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ARIA
Capitolo 1
Annuario dati ambientali Campania 20072
QUADRO SINOTTICO INDICATORI
DPSIR Nome indicatore FinalitàValutazione
Stato Trend
Stat
o
Stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria
Fornire un quadro completo della rete di monitotaggio presente sul territorio regionale
- -
Monossido di carbonio (CO)
Visualizzare le variazioni nelle cocentrazioni di monossido di carbonio in aria, considerando la situazione norma va, l’andamento medio annuale ed eventuali giorni di superamento
-* -*
Par colato (PM10 - PM2,5)
Visualizzare le variazioni nelle concentrazioni di par colato in aria, considerando la situazione norma va, l’andamento medio annuale ed eventuali giorni di superamento
-* -*
Ozono (O3)Quan fi care le variazioni nelle concentrazioni di ozono al suolo
-* -*
Biossido di azoto (NO2)
Visualizzare le variazioni nelle concentrazioni di biossido di azoto al suolo considerando la situazione norma va, l’andamento medio annuale ed eventuali situazioni limite derivan da massimi rileva
-* -*
Benzene (C6H6)
Visualizzare le variazioni nelle concentrazioni di benzene nell’aria considerando la situazione norma va, l’andamento medio annuale ed eventuali situazioni limite derivan da massimi rilevan
-* -*
Concentrazione dei pollini allergenici
Monitorare durante tu o l’anno la concentrazione in aria dei polllini allergenici anche per la redazione di bolle ni se manali di analisi e previsione dei pollini
☺ →
* - Non riporta . Fornire indicazioni sullo stato ed il trend comporterebbe la contaminazione del dato, poiché ogni altra elaborazione oltre quella indicata nella norma va vigente potrebbe infi rmarne la rappresentazione, stante le peculiarità spazio-temporali del risultato anali co
Aria 3
Codice Indicatore A01.009
Denominazione STAZIONI DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA
Unità di misura Numero
Copertura spaziale Regionale
Copertura temporale 2007
Periodicità di aggiornamento Giornaliera
Tipo di rappresentazione Tabelle
Riferimen norma vi D.M. n. 60 del 2 aprile 2002 e D.Lgs. n. 183 del 2004
Obie vi di qualitàGes one e controllo nel rispe o della norma va di riferimento
Descrizione
L’indicatore fornisce informazioni sulla distribuzione e la pologia delle stazioni di monitoraggio per la qualità dell’aria e degli analizzatori per i principali inquinan presen sul territorio della regione Campania.
Scopo
Fornire un quadro completo sullo stato di qualità dell’aria del territorio regionale.
Elenco delle tabelle e delle fi gure
Tabella 1.1: Stazioni di monitoraggio per la raccolta dei da di qualità dell’aria, classifi cate per Comune, per po di zona e per po di stazione (2007).Tabella 1.2: Analizzatori per i principali inquinan .
Commen ai da
L’ubicazione delle stazioni di rilevamento della qualità dell’aria nelle singole province è riportata nella precedente edizione dell’Annuario dei da ambientali.
Annuario dati ambientali Campania 20074
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Comune UbicazioneNOx NO2 NO
PM10 PM2,5 B T X O3 SO2 Meteo CO
Avellino Scuola V Circolo X X
Avellino Ospedale Mosca X X X X X
BeneventoOspedali Civili
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Benevento Via Flora X X X X X
Caserta Is tuto Manzoni X X X
Caserta Scuola De Amicis X X X X X
Caserta Centurano X X X
MaddaloniScuola L.
