CAPITOLO 2 Origini del Videoclip

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Capitolo che narra le evoluzioni tecnologiche in campo video e audiovisivo

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CAPITOLO 2:Talkies, Soundies e Mr. Walt DisenyBench gli elementi tecnici per la costruzione dei un videoclip ci siano tutti, manca ancora una componente per amalgamare il tutto. Il suono.Gi nei primi anni in cui i film venivano proiettati, i registi capirono che mancava qualcosa alla proiezione, qualcosa che introducesse ancor di pi gli spettatori a livello sensoriale nel film. Per questo nei primi anni del nuovo secolo, il 900, i film venivano accompagnati da una traccia sonora non sincronizzata. I dialoghi invece, erano scritti su cartelloni e venivano posizionati in intramezza tra le immagini del film.Lidea di combinare le immagini in movimento con il sonoro vecchia quanto il concetto di cinema stesso. Il fotografo Eadweard Muybridge nel lontano 1888, tenne una conferenza dove parl di un sistema per unire le immagini presenti sullo Zoopraxiscopio (un rudimentale strumento per la visione di fotogrammi in sequenza) con la tecnologia di registrazione del suono elaborata da Edison. A livello storico, questa via non f percorsa pi da nessuno dei due, il cilindro di Muybridge, influenz profondamente Edison che pochi anni dopo costru il Kinetoscopio.Tra la fine dell800 e lesposizione universale di Parigi del 1900 Franois Dussand, Clment Gratioulet e Henri Lioret elaborarono dei sistemi per collegare le immagini al sonoro. In particolare gli ultimi due hanno sviluppato il sistema inventato dal primo, portando alla produzione di video di balletti, stralci e spezzoni di scene di teatro e opera. Il sistema si chiamava Phonorama.I problemi fondamentali di questi rudimentali tentativi di collegare audio e video, sono da ricercarsi: La sincronizzazione tra audio e video era difficilissime da ottenere in quanto entrambi venivano riprodotti con dispositivi separati. I sistemi di amplificazione che erano appena nati, non avevano la possibilit ancora di riempire sonoramente grandi spazi come le sale cinematografiche. La registrazione fedele dei suoni e delle voci in quanto i sistemi di ripresa audio, producevano un elaborato di scarsa qualit.Nel 1902 i lavori per riuscire a raggiungere il risultato di portare laudio nel cinema continuarono. Leon Gaumont, un produttore cinematografico, cre il chronophone, un apparecchio che tentava di sincronizzare laudio al video, sfruttando un disco fonografo collegato attraverso un conduttore ad un centralino. Sulla scia della sperimentazione anche altri continuarono. Lo stesso Edison nel 1913, brevetter il Kinetophone , un sistema di sincronizzazione audio basto su un sistema a cilindri e pulegge collegato al proiettore. Il problema principale fu la difficile messa in pratica di questa invenzione, perch spesso mancavano le condizioni ideali, per questo linvenzione di Edison f accantonata dopo un anno.La ricerca del sonoro era ad un vicolo cieco, il progresso in questo campo sembrava non potesse proseguire. Ma nel 1907 uno uomo di origini francesi Eugene Lauste, che aveva lalvorato presso il laboratorio di Edison tra il 1886 e il 1892, viene colto da unintuizione geniale, studia e realizza un sistema di registrazione audio su pellicola. Praticamente, audio e suono venivano registrati su due pellicole. La seconda, quella dellaudio era grande circa un decimo di pollice. Attraverso una valvola di luce, il suono registrato con il microfono veniva tradotto in onde di luce. Il suono raggiungeva il nastro e si convertiva in luce attraverso il movimento del diaframma.Lauste non riusc ad avere lintuizione per che questo sarebbe diventato il sistema sonoro brevettato ed utilizzato dalle major di Hollywood. Nel 1919 linventore americano Lee De Forest, ottenne diversi brevetti per lutilizzo della tecnologia del suono su pellicola a livello commerciale. Il sistema di De Forest era avanzato rispetto a quello di Laust. Forest incise laudio direttamente su un lato della pellicola dove veniva ripreso il film, in questo modo la sincronizzazione avveniva direttamente in fase di ripresa. Nei 4 anni successivi, Forest miglior ulteriormente questo sistema.Il 15 aprile 1923, De Forest proiett i primi cortometraggi realizzati con la tecnologia da lui studiata, il Phonofilm, ma un certo Freeman Harrison Owens, avvi una battaglia legale contro De Forest, a causa della propriet di uno dei brevetti fondamentali del Phonofilm. Owens perse la causa, ma nonostante tutto viene tuttora annoverato come un importante innovatore nella storia del cinema. Lanno successivo, lo studio di De