Cardio Circo La to Rio

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Fisiologia Cardiovascolare 1. Generalità e elettrofisiologia Prof. Carlo Capelli Fisiologia Generale e dell’Esercizio Facoltà di Scienze Motorie Univesità degli Studi di Verona

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Transcript of Cardio Circo La to Rio

  • Fisiologia Cardiovascolare1. Generalit e elettrofisiologia

    Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio

    Facolt di Scienze MotorieUnivesit degli Studi di Verona

  • Obiettivi

    Prof. Carlo Capelli Fisiologia Generale e dellEsercizio Facolt di Scienze Motorie Univesit degli Studi di Verona

  • Organizzazione generale: piccoloe grande circolo

  • Organizzazione generale

    Distretti in serie e in parallelo

    Pressione, velocit del sangue,area trasversale totale,distribuzione del volumecircolante nel grande circolo

  • Caduta pressoria arteriolare

  • Distribuzione del volume circolante

  • v = Q / A

    Velocit del sangue e crosssectional area

  • Struttura vasale: arterie e vene

    Pressione transmurale ediametro dei vasi

    Compliance arteriosaminore di quella venosa

  • Attivit Elettrica del Miocardio: cellulea risposta rapida e lenta

    Quattro fasi

  • Attivit Elettrica del Miocardio: 1. Basiioniche del potenziale a riposo

    Due forze in opposizione sono coinvolte nei movimenti di K+attraverso la membrana: una chimica ed una elettrostatica

    La grandezza che ci consente di paragonare i contributi relatividelle concentrazioni ioniche e del potenziale elettrico ilpotenziale elttrochimico ()

  • = o + RTlnC + zFE

    0. Potenziale elettrochimico della sostanza in condizionidi riferimento (1M , 0 C, E = 0)

    R: costante universale dei gas

    T: temperatura assoluta in gradi K

    lnC: logaritmo naturale della concentrazione C

    Z: numero di cariche dello ione

    F: numero di Faraday

    E: potenziale elettrico

    Il potenziale elettrochimico

  • espresso in unit di energia per mole

    Rappresenta lenergia potenziale posseduta da unamole di ioni ed il risultato della concentrazione e delpotenziale vigenti

    Il flusso di ioni va dal sito in cui pi alto a quello incui pi basso

    Differenza di potenziale elettrochimico dello ione xa cavallo della membrana.

    = A(x) - B(x)

    Il significato del potenzialeelettrochimico

  • A(x) = oA(x) + RTln[x]A + zFEAB(x) = oB(x) + RTln [x]B + zFEB(x) = A(x) - B(x) =

    RTln [x]A/[x]B + zF (EA - EB)

    (x) = 0 = A(x) - B(x) = RTln [x]A/[x]B + zF (EA - EB)

    Potenziale elettrochimico econdizioni di equilibrio

  • (EA - EB) = - RT/ zF ln [x]A/[x]B = RT/ zF ln [x]B/[x]A

    EQUAZIONE di NERNST

    E valida solo per gli ioni allequilibrio

    Quantifica la differenza di potenziale elettrico (EA - EB)richiesta per produrre una forza elettrostatica (zF (EA -EB)) uguale ed opposta a quella chimica (RTln([x]A/[x]B)) che tende a far diffondere x da A a B

    Risoluzione per condizione diequilibrio: lEquazione di Nernst

  • EK = -61.5 log ([K+]i / [K+]o) = - 90 / - 100 mV

    ENa = -61.5 log ([Na+]i / [Na+]o) = 40 / 70 mV

    Equazione di Nernst per Na+ e K+

  • PRM = -90 mv

    Equazione di Goldman

    PRM = EK gK /(gK + gNa) + ENa gNa /(gK + gNa)

    Il PRM la media pesata dei potenziale di equilibrio delNa+ e del K+ pesati per le corrispondenti conduttanze

    Poich gK ~ 100 gNa, PRM molto pi vicino a Ek chea ENa

  • Il potassio che esce dalla cellulaed il sodio che entra nella cellulavengono ripompati allinterno edallesterno per merito di una pompaNa+/K+ ATPasi dipendente(consuma energia perch funzionecontro gradiente)

    La pompa elettrogenica: 3 Na+ : 2K+

    Ruolo della pompa Na/K

  • Caliemia e PRM cardiaco

  • Attivit Elettrica del Miocardio: 1. Basiioniche del potenziale di azione

    (miocellule a risposta rapida)

    Genesi della fase 0Potenziale di soglia: circa -65 mV

  • PM = EK gK /(gK + gNa) +ENa gNa /(gK + gNa)

    Conduttanze di membrana e fase 0

  • Ripolarizzazione veloce-Fase 1

  • Corrente di K+ diretta allesterno: Ito

    Fase 1 e corrente Ito

  • Genesi del plateau

  • Canali tipo L Predominanti Bloccati da farmaci (verapamil, nifedipina etc. etc.

    Canali tipo T (transienti)gCa aumentata dalle catecolamineche interagiscono con i recettori; ilmeccanismo mediato dal secondomessaggero cAMp e leffetto finale un aumento della gCa dei canali T

    Lingresso del Ca++ fondamentale perlaccoppiamento elettro -meccanico

    Canali per il C++

  • Out

    ward

    Inwa

    rd Ci determina una bassa

    gK durante la fase 2

    iK1: inwardly rectified

    Vm < -70 mV (EK): la corrente diretta allinterno

    Vm > -70 mV (EK): la corrente diretta allesterno

    ma gK piccola per le correnti diretteallesterno e sostanziale per quelladiretta allinterno

    Canali voltaggio - dipendenti

    Correnti per il K+ nella fase 2

  • Rettificazione ritardata: canali IK I canali sono attivati dai valori di voltaggio che prevalgono verso

    la fine della fase 0 La loro attivazione molto lenta Quindi, gK aumenta molto lentamente e di poco durante la

    fase 2 Questi due fenomeni prevengono una perdita eccessiva di K+

    durante la fase 2 La piccola corrente di K+ verso lesterno sufficiente a

    controbilanciare le corrente verso linterno di Ca++ e Na+

    Vm rimane relativamente costante

    Ruolo della corrente Ik nell fase 2

  • Ripolarizzazione finale

  • Almeno tre correnti per il K+ dirette verso lesternodeterminano il ritorno di gK verso il valore di riposo

    Ito: contribuisce a determinare la della fase 2. Quindi,contribuisce ad iniziare la fase 3

    IK: continua ad essere attivata lentamente durante la fase2

    iK1: contribuisce sostanzialmente alla ripolarizzazione(bump della corrente verso lesterno)

    I canali per il Ca++ sono via via inattivati

    Correnti per il K+ nella fase 3

  • Leccesso di Na+ eliminato grazie allaNa+/K+ ATPasidipendente

    Leccesso di Ca++ eliminato da unoscambiatore Na +/Ca ++(3:1) e da una pompaATPasi dipendente

    Ricostituzione delleconcentrazioni ioniche

  • Attivit Elettrica del Miocardio: 2. Basi ioniche delpotenziale di azione (miocellule a risposta lenta)

    Se i canali rapidi per il Ca++ vengono bloccati (tetrodotossina),scompare la fase 0

    La depolarizzazione nell cellule del nodo SA a AV (lente) causato da correnti lente per il Ca++ e per il Na+ attraversocanali per il Ca++

  • Le conduttanze dei canali voltaggio dipendentinelle quattro fasi

  • Bibliografia

    Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, Milano Capitolo 10: Cuore (Capitolo 10.1) Capitolo 11: Circolazione (Capitolo 11.1)

  • Fisiologia Cardiovascolare2. Conduzione e ritmogenesi

    cardiaca

    Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio

    Facolt di Scienze MotorieUnivesit degli Studi di Verona

  • Obiettivi

    Prof. Carlo Capelli Fisiologia Generale e dellEsercizio Facolt di Scienze Motorie Univesit degli Studi di Verona

  • Il miocardio un sincizio funzionale

    3. Conduzione nelle FibreCardiache

  • Disco intercalare

    I dischi intercalari

  • 2.5 nm7.

