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CANDIDATURA DI TORINO QUALE SEDE DEI GIOCHI OLIMPICI E PARALIMPICI INVERNALI 2026

STUDIO DI FATTIBILITA’

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25 Giugno 2018 h 9

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EXECUTIVE SUMMARY

Da redigere una volta completato lo studio di fattibilità

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Indice

Executive summary 11 6 2018

1. VISIONE & GAMES CONCEPT: I GIOCHI OLIMPICI INVERNALI DI TORINO 1.1. La Vision di Torino 2026 1.2. Le motivazioni strategiche per ospitare i Giochi: il piano di sviluppo a medio/lungo termine per la Città e la

Montagna, la Regione e il Paese 1.3. Il Masterplan Olimpico

1.3.1. I Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2026: una vetrina per Torino, il Piemonte e l’Italia intera

1.3.2. Quadro generale delle Venues 1. Competition venues 2. Non-competition venues 3. Training venues

2. Test events concept: gli eventi che Torino può agevolmente ospitare in vista dei Giochi 2026

2. GAMES EXPERIENCE 2.1. L’esperienza degli Atleti

2.1.1. Overall Athlete Experience 2.1.2. Il Villaggio Olimpico

2.2. Media Experience 2.3. Il coinvolgimento della cittadinanza e degli spettatori

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2.4. Livello di accessibilità delle infrastrutture cittadine e regionali e adeguatezza per ospitare i Giochi Paralimpici

3. EREDITÀ E SOSTENIBILITÀ DEI GIOCHI 3.1. La visione post-evento della città e del suo territorio 3.2. Eredità strutturale ed infrastrutturale delle Olimpiadi Invernali 2026 3.3. Eredità immateriale delle Olimpiadi Invernali 2026 3.4. Sostenibilità dell’evento

3.4.1. Sostenibilità sociale: possibili azioni da mettere in atto 3.4.2. Sostenibilità ambientale: possibili azioni da mettere in atto

3.5. Eredità per il movimento olimpico e paralimpico

4. ORGANIZZAZIONE DEI GIOCHI 4.1. Esperienza nell’organizzare grandi eventi internazionali 4.2. Accessibilità e piano trasporti

4.2.1. Aeroporti 4.2.2. Ferrovie 4.2.3. Strade e autostrade 4.2.4. Il trasporto pubblico locale 4.2.5. Infrastrutture di trasporto da realizzare

4.3. Ricettività 4.3.1. Alberghi e residenze di Torino e del Piemonte 4.3.2. Piano per l’accoglienza della Famiglia Olimpica

4.4. Analisi della Regione e della Città 4.4.1. Quadro politico, Economia, Mercato del Lavoro e Sistema sanitario

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4.4.2. Dotazioni energetiche, informatiche e telematiche 4.4.3. Safety & Security 4.4.4. Solidarietà e volontariato

4.5. Dati economico-finanziari 4.5.1. Budget della candidatura 4.5.2. Gli investimenti per ospitare i Giochi Olimpici Invernali 4.5.3. Il budget di gestione dell’evento 4.5.4. Gli strumenti per affrontare eventuali rischi finanziari 4.5.5. Quante persone lavoreranno per organizzare i Giochi

4.6. Marketing 4.6.1. Il programma di Sponsorizzazione 4.6.2. Il programma di licenze commerciali 4.6.3. Il piano di Ticketing

4.6.3.1 L’esperienza di Torino 2006 4.6.3.2 Altri eventi comparabili svolti a Torino 4.6.3.3 Il piano di Ticketing dei Giochi

4.7. Governance 4.7.1. Il Comitato di Candidatura e successiva evoluzione in Comitato organizzatore 4.7.2. La governance di delivery dei Giochi 4.7.3. La governance dell’eredità dei Giochi

5. IL PROCESSO DI CANDIDATURA 5.1. Le principali milestones 5.2. La documentazione da predisporre (dossier di candidatura e altri studi di approfondimento) 5.3. L’impegno richiesto alle Istituzioni nazionali e locali a supporto della manifestazione

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5.3.1. Eventuali modifiche o deroghe normative da introdurre per facilitare l’organizzazione e la gestione dei Giochi

5.3.2. Le garanzie da inoltrare al CIO entro l’11 gennaio 2019 5.3.3. Le garanzie addizionali richieste entro il 12 aprile 2019

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1. VISIONE & GAMES CONCEPT: I GIOCHI OLIMPICI

INVERNALI DI TORINO 2026

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ato1. La Vision di Torino 2026

• La splendida ed unica Città di Torino con il suo territorio montano operoso ed organizzato e la Regione Piemonte, hanno vissuto nel recente passato l’esperienza di ospitare sul proprio territorio una macchina complessa come l’evento Olimpico e Paralimpico invernale del 2006. L’esperienza vissuta come evento e come successiva eredità olimpica è, di per se stesso, elemento fondamentale per generare il doveroso interesse ad una nuova candidatura dei giochi Olimpici e Paralimpici invernali del 2026. Mutuando le linee portanti del Movimento Olimpico che seguono l’Agenda 2020, La città di Torino, il Piemonte e l’Italia credono fermamente che la candidatura di Torino e del suo territorio sia il vero goal che l’Italia può portare nella competizione olimpica internazionale. Minor tempo e minore complessità

• La candidatura di Torino 2026 è basata sulla piena applicazione dei pilastri dell’Olimpismo, valorizzando e promuovendo uno stile di vita sano e partecipativo, fondendo lo sport con la cultura, l’educazione e la cooperazione internazionale, il rispetto per l’ambiente e sostenendo la vivacità del territorio. Torino incarna perfettamente nella sua doppia Legacy di eredità ricevuta ed eredità che lascerà in futuro, un percorso avviato e solido che desidera confermare e rafforzare su un territorio che ha da sempre dimostrato i valori del buon esempio, della solidarietà, della salvaguardia della dignità umana, dell’ambiente e che crede nelle sue vocazioni culturali con radici lontane nello sport nella natura e nell’educazione.

• La riduzione delle emissioni climalteranti, l’alta efficienza, la sostenibilità ambientale e sociale, la riduzione di consumo di suolo, la riduzione di rifiuti, la rigenerazione urbana e territoriale come risultato di modelli di sviluppo evoluti e consapevoli, sono gli stessi assi portanti dei piani strategici locali e territoriali. Torino e le Valli Olimpiche hanno capitalizzato una esperienza di gestione post olimpica che in questa nuova candidatura vede una opportunità di incommensurabile valore verso un nuovo e migliorato modello olimpico: la massima valorizzazione dell’immagine delle Olimpiadi Invernali ed il minimo

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impatto sul territorio e la valorizzazione massima dei lasciti materiali ed immateriali come driver economici di sviluppo sostenibile. Questa visione è possibile grazie alla particolarità che Torino ed il suo territorio hanno rispetto all’eredità passata (quindi ‘doppia Legacy’) legata a strutture ed a modelli di gestione e manutenzione già collaudati e che migliorati e perfezionati possono richiedere investimenti ridotti in un momento storico economico di grande delicatezza. Riusare e rigenerare non significa ridurre però la caratura dell’evento olimpico che in questo progetto vede invece la

sua Massima espressione sia di spettacolarità sia nei valori tecnici che nei valori di esempio di organizzazione, gestione ed inclusione sull’intero territorio coinvolto.

• La gestione dei Giochi Olimpici e Paralimpici e la pianificazione del lungo periodo post Olimpico, sono pienamente allineati con l’opportunità di creare un dialogo ed un piano attuativo su scala vasta che sia complementare al piano di transizione culturale verso la piena sostenibilità ambientale che l’Italia ha intrapreso nel rispetto dei trattati internazionali ed europei. L’interesse per la candidatura di Torino e della sua Area Montana e Metropolitana ai Giochi Olimpici del 2026 è la conferma della volontà della creazione di un modello strategico di eccellenza anche legata ad eventi di rilevanza internazionale.

• In questo contesto la visione di Torino 2026 è un perfetto modello di doppia Legacy quale elemento innovativo, virtuoso e ripetibile di organizzazione e gestione olimpica in grado di ridurre gli impatti economici, sociali, ambientali e territoriali proponendo:

o una completa rigenerazione di strutture esistenti ed un futuro di post gestione nella maggiore garanzia di basso impatto economico sociale ed ambientale già concertato anche con il territorio;

o un modello di sviluppo innovativo che già oggi, nel 2018 si attua con il dialogo del territorio e dei portatori di interesse con la su temi driver attuativi come il Piano Energetico ed Ambientale Regionale, gli Allegati Energetici Ambientali Comunali, le adesioni volontarie al progetto europeo del Patto dei Sindaci i PAESc o l’adesione volontaria delle reti dei Comuni Clima (che nello specifico riguardano anche i comuni delle Valli Olimpiche), cultura, sport turismo, destagionalizzazione, ricerca e sviluppo e grande valorizzazione economica di aree marginali urbane e montane.

La visione di Torino olimpica 2026 è già allineata ai piani strategici regionali e territoriali come, in maniera non esaustiva, il Piano Energetico ed Ambientale Regionale che ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo di Fonti Energetiche Rinnovabili e ridurre e disincentivare l’uso delle fonti fossili, ridurre i consumi energetici negli usi finali, potenziale l’efficientamento in chiave

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sostenibile delle infrastrutture energetiche, promuovere la green economy nel territorio Piemontese anche attraverso gli strumenti urbanistici attuativi il Piano Torino Social Impact: finalizzato alla creazione di una piattaforma aperta e collaborativa di soggetti pubblici e privati operativi su sviluppo di impresa ad impatto sociale volta ad innovazione, automazione, riduzione delle emissioni di CO2 ed efficienza con collaudi in ambito urbano (Torino prima città in Italia Torino City Lab for Change) con modelli e sostegno dell’Impresa 4.0, il Piano Strategico di Torino 2030 che, per esteso sul territorio metropolitano, coinvolgerà l’intera area vasta includendo le Aree Montane in un progetto di valorizzazione ambientale, rigenerazione urbana, resilienza climatica, miglioramento dell’accessibilità dell’ambito urbano e trasportistico, reti viarie ciclabili ed innovazione sui temi tecnologici legati alla mobilità. I Giochi Olimpici sono dunque una opportunità coerente con i piani strategici territoriali legati alla rigenerazione del patrimonio, all’uso consapevole delle risorse, alla riduzione del consumo di suolo vergine come bene comune, alla cultura della partecipazione e delle attività sportive, alla cultura e promozione del territorio con turismo dolce alla rigenerazione dell’economia locale e delle peculiarità territoriali a supporto all’area vasta costituita dall’asse città ed area montana attraverso il coinvolgimento di tutto il territorio metropolitano, regionale e nazionale.

• Non ultima è la volontà di usare l’esperienza vissuta tecnica e gestionale passata per migliorare ed ottimizzare e capitalizzare l’eccezionale professionalità di altissimo profilo che si creerà per l’evento olimpico del 2026 per la progettazione, gestione e sviluppo di grandi eventi sportivi come chiave di volta indispensabile al successo della gestione dell’eredità post olimpica e di sviluppo dell’industria dello sport, della cultura e delle attività collaterali di innovazione materiale ed immateriali che si potranno generare sul territorio (Città e Montagna). Questo punto è mutuato dalla esperienza derivata dai Giochi Olimpici e Paralimpici invernali del 2006, che ha generato figure professionali tecniche ed operative in altri ambiti specifici sempre legati a eventi di rilevanza internazionale (es altre manifestazioni Olimpiche successive). L’esperienza vissuta, le eredità materiali ed immateriali che sono presenti ed attive ancora oggi sul territorio sono l’asse fondante di un presupposto di modello perfezionato e migliorato per la gestione futura sia nella fase olimpica che post olimpica.

In sintesi i Giochi Olimpici Invernali di Torino intendono incorporare ed evolvere le raccomandazioni ed i principi dettati da Agenda 2020, rappresentandone l’effettiva fattibilità a vantaggio del Movimento Olimpico e delle scelte delle future città candidate elaborando ulteriori skills a completamento di un percorso culturale e gestionale legato all’Ambiente, proprio di un territorio che nella valorizzazione trova il suo asse strategico di sviluppo.

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I criteri cardine della scelta localizzativa dei siti, dei relativi percorsi procedurali e dell’organizzazione operativa dei Giochi saranno ispirati a:

1) Riutilizzabilità impianti esistenti, revamping e proiezione piano gestionale e di costo nell’eventuale uso successivo post olimpico;

2) Realizzazione di nuovi impianti strutture (come ad esempio il Villaggio Olimpico di Torino) in piena coerenza con il piano strategico di Torino 2030 a servizio degli assi fondamentali su recupero e riuso, residenzialità, cultura, impresa ed innovazione;

3) Riduzione del consumo di suolo vergine come bene comune, utilizzando ove possibile impianti temporanei e strategie di rinaturalizzazione, compensazione ambientale e creazione, con metodo di progettazione partecipata, una valorizzazione sociale, culturale ed ambientale;

4) Realizzazione, in fase di candidatura, di un piano gestionale ed economico di supporto al post olimpico, progettato, sviluppato e sottoscritto congiuntamente con il Sottosgretariato al Consiglio dei Ministri con delega allo Sport, il territorio, le amministrazioni locali, il CONI, le Federazioni, gli stakeholders ed i gestori, per gli impianti sportivi a vocazione permanente;

5) Massima attenzione alla trasparenza nella governance e nelle procedure di affidamento dei contratti con il controllo di spesa, adozioni di protocolli evoluti e semplificativi nel controllo degli appalti e della gestione della anticorruzione attraverso la creazione di un osservatorio specifico e specializzato ed uffici di scopo multidisciplinari;

6) Adozione di strategie di progettazione partecipata con il coinvolgimento gestito professionalmente delle comunità locali nelle scelte localizzative, progettuali e di post gestione (anche di impianti di allenamento);

7) Sviluppo ed esecuzione di programmi educativi strutturali finalizzati ad incrementare la partecipazione di una più ampia fascia di popolazione all’attività sportiva ed all’inclusione sociale ed alle pratiche esperienziali anche degli sport Olimpici e Paralimpici, con particolare attenzione alle aree più disagiate ed alla diffusione sull’area vaste territoriale a livello regionale e nazionale;

8) Creazione di un modello di innovazione e sostenibilità per la gestione operativa dei Giochi, con particolare riferimento ad ambiti quali i trasporti innovativi e sostenibili, la logistica, l’ospitalità, l’uso di strutture fisse, temporanee e diffuse ed in generale tutto il processo di procurement volta a creare know how utile alla formazione di nuove professionalità che rimangano sul territorio;

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9) Attenzione agli aspetti giuslavoristici nella collaborazione con le associazioni datoriali e con le organizzazioni sindacali per tutto ciò che attiene la protezione dei lavoratori, la sicurezza degli eventi, la prevenzione dell’illegalità ed il rispetto di un periodo di astensione di agitazione durante l’evento;

10) Innovazione di processo con la creazione immediata di tavoli tecnici e scientifici che, interdisciplinari e per argomenti, siano volti al miglioramento ed all’ottimizzazione dell’impatto ambientale, alla riduzione dell’uso di risorse naturali, alla riduzione dei rifiuti, alla riduzione dell’uso di risorse non rinnovabili su impianti, valutino la post gestione negli scenari di resilienza e cambiamento climatico, ricerchino sulla logistica di eccellenza, qualifichino l’offerta olimpica in simbiosi con l’alta efficienza energetica di ogni elemento costruito o impiantistico.

La visione di Torino 2026 sposa appieno la carta olimpica volendo garantire un modello di evento Olimpico e post Olimpico che sia all’altezza della responsabilità che ci vede numi tutelari del bene comune da consegnare, migliorato, nelle mani dei nostri figli.

2. Le motivazioni strategiche per ospitare i Giochi

Masterplan estremamente compatto: grazie alla conformazione geografica del territorio ed alla rete infrastrutturale esistente, Torino e le Venues montane sono vicine ed accessibili con temi di percorrenza diretti di circa 1h15’. La dislocazione dei villaggi olimpici, dei centri media e delle Venues, divisi tra montagna e città, rende gli spostamenti di atleti, tecnici ed operatori estremamente ridotti con tempi di viaggio inferiori ai 25’ riducendo lo stress e massimizzando la concentrazione e la prestazione degli atleti. Tempi ridotti, infrastrutture ferroviarie con servizi intensificati, infrastrutture viarie dirette, bus e shuttle dedicati e corsie dedicate, offriranno alla famiglia olimpica ed agli spettatori una esperienza completamente fruibile ed accessibile per tutte le discipline nei calendari degli eventi (ghiaccio e neve) avendo trasferte ridotte ed organizzate con logistica e trasporti a forte carattere di innovazione, massimizzando la presenza di spettatori e favorendo l’aumento del ticketing e la partecipazione collettiva. L’ospitalità strutturata oltre ai Villaggi Olimpici ed ai Villaggi Media con un’ospitalità diffusa tra strutture alberghiere ed ospitalità diffusa strutturata sia nei servizi che nella logistica puntuale, è volta ad offrire sia alla Famiglia Olimpica che per gli spettatori una esperienza organizzata estremamente volta a valorizzare la residenzialità anche nei siti di

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gara massimizzando il clima olimpico scintillante di festa, condivisione, integrazione e serenità per atleti, tecnici, spettatori e paesi ospitanti. Oltre alla compattezza logistica delle veniues Torino e le sue montagne sono in una posizione sempre più strategica per l’accessibilità nazionale ed internazionale: Le montagne torinesi sono storicamente strutturate in comprensori sciistici di eccezionale qualità ambientale e logistica, in diretto e rapido collegamento anche con la confinante Francia, con cui eccellenti rapporti per turismo invernale ed estivo frutto di storica collaborazione tra località di confine. Un esempio della vicinanza sono i collegamenti stradali diretti come Monginevro (F) e Claviere (I) SS24, 3,4 km in 7 minuti, Monginevro (F) e Sestriere Colle SP215, 24 km in 30 min, Per la linea ferroviaria è presente il collegamento ferroviario con stazioni a Bardonecchia ed Oulx dove ferma anche la linea TGV Torino-Parigi con tempi di viaggio Parigi-Bardonecchia in 4h e 33 min e Parigi Gare del Lyon-Torino Porta Susa in 6h. I collegamenti su ferro Torino Milano in A/V sono di appena 48 min, I collegamenti aeroportuali e la città aeroporto di Torino Caselle – Torino Porta Nuova sono di 15 minuti. I collegamenti tra Venues in città e Venues alpine sono variabili tra 40 minuti e 85 minuti. Doppia Legacy = Torino e l’Italia come modello: Torino e le sue Valli Olimpiche sono una condizione unica ed eccezionale rispetto ai candidati nazionali ed internazionali con cui avverrà il confronto di candidatura. La ‘doppia Legacy’ che caratterizza il territorio olimpico Piemontese, il rapporto solido e strutturato che esiste tra Città e Montagna sia culturale che economico, l’esperienza di gestione post olimpica vissuta e l’eccellente know how generato dalla recente esperienza di progettazione, organizzazione e gestione dell’evento e del post evento, migliorati, ottimizzati ed allineati con le nuove necessità, possono creare un modello esemplare positivo per il territorio e per il futuro stesso delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di livello internazionale. L’esperienza vissuta e collaudata sia a livello amministrativo che gestionale, sia del rapporto con il territorio a tutti i livelli di gestione dell’evento Olimpico che del post olimpico, permettono di contare su una straordinaria ottimizzazione che Torino, le sue Montagne e le sue persone sapranno dimostrare al meglio. Rigenerazione Ambientale Economica e Sociale di un intero territorio: Nel rispetto dell’Agenda 2020 ed in generale nella visione dei piani di sviluppo strategici territoriali come il Piano Strategico 2030 o come i piani di valorizzazione della montagna, la candidatura ai Giochi Olimpici e Paralimpici invernali del 2026 si può configurare come un sistema in grado di rigenerare le Valli Olimpiche ed implementare nuove misure a livello cittadino di Torino ed area Metropolitana che accanto alla gestione sportiva propone una gestione d’impresa attrattiva sul territorio partecipando e promuovendo innovazione sul territorio.

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L’evento olimpico diffuso, strutturato gestionalmente ed economicamente in modo vincolante per il periodo post olimpico, basato sul consolidamento e lo sviluppo di attività sportive, della condivisione, della conoscenza e del rapporto con dell’ambiente e la montagna come bene comune, con ospitalità diffusa strutturata e continuativa, rappresenta la garanzia vitale di Resilienza per la società e per le risorse ambientali che custodisce (come acqua, boschi, biodiversità, clima). Questi temi rendono la candidatura di Torino e delle sue valli olimpiche strategica e funzionale al concetto stesso di Olimpismo come stile di vita e di buona amministrazione e gestione territoriale. Modello di ospitalità diffusa senza consumo di suolo: l’istituzione della Città Metropolitana di Torino utilizzata nell’ambito della vision 2030 ci aiuta a progettare l’evento in maniera coerente e coordinata tra tutte le istituzioni. Per la città di Torino e per le Valli Olimpiche l’esigenza di allargare la base di ospitalità turistico ricettiva e la propensione al turismo sostenibile rappresenta una visione condivisa e perpetuabile. In particolare l’Alta Val Susa, l’alta Val Chisone e Germanasca ed in generale le Valli Olimpiche sono un vero ‘settore di impresa turistica’ della Città Metropolitana e della Regione. Per questo motivo il progetto è strutturato, in supporto alla base ricettiva organizzata esistente e futura, sullo sviluppo del modello della sharing economy e sull’housing sociale e sulla residenzialità diffusa. La possibilità di rinunciare al consumo del suolo attraverso l’ottimizzazione e la saturazione della ospitalità potenziale attraverso un supporto gestionale, organizzativo e manutentivo con servizi di livello alberghiero volto alla messa a reddito di alloggi sfitti o sottoutilizzati, rappresenta un approccio innovativo con significativa efficienza in termini di costi ed una garanzia di continuità post olimpica atta a creare benefici a lungo termine su un territorio con grande vocazione turistica, culturale ed imprenditoriale oltre alla ovvia rigenerazione del patrimonio edilizio esistente.

3. Il Masterplan Olimpico

Il Masterplan Olimpico, modello collaudato dalla manifestazione olimpica di Torino 2006, è estremamente compatto e si distribuisce su un’area metropolitana tra pianura ed alta montagna, già infrastrutturata, che consente una facile accessibilità ai siti competitivi, non competitivi ed ai siti di allenamento per gli sport del ghiaccio e della neve. L’Area Olimpica è collegata dalla rete ferroviaria di interconnessione città e montagna con un servizio di rinforzo su rotaia legato all’evento olimpico, da rete

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autostradale e stradale collegata alla rete nazionale ed internazionale su tre poli aeroportuali con funzione di linea passeggeri ed hub logistico per voli privati: Torino, Malpensa e Cuneo Levaldigi. I tempi aeroporto Torino Caselle – Torino Porta Susa (M1) in 15 min La rete autostradale, le corsie olimpiche dedicate alla Famiglia Olimpica e la mobilità efficiente ed innovativa dedicata per l’evento, consentiranno spostamenti diretti tra Torino e le Venues montane con tempi molto contenuti come ad esempio: Torino Lingotto – Sestriere Colle Autostrada E70 e SS24 105 km in 85 min, Torino Lingotto – Pragelato Plan A55, distanza 84 km in 80 min, Torino Villaggio Olimpico – Pinerolo Palaghiaccio A55, distanza 59km in 40 min, Bardonecchia villaggio Olimpico – Venues Bob, Skeleton, Luge, SS335, 29 km in 20 min, Torino Villaggio Olimpico – Pinerolo Venue Curling Palaghiaccio A55, distanza 58 km in 40 min. La mobilità tra Villaggi Olimpici montani e Venues è di tempi ridotti approssimabili ai 20’ fino agli 8 minuti tra Villaggio Olimpico di Sestriere e le Venues di gara e di allenamento; La mobilità in Torino tra Villaggio Olimpico e Venues competitive e di allenamento è massima di 18 minuti (40 min Pinerolo).

La distribuzione di discipline e Venues è così dislocata: A Torino vi sarà il polo per gli sport del ghiaccio (con un’appendice pedemontana a Pinerolo), il nuovo Villaggio Olimpico sarà realizzato all’interno di uno splendido edificio di fine 1700 denominato Manifattura Tabacchi, restaurato e ristrutturato con criteri di flessibilità efficienza energetica, in contesto ambientale unico sulla confluenza del fiume Po e fiume Stura creando un riuso di altissima rilevanza. Nel polo fieristico del Lingotto Fiere verrà accolto in temporanea il Main Media Center (MMC), costituito da International Broadcasting Center (IBC) e dall’International Press Center (IPC), creando un polo nodale già collaudato e baricentrico alle venues competitive con lo Speed Skating al Pala Oval ( raggiungibile dal MMC in 3 min a piedi), lo Short track, Figure Skating al Palavela (MMC 3 min), Olympic Stadium per l’evento di apertura dei Giochi e chiusura dei Giochi e la Olympic Torch (MMC 4 min), Ice hockey al Palaisozaki (MMC 4 min), Ice hockey 2 Torino Esposizioni in temporanea (MMC 9’ min), Aerials, Mogul, Big Air e cross country sprint al parco del Valentino (MMC 9’), la Medal Plaza in Piazza Vittorio Veneto (MMC 10 min). A Pinerolo avrà sede il Curling con stadio di allenamento Palazzetto del Ghiaccio (MMC 30 min), a Torino i siti di training sono Palaghiaccio Tazzoli, Massari e Torino Esposizioni. A Torre Pellice il sito di traning di Ice Hockey su ghiaccio (Palazzetto

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del Ghiaccio). In montagna si è proceduto ad una ottimizzazione delle Venues. L’Alpine Ski, Downhill, Super-G, Giant Slalom, Slalom, Alpine combined, National team event con training venue a Rionero Fraiteve, a Bardonecchia le gare di Snowboard Giant parallel Slalom, SB Sross, SB Halfpipe, SB Slopestyle e Big Air. A Pragelato il Cross Country, lo Ski Jumping, la Nordic Combined ed il Biathlon, Cross Country sprint, a Cesana Pariol il Bobsleigh, lo Skeleton ed il Luge, a Sauze d’Oulx Sportinia il Freestyle con Ski Halfpipe, Ski Slopestyle, Ski Cross, Aerials e Moguls. Sono presenti tre siti di allenamento per gli sport della neve e l’acclimatazione di Prali Cross Country, Alpine Ski, Claviere cross country e alpine ski, Chiomonte alpine ski, Oulx Fraiteve alpine ski, Bardonecchia snowboard. In montagna gli atleti saranno alloggiati nei due villaggi olimpici esistenti delle Olimpiadi del 2006 a Sestriere e Bardonecchia, strutture riammodernate, in uso e con ospitalità aumentata, con una integrazione di ospitalità di prossimità strutturata con gli standard CIO ed in sicurezza. I Media avranno in montagna un Montain Media Centre con sede a Sestriere e la Famiglia Olimpica avrà una ospitalità alberghiera e di prossimità organizzata in rete con alloggi residenziali con servizi dedicati di facility management, sicurezza e mobilità dedicata da e per le Venues Competitive e non competitive. Lo stesso servizio sarà organizzato anche per gli spettatori su tutto il territorio delle Venues e del comprensorio.

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ato3.1. I Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2026: una vetrina per Torino, il Piemonte e l’Italia intera

La grande attenzione sui Giochi Olimpici e Paralimpici a livello nazionale ed internazionale, come sperimentato nella passata edizione del 2006, è un efficace strumento di conferma e di rilancio dell’immagine del nostro territorio nel mondo. Su questo tema Torino e le sue Montagne intendono investire molto, portando l’immagine di un territorio vasto, variegato, caratterizzato da mix culturale, elevata qualità ambientale, innovazione imprenditoriale, università e ricerca, turismo ricettivo strutturato alberghiero e diffuso, unicità enogastronomiche, culturali e sociali di altissimo profilo. Le Olimpiadi saranno una occasione di costruzione condivisa, sui pilastri dell’olimpismo, di una maggiore unità territoriale, culturale ed economica con grandi occasioni di rilancio e promozione su scala internazionale. Il progetto post olimpico insito nel progetto olimpico è la garanzia della valorizzazione di un processo di partecipazione territoriale.

3.2. Quadro generale delle Venues

SINTESI

Le Venue Olimpiche saranno situate all'interno di un'area ad alta sicurezza, in cui si svolgono le competizioni Olimpiche nonché le attività connesse ai Giochi Olimpici che coinvolgono i vari gruppi di clienti dell'organizzazione (la Famiglia Olimpica, gli Atleti, i Media, gli Sponsor).

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Per l’allestimento e la gestione dei Siti Competitivi e quelli non Competitivi, mutuando l’esperienza delle precedenti Olimpiadi ospitate, saranno coinvolti dei Planner che pianificano e simulano l'operatività delle Venue, con simulazioni di varie situazioni e la predisposizione di procedure. Ad ogni Sito verrà assegnato un Venue Manager come figura di riferimento per la gestione operativa della Venue e responsabile della struttura. I Venue Manager saranno affiancati sia da soggetti operativi provenienti dal territorio, anche in ottica di eredità di gestione post-Olimpica, che da professionisti con esperienza specifica.

