Campo Medie - Sagnalonga 16 - 23 Luglio · Quanto guadagna suo padre? ... ho odiato questo Dio per...

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Campo Medie - Sagnalonga 16 - 23 Luglio Nome:____________________________________________________________________________

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Campo Medie - Sagnalonga16 - 23 Luglio

Nome:____________________________________________________________________________

Le Frasi da Conservare

“Non ho saputo capire niente allora! Avrei dovuto giudicarlodagli atti, non dalle parole. Mi profumava e mi illuminava. Non avrei mai dovuto venirmene via! Avrei dovuto indovinare la sua tenerezza dietro lepiccole astuzie. I fiori sono cosi’ contraddittori!Ma ero troppo giovane per saperlo amare”.

“Devo pur sopportare qualche bruco se voglio conoscerele farfalle, sembra che siano cosi’ belle.”

Se vi ho raccontato tanti particolari sull’asteroide B 612 ese vi ho rivelato il suo numero, e’ proprio per i grandi che amano le cifre.Quando voi gli parlate di un nuovo amico,mai si interessano alle cose essenziali. Non si domandano mai: “Qual e’ il tono della sua voce? “Ma vi domandano: “Che eta’ ha? Quanto guadagna suo padre?”Allora soltanto credono di conoscerlo. Se voi dite ai grandi:“Il pianeta da dove veniva e’ l’asteroide B 612” allora ne sono subito convinti e vi lasciano in pace con le domande. Sono fatti cosi’.Non c’e’ da prendersela.I bambini devono essere indulgenti coi grandi. Ma certo, noi che comprendiamo la vita, noi chece ne infischiamo dei numeri!

Mi sarebbe piaciuto cominciare questo raccontocome una storia di fate.Mi sarebbe piaciuto dire: “C’era una volta un piccolo principe che viveva su di un pianeta pocopiu’ grande di lui e aveva bisogno di un amico...” Per coloro che comprendono la vita, sarebbe stato molto piu’ vero.

Martedì:“Bisogna esigere da ciascuno quello che ciascuno puo’ dare”“L’autorita’ riposa, prima di tutto, sulla ragione. Se tu ordini al tuo popolo di andare a gettarsi in mare, fara’ la rivoluzione. Ho il diritto di esigere l’ubbidienza perche’ i miei ordini sono ragionevoli”.

“E’ molto piu’ difficile giudicare se stessi che gli altri. Se riesci a giudicarti bene e’ segno che sei veramente un saggio”

Lunedi’

Prima Serata - Lunedi’La Solitudine

“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Mt 27,45)In ebraico: “Eloì, Eloì, lemà sabactàni?”

“Nasciamo soli, viviamo soli, moriamo soli. Solo attraverso i nostri amori e l’amicizia si può creare l’illusione, per un momento, di non essere soli”

(Orson Welles, 1915-1985, regista e attore ame-ricano, noto per il film “Quarto Potere”)

“Era da tanto che non mi guardavo allo spec-chio, per capire se in fondo questo ero proprio io e solo adesso so che do-vrei pensare più spessoa stare più con me stesso”

(Gionny Scandal, Gionata, traccia che dà il titolo all’album omonimo)

“La solitudine è sofferenza maledetta non quando si è soli ma quando si ha il sentimentodi contar niente per nessuno”

(Enzo Bianchi, monaco laico, fondatore della comunità monastica di Bose)

Confronto fra due Testi MusicaliLETTERA DALL’INFERNO

(EMIS KILLA)

Caro Dio, mi scuso se sono sparito E’ che, ultimamente, lo avevi fatto anche te Non sono qui per litigare ma siamo sinceri Io ti ho cercato in ogni dove, tu invece dov’eri Nella mia vita non sei stato quel che dovresti Il diavolo è stato più bravo, per certi versi Il credo dalla fede, ognuno c’ha la sua Mia madre in chiesa piange sangue, più della tua Non so con quale scusa ti possa difendere La gente scrive preghiere ma forse non ami leggere Nasci in gara per poi perdereVeniamo al mondo piangendo e questo mi ha sempre fatto riflettere Se ti comporti male, ti fai qualche nemico E ci sarà un motivo, se Giuda ti ha tradito Mi hai creato a tua immagine e oggi sono un re Ma la corona di spine tienitela per teMio Dio Qualche volta che io ti cerco, quando sono nei guai Scrivo una lettera dall’inferno ma non la leggeraiMio Dio Detti legge nell’universo, perché prendi e dai Ma le lettere dall’inferno non le leggi maiSe sei onnipresente e dall’alto ci fissi Se sei onnipotente a ’sto punto te ne infischi Considerando le volte in cui vedi e non agisciforse conviene farci credere che non esisti Nonostante i crocifissi e le preghiere ad alta voce Nessuno è prediletto, ognuno ha la sua croce Non prego quando pranzo e non ti ringrazio Il pane a tavola ce l’ho perché mi alzo, e mi faccio il mazzoFaccio buone azionima nonostante questo sul mio conto girano cattive voci Scendi dall’altare, per una volta si può fare Liberarti dagli impegni e liberaci dal male Un Dio che impone i suoi comandamenti, che giustizia è? Un Dio onesto, un Dio che non detta regole Non avere alcun Dio al di fuori di melo direbbe solo chi è egoista e pensa per séMio Dio Qualche volta che io ti cerco, quando sono nei guai Scrivo una lettera dall’inferno ma non la leggeraiMio Dio Detti legge nell’universo, perché prendi e dai Ma le lettere dall’inferno non le leggi maiMio Dio, Mio DioQuando chiedi se credo in Dio, non rispondo di sì forse è un limite mio, lui mi ha fatto cosìQuando chiedi se credo in Dio, non rispondo di sì forse è un limite mio, lui mi ha fatto cosìMio Dio , Mio Dio Mio Dio, Mio DioMio Dio Qualche volta che io ti cerco, quando sono nei guai Scrivo una lettera dall’inferno ma non la leggeraiMio Dio Detti legge nell’universo, perché prendi e dai Ma le lettere dall’inferno non le leggi mai