    5 nm

    Connessina(26 - 70kDa)

    Gap junctions (nexi-connessoni)

  • Il potenziale di azione si propaga per mezzo dicorrenti locali

    1 Ampiezza del potenziale di azione

    Lintensit delle correnti locali proporzionale alladifferenza di potenziale tra le zone depolarizzate equelle polarizzate Maggiore la differenza di potenziale tra le duezone, maggiore sar lintensit delle correnti locali --> potenziale soglia

    Conduzione nelle cellule a rispostarapida

  • 2. Variazione nel tempo di Vm (Vm/dt) nella fase 0 Se Vm/dt lenta, le correnti locali saranno di piccola

    intensit

    3. Potenziale di riposo Inattivazione dello stato h dei canali veloci per il Na+

    voltaggio dipendente Se la cellula parzialmente depolarizzata, molti canali si

    trovano gi nello stato inattivo

    Conduzione nelle cellule a rispostarapida

  • Importante: PRM pudiventare meno negativoallaumentare dellaconcentrazione extracellularedi K+

    Inattivazione parziale canaliper il Na+

    Caliemia, depolarizzazione econduzione

  • Anche in questo caso il potenziale di azione si propaga permezzo di correnti locali

    La conduzione molto pi lenta: 0.02 - 0.1 m/sec vs. 0.3 - 1 - 2 m/s Sono molto pi suscettibili al blocco

    Conduzione nelle cellule arisposta lenta

  • A. Cellule a risposta rapida

    Periodo refrattario assoluto e periodo refrattariorelativo

    Dipendono dalla totale o parziale inattivazione dei canalirapidi per il Na+

    4. Eccitabilit Cardiaca

  • Due Caratteristiche Intrinseche:1. Automaticit2. Ritmicit

    Pacemaker naturale del cuore: nodo SA(altri 2-3 siti atriali: complesso atriale segnapassi)

    5. Eccitazione Naturale Cardiaca

  • Tessuto di conduzione cardiaco

  • Tre correnti ioniche

    1 Corrente diretta allinterno if indotta dalliperpolarizzazione

    Canali specifici per il Na+ attivata nella fase di

    ripolarizzazione quando Vm minore di -50mV

    Pi PM negativo, maggiore lintensit di if

    Basi ioniche della ritmicit edellautomaticit 1

  • Corrente lenta diretta allinterno iCaindotta dalliperpolarizzazione ed veicolata essenzialmente da Ca++

    E responsabile della depolarizzazione in diastole

    attivata verso la fine della fase4

    canali di tipo T

    3 Corrente diretta allesterno veicolata da K+, iK

    Tende a ripolarizzare la cellula dopoil potenziale di azione

    Continua dopo listante di massimadepolarizzazione e diminuisce gradualmente durante la fase 4

    Basi ioniche della ritmicit edellautomaticit

  • Sistema Simpatico: Azione cronotropa positiva Aumenta la velocit di depolarizzazione spontanea

    aumentando if e iCa

    Sistema Parasimpatico: Azione cronotropanegativa (recettori muscarinici)

    Rallenta la velocit di depolarizzazione (if, bassasoglia) - tono vagale

    Iperpolarizza le cellule aumentando gK (correnteiK,ACh specifica, alta soglia)

    Sistema neurovegetativo eritmicit cardiaca

  • Modulazione della ritmicitcardiaca

  • Sino

    -Atri

    al No

    deEffetti del simpatico e del

    parasimpatico sulla ritmicita

  • Foci ectopici - possono diventare segnapassi cardiaci se:

    1) ritmicit propria aumenta2) la ritmicit dei segnapasso superiori depressa3) le vie di conduzione tra le regioni dei fociectopici e quelle che ospitano i segnapassi aritmicit pi rapida sono interrotte

    Foci ectopici

  • A. Conduzione atriale

    Circa 1 m/s

    6a. Conduzione cardiaca atriale

  • B. Conduzione atrio - ventricolareNodo AV Diviso in tre regioni

    distinte dal punto divista funzionale

    1. AN2. N3. NH

    6b. Conduzione cardiaca atrio-ventricolare

  • 1. Il ritardo principale avviene a livellodelle regioni AN e N

    2. Questo ritardo rende contodellintervallo temporale che sisinstaura tra londa P e il complessoQRS dellECG

    3. Cellule a lenta risposta: i farmacibloccanti i canali per il Ca++ riduconolampiezza del potenziale di azioneedeprimono la conduzione AV

    4. Refrattariet postpolarizzazione:protezione

    5. Conduzione retrograda: un sitocomune di rientro

    Struttura del nodo AV

  • 1. Simpatico (dromotropa positiva):

    diminuisce il tempo di conduzione AV (aumentaampiezza e velocit fase 1)

    aumenta la ritmicit dei pacemakers latenti

    2. Parasimpatico (dromotropanegativa):

    prolunga il tempo di conduzione AV (diminuisce lapendenza della fase 1)

    iperpolarizza le cellule della regione nodale

    Sistema neurovegetativo econduzione cardiaca

  • c. Conduzione ventricolare Fibre del Purkinje (2-

    4 m/s) Fase 1 pi pronunciata e fase

    2 pi lunga Lungo periodo refrattario:

    attivazioni premature dal nodoAV sono bloccate prevenendoattivazione meccanica deiventricoli (molto importante abasse frequenze cardiache)

    La durata del periodorefrattario inversamenteproporzionale alla frequenzacardiaca

    6c. Conduzione cardiacaventricolare

  • Sequenza della diffusionedelleccitazione ventricolare

  • BI

    UNI REENTRY

    A B

    C D

    Blocchi uni e bi direzionale edimplicazioni cliniche

  • Bibliografia

    Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, Milano Capitolo 10: Cuore (Capitoli 10.2.1. 10.2.2)

  • Fisiologia Cardiovascolare3. Accoppiamento eccitazione-

    contrazione

    Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio

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  • Obiettivi

    Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio

    Facolt di Scienze MotorieUnivesit degli Studi di Verona

  • Reticolo sarcoplasmico cardiaco

    Diade

    Il cuore non pu essere tetanizzato

    La forza contrattile del cuore non pu esseremodulata variando il numero di unit contrattilicoinvolte

  • 1. La depolarizzazione di membrana ottenuta permezzo del potenziale di azione pu arrivare inprofondit per mezzo dei tubuli T

    Arrivo del PA

  • 2. Apertura dei canali per il Ca++ di tipo L (6 mmol Ca++/kg muscolofresco)Lingresso di Ca++ pu essere modulato da neuromediatori:catecolamine e AchLa maggior parte del Ca++ coinvolto di origine intracellulare e ricircola

    Apertura dei canali per il calcio

  • Ca++ si lega alla troponina C(TNC)

    Il legame induce una modificazionedella disposizione della TNI e dellatropomiosina rispetto allactina. Questamodificazione consente linterazione trala testa della miosina e lactina

    Legame del calcio alla troponina C

  • Lattivit ATPasica e la forza sviluppata sono correlate allaconcentrazione di Ca++

    Attivit ATPasica e Ca++

  • Laumento della lunghezza delsarcomero aumenta laffinit dilegame e della TNC per il calcio:

    Affinit per il Ca++ lunghezzasarcomero

  • Ca++ viene espulso dalla cellula. Termine della contrazione

    Scambiatore Na+/Ca++: il sistema principale di rimozione e pulavorare ad alti flussi

    Pu anche invertire il flusso Funzionamento dei glicosidi: inibizione della Na+/K+ ATPasi -->

    aumento della [Na+]i -- > causa linversione del flusso conespulsione del sodio e captazione del calcio --> aumenta laforza contrattile

    Pompa sarcolemmale per il Ca++: in grado, data la sua Km, difunzionare a basse concentrazioni citoplasmatiche di Ca++; mantienei livelli diastolici di Ca++ intracellulari

    Termine della contrazione

  • Il ciclo cellulare del Ca++ influenzato dalla durata del potenziale di azione Se la FC aumenta ---> aumenta la tensione sviluppata (inotropismo +) -

    fenomeno della scala.

    I Mitocondri e il ciclo cellulare del Ca++ PDH e OGDH sono due deidrogenasi sensibili al Ca++. Tutti i fattori che aumentano la concentrazione intracellulare di Ca++ possono

    influenzare, aumentandone lattivit, la respirazione mitocondriale -->aumentata produzione di ATP

    Energetica del ciclo del Ca++ Circa il 20 - 25 per cento dellenergia totale del cuore dedicata al

    funzionamento dei processi implicati nel ciclo del calcio 31%: pompa SR 13 %: pompa Sl 56 %: pompa sodio - potassio

    Fattori che influenzano il ciclo delCa++

  • Noradrenalina: sistema simpaticoAcetilcolina: sistema parasimpatico

    Vago di destra (nodo SA - frequenza cardiaca)Vago di sinistra (nodo AV - conduzione atrio - ventricolare)

    Azioni: CronotropaInotropaDromotropa

    1. Azione cronotropaa. Vago: Cronotropa Negativa (nodo SA)

    Rallenta la velocit di depolarizzazione (if, bassa soglia) -tono vagale

    Iperpolarizza le cellule aumentando gK (corrente iK,ACh specifica, alta soglia)

    8.Influenze autonomiche sui processielementari eccito- contrattili del cuore

  • b. Simpatico: Cronotropa Positiva Aumenta la velocit di depolarizzazione spontanea

    aumentando if e iCa

    2. Azione inotropaa. Vago: Inotropa Negativa

    Accorcia la durata del potenziale di azione

    b. Simpatico: Inotropa Positiva Aumenta la forza contrattile e la velocit con la quale

    si sviluppa

    8.Influenze autonomiche sui processielementari eccito- contrattili del cuore

  • 3. Azione dromotropaa. Vago: Dromotropa Negativa (Nodo AV)

