Cara Mimma

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Cara mamma, la tua telefonata di ieri, l’intera vicenda mi ha fatto molto male, mi sento usato e strumentalizzato, tirato da una parte e dall’altra come un giocattolo. Era da tempo che volevo scriverti e lo faccio ora. Ho molta paura per Daniele e Mirella e questa paura ce l’ho da quando decisero di trasferirsi a San Leucio; Mirella mi mandò una mail chiedendomi cosa io pensassi e le risposi che la prima cosa che doveva valutare era il rapporto tra lei è Daniele perché il loro amore è l’unica vera, garanzia per Maria. La invitai a meditare sull’impatto di Daniele - che ha una personalità fragile e vuoti affettivi enormi - con la nostra realtà e la nostra famiglia consigliandole molta prudenza…in pratica le feci capire che il mio parere era che non dovevano venire stabilmente qui. Naturalmente Mirella non mi rispose: questo è, purtroppo, lo stile di tutti voi: se percepite qualcosa che non condividete, invece di tentare di capire le ragioni, di confrontarvi, vi irrigidite ed il dialogo finisce; addirittura Antonella chiese ad Anna come fosse possibile che non era contenta del fatto che la sorella venisse qui! Da allora Mirella non si è confrontata più con me, anzi quando Daniele ha iniziato ad aprirsi si è mostrata insofferente, senza rendersi conto che finalmente il marito stava parlando con qualcuno di cose vere, stava aprendo il suo cuore a chi semplicemente lo ascoltava senza dirgli subito cosa fosse giusto ed ingiusto. Mia cognata - che ho tenuto in braccio bambina - mi ha scritto di essere contenta che io parlassi con Daniele, ma di “non caricarlo di ansie e preoccupazioni”…forse preferiva che Daniele vivesse chiuso in casa come un animale a fissare il vuoto? Si è chiesta la ragione profonda delle “ansie e preoccupazioni” del marito che di certo non avevo causato io? Avrebbe potuto chiedermi un dialogo ed invece sostanzialmente mi ha chiesto di continuare a parlare, ma di parlare del nulla. Io non sono così, ho troppa esperienza in questo campo per tacere almeno con te ed è questa la ragione per cui ti scrivo. Perché il rapporto tra Mirella è Daniele è a rischio? Perché sono molto immaturi entrambi e tu, senza volerlo e per il bene di Maria, stai fungendo da detonatore per una relazione fragile dalla quale a mio parere ti devi assolutamente allontanare.

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Page 1: Cara Mimma

Cara mamma,

la tua telefonata di ieri, l’intera vicenda mi ha fatto molto male, mi sento usato e strumentalizzato, tirato da una parte e dall’altra come un giocattolo.

Era da tempo che volevo scriverti e lo faccio ora.

Ho molta paura per Daniele e Mirella e questa paura ce l’ho da quando decisero di trasferirsi a San Leucio; Mirella mi mandò una mail chiedendomi cosa io pensassi e le risposi che la prima cosa che doveva valutare era il rapporto tra lei è Daniele perché il loro amore è l’unica vera, garanzia per Maria.La invitai a meditare sull’impatto di Daniele - che ha una personalità fragile e vuoti affettivi enormi - con la nostra realtà e la nostra famiglia consigliandole molta prudenza…in pratica le feci capire che il mio parere era che non dovevano venire stabilmente qui.

Naturalmente Mirella non mi rispose: questo è, purtroppo, lo stile di tutti voi: se percepite qualcosa che non condividete, invece di tentare di capire le ragioni, di confrontarvi, vi irrigidite ed il dialogo finisce; addirittura Antonella chiese ad Anna come fosse possibile che non era contenta del fatto che la sorella venisse qui!

Da allora Mirella non si è confrontata più con me, anzi quando Daniele ha iniziato ad aprirsi si è mostrata insofferente, senza rendersi conto che finalmente il marito stava parlando con qualcuno di cose vere, stava aprendo il suo cuore a chi semplicemente lo ascoltava senza dirgli subito cosa fosse giusto ed ingiusto. Mia cognata - che ho tenuto in braccio bambina - mi ha scritto di essere contenta che io parlassi con Daniele, ma di “non caricarlo di ansie e preoccupazioni”…forse preferiva che Daniele vivesse chiuso in casa come un animale a fissare il vuoto? Si è chiesta la ragione profonda delle “ansie e preoccupazioni” del marito che di certo non avevo causato io? Avrebbe potuto chiedermi un dialogo ed invece sostanzialmente mi ha chiesto di continuare a parlare, ma di parlare del nulla.

Io non sono così, ho troppa esperienza in questo campo per tacere almeno con te ed è questa la ragione per cui ti scrivo.

Perché il rapporto tra Mirella è Daniele è a rischio? Perché sono molto immaturi entrambi e tu, senza volerlo e per il bene di Maria, stai fungendo da detonatore per una relazione fragile dalla quale a mio parere ti devi assolutamente allontanare.

Daniele, nonostante sia una persona intelligente e sensibile, ha un’autostima pari a zero ed il rapporto con Mirella per lui è tutto, tenta affannosamente di costruire quella famiglia che non ha avuto e non vuole parametri esterni, soprattutto con una realtà strutturata come la nostra, della quale Mirella fa parte. La malattia della figlia, la depressione, la perdita del concorso lo hanno segnato ancora di più e nel frattempo sei emersa tu che, con la consueta generosità, hai colmato tutte le sue insufficienze, con la bambina, con Mirella, con la nuova famiglia che non era in grado di gestire. Mirella si è completamente appoggiata a te, ha smesso di investire sul rapporto con il marito, anzi ha indirettamente cercato nel tuo sostegno fisico e psicologico la forza per portare avanti un rapporto difficile; si è trovata di nuovo nel mondo che l’aveva generata proprio nel momento in cui la nuova famiglia stava mostrando tutta la sua fragilità.

Daniele percepisce questo ed è la ragione della sua ostilità verso te.

Ma veniamo alla domanda più importante? Quale è il bene di Maria?

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Solo uno, che Daniele e Mirella si amino, crescano nel loro rapporto ed il loro amore diventi per lei – malata e salvo miracoli dalla vita breve - un sostegno sicuro. Le passeggiate all’aria buona, il bene che le vogliamo ed il fatto che tu possa sostituire Mirella nelle terapie, la vicinanza nostra e delle cuginette è ben poca cosa se Maria non potrà contare su una famiglia che non è la nostra, ma quella del padre e della madre.

Tu puoi fare tutto, mamma, ma in questo momento sei divenuta – senza assolutamente volerlo, anzi con le intenzioni esattamente opposte - il maggiore ostacolo affinchè ciò si realizzi perché la tua presenza, ciò che pensi, le tue preoccupazioni, l’appoggio costante che dai a Mirella la condizionano inevitabilmente

Devi renderti conto di ciò; se si continua così Mia giungerà al bivio: scegliere “il bene di Maria” o il matrimonio e questo sarà il male più grande per la piccina.

So bene quanto queste righe ti fanno male, ma te le ho scritte con tutto l’affetto e la sincerità possibili come ho sempre fatto.

Ti abbraccio, Giorgio