone intendete coinvolgere e passare a ritirarlo in Via Cassa di Risparmio 1 a Bolzano.Dedicate poi un angolo del negozio, della scuola o della sala e disponete il materiale informativo comunicando la data e l’ora dell’iniziativa, in modo che a tutte le persone risulti chiaro lo scopo benefico dell’iniziativa, perché il caffè non deve essere venduto, ma servito in cambio di una libera offerta! vr

Coffee to help

Schwäbische Kässpätzle

Für den Teig (für 4-6 Personen): Außerdem:

500 g Weizenmehl 150 g Bergkäse

1 TL Salz 150 g Emmentaler

5 Eier (Größe M) 6 kleinere Zwiebeln

220 ml lauwarmes Wasser Etwas Mehl und Butter

Salz Salz, Pfeffer

Spätzleteig: Zutaten für den Teig so lange schlagen, bis Luftblasen entstehen. Teig ca. 10

Min. ruhen lassen. Er sollte sich ziehen lassen, ohne zu reißen. In der Zwischenzeit beide

Käsesorten reiben und mischen. Zwiebeln schälen und in feine Ringe hobeln, Salzwasser

aufsetzen.

Zwiebeln in Mehl wenden und in einer Pfanne mit Butter rösten. Spätzlereibe auf einen Topf

mit kochendem Salzwasser legen. Den Teig mit dem Teigspatel portionieren und langsam

durch die Löcher streichen. Die Spätzle einmal aufkochen lassen, die oben schwimmenden

Spätzle mit einem Löffelsieb herausfischen und abwechselnd mit dem geriebenem Käse und

der Hälfte der Röstzwiebeln in eine Schüssel schichten, salzen und gut pfeffern.

Im vorgeheizten Backofen bei 120 °C Ober-/Unterhitze warm halten. Beim Servieren die

restlichen gerösteten Zwiebeln darübergeben. Mahlzeit!

Das Rezept wurde von den europäischen Freiwilligen Eva und Laura, aus Deutschland, zubereitet.

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youngCaritas im In- und Ausland

Lunedì 16 ottobre è la giornata mondiale dell’alimentazio-ne. youngCaritas vuole porre l’attenzione sulla tematica dello spreco alimentare e sulle sue conseguenze.

Soltanto in Europa vengono sprecate ogni anno 90 milioni di tonnellate di cibo. Questa quantità sarebbe sufficiente a sfama-re due volte tutte le popolazioni della terra che soffrono di fame.Classi scolastiche, gruppi parrocchiali e ragazzi interessati dai 16 anni in su possono contattare le collaboratrici youngCaritas per partecipare alla giornata tematica. Come preparazione i ra-gazzi sono invitati al laboratorio interattivo “Tasty waste”, dove scopriranno notizie, informazioni e fatti concreti sull’alimenta-zione e sullo spreco di alimenti, potranno inoltre poi riflettere e scoprire come ognuno di noi può ridurre lo spreco di cibo e può dare il proprio contributo a combattere la fame nel mondo. I ragazzi parteciperanno infine all’azione che si svolgerà il 16 ottobre presso la youngCaritas, cucinando tutti insieme alimenti donati da mercati e supermercati perché già classificati come scaduti.Per ulteriori informazioni è possibile contattare la collaboratri-ce youngCaritas Nicole Pozzi, [email protected] oppure tel. 0471 304 333. np