    Diminuisce la pendenza della fase 1 Iperpolarizza le cellule della zona nodale

    8.Influenze autonomiche sui processielementari eccito- contrattili del cuore

    b. Simpatico: Dromotropa positiva diminuisce il tempo di conduzione AV (aumenta ampiezza e

    velocit fase 1) (aumenta la ritmicit dei pacemakers latenti)

    4. (Azione batmotropa): sulleccitabilit

    5. Tono vagale sul nodo SA: frequenza intrinseca del pacemaker SA = 100 bpm

  • a. Acetilcolina (ACH) - vago - sistema parasimpatico recettori muscarinici M2: aumento della permeabilit di canali

    per il K+ - iperpolarizzazione Proteina Gi: inibisce ladenilico ciclasi Contrasta lazione dei b recettori (Gp(q): Gpi e Gps )

    b. e recettori - catecolamine - sistema simpatico Proteina Gs - la subunit a legante GTP attiva ladenilico-

    ciclasi --> cAMP --> attivazione della PKA --> Fosforilazione deicanali per il Ca++ di tipo L

    1: effetti cronotropi e inotropi 2. cronotropi

    Meccanismo di azione deineurotrasmettitori del sistema

    nervoso autonomo

  • Territori di innervazione

  • Effetti sul potenziale di azione esulla tensione

  • Meccanismo Proteina Gdipendente

    Meccanismo di azionedelle catecolamine

  • Recettori citosolici per IP3-

    Sono canali per il rilascio diCa++ da depositi intracellulari

    ER: nel miocardio non sonoimportanti

    DAG: attiva PKC -->complesse funzioni diregolazione

    Recettori

  • Proteina Gs - la subunit a legante GTP attiva ladenilico-ciclasi --> cAMP --> attivazione della PKA

    Attivazione di kinasi Fosforilazione dei canali per il Ca di tipo L

    Recettori

  • Recettori muscarinici M2 (aumento della permeabilit per il K+) Proteina Gi: inibisce ladenilico ciclasi la subunit / interagisce con una particolare classe di canali per il K+ (Gp(q): Gpi e Gps )

    Acetilcolina

  • Bibliografia

    Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, Milano Capitolo 10: Cuore (Capitolo 10.2)

  • Fisiologia Cardiovascolare4. Caratteristiche Biomeccaniche dellacontrazione della cellula miocardica-

    energetica cardiaca

    Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio

    Facolt di Scienze MotorieUnivesit degli Studi di Verona

  • Obiettivi

    Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio

    Facolt di Scienze MotorieUnivesit degli Studi di Verona

  • Il muscolo viene stimolato, si contrae, ma non si accorcia

    Importante: il miocardio non pu essere tetanizzato

    Contrazione isometrica

  • Il tempo al picco non varia Aumenta la tensione dT/dt aumenta

    Modificazione delpreload

  • Diminuisce la durata della contrazione

    Modificazione dellinotropismo

  • Il muscolo viene stimolato, si contrae e siaccorcia contro un carico (afterload)

    Il muscolo pu venire pre-stiratoapplicando un preload

    Contrazione isotonica

  • A. Curva lunghezza - tensione passiva

    Non dipendedallinotropismo

    Stiramento deglielementi elastici inparallelo

    EES

    EEP

    Curve caratteristiche

  • b. Curva lunghezza - tensione isometerica

    Totale

    Passiva

    Attiva

    Curve caratteristiche

  • c. Curva Lunghezza - Accorciamento

    Curve caratteristiche

  • d. Curva Forza- Accorciamento E ricavata plottando laccorciamento in funzione del

    postcarico corrispondente la relazione tra accorciamento e postcarico inversa

    Curve caratteristiche

  • e. Curva lunghezza tele sistolica -tensione isometerica

    La lunghezza e la tensione al termine diuna contrazione isotonica contro lostesso post-carico ma da diversipreloads sono relativamente indipendentidalla lunghezza iniziale

    La tensione sviluppata da un muscolo altermine dellaccorciamento tende adessere identica a quella che avrebbesviluppato se si fosse contrattoisometricamente alla stessa lunghezza.

    La curva tensione - lunghezzaisometrica costituisce il limite per lacontrazione isotonica

    Curve caratteristiche

  • f. Curva Forza- Velocit E ricavata plottando la velocit iniziale di accorciamento

    (dl/dt) ottenuta nel corso di contazioni isotoniche eseguite contro diversi valori di afterlodas

    Curve caratteristiche

  • P0: corrisponde alla tensione isometrica alla lunghezzamuscolare studiata

    Vmax: corrisponde alla velocit d accorciamento a carico 0E diminuita da stimoli inotropici negativi; aumentatada stimoli inotropici positivi (vedi oltre)

    Velocit e carico sono inversamente correlate in modocurvilineo: iperbole a traslazione dassi

    Curva forza-velocit:caratteristiche

  • Curva forza-velocit e inotropismo

  • La curva Forza - velocit consente di calcolare il lavoromeccanico e la potenza meccanica

    sono entrambe dipendenti dal carico

    Curva forza-velocit, potenza elavoro meccanico

  • Quattro fattori influenzano la forza, la velocit e laccorciamentodel muscolo cardiaco:

    1 Precarico (la lunghezza muscolare a riposo)2 Postcarico3 Lo stato di inotropismo (contrattilit)4 La frequenza di contrazione (frequenza

    cardiaca)

    Prestazioni meccaniche

  • Come abbiamo gi imparato, una modificazione della contrattilitcausa modificazioni delle performance meccaniche cardiacheindipendenti dalle modificazioni di post-o pre- carico

    Una modificazione di contrattilit procura una vera e propriamodificazione (shift) delle curve di funzionalit meccanica cardiaca

    le curve pi utile per valutare una modificazione di contrattilit sono lacurve Tensione - Lunghezza (Accorciamento) e quella Forza -Velocit

    Contrattilit

  • Contrattilit e curve T/L e F/V

  • Riassumendo

    Quattro fattori influenzano la forza, la velocit e laccorciamentodel muscolo cardiaco:

    1 Precarico (la lunghezza muscolare a riposo)2 Postcarico3 Lo stato di inotropismo (contrattilit)4 La frequenza di contrazione (frequenza

    cardiaca)

  • Riassumendo

    Come abbiamo gi imparato, una modificazione della contrattilitcausa modificazioni delle performance meccaniche cardiacheindipendenti dalle modificazioni di post- o pre- carico

    Una modificazione di contrattilit procura una vera e propria modificazione (shift) delle curve di funzionalit meccanica cardiaca

    Le curve pi utile per valutare una modificazione di contrattilit nelmuscolo cardiaco sono la curve Tensione - Lunghezza(Accorciamento) e quella Forza - Velocit

  • Riassumendo

  • Energetica cardiaca

    Lavoro cardiaco

    Lavoro (w) = P l V

    W = Pv dV

    W = Pvmedia l SV

    W = (PAmedia + 0.5rv2) l SV

  • Potenza meccanica: 1 - 1.3 W

    Lavoro cardiaco

  • Determinanti del VO2

  • E descritto da:

    E = Pv dV + a T dt + a x

    A sua volta, il rendimento meccanico dato da:

    Pv dV / ( Pv dV + a T dt + a x)

    Dispendio energetico totale-rendimento

  • Energetica e dimensioni cardiache

  • Scompenso

  • Aumento della HR

    Con laumento diHR, il tempo spesodurante lattivitsistolica rappresentauna frazione semprepi elevatadellintero ciclocardiaco

  • Fattori determinanti il VO2

  • Esercizio isometrico-dinamico erendimento

  • Fonti Energetiche

  • Bibliografia

    Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, Milano Capitolo 10: Cuore (Capitoli 10.2.3, 10.2.4, 10.2.5, 10.2.6)

  • Fisiologia Cardiovascolare5. Il cuore come pompa-

    Relazione Pressione - Volumenel cuore isolato

    Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio

    Facolt di Scienze MotorieUnivesit degli Studi di Verona

  • Obiettivi

    Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio

    Facolt di Scienze MotorieUnivesit degli Studi di Verona

  • Cateterismo cardiaco:

    Eventi del ciclo cardiaco

  • Eventi del ciclo cardiaco: cuoredestro-cuore sinistro

  • I toni cardiaci

  • Timing degli eventicardiaci

  • Polso venoso Azione retrogada del battito cardiaco (vena giugulare) Ciclo respiratorio Contrazioni muscolari

    PICCHIa: contrazione atrio destro;c: aumento di P nel ventricolo

    destro;v: riempimento atrio destro con

    tricuspide chiusa

    MINIMIav: rilassamento atriale;x: contrazione ventricolo destro

    con accorciamento duranteeiezione;

    y: riempimento rapidoventricolare con caduta dellapressione atriale

  • Preparato cuore - polmone

    Curva pressione - volumenellorgano isolato

    Lavoro cardiaco

  • Curva P-V del ventricolo sinistro

    PSPrESPr

    EDVlEDPr

    SV

  • Pressioni nel cuoredestro-sinistro

    25Media10Media

    15

    Capillari sistemiciCapillari polmonari80Telediastolica8Telediastolica

    130Sistolica25Sistolica95MediaMedia

    AortaArteria polmonare10Telediastolica6Telediastolica

    130Sistolica30SistolicaVentricolo sinistroVentricolo destro

    15Onda v12Onda c13Onda a

    8Media2MediaAtrio sinistroAtrio destro

    PRESSIONE (mm Hg

  • 1. La parete del ventricolo sinistro composta da muscolatura condisposizione spiroidale e afasci circolari

