CAMPIONATO ITALIANO SERIE A TIM MERCOLEDÌ 23.09.15 - …Palermo. Era arrivato in rosanero nel 2010...

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NUMERO03 CAMPIONATO ITALIANO SERIE A TIM MERCOLEDÌ 23.09.15 - 5^ GIORNATA

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NUMERO03

CAMPIONATO ITALIANO SERIE A TIMMERCOLEDÌ 23.09.15 - 5^ GIORNATA

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Il punto della situazionePAOLO SACCHI

BENTEGODI& DINTORNI

I nuovi gialloblù_pagine 5-7- 9

Le classifiche_pagina 11

Le rose_pagina 13

Ciak si gioca_pagina 15

C’era una volta_pagina 17

Notizie in gialloblù_pagina 19

A.S.D. Paluani Life_pagina 21

Settore giovanile_pagina 23

INDICE

Applausi, Chievo! Nonostante la sconfitta, l’ultima uscita casalinga che ha visto l’Inter in visita al Bentegodi ha ribadito che Frey e compagni non temono nessun avversaria né palcoscenico. Al rispetto del blasone e della qualità della formazione di Mancini, i Giallo-blù hanno risposto con una prova di sostan-za, giocando a viso aperto, con personalità e idee chiare. Così come allo Juventus Stadium, il responso numerico è stato inferiore alla qualità della prestazione degli uomini di Ma-ran. I nerazzurri hanno approfittato dell’unica palla-gol a disposizione, punendo un Chievo capace di ribattere colpo su colpo e assoluta-mente all’altezza della capolista della serie A. Resta così la soddisfazione per la prestazione ma anche il retrogusto amaro per il risultato e l’amarezza per l’infortunio subito da M’poku, vittima della rottura dello zigomo destro nella fase finale della gara. Il turno infrasettimanale offre da subito a Meggiorini e soci la chance di guardare avanti e confrontarsi in una nuova sfida decisamente stuzzicante. Al Bentegodi arriva un altro osso duro come il Torino di Ventura, che si presenta con ottime referenze e l’eccellente bottino di

dieci punti in quattro uscite di campionato. Il calendario e la sorte quest’anno non stanno davvero facendo sconti ai Gialloblù, impegna-ti da una serie di match da bollino rosso fin dalla giornata d’esordio. Se però il buongiorno si vede dal mattino, i ragazzi di Maran han-no tutte le qualità per regalare ai propri tifosi un’altra serata di gran calcio. Avanti Chievo!

TEAM MONDO CHIEVOEDITORE:

Coordinamento Amici del Chievo

DIRETTORE RESPONSABILE:Marco Sancassani

CONDIRETTORE:Paolo Sacchi

IDEAZIONE e COORDINAMENTO:Simone Fiorini

CREATIVITÀ ed IMPAGINAZIONE:NEXIDIA Comunicazione e Design

www.nexidia.it

COLLABORATORI:Riccardo Bazzoni, Angela Borruto, Dino Guerrini, Gian Pietro Panareo

FOTOGRAFI:Archivio Amici del Chievo, Andrea Bicego,

Giovanni Cavedini, Roberto Gandolfi, Renzo Udali

AMMINISTRATORE:Coordinamento “Amici del Chievo”

STATISTICHE A CURA DI:Ufficio Stampa A.C. ChievoVerona

e Alessandro Longo

STAMPA: CoraprintTestata registrata presso il Tribunale di Verona col nr. 1850 del 7 ottobre 2009

Anno 7 - Numero 14 del 23 settembre 2015

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LUCAS NAHUEL CASTRO centrocampista, ARG, 1989Carriera: Gimnasia La Plata (68/6), Racing Avellaneda (26/5), Catania (98/13), Chievo (4/0)A rimpolpare la colonia “gaucha” del ChievoVero-na, compensando l’uscita di Schelotto è arrivato un pezzo pregiato per lo scacchiere di Rolando Ma-ran. Ben noto al tecnico gialloblù per averlo allena-to in quel di Catania, Castro è in grado di contri-buire a tutto tondo alle necessità del mister. È un esterno di spinta in grado di partecipare al gioco in maniera efficace anche quando viene posizio-nato tra le linee, come nei recenti finali di gara con Empoli e Lazio, quando si è disimpegnato anche nella posizione di vertice alto della linea mediana. Ottimi tempi d’inserimento, veloce nelle progres-sioni, Lucas predilige la fascia di sinistra ma non disdegna affatto il settore di destra. Cresciuto nel Gimnasia y Esgrima La Plata, compagine della sua città natale, nell’estate del 2011 “El Pata” è passato al Racing Club di Avallaneda, con cui si è messo in evidenza, guadagnandosi le attenzioni del Catania. Molte le note positive nella stagione del debutto in Italia – con Maran nei panni di allenatore – men-tre nelle due successive annate, che hanno visti la formazione etnea scivolare in B, anche per proble-mi fisici l’argentino non sempre è riuscito a espri-mersi al meglio. La stoffa c’è comunque tutta ed è intatta, dunque al termine della scorsa stagione Luca Nember si è immediatamente attivato per ingaggiarlo. Nelle prime uscite stagionali Castro sta dimostrando di essere un atleta prezioso, capace d’interpretare la gara in ogni sua fase.

MASSIMO GOBBI difensore, ITA, 1980Carriera: Pro Sesto (6/0), Giuliano (32/5), Albinoleffe (30/7), Treviso (122/17), Cagliari (80/6), Fiorentina (111/2), Parma (159/4), Chievo (4/0)Non è paradossalmente difficile riassumere la lun-ga carriera e le tante qualità di Massimo Gobbi, arrivato alla dodicesima stagione consecutiva nella massima serie. Il riferimento più semplice da uti-lizzare è quello di Cesare Prandelli, che ha avuto il giocatore alla proprie dipendenze dal 2006 al 2010 alla Fiorentina. L’ex CT azzurro ha fatto del neo-gialloblù un jolly ideale, capace di contribuire sia a centrocampo che in copertura, in particolare nel ruolo di esterno sinistro. Proprio questa è la posizione che è chiamato a interpretare in maglia gialloblù, ultima tappa di una lunga carriera iniziata nella Pro Sesto – poco lontano dalla sua Cormano – con cui è messo in luce originando l’ingaggio del Treviso. Le stagioni in prestito con Giuliano e Albi-noleffe gli hanno consentito di affinare le qualità: richiamato dal club della Marca, si è conquistato i galloni da titolare, attirando l’interesse del Cagliari. Il trasferimento in Sardegna gli è valso il debutto in A nel 2004. Nel 2006 è passato alla Fiorentina, con cui si è ritagliato presenze anche nelle mag-giori competizioni europee, tra cui una memorabile prestazione con il Liverpool in Champions League e uno storico gol alla Juventus in una clamorosa vittoria viola a Torino. Svincolatosi dal club gigliato, ha disputato gli ultimi quattro tornei con la maglia del Parma, onorata fino alla fine prima del passag-gio al Chievo nel corso dell’estate appena conclusa.