Giornata mondiale dell’alimentazione

In einem partizipativen Projekt in Perus Hauptstadt Lima kön-nen die Freiwilligen Jugendliche dabei unterstützen, ihren Alltag zu bewältigen und mit ihnen im Jugendzentrum Musik, Tanz- und Theaterworkshops organisieren. In einem Tageszentrum für Kleinkinder, Schulkinder und Ju-gendliche im Süden Brasiliens besteht die Möglichkeit, das pä-dagogische Betreuungsteam zu unterstützen und dabei Erfah-rungen in der Arbeit mit Kindern verschiedener Altersgruppen zu sammeln. In einer „Summer School“ in Äthiopien können die freiwilligen Praktikanten den Englischunterricht für junge Frauen mitgestal-ten, mit ihnen kreative Handarbeiten machen und dabei helfen, auf dem Feld „anzupacken“. Im bolivianischen Hochland dürfen sie in einer Einrichtung für Kinder und Jugendliche mit einer Behinderung mitwirken und die indigenen Kulturen Quechua und Aymara kennen lernen. Das sind nur einige der spannenden Projekte, bei denen sozi-ales Engagement und Offenheit von Seiten der Teilnehmer ge-fragt sind. Die freiwilligen Praktika zeigen jungen Erwachsenen neue Lebenswelten und motivieren sie, nach ihrer Rückkehr auch in Südtirol im sozialen Bereich aktiv zu werden.Nähere Informationen zum Auslandspraktikum erteilt die youngCaritas-Mitarbeiterin Nicole Pozzi unter Tel. 0471 304 333 oder [email protected]. np

Auch dieses Jahr bieten youngCaritas, OEW und Missio jungen Menschen ab 19 Jahren sowie interessierten Er-wachsenen die Möglichkeit, für einen Zeitraum von min-destens drei Monaten als freiwillige Praktikanten in ei-nem Partnerprojekt im Ausland mitzuarbeiten.

Spannendes Auslandspraktikum

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Das Tageszent-rum für Kinder in Peru ist eines der Partnerprojekte im Ausland, wo freiwillige Prakti-kanten mitarbei-ten können.

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L’11 novembre la Caritas raccoglierà, come ogni anno, indumenti usati, biancheria, borse e scarpe per fare del bene. In molte parrocchie si comincerà con la raccolta già alcuni giorni prima, in modo che i sacchi gialli possano essere caricati e trasportati per tempo nei punti di raccolta. Per la prima volta lo smista-mento e la preparazione per la successi-va vendita di una parte dei vestiti tolti dai nostri armadi avverrà nel nuovo centro di smistamento Revitatex a Egna, dove

persone socialmente svantaggiate tro-vano un impiego nell’ambito di progetti di integrazione. Il ricavato sarà messo a disposizione delle persone bisognose del nostro territorio: sarà utilizzato per il volontariato, per il lavoro nel servizio Hospice, per la Consulenza Debitori, per i progetti di integrazione nel mondo del lavoro e per il fondo di solidarietà per persone in difficoltà. Con il dono degli indumenti usati sarà così dato un so-stegno prezioso, in Alto Adige, a donne,

Raccolta degli indumenti usati Caritas

uomini e bambini in stato di bisogno. Circa 3.000 volontari si sono già resi di-sponibili ad aiutare in prima persona, ma per i diversi posti di carico distribuiti sul territorio nel giorno della grande raccol-ta si stanno ancora cercando persone desiderose di mettersi in gioco. Uomini e donne che hanno intenzione di dare il loro contributo sono invitati a rivolgersi alla Caritas al tel. 0471 304 325 o scrivere a [email protected]. mb

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„Caritas in veritate“

Die Dienststelle Freiwilligenarbeit und Pfarrcaritas organisiert am 24. März 2018 eine halbtägige Pfarrcaritas-Tagung, die gemäß dem diözesanen Jahresthema einigen Aspekten des christlichen Lebensstils gewidmet ist. Unter dem Motto „Auf Dein Wort hin:

christlich, mutig, solidarisch“ möchte auch die Caritas ihren Beitrag zu diesem wichtigen Thema leisten.Ausgangspunkt der Tagung ist die Enzyklika von Benedikt XVI. „Caritas in veritate“, welche die ganzheitliche Entwicklung des Menschen in der Liebe

und in der Wahrheit ins Zentrum stellt und einige Aspekte der Soziallehre der Kirche analysiert. Darin heißt es: „Caritas in veritate ist das Prinzip, um das die Soziallehre der Kirche kreist, ein Prinzip, das in Orientierungsmaßstäben für das moralische Handeln wirksame Gestalt annimmt. Besonders zwei von ihnen möchte ich erwähnen, die speziell beim Einsatz für die Entwicklung in einer Ge-sellschaft auf dem Weg zur Globalisie-rung erforderlich sind: die Gerechtigkeit und das Gemeinwohl.“ Zu dieser Tagung sind alle ehren- und hauptamtlichen Mitarbeiterinnen und Mit-arbeiter in den Pfarreien, alle Interessier-te und diejenigen, die sich aktiv für die Umsetzung dieser Prinzipien einsetzen möchten, eingeladen. Nähere Informati-onen bekommen Sie auf der Homepage der Caritas unter www.caritas.bz.it/mit-helfen/veranstaltungskalender oder unter Tel. 0471 304 330. bh