    2. La parete del ventriclo destro formata essenzialmente da fascidisposti a spirale

    1. Correlati anatomo - funzionali

  • 2. Correllati anatomo-funzionali

  • Trasformazione della tensione in pressione Legge di Laplace: P = 2 Tw/r

    Pressione transparietale e legge diLaplace

  • 1. Relazione tra pressione intraventricolare, raggio di curvatura delventricolo, spessore parietale e tensione muscolare

    Esempi pratici

  • 2. Cardiomegalia: se le dimensioni del cuore aumentano (r aumenta), la stessa pressione P pu essere generata solo aumentando T

    3. Emodinamica in vivo: assumendo che il ventricolo abbia una formasferica e misurando il decorso della pressione intraventricolare Ppossiamo descrivere lndamento di T applicando la legge di Laplacerisolta per T:

    T = P r/2w

    Inoltre possiamo calcolare il volume di eiezione (SV) per mediante ecocardiografia e ottenere le curve pressione - voume del cuore che descrivono la biomeccanica dellorgano isolato in vivo. (SV = 4/3 p (r13 - r23))

    Esempi pratici

  • Curve massimali isovolumetriche,isobariche e postcarico

  • Agiscono solo grazie allecaratteristiche intrinsechedel miocardio (Legge diFrank-Starling)

    1. Adattamenti a variazioniacute di volume(precarico)

    Le risposte autoregolatorie-variazioni di precarico

  • Legge di Starling

  • Meccanismo di Frank- Starling nel cuore in situ: davveroimportante ?

    Sebbene linfluenza del sistema simpatico sia dominante negliaggiustamenti in vivo della gettata cardiaca, il meccanismo di Frank-Starling continua ad operare quando modificazioni del riempimentocardiaco avvengono non correlati con variazioni dellattivit fisica e incaso di blocco farmacologico e dei b recettori.

    Opera sulla base del singolo ciclo equilibrando in modo pressochistantaneo le gettate sistoliche DX e SX.

    Anche gli atri sono soggetti al meccanismo di Frank-Starling

    Continua ad agire anche nel caso in cui il volume ventricolare siriduce rispetto al valore normale (esercizio, shock)

    Frank-Starling nel cuore in situ

  • Importanza della legge di Frank-Starling in vivo: esempio

  • 2. Adattamenti a variazioniacute di pressione(postcarico)

    Le risposte autoregolatorie-variazioni di postcarico

  • Interazione ventricolo dx-ventricolo sn

  • Variazioni dellinotropismo e curveisovolumetriche

  • Laumento della contrattilit e della FC previene ilriempimento delle camere cardiache

    Effetti di variazionedellinotropismo (cuore in situ)

  • Contrattilit e Frequenzacardiaca

  • Riassumendo

    Quattro fattori influenzano la forza, la velocit e laccorciamentodel muscolo cardiaco:

    1 Precarico (la lunghezza muscolare a riposo)2 Postcarico3 Lo stato di inotropismo (contrattilit)4 La frequenza di contrazione (frequenza

    cardiaca)

  • Riassumendo

    Come abbiamo gi imparato, una modificazione della contrattilitcausa modificazioni delle performance meccaniche cardiacheindipendenti dalle modificazioni di post- o pre- carico

    Una modificazione di contrattilit procura una vera e propria modificazione (shift) delle curve di funzionalit meccanica cardiaca

    Le curve pi utili per valutare una modificazione di contrattilit nelmuscolo cardiaco (Cardiovascolare 4) sono la curve Tensione -Lunghezza (Accorciamento) e quella Forza - Velocit

  • Riassumendo

  • Agenti inotropi

    Aumento della contrattilit Vasocostrizione Scarso aumento di CO Aumento di PA Bradicardia riflessa vago-mediata

    1 (cardiaci) agonista1 (vasi) agonista2 (m. lisci bronchi) agonista(debole)

    Noradrenalina

    Aumento della contrattilitventricolare e atriale

    Tachicardia Aumento della velocit di

    conduzione A-V Vasodilatazione riflessa Scarso aumento della PA

    1 (cardiaci) agonistaDobutamina

    Aumento della contrattilit Aumento della velocit di

    conduzione A-V Vasocostrizione dose-dipendente

    renale

    1 (cardiaci) agonistaRilascio secondario di catecolamineDA2 agonista

    Dopamina

    EffettiMeccanismo di azioneSostanza

  • Agenti inotropi

    Aumento della contrattilit Effetto cronotropo positivo

    Aumento della concentrazione diAMPc con incremento dellafosforilazione delle proteine

    Inibitori dellafosfodiesterasi(amrinone,milrinone)

    Aumento della contrattilitInibizione della Na+-K+ ATPasi dimembtrana dei cardiomiociti conaumento della disponibilit di Ca++intracellulare

    Derivati delladigitale

    Aumento della contrattilit Vasodilatazione

    1 (cardiaci) agonista2 agonista

    Isoptroterenolo

    Aumento della contrattilit Aumento della velocit di

    conduzione A-V Tachicardia Aumento del flusso muscolare e

    splancnico Aumento del consumo di O2 Glicemia e lattacidemia

    1 (cardiaci) agonista2 agonista

    Adrenalina

    EffettiMeccanismo di azioneSostanza

  • Importanza fisiologica in vivo deiquattro fattori

    In vivo operano assieme Il ventricolo in grado di rispondere a

    variazioni di carico addirittura nel corso dello ciclo cardiaco in cui esse si sono instaurate

  • Bibliografia

    Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, Milano Capitolo 10: Cuore (Capitolo 10.2.4)

  • Fisiologia Cardiovascolare6. Emodinamica

    Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio

    Facolt di Scienze MotorieUniversit degli Studi di Verona

  • Obiettivi

    Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizioFacolt di Scienze MotorieUniversit degli Studi di Verona

  • Le forze applicate sul sistemacircolatorio

    Hanno tutte le dimensioni di una pressione, ovvero dienergia per unit di volume

    1. Pressione di riempimentoMisura il grado di replezione di un sistema idraulico chiuso in condizionistaticheDipende dal volume di fluido contenuto dal sistema edalla distensibilit totale dei condotti

    2. Pressione di propulsione (contrazione cardiaca)

    3. Pressione idrostatica (P = g h)

    4. Fattore cinetico (1/2 v2)

  • Pressione - energia in un sistemaidraulico

    La somma delle forze pressorie che vigono allinternodi un sistema idraulico costituisce lenergia totale (perunit di volume) del sistema

    1. Condizioni statiche: ET = P + gh = Epot

    2. In moto: ET = Epot + EcinET = Epot + 0,5 v2

    (dove P la somma di pressione di riempimento e di propulsione)

  • Lenergia meccanica per unit divolume di sangue (erg per cm3)ha le stesse dimensioni di unapressione (gr per cm2). Le dueunit, quindi, sono equivalenti.

    Pressione, ovvero Energia/V

  • ENERGY OF A STATIC VS A DYNAMICFLUID

    TOTAL ENERGY= POTENTIAL E. + KINETIC E. TE = PE + KE

    FLUID AT REST

    FLUID IN MOTION)

  • Quindi lenergia meccanica E posseduta da unfluido per unit di volume uguale a:

    E = P + gh + 0.5v2

    In un liquido perfetto E rimane costante (Lenergia siscambia nelle varie forme)

    (h = P/g + h + 0.5 v2/g)

    Energetica della circolazione

  • In un fluido reale, lenergia per unit di volume non costante a causa delle forze di attrito

    Ne consegue che per ottenere in un liquido realeuna portata costante deve esistere una differenza dienergia agli estremi del condotto

    Q = E/R

    R: resistenza

    Fluido reale

  • La variazione di energia in un fluido omogeneoincomprimibile Newtoniano lungo un condotto asezione trasversa variabile pu essere attribuito a:

    1. Dissipazione viscosa2. Dissipazione associata ad effetti inerziali

    3. Variazioni di energia cinetica

    4. Variazioni di energia potenziale

    Variazioni di energia in un fluido realein moto

  • Variazioni di energia in un fluido realein moto

    Ep=50

    Ek=36

    Etot= 101 Etot= 86 Etot= 71Ep=100

    Ek=1Ep=70

    Ek=1

    Ek

  • In un flusso costante in un tubo orizzontale posto allastessa altezza di diametro costante, non si verificanomodificazioni di energia cinetica e potenziale. Inoltre, seil flusso si mantiene in regime laminare, gli effettiinerziali non sono importanti.

