Parte · Title: Parte.PDF Author: Andrea Created Date: 1/9/2001 3:53:21 PM
Capitolo VIII - lumsa.it III parte.pdf · Per organizzare una nuova impresa, gli elementi...
-
Upload
nguyenquynh -
Category
Documents
-
view
214 -
download
0
Transcript of Capitolo VIII - lumsa.it III parte.pdf · Per organizzare una nuova impresa, gli elementi...
Il processo (o ciclo) di direzione
Ogni attivitOgni attivitàà va va programmataprogrammata, stabilendo in anticipo gli obiettivi da raggiungere, , stabilendo in anticipo gli obiettivi da raggiungere, le decisioni e le modalitle decisioni e le modalitàà di svolgimento da rispettare nonchdi svolgimento da rispettare nonchéé le risorse da le risorse da impiegare; impiegare; organizzataorganizzata, individuando chi e con quali responsabilit, individuando chi e con quali responsabilitàà dovrdovràà curarne la realizzazione; curarne la realizzazione; guidataguidata, fornendo le direttive e motivando gli organi , fornendo le direttive e motivando gli organi operativi; ed, infine, operativi; ed, infine, controllatacontrollata, valutando i risultati raggiunti rispetto a quelli , valutando i risultati raggiunti rispetto a quelli programmati.programmati.
Il ciclo informativo sottostante il processo di direzione
Informazioni sull’ambiente
Dati interni di controllo
Direttive per l’esecuzione
Risultati dell’esecuzione
In realtIn realtàà, dietro il ciclo di direzione c, dietro il ciclo di direzione c’è’è un ciclo informativo: anche la conduzione un ciclo informativo: anche la conduzione comporta il comporta il trasferimento di informazionitrasferimento di informazioni da chi dirige a chi esegue e chi esegue, a da chi dirige a chi esegue e chi esegue, a sua volta, deve sua volta, deve trasmettere i risultatitrasmettere i risultati della propria attivitdella propria attivitàà agli organi di controlloagli organi di controllo
Il controllo conclude il processo e avvia un nuovo ciclo di direIl controllo conclude il processo e avvia un nuovo ciclo di direzione, poichzione, poichéé i dati i dati con con esso rilevati, integrati con quelli provenienti dallesso rilevati, integrati con quelli provenienti dall’’ambiente esterno, concorrono a ambiente esterno, concorrono a produrre informazioni necessarie per alimentare la programmazionprodurre informazioni necessarie per alimentare la programmazionee
I contenuti della funzione organizzativa
Organizzare significa ordinare un sistema di parti interdipendenti e correlate, ciascuna avente una specifica funzione rispetto al complesso. In senso aziendale, le parti sono gli organi dell’impresa e l’organizzazione si rivolge in primo luogo a disciplinare i compiti, i poteri e le responsabilità che ciascuno di questi dovrà assumere nel corso della gestione.
Centri decisionali, di controllo ed esecutivi da istituire nellCentri decisionali, di controllo ed esecutivi da istituire nell’’impresaimpresa
AutoritAutoritàà e responsabilite responsabilitàà da attribuire a ciascuno di essida attribuire a ciascuno di essi
Relazioni formali da attivare fra i vari centriRelazioni formali da attivare fra i vari centri
Procedure di decisione, di informazione e di esecuzione, necessaProcedure di decisione, di informazione e di esecuzione, necessarie per rie per ll’’ordinata attuazione della gestioneordinata attuazione della gestione
La funzione organizzativa si pone lo scopo di definire: La funzione organizzativa si pone lo scopo di definire:
Le finalità della funzione organizzativa
Ordinamento di compiti e Ordinamento di compiti e responsabilitresponsabilitàà
Rapporti interpersonali di Rapporti interpersonali di collaborazione e di conflittocollaborazione e di conflitto
ASPETTO STRUTTURALEASPETTO STRUTTURALE
(Statico)(Statico)
ASPETTO COMPORTAMENTALE ASPETTO COMPORTAMENTALE (Dinamico)(Dinamico)
Ottenere condizioni di massima efficienza operativa mediante la suddivisione e la specializzazione delle attività e l’opportuna loro coordinazione in un sistema integrato di obiettivi, poteri e responsabilità
Le scelte organizzative
Per organizzare una nuova impresa, gli elementi fondamentali di Per organizzare una nuova impresa, gli elementi fondamentali di riferimento sono: riferimento sono:
1.1. La natura e le modalitLa natura e le modalitàà di realizzazione delldi realizzazione dell’’attivitattivitàà aziendaleaziendale
2.2. ll’’investimento organizzativoinvestimento organizzativo
3.3. Le risorse umane disponibili nel mercato e acquisibili in base Le risorse umane disponibili nel mercato e acquisibili in base allall’’investimento programmatoinvestimento programmato
ObiettivoObiettivo
Trovare il giusto bilanciamento Trovare il giusto bilanciamento tra Potenzialittra Potenzialitàà del servizio, del servizio, ElasticitElasticitàà di prestazionedi prestazione ed
EconomicitEconomicitàà di funzionamentodi funzionamento
Obiettivi e vincoli nella progettazione dell’organizzazione
OBIETTIVI VINCOLI
POTENZIALITA' OPERATIVA Sfruttamento della capacità di servizio
ELASTICITA' STRUTTURALE Sostenibilità e incidenza dei costi fissi
ECONOMICITA' DI FUNZIONAMENTO Rendimento degli investimenti organizzativi
I modelli di struttura organizzativa
Struttura SEMPLICEStruttura SEMPLICE
Struttura FunzionaleStruttura Funzionale
Struttura DivisionaleStruttura Divisionale
Accentramento del governo.
