CAPITOLATO SPECIALE PER IL CONFERIMENTO DEL SERVIZIO DI ... · Distributori automatici di snacks e...

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Azienda Unità Sanitaria Locale N°3 Genovese Via G. Maggio 6 – 16147 Genova Codice Fiscale/Partita IVA 03399650104 1 CAPITOLATO SPECIALE PER IL CONFERIMENTO DEL SERVIZIO DI INSTALLAZIONE E GESTIONE DI DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI BEVANDE E GENERI DI CONFORTO E DISTRIBUZIONE GIORNALIERA DI ACQUA MINERALE IN BOTTIGLIE PRESSO I PRESIDI DELL’A.S.L. 3 “GENOVESE” OCCORRENTI PER UN PERIODO DI “60 (SESSANTA)” MESI

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CAPITOLATO SPECIALE

PER IL CONFERIMENTO DEL SERVIZIO DI INSTALLAZIONE E GESTIONE

DI DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI BEVANDE E GENERI DI CONFORTO E DISTRIBUZIONE

GIORNALIERA DI ACQUA MINERALE IN BOTTIGLIE PRESSO I PRESIDI DELL’A.S.L. 3 “GENOVESE”

OCCORRENTI PER UN PERIODO

DI “60 (SESSANTA)” MESI

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Articolo 1– Oggetto Il presente capitolato speciale ha per oggetto i seguenti servizi :

A) il servizio di installazione e gestione di distributori automatici di bevande e generi di conforto presso i presidi ospedalieri e territoriali dell’Azienda A.S.L. 3 Genovese

B) il servizio di distribuzione quotidiana ai reparti ospedalieri o strutture residenziali di acqua minerale in bottiglie da 0,50 L.

La ditta aggiudicataria dovrà pertanto svolgerli entrambi secondo le indicazioni di seguito indicate. I SEZIONE: servizio di installazione e gestione di distributori automatici di bevande e

generi di conforto presso i presidi ospedalieri e territoriali dell’Azienda

Articolo 2 – Apparecchiature I distributori automatici che approssimativamente dovranno essere installati sono: n. 54 di bevande calde n. 17 di bevande fredde n. 28 di snacks e pasticceria n. 08 di acqua minerale n. 30 di acqua minerale e bevande fredde n. 0 4 di gelati n. 0 4 per generi alimentari a conservazione 4° C ((localizzazioni ancora da definire)

per un totale di circa n. 145 distributori automatici inoltre:

n. 40 macchine per caffè espresso a cialde, per singoli reparti strutture che ne facciano richiesta suddivisi nelle diverse strutture aziendali così come si evince dalla tabella illustrativa, allegata al presente capitolato e parte integrante e sostanziale del medesimo (allegato B). Si chiede inoltre di installare le apparecchiature di preparazione del caffè espresso con cialde presso i vari reparti e strutture che ne facciano richiesta, quantificabili in circa 40 unità.

Articolo – 3 – Caratteristiche apparecchiature I distributori automatici rimarranno di proprietà della ditta aggiudicataria, non saranno consegnati in comodato d’uso, deposito o simili, dovranno essere muniti di regolare certificato sanitario ed assicurati contro tutti i rischi e la responsabilità civile verso terzi. La ditta aggiudicataria dovrà stipulare apposita polizza RCT i cui massimali non dovranno essere inferiori a €. 1.000.000,00. Nessuna responsabilità può essere attribuita all’A.S.L. 3 “Genovese” per danni arrecati o subiti dalle apparecchiature installate. La ditta aggiudicataria dovrà trasmettere copia della relativa polizza alla S.C. Provveditorato e provvedere a rilasciare alla S.C. Economato i d.d.t. (documenti di trasporto) relativi alla fornitura o al ritiro delle apparecchiature, che dovranno rispondere ai seguenti requisiti:

� Essere nuovi � Essere collocati in appositi locali appositamente destinati e in maniera da non essere situati

in vicinanza di sorgenti di calore

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� Essere di facile pulizia e disinfezione, sia all’interno sia all’esterno o tali da garantire l’igienicità dei prodotti distribuiti

� Avere le superfici destinate a venire a contatto con le sostanze alimentari di materiale idoneamente riconosciuto e certificato ai sensi di legge per uso alimentare , resistente alle ripetute operazioni di pulizia e disinfezione

� La struttura dei distributori dovrà essere tale da impedire contaminazioni esterne da insetti � Avere le sorgenti interne di calore collocate in modo tale da non influire negativamente

sulla conservazione delle bevande e dei cibi � Essere conformi ai requisiti e nel rispetto dei dettati dalle norme in materia di sicurezza

alimentare dall’applicazione del piano di autocontrollo con metodo HACCP, appositamente predisposto

� Avere incorporata una adeguata attrezzatura che garantisca la conservazione degli alimenti e bevande a temperature controllate nel rispetto dei limiti di legge

� Avere la bocca esterna di erogazione non esposta alla possibilità di essere sporcata o contaminata da agenti esterni

� Essere dotati di gettoniere atte a ricevere tutti i tipi di moneta nazionale e di accettatori di chiave o tessera elettronica per i dipendenti dell’A.S.L. 3 Genovese

� Essere dotati di idonei portarifiuti tenuti in perfette condizioni igieniche per la raccolta dei rifiuti derivanti dall’utilizzo dei prodotti erogati dagli stessi. La ditta dovrà provvedere al loro svuotamento giornaliero, o secondo le necessità e provvedere alla pulizia degli apparecchi e degli spazi antistanti gli stessi

Articolo – 4 – Installazione e tenuta apparecchiature

La ditta aggiudicataria del servizio di che trattasi, ai sensi di quanto prescritto dal Regolamento CE 852/2004 dovrà notificare all’Autorità Competente, al fine della sua registrazione, ogni installazione dei distributori. La ditta aggiudicataria è tenuta a garantire che i distributori messi a disposizione siano immuni da vizi che li rendano anche parzialmente inidonei all’uso cui essi sono destinati, quali imperfezioni concernenti il processo di produzione, di fabbricazione e di formazione, o vizi che ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore. Per effetto di tale garanzia la ditta si obbliga a risarcire i danni tutti che dovessero verificarsi a causa dei vizi esistenti, previa determinazione degli stessi. Dovrà inoltre garantire il buon funzionamento dei distributori, riconoscendo all’A.S.L. 3 “Genovese”, nel caso di cattivo o mancato funzionamento degli stessi, il diritto a chiedere la sollecita riparazione (che dovrà comunque avvenire entro sei ore dall'eventuale segnalazione del guasto) o la sostituzione dell’apparecchiatura. A tal fine si precisa che l’obbligo derivante da tale garanzia si esaurisce solamente quando la sostituzione è effettuata con un’apparecchiatura dello stesso tipo e nelle identiche condizioni di quelle originariamente locate. Nel caso in cui il concedente non effettui le riparazioni o le sostituzioni richieste, entro il termine sopra indicato, si provvederà ad applicare una penale di Euro 50,00 per ogni ora di ritardo. Qualora il ritardo si trasformasse in inadempienza la ditta aggiudicataria incorrerà in quanto previsto alla lettera c) dell’art. 21 del presente capitolato, con tutte le conseguenze che ciò comporterà per la parte inadempiente. In caso di nuova aggiudicazione, l’installazione dei distributori dovrà avvenire contestualmente alla dismissione delle apparecchiature fornite dalla precedente Ditta

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affidataria del servizio in maniera tale da garantire l’erogazione del medesimo senza soluzione di continuità alcuna. I distributori automatici, nei modelli richiesti dall’Amministrazione, dovranno essere installati, struttura per struttura, nei locali dei settori sanitari e non sanitari dell’Azienda che saranno indicati dalla S.C. Economato e/o dalla Direzione Sanitaria. Il ritiro e/o gli eventuali spostamenti da un locale all’altro dei distributori sono a carico della ditta fornitrice che dovrà provvedervi nelle ore e nei giorni stabiliti dalla S.C. Economato al fine di non turbare il regolare funzionamento dei vari servizi dell’A.S.L. La ditta aggiudicataria dovrà, altresì: i) fornire un adeguato numero di macchine cambia moneta là dove la struttura servita o

l’impianto installato lo rendano obiettivamente opportuno; ii) iniziare l’installazione dei distributori entro il trentesimo giorno dal ricevimento

dell’ordine o della comunicazione ufficiale di aggiudicazione della fornitura; iii) completare l’installazione di tutti i distributori automatici entro 45 (quindici) giorni

dall’installazione della prima apparecchiatura; iv) fornire entro i primi due mesi di ogni anno i dati relativi alle erogazioni di ciascun

distributore aggiornati al 31 dicembre dell’anno precedente.

Articolo – 5 – Erogazioni base delle apparecchiature Distributori automatici di bevande calde (almeno 8 selezioni)

selezione di caffè, caffè lungo, caffè decaffeinato, caffè macchiato, caffè d’orzo, latte, cappuccino, mocaccino, cioccolata, thè, camomilla, ecc. - il caffè espresso dovrà essere ricavato da caffè torrefatto in grani.

Distributori automatici di snacks e pasticceria (almeno 10 selezioni) (selezione di brioches, croissants, crostatine, wafers, canestrelli e/o altri biscotti, schiacciatine, crackers e similari in confezioni chiuse di circa gr. 50, panini imbottiti freschi prosciutto e salame, riforniti giornalmente freschi in confezioni chiuse recanti la data di confezionamento e ogni altra dicitura prevista dalle vigenti disposizioni in materia di igiene alimentare, mezze focaccine, ecc.)

Distributori automatici di bevande fredde (almeno 5 selezioni) (selezione di coca cola, acqua tonica, aranciata dolce e amara, sprite o seven up, thè freddo limone e pesca, ecc. in lattine da 0,25 lt:, succhi di frutta in confezione a perdere di capacità non inferiore a 150 cc.)

Distributori automatici di acqua minerale (selezione in bottiglie di plastica bioriciclabile a perdere da 0,5 lt., naturale e frizzante)

Distributori automatici di acqua minerale e bevande fredde (almeno 5 selezioni) (selezione mista e ridotta dei prodotti previsti per i distributori dedicati)

Distributori automatici di gelati (almeno 4 selezioni) (selezione di primaria produzione nazionale di cornetti, biscotto, ricoperto al cioccolato, e altre varietà);

Distributori automatici di generi alimentari a conservazione 4° C (Yogurt, frutta, frullati, etc.)

