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Capitolo 2
Università di Roma “La Sapienza”
Laurea specialistica in Ingegneria ElettronicaLaurea specialistica in Ingegneria Elettronica
Circuiti a tempo discretoRaffaele ParisiRaffaele Parisi
Capitolo 2: Esempi di Sequenze e di Circuiti TDSequenze notevoli, periodicità delle sequenze, esempi di circuiti TD (fil i di bil ) i l i TD di i i i l i i(filtro in media mobile), simulatori TD di circuiti analogici.
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Capitolo 2
SEGNALI A TEMPO DISCRETO: SEQUENZE
• I segnali a tempo-discreto (TD) sono matematicamente rappresentati con una sequenza di numeri:
x[n] oppure X = {x[n]}, - ∞ < n < ∞ (n intero).[ ] pp { [ ]}, ( )
• Nel caso in cui la sequenza derivi dal campionamento di un q psegnale analogico xa(t) si ha :
x[n] = x (nT) con T ≡ periodo di campionamentox[n] xa(nT) con T ≡ periodo di campionamento
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Capitolo 2
• Rappresentazione grafica di un segnale TD (sequenza numerica x[n]):
x[n]
x[0]
[ 1][ 1] x[+1]
x[+2]
x[+3]
x[-1]
x[-2]
x[-3]
n... -5 -4 -3 -2 -1 0 +1 +2 +3 +4 +5 +6 +7 ... x[+4]
[ 4]x[+5]
x[+6]x[+7]
x[-4]
x[-5]
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Capitolo 2
• SEQUENZE NOTEVOLI:
1. Impulso unitario
δ[n]δ[n]
δ[n] = 1 n = 0
0 altrove1
n
• Proprietà del campionamento dell’impulso unitario:
“Una sequenza arbitraria può essere rappresentata comeUna sequenza arbitraria può essere rappresentata come una somma di impulsi ritardati e scalati”
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Capitolo 2
[ ]E i x[n]
x[-3] = -2; x[-2] = -1; x[-1] = 1;
Esempio
2
1
x[0] = 2; x[1] = -1; x[2] = 2;
n-3 -2 -1 0 +1 +2-1
-2
[ ] 2 [ 3] [ 2] [ 1] 2 [ ] [ 1] 2 [ 2]x n n n n n n nδ δ δ δ δ δ= − + − + + + + − − + −
In generale:
[ ] 2 [ 3] [ 2] [ 1] 2 [ ] [ 1] 2 [ 2]x n n n n n n nδ δ δ δ δ δ+ + + + + +
∞
[ ] [ ] [ ]k
x n x k n kδ∞
=−∞
= −∑5
k
Capitolo 2
2 Gradino unitario2. Gradino unitario
u[n]
u[n] = 1 n 0≥
u[n]
1 [ ]0 n < 0
n
• Proprietà:n
∑ (somme accumulate)u[n] = δ[k]k=−∞
∑• In alternativa, u[n] può essere espresso come somma di impulsi ritardati:
6[ ] [ ] [ ] [ ]1 2u n n n nδ δ δ= + − + − +…
Capitolo 2
• Si può verificare che valgono le due relazioni seguenti:
u[n] = δ[n − k]+∞
∑k= 0
δ[n] = u[n] − u[n −1]
e quindi è possibile definire famiglie di sequenze mediante le
[ ] [ ] [ ]
e quindi è possibile definire famiglie di sequenze mediante le operazioni di somme accumulate e di differenza finita, cosìcome avviene per i segnali a tempo continuo tramite le p g poperazioni di integrazione e di derivazione.
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Capitolo 2
3. Rampa unitaria
r[n]
[ ] [ ]n
r n u k= ∑
[ ]
4
5
[ ] [ ]k=−∞∑
[ ] [ ] [ ]1u n r n r n= − −2
3
n-3 -2 -1 0 1 2 3 4
1
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Capitolo 2
4. Esponenziale realep
[ ] A nx n α= A, α reali
• Le sequenze esponenziali sono fondamentali nello studio dei sistemi lineari (soluzioni di equazioni differenziali lineari a
[ ]
sistemi lineari (soluzioni di equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti).