Divisione responsabilità operative
per aree funzionali.
Ridotta formalizzazione.
Prevedono la suddivisione dei Prevedono la suddivisione dei compiti al di sotto della Direzione compiti al di sotto della Direzione Generale, che sono attribuiti ad un Generale, che sono attribuiti ad un solo responsabile.solo responsabile.
Suddivisione per funzioni, ossia Suddivisione per funzioni, ossia gruppi di compiti o mansioni gruppi di compiti o mansioni complementari e interdipendenti complementari e interdipendenti rispetto a un finerispetto a un fine
Strutture FORMALIStrutture FORMALI
Suddivisione per segmenti di Suddivisione per segmenti di gestione (famiglie di prodotti, aree gestione (famiglie di prodotti, aree geografiche, ecc) meritevoli di una geografiche, ecc) meritevoli di una cura distintacura distinta
Modello funzionale
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
AMMINISTRATORE DELEGATO
DIREZIONE GENERALE
DIREZIONE MARKETING
DIREZIONE PRODUZIONE
DIREZIONE DEL PERSONALE
DIREZIONE AMMINISTRA-
ZIONE
Il modello funzionale si articola in un insieme di compiti o mansioni complementari e interdipendenti rispetto ad un fine (funzioni).
Direzione contabilità
Direzione finanziaria
Direzione approvvigiona-
mento
Direzione progettazione
Direzione stabilimento
Ufficio acquisti
Ufficio sistemi e metodi
Ufficio controllo produzion
e
Ufficio gestione
della produzion
e
Ufficio impianti
Ufficio controllo qualità
Direzione programmazio-
ne vendite
Direzione vendite
Ufficio assistenza clientela
Ufficio pubblicità
Modello funzionale
Le funzioni organiche che assicurano l’operatività del sistema si caratterizzano in base a quattro criteri:
universalità, cioè presenza in tutti i sistemi dello stesso tipo
essenzialità rispetto al conseguimento delle finalità primarie del sistema
impossibilità di aggregazione con altre funzioni
possibilità di suddivisione o articolazione in linee gerarchiche
Il modello funzionale, per la sua semplicità, è il più diffuso nelle aziende poco diversificate per tecnologie, prodotti e mercati. Esso si adatta bene a situazioni di gestione abbastanza stabili sotto il profilo strategico ed operativo, cioè in tutti i casi in cui la prevalente ripetitività delle procedure gestionali rappresenta l’elemento caratterizzante della gestione stessa.
Modello divisionale
Direzione produzione
Direzione impianti
Direzione marketing
Direzione produzione
Direzione ricerca e sviluppo
Direzione produzione e impianti
Direzione progettazione nuovi prodotti
Direzione marketing
Direzione marketing
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
AMMINISTRATORE DELEGATO
DIREZIONE GENERALE
DIVISIONE PRODOTTI
ALFA
DIVIDIONE PRODOTTI
BETA
DIVISIONE PRODOTTI
GAMMA
Comitato per il PERSONALE
Comitato per la FINANZA
Il modello divisionale comporta il frazionamento dellIl modello divisionale comporta il frazionamento dell’’azienda in piazienda in piùù parti ciascuna delle quali potrebbe rappresentare unparti ciascuna delle quali potrebbe rappresentare un’’impresa a se impresa a se stante e costituire un stante e costituire un centro di profittocentro di profitto..
Consente precise Consente precise valutazioni di rendimento.valutazioni di rendimento.
Si concentra maggiormente sui Si concentra maggiormente sui risultatirisultati anzichanzichéé sui compiti.sui compiti.