Forest rilascia il primo lungometraggio con la tecnologia del Phonofilm, il problema era che con questa tecnologia non veniva utilizzata per film originali, ma esclusivamente per documentari di celebrit, atti di musica popolare e spettacoli comici.Il problema della sincronizzazione audio, continu ad interessare numerosi studiosi del settore, finch nel 1926, la Warner Bros, una delle pi grandi case di produzione di Hollywood, realizz un film con colonna sonora, quindi senza parlato e rumori, intitolato Don Giovanni e Rodrigo Borgia. Per la prima volta, il pubblico aveva la possibilit di ascoltare il fragore delle spade in una rissa ed altri effetti sonori. Tutto questo f possibile grazie ad una nuova tecnologia, il Vitaphone. Il vitaphone era un sistema di registrazione su disco molto particolare, la colonna sonora quindi non veniva registrata direttamente su pellicola, ma su dischi che andavano a 33 1/3 di giri al minuto, e con una grandezza tipica di 16 pollici. Il disco e il suono venivano avviati attraverso un unico macchinario, la cosa che garantiva il sincro era appunto la dimensione del disco, ricopriva sonoramente la grandezza di 300 metri di pellicola pari a 15 minuti di video.Don Giovanni e Lucrezia Borgia rappresenta esclusivamente linizio del cinema sonoro. Il primo vero film, in cui era possibile ascoltare, oltre alla colonna sonora, anche il parlato e i rumori, f Il cantante di Jazz proiettato per la prima vola il 27 ottobre 1927 e di produzione sempre della Warner Bros. Il film cominci come Don Giovanni e Lucrezia Borgia, utilizzando suoni provenienti da disco e non registrati direttamente sul set. Il colpo di scena lo si ha quando la star del film Al Jolson, comincia il suo show, laudio in quel momento comincia ad essere quello del originale e registrato dal set. Il sonoro entra definitivamente nella storia del cinema. Questi nuovi film realizzati con i supporti audio quando il cinema era ancora muto, passeranno alla storia come talkies. La concorrenza alla Warner Bros, dopo il successo de Il cantante di Jazz, f spaventosa, i produttori cominciarono a sperimentare nuovi metodi di registrazione e sincronizzazione dellaudio con limmagine, anche se alla fine il sistema universalmente riconosciuto per la sincronizzazione sar quello delle frequenze di onde di luce. Vennero costruite nuove sale cinematografiche appositamente per la nuova tecnologia, il cinema muto pian piano and sempre pi decadendo. Il sonoro inoltre offr infinite nuove possibilit al mezzo di espressione stesso. I registi cominciarono a sperimentare nuovi modi di creare storie attraverso il mixaggio di suono e immagini, come per esempio i Soundies. I Soundies, possono essere considerati il genere pi vicino al videoclip musicale. Erano piccoli film musicali dalla durata di 3 minuti girati su pellicola 16 millimetri. Il nome soundies deriva dalla casa distributrice di questi minifilm, la Soundies Distributing Corporation of America e fu poi generalizzato a qualsiasi film che avesse caratteristiche simili. La maggior parte dei soundies mostrava performance musicali su un palco o allinterno di un set. Fra gli artisti di maggiore successo che utilizzavano questo mezzo per promuovere i propri brani musicali, Duke Ellington, Nat King Cole e Louis Armstrong; oltre a mostrare esibizioni dal vivo, i soundies potevano raccontare delle storie o essere formati da delle immagini slegate che rappresentavano il senso della canzone, presupponendo quindi le successive strategie di rappresentazione del videoclip odierno. Il formato per non ebbe mai un grandissimo successo per via dei notevoli problemi che si avevano nel momento della fruizione: lo schermo era troppo piccolo, la proiezione poteva essere fuori sincrono con la musica e via dicendo.Hollywood, il sonoro, se si pensa a tutto ci che qui stato raccontato in precedenza, non si riesce a trovare un nesso logico tra i film e i videoclip, si i soundies sono stati un buon punto di partenza ma sono ancora le immagini ad avere maggiore rilevanza rispetto alla musica. Ora pensiamo chi ha vinto il maggior numero di premi Oscar nella storia dellAcademy? Quando si dice la parola Oscar, si pensa solitamente a grandi registi come Spielberg, Scorsese o Tarantino, ma luomo che ne ha vinti in assoluto pi di tutti e Walt Disney, ed un personaggio fondamentale nel raccordo tra musica e immagini. Nel 1940 Walt Disney realizza il suo terzo lungometraggio danimazione dopo Biancaneve e i sette nani e Pinocchio, dal titolo Fantasia. Gi nei primi cortometraggi, Walt Disney ha cercato di mixare il sonoro con le immagini, tentativi rilegati per alla pura sperimentazione di sincronizzazione tra immagini