Cara Mamma

2
Cara Mamma, sta per arrivare Natale e Gesù ci vuole donare il suo cuore. Natale è un cuore pieno di amore, di comprensione, di perdono, un cuore che desidera la gioia degli altri più di quella propria, un cuore pronto a cogliere ogni segno di bene ed a trascurare le provocazioni del male. La lettera che mi leggesti ha lasciato nel mio animo tanta tristezza; mi chiedo perché tanta malinconia? Perché tanta delusione profonda? Noi tutti vorremmo colmare quel vuoto ma non ne siamo capaci perché esso – nel profondo - non dipende da noi dagli anni, dalla malattia, ma fa parte di te, della tua anima e solo Dio ne conosce le ragioni, che solo Lui può guarire. Io ti capisco mamma, ti capisco molto perché ti somiglio, ho le tue stesse fragilità,lo stesso insaziabile bisogno di essere amato e valorizzato, la stessa intolleranza verso l’ipocrisia, ma ho capito che le mie sofferenze non dipendono da nessuno, ma solo da me che mi ostino a chiedere agli altri quello che non possono darmi. Non è colpa degli altri, mamma e neppure colpa nostra: il nostro cuore appartiene a Dio e solo l’esperienza del suo amore ci può donare finalmente una pace che non troveremmo altrove. Anna mi ha detto che forse tu l’ultimo dell’anno andrai via da San Leucio; ti prego non farlo, non ha senso, sarebbe un gesto brutto soprattutto verso i bambini che aspettano queste feste per stare con voi. Per i bambini il Natale, sei tu, il nonno, gli zii…queste sono le gioie vere, godiamocele perché verrà il tempo in cui, non per nostra volontà, ci verranno tolte dalla morte, dalla malattia, dal non avere più un luogo dove stare insieme. Conosco le tue ragioni, so che avverti molto la fatica di alcune cose e non vuoi pesare su nessuno, ma ti sottovaluti; sebbene tu sia malata continui ad essere attiva ed utile... permetti anche agli altri di esserlo! Il primo dell’anno ci organizzeremo, ci dirai tu cosa fare.

description

comunione

Transcript of Cara Mamma

Page 1: Cara Mamma

Cara Mamma,

sta per arrivare Natale e Gesù ci vuole donare il suo cuore.

Natale è un cuore pieno di amore, di comprensione, di perdono, un cuore che desidera la gioia degli altri più di quella propria, un cuore pronto a cogliere ogni segno di bene ed a trascurare le provocazioni del male.

La lettera che mi leggesti ha lasciato nel mio animo tanta tristezza; mi chiedo perché tanta malinconia? Perché tanta delusione profonda?

Noi tutti vorremmo colmare quel vuoto ma non ne siamo capaci perché esso – nel profondo - non dipende da noi dagli anni, dalla malattia, ma fa parte di te, della tua anima e solo Dio ne conosce le ragioni, che solo Lui può guarire.

Io ti capisco mamma, ti capisco molto perché ti somiglio, ho le tue stesse fragilità,lo stesso insaziabile bisogno di essere amato e valorizzato, la stessa intolleranza verso l’ipocrisia, ma ho capito che le mie sofferenze non dipendono da nessuno, ma solo da me che mi ostino a chiedere agli altri quello che non possono darmi.

Non è colpa degli altri, mamma e neppure colpa nostra: il nostro cuore appartiene a Dio e solo l’esperienza del suo amore ci può donare finalmente una pace che non troveremmo altrove.

Anna mi ha detto che forse tu l’ultimo dell’anno andrai via da San Leucio; ti prego non farlo, non ha senso, sarebbe un gesto brutto soprattutto verso i bambini che aspettano queste feste per stare con voi.

Per i bambini il Natale, sei tu, il nonno, gli zii…queste sono le gioie vere, godiamocele perché verrà il tempo in cui, non per nostra volontà, ci verranno tolte dalla morte, dalla malattia, dal non avere più un luogo dove stare insieme.

Conosco le tue ragioni, so che avverti molto la fatica di alcune cose e non vuoi pesare su nessuno, ma ti sottovaluti; sebbene tu sia malata continui ad essere attiva ed utile... permetti anche agli altri di esserlo! Il primo dell’anno ci organizzeremo, ci dirai tu cosa fare.

Andare via significherebbe soltanto dire “io non ce la faccio da sola e nessun altro lo deve fare”… è brutto mamma, troppo brutto, ti prego riflettici, guarda nel tuo cuore, caccia via sentimenti brutti e continua a donarci momenti di gioia, continua a darci la tua presenza, non ti rintanare in un mondo di solitudine ed autosufficienza freddo e buio.

La solitudine più grande non è quella fisica, è stare in mezzo alla gente e non vedere amicizia, intesa, è avere uno sguardo pessimistico su tutto, non trovare in nulla ragioni di speranza, vedere intorno solo il male.

Tu sei amatissima, mamma, ma il nostro amore non può bastarti, alza gli occhi al cielo con la bellezza del tuo cuore e vedrai che il paradiso può iniziare qui.

Ho preferito scriverti perché quando parliamo mi sento subito ferito e do il peggio di me, Ti abbraccio con l’affetto di cui sono capace.

Giorgio