Capaccio paestum dal_turismo_ricercato_a_quello_che_non_c'è
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Il paese più democratico del mondo è anche quello in cui
gli uomini hanno perfezionato e applicato più frequentemente
l’arte di perseguire in comune gli oggetti dei desideri comuni.
(Alexis de Tocqueville)
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Basta guardare alcuni dati per suscitare in
ognuno di noi la ripetuta, ormai nota,
domanda: “come mai un territorio come
quello di Capaccio-Paestum, presente nella
lista dei 45 siti Unesco, incorniciato da
bellezze ambientali, archeologiche, storiche e culturali, non abbia a tutt’oggi ancora trovato,
nel panorama turistico, una collocazione al quanto soddisfacente e rispettabile sul piano
delle permanenze?”
Sarà perché le governance locali, che si sono succedute, non hanno intravisto progetti e
risoluzioni adeguate al fine di accentrare lo sviluppo economico proprio sulla risorsa più
ambita del mondo? Se così quindi, abbiamo carenze di “politiche del turismo” atte a
sovvenire tale perpetuo problema, senza accorgerci che la base genuina per uno sviluppo
del sistema turismo ci è dato dal territorio sul quale insistiamo, innanzitutto come mutui
individui pensanti e creatori di idee e poi come strutture, beni, siti storici e intere aree
predisposte alla totale rappresentanza e accoglienza del turismo fattibile e di qualità.
Nel Turismo l’elemento centrale è costituito proprio dal territorio, in quanto esso è custode
delle “destinazioni turistiche” e riveste il ruolo attivo nelle competizioni di un mercato sempre
più dinamico e complesso. A tal riguardo ci occorre attenzionare a questo con una forte
predominanza alla cultura del “turismo sostenibile e alle strategie di marketing” necessari per
proiettare una location meritevole nelle destinazioni ambite e ricercate, senza deludere lo
studio sul Brand.
Oggi, tutte le località dovrebbero rivolgere attenzione al turismo sostenibile in quanto esso,
secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale del Turismo , soddisfa le esigenze
attuali dei turisti e delle regioni d’accoglienza e nel contempo ne tutela e ne migliora le
prospettive del futuro, integra la gestione di tutte le risorse al fine che le esigenze
economiche, sociali ed estetiche possano essere soddisfatte riservando l’integrità culturale,
la diversità biologica e i processi ecologici.
Il turismo sostenibile, quindi, è basato sull’ ambiente e sul patrimonio culturale nel rispetto sia
di altri beni esistenti che del tessuto economico e sociale.
Capaccio-Paestum si rivede, in modo potenziale e strutturato, come “location” del turismo
sostenibile poiché nelle sue attrattive possono vantare diverse “destinazioni”: Arte; Cultura;
Ambiente; Archeologia; Agricoltura; Siti Religiosi; quindi, quali spunti, opinioni o idee per
riconoscere Capaccio-Paestum nelle destinazioni e creare vocazione turistica..?.. i beni
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esistenti, l’ambiente e la sua storia, rappresentano si l’essenzialità e le finalità, ma occorre
incamerare e produrre una nuova cultura, quindi il pensare imprenditoriale, il muoversi
attraverso ragionamenti di ospitalità e condivisione, di volontà e di proposte innovative. E
soprattutto operare attraverso le leggi di marketing e di strategie comunicative al fine di
riconoscersi destinazione turistica a tutti gli effetti.
Ma andiamo per ordine:
Capire innanzitutto lo scenario cosa esige a livello logistico, quindi eventuali cambiamenti o
esigenze di rinnovamento; scegliere quindi un immagine per il prodotto che vogliamo
presentare è fondamentale, allorché ci consentirà di andare poi a costruire il nostro Brand
condividendo e presentando i seguenti elementi:
- Le attrazioni naturali esistenti: paesaggio, clima, ambiente, prodotti tipici,
caratteristiche geologiche, aree protette;
- Le attrazioni culturali: storia del borgo del capoluogo, chiese, arte, patrimonio
esistente, tradizioni;
a questi si dovranno poi aggiungere gli elementi necessari per ospitare il turismo:
- Intrattenimento, eventi, alloggi, ristorazione, servizi, operatori turistici, mezzi di trasporto,
canali di marketing e di informazioni (promoter, agenzie e tour operator) la domanda turistica
e il contesto politico-legale (leggi, legislazioni ambientale e in materia di interessi
economici).
Gli attori preposti a tali scopi, le Amministrazioni, i Soggetti Pubblici e Privati che operano sul
territorio, l’APT, gli organizzatori di eventi, i sistemi turistici locali, i Cittadini, dovranno
convergere verso la totale collaborazione creando sinergie di alleanze strategiche e
persuasive al fine che tutti si svolga un ruolo attivo e fondamentale nel mercato del turismo.
