Cari Amici - BAVche ci sono sono anche opere di Bernini e Borromini; la collezione del conte...

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a Biblioteca Apostolica Vaticana è lieta di condividere con voi la nuova newsletter, OWL, Online Window into the Library. La Biblioteca, diventata nei secoli un tesoro apprezzato in tutto il mondo, è stata fondata proprio per rendere accessibili a tutti i libri e i documenti un tempo riservati ai pontefici e alla Curia. Con tale spirito questi “avvisi” forniranno notizie sulla Biblioteca e le sue collezioni, in modo da condividere le attività e le iniziative dell’Istituzione con amici e sostenitori. Appuntamenti regolari includeranno: comunicazioni del Prefetto, approfondimenti sulle collezioni, fatti storici e aneddoti sull’Istituzione, e altro ancora. I lettori di OWL saranno informati sulle ultime iniziative della Biblioteca. E’ un grande piacere condividere questo sguardo speciale sulla Vaticana con tutti voi. Con gratitudine, Mons. Cesare Pasini Prefetto N. 1, maggio - giugno 2017 Cari Amici, Un primo numero è sempre un evento. Sono lieto di affidare questo evento alla Civetta, il mio uccello preferito, capace di leggere nonostante il buio dei secoli. Auguro ad ogni lettore della Newsletter, che saluto volentieri, di iniziare un cammino di sapienza. + Jean-Louis Bruguès, O.P.

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a Biblioteca Apostolica Vaticana è lieta di condividere con voi la nuova newsletter, OWL, Online Window into the Library.

La Biblioteca, diventata nei secoli un tesoro apprezzato in tutto il mondo, è stata fondata proprio per rendere accessibili a tutti i libri e i documenti un tempo riservati ai pontefici e alla Curia.

Con tale spirito questi “avvisi” forniranno notizie sulla Biblioteca e le sue collezioni, in modo da condividere le attività e le iniziative dell’Istituzione con amici e sostenitori.

Appuntamenti regolari includeranno: comunicazioni del Prefetto, approfondimenti sulle collezioni, fatti storici e aneddoti sull’Istituzione, e altro ancora.

I lettori di OWL saranno informati sulle ultime iniziative della Biblioteca.

E’ un grande piacere condividere questo sguardo speciale sulla Vaticana con tutti voi.

Con gratitudine,

Mons. Cesare Pasini Prefetto

N. 1, maggio - giugno 2017

Cari Amici,

Un primo numero è sempre un evento. Sono lieto di affidare questo evento alla Civetta, il mio uccello preferito, capace di leggere nonostante il buio dei secoli.Auguro ad ogni lettore della Newsletter, che saluto volentieri, di iniziare un cammino di sapienza. + Jean-Louis Bruguès, O.P.

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Manoscritti e ArchiviSono circa 80.000 i manoscritti distribuiti in 126 fondi (29 aperti e 97 chiusi), conservati nei deposi-

ti della Biblioteca Apostolica Vaticana. Essi contengono opere di argomenti diversi: storia, teologia,

filosofia, letteratura, arte, architettura, scienze, ecc.; dai papiri Hanna e Bodmer (inizio III sec.),

ai classici come il Virgilio Vaticano (inizio del V sec.), raro manoscritto antico con miniature, o il

Terenzio Vaticano (IX sec.); il Codice B (IV sec.), contenente il testo della Bibbia, o l’Evangeliario di

Lorsch (VIII/IX sec.); il codice arabo con le storie dei giovani Bayad e Ryad (XIII sec.), arricchito da

splendide illustrazioni; le lettere d’amore di Enrico VIII ad Anna Bolena; il Libro de Astromagía de

Alfonso X el Sabio (XIII sec.) e la copia autografa del Canzoniere (1366-1374) di Petrarca. Nei suoi

Archivi, la Biblioteca conserva anche circa 100.000 documenti relativi a importanti famiglie le cui

raccolte librarie sono conservate presso la Vaticana, e innumerevoli altri tesori.

