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21 Caratteri morfologici, sedimentologici ed evoluzione del litorale compreso fra Chiavari e Sestri Levante (Liguria orientale) Nicola Corradi 1 , Ivana Delbono 2 , Mattia Barsanti 3 , Massimo Morgigni 2 e Ornella Ferretti 2 1 Università degli Studi di Genova, Dip.Te.Ris. Dipartimento per lo studio del Territorio e delle sue Risorse, Corso Europa 26, I-16132 Genova 2 ENEA S. Teresa, Centro Ricerche Ambiente Marino, C.P.224, La Spezia 3 Università di Parma, D.S.T., Viale delle Scienze 78, 43100 Parma. Riassunto Nello studio è delineata l’evoluzione recente dei litorali dell'area in esame e sono messi soprattutto in evidenza i rapporti tra tratti liberi da opere e settori ad elevato indice di protezione. In particolare, i risultati di una serie di rilievi morfologici e sedimentologici della spiaggia di Lavagna effettuati nel 2000, sono messi a confronto con i dati rilevati dopo gli interventi di ricostruzione e monitoraggio effettuati nel 1977 a seguito della quasi completa erosione della spiaggia. La costruzione del porto turistico di Lavagna, sottoflutto al drift sedimentario proveniente dalla foce del Torrente Entella, unitamente al cambiamento delle condizioni idrodinamiche, sono state le cause principali degli intensi fenomeni erosivi sulla spiaggia. I nuovi dati indicano una riduzione complessiva delle ampiezze di spiaggia, nonostante i continui ma insufficienti versamenti di sedimento derivante dai lavori di regimazione dell’alveo dell’Entella e dei tributari minori. Tale diminuzione dell’ampiezza di spiaggia è da imputarsi in parte alla naturale ridistribuzione dei sedimenti sui fondali operati dal moto ondoso per un prevedibile processo di progressiva naturalizzazione del profilo della spiaggia ricostruita. Il confronto tra gli elaborati derivanti dalle indagini sedimentologiche condotte sulla spiaggia sommersa nel 1977 e nel 2000 mostra una sostanziale concordanza dei trend di trasporto e di deposizione dei sedimenti. Introduzione La costruzione del porto turistico di Lavagna, sottoflutto al drift sedimentario proveniente dalla foce del Torrente Entella, unitamente al cambiamento delle condizioni idrodinamiche, sono state le cause principali degli intensi fenomeni erosivi sulla spiaggia di Lavagna negli ultimi trent’anni. Le indagini condotte nel 2000 hanno avuto lo scopo di fornire un confronto tra l’assetto della spiaggia emersa e sommersa immediatamente dopo gli interventi di ricostruzione nel novembre 1977 e quello attuale a più di 20 anni dall’intervento di ricostruzione dell'arenile. Nello studio è delineata l’evoluzione recente dei litorali dell'area in esame e sono messi soprattutto in evidenza i rapporti tra tratti liberi da opere e settori ad elevato indice di protezione. Inquadramento geografico L’area di studio è inserita nel Golfo del Tigullio (Liguria orientale) ed è caratterizzata da una costa deposita, su cui si trovano gli abitati di Chiavari, Lavagna, Cavi di Lavagna e Sestri Levante. Il litorale è costituito principalmente dagli apporti sedimentari del Torrente Entella e più limitatamente e per il solo settore di Sestri Levante dai sedimenti del T. Gromolo. Dal punto di vista geologico, i litotipi affioranti nei bacini idrografici dei corsi d'acqua tributari e

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Caratteri morfologici, sedimentologici ed evoluzione del litorale compreso fra Chiavari e Sestri Levante (Liguria orientale)

Nicola Corradi 1, Ivana Delbono 2, Mattia Barsanti 3, Massimo Morgigni 2 e Ornella Ferretti 2

1 Università degli Studi di Genova, Dip.Te.Ris. Dipartimento per lo studio del Territorio e delle sue Risorse,

Corso Europa 26, I-16132 Genova 2 ENEA S. Teresa, Centro Ricerche Ambiente Marino, C.P.224, La Spezia