    In queste condizioni, la caduta di energia E dipendesolo dalla dissipazione viscosa in accordo alla legge diHagen-Poiseuille:

    Q = E r4 / ( 8 l)R = 8 l / ( r4)

    Hagen-Poiseuille-Dissipazioneviscosa

  • Lenergia posseduta da una unit di volume disangue viene dissipata quasi interamente incalore lungo tutto il tragitto percorso cheriporta il volume di sangue dal cuore sinistro aquello destro

    Il lavoro del cuore necessario per ricostituirequesto patrimonio di energia per unit divolume di sangue

    A cosa serve il cuore ?

  • Viscosit, responsabile principale della dissipazione di E = Shear stress/Shear rate = / y

    = (dF/A) / (dv/dx)

    Flusso laminare e viscosit

  • Poise: indica una forza tangenziale di 1 dine applicata aduna superficie di contatto di 1 cm2 quando il gradiente divelocit unitario (1 cm/se per cm)

    Viscosit dellacqua: 0.01 poise ----> centipoise

    Viscosit relativa - rispetto a quella dellacqua alla stessatemperatura

    La viscosit specifica per ogni fluido e rappresenta ilgrado con cui, in un determinato fluido, si ha trasferimentoirreversibile di quantit di moto (m v)

    Viscosit - definizioni

  • Fluidi Newtoniani: la viscosit uniforme e non muta con lavariazione di velocit

    Il sangue non un fluido newtoniano: viscosit dipende da shearrate

    Fluidi newtoniani e sangue

  • Viscosit del sangue 3 - 4 volte quella dellacqua

    Effetto Fhraeus-Lindquist

  • La diminuzione di viscosit inperiferia compensa largamentelaumento che si osserva al centrodel vaso

    La viscosit media del sangue chescorre nei vasi inferiore a quellaattesa in base al valore ematocrito

    Laccumulo assiale delle emazie spiega inparte leffetto F-L

  • Viscosit e ematocrito

  • Inversamente proporzionale a r4: r pu cambiare:

    1. (attivit simpatica, meccanismi locali)2. Passivamente (aumento della pressione

    transmurale)

    Resistenze Vascolari al Flusso

    Q = P / r Pressione critica di

    chiusura

  • Resistenze al flusso nellalberocardiovascolare

    Rt = R1 + R2 + R3. In serie

    1/Rt = 1/R1 + 1/R2 + 1/R3 In parallelo.

    COSA ACCADE VERAMENTE NEL SCV?

    ARTERIE

    ARTERIOLE

    CAPILLARI

    BASSA R ALTA R BASSA R

    SERIE PARALLELOR1 R2 R3

    R1

    R3R2

  • = 4 An2/k

    Resistenze in serie e in parallelo: non tutto scontato

  • Rart / Rx = (Pi - Po)art / (Pi - Po)x

    Rart = (Pi - Po)art / Qart

    Rx = (Pi - Po)x / Qx

    Il rapporto tra la caduta di pressione di due distretti uguale al rapporto tra le rispettive resistenze

    idrauliche

  • Silenzioso Profilo parabolico

    della velocit

    Flusso Laminare

  • Rn = Vc r /h = 1000

    Vc = Rn h/r

    Vc = velocit critica (media) Aorta: Vc = 40 cm/s Flusso non silenzioso (vortici)

    Flusso Turbolento

  • Flusso Turbolento e velocit delsangue

    Il profilo della velocit non parabolico

    P = k Qx

  • CSA E VELOCITA

    Q=10ml/s

    A= 2cm2 10cm2 1cm2

    V= 5cm/s 1cm/s 10cm/s

    V = Q / A

    a b c

  • Stenosi

    Nel caso di una stenosi, con flusso costante, la velocit delflusso pu raggiungere il valore Vc

    Si instaura flusso turbolento

    Soffi vascolari in periferia

    Lesioni parietali della porzione di vaso a valle della stenosi

  • StaticaE = P + g h

  • StaticaE = P + g h

  • Tilting

  • DinamicaPl + 0.5 v2 = E/v = costante = Pressione frontale

  • Pressione e fattore cinetico neivari distretti

  • Bibliografia

    Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, Milano Capitolo 11: Circolazione (Capitoli 11.1.4, 11.2)

  • Fisiologia Cardiovascolare7. Il sistema arterioso,

    arteriole e regolazione deltono vascolare

    Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio

    Facolt di Scienze MotorieUniversit degli Studi di Verona

  • Obiettivi

    COMPLIANCE PRESSIONE ARTERIOSA MEDIA POLSO PRESSORIO DETERMINAZIONE DELLA PRESSIONE

  • Compliance e Concetto di Filtro idraulico

    SYSTOLE DIASTOLE

    COMPLIANT

    RIGID

  • Il filtro idraulicorappresentatodallaorta minimizza illavoro meccanico delcuore per pompare ilsangue

    Lavoro meccanicocardiaco ecaratteristiche deivasi

  • Differenze tra tubi rigidi ed elasticiCo

    nsum

    o di O

    2 (ml

    O2/10

    0g/be

    at) 0.1

    0Volume di eiezione (ml)5 15

    Aorta

    Tubo di plastica

  • Relazione P-V statica nellaorta

    % Inc

    r Volu

    me

    Pressione (mmHg)

  • Modulo elastico-elastanza

    Ep = P / Dm/DEp= Modulo elasticoDm= Mass. variazione del D= medio dellaorta

    Elastanza ComplianceP

    EP inversamente proporzionale a C

    PVP

  • Le caratteristicheelastiche cambiano nelcorso dellet

    Le arterie diventano pirigide

    Elastanza ed invecchiamento

  • Equilibrio vasale

  • Pressione Arteriosa

    PAVolumeEmaticoComplianceArteriosa

    GettataCardiaca(SV * FC)ResistenzePeriferiche

    Fattori FisiologiciFattori Fisici

    Determinanti della PA

  • CARDIAC OUTPUT PERIPHERAL RESISTANCE

    INSTANTANEOUSINCREASE

    STEADY STATEINCREASE

    Control Conditions: Pa = 100 mmHg; R = 20 mmHg(l min-1); Q= 5 l min-1

    Esempio

  • Effetto della compliance sulla PAM

    Pa = Qh - Qr / Ca

    Qh- inflow (CO)Qr- outflowCa- CompliancePa- PAM

    Pre

    ssio

    ne a

    rterio

    sa (m

    mH

    g)

    Tempo

    Piccola Ca

    Grande Ca

    Aumento di CO

  • dVa/dt = Qh - QrR = (Pam - Pram)/Qr; Pram = 0R = Pam/QrCa = dVma/dPamdVam = Ca dPamdVam/dt = Ca dPam/dtdPam/dt = (Qh - Qr)Ca ----> Eq. Differenziale di PrimoordineCostante di tempo t = R* Ca

    Il livello della pressione arteriosa media dipende quindidalla gettata cardiaca e dalle resistenze periferiche

  • Polso pressorio

  • Stroke volume Compliance

    V4

    VBV3

    V2VAV1

    P1 PA P2 PP33 PB P4

    VOLUME

    PRESSIONE

    Pressione differenziale

  • COMPLIANCE RESISTENZE PERIFERICHE TOTALI

    TPR

    Effetti sullaPressionePulsatoria:

  • Determinazione della PA

  • Onda sfigmica inperiferia

  • Tensione passiva, attiva,pressione critica di chiusura

  • Sfinteri artero-capillari

  • Muscolatura liscia, tononeurovegetativo e resistenza

  • 1. Autoregolazione miogenica (Effetto Bayliss)a. tono vascolare basaleb. mantenimento della pressione capillare -> regolazione dellaultrafiltrazione capillare

    2. Dilatazione flusso - dipendente (shear stress)NO: la produzione modulata dall'ampiezza e dalla frequenza delle

    fluttuazioni di flusso e pressione; stimolata da ipossia P02 < 50 mmHg),da bradichinina, ATP, ADP, istamina, serotonina, noradrenalina,trombina, acetilcolina, ossitocina, vasopressina, VIP, CGRP, sostanza P)Attenua il release di catecolamine da parte delle terminazioni nervose delsimpatico. L'espressione della NO sintetasi aumenta nel caso dielevazione cronica dello shear stress. II meccanismo di dilatazionemediato dal NO compromesso nel caso di ipercolesterolemia.

    3. Vasodilatazione metabolico - dipendente (effetto Schretzenmayer)iperemia funzionaleiperemia reattivamediatori: adenosina (recettori A2),K+ (attivazione della pompa sodio -potassio) 4. Vasomotilit mediata da autacoidi infiammatori

    Meccanismi intrinseci di regolazionevascolare

  • Autoregolazione

  • Autoregolazione: celulepacemaker

  • Autoregolazione e sommazione diPA e tensione

  • Regolazione contrattilit muscolo liscio

    MCLK: Myosin light chain kinase

    Calponina Caldesmone Inibiscono tonicamente le interazioni actina-miosina

  • Meccanismi contrattili nel muscolo liscio

  • Rilassamento nel muscolo liscio

  • Vasodilatazione Metabolico-Dipendente

  • Vasodilatazione Flusso-Dipendente

  • Sintesi NO

  • 1. Gravit: Modificazioni posturali, distensione passiva

    2. Regolazione NervosaLinnervazione simpatica (vasocostrittrice) quella prevalente.Lattenuazione del tono vasocostrittore mantenuto dal simpatico per viariflessa,ormonale o locale, costituisce il meccanismo vasodilatatorioneurogenico pi importante.