Stampati La Biblioteca conserva 1.600.000 libri a stampa, una buona parte dei quali antichi e rari. Le opere a

stampa sono raccolte in 46 fondi aperti (dove confluiscono le nuove acquisizioni) e 45 fondi chiusi,

collocate nei depositi; 135 sezioni si trovano nella Sala di Consultazione, a scaffale aperto. Tra i

volumi a stampa più preziosi si annoverano quasi 9.000 incunaboli, compresi due esemplari della

Bibbia di Gutenberg, una delle quali stampata su pergamena; decine di migliaia di cinquecentine,

seicentine ed edizioni del Settecento. Moltissime edizioni antiche presentano annotazioni e postille,

anche di illustri personaggi.

Materiali graficiNel Gabinetto della Grafica sono conservati 150.000 elementi tra incisioni, stampe, matrici, carte

geografiche, piante; e 150.000 fotografie. Circa 18.000 stampe appartengono al Fondo antico; ma-

estri dell’arte come Pollaiolo, Dürer e Piranesi sono presenti nella collezione. Nelle raccolte grafi-

che ci sono sono anche opere di Bernini e Borromini; la collezione del conte Leopoldo Cicognara

(1767-1834), con circa 5.000 volumi di arte e archeologia: molti di essi contengono numerose in-

cisioni. Va ricordata anche la Collezione Ashby, dell’archeologo Thomas Ashby (1874-1931), con

stampe e disegni; e molte altre opere d’arte.

Monete e medaglie Il Gabinetto numismatico o Medagliere conserva monete, medaglie, placchette, sigilli, tavolette,

pietre incise, calchi in gesso e zolfo, e materiali affini: in totale 300.000 elementi. Tra questi, la splen-

dida collezione di monete greche e soprattutto romane: 7.000 del periodo della Repubblica, e 10.000

monete imperiali. Il Medagliere Vaticano conserva altresì la più grande collezione di medaglie pa-

pali e monete pontificie del mondo; si tratta, approssimativamente, di 30.000 unità.

«Qui la cultura ecclesiastica e la cultura civile; qui manoscritti e codici delle lingue antiche, dalle classiche greca e latina, dalle romanze e moderne, alle orientali: ebraica e aramaica, siriaca, armena, copta, georgiana, araba, etio-pica, persiana e turca; qui papiri del III secolo, accanto ad espressioni uniche dell’emisfero occidentale (le Americhe), dell’epoca pre-colombiana; qui insieme a testi di geni e di santi, scritti attestanti le relazioni con la Sede di Pietro e con il papato, di uomini resisi poi noti ...».

Dall’indirizzo di saluto del card. Antonio Samorè (1905-1983), Archivista e Bibliotecario di S.R.C., 20 giugno 1975, a papa Paolo VI, in occa-

sione della celebrazione del V centenario della Biblioteca Apostolica Vaticana

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La Biblioteca Apostolica Vaticana al CeBIT 2017