e suono, ma con Fantasia tutto viene stravolto. Esistono tre generi in Fantasia: il genere che racconta una storia precisa, il genere che, pur non avendo una trama specifica, dipinge una serie di immagini, pi o meno, definite ed infine il genere di musica che esiste come fine a se stessa.Con queste parole si apre Fantasia, il capolavoro danimazione fortemente voluto da Walt Disney, e da queste parole, che racchiudono le caratteristiche principali dei generi dellodierno videoclip musicale. In questi primi esempi di cortometraggi concepiti per illustrare i brani musicali, la musica non pi semplice supporto alle immagini, ma diventa elemento fondamentale per la costruzione del testo filmico e acquista importanza pari, se non maggiore a quella delle immagini, grazie al suo elemento fondamentale: il ritmo, che scandisce i tempi delle immagini che scorrono sullo schermo. Fantasia nasce in seguito allincontro fra Disney e il direttore dorchestra Leopold Stokowsky. Disney aveva, precedentemente, iniziato una produzione di numerosi cortometraggi animati incentrati sul tentativo di sincronizzare musica ed immagini chiamati Silly simphonies , e,proprio per tentare di riportare al successo il personaggio di Topolino, decise di renderlo protagonista di alcuni episodi della serie; dallincontro con Stokowsky nacque LApprendista stregone basato sul poema sinfonico anonimo di Paul Dukas e da questo primo cortometraggio e dai suoi costi eccessivi, part lidea di realizzare una fantasia , ossia un lungometraggio che illustrasse diversi brani di musica classica. Fu Walt Disney stesso, alluscita del lungometraggio nelle sale, a spiegare le ragioni di questo suo esperimento che si distaccava fortemente dai suoi precedenti successi cinematografici.Per Fantasia abbiamo voluto rivoluzionare il nostro modo di lavorare. Questa volta stata la musica ad ispirare i disegni e le storie alla mente e allimmaginazione di un gruppo di nostri artisti.Colpito ed influenzato dalle avanguardie cinematografiche tedesche degli anni 20, Stokowsky sugger a Walt Disney di rivolgersi ad Oskar Fischinger , autore degli Studien, animazioni composte solo da elementi astratti come punti e forme geometriche che si agitano e si intrecciano in corrispondenza con il suono in modo tale da creare una sinfonia ottica, il quale, una volta giunto in America, venne chiamato a collaborare proprio da Walt Disney, ma in breve tempo si stacc dalla produzione del film e se ne and, respinto dalle tendenze commerciali del padre di Topolino.Fantasia un lungometraggio composto da sette momenti differenti, accompagnati da un numero corrispettivo di brani musicali, tranne il momento di chiusura che unisce due opere diverse.I diversi brani musicali sono caratterizzati da differenti trasposizioni visive che sono direttamente collegabili alle differenti traduzioni filmiche della canzone proprie del videoclip; in Fantasia possibile riscontrare i successivi macrogeneri videomusicali: la performance, il narrativo ed il concettuale.Il film si apre con la Toccata e fuga in re minore di Johann Sebastian Bach, brano caratterizzato da una doppia traduzione visiva. La toccata una semplice trasposizione suono-immagine realizzata tramite la macchina da presa che si limita a seguire i movimenti del direttore dorchestra Stokowsky e ad inquadrare i gruppi strumentali e i singoli strumenti in primo piano nella partitura e nellesecuzione che vi corrisponde, cos ottenendo una semplice ripresa dal vivo di una performance strumentale, macrogenere base del videoclip musicale.La Fuga invece caratterizzata da una trasposizione di tipo astratto, non figurativo che non ha la funzione di raccontare alcuna storia. Direttamente influenzato dal cinema davanguardia tedesco, questo primo cortometraggio , in parte, una piccola anticipazione del macrogenere videomusicale maggiormente utilizzato e pi significativo dal punto di vista delle innovazioni linguistiche dei prodotti audiovisivi; il concept video, basato su libere associazioni fra musica ed immagini che possono evocare latmosfera del brano musicale, mantenendo le corrispondenze ritmiche.Gli altri sei momenti del lungometraggio sono per lo pi caratterizzati da una pi classica trasposizione di tipo narrativo nella quale musica ed immagini si muovono su due piani autonomi e differenti: in questo caso la musica ha determinato come ispirazione i disegni animati ma in realt ha la funzione della pi classica colonna sonora cinematografica con il tentativo di mantenere alcune corrispondenze audiovisive tramite numerosi sincronismi visivi di cui il lungometraggio ricco.La scacchiera pronta sta per nascere il primo videoclip della storia.