Se embriniX X X
NapoliOsservatorio Astronomico
X X X X X X
NapoliOspedale
SantobonoX X X
Napoli Primo Policlinico X X X
Napoli Museo Nazionale X X X
Napoli Scuola Vanvitelli X X X X X X
NapoliFerrovie dello
StatoX X X X X
NapoliOsp. Nuovo
PellegriniX X X
Napoli ITIS S.Giovanni X X X X X X
SalernoScuola Pastena
MonteX X X
SalernoOsp.S.G.Dio
R.D’ArragonaX X X X X
SalernoScuola Osvaldo
Con X X X
Tabella 1.2 - Analizzatori per i principali inquinan
Annuario dati ambientali Campania 20076
Codice Indicatore A01.006
Denominazione MONOSSIDO DI CARBONIO (CO)
Unità di misura Milligrammi su metro cubo (mg/m3)
Copertura spaziale Regionale
Copertura temporale 2007
Periodicità di aggiornamento Giornaliera
Tipo di rappresentazione Tabelle
Riferimen norma vi D.M. n. 60 del 2 aprile 2002
Obie vi di qualità Riduzione del valore limite fi no al 2010
Descrizione
Il monossido di carbonio si forma durante le combus oni incomplete delle sostanze organiche, ossia quelle che avvengono per dife o di ossigeno. Sia le emissioni naturali che quelle antropogeniche hanno lo stesso ordine di grandezza, e ciò s gma zza il trend dell’inquinante che si è instaurato nel corso dell’ul mo secolo. Il monossido di carbonio è estremamente diff uso sopra u o nelle aree urbane a causa dell’inquinamento prodo o dalla combus one dei carburan da autotrazione. Gli eff e sull’ambiente sono da considerarsi trascurabili, mentre gli eff e sull’uomo sono par colarmente pericolosi dovuta alla formazione con l’emoglobina del sangue di un composto fi siologicamente ina vo, la carbossiemoglobina, che impedisce l’ossigenazione dei tessu .
Scopo
La valutazione della qualità dell’aria ambiente a raverso la verifi ca del rispe o dei valori limite, secondo quanto previsto dal D.M. n. 60 del 2 aprile 2002.
Elenco delle tabelle e delle fi gure
Tabella 1.3: Stazioni di monitoraggio CO mobile, parametri sta s ci, pologia di stazione e di zona previs dalla norma va, numeri di giorni di superamento (2007).
Aria 7
Prov. Nome stazioneNumero
Superamen *Tipo Staz.
Tipo Zona
Media Mediana 90° 95° 98°
CO mobile (mg/m3)
AVScuola V circolo - T U - - - - -Osp. Mosca 0 T U 2,0 2,0 2,9 3,2 4,2
BNOsp. Riuni - T U - - - - -Via Flora 0 T U 1,4 1,4 1,5 2,1 2,2
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Is tuto Manzoni - T U - - - - -Scuola De Amicis 0 T S 0,8 0,7 1,3 1,5 1,8Scuola Centurano - T S - - - - -Scuola Se embrini - T U - - - - -
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Oss. Astronomico 0 F S 0,9 0,9 1,2 1,3 1,3Osp. Santobono 0 T U 1,3 1,2 2,2 2,4 2,8I Policlinico 0 T U 1,6 1,8 2,0 2,1 2,3Scuola Vanvitelli 0 T U 1,3 1,2 2,0 2,2 2,5Museo Nazionale 0 T U 2,1 2,0 2,3 2,3 2,4Ente Ferrovie 0 T U 1,3 1,2 1,9 2,3 2,8Osp. Nuovo Pellegrini - T S - - - - -Via Argine - T S - - - - -
SAScuola Pastena Mon 8 T U 2,0 1,6 3,4 3,6 5,2Via Vernieri 0 T U 1,4 1,2 2,3 2,6 3,1Scuola Osvaldo Con - T U - - - - -
Fonte di elaborazione ARPAC – CRIA* Il numero superamento è inteso per singola centralinaValore limite orario per l’anno 2007 è di : 10 mg/m3 LEGENDA : Tipo di stazione: T = traffi co; I = industriale; F = fondo Tipo zona: U = urbana; S = suburbana; R = rurale
Tabella 1.3 - Stazioni di monitoraggio CO mobile, parametri sta s ci, pologia di stazione e di zona previs dalla norma va, numeri di giorni di superamento (2007)
Annuario dati ambientali Campania 20078
Codice Indicatore A01.011
Denominazione PARTICOLATO (PM10-PM2,5)
Unità di misura Microgrammi su metro cubo (μg/m3)
Copertura spaziale Regionale
Copertura temporale 2007
Periodicità di aggiornamento Giornaliera
Tipo di rappresentazione Tabelle
Riferimen norma vi D.M. n. 60 del 2 aprile 2002
Obie vi di qualità Riduzione del valore limite fi no al 2010
Descrizione
Il par colato contenuto negli aerosol atmosferici è dis nto in termini dimensionali nella frazione respirabile (PM10), defi nita come la frazione di dimensione minore di 10 μm, e nella frazione inalabile (PM2,5) con dimensioni inferiori ai 2,5 μm. Proviene sia dai processi dovu alla combus one di idrocarburi fossili che da fenomeni di origine naturale (erosione crustale, aerosol marino, aerosol biogenico, vulcanismo, etc.). Nello studio e nella s ma anali ca dei par cola si devono tenere in debito conto quei meccanismi di diff usione dovu alla risospensione delle polveri depositatesi sul suolo.