3 Università di Parma, D.S.T., Viale delle Scienze 78, 43100 Parma. Riassunto Nello studio è delineata l’evoluzione recente dei litorali dell'area in esame e sono messi soprattutto in evidenza i rapporti tra tratti liberi da opere e settori ad elevato indice di protezione. In particolare, i risultati di una serie di rilievi morfologici e sedimentologici della spiaggia di Lavagna effettuati nel 2000, sono messi a confronto con i dati rilevati dopo gli interventi di ricostruzione e monitoraggio effettuati nel 1977 a seguito della quasi completa erosione della spiaggia. La costruzione del porto turistico di Lavagna, sottoflutto al drift sedimentario proveniente dalla foce del Torrente Entella, unitamente al cambiamento delle condizioni idrodinamiche, sono state le cause principali degli intensi fenomeni erosivi sulla spiaggia. I nuovi dati indicano una riduzione complessiva delle ampiezze di spiaggia, nonostante i continui ma insufficienti versamenti di sedimento derivante dai lavori di regimazione dell’alveo dell’Entella e dei tributari minori. Tale diminuzione dell’ampiezza di spiaggia è da imputarsi in parte alla naturale ridistribuzione dei sedimenti sui fondali operati dal moto ondoso per un prevedibile processo di progressiva naturalizzazione del profilo della spiaggia ricostruita. Il confronto tra gli elaborati derivanti dalle indagini sedimentologiche condotte sulla spiaggia sommersa nel 1977 e nel 2000 mostra una sostanziale concordanza dei trend di trasporto e di deposizione dei sedimenti. Introduzione La costruzione del porto turistico di Lavagna, sottoflutto al drift sedimentario proveniente dalla foce del Torrente Entella, unitamente al cambiamento delle condizioni idrodinamiche, sono state le cause principali degli intensi fenomeni erosivi sulla spiaggia di Lavagna negli ultimi trent’anni. Le indagini condotte nel 2000 hanno avuto lo scopo di fornire un confronto tra l’assetto della spiaggia emersa e sommersa immediatamente dopo gli interventi di ricostruzione nel novembre 1977 e quello attuale a più di 20 anni dall’intervento di ricostruzione dell'arenile. Nello studio è delineata l’evoluzione recente dei litorali dell'area in esame e sono messi soprattutto in evidenza i rapporti tra tratti liberi da opere e settori ad elevato indice di protezione. Inquadramento geografico L’area di studio è inserita nel Golfo del Tigullio (Liguria orientale) ed è caratterizzata da una costa deposita, su cui si trovano gli abitati di Chiavari, Lavagna, Cavi di Lavagna e Sestri Levante. Il litorale è costituito principalmente dagli apporti sedimentari del Torrente Entella e più limitatamente e per il solo settore di Sestri Levante dai sedimenti del T. Gromolo. Dal punto di vista geologico, i litotipi affioranti nei bacini idrografici dei corsi d'acqua tributari e

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sulla costa si possono ricondurre principalmente a: calcari-marnosi di Monte Antola, che si estendono dal lato orientale del promontorio di Portofino fino a Ponente di Chiavari, le ardesie della Val di Lavagna, intervallate da formazioni costituite da alternanze di argille e calcari marnosi e tra le quali si riconoscono alcuni affioramenti ofiolitici, a Chiavari e Lavagna; le "arenarie del monte Zatta", a Sestri Levante. La variabilità dei litotipi affioranti sulla costa e nei bacini, unitamente all'evoluzione geologica, è responsabile dell'assetto geomorfologico della zona che si riflette sulla differente erodibilità dei bacini imbriferi e delle falesie, con importanti ripercussioni sul bilancio sedimentario della Unità Fisiografica. Uno schema esemplificativo dei litotipi affioranti, unitamente alle principali notazioni geologiche e geomorfologiche, è mostrata nella Figura 1.

Fig. 1.- Schema geologico esemplificativo dell'area di studio (Chiavari - Sestri Levante).

Legenda: (1) Calcari Marnosi di Monte Antola; (2) Arenarie di Monte Ramaceto; (3) Ardesie della Val Lavagna; (4) Argilloscisti manganesiferi; (5) Argilloscisti zonati; (6) Argilloscisti con calcari a palombini; (7) Alluvioni recenti e antiche; (8) Accumuli di frana; (9) Orli di terrazzi marini; (10) Cigli di distacco quiescenti; (11) Cigli di distacco attivi in roccia; (12, 13, 14) Giaciture degli strati; (15) Faglie; (da Cortemiglia e Terranova, 1979 mod.). Caratteristiche meteomarine Sulla base delle osservazioni effettuate dall’Istituto Idrografico della Marina (1978) per l'isola Palmaria, il settore di massima traversia risulta compreso tra 98° (P. Bianca) e 247° (I.le d'Hyeres) e i venti più frequenti, così come i dominanti, provengono da S-W. Anche i dati delle frequenze medie dello stato del mare, dedotti da tre osservazioni giornaliere relative a 30 anni, mostrano che il mare regnante (frequenza media annua del 60%) ha intensità medio-bassa (2-3), mentre il mare dominante (forza 7) generato dal Libeccio, è caratterizzato da frequenze molto basse (0,8%). Il moto ondoso è legato principalmente ai venti meridionali di Scirocco e Libeccio in tutto il Golfo del Tigullio ed acquista la sua massima energia in due punti ben precisi: sui contrafforti meridionali del promontorio di Portofìno e sul tratto di litorale in studio. In particolare, i modelli numerici di rifrazione ondosa applicati nell'area costiera del Mar Ligure settentrionale compresa tra Rapallo e Sestri Levante (Papa, 1984), hanno dimostrato che gli