    Fibre nervose amieliniche entrano nellavventizia delle arterie,arteriole, vene eVenuleNelle arterie e nelle arteriole le fibre non entrano nella tonaca mediaNon vi sono terminazioni sinaptiche specializzate; vescicole terminali conMediatore (sinapsi diffuse)Neuroni simpatici pregangliari (trasmissione colinergica, recettori nicotinici)localizzati nella colonna intermedio laterale dei segmenti toracico lombaredel midollo spinale

    Meccanismi estrinseci di regolazionevascolare

  • Questi neuroni integrano inputs discendenti (aminoacidi eccitatori) provenienti dalcentro vasomotorio (bulbo spinale, parte rostrale ventrolaterale) con afferenzeprovenienti dalla cute e dai visceri

    A sua volta, il centro vasomotorio il punto di arrivo e di integrazione di inputsprovenienti dai barocettori, dai chemocettori, dallipotalamo laterale e dai centrinocicettivi

    Lattivit pregangliare frutto di questa mediazione differente per i neuronivasocostrittori cutanei, muscolari e viscerali

    I corpi cellulari dei neuroni postgangliari sono posti nei gangli della catena simpaticaparavertebrale --> fibre nervose amieliniche

    Cute: azione vasomotrice, sudomotrice e pilomotrice (termoregolazione) Muscoli: essenziamente vasocostrittrice (regolazione della pressione arteriosa).

    Regolazione nervosa-organizzazione

  • Mediatore: noradrenalina (adrenalina, ma dopo uptake da parte delle terminazioni)

    Comediatori: ATP e NPY

    Recettori: i - vasocostrizione P2: ATP NPY: contribuiscono alla vasocostrizione : vasodilatazione (muscoli, coronarie)

    Il release di mediatore pu essere modulato: da farmaci dal neurotrasmettotore (2)-

    autoinibizione presinaptica; -facilitazione presinapticaangiotensina II: facilitazioneNO, acetilcolina: inibizioneautacoidi infiammatori

    Regolazione nervosa: mediatori erecettori

  • 1. Ioni - Inibitori od Attivatori del Tono VascolareIpocaliemia: iperpolarizzazione

    depolarizzazione per inibizione della pompa sodio -potassio ATP dipendente I

    Ipercaliemia: depolarizzazione iperpolarizzazione per attivazionedella pompa sodio - potassio ATP dipendente

    2. Attivazione Mediante Recettore (proteina G Mediata)Recettori e 1 postgiunzionali: - noradrenalina;

    - ubiquitari- attivazione di canali per il calcio voltaggiodipendenti (1 - A)-stimolazione della idrolisi del fosfatidilinositolo con formazione di IP3; liberazione di Ca2+- dal reticolosarcoplasmatico (1 - B)

    - accoppiati alla fosfolipasi C (ai -C)

    Effettori modificazioni tono muscolare

  • Effettori modificazioni tono muscolare

    2 postgiunzionali: - piccole arterie distali, arteriole e vene- grandi arterie e piccole arteriole che controllano le resistenze periferiche;la loro stimolazione (G - Protein mediata)diminuisce il rilascio di catecolamine

    2: - vasi muscolari e circolazione coronarica- adrenalina --> effetto vasodilatante consoglia molto bassa

    Noradrenalina: alta affinit per recettoriminore affinit per recettori

    Adrenalina alta affinit per 2 recettoriminore affinit per recettori1: cardiaci (affinit uguale per adrenalina e noradrenalina)

  • Regolazione Nervosa-meccanismi pre epostsinaptici

  • Effettori modificazioni tono muscolare

    Neurotrasmettitori con eff.i vasocostrittori Serotonina, angiotensina II, endotelina, istamina, arginina NPY, prostanoidi

    Neurotrasmettitori con eff.i vasodilatanti Istamina, adernalina (2), (EDRF) NO, la cui produzioen pu essere aumenttata da Ach, NE, angiotensina II,trombina, serotonina, istamina, bradichnina, ADP, acido arachidonico, leucotrieni) Adenosina, canali KATP TNF leucocitaria

    3. Fattori fisici PCO2: ipercapnia----->acidosi----->vasodiatazione

    ipocapnia------>alcalosi----->vasocostrizione PO2: ipossia----->----->vasodiatazione (rilascio di PGI2, EDRF) Shear stress NO

  • SNA sistema cardiovascolare

  • SNA sistema cardiovascolare

  • 3. Regolazione ormonale

    Renina - Angiotensina

    Renina: reni, in risposta alla caduta di pressione arteriosa, allattivazione di adrenocettori 1, alla diminuzione del riassorbimento diNaCl nelle cellule della macula densa renale

    Angiotensinogeno. Fegato ACE. Endoteli, miociti, testicoli Angioensina II potente vasocostrittore, aumenta il release di

    noradrenalina, attiva i rilascio di aldosterone e di ormone antidiuretico, aumenta il riassorbimento di Na+ renale, un importante fattore di crescita per i miociti cardiaci e dei vasi. Lazione mediata da due recettori: AT1 e AT2.

    Effettori modificazioni tono muscolare

  • Renina - Angiotensina

  • Ormone natriuretico

    Tre tipi (ANP, BNP e CNP). Quello cardiaco (hADP) rilasciato dallecellule cardiache atriali in risposta alla distensione delle pareti atriali. Effetti aumenta l adiuresi, inibisce il rilascio di renina, attenua il rilascio di noradrenalina dalle terminazioni nervose, dilata le arteriole

    Adrenalina Midollare del surrene Escreta durante stress od esercizio muscolare Effetti vasodilata ( recettori) le coronarie, i vasi dei muscoli scheletrici (PAdiminuisce) e del fegato, aumenta anche il metabolismo di questi organi. Ha effetti anche vasocostrittori mediati da recettori (soglia pi alta che per i recettori)

    Vasopressina Neuroipofisi Effetti regola il riassorbimento di acqua a livello renale, vasocostrizione ad alte concentrazione (ipotensione grave in caso di shock) vasodilatazione endotelio- dipendente (NO)

    Effettori modificazioni tono muscolare

  • Bibliografia

    Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, Milano Capitolo 11: Circolazione (Capitoli 11.3, 11.4, 11.5, 11.7, 11.8, 11.9)

  • Fisiologia Cardiovascolare8. Scambi capillari

    Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio

    Facolt di Scienze MotorieUniversit degli Studi di Verona

  • Obiettivi

    Prof. Carlo Capelli Fisiologia Generale e dellEsercizio Facolt di Scienze Motorie Universit degli Studi di Verona

  • Capillari e Microcircolo

  • Microcircolo e Scambi Capillari

    1. Controllo della Perfusione Capillare- Arterie Terminali: il flusso controllato dalle resistenze capillari- Sfinteri precapillari- Metarteriole- Shunts artero-venosi arteriole ---> direttamente a venule; cute esposta

    - Flusso a riposo: distribuito in modo disomogeneo, oscillante- Flusso in risposta allaumento delle richieste energetiche:

    reclutamento di vasi non perfusi, vasodilatazione

    2. Struttura dei Vasi Sito di Scambi Capillari- Capillari e venule postcapillari - velocit del sangue < 1 mm/s

    - superficie di scambio > 50 cm2/gr- distanza tra sangue e cellule < 50mm

  • Tensione parietale, pressione transparietale eraggio-legge di Laplace applicata ai vasi

  • a. Endotelio continuo: -Le giunzioni intercellulari sono sigillate da bande interrotte che posseggono vie preferenziali per il transito intercellulare di acquae piccoli soluti- E il tipo di endotelio pi diffuso- Possiede caratteristiche molto eterogenee in termini di permeabilit nei vari distretti vascolari

    b. Endotelio fenestrato: -Sulla superficie cellulare esistono numerose fenestrae (50 - 60 nm diam) aperte o chiuse da un sottile diaframma- Permeabilit sostanzialmente pi elevata per lacqua, ioni e piccoli soluti- Organi secretori ed escretori, plesso corioideo

    c. Endotelio discontinuo: - La lamina basale incompleta: limitatosolo il passaggio delle cellule- Sinusoidi epatici, splenici, del midollo osseo

    Tipi di endotelio

  • d. Endotelio a giunzioni serrate- Alta resistenza elettrica, bassa conduttivit idraulica- Il passaggio di ioni e piccoli soluti estremamente difficile- Il passaggio di sostanze non liposolubili dipendedallesistenza di carriers specifici- Microvasi del sistema centrale e della retina

    Tipi di endotelio

  • Sostanze Scambiate

    Acqua e sostanze liposolubili di piccoli dimensioni: direttamente attraversole cellule