Ogni Sito, ospiterà lo staff della Venue stessa, la Famiglia Olimpica, gli atleti, lo staff tecnico delle squadre, i delegati tecnici della Federazione Internazionale, gli Sponsor, la stampa, le televisioni e gli spettatori. Ogni sito avrà aree dedicate al lavoro, alla permanenza o al ristoro di ciascuno di questi gruppi (bar, ristoranti, centro medico, sale conferenze, sale riservate) e naturalmente tutti i necessari servizi collegati.

in ogni Sito competitivo saranno presenti le seguenti aree destinate ai vari gruppi, con eventuali accessi riservati:

• uno o più campi dì gara, ovvero le zone dove si svolgono le competizioni che in questa visione sono state ottimizzate rispetto al 2006;

• compound e lounge atleti, punto di informazione, piste o aree di training e defaticamento in prossimità;

• aree dedicate ai giornalisti della carta stampata, ai fotografi ed ai giornalisti televisivi non in possesso di diritti per trasmissioni live (Venue Media Centre, sala conferenze, in alcuni casi tribune dedicate);

• aree dedicate agli operatori radio-televisivi (broadcast compound, cabine commentatori e mixed zone);

• aree per la Famiglia Olimpica (lounge e tribuna dedicata);

• posti a sedere dedicati agli Sponsor nelle aree spettatori e in alcuni casi lounge dedicata con accesso riservato;

• aree, terrazze e tribune per gli spettatori da cui assistere alle competizioni, con servizi quali punti di ristoro, ristoranti, infopoint, servìzi igienici, punti vendita di prodotti in licensing;

• zone uffici, sale riunioni, magazzini, cucine, compound tecnologie e sport management, aree per il ristoro dello staffe dei volontari e aree per il ricovero dei mezzi;

• strutture permanenti (quali ad esempio gli stessi impianti di gara o altre strutture dedicate ad ospitare aree di ristoro o di lavoro) e infrastrutture temporanee (adibite a tribune, lounge, accrediti o altre operazioni, infopoint).

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• Tramite i volontari, sistemi di infografica e tramite app in download gratuito, gli spettatori riceveranno informazioni in modo rapido ed esaustivo non solo sull'evento in senso stretto, ma più in generale utili per poter scoprire il Territorio Olimpico, in modo che persone provenienti dalle più svariate parti del mondo possano beneficiare dei servizi necessari per godere, senza alcun inconveniente, delle spettacolari competizioni sportive in formato multilingua e georeferenziato.

3.2.1. Venues competitive

Sestriere Colle e Sestriere Borgata

Pragelato e Pragelato Plan

Bardonecchia

Cesana Pariol

Sauze d’Oulx-Sportinia

Pinerolo Palaghiaccio

Oval Lingotto (Torino)

Pala Alpitour (Torino)

Palavela (Torino)

Torino 2026 – Olimpiadi invernali Torino 2026 – Paralimpiadi invernali

Date dei Giochi Olimpici 09 – 25 Febbraio 2026 09 – 18 Marzo 2026

Sports 12 6

Discipline 29 /

Eventi 100 65

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Torino Esposizioni

LEGENDA: E = Impianto esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici N = Impianto Nuovo P = Uso durante i Giochi Parolimpici

T = Temporaneo

SESTRIERE

Sport/Disciplina Ubicazione E N T O P Capacità Uso corrente Uso Post-Giochi

Alpine Maschile e Femminile

Sestriere – Località Colle e Borgata X X X

S. Colle: 7 800 posti S. Borgata: 6 800 posti

Impianti sportivi e di gara

Impianti sportivi e di gara

DESCRIZIONE IMPIANTO:

• 2 piste per discipline veloci M/F con unico stadio di arrivo • piste per discipline tecniche M/F con unico stadio di arrivo; • innevamento programmato bacino di capacità 30000 mc e 40000 mc; • Pista slalom illuminata 500 lux; • tre seggiovie 6 posti; • telecabina Fraiteve per accesso aree di allenamento; • adiacente, sci ai piedi, al villaggio olimpico.

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La Venue di Sestriere, storica località sciistica piemontese, prima sede della coppa del mondo di sci alpino nel 1967, ospiterà le discipline veloci su Sestriere Banchetta e tecniche su Sestriere Sises su piste separate maschili e femminili con un percorso rinnovato di grande interesse tecnico e spettacolare e separato M/F per ottimizzare il calendario di gara con condivisione ed ottimizzazione dello stadio di arrivo con evidente efficienza economica e gestionale anche dei media. Tutte le competizioni tecniche e veloci di sci alpino maschile e femminile. Nella Venue sono predisposti due campi di gara con due differenti aree operative (Sestriere Colle e Sestriere Borgata), distanti 5’ sci ai piedi (8’ con navetta) dal Villaggio Olimpico e 8’ dai campi di allenamento con Cabinovia di Rio Nero Fraitève a 2700 mt di quota versante nord permettendo un polo di gara ed allenamento completamente lineare e privo di trasferte ed affaticamento destinato ad essere consolidato come impiantistica alla quota più alta. Nell'area si trovano un bacino per l'innevamento artificiale di capacità di 30.000 m3 (in località Sestriere Colle) ed un bacino artificiale di 40.000 m3 (area Anfiteatro Sestriere). Per assistere alle competizioni a Sestriere Borgata, il pubblico deve percorrere a piedi un percorso di poco più di un chilometro con un dislivello di 200 metri. Pur essendo strutture distinte, i due Siti di Borgata e Colle, sono gestiti come un'unica Venue. Questo comporta la duplicazione di alcune Funzioni (Sport, Tecnologia, Sicurezza). Nelle strutture permanenti sono dislocati solo pochi uffici, il ristorante del personale a Sestriere Borgata, gli ambienti destinati alle interviste e alla comunicazione dei risultati ufficiali. La Venue include anche il Venue Media Centre, che ha svolge il ruolo di Mountain Media Centre di 3000 mq, situato al centro dell'abitato di Sestriere, nel preesistente Palazzetto dello Sport. Per agevolare il lavoro dei Media, sia a Sestriere Colle che a Sestriere Borgata, sono allestiti altri due Media Centre più piccoli per la stampa e i fotografi. La Venue ospita anche il Broadcasting Mountain Centre (BMC) predisposto all'interno del centro trasmissioni di Sestriere Borgata.

PRAGELATO

Sport/Disciplina Ubicazione E N T O P Capacità Uso corrente Uso Post-Giochi

Ski Jumping

Pragelato Stadio del Trampolino

X X

8 055 posti

Ski Jumping non in uso ma gestito Parcolimpico srl, Hotel, trampolini

scuola in uso corrente

Trampolini Ski Jumping K120 e K95 in progetto di smantellamento e rinaturalizzazione e gestione invernale ed estiva a allenamento sci (Progetto Pragelato Natural Terrain), Trampolini K15, K30, K60 ad uso scuola Ski Jumping e Sci club Alpino.

Nordic Combined X X

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atoLEGENDA: E = Impianto esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici N = Impianto Nuovo P = Uso durante i Giochi Paralimpici

T = Temporaneo

L'impianto del salto dal trampolino è situato nel Comune di Pragelato sul versante destro del torrente Chisone di fronte alla frazione Rivets. Pragelato si trova in Val Chisone a 1518 metri di altitudine, ai piedi del monte Albergian. Nella stessa località si trovano la pista olimpica per lo sci di fondo (nel fondovalle a pochi chilometri da Sestriere, tra le frazioni di Pattemouche e Granges) e lo Ski Jumping Hotel, struttura polivalente (33 camere, 115 posti letto, ampie sale comuni, bar, ristorante, spogliatoi, sala conferenze con 200 posti a sedere, palestra) che si affaccia sullo Stadio del Salto e ne costituisce la tribuna naturale.

L’impianto si inserisce all’interno di un progetto più ampio che prevedeva l'adeguamento e il completamento della pista per lo sci fondo, con relative strutture ed impianti di servizio, opere di sistemazione idraulica e adeguamento all’accessibilità veicolare. Nell’insieme l’impianto è stato realizzato con l’intento di limitare il più possibile la visibilità dei trampolini rispetto ai boschi di larice circostanti, sia per motivi ambientali sia perché tali alberature costituiscono una schermatura al vento trasversale molto importante per la pratica sportiva. Le piste di atterraggio sono state localizzate nella zona di una piccola insellatura che caratterizza il versante e le piste di lancio, seppur in elevazione rispetto al suolo, sono state studiate per non emergere rispetto alla parte superiore delle chiome delle alberature che fiancheggiano i trampolini.

Il Salto del Trampolino è composto da due trampolini di gara (K120 e K75 con edificio), locali di partenza coperto e tre trampolini Scuola K15, K30, K60.

Completano l’impianto un locale di riscaldamento, un edificio torre dei giudici, un edificio per i locali tecnici per l’innevamento programmato e l’apporto energetico, un impianto di risalita a servizio dei trampolini (seggiovia biposto) e le reti tecnologiche.

I trampolini scuola sono attualmente in uso da parte del Comune di Pragelato; per i trampolini maggiori su progetto concertato e condiviso con il territorio verrà attuato lo smantellamento e la rinaturalizzazione dell’area con il progetto Pragelato Natural Terrain che prevede uso estivo strutturato ed uso invernale come piste di discesa ed allenamento sci club in continuità ai trampolini scuola (attualmente in uso).

Il sito è conferito con diritto di superficie per anni 50 dalla Provincia di Torino (oggi Città Metropolitana di Torino) a Fondazione 20 Marzo 2006. A seguito di gara internazionale Fondazione 20 Marzo 2006 ha individuato un concessionario per la gestione: Parcolimpico S.r.l.

DESCRIZIONE IMPIANTO:

• 2 trampolini di gara K120 e K95; • 3 trampolini training K60, K30 e K15; • seggiovia 2 posti con stazione intermedia; • innevamento programmato bacino di capacità 30000 mc; • complesso di servizio e training con 33 camere e 115 posti letto.

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LEGENDA: E = Impianto esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici N = Impianto Nuovo P = Uso durante i Giochi Paralimpici

T = Temporaneo Gli stadi esistenti, progettati lungo il torrente Chisone distano l'uno dall'altro circa 2,5 km mentre i perimetri delle Venue, nel loro punto più vicino, solamente 200 m. Proprio per questo motivo, le due strutture sono circondate da un unico perimetro di sicurezza che consente agli spettatori di non doversi sottoporre a ulteriori controlli nel passaggio da un Sito all'altro. L'impianto per le gare di sci di fondo e di combinata nordica, situato a Pragelato Plan, ad una quota compresa tra i 1.540 ed i 1.615 m, si estende tra le località di Pattemouche e Granges. Tra le opere permanenti, l'adeguamento del tracciato di gara esistente, l'ampliamento della Casa del

PRAGELATO PLAN

Sport/Disciplina Ubicazione E N T O P Capacità Uso corrente Uso Post-Giochi

Biathlon

Pragelato Plan

X X X

8 115 posti Impianti sportivi operativi Impianti sportiviCross Country X X X

Nordic Combined X X

DESCRIZIONE IMPIANTO:

• pista con anelli di 1,5-2,5-3 e 10 km; • pista biathlon con poligono; • innevamento programmato bacino di capacità 30000 mc;

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Fondo, l'impianto di innevamento programmato con la realizzazione di un nuovo bacino artificiale da 25.000 m3, impiegato anche per i trampolini di Pragelato, grazie ad un sistema di tubi sotterranei indipendenti. La pista comprende 2 anelli di gara: il primo con estensione di circa 6.200 m, il secondo con estensione di circa 3.800 m. I due tracciati presentano alcuni raccordi volti a individuare dei percorsi di lunghezza intermedia per permettere lo svolgimento di tutte le gare in programma. Sulla destra idrografica del torrente Chisone si trova una pista di riscaldamento, altre due aree di prova sono posizionate su entrambi i lati del fiume. In aggiunta anello e poligono di Biathlon situato in posizione favorevole alla tecnica balistica e alla visuale da parte del pubblico e compatibile con la gestione dei calendari di gara senza sovrapposizioni tra discipline.

La capienza della Venue è di circa 15000 persone ottimizzata anche per i media.

LEGENDA: E = Impianto esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici N = Impianto Nuovo P = Uso durante i Giochi Paralimpici

T = Temporaneo

BARDONECCHIASport/Disciplina Ubicazione E N T O P Capacità Uso corrente Uso Post-Giochi

Snowboard e Freestyle, Skicross, Slopestyle, Big Air

Bardonecchia – Località Jafferau X X X 6 763 posti

Ampio comprensorio con piste di sci alpino

omologate a livello internazionale

Impianti sportivi

DESCRIZIONE IMPIANTO:

• Ampia possibilità di collocare tutte le discipline dello Snowboard e del Freestyle (HP, PGS, SBX, SkiCross e Slopestyle);

• Impianto di neve programmata presente; • Impianti di risalita moderni e funzionali; • L’area è posta ad una quota che permette di poter contare su temperature che consentono la produzione di neve

programmata in caso di mancanza di precipitazioni nevose.

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La cittadina dell'Alta Val di Susa, situata a circa 90 km da Torino a 1.312 m sul livello del mare, ospita le gare di slalom gigante parallelo, half pipe e di snowboard cross maschile e femminile.

Le gare si svolgono sulle piste 34 e 35 nell comprensorio sciistico di Jafferau ad una quota compresa tra 1940 e 1730 mt slm. La pista 35, prevista raddoppiata per l’evento, ampia e fluida, con le sue dolci variazioni di pendio, ospita lo slalom gigante parallelo e lo slopestyle. A fianco della pista 35 lo stadio di Half pipe, della lunghezza di circa 160 mt. L’Half Pipe è una delle discipline più spettacolari dello Snowboard, la vera attrazione degli snowpark sorti di recente nelle più importanti stazioni invernali di tutto il mondo. Sulla pista 34, con variazioni di pendenza e direzione più significative, si svolgerà il boardcross e lo skicross. La vera attrazione del momento, una nuova disciplina sia si snowboard che di sci alpino veramente spettacolare per la caratteristica della discesa con più atleti in linea sul cancelletto di partenza.

L’area in cui si trova l’impianto è di alto valore naturalistico, patrimoniale e turistico: la contemporanea presenza di un patrimonio naturale di pregio (Valle Stretta, Vallone di Gorge, Foresta di Teppas, Rus, Croos, du Rey) e di strutture di fruizione (rete sentieristica rinnovata con un recente progetto Interreg, strada ferrata di Plan del Coolle, etc) unitamente alla presenza della stazione sciistica di Colomion-LesArneuds_Melezet-Jafferau cn i suoi impianti di risalita e le sue piste di discesa garantiscono a tutto il territorio di riferimento significativi flussi turistici nelle stagioni estive ed invernali. Inoltre è da evidenziare la possibilità di svolgere allenamenti per le discipline veloci nel medesimo comprensorio dello Jafferau sulla cosiddetta pista ‘Gialla’ già omologata per tale finalità, egli allenamnti per le discipline di GS e SL sulle piste del comprensorio Colomion.

CESANA PARIOL

Sport/Disciplina Ubicazione E N T O P Capacità Uso corrente Uso Post-Giochi

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atoLEGENDA: E = Impianto esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici N = Impianto Nuovo P = Uso durante i Giochi Paralimpici

T = Temporaneo

Cesana Pariol ospita le gare di slittino, skeleton e bob, presso l'impianto situato proprio di fronte al Monte Chaberton. L’impianto è situato nel comune di Cesana Torinese, in località Pariol, sotto Champlas Seguin, in una posizione suggestiva e panoramica, lungo la strada che da Cesana sale a San Sicario Alto. L'area è meta turistica sia nel periodo invernale che in quello estivo per le piste innevate collegate al comprensorio della Via Lattea e per i numerosi percorsi di trekking a mezza costa.

La pista di bob, skeleton e slittino, lunga 1.435 metri, ha un dislivello di 114 metri e 19 curve (11 a sinistra e 8 a destra). L’impianto è costituito dalla pista vera e propria di Bob, cui si affiancano gli edifici funzionali allo svolgimento dello sport, gli edifici tecnici e quelli accessori. Nel dettaglio: − Partenze: gli edifici contengono i locali di servizio necessari agli atleti, ed agli addetti ai lavori, prevalentemente alla preparazione ed alla

partenza dei bob (maschile e femminile), alla partenza di alcune specialità dello slittino (femminile e doppio), alla partenza junior. − Arrivo: il fabbricato contiene i locali adibiti a deposito e servizi, locali riservati alla giuria, agli speaker, ai cronometristi, uno spazio dedicato

al primo soccorso, al controllo anti-doping ed alcuni spazi a disposizioni della stampa, e delle squadre sportive. − Pesatura mezzi sportivi: il fabbricato è specificatamente dedicato alla pesatura dei bob e degli altri mezzi al termine della prova agonistica;

è utilizzato da atleti e funzionari sportivi − Edificio tecnico: situato nell’area di arrivo racchiude tutti i locali tecnici e gli impianti specifici inclusi i serbatoi del refrigerante, l’impianto di

Bobsleigh, Skeleton e Luge

Cesana Torinese – Località Pariol X X X 4 400 posti

Pista di bob non in uso. Pistino di spinta in uso alle

Federazioni

Uso Pistino di spinta con federazioni. Pista Bob in progetto di smante l lamento e rinaturalizzazione con percorso autorizzativo di legittimazione tra Città Metropolitana, PA e soggetti privati. In carico alla Legacy d a l l a f a s e d i candidatura effettiva l a cos t ruz i one d i progetto gestionale con calendari gara

DESCRIZIONE IMPIANTO:

• pista bob, slittino, skeleton con 19 curve di 1750 m di cui 1435 m di gara con 6 partenze a quote diverse; • Edifici di servizio (spogliatoi, ristorazione, traguardo, centrali tecniche, centrale frigo) • innevamento programmato bacino di capacità 13000 mc; • Fabbricato spinta con 2 piste slittino e bob Skeleton con pendenza identica al circuito gara

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raffreddamento con i condensatori, il quadro di comando e controllo tecnico di tutta la pista, ecc. − Edificio per il personale: l’edificio di servizio ubicato adiacente all’edificio tecnico è ad unico piano seminterrato. In esso sono presenti i

depositi per i bob e l’officina, i locali sanitari per gli addetti ai lavori ed un alloggio per il custode. − Allenamento partenza (cosiddetto pistino di spinta): l’edificio è stato realizzato appositamente per l’utilizzo post-olimpico del complesso. La

sua presenza rende assai appetibile il complesso di Cesana per gli allenamenti delle Federazioni nazionali ed internazionali. L’edificio è costituito da uno spazio adibito all’allenamento della fase di spinta dei bob (con pista ghiacciata orizzontale) e da una seconda pista con un tratto iniziale inclinato necessario per simulare la partenza di slittino e skeleton

Il sito è conferito con diritto di superficie per anni 50 dalla Provincia di Torino (oggi Città Metropolitana di Torino) a Fondazione 20 Marzo 2006. A seguito di gara internazionale Fondazione 20 Marzo 2006 ha individuato un concessionario per la gestione: Parcolimpico S.r.l.

Per il sito del Bob è previsto come primo scenario obiettivo di legacy, di concertazione con il Comune di Cesana e la Città Metropolitana, il percorso istruttorio e di Conferenza dei Sevizi per la rimozione, smantellamento e valorizzazione con finalità di rinaturalizzazione area o con finalità di valorizzazione turistico ricettiva in accordo con soggetto privato. In carico alla Legacy post evento 2026 vi è la costruzione di progetto gestionale con calendari gara ad opera del soggetto operativo Agenzia 2026 che sul futuro Parco Olimpico 2026 gestisca tramite soggetto privato, custodia, manutenzioni straordinarie, formazione e promozione di calendario eventi competitivi nazionali ed internazionali di valorizzazione secondo accordi di programma di legacy. Fabbricato spinta (autonomo) previsto in utilizzo per allenamenti delle federazioni internazionali.

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SAUZE D’OULX - SPORTINIA

Sport/Disciplina Ubicazione E N T O P Capacità Uso corrente Uso Post-Giochi 25

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atoLEGENDA: E = Impianto esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici N = Impianto Nuovo P = Uso durante i Giochi Paralimpici

T = Temporaneo

Il Comune di Sauze d'Oulx è situato a un'altitudine di 1.509 m in Alta Val di Susa, a circa 80 km da Torino. Le piste di Freestyle saranno ubicate nella località di Sportinia ad una quota di 2137 m slm, più elevata rispetto all’edizione 2006 per favorire temperatura e condizioni neve. La superficie della Venue misura 126.879 m2. La pista per i salti ha una lunghezza di 163 metri e una lunghezza variabile fra 18 e 28 m. La pista per le gobbe è lunga 225 e larga 22 m. All'interno della Venue si trovano strutture per i ristoranti, il Venue Media Centre, il deposito per la logistica, due centri medici e un centro per il controllo anti-doping, una tribuna, un'area per il complesso dei TV Broadcasting, aree con i generatori di energia, varie aree di supporto e uffici per lo staff. Nella fase preparatoria dei campi di gara è implementato il sistema per la neve artificiale (bacino dalla capacità di circa 26.000 m3) ed è installato uno ski-lift. Gli impianti verranno utilizzati in maniera permanente nel periodo post olimpico.

Freestyle Mogul & Aerials Sauze d’Oulx –

Località Sportinia X X 7 900 posti Impianti sportivi operativi

Impianti sportivi operativi

permanenti

DESCRIZIONE IMPIANTO:

• pista freestyle; • seggiovia quadriposto Prariond-Sportinia; • seggiovia quadriposto Jouvenceaux-Sportinia; • innevamento programmato bacino di capacità 20000 mc;

PINEROLO PALAGHIACCIO

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atoLEGENDA: E = Edificio esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici N = Edificio Nuovo P = Uso durante i Giochi Paralimpici

T = Temporaneo

Pinerolo, città dì circa 35.000 abitanti che si trova allo sbocco della Val Chisone a una quarantina di chilometri da Torino, ospita le gare del torneo di curling maschile e di quello femminile. Il Palaghiaccio è il risultato dei lavori di ampliamento e di ricostruzione del vecchio Stadio del Ghiaccio di Pinerolo in occasione dei Giochi Olimpici Invernali 2006. L'impianto si trova nella parte est della città, all'interno di un grande complesso sportivo comprendente anche una piscina, una palestra, una pista di atletica e un campo da calcio. Suddiviso in quattro livelli, l'edificio ospita quattro campi di gara e ha una capienza totale di circa 3.000 posti, 2.000 dei quali riservati a spettatori e Sponsor. La tribuna est del nuovo edificio, predisposta con tutte le dotazioni per la stampa e le emittenti televisive, è interamente destinata ai gruppi accreditati. Nella parte est si trovavano anche il ristorante e una tribuna per la Famiglia Olimpica della capienza di 70 posti. Il sito è dotato di 20 spogliatoi separati, uno per ogni squadra. Per gli allenamenti è allestita una struttura temporanea, adiacente a quella principale, in grado di ospitare tre campì di gara. Altre strutture temporanee sono predisposte per assicurare servizi come il deposito di logistica, un ristorante per il personale e l'area relax per lo staffe i volontari. La palestra del complesso sportivo è utilizzata per l'allestimento del Venue Operations Centre e il campo da calcio per la realizzazione di una struttura temporanea per il TOBO. Tre strati di pannelli di legno coprono il prato per permettere l'installazione delle roulotte tecniche e il posizionamento degli OB van e cioè delle stazioni mobili attrezzate per la regia e la trasmissione televisiva. Un ponte di cablaggio di 3 m connette il TOBO con l'area del curling. L’ubicazione della Venue nella città di Pinerolo consente di fornire comodità in termini di trasporti, parcheggi e logistica.

Sport/Disciplina Ubicazione E N T O P Capacità Uso corrente Uso Post-Giochi

Curling

Pinerolo – Viale Grande Torino 1

Stadio Olimpico del ghiaccio

X X X 2 922 postiCurling,

pattinaggio di figura

Curling, pattinaggio di figura, eventi

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atoLEGENDA: E = Edificio esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici N = Edificio Nuovo P = Uso durante i Giochi Paralimpici

T = Temporaneo La Venue Oval Lingotto sorge nell'area di Torino tra il Lingotto e il Villaggio Olimpico, a sud della struttura espositiva per ospitare le gare di pattinaggio di velocità su anello delle diverse specialità maschili e femminili.

La struttura è stata realizzata in occasione dei Giochi Olimpici Invernali 2006 dal gruppo Hok Sport di Londra e dallo Studio Zoppini Associati di Milano. La superficie complessiva è di circa 26.500 m2, la pista refrigerata per il ghiaccio ad anello, progettata in modo da ottenere una superficie la più veloce possibile, misura 400 m in lunghezza e 12,60 m in larghezza, con corsie larghe 4. La capienza delle tribune è di oltre 8.000 spettatori. Il palazzetto, costituito da un unico corpo funzionale diviso in tre parti — atrio, sala delle competizioni e area tecnica - è progettato in modo da poter essere facilmente suddivisibile in spazi e settori di volta in volta diversi, a seconda dell'evento da ospitare. La copertura è formata da membrature tubolari in acciaio a vista e presentava luce libera tra gli appoggi di circa 100 m.

Per il sito è previsto come scenario obiettivo di Legacy post evento 2026 la costruzione di progetto gestionale con calendari gara ad opera del soggetto operativo Agenzia 2026 che con il gestore gestisca, custodia, manutenzioni straordinarie, formazione e promozione di calendario eventi competitivi nazionali ed internazionali di valorizzazione secondo accordi di programma di legacy. Nella Legacy è implicito e favorito l’uso flessibile che le strutture dei palazzetti hanno, per essere di supporto alle manifestazioni fieristiche e sportive nazionali ed internazionali che Torino normalmente è in grado di attrarre ed ospitare.

OVAL LINGOTTO

Sport/Disciplina Ubicazione E N T O P Capacità Uso corrente Uso Post-Giochi

Speed Skating Torino – Via Nizza 326 X X 8 250 posti Esposizioni, spettacoli

Speed Skaing, Esposizioni, spettacoli

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atoLEGENDA: E = Edificio esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici N = Edificio Nuovo P = Uso durante i Giochi Paralimpici

T = Temporaneo

Costruito in occasione delle Olimpiadi Invernali del 2006, ospita insieme all'impianto di Torino Esposizioni le gare olimpiche di hockey su ghiaccio.

La progettazione dell'edificio è stata oggetto di un concorso internazionale, vinto da un gruppo guidato dall'architetto Arata Isozaki di Tokyo e dallo studio ARCHA S.P.A. di Torino.

L'avveniristico edificio, noto in passato anche come Palaisozaki o PalaOlimpico, si presenta come un rigoroso parallelepipedo cartesiano rivestito di acciaio inox e vetro, con una base di 183 per 100 metri. Si sviluppa su quattro livelli, due interrati (fino a 7,5 metri sotto terra) e due all'aperto (fino a 12 metri d'altezza). Con una capienza massima complessiva di oltre 15.000 persone, di cui circa 12.000 posti a sedere, è il più grande palasport italiano, superando in capienza il DatchForum di Assago (MI) ed il PalaLottomatica di Roma.

Il Pala Alpitour, progettato per essere una vera e propria "fabbrica degli avvenimenti" – utilizzando le parole del suo architetto - è completamente flessibile e modulabile nella sua struttura interna, esteticamente accattivante, e dotata di impianti tecnici all’avanguardia: uno spazio polifunzionale e adattabile alle più svariate esigenze.

Dal Foyer al parterre, la struttura si presta ad ospitare convention, congressi, meeting, fiere, cene di gala, oltre che, ovviamente, eventi di spettacolo per il largo pubblico.

L’entrata principale affacciata su Piazza d’Armi introduce nel maestoso Foyer Sebastopoli, uno spazio di 4000 mq di grande impatto, che all’occorrenza si trasforma in: Mini Arena (3.000 posti), Discoteca e dj set, Spazio per cene di gala, convention, concorsi, Padiglione

L’ingresso da Via Filadelfia, solitamente utilizzata dalle produzioni degli eventi leisure, è in realtà un accesso diretto ad uno spazio tanto inaspettato quanto affascinante e multifunzionale, il Foyer Filadelfia. Si tratta di uno spazio di 1400 mq, sovrastato da una terrazza di 700 mq, che si presta a molteplici allestimenti, in particolare mostre ed esposizioni di natura fieristica, ma anche sfilate, mostre, cene e feste private.

Il sito è conferito in concessione per anni 30 dalla Città di Torino a Fondazione 20 Marzo 2006. A seguito di gara internazionale Fondazione 20 Marzo 2006 ha individuato un concessionario per la gestione: Parcolimpico S.r.l. Per il sito è previsto come scenario obiettivo di Legacy post evento 2026 la costruzione di progetto gestionale con calendari gara ad opera del soggetto operativo Agenzia 2026 che con il gestore gestisca, custodia, manutenzioni straordinarie, formazione e promozione di calendario eventi competitivi nazionali ed internazionali di valorizzazione secondo accordi di programma di legacy. Nella Legacy è implicito e favorito l’uso flessibile

PALASPORT – PALA ALPITOUR

Sport/Disciplina Ubicazione E N T O P Capacità Uso corrente Uso Post-Giochi

Ice Hockey 1 (in contemporanea con Ice Hockey 2)

Torino – Via Filadelfia 82 X X 12.227 posti Impianto sportivo,

spettacoliImpianto sportivo,

spettacoli

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che le strutture dei palazzetti hanno, per essere di supporto alle manifestazioni fieristiche e sportive nazionali ed internazionali che Torino normalmente è in grado di attrarre ed ospitare.

! !

PALAVELA

Sport/Disciplina Ubicazione E N T O P Capacità Uso corrente Uso Post-Giochi

Figure SkatingTorino – Via

Ventimiglia 145

X X

8132 posti

Impianto sportivo (pattinaggio su ghiaccio, beach volley), eventi,

feste

Impianto sportivo (pattinaggio su ghiaccio, beach volley), eventi,

festeShort track X X

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LEGENDA: E = Edificio esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici N = Edificio Nuovo P = Uso durante i Giochi Paralimpici

T = Temporaneo

Il Palavela, situato nell'area cittadina di Torino, ospita le competizioni di pattinaggio di figura e di short track e può essere considerato come uno dei luoghi cruciali della Torino Olimpica.