Scopo
Fornire un’informazione sinte ca sullo stato della qualità dell’aria a raverso la verifi ca del rispe o dei valori limite stabili dal D.M. n. 60 del 2 aprile 2002.
Elenco delle tabelle e delle fi gure
Tabella 1.4: Stazioni di monitoraggio PM10, parametri sta s ci, pologia di stazione e di zona previs dalla norma va, numeri di giorni di superamento (2007).Tabella 1.5: Stazioni di monitoraggio PM2,5, parametri sta s ci, pologia di stazione e di zona previs dalla norma va (2007).
Aria 9
Prov. Nome stazioneNumero
Superamen *TipoStaz.
TipoZona
Media Mediana 90° 95° 98°
PM10 (µg/m3)
AVScuola V circolo - T U - - - - -Osp. Mosca 19 T U 23,3 19,3 37,2 47,4 66,8
BNOsp. Riuni - T U - - - -
Via Flora 38 T U 30,9 26,2 54,2 73,4 91,6
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Is tuto Manzoni 3 T U 24,1 22,9 36,9 41,6 45,3Scuola De Amicis 8 T S 22,9 20,8 36,8 41,5 50,8Scuola Centurano - T S - - - - -Scuola Se embrini - T U - - - - -
NA
Oss. Astronomico 32 F S 31,2 27,6 50,2 58,8 64,5Osp. Santobono - T U - - - - -I Policlinico - T U - - - - -Scuola Vanvitelli 43 T U 33,7 30,4 52,5 59,0 68,0Museo Nazionale - T U - - - - -Ente Ferrovie 25 T U 29,6 27,7 45,1 53,3 67,1Osp. Nuovo Pellegrini - T S - - - - -Via Argine 25 T S 30,2 28,0 44,7 55,1 73,1
SAScuola Pastena Mon - T U - - - - -Via Vernieri 59 T U 34,6 29,7 56,3 69,0 78,2Scuola Osvaldo Con - T U - - - - -
Fonte di elaborazione ARPAC – CRIA* Il numero superamento è inteso per singola centralinaValore limite giornaliero per l’anno 2007 è di : 50 µg/m3 LEGENDA : Tipo di stazione: T = traffi co; I = industriale; F = fondoTipo zona: U = urbana; S = suburbana; R = rurale
Tabella 1.4 - Stazioni di monitoraggio PM10, parametri sta s ci, pologia di stazione e di zona previs dalla nor-ma va, numeri di giorni di superamento (2007)
Prov. Nome stazioneTipo Staz.
Tipo Zona
Media Mediana 90° 95° 98°
PM2,5 (ug/m3)
NA Scuola Vanvitelli T U 15,0 13,9 24,4 28,3 33,2Fonte di elaborazione ARPAC – CRIALEGENDA:Tipo di stazione: T = traffi co; I = industriale; F = fondoTipo zona: U = urbana; S = suburbana; R = rurale
Tabella 1.5 - Stazioni di monitoraggio PM2,5, parametri sta s ci, pologia di stazione e di zona previs dalla norma va (2007)
Annuario dati ambientali Campania 200710
Codice Indicatore A01.012
Denominazione OZONO (O3)
Unità di misura Microgrammi su metro cubo (μg/m3)
Copertura spaziale Regionale
Copertura temporale 2007
Periodicità di aggiornamento Giornaliera
Tipo di rappresentazione Tabelle
Riferimen norma vi D.Lgs. n. 183/2004
Obie vi di qualitàLimi stabili per la protezione della salute umana a raverso la soglia di informazione, di allarme e l’obie vo al lungo termine
Descrizione
L’ozono rappresenta un inquinante secondario par colarmente insidioso prodo o nel corso di varie reazioni chimiche in presenza della luce solare a par re dagli inquinan primari, in modo par colare dal biossido di azoto (smog fotochimico). Gli eff e sull’uomo di un’eccessiva esposizione all’ozono riguardano essenzialmente l’apparato respiratorio e gli occhi; da segnalare anche l’azione nociva nei confron della vegetazione e quella distru va nei confron dei materiali.
Scopo
Fornire un’informazione sinte ca sullo stato della qualità dell’aria a raverso i parametri sta s ci previs dalla norma va e a raverso la verifi ca del rispe o dei valori limite stabili dalla D.Lgs. n. 183/2004.
Elenco delle tabelle e delle fi gure
Tabella 1.6: Stazioni di monitoraggio O3, parametri sta s ci, pologia di stazione e di zona previs dalla norma va, numero di giorni di superamento (2007).