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effetti più evidenti di concentrazione energetica si manifestano in prossimità dei litorali di Chiavari e Lavagna. Per quanto riguarda il tratto relativo alla spiaggia di Lavagna, lo studio condotto da Cortemiglia (1978), mirato a definire le caratteristiche mareografiche generali della zona, ha messo in evidenza le direttrici del trasporto dei sedimenti soprattutto in relazione alle mutate condizioni idrodinamiche conseguenti alla realizzazione del porto di Lavagna ed alla ricostruzione della spiaggia di Lavagna (Piazza Milano, stazione FF SS e pennello del Casello 44). Lo studio di Cortemiglia ha messo in evidenza come, il settore situato in corrispondenza ed ad Ovest della Stazione FF SS, sia soggetto principalmente ad un trasporto dei sedimenti diretti verso Ovest anche per mari provenienti da SW. Si evidenzia, così in corrispondenza della Stazione FF SS, una divergenza delle direzioni di transito dei sedimenti che hanno reso questo settore particolarmente sensibile all’attacco ondoso, culminato con le massime erosioni del 1977. Evoluzione storica del litorale Il litorale dell’area in studio costituisce il fronte a mare di una piccola piana alluvionale, caratterizzato da una conoide deltizia di tipo arcuato e dagli effetti del trasporto dei sedimenti lungo costa, che hanno alimentato principalmente il settore di levante dell'area. Solo a Sestri Levante, il drift litorale (deriva litoranea netta dei sedimenti operata dal moto ondoso) unisce l'apporto sedimentario di pertinenza dell'Entella con i più modesti apporti del T. Gromolo. I depositi alluvionali e litorali, progradanti dal Medio Evo, hanno subito una erosione progressiva dalla metà del 1800, interrotta solo per il breve periodo 1955-1970 in conseguenza della apertura di discariche a mare derivanti da lavori stradali e ferroviari. Una valutazione secolare dell'erosione (per il settore Chiavari-Lavagna) è stata espressa da Cortemiglia & Fierro (1965) e Cortemiglia & Terranova (1970) in circa 3 m2 al giorno di area di spiaggia su di un fronte di circa 3 km. La costruzione dei porti di Chiavari e Lavagna, in sponda destra e sinistra della foce del T. Entella, ha aggravato i fenomeni erosivi, privando i litorali interdeltizi dell'apporto sedimentario e convogliando i sedimenti su fondali più profondi. Una sintesi esaustiva delle condizioni evolutive del tratto di costa esaminato è facilmente desumibile dall'esame dello stralcio dal Foglio 83-94 Rapallo-Chiavari dell'Atlante delle Spiagge Italiane (Cortemiglia, 1985), (Figg. 2 e 3).

Fig. 2. Stralcio del Foglio 83-94 Rapallo-Chiavari dell'Atlante delle Spiagge Italiane che riassume

le condizioni evolutive dell’area in studio (da Cortemiglia, 1985 mod.).

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Fig. 3. Stralcio della legenda dell'Atlante delle Spiagge Italiane, utilizzato per la descrizione

della dinamica litorale e delle opere antropiche nel settore in studio. Il settore costiero compreso tra la Foce dell'Entella ed il promontorio di Sestri Levante è quello che maggiormente ha risentito della costruzione del porto "Cala dei Genovesi" di Lavagna. La sua evoluzione storica è stata caratterizzata da periodi di erosione e progradazione della costa e su questo settore si sovrappongono, documentate (Terranova, 1979), tracce di episodi trasgressivi e regressivi naturali e trend di influenza marcatamente antropica. Infatti tracce di attività preromane si trovano sottostanti a depositi costieri di epoca romana, quando la pianura alluvionale era confinata ad una bordura delle colline retrostanti. Dal 1400, invece, le fonti storiche attestano una progradazione della pianura alluvionale che ha portato la linea di riva in una posizione notevolmente avanzata rispetto all'attuale. Ai primi del 1800, si manifestarono i primi fenomeni erosivi che andavano estendendosi verso Est. Nonostante la tendenza all'arretramento, negli anni 1870-80 fu possibile costruire la linea ferroviaria in prossimità della spiaggia che in quell'epoca era ancora sufficientemente ampia; Terranova (1993) stima l'ampiezza delle spiagge di Chiavari -Lavagna in 300.000 m2 in quel periodo, rispetto all'attuale estensione di circa 140.000 m2 (Foto 1).

Foto 1. Spiaggia di Lavagna nei primi anni del Novecento.