Progettato dal Professor Franco Levi e realizzato nel 1961 come padiglione espositivo per l’Esposizione “Italia 61” in onore del primo centenario dell'Unita d'Italia, il Palavela è stato ristrutturato in occasione dei Giochi Olimpici 2006 dall'architetto Gae Aulenti e dall'ingegner Arnaldo De Bernardi. I lavori di ammodernamento hanno consentito la creazione di "un edificio nell'edificio", strutturalmente indipendente dal tetto esistente, composto da due corpi accostati collegati tra loro da una copertura spaziale reticolare, l'uno riservato agli spettatori, l'altro ad atleti e Media. L’utilizzo principale del Palavela è stato finora quello sportivo - per cui la struttura è considerata una dei migliori impianti al mondo - sia per lo svolgimento dei “grandi eventi del ghiaccio” (ultimi in ordine cronologico i mondiali ISU di Pattinaggio di Figura nel marzo 2010), sia per il grande pubblico che frequenta la patinoire con un’affluenza di circa 30.000 persone all’anno. Il Palavela è da considerarsi una “Arena” con capienza totale di circa 8.250 posti a sedere e con un’area libera coperta (campo di gara – parterre) di circa 2.300 mq, dei quali 1.800 (60x30 metri) costituiscono il campo regolamentare per il pattinaggio su ghiaccio; cui si aggiungono nelle aree sotto-tribuna numerosi altri spazi chiusi ad uso spogliatoi, magazzini e ufficio/area di lavoro.

Ampie le aree di circolazione perimetrale e le vie di deflusso all’esterno; tre i parcheggi per un totale di circa 70 posti auto e 2 posti bus.

Il sito è conferito in concessione per anni 30 dalla Città di Torino a Fondazione 20 Marzo 2006. A seguito di gara internazionale Fondazione 20 Marzo 2006 ha individuato un concessionario per la gestione: Parcolimpico S.r.l.

Per il sito è previsto come scenario obiettivo di Legacy post evento 2026 la costruzione di progetto gestionale con calendari gara ad opera del soggetto operativo Agenzia 2026 che con il gestore gestisca, custodia, manutenzioni straordinarie, formazione e promozione di calendario eventi competitivi nazionali ed internazionali di valorizzazione secondo accordi di programma di Legacy. Nella Legacy è implicito e favorito l’uso flessibile che le strutture dei palazzetti hanno, per essere di supporto alle manifestazioni fieristiche e sportive nazionali ed internazionali che Torino normalmente è in grado di attrarre ed ospitare.

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LEGENDA: E = Edificio esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici N = Edificio Nuovo P = Uso durante i Giochi Paralimpici

T = Temporaneo

Le gare di hockey su ghiaccio si disputano su due Siti di Gara: a Torino Esposizioni e al Palasport Pala Alpitour. Torino Esposizioni, ideato nel 1949 dall'architetto Pier Luigi Nervi è situato in una zona urbana centrale di Torino e da decenni ospita importanti manifestazioni fieristiche. Lo storico edificio è stato riadattato in occasione dei XX Giochi Olimpici Invernali.

L'impianto copre una superficie di 56.246 m2 e ospita una pista ad anello di circa 60x30 m, più una pista per l'allenamento.

Le ridotte dimensioni della Venue costituisce un fattore di privilegio per la vicinanza tra il pubblico e il campo di gara. Per il sito è previsto un uso temporaneo e quindi la rimozione poiché l’edificio, di proprietà della Città di Torino, rientra in un master plan complesso di sviluppo come polo della cultura università e ricerca che vede lì la nuova sede della Biblioteca Comunale di Torino.

TORINO ESPOSIZIONISport/Disciplina Ubicazione E N T O P Capacità Uso corrente Uso Post-Giochi

Ice Hockey 2 (in contemporanea con Ice Hockey 1)

Torino – Corso Massimo d’Azeglio 15 X X X 6 165 posti Esposizioni e

centro congressi

Nuova Biblioteca Civica di Torino

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! 1. Training Venues

Palaghiaccio (Torino)

Via Massari (Torino)

Palaghiaccio (Torre Pellice)

Palaghiaccio (Pinerolo)

Prali

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Claviere

Chiomonte

LEGENDA: E = Edificio esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici N = Edificio Nuovo P = Uso durante i Giochi Paralimpici

T = Temporaneo

Le sessioni di allenamento del pattinaggio di figura e short track si svolgono nel Palaghiaccio di Torino.

TORINO PALAGHIACCIO

Sport/Disciplina Ubicazione E N T O P Capacità Uso corrente Uso Post-Giochi

Ice HockeyTorino – Corso Tazzoli

78

X X X

2 500 postiImpianto sportivo – pattinaggio su ghiaccio, curling,

hockey

Impianto sportivo – pattinaggio su ghiaccio, curling,

hockeyFigure Skating X X

Short track X X

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Ubicato nell'area sud della Città di Torino, in prossimità dello stabilimento Fiat Mirafiori, il palazzetto comprende due piste da ghiaccio di cui una terza in fase di realizzazione: la pista 1 con 3.000 posti a sedere a livello -4,60 m e la pista 2 con 350 posti a sedere a livello -7,50 m. La pista 1 ospita le sessioni di allenamento del pattinaggio di figura, alternando tutte le specialità di questa disciplina, mentre contemporaneamente sulla pista 2 si svolgono le sessioni di prova dello short track. Uno degli obiettivi fondamentali nell'organizzazione dell'attività della Venue è la creazione dell'atmosfera adatta all'allenamento per gli atleti, attraverso una particolare cura dei dettagli e anche con la definizione di modalità di lavoro per i Media presenti durante le sessioni, che non disturbi la loro concentrazione. La Venue dispone di un parcheggio all'aperto, con 80 posti auto disponibili per i veicoli accreditati e di un'area riservata ai mezzi delie Forze dell'Ordine.

! !

LEGENDA: E = Edificio esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici N = Edificio Nuovo P = Uso durante i Giochi Paralimpici

T = Temporaneo

TORINO VIA MASSARI

Sport/Disciplina Ubicazione E N T O P Capacità Uso corrente Uso Post-Giochi

Ice Hockey Torino – Via Massari 114 X X X 3 350 posti

Impianto sportivo – pattinaggio su

ghiaccio

Impianto sportivo – pattinaggio su

ghiaccio

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La struttura, di proprietà del Comune di Torino, ospita gli allenamenti delle squadre del torneo Olimpico di hockey su ghiaccio. La Venue è composta da due strutture. Nella prima, oltre agli uffici si trovano gli spogliatoi per squadre e arbitri, nella seconda, la pista di gara e la tribuna stampa. Nella Venue la presenza dei Media non è molto numerosa poiché non era un Sito di Gara. In ogni caso, è predisposto un Media Centre con 24 postazioni operative per giornalisti e fotografi.

! !

LEGENDA: E = Edificio esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici N = Edificio Nuovo P = Uso durante i Giochi Paralimpici

TORRE PELLICE PALAGHIACCIO

Sport/Disciplina Ubicazione E N T O P Capacità Uso corrente Uso Post-Giochi

Ice Hockey Torre Pellice – Corso Lombardini 15 X X X 2 440 posti

Impianto sportivo – pattinaggio su

ghiaccio / ice sledge hockey

Impianto sportivo – pattinaggio su

ghiaccio / ice sledge hockey

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T = Temporaneo

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PINEROLO PALAGHIACCIO

Sport/Disciplina Ubicazione E N T O P Capacità Uso corrente Uso Post-Giochi

Curling

Pinerolo – Viale Grande Torino 1

Stadio Olimpico del ghiaccio

X X X 2 922 postiCurling,

pattinaggio di figura, eventi

Curling, pattinaggio di figura, eventi

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LEGENDA: E = Edificio esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici N = Edificio Nuovo P = Uso durante i Giochi Paralimpici

T = Temporaneo

!

PRALI

Sport/Disciplina Ubicazione E N T O P Capacità Uso corrente Uso Post-Giochi

Cross Country Prali X X X Impianti in uso Impianti sportivi

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atoLEGENDA: E = Edificio esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici N = Edificio Nuovo P = Uso durante i Giochi Paralimpici

T = Temporaneo

! !

DESCRIZIONE IMPIANTO:

• pista per sci di fondo; • 2 seggiovie; • 2 sciovie; • 1 snow park • innevamento artificiale.

CLAVIERE

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atoLEGENDA: E = Edificio esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici N = Edificio Nuovo P = Uso durante i Giochi Paralimpici

T = Temporaneo

! !

Sport/Disciplina Ubicazione E N T O P Capacità Uso corrente Uso Post-Giochi

AlpineClaviere

X X XImpianto in uso Impianto sportivi

Cross Country X X X

DESCRIZIONE IMPIANTO:

• Seggiovia quadriposto La Coche Serra – Colle Bercia; • innevamento programmato bacino di capacità 7250 mc; • pista da allenamento Alpine Pista Gialla; • pista di allenamento Alpine del Piston e collegabile con la vicina stazione di Montgenevre (FR); • pista di allenamento Cross Country composta da un anello da 7,5 km e da due interni di 4,5 e 2,5 km collegata

con Montgenevre.

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atoLEGENDA: E = Edificio esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici N = Edificio Nuovo P = Uso durante i Giochi Paralimpici

T = Temporaneo

!

CHIOMONTE

Sport/Disciplina Ubicazione E N T O P Capacità Uso corrente Uso Post-Giochi

Alpine Chiomonte X X X Impianti in uso

DESCRIZIONE IMPIANTO:

• seggiovia Sauzea; • 2 skilift.

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ato2. Venues non competitive

Aeroporto Internazionale Sandro Pertini di Caselle di Torino

Hotel della Famiglia Olimpica

International Broadcasting Center

International Press Center

Medal Plaza

Stadio Olimpico

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atoLEGENDA: E = Edificio esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici N = Edificio Nuovo P = Uso durante i Giochi Paraolimpici

T = Temporaneo

L’aeroporto “Sandro Pertini” di Torino ha un ruolo infrastrutturale di primaria importanza durante l’evento dei Giochi Olimpici, oltre a garantire un alto livello di servizio a tutti i clienti Olimpici, accogliendoli al meglio e fornendo loro informazioni su trasporti, ricettività e le operazioni procedurali aeroportuali. Le strutture esistenti, realizzate in occasione dell’evento olimpico nel 2006, sono sufficienti per la gestione del traffico aereo e passeggeri in arrivo, partenza e transito nel rispetto delle norme che quotidianamente regolano la vita di uno scalo aeroportuale: la nuova aerostazione passeggeri di circa 8 000 mq è idonea a gestire un livello di traffico equivalente pari a circa 5 500 000 passeggeri/anno, al servizio della quale è possibile ripristinare parte del centro logistico per il controllo sicurezza e smistamento bagagli (chek-in remoti, zona trattamento bagagli BHS riservata per passeggeri provenienti da paesi sensibili) che sono stati predisposti per i XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 e attualmente non in uso. La presenza di un’aerostazione per l’aviazione generale con relativi piazzali di pertinenza separata dall’aerostazione passeggeri consente di accogliere e gestire il traffico aereo di voli privati per gli ospiti più importanti senza che questo interferisca completamente con il traffico aereo commerciale, garantendo maggiore efficienza e sicurezza delle operazioni.

Nel contesto aeroportuale sono presenti parcheggi a raso per autovetture e 120 stalli per il parcheggio degli autobus, direttamente collegati con l’aerostazione tramite viabilità pedonale, sufficienti a gestire efficacemente il trasferimento aeroporto-città dei visitatori.

AEROPORTO INTERNAZIONALE TORINO-CASELLE

Ubicazione E N T O P Capacità passeggeri

Torino Caselle 18 km dal centro città

X X X 5 500 all’ora

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OSPITALITA’ FAMIGLIA OLIMPICA

LEGENDA: E = Edificio esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici

HOTEL DELLA FAMIGLIA OLIMPICA – Esclusi i villaggi olimpici 2018

Nome Ubicazione Categoria E N T O P Numero ospiti Numero stanze Numero posti letto

NH Lingotto Torino – Via Nizza 262 4 X X X

1.100+22.785

240 480

Hotel Hilton DoubleTree

Torino – Via Nizza 230 4 X X X 142 284

Turin Palace Hotel

Torino – Via Sacchi 8 4 X X X 127 288

NH Torino Centro

Torino – Corso Vittorio Emanuele II

1044 X X X 199 363

NH Collection Piazza Carlina

Torino – Piazza Carlo Emanuele II

154 X X X 160 317

Grand Hotel Sitea

Torino – Via Carlo Alberto 35 4 X X X 120 202

Principi di Piemonte

Torino – Via Piero Gobetti 15 5 X X X 99 249

Golden Palace Torino - Via Arcivescovado 18 6 X X X 92 184

Ex Manifattura Tabacchi ed Ex

FimitTorino – Corso

Regio Parco 142 \ X X X 11 000 mq disponibili

N. COMPLESSIVO: 1 179 2 367

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N = Edificio Nuovo P = Uso durante i Giochi Paraolimpici T = Temporaneo

OSPITALITA’ FAMIGLIA OLIMPICA

Torino può contare su un’ospitalità di alto livello di primaria importanza coperta da alberghi prestigiosi in pieno centro città e dislocati nell’area montana. Sulla base dei dati reperiti sulla categoria, numero, tipologia e capacità delle strutture alberghiere della Città Metropolitana di Torino e delle Valli Olimpiche, il potenziale offerto risulta essere pari ad una capacità di 25.288 stanze e di 52.854 posti letto, come riassunto nella tabella seguente:

Requisito minimo 23.885 stanze Esclusi I posti letto del/dei V.O. 47.770 Ipotesi persone

Hotel della Famiglia Olimpica 1.100 stanze

In fase di candidatura sarà necessario indicare room rates nel 2026 2.200 persone

Altri clienti 22.785 stanzeIn fase di candidatura sarà necessario indicare room rates nel 2018 e 2026 45.470 persone

Categoria N. strutture N. camere N. letti2 stelle 402 1759 34553 stelle 391 9035 190054 stelle 93 6214 136325 stelle 1 99 2496 stelle 1 92 184altro 564 8089 16329

TOTALE: 1 452 25 288 52 854

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GRATTACIELO RAI: 28 600 mq. Considerando 30 mq per ogni ospite, 28 600/30 = 953 posti.

Torino e provincia, inoltre, dispone di un ampio mercato immobiliare adibito a turismo, che attualmente contribuisce a coprire gran parte dell’ospitalità richiesta per guest provenienti da tutto il mondo. L’impatto delle seconde case in affitto sulla Regione Piemonte si concentra soprattutto in città, nelle località sciistiche, enogastronomiche e lacustri ed, in particolare, sul territorio interessato dai Giochi Olimpici si può garantire una capacità di almeno 4 540 strutture e l’ospitalità di circa 140 000 persone.

Comune N. annunci N. arriviTorino 3.840 130.939Sestriere 250 3.020Sauze d'Oulx 190 2.400Bardonecchia 160 1.900Cesana Torinese 100 930

TOTALE: 4.540 139.189

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atoLEGENDA: E = Edificio esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici N = Edificio Nuovo P = Uso durante i Giochi Paraolimpici

T = Temporaneo

La collocazione dell’IBC e dell’MPC è collocata nell’edificio del Ligotto fiere, edificio già utilizzato durante le olimpiadi del 2006 come polo nodale legato all’informazione. La collocazione centrale e perfettamente servita e la flessibilità degli spazi, permette di offrire agilità di lavoro, trasporto, e grande flessibilità per le esigenze necessarie quali ……………………….

MAPPA?

MAIN MEDIA CENTER

Media Ubicazione E N T O P Superficie [mq]

International Broadcasting Center (IBC) Torino Lingotto Fiere

Via Nizza 294

X X X 33 800

Aree servizio X X X 2 500

International Press Center (IPC) Torino Arcate Ex MOI Via Giordano Bruno 181

X X X 19 000

Aree servizio X X X 2 500

SUPERFICIE TOTALE: 57 800

Media Ubicazione E N T O P Superficie [mq]

Mountain Media Center (MMC) Sestriere X X X 3 000

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atoLEGENDA: E = Edificio esistente O = Uso durante i Giochi Olimpici N = Edificio Nuovo P = Uso durante i Giochi Paraolimpici

T = Temporaneo

Lo Stadio Olimpico, situato nel centro di Torino accanto al Palaisozaki, ospiterà la Cerimonia di Apertura e di Chiusura dei Giochi Olimpici. La collocazione della Venue in una zona centrale della città, fronte al Parco cavalieri di Vittorio Veneto, luogo di grande capienza e perfettamente idoneo ed allestito, consente di essere raggiunta facilmente ed in sicurezza essendo il sito già strutturato per eventi rilevanti ad alta intensità di affollamento in completa sicurezza. La Venue è suddivisa in tre livelli con una capienza strutturale di 27.927 posti a sedere. All’interno è possibile sfruttare in maniera funzionale gli spazi adibendoli all’allestimento di uffici, sale riunioni e aree operative di vario genere. L’Olympic Stadium è stato utilizzato anche nell’edizione 2006. La torcia Olimpica, la più alta torcia nella storia delle Olimpiadi (57 metri di altezza), è situata in testa allo Stadio Olimpico e frontale al Parco generando un enorme visibilità dalla città. Riaccendere la fiamma olimpica riaccenderà il motto di Torino “Passion Lives Here!”

La Piazza delle Medaglie sarà allestita in Piazza Vittorio Veneto a Torino, nel pieno centro cittadino e vicina al fiume Po, ai murazzi e con la vista della bellissima collina torinese. La visione dall’alto fa capire quanto Torino sia una città unica e straordinaria anche sul panorama italiano con un mix magico perfettamente integrato tra natura rigogliosa ed ordinata, storia millenaria e regalità e pulizia. Piazza Vittorio è un luogo simbolo e di bellezza straordinaria decisamente evocativa che farà da splendido fondale alle premiazioni dei migliori atleti Olimpici e Paralimpici.

LUOGHI DELLE CERIMONIE

Tipo di cerimonia Ubicazione E N T O P Uso corrente Capacità

Cerimonie di apertura GiochiStadio Olimpico Via Filadelfia 83

X X X Sede di gara del FC Torino 27 927 posti

Cerimonie di chiusura GiochiStadio Olimpico Via Filadelfia 83

X X X Sede di gara del FC Torino 27 927 posti

Medal Plaza Piazza Vittorio Veneto X X X Piazza Urbana 10.000 posti?

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A livello operativo la Meda Plaza sarà suddivisa in un’area accessibile agli spettatori con palcoscenico e tribune e in un’area di lavoro non accessibile al pubblico dedicata alla stampa, alla Famiglia Olimpica e alla sicurezza. In generale, la costruzione della Piazza delle Medaglie avrà un impatto minimo sulla mobilità del centro cittadino e sui normali flussi pedonali e veicolari. La volontà per tutte le venues è di valorizzare al massimo i luoghi per media e spettatori riducendo i costi operativi attraverso un progetto di evento olimpico preventivamente concertato con tutti i soggetti IBC IPC.

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VILLAGGI OLIMPICI - OLIMPIADI INVERNALI

Città Denominazione Tipologia villaggio Sport/Disciplina N. Atleti

stimatoN.

Tecnici stimato

N. Ospiti complessiv

oPosti letto disponibili

Posti letto aggiuntivi

Sup. necessaria

SestriereVillaggio Olimpico

Sestriere Colle

V.O. montano esistente

Alpine 327 248 575

900 796796x25=

19.900 mq

Biathlon 220 166 386

Ski Jumping 100 75 175

Nordic Combined 9 7 16

Cross country 310 234 544

TOTALE SESTRIERE: 966 730 1696

BardonecchiaVillaggio Olimpico

Bardonecchia

V.O. montano esistente

Freestyle 276 208 484

986 495495x25=

12.375 mq

Snowboard 243 183 426

Bobsleigh 169 127 296

Skeleton 47 35 82

Luge 110 83 193

TOTALE BARDONECCHIA: 845 636 1481

TOTALE MONTAGNA: 1811 1366 3177

Città Denominazione Tipologia villaggio Sport/Disciplina N. Atleti

stimatoN.

Tecnici stimato

N. Ospiti complessiv

o

Superficie disponibil

ePosti letto aggiuntivi

Sup. necessaria

Ex Manifattura V.O.

Curling 100 75 175

1900x40 = Ice Hockey 484 366 850

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TorinoEx Manifattura Tabacchi e Ex

Fimit

V.O. città Short Track 116 88 204 87 000 mq 1900

1900x40 = 76 000 mq

Figure Skating 149 112 261

Speed Skating 179 135 314

TOTALE TORINO: 1028 776 1804

TOTALE COMPLESSIVO: 2839 2142 4981

VILLAGGI OLIMPICI - PARALIMPIADI INVERNALI

Città Denominazione Tipologia villaggio Sport/Disciplina N. Atleti

stimatoN.

Tecnici stimato

N. Ospiti complessivo

Posti letto disponibili

Sup. stimata

Sestriere Villaggio Olimpico Sestriere Colle

V.O. montano esistente

Alpine

370 280 650 900 /Snowboard

Cross Country

Biathlon

TorinoEx Manifattura

Tabacchi e Ex Fimit V.O. città

Wheelchair Curling

197 148 345VEDI

VILLAGGIO

OLIMPICO

VEDI VILLAGGIO OLIMPICO

Ice Sledge Hockey

TOTALE: 567 428 995

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ato2. Test events concept: gli eventi che Torino e il Piemonte possono agevolmente ospitare in vista dei Giochi 2026

Le federazioni internazionali e il comitato organizzatore dei giochi lavoreranno a stretto contatto per predisporre un calendario di eventi internazionali adatti a testare, a partire dalla stagione invernale 2023-24, i vari aspetti organizzativi e dei campi di gara: -personale -sport equiment -broadcasting -logistica -rapporti con delegati tecnici internazionali e giurie -trasporti -sicurezza campi di gara - tutte le componenti tecnologiche necessarie per una riuscita perfetta durante i Giochi. I test events costituiscono per tutti un’occasione fondamentale nel percorso di avvicinamento ai giochi (CIO, IPC, Federazioni Internazionali e comitato organizzatore) ma lo sono anche in ottica Legacy perché potrebbero di fatto costituire il seme di quella che potrà essere l’operatività post giochi, opportunamente dimensionata per eventi di alto livello , ripetibili nel tempo che costituirebbero la spina dorsale del concetto di riuso e vita dell’ intero sistema sportivo/turistico e di accoglienza.

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atoDisciplina/Evento mondiale o europeo

Cadenza Tempistica di assegnazione

Possibile candidatura Note

Biathlon, coppa del mondo Annuale 2/3 anni prima 4 anni prima Evento che sicuramente la federazione internazionale assegna

la stagione prima dei Giochi, quindi tra gennaio e marzo 2025

Curling, campionati europei

Annuale 2 anni prima

Da concordare con federazione internazionale

Concordando con la Federazione Internazionale è possibile e indispensabile vedersi assegnata l’organizzazione di un campionato (maschile o femminile) nella stagione 2024-2025

Ice Hockey Annuale 4 anni prima

Da concordare con federazione internazionale

Da concordare con la Federazione Internazionale l’organizzazione di un torneo Junior nel corso del 2025 o di un quadrangolare ad inviti. Il calendario sarà strutturato in modo di poter testare entrambi i campi di gara.

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Short Track Speed Skating Annuale 3 anni prima

Da concordare con federazione internazionale

In collaborazione con la federazione internazionale sarà possibile ospitare: campionati Europei o 1 prova di coppa del Mondo nella stagione 2024-25

Figure Skating Annuale 2 anni prima

Da concordare con federazione internazionale

L’Italia ha ospitato i mondiali 2018 (a Milano). Si può immaginare un'ulteriore candidatura per il 2025 (eventualmente Campionato europeo) in collaborazione con la federazione internazionale

Cross country Annuale 2 anni prima

Prove di coppa del mondo sia maschili che femminili La Federazione Interazionale potrà suggerire di far disputare sia nella stagione 2023-24 che 24-25 eventi di coppa del mondo (eventualmente anche di coppa Europa)

Alpine Annuale 2 anni prima

Prove di coppa del mondo sia maschili che femminili sia a borgata che colle La Federazione Interazionale potrà suggerire di far disputare sia nella stagione 2023-24 che 24-25 eventi di coppa del mondo (eventualmente anche di coppa Europa)

Freestyle e Snowboard Annuale 2 anni prima

Prove di coppa del mondo sia maschili che femminili La Federazione Interazionale potrà suggerire di far disputare sia nella stagione 2023-24 che 24-25 eventi di coppa del mondo (eventualmente anche di coppa Europa)

Bob/skeleton Annuale 2 anni prima

Da concordare con IPC/federazione internazionale

Non appena la pista di bob sarà operativa sarà possibile iniziare ad ospitare le squadre per allenamenti e competizioni. In particolare nella stagione 20204-25 sarà possibile ospitare eventi di coppa del mondo e/o campionati europei, campionati mondiali Junior….

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Slittino Annuale 2 anni prima

Da concordare con IPC/federazione internazionale

Non appena la pista di bob sarà operativa sarà possibile iniziare ad ospitare le squadre per allenamenti e competizioni. In particolare nella stagione 20204-25 sarà possibile ospitare eventi di coppa del mondo e/o campionati europei, campionati mondiali Junior….

Salto Annuale 2 anni prima

Da concordare con IPC/federazione internazionale

Prove di coppa del mondo sia maschili che femminili La Federazione Interazionale potrà suggerire di far disputare sia nella stagione 2023-24 che 24-25 eventi di coppa del mondo (eventualmente anche di coppa europa)

Combinata Nordica Annuale 2 anni prima

Da concordare con IPC/federazione internazionale

Prove di coppa del mondo. La Federazione Interazionale potrà suggerire di far disputare sia nella stagione 2023-24 che 24-25 eventi di coppa del mondo (eventualmente anche di coppa europa)

Speed skating Annuale 2 anni prima

Da concordare con IPC/federazione internazionale

Non appena l’oval sarà disponibile in configurazione ghiaccio sarà possibile ospitare allenamenti della Nazionale per poi nella stagione 2024-25 ospitare, in accordo con la federazione internazionale, una prova di coppa del mondo.

Paralympic Alpine ski Annuale 2 anni prima

Da concordare con IPC/federazione internazionale

Gare di coppa del mondo (sia discipline veloci che tecniche (comunque tutte a borgata) nella stagione 2024-25

Paralympic Nordic skiing Annuale 2 anni prima

Da concordare con IPC/federazione internazionale

Gare di coppa del mondo (sia cross country che biathlon) nella stagione 2024-25

Para Ice Hockey Annuale 2 anni prima

Da concordare con IPC/federazione internazionale

Campionati europei o quadrangolare di qualificazione o ad inviti nella stagione 2024-25

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Para Snowboard Annuale 2 anni prima

Da concordare con IPC/federazione internazionale

Gare di coppa del mondo nella stagione 2024-25

Para Curling Annuale 2 anni prima

Da concordare con IPC/federazione internazionale

Torneo internazionale (europei) nella stagione 2024-25

Para Bobsleigh Annuale 2 anni prima

Da concordare con IPC/federazione internazionale

Gare di coppa del mondo nella stagione 2024-25

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2.GAMES EXPERIENCE

1. L’esperienza degli atleti 59

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Lo sport è ovviamente la chiave delle olimpiadi e l’esperienza degli atleti dovrà essere di eccellenza. Agli atleti dovranno essere fornite le migliori condizioni di logistica, acclimatazione, allenamento e competizione per massimizzare le proprie potenzialità di gara e di concentrazione attraverso servizi impeccabili e mirati. La progettazione e revisione degli impianti di neve, sarà volta a dare le migliori condizioni tecniche e spettacolari ai percorsi di gara valorizzando le qualità atletiche e tecniche e rendendo unica l’esperienza. Gli schemi organizzativi e gestionali degli atleti verranno gestite secondo un programma preciso con il totale coinvolgimento consultivo delle Federazioni Sportive Nazionali ed Internazionali, gli atleti per disciplina, il CONI, il dipartimento sport del CIO, i Competition Manager ed i Venues Manager, in maniera da centrare appieno l’obiettivo della migliore esperienza di gara. Gestire l’esperienza migliore per ogni disciplina sarà nuovamente l’obiettivo primario anche ad esigenze specifiche legate ai tre ambiti: Sport Competition, Sport Services e Support Planning and Operations. Parte essenziale e positiva dell’esperienza degli atleti è la cura nella organizzazione dei calendari di gara per gli Sport Event, per gli allenamenti e per le gare ufficiali del programma olimpico, approvate dal CIO, dalle Federazioni internazionali e dai Media. Nodale anche l’efficacia e la piena collaborazione con la direzione tecnologie per gli aspetti tecnologici legati agli sport olimpici come i punteggi, la comunicazione dei risultati e tempi, i punteggi, la comunicazione e le previsioni meteo e la rapida e necessaria variazione di calendario e comunicazione in caso di necessità. Non ultimo il supporto anche stampa e broadcasting per valorizzare le competizioni e la visibilità di dettaglio di gara. In ultimo la possibilità degli atleti, in anticipo di un anno prima dell’evento olimpico, mediante appuntamenti internazionali, di poter testare in allenamento per tutte le discipline sportive collaudando anche in anteprima la macchina ed il personale tecnico e di supporto all’evento Olimpico.

1. Overall Athlete experience

La maggiore garanzia per rinnovare una esperienza indimenticabile e positiva è il coinvolgimento della cittadinanza e degli spettatori in un percorso di partecipazione ed informazione disponibile, accessibile e flessibile. Il programma di coinvolgimento della cittadinanza è determinato anch’esso sui punti della carta olimpica, con un percorso che parte dalle fasi di candidatura fino all’evento ed oltre. Attraverso la struttura organizzativa capillare, un percorso coordinato e partecipato ed il prezioso coinvolgimento dei volontari perfettamente coordinati, (elemento essenziale e determinante del successo organizzativo e gestionale anche della passata edizione 2006), si intende creare uno spirito di appartenenza e di orgoglio mediante un sistema di facilitazione ed accesso preferenziale a

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cittadini, scuole ed in generale con una sponsorship verso saturazione degli eventi e dello spettacolo. L’entusiasmo è la migliore ricetta per una immagine positiva e gioiosa che trasmetta a chi non ha la fortuna di esserci il desiderio di esserci e di partecipare. Un risultato coinvolgente è anche la possibilità di vedere gli eventi in modo accessibile e semplice, mediante sistemi di aggiornamento e coordinamento (esempio app dedicate o infografiche accattivanti, canali dedicati, utilizzo dei social media) per una agile e facile gestione ed orientamento ad un programma di eventi di interesse. L’informazione, la logistica, l’organizzazione e la sicurezza, insieme alla qualità dell’evento sportivo, sono ingredienti di una esperienza indimenticabile e coinvolgente sia in città che in montagna. “Quando il 9 febbraio 2006 la torcia è arrivata in Città, tutto è cambiato! Le code delle automobili ferme agli incroci con gli automobilisti che, lasciate le auto si accalcavano sorridenti per vederne il passaggio… non un clacson, non una lamentela, solo sorrisi e la consapevolezza di essere al centro di un evento unico, al centro del mondo, tutti insieme, con l’orgoglio di dimostrare a tutti dove fosse Torino sul mappamondo”. (Volo 2006) .