Aria 11
Prov. Nome stazioneNumero
Superamen *TipoStaz.
TipoZona
Media Mediana 90° 95° 98°
O3 (µg/m3)
AVScuola V circolo - T U - - - - -Osp. Mosca - T U - - - - -
BNOsp. Riuni - T U - - - - -Via Flora - T U - - - - -
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Is tuto Manzoni - T U - - - - -Scuola De Amicis - T S - - - - -Scuola Centurano 15 T S 56,2 58,7 83,0 93,2 99,0Scuola Se embrini 12 T U 45,0 45,0 70,9 81,7 86,6
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Oss. Astronomico 1 F S 62,4 63,8 86,7 92,0 99,1Osp. Santobono - T U - - - - -I Policlinico - T U - - - - -Scuola Vanvitelli - T U - - - - -Museo Nazionale - T U - - - - -Ente Ferrovie - T U - - - - -Osp. Nuovo Pellegrini 8 T S 50,1 50,7 74,3 81,1 91,0Via Argine 6 T S 43,6 43,1 67,2 74,2 78,7
SAScuola Pastena Mon - T U - - - - -Via Vernieri - T U - - - - -Scuola Osvaldo Con 9 T U 54,8 20,2 81,7 88,6 96,4
Fonte di elaborazione ARPAC - CRIA* Il numero superamento è inteso per singola centralinaValore limite orario giornaliero per l’anno 2007 è di : 180 µg/m3 LEGENDA : Tipo di stazione: T = traffi co; I = industriale; F = fondoTipo zona: U = urbana; S = suburbana; R = rurale
Tabella 1.6 - Stazioni di monitoraggio O3, parametri sta s ci, pologia di stazione e di zona previs dalla norma va, numero di giorni di superamento (2007)
Annuario dati ambientali Campania 200712
Codice Indicatore A01.013
Denominazione BIOSSIDO DI AZOTO (NO2)
Unità di misura Microgrammi su metro cubo (μg/m3)
Copertura spaziale Regionale
Copertura temporale 2007
Periodicità di aggiornamento Giornaliera
Tipo di rappresentazione Tabelle
Riferimen norma vi D.M. n. 60 del 2 aprile 2002
Obie vi di qualità Riduzione del valore limite fi no al 2010
Descrizione
La principale fonte antropogenica degli ossido di azoto è a ribuibile ai prodo delle combus oni ad alta temperatura, come quelle che avvengono nei motori degli autoveicoli: l’elevata temperatura che si origina durante lo scoppio provoca la reazione fra l’azoto dell’aria e l’ossigeno formando monossido di azoto. La quan tà prodo a è tanto più elevata quanto maggiore è la temperatura di combus one e quanto più veloce è il successivo raff reddamento dei gas prodo , che impedisce la decomposizione in azoto ed ossigeno. Non è superfl uo so olineare che le miscele con poca aria danno luogo ad emissioni con basso tenore di monossido di azoto (ma elevate emissioni di idrocarburi e monossido di carbonio per eff e o di combus oni incomplete) a causa della bassa temperatura raggiunta nella camera di combus one, mentre miscele con elevata quan tà di aria danno ancora luogo a basse concentrazioni di NO nelle emissioni, ma impediscono una buona resa del motore perché l’eccesso di aria raff redda la camera di combus one. Quando i fumi vengono mescola con aria allo scarico si forma una signifi ca va quan tà di biossido di azoto per ossidazione del monossido ad opera dell’ossigeno.
Scopo
La valutazione della qualità dell’aria ambiente a raverso la verifi ca del rispe o dei valori limite, secondo quanto previsto dal D.M. n. 60 del 2 aprile 2002.
Elenco delle tabelle e delle fi gure
Tabella 1.7: Stazioni di monitoraggio NO2, parametri sta s ci, pologia di stazione e di zona previs dalla norma va, numero di giorni di superamento (2007).
Aria 13
Prov. Nome stazioneNumero
Superamen *TipoStaz.