LETTERA DAL PARADISO(SHOEK)

RIT: Dio che cosa c’entra ?!Se poi fai quello che vuoi!Dio che cosa c’entraSe Lo fai Dio solo nei guaiScrivo la leggo la lascio per incisorispondo all’inferno ma io scrivo in paradiso

Ciao Emis Killa lo sai non ti conoscoma ti scrivo sai perché sono stato anch’io al tuo postoho odiato questo Dio per questo mondo troppo loscomi sentivo come un lupo che cercava il proprio bosconon ti rispondo per la fama o per far pubblicitàma perché io lotto brother per chi cerca veritàla fama non m’importa è un’illusione che ti lasciapreferisco il mio Dio che ogni ferita Lui la fasciaquesto mondo è masochista e negli occhi butta sabbiama poi non vede più e con Dio grida la rabbiase tu amassi una donna e tu la obblighi ad amartisarebbe finto amore nel suo sogno di lasciartiDio vuole il nostro bene ma vedi lui ci lascia fareperché bro manipolare non vuol dir sapere amare“libera dal male” lui lo fa’ e l’ha già fattoma la scelta è solo tua se torni a casa tutto fattoChiedi a Dio di liberarci ma adesso fermati e poi pensaperché allora quando canti inciti alla droga e alla violenza ?Ricorda che i problemi li lasciamo e poi ne usciamosolo se davvero noi preghiamo e dopo lo vogliamoCredi che il mio Dio nei tuoi problemi sia sparitoma ti assicuro che ogni grido e ogni pianto l’ha capitoma se le scelte sono nostre contro Dio abbassiamo il ditoLui ti sente e Lui ti parla ma forse tu non l’hai sentitonon puoi pretendere da Dio se poi fai quello che vuoigridare a Lui nei guai ma per il resto fatti tuoiti domandi dov’è Dio e dov’è la Sua presenzaogni giorno decidiamo se vogliamo farne senzae’ vero Giuda lo ha tradito nonostante Lui l’ha amatoma ci sarà un perché se Giuda poi si è suicidatonon è un crocifisso o un rosario tra le ditama seguire Gesù Cristo, verità la via e la vitaAnche io sono geloso e sono pazzo di mia figliaio l’unico padre perché è lei che mi assomigliaLui è un Dio geloso perché ama oltre i bordidimmi ti salveranno i tuoi soldi ?i soldi fanno vita meno triste e meno amarama i tuoi soldi non ti seguono quando entri una barai soldi fanno vita meno triste e meno amarama la tua vita non la compri mio brother è troppo caraEmis io ti parlo da ragazzo ormai salvatoil mio Dio mi ha ripulito e dalla droga mi ha lavatosono stato abbandonato e dai miei rifiutatoma oggi son rinato perché Cristo mi ha salvatoDio si è scomodato e il Suo trono ha già lasciatoquando è venuto in terra ma questo mondo l’ha ammazzatoe la corona con le spine lui la tiene e sai perché l’ha messa sulla croce per salvare me e teguarda verso il cielo, Cristo ha tolto ogni misteroio ti parlo per davvero che mi ascolti io lo speroio non prego con un ceroma io parlo col Dio veroio valevo come zero, ma oggi sono uomo interoIo non so’ insegnare nullasono un nucleo in un bollaodiato come fossi zollama mi distinguo dalla follalettera di manda in paranoiaparadisocerca la tua gioia alzandogli occhi alzando il viso

Qualche Spunto per Riflettere

• La solitudine è sempre negativa?

• Fuggo la solitudine oppure la ricervo, come un tempo da passare con me stesso?

• Nei momenti di angoscia e solitudine, grido pieno di rabbia contro Dio, incolpandolo di non essere affidabile?

• Sono convinto del fatto che Dio non mi lascia mai solo, ma mi ama di un amore immenso ed eterno? Sperimento questo amore nella mia vita?

Per approfondire sulla Bibbia...

• 1 Re 19,1-18 ( Elia sull’Oreb)• Geremia 20,7-18 (Il lamento di Geremia)

Le Frasi da Conservare

“Io”, disse il piccolo principe, “possiedo un fiore che innaffio tutti i giorni. Possiedo tre vulcani dei quali spazzo il camino tutte le settimane. Perche’ spazzo il camino anche di quello spento. Non si sa mai. E’ utile ai miei vulcani, ed e’ utile al mio fiore che io li possegga. Ma tu non sei utile alle stelle...”

Quest’uomo, si disse il piccolo principe, continuando il suo viaggio, quest’uomo sarebbe disprezzato da tutti gli altri , dal re, dal vanitoso, dall’ubriacone, dall’uomo d’affari. Tuttavia e’ il solo che non mi sembri ridicolo. Forse perche’ si occupa di altro che non di se stesso.

“Ma che cosa vuol dire <effimero>?” ripete’ il piccolo principe che in vita sua non aveva mai rinunciato a una domanda una volta che l’aveva fatta. “Vuol dire <che e’ minacciato di scomparire in un tem-po breve>”. “Il mio fiore e’ destinato a scomparire presto?” “Certamente”. Il mio fiore e’ effimero, si disse il piccolo principe, e non ha che quattro spine per difendersi dal mondo! E io l’ho lasciato solo!