Articolo – 6 – Prodotti Le bevande ed i generi di conforto somministrati dai distributori devono:

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- Essere di prima qualità e di marche di primaria importanza - Essere prodotti in stabilimenti e laboratori provvisti di autorizzazione sanitaria - Corrispondere per caratteristiche e requisiti alle rispettive denominazioni legali, ove

previsto, o merceologiche che le caratterizzano e con le quali sono poste in vendita La ditta aggiudicataria è tenuta ad accertarsi che le bevande ed i generi di conforto posti in vendita con i distributori corrispondano ai requisiti igienico sanitari previsti dalla normativa vigente ed abbiano le caratteristiche merceologiche proprie del prodotto. Sui distributori devono essere riportate in modo ben visibile, in corrispondenza dei rispettivi pulsanti, la denominazione legale e merceologica del prodotto, gli ingredienti, la eventuale presenza di additivi e coloranti, il nome o ragione sociale dell’impresa produttrice o confezionatrice e relativa sede dello stabilimento di produzione e confezionamento. Qualora in corso di fornitura alcuni prodotti fossero reputati non idonei o di qualità non gradita, dovranno essere sostituiti, senza variazione di prezzi né condizioni, con altri di tipologia simile. L’Azienda affidataria del servizio e i prodotti da questa distribuiti mediante le apparecchiature automatiche dovranno essere in regola con le norme dettate dal regolamento CE 852/2004 ex D. Lgs. 155/97 (HACCP).

Articolo – 7– Prezzi dei prodotti

I prezzi dei prodotti da utilizzare nei distributori non dovranno superare, per singola erogazione, i limiti di cui alla sottoindicata tabella

TIPO EROGAZIONE PREZZO MAXA) Bevande calde base (caffè – caffè lungo – caffè macchiato – latte – cioccolato - the) B) Bevande calde composte e decaffeinato

0,50

0,55

C) Acqua minerale da 0,50 lt.

0,45

D) Bevande fredde da 0,25 lt.

0,65

E) Snacks, panini e pasticceria e prodotti a conservazione 4° Cper gealimentati Crackers Crackers aromatizzati Panini e tramezzini (da circa gr. 0,80 a circa gr. 140) Restanti prodotti

LIBERI

F) Gelati LIBERO G) macchine per caffè espresso a cialde, per singoli reparti strutture che ne facciano richiesta. Prezzo massimo per cialda

0,50

Articolo – 8 – Allacci e utenze

L’Azienda Sanitaria 3 Genovese:

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- consentirà l’allacciamento degli apparecchi alle condutture interne dell’acqua potabile ed alle linee dell’energia elettrica

- avrà cura di portare entrambe le utenze in tutti i locali presso i quali dovranno essere alloggiati i distributori automatici

- fornirà l’energia elettrica e l’acqua potabile necessarie al funzionamento delle apparecchiature.

Tutte le eventuali spese e gli oneri per le operazioni di allacciamento sono a carico della Ditta aggiudicataria.

II SEZIONE: distribuzione acqua minerale in bottiglie da 0,50 litri presso i reparti e

presidi dell’ASL 3 Articolo – 9 modalità di svolgimento del servizio di distribuzione acqua in bottiglie da 0,50 litri. La ditta aggiudicataria provvederà giornalmente, festivi inclusi, alla distribuzione presso i singoli reparti e presidi dell’ASL 3 “Genovese” dell’acqua in bottiglie da 0,50 lt. di plastica bioriciclabile a perdere., in base ai quantitativi e allocazioni indicate nell’allegata tabella A. Il prezzo per tale servizio non potrà essere superiore a €.0,18 Iva esclusa per singola unità. L’acqua minerale da fornirsi deve essere conforme alle prescrizioni del R.D. 27 luglio 1934 n. 1265 e del D.L. n. 105 del 25/01/92 e successive modificazioni ed integrazioni,, nonché a tutti i requisiti igienico-sanitari previsti dalla vigente normativa, dovrà inoltre essere oligominerale o minimamente mineralizzata. Si precisa che quantitativi e i siti previsti nella sopracitata tabella potranno variare sia l’entità che l’ubicazione nel corso del periodo contrattuale e la ditta dovrà adeguare il servizio in oggetto a tali modifiche. I quantitativi giornalieri della tabella A potranno diminuire in seguito a comunicazione del responsabile del reparto o suo incaricato, a seguito di mancata copertura al 100% della disponibilità dei posti letto.

Articolo – 10– Disposizioni particolari relative al personale impiegato dalla Ditta Non saranno prese in considerazione offerte di ditte con numero di dipendenti, in regola con tutti gli adempimenti legislativi, compresi i soci lavoratori, in numero non inferiore a 10. Tutte le fasi relative al servizio dovranno essere gestite dalla Ditta aggiudicataria (o dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese) con proprio personale che lavorerà alle dipendenze dirette e sotto l'esclusiva responsabilità della Ditta aggiudicataria per ogni conseguente effetto escludendo ogni rapporto di dipendenza con l'A.S.L. La ditta, fermo restando che la A.S.L. sarà completamente estranea ai rapporti di lavoro che saranno posti in essere per lo svolgimento del servizio, dovrà attenersi scrupolosamente alle norme legislative ed ai contratti collettivi di lavoro, sia per quanto attiene il trattamento giuridico ed economico dell’anzidetto personale, sia per quanto concerne gli obblighi di legge relativi al trattamento assistenziale assicurativo, previdenziale, sia per quanto concerne la sicurezza, l’igiene del lavoro e la prevenzione infortuni. L’Azienda ASL potrà richiedere alla ditta appaltatrice in qualsiasi momento, l’esibizione dei libri matricola, DM10 e foglio paga, al fine di verificare la corretta attuazione degli obblighi inerenti l’applicazione del CCNL di riferimento delle leggi in materia previdenziale,

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assistenziale ed assicurativa. Fermo restando quanto sopra la ditta aggiudicataria dovrà mensilmente far pervenire presso l’Unità Operativa provveditorato il certificato di regolarità contributiva (DURC) nonché il Modello F 24 relativo al personale impiegato effettivamente nel servizio in oggetto nonché comunicazione di assunzione al centro per l’impiego. La ditta appaltatrice dovrà, inoltre, provvedere a proprie spese e cura all’osservanza delle disposizioni legislative in materia di previdenza, assistenza sanitaria e antinfortunistica del personale impiegato nei lavori in questione e comunicare gli estremi delle posizioni in essere presso gli Enti pubblici preposti alla tutela dei lavoratori. In ogni caso, la ditta aggiudicataria è espressamente obbligata a manlevare ed a tenere indenne l’ASL 3“Genovese” da ogni azione, pretesa o richiesta, che possa essere esperita, a qualsiasi titolo, in relazione ai rapporti di lavoro dei dipendenti, nonché ad eventuali infortuni sul lavoro. La ditta appaltatrice sarà responsabile dell’osservanza da parte degli operatori delle norme prevenzionistiche necessarie per garantire la vita e l’incolumità delle persone addette ai lavori. In particolare essa sarà tenuta alla rigorosa osservanza per quanto di sua competenza delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle disposizioni del D.Lgs. n. 81/08 che si intendono a tutti gli effetti, parte integrante del contratto medesimo. Tutto il personale addetto alla manipolazione ed al trasporto delle derrate alimentari dovrà essere in possesso delle certificazioni sanitarie di legge. Nei confronti del proprio personale la Ditta dovrà osservare le leggi, i regolamenti e gli accordi contrattuali delle categorie nazionali, regionali, provinciali ed aziendali, riguardanti il trattamento economico e normativo, nonché le disposizioni legislative e regolamentari concernenti le assicurazioni sociali, la tutela e l'assistenza del personale medesimo, restando pertanto a suo carico tutti i relativi oneri e le sanzioni civili e penali previsti dalle leggi e regolamenti vigenti in materia. La Ditta aggiudicataria dovrà inoltre ottemperare a quanto previsto dall’art. 17 della Legge 12/03/1999 n. 68 in materia di norme al lavoro dei disabili. La Ditta aggiudicataria dovrà fornire l’elenco nominativo del personale, compreso i sostituti, addetto alla manutenzione dei distributori. Durante il servizio svolto all’interno dell’Ente il personale deve essere munito di una targhetta evidenziante la ragione sociale della ditta ed il nominativo dell’operatore. Il personale dovrà accedere all’interno delle strutture aziendali con autoveicolo della ditta.

Articolo 11- Magazzino

La ditta dovrà dichiarare di possedere un magazzino operativo (prodotti e ricambi) in regola con la vigente normativa, intestato alla Ditta partecipante, e garantire interventi tecnici di manutenzione nell’arco di 6 ore dalla chiamata nei giorni feriali. L’intervento tecnico dovrà essere risolutivo dell’interruzione. Eccezionalmente potranno essere accettate risoluzioni delle interruzioni oltre le 24 ore solari, entro le 48 ore massime, solo se sarà comprovata la gravità del guasto. Dopo tre interruzioni tra le 24 e le 48 ore l’Amministrazione si riserva la facoltà di risoluzione del contratto.

Articolo - 12 – Modalità di compilazione dell’offerta

L’offerta economica dovrà indicare, in cifre e in lettere:

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1^Totale dato dalla somma dei singoli importi annui forfettari distinti per ogni singola tipologia di distributore come specificato all’art. 5 e calcolato sui quantitativi di cui all’articolo 2 ed omnicomprensivo, comprese le macchine per caffè espresso a cialde ipotizzate in n. 40 unità e i distributori per generi alimentari a conservazione 4°, ipotizzate in n. di 4 unità per località da definire in corso di esecuzione del contratto, che la Ditta è disposta ad offrire per la gestione del servizio di installazione e gestione di distributori automatici nella sua completezza; 2^ lo sconto percentuale unico e fisso per tutta la durata del contratto, praticato al personale dipendente riferito alle voci A) – B) – C) – D) della Tabella di cui all’articolo 7; 3^ lo sconto fisso, (equivalente a 5 cents o multipli) sui prodotti indicati nella tabella di cui all’art. 7 del presente capitolato, per tutta la durata del contratto, praticato al pubblico riferito alle voci A) – B) – C) – D); 4^ lo sconto unico e fisso per tutta la durata del contratto, praticato al prezzo della singola bottiglia da 0,50 L. di acqua minerale distribuita ai reparti, di cui alla tabella A, sulla base d’asta di €.0,18, per un numero presunto di circa. 435.000 unità annue; e dovrà essere sottoscritta dal legale rappresentante della Ditta stessa.