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Già comunque dal 1900 e successivamente nel dopoguerra, i processi erosivi divennero sempre più intensi. Solo nel periodo tra circa il 1955 e 1970, a seguito della apertura di numerose discariche dovute a materiali resisi disponibili per lavori autostradali e ferroviari, unitamente a versamenti di sedimenti derivanti da sistemazioni d'alveo dell'Entella, i processi erosivi furono arrestati e la linea di riva si assestò in una posizione prossima a quella del 1940. Successivamente a questo periodo, il trend erosivo riprese. La costruzione del porto turistico di Lavagna, ultimato nel 1975, segna l'inizio della marcata erosione di tutto il litorale posto ad est dell'opera. L'urgenza della ricostruzione della spiaggia di Lavagna divenne drammatica nel 1977 a seguito delle mareggiate invernali che erosero completamente l'intero deposito sedimentario fino a dissestare i binari della ferrovia retrostante. Complessivamente furono versati 140.000 m3 di ghiaia e posti in opera una serie di pennelli a protezione dei versamenti (Cortemiglia e Terranova, 1978). Al termine degli interventi, e dopo circa un anno di monitoraggio, la spiaggia aveva assunto un'ampiezza media di 40 m. Il litorale di Sestri Levante, nel 1800 e gli inizi del 1900, presentava una notevole ampiezza nel settore ad Ovest ed una minore estensione alla base del promontorio (ad est). Con la costruzione delle opere portuali di Chiavari e soprattutto di Lavagna, si è assistito ad un progressivo depauperamento della spiaggia di ponente ed un accumulo di sedimenti nel settore del promontorio. Evoluzione recente del litorale di Chiavari – Lavagna - Sestri Levante Le recenti risultanze messe in evidenza dagli studi di Ferretti et al. (2002) e Ferrari et al. (2002), hanno delineato l'evoluzione recente dell'area in esame. In particolare viene confermato il deficit sedimentario responsabile del trend erosivo in atto, non sufficientemente contrastato dai versamenti periodici di sedimento fluviale che vengono immessi direttamente sulla spiaggia e dalle numerose opere di difesa, per lo più trasversali, costruite con lo scopo di contrastare la deriva dei sedimenti lungo costa, generalmente orientata verso Sud-Est. Fa eccezione l’estremo settore est del Promontorio di Sestri Levante, il cui trend evolutivo è rimasto invariato nel tempo. Lo schema evolutivo di Figura 4, ricavato dal confronto della documentazione tecnica disponibile e dei rilievi di campo effettuati, mette in evidenza lo stato di conservazione del litorale ed anche le numerose opere di difesa la cui costruzione ha progressivamente parcellizzato ed “irrigidito” il litorale. In particolare i confronti sulla posizione della linea di riva ed il rilievo delle opere, sono stati effettuati sulla base della cartografia del 1900 dell’IGM, delle foto aeree consultate presso la Regione Liguria (voli bassi 1944, 1973, 1983, 1993) ed il rilievo diretto con GPS differenziale del 2000. Poiché l’evoluzione recente dell’area è stata condizionata essenzialmente dalla realizzazione delle opere portuali, dalla ricostruzione della spiaggia di Lavagna e dalla realizzazione di opere di difesa a contenimento dei versamenti effettuati, si è preso in considerazione anche il grado di antropizzazione della costa relativamente alle opere marittime. Nei grafici riassuntivi seguenti vengono messi soprattutto in evidenza i rapporti tra tratti di litorali liberi da opere e settori ad elevato indice di protezione.

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Fig. 4. Evoluzione recente della costa (da Ferrari et al., 2002) Litorale di Chiavari Il comune di Chiavari è costituito da 2.5 km di costa alta, 2.2 km di costa deposita e 800 m di lunghezza del porto. La presenza di quest’ultimo impedisce il naturale transito dei materiali provenienti dall’Entella che, trasportati dalle mareggiate di scirocco, alimenterebbero l’arenile. In questo settore il grado di protezione risulta molto elevato: infatti su 2.2 km di spiaggia sono state costruite 1 km di difese parallele (alcune con pochi massi affioranti, altre in manutenzione ed alcune collegate a terra da pennelli) e 1.1 km di difesa aderente alla nuova passeggiata (Foto 2 e Fig. 5).

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Foto 2. Litorale di Chiavari

2,5

2,2

0,8

5,5

0 2 4 6

Km litorale

1

Tipo

lito

rale

Litorale di Chiavari

TotAree portualiCosta depositaCosta alta

5500250

1000

450

1100

0 2000 4000 6000

Metri

1

Tipo

Opere di difesa

Dif ader in spiaggiaDif ader in rocciaDifese parallDifese trasvLunghezza costa

Fig. 5. Litorale di Chiavari: assetto costiero e lunghezza dei manufatti in rapporto

alla linea di costa (da Bolens, 2001 mod.) Litorale di Lavagna Il comune di Lavagna presenta uno sviluppo costiero totale di 6 km, in cui ci sono circa 3.7 km di costa deposita, 1.4 km occupati dal porto turistico di Cala dei Genovesi e 1 km di costa alta. In questo caso, la presenza del porto impedisce la distribuzione dei sedimenti dell’Entella trasportati dalle mareggiate di libeccio.