Il ritratto su penna degli arrivi estivi del ChievoVerona – prima parte

PAOLO SACCHI

I NUOVI GIALLOBLÙ

GIANPIERO PINZI centrocampista, ITA, 1981Carriera: Lazio (4/0), Udinese (355/17), Chievo (66/4)“Bentornato nella tua seconda casa”. Così il presidente Campedelli ha accolto ufficialmente Giampiero Pinzi a Veronello, ultimo acquisto in ordine temporale del ChievoVerona della lunga fase del calciomercato estivo. Romano di Cento-celle cresciuto nella Lazio, Pinzi ha legato il pro-prio nome nel corso della sua carriera soprat-tutto all’Udinese, con cui ha giocato per tredici stagioni. Una militanza inframmezzata soltanto da un biennio in cui, in prestito, ha vestito la di-visa gialloblù. Centrocampista impiegato solita-mente nella posizione di mezzala, è stato scelto dal Chievo in quanto in grado di offrire un buon mix di tecnica e temperamento, oltre che espe-rienza e duttilità. Proprio nelle due stagioni in gialloblù, tra il 2008 e il 2010, ha messo in luce questa sua dote, utilizzato da Mimmo Di Carlo anche e soprattutto nell’inconsueta posizione di “falso trequartista” a vertice di un centrocampo disposto a rombo. Un ruolo in cui sfruttava le sue qualità in fase di copertura sul primo porta-tore avversario e, in attacco, la velocità di mo-vimento in spazi stretti. Ai tanti riconoscimenti sia personali che di squadra raccolti durante la carriera con l’Udinese, c’è da aggiungere la sod-disfazione di aver vestito in un’occasione maglia azzurra, nel 2005, in amichevole con l’Islanda. Ora ha nuovamente la possibilità poter contri-buire alla causa del club gialloblù, la sua “seconda casa”.

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NICOLA RIGONIcentrocampista, ITA, 1990Carriera: Vicenza (78/6), Palermo (9/1), Reggina (33/11), Cittadella (32/13), Chievo (3/0)Il calcio decisamente scorre nelle vene della famiglia Rigoni. Fedele al detto “buon sangue non mente” il minore dei fratelli, Nicola, si sta con-fermando giocatore di buon livello, sulle orme del maggiore Luca che per tanti anni ha vestito la maglia gialloblù. Prestanza fisica, doti atle-tiche e tecnica ne fanno un centro-campista centrale di sostanza, che Maran ha schierato davanti la difesa in un centrocampo nelle gare inizia-li di stagione in cui Nicola, per certi versi inaspettatamente, è tornato a calcare il palcoscenico della serie A oltre quattro stagioni dopo il suo de-butto in categoria con la maglia del Palermo. Era arrivato in rosanero nel 2010 dal Vicenza, sodalizio nel quale è cresciuto e ha mosso i primi passi nel calcio pro. Dopo la breve espe-rienza in rosanero – in cui ha giocato anche cinque gare di Europa League, è stato ingaggiato dal Chievo che l’ha prestato proprio ai biancorossi vicentini. Dopo sei mesi alla Reggina Rigoni ha trascorso l’ultimo anno e mezzo a Cittadella, sempre in presti-to. Anche se purtroppo non evitano

la retrocessione con la formazione patavina, gli eccellenti riscontri in termini di rendimento gli sono comunque valsi il definitivo approdo nel club di Luca Campedelli e la fiducia di Rolando Maran.

FABRIZIO CACCIATOREdifensore, ITA, 1986Carriera: Olbia (32/0), Reggiana (39/1), Foligno (32/1), Triestina (37/0), Siena (6/0), Varese (38/3), Hellas Verona (71/5), Sampdoria (35/1), Chievo (1/0)Roccioso quanto agile, Fabrizio Cacciatore si propone come jolly difensivo a completamento delle scelte a disposizione di mister Maran per il settore arretrato. Torinese di nascita, ha una carriera che ha preso concretamente il via dopo essere approdato al settore giovanile della Sam-pdoria nel 2003. Come molti giovani calciatori italiani ha trascorso le stagioni formative in pre-stito nelle serie minori prima di essere richiama-to alla base dalla società blucerchiata. Non tro-vando molto spazio in campo nelle due stagioni successive in cui in panchina si sono alternati due ex mister gialloblù, Delneri e Di Carlo, è tra-sferito in prestito prima al Siena e poi al Varese. In Lombardia, sotto la guida di Rolando Maran, disputa un’eccellente torneo sfiorando la pro-mozione A e perdendo la finale play-off proprio contro i suoi ex compagni genovesi nel frattem-po precipitati in B. L’anno successivo, in com-proprietà, viene acquisito dall’Hellas Verona con cui conquista la promozione nella massima serie. Nella stagione seguente non soffre affatto il salto di categoria; anzi è protagonista di un’altra positiva annata in serie A da parte della for-mazione di Mandorlini emergendo tra i baluardi della difesa. Al termine del biennio ritorna an-cora una volta alla Samp, dove però trova poco spazio in squadra. È storia recente il passaggio al Chievo - con la formula del prestito con obbligo di riscatto - dove ha ritrovato Maran e con lui l’opportunità di tornare protagonista in una città in cui aveva lasciato il segno.