TipoZona
Media Mediana 90° 95° 98°
NO2 (µg/m3)
AVScuola V circolo 0 T U 45,7 43,8 73,5 80,2 87,5Osp. Mosca 3 T U 52,8 50,4 78,9 87,5 109,1
BNOsp. Riuni 25 T U 59,3 55,6 90,4 104,2 113,6Via Flora 11 T U 43,8 41,2 71,2 88,0 105,4
CE
Is tuto Manzoni 0 T U 29,3 25,6 52,0 57,2 62,2Scuola De Amicis 3 T S 39,3 36,8 58,6 64,9 76,8Scuola Centurano 4 T S 48,1 43,7 92,5 109,7 127,8Scuola Se embrini 0 T U 40,8 37,4 64,7 77,0 89,1
NA
Oss. Astronomico 0 F S 67,5 67,9 79,3 84,6 91,4Osp. Santobono 0 T U 57,3 55,9 81,2 88,5 98,0I Policlinico 12 T U 63,2 62,6 84,6 94,9 110,4Scuola Vanvitelli 49 T U 51,8 41,4 92,3 123,4 160,7Museo Nazionale 0 T U 49,5 44,1 66,8 69,5 72,7Ente Ferrovie 0 T U 37,5 36,5 52,2 59,1 72,9Osp. Nuovo Pellegrini 0 T S 33,9 33,0 55,0 69,5 74,2Via Argine 0 T S 44,5 39,6 72,0 83,0 101,0
SAScuola Pastena Mon 40 T U 62,3 59,4 90,1 106,7 124,5Via Vernieri 7 T U 58,8 54,1 92,0 110,1 126,4Scuola Osvaldo Con 4 T U 58,8 59,1 75,0 79,2 90,4
Fonte di elaborazione ARPAC - CRIA* Il numero superamento è inteso per singola centralinaValore limite orario per l’anno 2007 è di : 230 µg/m3 LEGENDA : Tipo di stazione: T = traffi co; I = industriale; F = fondoTipo zona: U = urbana; S = suburbana; R = rurale
Tabella 1.7 - Stazioni di monitoraggio NO2, parametri sta s ci, pologia di stazione e di zona previs dalla norma va, numero di giorni di superamento (2007)
Annuario dati ambientali Campania 200714
Codice Indicatore A01.014
Denominazione BENZENE (C6H6)
Unità di misura Microgrammi su metro cubo (μg/m3)
Copertura spaziale Regionale
Copertura temporale 2007
Periodicità di aggiornamento Giornaliera
Tipo di rappresentazione Tabelle
Riferimen norma vi D.M. n. 60 del 2002
Obie vi di qualità Riduzione del valore limite fi no al 2010
Descrizione
Le principali fon di emissioni di benzene (l’unico normato tra la terna di compos monitora dalla Rete) sono le combus oni incomplete del carbone e del petrolio (dei quali è un cos tuente naturale), i gas esaus dei veicoli a motore, le emissioni industriali (gli usi industriali del benzene, inclusi la produzione di plas che e resine sinte che), le emissioni a freddo da carburante, nonché i vapori libera dai prodo come colle, vernici, cere, etc.
Scopo
L’indicatore cara erizza un importante parametro della qualità dell’aria che si interfaccia dire amente con la ges one del traffi co autoveicolare e la qualità del parco auto.
Elenco delle tabelle e delle fi gure
Tabella 1.8: Stazioni di monitoraggio benzene, parametri sta s ci, pologia di stazione e di zona previs dalla norma va, numero di giorni di superamento (2007).
Aria 15
Prov. Nome stazioneNumero
Superamen *TipoStaz.
TipoZona
Media Mediana 90° 95° 98°
BENZENE (µg/m3)
AVScuola V circolo - T U - - - - -Osp. Mosca 0 T U 3,2 2,8 5,4 6,2 9,2
BNOsp. Riuni - T U - - - - -Via Flora 0 T U 3,9 3,2 7,7 8,9 14,0
CE
Is tuto Manzoni - T U - - - - -Scuola De Amicis 0 T S 2,6 2,0 3,5 4,0 5,3Scuola Centurano - T S - - - - -Scuola Se embrini - T U - - - - -
NA
Oss. Astronomico - F S - - - - -Osp. Santobono - T U - - - - -I Policlinico - T U - - - - -Scuola Vanvitelli 0 T U 2,3 1,2 2,3 2,6 3,0Museo Nazionale - T U - - - - -Ente Ferrovie 0 T U 3,7 2,4 8,1 9,3 10,1Osp. Nuovo Pellegrini - T S - - - - -Via Argine 0 T S 0,9 0,7 1,8 2,1 2,6
SAScuola Pastena Mon - T U - - - - -Via Vernieri 0 T U 2,9 0,6 3,2 6,7 9,5Scuola Osvaldo Con - T U - - - - -
Fonte di elaborazione ARPAC - CRIA* Il numero superamento è inteso per singola centralinaValore limite orario per l’anno 2007 è di : 5 µg/m3 LEGENDA : Tipo di stazione: T = traffi co; I = industriale; F = fondoTipo zona: U = urbana; S = suburbana; R = rurale
Tabella 1.8 - Stazioni di monitoraggio benzene, parametri sta s ci, pologia di stazione e di zona previs dalla norma va, numero di giorni di superamento (2007)
Annuario dati ambientali Campania 200716
Codice Indicatore -
Denominazione CONCENTRAZIONE DEI POLLINI AERODISPERSI
Unità di misura N. medio di pollini /metro cubo di aria
Copertura spaziale Regionale
Copertura temporale 2007
Periodicità di aggiornamento Giornaliero
Tipo di rappresentazione Bolle ni se manali di monitoraggio aerobiologico
Riferimen norma viUNI 11108:2004 - Metodo di campionamento e conteggio dei granuli pollinici e delle spore aerodisperse
Obie vi di qualità
Quan fi cazione delle specie polliniche aerodisperse rela vamente ad un periodo temporale defi nito in una data area geografi ca per scopi sanitari per le patologie allergiche (formulazione di bolle ni di previsione) o per scopi diversi (agricoltura, indagini giudiziarie, etc.)