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Il litorale di Lavagna presenta 3 pennelli, quello di Cavi una serie di 10 pennelli, distanziati di circa 250 m, alcuni in fase di manutenzione (foto 3). Esiste inoltre una difesa soffolta davanti alle Rocche di S. Anna, probabilmente costruita negli anni novanta a difesa della strada litoranea (Fig. 6).

Foto 3. Litorale di Lavagna

1

3,65

1,35

6

0 2 4 6

Km litorale

1

Tipo

lito

rale

Litorale di Lavagna

TotAree portualiCosta depositaCosta alta

6000

3800

500

0

0 2000 4000 6000

Metri

1

Tipo

Opere di difesa

Dif ader in spiaggiaDif ader in rocciaDifese parallDifese trasvTotale costa

Fig. 6. Litorale di Lavagna: assetto costiero e lunghezza dei manufatti

in rapporto alla linea di costa (da Bolens 2001, mod.) Litorale di Sestri Levante Il comune di Sestri Levante si estende dalle Rocche di S. Anna al T. Valle Grande ed è caratterizzato dalla maggior presenza di spiagge rispetto alla costa alta (8.25 km di costa deposita contro 3.1 km di costa alta) (Foto 4 ).

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Foto 4. Litorale di Sestri Levante

Nella spiaggia di S. Anna, si trovano cinque pennelli, alcuni dei quali sono in rifiorimento. Nella Baia del Silenzio compare una spiaggia abbastanza stabile, aperta ai mari di scirocco dai quali è protetta da due scogliere parallele all’ingresso della baia, che presentano la radice saldata a terra (Fig. 7).

3,1

8,25

0,4

11,75

0 5 10 15

Km litorale

1

Tipo

lito

rale

Litorale di Sestri Levante

TotAree portualiCosta depositaCosta alta

11750

310190

800

750

0 5000 10000 15000

Metri

1

Tipo

Opere di difesa

Dif ader in spiaggiaDif ader in rocciaDifese parallDifese trasvLunghezza costa

Fig. 7. Litorale di Sestri Levante: assetto costiero e lunghezza dei manufatti

in rapporto alla linea di costa (da Bolens 2001, mod.).

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Indagini di campo Le indagini sperimentali sono state condotte nei mesi di agosto, ottobre e novembre 2000 con rilievi morfometrici e sedimentologici sulla spiaggia emersa e sommersa. In particolare su 14 sezioni di spiaggia emersa, sono state effettuate misure morfometriche, lungo le quali sono state effettuate le misure dei ciottoli con il metodo dei centili ed analisi granulometriche su campioni medi di battigia. Per quanto riguarda la spiaggia sommersa è stato effettuato uno studio sedimentologico sui fondali attraverso il prelievo di sedimenti superficiali nell’area tra Lavagna e Sestri Levante. Nel settore di Lavagna – Cavi sono stati condotti gli studi di dettaglio e realizzato il confronto con le risultanze delle ricerche condotte nel periodo 1977/78 durante la maggiore crisi erosiva e la ricostruzione della spiaggia di Lavagna. Morfometria della spiaggia emersa di Lavagna - Cavi Lo studio morfologico della spiaggia emersa di Lavagna è stato condotto attraverso il rilievo di 14 profili di spiaggia nel tratto compreso tra il porto di Lavagna e le Rocche di Sant’Anna (all’estremo Est di Cavi di Lavagna). Il rilievo e’ stato effettuato nel 2000 con una serie di misure di alcuni parametri morfometrici e della ampiezza di spiaggia. Le misure dell’ampiezza, in particolare, sono state ripetute per ottenere informazioni sulle variazioni a breve periodo. In Figura 8 sono indicate le sezioni morfometriche e i siti di campionamento.

Fig. 8. Posizione dei capisaldi delle misure morfologiche e punti di campionamento

della spiaggia emersa di Lavagna - Cavi.

Per quanto riguarda l'ampiezza della spiaggia nel periodo agosto - novembre 2000 (Fig. 9), non si osservano sensibili variazioni nell'estensione. Le piccole oscillazioni dei dati nell'arco dei tre mesi di osservazione sono da imputarsi alle diverse condizioni meteomarine che hanno alternativamente orientato il profilo di spiaggia.