Martedi’

Seconda Serata - Martedi’La Fretta

PERSONAGGI DEL GIORNO : Uomo d’Affari, Geografo, Lampionario

Riflettiamo sul gioco del tempo• Cosa avete notato durante lo svolgimento del gioco?

• E’ stato facile piegare le magliette, calcolare e trovare le città sull’atlante in così poco tempo?

• Nella vostra vita riscontrate questa fretta nel fare le cose?

Corriamo, ci muoviamo freneticamente. Abbiamo la sensazione che il tempo scorra velocemente e fatichiamo a fermarci per riflettere su ciò che facciamo. Siamo abituati ad avere tutto subito e per questo l’attesa a volte ci sembra quasi impossibile da sopportare, per esempio: il suono della campanella a scuola, aspettare di prendere il pullman o il treno, studiare, ecc…E’ vero che andando più veloci finiamo di fare le cose prima di tutti, ma poi vengono fatte bene e con particolare cura? (Es: i compiti).Di conseguenza, il nemico che più o meno cerchiamo di evitare a tutti i costi è la noia. Avete visto che l’uomo d’affari, il geografo e il lampionaio non si fermano mai? Sono troppo indaffarati per fare una pausa e per avere una lunga conversazione con il Piccolo Principe. Così è anche nella vita reale, siamo talmente presi e concentrati durante tutta la giornata che non ci accorgiamo delle piccole cose, che magari sono proprioquelle essenziali!

Quanti di voi si ricordano di Gesù durante tutto l’arco della giornata?

Leggiamo il Vangelo:

Luca 10,38-42[38] Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. [39] Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; [40] Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». [41] Ma Gesù le rispose: «Mar-ta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, [42] ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».

• Quindi come dice Gesù “ Maria si è scelta la parte migliore “, secondo voi quale può essere?

Marta proprio come il geografo, il lampionaio e l’uomo d’affari era talmente presa dai suoi servizi che non si era nemmeno accorta dell’importanza della presenza di Gesù.

E’ importante non andare troppo lenti ma neanche correre perché finiamo per trala-sciare le cose più importanti della nostra vita.

Veglia alle Stelle

CANTO : Il Canto dell’Amore

Leggiamo Insieme

(Salmo 19:1-6)[1] I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento dichiara l’Opera delle sue mani.[2] un giorno proferisce parole all’altro, e una notte rivela conoscenza all’altra.[3] Non hanno favella, né parole; la loro voce non s’ode;[4] ma la loro armonia si diffonde per tutta la terra e il loro messaggio giunge fino all’estremità del mondo; nei cieli Dio ha posto una tenda per il sole; [5] ed esso è come uno sposo che esce dalla sua camera di nozze, esulta come un prode che percorre la sua via.[6] Esso sorge da una estremità dei cieli, e il suo giro giunge fino all’altra estremità; niente è nascosto al suo calore.”

Proviamo a Pensarci... Quanto è grande il nostro universo?

Solo la luna, il pianeta più vicino a noi, ha una distanza media di 384mila chilometri dalla Ter-ra. Plutone il più lontano pianeta del sistema solare dista invece 5milioni750mila chilometri. Il nostro sole fa parte infatti di un ammasso di stelle, la galassia, chiamato Via Lattea, insieme ad altre 2 miliardi di stelle, che ruotano tutte intorno a un centro, come in un immenso gorgo cosmico largo 180mila anni luce. Per compiere un giro completo intorno al centro galattico il sole, e con lui la terra e con la Terra ciascuno di noi, ci mette 200 miliardi di anni.Guardare il cielo di notte è un modo per perdersi negli abissi del tempo oltre che nello spazio.

Riflettiamo...

• Chi è l’uomo rispetto a tutto questo? E che ne è del nostro mondo, delle nostre luci, delle nostre cose, delle nostre minuscole catastrofi quotidiane rispetto all’infinito spazio nero, vuoto e freddo che ci sta davanti?

• Pensa un po’ a quanto è grande chi ha fatto tutto questo. Rifletti un po’ a quello che sei tu in confronto a Dio.

Breve Attività

FANGO JOVANOTTI

RIT Io lo so che non sono soloanche quando sono soloio lo so che non sono soloio lo so che non sono soloanche quando sono solo

sotto un cielo di stelle e di satellititra i colpevoli le vittime e i superstitiun cane abbaia alla luna, un uomo guarda la sua manosembra quella di suo padre, quando da bambinolo prendeva come niente e lo sollevava suera bello il panorama visto dall’altosi gettava sulle cose prima del pensierola sua mano era piccina ma afferrava il mondo interoora la città è un film straniero senza sottotitolile scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli, il ghiaccio sulle cosela tele dice che le strade son pericolosema l’unico pericolo che sento veramenteè quello di non riuscire più a sentire nienteil profumo dei fiori l’odore della cittàil suono dei motorini il sapore della pizzale lacrime di una mamma le idee di uno studentegli incroci possibili in una piazzadi stare con le antenne alzate verso il cieloRITe rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fangoRITe rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

la città un film straniero senza sottotitoliuna pentola che cuoce pezzi di dialoghicome stai quanto costa che ore sonoche succede che si dice chi ci credee allora ci si vedeci si sente soli dalla parte del bersaglioe diventi un appestato quando fai uno sbaglioun cartello di sei metri dice tutto è intorno a tema ti guardi intorno e invece non c’è nienteun mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli chehanno ancora il coraggio di innamorarsie una musica che pompa sangue nelle venee che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsismettere di lamentarsiche l’unico pericolo che senti veramenteè quello di non riuscire più a sentire nientedi non riuscire più a sentire nienteil battito di un cuore dentro al pettola passione che fa crescere un progettol’appetito la sete l’evoluzione in attol’energia che si scatena in un contattoRITe rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fangoRIT e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fangoe mi fondo con il cielo e con il fango (X2)

Ora, aiutandovi con il testo della canzone, provate a rispondere alle domande

• Ti sei mai sentito solo? Perchè?