Cosa ci fa un’istituzione secolare come la Vaticana alla grande fiera europea dedicata alla tecnologia più avanzata?E’ presto detto. Nei cinque giorni dell’imponente manifestazione che dal 20 al 25 marzo ha ospitato tremila espositori, la Biblioteca, invitata dalla Società giapponese NTT (Nippon Telegraph and Telephone), ha potuto presentare il progetto DigiVatLib, il portale con cui si accede gratuitamente alla versione digitalizzata dei manoscritti custoditi nelle proprie collezioni. NTT ha dato un contributo decisivo al progetto fornendo la piattaforma per il programma e tutto il supporto tecnico ne-cessario.Nello stand allestito dalla NTT, che ha presentato molti dei suoi progetti altamente tecnologici, numerosi visitatori si sono avvicinati incuriositi anche dai facsimili delle collezioni vaticane esposti nelle teche: il Virgilio Vaticano, raro testo classico tardo antico (inizio V sec.), con illustrazioni; Il Falconiere di Federico II (De Arte venandi cum avibus), famoso trattato sulla falconeria, che fu redatto nel 1270 a Napoli; e il primo dei due volumi della Bibbia Urbinate, il codice della Bibbia più bello –con la Bibbia di Borso d’Este, conservata a Modena– realizzato durante il Rinascimento. Commissionata da Federico di Montefeltro, duca di Urbino, a Vespasiano da Bisticci, la Bibbia Urbinate fu ultimata in due anni, dal 1476 al 1478. Dai facsimili proposti, che rappresentano quanto di tecnologicamente più avanzato è stato possibile realizzare alla fine del secolo scorso in questo campo, prendeva avvio la presentazione del progetto di digitalizzazione attivato in Biblioteca, quanto di più avanzato la tecnologia ha oggi da offrire.I visitatori hanno potuto “sfogliare” le pagine digitalizzate dei volumi presenti in fiera tramite il grande monitor apposita-mente installato; essi hanno potuto ingrandire e ammirare i dettagli delle immagini, e hanno espresso apprezzamento per l’ambiziosa iniziativa. Sul CeBIT News del 22 marzo è stato dato spazio al progetto attivato in Vaticana, con l’articolo Von der Bibel zu Vergil: die Vatikanische Bibliothek goes digital.È stata altresì presentata la riproduzione tridimensione di una delle pagine del Virgilio, una stampa sperimentale realizzata dalla Canon che l’Onlus Digita Vaticana (www.digitavaticana.org) offre in cambio di un contributo per il progetto di digi-talizzazione delle collezioni della Biblioteca.Siamo particolarmente grati alla Nippon Telegraph and Telephone anche per questa opportunità: “domo arigatou” NTT.

La nostra visione del futuro come custodi di una grande eredità

La Biblioteca Vaticana conserva cimeli di valore immenso. In questa Istituzione studiosi di tutto il mondo hanno praticato i più diversi campi del sapere profano e cristiano; tra questi scaffali si sono formati, sui manoscritti e gli stampati, grandi eruditi, intellettuali, uomini di Chiesa e di Stato.Nel 2010 la Biblioteca Apostolica Vaticana ha annunciato il progetto che prevede la digitalizzazione delle sue collezioni di manoscritti e libri rari. Da allora, con il contributo di forze diverse che si sono unite per realizzare una serie di “sottopro-getti”, sono stati digitalizzati oltre 10.000 manoscritti latini, greci e orientali, il 12% del totale. Sono stati digitalizzati anche più di 660 incunaboli e molti documenti archivistici. Centinaia di migliaia di immagini in buona definizione sono ora disponibili nel sito DigiVatLib.La digitalizzazione delle straordinarie collezioni di manoscritti continua. Per procedere più speditamente con il progetto, sarà necessario considerare nuove iniziative che aiutino a reperire nuove risorse. Per tale ragione l’Istituzione sta appron-tando una serie di progetti più o meno piccoli, che possano essere più facilmente “adottati” da chiunque voglia contribuire a conservare un patrimonio che può ben definirsi dell’umanità.

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La visita del Principe Carlo e della Duchessa Camilla Nel pomeriggio del 4 aprile scorso, nell’ambito della visita alla Santa Sede, Sua Altezza Reale il Principe Carlo e la consorte Camilla, duchessa di Cornovaglia, si sono recati nella Biblioteca Vaticana dopo aver fatto visita all’Archivio Segreto. Si tratta della quar-ta visita del Principe Carlo in Vaticano.Giunti in Biblioteca, gli illustri ospiti sono stati accolti nell’antico e splendido Salone Sistino dal Bibliotecario e Archivista di S. R. C., S. E. mons. Jean-Louis Bruguès, e dal Prefetto, mons. Cesare Pasini. Nella Biblioteca realizzata tra il 1587 e il 1589 dal ticinese Domenico Fontana per vo-lontà di papa Sisto V (1585-1590), che è stata recentemente allestita per essere adibita a Sala di Consultazione degli Stampati, la coppia ha potuto ammirare una serie di pre-gevoli documenti conservati presso l’Istituzione. Un piccolo allestimento espositivo è stato preparato per l’occasione ed è stato illustrato dal Direttore del Dipartimento degli Stampati e Scriptor Graecus, dott. Timothy Janz. Gli ospiti hanno lasciato la Biblioteca alle ore 17:00 per recarsi in udienza dal Santo Padre.