Articolo - 13 - Modalità di aggiudicazione

Il servizio sarà aggiudicato alla Ditta che avrà ottenuto il punteggio più elevato derivante dalla somma dei seguenti parametri: 1^ Totale dato dalla somma dei singoli importi annui forfettari distinti per ogni singola tipologia di distributore come specificato all’art. 5 e calcolato sui quantitativi di cui all’articolo 2 ed omnicomprensivo, comprese le macchine per caffè espresso a cialde ipotizzate in n 40 unità e i distributori per generi alimentari a conservazione 4°, ipotizzate in n. di 4 unità per località da definire in corso di esecuzione del contratto, che la Ditta è disposta ad offrire per la gestione del servizio di installazione e gestione di distributori automatici nella sua completezza: max punti 35 2^ lo sconto percentuale unico e fisso per tutta la durata del contratto, praticato al personale dipendente riferito alle voci A) – B) – C) – D) della Tabella di cui all’articolo 7; max punti 35 3^ lo sconto fisso, (equivalente a 5 cents o multipli) sui prodotti indicati nella tabella di cui all’art. 7 del presente capitolato, per tutta la durata del contratto, praticato al pubblico riferito alle voci A) – B) – C) – D max punti 10 4^ Sconto applicato alla singola bottiglia da 0,50 L. di acqua minerale consegnata ai reparti di cui alla tabella A sulla base d’asta di €.0,18 per un numero presunto di circa 435.000 unità annue max punti 20 I punteggi saranno attribuiti in modo direttamente proporzionale agli importi offerti ai punti 1, 2, e 4. Per quanto riguarda il punto 3, verranno sommati i singoli sconti applicati alle voci A,B,C,D. Tale somma verrà rapportata al totale assoluto dei prezzi delle voci considerate (€. 2,15) ottenendo così lo sconto percentuale al quale attribuire il punteggio in modo direttamente proporzionale all’entità della percentuale stessa. Trattandosi di aggiudicazione a lotto unico, saranno automaticamente escluse dalla gara tutte le ditte che avranno proposto offerte incomplete e/o non formulate come sopra richiesto e, pertanto, non confrontabili tra di loro secondo il richiesto parametro di aggiudicazione.

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Articolo - 14 – Documentazione da allegare

Le ditte offerenti dovranno allegare alla domanda di partecipazione i seguenti documenti: a) tutti i depliants illustrativi e le caratteristiche tecniche dei distributori che intendono offrire; b) tabella riepilogativa indicante le marche di ogni singolo prodotto che la ditta intende utilizzare nei distributori.

Articolo - 15 - Durata contrattuale Il contratto per l’affidamento del servizio oggetto del presente capitolato avrà durata quinquennale (60 mesi), eventualmente prorogabile per ulteriori 12 (dodici) mesi. La ditta aggiudicataria avrà a disposizione 45 giorni di tempo per completare l’allestimento di tutti i distributori automatici di bevande, generi di conforto richiesti, durante il periodo di installazione, verrà fatturato in proporzione all’effettivo allestimento

Articolo - 16– Estensioni e/o riduzioni dell’appalto L’A.S.L. 3 Genovese, quale amministrazione concedente, si riserva la facoltà in qualsiasi momento, di richiedere l’installazione o la rimozione di apparecchiature che si rendessero necessarie, o non più necessarie, presso i diversi presidi e strutture aziendali. In tal caso la ditta aggiudicataria rimane impegnata ad attivare l’installazione richiesta entro trenta giorni dal ricevimento dell’ordine e la rimozione entro sette giorni dalla relativa richiesta.

Articolo - 17- Variazione del canone Per quanto indicato al precedente art. 16, il canone di concessione in vigore sarà proporzionalmente adeguato, in riduzione o in aumento, ogni qualvolta si verificheranno estensioni o riduzioni del numero delle apparecchiature installate. A tal fine i concorrenti dovranno indicare il canone annuale riferito ad ogni singola tipologia di distributore installato di cui all’allegato “B” e successive variazioni.

Articolo 18 - Accettazione delle condizioni Con la presentazione dell’offerta si intendono accettate, da parte della Ditta successivamente aggiudicataria del contratto de quo, tutte le condizioni del presente Capitolato Speciale e quelle contenute nel vigente Regolamento dell’Attività Contrattuale di cui all’Atto Aziendale adottato del Direttore Generale con deliberazione n. 1418 del 17 maggio 2002 e s.i.m. , per quanto nello stesso non disciplinato, (disponibile presso la Struttura Complessa Provveditorato della A.S.L. 3 “Genovese”) e di quelle specificate nei documenti di gara.

Articolo 19 - Responsabilità dell’aggiudicatario La Ditta Aggiudicataria sarà responsabile di eventuali danni che, in relazione al lavoro svolto, potessero derivare ai beni immobili e mobili dell’A.S.L., nonché a terze persone o a cose di terzi.

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Articolo 20 - Penalità contestazioni e controversie Qualora il servizio non sia attuato secondo le condizioni del presente capitolato l’A.S.L. procederà alla contestazione scritta degli addebiti alla Ditta, fissando un congruo termine per l'adempimento in relazione alla natura delle prestazioni non eseguite. Nell'ipotesi in cui la Ditta, scaduto il termine assegnatole, rimanga inadempiente, il contratto potrà essere risolto di diritto, salvo il risarcimento del danno subito dalla A.S.L.

Articolo 21 - Risoluzione anticipata del contratto

La A.S.L. 3 “Genovese” ha facoltà di recedere dal contratto nei seguenti casi: a) in qualunque momento avvalendosi delle facoltà consentite dall’art. 1671 del C.C. tenendo indenne l’aggiudicatario delle spese sostenute, dei servizi prestati e dei mancati guadagni; b) dopo due contestazioni scritte (vedi art. 20); c) in caso di mancata riparazione e sostituzione di uno o più distributori, entro 48 ore, dalla richiesta di intervento per il quale si rimanda all’art. 11. In tali ipotesi l’appaltatore è tenuto alla reintegrazione di tutte le maggiori spese e dei danni eventualmente sopportati dall’A.S.L. a seguito dell’anticipata risoluzione del contratto.

Art. 22 - Spese contrattuali Tutte le spese, imposte e tasse, nessuna eccettuata, inerenti e conseguenti alla gara ed alla stipulazione, scritturazione, bolli e registrazione del contratto di aggiudicazione e, in generale, tutti gli oneri previsti dal vigente Regolamento dell’Attività Contrattuale di cui all’Atto Aziendale sono a carico della Ditta aggiudicataria che vi si obbliga. L’onere discendente dalle spese sopra menzionate sarà oggetto da parte della ditta aggiudicataria di versamento tramite bollettino.

Articolo 23 - Controversie Ogni controversia che dovesse insorgere tra le parti per effetto del presente rapporto contrattuale è deferita al Foro di Genova.

Articolo 24 - Documento Unico di Valutazione Rischi Il DUVRI viene allegato al presente capitolato sub “C” al fine di consentire alle ditte offerenti di tener conto nella formulazione dell’offerta degli oneri derivanti dalla sicurezza.

Art. 25 - Rinvio alle leggi vigenti Come previsto dall’art. 20 del d.lgs 163/2006 e s.i.m. la procedura per l’affidamento del servizio in parola non seguirà le disposizioni di cui al citato decreto, tuttavia la medesima disciplina verrà applicata limitatamente al contenuto delle norme richiamate nel presente bando e nel disciplinare. Per quanto non previsto nel presente capitolato, disciplinare, a completamento delle disposizioni in esso contenute, si rinvia alle norme vigenti in materia ed al vigente Regolamento dell’Attività Contrattuale di cui all’Atto Aziendale (disponibile presso la Struttura Complessa Provveditorato della A.S.L. 3 “Genovese”), e, in difetto, dalle norme del Codice Civile.

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ALLEGATO A FORNITURA DI ACQUA MINERALE: PREVISIONE DI CONSUMO E FABBISOGNO PRESUNTO

POSTI LETTO

DH + DS

QUANTITA BTG. PER GIORNATA ALIMENTARE

QUANTITA' SETTIMANALE

QUANTITA' MENSILE

P.O. GALLINO

Medicina 26 4 56 392 1.736Cardiologia 11 1 23 161 713Chirurgia. 11 5 27 189 837 48 10 106 742 3.286 Casa Michelini 40 80 560 2.480R.S.A.Il Cammino 36 72 504 2.232Comunità Terapeutica 18 36 252 1.116Centro Diurno(x5gg) 22 22 110 506Centro Dis alim.(x5gg) 7 7 35 161 94 29 217 1.461 6.495 P.O. RECCO Chirurgia 15 5 35 245 1.085Medicina 22 2 46 322 1.426Ortopedia 18 2 38 266 1.178 55 9 119 833 3.689 P.O. MICONE

Medicina 23 3 49 343 1.519O.R.L. 8 4 20 140 620Chir/Ds/Multid. 8 8 56 248Cardiol/Utic. 17 1 35 245 1.085Oculistica 4 9 17 119 527Ortopedia D.S. 7 7 49 217Neurologia 21 3 45 315 1.395S.P.D.C. 20 1 41 287 1.271Oncologia 6 6 42 186Cappellano 2 14 62 93 42 230 1.610 7.130 P.O. COLLETTA Pneumologia 10 1 21 147 651Fisiat/Riabilit. 30 3 63 441 1.953Nefrologia 5 2 12 84 372Med/Reumat 14 12 40 280 1.240Cardiol/Riabil. 27 1 55 385 1.705Suore 6 42 186 86 19 197 1.379 6.107

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P.O. S. CARLO Medicina 28 5 61 427 1.891Chirurgia 22 3 47 329 1.457Ortopedia 21 3 45 315 1.395Urologia 8 16 112 496Gin/Mat 15 5 35 245 1.085Unità di Crisi 20 40 280 1.240Rianimazione 8 16 112 496Pronto Soccorso 2 4 28 124R.S.A. S. Carlo 18 36 252 1.116Neurologia 1 1 7 31Cappellano 2 14 62Suore 6 42 186 142 17 309 2.163 9.579 Totali mensili presunti

583 126 1308 9098 36.286

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ALLEGATO B ELENCO ATTUALI DISTRIBUTORI AUTOMATICI INSTALLATI PRESSO I VARI PRESIDI ASL 3 GENOVESE

Struttura Bevande Calde

BevandeFredde

Snacks,Pasticceria, tramezini

AcquaMinerale

Acqua min. e bevande fredde

Gelati Totale per struttura

Presidio ospedaliero Nervi

1 1 1 3

Presidio ospedaliero Recco

3 1 2 6

Presidio ospedaliero Sestri Ponente

5 2 1 2 2 12

Presidio ospedaliero Voltri

4 1 1 2 8

Presidio ospedaliero Arenzano

1 1 2 1 5

Presidio ospedaliero Rivarolo

1 1 1 2 1 6

Presidio ospedaliero Pontedecimo

1 2 2 1 1 7

Presidio ospedaliero Busalla

1 1 1 3

Palazzina Amministrazione via Maggio 6

1 1 1 1 1 5

Presidi socio sanitari via G. Maggio 6

1 1 2

U.O. Assist.Disabili – Reparto Speciale

1 1

Consultorio via G. Maggio 3

1 1 1 1 4

Poliambulatorio via Bainsizza 42

1 1 1 3

Poliambulatorio via Buffa 48

2 1 3

Assistenza Psichiatrica via Lemerle 17

1 1 2

Struttura via Caldesi – ex Ospedale Martinez -

1 1 2

R.S.A. via Camozzini 15

1 1 1 3

Poliambulatori via Bonghi 6

1 1 1 3

Poliambulatori via Piacenza 266 b r

1 1 1 3

Poliambulatori via Archimede 30

1 1 1 3

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Poliambulatori via Assarotti 35