• Seconto te perchè quando siamo bimbi il mondo ci sembra più semplice?

• “Ci si sente soli dalla parte del bersaglio”. Cosa significa questa frase?

• Quale è la tua paura più grande? Perchè?

DIVIDIAMOCI IN 5 GRUPPI DA 4 PERSONE E AFFRONTIAMO IL TEMA CHE VIENE PROPOSTO DAGLI ANIMATORI

Momento di Condivisione

CANTO : Laudato Sii, Signore Mio

Il Piccolo Principe ci lascia detto questo:

“Gli uomini hanno delle stelle che non sono le stesse.Per gli uni, quelli che viaggiano, le stelle sono delle guide.Per altri non sono che delle piccole luci.Per altri, che sono dei sapienti, sono dei problemi.Per il mio uomo d’affari erano dell’oro.Ma tutte queste stelle stanno zitte.Tu, tu avrai delle stelle come nessuno ha...”“Che cosa vuoi dire?”“Quando tu guarderai il cielo, la notte,visto che io abiterò in una di esse,visto che io riderò in una di esse,allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero.Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!”E rise ancora.“E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre),sarai contento di avermi conosciuto.Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me.E aprirai a volte la finestra, così, per il piacere...E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo.

Anche noi guardando il cielo pensiamo a Dio sapendo che lui da lassù ci osserva e ci protegge.

CANTO : Voi Siete di Dio

Le Frasi da Conservare

“Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io saro’ per te unica al mondo”.

“Se tu mi addomestichi, la mia vita sara’ illuminata. Conoscero’ un rumore di passi che sara’ diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi fara’ uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiu’ in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me e’ inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo e’ triste! Ma tu hai dei capelli color dell’oro. Allora sara’ meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e’ dorato, mi fara’ pensare a te. E amero’ il rumore del vento nel grano...”

“Non ci conoscono che le cose che si addomesticano”, disse la volpe. “Gli uomini non hanno piu’ tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose gia’ fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno piu’ amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!”

“Bisogna essere molto pazienti”, rispose la volpe. “In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, cosi’, nell’erba. Io ti guardero’ con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ piu’ vicino...”

“Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincero’ ad essere felice. Col passare dell’ora aumentera’ la mia felicita’. Quando saranno le quattro, incomincero’ ad agitarmi e ad inquietarmi; scopriro’ il prezzo della felicita’! Ma se tu vieni non si sa quando, io non sapro’ mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti”. “Che cos’e’ un rito?” disse il piccolo principe. “Anche questa e’ una cosa da tempo dimenticata”, disse la volpe. “E’ quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore.”

“Addio”, disse la volpe. “Ecco il mio segreto. E’ molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale e’ invisibile agli occhi”. “L’essenziale e’ invisibile agli occhi”, ripete’ il piccolo principe, per ricordarselo. “E’ il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cosi’ importante”. “E’ il tempo che ho perduto per la mia rosa...” sussurro’ il piccolo principe per ricordarselo. “Gli uomini hanno dimenticato questa verita’. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa...” “Io sono responsabile della mia rosa...” ripete’ il piccolo principe per ricordarselo.

Mercoledi’

Terza Serata - Mercoledi’Creare Legami

ATTIVITA’ : Il Processo d’Amicizia - VIDEO Alessandro D’Avenia “Amicizia” - YouTube

Rifletti Rispondendo alle Domande

• Ti capita che alcuni luoghi o alcuni oggetti anonimi o poco significativi, diventino importanti perché sono legati a una persona speciale?

• Perché secondo te ci vuole tanto tempo e tanta pazienza per addomesticare una persona?

Giovanni 19,25-27

Presso la croce di Gesù stavano sua madre e la sorella di sua madre, Maria di Cleopa, e Maria Maddalena. Gesù dunque, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio!» Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!» E da quel momento, il discepolo la prese in casa sua.

Lo troviamo anche in: Giovanni 20,1-10

Riflettiamo...

Ognuno di noi può immedesimarsi con il discepolo amato, TUTTI NOI siamo amati da Dio.Dio si prende cura di noi personalmente: siamo suoi discepoli!

Il discepolo è colui che segue, impara e imita il suo Maestro Gesù.

Il discepolo amato segue Gesù fin sotto la croce, è presente anche al momento della resurrezione di Cristo, dunque è importante seguire Gesù anche nei momenti bui, fino in fondo, anche quando sulla croce ci siamo noi.

Abbiamo mai pensato a Gesù come nostro amico?Lui vuole che abbiamo amici! E vuole Lui stesso essere un amico.Egli è un amico che, secondo Proverbi 18:24, “è più affezionato di un fratello”.Se abbiamo Cristo come nostro amico, avremo anche altri amici che conoscono Cristo.

Hai mai pensato che grazie a Gesù sei qui al campo e ti sei fatto nuovi e autentici amici?Non sottovalutare la cosa, ma ciò che accomuna te e i tuoi amici qua è proprio la fede!

«Non si conoscono che le cose che si addomesticano»93. Sorprendente è la corrispondenza del Piccolo Principe con sant’Agostino il quale dice che non si conosce se non ciò che si ama, perché ciò che non si ama non può essere scorto nel profondo.

