Cara Mineo, cultura e sport per un modello di integrazione · ogni tipo di rifiuto senza rispet -...

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Iniziativa. Il residence è stato messo a disposizione dalla Pizzarotti ed è diventato un centro di accoglienza «Cara» Mineo, cultura e sport per un modello di integrazione nn Sono stati presentati ieri a Ro- ma, alla Sala della Mercede della Camera dei Deputati, il progetto culturale «Teatro Mediterraneo» e lo spettacolo teatrale «I meneni». Scritto da Massimiliano Perrotta e diretto da Walter Manfrè, lo spet- tacolo ha tra i protagonisti anche sette migranti del Centro di ac- coglienza per richiedenti asilo «Ca- ra» di Mineo, nel cuore della Sicilia, che andranno in scena al Teatro di Documenti. Questa è solo l’ultima iniziativa messa in campo dai professionisti che lavorano al Centro di Mineo per favorire l’integrazione dei mi- granti attraverso una serie di at- tività fra cui l’insegnamento della lingua italiana e l’organizzazione di corsi professionali e di attività lu- dico-ricreative quali appunto il tea- tro e il calcio. È stata istituita, infatti, l’Associazione Dilettantisti- ca Sportiva - ASD - CARA Mineo, la prima squadra di calcio composta da Richiedenti Asilo - riconosciuta dalla FIGC - che sta per passare dalla 3ª alla 2ª categoria. Lo scorso 11 aprile, nello stadio Massimino di Catania, si è tenuta “la partita dell’accoglienza”, l’incontro fra Na- zionale Attori e la squadra del CARA Mineo per dare un calcio alle barriere alla presenza di istituzioni e cittadini. Le iniziative Il progetto teatrale e quello cal- cistico procedono contestualmen- te alla realizzazione del docu-film «Io sono io e tu sei tu», nell’ambito di un percorso di sensibilizzazione sui temi dell'immigrazione e del- l’integrazione in un'isola, come la Sicilia, porta dell’Europa per tan- tissimi migranti. Il lungometraggio, destinato ai giovani delle scuole primarie della Provincia di Catania, racconta l'accoglienza attraverso il modello del «Cara» Mineo. Due sono le caratteristiche fon- damentali di questa iniziativa, che vede il gruppo Pizzarotti come pro- tagonista insieme ad altre realtà (la Croce Rossa Italiana, Consorzio Sol. Calatino, La Cascina Global Service, Sisifo Consorzio di Coo- perative Sociali, Senis Hospes e Casa della Solidarietà): fronteg- giare l’emergenza immigrazione dando risposte a esigenze uma- nitarie e promuovere l’integrazione e l’inserimento sociale con pro- poste culturali educative e ludico ricreative. Ha dichiarato Maurizio Fratoni, consigliere di amministrazione del- l’Impresa Pizzarotti & C spa, dopo la presentazione di Roma: «E’ per noi fonte di grande soddisfazione avere dato e continuare a dare sostegno a queste iniziative uma- nitarie, fornendo oltre alle resi- denze, tutti i servizi necessari ai migranti in attesa di permesso di soggiorno. E’ in questa ottica che ci siamo sentiti impegnati a dare un forte contributo alla promozione di questa iniziativa culturale cui farà seguito la realizzazione del film documentario “Io sono io e tu sei tu”, nell’ambito di un percorso di sensibilizzazione sui temi dell'im- migrazione e