1 1 1 3

Struttura via Frugoni 27

1 1 1 3

Sert via G. Maggio 6 1 1 Igiene Alimenti via G: Maggio 6

1 1 2

Struttura via Bracelli 11

1 1

Struttura salita Superiore della Noce 29

1 1 2

RSA Pastorino piazza Pastorino 3

1 1 1 3

Medicina Legale piazza Pastorino 3

1 1 1 3

Poliambulatori via Canepari 64 r

1 1 1 3

Sert piazza Dante 5 1 1 Ambulatori via Isnardi 3 Cogoleto

1 1 1 3

Consultorio salita Ns. Sig.ra del Monte 4

1 1

SERT via Peschiera 10

1 1 2

Poliambulatori via Struppa 150

1 1 1 3

Laboratorio Analisi P. O. Micone

1 1

Cure Primarie via Adamoli 9

1 1 2

Attività Manutenzione via G. Maggio 6

1 1 2

Poliambulatori Torriglia via della Provvidenza 69

1 1

Direzione Generale via Bertani 4

1 1 1 ** 3

CSM via Struppa 150 1 1 2 U.O. Dermatologia Ospedale San Carlo

1 1

Sala Operatoria Ospedale San Carlo

1 1

Poliambulatori via Soliman 7

1 1 2

Cardiologia Ospedale San Carlo

1 1

Caup Daneo ex PSS Cogoleto

1 1 2

Chirurgia Day Surgery Ospedale Micone

1 1

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15

Pronto Soccorso Ospedale San Carlo

1 1 2

RSA Gian Soldi ex PSS Cogoleto

1 1 2

Poliambulatori Borgo Fornari

1 1

Poliambulatori vla De Mari 1 b

1 1 2

Poliambulatorii via Canepari 64 r

1 1 1 3

TOTALE PER TIPOLOGIA

54 17 27+ 1* 8 30 4 141

N.B. Il numero e ubicazione dei distributori sopra descritti sono da intendersi come lista indicativa non esaustiva delle attuali localizzazioni. In corso di esecuzione del contratto potranno subire modifiche in numero e/o ubicazione, come disciplinato all’art. 16 del presente capitolato. Legenda per “bevande calde” 500 bicchieri e 16 selezioni: Presidio Ospedaliero di Nervi Poliambulatori via Bainsizza 42 RSA via Camozzini 15 Poliambulatori via Piacenza 266 b r Poliambulatori via Struppa 150 600 bicchieri e 18 selezioni: Presidio Ospedaliero di Recco n. 2 distributori Presidio Ospedale di Sestri Ponente n. 2 distributori Palazzina amministrativa Via G. Maggio 6 Consultorio Via G. Maggio 3 Direzione Generale via Bertani 4 Presidio ospedaliero Pontedecimo 250 bicchieri 8 selezioni Presidio Ospedaliero di Recco Presidio Ospedaliero di Sestri Ponente n. 2 distributori Presidio Ospedaliero di Voltri n. 3 distributori Assistenza Psichiatrica via Lemerle 17 Struttura via Caldesi – ex Ospedale Martinez Struttura via Frugoni 27 Struttura salita Superiore della Noce 29 Medicina Legale piazza Pastorino 3 SERT piazza Dante 5 Consultorio salita Ns. Sig.ra del Monte 4 SERT via Peschiera 10 Cure Primarie via Adamoli 9 Attività di Manutenzione via G. Maggio 6 CSM via Struppa 150

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U.O. Dermatologia Ospedale San Carlo Cardiologia Ospedale San Carlo RSA Gian Soldi ex PSS Cogoleto Laboratorio Analisi P.O. Micone Poliambulatori via De Mari 1 b 200 bicchieri e 8 selezioni: Struttura via Bracelli 11 SERT via G. Maggio 6 500 bicchieri e 10 selezioni Struttura di Via Buffa Poliambulatori via Assarotti 35 Igiene Alimenti via G. Maggio 6 Poliambulatori Torriglia via della Provvidenza 60 Poliambulatori via Soliman 7 Pronto Soccorso Ospedale San Carlo Caup Daneo ex PSS Cogoleto 600 bicchieri e 16 selezioni Presidio Ospedaliero di Sestri Presidio Ospedaliero di Voltri Presidio Ospedaliero di Arenzano Presidio Ospedaliero di Pontedecimo Presidio Ospedaliero di Busalla Presidi socio-sanitari di Via G. Maggio 6 Poliambulatori via Bonghi 6 Poliambulatori via Archimede 30 RSA Pastorino piazza Pastorino 3 Poliambulatori via Canepari 64 r Distretto Socio Sanitario via Isnardi 3 Cogoleto

** Direzione Generale via Bertani: distributore di pasticceria e gelati Per il Presidio ospedaliero di Nervi, a causa degli spazi, un unico distributore di

snacks e acqua minerale/bevande fredde

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ALLEGATO C

Documento Unico di Valutazione dei Rischi Misure adottate per eliminare le interferenze e relativi costi per la sicurezza del lavoro

(Ex Comma 3 Art. 26 D.Lgs. 9 Aprile 2008 n. 81)

Oggetto dell’appalto CONFERIMENTO DEL SERVIZIO DI INSTALLAZIONE E GESTIONE DI DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI BEVANDE E GENERI DI CONFORTO E DISTRIBUZIONE GIORNALIERA DI ACQUA MINERALE IN BOTTIGLIE PRESSO I PRESIDI DELL’A.S.L. 3 “GENOVESE”

COMMITTENTE AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 3 “GENOVESE”

COD. FISC./P. IVA 03399650104

DATORE DI LAVORO DOTTORESSA RENATA CANINI

SEDE LEGALE VIA BERTANI, 4 - GENOVA

RESPONSABILE S.P.P. GEOM. PAOLO PIANO

MEDICI COMPETENTI DOTTOR MASSIMO MONTEMANNI DOTTOR EMILIO VECCHIATO DOTTORESSA CRISTINA PLISCO DOTTORESSA CLELIA PEDRETTI.

ADDETTI ALLE EMERGENZE

L’AZIENDA, COMPOSTA DA N. 8 PRESIDI OSPEDALIERI E N. 161 SEDI TERRITORIALI, COMUNICHERA’ L’ELENCO DEL PERSONALE ADDETTO ALLE EMERGENZE ALL’IMPRESA APPALTATRICE DURANTE LA PRIMA RIUNIONE PER IL COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA E LA VALUTAZIONE DELLE INTERFERENZE.

RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA

L’AZIENDA, COMPOSTA DA N. 8 PRESIDI OSPEDALIERI E N. 161 SEDI TERRITORIALI, COMUNICHERA’ L’ELENCO DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA ALL’IMPRESA APPALTATRICE DURANTE LA PRIMA RIUNIONE PER IL COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA E LA VALUTAZIONE DELLE INTERFERENZE.

IMPRESA APPALTATRICE

CODICE FISCALE

PARTITA IVA

N.ro ISCRIZIONE C.C.I.A.A.

DATORE DI LAVORO

SEDE LEGALE

TEL.

FAX

E-MAIL

DURATA LAVORI APPALTATI Inizio Fine NUMERO MASSIMO ADDETTI previsti contemporaneamente in azienda N°

TURNO DI LAVORO DELL’IMPRESA Mattino (dalle h alle h) Pomeriggio (dalle h alle h) Notte (dalle h alle h)

RESPONSABILE S.P.P.

MEDICO COMPETENTE (ove necessario )

ADDETTI ALLE EMERGENZE

RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA

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Il presente documento rappresenta allegato di contratto e deve essere fornito alle ditte concorrenti in fase di espletamento di gara. Si tratta di un documento da redigersi a cura delle stazioni appaltanti che deve dare indicazioni operative e gestionali su come superare uno dei maggiori ostacoli alla prevenzione degli incidenti nei luoghi di lavoro e nei cantieri: l'interferenza. Si parla di interferenza nella circostanza in cui si verifichi un «contatto rischioso» tra il personale del committente e quello dell'appaltatore o tra il personale di imprese diverse che operano nella stessa sede aziendale con contratti differenti. Per quanto riguarda la problematica inerente la sussistenza o meno di interferenze, a mero titolo esemplificativo si possono considerare interferenti i seguenti rischi: derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte da operatori di appaltatori diversi; immessi nel luogo di lavoro del committente dalle lavorazioni dell'appaltatore; esistenti nel luogo di lavoro del committente, ove è previsto che debba operare

l'appaltatore, ulteriori rispetto a quelli specifici dell'attività propria dell'appaltatore; derivanti da modalità di esecuzione particolari richieste esplicitamente dal

committente (che comportino pericoli aggiuntivi rispetto a quelli specifici dell'attività appaltata).

Deve, inoltre, essere sottolineato che la valutazione dei rischi da interferenza, in particolare negli edifici quali gli ospedali, deve avvenire con riferimento non solo al personale interno ed ai lavoratori delle imprese appaltatrici, ma anche agli utenti che a vario titolo possono essere presenti presso la struttura stessa quali i degenti ed anche il pubblico esterno. E’ un documento tecnico, che deve essere allegato al contratto di appalto, poiché l'appaltatore deve espletare le attività ivi previste, volte alla eliminazione dei rischi da interferenze. Esso va considerato, pertanto, alla stessa stregua delle specifiche tecniche (art. 68 del Codice contratti pubblici), in quanto deve consentire pari accesso agli offerenti, non deve comportare la creazione di ostacoli ingiustificati alla concorrenza e deve, quindi, essere messo, come precisato in premessa, a disposizione dei partecipanti alla gara.

E’ da considerarsi documento dinamico e, quindi, soggetto ad aggiornamenti e modifiche ogni qualvolta si verifichino cambiamenti nel luogo dove l’appaltatore svolge la propria attività. Per esempio all’apertura di nuovi cantieri per nuovi appalti e quindi nuovi rischi di interferenza, in occasione di modifiche del processo produttivo o dell'organizzazione del lavoro significative ai fini della salute e della sicurezza dei lavoratori, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione e della protezione o a seguito di infortuni significativi. A seguito di tale rielaborazione, le misure di prevenzione debbono essere aggiornate.