WALTER BRESSAN portiere, ITA, 1981Carriera: Atalanta (0/0), Spezia (10/-7), Treviso (7/-10), Pavia (52/-70), Arezzo (51/-46), Grosseto (39/-51), Sassuolo (102/-110), Varese (100/-130), Cesena (1/-5), Chievo (0/0)Un altro dei protagonisti della splendida annata di Rolando Maran sulla panchina del Varese, nel torneo 2011/12, conclusa con una promozione svanita all’ultimissima gara della stagione in un drammatico playoff contro la Sampdoria, ritrova con piacere il tecnico trentino. Trevigiano di Ponte di Piave, viene individuato dagli scout dell’Atalanta che lo trasferisce al Fossalta di Piave, compagine legata al settore giovanile orobico. Certificate le potenzialità, viene convocato direttamente a Ber-gamo per permettergli di completare il percorso di maturazione. Non riuscendo però a far breccia in prima squadra, nella stagione 2001/02 Bressan si trasferisce allo Spezia con cui esordisce in serie C1 per poi trascorrere una stagione da secondo por-tiere al Treviso. Nel 2003 diventa portiere titolare del Pavia; due anni dopo passa all’Arezzo con cui debutta in serie B. Poi un anno a Grosseto, tre sta-gioni al Sassuolo e infine arriva a Varese, con cui disputa tre ottimi tornei. L’anno scorso è al Cesena in A ma il sapore della massima serie lo assapora appena in un occasione. E anche se i romagnoli

SIMONE PEPEattaccante, ITA, 1983Carriera: Roma (0/0), Lecco (5/0), Teramo (33/11), Piacenza (32/13), Palermo (30/3), Cagliari (39/3), Udinese (128/18), Juventus (95/13), Chievo (3/0)A giudicare dalle sue prime apparizioni in giallo-blù, qual che pare certo è che “Er Chiacchiera” abbia ancora molto da dire in serie A. Ingaggiato dal Chievo nella parte finale del mercato estivo, ormai ristabilitosi da un noioso infortunio l’ex juventino può diventare una carta vincente in più per Rolando Maran, spendibile sia in fase of-fensiva che di contenimento. Esterno d’attacco in primis ma anche seconda punta o tornante, a destra come a sinistra, il 32enne Pepe non a caso ha definito la società gialloblù “il posto giu-sto per ripartire”, scrollandosi via gli ultimi tor-mentati anni - dal punto di vista fisico - vissuti allo Juventus Stadium. La sua carriera è iniziata nelle giovanili della Roma, maturata in C1 (Lecco e Teramo) e B (Palermo e Piacenza) prima di assaporare il calcio dei big: dopo una parentesi a Cagliari, il boom è arrivato con la divisa dell’U-dinese, con cui si è affermato ed è arrivato alla maglia azzurra, vestita per 23 volte tra cui in tre gare della fase finale della Coppa del Mondo in Sudafrica nel 2010. Proprio da quell’estate e per cinque stagioni consecutive ha vestito la maglia della Juventus. Un’avventura suddivisa in due periodi: il primo da protagonista e il secondo, a causa di una serie d’infortuni, più da spettatore. Tornato abile, è stato arruolato dal Chievo per offrire il suo contributo sul campo in termini di qualità ed esperienza.

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avviene però con la maglia del Leyton Orient, compagine dell’est londinese di League One con cui disputa in prestito gran parte del torneo 2010/11, prima di far ritorno allo Standard. Con i Rouches si ritaglia un posto di rilievo in squadra, fino a diventarne principale marcatore. Nel febbraio scorso viene ingaggiato in prestito dal

Cagliari, con cui debutta in serie A realizzando una rete alla Roma. Nonostante le buone prove personali Paul non riesce ad evitare la retrocessione del club sardo. Arrivato al Chievo nel corso dell’estate, se affinerà le sue doti potrà certamente ritagliarsi uno spazio importante anche in maglia gialloblù.

ROBERTO INGLESE attaccante, ITA, 1991Carriera: Pescara (5/1), Lumezzane (74/21), Carpi (49/8), Chievo (1/0)L’investitura l’ha avuta direttamente da mister Ma-ran. Dopo aver conquistato sul campo la serie A col Carpi, grazie alle buone prove offerte in precampio-nato Roberto Inglese si è meritato la conferma nella categoria entrando a pieno titolo nella rosa del Chie-vo edizione 2015/16. Per lui si tratta di un ritorno in gialloblù, colori che assapora dal 2010, anno in cui il sodalizio di via Galvani lo ha tesserato e immediata-mente girato in prestito al Lumezzane e successiva-mente al Carpi. Roberto è un centrattacco vecchio stile, bravo a ritagliarsi spazi in area e, come si usa dire, a “tenera alta la squadra”, come ha prontamen-te fatto contro l’Inter nel suo recente debitto nella massima serie. Al fiuto per il gol unisce la capacità di giocare di sponda con i compagni, qualità che ha evidenziato con efficacia alla recente straordinaria impresa dei biancorossi emiliani nel corso dell’ultimo torneo cadetto durante il quale ha messo a segno sei reti. Nato a Lucera ma vastese d’adozione, era stato individuato dal Chievo mentre vestiva la maglia del Pescara, con cui ha esordito in B. Poi tre stagioni al Lumezzane a cui è seguito un biennio con il Capri fino al definitivo arrivo in terra scaligera.

retrocedono, Bressan in A ci resta: il 23 luglio di-venta un giocatore del Chievo per indossare i pan-ni del secondo portiere dietro ad Albano Bizzarri.

PAUL-JOSE M’POKU attaccante, CON, 1992Carriera: Tottenham (0/0), Leyton Orient (35/4), Standard Liegi (121/28), Cagliari (16/3), Chievo (3/0)A Verona da Kinshasa via Liegi, Londra, ancora Liegi e infine Sardegna. Un itinerario che anche un esperto agente di viaggio avrebbe difficoltà ad organizzare ma che riassume le tante svolte della ancor breve carriera del 23enne attaccante nato in Congo, ex Zaire e prim’ancora Congo Belga, a vantaggio dei meno giovani. Divenuto nel frattempo cittadino belga, dopo essere arrivato a vestire la fascia di capitano della nazionale Under-21 alle qualificazioni all’Europeo di categoria nel marzo scorso ha invece optato a rappresentare a livello “senior” la Repubblica Democratica del Congo, sua patria d’origine. Dal punto di vista tattico M’Poku è un centrocampista offensivo, solido fisicamente, che utilizza il piede destro sia per colpire a rete che mettere in moto i compagni. Schierato come esterno d’attacco nella parte sinistra del centrocampo o da seconda punta, in tutte le squadre in cui ha militato ha messo in evidenza buone qualità di realizzatore. Notato dagli osservatori dello Standard Liegi, nel 2004 – a dodici anni - si trasferisce in Europa, Quattro anni più tardi è nella Academy del Tottenham: viene apprezzato fino a entrare nel giro della prima squadra. Il debutto da professionista