Presentato il quarto volume della Storia della Biblioteca Vaticana

Il 16 marzo scorso, presso il Braccio Nuovo dei Musei Vaticani, è stato presentato il quarto volume, dei sette previsti dal piano editoriale, della Storia della Biblioteca Apostolica Vaticana: La Biblioteca Vaticana e le arti nei secoli dei Lumi (1700-1797), curato da Barbara Jatta, Direttrice dei Musei Vaticani, che ne aveva assunto la cura editoriale quand’era Responsabile del Gabinetto della Grafica della Biblioteca.

Il volume è distinto in quattro sezioni: Il contesto storico-culturale; La Vaticana e le collezioni artistiche; I fondi; Il personale, e ripercorre le vicende istituzionali del perio-do che, tra l’altro, ha visto nascere le strutture museali della Biblioteca con il Museo Cristiano, il Museo Profano e il Gabinetto dei papiri (seconda metà del Settecento); il grande accrescimento del Medagliere pontificio, la cui storia comincia ufficialmente con il pontificato di Clemente XII, Lorenzo Corsini (1730-1740); l’Istituzione della Calcografia Camerale nel 1738, la prima sistemazione delle raccolte di stampe pre-senti in Biblioteca. Con l’esigenza di creare una collezione di incisioni da collocare al suo interno, particolarmente sentita durante il pontificato di Pio VI (1775-1799), si pensò all’allestimento di una Stanza delle Stampe per la conservazione delle opere, che fu realizzata tra il 1784 e il 1786.Il “secolo dei lumi” ha visto anche un importante accrescimento delle collezioni li-brarie dell’Istituzione, con l’arrivo della biblioteca Capponi (1746; 3.546 unità biblio-grafiche, tra le quali 289 manoscritti e 105 incunaboli) e la raccolta Ottoboni (1748; 3.379 codici latini e 473 codici greci), dettagliatamente illustrate nell’opera.Il volume è stato presentato dal prof. Antonio Paolucci, già Direttore dei Musei Va-ticani dal 2007 al 2016.

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Una speciale collezione fotografica donata alla BibliotecaRecentemente sono giunti in Vaticana la collezione del-le foto e i diari di viaggio della studiosa Jeanne Bignami Odier (1904-1989), che vanno ad aggiungersi e arricchire la serie dei documenti già donati all’Istituzione dalla stu-diosa poco prima della morte; un altro nucleo delle carte Bignami Odier è stato versato alla Biblioteca nel 2015.Jeanne Odier, coniugata Bignami, fu collaboratrice della Biblioteca Vaticana dalla fine di ottobre del 1929. Mons. Eugène Tisserant (1884-1972), Pro-Prefetto della Vatica-na dal dicembre 1930, e successivamente, dal 1957, car-dinale Bibliotecario, la definì “an efficient collaborator”. Nell’ambito di una serie di progetti attivati dall’Istituzione con il sostegno del Carnegie Endowment for Internatio-nal Peace, che prevedeva, tra l’altro, la redazione di un In-dice dei manoscritti, Jeanne Odier si occupò, insieme a un gruppo di persone, quasi tutte donne (nel corso della re-alizzazione del progetto, furono ventisette le studiose che vi presero parte, le prime donne a prestare la loro opera in Vaticana), di redigere le schede catalografiche dei manoscritti. Come le altre giovani colleghe paleografe mantenne la collaborazione fino al 1945.Nei decenni successivi continuò a frequentare la Biblioteca come studiosa. A Jeanne Bignami Odier si deve, tra l’altro, una Guide au Département des manuscrits de la Bibliothèque du Vatican, Paris 1934; e la monografia La Bibliothèque Vaticane de Sixte IV à Pie XI. Recherches sur l’histoire des collections de manuscrits (Studi e Testi) 1973, testo fondamentale per un approccio storico sulla formazione delle collezioni della Biblioteca. In seguito a quest’ultima pubblicazione la studiosa è stata definita “the modern historian of the Vatican Library”. La bella raccolta fotografica appena ricevuta, dono del figlio della signora Bignami Odier, Giorgio, si compone di 2.454 documenti (1.607 schede documento, 3.658 file di immagine).È divisa in quattro serie che riguardano: viaggi, vacanze, visite culturali, escursioni, compiuti da Jeanne Odier, da France-sco Bignami e dai loro figli, dal 1920 agli anni Settanta; attività, incontri e avvenimenti di natura professionale di Jeanne Odier, di Francesco Bignami e di personaggi e parenti delle rispettive famiglie d’origine, dalla fine degli anni Settanta del XIX secolo al 1960; famiglia, avvenimenti familiari, gli amici, dagli ascendenti Odier e Bignami della seconda metà del XIX secolo ai discendenti, fino agli anni Ottanta del XX secolo.