dell’integrazione in un'isola, come la Sicilia, porta del- l’Europa per tantissimi migranti. Ci piace anche ricordare il successo ottenuto dall’Associazione dilet- tantistica sportiva Asd Cara Mineo, da noi sponsorizzata, la prima squadra di calcio composta da Richiedenti Asilo - riconosciuta dal- la Figc - che sta per passare dalla Terza alla Seconda categoria». La storia del «Cara» Mineo Nel 2011 il complesso «Residence degli Aranci» di proprietà dell’Im- presa Pizzarotti, che ha ospitato fino alla fine del 2010 una parte del personale militare Usa di stanza nella base aeronavale di Sigonella e le proprie famiglie, viene messo a disposizione del governo, in par- ticolare del ministro dell’Interno, per fronteggiare l’emergenza re- lativa all’aumento di sbarchi di mi- granti sulle coste siciliane in se- guito alla cosiddetta «Primavera Araba». Il residence diventa quindi il Centro di accoglienza per ri- chiedenti asilo di Mineo, detto il «villaggio della solidarietà», gestito dalla Protezione civile data la si- tuazione straordinaria di crisi con- tingente. Agli inizi del 2013 il ministero del- l’Interno affida il «Cara» Mineo, per una gestione ordinaria, alla Pre- fettura di Catania che a sua volta decide di avvalersi del consorzio pubblico «Calatino terra d’acco- glienza», formato da 9 Comuni si- ciliani. Il Consorzio, quindi, coin- volge un’Associazione temporanea d’imprese-Ati che, al momento, si occupa di tutti i servizi del «Cara» Mineo (sanità, pasti, pulizie, per- sonale specialistico, manutenzio- ne, organizzazione corsi e attività ricreative eccetera. Le imprese che ne fanno parte sono: la Croce Ros- sa Italiana, l’Impresa Pizzarotti, Consorzio Sol. Calatino, La Cascina Global Service, Sisifo Consorzio di Cooperative Sociali, Senis Hospes e Casa della Solidarietà. Gli alloggi ospitano, al momento, quasi 3.800 migranti in attesa del permesso di soggiorno, provenien- ti da Gambia, Mali, Eritrea, Nigeria, Senegal, Somalia, Etiopia, da altri stati africani e dal Medio Oriente, in particolare dal Pakistan. v Tutti i numeri del Residence degli Aranci Il Residence degli Aranci si sviluppa su una superficie di 253.000 metri quadrati e dispone di una parte residenziale costituita da: 89 edifici Ü4 unità abitative con 3 stanze da letto Ü4 edifici Ü2 unità abitative con 3 stanze da letto Ü10 edifici Ü4 unità abitative con 4 stanze da letto Le unità abitative sono suddivise in due tipologie: Üa 3 stanze da letto, costituite da 164 mq di superficie coperta, con 30 mq di porticato coperto antistante, 8 mq di patio ombreggiato sul retro e 85 mq circa di aree a verde privato; Ü4 stanze da letto, costituite da 176 mq di superficie coperta, con 25 mq di porticato coperto antistante, 8 mq di patio ombreggiato sul retro e 85 mq circa di aree a verde privato. Aree sportive e ricreative all’aperto Ü2.000 mq di aree ludiche attrezzate per bambini ÜCampi da basket ÜCampi da tennis ÜCampo da hockey a rotelle ÜCampo da football americano ÜCampo da baseball / softball ÜArea pic-nic (denominata «Orange Park») da 1.000 mq, attrezzata con barbecue e gazebo in legno ÜPercorso da jogging lungo tutto il perimetro del residence.