2. Il Villaggio Olimpico

La logistica intrapresa per le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Torino è strutturata in parte utilizzando la rete già presente e collaudata della precedente edizione ospitata nel 2006. Saranno utilizzati complessivamente tre Villaggi Olimpici dislocati logisticamente a Torino città per le discipline degli sport del ghiaccio inclusi i servizi a Pinerolo, con un Villaggio Olimpico nuovo e l’utilizzo dei due Villaggi Olimpici esistenti per gli sport della neve a Sestriere ed a Bardonecchia. La dislocazione dei Villaggi Olimpici in montagna favorirà l’acclimatazione e la logistica rapida e ridotta con benefici ambientali e fisici sia per gli atleti che per tutta la macchina olimpica che avrà il compito di gestire l’evento.

Il nuovo Villaggio Olimpico di Torino è situato in un edificio storico denominato ex Manifattura Tabacchi, nella zona di Torino Nord in un luogo di grande rilievo urbano, tra la borgata storica del Regio Parco ed il fiume Po, è un edificio del 1700 ed è una delle fabbriche più antiche della città. Sarà un modello ripetibile di riqualificazione edilizia e rigenerazione urbana perfettamente allineato con l’Agenda 2020 e con le linee strategiche di Torino 2030. Il villaggio avrà la capienza di 1900 persone tra atleti, preparatori e personale sportivo, alloggiati in camere doppie suddivise in appartamenti di massimo 4 camere (8 posti letto) e due servizi (ipotesi massima con cinque

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discipline sportive a Torino e Pinerolo). Il Villaggio rispetterà i requisiti minimi previsti dalle Norme Tecniche CIO e dagli standard nazionali previsti per i progetti legati alla residenze ed alle discipline sportive, sostanzialmente definiti come segue:

OLYMPIC VILLAGE • stanza singola: 9 mq • stanza doppia: 12 mq • Mensa principale: 5340 mq • Mensa staff: 600 mq • Policlinico: 1500 mq • Centro per residenti incluso serv. Lavanderia: 1500 mq • Sala Capi Missione: 200 mq • Centro servizi per la facility: 3000 mq • Centro sicurezza sorveglianza: 250 mq • Centro interfedi: Cristiana, Ebraica, Musulmana, Buddista, Induista • Area ricreativa (Sala film, discoteca, sala TV, sala Giochi): 1500 mq • Complesso sportivo ricreativo (palestra, sauna, spogliatoi, percorso di corsa all’interno del villaggio): 5000 mq

OLYMPIC PLAZA • Anfiteatro: 500 mq • Negozi e servizi vari (fiorista, parrucchiere, fotografo, etc.):425 mq • Negozio merchandising olimpico: 500 mq • Banca: 100 mq • Posta: 75 mq • Centro internet: 200 mq • Caffetteria 100 mq • Media Center: 80 mq • Welcome center per le squadre: 250 mq

OLYMPIC ZONE: • centro Pass per ospiti: 300 mq • Centro di accoglienza: 4000 mq • Mall per trasporti: 10000 mq • Parcheggio: 600 posti auto per Comitati olimpici (NOC)

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Il Villaggio Olimpico di Torino ospiterà inoltre: • servizi ed i comitati per gli attesi 90 NOC • Una camera per il Capo Missione di ogni NOC (9mq) • Camere e bagni per atleti e staff • Uffici per lo staff dei NOC (12 mq) • Meeting Room per i NOC (15 mq) • Strutture mediche per i NOC (10 mq) • Il numero di uffici e sale per lo staff dei NOC s dipenderà dalle dimensioni della Delegazione • Ufficio CIO

Il Villaggio Olimpico di Sestriere Il Villaggio di Sestiere Colle si trova a 2035 mt slm ed è una struttura esistente, costruita e collaudata per le Olimpiadi del 2006 e successivamente riconvertita in ospitalità alberghiera perfettamente strutturata e flessibile categoria a 3 stelle. E’ costituito da 10 edifici per una superficie di 43471 mq ed una dotazione di 900 posti letto. Ad integrazione e servizio e della struttura esistente, debitamente riadattata all’uso di villaggio, con aggiunta di edifici in temporanea dedicati ai servizi atleti accessori, sono legati anche gli edifici a torre adiacenti contigui costituiti dalle due torri Valtour 450 posti letto, la Torre rossa (Aurum Hotel) con 80 camere e 160 posti letto, la Torre Grand Hotel Duchi d’Aosta con 194 camere e 388 posti letto e l’uso di alloggi di prossimità per i restanti necessari 248 posti letto comprensivi di servizio di sicurezza, gestione di tutti i servizi collegati di pulizia, manutenzione, facilty nello standard di villaggio olimpico CIO. Il villaggio diffuso sarà all’interno di un perimetro di sicurezza controllato dal Security Manager e gestito dal Site Manager del Villaggio Olimpico. Complessivamente il Villaggio di Sestriere ospiterà 1696 posti letto con atleti e tecnici con servizi necessari. Sono previsti a Sestriere gli atleti di Sci alpino, biathlon, combinata nordica, fondo e salto.

Il Villaggio Olimpico di Bardonecchia Il Villaggio di Bardonecchia si trova a 1320 mt slm ed è costituito dalla ex Colonia Medail è una struttura esistente del 1939 e completamente ristrutturata già come villaggio olimpico per le Olimpiadi del 2006 e successivamente utilizzata come ospitalità alberghiera classificata a 3 stelle. E’ costituito da 6 edifici per una superficie di 34417 mq ed una dotazione di 986 posti letto. Ad integrazione e servizio e della struttura esistente, debitamente riadattata all’uso di villaggio, con aggiunta di edifici in temporanea dedicati all’ospitalità temporanea a servizi atleti ed accessori, sono legati anche ad ospitalità alberghiera già strutturata ed alloggi di

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prossimità per i restanti necessari 495 posti letto comprensivi di servizio di sicurezza, gestione di tutti i servizi collegati di pulizia, manutenzione, facilty nello standard di villaggio olimpico CIO. Il villaggio diffuso sarà all’interno di un perimetro di sicurezza e servizi controllato dal Security Manager e gestito dal Site Manager del Villaggio Olimpico. Complessivamente il Villaggio Olimpico di Bardonecchia ospiterà 1481 posti letto con atleti e tecnici con servizi necessari. Sono previsti a Bardonecchia gli atleti di Snowboard, Freestyle, Bob, skeleton e slittino.

2. Media Experience

Il fulcro di dell’esperienza dei Media, (IBC ed MPC), sull’esperienza logistica e gestionale dell’evento olimpico del 2006, è collocata nell’edificio del Lingotto Fiere, centro radiotelevisivo Internazionale o IBC

3. Il coinvolgimento della cittadinanza e degli spettatori

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La maggiore garanzia per rinnovare una esperienza indimenticabile e positiva è il coinvolgimento della cittadinanza e degli spettatori in un percorso di partecipazione ed informazione disponibile, accessibile e flessibile. Il programma di coinvolgimento della cittadinanza è determinato anch’esso sui punti della carta olimpica, con un percorso che parte dalle fasi di candidatura fino all’evento ed oltre. Attraverso la struttura organizzativa capillare, un percorso coordinato e partecipato ed il prezioso coinvolgimento dei volontari perfettamente coordinati, (elemento essenziale e determinante del successo organizzativo e gestionale anche della passata edizione 2006), si intende creare uno spirito di appartenenza e di orgoglio mediante un sistema di facilitazione ed accesso preferenziale a cittadini, scuole ed in generale con una sponsorship verso saturazione degli eventi e dello spettacolo. L’entusiasmo è la migliore ricetta per una immagine positiva e gioiosa che trasmetta a chi non ha la fortuna di esserci il desiderio di esserci e di partecipare. Un risultato coinvolgente è anche la possibilità di vedere gli eventi in modo accessibile e semplice, mediante sistemi di aggiornamento e coordinamento (esempio app dedicate o infografiche accattivanti, canali dedicati, utilizzo dei social media) per una agile e facile gestione ed orientamento ad un programma di eventi di interesse. L’informazione, la logistica, l’organizzazione e la sicurezza, insieme alla qualità dell’evento sportivo, sono ingredienti di una esperienza indimenticabile e coinvolgente sia in città che in montagna.

2.4 Livello di accessibilità delle infrastrutture cittadine e regionali ed adeguatezza per ospitare i Giochi Paralimpici

Una Legacy dei Giochi Paralimpici invernali del 2006 che Torino e la Montagna hanno avuto e che su quella base si è successivamente sviluppata al oggi 2018 sull’asse strategico Torino 2030 è il grande livello di adeguamenti di accessibilità logistica e funzionale dei siti olimpici, degli automezzi, delle strutture ricettive e dei Villaggi Olimpici. La volontà di ospitare nuovamente i Giochi Paralimpici Invernali del 2026 è mutuata anche da una condizione di idoneità già presente ed in corso di miglioramento per infrastrutture cittadine e regionali: alcuni esempi sono la completa accessibilità dell’aeroporto di Caselle, l’accessibilità di tutte le venues competitive e di allenamento, l’accessibilità attuale del 90% dei mezzi TPL urbano e del 80% di quello extraurbano, l’accessibilità ferroviaria e logistica. Questo è un perfetto punto di partenza per migliorare ulteriormente e sviluppare il percorso conclusivo di Torino 2030 di con accessibilità completa programmata di tutte le linee infrastrutturali presenti sul territorio urbano e montano oltre che stradale pedonale.

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3. EREDITÀ E SOSTENIBILITÀ DEI GIOCHI

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ato3.1. La visione post-evento della città, delle valli olimpiche e dell’area vasta

Il quadro generale della visione post olimpica è incentrato su diversi assi che intendono utilizzare l’evento olimpico in un quadro di sviluppo e sostenibilità territoriale sull’asse citta e montagna. La precedente eredità materiale, immateriale e gestionale permette di sviluppare la visione post evento e la legacy partendo da un punto privilegiato per migliorare radicalmente il quadro di programmazione tecnica, economica e gestionale del post olimpico applicando: 1) Olimpismo come motore di sviluppo: lo sviluppo dell’interesse alla candidatura ed all’ospitalità dei giochi Olimpici e

Paralimpici Invernali del 2026 è riposto nell’esigenza di continuare il processo di valorizzazione e diffusione delle discipline sportive in maniera diffusa sul territorio, creando attraverso un progetto condiviso e partecipato con territorio (gli abitanti, la scuola, il turismo e le attività produttive e gli stakeholders), le federazioni sportive, il CONI nazionale e regionale, il CIO, per creare un indotto culturale ed economico che crei sostenibilità e supporto alle discipline sportive, alla cultura dello sport e della salute con un legame al territorio ed al presidio dello stesso. Un vero accompagnamento progettato dalla fase di candidatura per creare le condizioni vincolanti contrattuali, organizzative, economiche e gestionali atte a rendere continuativa negli anni post olimpici l’economia dello sport competitivo e non competitivo (olimpico e paralimpico) con l’obiettivo di creare impresa locale, favorire l’inclusione, la partecipazione e la prosperità culturale ed economica nell’area urbana e montana in modo connesso e trasversale. Olimpismo è anche la tutela dell’ambiente e del territorio ed insieme alla Legacy ricevuta dal 2006 deve creare una Legacy futura che tenga conto anche delle sfide già affrontate e della volontà espressa del territorio: in tale direzione si intende rinaturalizzare e compensare parte dei siti che sul piano gestionale a lungo termine non saranno in grado di garantire, se non con impegno economico ed ambientale non sostenibile, la loro valorizzazione come attività continuative. In tale senso la visione post olimpica è volta complessivamente a creare un pensiero collettivo volto a valorizzare l’evento ospitato ed a trarne correttamente i frutti culturali che questa eredità lascerà ai nostri figli valutandone i benefici.

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2) Connessione tra la Città e la Montagna: per supportare uno sviluppo culturale ed economico dell’area metropolitana che si integri ed abbia una distribuzione equa sul territorio nella misura di un asse di sviluppo culturale ed economico che integri nell’economia metropolitana anche i presupposti per la rigenerazione territoriale delle aree montane che sono il presidio e la garanzia della resilienza ai cambiamenti climatici del paese. Il progetto di progressiva rigenerazione e ri abitazione di aree un tempo antropizzate, occupando spazi già edificati ed in abbandono, ri abitazione di luoghi marginali può passare da un progetto strutturale che veda le aree montane come valore di bene comune.

3) Futuro post olimpico ed innovazione: La Torino del futuro dovrà uniformarsi ai principali trend mondiali che sono già da oggi segnati da diverse istituzioni mondiali ed europee. I Giochi Olimpici e Paralimpici invernali del 2026 possono mettere di fronte alla scena internazionale una città ed un territorio nuovo e pronto per le continue sfide del futuro. Le tematiche di amplificazione possono riguardare almeno 3 aspetti:

• L’utilizzo delle auto elettriche con la produzione elettrica da rinnovabile; • La mobilità urbana a guida autonoma; • L’utilizzo dell’innovazione nello sport e nella medicina.

L’utilizzo dell’auto elettrica viene da più parti incoraggiato quale strumento di nuova mobilità urbana e di diminuzione delle emissioni inquinanti di CO2. Si è appena concluso il Festival della Sostenibilità promosso e diffuso da diversi enti tra cui l’Università di Torino e il Politecnico, la vision al 2030 dettata dall’ONU include tra le altre anche ai punti 9 e 13 una nuova vocazione industriale sia per le infrastrutture che le aziende e misure in grado di arginare il cambiamento del clima. La stessa Unione Europea nel 2015 attraverso gli accordi di Parigi (COP 21) stipulati da oltre 195 paesi si è impegnata a diminuire le emissioni, intensificare gli sforzi e la cooperazione in primo luogo tra le diverse città metropolitane europee, e in secondo luogo anche con i paesi meno industrializzati. Gli obiettivi e i nuovi trend economici dovranno seguire un contesto di assoluta sostenibilità da ricercarsi e attuare attraverso un accesso pulito all’energia, nuovi sistemi di automazione e di viaggio.

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Ciò che si intende perseguire per il futuro a livello mondiale è uno scenario di crescita sostenibile confermato dagli accordi di Parigi e che prevede: un cambiamento climatico inferiore ai dati (contenimento dell’aumento della temperatura a 2°C), un accesso universale all’energia e il miglioramento dell’aria attraverso misure in grado di modificare la mobilità urbana e i sistemi di produzione.

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La proposta che viene avanzata fa riferimento alla possibilità di poter offrire una filiera in grado di essere pronta sulla tematica in modo da poter soddisfare la domanda sempre più nascente. Torino ha da sempre una naturale vocazione sull’automotive, il settore coinvolge oggi circa 90.000 addetti, 900 aziende e la componente di mercato innovativo è solamente pari al 20%, con vastissimo margine di crescita. Dal punto di vista infrastrutturale il Torinese è da sempre una filiera integrata verticalmente, di fatto un grande stabilimento in un’area di pochi km quadrati, e ciò costituisce un’importante vantaggio competitivo. Ulteriore conferma della possibilità deriva dal numero di player presenti sul territorio: 14 compagnie automobilistiche cinesi con uffici di R&D, 1000 persone impiegate nel centro Italdesign, la presenza del Centro Ricerche FCA, Comau, Prima Industrie, Pininfarina e molti altri. In un’ottica simile il gruppo multiutility più importante della Città, IREN nel piano industriale al 2022 conferma investimenti sia dal lato corporate per adeguare la propria dotazione mezzi all’elettrico, sia per implementare il numero di colonnine elettriche a disposizione dei privati cittadini. Al momento la carenza di infrastruttura limita l’acquisto di tali tipologie di autovetture, se non per i servizi di car sharing come BlueTorino; ad oggi in città sono presenti 56 postazioni per un totale di 200 punti di ricarica, numero ritenuto troppo basso che si incrementerà di ulteriori 400 postazioni fino al 2022.

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atoIl mu tamen to dello scenario e l’utilizzo delle auto elettriche pone i l problema di come p rodu r re t a l e energia. Il cambiamento delle fonti energetiche in attuazione dell’accordo di P a r i g i t r o v a riscontro il Italia con la Strategia E n e r g e t i c a Nazionale (SEN 2017). Gli o b i e t t i v i risiedono nel: incrementare la c o m p e t i t i v i t à riducendo il margine tra prezzo e c o s t o d e l l ’ e n e r g i a , r e n d e r e maggiormente s o s t e n i b i l i l e f o n t i d i

approvvigionamento e migliorare la flessibilità e la s i c u r e z z a d e l l e r e t i infrastruttural i . L’obiettivo dei prossimi anni sarà quello di limitare l’utilizzo del carbone e arrivare ad una copertura del 28% delle principali fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, idroelettrico e bioenergetico); tali strategie trovano riscontro nel piano industriale di Terna SPA gestore della rete elettrica nazionale. Accanto all’auto elettrica, i giochi Olimpici e Paralimpici del 2026 possono rappresentare una conferma della volontà della Città di Torino di perseguire il tema dell’auto a guida autonoma. Il decreto ministeriale del febbraio 2018 ha autorizzato la sperimentazione delle soluzioni tecnologiche per adeguare la rete infrastrutturale italiana ai nuovi servizi smart e per i veicoli autonomi. In questo contesto la Città di Torino ha da subito approvato un protocollo di Intesa “Torino – Città laboratorio per la guida autonoma e connessa in ambito urbano” che ha l’obiettivo di rafforzare le condizioni inerenti le attività di ricerca, la sperimentazione, il testing e la prototipazione dei veicoli a guida autonoma. Il 30 Marzo 2018, 14 partner istituzionali e aziendali hanno stipulato un patto con l’intento di realizzare la

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prima filiera dell’auto autonoma e connessa. L’esperienza permetterà la sperimentazione in ambito cittadino attraverso aree appositamente individuate. Il report “Autonomous Vehicles Readiness Index” di KPMG di inizio 2018 pone l’attenzione in primis sugli schemi di convenzione (già presenti nel nostro caso), sulle infrastrutture stradali (da migliorare) e di rete mobile (in corso di sviluppo la costruzione della rete di fibra ottica Open fiber in città e l’avvio della sperimentazione del 5G di TIM). L’introduzione dei veicoli autonomi non riguarderà solo il mondo dei trasporti ma gli impatti possono essere diversi, in primis, di business per lo stesso territorio torinese. Lo scenario Olimpico può amplificare tale schema e attrarre nuovi investitori, capitali e aziende nel territorio.

Negli ultimi mesi passi avanti sono stati fatti per creare una squadra di istituzioni e aziende. E’ il caso dei Competence

Center. L’obiettivo del bando creato dal Ministero per lo Sviluppo Economico è creare un ecosistema in grado di discutere e

mettere in atto processi manifatturieri innovativi in grado di rispondere alle esigenze dell’Industria 4.0, avviare progetti per

l’efficientamento energetico e allo sviluppo di nuovi modelli di business sostenibili e innovativi. In questo senso la Città di

Torino con la partnership stipulata tra Politecnico, Università, Unione Industriale e le più importanti aziende automobilistiche

e del settore aerospazio presenti sul territorio è risultata la prima Città che si propone di svolgere la funzione di

preparazione alle nuove sfide dell’industria, studiare e applicare le innovazioni nel settore auto e dell’aerospazio e creare un

incubatore naturale in grado di attrarre nuovi investimenti per il territorio.

Nello stesso senso è da registrare l’iniziativa “Turin City Lab” che candida la città ad essere una delle location europee in

cui testare l’innovazione di frontiera. L’obiettivo sarà quello di attrarre aziende che si occupano di tecnologie particolarmente

innovative e nello stesso tempo collegare l’impatto sociale che tali tecnologie possono avere su tutti i cittadini.

La vision del progetto include la possibilità di creare un laboratorio diffuso in tutta la città per il test di innovazioni in fase di

start-up (droni, auto a guida autonoma, intelligenza artificiale, robotica), ciò potrà attrarre start-up e grandi aziende italiane

ed internazionali sul territorio. Attraverso tali iniziative le esternalità positive riguarderanno, in primis, la crescita economica

della città, i nuovi servizi “smart” per cittadini e turisti con un forte impatto sociale.

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Le Olimpiadi e i Giochi Paralimpici possono essere una straordinaria occasione di innovazione nel settore dello sport e della medicina. Le competizioni sportive sono da sempre un banco di prova, un’opportunità di incrementare e sperimentare nuove tecnologie legate all’healthcare. Le sfide che il settore bioindustriale sono molte: dalle tecniche di 3D fast printing per la creazione di ausili biomedicali immediati, a soluzioni di telemedicina e telemonitoraggio per gli atleti. A tutto ciò si accompagna l’esigenza di sviluppare sistemi avanzati di anti-doping, di diagnostica di eventuali criticità negli atleti; tali fattispecie rappresentano un importante banco di prova per l’intera medicina. Il risultato di una sperimentazione e di un’applicazione focalizzata su atleti e delegazioni olimpiche nel periodo dell’evento può rappresentare una vera svolta verso una massiva diffusione tra i cittadini.

3.2. Eredità strutturale ed infrastrutturale delle Olimpiadi Invernali 2026

Il lascito dei giochi Olimpici e Paralimpici invernali del 2026 riguarderà diversi stakeholders. La Città e le Venues Olimpiche riceveranno in eredità il ripristino e la piena funzionalità strutturale ed infrastrutturale perfettamente accessibile del parco olimpico e delle sia sul piano gestionale immediatamente successivo permetterà, a pieno regime, di affermarsi e ricollocarsi nel quadrante nazionale ed internazionale del circuito sportivo e turistico ricettivo. Per garantire la continuità reale della gestione del Parco Olimpico 2026, strutturale e sportiva, patrimonio di immensa qualità e valore, è prevista la creazione mediante l’introduzione nella Legge dello Stato che sarà promulgata per il finanziamento dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Torino 2026, il “Fondo di Legacy”, ovvero un accantonamento di risparmi economici di gestione di capitali, efficienze amministrative ed assicurative, risparmi legali su contenziosi ed accantonamento parziale sui ribassi d’asta su spese CApex relative alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Torino 2026. Detto “patrimonio” sarà gestito da Fondazione (su modello implementato di Fondazione xx marzo) dedicata costituita da Regione Piemonte,

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Città di Torino, Città Metropolitana, Unione Montana Valli Olimpiche, CONI con delega delle Federazioni Sport Invernali e Paralimpici. Tale Fondo avrà lo scopo di garantire efficienza ed utilizzo secondo lo spirito olimpico ed educativo di tutti i siti olimpici. Il fondo sarà diviso in capitoli con somme a disposizione definite in fase di strutturazione di candidatura riferite e pesate in relazione al criterio di equità ed all’esperienza che verrà capitalizzata da Torino 2006 nella gestione dei siti esistenti. Un capitolo verrà dedicato, sul modello della legge 65/2012, ad opere di manutenzione straordinaria dei siti del Parco Olimpico 2026 fino ad esaurimento. Un capitolo stabilito in fase di progetto di candidatura verrà destinata in modo vincolato alle opere previste di rinaturalizzazione e compensazione dei siti Olimpici come ad esempio rimozione, demolizione, bonifica e rinaturalizzazione dei trampolini K75 e K120 ed opere connesse e del Bob ed opere connesse. , come da progetto negli scenari 1. previo il passaggio del progetto nelle opportune sedi di valutazione ambientale e paesistica e nei gradi di conferenza dei servizi strutturando insieme allo scenario post evento n.1 e n. 2 anche l’opzione a carico di Soggetto Privato a cui affidare la concessione con vincoli per la valorizzazione del sito comprendente la rinaturalizzazione e la valorizzazione eventuale da definire in modo puntuale e specifico con progetto specifico, conferenza dei servizi e percorso formale con gli Enti Competenti. La terza quota parte restante verrà destinata e vincolata alla formazione della struttura operativa di Legacy, formata da competenze in materia di sport e discipline sportive olimpiche, marketing, amministrazione e gestione aziendale di eventi sportivi e di intrattenimento, per pianificare il massimo sfruttamento degli impianti creando le condizioni di attrattività e la formazione di un calendario sportivo competitivi, non competitivi di calendari sportivi, opportunità di formazione tecnica e professionale legata alle discipline olimpiche e legata alle figure operative di alto profilo e non ultimo alla promozione ed il sostegno dei programmi educativi scolastici sportivi Olimpici e Paralimpici su scala nazionale ed internazionale. La Legacy che la Città di Torino e le sue Montagne hanno avuto modo di conoscere e collaudare sono il progetto dell’evento olimpico, la costruzione, la gestione e la manutenzione del Parco Olimpico che oggi è la base di sostenibilità della nostra candidatura. La concertazione tra Enti Locali, Pubblica Amministrazione proprietaria degli impianti e siti Olimpici, affidatari e gestori, ha permesso e permetterà di avere una oculata gestione e manutenzione straordinaria, incluse le azioni di ripristino e rinaturalizzazione dei siti da dismettere o dei luoghi interessati da compensazioni per azioni edificatorie temporanee. In particolare, nel rispetto delle procedure specifiche di legge su proprietà pubblica e nell’interesse ambientale sono già state identificate a Pragelato l’esecuzione del progetto “Natural Terrain”, che prevede la rimozione e rinaturalizzazione dei due

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trampolini K75 e K120 e le strutture tecniche connesse ed il mantenimento e l’uso dei tre trampolini scuola con il supporto della Fondazione Post Olimpica, CONI, FNSI e FNSIP e sport club locali, per la promozione ed il contributo di gestione degli impianti a fini educativi ed inclusivi, quale opportunità di formazione atletica e sportiva su scala territoriale. Il ‘fondo di Legacy’ è volto ad assicurare la stabilità e la post gestione che permette l’avvio di una politica economica con forte moltiplicatore anche su Turismo, residenzialità permanente ed imprenditorialità locale. La strategia dell’ospitalità diffusa definirà una Legacy di un patrimonio edilizio esistente riqualificato energeticamente e funzionalmente con maggiore accessibilità, maggior valore ambientale ed energetico riducendo le emissioni climalteranti ed ottimizzando le risorse fruendo di un modello di certificazione dedicato. Gli assi di mobilità e trasportistici fruiranno di una eredità di riammodernamento, segnaletica e criteri di sicurezza ed accessibilità oltre che al rinnovo tecnologico dei controlli di comunicazione e gestione del traffico e del parco automezzi di fortissima innovazione volto a ridurre e fluidificare tempi di percorrenza ed accessibilità ai siti. Le aree montane riceveranno anche la Legacy delle infrastrutture dati e connessioni che permettendo il superamento del ‘digital divide’ apriranno scenari di impresa e residenzialità diffusa e stabile aumentando il potenziale di rigenerazione del territorio montano generando un valore intrinseco nel presidio della montagna che è un Bene Comune e la custodia delle risorse ambientali che combattono il cambiamento climatico. In generale il territorio olimpico potrà agevolarsi degli investimenti fino a quel punto effettuati e godere per il futuro di infrastrutture rimodernate (di collegamento, sportive, turistiche, ricettive) e tecnologicamente avanzate, un nuovo sistema di mobilità urbana ed una maggiore preparazione per l’accoglimento delle numerose sfide future fin qui delineate. Sul territorio cittadino le strutture quali il Nuovo Villaggio Olimpico e la riqualificazione parziale del vecchio Villaggio Olimpico e delle arcate MOI interessati da appoggio ai Villaggi Media, l’edificio RAI ed in generale gli interventi di rigenerazione urbana di edifici già esistenti e riqualificati anche energeticamente e funzionalmente, allineandosi con il piano strategico 2030, genereranno spazi e servizi funzionalmente differenziali e dedicati alla residenzialità universitaria, al social housing, senor housing, ospitalità alberghiera, spazi di ricerca e sviluppo, spazi polifunzionali, servizi di RSA, studentati, ostelli, servizi dedicati ai quartieri ad aree dedicate ad uso temporaneo collettivo per lo sviluppo di imprenditorialità (giovanile e non giovanile), a spazi per start up di impresa e di reinserimento sociale nel mondo nel lavoro e del volontariato.

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3.3. Eredità immateriale delle Olimpiadi Invernali 2026

Fra i principali benefici immateriali che saranno generati dalla candidatura e dall’organizzazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2026 si includono:

• Ulteriore rafforzamento dell’immagine di Torino, del Piemonte e dell'Italia a livello internazionale, in particolare come sede di eventi di caratura internazionale;

• Benefici educativi / sociali significativi derivanti dal Programma di educazione olimpica che potrebbe essere avviato già a partire dall’anno scolastico 2020/21, attraverso l’elaborazione di un "kit digitale" alle scuole nazionali per promuovere i valori olimpici;

• Miglioramento della comunicazione e della collaborazione tra Enti, Agenzie, Dipartimenti governativi e altre organizzazioni a livello locale, regionale e nazionale;

• Rafforzamento delle connessioni con le principali organizzazioni non governative attive sul territorio; • Conferma e valorizzazione del bacino di volontari che come già è nel presente ma più rafforzato, potrà essere attivato anche

successivamente in occasione di importanti manifestazioni che dovessero aver luogo sul territorio; • Promozione dell’interesse per la pratica sportiva, per ogni fascia di età, secondo una logica di “Sport per tutti”. Particolare

attenzione sarà dedicata allo sviluppo della pratica sportiva per persone con abilità differenziate, al fine di assicurarne una piena inclusione;

• Miglioramento dell’accessibilità e della consapevolezza verso lo sport paralimpico attraverso progetti infrastrutturali e programmi educativi su sala territoriale olimpica;

• Sviluppo di modelli di partecipazione attiva e al coinvolgimento delle comunità locali nella pianificazione e nella riqualificazione delle aree interessate dai Giochi;

• Programma strutturato di booking, gestione e facility dell’ospitalità diffusa come motore portante di una economia diffusa volta a valorizzare gli immobili vuoti o poco sfruttati fornendo al territorio urbano e montano maggiore capacità ricettiva senza consumo di suolo e valorizzando il settore immobiliare e turistico ricettivo ed enogastronomico.