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31

0

10

20

30

40

50

60

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

10 agosto 200030 ottobre 200010 novembre2000

Fig. 9. Grafico dell’andamento stagionale dell'ampiezza della spiaggia di tutte le sezioni misurate

Dall'ampiezza dei profili di spiaggia, si nota come in corrispondenza della sezione 4 si situi la zona di divergenza del trasporto dei sedimenti: ad Ovest di questa posizione si registra un aumento dell'ampiezza per effetto combinato della protezione del porto di Lavagna dalla traversia di libeccio ed il trasporto conseguente all'ondazione di scirocco. Dal profilo 4 fino al profilo 8 l'ampiezza della spiaggia cresce costantemente, fino a valori di 32 m. A Cavi di Lavagna, le ampiezze risultano comprese tra un minimo di 29 m ed un massimo di 36 m; per questa spiaggia non si riscontra un trend evolutivo univoco ma i valori sono oscillanti in conseguenza del frazionamento del litorale. Le sezioni morfometriche sono state generalmente ubicate a metà falcata di spiaggia o tra un pennello e l’altro e misurate col metodo delle “coltellazioni” con triplometro topografico munito di livella torica. Lo schema classificativo morfometrico adottato si riferisce alla metodologia proposta da Carobene e Brambati (1975), che tiene conto di diversi parametri importanti per la definizione del regime erosivo o deposizionale di una spiaggia. Nel presente studio sono stati presi in considerazione i seguenti parametri: - dCbt: distanza della Cresta della berma di tempesta dalla linea di battigia; - dCbo: distanza della Cresta della berma ordinaria dalla linea di battigia; - qCbt: quota della berma di tempesta rispetto al livello medio del mare; - qCbo: quota della cresta di berma ordinaria rispetto al livello medio del mare; - psp: pendenza della spiaggia emersa, inclinazione della congiungente Cbt-Lb. Le sezioni morfometriche ed i grafici relativi sono riportati in Allegato 1. L'andamento dei valori morfometrici misurati sulle spiagge di Lavagna - Cavi riflette ampiamente l'assetto morfologico delle spiagge condizionate dalla presenza delle numerose opere trasversali che hanno frazionato interamente il litorale. La posizione e l'altezza delle berme riflettono con maggiore evidenza il frazionamento della costa. In generale ad una maggiore ampiezza della spiaggia corrisponde una più elevata quota della berma di tempesta, che registra valori massimi di 231 cm di qCbt ed una distanza di 2800 cm (dCbt) nella sezione 11 di Cavi. Il valore minimo si riscontra in corrispondenza delle sezioni 4 e 5, sia per la distanza dalla battigia che per la quota della berma. Un analogo andamento dei valori riferiti alla berma di tempesta si ha nella spiaggia della Passeggiata a mare, dove la maggiore distanza dalla battigia ed altezza della berma si riscontrano nella sezione 7. Le spiagge di Cavi di Lavagna sono contraddistinte da alti valori di ampiezza e di quota di Cbt. I valori riferiti alla berma ordinaria risultano invece maggiormente influenzati dal notevole frazionamento operato dai pennelli trasversali: pur rimanendo in linea generale verificata la corrispondenza tra una maggiore quota

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della berma con la distanza dalla battigia, non sempre corrisponde una maggiore ampiezza di spiaggia (o di dCbt) con una maggiore dimensione di dCbo o la relativa quota qCbo. Per quanto riguarda la pendenza della spiaggia misurata tra la quota della berma di tempesta e la battigia, i valori risultano molto oscillanti e sicuramente registrano meglio la variabilità morfologica delle spiagge indotte dal frazionamento longitudinale. Sedimentologia della spiaggia emersa Analogo andamento variabile a quanto rilevato per l'assetto morfologico, si rileva nella granulometria dei campioni di battigia (Fig.10).

0

20

40

60

80

100

Lava

1La

va3

Lava

5La

va7

Lava

9

Lava

11

Lava

13

Campioni

%

Ghiaia

Sabbia

Fig. 10. Percentuali di ghiaia e sabbia dei campioni di battigia

Nella Fig. 11 sono riportati i parametri granulometrici calcolati per la frazione sabbiosa (<2 mm) dei campioni di battigia. Anche in questo caso è prevalente l'andamento variabile del dato, sia per quanto attiene al diametro medio, sia per i valori di dispersione e di cernita.

MZ [mm]

00,20,40,60,8

11,21,4

Lava1

Lava2

Lava3

Lava4

Lava5

Lava6

Lava7

Lava8

Lava9

Lava1

0

Lava1

1

Lava1

2

Lava1

3

Lava1

4

Stdev

00,20,40,60,8

11,21,4

Lava1

Lava2

Lava3

Lava4

Lava5

Lava6

Lava7

Lava8

Lava9

Lava1

0

Lava1

1

Lava1

2

Lava1

3

Lava1

4

Sk

-0,6-0,4-0,2

00,20,40,60,8

1

Lava1

Lava2

Lava3

Lava4

Lava5

Lava6

Lava7

Lava8

Lava9

Lava1

0

Lava1

1

Lava1

2

Lava1

3

Lava1

4

Kg

00,5

11,5

22,5

3

Lava1

Lava2

Lava3

Lava4

Lava5

Lava6

Lava7

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Lava9

Lava1

0

Lava1

1

Lava1

2

Lava1

3

Lava1

4

Fig. 11. Grafici dell’andamento dei parametri tessiturali della frazione sabbiosa

dei campioni di battigia delle 14stazioni.