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SQUADRA PUNTI G V N P RF RS

Inter 12 4 4 0 0 1 2

Torino 10 4 3 1 0 4 5

Fiorentina 9 4 3 0 1 3 3

Roma 8 4 2 2 0 4 4

Sassuolo 8 4 2 2 0 5 4

Chievo Verona 7 4 2 1 1 3 4

Sampdoria 7 4 2 1 1 6 7

Palermo 7 4 2 1 1 5 3

Milan 6 4 2 0 2 6 5

Lazio 6 4 2 0 2 10 4

Napoli 5 4 1 2 1 6 7

Atalanta 5 4 1 2 1 4 3

Juventus 4 4 1 1 2 4 1

Empoli 4 4 1 1 2 8 3

Hellas Verona 3 4 0 3 1 6 3

Genoa 3 4 1 0 3 4 2

Bologna 3 4 1 0 3 5 1

Udinese 3 4 1 0 3 5 1

Carpi 1 4 0 1 3 10 1

Frosinone 0 4 0 0 4 7 1

Dati aggiornati al 14/09/15

SERIE A TIMI NUMERI

INCONTRI DELLA 5^ GIORNATA Udinese-Milan – 22/09 ore 20,45 *Carpi-Napoli – 23/09 ore 20,45ChievoVerona-Torino – 23/09 ore 20,45Fiorentina-Bologna – 23/09 ore 20,45Inter-Hellas Verona – 23/09 ore 20,45Juventus-Frosinone – 23/09 ore 20,45Lazio-Genoa – 23/09 ore 20,45Palermo-Sassuolo – 23/09 ore 20,45Sampdoria-Roma – 23/09 ore 20,45Empoli-Atalanta – 24/09 ore 20,45* giocata ieri

INCONTRI DELLA 6^ GIORNATA Roma-Carpi – 26/09 ore 18Napoli-Juventus – 26/09 ore 20,45Genoa-Milan – 27/09 ore 12,30Bologna-Udinese – 27/09 ore 15Hellas Verona-Lazio – 27/09 ore 15Sassuolo-ChievoVerona – 27/09 ore 15Torino-Palermo – 27/09 ore 15Inter-Fiorentina – 27/09 ore 20,45Frosinone-Empoli – 28/09 ore 19Atalanta-Sampdoria – 28/09 ore 21Empoli-Atalanta – 24/09 ore 20,45

CLASSIFICA MARCATORI Goal Rigori 1 Eder C. (Sampdoria) 5 2

2 Higuain G. (Napoli) 4 0

3 Quagliarella F. (Torino) 4 0

4 Bacca C. (Milan) 3 0

5 Baselli D. (Torino) 3 0

6 Floro Flores A. (Sassuolo) 3 0

7 Hiljemark O. (Palermo) 3 0

8 Paloschi A. (Chievo) 3 0

9 Saponara R. (Empoli) 3 0

10 Jovetic S. (Inter) 3 1Bomber a tre cifre Pellissier realizza la 100.ma rete in gialloblù

DIAMO I NUMERI Sono 50 gli incontri infrasettimanali del ChievoVerona in Serie A. Se 44 di essi sono dipesi da già previsti turni di campionato, 2 di questi hanno riguardato recuperi per cattivo tempo, altri 2 vertenze contrattuali mentre legati a eventi luttuose sono i rimanenti. Di 15 vittorie (9 in casa, 6 in trasferta), altret-tanti pareggi (idem) e 20 sconfitte (11/9) è il suo bilancio, in rete in 44 occasioni (28/16) e costretti a raccogliere il pallone nella propria porta in altre 48 (26/22). In tutto sono 23 invece le avversarie affrontate tra cui è la Lazio quella incrociata più volte (6). L’insolita scadenza non ha modificato il fiuto del gol né di Pellissier (5 reti) né di Corini, Paloschi e Théréau (3) e ha celebrato sia la 100.ma segnatura col Chievo del bomber aostano (2.2.’12 Novara-ChievoVerona 1-2) che la 500.ma della squadra della Diga in A (11.2.’15 Parma-ChievoVerona 0-1, Zukanović)

Foto

: R. U

dali

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1-Bizzarri Albano BenjamínPresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

18-Gobbi MassimoPresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

8-Radovanović Ivan Presenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

40-M’Poku Ebunge Paul JosePresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

3-Dainelli DarioPresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

29-Cacciatore FabrizioPresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

19-Castro Lucas NahuelPresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

69-Meggiorini RiccardoPresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

32-Bressan WalterPresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

20-Sardo GennaroPresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

10-Christiansen Anders BlegPresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

43-Paloschi AlbertoPresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

5-Gamberini AlessandroPresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

4-Rigoni NicolaPresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

23-Birsa ValterPresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

Maran RolandoPanchine ChievoVerona

Panchine Serie A

90-Seculin AndreaPresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

21-Frey Nicolas SebastienPresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

13-Izco Mariano JulioPresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

45-Inglese RobertoPresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

11-Mattiello Federico Presenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

6-Pinzi GiampieroPresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

56-Hetemaj Përparim Presenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

12-Cesar BoštjanPresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

7-Pepe SimonePresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

31-Pellissier SergioPresenze /Reti Serie A 2015/16

Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

4 -3

33 -28

4 -

5 -

1 -

68 2

3 -

3 -

1 -

101 2

2 -

2 -

4 -

5 -

4 2

34 6

- -

- -

- -

151 7

- -

5 -

4 3

136 40

4 -

25 -

4 -

4 -

4 2

41 2

36 11v 13p 12s

94 28v 30p 36s

- -

- -

4 -

189 -

- -

29 2

1 -

1 -

- -

3 -

1 -

70 4

4 1

137 1

4 -

154 5

3 -

4 -

- -

428 118

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A.C. ChievoVeronaAllenatore: Rolando Maran