    Soluti liposolubili di maggiori dimensioni: --> cellula --> spazio pericellulare

    Cationi e piccole sostanze lipofobiche: attraverso gli spazi intergiunzionali opori Proteine: pori di maggiori dimensioni

    Proteine plasmatiche: vescicole cellulari

    La lamina basale non esercita praticamente alcuna azione di setaccio perlacqua ed i piccoli soluti

    Vie degli scambi capillari

  • a. Diffusione Gas, sostanze nutritive, piccoli solutiLegge di Fick: Js (massa/s) = PA (Cp - Ci)

    P: = D/x PA (cm3/s)

    dove D (cm2/s) il coefficiente di diffusione limitata*; P la permeabilit; A e la superficie di scambio e x lo spessore di membrana. D aumenta con la temperatura ed inversamente proporzionale a viscosit del solvente.*Diffusione libera o limitata: dipende dallambiente che circonda la molecola

    Diffusione limitata dal fusso.- Riguarda sostanze con basso coefficiente di riflessione quando il flusso plasmatico molto basso- In questo caso Ci diventa uguale a Cp

    Js = Q (Cp - Ci)(1-e-(PA/Q))

    Meccanismi di Scambio Capillare

  • Ultrafiltrazione Ipotesi di Starling

  • b. Ultrafiltrazione Movimenti di massa (bulk) di acqua e soluti. Avvengono con modificazioni di volumeUltrafiltrato: acqua, ioni, soluti di piccole dimensioni

    Ipotesi di Starling:

    Jv = Lp A [(Pc - Pi) - s (pc - pi)]

    - Lp: conduttivit idraulica: rappresenta la permeabilit allultrafiltrato;- A: superficie capillare;- Lp A: coefficiente di filtrazione (Kf)

    Pc: Pressione idrostatica capillare 32 mmHg versante aterioso15 mmHg versante venoso

    Pi: pressione idrostatica interstiziale -1/-2 mmHgpc: p. colloido-osmotica capillare 25 mmHgpi: P. colloido-osmotica interstiziale 0.1 - 0.5 mmHgs: coeff.e di riflessione (p = s RTC)

    Meccanismi di Scambio Capillare

  • 1. Lultrafiltrazione dipende dal valore di Pc. A sua volta Pc dipende dallapressione idrostatica delle grandi vene (Pv) e dal rapporto tra laresistenza postcapillare (Rv) e la resistenza precapillare (Ra):

    Pc = Pv + [(Rv/ Ra)Pa]/ [1+(Rv/ Ra)]

    2. Dipende anche dallarea A (Lp A): reclutamento capillare

    c. Transcitosi: E lo scmbio di plasma, fluido interstiziale e sostanze ivicontenute tramite vescicole che transitano attraverso le cellule endoteliali. Emolto pi lento dei due processi appena descritti. Ha significato solo per leproteine plasmatiche ed altre macromolecole.

    Fattori che influenzanolultrafiltrazione

  • Bibliografia

    Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, MilanoCapitolo 11: Circolazione (Capitolo 11.10)

  • Fisiologia Cardiovascolare9. Distretti Speciali

    Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio

    Facolt di Scienze MotorieUniversit degli Studi di Verona

  • ObiettiviProf. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizioFacolt di Scienze MotorieUniversit degli Studi di Verona

  • Pressioni nel circolo polmonare

    Circolo polmonare

  • R = (Pi - Po) / Q

    Resistenze vascolari polmonari

    Dipendono dalla pressione Sono circa un decimo di

    quelle sistemiche

  • Reclutamento e distensionecapillare

  • Resistenze vascolari polmonari evolume polmonare

  • Distribuzione del FlussoPolmonare

  • Le tre zone di West

  • Circolazione Coronarica

  • Determinanti della perfusionecoronarica

  • Inotropismo, ipertensione,tachicardia e esercizio

  • VO2 miocardico e fllussocoronarico

  • Meccanismo di azione

  • Vasodilatazione metabolicodipendente e neurogena

  • Perfusione zonale miocardica

  • Tensione parietale e perfusionemiocardica

  • Autoregolazione coronarica

  • Bibliografia

    Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, MilanoCapitolo 11: Circolazione (Capitolo 11.12)

  • Fisiologia Cardiovascolare10. Lelettrocardiogramma

    Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio

    Facolt di Scienze MotorieUnivesit degli Studi di Verona

  • Obiettivi

    Prof. Carlo Capelli Fisiologia Generale e dellEsercizio Facolt di Scienze Motorie Univesit degli Studi di Verona

  • Registrazione extracellulare (cutanea) dei potenzialidazione prodotti dalla muscolatura cardiaca

    Leccitazione del tessuto miocardico causa unaseparazione di cariche

    Si forma un Campo Elettrico che pu essererappresentata sotto forma di un Dipolo Elettricoequivalente

    Attorno a questo dipolo pu essere misurato unpotenziale e differenze di potenziale tra duepunti:lECG

    ECG: definizione e cause

  • E una grandezza vettoriale: modulo (momento), direzione everso (asse)

    Dipolo Equivalente

  • Registrazione del potenziale

    Andamento nel tempo delpotenziale ergistrato conderivazioen unipolare di un dipoloequivalente che cambia nel tempo enello spazio

    La traccia una registrazioen neltempo di una grandezza scalare (ilpotenziale) generata dalle variazioninel tempo e nello spazio di ungrandezza vettoriale (dipoloequivalenet)

  • Derivazioni convenzionali: uni ebi-polari

  • Derivazioni precordiali

  • Genesi del complesso QRS

  • Il tracciato ECG

  • Genesi del complesso QRS

    Le onde dellECG (QRS, T)sono il risultato dellasottrazione delle curve (simili alpotenziale di azionemiocardico) del cuore destro edel cuore sinistroSe la depolarizzazione sinistra lenta, T si inverte

  • Posizionamento del vettoreelettrico QRS medio

    E la somma vettoriale dei singoli vettori del dipolo equivalente che sisono succeduti duranet tutta la durata del complesso QRS

  • QRS medio normale

  • Bibliografia

    Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, Milano Capitolo 10: Cuore (Capitolo 10.3)

  • Fisiologia Cardiovascolare11. Le curve di Guyton,Accoppiamento CO-RV

    Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio

    Facolt di Scienze MotorieUnivesit degli Studi di Verona

  • Obiettivi

    Prof. Carlo Capelli Fisiologia Generale e dellEsercizio Facolt di Scienze Motorie Univesit degli Studi di Verona

  • CO

    HR Preload

    MC Afterload

    CARDIACI ACCOPPIAMENTO

    Fattori di accoppiamento CO-RV

  • Curva della funzione vascolare

    In che modo la gettata cardiaca controlla lapressione venosa centrale

    Curva della funzione cardiaca

    In che modo la pressione venosa centralecontrolla la gettata cardiaca

    Accopiamento Cuore - Vasi

  • Accopiamento Cuore - Vasi

    Pompa ARTERIEVENE

    Qh 5L/min

    Qr5L/min

    R periferica = Pa - Pv / QrR = 20mmHg/L/min

    MPA=102mmHgCPV=2mmHg=Pv

    COMPLIANCESCv = 19CaCv>>>>Ca

    Condizione di controllo

    Pa

  • Arresto cardiaco!EFFETTO IMMEDIATO

    Pompa ArterieVene

    Qh 0L/min

    Qr5L/min

    CPV=2mmHg=Pv

    Pa

    Flusso interrotto qui

    Flusso continua quiTRANSFER Art-->Vene

    R = 20mmHg/L/minQr= Pa - Pv/20

    Qr continua sino a che mantenuto ungradiente di pressione

    MPA=102mmHg

  • Arresto cardiacoALLEQUILIBRIO

    Pompa ArterieVene

    Qh 0L/min

    Qr0L/min

    Pv = 7mmHg = pressione circolatoria media o PCM

    Pa = 7mmHg

    Flusso interrotto

    Flusso interrotto

    Qr = 0 ( No differenza Pa - Pv)

    95mmHg

    5mmHg

  • Pompa ArterieVene

    Qh 1L/min

    Qr0L/min

    Pv = 7mmHg

    Pa = 7mmHg

    Flusso riprende

    Qui non c ancora flusso

    SOME VENOUS BLOOD

    Riprende il flusso !EFFETTO IMMEDIATO

  • Pompa ArterieVene

    Qh 1L/min

    Qr1L/min

    Pv = 6mmHg

    Pa = 26mmHg

    Flusso riprende

    R = 20mmHg

    Qr = Pa - Pv / 20 = 1L/min

    Riprende il flussoQr = nuovo Qh

  • In che modo le modificazioni di COmodificano la Pressione Venosa Centrale

    (PVC) ?

    PVC

    (mm

    Hg)

    -1

    8

    CO (L/min)

    0 8

    Curva funzione vascolarePcm

    B

    A

    Curva della Funzione Vascolare

  • In che modo la volemia ed iltono venomotore modificano lacurva della funzione vascolare ?