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I grafici di Figura 10 e 11 indicano chiaramente come l'andamento dei valori sia da imputare al frazionamento della spiaggia operato dai pennelli trasversali e ai numerosi interventi di ripascimento caratterizzati da materiale terrigeno eterogeneo, che impediscono una naturale evoluzione del granulo medio lungo la direzione di trasporto. Questo dato conferma, peraltro, quanto già messo in evidenza sulla evoluzione dei parametri morfometrici della berma ordinaria. Inoltre, si deve tenere conto che il profilo naturale della spiaggia ed i suoi caratteri tessiturali sono alterati per le frequenti operazioni di livellamento a fini balneari. Sedimentologia della spiaggia sommersa Le indagini sedimentologiche sui fondali del settore Lavagna - Sestri Levante sono state condotte nel giugno 2000 con il campionamento dei fondali secondo 23 transetti normali alla costa. I campioni sono stati prelevati con benna Shipeck a profondità comprese tra 2.5 m e 12.5 m (Fig. 12). La scelta delle profondità di prelievo è conseguente alle determinazioni di Cortemiglia (1978) che ha individuato questa fascia batimetrica (per le spiagge di “Piazza Milano” e della “Passeggiata a mare”) come la più sensibile alle variazioni morfodinamiche e sedimentologiche dovute al cambiamento morfologico del profilo della spiaggia sommersa in conseguenza degli eventi erosivi del 1976/77 e della ricostruzione successiva. La Tabella 1 indica le posizioni in coordinate geografiche WGS84 e profondità dei campionamenti di fondo e le Tabelle 2a, b, c riportano i principali indici sedimentologici relativi alle analisi granulometriche (Allegato 2). La elaborazione su base GIS con interpolazione lineare Kriging e la interpretazione dei dati tessiturali dei sedimenti di fondo mobile, ha consentito di definire le distribuzioni delle tessiture e dei parametri statistici, e delineare i principali processi di dinamica sedimentaria della spiaggia sottomarina. Al fine di confrontare i dati attuali con gli elaborati immediatamente successivi agli interventi di ricostruzione delle spiagge, sono state realizzate alcune carte della distribuzione di frazioni granulometriche significative per l’identificazione di variazioni nella dinamica sedimentaria in rapporto alla situazione evidenziata nel 1977. In sintesi, le risultanze di Cortemiglia mettevano in evidenza, dal punto di vista idrodinamico, come in corrispondenza della stazione FF.SS. di Lavagna, circa 250-300 m dalla radice del molo di levante del porto, si situasse una zona di divergenza del regime correntizio delle long-shore currents operata dall’effetto di protezione dell’opera portuale. A ponente di tale posizione, il trasporto dei sedimenti, orientato verso il molo di sottoflutto, determinava la progressiva progradazione della spiaggia di Piazza Milano, mentre a levante della zona di divergenza il trasporto dei sedimenti era alternativamente orientato in funzione delle traversie, ma con un drift complessivo di direzione Ovest-Est. In particolare, le carte di isodensità modale espresse sulla base delle esperienze condotte nel 1977 (dopo un anno dalla conclusione dei ripascimenti), indicavano le direttrici del trasporto dopo ripetute movimentazioni. In accordo con l’assetto idrodinamico, si riscontrava generalmente per la zona ad Ovest della divergenza una tendenza a spostarsi verso Ovest delle peliti sino alla sabbia molto grossa ed ai granuli. Per quanto riguarda il settore posto a levante della divergenza, il drift generalmente risultava orientato verso Est. Gli assi di transito mettevano in evidenza il crearsi di rip-currents responsabili dell’allontanamento verso il largo delle sabbie da molto fini a fini. Questi sedimenti rimarrebbero in sospensione e verrebbero trasportati da correnti trasversali lontano dalla battigia, costituendo una consistente perdita netta nel bilancio sedimentario. La campagna sedimentologica condotta nel 2000, oltre vent’anni dagli interventi di ricostruzione e ripascimento delle spiagge, ha avuto lo scopo di mettere in evidenza le modificazioni all’assetto sedimentario descritto da Cortemiglia.