• Hai mai pensato a Gesù come tuo amico?

• Come potresti rafforzare la tua amicizia con Lui?

Forse non ci riflettiamo spesso sulla grande responsabilità che abbiamo quando creiamo dei legami. Diventiamo responsabili della sofferenza e della felicità dell’altra persona. La volpe lo ricorda al piccolo principe:

“Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa...”“Io sono responsabile della mia rosa...” ripeté il piccolo principe per ricordarselo.

Quindi esattamente come il Piccolo Principe, ricordati di prenderti cura della tua rosa, coltiva il tuo rapporto con Gesù! E quando sarai in preda allo sconforto, ricordati quello che disse la volpe: “non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”;E di cosa Gesù disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!». [28] Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». [29] Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».

Le Frasi da Conservare

“Voi siete belle, ma siete vuote. Non si puo’ morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, e’ piu’ importante di tutte voi, perche’ e’ lei che ho innaffiata. Perche’ e’ lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perche’ e’ lei che ho riparata col paravento. Perche’ su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perche’ e’ lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perche’ e’ la mia rosa.”

Giovedi’

Quarta Serata - Giovedi’Unicità della Rosa

LUCA 8,4-8

4Poiché una gran folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, disse con una parabola: 5«Il seminatore uscì a seminare la sua semente. Mentre seminava, parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la divorarono. 6Un’altra parte cadde sulla pietra e appena germogliata inaridì per mancanza di umidità. 7Un’altra cadde in mezzo alle spine e le spine, cresciute insieme con essa, la soffocarono. 8Un’altra cadde sulla terra buona, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per intendere, intenda!».

MARCO 4,13-20

[13] Continuò dicendo loro: «Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte le altre parabole? [14] Il seminatore semina la parola. [15] Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando l’ascoltano, subito viene satana, e porta via la parola seminata in loro. [16] Similmente quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la parola, subito l’accolgono con gioia, [17] ma non hanno radice in sé stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono. [18] Altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine: sono coloro che hanno ascoltato la parola, [19] ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l’inganno della ricchezza e tutte le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza frutto. [20] Quelli poi che ricevono il seme su un terreno buono, sono coloro che ascoltano la parola, l’accolgono e portano frutto nella misura chi del trenta, chi del sessanta, chi del cento per uno».

COSA SIGNIFICA?

C’era un uomo che andò a seminare. Alcuni semi caddero sulla strada e gli uccelli se li mangiarono…… furono anche calpestati e non crebbero.Alcuni caddero tra i sassi dove germogliarono, ma morirono per mancanza di umidità…… alcuni germogli furono intrappolati dalle spine che li soffocarono.Ma alcuni caddero sul terreno buono e produssero un buon raccolto… Più tardi Gesù spiegò la parabola ai suoi discepoli: il seme mangiato dagli uccelli è la Parola che non viene accolta nel cuore dell’uomo quando è arido come una strada, il seme caduto nei sassi è la Parola che viene accolta ma poi dimenticata, il seme caduto tra i rovi è la Parola che viene soffocata da tutte le altre preoccupazioni…Ma il seme caduto sul terreno buono è la Parola che viene accolta nel cuore dell’uomo, viene meditata, e compresa.

•Per te……Cos’è qualcosa di unico?

• Tante volte possiamo essere soffocati dai nostri “idoli”, che in questo caso sono rappresentati dai vari tipi di terreno. Rischiamo molte volte di compromettere l’unicità di Gesù preferendolo a tante altre distrazioni. Quindi l’unicità della rosa è paragonata a Gesù. Secondo te…Perché?

• Qual’ è l’ordine di importanza delle seguenti parole?

SOLDI / POTERE / AMORE / FAMIGLIA / AMICI / GESU’ / SALUTE / CANTANTE PREFERITO

• A squadre scrivete caratteristiche positive e negative per ogni parola dell’elenco precedente per poi discutere di cosa conta veramente nella vita di ogni persona, quali sono le parole chiave su cui concentrarsi maggiormente e quali sono gli elementi più superficiali.

Le Frasi da ConservareVenerdi’

“Un po’ d’acqua puo’ far bene anche al cuore...” “Le stelle sono belle per un fiore che non si vede...” “Cio’ che abbellisce il deserto”, disse il piccolo principe, “e’ che nasconde un pozzo in qualche luogo...” “Si”, dissi al piccolo principe, “che si tratti di una casa, delle stelle o del deserto, quello che fa la loro bellezza e’ invisibile”. “Questo che io vedo non e’ che la scorza. Il piu’ importante e’ invisibile...” “Ecco cio’ che mi commuove di piu’ di questo piccolo principe addormentato: e’ la sua fedelta’ a un fiore, e’ l’immagine di una rosa che risplende in lui come la fiamma di una lampada, anche quando dorme...” E lo pensavo ancora piu’ fragile. Bisogna ben proteggere le lampade: un colpo di vento le puo’ spegnere...

“Sai... quando si e’ molto tristi si amano i tramonti...”

“Se qualcuno ama un fiore, di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle, questo basta a farlo felice quando lo guarda. E lui si dice: <Il mio fiore e’ la’ in qualche luogo>

Traccia per il Deserto

LA ROSA

Ora che sono in questo momento di quiete, ripenso al Piccolo Principe che si prende cura della sua rosa: in questa settimana, Dio mi ha messo accanto tante “rose” (gli amici) da accudire.Mi sono sforzato di essere amico di tutti, oppure ho scartato qualcuno e preferito altri? Ho aiutato chi era in difficoltà oppure ho pensato solo a me? Rifletto sulle relazioni che ho vissuto questa settimana.