I primi eventuali aggiornamenti e modifiche saranno apportati in contraddittorio durante la prima RIUNIONE PER IL COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA E LA VALUTAZIONE DELLE INTERFERENZE che si terrà fra rappresentanti della Stazione Appaltante (Datore di Lavoro o suo delegato, RSPP, RUP, ecc.) e rappresentanti di una o più Ditte Aggiudicatarie (Datore di Lavoro o suo delegato, RSPP, ecc.) operanti in luoghi dell’Azienda con possibili interferenze fra loro prima dell’inizio dei lavori della nuova Ditta Aggiudicataria. Durante tale riunione la Stazione Appaltante presenta e consegna ai soggetti intervenuti per la parte APPALTATRICE la seguente documentazione:

NOTA

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COMMITTENTE – AZIENDA: allegherà documenti contraddistinti con numerazione progressiva (Allegato 1,2,3 …) IMPRESA APPALTATRICE DEI LAVORI/SERVIZI: allegherà documenti contraddistinti con numerazione progressiva (Allegato A, B,C,D...)

- Estratto del Documento di Valutazione dei Rischi dell’Azienda (ex artt. 17-28-29 D.lgs

81/2008) in cui si elencano i rischi lavorativi presenti nelle attività dell’ AZIENDA e quanto messo in opera il miglioramento della sicurezza dei dipendenti (ALLEGATO 1 – Denominato “Nota informativa per le ditte appaltatrici e per tutto il personale esterno sui rischi per la salute e la sicurezza”)

- L’Opuscolo redatto dal Servizio Prevenzione e Protezione della AZIENDA – Protocollo dell’emergenza (ALLEGATO 2)

- L’Opuscolo redatto dal Servizio Prevenzione e Protezione della Azienda – Nota informativa sulla prevenzione incendi (ALLEGATO 3)

- L’Opuscolo redatto dal Servizio Prevenzione e Protezione dell’Azienda – Amianto: cosa è necessario sapere (ALLEGATO 4). Il RSPP dell’Azienda precisa che copia del censimento amianto è depositata presso gli uffici del SPP..

- L’Opuscolo redatto dal Servizio Prevenzione e Protezione dell’Azienda – Misure di tutela della sicurezza e della salute delle lavoratrici madri (ALLEGATO 5) La ditta APPALTATRICE presenta e consegna ai soggetti intervenuti per la parte

COMMITTENTE - Estratto del proprio Documento di Valutazione dei Rischi (ex artt. 17-28-29 D.lgs

81/2008), dove sono elencati i rischi lavorativi connessi all’ attività oggetto dell’ appalto. (ALLEGATO A)

Il presente documento è altresì ricompreso fra gli obblighi ex art. 26 del D.Lgs. 81/2008 (comma 3) di seguito integralmente riportato: Articolo 26 - Obblighi connessi ai contratti d'appalto o d'opera o di somministrazione 1. Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all’impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all’interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell’ambito dell’intero ciclo produttivo dell’azienda medesima sempre che abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l’appalto o la prestazione di lavoro autonomo: a) verifica, con le modalità previste dal decreto di cui all’articolo 6, comma 8, lettera g), l’idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori, ai servizi e forniture da affidare in appalto o mediante contratto d’opera o di somministrazione. Fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui al periodo che precede, la verifica è eseguita attraverso le seguenti modalità: (Arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.000 a 4.800 euro il datore di lavoro - dirigente) 1) acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato; 2) acquisizione dell’autocertificazione dell’impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell’art. 47 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445; b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività. 2. Nell’ipotesi di cui al comma 1, i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori: a) cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto; b) coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva. 3. Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento è allegato al contratto di

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appalto o di opera e va adeguato in funzione dell’evoluzione dei lavori, servizi e forniture(Arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.500 a 6.000 euro il datore di lavoro - dirigente). Ai contratti stipulati anteriormente al 25 agosto 2007 ed ancora in corso alla data del 31 dicembre 2008, il documento di cui al precedente periodo deve essere allegato entro tale ultima data. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. Nel campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006. n. 163, e successive modificazioni, tale documento è redatto, ai fini dell’affidamento del contratto, dal soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appalto; 3-bis. Ferme restando le disposizioni di cui ai commi 1 e 2, l’obbligo di cui al comma 3 non si applica ai servizi di natura intellettuale, alle mere forniture di materiali o attrezzature, nonché ai lavori o servizi la cui durata non sia superiore ai due giorni, sempre che essi non comportino rischi derivanti dalla presenza di agenti cancerogeni, biologici, atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui all’allegato XI. 3-ter. Nei casi in cui il contratto sia affidato dai soggetti di cui all’articolo 3, comma 34, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, o in tutti i casi in cui il datore di lavoro non coincide con il committente, il soggetto che affida il contratto redige il documento di valutazione dei rischi da interferenze recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto. Il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, prima dell’inizio dell’esecuzione, integra il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, integra gli atti contrattuali. 4. Ferme restando le disposizioni di legge vigenti in materia di responsabilità solidale per il mancato pagamento delle retribuzioni e dei contributi previdenziali e assicurativi, l’imprenditore committente risponde in solido con l’appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per tutti i danni per i quali il lavoratore, dipendente dall’appaltatore o dal subappaltatore, non risulti indennizzato ad opera dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) o dell’Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA). Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici. 5. Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento della data di entrata in vigore del presente decreto, di cui agli articoli 1559, ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del codice civile, devono essere specificamente indicati a pena di nullità ai sensi dell’articolo 1418 del codice civile i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni". I costi di cui primo periodo non sono soggetto a ribasso. Con riferimento ai contratti di cui al precedente periodo stipulati prima del 25 agosto 2007 i costi della sicurezza del lavoro devono essere indicati entro il 31 dicembre 2008, qualora gli stessi contratti siano ancora in corso a tale data. A tali dati possono accedere, su richiesta, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli organismi locali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale. 6. Nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell'anomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all'entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture. Ai fini del presente comma il costo del lavoro e' determinato periodicamente, in apposite tabelle, dal Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, sulla base dei valori economici previsti dalla contrattazione collettiva stipulata dai sindacati comparativamente più rappresentativi, delle norme in materia previdenziale ed assistenziale, dei diversi settori merceologici e delle differenti aree territoriali. In mancanza di contratto collettivo applicabile, il costo del lavoro e' determinato in relazione al contratto collettivo del settore merceologico più vicino a quello preso in considerazione. 7. Per quanto non diversamente disposto dal decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163, come da ultimo modificate dall’articolo 8, comma 1, della legge 3 agosto 2007, n. 123, trovano applicazione in materia di appalti pubblici le disposizione del presente decreto. 8. Nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall’impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro.

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Al fine di eliminare i rischi dovuti alle interferenze nelle lavorazioni oggetto: dell’appalto; del contratto; da stipularsi tra le parti, in forma scritta, mediante: incarico specifico per l’effettuazione di una prestazione determinata, all’interno di contratto esistente tra le parti; incarico “una tantum”.

DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ OGGETTO DELL’APPALTO I lavori affidati in appalto / contratto d’opera, consistono essenzialmente in conferimento del servizio di installazione e gestione di distributori automatici di bevande e generi di conforto e distribuzione giornaliera di acqua minerale in bottiglie presso i presidi dell’ASL 3 Genovese occorrenti per un periodo di sessanta mesi. I distributori automatici che approssimativamente dovranno essere installati sono: n. 54 di bevande calde n. 17 di bevande fredde n. 27 di snacks e pasticceria n. 01 di tramezzini n. 08 di acqua minerale n. 30 di acqua minerale e bevande fredde n. 04 di gelati n.08 per generi alimentari a conservazione 4° C suddivisi nelle diverse strutture aziendali così come indicativamente si evince dalla seguente tabella:

Struttura Bevande Calde

Bevande Fredde

Snacks e Pasticceria

Acqua Minerale

Acqua min. e

bevande fredde

Gelati Totale

per struttura

Presidio ospedaliero Nervi 1 1 1 3

Presidio ospedaliero Recco 3 1 2 6

Presidio ospedaliero Sestri Ponente 5 2 1 2 2 12

Presidio ospedaliero Voltri 4 1 1 2 8

Presidio ospedaliero Arenzano 1 1 2 1 5

Presidio ospedaliero Rivarolo 1 1 1 2 1 6

Presidio ospedaliero Pontedecimo 1 2 2 1 1 7

Presidio ospedaliero Busalla 1 1 1 3

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Palazzina Amministrazione via Maggio 6

1 1 1 1 1 5

Presidi socio sanitari via G. Maggio 6 1 1 2

U.O. Assist.Disabili – Reparto Speciale 1 1

Consultorio via G. Maggio 3 1 1 1 1 4

Poliambulatorio via Bainsizza 42 1 1 1 3

Poliambulatorio via Buffa 48 2 1 3

Assistenza Psichiatrica via Lemerle 17

1 1 2

Struttura via Caldesi – ex Ospedale Martinez -

1 1 2

R.S.A. via Camozzini 15 1 1 1 3

Poliambulatori via Bonghi 6 1 1 1 3

Poliambulatori via Piacenza 266 b r 1 1 1 3

Poliambulatori via Archimede 30 1 1 1 3

Poliambulatori via Assarotti 35 1 1 1 3

Struttura via Frugoni 27 1 1 1 3

Sert via G. Maggio 6 1 1 Igiene Alimenti via G: Maggio 6 1 1 2

Struttura via Bracelli 11 1 1

Struttura salita Superiore della Noce 29

1 1 2

RSA Pastorino piazza Pastorino 3 1 1 1 3

Medicina Legale piazza Pastorino 3 1 1 1 3

Poliambulatori via Canepari 64 r 1 1 1 3

Sert piazza Dante 5 1 1 Ambulatori via Isnardi 3 Cogoleto 1 1 1 3

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Consultorio salita Ns. Sig.ra del Monte 4 1 1

SERT via Peschiera 10 1 1 2 Poliambulatori via Struppa 150 1 1 1 3

Laboratorio Analisi P. O. Micone 1 1

Cure Primarie via Adamoli 9 1 1 2

Attività Manutenzione via G. Maggio 6

1 1 2

Poliambulatori Torriglia via della Provvidenza 69

1 1

Direzione Generale via Bertani 4 1 1 1 3

CSM via Struppa 150 1 1 2 U.O. Dermatologia Ospedale San Carlo 1 1

Sala Operatoria Ospedale San Carlo 1 1

Poliambulatori via Soliman 7 1 1 2

Cardiologia Ospedale San Carlo 1 1

Caup Daneo ex PSS Cogoleto 1 1 2

Chirurgia Day Surgery Ospedale Micone

1 1

Pronto Soccorso Ospedale San Carlo 1 1 2

RSA Gian Soldi ex PSS Cogoleto 1 1 2

Poliambulatori Borgo Fornari 1 1

Poliambulatori vla De Mari 1 b 1 1 2

Poliambulatorii via Canepari 64 r 1 1 1 3

TOTALE PER TIPOLOGIA 54 17 27+ 1* 8 30 4 141

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DESCRIZIONE DEL SERVIZIO: 1. la eventuale mancata osservanza delle procedure di sicurezza che possano dar

luogo ad un pericolo grave ed immediato, daranno il diritto al concessionario ed all’ASL 3 Genovese di interrompere immediatamente le attività;

2. il responsabile di sede e l’incaricato della ditta per il coordinamento potranno interrompere il servizio, qualora ritenessero che il prosieguo delle attività non fossero più da considerarsi sicure per il sopraggiungere di nuove interferenze;

3. Il servizio di trasporto, posizionamento ed eventuale allacciamento agli impianti elettrici e/o idraulici dei distributori automatici dovrà essere effettuato in orari in cui non è presente personale dipendente dell’Amministrazione. In tal caso, dovranno essere valutate le interferenze con altre imprese di manutenzione eventualmente presenti nella struttura. Nello svolgimento del servizio di installazione e approvvigionamento dei distributori il personale del concessionario deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro. (art. 26 comma 8 D. Lgs. 81/2008).