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Sulla base dei campionamenti effettuati sui fondali, si sono prodotte una serie di carte riassuntive della dinamica sedimentaria attuale della spiaggia sommersa non solo per il settore di Lavagna-Cavi posto a confronto, ma anche per il tratto limitrofo di Sestri Levante rappresentativo dell’estremo orientale della Unità Fisiografica. La carta di distribuzione del granulo medio espresso in mm (Fig. 13) mostra come i sedimenti più grossolani siano confinati sottocosta. Gli accumuli di sabbia da grossa a molto grossa progradanti verso il largo, in particolare rinvenuti sul transetto 7 e 11, indicano probabilmente sedimenti impoveriti della frazione fine, in conseguenza della erosione e sospensione operata dalle rip-currents sui fondali; le frazioni più fini andrebbero, poi, a sedimentare in posizione più distale, dove la stessa carta di distribuzione individua aree con sedimenti fini (sabbie molto fini – silt). Il confronto con la situazione del 1977 indica come i materiali sversati siano stati completamente rimaneggiati e la sedimentazione attuale sia in equilibrio con le condizioni idrodinamiche. Le carte di distribuzione delle frazioni 0.100 e 0.160 mm (Figg. 14 e 15) evidenziano le direttrici del trasporto, con particolare riferimento alle taglie più fini caratteristiche soprattutto dei fondali oltre i 5 metri e del settore della spiaggia di Piazza Milano, (sottoflutto alla traversia principale) in cui i valori delle frazioni considerate non superano il 10 %, e dei settori posti in corrispondenza delle principali rip-currents. Le carte della dispersione e della asimmetria (Figg. 16 e 17) confermano le caratteristiche sopra esposte, individuando settori a bassa classazione in corrispondenza della spiaggia di Piazza Milano e delle principali rip-currents; analogamente la distribuzione dell’asimmetria indica code di grossolano dove la riflessione della spiaggia è più marcata, dove si innescano i principali moti trasversali e la spiaggia di Piazza Milano, sempre soggetta al trasporto diretto verso Ovest e dove il moto ondoso non riesce ad esplicare una sufficiente elaborazione dei sedimenti. Per quanto riguarda l’estremità orientale dell’area, tratto Punta S. Anna - Sestri Levante, si nota una sostanziale uniformità di valori della dimensione media con prevalenza di sabbie fini; sabbia molto fine è presente intorno alla batimetria dei 10 m, mentre sedimenti grossolani si rinvengono a ridosso della falesia. Le distribuzioni delle frazioni 100 e 160 micron ben evidenziano un gradiente costa – largo da sedimenti più grossolani sotto costa a sedimenti più fini al largo. I sedimenti in genere sono moderatamente classati e l’asimmetria presenta valori negativi in prossimità della falesia e positivi nell’area orientale, evidenziando ambienti caratterizzati da diversi livelli di idrodinamismo. Il litorale di Sestri Levante presenta, a differenza del tratto Lavagna – Cavi di Lavagna, degli andamenti regolari dei parametri granulometrici attribuibili alla sua morfologia e diversa esposizione agli eventi meteomarini.

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Fig. 12. Carta di ubicazione dei campioni di fondo. I numeri indicano il filare e i

pennelli sono fuori scala per permetterne la visualizzazione.

Fig. 13. Carta di distribuzione del granulo medio Mz (Folk e Ward, 1957) espresso in mm. I

numeri indicano il filare e i pennelli sono fuori scala per permetterne la visualizzazione.

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Fig. 14. Carta di distribuzione della frazione granulometrica 100 micron. I numeri indicano il filare e i pennelli sono fuori scala per permetterne la visualizzazione.

Fig. 15.Carta di distribuzione della frazione granulometrica 160 micron. I numeri indicano il filare e i pennelli sono fuori scala per permetterne la visualizzazione.

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Fig. 16. Carta di distribuzione della classazione. I numeri indicano il filare e i

pennelli sono fuori scala per permetterne la visualizzazione.

Fig. 17. Carta di distribuzione della asimmetria. I numeri indicano il filare e i

pennelli sono fuori scala per permetterne la visualizzazione.

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Conclusioni Il confronto tra i rilievi del 1977 ed i nuovi dati indicano una riduzione complessiva delle ampiezze di spiaggia, nonostante i continui ma insufficienti versamenti di sedimento derivante dai lavori di regimazione dell’alveo dell’Entella e dei tributari minori. Tale diminuzione dell’ampiezza di spiaggia è da imputarsi principalmente dalla insufficiente alimentazione naturale derivante dal trasporto solido fluviale ed in parte alla ridistribuzione dei sedimenti sui fondali operati dal moto ondoso per un prevedibile processo di progressiva naturalizzazione del profilo, emerso/sommerso, della spiaggia ricostruita. Le indagini sedimentologiche della spiaggia sommersa mostrano una sostanziale concordanza con i trend individuati ad un anno dalla ricostruzione, con la presenza di rip-currents e una zona di divergenza antistante la spiaggia di Lavagna. Il confronto con la situazione del 1977 indica come i materiali sversati siano stati completamente rimaneggiati e la sedimentazione attuale sia in equilibrio con le condizioni idrodinamiche. E’ comunque importante segnalare come i dati morfologici e tessiturali risentano dei numerosi interventi sulla costa, sia strutturali che in conseguenza delle frequenti immissioni di materiali per lo più derivanti da sedimento di sovralluvionamento dei corsi d’acqua. Bibliografia Bolens S., 2001 – Evoluzione delle spiagge in rapporto alle opere di difesa da Portofino a Punta

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