Modello divisionale
Il modello divisionale può prevedere la Il modello divisionale può prevedere la centralizzazione di alcune funzionicentralizzazione di alcune funzioni
Il criterio generale è quello di decentrare le funzioni che possono ritrarre i maggiori benefìci dalla specializzazione e di accentrare quelle che richiedono un più elevato coordinamento sul piano aziendale (come la finanza) o che consentono maggiori economie di scala o d’interrelazione (come gli approvvigionamenti e la ricerca e sviluppo).
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
AMMINISTRATORE DELEGATO
DIREZIONE GENERALE
DIVISIONE PRODOTTI
ALFA
DIVIDIONE PRODOTTI
BETA
DIVISIONE PRODOTTI
GAMMA
Comitato per il PERSONALE
Comitato per la FINANZA
Modello funzionale e divisionale a confronto
VANTAGGIVANTAGGI
Modello Modello FunzionaleFunzionale
Modello Modello DivisionaleDivisionale
SVANTAGGISVANTAGGI
esalta la specializzazione delle singole aree operative;consente di avvicinare le competenze dei responsabili al tipo di compiti da svolgere;
adatto in situazioni di gestione abbastanza stabili in termini strategici ed operativi.
minore coordinamento tra le diverse aree di responsabilità;
minore spinta all’innovazione;
poco adatto per aziende più dinamiche.
attenzione ai risultati;
stimola il “senso imprenditorale” dell’alta dirigenza;
adatto ad aziende diversificate ed in situazioni di gestione dinamiche in senso strategico ed operativo.
genera situazioni di conflitto e competizione tra le risorse;
genera più elevati costi direzionali;
impone maggiore attenzione al rapporto autonomia/coordinamento tra la direzione generale e le divisioni.
Organizzazione per processi
Ricerca &
SviluppoProduzione /
AcquistiMarketing
SVILUPPO PRODOTTO
FUNZIONI
PROCESSO Analisi dei Analisi dei bisognibisogni RicercheRicerche Progettazione Progettazione
preliminarepreliminareIngegnerizzaIngegnerizza--
zione processozione processoProduzione Produzione
pilotapilotaIngegnerizzaIngegnerizza--
zione prodottozione prodotto
Organizzare per processi significa adottare strutture molto più elastiche finalizzate a operare su obiettivi globali.
L’obiettivo è ottimizzare la gestione di compiti interrelati, superando le barriere funzionali, così da velocizzare i comportamenti gestionali in un ambiente in rapido mutamento.
Esempio: processo di sviluppo di un nuovo prodottoEsempio: processo di sviluppo di un nuovo prodotto
Organizzazione a rete
L’ organizzazione a rete si basa sull’instaurazione di relazioni molto strette tra più parti dell’impresa e tra quest’ultima, i fornitori e i clienti, al fine di conferire velocità, flessibilità ed efficienza all’operatività aziendale.
Direzione Generale
Unità divisionali o funzionali
Unità divisionali o funzionali
Unità divisionali o funzionali
Unità divisionali o funzionali
Unità divisionali o funzionali
Impresa collegata in rete
Impresa collegata in rete
Impresa collegata in rete
Impresa collegata in rete
Impresa collegata in rete
Impresa collegata in rete
Impresa collegata in rete
Impresa collegata in rete
Impresa collegata in rete
Organizzazione per progetto e per matrice
LL’’organizzazione per progettoorganizzazione per progetto rappresenta unrappresenta un’’ulteriore articolazione ulteriore articolazione della struttura funzionale, in quanto della struttura funzionale, in quanto èè allall’’interno di questa che vengono interno di questa che vengono costituiti dei gruppi di lavoro incaricati di elaborare e porre costituiti dei gruppi di lavoro incaricati di elaborare e porre in attuazione in attuazione determinati progettideterminati progetti.
LL’’organizzazione per matriceorganizzazione per matrice rappresenta lrappresenta l’’istituzionalizzazione di quella istituzionalizzazione di quella per progetto, in quanto la struttura aziendale assume un caratteper progetto, in quanto la struttura aziendale assume un carattere re reticolare con un intreccio di competenze funzionali e per progereticolare con un intreccio di competenze funzionali e per progetto.tto.