N° GIOCATORE NATO A DATA DI NASCITA

PORTIERI

1 BIZZARRI Albano Benjamín Etruria (ARG) 09/09/77

32 BRESSAN Walter Oderzo (Tn) 26/01/81

90 SECULIN Andrea Gorizia 14/07/90

DIFENSORI

29 CACCIATORE Fabrizio Torino 08/10/86

12 CESAR Boštjan Lubiana (SLO) 09/07/82

3 DAINELLI Dario Pontedera (Pi) 09/06/79

5 GAMBERINI Alessandro Bologna 27/08/81

18 GOBBI Massimo Milano 31/10/80

21 FREY Nicolas Sebastien Nizza (FRA) 06/03/84

11 MATTIELLO Federico Borgo a Mozzano (Lu) 14/07/95

20 SARDO Gennaro Pozzuoli (Na) 08/05/79

CENTROCAMPISTI

23 BIRSA Valter San Pietro di Gorizia (SLO) 07/08/86

19 CASTRO Lucas Nahuel La Plata (ARG) 09/04/89

10 CHRISTIANSEN Anders Copenaghen (DAN) 08/06/90

56 HETEMAJ Përparim Srbica (FIN/KOS) 12/12/86

13 IZCO Mariano Julio Buenos Aires (ARG) 13/03/83

7 PEPE Simone Albano Laziale (RM) 30/08/83

6 PINZI Giampiero Roma 11/03/81

8 RADOVANOVIĆ Ivan Belgrado (SRB) 29/08/88

4 RIGONI Nicola Schio (Vi) 12/11/90

ATTACCANTI

45 INGLESE Roberto Lucera (Fg) 12/11/91

40 MPOKU Ebunge Paul Jose Kinshasa (GHA) 19/04/92

69 MEGGIORINI Riccardo Isola della Scala (Vr) 04/09/85

43 PALOSCHI Alberto Chiari (Bs) 04/01/90

31 PELLISSIER Sergio Aosta 12/04/79

N° GIOCATORE NATO A DATA DI NASCITA

PORTIERI

13 CASTELLAZZI Luca Gorgonzola (Mi) 19/07/75

28 ICHAZO Fernández Salvador San José de Mayo (URU) 26/01/92

1 PADELLI Daniele Lecco 25/10/85

DIFENSORI

26 AVELAR Danilo Fernando Avelar Paranavaí (BRA) 09/06/89

5 BOVO Cesare Roma 14/01/83

33 da SILVA PERES Bruno São Paulo (BRA) 01/03/90

25 GLIK Kamil Jacek Jastrzębie-Zdrój (POL) 03/02/88

18 JANSSON Pontus Sven Gustav Arlöv( SWE) 13/02/91

19 MAKSIMOVIĆ Nikola Bajina Bašta (SRB) 25/11/91

3 MOLINARO Cristian Vallo della Lucania (SA) 30/07/83

24 MORETTI Emiliano Roma 11/06/81

21 SILVA Perdomo Gastón Alexis Salto (URU) 05/03/94

7 ZAPPACOSTA Davide Sora (FR) 11/06/92

CENTROCAMPISTI

6 ACQUAH Ebenezer Afriyie Accra (GHA) 05/01/92

16 BASELLI Daniele Manerbio (Bs) 12/03/92

15 BENASSI Marco Modena 05/05/94

8 FARNERUD Alexander Landskrona (SWE) 01/05/84

14 GAZZI Alessandro Carlo Feltre (Bl) 28/01/83

4 OBI Joel Chukwuma Lagos (NGA) 22/05/91

23 PRCIĆ Sanjin Belfort (FRA) 20/11/93

20 VIVES Giuseppe Napoli 14/07/80

ATTACCANTI

22 AMAURI Carvalho de Oliveira Carapicuíba (BRA) 03/06/80

9 BELOTTI Andrea Calcinate (Bg) 20/12/93

11 LÓPEZ Maximiliano Gastón Buenos Aires (ARG) 03/04/84

17 MARTÍNEZ MENCIA Josef Valencia (VEN) 19/05/93

27 QUAGLIARELLA Fabio Castellammare di Stabia (Na) 31/01/83

Torino F.C.Allenatore: Giampiero Ventura

PAGINA A CURA DI ALESSANDRO LONGO

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CORA PRINT S.R.L.Via Postale Vecchia, 79 - 36070 Trissino (VI) ITALYtel. +39 0445 491646 - fax +39 0445 1922099 - [email protected]

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Per chiudere in bellezza la scorsa stagione a Fabio Quagliarella, nato a Castellammare di Stabia nel 1983, serviva un gol nel derby della Mole, magari decisivo. Così è stato. Il più bel regalo confezionato sotto la Curva Maratona dopo vent’anni di astinenza nella stracittadina. Una soddisfazione enorme per i tifosi e per l’ex bianconero, trascinatore e cannoniere del-la squadra con 13 marcature in campionato e 4 in Europa League. Quanto il popolo granata si attendeva da questo figliol prodigo, tornato per la terza volta nella casa in cui era cresciu-to dopo le esperienze con Ascoli, Sampdoria,

Udinese, Napoli e sull’altra sponda del Po, in cui aveva lasciato significative tracce di sè. In grado di giostrare sia come prima che come seconda punta, l’alfiere dell’attacco di Ventura con all’attivo 91 sigilli in Serie A è un gioca-tore capace di fare la differenza. Eccellente il suo inizio campionato con le reti siglate con-tro Frosinone, Fiorentina e la doppietta alla Sampdoria. Ad impreziosire la sua una bril-lante carriera figurano le 300 presenze nella massima categoria raggiunte contro i viola e i 25 gettoni in azzurro con sette realizzazioni.

RICOMINCIO DA TRE

GRAN TORINOLA RINASCITA

L’avversaria come dentro un filmGIAN PIETRO PANAREO

CIAK, SI GIOCA!TORINO F.C.

Se la tragedia di Superga decretò la fine e proiettò nella leggenda del calcio mon-diale la squadra che più di tutte ha scrit-to le pagine più gloriose della storia del Torino, un posto di assoluto rilievo spetta anche ai protagonisti che, quarant’anni fa, (stagione 1975-’76), conquistarono il setti-mo scudetto granata. Un’impresa sportiva memorabile per il modo in cui maturò e per gli artefici che la resero possibile. Era il Torino del presidente Orfeo Pianelli e del tecnico Luigi Radice, un sergente di ferro e un rivoluzionario che per primo introdusse in Italia il pressing totale all’olandese pla-smando un gruppo promotore di un calcio bello, globale, intenso. A farne le spese fu la Juventus sorpassata alla penultima giorna-ta e, al termine, staccata di due punti. Una vittoria che incarnava lo spirito mai domo del “cuore granata”. Un Toro composto da grandi giocatori: dal portiere Castellini, al “poeta del gol” Claudio Sala, a Patrizio Sala, Pecci, Zaccarelli; dai difensori Santin, Capo-rale, Mozzini, Salvadori ma soprattutto dai “gemelli del gol” Pulici e Graziani autori di 36 reti. La coppia di attaccanti italiana più famosa negli anni’70 e fra le più prolifiche di sempre.

“Il Toro? E’ la cosa più bella che mi sia ca-pitata nella vita.” Parole pronunciate da Urbano Cairo pochi mesi dopo aver assun-to, nel settembre 2005, la presidenza del sodalizio. Dieci anni sul ponte di comando vissuti con passione dall’imprenditore e editore alessandrino cui spetta il merito di aver rilevato la Società dichiarata fallita e di aver riportato il nuovo Torino Football Club all’equilibrio finanziario e a ricoprire un ruolo più consono al suo illustre bla-sone. Un percorso contraddistinto da alti e bassi, errori, felici intuizioni, momenti di esaltazione collettiva, frizioni con la tifose-ria. Le emozioni più forti, l’immediato ritor-no in A nel 2006, la seconda promozione nel 2012, la possibilità, nel 2014 complice l’esclusione del Parma, di partecipare dopo un ventennio di assenza, all’Europa Lea-gue, il successo in trasferta con l’Athletic Bilbao e quello con la Juventus. La delu-sione più cocente, la retrocessione in B nel 2009 che diede lo spunto a pesanti contestazioni rivolte allo stesso Cairo di-sposto a farsi da parte per il bene del club. Proposito non attuato che l’ha portato a essere il presidente granata più longevo dopo Orfeo Pianelli e Ferruccio Novo, il padre del Grande Torino.