[ ]Andamenti possibili:
-1 < α < 0x[n]
x[n]Andamenti possibili:
0 < α < 11 α 0
A A
nn
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Capitolo 25. Esponenziale complesso
[ ] A nx n α= A, α complessijφ
je ωα α=[ ]jA A e φ=
Formula di Eulero: cos senje jγ γ γ= + ω pulsazione (rad/campione)
[ ] ( )A n j nx n e ω φα += =
2f ωπ=
φ
frequenza
fase iniziale[ ]( ) ( )
( )A
A cos A sin
j
n n
x n e
n j n
φα
α ω φ α ω φ
= =
= + + +
decrescente
( ) ( )jφ φ
1α <• x[n] ha un inviluppo identico all’andamento dell’esponenziale reale
decrescente
costante
crescente
1
0
α
α
=
>11
crescente0α >
Capitolo 2
Casi particolari:
( )• |α |= 1 (esponenziale complesso puro): ( )j nA e ω φ+
• coseno reale: ( )( ) ( )
cos2
j n j ne enω φ ω φ
ω φ+ − ++
+ =( )2
( ) ( )j n j nω φ ω φ+ − +
• seno reale: ( )( ) ( )
sen2
j n j ne enj
ω φ ω φ
ω φ+ +−
+ =
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Capitolo 2• Proprietà 1 dell’esponenziale complesso (indistinguibilità in f )
( )0 2ω π+“Sostituendo al posto di si ottiene una sequenza 0ω
frequenza):
identica a quella di partenza”:( ) ( )0 02 2j n n j n j ne e eω π φ ω φ π+ + +=
=1
e e e=
• Questa proprietà vale per tutte le pulsazioni , con r intero.0 2 rω π+
• Ciò significa che ci si può limitare a considerare per ω (e quindi f) un intervallo di lunghezza 2π (f =1), per esempio:
0 2ω π≤ ≤ π ω π− ≤ ≤
0 1f≤ ≤ 0 5 0 5f≤ ≤
g (f ) p poppure
oppure
(valore principale)
0 1f≤ ≤ 0,5 0,5f− ≤ ≤oppure
• Si può dire che le “alte frequenze” si hanno per ω intorno a ± π,
13le “basse” per ω intorno a 0 e 2π.
Capitolo 2
ω0
ω0= 0, 2π ω0= π/3, 7π/3
ω0= π, 3πω0= π/6, 13π/6
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ω0 π, 3πω0 π/6, 13π/6
• Grafici della sequenza cos(ω0n) per diversi valori di ω0
Capitolo 2
• PERIODICITÀ DI UNA SEQUENZA
La sequenza x[n] si dice periodica di periodo N se risulta:
x[n] = x[n + N]per qualunque valore di n.
• Importante è il caso dell’esponenziale complesso, per il quale vale la seguente proprietà.
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Capitolo 2
• Proprietà 2 dell’esponenziale complesso (periodicità nel TD):Proprietà 2 dell esponenziale complesso (periodicità nel TD):
“Non tutti gli esponenziali complessi sono periodici”
Secondo la definizione di sequenza periodica, deve infatti risultare:
( ) [ ]0 00
22j n N j n ke e N k Nω φ ω φ πω π+ +⎡ ⎤ +⎣ ⎦ = ⇒ = ⇒ =
risultare:
cioè solo se i valori di ω0 e k sono tali che N risulta intero, allora
00ω
0la sequenza esponenziale è periodica!
Siccome la sequenza sinusoidale è un caso particolare di quellaSiccome la sequenza sinusoidale è un caso particolare di quella esponenziale complessa, ne deriva che una sequenza sinusoidale può essere non periodica!
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p p
Capitolo 2
ESEMPI DI CIRCUITI-ALGORITMI TD
1. Filtro in “Media Mobile” (Moving Average, MA)Eff di “fi ” h ll di iEffettua una media su una “finestra” che scorre sulla sequenza di ingresso x[n] (“sliding window”):
9 -
8 -
x[n]
7 -
6 -
5 -
44 -
3 -
2 -
1
[ ] {0 1 6 3 4 5 6 6 2 4 3 2 1 0 0 1 2 3 4 5 9 5 4 3 2 1 0}
1 -
0n
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x[n] = {0, 1, 6, 3, 4, 5, 6, 6, 2, 4, 3, 2, 1, 0, 0, 1, 2, 3, 4, 5, 9, 5, 4, 3, 2, 1, 0}
Capitolo 2
• Algoritmo:
[ ][ ][ ] [ 1] 1[ ]
x n x n x n Ny n
N+ + + + + −
=…
n = 0, 1,…
N l h d ll fi t
N
N = lunghezza della finestra
• N.B. In questo caso il campione dell’uscita all’istante n dipende dai valori successivi dell’ingresso (circuito non causale).