Descrizione
Il bolle no dei pollini aerodispersi, riporta i da di concentrazione di numerose famiglie (talvolta anche generi) botaniche raccol dalla rete regionale di ARPAC. Questa rete è formata a ualmente da 4 stazioni di campionamento ubicate in Napoli, Por ci, Castel Volturno (CE), Policastro Bussen no (SA). Ogni stazione è a rezzata da un ca uratore volumetrico po Hirst, che opera 24 ore al giorno. I da o enu vengono elabora per determinare la concentrazione media giornaliera per metro cubo di aria ed u lizza per compilare il bolle no.La rete regionale ARPAC è parte integrante di quella europea sorta per le fi nalità del Proge o ATMOSnet, per lo studio del grado di deser fi cazione delle aree cos ere dei paesi del bacino del mediterraneo. La rete europea è cos tuita dalle stazioni di campionamento della regione Sicilia, dell’Università di Malta e dell’Università di Salonicco (Grecia). I da vengono u lizza per aggiornare il database del proge o europeo (www.atmosnet.org).
Scopo
L’aerobiologia è la disciplina che studia le par celle di origine biologica nell’atmosfera (pollini, spore fungine, ba eri, virus, acari, licheni, alghe, frammen di inse , etc.) in relazione anche ai loro eff e sull’ambiente (piante, animali, uomo e opere d’arte). La formazione di tale bioaerosol è un fenomeno del tu o naturale là dove esistono a vità biologiche che si interfacciano con la biosfera. Alle sorgen naturali spontanee si aggiungono quelle a vate dall’uomo a raverso le colture, le pra che agricole, gli allevamen zootecnici, la produzione ed il tra amento dei rifi u solidi e delle acque refl ue ed alcune a vità industriali.
Aria 17
Elenco delle tabelle e delle fi gure
Tabella 1.9: Calendario di dispersione pollinico osservato nella stazione di Napoli (2007).Tabella 1.10: Calendario di dispersione pollinico osservato nella stazione di Por ci (2007).Tabella 1.11: Calendario di dispersione pollinico osservato nella stazione di Castel Volturno (2007).Tabella 1.12: Calendario di dispersione pollinico osservato nella stazione di Policastro Bussen no (2007).Figura 1.1: Esempio di bolle no dei pollini emesso per ogni stazione con cadenza se manale.Tabella 1.13: Elenco stazioni rete regionale ARPAC.Figura 1.2: Ubicazione delle stazioni di monitoraggio pollini nella regione Campania.