Reduce da una stagione che l’ha visto sfiorare la qualificazione europea, Il Torino si è presentato al via del torneo dimostrando, come certificato dall’attuale secondo posto, di poter ambire all’o-biettivo di stabilizzarsi nei quartieri nobili della classifica. Guidati per il quinto anno da Giampie-ro Ventura, i granata stanno raccogliendo i frutti del paziente e costante lavoro di crescita svolto dal tecnico ligure allo scopo di compiere il salto di qualità alla base del progetto societario mira-to al definitivo rilancio del club. In quest’ottica il mercato ha messo a disposizione dell’esperto mister una rosa ampia che seppur priva del pez-zo pregiato Darmian ceduto al Manchester Uni-ted, ha dato prova di essere competitiva grazie all’arrivo di giovani di talento e alla riconferma di gran parte di coloro che ne costituiscono lo zoccolo duro. Analizzando i singoli reparti il pac-chetto difensivo dovendo fare a meno dell’in-fortunato Maksimovic continua a poggiare sul baluardo centrale, il polacco Glik. Quasi rifonda-ta la linea mediana con i rinforzi dei ventitreen-

ni Baselli (mezzala a bersaglio nelle prime tre giornate), Zappacosta e il ghanese Acquah ( a segno contro l’Hellas Verona), Obi (24 anni) e Avelar (26 anni). In attacco l’oneroso acquisto del promettente Belotti (21 anni) dovrebbe ar-ricchire il potenziale offensivo. Una linea verde su cui puntare per il futuro che, nel frattempo, con il resto della squadra, sembra aver recepito appieno gli insegnamenti del proprio maestro-allenatore basati sulla precisa concezione di cal-cio tale da coniugare spettacolo e risultati.

F. Quagliarella sette stagioni al Toro

Foto

: R. G

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Le sfide del passato tra ChievoVerona e TorinoMARCO SANCASSANI

C’ERA UNA VOLTACHIEVO - TORINO

Protagonisti Paloschi e Glik, sfida nella sfida

IL BILANCIO COMPLESSIVO

Competizione G V N P F S

Serie A

C 7 3 3 1 11 5

F 7 0 2 5 4 13

Tot 14 3 5 6 15 18

Serie B

C 4 2 0 2 5 6

F 4 0 2 2 1 4

Tot 8 2 2 4 6 10

C. Italia

C 1 0 1 0 1 1

F 1 0 0 1 0 1

Tot 2 0 1 1 1 2

Totali 24 5 8 11 22 30

Squadra fiera e combattiva, come l’animale che ne è simbolo. Va da sé che il Torino è stata spes-so compagine ostica da superare. Solamente tre i successi riportati dai Gialloblù nella massima divisione (nessuno dei quali in trasferta) e cin-que in tutto (sempre tra le mura amiche) ag-giungendovi anche le sfide cadette e un doppio confronto in Coppa Italia tenutosi a livello del primo turno eliminatorio dell’edizione 2004/’05. Ciò nonostante l’esito del primo incrocio assolu-to fu favorevole al Chievo.

Era la stagione 1996/’97, la terza che la squadra della Diga disputava in Serie B. Quel 15 dicem-

bre al Bentegodi si presentavano i granata, neo retrocessi ma desiderosi di risalita. Alle ambi-zioni non corrisposero i fatti e il Chievo superò la blasonata rivale. A decidere la sfida fu - alla mezz’ora del secondo tempo - un’incornata di Massimo Marazzina, al primo dei suoi 46 centri con la casacca clivense. Accantonate le speranze di promozione da parte dei piemontesi, le due si affrontarono anche nel biennio successivo, prima che agli odierni ospiti riuscisse il salto di categoria. Furono quattro gare intense, in cui la compagine clivense riuscì a raccogliere un solo punto grazie a una rete di Raffaele Cerbone al Delle Alpi. Due anni dopo, la cadetteria vide

gli ultimi incroci giocati a quel livello ma, oltre agli scontri diretti, si trattò di un vero e proprio duello a distanza lungo tutto il torneo. Mentre i piemontesi erano tra le favorite iniziali, il piccolo Ceo si rivelò inaspettata, ma temibile, outsider fino all’identico risultato finale: la Serie A! Fu forse proprio nell’incontro d’andata di quell’in-dimenticabile 2001/2001 che l’allora squadra di Luigi Delneri prese coscienza del proprio potenziale imponendosi con un perentorio e al-talenante 4-2 punteggiato dai goal di Schwoch, Moro, Corradi, De Cesare, Pinga e ancora De Cesare. Lo 0-0 del girone discendente fu poi propedeutico all’impresa.

Per matare il Toro del resto, anche nella nuo-va dimensione, furono poi necessari punteggi sostanziosi. Nuovamente Marazzina e le ‘frec-ce nere’ Manfredini ed Eriberto (leggi Luciano) riempirono - il 28 ottobre ’01 - il tabellino del primo match disputato nel principale torneo cal-cistico nazionale, punteggio inutilmente bissato grazie a una doppietta di Erjon Bogdani e a una rete di Matteo Brighi nella stagione 2006/2007, al termine della quale la salvezza sfumò all’ulti-ma giornata. Più rocambolesca e sofferta invece la vittoria del 2 marzo ’03 quando Pellissier e Fede Cossato dovettero rintuzzare gli svantaggi a opera di Sommese e Donati in attesa che Lo-renzo D’Anna infilasse la banderilla decisiva.

È tuttavia da tempo che il Chievo non esce pie-namente vittorioso da questa singolare corrida sportiva. Sono infatti solamente 4 i punti rac-colti negli 8 confronti successivi all’ultima piena affermazione. Vamos Chievo: prendi il Toro per le corna!