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Capitolo 2
• Circuito TD per il calcolo della media mobile:Circuito TD per il calcolo della media mobile:
x[n+N-1][ ]
D
D [ ]
x[n+N-2]
D1/N
y[n]
D
x[n+1]
[ ][ ] [ 1] 1[ ]
x n x n x n Ny n
N+ + + + + −
=…
x[n]N
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Capitolo 2
Esempio (N = 3)Esempio (N 3)
[ ] 0 1 6 70 ;3 3
y + += = [ ] 1 6 3 101 ;
3 3y + +
= = [ ] 6 3 4 132 ;33y + +
= = [ ] 3 4 53 4;3
y + += =
[ ] 4 5 64 5;3
y + += = [ ] 5 6 6 175 ;
3 3y + +
= = .....
[ ]y n
n
Il filtro in media mobile esegue una regolarizzazione (o “smoothing”) sui dati.
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Capitolo 2
2. Filtro in Media Mobile Pesata
La media viene pesata con dei coefficienti opportuniLa media viene pesata con dei coefficienti opportuni
• Algoritmo:
[ ] [ ] [ ] [ ] [ ] [ ] [ ]0 1 1 1 1y n h x n h x n h N x n N= ⋅ + ⋅ + + + − ⋅ + −…
Algoritmo:
[ ] [ ] [ ] [ ] [ ] [ ] [ ]0 1 1 1 1y n h x n h x n h N x n N+ + + + +…
0,1,n = …
[ ]h k : coefficienti della media pesata[ ]h k : coefficienti della media pesata
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Capitolo 2
• Circuito TD per la media mobile pesata:• Circuito TD per la media mobile pesata:
x[n+N-1]
h[N-1]
x[n+N-2]
h[N-2] [ ] [ ] [ ] [ ] [ ]0 1 1y n x n h x n h= + + +…
h[0]
x[n+1]
x[n]
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Capitolo 2
• In genere i coefficienti h[k] sono tali che: [ ]1
0
1N
k
h k−
=
=∑Esempio
h[k]
3/9
h[k] =19
1,2,3,2,1{ }2/9
1/9
k0 1 2 3 4
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Capitolo 2
SIMULAZIONE (O EMULAZIONE) DI UN CIRCUITO ( )ANALOGICO (TC) TRAMITE UN CIRCUITO A TEMPO DISCRETO (TD)
Soluzione del circuito TC:+
Circuito RL:
e(t)+
i(t)R
LL di
dt+ Ri(t) = e(t)
(0) i
In generale (soluzione nel TC = calcolo equazione differenziale):
- i(t) i(0) = i0
In generale (soluzione nel TC = calcolo equazione differenziale):
A dy+ By(t) = x(t) A LA
dt+ By(t) = x(t)
y(0) = y0
A ↔ LB↔ R
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Capitolo 2
• L’equazione differenziale può essere risolta numericamente• L equazione differenziale può essere risolta numericamente approssimando la derivata con il rapporto incrementale (è ciò che si fa nei programmi di analisi automatica come SPICE):p g )
T è il periodo di i
dydt
= ′ y (t) ≅y(t) − y(t − T)
T
Ne segue:
campionamentodt T
A[y(t) − y(t − T)]+ BTy(t) ≅ Tx(t)
Ponendo t = nT (cioè campionando):
(A+ BT)y(nT) − Ay(nT − T) ≅ Tx(nT)
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Capitolo 2
Si id il i it TD i (è t• Si considera ora il circuito TD con memoria (è presente un ritardo) che produce la sequenza y[n]=y(nT):
Ponendo:
(A+ BT)y[n]− Ay[n −1] = Tx[n]
Ponendo:a0 =1; a1 = A
A+ BT; b0 = T
A+ BT
l’equazione si può riscrivere nel modo seguente:
y[n] = b x[n]+ a y[n −1]
Circuito TD: x[n] y[n]
y[n] = b0x[n]+ a1y[n −1]
C cu o :
T
x[n]b0
a
y
Ritardo unitario
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a1
Capitolo 2
• La soluzione dell’equazione differenziale, supponendo e(t) = ELa soluzione dell equazione differenziale, supponendo e(t) E (costante) e i(0)=0, è:
E R⎛ ⎞ i(t) =
ER
1−e−
RL
t⎛
⎝ ⎜
⎞
⎠ ⎟
e rappresenta naturalmente il processo di carica di un induttore.
