Cancer o Genes i

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CANCEROGENESI: tumore: alterazione non riparabile ed irreversibile del genoma. La trasformazione neoplastica è causata da una serie di mutazioni non controllate da geni oncosoppersori, i protooncogeni invece regolano in senso positivo la proliferazione. Il processo di cancerogenesi è a più stadi 1. Iniziazione: mutazione di cancerogeni 2. Promozione: dna aumenta, cellule trasformate sopravvivono 3. Progressione: aumento di mutazioni in cellule trasformate e conversione in fenotipo maligno Iniziatori: Genotossici (cancerogeni diretti o pre-prooncogeni) o Carcinogeno da solo, formano radicali liberi, si legano covalentemente a dna, attivi in test a breve termine, non si stabilisce dose soglia. Una singola dose induce tumore o Promotori: non genotossici, epigenetici (non c’è reattività diretta sul dna), carcinogeno non da solo, necessario un iniziatore, non elettrofilo, non si lega né altera il dna ma agiscono sulla proliferazione cellulare (reversibile), non attivo su test a breve termine, esiste soglia, necessarie più esposizioni. Trasformazione DNA causato da: o Cause ambientali o Virali o Mutazionali Il tumore è clinicamente visibile quando le cellule sono 1 miliardo Cancerogeni classificati da IARC in Gruppo 1: cancerogeni per l’uomo Gruppo 2A: probabili cancerogeni per l’uomo Gruppo 2B: sospetti cancerogeni per l’uomo 3: non classificabili per cancerogenicità 4: non cancerogeni per l’uomo Classificazione ACGIH: A1: cancerogeno riconosciuto per l’uomo A2: sospetto A3: cancerogeno per l’animale A4: non classificabile come cancerogeno per l’uomo A5: non sospetto Per UE I: sostanze certe di cancerogenesi su uomo

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CANCEROGENESI:tumore: alterazione non riparabile ed irreversibile del genoma. La trasformazione neoplastica causata da una serie di mutazioni non controllate da geni oncosoppersori, i protooncogeni invece regolano in senso positivo la proliferazione. Il processo di cancerogenesi a pi stadi1. Iniziazione: mutazione di cancerogeni2. Promozione: dna aumenta, cellule trasformate sopravvivono3. Progressione: aumento di mutazioni in cellule trasformate e conversione in fenotipo malignoIniziatori: Genotossici (cancerogeni diretti o pre-prooncogeni) Carcinogeno da solo, formano radicali liberi, si legano covalentemente a dna, attivi in test a breve termine, non si stabilisce dose soglia. Una singola dose induce tumore Promotori: non genotossici, epigenetici (non c reattivit diretta sul dna), carcinogeno non da solo, necessario un iniziatore, non elettrofilo, non si lega n altera il dna ma agiscono sulla proliferazione cellulare (reversibile), non attivo su test a breve termine, esiste soglia, necessarie pi esposizioni. Trasformazione DNA causato da: Cause ambientali Virali Mutazionali Il tumore clinicamente visibile quando le cellule sono 1 miliardoCancerogeni classificati da IARC in Gruppo 1: cancerogeni per luomo Gruppo 2A: probabili cancerogeni per luomo Gruppo 2B: sospetti cancerogeni per luomo 3: non classificabili per cancerogenicit 4: non cancerogeni per luomoClassificazione ACGIH: A1: cancerogeno riconosciuto per luomo A2: sospetto A3: cancerogeno per lanimale A4: non classificabile come cancerogeno per luomo A5: non sospettoPer UE I: sostanze certe di cancerogenesi su uomo II: sostanze cancerogene III: sostanze sospetteTUMORI:POLMONE: il polmone lorgano pi colpito per facilit di ingresso sostanze xenobiotiche.1) ASBESTO: amianto correlato a patologie polmonari (dosi 100.000 fibre/gr di tessuto secco) con maggior frequenza di adenok. Tumore si manifesta dopo 15-20aa da esposizione e dopo 35aa diminuisce il rischio. Non esiste effetto additivo di rischio fumo-asbesto ma moltiplicativo. Non condizione necessaria per associazione causa/effetto asbesto/adenok. Colpisce lavoratori dellindustria tessile, del cemento-amianto, minatori e produzioni di freni e frizioni2) Silice cristallina: quarzo e cristobalite3) Radiazioni ionizzanti: per inalazione di particelle veicolo di alfa-emittenti4) IPA (composti volatili di catrame e carbone): composti organici ubiquitari. Organi bersaglio: polmone, cute e mucose5) Bis-clorometil-etere: prodotto da formaldeide e HCl, causa il K a piccole cellule del polmone dopo 10 anni dalla esposizione6) Metalli: cadmio e berillio7) Nichel8) Arsenico: polmone, cute e fegato9) CromoPLEURA E PERITONEO: asbesto e cristobalite (mesotelioma), cloruro di vinile monomero (angiosarcoma epatico: sintomi mal definiti, no dolore, rx non significativo, biopsia in laparo, prognosi infausta). Mesotelioma: raro nella popolazione generale, esordio e andamento subdolo. Dg con iter standard, rx e isto importanti, 80% correlati ad amianto-anfiboli. 20-40aa di latenza, origina da pleura parietale. Possibili cofattori virus sv40, cicatrizzazioni pleura, irradiazione. Non c associazione con il fumo, compare anche a dosi minime, fibre ultrafini e ultracorte = anfiboli che si collocano in corrispondenza degli stomi pleurici di riassorbimento linfatico, su foglietto parietale con azione genotossica ed epigenetica. Istopatologia Forme epiteliali: tubulo-papilliferi Forme fibrose: aspetto connettivale Forme bisfasiche: combinazione dei due aspetti Pi di 20 markers utili per la dg (vimentina, citocheratina, calretinina, mesotelina e osteopontine)VIE URINARIE: Amine aromatiche su urotelio Benzidina, 2naftilamina, 4aminodifenile sono procancerogeni (gruppo 1 AIRC). Attivazione in reticolo endoplasmatico epatico con glucuronazione che facilita trasporto ematico in urine liberazione ac glicuronico con formazione di radicale NH+ che reagisce con DNA cellule uroteliali. Colpisce trigono vescicale per ristagno di urina (esposizione-decesso: 20-25aa)APP. EMOPOIETICO: Leucemie da benzene e radiazioni ionizzanti Benzene: Liquido incolore, volatile, assorbito per via respiratoria. 40% trasformato in metaboliti dal cyp 450 fenolici finali (fenolo, catecolo, idrochinone) via glutationica: acido S-fenil-mercapturico. Biomarker di esposizione: acido trans-transmuconico Causa leucemie: mioblastica acuta, leucopenica, leucocitosi in fasi terminali, evoluzione di anemie ipogenerative. Periodo di latenza variale