Organizzazione per matrice
DIREZIONE GENERALE
Direttore produzione
Direttorecommerciale
Direttoreamministrativa
Direttore risorse umane
Direzione Prodotti
Alfa
Direzione Prodotti
Beta
Direzione ProdottiGamma
Direttore Tecnico
Prodotti Alfa
Direttore Vendite
Prodotti Alfa
Direttore Contabilità
Prodotti Alfa
Responsabile Risorse Umane
Prodotti Alfa
Direttore Tecnico
Prodotti Beta
Direttore Vendite
Prodotti Beta
Direttore Contabilità
Prodotti Beta
Responsabile Risorse Umane Prodotti Beta
Direttore Tecnico
Prod. Gamma
Direttore Vendite
Prod. Gamma
Direttore Contabilità
Prod. Gamma
Responsabile Risorse Umane Prod. Gamma
Interconnessione tra campi di Interconnessione tra campi di responsabilitresponsabilitàà orizzontaliorizzontali e e campi di campi di specializzazione verticalispecializzazione verticali..
Ogni Ogni responsabileresponsabile si troversi troveràà alle alle dipendenze del direttore del direttore di linea e del direttore e del direttore di prodotto.
Ampiezza del controllo direttivoCondizioni che limitano l’ampiezza del controllo
direttivoCondizioni che estendono l’ampiezza del
controllo direttivo
Poca o nessuna formazione del personale Formazione completa dei subordinati
Delega di autorità inadeguata o non chiara Delega chiara per lo svolgimento di compiti ben definiti
Utilizzo di tecniche di comunicazione poco efficaci e con istruzioni vaghe
Utilizzo di tecniche appropriate di comunicazione
Obiettivi e standard non controllabili Obiettivi verificabili utilizzati come standard
Cambiamenti repentini nelle condizioni di contesto interno ed esterno
Lenti cambiamenti nelle condizioni di contesto interno ed esterno
Interazione carente tra superiore e subordinati Interazione efficace tra superiori e subordinati
Riunioni di lavoro non produttive Riunioni di lavoro produttive
Elevato numero di responsabilità speciali ai livelli bassi e medi dell’organizzazione
Elevato numero di responsabilità speciali ai livelli alti dell’organizzazione
Procedure poco chiare relative ad attività non ripetitive
Procedure ben definite relative ad attività ripetitive
Riluttanza dei subordinati ad assumersi responsabilità e rischi insiti nel ruolo rivestito
Propensione dei subordinati ad assumersi responsabilità e rischi conformi al ruolo rivestito
Dirigenti poco competenti e mal addestrati Dirigenti competenti e ben addestrati
Compiti complessi da eseguire Compiti semplici da eseguire
Subordinati non ancora formati Subordinati maturi
Procedure o routine organizzative
La programmazione della struttura non esaurisce i compiti attribLa programmazione della struttura non esaurisce i compiti attribuiti uiti alla funzione organizzativa, in quanto il funzionamento del sistalla funzione organizzativa, in quanto il funzionamento del sistema ema impresa richiede la definizione di impresa richiede la definizione di procedureprocedure o o routineroutine organizzativeorganizzative
Procedure Procedure OperativeOperative
Procedure di Procedure di ControlloControllo
Procedure di Procedure di InformazioneInformazione
Procedure Procedure DecisionaliDecisionali
Disciplinano lo svolgimento di Disciplinano lo svolgimento di attivitattivitàà ripetitive ai livelli operativiripetitive ai livelli operativi..
Dirette a seguire gli Dirette a seguire gli andamenti di andamenti di gestionegestione..
Alimentano i Alimentano i flussi di conoscenza flussi di conoscenza ricorrentiricorrenti allall’’interno dellinterno dell’’organizzazione.organizzazione.
Definiscono gli Definiscono gli interventi e i ruoli interventi e i ruoli rivestiti nellrivestiti nell’’assunzione delle decisioniassunzione delle decisioni..
Il controllo direzionale
Si interpone tra il processo decisionale e quello operativo per assicurare che le scelte siano correttamente attuate dagli organi operativi;
Si riferisce sia al momento dell’attuazione che a quello della programmazione e consente di valutare il rispetto dei piani di gestione formulate orientando le successive scelte di programmazione;
E’ trasversale rispetto ai livelli ed alle posizioni organizzative.
La funzione di controllo conclude il ciclo di direzione e crea le
premesse per l’avvio, con la programmazione, di un
nuovo ciclo di attività
Il controllo di direzione
Elemento necessario a disciplinare e vincolare l’azione degli uomini inseriti nell’organizzazione
VISIONE TRADIZIONALE
VISIONE MODERNA
Mezzo di guida del lavoro e delle funzioni svolte a qualsiasi piano della struttura, al fine di stimolare automaticamente gli interventi di correzione e favorire lo spirito d’iniziativa sulla base delle eventuali insufficienze dell’azione
Strumento di
costrizione
Strumentodi
indirizzo
Articolazione del controllo di direzione
Controllo di direzione
Controllo Antecedente Preventivo
Controllo Operativo Concomitante
Valutazioni di rendimento
Misurazioni di efficaciaMisurazioni di efficienza
Controllo StrategicoAnalisi strategica
Analisi organizzativaAnalisi direzionale
Controllo operativo concomitante
Procedura attuata, durante lo svolgimento delle operazioni aziendali, allo scopo di seguire lo sviluppo della gestione e di assicurare il rispetto degli obiettivi fissati in sede di costruzione dei piani.