Commen ai da
Le tabelle 1.9, 1.10, 1.11 e 1.12 rappresentano i valori medi se manali riscontra nelle stazioni di monitoraggio ed espressi in pollini su metro cubo di aria campionata. La rappresentazione è fa a in classi di concentrazione dis nte in colori il cui valore dipende dalla famiglia botanica. Valori più descri vi sono riporta nel bolle no se manale. Per molte famiglie (divisione tassanomica) sono anche indicate le “classi di concentrazione” come defi nito dalla Associazione Italiana di Aerobiologia (AIA), basate su rilievi sta s ci sull’intero territorio nazionale. Si precisa comunque che queste classi non iden fi cano il valore soglia scatenante una reazione allergica, in quanto essa è molto sogge va.Nella fi gura 1.1 è riportato un esempio di bolle no dei pollini. Tale bolle no è emesso il giorno successivo alla se mana di campionamento per ogni stazione e defi nisce la concentrazione giornaliera espressa in pollini/m3. Non des meraviglia l’espressione decimale di tali valori che sono il risultato del calcolo aritme co che ene conto del volume di aria aspirata dal ca uratore, del fl usso di aria in aspirazione, del tempo di campionamento (24 ore) e dell’estensione dell’area di le ura del campione.Nella tabella 1.13 è riportato l’elenco delle stazioni della rete regionale e nella fi gura 1.2 la loro ubicazione nel territorio della regione Campania. Il network regionale è composto a ualmente da qua ro stazioni di campionamento a ve dal 15 gennaio 2007 nelle località indicate. È previsto l’ampliamento della rete con altre qua ro stazioni (nelle ci à di Caserta, Benevento, Avellino e Salerno), per aumentare il livello di copertura. Per le stazioni a ualmente a ve, due di esse (Napoli e Por ci) sono ges te dal personale del Servizio Territoriale di Napoli, la stazione di Castel Volturno dal personale del Servizio Territoriale di Caserta, mentre quella di Policastro Bussen no è ges ta dal personale dell’Uffi cio Agricolo Locale.
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Annuario dati ambientali Campania 200722
Figura 1.1 - Esempio di bolle no dei pollini emesso per ogni stazione con cadenza se manale
Aria 23
CODICE STAZIONE
INDIRIZZODATA DI
ATTIVAZIONESOGGETTO GESTORE
NA3 Napoli Via Don Bosco 4/Napoli 15 gennaio 2007Servizio Territoriale
ARPAC
NA4 Por ciVia dell'Università, Por ci
(NA)15 gennaio 2007
Servizio Territoriale ARPAC
CE5Castel
VolturnoP.zza dell' Immacolata, Castel
Volturno (CE)15 gennaio 2007
Servizio Territoriale ARPAC
SA1Policastro
Bussen noVia Giovanni XXIII, Policastro
Bussen no (SA)15 gennaio 2007
Uffi cio Agricolo Locale
BN1 Benevento Is tuto Guacci Prossima a vazione
CE6 Caserta Municipio Prossima a vazione
AV1 AvellinoSede Dipar mento Provinciale ARPAC
Prossima a vazione
SA2 SalernoSede Dipar mento Provinciale ARPAC
Prossima a vazione
Tabella 1.13 - Elenco stazioni rete regionale ARPAC
Annuario dati ambientali Campania 200724
Figura 1.2 - Ubicazione delle stazioni di monitoraggio pollini nella regione Campania
Aria 25
ARIA - SCHEDA RIEPILOGATIVACommen tema ci
Monitoraggio con indicatori chimiciLe sostanze nocive immesse provocano eff e tossici acu a breve termine o cronici a medio e lungo termine, alterano il clima terrestre rendendo malsana la cosidde a biosfera.Le sorgen di inquinamento si dis nguono sia in naturali che antropiche: infa , sebbene l’idea stessa di inquinamento sia solitamente associata agli eff e delle a vità umane, va so olineato che compos virtualmente contaminan derivano anche da fenomeni naturali, ma tu avia, le modifi cazioni ambientali indo e da cause naturali possono essere in una certa misura riequilibrate dalla capacità della natura di tamponare ed assorbire le off ese recate. Le a vità umane, invece, hanno spesso eff e a lungo termine meno prevedibili e possono generare modifi cazioni irreversibili. L’inquinamento atmosferico dipende certamente dalla natura, dall’en tà e dalla distribuzione delle emissioni, ma cara erizzan risultano le peculiarità orografi che e meteoclima che della zona considerata. La conoscenza di ques elemen è indispensabile ai fi ni della ges one, in termini di programmazione e pianifi cazione della tutela, del risanamento e del miglioramento della qualità dell’aria.Il quadro norma vo in materia di inquinamento atmosferico si è evoluto notevolmente a par re dall’introduzione del D.Lgs. n. 351/1999, il quale individua un glossario di defi nizioni chiave che impiantano l’intero sistema di ges one della qualità dell’aria (valore limite, valore obie vo, margine di tolleranza, zona, agglomerato, etc.) e nel contempo defi nisce il livello relazionale delle competenze tra Stato, Regioni, Province e Comuni.La Regione deve programmare la ges one delle risorse ambientali ed ada are localmente gli obie vi ed i principi defi ni a livello centrale; la Provincia a va quei compi di programmazione, di amministrazione degli interessi ambientali a raverso l’approvazione di specifi ci interven ; al singolo Comune spe a, invece, la ges one dei servizi ambientali e l’a uazione della pianifi cazione. Inoltre il D.M. n. 60 del 02/04/2002 defi nisce, per gli inquinan norma , i valori limite ed i margini di tolleranza.L’informazione al pubblico deve avvenire a raverso la pubblicazione dei da ambientali disponibili che, a seconda degli inquinan , può avere frequenza oraria, giornaliera, mensile; vengono, inoltre, defi ni con chiarezza sia i criteri per l’ubicazione dei pun di campionamento che quelli per determinare il numero minimo degli stessi.Con il D.M. n. 261 del 01/10/2002 vengono focalizzate le modalità tecniche per arrivare alla zonizzazione del territorio, le a vità necessarie per la valutazione preliminare della qualità dell’aria, i contenu dei piani di risanamento, azione, mantenimento.