R⎝ ⎠
pp pi(t)
EER
t
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Capitolo 2
La sol ione liti dell’ i ll diff :• La soluzione analitica dell’equazione alle differenze:
y[n] = b0x[n]+ a1y[n −1]
si può ottenere calcolando successivamente (calcolo ricorsivo)
0 1
i valori di y[n] per n=1,2,... , supponendo x[n]=E e y[0]=0:
n =1: y[1] = b0E =T
L + RTE
n = 2 : y[2] =T
L + RTE +
LL + RT
⋅T
L + RTE =
L + RT L + RT L + RT
= 1+L⎛
⎝ ⎜
⎞ ⎠ ⎟
T E28
L + RT⎝ ⎜
⎠ ⎟
L + RT
Capitolo 2
T L L⎛ ⎜
⎞ ⎟
Tn = 3: y[3] =T
L + RTE +
LL + RT
1+L
L + RT⎛ ⎝ ⎜
⎞ ⎠ ⎟
TL + RT
E =
⎛ ⎞ ⎡ ⎤ = 1+
LL + RT
1+L
L + RT⎛ ⎝ ⎜
⎞ ⎠ ⎟
⎡
⎣ ⎢ ⎤
⎦ ⎥ T
L + RTE =
= 1+L
+L⎛
⎝⎜
⎞ ⎠⎟
2⎡ ⎢
⎤ ⎥
T E
……...L + RT L + RT⎝
⎜ ⎠ ⎟
⎣ ⎢
⎦ ⎥ L + RT
• La soluzione generale ha quindi la seguente espressione:
L L⎛ ⎜
⎞ ⎟
2 L⎛ ⎜
⎞ ⎟
n−1⎡ ⎢
⎤ ⎥
Ty[n] = 1+L
L + RT+
LL + RT
⎛⎝ ⎜
⎞⎠ ⎟ + ...+ L
L + RT⎛⎝ ⎜
⎞⎠ ⎟
⎣ ⎢
⎦ ⎥
TL + RT
E
29Somma di n-1 termini in progressione geometrica con ragione L/(L+RT)
Capitolo 2
che si può scrivere anche come:
1- LL + RT
⎛ ⎝ ⎜
⎞ ⎠ ⎟
n
T E 1⎛ ⎜
⎞ ⎟
n⎡ ⎢ ⎢
⎤⎥⎥y[n] = L + RT⎝ ⎠
1- LL RT
⎛ ⎝ ⎜
⎞ ⎠ ⎟
⋅T
L + RTE = E
R1−
1
1+RTL⎝
⎜ ⎜ ⎜
⎠
⎟ ⎟ ⎟
⎣
⎢ ⎢ ⎢ ⎦
⎥⎥⎥
S i f l’i i h RT L ( i è h T L/R il h è
L + RT⎝ ⎜
⎠ ⎟ L⎝ ⎠ ⎣ ⎢ ⎦⎥
Se si fa l’ipotesi che RT<< L (cioè che T<< L/R, il che è plausibile), si può approssimare l’esponenziale eRT/L mediante i primi due termini dello sviluppo in serie di Taylor:primi due termini dello sviluppo in serie di Taylor:
RT RTe L ≅1+RTL
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Capitolo 2
• In tal caso si ha:
y[n] ≅E 1−e
−RL
nT⎛ ⎜
⎞ ⎟ = i(nT)y[n] ≅
R1 e
⎝ ⎜
⎠ ⎟ = i(nT)
cioè l’uscita del circuito TD (simulatore) è una approssimazionedell’uscita campionata del circuito TC.
E
dell uscita campionata del circuito TC.
ER
……...n
……...
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Capitolo 2Osservazioni
• All’equazione differenziale nel TC (nel caso presente del primo ordine) corrisponde un’equazione alle differenze nel TD, dovuta al
l l di d ll d i• Per il calcolo discreto della derivata si possono usare diversi
t di i i d l i di (E l di tt i
calcolo discreto della derivata.
metodi numerici, del primo ordine (Eulero diretto e inverso, trapezoidale) o di ordini superiori, ad ognuno dei quali si associa un diverso equivalente circuitaleun diverso equivalente circuitale.• L’errore d’approssimazione che si introduce inevitabilmente nella simulazione dipende dal metodo adottato per il calcolo p pnumerico della derivata, dal periodo di campionamento T scelto e dalla struttura del circuito analogico da simulare.• Sussiste una relazione duale tra la soluzione ricorsiva dell’equazione alle differenze (algoritmo) ed il funzionamento del i l ( i i TD)
32simulatore (circuito TD).