Determinazione obiettivi
Rilevazioneperiodicarisultati
Analisi causale
scostamenti
Interventi correttivi
Per correggere le deviazioni
Per modificaregli obiettivi
Determinazione obiettivi
Rilevazioneperiodicarisultati
Analisi causale
scostamenti
Interventi correttivi
Per correggere le deviazioni
Per modificaregli obiettiviGli obiettivi
• possono essere desunti dalla programmazione o fissati da politiche od azioni operative;• devono essere realistici e ben definiti.
Le fasi del controllo operativo concomitante
Per correggere le deviazioni
La rilevazione dei risultati: • richiede una organizzazione efficiente;• presuppone una raccolta sistematica ed una elaborazione dei dati sulle prestazioni;• è collegata ad un sistema di reporting per la dirigenza.
Determinazione obiettivi
Rilevazioneperiodicarisultati
Analisi causale
scostamenti
Interventi correttivi
Per modificaregli obiettivi
Le fasi del controllo operativo concomitante
Le fasi del controllo operativo concomitante
Determinazione obiettivi
Rilevazioneperiodicarisultati
Analisi causale
scostamenti
Interventi correttivi
Per correggere le deviazioni
Per modificaregli obiettivi
L’analisi causale fornisce elementi preziosi sulla genesi delle deviazioni e orienta gli interventi di gestione.
Determinazione obiettivi
Rilevazioneperiodicarisultati
Analisi causale
scostamenti
Interventi correttivi
Per correggere le deviazioni
Per modificaregli obiettivi
Possono avere per oggetto:
Il livello delle prestazioni ottenibili nell’organizzazione (si tenta di riportare l’attività in linea con la programmazione)
I piani (si decide di adeguare i piani alle mutate condizioni interne ed esterne)
Le fasi del controllo operativo concomitante
REPARTO VENDITE
REPARTO CONTROLLO E BUDGET
DIREZIONE COMMERCIALE
REPARTO VENDITE
REPARTO CONTROLLO E
BUDGET
REPARTO PROMOZIONE
VENDITE
Dati riassuntivi di vendita
Analisi degli scostamenti
Interventi organizzativi
Modifiche ai programmi
Interventi promozionali
Organici periferici di vendita
Organici periferici di
vendita
Altre linee funzionali
Dati analitici di vendita
Informazioni per la predisposizione di
interventi di correzione
Schema del controllo operativo del piano di vendita
La programmazione ed il controllo operativo consentono di realizzare la direzione per obiettivi ed il controllo per risultati (M.B.O.)
Il processo di conduzione è più agevole poiché ciascun responsabile ha il proprio obiettivo, il cui ottenimento è monitorato mediante un controllo di tipo concomitante.
In questo modo le singole parti del sistema aziendale possono, entro certi limiti, autoregolarsi
Direzione per obiettivi e controllo per risultati
Valutazioni di efficacia e di efficienza
Efficacia Efficienza
La funzione di controllo della gestione non si esaurisce nello svolgimento del controllo operativo concomitante, ma si completa con l’attuazione delle valutazioni di efficienza sulla gestione aziendale.
Rapporto tra obiettivi ottenuti e quelli che si sarebbero
dovuti conseguire
BONTÀDELLE DECISIONI
RENDIMENTO DELL’USO DI RISORSE
Rapporto tra risultati conseguiti e risorse
impegnate.
Sul punto v. lucidi capitolo XX
Limiti del controllo di gestione
LIMITI DEL CONTROLLO INTERNO DI GESTIONE:
• soffre di una interdipendenza elevata con il sistema di programmazione;
• difficilmente l’analisi può essere ampliata all’intera struttura organizzativa aziendale.
Si può rendere necessario un controllo di tipo strategico e globale della gestione aziendale
Controllo strategico
Strategia e ambiente
Struttura e strategia
Idoneità del management
Verifica congruenza esterna
Controllo congruenza interna
Efficienza del sistema direzionale e dei responsabili di direzione
È un check-up che non serve solo a far emergere l’esistenza di patologie da eliminare ma anche a valutare le eventuali potenzialità non sfruttate (o non adeguatamente sfruttate)