La crescita e lo sviluppo di una destinazione turistica è da attribuire alle capacità di governo
degli attori sopra citati – ne abbiamo avuto a onor del vero anche qualche significativo
esempio da perseguire anche per il futuro, a mio avviso - Pur vero è che al fine di
sensibilizzare tali canali ci corre l’obbligo di presentare una destinazione turistica completa
nella sua forma d’accoglienza, di bellezza, di benessere e di permanenza. Come procedere:
- Identificare le attrazioni esistenti e potenziali location;
- Impostare una mappatura dei luoghi ad interesse turistico per offrire esperienze
diverse a turisti con diverse esigenze;
- Valorizzare, attraverso un ordinato processo di riqualificazione, il Capoluogo, il
Litorale, l’area Collinare, l’area Archeologica, l‘urbanizzazione, le Località, le Piazze, le
Strade;
- Creare un museo locale a carattere storico-culturale; unitamente ad una biblioteca; il
quale oltre a quello archeologico offrirà una completa vision e conoscenza del territorio;
- Interagire con altre realtà turistiche storiche, culturali e artistiche dell’entroterra e dei
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comuni limitrofi;
- Vincolare le ristrutturazioni del Centro Storico al paesaggio;
- Creare percorsi tematici sia nel contesto abitativo del borgo antico che nelle immediate
aree ad interesse ambientale-paesaggistico, con escursioni nei luoghi più suggestivi del
comprensorio territoriale;
- Sensibilizzare lo sviluppo locale attraverso la governance amministrativa e gli apparati
istituzionali.
- Creare la Carta di Valorizzazione del Territorio.
- Presentare il “prodotto turistico locale” nei più importanti appuntamenti fieristici
internazionali.
C.V.T.Carta di Valorizzazione del
Territorio
Presentazione del Prodotto "Turismo"
Soggetti Istituzionali
Soggetti Pubblici
Brand
Mktg
Governance - Controllo e vincoli
Urbanizzazione
Luoghi di interesse
Location - Attrazioni
IDENTIFICARE
IMPOSTARE
CREARE e SENSIBILIZZA
REVALORIZZARE e
RIQUALIFICARE
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Inoltre, individuare il target che si vuole centrare, caratterizzare gli obiettivi politici basati sulla
sostenibilità; decidere le attrazioni o le destinazioni principali; garantire le offerte prodotte in
ambito di ricettività e servizi; strutturare un marketing strategico per la presentazione del
marchio e delle destinazioni; organizzare eventi di richiamo verso le location turistiche più
suggestive e rappresentative del territorio.
La progettazione di un futuro a vocazione turistica per Capaccio-Paestum, potrà assumere
chiare indicazioni e connotazioni per far fronte alle condizioni socio-economiche dell’intera
comunità, dando energia ad un propulsore che attraverso i suoi importanti movimenti di
osservazione, valutazione e analisi crea altrettanti condizioni di benessere e di sviluppo.
Inoltre un turismo di qualità, che affondi le sue radici nella cultura paesaggistica, storica e
artistica, non potrà che essere fonte di arricchimento personale e conoscenza per un turista
in cerca di una risposta ospitale che sia anche colma di sostenibilità e offerte emozionali.
Quindi, se di Capaccio-Paestum occorre farne una vocazione turistica, piuttosto che sola una
meta di passaggio, ebbene che a tal proposito, ancor prima di accentrare lo studio di
fattibilità, la ricerca delle destinazioni e la progettualità comunicativa e di marketing, ci si
obblighi come comunità ospitante ad accettare le forme più variegate, ma conformi ad un
unico scopo, di indispensabilità e ponderatezza sugli effetti che il turismo (presenza
cospicua e permanente di persone) porta nella collettività: a questo punto diviene
obbligatorio una forte formazione in tal senso e coniugare questi al ragionamento etico
dell’accoglienza, anche se facilmente divulgabile in quanto, l’ospitalità Capaccese esiste di
già, e ciò è cosa assai pregevole. Tuttavia un incanalamento sistematico, tecnico e socio-
culturale verso la formazione del fare ed erogare cultura turistica non potrà che giovare alle
attività che da li in poi serviranno alla creazione della vocazione turistica per le destinazioni
presenti nel territorio di Capaccio-Paestum.
Gli attori chiamati a questa innovazione dovranno essere parte strutturante della nuova
architettura sociale ed economica che si vorrà creare, in dove questi, siano le massime
capacità espressive e organizzative per interagire con e attraverso le morfologie di un
determinante cambiamento del pensare e del ragionare. In sintesi, richiamare a se il forte
senso del pragmatico e della fattibilità, della volontà e dell’ applicabilità. Non si potrà
arricchire un territorio senza connettere questi alla volontà politica e sociale, per cui le
Amministrazioni che verranno dovranno fare sintesi su una nuova dimensione, quella sociale
della sostenibilità del turismo. Dovrà, l’Amministrazione, individuare i modi attraversi i quali
esprimere concrete offerte turistiche (in tal riguardo possono venire in aiuto le professioni
della Comunicazione, del Marketing, della Sociologia, dell’Imprenditoria ); analizzare le
competenze presenti sul territorio; definire la forma di qualità che si vuole erogare attraverso
le destinazioni turistiche individuate sul territorio; curare e ristrutturare le opere esistenti,
realizzare spazi conviviali, intervenire sulla valorizzazione, produrre percezione di sicurezza.