INFORMAZIONI GENERALI

1 Locali e/o aree in genere ove devono essere svolte le attività /

servizi oggetto dell’appalto; tutta l’azienda

2 Tipologia di attività che l’azienda svolge nelle zone oggetto dei lavoro/servizi appaltati; attività sanitaria

3 Operatori ASL 3 Genovese che svolgono attività nella zona oggetto delle attività/servizi appaltati e relativi orari; tutto il personale

4 Ubicazione dei servizi igienici messi a disposizione del personale dell’appaltatore Gli stessi destinati al pubblico

5 Ubicazione del locale adibito al primo soccorso/pacchetto di medicazione Pronto soccorso

6 Attrezzature di proprietà dell’ASL 3 Genovese (committente) messe a disposizione dell’appaltatore Nessuna

7 Elenco del personale dell’ASL 3 Genovese (committente) che collabora con la ditta appaltatrice all'esecuzione delle attività / servizi appaltai

Nessuno

8 Eventuali attrezzature/impianti che non devono essere utilizzate dall’appaltatore; nessuno

9 Locale a disposizione dell’appaltatore per il deposito e magazzino materiali. Nessuno

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RISCHI SPECIFICI ESISTENTI NELL’AMBIENTE DI LAVORO OGGETTO DELL’APPALTO Ambienti di lavoro: Con il termine “ambiente di lavoro” non si intende semplicemente indicare il luogo di lavoro bensì quel complesso di situazioni e di fattori con i quali l'individuo viene a contatto nel corso della sua attività lavorativa o a causa di questa e che possono svolgere una qualche influenza sul suo equilibrio fisico e psichico. In ottemperanza a quanto previsto dal D. Lgs. 81/08, con la presente si forniscono le informazioni sui rischi normalmente presenti e caratteristici delle strutture sanitarie, la cui attività lavorativa è principalmente relativa alla diagnosi e cura delle malattie dei

pazienti, nei luoghi di degenza e negli ambulatori. Alcuni dei rischi evidenziati nel seguito sono presenti soprattutto quando le lavorazioni oggetto dell’appalto avvengono in concomitanza o vicino alle normali attività di diagnosi e cura; in tale caso occorre sempre avvisare il reparto/servizio del proprio accesso.

Rischi specifici Indice

di rischio

Informazioni e note

Agenti chimici e cancerogeni

B

Rischio dovuto a presenza/uso di reagenti di laboratorio, disinfettanti, decontaminanti, gas anestetici e medicinali (soprattutto antiblastici); è dovuto alla possibilità d’esposizione (per inalazione e/o contatto) a sostanze chimiche, sottoforma di solidi, liquidi,aerosol,vapori. Può essere legato alla manipolazione diretta di sostanze chimiche o all’interazione accidentale con lavorazioni che avvengono nelle vicinanze.

E’ costituito dalla possibilità di esposizione (per inalazione e/o contatto) a sostanze chimiche, sotto forma di solidi, liquidi, aerosol, vapori. Può essere legato alla manipolazione diretta di sostanze chimiche o all’interazione accidentale con lavorazioni che avvengono nelle vicinanze. I reparti dove sono presenti sostanze a rischio sono in Particolare i laboratori, l’oncologia, l’ematologia, l’anatomia patologica, gli ambulatori, le sale operatorie, sale parto, sale autoptiche, gli ambienti dove si eseguono le disinfezioni degli strumenti, locali tecnici. Se di pertinenza con il lavoro in appalto, la Committenza fornisce all’Assuntore le schede di sicurezza relative.

Va inoltre posta particolare attenzione alle interazioni fra attività che possono comportare rischi d’incendio (possibilità di inneschi nelle vicinanze di sostanze chimiche infiammabili o combustibili)

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Rischi specifici Indice di rischio Informazioni e note

Agenti biologici

A

E’ un rischio ubiquitario; gli ambienti a rischio maggiore sono i reparti di Malattie Infettive, Pneumologia, Sala Autoptica e Laboratorio di Microbiologia settore BK Le occasioni di esposizione sono legate alla contaminazione di superfici, alla puntura accidentale con taglienti contaminati, all’imbrattamento della cute non protetta con liquidi biologici contaminati. I rifiuti sanitari pericolosi a rischio biologico sono raccolti in contenitori opportunamente segnalati, sono collocati nei reparti, e stoccati provvisoriamente in locali dedicati. Gli agenti biologici più rilevanti da considerarsi in materia di rischio per il personale esposto sono quelli dell’Epatite A, Epatite B, Epatite C, HIV, Tubercolosi, Meningite.

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Rischi specifici Indice di rischio Informazioni e note

Radiazioni ionizzanti

M

Le sorgenti di radiazioni ionizzanti possono essere differenti, in particolare si può essere in presenza di rischio da irradiazione (apparecchi RX e sorgenti sigillate),oppure in presenza di rischio anche (o solo) da contaminazione (sorgenti non sigillate). L’impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti in ambito ospedaliero (macchine RX, sorgenti rappresentate da radioisotopi – in forma sigillata e non) avviene sia nelle aree radiologiche tradizionali (Radiologia, Radioterapia) sia, in altre Unità Operative e, in particolare, in Medicina Nucleare

L’accesso alle zone controllate è segnalato e regolamentato mediante apposita cartellonistica ed è subordinata ad esplicita autorizzazione del Committente.

Rischi specifici

Indice di rischio Informazioni e note

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Radiazioni non ionizzanti

M

Uso di sistemi ed apparecchiature sorgenti di campi magnetici statici ed in radiofrequenza, microonde, luce (visibile, ultravioletto, infrarosso).

Esposizione a radiazioni elettromagnetiche (raggi x o gamma) della stessa natura della luce o delle onde radio, dovute all’uso di sistemi ed apparecchiature che comportano campi elettrici, magnetici e del elettromagnetici con frequenze alte (superiori ai 1.000.000 GHz). Nei locali destinati a diagnostica con Risonanza Magnetica Nucleare le radiazioni sono dovute a presenza del campo magnetico statico; si impone la massima attenzione poiché esso è SEMPRE ATTIVO: introdurre elementi metallici nelle stanze in cui è presente il magnete può condurre a seri danni alle apparecchiature e soprattutto al verificarsi di gravi incidenti qualora all’interno sia presente il paziente. In dermatologia sono presenti attrezzature che emettono raggi UV: la luce diretta è lesiva per l’occhio, pertanto devono essere attivate possibilmente senza l’assistenza del personale. Ove sia necessario, per brevi periodi, l’avvicinamento dell’operatore alla macchina, occorre munirsi di schermi specifici (visiere; occhiali anti - UV).

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Rischi

specifici Indice di

rischio Informazioni e note

Rischio Elettrico

M

In ogni ambiente ospedaliero esistono impianti ed apparecchiature elettriche, conformi alle norme di settore, verificati e gestiti da personale interno qualificato. E’ vietato intervenire o utilizzare energia elettrica senza precisa autorizzazione e accordi con l’U.O. Attività Tecniche.

Rischi specifici

Indice di rischio Informazioni e note

Radiazioni Laser

M

Impiego di apparecchi laser di Classe 3 - Rischio moderato o Classe 4 - Rischio elevato (pericolosi particolarmente per l’occhio con osservazione diretta, riflessione speculare, diffusione: emettono un particolare tipo di luce (VIS, UV o IR) concentrando grandi quantità di energia in un punto preciso.

Sono utilizzati in apparecchiature utilizzate in sala operatoria ed ambulatori chirurgici dedicati ad oculistica, otorinolaringoiatria, ginecologia, dermatologia)

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Rischi specifici

Indice di rischio Informazioni e note

Moviment. dei carichi

B

Movimento delle merci all’interno delle strutture Ospedaliere e distrettuali; le movimentazioni avvengono sia manualmente che con mezzi meccanici.

I magazzini e la cucina sono dotati di transpallet, i reparti sono dotati di carrelli e roller.

L’utilizzo di queste attrezzature di proprietà della committenza è precluso all’assuntore, salvo autorizzazioni specifiche.

Rischi specifici Indice di rischio Informazioni e note

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Cadute e scivolamenti

B

Per lavori in altezza come ad es. attività di pulizia, di manutenzione e di ispezione che vengono svolte a soffitto, per infissi alti, in copertura, è possibile la di oggetti. Possono occasionalmente essere presenti zone con pavimenti bagnati, ostacoli sui percorsi, pozzetti aperti, segnalati adeguatamente dalla committenza o da assuntori terzi autorizzati dalla committenza

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Rischi specifici

Indice di rischio Informazioni e note

Rischio Amianto

A

In base a quanto riportato nel Capo III del D. Lg.vo 81/08 “Protezioni dai rischi connessi all’esposizione all’amianto”, la presenza di materiali integri contenenti amianto non comporta di per sé un pericolo per la salute dei lavoratori. Se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso, è poco probabile che esista un pericolo apprezzabile di rilascio di fibre di amianto. Se invece il materiale viene danneggiato per rottura dei pannelli/lastre o interventi di manutenzione, si può verificare un rilascio di fibre che può costituire un rischio potenziale. Nell’ ASL 3 “Genovese” vi sono degli ambienti costruiti con pareti costituite da pannelli in “Glasal”, che è un fibrocemento di amianto prodotto con particolari miscele ad alta pressione e particolarmente duro, e tettoie esterne costituite da lastre di ondulato “eternit”. In attesa della rimozione e della ristrutturazione di questi ambienti e di queste zone, si deve prestare particolare attenzione a non rompere e/o deteriorare i pannelli e le lastre di eternit e a mantenerli il più possibile integri. Da analisi effettuate sul materiale delle coibentazioni delle tubazioni (del vapore e dell’acqua calda e fredda) delle strutture dell’ASL 3 Genovese è risultato che in alcune di queste è possibile la presenza di amianto (crisotilo) di matrice compatta. Per quanto sopra detto è necessario che tutte le attività che possono comportare “disturbo“ alle coibentazioni/materiali contenenti amianto (ad es. manutenzioni) devono essere eseguite sotto il controllo del personale dell’ U.O. Attività Tecniche ed esclusivamente con personale opportunamente formato e dotato delle attrezzature e dei DPI previsti dal D.M. 06/09/94. Nel caso vengano danneggiate porzioni dei pannelli o delle lastre in eternit, è obbligo di chiunque informare prontamente l’U.O. Attività Tecniche e concordare preventivamente le modalità di intervento con

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l’U.O. Attività Tecniche in caso di lavori che prevedano lo smontaggio di flange in tubazioni esistenti. Per quanto sopra detto è necessario che tutte le attività che possono comportare “disturbo“ alle coibentazioni/materiali contenenti amianto (ad es. manutenzioni) devono essere eseguite sotto il controllo del personale dell’U.O. Attività Tecniche ed esclusivamente con personale opportunamente formato e dotato delle attrezzature e dei DPI previsti dal D.M. 06/09/94.