IL LAMPIONARIO

Quante sono le cose che mi capita di fare ogni giorno! Quante cose ho fatto in questa settimana! A volte noi svolgiamo le nostre attività in modo quasi automatico, senza magari soffermarci a riflettere su cosa stiamo facendo. Eppure, per ognuno, Dio ha un progetto d’amore e ha bisogno di noi per realizzarlo. Provo a chiedere al Signore di farmi capire cosa desidera da me e mi prometto di impegnarmi a realizzarlo, perché solo così darò un senso pieno alla mia vita.

IL RE

“L’orgoglio muore 15 minuti dopo il corpo”. Questa frase di Enzo Bianchi, mi fa riflettere: è molto più facile puntare il dito contro gli altri per evidenziarne i difetti, piuttosto che guardare le cose che non vanno in me. Gesù ha ben espresso questo concetto quando ha detto: “Prima di togliere la pagliuzza dall’occhio del fratello, togli la trave dal tuo”. Sono capace di ammettere i miei sbagli, accettare i miei difetti e chiedere scusa quando è necessario? Oppure giudico gli altri dalle apparenze, senza conoscerli a fondo?

Ora finalmente, sono anche io nel deserto, come il Piccolo Principe; nel silenzio di questo momento, nella solitudine che mi circonda, posso aprire il mio cuore a Gesù: Lui ha sete di me! Lui desidera entrare nel mio cuore, desidera donarmi lo Spirito Santo, ricolmandomi di un Amore Infinito, che mi accompagnerà per sempre. Con Gesù nella mia vita, non sarò MAI più da solo/a; non importa quante volte mi capiterà di sbagliare, Lui ci sarà sempre per me. In ogni momento mi sarà accanto, pronto a risollevarmi se cado. Forse nella mia vita ci sono situazioni di dolore e sofferenza, forse sono alla ricerca del senso della mia vita e ancora non l’ho trovato, forse sono arrabbiato con Dio perché sembra che non Si interessi di me.Ecco, questo è il momento giusto per confidarGli ogni angoscia, ogni paura, ogni speranza, ogni gioia; Gesù sa cosa vuol dire soffrire, perché è morto in croce per tutti noi, quindi anche per me. Lui è stato tradito, umiliato, picchiato, deriso, abbandonato, flagellato, incoronato di spine e crocifisso; ha sopportato sputi, schiaffi e insulti,si è fatto carico del nostro peccato e l’ha portato sulla croce, facendo fino alla fine la volontà del Padre.Gesù sa cosa sto passando, mi conosce meglio di quanto io conosco me stesso e soprattutto MI AMA, nonostante i miei difetti.

Gli chiedo di entrare nella mia vita, di donarmi la Sua Luce, di risolvere le situazioni difficili; e poi Lo ringrazio per tutte le gioie che ogni giorno mi dona

Quinta Serata - Venerdi’

“In verità vi dico: ogni volta che avete fattouna di queste cose a uno solo di questimiei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”(Mt 25,40)

“Vi scongiuro, fratelli miei, rimanete fedeli alla Terra, e non credete a coloro che vi parlano di speranze soprannaturali! Sono avvelenato-ri, che lo sappiano o no”(F.Nietzsche, “Così parlò Zarathustra”)

“L’argomento del giudizio universale, l’argomento del contendere cosmico con Dio, non sarà il male ma il bene. Dio non ci chiederà conto di quanto male abbiamo commesso, ma di quanto bene abbiamo compiu-to” (Ermes Ronchi, sacerdote e teologo, appartenente all’Ordine dei Servi di Maria)

Antonius Block: “Ti tocca il nero”Morte: “Si addice alla Morte, non credi?”(Dialogo tratto dal film “Il settimo sigillo” di Ingmar Bergman)

“Cercate di lasciare questo mondo un po’ migliore di come l’avete trovato”(Robert Baden Powell, fondatore degli Scout)

L’Umanità

Se ci fermassimo un istante a riflettere, ci accorgeremmo dell’assurdità del mondo di oggi: da un lato ci dicono che la morte è un tabù, che non bisogna parlarne, che dobbiamo vivere ogni giorno spremendo la vita; dall’altro, la tv e i videogiochi ci mettono costantemente davanti agli occhi scene di violenza e di morte, quasi fosse un gioco o una realtà distante da noi. D’altronde, è così facile pensare: “Beh, muoiono gli altri, io ancora no”.

Fin dagli inizi della sua storia, l’uomo ha sempre dovuto fare i conti con la morte, sua e degli altri; alcuni la rigettano come un evento del tutto assurdo, che rende la nostra vita priva di senso (J.P.Sartre, l’Essere e il Nulla), qualcuno invece è arrivato a chiamarla “Sorella” (Francesco d’Assisi, il Cantico delle Creature). Ciò che ci è immediatamente comprensibile, comunque, è che la nostra vita non è eterna, bensì ha un punto d’arrivo; e proprio per questo, ci viene richiesto di viverla appieno, realizzando il progetto che Dio ha per ognuno di noi. Imparare ad amare Dio, ad avere una relazione con Lui, compierequotidiani gesti d’Amore verso gli altri, accostarci ai Sacramenti, partecipare alla Liturgia; questo è quello che ci viene richiesto, questa è la strada per la Santità, per la felicità piena ed eterna.Il Giudizio Finale non ci deve angosciare, bensì ricordare che alla fine ci verrà chiesto conto di come abbiamo vissuto la nostra vita; tutti sbagliamo, ma il Signore è sempre lì pronto ad aiutarci.