Monitoraggio con indicatori biologiciL’a vità di biomonitoraggio dei pollini allergenici ha avuto inizio a gennaio 2007 e pertanto non si hanno dei da di confronto con gli anni preceden . Ciononostante il raff ronto dei nostri da con quelli riporta dalle altre re delle regioni clima camente simili sono sostanzialmente sovrapponibili, sebbene siano riscontrabili alcune variazioni signifi ca ve dovute a situazioni locali di presenza di specie vegetali par colari (ad esempio Platanaceae per la stazione di Napoli, Fagaceae per quella di Por ci, Oleaceae per quella di Policastro Bussen no, Graminaceae per quella di Castel Volturno).Il raff ronto invece dei da raccol nella nostra rete in merito al periodo di fi oritura delle specie vegetali che producono pollini aerodispersi con quelli riporta in le eratura basa su trend storici mostra invece alcune variazioni signifi ca ve (periodo di fi oritura e durata temporale), probabilmente a causa delle anomalie meteorologiche che in ques ul mi anni si stanno facendo sempre più eviden .
Annuario dati ambientali Campania 200726
Cri cità
Monitoraggio con indicatori chimiciRela vamente alla valutazione dello stato ambientale e del trend dell’indicatore ossia al commento ai da , l’informazione o enuta risulta rappresenta va di una copertura territoriale puntuale che ha per origine la centralina stessa e per intorno una limitata zona a cui si può, entro cer limi , relazionare il po di inquinante.Mancando una mediazione modellis ca il dato annuale è riprodo o nella sua forma compiuta ed elaborata secondo la norma va vigente (numero superamen , media, mediana, 95° percen le, 98° percen le).
Monitoraggio con indicatori biologiciLa rete di monitoraggio aerobiologico fornisce da molto interessan per la colle vità, ma la sua estensione non copre adeguatamente tu o il territorio regionale. Per questo mo vo a breve si auspica che possano essere a vate altre qua ro stazioni, previste nelle ci à di Caserta, Benevento, Avellino e Salerno.
Opportunità
Monitoraggio con indicatori chimiciAl fi ne di monitorare in modo più intensivo il territorio regionale, saranno posizionate 41 stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria, 11 stazioni meteorologiche e un centro elaborazione da . Sono state inoltre acquisite due stazioni di monitoraggio mobili (mezzi mobili a rezza ) al fi ne di poter defi nire interven puntuali e/o emergenziali d’interesse.I comuni ogge o dell’intervento sono: Acerra, Arzano, Avellino, Aversa, Ba paglia, Benevento, Buccino, Caivano, Casalduni, Caserta, Casoria, Cava de’ Tirreni, Eboli, Ercolano, Giugliano in Campania, Grazzanise, Maddaloni, Nocera Inferiore, Nola, Nusco, Pagani, Pomigliano d’Arco, Pozzuoli, San Felice a Cancello, San Vitaliano, Santa Maria Capua Vetere, Santa Maria La Fossa, Solofra, Somma Vesuviana, Torre Annunziata e Tufi no.
Monitoraggio con indicatori biologiciA par re dal 2007 anche ARPAC, al pari di numerose altre agenzie ambientali e is tuzioni scien fi che, è in grado di eme ere un proprio bolle no dei pollini che può integrare i da raccol dalle re omologhe presen nelle altre regioni. I da raccol , raff ronta con trend storici, possono essere u lizza per formulare “previsioni” rela ve ai giorni successivi e fornire alle persone allergiche informazioni u li per la terapia.