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: R. G

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C M Y CM MY CY CMY K

Fatti, informazioni e curiosità dal pianeta ChievoANGELA BORRUTO

NOTIZIE INGIALLOBLÙ

Ricomincio da… ventiSi è svolta martedì 8 settembre presso il “Bot-tagisio Sport Center” la riunione dei presidenti dei calcio club degli ‘Amici del Chievo’ chia-mati a un’importante tappa del cammino del Coordinamento nell’anno del suo ventennale: l’elezione dei nuovi componenti del Direttivo. Anche la classe dei rappresentati il Consiglio, tutti accomunati dalla voglia di ripartire nell’or-ganizzare feste e trasferte al seguito della squadra di patron Campedelli, ha così un nuovo volto. Dopo un piccolo buffet, i candidati han-no espresso qualche battuta per motivare la loro elezione, sotto incitamento del Presidente uscente Ivano Fagnani che ha spiegato quanto sia importante ripartire dopo un anno di tran-sizione in cui la partecipazione dei tifosi ai vari eventi organizzati dal Centro ha contribuito a ricreare l’entusiasmo di qualche tempo fa, en-tusiasmo accresciuto anche dalla soddisfazione per la salvezza raggiunta lo scorso anno e dal felice momento attuale della squadra di Maran. A rendere omaggio alla riunione c’era anche Enzo Ceriani, lo SLO (Supporter Liaison Officer, ossia funzionario per le relazioni con i tifosi), del ChievoVerona, contento per il supporto co-stante del Coordinamento Amici del Chievo in questi due decenni di. “Chiunque mi succederà, troverà terreno fertile con voi”, ha confessato Ceriani, sottolineando l’orgoglio della società per essere rappresentata da una delle tifose-rie più corrette e sportive d’Italia. Il regalo che quest’anno è stato fatto nei confronti di tutti i supporter clivensi è il coronamento di un sogno coltivato da anni: la Curva Nord, luogo simbolo del cuore dei tifosi più appassionati. Un deside-rio ostico da realizzare e che è appena agli inizi ma che la società renderà ancora più efficiente di anno in anno con l’auspicio che possa esse-re un punto d’incontro per un numero sempre maggiore di appassionati gialloblù. La palla è quindi passata ai presidenti dei vari circoli chia-mati a esprimere 7 preferenze tra i candidati,

disponendo di un numero di schede variabile in base al numero di iscritti. I nuovi incarichi saranno ora distribuiti tra Abram Alessandra (Mussi Volanti), Borruto Sebastiano (ReCEO-to), Chieppe Giovanni (Buttapietra), Fagnani Ivano (Pantalona), Girelli Katia (Buttapietra), Martinelli Renzo (IZ IZ Alè Ceo), Mion Gabriele (ReCEOto), Panepinto Vincenzo (IZ IZ Alè Ceo), Pietropoli Cecilia (Mussi Volanti) e Zivelonghi Stefano (Alto Chievo).

1 Il Chievo in mostraScatti di ieri e di oggi hanno dato modo di ripercorrere, dal 10 al 13 settembre scorsi a Bussolengo, la storia del ChievoVerona dagli albori ai giorni nostri. L’interessante galleria fo-tografica, curata da Graziella Brunelli e Fausto Oliboni, ha goduto anche diverse caricature re-alizzate dal noto disegnatore veneziano Bruno Prosdocimi, ovviamente dedicate ai vari prota-gonisti della squadra della Diga.

2 Una passione transoceanicaSembra non avere confini l’interesse che il pic-

colo Ceo suscita nelle più disparate parti del Mondo. L’ultima testimonianza ci giunge nien-temeno che dall’Amazzionia, da dove l’amico Gabriele Lonardi ci trasmette l’affetto e la simpatia per la squadra della Diga del popolo Kanamari.1

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Si trova in via Aeroporto A . Berardi , nel cuore di Chievo, ed è il primo store merchandising ufficiale Paluani Life e ChievoVerona, nonché sede dell’omonima neonata società polisportiva A.S.D. PALUANI LIFE CHIEVOVERONA. Un importante punto di riferimento per tutti i tifosi (e non) della squadra clivense.

Lo store Paluani Life è aperto da martedì a sabato compreso, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00

Per informazioni o curiosità sul mondo targato Paluani Life seguici sulla pagina Facebook: www.facebook.com/paluani

o contattando i numeri045 57 24 02347 86 20 869

Anche la ha i suoi Brian Clough e Peter Taylor!

Tra gli allenatori nuovi arrivati in estate all’ombra del campanile del Chievo, c’è anche Matteo Depoliti. Di Preganziol, in provincia di Treviso, come Giuseppe “Bepi” Pillon, che i tifosi del Chievo ricorderanno sicuramente per il spettacolare campionato 2005-2006 che portò i “mussi volanti” addirittura ai preliminari di Champions, per motivi legati agli studi universitari vive da qualche anno nella città di Giulietta e Romeo. A lui, che quando parla di calcio sembra un allenatore navigato anziché un giovane promettente, e a Stephen Bram, con cui nel giro di poco si è creata una sintonia calcistica idilliaca, sono stati affidati gli Esordienti 2004, arricchiti rispetto all’anno scorso di tre nuovi giocatori in erba. Di ritorno dal ritiro in Val Gardena, che ha visto tutte le rose della Paluani Life soggiornare ed allenarsi per sette giorni in uno scenario incantato, abbiamo fatto a Matteo qualche domanda.

Da quanto tempo alleni? Quali sono le vicissitudini che ti hanno al Bottagisio?Nonostante i miei ventiquattro anni, quella che sta per iniziare è già la quinta stagione nelle vesti di mister. Ho cominciato ad allenare in seguito ad un grave infortunio, che non mi ha più permesso di scendere in campo da giocatore come volevo. Essere allenatore è però oltremodo affascinante; c’è una costante sensazione di eccitazione, la testa va sempre a mille all’ora!Sono arrivato alla Paluani Life grazie al direttore sportivo Aldo Caterina ed al vice presidente

Marcello Ottolini, i quali mi hanno esposto un progetto chiaro e ambizioso; molte società abusano della parola “progetto”, qui posso dire invece che c’è ed è valido. Come obiettivo primario vi è la formazione dei ragazzi in tutti i loro aspetti, che condivo appieno.

Paluani Life è una realtà del panorama calcistico giovanile veronese molto giovane. Quali i punti di forza e quali gli aspetti sotto cui deve migliorare, a tuo giudizio?Fino a questo punto ho avuto modo di valutare solo i punti di forza della società, primo fra tutti un’organizzazione incredibile!

Recentemente hai vissuto con i tuoi ragazzi l’esperienza del ritiro nella splendida cornice della Val Gardena. Puoi farci un bilancio?Il ritiro in Val Gardena è stato fantastico, i ragazzi ne erano entusiasti! Oltre ad aver fatto un grandissimo lavoro sul campo, si sono divertiti molto e hanno potuto conoscere da vicino la bellezza di quei luoghi.