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MERCOLEDÌ 30 APRILE 201454

Lettere al direttore [email protected] di Parma

via Mantova, 68 - 43122 Parma

Rimpatriarei nullafacentiSignor direttore,il recente e spiacevole episodiodella maxi rissa in P.le dellaPace pone nuovamente l'accen-to su di un problema che af-fligge le vie adiacenti alla sta-zione ferroviaria. Avendo mododi constatare personalmente, eda tempo, il via vai di dise-redati e disperati circolanti dal-le 20.30 in poi, sono anch'iotestimone del degrado crescen-te in cui via Verdi, laterali e v.Garibaldi versano da troppotempo.Le lamentele si sprecano, mapare ovvio che la questione va-da affrontata alla radice; conquali criteri permettere l'acces-so definitivo di extracomunitariin territorio italiano? In Au-stralia, ad esempio, paese con-siderato democratico, eccetto ilvisto trimestrale per i turisti, leregole che consentono o menola permanenza sono assai se-vere. Occorre dimostrare diavere già un lavoro, o delle re-ferenze documentate, e quindicapacità che siano spendibilinel mercato del lavoro di quelpaese: traduco, effettivi posti dilavoro per quella conoscenza,quella capacità o professiona-lità, per quel paese. Chi nonabbia nessuno di questi requi-siti e non possa permettersi lasopravvivenza con fonti di so-stentamento documentate edalternative da sé - vedi amici,parenti - viene rispedito al mit-tente. Ora, questa cricca di al-colizzati e violenti, lavora? Pen-so proprio di no. Perché? Per-ché il mercato del lavoro è fer-mo? Perché non hanno com-petenze o studi alle spalle? Per-ché spesso non sanno nemme-no un briciolo di lingua ita-liana? Evidentemente, spesso,per tutti questi motivi. Allora,tutta la demagogia sinistroideche predica l'accoglienza toutcourt, solo per accaparrarsiqualche voto in più di altri po-tenziali elettori sinistroidi ben-pensanti, ha dato effettivamen-te i suoi frutti. La Boldrini sifacesse un viaggetto in quellezone, alle 23. E nei vari quar-tieri "dell'accoglienza". Forse,tutta quella spocchia che ema-na, se la rimangerebbe; o al-meno in parte. Quella non èaccoglienza: è incentivo alla

criminalità. Da sostenitore de-cennale dell'ottusità leghistanon sono contrario per prin-cipio all'integrazione. Ma sta-biliamo una misura che sia cer-ta. Parametri di soggiorno de-finitivo giustificati e giustifica-bili. E nessuna eccezione allamisura. Le conseguenze sonogià all'ordine del giorno.

Luca MarconiParma, 29 aprile

Il bar multatoper il rumoreEgregio direttore,prendo spunto dall’articolatalettera pubblicata ieri ed in-viata dal “settore attività eco-nomiche del Comune di Par-ma” con la quale si ribadisce lavalidità di un regolamento perle emissioni rumorose del2003. La lettera è riferita alcaso del bar pasticceria SanBiagio, sanzionato per non averrichiesto la “preventiva auto-rizzazione comunale” per effet-tuare attività musicale.A tal fine precisiamo che taleRegolamento è ampiamentesuperato dalla normativa vi-gente, di grado gerarchico su-periore al Regolamento Comu-nale. Nello specifico, la leggeregionale 14 del 2003, laddoveall’art. 12 stabilisce che chi hauna licenza di bar è già abi-litato a fare un certo tipo diintrattenimenti, dalla leggeMonti ” Semplificazioni in ma-teria ambientale“, n° 227 del2011 ed in ultimo anche dal DL91/2013 che ha semplificato leprocedure per gli spettacoli eintrattenimenti di cui all’art. 68e 69 del Tulps.Aggiungo anche che Confeser-centi da anni sollecita gli stessiuffici ad adeguare questo re-golamento comunale (in capoall’assessore all’Ambiente) to-gliendo i locali pubblici, nonultimo con lettera inviata e re-gistrata, del 22 novembre 2013,oltre che “a voce“, in occasionedi vari incontri sul tema. Ag-giungo infine che nella stra-grande maggioranza dei Comu-ni, non solo della nostra pro-vincia, ma della Regione, le re-gole nazionali e regionali sonoapplicate in toto e che i titolaridi attività, sotto e con pienaresponsabilità propria, svolgo-

no le medesime attività per lequali invece a Parma si persistenel mantenere regole obsoletee costose, peraltro ininfluentirispetto al controllo dei rumorimolesti. Essendo tematica diinteresse collettivo, ci permet-tiamo di fare queste precisa-zioni, cogliendo l’occasione del-l’intervento da Lei ospitato. Aquesto punto saremmo lieti diavere ulteriori spiegazioni inmerito.

Stefano Cantonip. Federazione Italiana EserciziPubblici e Turistici ConfesercentiParma, 16 aprile

Renzie TardelliEgregio direttore,Renzi è tornato da Londra conla candidatura Marco Tardelli,per il Pd, alle elezioni Europee:l’ex campione della nazionale dicalcio vincitrice dei mondiali del1982, che a Londra vive, ha ten-tato di sgattaiolare, sostenendoche di idee politiche ne ha benpoche.