La morte non è la fine di tutto, Gesù ce lo ha dimostrato uscendo dal Sepolcro; la Pasqua è gioia, perché la vita non muore!Oggi molti affermano che la vita dopo la morte è soltanto un’illusione e che dunque ci attende il nulla, altri credono fermamente nella reincarnazione; insomma, pare che ognuno abbia la sua “teoria sulla questione”. Ecco, noi siamo chiamati a lasciarci alle spalle queste voci per seguire Gesù, perché Lui e soltanto Lui è la Verità, la Via e la Vita.

• Sono mai andato a un funerale o in cimitero? Che cosa ho provato? Cosa ho pensato?

• Credo che dopo la morte mi attende la Resurrezione della Carne, come testimoniato da Gesù?

• Penso mai che un giorno mi verrà chiesto conto delle azioni che ho compiuto nella mia vita, delle attenzioni che ho saputo dare agli altri?

Per approfondire sulla Bibbia...

• Giovanni 20,1-29 (Il giorno della Resurrezione)• Deuteronomio 34, 1-12 (La Morte di Mosè)

Qualche Spunto per Riflettere

QUANDO ERO VIVOMARRACASH & J-AX

Rit. Adesso finalmente sanno il mio nomeIn radio gira sempre una mia canzoneChissà dov’era tutto questo amoreQuando soffrivo, Quand’ero vivoAdesso finalmente sanno il mio nomeBruciare il santo e fare la processioneA cosa serve tutto questo onoreSe non ero un mito, Quand’ero vivoSu dieci che mi amanoQuattro mi odiano e uno mi sfotteIl successo non ti rende più forteMi sono fatto come un cane ieri notteLe belle canzoni le scrive chi soffrePer dormire ho preso una boccetta interaAdesso vedo un poliziotto e una camerieraVedo me stesso morto sul pavimento di questo hotel a tre stelle e mezzo dopo un concertoMi giro e sono in conferenza stampaRadio e tv presenti in massaAnche chi non mi passava una tracciaIntervistano perfino mia mammaAncora sotto shockChe piange come da programmaOra la casa discografica investe davveroFa la pubblicità che prima gli chiedevoPersino il re che nessuno odia o dice che fingevoSono il cantante più amato del cimitero

Rit.Perché? Bella domanda questaUn proiettile è l’ultima cosa che mi è passata per la testaE’ entrato dalla bocca ed è uscito da un orecchioil processo inverso di quando cantavo un testoNon mi è mai piaciuto molto guardarmi allo specchioI fans mi amavano più di quanto amassi me stesso, DepressoScrivevano “hai bisogno di aiuto”Se non somigli a nessuno devi avere un disturboSpararsi è come confessarsi, Ammettere di essere anormaliOra perdonatemi tutti i peccati, Che penaSi fingerà mio amico ogni collegaGente che da vivo sopportavo a malapenaQualcuno c’ha basato una carriera interaSe eravate miei amici dov’eravate quella sera?E’ strano il destino da divo a divinoIncido più sul mondo ora, Che coi dischi che ho incisoRit.Adesso non mi fanno male, Le voci su di meNon c’è più niente da guardare, Soltanto musicheIo tutto questo amore non lo sentivoQuand’ero vivoQuand’ero vivoIo tutto questo onore non lo sentivoQuand’ero vivoQuand’ero vivo

Le Frasi da ConservareSabato

“E’ come per il fiore. Se tu vuoi bene a un fiore che sta in una stella, e’ dolce, la notte, guardare il cielo. Tutte le stelle sono fiorite”.“Gli uomini hanno delle stelle che non sono le stesse. Per gli uni, quelli che viaggiano, le stelle sono delle guide. Per altri non sono che delle piccole luci. Per altri, che sono dei sapienti, sono dei problemi. Per il mio uomo d’affari erano dell’oro. Ma tutte queste stelle stanno zitte. Tu, tu avrai delle stelle come nessuno ha...” “Che cosa vuoi dire?” “Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abitero’ in una di esse, visto che io ridero’ in una di esse, allora sara’ per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!” “E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, cosi’, per il piacere... E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo.“Hai avuto torto. Avrai dispiacere. Sembrero’ morto e non sara’ vero...” Io stavo zitto. “Capisci? E’ troppo lontano. Non posso portare appresso il mio corpo. E’ troppo pesante”. Io stavo zitto. “Ma sara’ come una vecchia scorza abbandonata. Non sono tristi le vecchie scorze...”

Sesta Serata - SabatoLa Morte non è la fine di tutto

Se mi ami non piangere!Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo,se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sentoin questi orizzonti senza fine,e in questa luce che tutto investe e penetra,tu non piangeresti se mi ami.Qui si è ormai assorbiti dall’incanto di Dio,dalle sue espressioni di infinità bontà e dai riflessi della sua sconfinata bellezza.Le cose di un tempo sono così piccole e fuggevolial confronto.Mi è rimasto l’affetto per te:una tenerezza che non ho mai conosciuto.Sono felice di averti incontrato nel tempo,anche se tutto era allora così fugace e limitato.Ora l’amore che mi stringe profondamente a te,è gioia pura e senza tramonto.Mentre io vivo nella serena ed esaltante attesa del tuo arrivo tra noi,tu pensami così!Nelle tue battaglie,nei tuoi momenti di sconforto e di solitudine,pensa a questa meravigliosa casa,dove non esiste la morte, dove ci disseteremo insieme,nel trasporto più intenso alla fonte inesauribile dell’amore e della felicità.Non piangere più, se veramente mi ami!