Le Olimpiadi rappresentano una eccellente opportunità di accelerazione delle trasformazioni; l’area del torinese e del Piemonte potrà rivivere la stagione di orgoglio vissuta nel 2006, i cittadini potranno sentirsi maggiormente coinvolti nelle attività della comunità. Sul 76

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piano dell’immagine poi, le potenzialità di un grande evento ricadono sulle connessioni che il nome della città ha con i concetti di Salute, Innovazione, Dinamismo, Sport, ecc… Il lascito olimpico però nel modello che si propone di costruire, non sarà esclusivamente rivolto a tematiche sportive. Una parte dell’eredità immateriale dei giochi Olimpici potrà essere la possibilità, grazie al miglioramento strutturale ed al superamento del digital divide tra città e montagna, di aver impiantato sul territorio aziende ed innovazioni a maggiore impatto tecnologico ed alto moltiplicatore; di aver creato un territorio dinamico e connesso il più possibile fertile alle attività delle aziende presenti e future, un territorio che dopo l’evento possa autopromuoversi quale esempio di volontà e capacità di innovazione dove è possibile investire; in una parola, un territorio in grado di autopromuoversi nel contesto internazionale.

3.4. Sostenibilità dell’evento

La visione di Torino 2026 si incentra…

3.4.a. Sostenibilità sociale: possibili azioni da mettere in atto

3.4.b. Sostenibilità ambientale: possibili azioni da mettere in atto

Al fine di assicurare la realizzazione di un evento che minimizzi l’impatto ambientale attraverso opportune politiche di mitigazione e compensazione, lo strumento alla base del processo decisionale relativo all’identificazione delle azioni e degli interventi che dovranno essere realizzati nell’ambito dei Giochi 2026 sarà la Valutazione Ambientale Strategica (VAS), coerentemente con quanto previsto con la Direttiva Europea 2001/42/CE e il recepimento della stessa a livello nazionale e regionale. Tutto il processo di elaborazione, approvazione, applicazione e monitoraggio della VAS verrà condotto in stretto coordinamento con la Regione Piemonte e con l’ARPAp, secondo tre fasi:

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• VAS ex ante: l’analisi della situazione ambientale delle aree interessate e l’introduzione di obiettivi di sostenibilità, di mitigazione e di compensazione nei vari settori di intervento;

• VAS in itinere: il monitoraggio degli effetti delle azioni intraprese rispetto agli obiettivi individuati nella fase ex ante; • VAS ex post: la valutazione delle ricadute in termini di sostenibilità ambientale a seguito degli interventi realizzati.

La VAS consentirà l'introduzione di requisiti tecnici, procedurali e programmatici, per garantire la sostenibilità dei Giochi. Torino 2026 adotterà un approccio innovativo per gestire e ridurre al minimo l'impatto ambientale complessivo dei Giochi, non limitato alle emissioni di carbonio, ma includendo temi più ampi, come la conservazione dell'acqua e della biodiversità e il ciclo dei materiali e la misura dell’impatto sociale. L’assegnazione dei Giochi 2026 a Torino costituirà l’opportunità, per le varie tematiche che dovranno essere affrontate, per avviare un coordinamento di sostenibilità a diverse scale che crei, anche sulla scorta delle New Norm 2020 del CIO ed ai protocolli di intesa internazionali, un modello di evento a basso impatto ambientale. L’introduzione dei criteri di sostenibilità prevede l’analisi relativa alla pianificazione dell’evento Olimpico, alla pianificazione delle opere strutturali ed infrastrutturali su cui intervenire nel pre e nel post olimpico (esempio rinaturalizzazioni di aree) :

PIANIFICAZIONE progetti ispirati a criteri di sostenibilità e di rendicontazione ambientale delle attività svolte, quali:

• Rapporto di sostenibilità ambientale. • Compensazione ambientale per l’eventuale uso del suolo ed eventuale perdita di biodiversità derivante da modifiche o

nuove strutture ed infrastrutture realizzate in funzione dei Giochi. • Compensazione per le emissioni di anidride carbonica derivanti dalla progettazione, gestione e dismissione dell’evento. • Politiche di acquisti verdi (linee guida per tutti i fornitori e i licenziatari, che fissino una serie di requisiti minimi da rispettare

nei processi di approvvigionamento, produzione, imballaggio, distribuzione e trasporto dei prodotti). • Pratiche di riduzione alla fonte dei rifiuti (es. riduzione o eliminazione del packaging, somministrazione di bevande sfuse, ecc.)

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• Riuso a fine evento di tutti i materiali e prodotti recuperabili • Modelli di partecipazione e informazione innovativi, attraverso l’utilizzo di un portale dedicato allo scopo di diffondere

l’informazione in modo strutturato e facilmente aggiornabile, e costituendo appositi sedi di confronto permanente con i soggetti portatori di interessi e istanze ambientali, quali la Consulta permanente Ambientale.

• Progettazione e gestione sostenibile degli edifici permanenti e temporanei • Lo standard ISO 20121 • I protocolli di Leadership in Energy and Environmental Design (LEED®), sviluppati dal Green Building Council, per nuove

costruzioni e / o per il rinnovamento e il restauro di edifici esistenti • Il protocollo EnvisionTM per le nuove infrastrutture, sviluppato dall'Istituto per le infrastrutture sostenibili e dall'università di

Harvard • Le Linee Guida per gli Edifici Temporanei sviluppati dal Politecnico di Milano, a nome del Ministero dell'Ambiente, per l'Expo

Milano 2015 • La certificazione energetica su protocollo di certificazione dell’Agenzia Casa Clima per il retrofit (Casa Clima R) o energetico di

Casa Clima Gold per sistemi edificio impianto • Le Linee guida per il Reporting di Sostenibilità della Global Reporting Initiative (GRI-G4) • Ipotesi di formazione di un protocollo dedicati sulla linea guida della Norma Svizzera 640 610b che regola l’Accompagnamento

ambientale della fase di realizzazione e la supervisione ambientale dei lavori e si applica a “tutti i processi di costruzione che abbiano un impatto significativo sull’ambiente”, tipicamente relativi a progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale. La norma definisce il quadro delle responsabilità e delle azioni necessarie al controllo sistematico dei lavori e della messa in opera delle misure di protezione dell’ambiente e del monitoraggio a lungo termine successivo, quando necessario; estende la sua validità anche alla fase di formazione dei capitolati e dei computi metrici, assumendone la importanza al fine della effettività delle misure di compatibilità ambientale e dà indicazioni sulla gestione delle non conformità lungo tutto il processo.

I requisiti relativi ai Giochi includeranno anche le norme sulla prevenzione degli incendi, la sicurezza sul lavoro, i protocolli di emergenza e la necessità di ispezioni e audit ambientali e di sicurezza per prevenire i rischi durante la costruzione, in linea con la normativa europea e italiana.

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Questi programmi di audit sono stati implementati con successo durante i cantieri dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 e successivi eventi di portata internazionale, dando luogo a una valutazione sistematica e ben documentata della sicurezza e della gestione ambientale per tutte le attività di costruzione, con conseguente riduzione dell'indicatore "infortuni / lavoratori per ore lavorate". Tutti i bandi di gara e i contratti di costruzione richiederanno il rispetto di questi criteri.

Da completare con il supporto di ARPA e/o Dir. Ambiente Comune di Torino

3.5. Eredità per il movimento olimpico e paralimpico

Il tema dello sport paralimpico, indubbiamente e fortunatamente sempre più attraente per il grande pubblico, spettacolare e di livello prestazionale elevatissimo, è un pilastro dell’olimpismo importantissimo che funge da ‘acceleratore sociale’ della trasformazione materiale ed immateriale rispetto alla fase pre olimpica. Affrontare le Paralimpiadi significa riprogettare molto spesso completamente un luogo per renderlo accessibile ma anche crescere umanamente con spirito inclusivo e partecipativo. Torino e le Valli olimpiche dal 2006 hanno subito già questa accelerazione che, come il movimento strepitosolo del Volontariato vivo ed operativo ancora oggi, ha continuato ed implementato la cultura dell’accessibilità non solo in città ma anche nei siti montani. L’esperienza vissuta ed il programma di chiusura del processo si può descrivere anche in modo puntuale:

-accrescimento percezione esigenze disabili

-miglioramento accessibilità dei mezzi di trasporto, degli aeroporti, selle stazioni ferroviarie, metro e bus, delle strutture ricettive, delle strutture di ristorazione, delle strutture sportive (sia con finzione diretta che come pubblico), dei parcheggi

-nuovo filone legato al turismo ed allo sport accessibile, che ha un grande trend positivo-integrazione sociale attraverso lo sport

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-associazionismo a livello locale in crescita

In tale senso il movimento Paralimpico ha creato le condizioni già esistenti di una Legacy legata a sport accessibile e ben consolidata sul territorio Torinese ed olimpico Piemontese

4. GAMES DELIVERY

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ato1. Esperienza nell’organizzare grandi eventi internazionali

Torino costituisce un punto di riferimento a livello mondiale nell’organizzazione di importanti competizioni sportive internazionali, che ha trovato il proprio climax con l’ospitalità dei XX Giochi Olimpici Invernali del 2006.

Tale evento ha anche rappresentato l’abbrivio per una strategia di attrazione di altri eventi internazionali, fra i quali si possono annoverare:

località disciplina Sesso evento data livello

cesana slittino M/F 18/11/06 world cup

cesana slittino M/F 19/11/06 world cup

cesana biathlon M/F 13/01/07 european cup

bardonecchia sci alpino M gs 18/01/07 winter universiade

pragelato salto M nh 18/01/07 winter universiade

pragelato fondo M 10k free 18/01/07 winter universiade

pragelato fondo F 5k free 18/01/07 winter universiade

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bardonecchia sci alpino F gs 19/01/07 winter universiade

pragelato salto M nh 19/01/07 winter universiade

pragelato salto M nh team 19/01/07 winter universiade

pragelato combinata nordica M gundersen 19/01/07 winter universiade

cesana biathlon M/F 20 k 19/01/07 winter universiade

bardonecchia sci alpino M sl 20/01/07 winter universiade

pragelato fondo M/F sprint 20/01/07 winter universiade

bardonecchia sci alpino F sl 21/01/07 winter universiade

pragelato combinata nordica M team 21/01/07 winter universiade

cesana biathlon M/F 15 k free 21/01/07 winter universiade

cesana biathlon M/F mass start 21/01/07 winter universiade

pragelato salto M nh 22/01/07 winter universiade

pragelato fondo M/F relay 22/01/07 winter universiade

cesana biathlon M/F relay 22/01/07 winter universiade

bardonecchia sci alpino M sg 23/01/07 winter universiade

pragelato combinata nordica M sprint 23/01/07 winter universiade

bardonecchia sci alpino F sg 24/01/07 winter universiade

pragelato fondo F 10k pursuit 24/01/07 winter universiade

pragelato fondo M 15k pursuit 24/01/07 winter universiade

cesana biathlon M/F relay 24/01/07 winter universiade

cesana biathlon M/F pursuit 24/01/07 winter universiade

bardonecchia snowboard M/F sbx 25/01/07 winter universiade

bardonecchia snowboard M/F gs 26/01/07 winter universiade

san sicario sci alpino F sg 26/01/07 world cup

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pragelato fondo F 15 k free 26/01/07 winter universiade

pragelato fondo M 30k free 26/01/07 winter universiade

bardonecchia snowboard M/F hp 27/01/07 winter universiade

san sicario sci alpino F dh 27/01/07 world cup

san sicario sci alpino F sg 28/01/07 world cup

bardonecchia snowboard M/F pgs 02/02/07 world cup

bardonecchia snowboard M/F hp 03/02/07 world cup

pragelato salto M lh 03/02/07 continental cup

pragelato salto M lh 04/02/07 continental cup

cesana skeleton M/F 09/02/07 world cup

cesana bob M/F 10/02/07 world cup

cesana slittino M/F 12/01/08 european championship

cesana bob M/F 17/01/08 world cup

cesana skeleton M/F 18/01/08 world cup

bardonecchia snowboard M/F hp 27/01/08 world cup

sestriere sci alpino F dh 09/02/08 world cup

sestriere sci alpino F sg 10/02/08 world cup

sestriere sci alpino disabili F/M sg 07/03/08 campionati italiani

cesana biathlon M/F 07/03/08 europa cup

sestriere sci alpino disabili F/M gs 08/03/08 campionati italiani

sestriere sci alpino disabili F/M sl 09/03/08 campionati italiani

pragelato salto M lh 12/12/08 world cup

pragelato salto M lh 13/12/08 world cup

pragelato salto M lh 14/12/08 world cup

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cesana slittino M/F 09/01/09 world cup

sestriere sci alpino M sg 21/01/09 world cup

sestriere sci alpino disabili M/F dh 21/01/09 world cup

sestriere sci alpino M gs 22/01/09 world cup

sestriere sci alpino disabili M/F sc 22/01/09 world cup

sestriere sci alpino M sc 23/01/09 world cup

sestriere sci alpino disabili M/F sg 23/01/09 world cup

cesana bob M/F 23/01/09 intercontinental cup

sestriere sci alpino disabili M/F sg 24/01/09 world cup

cesana skeleton M/F 24/01/09 intercontinental cup

bardonecchia snowboard M/F hp 07/02/09 world cup

pragelato salto M lh 15/03/09 continental cup

pragelato salto M lh 16/03/09 continental cup

cesana bob M/F 13/01/10 europa cup

cesana skeleton M/F 14/01/10 europa cup

sestriere sci alpino disabili F/M dh 20/01/10 world cup

sestriere sci alpino disabili F/M sg 21/01/10 world cup

sestriere sci alpino disabili F/M sc 22/01/10 world cup

sestriere sci alpino disabili F/M sg 23/01/10 world cup

cesana slittino M/F 29/01/10 world cup

sestriere sci alpino disabili M/F dh 20/03/10 world cup

sestriere sci alpino disabili M/F sc 21/03/10 world cup

sestriere sci alpino disabili M/F sg 22/03/10 world cup

sestriere sci alpino disabili M/F sg 23/03/10 world cup

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sestriere sci alpino disabili M/F dh 16/01/11 world championship

sestriere sci alpino disabili M/F sg 18/01/11 world championship

sestriere sci alpino disabili M/F sg 19/01/11 world championship

sestriere sci alpino disabili M/F sl 20/01/11 world championship

sestriere sci alpino disabili F gs 22/01/11 world championship

sestriere sci alpino disabili M gs 23/01/11 world championship

cesana slittino M/F team 27/01/11 FIL team relay

cesana slittino M/F team 28/01/11 FIL team relay

cesana slittino M/F 28/01/11 world championship

cesana bob M/F 04/02/11 world cup

cesana skeleton M/F 05/02/11 world cup

cesana bob M/F 06/02/11 world cup

bardonecchia snowboard M/F hp 01/03/11 world cup

bardonecchia snowboard M/F ss 02/03/11 world cup

sestriere sci alpino disabili M/F gs 10/01/12 europa cup

sestriere sci alpino disabili M/F gs 11/01/12 europa cup

sestriere sci alpino disabili M/F sl 12/01/12 europa cup

sestriere sci alpino disabili M/F sl 13/01/12 europa cup

sestriere sci alpino disabili M/F gs 08/01/13 world cup

sestriere sci alpino disabili M/F gs 09/01/13 world cup

sestriere sci alpino disabili M/F sl 10/01/13 world cup

sestriere sci alpino disabili M/F sl 11/01/13 world cup

sestriere sci alpino F gs 28/01/16 europa cup

sestriere sci alpino F sl 29/01/16 europa cup

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atoDA COMPLETARE CON GLI EVENTI OSPITATI DA TORINO A PARTIRE DAL 2006, ESTENDENDO L’ANALISI AD ALTRE PROVINCE PIEMONTESI, SE RILEVANTI

2. Accessibilità e piano trasporti

Il piano di mobilità previsto per l’evento Olimpico è una evoluzione migliorativa infrastrutturale logistica e flottistica del piano di mobilità utilizzato nel 2006. La mobilità della città di Torino e della sua Area Metropolitana prevista al 2026, si basa su un sistema gerarchico definito da: Sistema ferroviario metropolitano potenziato mediante la realizzazione del “quadruplicamento in asse e sul quale è posto in esercizio un Servizio Ferroviario Metropolitano costituito da 4 linee “passanti” che connettono le direttrici ed i centri della conurbazione fra loro e con Torino

sestriere sci alpino F gs 10/12/16 world cup

sestriere sci alpino F sl 11/12/16 world cup

bardonecchia free style skiing M/F sx 01/02/17 europa cup

bardonecchia free style skiing M/F sx 02/02/17 europa cup

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Sistema di metropolitana costituito dalla linea 1 Collegno – Lingotto, con futuro prolungamento al 2024 Piazza Bengasi (zona sud) e a Rivoli e Cascine Vica (zona ovest), Linea 2 in progetto ed in costruzione al 2026 da a di cui tronco di scambio Rebaudengo (SFM con Manifattura tabacchi / Villaggio Olimpico) Linea tranviaria 4 come collegamento di forza tranviario sull’asse nord-sud; Sistema tranviario posto a operare sulle ulteriori direttrici forti di mobilità. Rete di linee autobus con funzione di intergazione e di adduzione nei confronti del sistema a impianti fisso (al 2026 in previsione n. x a gas metano, 20 autobus elettrici, n. x come?)

l piano strategico trasportistico in connessione con le Venues competitive e non competitive I collegamenti legati all’area Torinese olimpica e le sue valli sono in grado già oggi di garantire una connessione ed una accessibilità di livello internazionale. La mobilità durante l’evento olimpico si incentrerà come obiettivo principalmente sul trasporto pubblico locale ed extraurbano che assumerà un ruolo primario sia all'interno dell'area urbana per il raggiungimento ed il servizio ai siti olimpici che per i trasferimenti e la gestione della mobilità tra area urbana ed i siti olimpici montani. Il Piano di mobilità integrata proposto, sul modello migliorato dell’esperienza olimpica del 2006, prevederà l’utilizzo di mezzi a minore impatto ambientale ed il ripristino per il periodo di servizio Olimpico due tratte di A/V per una connessione più rapida sul tratto Torino-valli olimpiche. Il trasporto locale dedicato conterà anche sulle valli olimpiche di mezzi di trasporto completamente accessibili.

2.1. Aeroporti

Il sistema aeroportuale diretto al servizio della città di Torino è composto dell’Aeroporto internazionale Sandro Pertini di Torino Caselle, completamente accessibile alla disabilità e distante 15 km dal centro città e connesso stabilmente con servizi bus navetta e servizio ferroviario diretto (15 minuti di viaggio), connesso con le stazioni ferroviarie e con la linea di servizio metropolitano e TPL. L’Aeroporto ha registrato nel 2017 un flusso di oltre 7,5 mln di passeggeri, confermandosi pienamente in grado di soddisfare i requisiti di traffico aeroportuale e passeggeri potenzialmente previsto nel periodo Olimpico. (dati vari)

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A servizio dell’areale di influenza aeroportuale vi è anche Milano Malpensa (distante 140 km), struttura collegata direttamente con Torino tramite servizi bus-navetta (2 ore di viaggio, partenze ogni ora dal Terminal 1 e dal Terminal 2). I Terminal bus di interesse sono situati a Torino Nord in Corso Giulio Cesare in prossimità della stazione ferroviaria Stura e in centro in Corso Bolzano fronte Stazione Porta Susa. Alternativamente è possibile raggiungere la stazione di Milano Centrale tramite il servizio ferroviario Malpensa Express (durata del trasferimento pari a 58 min dal Terminal 2 e 52 min dal Terminal 1, frequenza treni ogni 30 minuti) e da qui usufruire della linea A/V che collega Milano-Torino (50 minuti di viaggio, frequenza media treni ogni ora). In aggiunta, si inserisce l’aeroporto Cuneo di Levaldigi (CN), distante 76 km, quale Hub di smistamento e scambio per i voli privati executive e per lo sosta dei velivoli. Il collegamento con Torino è garantito tramite servizio bus-navetta (1 ora di viaggio, partenze ogni ora) o usufruendo del medesimo servizio fino alla stazione ferroviaria di Fossano (CN) (durata trasferimento 15 min, frequenza ogni 30 minuti), dove è possibile raggiungere Torino – Stazione Porta Nuova con il servizio ferroviario di Stato (1 ora di viaggio, frequenza treni circa ogni 45 minuti). La tabella che segue mostra i dati 201x relativi ai voli diretti che collegano i 2 aeroporti alle principali destinazioni internazionali su base settimanale:

Da completare con i dati che saranno trasmessi da SAGAT S.p.A. e da SEA Aeroporti

2.2. Ferrovie

Rispetto alla precedente edizione dei Giochi del 2006, il traffico ferroviario su Torino ha subito una trasformazione radicale, grazie al pieno avvio a regime del servizio di A/V che congiunge la città di Torino alle principali destinazioni italiane e che la rende pienamente accessibile.

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Torino dispone di collegamenti sia nazionali con Milano-Venezia-Roma-Napoli e Salerno per mezzo di linee A/V dalle stazioni ferroviarie di Porta Susa e Porta Nuova sia collegamenti internazionali dalla Stazione Porta Susa con Lione e Parigi tramite i treni TGV. Il servizio ferroviario di Stato Trenitalia garantisce, inoltre, il collegamento regionale e nazionale con le stazioni di Porta Susa, Porta Nuova e Torino Lingotto.

DESCRIVERE STRUTTURA DELLE PRINCIPALI STAZIONI A SERVIZIO DELLA CITTA’ E DELLE PRINCIPALI LINEE FERROVIARIE ANCHE INTERNAZIONALI

La città di Torino dispone attualmente di un Servizio Ferroviario Metropolitano con 8 linee attive con 93 stazioni servite e treni di collegamento diretto alle aree montane (Oulx, Bardonecchia, Pinerolo), con 4 linee “passanti” che connettono le direttrici e i centri della conurbazione fra loro e con Torino. In media, è previsto un passaggio medio durante le ore di punta ogni 30 minuti su ogni linea e ogni 8 minuti per la tratta Stura-Lingotto. Entro il 2026 si potrà usufruire del completamento del sistema con l’interconnessione del SFM A (Torino – Caselle – Ceres), la realizzazione del SFM 5 (Orbassano – Torino) e l’apertura delle stazioni di Dora e Zappata. La linea SFM Torino/Aeroporto/Ceres offrirà il collegamento diretto tra l’aeroporto di Caselle/centro città/stazione Lingotto, ex villaggio olimpico/Oval/Palavela, con 2/3 trani all’ora. Con la realizzazione di nuovi collegamenti ferroviari nel nodo di Torino è migliorato il sistema complessivo del trasporto pubblico all'interno dell'area urbana e delle zone limitrofe, favorendo collegamenti più frequenti e maggiore integrazione con gli altri mezzi di trasporto (bus, tram, metro). Le linee sfmA Torino - Aeroporto - Ceres e sfm1 Pont - Rivarolo - Chieri sono le linee delle ferrovie di GTT. Le due linee si sviluppano su 79 Km di rete propria: 41 Km la sfmA e 38 Km la sfm1 (quest'ultima effettua servizio su ulteriori 35 Km di infrastruttura RFI con 7 stazioni, tratta Settimo-Torino-Chieri). Il servizio è gestito con 40 treni e raggiunge 33 Comuni con 5,6 milioni di clienti in 1 anno e 12.000 al giorno. La ferrovia sfmA Torino - Aeroporto - Ceres collega in modo semplice e veloce la città con l'Aeroporto Internazionale di Caselle con la stazione cittadina di Dora. In futuro sarà realizzato il collegamento col passante ferroviario grazie al quale sarà possibile raggiungere le stazioni di Torino Porta Susa e Torino Lingotto.Sulla rete GTT sono in servizio i nuovi Treni Trasporto Regionale dotati dei più moderni standard di sicurezza e delle più innovative soluzioni per il comfort di pendolari e turisti.

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Da completare con il sistema ferroviario per l’accessibilità alle località montane (Linea internazionale Torino-Modane-Lione)

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2.3. Strade e autostrade

Le principali infrastrutture stradali di cui dispone Torino sono costituite dal sistema tangenziale che circonda la parte piana di Torino, da cui diparte direttamente la viabilità principale d’ingresso e di attraversamento della città. La viabilità stradale in città consente con i suoi ampi viali alberati dotati di corsie riservate (Olympic Lines) di raggiungere agevolmente i siti olimpici anche durante le ore di traffico intenso.

Conseguentemente ai lavori effettuati in occasione dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 le località del Comprensorio sono facilmente raggiungibili con l’autostrada da Torino 80 km, da Milano 215 km e dai relativi aeroporti internazionali (Torino Caselle 85 km e Milano Malpensa 196 km). Il collegamento con i Comuni montani della Val di Susa è garantito dall’autostrada del Frejus A32 Torino-Bardonecchia. Lo svincolo di Oulx permette di raggiungere tramite la SS 24 i Comuni di Sauze d’Oulx, Cesana Torinese e San Sicario. Da qui diparte la SP 23 che collega i Comuni della Val Chisone (Sestriere e Pragelato). In alternativa, gli stessi Comuni sono raggiungibili da Torino tramite l’Autostrada A55 Torino-Pinerolo in collegamento con le SP 23 e SP 161 (collegamento con Torre Pellice). Dalla SP 23 diparte la SP 169 che permette il collegamento con Prali.

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2.4. Il trasporto pubblico locale

Il trasporto urbano e suburbano di GTT – Gruppo Torinese Trasporti viene utilizzato ogni giorno da oltre 640.000 persone. Serve la città di Torino e i comuni della prima cintura, quali Alpignano, Beinasco, Borgaretto, Borgaro, Cambiano, Candiolo, Chieri, Collegno, Druento, Grugliasco, Leinì, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pecetto, Pianezza, Pino, Revigliasco, Rivalta, Rivoli, San Mauro, Santena, Settimo, Trofarello, Venaria, Vinovo.

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Torino dispone, inoltre, della prima metropolitana automatica d'Italia: si tratta di veicoli leggeri, frequenti e senza conducente, studiati per ridurre al minimo i tempi d'attesa e adattare il servizio alle esigenze delle diverse fasce orarie. La metropolitana di Torino è la prima in Italia ad adottare il sistema VAL, Veicolo Automatico Leggero. È stato progettato in modo da garantire la massima sicurezza attraverso un sistema di Controllo Automatico dei Treni (ATC) progettato specificamente per questo tipo di veicoli. Questo sistema beneficia delle caratteristiche più avanzate nel settore:

• assenza di personale fisso sui treni e in stazione che permette un esercizio ad automazione integrale; • elevata capacità di gestione dei guasti; • telesorveglianza e telemisurazione del servizio (treni, impianti di linea e di stazione); • protezione dei treni contro il rischio di collisioni, eccesso di velocità, ecc., fornita dalla funzione ATP (protezione automatica dei

treni). Il percorso della prima metropolitana automatica d’Italia collegherà Cascine Vica (area ovest di Torino che intercetta le provenienze dalla Val di Susa) e Piazza Bengasi (area sud che intercetta le provenienze da Sud) al centro di Torino e alle stazioni ferroviarie di Porta Susa, Porta Nuova e Lingotto, per una lunghezza totale di 18,8 km che interessa 27 stazioni in totale. Una metropolitana veloce e integrata. Veloce, perché il tempo medio di percorrenza tra una fermata e l’altra è di appena 60 secondi e da Fermi a Lingotto impiega poco più di 20 minuti. Integrata, perché a una distanza a piedi di pochi minuti, si trovano le fermate di molte linee di superficie facenti parte di una rete di superficie che verrà integrata anche con un aumento di veicoli a trazione elettrica in previsione di un’ottimizzazione complessiva della rete di trasporto.

I parcheggi di interscambio Fermi (riservato agli abbonati alla rete urbana), a Collegno, Venchi Unica e Nizza a Torino, consentono l’utilizzo dalla metro a chi a Torino arriva dalle valli montane, dalla tangenziale ovest e dalla collina torinese, garantendo un collegamento con il cuore della città in poco più di 10 minuti. E' presente anche un parcheggio, non gestito da GTT, all'interno di Lingotto Fiere, con più di 3.300 posti auto. Inoltre, per la stazione Porta Susa, è possibile lasciare l’auto al parcheggio Palagiustizia e proseguire il viaggio in metropolitana (uscita parcheggio su lato via Cavalli e ingresso stazione in corso Inghilterra davanti alla sede della Provincia di Torino).

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Il sistema di trasporto urbano e suburbano GTT dispone di un’ampia rete di linee autobus di attraversamento extraurbane (80 linee) e di distribuzione cittadina (90 linee) e di un sistema tranviario con 7 linee (3-4-9-10-13-15-16) per un totale di 200 km di rete, di cui la linea tram 4 è pensata come “linea metropolitana di superficie” che attraversa la città da nord a sud con uno sviluppo di 18 km e passaggi ogni 4-5 minuti nelle ore di punta. La stessa linea collega le stazioni ferroviarie di Porta Nuova e Porta Susa con piazza d’Armi, dove è ubicato lo Stadio Olimpico e il Pala Alpitour, insieme al parcheggio d’interscambio di Piazza Caio Mario, dove è ubicata anche un’area camper. In generale, il sistema tranviario verrà potenziato sia attraverso il rinnovo di 70 motrici tranviarie ad alta capacità ed il ripristino dell’esercizio tranviario della linea 10 sulla tratta Corso Settembrini – Via Massari sia attraverso la razionalizzazione e l’ottimizzazione delle frequenze di passaggio delle linee di forza più utilizzate.

Inoltre, la città dispone di un sistema navette denominate Star gestite con silenziosi minibus elettrici a basso impatto ambientale, che attraversano il centro storico e si collegano ai parcheggi a corona dell’area dal lunedì al venerdì dalle ore 7,00 alle ore 19,30 con una frequenza di 10 minuti.