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Schaufenster I Vetrina

Kaum eine andere biblische Frauenfigur hat eine so spannende, aber auch prob-lematische Wirkungsgeschichte erfahren wie Maria aus Magdala. Ihr Leben und Wirken in der Kirche, aber auch in der Kunst und in der Gesellschaft werden in Anlehnung an den Aufruf von Papst Franziskus, der Maria Magdalena 2016

in den Kirchenkalender aufgenommen hat, beim ersten Theologischen Tag im Bildungshaus Lichtenburg beleuchtet. Theologin Dr. Maria Theresia Ploner ist Professorin für das Neue Testament und Bibelwissenschaften. „Gemeinsam sichten und bewerten wir den biblischen Befund zu Maria aus Magdala. Anhand

einiger Beispiele aus Predigt, Legende und Kunst werden Blitzlichter aus der Wirkungsgeschichte dieser Glaubensfi-gur dargeboten“, erklärt Ploner. Der Theologische Tag findet am Sams-tag, 11. November 2017 von 9 bis 17 Uhr in Nals statt. Info & Anmeldung: www.lichtenburg.it oder Tel. 0471 057100. sk

Maria Magdalena - Eine Provokation für die Kirche?

Theologischer Tag im BildungshausLichtenburg

Siamo ancora qui Giornata mondiale contro l’Aids

Il primo dicembre si terrà per la 30ª volta la Giornata mon-diale contro l’AIDS. Governi, organiz-zazioni e associazioni di tutto il mondo utilizzano questa giornata per richiamare alla solidarietà nei confronti delle per-sone sieropositive e per ricordare che è necessaria una maggiore educazione e assistenza al fine di sconfiggere il

virus dell’HIV. Anche la Caritas coglierà l’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla problematica dell’AIDS e delle persone sieropositive nella nostra terra. Con un momento di preghiera e riflessione assieme al nostro vescovo Ivo Muser e una successiva conferenza stampa seguita da un buffet, presso Casa Emmaus, a Laives, si festegge-

ranno insieme i 20 anni di attività della struttura residenziale per malati di Aids e sieropositivi e i 25 anni di attività nell’accompagnamento e sostegno a persone sieropositive e colpite dall’Aids del servizio Iris. “Siamo ancora qui” è lo slogan scelto per celebrare, insieme, questi importanti anniversari. mb

Neuigkeiten bei MissioPersonalveränderungenPaola Vismara ist mit 1. September 2017 in das Seelsorgeamt gewechselt. Sie wird dort für die kategoriale Seelsor-ge zuständig sein. Das heißt, die Berei-che Migrantes, Sinti und Rom, Kranken-hausseelsorge, Gefangenenseelsorge usw. werden zu ihren Aufgaben gehören.An ihrer Stelle wird P. Junmar Maest-radao SVD ab September in Teilzeit im Missionsamt arbeiten. Er stammt von den Philippinen und hat in Deutschland

studiert. Er ist Ko-operator in Haslach/Bozen und wird sich nun hauptsächlich um die missionari-

sche Bewusstseinsbildung und um die Zusammenarbeit mit den Pfarreien der Diözese kümmern.