L’operazione renziana, degna diun Roberto da Crema (per chinon lo sapesse è il televenditorebaffuto, che grida fino allo spa-simo, sbatte pugni sui tavoli, re-spira freneticamente per via del-l’asma) rinnova, in bella con-tinuità, la pratica dello spec-chietto per le allodole dei cam-pioni dello sport usati per uc-cellare i grulli. Il precedente piùfamoso è quello di Gianni Ri-vera. Goria e Tabacci lo por-tarono alla Camera per la Dc.Il talento politico dell’ex “goldenboy” non fu tuttavia pari a quel-lo del calciatore: gli fece difettola coerenza. Tuttavia per anni ilsuo nome ha procacciato voti apremiate e variopinte ditte: dalmovimento di Segni a Rinno-vamento italiano, dai democra-tici di Prodi alla Margherita.L’esser stato più volte sottose-gretario alla Difesa - con Prodi,con D’Alema e con Amato - nongli ha impedito di sostenere lacandidatura della ultra-berlu-sconiana Letizia Moratti a sin-daco di Milano nel 2011, dove,presentatosi come capolista del-la lista “Unione Italiana-Libran-di” (sic!), ha ottenuto solo 20

preferenze. Candidatosi nel 2013alle elezioni per il Senato nelleliste del Centro democaratico diTabacci - è l’“eterno ritorno” diNietzsche - ne è uscito trom-bato. Sic transit gloria mundi.

Sergio CaroliParma, 7 aprile

Rifiuti:parla l'IrenGentile direttore,la lettera del Sig. Padovani pub-blicata su Gazzetta del 29 aprileoffre lo spunto per sottolineareancora una volta quanto sia im-portante la collaborazione ditutti per il mantenimento deldecoro e la buona riuscita dellaraccolta differenziata.Veniamo al punto: davanti alcivico 29 di Strada Baganzolaera posizionato, sino a pocotempo fa, un cassonetto per laraccolta del rifiuto urbano e talecollocazione era spesso oggettodi scarichi abusivi di ogni tipodi materiale. Nell’ambito delprogetto complessivo di riorga-nizzazione dei servizi di raccolta

con la introduzione del sistemaporta a porta, il cassonetto èstato soppresso e, al suo posto, èstata collocata una campana perla raccolta stradale del vetro.Purtroppo le cattive abitudinisono dure a morire: anche lanuova campana per il vetro èoggetto di un uso improprio daparte di chi si vuole liberare diogni tipo di rifiuto senza rispet-tare le regole. La zona, pertanto,è stata inserita tra quelle sen-sibili oggetto di monitoraggio daparte dei Vigili Ambientali edelle Guardie Ecologiche Volon-tarie, che non mancheranno dielevare sanzioni a chi continuaimperterrito a comportarsi in-civilmente.Ricordiamo che gli sfalci e lepotature possono essere smaltitinegli appositi contenitori verdi,e che i rifiuti ingombranti e glistessi sfalci e potature possonoessere conferiti ai quattro Centridi Raccolta di Largo Simonini,Via Lazio, Via Barbacini, Via Bo-nomi. Inoltre, con una semplicetelefonata al Numero Verde800-212607,si può prenotare ilritiro gratuito dei rifiuti ingom-branti a domicilio. Gli strumentiper effettuare una corretta rac-colta dei rifiuti, dunque, nonmancano. La collaborazione ditutti è però essenziale per nonvanificare lo sforzo che la cittàsta sostenendo per adeguarsi al-le normative Europee e raggiun-gere e superare gli obiettivi diraccolta differenziata stabilitidalla legge.