La viabilità dei trasporti risulta essere più efficiente grazie al sistema viario a corsie riservate al traporto pubblico lungo gli assi stradali principali della città a traffico intenso durante le ore di punta ed al progetto di priorità semaforica sul TPL.

Particolarmente efficiente risulta essere il sistema di mobilità condiviso: Torino dispone di un sistema di piste ciclabili che si estende per più di 200 km in città e la maggior parte costituiscono le direttrici e le circolari principali. Inoltre, i cittadini dispongono di servizi pubblici o privati di car e bike sharing supportati da apposite App su Smartphone per agevolare e rendere comodamente accessibile a tutti la fruizione del servizio. Il concetto di “proprietà” viene sostituito con quello di “utilizzo” del veicolo e i principali servizi presenti a Torino che seguono questa filosofia sono riassunti nel seguente elenco non esaustivo:

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ato• car sharing:

- Enjoy. Servizio car sharing di Eni per auto e scooter. A Torino sono disponibili 300 autovetture individuabili per strada e prenotabili tramite web o app. Il sistema "free floating" permette di lasciare l'auto in qualunque parcheggio pubblico consentito entro l'area operativa di circa 45 km quadrati. - Car2go. Automobili smart. A Torino sono disponibili più di 300 Smart fortwo e 150 Smart forfour, caratterizzate dai colori bianco e blu. E’ possibile individuare l'auto per strada o prenotarla attraverso l'app, direttamente dal proprio smartphone. Il sistema "free floating" consente di parcheggiare l'auto in qualunque parcheggio pubblico entro l’area operativa di 53 km. - BlueTorino. Nuovo servizio di car sharing 100% elettrico che predispone di 320 autovetture elettriche, 170 stazioni con 560 colonnine di ricarica. Le Bluecar utilizzano batterie LMP (Litio-Metallo-Polimeri), riciclabili al 100% e realizzate con materiali non inquinanti a impatto zero. A Torino sono attive 55 stazioni di ricarica e 120 automobili. Le colonnine di ricarica sono aperte non solo a chi utilizza il servizio, ma anche a chi possiede un’auto elettrica. Le Bluecar si possono localizzare e prenotare online fino a mezz'ora prima dell'effettivo utilizzo, attraverso il sito o la relativa app. E' possibile restituire l’auto in qualunque area parcheggio BlueTorino prenotando il posto fino ad 1 ora e mezzo prima dell'arrivo.

• bike sharing: - ToBike. Pensato per gli spostamenti brevi, con 193 stazioni con in media 15 bici a disposizione (circa 2000 bici in totale). La

localizzazione delle stazioni bici si possono consultare sul sito o sull’apposita app tramite smartphone e le bici sono sbloccabili con abbonamento personale.

- Obike, Ofo,Mobike. Bike-sharing senza stazioni a flusso libero che dispone di circa 10 000 bici. L’app, scaricabile comodamente sul proprio smartphone, consente agli utenti di individuare e noleggiare le biciclette utilizzando una tecnologia del tutto innovativa. Grazie al sistema free floating, dopo l’utilizzo le biciclette possono essere lasciate in qualsiasi luogo pubblico adibito a parcheggio biciclette e bloccate manualmente, senza creare ostacolo al flusso del traffico e dei cittadini che si muovono a piedi.

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ato2.5. Infrastrutture di trasporto da realizzare o riqualificare

Gli interventi infrastrutturali già programmati o in corso di attuazione da parte di vari Enti o Società, insieme alla proposta di gestione dei flussi di mobilità pubblica e privata, devono perseguire una mobilità sostenibile nelle tre fasi:

1. Prima dei Giochi Olimpici, tramite una gestione coordinata dei vari cantieri sulla rete stradale urbana; 2. Durante I Giochi Olimpici, tramite una gestione efficiente sia dei servizi di trasporto della “Famiglia Olimpica” sia dei servizi

per gli spettatori che devono essere compatibili e integrati con la mobilità urbana quotidiana; 3. Dopo I Giochi Olimpici, per consentire un miglioramento complessivo della mobilità in area urbana.

Gli indirizzi e le strategie generali per far fronte alla mobilità olimpica sono le seguenti:

• il trasporto pubblico collettivo deve assumere un ruolo primario per la mobilità non solo all’interno dell’area urbana e negli intorni dei siti olimpici, ma anche per I movimenti tra l’area urbana e I siti olimpici montani;

• la tariffazione integrata fra trasporto pubblivo urbano-suburbano-extraurbano e trasporto ferroviario deve essere incentivata al fine di favorire una mobilità sostenibile;

• il trasporto autoveicolare private degli spettatori provenienti da fuori città deve essere prevalentemente indirizzato verso i parcheggi d’interscambio (park&ride), ove transitano I mezzi di trasporto pubblico diretti ai siti olimpici urbani;

• il trasporto privato degli spettatori con bus provenienti da fuori città deve essere indirizzato nelle vicinanze dei siti di gara in aree provvisoriamente destinate alla sosta bus entro un raggio di circa 600-800 metri di distanza (percorrenza pedonale);

• individuare la rete viaria principale urbana sulla quale indicare sia gli itinerari esclusivi per la Famiglia Olimpica sia quelli dedicati alla mobilità degli spettatori e altri fruitori dell’evento olimpico;

• la mobilità pubblica, private e pedonale nell’intorno dei siti olimpici urbani (gestione operative dei siti olimpici) deve essere in accordo con gli indirizzi della Prefettura per i problemi di sicurezza ed in accordo con la Città di Torino e con le Società che gestiscono il trasporto pubblico;

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• la pianificazione e gestione della mobilità olimpica pubblica e privata deve essere simulata preventivamente, coordinata e controllata “on line” tramite un Centro Operativo della Mobilità Olimpica, che ha il compito di gestire la mobilità in condizioni operative normali e di emergenza, monitorare lo stato del traffico, gestire i mezzi per il trasporto della Famiglia Olimpica e degli spettatori.

La mobilità prevista al 2026 anche in virtù dell’evento olimpico, definita come strategica alla funzionalità per gli spostamenti della Famiglia Olimpica, degli spettatori e della città, prevede la realizzazione di un tronco iniziale metropolitano di raccordo tra il sito del nuovo Villaggio Olimpico (Manifattura Tabacchi) e lo snodo della rete ferroviaria Metropolitana Rebaudengo, permettendo una agile interconnessione urbana ed extra urbana con stazioni, aeroporto ed 11 parcheggi di interscambio situati sull’anello periferico dell’area urbana. Il gestore del trasporto pubblico cittadino GTT, come già accadde durante le Olimpiadi Invernali nel 2006, potrà gestire direttamente e come main-contractor l’intero trasporto Olimpico, articolato in servizi “navetta” a collegamento, sia in città sia in montagna, dei villaggi olimpici, dei siti di gara e dell’aeroporto internazionale di Torino Caselle e dedicato alla “Famiglia Olimpica” (atleti, media, staff, volontari, spettatori in montagna).

Per gli spostamenti della Famiglia Olimpica, saranno individuati itinerari specifici, prevalentemente su corsie e/o vie riservate al trasporto pubblico, in particolare si valuteranno:

• percorsi dedicati al raggiungimento della Medal Plaza • percorsi dedicati agli spostamenti dai villaggi olimpici e dai villaggi edia ai siti urbani di gare e allenamento; • percorsi dedicati agli spostamenti dal villaggio olimpico e dai villaggi media ai siti montani di gara e allenamento.

Per consentire l’accesso ai siti di gara agli spettatori provenienti da fuori città, sarà attivato un sistema di parcheggi di interscambio (park & ride) facilmente accessibili dal sistema tangenziale e con un’interconnessione con il sistema del trasporto pubblico esistente, che sarà potenziata per limitare l’incremento di traffico indotto dall’Evento Olimpico e non interferirà eccessivamente con il traffico cittadino. Alcuni sono già strutturati, altri potranno essere allestiti per l’evento in posizioni periferiche e collegati con navette speciali ai siti di gara, come già sperimentato per Torino 2006:

• parcheggi d’interscambio capolinea metro 1 (Cascine Vica, Fermi, Venchi Unica, Lingotto Fiere, Bengasi);

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• parcheggi multipiano presso le principali stazioni ferroviarie (Stura, Rebaudengo, Porta Susa, Porta Nuova, Lingotto); • parcheggi multipiano a corona del centro con linee elettriche Star; • parcheggi camper.

Da un punto di vista di efficientamento delle infrastrutture stradali, il piano urbanistico della Città Metropolitana di Torino prevede i seguenti interventi:

• il completamente dell’asse stradale della Spina centrale sulla copertura del passante ferroviario, che si immetterà direttamente sulla direttissima per Caselle. Sarà coì possibile raggiungere l’aeroporto Sandro Pertini dal centro città in circa 15/20 minuti;

• il completamento del sottopasso di Corso Grosseto/Corso Potenza, che faciliterà l’attraversamento del nodo di Corso Grosseto, completamente riorganizzato con l’interramento del nuovo tracciato ferroviario e con l’abbattimento della sopraelevata;

• la realizzazione del sottopasso Vigevano/Mortara, che completerà l’asse stradale diretto Vigevano/Potenza, alternativo a Corso Regina Margherita;

• la realizzazione della rotatoria nel sottopasso di Lingotto, che collegherà direttamente il comparto del Lingotto comprendente il centro fieristico, l’auditorium e l’Oval con il sistema viario della città;

• il completamento della strada di bordo lungo la ferrovia che collegherà direttamente l’area di Torino Lingotto con il sottopasso Spezia e Corso Maroncelli, porta d’ingresso alla città da sud

Sarà necessario un potenziamento dei servizi ferroviari soprattutto verso la stazione di Torino Lingotto nel cui intorno si trovano importanti siti Olimpici (Oval, Stadio Olimpico, Palavela).

Per quanto riguarda la rete TPL, per far fronte all’aumento della mobilità in area urbana determinata dall’afflusso degli spettatori, si prevede il potenziamento dell’intermodalità gomma – ferro per favorire l’adduzione ai maggiori poli di interscambio della rete urbana, suburbana ed extraurbana con l’ottimizzazione del numero e frequenza delle linee automobilistiche e del contenimento delle lunghezze e dei percorsi.

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ato3. Ricettività

3.1. Alberghi e residenze di Torino, degli altri comuni interessati e del Piemonte

Tabella I - requisiti previsti dal Comitato Olimpico Internazionale

Torino può contare su un’ospitalità di alto livello di primaria importanza coperta da alberghi prestigiosi in pieno centro città e dislocati

nell’area montana.

Sulla base dei dati reperiti sulla categoria, numero, tipologia e capacità delle strutture alberghiere della Città Metropolitana di Torino e

delle Valli Olimpiche, il potenziale offerto risulta essere pari ad una capacità di 25.288 stanze e di 52.854 posti letto.

3.2. Quanti turisti pernotteranno a Torino e nelle altre località interessate durante le Olimpiadi Invernali

Requisito minimo23.885 stanze Esclusi I posti letto del/dei V.O.

Hotel della Famiglia Olimpica 1.100 stanze

In fase di candidatura sarà necessario indicare room rates nel 2026

Altri clienti 22.785 stanzeIn fase di candidatura sarà necessario indicare room rates nel 2018 e 2026

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I numeri dell’edizione del 2006 parlano di 2633 atleti presenti a Torino, 2704 tra tecnici e accompagnatori degli oltre 80 comitati

olimpici nazionali. A questi numeri vanno poi aggiunti i media, 2688 giornalisti della carta stampata, delle diverse agenzie e fotografi,

6720 giornalisti nazionali e internazionali di radio e televisione. Il totale è di circa 14.745 persone, a ciò va poi aggiunta l’esigenza per il

personale addetto ai Giochi Olimpici e Paralimpici di pernottare vicino ai luoghi di lavoro; in tal senso i numeri del 2006 dovrebbero

ancora essere incrementati con i volontari impegnati della realizzazione dell’evento (su 18.000 persone di 55 paesi di provenienza può

essere utile stimare un 50% di presenza da fuori regione o da altri stati). Dunque, volendo prendere come benchmark i dati del 2006

avremmo una situazione:

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Atleti Giornalist carta stampata Giornalisti radio&TV Volontari

Figura 1: Stima storica del numero di turisti alle Olimpiadi

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Il totale designato è di circa 23.745 presenze; a ciò va poi aggiunta la quota di turisti “mirati” che partecipano all’evento.

La maggior parte delle manifestazioni Olimpiche si distingue per la costruzione di apposite strutture in grado di accogliere e accentrare

atleti e delegazioni sportive nazionali e internazionali.

L’esperienza pregressa dimostra casi di difficoltà nel riutilizzare “ex-post” le strutture adibite a residenze; il piano per l’accoglienza

della famiglia Olimpica del 2026 sarà caratterizzato dal modello dell’housing sociale.

Il Piano per l’accoglienza – in sharing - che verrà designato può essere definito “diffuso” ed è caratterizzato da due livelli funzionali: 1. Accoglienza della Città di Torino;

2. Accoglienza delle Valli Olimpiche.

Accanto alle tradizionali strutture alberghiere, la Città di Torino presenta ad oggi 128 strutture di Bed&Breakfast diffuse nei diversi 1

quartieri e oltre 60.000 appartamenti sfitti ; il modello di offerta prevede l’identificazione di tali strutture, l’aggregazione e la distinzione 2

per standard di servizio offerto.

Il numero dei posti letto in questo caso, ipotizzando una media di 2 per appartamento/camera, è di circa 256 per i B&B e di oltre

120.000 per gli appartamenti.

Se da un lato il settore dei B&B appare più limitato rispetto alle tradizionali strutture alberghiere, è utile considerare che: • il numero di B&B in Italia è di oltre le 25.000 unità ; 3

• in regione il numero è in costante crescita dal 2005.

Numero fornito dai dati della Città Metropolitana di Torino: http://www.cittametropolitana.torino.it/turismo/bed_breakfast/torino.shtml1

Numero fornito dal quotidiano “La Stampa”: 2

http://www.lastampa.it/2018/01/16/cronaca/in-citt-mila-appartamenti-fantasma-RoVB2PL23C3XPZfQnzoYkL/pagina.html

https://www.bed-and-breakfast.it/it/speciale/i-numeri-in-breve-2016 su dati ISTAT3

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Negli anni il numero di posti letto in strutture B&B è cresciuto del 9,84%; assumendo che tale tasso sia rappresentativo del trend di

crescita futura, è possibile aspettarsi un ulteriore incremento dei posti letto anche per gli anni successivi.

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6,50%

13,00%

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26,00%

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0

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2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020Posti Letto CAGR

Figura 2: Trend Posti letto B&B Piemonte

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La logica sottostante si basa sull’idea di frammentare l’ospitalità, non solo in centri olimpici e in strutture alberghiere caratterizzate da

un’alta incidenza di costi fissi (anche dopo l’evento), ma attraverso un processo di condivisione e di risk sharing tra gli stessi

investitori, gestori e proprietari di strutture.

Il modello dell’ospitalità diffusa rispecchia gli obiettivi di sostenibilità economica, sociale e ambientale; attraverso l’aggregazione di

potenziali strutture diffuse nei diversi quartieri della Città di Torino, sarà possibile mettere insieme diversi piccoli potenziali investitori in

grado di effettuare interventi di miglioramento energetico e funzionale agli stardard richiesti, ciò consenterà ad essi di mettere a reddito

un appartamento o una camera (nel caso dei B&B) sia nel periodo olimpico che subito dopo.

In più, l’housing sociale permetterà agli stessi quartieri cittadini di poter vivere, di incrementare i servizi ospitali e di riscoprire una

nuova vocazione turistica. L’utilizzo di strutture già esistenti potrà permettere, oltre che ad un risparmio di costi, anche ad una

salvaguardia delle aree edificabili.

La logica della diffusione dell’ospitalità potrà avere un impatto soprattutto nel “post olimpico”; subito dopo i Giochi Olimpici e

Paralimpici le stesse strutture (appartamenti e camere) potranno essere utilizzati per gli scopi di ospitalità diffusa di: 1. studenti universitari;

2. turisti.

105

Fonte: elaborazione su dati “Sistema Piemonte”

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atoTutto il processo dovrà essere supervisionato con l’ottica di offrire elevati standard di qualità delle strutture e di servizio, diversficando

le tariffe in base alla posizione e alle facilities presenti nelle strutture ricettive.

Il piano dell’accoglienza nei diversi quartieri della Città potrà includere main partner istituzionali che si occupano di turismo (ad

esempio per le sistemazioni più prossime al centro) o di università (ad esempio per sistemazioni più prossime alle scuole

universitarie).

Durante il periodo Olimpico i partner turistici nazionali e internazionali potranno così aggiungere all’offerta delle strutture alberghiere,

ormai consolidate, anche appartamenti e camere diffuse per la città e offrire ai turisti pacchetti personalizzati che includano oltre alle

uscite turistiche, anche sky-pass per le Valli Olimpiche nei periodi invernali e ticket per la visione degli eventi sportivi nei periodi

olimpici.

Anche il modello di ospitalità delle Valli Olimpiche potrà contare sul modello dell’housing sociale. Con la stessa logica, oggi, in Valle

sono presenti 49 B&B e 49.008 abitazioni sfitte ; accanto alle strutture più tradizionali è dunque possibile aggiungere oltre 98.000 4 5

posti letto.

Alle motivazioni da poco presentate, nel caso delle Valli Olimpiche, è utile considerare che: l’integrazione e l’individuazione di strutture

diffuse per l’accoglienza permettono di “destagionalizzare” il fenomeno delle seconde case, ciò è possibile diversamente dal caso

cittadino, attraverso l’individuazione di residenzialità con contratti di affitto a settimana, e che permetta ai turisti di includere servizi

! Dati della Città Metropolitana di Torino.4

Dato fornito da un progetto del Comune di Bussoleno e dell’Organismo di Cooperazione e Sviluppo Locale di Torino.5

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Ospitalità diffusa

Risk sharing

Territorio e

quartieri

Standard di servizio

Riutilizzo delle

strutture

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aggiuntivi e alternativi, in grado di saturare l’offerta legata agli impianti di risalita e rendere maggiormente omogenea la fruizione dei

servizi anche lontano dai canonici weekend.

I benefici di tale modello sono ancora più evidenti per la struttura degli investimenti e dei costi; creare ulteriori strutture ricettive in zone

ad alta correlazione stagionale espone al rischio d’impresa pochi investitori, mettendoli di fronte al problema dei costi fissi molto alti

anche durante i periodi tardo-primaverili ed estivi. L’ospitalità diffusa, invece, si propone di creare una tariffazione slegata dai costi fissi

e soprattutto estesa e condivisa tra più investitori.

Come in città questo permetterà di attirare turisti anche durante i mesi estivi, permetterà la crescita del tessuto economico locale in

maniera più equibrata; in più, tour operator potranno organizzare timeline e programmi ben definiti per gli atleti (durante il periodo

strettamente Olimpico) e per i turisti (ex post), con la possibilità di alloggiare in diverse strutture con tariffazioni variabili e in base ai

servizi offerti.

3.3. Piano per l’accoglienza della Famiglia Olimpica

Uno dei punti caratterizzanti delle manifestazioni Olimpiche è caratterizzato dalla costruzione di strutture dedicate esclusivamente

all’utilizzo di atleti e delegazioni sportive internazionali. L’esperienza pregressa dimostra casi di difficoltà nel riutilizzare “ex-post” le

strutture adibite a residenze, a tale scopo si farà riferimento ad un modello di ospitalità attraverso appartamenti in sharing sia sulla

Città di Torino, sia sulle Valli Olimpiche.

Il Piano per l’accoglienza che verrà designato può essere definito “diffuso” ed è caratterizzato da tre livelli funzionali:

3. Accoglienza della Città di Torino;

4. Accoglienza della Città Metropolitana;

5. Accoglienza delle Valli Olimpiche.

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Il numero di stanze presenti nella Città di Torino negli hotel della famiglia olimpica sono di 1151, i quali potranno soddisfare

esclusivamente la richiesta di atleti e delegazioni nazionali e internazionali; accanto vi sono 128 strutture di Bed&Breakfast localizzati

nella Città di Torino particolarmente adatti alle esigenze turistiche del periodo olimpico.

Ipotizzando una media di 3 camere per ogni B&B con 2 posti letto, l’offerta massima di posti letto è pari a 768. 6

Accanto a tali strutture vi è un’offerta di oltre 60.000 potenziali appartamenti sfitti individuabili in città, i quali attraverso un piano tra i 7

principali main partner dell’organizzazione potrebbero tornare a nuova vita attraverso una preventiva verifica tra gli uffici comunali e i

proprietari stessi. Il numero dei posti letto in questo caso, ipotizzando una media di 3 per appartamento, è di circa 180.000.

Oltre al piano cittadino è possibile attingere alle strutture ricettive presenti nell’intera città metropolitana di Torino, per un totale di 204

strutture con 3703 camere disponibili.

Con la stessa logica è possibile operare anche sulle Valli Olimpiche, la stima fatta da un progetto del Comune di Bussoleno e

dall’organismo di cooperazione e sviluppo locale di Torino stima 49.008 abitazioni sfitte.

L’ospitalità delle Valli Olimpiche considera in più 232 strutture localizzate nei comuni adiacenti alle Valli come Pragelato, Sauze d’Oulx,

Sestriere, Bardonecchia, Cesana, Pinerolo, Chiomonte, Prali e Torre Pellice per un totale di oltre 5000 posti letto disponibili.

La capacità massima stimata, considerando anche le opportunità derivanti dalla riqualificazione degli alloggi sfitti, supera i 220.000

posti letto . 8

Il benchmark rispetto al modello qui designato è legato al portale online Airbnb, il quale mette in contatto persone in cerca di

appartamenti per brevi periodi e persone che hanno uno spazio extra (in alcuni casi solo alcune camere, in altri case intere) da

affittare.

Dato in sintonia con il rapporto B&B Italia 2016 6

http://www.lastampa.it/2018/01/16/cronaca/in-citt-mila-appartamenti-fantasma-RoVB2PL23C3XPZfQnzoYkL/pagina.html7

Il valore riportato è frutto di una stima, al ribasso considerando i dati riportati dall’Assessorato del 8

Turismo 108

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La regione Piemonte ha risposto bene a tale modello, secondo i dati forniti dallo stesso portale nel periodo Agosto 2016/2017, hanno

aderito dal lato dell’offerta 9000 proprietari di appartamenti e case intere e si sono registrati 215.000 arrivi con una crescita del 55%

rispetto all’anno precedente.

La città di Torino ha registrato nel periodo di osservazione 3840 annunci da parte dei proprietari con un numero di arrivi pari a

130.939.

Anche il modello di ospitalità delle Valli Olimpiche potrà contare sul modello dell’housing sociale. Con la stessa logica, oggi, in Valle

sono presenti 49 B&B‑ e 49.008 abitazioni sfitte‑ ; accanto alle strutture più tradizionali è dunque possibile aggiungere oltre 98.000 9 10

posti letto.

Alle motivazioni da poco presentate, nel caso delle Valli Olimpiche, è utile considerare che: l’integrazione e l’individuazione di strutture

diffuse per l’accoglienza permettono di “destagionalizzare” il fenomeno delle seconde case, ciò è possibile diversamente dal caso

cittadino, attraverso l’individuazione di residenzialità con contratti di affitto a settimana, e che permetta ai turisti di includere servizi

! Dati della Città Metropolitana di Torino.9

! Dato fornito da un progetto del Comune di Bussoleno e dell’Organismo di Cooperazione e Sviluppo Locale di Torino.10 109

Fonte: Airbnb

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aggiuntivi e alternativi, in grado di saturare l’offerta legata agli impianti di risalita e rendere maggiormente omogenea la fruizione dei

servizi anche lontano dai canonici weekend.

I benefici di tale modello sono ancora più evidenti per la struttura degli investimenti e dei costi; creare ulteriori strutture ricettive in zone

ad alta correlazione stagionale espone al rischio d’impresa pochi investitori, mettendoli di fronte al problema dei costi fissi molto alti

anche durante i periodi tardo-primaverili ed estivi. L’ospitalità diffusa, invece, si propone di creare una tariffazione slegata dai costi fissi

e soprattutto estesa e condivisa tra più investitori.

Come in città questo permetterà di attirare turisti anche durante i mesi estivi, permetterà la crescita del tessuto economico locale in

maniera più equilibrata; in più, i diversi tour operator potranno organizzare timeline e programmi ben definiti per gli atleti (durante il

periodo strettamente Olimpico) e per i turisti (ex post), con la possibilità di alloggiare in diverse strutture con tariffazioni variabili e in

base ai servizi offerti.

Anche nelle località sciistiche è diffusa l’offerta Airbnb, l’offerta prevalente riguarda intere abitazioni, in genere seconde case e sfitte;

gli annunci per le diverse città Olimpiche sono stati 810 e il totale arrivi di 9700.

110 Fonte: Airbnb

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Tale modello è sintomo di una realtà già diffusa ed in continua espansione in regione, al quale anche gli enti pubblici possono

guardare in occasione dell’evento Olimpico; ancora una volta insieme agli elementi di ospitalità sarà possibile coniugare anche servizi

a tutto tondo per atleti e turisti sia durante che dopo l’evento.

4. Analisi della regione e della città

4.1. Quadro politico, Economia, Mercato del Lavoro e Sistema sanitario

POLITICA La volontà di affermare la candidatura della Città di Torino ai Giochi Olimpici e Paralimpici del 2026 nasce dal sentimento di continua

evoluzione a cui la città di Torino ed il suo territorio è da sempre abituata. La gestione della candidatura viene avanzata da componenti

politiche “pro tempore” che potranno essere oppure no riaffermate alle prossime elezioni sia cittadine che regionali. Lo spirito di

evoluzione di tenacia, caparbietà tipico Piemontese, in particolare di Torino e delle sue Valli Montane è uno spirito convinto e

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trasversale politicamente a garanzia della ferma volontà di un Territorio per ospitare in maniera nuova, migliorata e sostenibile i Giochi

invernali del 2026.

Gli eventi che si potranno tenere a Torino nel 2026 possono incidere profondamente su diversi aspetti, da quello economico a quello

delle infrastrutture . 11

ECONOMIA Gli aspetti legati all’economia e all’impatto che i giochi possono portare sono molteplici; in primo luogo può essere utile analizzare le

esperienze di successo dei giochi olimpici nelle diverse città del mondo; in secondo luogo invece verranno analizzate le variabili che

vengono considerate riguardanti il valore aggiunto, i livelli occupazionali e il PIL a livello nazionale e regionale fornite dal TOROC e

dalla “Acciari Consulting” in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 . 12

I motivi che spingono una città alla candidatura per i cd. “Grandi Eventi” sono numerose, indubbiamente vi sono casi benchmark molto

rilevanti nella scena mondiale:

✓ I giochi Olimpici estivi di Los Angeles del 1984 hanno avuto un contributo locale molto limitato, ma sono ricordate dalla

letteratura per l’altissimo successo commerciale ottenuto. Il surplus realizzato attraverso la gestione dell’evento è stato di 215

milioni di dollari . 13

✓ Le Olimpiadi di Barcellona del 1992 hanno avuto un impatto sulla comunità molto alto, sia dal punto di vista economico, sia

infrastrutturale. I preparativi all’evento hanno innescato investimenti pubblici per 6,2 miliardi di dollari (valori al 1995) per la

riqualificazione della stessa città e della Catalogna; quell’occasione ha fornito alla città la possibilità dotarsi di tre chilometri di

Bobbio L., Guala C., “Olimpiadi e grandi eventi. Verso Torino 2006”, Carrocci, 2002. 11

http://www.acciariconsulting.com/ImpattoeconomicoTorino.pdf12

Esempi tratti dall’articolo: Malfas M., Theodoraki E., Houlihan B., “Impacts of the Olympic Games as mega-events”, 2004.13

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lungomare e nuove spiagge creando un indotto sul turismo che nel 2017, secondo la classifica del quotidiano inglese

“independent” è stata la 12esima città al mondo con 8,9 milioni di turisti . 14

✓ Le Olimpiadi Invernali che si sono appena chiuse a PyeongChang saranno ricordate, in primis per gli effetti della

sperimentazione della tecnologia del 5G che permetterà l’utilizzo della realtà aumentata e virtuale ma soprattutto della “stretta

di mano” fra i leader delle due Coree . 15

Per quanto riguarda la realtà italiana e piemontese l’esperienza maturata durante l’edizione del 2006 ha un forte impatto e ci fornisce i

dati che sintetizzano i principali effetti economici. Utilizzando il modello IDEM (Italy Demographic Economic Model) la società Acciari

Consulting, l’Unione Industriale di Torino e l’Università di Roma hanno calcolato l’impatto sull’economia nazionale e regionale pre e

post 2006.

Le spese che le varie istituzioni hanno intrapreso su tutti i livelli pubblici (da molte autorevoli fonti considerate alte ) hanno innescato 16

un valore aggiunto per l’Italia di 17,4 miliardi di euro per il 60% distribuito tra gli anni 2005 e 2006. I posti di lavoro creati per l’evento e

da tutto l’indotto sono stati 57.000 e tali elementi hanno generato un aumento del PIL annuo dello 0,2%.

Parallelamente confrontando i dati della Regione Piemonte si evidenzia come l’incremento medio annuo del PIL stimato per gli anni

2005 e 2006 sia poco inferiore al 3% - l’indagine richiama poi che “per ogni euro di spesa si avrà un maggiore valore aggiunto di

importo equivalente”. Le stime dei valori occupazionali sfiorano il valore medio del 2,8% con il tasso di disoccupazione regionale in

diminuzione del 2,8% - il settore maggiormente trainante e beneficiario della ripresa viene indicato nelle costruzioni.