    PVC

    (mm

    Hg)

    -1

    8

    0 8

    Curva funzione vascolare

    CO (L/min)

    Trasfusione

    Normale

    Emorragia

    Curva della funzione vascolare,volemia e tono venomotorio

  • In che modo le resistenzeperiferiche totali modificanola curva della funzionevascolare ?

    PVC

    (mm

    Hg)

    -1

    8

    0 8

    Curva funzione vascolare

    CO (L/min)

    Normale

    Vasodilatazione

    Vasocostrizione

    Curva della funzione vascolare e RPT

  • PVC (mmHg)

    CO

    (L/m

    in)

    Curva della funzione cardiaca

  • In che modo laumentodellattivit simpatica agiscesulla curva di funzionecardiaca ?

    CO

    (L/

    min

    )

    PVC (mmHg)

    Curva di funzione cardiaca e attivitsimpatica

  • CO

    (L/m

    in)

    PVC (mmHg)

    Volume Resistenze

    Curva di funzione cardiaca, volemia e RPT

  • PVC (mmHg)

    CO

    (L/m

    in)

    Curva della funzione cardiaca escompenso cardiaco

  • Curva della funzione cardiaca eesercizio

  • Bibliografia

    Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, Milano Capitolo 10: Cuore (Capitolo 10.2.7) Chapter 30, Physiology, 3rd edition, Berne RM e Levy MN,

    Mosby, NY

  • Fisiologia Cardiovascolare12. Regolazione dellaPressione Arteriosa

    Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio

    Facolt di Scienze MotorieUnivesit degli Studi di Verona

  • Obiettivi

    Prof. Carlo Capelli Fisiologia Generale e dellEsercizio Facolt di Scienze Motorie Univesit degli Studi di Verona

  • Perch regolare PA?

    Controllo della pressione arteriosa ebaroriflesso trasporto di sangue allencefalo ed al

    cuore fornire il sangue agli altri organi controllare la pressione capillare e la

    formazione di trasudato

  • Circolazione centrale (grande e piccolocircolo)

    Microcircolo

    Regolazione della circolazione

  • G (s)

    H (s)

    Y (s)

    H (s) Y (s)

    M (s) -+E (s)

    Sistema di controllo a retroazione negativa

    Modello della regolazione

  • Barocettori del seno carotideo

  • Sistema Cardiovascolare Centrale

    Centro Cardiovascolare del tronco encefalico integra i messaggi raccolti da vari recettori del nostro

    corpo chemorecettori - CO2, O2 e pH. meccanorecettori - volume olmonare, somatici. termorecettori - recettori per la temperatura barorecettori - pressione arteriosa encefalo

  • Medulla

    Centro Cardiovascolare del tronco encefalico

    Brain Stem

  • Sistema Cardiovascolare Centrale

    Centro Cardiovascolare del Troncoencefalico coordina gli output via effettori autonomici al

    cuore al muscolo liscio delle vene e delle arteriole encefalo: centro di controllo della respirazione ed

    alter aree

  • (PS)

    Brain Stem

    Autonomic Output

    (S - A Node)

    (ghiandole salivari, ghiandolegasgtrointestinali, tessutogenitale erettile)

    Sistema Cardiovascolare Centrale

  • Controllo nervoso autonomico Simpatico

    sistema combatti ofuggi

    aumento di PA & CO

    Parasimpatico funzioni vegetative diminuzione di PA &

    CO

  • Barocettori Arteriosi

    Barocettori amielinici anfibi, rettili e mammiferi rispondono a valori di PA al di sopra della norma

    Barocettori mielinici mammiferi rispondono a valori di PA al di sotto della norma

  • Barocettori Arteriosi

    Che ti po di struttura un barocettore ? E un meccanocettore

    Terminazioni sensorie stimolate dalladistensione della parete vascolare dovutaallaumento della pressione transmurale

  • Localizzazione dei BarocettoriArteriosi

    Seno carotideo* Arco aortico Succlavia carotide comune Arterie polmonari

    *

  • Neurofisiologia dei barocettori delSeno Carotideo

    Polso pressorio

    Frequenzadi scarica

    Frequenzadi scaricadelrecettore(% max)

    PA media (mm Hg)

  • Risposte funzionali alla stimolazionedei barocettori del Seno Carotideo

    Risposta alla diminuzione della pressione arteriosa(disinibizione simpatica) vasocostrizione aumento FC aumento inotropismo Gettata cardiaca

    Pressione arteriosa

  • Risposte funzionali alla stimolazionedei barocettori del Seno Carotideo

    Risposta allaumento della pressione arteriosa(inibizione simpatica) vasodilatazione diminuzione di FC diminuito inotropismo

    Gettata cardiaca

    Pressione arteriosa

  • Barocettori e controllo a brevetermine della pressione arteriosa

  • Controllo di PA e NO

  • Risposta integrataortostatica

  • Chemocettori arteriosi

    Localizzati nei corpi carotidei e aortici regolano la ventilazione regolano il sistema cardiovascolare

    CO2 O2, pH

    frequenza di scarica*

    SANGUE

    CHEMOCETTORI

    Vasocostrizione per.a FC

    * Se lanimale non sta respirando

  • Chemocettori arteriosi

    Questo meccansimo importante quandolanimale si immerge ?

    CO2 O2, pH

    frequenza di scarica*

    SANGUE

    CHENMOCETTORI

    Vasocostrizione per.a FC

    * Se lanimale non sta respirando

  • Recettori cardiaci

    Meccanocettori & Chemorecettori cuore MS centri cardiovascolari del

    tronco encefalico alter aree encefaliche Stimolazione pu modificare il rialscio di

    alcuni ormoni Risposte riflesse

    fc Inotrpismo cardiaco dolore

  • Recettori cardiaci atriali &ventricolari

  • Recettori atriali: Meccanocettori

    Fibre afferenti mieliniche A-type: rispondono a modificazioni di FC B-type: rispondono allaumento di riempimento

    cardiaco e alla velocit di riempimento cardiaco Fibre afferenti amieliniche

    C-type: influenzano FC e volume del cuore Localizzati alla giunzione tra vene e atri

  • Recettori atriali

    Fibre afferenti mieliniche B-type: rispondono allaumento di riempimento

    cardiaco e alla velocit di riempimento cardiaco Aumento della pressione venosa conduce a

    Aumento di FC diuresi: aumento di escrezione urinaria

    (inibizione del rilascio di ADH dallipofisi)

  • Fibre afferenti mieliniche sensorie meccanocettori

    Interruzione del flusso coronarico

    Recettori ventricolari

  • Fibre miliniche afferenti sensorie Chemorecettori

    bradichinina

    stimolazione ~ output simpatico ~ inotropismo e PA

    stimolazione ~ percezione di angor

    Recettori venticolari

  • Controlla la permeabilit del dotto collettore(volume di acqua che escreta con le urine)

    Pi ADH = aumento della permeabilit Il livello di ADH controllato dale celleule

    neuroscretorie dellipotalamo in risposta avariazioni di PA e dellosmolaritplasmatica

    Vasopressina (ADH)

  • Hypothalamic cells

    Neurosecretoryterminals in

    pituitary

    ADHIncreasedH2O perm.

    Water Reaborptionin collecting duct

    Low blood pressure

    High plasmaosmolarity

    +

    Low BloodPressure

    High plasmaOsmolarity

    +

    + -

    Vasopressina (ADH)

  • Ricevono input inibitori arteriosi e daibarocettori atriali

    Emorragia = caduta di PA, ridotta attivitdei barocettori, diminuzione dellinibizionedel rilascio di ADH

    Cellule ipotalamiche

  • Recettori atriali

    Cellule secretorie sensibili allo stiramento :producono peptide atriale natriuretico(ANP) Sono stirati e rilasciano ANP quando il volume

    ematico aumenta e il ritorno venoso incrementa

  • Agisce sul reneper ridurre il

    riassorbimentodi sodio

    Riduce ilriassorbim

    ento diacqua

    Aumento diproduziona

    di urina

    Aumentoescrezione

    di sodio

    Volumeematico e

    PA pi bassiANP

    ANP

  • ANP

    Aumento dellapressionevenosa nestimola il rilascioda partedellatrio heart

    Riduce ilrilascio di

    ContrastaleffettodellADH edellaldosterone

    ANP

  • Il sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS)

    E un sistema di controllo complesso a feedback negativo cheassicura lomeostasi

    IN GENERALE: La caduta di PA e lipovolemia sono un segnale per il rilascio di

    renina La renina induce la conversione di angiotensinogeno ad

    angiotensina II Langiotensina II un potente vasocostrittore, aumenta il

    riassorbimento di NaCl e H2O dai tubuli prossimali del nefrone estimola il rilascio di aldosterone

    Laldosterone induce un riassorbimento maggiore di Na+ e H2O daparte d tubuli distali

    Ci comporta laumento della volemia e della PA

  • Bibliografia

    Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, Milano Capitolo 17: Controllo nervoso ed umorale delsistemacardiovascolare