Ufficio stampa Iren EmiliaParma, 29 aprile

La mia esperienzain ospedaleEgregio direttore,la presente per segnalare unfatto molto grave accadutominella giornata odierna c/o l'U-nità Operativa complessa diGastroenterologia ed endosco-pia digestiva dove mi sono re-cata per effettuare l'esofagoga-stroduodenoscopia.Avevo l'appuntamento fissatoper le ore 9.30 per effettuarel'esame sopra citato con biop-sia con la Dott.ssa IolandaFranzè e la Dott.ssa PatriziaPerazzo.Mi fanno accomodare alle 9.20,iniettandomi immediatamente

il valium sulla mano sinistraperchè non riuscivano a pren-dere la vena sull'avambraccio esenza neanche dare il tempoallo stesso di reagire e ancoraprima che me ne accorgessi, mihanno messo il boccaglio ehanno mandato giù il tubo.L'infermiera presente la Sig.raLucia Rizzi faceva presente allaDott.ssa che il valium va iniet-tato molto lentamente e laDott.ssa evidenziando di nonessere a conoscenza della pra-tica ha continuato ad iniettarlovelocemente causandomi unforte bruciore.Nell'effettuare l'esame sentivo,perchè ripeto ero perfettamen-te cosciente non avendo loroaspettato che il valium reagis-se, i dottori disquisire sulla pre-senza di cibo nel mio stomacoal ché l'infermiera ha nuova-mente suggerito il da farsi allaDott.ssa sostenendo che per ilbuon esito dell'esame stessoera necessario aspirare il cibo.Di tutto pronto la Dott.ssa harisposto che ormai l'esame erastato effettuato e nel caso diesito poco chiaro io sarei do-vuta tornare nuovamente. Vo-glio precisare che nell'aver ef-fettuato con estrema negligen-za e superficialità il loro lavoroho addirittura sentito il mo-mento in cui mi è stato tagliatoil pezzo per essere analizzato.La cosa più grave è stata diaver effettuato l'esame tratte-nuta con forza dall'infermierain turno e da una delle dueDott.sse che continuavano adurlarmi di stare ferma.Voglio precisare per completez-za del quadro prospettato chesono una donna ammalata dicancro da 15 anni e operata so-lo nell'ultimo anno 10 volte. Houna protesi nel senso per cuiauguro a tutti loro che non miabbiano causato spostamentidella stessa perchè diversamen-te agirò legalmente nei confron-ti dell'ospedale e nello specificodel reparto sopra citato.Al termine dell'esame non cu-ranti del mio stato mi hannofatto accomodare da sola su unlettino. Ho chiamato l'infermie-ra per richiedere i miei docu-menti e me ne sono uscita dal-l'ambulatorio senza che nessu-no si fosse accorto di nulla.

Annunziata SquitieriParma, 29 aprile

-Giuliano

Molossi il direttoreRISPONDE

2Gentile lettore,io mi auguro che non sia come leidice. Mi piacerebbe continuare acredere che Dani Alves abbia sbuc-ciato e mangiato la banana spon-taneamente, per irridere il com-portamento razzista di un tifosocretino. Lei però non è il solo apensare che si sia trattato di ungesto studiato a tavolino. Ma nonper far vendere più banane, mapiuttosto per rispondere, in modospiritoso e originale, ai tifosi raz-zisti di tutto il mondo, a queideficienti che fanno i «buu» quan-do tocca il pallone un giocatore conla pelle nera. Il quotidiano sportivospagnolo «As» sostiene che labanana sbucciata e mangiata di-

rettamente in campo, durante Vil-larreal-Barcellona, da Dani Alvesnon sarebbe altro che il frutto diuna campagna di marketing, unpiano ideato dopo i continui insultiricevuti quest’anno non solo daldifensore brasiliano del Barcellona,ma anche dal compagno di squa-dra Neymar. I due - secondo quan-to scrive il quotidiano sportivo spa-gnolo - avrebbero avuto l'idea difarsi lanciare una banana in campo.Se così sono andate le cose bi-sogna riconoscere che i due gio-catori hanno ottenuto il risultatoche si prefiggevano: quello di ri-dicolizzare, in modo spiritoso, gliintolleranti e i razzisti. Anzi, forsenemmeno loro immaginavano la