Rischi specifici

Indice di rischio Informazioni e note

Rischio Rumore

B

All’interno degli ambienti sono presenti aree in cui vengono svolte attività che generano livelli di rumore superiori al valore limite di esposizione. In particolare:

nei locali dove si esegue la pulizia dello strumentario endoscopico/chirurgico, in relazione all’uso di getti di aria compressa.

durante l’uso occasionale di attrezzature fisse o portatili all’interno delle Centrali termiche durante il funzionamento dei gruppi elettrogeni (per verifica periodica sotto carico o in caso di emergenza)

Rischi specifici

Indice di rischio Informazioni e note

Rischio

Incendio

B

Occorrerà quindi, in particolare durante i lavori, evitare di contribuire ad aggravare il rischio di incendio evitando:

l’accumulo di materiali combustibili od infiammabili l’ostruzione delle vie d’esodo il bloccaggio delle porte tagliafuoco l’uso di fiamme libere la

realizzazione d i inneschi la compromissione di compartimenti antincendio

Pertanto, nella progettazione degli interventi, si dovrà evitare le condizioni di cui sopra

Legenda: A alto M medio B basso

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EMERGENZA ANTINCENDIO E PRONTO SOCCORSO

In tutti i luoghi di lavoro dell’Azienda sono presenti lavoratori formati alla lotta antincendio, che agiscono conformemente a piani di emergenza ed evacuazione in caso d’incendio. Qualora il personale dell’Assuntore riscontri situazioni di emergenza (ad es. incendio, fumo, allagamento, fuga di gas, ecc.) che non siano già state rilevate dal personale dell’Azienda, dovrà:

avvisare immediatamente il personale dipendente ASL presente; mettersi a disposizione del personale addetto all’emergenza e seguire le

indicazioni impartite; solo se specificatamente formati all’antincendio è consentito l’uso dei mezzi di

estinzione presenti; qualora sia necessario evacuare la struttura seguire le indicazioni di esodo presenti

o le indicazioni impartite dal personale dell’ASL; allontanarsi senza ingombrare le vie d’esodo con ostacoli di alcun tipo evitando di trasportare oggetti non strettamente personali.

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NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO NEGLI AMBIENTI DELLA COMMITTENZA

Per l’esecuzione del lavoro in oggetto, l’Assuntore: Deve concordare le tempistiche (Es: giorni ed orari di accesso ai locali del

Committente) con i riferimenti Aziendali forniti in sede di aggiudicazione onde evitare eventuali interferenze con l’attività dell’ASL 3 GENOVESE committente.

Deve scaricare il proprio materiale, se necessario, nel luogo indicato all’atto dell’aggiudicazione.

Deve svolgere il proprio ruolo e le proprie manovre in sicurezza senza addurre danni a persone o a cose.

Deve accedere alle aree aziendali seguendo scrupolosamente i dettami comunicatigli dall’Azienda onde evitare eventuali interferenze con percorsi pedonali e/o dedicati alle emergenze.

Deve tempestivamente allontanare contenitori, scatole, casse, cesti, roller, pallets vuotati e rifiuti: non sono permessi, se non autorizzati, stoccaggi presso luoghi non identificati dal Committente né di prodotti, né di attrezzature.

Per situazioni di allarme e/o emergenza in genere, il personale dell’Assuntore dovrà seguire le istruzioni del personale in servizio dell’ASL 3 GENOVESE committente.

Inoltre si comunica che: I servizi igienici utilizzabili dal personale dell’Assuntore sono quelli riservati agli

utenti, opportunamente segnalati e facilmente identificabili. Nelle unità operative e nei singoli settori lavorativi è disponibile un telefono sia

per l’emergenza che per le comunicazioni aziendali, previo permesso del personale della Committenza

All’interno dei locali dell’Azienda Committente le uscite di emergenza e i relativi percorsi sono chiaramente indicati come da normativa vigente e non devono essere ostacolati.

Per problematiche tecniche sono reperibili gli operatori tecnici dell’Azienda committente. Chiedere al personale presente in loco.

E’ fatto divieto di fumare e utilizzare fiamme libere. E’ vietato gettare mozziconi, sigarette e materiale infiammabile in prossimità

delle aree della committenza E’ fatto assoluto divieto al personale dipendente dell’Assuntore di utilizzare

attrezzature ed utensili della Committenza e viceversa (salvo autorizzazioni specifiche).

È vietato a qualsiasi lavoratore presso l’ASL 3 GENOVESE assumere alcool in qualsiasi quantità durante l’orario di lavoro nonché sostanze stupefacenti.

RISCHI DA INTERFERENZE ESISTENTI NELL'AMBIENTE DI LAVORO OGGETTO DELL’APPALTO

Sono stati individuati i seguenti fattori di interferenza e di rischio specifico:

1. rischio di interferenza per l’esecuzione dei lavori durante l’orario di lavoro del

personale dell’azienda ASL e in presenza di utenti; 2. rischio di interferenza con altri appaltatori dell’ASL impegnati nello svolgimento di

servizi / lavori presso le sedi oggetto del presente appalto;

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3. rischio connesso all’utilizzo degli impianti delle sedi di svolgimento del servizio; 4. rischio connesso al collegamento di apparecchi elettrici alla rete elettrica delle

aziende appaltanti; 5. rischio di interferenza legato all’esecuzione di movimentazione manuale dei

carichi; 6. rischio di intralcio dovuto al deposito in prossimità dell’area di lavoro

dell’utensileria occorrente all’intervento; 7. rischio correlato alla produzione di polveri; 8. rischio correlato alla produzione di rumore; 9. rischio correlato alla temporanea interruzione delle forniture elettriche e / o

idriche;

ATTIVITÀ VALUTAZIONE RISCHI da INTERFERENZE

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

POSSIBILI INTERFERENZE EVENTO / DANNO

1) CIRCOLAZIONE E MANOVRE NELLE AREE ESTERNE CON AUTOMEZZI

Presenza di altri veicoli in circolazione e manovra: - automezzi Asl 3 Genovese - automezzi di altri appaltatori / prestatori d’opera / terzi - automezzi di utenti Presenza di pedoni: - personale ASL 3 Genovese - appaltatori / prestatori d’opera / terzi - utenti

Incidenti: - impatti tra Automezzi

-investimenti -Urti

- Procedere nelle aree esterne a passo d’uomo seguendo la segnaletica presente - Rispettare le procedure di accesso alle varie aree concordate con l’Azienda - Impegnare le aree di carico e scarico merci solo quando queste non sono utilizzate da altri soggetti - In caso di manovre in retromarcia o quando la manovra risulti particolarmente difficile (spazi ridotti, scarsa visibilità, ecc.), farsi coadiuvare da un collega a terra - In mancanza di sistema di segnalazione acustica di retromarcia (cicalino) sul mezzo, preavvisare la manovra utilizzando il clacson

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ATTIVITÀ VALUTAZIONE RISCHI da INTERFERENZE

MISURE DIPREVENZIONE E PROTEZIONE

POSSIBILI INTERFERENZE

EVENTO/ DANNO

2) SPOSTAMENTI A PIEDI ALL’ESTERNO E ALL’INTERNO DELL’EDIFICIO

Presenza di altri veicoli in circolazione e manovra: - automezzi Asl 3 Genovese - automezzi di altri appaltatori / prestatori d’opera / terzi - automezzi utenti

Presenza di personale che movimenta materiali ingombranti

- Urti - Caduta Materiali - Urti - Schiacciamenti

- Camminare sui marciapiedi o lungo i percorsi pedonali indicati mediante segnaletica orizzontale, ove presenti e comunque lungo il margine delle vie carrabili - Non sostare dietro gli automezzi in sosta e in manovra All’interno: - Non utilizzare i montacarichi contemporaneamente ad altri soggetti quando questi trasportano materiali ingombranti - Non sostare nelle aree di deposito materiali

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ATTIVITÀ VALUTAZIONE RISCHI da INTERFERENZE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

POSSIBILI INTERFERENZE EVENTO/DANNO

3) CARICO / SCARICO MATERIALIE ATTREZZATURE

Presenza di altri veicoli in circolazione e manovra: - automezzi Asl 3 Genovese - automezzi di altri appaltatori/prestatore d’opera/terzi - automezzi di utenti - automezzi dipendenti

Presenza di altro personale in transito o che svolgono la propria attività lavorativa: - personale Asl 3 Genovese - altri appaltatori / prestatori d’opera / terzi - utenti.

- Investimenti - Urti

- Caduta Materiali - Urti - Schiacciamenti

- Parcheggiare il mezzo inmodo da ridurre al minimol’ingombro della via ditransito veicolare - Durante tutta la fase dicarico / scarico azionare isegnali visivi di sosta del mezzo (indicatori emergenza accesi) - Prima di procedere allo scarico/carico merci dal mezzo verificare che questo sia stato assicuratocontro spostamenti intempestivi (motorespento e freno a mano emarcia inseriti)

ATTIVITÀ VALUTAZIONE RISCHI da INTERFERENZE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

POSSIBILI INTERFERENZE

EVENTO/ DANNO

4) CONSEGNA / RITIRO MATERIALI E ATTREZZATURE

Presenza di altro personale: - personale Asl 3 Genovese - altri appaltatori / prestatori d’opera / terzi - utenti.