LAVORO

https://www.independent.co.uk/travel/thirty-most-visited-cities-world-a7967901.html14

https://www.ilpost.it/2018/02/26/olimpiadi-corea-2018-migliori-momenti-atleti/ e https://www.wired.it/economia/business/2018/02/07/5g-olimpiadi-invernali-2018/?refresh_ce=15

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/07/torino-deficit-eredita-olimpiadi.shtml16

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Sull’impatto dei grandi eventi ed in particolare delle Olimpiadi e Paralimpiadi sul mercato del lavoro, la letteratura e diverse analisi

internazionali si sono più volte interrogate circa gli effetti dell’enorme domanda che tali manifestazioni richiedono. I modelli in grado di

fornire una misurazione veritiera ed efficacie utilizzano l’assunto che ad “X” crescita si generi un aumento di “Y” occupazione; tale

assunzione risente dell’Effetto spiazzamento del mercato del lavoro che si verifica quando la domanda di lavoro connessa ad un

particolare evento si sostituisce alla domanda del mercato per cui la domanda complessiva non cresce.

In generale, l’organizzazione degli eventi richiede e incrementa il fabbisogno lavorativo ampliando, in alcuni casi, anche le mansioni

richieste in un dato mercato. I presupposti dei dati riportati nella sezione precedente tengono conto che l’incremento del fabbisogno di

lavoro può portare a:

✓ Creare nuovi posti di lavoro;

✓ Rafforzare la sicurezza dei posti già esistenti;

✓ Aumentare il carico lavorativo degli addetti in posizioni già sicure;

✓ Sostituire il lavoro già esistente (effetto spiazzamento) . 17

Tali meccanismi vengono spiegati dal successivo grafico inerente gli effetti potenziali sul mercato del lavoro durante i giochi Olimpici –

come definito dallo studio non si mette in dubbio al capacità di creazione di posti di lavoro nel breve termine ma la capacità di

mantenerli anche a medio/lungo; gli esempi dei giochi olimpici sono tutti differenti l’un l’altro e ciò dipende: dalla struttura produttiva del

sistema locale, dalla situazione economica pre e post evento, dalla capacità del tessuto imprenditoriale e delle Pubbliche

Amministrazioni di sfruttare le opportunità che derivano dall’organizzazione di tali momenti.

Italialavoro, “Le Olimpiadi a Torino – Analisi e valutazione dei problemi connessi all’incontro domanda-offerta del mercato del lavoro, in relazione alle olimpiadi del 2006”, 2002.17

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SISTEMA SANITARIO Il sistema sanitario regionale si distingue in tre entità: aziende sanitarie locali presenti sul territorio, aziende ospedaliere con presidi

maggiori e aziende ospedaliere universitarie come la città della Salute di Torino. Nonostante le difficoltà finanziarie degli ultimi anni,

nel 2017 il sistema sanitario regionale è ufficialmente uscito dal piano di rientro previsto per eccessivo indebitamento; quasi 115

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contemporaneamente secondo un’indagine dell’istituto Demoskopika il sistema sanitario piemontese si distingue per il migliore in Italia

per performance sanitaria . Le sfide future per la sanità riguarderanno le infrastrutture; entro il 2022 sono previsti 1,5 miliardi di euro 18

di investimenti nel nuovo Parco della Salute di Torino e nel nuovo Ospedale del VCO . Secondo lo studio di fattibilità redatto da 19

Regione Piemonte, la prima opera localizzata a Torino nell’area Oval – Lingotto a fianco alla futura sede unica della Regione, avrà

l’obiettivo di essere una grande luogo di innovazione e scienza. Il primo lotto di finanziamenti (interamente pubblico) coprirà i costi di

costruzione del primo lotto denominato: Polo della sanità e della formazione clinica e Polo della ricerca ). A regime verranno poi 20

realizzati i successivi poli: della ricerca, della didattica e della residenzialità. Il piano prevede entro il 2022 (anno di completamento del

primo lotto) il trasferimento delle principali specialità mediche di urgenza dagli attuali ospedali: Molinette, Sant’Anna, Regina

Margherita; le attuali strutture verranno recuperate secondo il criterio della conservazione dell’impianto architettonico originario e

ospiteranno in un primo momento servizi sanitari di degenza e ambulatori medici . 21

All’interno delle stesse strutture potranno essere trovate soluzioni mediche di eccellenza e avanguardia per gli atleti dei giochi Olimpici

e Paralimpici del 2026; un’occasione unica per promuovere e mostrare le abilità sanitarie piemontesi.

2. Dotazioni energetiche, informatiche e telematiche

http://www.torinotoday.it/cronaca/piemonte-migliore-sistema-sanitario.html18

http://www.regione.piemonte.it/pinforma/sanita/1685-investimenti-da-1-5-miliardi-per-l-edilizia-sanitaria.html19

Regione Piemonte, “Approvazione della modifica dell’Accordo di Programma per la realizzazione del Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino”, D.P.G.R n° 75 del 20

27.12.2017.

http://www.lastampa.it/2018/04/18/cronaca/ambulatori-e-postiletto-nel-futuro-delle-molinette-6p8mCkUMq1eUKLAcDaayjL/pagina.html21

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Il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) si confronta non solo con scenari di breve termine (2020), in linea con gli obiettivi

della Strategia Europa 2020 e del decreto cosiddetto Burden Sharing del 15 marzo 2012, ma anche di lungo termine (2030),

coerentemente con gli obiettivi di sviluppo nel frattempo proposti in sede europea con l’approvazione del cosiddetto Clean Energy

Package, ovvero l’insieme delle iniziative normative volte a rendere maggiormente competitiva l’Unione Europea nel processo di

transizione energetica in atto e a ridisegnare il profilo del mercato unico dell’energia all’orizzonte temporale del 2030, basando la

rinnovata strategia comunitaria su tre pilastri d’azione: • la riduzione obbligatoria entro il 2030 del 40% delle emissioni di CO2 rispetto al 1990; • la realizzazione entro il 2030 del 27% di consumo di energia da fonti rinnovabili; • l’incremento del 30% entro il 2030 del livello di efficienza energetica, con conseguente riduzione dei consumi.

Con riferimento all’ordinamento giuridico nazionale, la proposta di Piano si confronta invece con la Strategia Energetica Nazionale

(SEN) 2017 definitivamente approvata con D.M. del 10 novembre 2017 che delinea il piano del Governo italiano per anticipare e

gestire il cambiamento del sistema energetico.

Alla luce di tale quadro normativo e pianificatorio di riferimento, la proposta di Piano è stata articolata rispettivamente in due capitoli

introduttivi, “Preambolo. Valori di riferimento per la costruzione del nuovo PEAR” e “Premessa. Scenari di riferimento per il PEAR al

2020 e al 2030” contenenti i dati d’inquadramento del bilancio energetico regionale e i tratti significativi del sistema energetico

piemontese, nonché gli scenari di sviluppo nel breve e lungo periodo per quanto attiene ai macro-obiettivi di sviluppo delle fonti

energetiche rinnovabili e di riduzione dei consumi energetici finali.

L’ossatura portante del PEAR è quindi strutturata in quattro capitoli coincidenti rispettivamente con i due macro-obiettivi verticali del

Piano e con i successivi due macro-obiettivi trasversali, come di seguito riportato: • favorire lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, minimizzando l’impiego di fonti fossili; • ridurre i consumi energetici negli usi finali; • favorire il potenziamento in chiave sostenibile delle infrastrutture energetiche, anche in un’ottica di generazione distribuita e di

smart grid;

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• promuovere le clean technologies e la green economy per favorire l’incremento della competitività del sistema produttivo

regionale e nuove opportunità lavorative.

Infine, i contenuti della Proposta di Piano si focalizzano in tre allegati contenenti: • le nuove proposte di aree inidonee e di attenzione ai fini della localizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica da

fonte eolica e idroelettrica, unitamente alla riconferma di quelle inerenti agli impianti fotovoltaici a terra e alimentati a biomasse; • le limitazioni areali, sotto forma di aree di esclusione e di repulsione, all’ubicazione degli impianti geotermici; • lo schema di linee guida per la definizione dei Piani di sviluppo del teleriscaldamento nei Comuni, ai sensi dell’art. 22, c. 3 del

d.lgs. 28/2011 e s.m.i..

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Dotazioni energetiche La struttura della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale RTN in

Piemonte è contraddistinta dai due tradizionali segmenti di rete: quello della

rete primaria (400-220 kV) teso a trasferire su lunghe distanze la

produzione delle centrali di potenza o l’import verso i centri di consumo;

nonché quello della rete sub-primaria a 132 kV teso a trasferire verso

l’alimentazione dei carichi (utenze industriali, Cabine primarie della

distribuzione) l’energia elettrica in aree territoriali definite, cosiddette “isole

di carico”.

Alla vocazione di servizio al sistema elettrico nazionale, e più in generale

alla presenza della rete sul suo territorio, il Piemonte versa un tributo

importante sia in termini di occupazione di suolo, sia di pressione esercitata

dall’infrastrutturazione elettrica esistente sull’edificato e il territorio. Figura 3 La

rete

elettrica a

400, 220 e

132 kV nell'area Nord-Ovest (fonte dati: TERNA)

La presenza della rete di trasporto del gas in Piemonte è articolata, come nel resto del Paese, in una rete di trasporto nazionale e in

una rete di trasporto regionale.

La rete di trasporto nazionale è la rete, costituita da condotte di grande diametro, che vettoria il gas dai punti d’ingresso nel sistema

(gasdotti d’importazione, impianti di rigassificazione e principali centri di produzione nazionale) ai punti d’interconnessione con la rete

di trasporto regionale e ai siti dello stoccaggio.

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La rete di trasporto regionale, costituita da gasdotti di diametro e pressioni di esercizio di norma inferiori a quelli della rete nazionale

alimentati da uno o più punti di immissione dalla rete nazionale, è invece la rete che permette di movimentare il gas naturale su scala

interregionale, regionale e locale per la fornitura del gas ai consumatori industriali e termoelettrici, nonché ai punti d’interfaccia e di

alimentazione della rete di distribuzione.

Gli investimenti nelle dotazioni energetiche piemontesi sono diversi e possono essere classificati in grandi e piccoli interventi.

Dal punto di vista “macro”, l’area Piemontese sarà destinataria di 1,2 miliardi di euro di investimenti da parte del gestore della rete

energetica nazionale: Terna. Gli interventi sono di duplice natura: da un lato razionalizzare la rete presente e ammodernare con lo

scopo di aumentare la sicurezza elettrica nelle valli e nelle città; ed in secondo luogo creare interconnessioni strategiche

all’avanguardia in grado di incrementare lo scambio elettrico dal Piemonte (Italia) con la Francia. Le soluzioni tecnologiche adottate

sono da primato, è in corso di costruzione la linea elettrica invisibile e più lunga al mondo; attraverso il collegamento con cavidotti

interrati tra la stazione elettrica di Piossasco (TO) e Grand’lle in Francia sarà possibile garantire maggiore sicurezza energetica e

diminuire il costo dell’energia pagato dal cliente finale. 121

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Per quanto attiene alla generazione elettrica i dati Terna

S.p.A. mostrano come il parco impianti regionale ha

complessivamente registrato nel periodo 2005-2015 un

importante sviluppo in termini di potenza efficiente lorda

dovuto alla rilevante crescita degli impianti fotovoltaici e

a biomassa.

Nel 2015, grazie all’incremento della produzione da FER,

anche con altre fonti, il contributo delle FER elettriche è

salito al 46,5% della produzione.

Sul lato retail il piano industriale IREN al 2022 conferma

investimenti per la città di Torino per l’aumento delle

colonnine elettriche a disposizione dei clienti; con la

stessa strategia EDISON ….

La crescente penetrazione nei sistemi elettrici di impianti

di produzione basati sulle fonti rinnovabili non

programmabili e di sistemi di generazione distribuita

richiede una significativa innovazione nella gestione delle

reti, sia di trasmissione, sia soprattutto di distribuzione,

che consenta di integrarvi quote crescenti di “intelligenza”

e flessibilità. 122 Figura 5 Il peso delle fonti elettriche rinnovabili sulla produzione lorda (fonte dati: TERNA)

Figura 4 La produzione elettrica da FER (fonte dati:

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Tali integrazioni consistono per lo più nell’implementazione di innovative funzionalità di automazione, monitoraggio e controllo della

rete, che è chiamata ad evolvere da “passiva” ad “attiva”, con ciò contribuendo ad ottimizzare l’utilizzo dell’energia prodotta e ad

aumentare la capacità di connessione a parità di infrastrutturazione presente sul territorio, evitando la realizzazione di nuove linee

funzionali al ritiro di nuova capacità produttiva.

Nell’ambito di tali configurazioni va assumendo sempre maggiore importanza l’implementazione delle tecnologie di accumulo

dell’energia elettrica, capaci di esercitare un ruolo fondamentale per la sostenibilità economica, tecnica e ambientale del sistema

elettrico attuale e futuro. A questo proposito, una delle modalità di accumulo che appare consolidare benefici di carattere economico e

ambientale particolarmente significativi è rappresentato dalla mobilità elettrica. In una prospettiva non molto lontana, ogni auto

elettrica – collegata in rete durante la fase di ricarica e di parcheggio – potrà mettere a disposizione del sistema elettrico una frazione

della propria energia e contribuire a fornire i servizi di rete come ogni altro accumulatore.

I benefici attesi sono così sintetizzabili: • favorire l’ulteriore sviluppo di fonti energetiche rinnovabili sia in aree urbane, sia rurali/montane; • garantire sicurezza e affidabilità del sistema elettrico in presenza di un impatto sempre più significativo degli impianti di

generazione distribuita da FER; • predisposizione di infrastrutture abilitanti per servizi e progetti integrati; • miglioramento dell’efficienza energetica grazie ad una sempre più marcata correlazione tra carico e generazione; • abilitazione a nuove opportunità di servizi innovativi per i cittadini; • monitoraggio evoluto della rete elettrica e di altri dati ritenuti d’interesse; • riduzione dell’impatto ambientale correlato alla minore esigenza di realizzare nuove cabine e linee elettriche; • riduzione delle emissione di CO2 in ragione del contributo all’integrazione di FER, alla diffusione della mobilità elettrica, alla

riduzione delle perdite di rete nonché alla razionalizzazione dei consumi energetici; • creazione di un indotto economico-produttivo a livello locale.

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LA DIFFUSIONE DI SISTEMI E RETI DI TELERISCALDAMENTO QUALE OPPORTUNITÀ PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

La valorizzazione dell’energia termica recuperabile dalla cogenerazione ad alto rendimento e in genere da altri processi industriali per

un utilizzo a fini di riscaldamento civile di volumetrie edificate, previa distribuzione a mezzo di reti di teleriscaldamento (TLR),

costituisce ancora oggi una modalità efficiente di uso dell’energia nonché una soluzione apprezzabile anche sotto il profilo della

sostenibilità ambientale.

In Italia, nel 2015, 182 centri urbani erano serviti da impianti di teleriscaldamento (di taglie

differenti). La volumetria riscaldata ha raggiunto quasi 330 milioni di m3.

Per quanto attiene alla ripartizione territoriale della volumetria totale riscaldata tra le diverse

regioni italiane, il Piemonte, dopo la Lombardia, risulta essere al secondo posto con oltre 84

Mm3 pari a circa il 26% (circa 19 m3 /abitante).

L’area metropolitana di Torino costituisce una delle aree più teleriscaldate d’Europa. Da sola,

infatti, essa rappresenta circa il 20% della volumetria servita al 31.12.2015 in Italia, nonché il

78% circa della volumetria servita alla stessa data in Piemonte. La situazione attuale è

caratterizzata da un’area composta da sette Comuni metropolitani (Torino, Moncalieri,

Nichelino, Grugliasco, Collegno, Rivoli e Settimo T.se), il cui territorio è contrassegnato dalla

presenza di sistemi di teleriscaldamento di cui quattro si trovano nell’area metropolitana

torinese (Torino, Rivoli, Chieri, Settimo) e uno è localizzato in territorio montano

(Bardonecchia.

Il programma di sviluppo della rete di TLR nell’area metropolitana di Torino è basato sui seguenti macro-obiettivi: • massimizzazione dell’utilizzo del calore prodotto in cogenerazione negli impianti esistenti e previsti (tra cui gli impianti previsti di

Torino Nord e TRM) nell’area metropolitana;

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• interconnessione delle reti gestite da operatori diversi; • incremento della volumetria edificata servita, traguardando al 2020 l’obiettivo di nuovi 40 milioni di m3 allacciati. • incremento dell’integrazione tra le fonti energetiche fossili e quelle rinnovabili; • sviluppo di nuovi sistemi di TLR al servizio di nuclei abitati montani; • sviluppo di nuovi sistemi di TLR nei centri urbani con prioritario utilizzo del calore di scarto da processi industriali o da centrali

termoelettriche esistenti unitamente all’integrazione con le fonti rinnovabili.

Dotazioni informatiche e telematiche

L’area piemontese è altresì destinataria di importanti investimenti da parte della società Open fiber nata su impulso dell’Agenda

“Europa 2020” con l’obiettivo di permettere un accesso a Internet veloce ai cittadini e agli operatori economici nelle città e nelle “Aree

Bianche” ovvero considerate a fallimento di mercato. Le aree che riceveranno tali investimenti sono situate anche nelle zone

Olimpiche, in particolare i comuni di Bardonecchia, Cesana, Oulx, Prali e Sestriere . 22

Accanto alla rete di fibra ottica, si registrano anche investimenti inerenti le reti mobili con l’avvio della sperimentazione del 5G presso

la città di Torino.

Tali infrastrutture saranno funzionali alla trasmissione con qualità superiore degli eventi localizzati nelle Valli Olimpiche, segno tangibile

di ciò che è avvenuto lo scorso inverno anche nelle Olimpiadi invernali di PyeongChang.

http://www.regione.piemonte.it/pinforma/images/DOCUMENTI/BUL_PRIMAFASE.pdf22

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4.4.3 Safety & Security

Come previsto in occasione dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2006 e dei successivi grandi eventi ospitati dalla città di Torino, la sicurezza dei Giochi sarà garantita dal più alto livello di personale, attrezzature, sistemi specializzati e impegno finanziario dedicato al tema dal TOROC.

Attraverso il Dipartimento di Sicurezza nazionale, il Governo italiano redigerà un piano specifico per garantire la sicurezza di atleti, spettatori, media e tutte le persone coinvolte nell’evento. I piani strategici e operativi di sicurezza saranno quindi sviluppati sotto la direzione di una Task Force dedicata coordinata dal Prefetto di Torino, il quale: • Stabilisce gli obiettivi, prende le decisioni relative all'implementazione e alle risorse, facendo pieno uso dell'Ordine pubblico e del

Comitato per la sicurezza; • Garantisce un buon coordinamento con le autorità della protezione civile, su cui il prefetto può assumere il pieno controllo della

gestione nel caso in cui circostanze mettano a repentaglio il corretto svolgimento della sessione; • Pianifica la strategia e controlla le operazioni per fornire il necessario coordinamento; • Prende tutte le decisioni finali in caso di circostanze che possono compromettere il normale corso della Sessione.

Al contempo, Il capo della polizia opererà in linea con le istruzioni del Prefetto al fine di: • Coordinare l'intervento dei diversi corpi di polizia (vedi sopra); • Assegnare compiti e procedure alle forze di cui sopra; • Emettere tutte le ordinanze relative ordine pubblico, sicurezza e sorveglianza.

La struttura di sicurezza che si ritiene di attivare durante i Giochi è descritta nel diagramma seguente:

INSERIRE SCHEMA CHE EVIDENZI LE MODALITA’ DI COORDINAMENTO FRA I VARI SOGGETTI OPERATA DA PREFETTURA DI TORINO 126

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Anche TOROC comprenderà un dipartimento di sicurezza composto da persone con esperienza in grandi eventi internazionali. La principale funzione del dipartimento sarà quella di facilitare la pianificazione, l'integrazione, l'amministrazione e il supporto dei piani di sicurezza dei Giochi. Inoltre, si prevede di istituire un centro operativo al fine di coordinare tutte le azioni non solo a Torino e nelle altre città sede di gara, ma anche nelle zone circostanti con il pieno sostegno della polizia e delle altre forze dell’ordine. L'accesso a tutte le aree sensibili sarà filtrato attraverso punti di controllo dedicati. Se necessario gli steward saranno sostenuti da personale di sicurezza professionale o di polizia/altre forze dell’ordine.

4.2. Solidarietà e volontariato

I volontari sono parte essenziale dell’Olimpiade, dalla loro nascita a Barcellona 1992. Quasi il doppio dei volontari scelti per Torino 2006 si candidarono nel 2004 per diventare parte di quella incredibile squadra di quasi 25.000 persone, tra lo stupore di chi non poteva immaginare tanto interesse. Per molti di loro Torino 2006 è stato un punto di svolta, l’Olimpiade ne ha cambiato la vita, rendendoli innanzitutto cittadini più consapevoli e orgogliosi della loro Città e del territorio, disponibili a investire il loro tempo e a cambiare le proprie abitudini.

Ragazzi e ragazze, uomini e donne, più e meno giovani ma sempre entusiasti, collaborano dietro le quinte di tanti eventi e sono coinvolti nei diversi ruoli, dall'accoglienza al supporto linguistico, dai trasporti all’assistenza spettatori.

Un bacino intergenerazionale che arricchisce giovani e meno giovani, che unisce persone a volte molto diverse in un obiettivo comune e importante: rendersi utili per accogliere il mondo qui, nella nostra casa. Accogliere e mostrare al mondo un orgoglio che fino al 2006 faticava ad essere espresso, è che ormai è diventato un vero cambiamento di carattere e di umore. Il sorriso e la disponibilità a impegnare il proprio tempo per gli altri, i segnali più belli di chi accoglie con piacere i tanti ospiti internazionali che dal 2006 sono sempre più spesso a Torino e in Piemonte.

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La dimostrazione che un grande evento come le Olimpiadi lascia una eredità profonda nelle persone, nelle relazioni e nei rapporti sociali, una vera grande eredità che si tocca ogni girono con mano.

Grazie alla straordinaria esperienza dei volontari alle Olimpiadi Invernali del 2006, a Torino sono nate diverse associazioni di volontariato con l’obiettivo della partecipazione a supporto di manifestazioni ed eventi sportivi e/o culturali organizzati da Enti ed Istituzioni, la valorizzazione dell’immagine turistico-culturale di Torino e della regione Piemonte, la promozione di iniziative sociali e solidaristiche. Diverse associazioni con caratteristiche e obiettivi differenti, ognuna con le proprie specificità e preparazione. Un’occasione unica sarebbe poter ripetere ancora un’esperienza così utile e formativa, per chi allora non riuscì a farne parte e per chi lo ha già fatto cambiando le proprie prospettive e il proprio futuro!

II compito della funzione dell’associazione dei Volontari è quello di reclutare volontari per tutte le Funzioni e per le Venue Olimpiche, assecondando le richieste con precisione e tempismo, puntando a fornire le persone giuste, nel posto giusto, al momento giusto. Altro elemento fondamentale è creare e mantenere tra i volontari la migliore predisposizione e una forte motivazione verso i Giochi Olimpici Invernali di Torino 2026. II contributo di migliaia dì volontari, organizzati in una complessa macchina operativa, è un aspetto fondamentale per la buona riuscita dei Giochi e di tutti gli eventi ad esso correlati e successivi.. Le attività che impegneranno i volontari di Torino 2026 sono numerosissime: dall'accoglienza e assistenza (a spettatori, atleti e accompagnatori ufficiali, giornalisti, rappresentanti dei Comitati Olimpici Nazionali, ospiti degli Sponsor), alla preparazione e manutenzione dei tracciati di gara, dai trasporti alle procedure dì accreditamento presso i Siti di Gara, ecc. A ogni singolo volontario è affidato un compito ben preciso: sui campi di gara, nei Villaggi Olimpici, nello Stadio Olimpico, nelle aree Media, nelle aree ospiti, sulle tribune spettatori. Più in dettaglio la funzione Volontari si occuperà di:

• definire i volontari necessari sia in termini di numero che di profilo professionale; • raccogliere le iscrizioni; • effettuare le selezioni; • procedere alle assegnazioni garantendo il livello di servizio e lo sviluppo delle attività richiesti;

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• pianificare la formazione di orientamento generale per tutti i volontari e la formazione specifica per i Team Manager; • gestire la comunicazione con i volontari e le associazioni locali di volontariato coinvolte, anche attraverso l'attivazione di

un call centre dedicato, la comunicazione e promozione del programma verso l'esterno, la produzione di statìstiche e rapporti;

• pianificare e gestire la distribuzione delle uniformi a dipendenti e volontari, compresa l'organizzazione del Centro di distribuzione, e gestire i rapporti con lo Sponsor;

• fornire supporto allevarle Funzioni nella gestione dei volontari durante gli Sport Event e i Giochi; • organizzare momenti di aggregazione, eventi speciali e supporto motivazionale; • provvedere agli alloggi, ai pasti durante ì turni di lavoro, ai trasporti e all'assicurazione; • definire le linee guida e le procedure, i Contingency Plans e i manuali operativi, nonché controllare le attività dei voiontari

nelle Venue; • pianificare e sviluppare il proprio Functional Command Centre all'Interno del Main Operation Centre.

Inoltre, dal punto di vista tecnologico, la funzione Volontari è responsabile di tutta la programmazione e gestione dei sistemi informativi destinati ai volontari: dal sito web realizzato per la raccolta delle iscrizioni, alle interfacce di quest'ultimo con i sistemi, dal sistema SIS (Staffing Information System), al sistema SCC (Scheduling System, responsabile di incarichi lavorativi per i volontari durante i Giochi).

Durante i Giochi alcune delle attività della Funzione sono gestite centralmente, altre sono dislocate nelle diverse Venue. Tra le attività che la Funzione svolge direttamente presso quasi tutte le Venue c’erano innanzitutto i compiti di gestione dell'attività dei volontari. In quest'ambito, ogni Venue Manager viene assistito dalla Funzione nella gestione generale dei volontari, nella pianificazione delle attività e dei turni di lavoro. La Funzione assicura inoltre una riserva di volontari disponibili, gestisce le assegnazioni e le riassegnazioni, veglia sul rispetto del codice di comportamento interno. Tra i compiti più rilevanti vi è poi l'attività di motivazione delle risorse umane, finalizzata alla costruzione di un ambiente di lavoro positivo e orientato al problem solving. Infine, nelle Venue, la Funzione svolge attività di reportistica, gestione dei cambi di alloggio dei volontari e comunicazione interna, riferita sia agli aspetti operativi che a quelli motivazionali.

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5. Finanza

5.1. Budget della candidatura

Il Team di Candidatura avrà il compito di realizzare il dossier da trasmettere al CIO, promuovere il progetto Torino 2026 e svolgere attività di promozione a livello nazionale e internazionale.

Utilizzando la recente esperienza di Roma 2024 come benchmark è ipotizzabile una spesa complessiva pari a circa 6,0 Mln € così suddivisi:

  COSTI Totale (Mln €) %

     

A. Personale e Staff 1,37 24%

B. Amministrazione e uffici 0,13 2%

C. Realizzazione dossier di Candidatura 0,95 17%

D. Relazioni internazionali 0,65 11%

E. Marketing e comunicazione 1,45 25%

F. Relazioni istituzionali 0,60 11%

G. Contingency 0,55 10%

     

  TOTALE COSTI 5,70 100%

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A. Personale e Staff (1.365.000 €)

Si ipotizza la formazione di un Comitato di Candidatura snello con un Presidente, un VP, un Coordinatore Generale, un Responsabile delle relazioni internazionali, un Tesoriere/CFO e una Struttura operativa di 8 persone, coordinate dal Direttore Generale.

Di seguito si illustrano le mansioni del personale che si stima farà parte del Comitato.

La valorizzazione del costo aziendale relativo al personale andrà calcolato su tutto il periodo di candidatura (12 mesi) in accordo col top management del Comitato e in funzione delle scelte organizzative adottate (Comitato in house vs Ente autonomo). Le cifre di seguito riportate andranno intese come limiti massimi di spesa. La retribuzione annua lorda di ciascuna figura non potrà che essere determinata in seguito alla definizione del rapporto di lavoro e dell’inquadramento prescelto (Rapporto di lavoro dipendente a tempo determinato, Contratto di Collaborazione a Progetto, Consulenza).

Le risorse umane che si ritiene necessario coinvolgere in fase di candidatura sono le seguenti (gli importi non si riferiscono al RAL, bensì al costo aziendale):

➢ Coordinatore Generale (210.000 €) Responsabile del coordinamento della Struttura Operativa, svolge le seguenti mansioni: o Relazione con il CIO, il Governo, la Regione Piemonte, il Comune di Torino e gli altri Enti da coinvolgere per tutto quanto

attiene ai contenuti da sviluppare in vista dell’assegnazione delle Olimpiadi 2026 alla città di Torino; o Attuazione delle decisioni maturate in sede di Consiglio Direttivo e supporto nella predisposizione delle decisioni

amministrative; o Supervisione dell’organizzazione della visita ispettiva e di altri eventuali eventi promozionali delle Olimpiadi Torino 2026;

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➢ Tesoriere/CFO (105.000 €) Responsabile della gestione finanziaria del Comitato, con riferimento in particolare ai seguenti adempimenti: o Predisposizione del bilancio previsionale e del bilancio consuntivo di candidatura; o Gestione delle disponibilità patrimoniali e della tesoreria del Comitato; o Supervisione su tutti gli adempimenti di natura amministrativa e contabile in capo al Comitato o Verifica della regolarità contabile e della congruità delle operazioni effettuate dal Comitato; o Verifica di tutti i contratti siglati dal Comitato e dei relativi adempimenti;

➢ Responsabile relazioni internazionali (150.000 €) Responsabile del coordinamento complessivo e dell’integrazione dei processi di candidatura con le seguenti mansioni: o Svolge funzione di supporto al Direttore Generale nel coordinamento della struttura, in particolare per quanto attiene l’area

della pianificazione delle attività di candidatura; o Garantisce la trasversalità e il necessario raccordo di tutti i progetti e risorse impiegate in fase di candidatura

➢ Responsabile Comunicazione (150.000 €) Responsabile del coordinamento delle attività di comunicazione e relazione con i media nazionali e internazionali o Impostazione del piano di comunicazione del comitato o Supervisione delle azioni di comunicazione nazionale e internazionale

➢ Staff di direzione - 10 risorse (750.000 €) Di cui: 1 risorsa di segreteria di direzione a supporto delle attività di Direzione, con forti capacità di relazioni internazionali; 1 risorsa di segreteria generale a supporto di tutta la struttura operativa 1 risorsa a supporto del Tesoriere, a presidio di tutte le attività di contabilità, bilancio e amministrative e di controllo di gestione (redazione bilancio preventivo e consuntivo, gestione RdA, gestione rapporti contrattuali, registrazione fatture, preparazione di prospetti settimanali di avanzamento della situazione di cassa e di bilancio, ecc.).