Leggiamo il Vangelo

Luca 24,1-121 Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. 2 Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; 3 ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. 4 Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. 5 Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? 6 Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, 7 dicendo che bisognava che il Figlio dell’uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno». 8 Ed esse si ricordarono delle sue parole.9 E, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. 10 Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli. 11 Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse.12 Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende. E tornò a casa pieno di stupore per l’accaduto.

• Cosa mi ha colpito di questo brano

Spesso sembra che l’uomo, afflitto e impaurito talmente dall’idea della morte, pensi di poterla esorcizzare semplicemente non pensando a lei. Di fronte ad essa, infatti, l’uomo si trova in una situazione di solitudine estrema. Eppure il cristiano sa che anche in questo momento di rottura, di solitudine e di distacco da tutti non è solo! Anche Gesù, infatti, ha fatto l’esperienza della morte. E siccome non si è incarnato per scherzo o per figura, ha vissuto fino in fondo anche questo momento.

Il modo con cui Gesù ha vissuto la morte diventa quindi per noi un modello da imitare.

Di più: abbiamo fede che nel momento in cui Dio ci chiederà la vita, Gesù ci sarà accanto e ci infonderà i suoi stessi sentimenti e la sua stessa fiducia ed abbandono in Dio. Egli, che ha provato tale momento in tutta la sua drammaticità, non esclusa la paura di essere solo, sarà per noi colui che ci condurrà per mano nel passaggio e ci accoglierà con gioia per portarci a vivere per sempre nell’amore del Padre.

• Ti è capitato di confrontarti con una persona che ha perso qualcuno? Cosa le hai detto/Cosa le diresti?

• Quando muore qualcuno in modo improvviso, inspiegabile, è giusto arrabbiarsi con Dio?

VIVI DAVVEROGIORGIA

Questo è il prezzo che questo mondo impone a noi: Di vivere senza certezza alcuna. In bilico nel blu e disperati amanti che non hanno mai trovato amore puro Piegati alle regole del buon mercato, Mi pento mi dolgo per questo peccato Ma quando respiro mi accorgo che esisto davvero.E stiamo isolati in cerca di gloria mediocri e muti e senza memoria.Ma guarda l’estate è tornata, speranza c’è ancora.. Ti prego vivi... vivi... vivi... davvero... vivi... vivi... vivi davvero... davvero... Questo è il prezzo che questo tempo impone a noi: Velocemente vivere una vita.Il frutto del peccato una donna l’ha mangiato, Adesso io vorrei un pezzo di torta Piegati alle regole del buon partito, Nessun pregiudizio è mai stato sanato

Raccontami quello che fai per dormire la notte Illusi delusi dal senso di colpa, costretti da una morale distorta.Ma fuori c’è un mondo di anime salve davvero.Ti prego vivi... vivi... vivi... davvero... davvero vivi... vivi... vivi davvero... davvero... (Il cielo su di noi la strada siamo noi...) (x2)Vivi... vivi... vivi... davvero... davvero... Vivi... vivi... vivi davvero... Get up more... (x2)Vivi... vivi... vivi davvero... -I buoni i cattivi i dipinti ed i vivi Non c’è ideale che valga una guerra... Combatti ogni piccolo e grande tormento Ed esci più fuori a gioire di ogni momento- Vivi... vivi... vivi... davvero... davvero... Vivi... vivi... vivi davvero...

Questo è il nostro augurio per te: VIVI DAVVERO!!!Colossesi 3 - 1. vs. 1-3: Guardate in alto!

“Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio. Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra; poiché voi moriste e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio.”

TRATTERO’ MEGLIO:

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MIGLIORERO’ QUESTO LATO NEGATIVO DEL MIO CARATTERE:

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3 BUONI PROPOSITI NELLA MIA VITA

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I MIEI DUE PRINCIPALI OBIETTIVI

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• 3 COSE DI QUESTO CAMPO CHE DA OGGI IN POI PORTERAI CON TE NEL CAMMNO DELLA TUA VITA

• QUESTO CAMPO PER ME E’ STATO:

• HO IMPARATO:

• MI HA LASCIATO:

Il Piccolo Principe, spinto dal bisognodi conoscere e di realizzarsi, lascia il suoasteroide e vaga nello spazio per cercaredegli amici, trovare un’occupazione ed

istruirsi. Ma la nostalgia per ciòche ha lasciato — poche cose, ma

molto importanti per lui — e laresponsabilità nei confronti di ciò che

ha amato e curato accendono inlui il desiderio di tornare a

casa, senza badare aquanto il ritornopotrà costare in

termini di sacrificio.

Preghiera dell’ autore

Non ti chiedo né miracoli né visioni, ma solo la forza necessaria per questo giorno!Rendimi attento e inventivo per scegliere al momento giusto le conoscenze ed esperienzeche mi toccano particolarmente. Rendi più consapevoli le mie scelte nell’uso del mio tempo.Donami di capire ciò che è essenziale e ciò che è soltanto secondario.Io ti chiedo la forza, l’autocontrollo e la misura: che non mi lasci, semplicemente,portare dalla vita ma organizzi con sapienza lo svolgimento della giornata.Aiutami a far fronte, il meglio possibile, all’immediato e a riconoscere l’ora presentecome la più importante.Dammi di riconoscere con lucidità che le difficoltà e i fallimenti che accompagnano la vitasono occasione di crescita e maturazione. Fa’ di me un uomo capace di raggiungerecoloro che hanno perso la speranza. E dammi non quello che io desidero ma solo ciò di cui ho davvero bisogno. Signore, insegnami l’arte dei piccoli passi.