Cosa ti piace di più del gruppo dei 2004?Il segno distintivo di questo gruppo è l’unione. E’ sorprendente vedere come i ragazzi si aiutino l’un l’altro, dentro e fuori dal campo. Quest’anno poi sono stati inseriti tre nuovi innesti, i quali sono stati accolti in maniera meravigliosa dai chi faceva già parte della compagine. Contare su una squadra così compatto è fondamentale per noi allenatori.

Com’è il rapporto con il tuo collega di panchina, Stephen Bram?Con Stephen il rapporto è eccellente, anche perché intendiamo il calcio allo stesso modo. Ci sentiamo giorno e notte per analizzare allenamenti, partite, statistiche… In ritiro scherzando gli ho detto che dobbiamo diventare come Brian Clough e Peter Taylor, allenatori inseparabili, che negli anni Settanta ed Ottanta hanno fatto grandi, prima il Derby County e poi il Nottingham Forest! Entrambi lavoriamo per lo stesso obiettivo e vogliamo il meglio per questo gruppo.

A tuo parere, quale atteggiamento deve tenere il genitore durante una partita di calcio del figlio?Secondo me, l’atteggiamento che il genitore deve tenere durante una partita è quello del semplice tifoso, niente di più, sostenendo il suo ragazzo, sempre.

Il tuo sogno sportivo nel cassetto?La panchina della prima squadra del ChievoVerona, ovviamente!

Per uno stile di vita correttoPer uno stile di vita corretto

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alla partita, forse è meglio partire così per avere stimoli in più e capire subito la dimensione del campionato Primavera, sicuramente diversa da quella degli Allievi.

Quali sono le squadre favorite del Girone?Le milanesi, l’Atalanta e l’Udinese sono le realtà che investono maggiormente sui rispettivi Set-tori Giovanili e partono davanti a tutti almeno sulla carta. Noi dovremo capire se sapremo sta-re con loro come l’anno scorso. Confrontarci subito all’inizio con queste squadre ci potrà far capire il valore di questo campionato.

Qual è l’obiettivo stagionale? Siamo una squadra molto giovane, quindi a maggior ra-gione il mio obiettivo è far crescere i ragazzi durante l’anno, sviluppare un calcio propositivo, cercare di mettere in evidenza qualche indivi-dualità.

Con l’1-1 in rimonta conquistato contro l’Inter, si è aperta la stagione della Primavera gialloblù. Mister Lorenzo D’Anna ci racconta su quali basi sta nascendo la nuova squadra. DINO GUERRINI

Mister, ci presenti la squadra di quest’anno? È una Primavera quasi totalmente cambiata rispetto all’anno scorso, quindi i lavori in cor-so andranno avanti ancora per un po’. Abbia-mo ereditato il gruppo Allievi dell’anno scorso, quasi tutti ragazzi nati nel 1998. Sono rimasti solo due interpreti dell’anno scorso, De Paoli e Damian, oltre a Leris che nella passata stagione era un sotto quota. Per il resto ci sono tanti inserimenti nuovi. Uno dei reparti che intriga di più, per qualità, è il centrocampo. Sei d’accordo? Sì è vero, è il reparto dove sono rimasti alcuni giocatori dell’anno scorso, quindi sono un po’ più avanti nell’idea del gioco. Ci sarà comunque da lavorare perché varieremo un po’ il sistema di gioco, però è il reparto con maggiore qualità e dovremo essere bravi a sfruttarlo e a far cre-scere i ragazzi.

Confermi la difesa a 4 o ci saranno cambia-menti? La partenza sarà a quattro perché vo-gliamo dare dei concetti universali su cui possa-no basarsi i ragazzi. Poi in questa età e in questa categoria i dettami tattici possono cambiare per imparare anche a comportarsi in sistemi di gioco differenti. La difesa è giovane e ci sarà da lavo-rare, quindi proseguiremo con la linea a quattro perché è la scelta migliore.

Sarà un inizio di campionato difficilissimo: subito Inter, Milan, Atalanta e Brescia in casa, con le due trasferte insidiose di Caglia-ri e Perugia… Il Girone B è sempre complesso, i valori si assomigliano. Ci sono squadre come Milan, Inter, Udinese e Atalanta che hanno sul-la carta qualcosina in più. Poi ci sono outsider come Cesena, Perugia, Bologna e noi. L’avvio non è semplicissimo ma siccome i ragazzi devo-no crescere anche sotto l’aspetto dell’approccio

Proprio quest’oggi [23 settembre], la tua squadra ha iniziato contro la Ternana la sua avventura in Coppa Italia. Può essere anche quella un’occasione di crescita per i tuoi ra-gazzi? Deve essere anche quella una competi-zione utile alla crescita generale della squadra e dei ragazzi che giocheranno di meno, anche se la mia intenzione è quella di provare tutti e far girare tutti per capire se possono dare il loro contributo. Inoltre la Coppa Italia è una com-petizione stimolante e passare i primi turni ti permette di sfidare una realtà come quella della Fiorentina.

Cosa ti porti dietro a livello di esperienza dopo l’intera passata stagione alla guida della Primavera gialloblù? Ho visto da vicino che questo è un bel campionato dove potersi mettere in mostra. Porto con me l’entusiasmo dell’anno scorso, la crescita avuta nella passa-ta stagione. Mi aspetto che anche quest’anno si confermi una crescita dei valori del singolo e della squadra. Sappiamo che ogni anno cam-biano quasi completamente le rose, bisogna rin-novarsi nel lavoro e ripartire da capo ma anche questo è uno stimolo che a me fa piacere avere e trasmettere.

Qual è l’aspetto che più ti gratificherebbe e che vorresti vedere realizzato entro fine stagione? Nessuna velleità personale se non quella che possiedono tutti gli allenatori: cre-scere individualmente e arrivare un domani ad allenare una Prima squadra. Credo che la cosa più importante per me sia far crescere i ragazzi e trasmettere la mia esperienza sul campo da giocatore e l’esperienza da allenatore. Poter tra-sferire ai ragazzi la mia idea di allenatore sareb-be un grande successo.

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SETTORE GIOVANILEÈ SEMPRE PRIMAVERA

Condottiero Mister D’Anna indica la strada ai suoi ragazzi

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: R. U

dali

Page 24: CAMPIONATO ITALIANO SERIE A TIM MERCOLEDÌ 23.09.15 - …Palermo. Era arrivato in rosanero nel 2010 dal Vicenza, sodalizio nel quale è cresciuto e ha mosso i primi passi nel calcio

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