Iniziativa. Il residence è stato messo a disposizione dalla Pizzarotti ed è diventato un centro di accoglienza

«Cara» Mineo, cultura e sportper un modello di integrazionenn Sono stati presentati ieri a Ro-ma, alla Sala della Mercede dellaCamera dei Deputati, il progettoculturale «Teatro Mediterraneo» elo spettacolo teatrale «I meneni».Scritto da Massimiliano Perrotta ediretto da Walter Manfrè, lo spet-tacolo ha tra i protagonisti anchesette migranti del Centro di ac-coglienza per richiedenti asilo «Ca-ra» di Mineo, nel cuore della Sicilia,che andranno in scena al Teatro diDocumenti.Questa è solo l’ultima iniziativamessa in campo dai professionistiche lavorano al Centro di Mineoper favorire l’integrazione dei mi-granti attraverso una serie di at-tività fra cui l’insegnamento dellalingua italiana e l’organizzazione dicorsi professionali e di attività lu-dico-ricreative quali appunto il tea-tro e il calcio. È stata istituita,infatti, l’Associazione Dilettantisti-ca Sportiva - ASD - CARA Mineo, laprima squadra di calcio compostada Richiedenti Asilo - riconosciutadalla FIGC - che sta per passaredalla 3ª alla 2ª categoria. Lo scorso11 aprile, nello stadio Massimino diCatania, si è tenuta “la partitadell’accoglienza”, l’incontro fra Na-zionale Attori e la squadra delCARA Mineo per dare un calcio allebarriere alla presenza di istituzionie cittadini.

Le iniziativeIl progetto teatrale e quello cal-cistico procedono contestualmen-te alla realizzazione del docu-film«Io sono io e tu sei tu», nell’ambitodi un percorso di sensibilizzazionesui temi dell'immigrazione e del-l’integrazione in un'isola, come laSicilia, porta dell’Europa per tan-tissimi migranti. Il lungometraggio,destinato ai giovani delle scuoleprimarie della Provincia di Catania,racconta l'accoglienza attraverso ilmodello del «Cara» Mineo.Due sono le caratteristiche fon-damentali di questa iniziativa, chevede il gruppo Pizzarotti come pro-tagonista insieme ad altre realtà(la Croce Rossa Italiana, ConsorzioSol. Calatino, La Cascina GlobalService, Sisifo Consorzio di Coo-perative Sociali, Senis Hospes eCasa della Solidarietà): fronteg-giare l’emergenza immigrazionedando risposte a esigenze uma-nitarie e promuovere l’integrazionee l’inserimento sociale con pro-poste culturali educative e ludicoricreative.Ha dichiarato Maurizio Fratoni,consigliere di amministrazione del-l’Impresa Pizzarotti & C spa, dopola presentazione di Roma: «E’ pernoi fonte di grande soddisfazioneavere dato e continuare a daresostegno a queste iniziative uma-

nitarie, fornendo oltre alle resi-denze, tutti i servizi necessari aimigranti in attesa di permesso disoggiorno. E’ in questa ottica che cisiamo sentiti impegnati a dare unforte contributo alla promozione diquesta iniziativa culturale cui faràseguito la realizzazione del filmdocumentario “Io sono io e tu seitu”, nell’ambito di un percorso disensibilizzazione sui temi dell'im-migrazione e dell’integrazione inun'isola, come la Sicilia, porta del-l’Europa per tantissimi migranti. Cipiace anche ricordare il successoottenuto dall’Associazione dilet-tantistica sportiva Asd Cara Mineo,da noi sponsorizzata, la primasquadra di calcio composta daRichiedenti Asilo - riconosciuta dal-la Figc - che sta per passare dallaTerza alla Seconda categoria».