WeltmissionssonntagDas Thema des diesjährigen Weltmis-sionssonntags lautet: „Du führst mich

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hinaus ins Weite“ Psalm 18. Der Weltmis-sionssonntag wird heuer am 22. Oktober gefeiert. Die Gelder, die in dieser größten Solidaritätsaktion der Katholiken an diesem Tag in allen Ländern der Welt ge-sammelt werden, sind für die vielfältigen Aufgaben der Mission in den ärmsten Diözesen der Welt bestimmt.Informationsmaterial zu dieser Aktion sind bei Missio, Domplatz 2, Bozen,Tel. 0471 306 213, [email protected] erhältlich. Missio Bozen-Brixen Fo

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Caritas io&du 05/2017 11

Vetrina I Schaufenster

Im Herbst lädt der Caritas-Dienst Odòs in verschiedenen Ortschaften zu Sensi-bilisierungstreffen zum Projekt „Der un-sichtbare Klient“ ein. Justiz, Sinnhaftig-keit von Strafe, Freiheitsentzug, soziale Wiedereingliederung und Umerziehung, Zusammenleben, Solidarität, Mitverant-wortung, Inklusion und Wohlbefinden – vor und nach dem Strafvollzug, über die Gefängnismauern hinaus und innerhalb

unserer Gemeinschaft: Das sind die Themen, denen wir uns als Gesellschaft stellen müssen und die uns einladen, über neue, andere Möglichkeiten der Begleitung von Gefangenen nachzu-denken, die uns zum Nächsten machen sollen für alle diejenigen, welche durch Entzug der persönlichen Freiheit Situ-ationen ausgesetzt sind, welche für sie wenig erbaulich sind und sie noch mehr

aus der Gesellschaft ausgrenzen. Wer Interesse hat, einen solchen Infor-mationsabend in der eigenen Pfarrei, im Dorf oder Bezirk zu organisieren, kann sich direkt bei der Mitarbeiterin von Odòs, Paola Spagnoli, via E-Mail: an [email protected] oder unter Tel. 0471 054 080 melden. bh

Chi è interessato a svolgere attività di volontariato e desidera informarsi per capire dove e come impiegare al meglio le proprie energie, ha l’occasione di farlo durante la Fiera d’autunno, dal 9 al 12 novembre 2017, dalle ore 9.30 alle 18.30 presso la Fiera di Bolzano. In Alto Adige il volontariato ha una lunga tradi-zione e i volontari sono molto richiesti dalle varie associazioni del territorio. Ciononostante, non sempre le perso-ne sanno a chi rivolgersi per ricevere

un orientamento che permetta loro di sfruttare appieno le proprie compe-tenze. Proprio per queste persone è stata pensata la Fiera del volontariato che offre l’opportunità di conoscere, in maniera veloce e approfondita, la vasta offerta di volontariato nel settore sociale in provincia di Bolzano. La Fiera altoatesina del volontariato viene organizzata dalla Ripartizione Politiche sociali della Provincia in colla-borazione con la Caritas, l’ufficio Affari

Dal 9 al 12 novembre 2017

Fiera del volontariato

Der unsichtbare Klient

Nuova collaboratrice a BressanoneDai primi di settembre Petra Oberhol-lenzer sostituisce per maternità Isabella Distefano a Bressanone. Petra è una persona aperta al confronto e ama impegnarsi in progetti sostenibili soprattutto a livello sociale e ambientale. A giugno si è laureata in Geografia a Lund, in Svezia. Da bambina ha fatto la chierichetta nella chiesa parrocchiale di Bressa-none, da allora ad oggi è rimasta un membro attivo dei campi estivi per giovani chierichetti. Ha completato il suo Servizio Volontario Europeo di otto mesi

di gabinetto, il Comune di Bolzano, la Federazione per il sociale e la sanità e il KVW. Ulteriori informazioni possono essere richieste al servizio per il Volon-tariato e le Caritas parrocchiali della Ca-ritas al tel. 0471 304 330 o all’indirizzo e-mail [email protected]. mw

in una ONG a Graz, dove ha imparato a collaborare trasversalmente con diverse associazioni, enti e persone. Insieme ad alcuni colleghi di studio ha fatto nascere in Svezia un gruppo per ridurre i rifiuti alimentari. Nei prossimi mesi, anche se per un breve periodo, vuole lavorare al meglio per la sua comunità e per la sostenibi-lità in Alto Adige. Petra è reperibile dal lunedì al venerdí dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 16.30 al tel. 0472 205 965 o via e-mail [email protected]. poFo

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Il tuo talentoè la nostra

forza!