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Un progetto tecnico sullo sviluppo del turismo attraverso la valorizzazione dei beni esistenti,
presume volontà politica e sociale. Nella sua stesura sarà necessario lavorare su più
componenti, come il paesaggio, il clima, la posizione geografica, la logistica (trasporti e
servizi d’informazione) la cultura locale, i nutrimenti (dieta, prodotti tipici) la ricettività (se e
dove possibile farla) lo stato occupazionale, le imprese presenti, le strade, le possibilità di
riutilizzo di aree dismesse, il verde e così via, in pratica come è usuale per tali progetti, nulla
dovrà essere lasciato al caso.
Su uno studio già effettuato, per altre località in merito a quanto sopra detto, sono emersi
chiari indicatori strutturativi per definire in modo eccellente il progetto di realizzazione
dell’area territoriale a vocazione turistica, questi sono immediatamente riscontrabili nelle
opere preesistenti, le quali presumono un forte richiamo alla riqualificazione, in effetti anche
Capaccio-Paestum può vantare opere e strutture le quali bene potranno adoperarsi per tale
progetto: il capoluogo con il suo borgo antico; le vie di accesso immediatamente collegabili ai
centri urbani limitrofi; i viali esistenti di bellezza unica; le spiagge, l’area archeologica e tante
altre risorse/strutture le quali permettono un facile sviluppo, piuttosto che creare delle
attrattive per realizzare turismo.
Certo per realizzare ciò occorreranno dei finanziamenti, quindi, dove prenderli per sostenere
i costi necessari e realizzare i canali servienti allo sviluppo e alla riqualificazione?
Il project finance, ad esempio, potrebbe essere una delle soluzioni, ma, seppur ancora per
poco, l’Europa si interessa a tali sviluppi finanziando progetti e politiche serie, fattibile e
produttive. Infatti, attraverso azioni integrate per lo sviluppo del turismo, finanzia i Comuni ad
interesse turistico, dove vi siano le possibilità di crescita occupazionale.
Quindi, il miglioramento dell’immagine delle destinazioni turistiche, la realizzazione di itinerari
ambientali e culturali, il miglioramento delle infrastrutture, dei trasporti dell’ambiente, e così
via, rappresentano obiettivi operativi per creare e sviluppare turismo, per cui, soggetti
all’interesse Europeo.
Vi sono quindi possibilità di usufruire dei finanziamenti riservati alla Regione (FESR, FSE,
FEAOG) vi è la possibilità poi di avere accesso (Enti e PMI) direttamente ai finanziamenti
dell’UE riservati alla creazione e/o allo sviluppo del turismo. Per quanto riguarda gli Enti
Pubblici, esistono i fondi strutturali i quali finanziano “progetti” i quali siano deputati a creare
benefici all’Ente di appartenenza, finanziamenti per la creazione di musei culturali, per servizi
di informazioni, per le strutture, creazioni di collaborazioni con altre destinazioni turistiche e
di reti di collocamento, etc. così come possono beneficiare le Imprese, di nuova costituzione
o già operanti le quali si attivino per la ricezione del turista, attrazioni, formazione,
commercializzazione di prodotti tipici.
Di ingredienti per creare turismo c’è ne sono, altri sicuramente da fortificare o sviluppare,
tuttavia per far si che ciò si concretizzi occorre l’elemento fondamentale presto riconosciuto
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nella volontà politica e sociale, nella persuasione cittadina di porsi nelle condizioni di
effettuare una scelta di campo tra il restare fermi o il progredire, abbellire, strutturare e
interagire con uno spazio sociale molto più ampio sia in ragioni culturali che di sviluppo,
reagire, quindi, alle possibilità di abbandono che potrebbe profilarsi e che non è confacente
ad un territorio come Capaccio-Paestum.
Il sud Italia, sul fronte della considerazione economica su base Europea è stato, si a volte
considerato (solo alcune aree per lo più distante dalla nostra provincia ), ma ancor più
spesso glissato su importanti finanziamenti per la crescita del territorio, dell’occupazione e
del commercio. Ciò è dovuto alla mancanza di progetti in generali e più specificamente alla
totale assenza di progettualità in termini di sviluppo che diano serio svolgimento di fattibilità.
Diventino perciò azioni le idee a beneficio di ogni singolo Cittadino, Capaccio-Paestum è una
Città che merita riguardo, rispettabilità e futuro, poiché come in tanti diciamo è baciata dagli
Dei e chissà, forse Nietzsche non aveva tutti i torti nel sostenere che qui, a Paestum: “E’
come se un Dio avesse costruito con enormi blocchi di pietra la sua casa”; speriamo solo
che a qualcuno non venga in mente di abbatterla per via del vincolo paesaggistico, se ciò
accadesse potremmo attirare su di noi (la) “De Ira Dei”.