La storia del «Cara» MineoNel 2011 il complesso «Residencedegli Aranci» di proprietà dell’Im -presa Pizzarotti, che ha ospitatofino alla fine del 2010 una parte delpersonale militare Usa di stanzanella base aeronavale di Sigonellae le proprie famiglie, viene messo adisposizione del governo, in par-ticolare del ministro dell’Interno,per fronteggiare l’emergenza re-lativa all’aumento di sbarchi di mi-granti sulle coste siciliane in se-

guito alla cosiddetta «PrimaveraAraba». Il residence diventa quindiil Centro di accoglienza per ri-chiedenti asilo di Mineo, detto il«villaggio della solidarietà», gestitodalla Protezione civile data la si-tuazione straordinaria di crisi con-tingente.Agli inizi del 2013 il ministero del-l’Interno affida il «Cara» Mineo, peruna gestione ordinaria, alla Pre-fettura di Catania che a sua voltadecide di avvalersi del consorziopubblico «Calatino terra d’acco -glienza», formato da 9 Comuni si-ciliani. Il Consorzio, quindi, coin-volge un’Associazione temporanead’imprese-Ati che, al momento, sioccupa di tutti i servizi del «Cara»Mineo (sanità, pasti, pulizie, per-sonale specialistico, manutenzio-ne, organizzazione corsi e attivitàricreative eccetera. Le imprese chene fanno parte sono: la Croce Ros-sa Italiana, l’Impresa Pizzarotti,Consorzio Sol. Calatino, La CascinaGlobal Service, Sisifo Consorzio diCooperative Sociali, Senis Hospese Casa della Solidarietà.Gli alloggi ospitano, al momento,quasi 3.800 migranti in attesa delpermesso di soggiorno, provenien-ti da Gambia, Mali, Eritrea, Nigeria,Senegal, Somalia, Etiopia, da altristati africani e dal Medio Oriente, inparticolare dal Pakistan.v

Tutti i numeri del Residence degli Aranci

Il Residence degli Aranci sisviluppa su una superficie di253.000 metri quadrati e disponedi una parte residenzialecostituita da:89 edificiÜ4 unità abitative con 3 stanzeda lettoÜ4 edificiÜ2 unità abitative con 3 stanzeda lettoÜ10 edificiÜ4 unità abitative con 4 stanzeda letto

Le unità abitative sono suddivisein due tipologie:Üa 3 stanze da letto, costituite da164 mq di superficie coperta, con30 mq di porticato copertoantistante, 8 mq di patioombreggiato sul retro e 85 mqcirca di aree a verde privato;Ü4 stanze da letto, costituite da176 mq di superficie coperta, con25 mq di porticato copertoantistante, 8 mq di patioombreggiato sul retro e 85 mqcirca di aree a verde privato.

Aree sportivee ricreative all’apertoÜ2.000 mq di aree ludicheattrezzate per bambiniÜCampi da basketÜCampi da tennisÜCampo da hockey a rotelleÜCampo da football americanoÜCampo da baseball / softballÜArea pic-nic (denominata «OrangePark») da 1.000 mq, attrezzata conbarbecue e gazebo in legnoÜPercorso da jogging lungo tuttoil perimetro del residence.

La bananaantirazzismoSignor direttore,vado controcorrente. Io pensoche la banana lanciata dagli

spalti al giocatore del Barcel-lona sia solo una trovata pub-blicitaria, non il gesto stupidoe razzista di un tifoso. Se fosseprovato quello che dico, chefigura farebbero tutti coloro,

da Renzi in giù, che tra ieri eoggi si sono fatti immortalarecon una banana in mano?

Umberto TalignaniParma, 29 aprile

straordinaria risonanza che haavuto la loro trovata in tutto ilmondo.Il gesto di Dani Alves è diventato ilsimbolo della lotta al razzismo. Maio, come le dicevo prima, spero chenon ci sia stato nessun piano stu-diato a tavolino, nessuna ricerca dimarketing, nessun suggerimentodi maghi della pubblicità, nessunfinto razzista sugli spalti incaricatodi tirare quella banana al momentopiù opportuno. Non sarebbe millevolte più bello se la banana sbuc-ciata da Dani Alves fosse statainvece la reazione immediata, im-prevedibile, spontanea di un gio-catore intelligente e spiritoso a untifoso idiota?