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2 risorse a presidio delle azioni di comunicazione e promozione dei Giochi 2026 condotte su scala nazionale 1 risorsa a presidio delle azioni di comunicazione e promozione dei Giochi 2026 condotte su scala internazionale (road-show, eventi internazionali, ecc.) 2 risorse responsabili dell’organizzazione di tutti gli eventi previsti a livello territoriale (visita ispettiva, forum tematici, altri appuntamenti di promozione della candidatura, ecc.). 2 risorse, in stretto coordinamento con CONI/Governo, a supporto operativo delle attività di relazione internazionale per la promozione della candidatura presso i membri CIO, e per la gestione del data base relativo ai contatti internazionali sviluppati dai diversi soggetti coinvolti nel Comitato di Candidatura.

➢ Funzioni trasversali Sarà inoltre necessario assicurarsi la copertura di alcune funzioni trasversali (facility management, contabilità e bilancio, servizi legali, sistemi informativi) con figure professionali che non è opportuno reperire ad hoc, potendo essere fornite dal Comune o da altri Enti, previa valorizzazione dei relativi costi

B.Amministrazione e uffici (130.000 €)

In base al numero di risorse umane stimate, si ipotizza che la sede del Comitato di Candidatura debba avere una superficie netta calpestabile di mq 350 mq La stima delle spese connesse a tali spazi è ottenuta considerando sia i costi vivi (utenze, manutenzioni, pulizie, ecc.) di conduzione dei medesimi che l’onere figurativo della locazione, secondo il seguente schema: o Affitto: circa 250 € al mq all’anno, per un totale su 12 mesi di 90.000 €; o Utenze e manutenzione: circa 10 € al mq al mese, per un totale di 40.000 €

C.Realizzazione dossier di candidatura (950.000 €)

Occorrerà prevedere e quantificare spese per l’acquisizione di servizi esterni relativi alle seguenti aree tematiche:

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• Project management e redazione dossier di candidatura (200.000 €); Pianificazione del progetto di elaborazione del dossier; gestione/monitoraggio delle principali scadenze con indicazione di eventuali elementi correttivi; relazione con gli enti e istituzioni nazionali e internazionali per tutto quanto attiene alla documentazione tecnica e ai contenuti da sviluppare in vista dell’assegnazione delle Olimpiadi a Torino; mappatura delle fonti informative necessarie per la redazione del Dossier e pianificazione delle tempistiche di redazione; coordinamento della stesura del Dossier e dei successivi aggiornamenti, curando la raccolta a l’assemblaggio dei contributi forniti dai diversi responsabili dei diversi capitoli;

• Progettazione siti Olimpici: Venues, Olympic Village, MPC, IBC, ecc. (350.000 €) Progettazione preliminare del sito con relativo computo dei costi e ipotesi di collocazione delle diverse funzioni in coerenza con i requisiti posti dal CIO per la verifica nel corso della visita ispettiva.

• Piano logistica integrato (60.000 €) Elaborazione di un piano strategico dei trasporti e della logistica, integrato con un piano di “accommodation” degli atleti, che garantisca la sostenibilità dell’evento sul piano della mobilità e dell’accessibilità verso Roma e verso le principali Venues Olimpiche.

• Piano strategico di marketing (40.000 €) Elaborazione di un piano che analizzi le potenzialità di attrazione verso possibili sponsors, identificando le categorie merceologiche, le potenzialità massime di sponsorizzazione, le aziende leader nei diversi settori, secondo previsioni che tengano conto delle evoluzioni del mercato sul 2026.

• Progettazione grafica e impaginazione del dossier di candidatura (40.000 €);

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Ideazione del progetto grafico di impaginazione del dossier; produzione di rendering e elaborazioni in computer grafica; progettazione e realizzazione degli elementi grafici esplicativi contenuti nel dossier (per esempio le mappe)

• Studio di impatto economico dei Giochi Olimpici e Paralimpici (60.000 €) Stima degli impatti economico-sociali derivanti dall’organizzazione delle Olimpiadi 2026 e degli eventi connessi nel periodo 2019-2026

• Altre attività di supporto specialistico (200.000 €); Varie: realizzazione Video e Foto HD, valutazione sostenibilità ambientale ex-ante, piano di sicurezza e piano di evacuazione, piano IT&C, supporto legale, sondaggi di opinione, stampa dossier

D.Relazioni internazionali (650.000 €)

• Missioni a corto raggio 40.000 € 1.000 € / missione x 40 missioni

• Missioni a medio-lungo raggio, di natura tecnica 40.000 € 5.000 € / missione x 8 missioni

• Missioni a medio-lungo raggio di alto livello, con partecipazione dei vertici istituzionali 40.000 € 10.000 € / missione x 40 missioni

• Eventi principali, per i quali si prevede un costo di circa 200.000 € (es: Youth Olympic Games Buenos Aires 2018, Sessione CIO 2019);

• Eventi minori, per i quali si prevede un costo di circa 100.000 € 8.000 € x 10 tappe principali 4.000 € x 5 tappe minori

• Presentazione presso Assemblea Generale Finale 230.000 €

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E.Marketing e comunicazione (1.450.000 €)

• 3 eventi promozionali dedicati ai Giochi sul territorio nazionale. Sotto tale voce andrà ricompressa sia la spesa di carattere organizzativo, che quella eventualmente relativa all’ospitalità di delegazioni, relatori, VIPs, ecc. 50.000 € x 3 eventi = 150.000 €

• 4 partecipazioni a eventi di richiamo nazionale/internazionale; 12.500 € x 4 partecipazioni = 50.000 €

• Campagna di comunicazione dedicata alla candidatura (400.000 €) o Media relation nazionale o Sito web o Social network o Produzione materiali a supporto comunicazione (video, presentazioni, materiali promozionali) o campagna informativa in città o sviluppo piano di comunicazione dei Giochi

• Visita Ispettiva CIO (50.000 €) • Monitoraggio e promozione candidatura su media stranieri

15.000 € x 30 paesi = 450.000 € • Materiale promozionale (350.000 €)

Questa voce di uscita corrisponde alle spese da effettuare per il materiale promozionale della Candidatura Olimpica, di natura istituzionale e di rappresentanza del Comitato. La cifra indicata, a livello forfettario, è destinata a coprire i costi relativi a: o Materiale di cancelleria; o Gadget e materiale promozionale di costo unitario modesto da produrre in grandi quantità e distribuire al pubblico

vasto; o Articoli di rappresentanza del Comitato;

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o Striscioni, banner, pannelli ed altro materiale decorativo;

F.Relazioni Istituzionali (600.000 €) ➢ PR e relazioni istituzionali (es: programmi Ambasciatori Olimpici e coinvolgimento Opinion Leader) ➢ Missioni istituzionali a livello nazionale

1.000 € / missione x 100 missioni

G.Contingency (600.000 €) Al fine di salvaguardare un margine di disponibilità a fronte di imprevisti ed emergenze, si ritiene utile prevedere la creazione di un fondo di “Contigency” pari a circa il 10% delle spese totali previste.

Il budget della Candidatura potrà essere finanziato attraverso il conferimento di risorse economiche, di beni e servizi messi a disposizione del Comitato di Candidatura da parte del CONI, del Comune di Torino, della Regione, della Provincia e di altri soggetti pubblici. A queste risorse si potranno aggiungeranno i conferimenti di soggetti pubblici e privati, che dovranno essere individuati tra imprese locali e nazionali, a partire dal settore bancario, delle telecomunicazioni, dell’energia, dei trasporti e delle costruzioni e dai principali comparti del Made in Italy (abbigliamento e moda, arredamento, alimentare, ecc.)

  RICAVI Totale %

     

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5.2. Gli investimenti per ospitare i Giochi Olimpici Invernali Da definire in base a masterplan

1.

Contributi da enti pubblici (CONI, Governo, Comune di Torino, Regione Piemonte, Altri enti,

ecc.)

4,40 77%

2. Sponsor 1,30 23%

     

  TOTALE RICAVI 5,70 100%

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!

5.3. Il budget di gestione dell’evento

Da definire in base a masterplan

Costo realizzazione per

evento 2006% revamping Importo

revamping Proprietà/gestore Principali intevrenti e problematiche da affrontare per riuso in assetto olimpico

IMPIANTI SPORTIVIBobsleigh, luge e skeleton 108,53 35,00 37,99 Provincia di Torino / Fondazione 20 Marzo 2006 - Parcolimpico Impianti tecnologici e di raffreddamento, interventi edili sulla pista e sugli edifici + rinaturalizzazione Trampolini per Ski Jumping 34,37 40,00 13,83 Provincia di Torino / Fondazione 20 Marzo 2006 - Parcolimpico Impianti tecnologici, produzione neve, interventi edili sugli edifici + rinaturalizzazionePalahockey (PalaAlpitour) 108,26 20,00 21,65 Città di Torino / Fondazione 20 Marzo 2006 - Parcolimpico Impianti tecnologici, raffreddamento e piano posta - Definizioni con proprietà/gestore per disponibilità impiantoPalasport velocità "Oval" 83,54 20,00 16,71 Città di Torino Impianti tecnologici, raffreddamento e piano posta - Definizioni con proprietà/gestore per disponibilità impiantoPalavela 54,60 10,00 5,46 Città di Torino / Fondazione 20 Marzo 2006 - Parcolimpico Impianti tecnologici - Definizioni con proprietà/gestore per disponibilità impiantoPalazzetto del ghiaccio C.so Tazzoli 13,61 11,00 1,50 Città di Torino Impianti tecnologici - Definizioni con proprietà/gestore per disponibilità impiantoPalazzetto del ghiaccio Torre Pellice 12,43 11,00 1,37 Regione Piemonte / Comune di Torre Pellice Impianti tecnologici - Definizioni con proprietà/gestore per disponibilità impiantoPalazzetto del ghiaccio Pinerolo 17,16 11,00 1,89 Comune di Pinerolo Impianti tecnologici - Definizioni con proprietà/gestore per disponibilità impiantoBiathlon 26,79 7,00 2,00 Regione Piemonte / Fondazione 20 Marzo 2006 - Parcolimpico Rifacimento poligono, impianti tecnologici, interventi su edificio ex ColoniaCross Country 21,03 10,00 2,10 Comune di Pragelato Impianti tecnologiciTorino Esposizioni 6,50 100,00 6,50 Città di Torino Impianti tecnologici, produzione neve, interventi edili sugli edifici

TOTALE IMPIANTI SPORTIVI: 486,82 21,86 111,00

VILLAGGIVillaggio MEDIA ex Olimpico ex M.O.I. 172,91 Città di TorinoVillaggio Olimpico Bardonecchia 28,48 Regione Piemonte / Fondazione 20 Marxo 2006 - Parcolimpico

Villaggio Olimpico Sestriere 53,75 Villaggio Olimpico S.r.l.

TOTALE VILLAGGI: 255,14 290,00

IMPIANTI MONTANI

Piste per discipline di specialità, piste per sci alpino, innevamenti, risalite ecc. 152,71 70,00 107,00 Regione Piemonte, Comuni Olimpici Montani

Sestrieres S.p.A. e Colomion S.p.A.

Impianti per discipline di specialità: Half Pipe, Freestyle e Snowboard. Necessità di realizzare un nuovo impianto per Freestyle, perché quello costruito (costo 16,77 mil. €) è stato smantellato, rinnovamento tracciati di gara e impianti tecnologici. Definizioni con proprietari/gestori per disponibilità impianti.

TOTALE IMPIANTI MONTANI: 152,71 70,00 107,00

INFRASTRUTTURE VIARIERealizzazioni di nuova viabilità autostradale, statale, provinciale e urbana, ammodernamenti tratte esistenti, strutture e parcheggi di interscambio, tratto M2

781,02 26,00 200,00 Enti statali e locali Concessionari

Le infrastrutture sono dimensionate e adeguate all'uso. Richiedono interventi di manutenzione ordinaria/straordinaria a carico dei gestori. Necessità di realizzare parcheggi di attestamento e/o di interscambio congruenti con il pìano logistico complessivo.

TOTALE INFRASTRUTTURE VIARIE: 781,02 26,00 200,00

TOTALE COMPLESSIVO: 1.675,69 38,71 708,00 L'importo di rifunzionalizzazione non comprende il costo per l'ospitabilità (villaggi olimpici e media), per adeguamenti e/o nuovi interventi per i siti delle cerimonie di apertura e chiusura, per le opere temporanee ecc.

Tutte le realizzazioni sono utilizzate come residenze e/o strutture turistiche, tranne le arcate dell'ex M.O.I. (già parte internazionale del Villaggio Olimpico Torino). Gli ex Villaggi Olimpici di Sestriere e Bardonecchia saranno ripristinati come Villaggi Olimpici.

RIUSO in ASSETTO OLIMPICO degli IMPIANTI e delle INFRASTRUTTURE di TORINO 2006 - STIMA di MASSIMA dei COSTI di REVAMPING (in milioni di €)

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5.4. Gli strumenti per affrontare eventuali rischi finanziari

Da completare

5.5. Quante persone lavoreranno per organizzare i Giochi

Da completare

6. Marketing

6.1. Il programma di Sponsorizzazione

Da sviluppare con l’eventuale collaborazione di Nielsen

6.2. Il programma di licenze commerciali

Da sviluppare con l’eventuale collaborazione di Nielsen

6.3. Il piano di Ticketing 4.6.3.1 L’esperienza di Torino 2006

La funzione Ticketing TOROC si è occupata di ottimizzare le entrate legate alla vendita dei biglietti al pubblico pagante. Per raggiungere questo obiettivo il Ticketing ha adottato un processo di vendita orientato al servizio, stabilendo fasce di prezzo che 140

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consentissero l'accesso ai siti di gara al maggior numero di spettatori possibile. A tale scopo sono stati predisposti pacchetti di vario tipo come il giornaliero o i pacchetti ''Sport" e "Follow My Team" che consentivano rispettivamente di seguire tutti gli eventi collegati ad una disciplina e di avere un posto a sedere per tutte le gare della squadra scelta, fino alla finale. Per consentire un'ampia e capillare vendita e distribuzione dei biglietti, il Ticketing si è dotato di 9 canali di vendita differenti: il sito di TicketOne, accessibile anche dal sito web ufficiale di Torino 2006, 3 diversi Call Centre, gli Uffici Centrali e i 400 punti vendita di TicketOne, le 3.000 filiali della Banca Sanpaolo e le biglietterie presenti nei siti Olimpici. I biglietti venduti sono stati 930.000, con un incasso di 69.400.000 euro. La disciplina con il maggior numero di vendite è stata l'hockey su ghiaccio, l'evento di maggiore successo è stata la finale per il primo ed il secondo posto di hockey su ghiaccio maschile. Per la Cerimonia di Apertura è stato realizzato un fatturato di 13,920.000 euro, la quota più alta raggiunta per un

4.6.3.2 Altri eventi comparabili svolti a Torino

4.6.3.3 Il piano di Ticketing dei Giochi

7. Governance

7.1. Il Comitato di Candidatura e successiva evoluzione in Comitato organizzatore 141

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Governance di Candidatura da definire con CONI e Comune di Torino. Comitato o organo in-house?

La fase fondamentale del processo di costruzione del progetto è rappresentato dalla definizione della struttura organizzativa del Comitato di Candidatura.

Obiettivo principale del Comitato di Candidatura dovrebbe essere quello di coagulare l’interesse intorno al progetto dei principali partners istituzionali e di sviluppare i contatti internazionali necessari per garantire un’accoglienza favorevole della candidatura presso il CIO.

Le principali funzioni necessarie (alcune delle quali anche eventualmente accorpate sotto un unico responsabile o gestite in outsourcing) sono rappresentate nel grafico che segue:

INSERIRE ORGANIGRAMMA COMITATO CANDIDATURA

7.2. La governance di delivery dei Giochi

Governance da definire con Comune di Torino.

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Conformemente ai requisiti operativi sanciti dal CIO, l'organismo responsabile della pianificazione e dell’organizzazione dei Giochi olimpici e paraolimpici di Torino 2026 (i Giochi) sarà il Comitato organizzatore per i Giochi olimpici e paraolimpici invernali (TOROC Torino Organising Committee).

Tuttavia, è bene evidenziare come la pianificazione e la realizzazione efficace dei Giochi richieda una struttura di governance integrata, con rappresentanza del Governo nazionale, della Regione Piemonte, del Comune di Torino, del CONI e del Comitato Paralimpico Italiano (CIP).

Basandosi sulle precedenti esperienze di successo nella gestione di grandi eventi in Italia, si suggerisce di considerare la creazione di strutture di governance precise e delineate, volte a gestire e coordinare il lavoro di tutti gli organi chiave coinvolti.

Consiglio Olimpico Così come era già stato previsto per la candidatura di Roma 2024, si propone l’istituzione di un Consiglio Olimpico, composto dai rappresentanti del Governo italiano (coordinato attraverso la presidenza del Consiglio dei Ministri), il Sindaco di Torino, il Presidente della Regione Piemonte, il Presidente del TOROC, il Presidente CONI e il Presidente CIP, cui affidare il compito di garantire supervisione, coordinamento strategico e monitoraggio dell'intero progetto olimpico e paraolimpico. Si raccomanda inoltre che nel Consiglio sia rappresentata anche l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) per garantire i più elevati standard di trasparenza e correttezza in tutti gli atti legati alla pianificazione e gestione dei Giochi.

Agenzia per lo sviluppo Olimpico All'Agenzia, Ente pubblico che dovrebbe essere istituito con un provvedimento normativo ad hoc (per es. legge olimpica) dovrebbe essere assegnata la massima autorità di pianificazione e responsabilità per la realizzazione delle opere pubbliche necessarie alla gestione della manifestazione olimpica. Si propone che i funzionari dell'Agenzia siano nominati dal Consiglio Olimpico per mantenere legami efficaci con i principali partner del progetto Torino 2026.

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TOROC 2026 – Torino Organising Committee I membri del Consiglio di amministrazione del Comitato Organizzatore dovrebbero essere nominati congiuntamente dal Governo italiano, dal CONI, dal Comune di Torino, dalla Regione Piemonte, da una rappresentanza degli altri enti locali interessati dall’evento e dal CIP. In quanto organismo principale responsabile della pianificazione, organizzazione e monitoraggio dei Giochi, TOROC 2026 dovrà essere l'interfaccia principale del CIO e dell'IPC, nonché delle Federazioni internazionali (IF) e dei TOP sponsor. Inoltre, TOROC 2026 sarà il principale elemento di coordinamento e consultazione, insieme all'Agenzia 2026, per molti altri stakeholder (imprese, comunità locali, ONG, associazioni ambientaliste, ecc.).

7.3. La governance dell’eredità dei Giochi

La candidatura di Torino a ospitare i Giochi invernali 2026 dovrà caratterizzarsi anche per l’impegno nella costruzione di un’eredità sostenibile e duratura per i cittadini dei territori interessati. I programmi di legacy dei Giochi dovranno quindi essere sviluppati già in fase di candidatura, garantendo un completo allineamento rispetto ai piani di sviluppo di lungo termine delle principali parti interessate, tra cui il Governo nazionale, la Regione Piemonte e la città di Torino che svolgeranno un ruolo chiave nella pianificazione dell'eredità e anche nella realizzazione di questi piani a beneficio delle generazioni future.

Come di consueto, spetterà in primo luogo a TOROC 2026 garantire che gli impegni assunti in fase di candidatura siano portati a compimento. Al fine di garantire che ciò avvenga, si propone di prevedere sin da subito la nomina di un Direttore Legacy nel Comitato per supervisionare questi importanti impegni ed il piano di gestione manutentiva e di gestione operativa per garantire la continuità sportiva e la ricerca e coordinamento di eventi sportivi o culturali.

Inoltre, per facilitare la pianificazione dell'eredità con i principali stakeholder, si potrà procedere alla costituzione di un gruppo di lavoro “Sostenibilità e legacy”, supervisionato dal Consiglio Olimpico a cui prenderanno parte il Direttore Legacy e i rappresentanti designati

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dal Governo, dal Comune di Torino, dalla Regione Piemonte dal CONI, dal CIP, dai comitati o fondazioni generate a supporto del posto olimpico delle venues interessate come comuni olimpici, dall’Università e dal Politecnico di Torino, …

Il gruppo di lavoro avrà il compito di coordinare ed assicurare chiarezza e responsabilità per l'erogazione e la promozione del programma di legacy, nonché di supervisionare la creazione di una apposita Fondazione che andrebbe istituita circa due anni prima dei Giochi per assumersi la responsabilità della realizzazione e della promozione dei programmi di Legacy finalizzati alla valorizzazione strutturale, infrastrutturale ed immateriale del periodo post olimpico ventennale.

I principali obiettivi di legacy del progetto Torino 2026 includono:

• lo sviluppo dello sport a tutti i livelli, anche attraverso la realizzazione di nuovi impianti sportivi o il recupero delle infrastrutture esistenti, per incoraggiare gli atleti del futuro, nonché la promozione dello sport come mezzo di integrazione e inclusione sociale • ... (in base al masterplan e opere da realizzare)

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5. IL PROCESSO DI CANDIDATURA

1. Le milestones del processo 146

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Il nuovo processo di candidatura approvato dal CIO si compone di due fasi: • Dialogue Stage, dal 29 settembre 2017 a ottobre 2018 • Candidature Stage, da ottobre 2018 a settembre 2019

! 1.1. Dialogue Stage

L'obiettivo di questa prima fase è di consentire alle città e ai Comitati Olimpici interessati di esplorare le opportunità e i benefici legati all’organizzazione delle Olimpiadi su base collaborativa insieme al CIO. Allo stesso tempo, consente al CIO di comprendere le opportunità e i rischi principali per ciascuna delle città interessate alla candidatura prima di invitarle ufficialmente a sviluppare un dossier completo.

Un team dedicato di esperti CIO affianca le città in questa fase per fornire informazioni e assistenza.

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Le principali milestones di questa fase sono indicate nella seguente tabella:

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1.2. Candidature Stage

L’obiettivo del Candidature Stage è garantire lo sviluppo delle migliori candidature possibili e di solidi piani di organizzazione dei Giochi allineati ai piani di sviluppo a lungo termine delle città candidate.

Principali scadenze:

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2. La documentazione da predisporre (dossier di candidatura e altri studi di approfondimento)

Ogni Città Candidata è tenuta a presentare al CIO un dossier di candidatura e una serie iniziale di garanzie fondamentali entro l'11 gennaio 2019. Il dossier dovrà rappresentare un piano efficiente ed efficace per l’organizzazione della manifestazione olimpica, con particolare attenzione ai seguenti elementi:

• Visione generale e concept dei Giochi • Games Experience focalizzata su atleti, media e spettatori • Concept dei Giochi paralimpici • Sostenibilità e legacy dell’evento • Aspetti organizzativi

- Competenza sportiva - Trasporti - Alloggi - Sicurezza - Energia e tecnologia - Finance e marketing - Temi legali e governance dei Giochi - Gradi di supporto verso la manifestazione

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3. L’impegno richiesto alle Istituzioni nazionali e locali a supporto della manifestazione

3.1. Eventuali modifiche o deroghe normative da introdurre per facilitare l’organizzazione e la gestione dei Giochi

Assumendo come riferimento l’esperienza di Torino 2006 e Expo Milano 2015, nonché basando il presente studio sulle principali best practices internazionali nella gestione di Grandi Eventi, si sottolinea l’importanza della creazione di una norma olimpica volta ad adattare o rafforzare ove necessario la legislazione italiana rispetto alle esigenze operative legate all’organizzazione delle Olimpiadi. In particolare:

• Definizione della Governance, inclusa la creazione del Consiglio Olimpico per sovrintendere al progetto olimpico • Creazione dell'Agenzia Olimpica di Progettazione per la gestione delle opere pubbliche necessarie per i Giochi • Identificazione del processo di finanziamento dell'Agenzia • Predisposizione di meccanismi appropriati e trasparenti per facilitare il processo di approvazione del progetto olimpico e assicurare

la realizzazione puntuale delle opere • Individuazione dei requisiti di sostenibilità relativi alle Valutazioni Ambientali Strategiche da rispettare, con obiettivi e indicatori

quantificati da monitorare regolarmente durante tutto il processo di preparazione dell’evento • Previsione di esenzioni e predisposizione dei regolamenti finanziari e fiscali da applicare • Deroga delle normative doganali per facilitare l'importazione di beni e servizi necessari per l’organizzazione dei Giochi • Definizione delle misure a tutela delle proprietà olimpiche (marchi e brevetti) • Assegnazione delle frequenze di telecomunicazione richieste • Regolamentazione dei visti di ingresso, in collegamento con le autorità europee competenti • Identificazione di procedure accelerate speciali per il rilascio dei permessi di lavoro per il personale impegnato nell’organizzazione

e gestione dei Giochi • Definizione delle risorse e misure specifiche da porre in essere per garantirne un sicuro svolgimento dei Giochi.

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3.2. Le garanzie da inoltrare al CIO entro l’11 gennaio 2019

NUMERO OGGETTO ENTI FIRMATARI

G. 1.1 Legal undertaking: conoscenza dell’HCC, assenza di ostacoli legali all’assolvimento delle obbligazioni contrattuali previste, rispetto della Carta Olimpica, ecc.

Candidature Parties: Comitato di Candidatura, Comune di Torino, Regione Piemonte, altre Regioni interessate (TBC), CONI, CIP

G. 1.2 Commitment del Governo: rispetto della Carta Olimpica, impegno a implementare le misure necessarie per il successo dei Giochi, assenza di ostacoli legali all’assolvimento delle obbligazioni contrattuali previste, gratuità dei servizi erogati in favore dell’OCOG, ecc.

Governo Italiano

G. 1.3 Commitment delle altre Città Olimpiche: rispetto della Carta Olimpica, impegno a implementare le misure necessarie per il successo dei Giochi, assenza di ostacoli legali all’assolvimento delle obbligazioni contrattuali previste, gratuità dei servizi erogati in favore dell’OCOG, ecc.

Altre regioni o città che ospitano i Giochi: TBD in base a masterplan

G. 1.4 Commitment dell’Host City: sicurezza dei Giochi e gratuità dei servizi erogati in favore dell’OCOG

Governo italiano, Comune di Torino, Regione Piemonte

G. 1.5 OCOG shortfall: garanzia finanziaria a copertura dell’eventuale deficit OCOG

Organismo competente: Governo/CDP/SACE/altro (TBD)

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3.3. Le garanzie addizionali richieste entro il 12 aprile 2019

NUMERO OGGETTO ENTI FIRMATARI

G. 2.1 Support to the performance of the Host City Contract 2026 by the City, the NOC and the Organising Committee: supporto e collaborazione alla pianificazione, all’organizzazione e al finanziamento dei Giochi, implementazione di norme e regolamentazioni ad hoc sui seguenti temi:

• protezione del marchio olimpico • dogane • immigrazione • permessi di lavoro • tassazione • venues e infrastrutture • servizi medici • libertà di stampa • scommesse sportive • altri grandi eventi • coin programme • paralimpiadi

Governo italiano + altre regioni o città che ospitano i Giochi: TBD in base a masterplan

G 2.2 Joint Marketing Programme Agreement Candidature Parties + Federazioni nazionali

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G. 2.3 Paralympic Joint Marketing Agreement Candidature Parties

G. 2.4 Controllo spazi pubblicitari (venues + trasporti pubblici) Comitato di Candidatura, Comune di Torino, altri Comuni interessati

G. 2.5 Venue Funding: finanziamento di tutti gli investimenti per la realizzazione di sedi competitive e non competitive e impegno a realizzare le opere entro le tempistiche indicate nel dossier

Organismo competente: Governo locale, regionale o nazionale (TBD)

G. 2.6 Transport Infrastructure: finanziamento degli investimenti per la realizzazione delle nuove infrastrutture e impegno a realizzare le opere entro le tempistiche indicate nel dossier

Organismo competente: Trenitalia, Concessionario autostrade, Governo regionale o Ministero dei Trasporti

G. 2.7 Venue Use Agreement: concessione delle Venue all’OCOG Proprietari delle sedi individuate (TBD)

G. 2.8 Venue Use Agreement - Paralimpiadi Proprietari delle sedi individuate (TBD)

G. 2.9 Accessibilità delle Venue: applicazione degli standard nazionali e internazionali di accessibilità durante le Paralimpiadi

Autorità competente: Comune di Torino, Regione Piemonte

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G. 2.10 Sostenibilità: conferma che le nuove infrastrutture non saranno realizzate presso aree protette, coerenza con i piani di sviluppo di lungo periodo dei territori interessati dagli interventi, misure di mitigazione degli impatti ambientali

Regione Piemonte

G. 2.11 Autorizzazioni per la costruzione di nuovi hotel (se necessario)

Autorità competente: Regione Piemonte e/o Comuni interessati

G. 2.12 Finanziamento e costruzione di nuovi hotel (se necessario)

Autorità competenti (MEF, Regione Piemonte, CDP) + partner privati

G. 2.13 Accommodation guarantee: disponibilità delle stanze e tariffe applicate.

Proprietari degli hotel individuati (TBD)

G. 2.14 Olympic lanes: fattibilità del progetto e garanzia di implementazione

Autorità competenti: Assessorato ai trasporti dei Comuni interessati, Regione Piemonte, altre Regioni interessate (TBC).

G. 2.15 Paralimpiadi - supporto alla candidatura CIP

G. 2.16 Paralimpiadi – finanziamento dei Giochi Governo o altri soggetti finanziatori

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