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12 Caritas io&du 05/2017

Impressum I Colofon

Dieses „Caritas io&du“ ist die Sondernummer 03 zum „Caritas“ Nr. 02 Juli 2017 (viermonatliche Erschei-nung). „Caritas“ ist unter dem Namen „Caritas info“ seit dem 19. April 2001 im Nation. Zeitungsreg. (Registro Nazionale della Stampa) unter der Nr. p. 11180 eingetragen.

Herausgeberin I EditoreCaritas Diözese Bozen-Brixen I Caritas Diocesi

Bolzano-Bressanone, Dienststelle Freiwilligenarbeit und Pfarrcaritas I Servizio Volontariato e Caritas parrocchiali, Sparkassenstraße 1 I Via Cassa di Risparmio 1, Bozen I Bolzano, Tel. 0471 304 330, [email protected].

Verantwortliche Direktorin I Direttrice responsabile Renata Plattner

Redaktion I RedazioneMatteo Battistella (mb), Brigitte Hofmann (bh), Sabine

Kaufmann (sk), Missio Bozen-Brixen (missio), Renata Plattner (pla), Nicole Pozzi (np), Karin Tolpeit (kt), Petra Oberhollenzer (po), Veronica Riccadonna (vr), Paolo Valente (pv), Margreth Weber (mw).

Fotos I Foto Archiv Caritas Diözese Bozen-Brixen, Archiv young-Caritas, Matteo Battistella, Veronika Fliri, Georg Hofer, Brigitte Hofmann, Lichtenburg, Missio.

Lebensmittel- sammlung Am Samstag, 25. November findet ita-lienweit die Lebensmittelsammlung statt. Es werden dafür Freiwillige oder Gruppen gesucht, die bereit sind einen Stand vor einem Supermarkt zu betreuen und die Passanten zur Le-bensmittelspende einzuladen bzw. informieren. Informationen dazu erteilt der Koordinator der Lebensmittelsammlung, Luca Merlino, Tel. 333 9525810.

25.11

Madre Terra: L’isola dei giusti Ad ottobre incominciano gli incontri di “Madre Terra”, organizzati dal Teatro Cristallo in collaborazio-ne con la Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone. Il motto per 2017/218 è “Persone, diritti, paure, speranze”. Giovedì 26 ot-tobre alle ore 20.30 si terrà il primo appuntamento “L’Isola dei giusti - Lesbo, crocevia dell’umanità”. Informazioni: tel. 0471 202 016, [email protected], www.teatrocristallo.it

26.10 Madre Terra: Music for hope Giovedì 2 novembre alle ore 21 nel Teatro Cristallo si terrà un Concerto di beneficenza con Aeham Ahmad, piantista sirano, e il gruppo musicale ladino, Ganes. Per informazioni tel. 0471 202 016, [email protected], www.teatrocristallo.

2.11

Save the date!

Benefizkonzert Am 4. November findet im Vereinshaus von Welschnofen ein weiteres Benefizkonzert, anlässlich des 20jährigen Bestehens der Hospizbewegung, statt. Es treten auf: Männerchor Eggen, Chor Nuptialis aus Navis (Tirol), Män-nerquartett Deutschnofen, Ricky Roots. Das Konzert beginnt um 20 Uhr. Infos: Caritas Hospizbewegung, Tel. 304 370, [email protected].

4.11

Caritas: Festa di Natale Nei giorni prima di Natale ci sono diverse feste con i volontari delle parrocchie e dei servizi Caritas in tutta la diocesi. A Bolzano – per gli operatori e per i volontari attivi nei servizi Caritas – il 14 dicembre alle 17.30 il vescovo Ivo Muser celebra una messa in preparazione del Natale. Segue un piccolo rinfresco presso la sede Caritas.

14.12

Caritas-Woche Mit der südtirolweiten Gebrauchtkleider-sammlung am 11. November beginnt die Caritas-Woche und endet schließlich mit dem Caritas-Sonntag am 19. November. Infos: Freiwilligenarbeit und Pfarrcaritas, Tel. 0471 304 330, [email protected].

11.11