Rappresentanti della produzione del film The Promise visitano la BibliotecaIl lavoro cinematografico The promise, dramma storico che narra una storia d’amore sullo sfondo del genocidio armeno, realizzato tra il 2015 e il 2016, è stato presentato in Vaticano il 4 aprile scorso, presso la Filmoteca ubicata in Palazzo San Carlo. Una “delegazione” della produzione ha chiesto di poter visitare la Biblioteca Vaticana e i signori Eric Esrailian, produttore del film e i suoi figli Derek e Andrew; Terry George, sceneggiatore e regista del film, e Rina Kara; James Cromwell, attore e la consorte Anna; Chris Cornell, autore della colonna sonora del film, con la figlia Toni e la signora Vicky Karayiannis; Siran Manoukian e Tommaso Chiabra, hanno raggiunto la Biblioteca dopo l’uscita degli studiosi dall’Istituzione. Il gruppo ha visitato il Vestibolo, l’antico ingresso della Biblioteca Sistina; la grande sala affrescata dai maestri Giovanni Guerra e Cesare Nebbia e dai loro allievi, che per molto tempo fu “il più grande vaso librario d’Eu-ropa”. I graditi ospiti hanno potuto visitare anche le Sale di Con-sultazione e di Studio e ammirare due manoscritti e uno stampato armeni e alcuni facsimili di codici tra i più noti, conservati nella Biblioteca Vaticana.

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- Digita Vaticana Onlus- Gladis Krieble Delmas Foundation- Heydar Aliyev Foundation- IAPS-Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziale, Roma- INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica- Mallinkrodt Foundation- NTT Data- Panduit Corp.- Polonsky Foundation- Samuel H. Kress Foundation - Sanctuary of Culture Foundation- Stiftelsen Konung Gustav VI Adolfs- Stiftelsen Marcus och Amalia Wallenbergs Minnesfond- Universitätsbibliothek Heidelberg- Giorgio Bignami- Åke Bonnier - Simona Giampaoli e familiari- Antonella Greco- Angelo Grilli - Frank Hanna- Auguste Moede Jansen- Paolo Portoghesi- Bill Teuber- Patrizio Turi- Scott & Lannette Turicchi- Luciano Zanelli

Grazie!

Numerosi benefattori hanno generosamente contribuito a finanziare importanti e onerosi lavori eseguiti nella Biblioteca Apostolica Vaticana: ac-quisto delle apparecchiature fotografiche; restauro dei manoscritti e stampati; progetti catalografici; digitalizzazione dei manoscritti, per incrementare il servizio che la Biblioteca offre al mondo della cultura e della ricerca.

La Biblioteca Vaticana esprime il proprio ringra-ziamento a tutti e in particolare alle persone e alle Istituzioni che seguono:

*Per maggiori informazioni su progetti particolari e modalità per sostenere la Biblioteca, rivolgersi a: Luigina Orlandi - Ufficio Promozione e Sviluppo([email protected])

Gratias ago