- Urti a persone o cose

- I percorsi devono essere concordati preventivamente e la consegna / ritiro devono avvenire in orari in cui sia minima la presenza di utenti

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ATTIVITÀ VALUTAZIONE RISCHI da INTERFERENZE

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

POSSIBILI INTERFERENZE

EVENTO/ DANNO

11) EMERGENZA EVACUAZIONE

- Localizzare i percorsi di emergenza e le vie di uscita.

- Nel caso in cui durante l’intervento si verifichino situazioni di emergenza il personale della Ditta deve attenersi alle disposizioni impartite dagli addetti incaricati dall’Azienda alla gestione dell’emergenza stessa.

DISPOSIZIONI e OBBLIGHI per le IMPRESE ESTERNE

A) DISPOSIZIONI OBBLIGATORIE PER IL PERSONALE DELLE DITTE ESTERNE Il personale delle ditte esterne per poter accedere ed operare negli edifici ed aree di pertinenza dell’Azienda: � deve indossare gli indumenti di lavoro; � deve essere individuato nominativamente, mediante apposizione

sull’indumento da lavoro della tessera di riconoscimento (ai sensi dell’art. 26 – c. 8 – del D.Lgs n. 81/08);

� deve concordare le tempistiche (Es: giorni ed orari di accesso ai locali dell’ASL) onde evitare eventuali interferenze con l’attività dell’Azienda;

� deve accedere alle aree aziendali seguendo scrupolosamente i percorsi indicati al fine di evitare eventuali interferenze con percorsi pedonali e/o dedicati alle emergenze;

� deve scaricare il proprio materiale, se necessario, nel luogo indicato all’atto dell’aggiudicazione;

� non deve ingombrare con mezzi, materiali e/o attrezzature i percorsi di esodo e le uscite di emergenza;

� non deve abbandonare materiali e/o attrezzature che possono costituire fonte potenziale di pericolo in luoghi di transito e di lavoro se non autorizzati e in condizioni di sicurezza;

� non deve abbandonare materiali e/o attrezzature in posizione di equilibrio instabile o, qualora ciò fosse indispensabile, deve segnalarne la presenza;

� la movimentazione di materiale deve essere effettuata in sicurezza e, se necessario, con l’ausilio di appositi carrelli o ausili;

� non deve usare senza autorizzazione i materiali e/o attrezzature di proprietà dell’Azienda; � attenersi e rispettare le indicazioni riportate dall’apposita segnaletica e

cartellonistica specifica (deposito infiammabili, zona protetta, contaminazione biologica, pericolo carichi sospesi, ecc.) sia all’esterno che all’interno delle strutture aziendali;

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Inoltre si comunica che: � i servizi igienici utilizzabili dal personale della ditta, salvo diverse indicazioni, sono

quelli presenti nelle aree comuni riservati al pubblico, opportunamente segnalati e facilmente identificabili.

� per problematiche tecniche sono reperibili gli operatori e i tecnici della ASL 3 Genovese. B) OBBLIGO DI CONTENIMENTO DELL’INQUINAMENTO ACUSTICO/VIBRAZIONI Stante l’inserimento dell’area di lavoro all’interno di strutture sanitarie, l’Appaltatore ha l’obbligo di contenere l’emissione di rumori nei limiti compatibili con l’attività sanitaria; pertanto dovrà prevedere l’utilizzo di macchinari e attrezzature rispondenti alle normative per il controllo delle emissioni rumorose. Nel caso di lavorazioni particolarmente rumorose circoscrivere gli ambienti frapponendo schermature, chiusure di porte, o adottare tutti quei provvedimenti idonei a limitare la propagazione di onde sonore nei locali utilizzati per attività sanitarie. C) OBBLIGO DI CONTENIMENTO DELL’INQUINAMENTO AMBIENTALE: La ditta appaltatrice è obbligata al rispetto di tutte le cautele che evitino inquinamento ambientale di qualsiasi tipo, ovvero; � obbligo di contenimento polveri: - in caso di lavorazioni con produzione di polveri, realizzare una idonea

barriera antipolvere dal pavimento al soffitto e sigillarla perimetrale. D) OBBLIGO DI CONTENIMENTO DISPERSIONE SOSTANZE PERICOLOSE: Se per effettuare la lavorazione / manutenzione, la ditta introduce e/o utilizza sostanze chimiche, è obbligata a: � i prodotti utilizzati devono essere accompagnati dalle relative schede di

sicurezza ai sensi del Dlgs n. 25/2002 e s.m.i.; � attenersi a quanto indicato nelle schede di sicurezza, indossare i

dispositivi di protezione individuale ivi specificati, seguire i consigli di prudenza indicati sulle etichette e nelle schede, ed in particolare evitare la dispersione nell’ambiente (atmosfera, terra o acqua) di sostanze pericolose per l’uomo e/o per l’ambiente;

� non utilizzare mai contenitori non etichettati e nel caso si dovesse riscontrarne la presenza non aprire e maneggiarne il contenuto;

� non mescolare sostanze tra loro incompatibili; � smaltire i rifiuti correttamente secondo le vigenti normative in materia. E) ALLACCIO ALLA RETE E/O LAVORI SULL’IMPIANTO ELETTRICO Nel caso sia necessario usufruire delle rete elettrica dell’ASL prendere preventivamente accordi con il Servizio Tecnico. La disattivazione dell’alimentazione elettrica degli impianti, dovrà essere eseguita dagli elettricisti interni o comunque con l’assistenza e la consultazione del personale del Servizio Tecnico. Stante la possibilità di attività sanitarie in corso, potrebbe non essere possibile disattivare generalmente tutti gli impianti elettrici, conseguentemente gli

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operatori del servizio Tecnico dovranno adottare tutte le cautele del caso. Nel caso di intercettazione di cavi, dovrà essere immediatamente avvisato il Servizio Tecnico. F) OPERAZIONI DI FORATURA MURI Prima di procedere all’esecuzione dei fori è necessario: - concordare con il Servizio Tecnico le modalità dell’intervento; - che la ditta sia dotata di strumentazione propria di cui garantisce la qualità, - accertare, prima della foratura, l’eventuale presenza di tubazioni o

impianti elettrici incassati tramite adeguata strumentazione. G) ACCESSO E TRANSITO NELLE AREE ESTERNE DI COMPETENZA DELLA ASL Gli automezzi della Ditta dovranno accedere ed effettuare movimenti nei cortili, nelle aree di sosta, autorimesse etc. delle sedi di lavoro a velocità tale da non risultare di pericolo per le persone presenti o gli altri automezzi: per l’accesso e il transito nelle aree esterne di competenza della ASL sono valide le norme del Codice della Strada; rispettare scrupolosamente i cartelli e le indicazioni; indipendentemente dai limiti indicati, la velocità deve essere limitata entro livelli tali da evitare ogni rischio per i pedoni o per altri mezzi, tenendo presente la tipologia di persone che accedono o transitano in aree sanitarie (pazienti, ricoverati, utenti, ecc…), e tenendo presente la tipologia di mezzi in transito (mezzi di soccorso, ambulanze, ecc….); Negli spazi interrati o seminterrati non è consentito l’accesso e la sosta ad automezzi alimentati a gas GPL, a meno che non siano dotati di serbatoi e impianti specificatamente omologati.

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MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ATTE AD ELIMINARE I RISCHI DOVUTI ALLE INTERFERENZE DEI LAVORATORI:

1. Prima di accedere alle aree interessate dall’intervento, concordare con il Responsabile della struttura/preposto le modalità di effettuazione delle attività e formalizzare le misure di prevenzione e protezione concordate.

2. Esporre la tessera di riconoscimento corredata di fotografia contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro per tutto il tempo di permanenza nell’azienda (ai sensi dell’art. 26 – c. 8 – del D.Lgs n. 81 – 09 aprile 2008).

3. I telefoni cellulari devono essere tenuti spenti durante tutta la durata dell’intervento all’interno delle aree in cui sono esposti i relativi cartelli;

4. Indossare i dispositivi di Protezione Individuale ove siano prescritti. 5. Non ingombrare le vie di fuga con materiali e attrezzature. 6. Non occultare i presidi e la segnaletica di sicurezza con materiali e

attrezzature. 7. Evitare l’uso di cuffie o auricolari per l’ascolto della musica durante

l’attività perché potrebbero impedire la corretta percezione dei segnali acustici di allarme in caso di emergenza (allarme incendio, allarme evacuazione, cicalini dei mezzi e delle macchine, ecc.).

8. Al termine delle operazioni lasciare il luogo di lavoro pulito e in ordine. Negli ambienti di lavoro, a seguito dei rischi individuati, vengono impartite le seguenti ulteriori disposizioni a tutela della sicurezza:

1. è vietato fumare e consumare bevande alcoliche; 2. è vietato introdurre sul luogo di lavoro e utilizzare attrezzature e

sostanze non espressamente autorizzate; 3. le attrezzature utilizzate devono essere conformi alle norme in vigore

(marcatura CE); 4. le sostanze chimiche e i prodotti pericolosi utilizzati devono essere

accompagnati dalle relative schede di sicurezza e i loro contenitori devono riportare idonea etichettatura indicante le caratteristiche di pericolosità del prodotto.

5. L’utilizzo degli impianti elevatori è da ridursi al minimo. PER ACCEDERE NEI VARI REPARTI O LUOGHI DI LAVORO E’ NECESSARIA SEMPRE L’AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA DEL RESPONSABILE DELL’U.O. O DI UN SUO FACENTE FUNZIONI.

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STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA

Sulla base dei rischi da interferenza individuati, l’attuazione delle relative misure da adottare comportano costi per la sicurezza:

si☐ no

Si ritiene che l’adozione delle misure sopra riportate ed il rispetto di tutte le norme generali elencate in tale documento NON comportino costi della sicurezza. Il presente DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA sottoscritto e siglato in ogni pagina dai suoi estensori, VIENE CONSEGNATO AL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO COMMITTENTE (RUP) AFFINCHÉ SIA INSERITO NELLA DOCUMENTAZIONE DI CONTRATTO. I Servizi Istruttore, Gestionale e gli RSPP di Committente ed Appaltatore provvederanno ad integrarlo, nel minor tempo tecnico, inserendo le parti di allegato che devono essere da loro redatte ed ha validità immediata.

VISTO, LETTO ED APPROVATO:

CO

MM

ITTEN

TE Responsabile Unico del

Procedimento -------------------- Tel e-mail:

Responsabile del Servizio Gestore -------------------- Tel

e-mail:

IMPR

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ALT

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VIZI

Datore di lavoro o Dirigente delegato alla SICUREZZA Tel :

e-mail: Responsabile del Servizio Prevenzione Protezione Tel :

e-mail:

.................................. Tel : e-mail:

Genova li, ottobre 2009